URLO - LA SCENA DI ROMA -

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Luca Migliorati 329 6139092 fax 06 233299595 [email protected] • Marco Caria 329 1129215 N. 59 - NOVEMBRE 2008 Anno VI a pag.5 a pag. 3 a pag. 12 Novità e progetti importanti dalle istituzioni. Bordoni “il comune sta avviando un rilancio delle strutture in tutta la città. Mercato garbatella pronto nel 2009” a pag. 7 MERCATI RIONALI DEL MUNICIPIO XI LUOGHI DA SOSTENERE I TAGLI ALLA SANITÀ INVE- STONO IL CTO. CHIUDE IL PRONTO SOCCORSO Sarà un polo d’eccellenza ortopedico, ma ridimensionato nelle funzioni. Intanto persistono i disservizi Continuano le polemiche sui campi nomadi ecco la situazione a Muratella Binario 21: intervistiamo Daniele Luttazzi www.urloweb.com continua a pag. 19 Lezioni di Birra itinerari, guide e curiosità a pag. 18 a pag. 4 Servono finanziamenti, servono soldi. Aiuti distanti dalla politica del cemen- to. Servono segnali importanti per dare una svolta a questa situazione stagnante. Roma capitale sta perden- do il trucco come una vecchia signora stanca di abbellirsi. Perde il colore e la gioia degli occhi dei proprio abitan- ti. Roma sta perdendo pezzi per colpa di troppo tempo passato a svendere il proprio corpo ai costruttori. Roma ha due governi : uno votato a suffragio universale, politico, scelto dal popolo per farlo durare cinque anni, l'altro invece ha preso il potere dalla forza e dalla quantità di mattoni che possiede e dei propri strumenti di convincimento, non è votato dal popolo e si rinnova con la tecnica del nepotismo e dell'ereditarietà. Costruisce tanto e talvolta senza motivo apparente. Ma il problema non è questo, il fatto è che non so più quale di questo sieda tra i banchi del- l'aula più importante del Campidoglio. Solo il governo politico, l'unico che avrebbe il potere per sollevare la situazione, può aiutarci a superare questa empasse diabolica. Spronando “il governo del mattone” e CHI COSTRUISCE COSA E PERCHÉ? di Marco Caria Ancora Luneur, adesso forse la fine LA SCENA DI ROMA SUD L’eliporto a disposizione dell’ospedale TV: I SERVIZI VIDEO SU URLOWEB.COM editoriale

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Mensile di Cronaca, denuncia e attualità di ROMA

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Luca Migliorati 329 6139092 fax 06 233299595 [email protected] • Marco Caria 329 1129215

N. 59 - NOVEMBRE 2008 Anno VI

a pag.5

a pag. 3

a pag. 12

Novità e progetti importanti dalle istituzioni.Bordoni “il comune sta avviando un rilanciodelle strutture in tutta la città. Mercato garbatella pronto nel 2009”

a pag. 7

MERCATI RIONALI DEL MUNICIPIOXI LUOGHI DA SOSTENERE

I TAGLI ALLA SANITÀ INVE-STONO IL CTO. CHIUDE ILPRONTO SOCCORSOSarà un polo d’eccellenza ortopedico, maridimensionato nelle funzioni. Intanto persistono i disservizi

Continuano le polemichesui campi nomadi ecco lasituazione a Muratella

Binario 21: intervistiamoDaniele Luttazzi

www.urloweb.com

continua a pag. 19

Lezioni di Birraitinerari, guide e curiosità

a pag. 18

a pag. 4

Servono finanziamenti, servono soldi.Aiuti distanti dalla politica del cemen-to. Servono segnali importanti perdare una svolta a questa situazionestagnante. Roma capitale sta perden-do il trucco come una vecchia signorastanca di abbellirsi. Perde il colore ela gioia degli occhi dei proprio abitan-ti. Roma sta perdendo pezzi per colpadi troppo tempo passato a svendere ilproprio corpo ai costruttori. Roma ha due governi : uno votato asuffragio universale, politico, sceltodal popolo per farlo durare cinqueanni, l'altro invece ha preso il poteredalla forza e dalla quantità di mattoniche possiede e dei propri strumentidi convincimento, non è votato dalpopolo e si rinnova con la tecnica delnepotismo e dell'ereditarietà.Costruisce tanto e talvolta senzamotivo apparente. Ma il problema nonè questo, il fatto è che non so piùquale di questo sieda tra i banchi del-l'aula più importante del Campidoglio.Solo il governo politico, l'unico cheavrebbe il potere per sollevare lasituazione, può aiutarci a superarequesta empasse diabolica.Spronando “il governo del mattone” e

