Uspi Masnata Marketing Editoriale Urbino 2007
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Elementi di basedi marketing editoriale
Dr. Guido MasnataPromedia Expert srl
Urbino 19 settembre 2007
Cosa fa Promedia Expert srl?
Affianca gli Editori Clienti nell’utilizzo del marketing editoriale come risorsa strategica per affrontare i mercati
In pratica: aiuta le imprese a gestire le fasi del ciclo di vita dei loro prodotti, assistendole:
dall’analisi del portafoglio prodotti (studi e ricerche, anche con strumenti e metodologie proprietarie) alla progettazione grafico-editoriale di nuovi e rinnovandi prodotti
dalla redazione del piano di marketing dell’Editore al tutoring delle risorse interne fino al coordinamento delle campagne di promozione e pubblicità
Obiettivo dell’incontro
Fornire alcuni spunti su: cosa significa oggi fare marketing per
l’editoriacome “inoculare” le prime dosi di
marketing nel quotidiano operare
La chiave di letturanessun Editore può oggi permettersi
COSCIENTEMENTE di essere “monomediale”(multimedialità, convergenza, mobilità,
digitalizzazione, wireless, Umts, content provider ecc.)
LA CHIAVE DEL SUCCESSO DI UN EDITORE E’ LA GESTIONE MULTIPIATTAFORMA
DI UN CONTENUTO “INTERESSANTE”
IL MARKETING EDITORIALE SERVE A QUESTO
Che si fa oggi?1. ABC del mktg editoriale
2. Come si fa? Strumenti ed esempi
3. Conclusioni & seconda esercitazione
4. Question time…
ABC del mktg editoriale
1
Mktg editoriale: UN GUAIO
Il mktg editoriale non è metodologicamente troppo diverso dal marketing di qualsiasi altro settore
Ci sono le leve di marketing, ci sono i budget, ci sono le ricerche di mercato, le vendite, ecc. ecc.
Il GUAIO sta nel fatto che il prodotto del settore editoriale è:
molto più diversificato di altri: dal libro, al quotidiano, al periodico, al sito, alla tv generalista, ecc.
molto più polifunzionale di altri: è infatti contemporaneamente
un FINE, se considerato come oggetto acquistato dal lettore un MEZZO, se visto come strumento per convincere un
consumatore ad acquistare un prodotto pubblicizzato un “PATRIMONIO CULTURALE”, se visto come un “contenitore di
conoscenza” da trasferire nel tempo e nello spazio
Cosa è un Editore (ieri..) è un‘azienda che produce un PRODOTTO da
vendere ad un consumatore (pagante o meno) per soddisfare un bisogno (cosciente o meno)
è un‘azienda e pertanto è sottoposta alle leggi dell'economia (costi, ricavi, risultato d'esercizio, capitali, ecc) e la cui vita futura dipende dal risultato d'esercizio (ricavi-costi=risultato): perdita: nessun futuro pareggio: sopravvivenza senza sviluppo utile: futuro con sviluppi, reinvestendo il margine
Cosa è un Editore (oggioggi) è un‘azienda che produce CONTENUTI
funzionali alla soddisfazione di un bisogno/risultato (cosciente o meno) del coconsumatore (pagante o meno), rendendoli disponibili in modalità push/pull attraverso diverse piattaforme distributive
è un‘azienda e pertanto è sottoposta alle leggi dell'economia (costi, ricavi, risultato d'esercizio, capitali, ecc) e la cui vita futura dipende dal risultato d'esercizio (ricavi-costi=risultato): perdita: nessun futuro pareggio: sopravvivenza senza sviluppo utile: futuro con sviluppi, reinvestendo il margine
Il prodotto (= il contenuto) Qualsiasi prodotto editoriale è declinabile secondo
i classici caratteri (definiti come marketing mix): Prezzo: politica di prezzo (alto, basso, ecc.), promozioni Packaging: aspetto esterno, confezione, grafica Positioning: metodologie e criteri/canali di distribuzione Promozione e comunicazione
I suddetti caratteri costituiscono le principali LEVE DI MARKETING, cioè gli strumenti da manovrare per posizionare il prodotto nel mercato
Le LEVE di MARKETING costituiscono un sistema interconnesso di relazioni: ogni variazione di una leva, implica variazioni più o meno automatiche e volontarie delle altre
Mktg editoriale: UN GROSSO GUAIO?!