CHI COSTRUISCECOSA E PERCHÉ?di Marco Caria

Ancora Luneur, adessoforse la fine

LA SCENA DI ROMA SUD

L’eliporto a disposizione dell’ospedale

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editoriale

resentato alla Sala Consiliare delMunicipio XII il “Progetto Enea”,un'iniziativa culturale patrocinata

dall'Associazione Culturale Teatro5 Laziolatino, che ci porterà a guardare con spiritotutto nuovo il percorso fatto da Enea nelLazio. L'eroe, le cui vicende sono narratenel celebre poema di Virgilio, l'Eneide, svol-se un ruolo non da poco nelle vicende cheportarono alla fondazione di Roma. Il suoavventuroso viaggio, che lo fece approdaresul litorale laziale all'indomani della cadutadi Troia, sembrava ormai consacrato dalmito e dalla tradizione alla memoria di fatti

passati e immutabili. Ma le recenti scoperteavvenute nella zona di Ardea (periferia diRoma sud, al di là del GRA)sembranoobbligare tutti, studiosi e ricercatori, a fare iconti con quello che i loro colleghi hannotrovato. Già da tempo era noto quanto que-sta area fosse stata importante nell'antichitàper l'abbondanza di templi e luoghi di culto,ma la scoperta di due altari ha illuminato lementi di chi conosce bene l'opera virgiliana.Nei passi contenuti negli ultimi sei libridell'Eneide si fa infatti riferimento ai ringra-ziamenti offerti dopo l'approdo agli dei neipressi di due altari simili a quelli ritrovati,

uno rivolto verso est e l'altroverso ovest. Le analogie con ilracconto virgiliano sono evi-denti e rischiamo di rimetterein discussione il dibattuto pro-blema circa il reale luogo del-l'approdo di Enea, finora daipiù ritenuto le foci del Tevere.Se, come sembra, le scoperteavessero un reale valorescientifico, la tradizionedovrebbe essere rivista e allo-ra l'epopea laziale dell'eroetroiano potrebbe essere cominciata proprioalle foci del fiume Incastro, ormai scompar-so, sulle cui rive sorgeva il porto di CastrumInui, l'attuale Ardea. “Il “Progetto Enea”,che con l'Enea Tour rivisiterà i luoghi stori-ci dell'antico Lazio”, ci dice MicheleZuccarello, Presidente dell'associazioneTeatro5, “vuole portare a una rilettura piùcorretta di tutta quella tradizione che, par-lando delle origini di Roma e del mito diEnea, ha spesso trascurato l'elemento latino,troppo importante per essere dimenticato,tanto che lo stesso Virgilio vi fa ampio rife-rimento nella parte finale della sua operadescrivendone accuratamente l'elementoetnico e culturale”. Ma a tenere bancodurante lo stesso incontro sono stati anche iprimi risultati dei rilevamenti eseguiti sullerovine della “Villa di Sorano”, nei pressi diSanta Palomba, ai piedi del Monte Cavo,sacro ai latini. Sorano, uomo definito dallatradizione come “il più sapiente di tutti iromani”, fu Tribuno della Plebe. In circo-stanze poco note venne arrestato e condan-nato a morte dai romani per crocefissioneperché aveva svelato “le vere origini diRoma” e rivelato il vero nome della città,

forse Pallanteum, il nome dell' insediamen-to originario di Roma prima della fondazio-ne di Romolo. L'area dove sorge la Villa siestende per ben 1500 mq e sarebbe ricca diuna vastissima biblioteca. Nei suoi pressisarebbe stata rinvenuta anche una necropolidi età etrusca con circa 200 tombe. “In que-st'area”, torna a ripetere Zuccarello, ”si sonosvolti i ritrovamenti più importanti effettua-ti in Italia negli ultimi 50 anni. L'Enea Tour,che si svolgerà in pullman partendo dall'AraPacis, vuole portare alla riscoperta di questiluoghi creando un collegamento fra la capi-tale e la sua periferia. Collegamento che untempo fu molto forte, ma di cui la tradizionenon hai mai dato veramente conto”. Grandepartecipazione nei confronti dell'iniziativa èstata espressa anche dallo stesso Presidentedel Municipio XII, Pasquale Calzetta, che siè detto “orgoglioso per le iniziative cultura-li che stanno riguardando il Municipio XII eha auspicato che tutto questo sia solo l'iniziodi un processo volto a rinnovare lo stimolodei giovani a che realizzino quello spirito dipartecipazione e appartenenza al proprio ter-ritorio che spesso ignorano”.

Stefano Lippera

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2 STORIE E MISTERI

CON L'ENEA TOUR IL MUNICIPIO XII RISCOPRE LE SUE ORIGINI LATINENASCE UN NUOVO PERCORSO ARCHEOLOGICO NELLA PERIFERIA SUD DI ROMA.I RITROVAMENTI NELLA ZONA DI ARDEA CONFERMANO L'ENEIDE DI VIRGILIO

DIRETTORE RESPONSABILELuca MiglioratiDIRETTORE EDITORIALE Marco CariaVICE DIRETTORE Marco ManieriCAPOREDATTORE Serena SavelliGRAFICA Marco ValerianiFOTOGRAFIE L.M. e M.C.REDAZIONE via E. Spalla, 400 00142 [email protected] Adamo, Claudio Alberti, MarcoCasciani, Simona D’Auria, Marzia Lazzerini,Simone Lettieri, Stefano Lippera, CarlamariaLiso, Vittoria Pomponio, Sara Santarelli, SerenaSavelli, Isabella Soria

HANNO COLLABORATOManuele Colonna, Massimiliano Liverotti,Damiano D’Ercole

STAMPA: S.E.A. S.r.l.Via di Tor Cervara 280 00155 - RomaIl materiale inviato alla redazione non saràrestituito.Registrazione al Tribunale di Roman° 258/2002 del 23/5/2002

EDITORE

Marco Caria, Luca Migliorati e Francesco Pascale

P.IVA 06517231004Il numero è stato chiuso il giorno29/10/2008 ora 23,40

MISTERI DI ROMAa cura di Massimiliano Liverotti

l Lapis Niger è una particolare areadel Foro Romano che, in passato, haavuto fama di luogo funesto perché,

secondo la leggenda, sarebbe stato colle-gato alla morte di Romolo o di un altroantico personaggio come Faustolo, ilpastore che adottò Romolo e Remo oOsto Ostilio, nonno del terzo re di Roma.Lo scrittore latino Festo nel suo scritto Deverborum significa-tione, pervenutocipurtroppo mutilo, cirammenta che que-sto luogo è definito"pietra nera delComizio" (nigerlapis in comitio) pro-babilmente perchécoperto da lastre di marmo nero e per ilfatto che si trovava presso il Comizio,l'antichissima sede dell'attività politica egiudiziaria.Il marmo nero rende speciale la zonainfatti sembra sia l'unica piazza dell'anticaRoma conosciuta che sia stata lastricata inquesto modo.Nel Lapis Niger, secondo la tradizione,Romolo sarebbe stato ucciso dai senatorie poi scomparso per trasformarsi in divi-

nità. Anticamente infatti erano stati erettidue leoni di pietra a guardia del sito, di cuisono stati rinvenuti i basamenti quasiintatti. Sembra che statue simili nel passa-to venissero inserite solo presso le tombedegli eroi.Vicino ai leoni vi era la pietra sacrificaledove in tempi particolarmente drammati-ci sarebbero stati effettuati sacrifici umani.

Secondo altre fontituttavia si tratterebbedi un santuario creatoda Servio Tullio nelluogo in cui Romoloe Tito Tazio si sareb-bero incontrati inseguito alla battagliatra Romani e Sabini.

Nel luogo sono state rinvenute delle iscri-zioni in latino arcaico bustrofediche ( cioèleggibili dall'alto in basso e viceversa)andate parzialmente perdute, tranne una,particolarmente inquietante:" Chiunque violerà questo luogo sarà con-sacrato alle divinità infernali ".Secondo gli esperti la scritta risale al VIsecolo a.C. e potrebbe quindi essere la piùantica iscrizione monumentale latina chesi conosca.

I

!