Non sempre e non tutte le persone coinvolte nel processo produttivo sono perfettamente conscie della complessità “polifunzionale” del prodotto editoriale
E quindi infatti succede che: Chi lo considera un FINE (per esempio la proprietà) spinge a
massimizzare le vendite a prescindere dalla qualità
Chi lo considera un MEZZO (per esempio l’inserzionista) lo vorrebbe totalmente piegato alle proprie necessità promozionali
Chi lo considera un “PATRIMONIO CULTURALE” (per esempio l’autore od il giornalista) è così concentrato sulla qualità del contenuto da perdere spesso la necessaria sensibilità verso le esigenze di chi dovrebbe acquistare il prodotto (e pagare così il compenso dell’autore o del giornalista)
La complicata viabilitàdel settore editoriale
INSERZIONISTI PUBBLICITARI
LETTORIDIFFUSIONE
TECNOLOGIE FORME
CONTENUTI
EDITORE
giornale
Fare marketing: UNA POSSIBILE DEFINIZIONE
sistema di attività
volte a mettere in relazione biunivoca
un’organizzazione complessa(nel ns. caso un Editore)
con i propri mercati & Clienti (attuali, passati, futuri)
I due “polmoni” ed il sistema circolatorio
MARKETING e DIFFUSIONE(chi PENSA e
VENDE)
OBIETTIVI (aziendali, politici,
culturali, ecc.)
piano editoriale
piano di marketing: target, posizionamento,
ecc.)
X media
contenutitecnologie
nuove iniziative,pubblicità e promozioni,
ricerche
REDAZIONE e PRODUZIONE
(chi FA il giornale)
EDITORE
Successo & insuccesso?Dipende dalla COERENZA di gestione tra le leve
di marketing (4P: Prezzo, Packaging, Positioning, Promozione) INTERNA: tra di loro ESTERNA: nei rapporti con il “mondo esterno” (ambiente,
mercati, Clienti)
Marketing editoriale:la “spiega accademica”
Conto Economico
e
Stato Patrimoniale
Cani Mucche
Stelle
Quota di mercato relativa
Tas
so d
i cre
scit
a d
i mer
cato
Puntiinterrogativi
PRODOTTO
PREZZO
PROMOZIONE
DISTRIBUZIONE
BUSINESS A
PRODOTTO
PREZZO
PROMOZIONE
DISTRIBUZIONE
BUSINESS C
PRODOTTO
PREZZO
PROMOZIONE
DISTRIBUZIONE
BUSINESS D
PRODOTTO
PREZZO
PROMOZIONE
DISTRIBUZIONE
BUSINESS B
Marketing editoriale:la “spiega pratica”
Strutture, risorse umane, risorse economiche
marketing
prodotto editoriale
Come si fa?
Metodo e strumenti
2
Come si fa?1. Fare marketing editoriale è un grosso
guaio
2. I guai si affrontano con pazienza ma soprattutto con metodo (NB: sperare nella fortuna in genere non aiuta)
3. Applicare un metodo significa identificare fasi sequenziali ed attenervisi (con intelligenza e buon senso)
Fasi del marketing editoriale
1. Identificare le opportunità (emerse, latenti, ecc.)
2. Conoscere il mercato/i (confini, attori, regole, ecc)
3. Definire mission e prodotti funzionali a cogliere le opportunità
4. Coordinare gli specialisti delle leve di marketing nella gestione del prodotto, lavorando dal punto di vista:1. Grafico-editoriale2. Distributivo3. Economico e commerciale4. Promozionale e pubblicitario
5. Monitorare e gestire il ciclo di vita del prodotto (= strategia di portafoglio)
Fase 1: Identificare OPPORTUNITA’
E’ un’attività complessa e difficile in quanto si tratta, in estrema sintesi, di fare innovazione di impresa
Esistono diversi metodi utili a rendere l’innovazione un processo e non una lotteria…
Fase 1 : Identificare OPPORTUNITA’
Le direzioni dell’innovazione sono sintetizzabili in:
Fase 2 : Conoscere MERCATO
E’ sempre più difficile definire i confini di un mercato, complice l’inarrestabile processo di focalizzazione dal prodotto verso il servizio: si acquista un risultato e non un mezzo
Nel caso dei media, i confini sono sempre più labili perché: la centralità del contenuto fa saltare le differenze tra i media:
non più carta, TV, radio ma un unico macromedia La tecnologia consente al consumatore un altissimo livello di
interattività con il prodotto, rendendolo di fatto più un partner che l’anello finale della catena del valore (mashup, podcasting, SL)
Ciò non significa necessariamente la sparizione di tutti i media cartacei ma solo la loro necessaria evoluzione (pena la stessa fine dei dinosauri…): cfr. mercato musica
Fase 2: Conoscere MERCATO
Dove siamo o riteniamo di essere? giornale annunci economici: in quale mercato è?
free press? social networking ? chi sono i competitors reali
Stampa associativa: in quale mercato è? mensili? social networking? chi sono i competitors reali?
Conoscere il mercato serve a capire dove e come dobbiamo prendere le risorse che ci servono per operare e con quali competitors ci dobbiamo confrontare
Fase 2: Conoscere MERCATO
INSERZIONISTI(per tipo di presenza, per settore
merceologico, ecc….)
LETTORI(ascoltatori, navigatori,
spettatori, associati, ecc….)
nostri dei concorrenti
nostri dei concorrenti
DA QUALI MERCATI ED IN QUALE MODO PRENDIAMO
(O VOGLIAMO PRENDERE) LE RISORSE CHE CI SERVONO?
Fase 2: Conoscere MERCATO
Non esiste per gli editori medio piccoli (cartacei) un affidabile e condiviso sistema di rilevazione né per i lettori né per la pubblicità
L’assenza di dati emargina questi media e consente abusi nell’uso delle informazioni: o si va alla cieca o si inventa…
Soluzione: ricerche proprietarie, eventualmente consortili anche con i competitors (wikieconomics..)
Mappa sesso e scolarità
scolarità
sess
o
Corsera
FamCrist
GenteOggi
Panorama
Sorrisi
MSA
Selezionesett.dioc.
fonte: elaborazione Promedia da Audipress 96/b e ricerche proprietarie
conoscere
Motivazioni alla lettura
Informaz diversa dal quotidiano.
66%
12%
8%
44%
6%
conoscere
Firme prestigiose
Capillarità informazione locale
Cronaca nazionale
Obiettività contenuti
Fonte: ricerche proprietarie Promedia Expert
Ruolo pubblicità
necessaria:finanz. giornale
43%
utile:indicaz. acq.42%
dannosa: influenza scelte2%
inutile5%
non so8%
conoscere
Fonte: ricerche proprietarie Promedia Expert
Tr. Duri - ; Tr. Morbidi +
Donne, età media
Istruzione e reddito medio bassi
Casalinghe
Centratura su privato / famiglia
Attrazione per il denaro
Investimento sul corpo
Senso di inadeguatezza, Ansia
Desiderio di partecipazione, Volontariato
Tranquillità sociale, Lotta al crimine
Tr. Duri = ; Tr. Morbidi +
Donne, età medio giovane
Istruzione e reddito medio alto
Occupazioni extradomestiche