LAPIS NIGER: CURIOSITÀ E LEGGENDE

IIL VICOLO DELL'ANNUNZIATELLA

Publigiovane Soc.Coop.arl

via E. Spalla 400

00142 Roma

MURATELLA - Si è concluso il censi-mento nei campi nomadi effettuato nellecittà di Roma, Milano e Napoli. Il 22ottobre i prefetti Carlo Mosca, GianValerio Lombardi eAlessandro Pansa,Commissari straor-dinari per il supera-mento dell'emergen-za degli insediamen-ti nomadi, hannoconsegnato al mini-stro dell'InternoMaroni un rapportodettagliato sulle ope-razioni di censimen-to. Sono stati individuati complessiva-mente 167 accampamenti, di cui 124abusivi e 43 autorizzati, ed è stata regi-strata la presenza di 12.346 persone, trale quali 5.436 minori. In merito a questo Censimento FedericoRocca, Consigliere Comunale di Roma(PdL), ha dichiarato: "In questi giornistiamo assistendo allo sgombero didiversi campi nomadi abusivi, provve-dimenti che si sono resi necessari vistala criticità di queste situazioni, per que-sto chiedo al Prefetto di Roma CarloMosca di predisporre quanto primadegli interventi di sgombero in zonaMagliana-Muratella dove in un qua-drante molto ristretto sono concentratiben tre insediamenti abusivi e uno rego-

lare che è quello di via Candoni. Miauguro che anche il territorio in questio-ne possa ricevere la dovuta attenzioneda parte della Prefettura, poiché indi-

pendentemente dalcensimento, sulquale avrei molto daridire soprattutto allaluce dei sopralluoghiche ho effettuato,ritengo doverososmantellare quantoprima gli insedia-menti abusivi ed ini-ziare a ragionare sucome organizzare gli

insediamenti regolari. Il Prefetto hadetto che è necessario portare acqua eluce nei campi, certo, prevedendo peròil pagamento delle utenze e di una tassadi stazionamento, da parte di chi vivenel campo poiché per troppi anni l'am-ministrazione comunale ha gettato soldial vento per i campi nomadi senza alcu-ni risultato”. La presenza nel territorio del MunicipioXV di campi nomadi, di cui uno soltan-to autorizzato e attrezzato, pone proble-mi non indifferenti sia per le questioniigienico sanitarie che per quelle legatealla sicurezza. “Non è questo il caso delcampo nomadi di via Candoni - ci tienea rassicurare l'Assessore alle politichesociali, della salute e culturali del

Municipio XV, Fabrizio Grossi (PD) -questo campo rappresenta il fiore all'oc-chiello dell'amministrazione locale,dimostrando che isoldi impegnati peril sociale sono statiinvestiti con succes-so. Anche ilPresidente rumenoTraian Basescu, invisita al campo losorso 31 Luglio, hapotuto riscontrarel'ottima organizza-zione e il buon fun-zionamento dellastruttura. Il campoha tutte le caratteristiche igienico sanita-rie a norma ed è completamente gestitodall'ARCI-Solidarietà. Diverse sonostate le iniziative, lascolarizzazione, levaccinazioni aibambini, un presi-dio medico apertotre giorni alla setti-mana, solo per farequalche esempio.Inoltre, per quantoriguarda il paga-mento delle utenze,i nomadi di viaCandoni pagano150 Euro per la cor-

rente elettrica oltre ad una quota per lamanutenzione e la pulizia del campo”. Diversa è la situazione per i campi abu-

sivi, il solo compitodel Municipio èquello di segnalarlialla Prefettura,diventando cosìoggetto di attenzionie lavoro delC o m i t a t oProvinciale perl'Ordine e laS i c u r e z z a .“Abbiamo segnalatoi campi abusivi delMunicipio XV - con-

clude F. Grossi - siamo ora in attesa diun intervento prefettizio”.

Simona D'Auria

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MURATELLA: ACCESO IL DIBATTITO SUI CAMPI NOMADI

web.com CRONACA

Dopo il censimento, al via la politica degli sgomberi?