Attenzione all'immagine
Estroversione
Progettualità culturale e professionale
Partecipazione politica
Desiderio di efficienza sociale
Tr. Duri + ; Tr. Morbidi +
Donne e Uomini, età medio giovane
Istruzione e reddito alti
Professionisti, Imprenditori, Funzionari
Centralità sociale, Apertura al cambiamento
Sperimentazione, Accettazione del rischio
Progettualità professionale e culturale
Forti istanze sociali:
- partecipazione politica
- efficienza servizi
- questione morale
- iniziativa economica
Tr. Duri + ; Tr. Morbidi -
Uomini, età medio-giovane
Istruzione e reddito medio bassi
Operai e Professioni autonome
Decisione, Disponibilità al rischio
Individualismo
Piacere e divertimento
Libertà dai doveri
Potere ai lavoratori
Tr. Duri - ; Tr. Morbidi -
Uomini, anziani
Istruzione e reddito bassi
Pensionati
Resistenza all'innovazione
Desiderio di tranquillità e di salute
Rich. di Stato sociale, difesa dei redditi
Tr. Duri - ; Tr. Morbidi -Donne, molto anziane, sole
Assenza di risorse economiche e culturaliStato di abbandono, di bisogno
Resistenza all'innovazione
Desiderio di tranquillità
Sentimento di ansia, impotenza
Elevata religiosità, Desiderio di salute
Richiesta di Stato assistenziale
Tr. Duri - ; Tr. Morbidi =Donne mature, anziane
Istruzione bassa, reddito m. basso
Casalinghe
Centratura su casa / famiglia
Bisogno di ordine
Isolamento domestico
Impotenza verso le difficoltà
Paura del futuro, Ansia
Rich. di Stato sociale, difesa dei
redditi
Tr. Duri + ; Tr. Morbidi =
Uomini, età media
Istruzione e reddito medio alti
Professioni alte e medie
Innovazione e rischio
Leadership
Progettualità professionale
Iniziativa economica
Questione morale
La Grande Mappa: le Caratteristiche delle Aree
Fase 2: Conoscere MERCATO?!?
I precedenti esempi di ricerche rappresentano ormai quasi l’antiquariato della rilevazione” (e comunque è sempre meglio che niente…)
Il presente ed il futuro ruotano oggi intorno a: opportunità di rilevazione insite nei new media (profilatura,
ecc.), cioè strumenti fondamentali per passare: dal marketing di massa (costoso ed inefficiente) al marketing realmente individuale (più economico e
performante) corretta percezione della “metrica (linguaggio) del
consumatore”, dato che generalmente costui: non dice la verità non sa come dirla ignora le opportunità SOLUZIONE: approccio outcome-oriented (ma questo è altro
film..)
Fase 3: Definire MISSION & PRODOTTI
Sono e saranno scritte tonnellate di testi sull’identificazione della mission e sulle strategie di portafoglio
In questa sede, considerando anche l’eterogeneità della platea, è prudente non dare risposte (non ce ne sarebbero comunque di assolute..) ma piuttosto… proporre domande: Quali opportunità (correttamente identificate) si vuole cogliere? Quali prodotti/soluzioni/azioni sono funzionali all’opportunità?
Prodotti attuali azioni di comunicazione Prodotti attuali modificati azioni sul processo e di comunicazione Prodotti nuovi sviluppo di nuovi processi
Queste risposte sono l’input fondamentale per la costruzione della bussola dell’uomo marketing: IL BUSINESS PLAN
Fase 5: Gestire CICLO DI VITA
Anche questo un tema ipertrattato…. Il riferimento teorico è comunque sintetizzato in..
Pur con i necessari distinguo, è tuttora un riferimento valido che soprattutto insegna che nessun prodotto è eterno.. e che quindi è necessario applicare una strategia di portafoglio (mucche, stelle, ecc ecc.)
Alcune conclusioni
(ed una piccola esercitazione)
3
La giusta dose di marketing
Il marketing serve a produrre ed elaborare le informazioni per le decisioni aziendali
Il marketing fornisce elementi per decisioni consapevoli sulla gestione attuale e futura dei prodotti, compatibilmente con la libertà d’azione offerta dai mercati (una volta identificati…)
Marketing significa ascoltare
Marketing NON significa invadere aree di competenza giornalistica bensì supportarle
THE CONTENT IS THE KING
Pianificare, pianificare, pianificare, pianificare, pia..
Per fare del buon marketing serve certamente una qualche dose di “estro creativo”……ma soprattutto visione ed organizzazione: i prodotti che sembrano più semplici sono frutto di grandi investimenti in progettazione, ottimizzazione, semplificazione (dal videogame x Pc, dall’Ipod alla Playstation)
L’ancora di salvezza dell’uomo marketing è definire e finanziare un PIANO MARKETING realistico: Identificare obiettivi strategici e tattici temporalizzati Pianificare in modo coerente la gestione delle 4 P Realizzare diligentemente il piano (NO decisioni
lastminute) Misurare ed analizzare gli scostamenti
Distillato di esperienza:2 cose che “vanno”
1 La voglia di fare
sempre viva e fantasiosa in particolare degli Editori dell’Uspi
E’ un sintomo di grande vitalità e che qualche volta sconfina nella patologia chiamiata “editorite”
2 La tecnologia: essere
Editori oggi è sempre più facile ed economico e con possibilità di grande qualità
È un fattore positivo in quanto mantiene basse le barriere all’entrata, dando a molti la possibilità di operare e fare sentire la propria voce
Distillato di esperienza: 2 cose che “non vanno”
1L’autoreferenzialità: è la deviazione patologica dell’editorite cioè il volere creare a tutti i costi e continuamente nuovi prodotti editoriali prescindendo dallo spazio agibile nel mercato (per dimensioni dell’interesse e presenza di concorrenti più forti)
E’ un fenomeno che porta spesso a rovine economiche e fa sparire prodotti di grande qualità: la sindrome del giocattolo nuovo?
2La rigidità dei rapporti contrattuali: essere Editori è un’attività di business nella quale vince o perde l’intera squadra, senza capziosi distinguo di ruoli e responsabilità tra Editore e Redazione
L’impatto economico di alcune voci di costo (in particolare redazionali) può uccidere sul nascere pregevoli prodotti. L’imprenditore editoriale ed i suoi collaboratori vincono o perdono insieme. Mercati grandi e maturi all’estero possono insegnare molto
Last but not least:esercitazione
Partendo dal quadro sociodemografico del territorio e dai principali parametri del ns giornale, identificare la strategia del prossimo triennio, possibilmente ipotizzando anche: due iniziative promozionali per il mercato lettori due iniziative commerciali per la pubblicità
giustificando le scelte sulla base dei dati in input
TEMPO: 15 minuti
InputMERCATO Provincia con 250.000 abitanti
con una cittadina di riferimento da 35.000 persone
occupazione: 10% agricoltura, 40% industria, 50% terziario
1 centro commerciale presenza scuole fino al
diploma superiore vicinanza vie comunicazione presenza adeguata edicole e
copertura TV e radio (anche locali) ed un solo quotidiano locale nativo
Popolazione Fino a 18 anni: 35% Da 19 a 45: 45% Oltre 46 anni: 20%
Ns. PRODOTTO settimanale da 9.000
copie b&n tabloid Redazione informatizzata diffusione x
abbonamento pagato: 90%
ripartizione equilibrata uomini e donne
laureati 30%, diplomati 40%
Etá dei lettori > 65 anni: 40%, 45/64: 35%
OutputMERCATO Bacino territoriale: pianura,
collina, montagna? occupazione: nel dettaglio quali
settori? 1 centro commerciale: come è
fatto? Qual è la struttura degli esercizi pubblici e dei luoghi di aggregazione (cinema? Pub?)
presenza scuole fino al diploma superiore: dettagli sui comportamenti futuri?
….
PRODOTTO Etá > 65 anni: 35%, 35/44: 8%:
e gli altri??? Cosa pensa il lettore del
giornale? Quali aspettative esaudite e
disattese? ….
MA SOPRATTUTTO• Definizione e giustificazione obiettivi• Posizionamento prodotto• Collaborazioni multimediali
Question time
4