F. Rocca (PdL) “Pertroppi anni l'ammi-nistrazione comu-

nale ha gettato soldial vento per i campinomadi senza alcu-

ni risultato”

ROMA - Le manifestazioni studenteschedilagano in tutta Italia. Studenti e inse-gnanti uniti contro la riforma del ministroMaria Stella Gelmini che oltre al maestrounico e ai tagli all'istruzione ha propostoun'ulteriore novità: non più classi pontema classi "d'inserimento" per bambini

extracomunitari. La Camera ha approvatola mozione della Lega Nord in materia diaccesso degli studenti stranieri alla scuoladell'obbligo. La proposta prevede l'educa-zione alla cittadinanza e alla legalità, per-corsi didattici personalizzati, la dotazioneaggiuntiva di insegnanti opportunamente

formati nella didattica della lingua italia-na come seconda lingua. Inevitabili lepolemiche e il dissenso generale. Le clas-si differenziate sembrano essere un innoal razzismo e contro l'integrazione.Introducono comunque una forma didiscriminazione tra alunni italiani e stra-

nieri. “Noncredo voglianoessere classi dif-ferenziate, masolo un tentativoper supportare leeventuali diffi-coltà dei bambi-ni che avrebberoproblemi a fre-quentare la scuo-la non conoscen-do bene la linguadel nostro paese”afferma Gemma

Gesualdi, Assessora alle Politiche sociali,sanitarie, educative e scolastiche delMunicipio XII. La mozione impegna ilGoverno a rivedere il sistema di accessodegli studenti stranieri alla scuola di ogniordine e grado, autorizzando il loroingresso previo superamento di test e spe-

cifiche prove di valutazione. Per gli stu-denti stranieri che non superano le provee i test verrebbero istituite classi di inseri-mento, con corsi di apprendimento dellalingua italiana, propedeutici all'ingressodegli studenti stranieri nelle classi perma-nenti. “Mi auguro che la mozione dellaLega che è stata votata nei giorni passatinell'aula parlamentare non venga trasfor-mata in legge e che ilcentrodestra capiscal'errore gravissimoche si compirebbecreando delle classidifferenziate perappartenenza etnica eculturale” ha affer-mato Nicola CefaliAssessore allePolitiche della Scuoladel Municipio XI. Leclassi separate perstranieri non sono una novità, almeno adetta di Laura Marsilio, Assessore delComune di Roma alle Politiche educati-ve: "credo che, con questa mozione, ilParlamento abbia il merito di aver postol'attenzione, per la prima volta, sul temadelle pari opportunità di apprendimento

tra bambini italiani e stranieri e sullanecessità di strumenti reali per l'integra-zione". “Ho letto che in alcune scuole del Nordhanno già provato a fare qualcosa di simi-le e hanno messo a disposizione gli inse-gnanti e la loro esperienza per ottimizzareil tentativo” ha aggiunto GemmaGesualdi “lo spirito vuole essere quello di

un supporto ai piccoliche iniziano la lorovita in un Paese lon-tano dal loro per farlisentire a casa.” Inmerito alla propostadella Lega, poi, LauraMarsilio conclude:"Credo che in alcunerealtà a forte concen-trazione di immigratisia una possibilitàquella di avere, per

un periodo di tempo limitato, uno stru-mento di inserimento. Mi risulta che cisono scuole a Milano e Bologna dovequesto strumento è stato già utilizzato.Anzi proprio tali scuole metteranno laloro esperienza al servizio del ministero".

Arianna Adamo

CLASSI DI INSERIMENTO PER IMMIGRATI: INTEGRAZIONE?Dividere per unire: il nuovo provvedimento del Governo fra polemiche e speranze

F. Grossi (PD) “IlCampo nomadi di

via Candoni rappre-senta il fiore all'oc-chiello dell'ammini-

strazione locale:soldi investiti con

successo”

Marsilio: “ Si è postal'attenzione sul temadelle pari opportu-nità di apprendi-

mento tra bambiniitaliani e stranieri e

sulla necessità distrumenti reali per

l'integrazione”

EUR - Che fine farà il Luneur? Ce lo siamochiesti in tanti in questi mesi, sentendo par-lare di ristrutturazioni, di studios cinemato-grafici, di nuove attrazioni e di parchi atema. Ma ogni volta che percorriamodistrattamente il perimetro del Luneur l'uni-ca cosa che ancora vediamo sono le solitegiostre, ferme, ricoperte di foglie, tristemen-te abbandonate. I cancelli sbarrati, la desola-zione interna, il silenzio stagnante. Dall'EurS.p.A. oggi ci arrivano, a quanto pare,buone notizie: “Le giostre, dopo lunghevicissitudini, dovrebbero riaprire per l'iniziodel prossimo anno” afferma Mauro Miccio,Amministratore delegato di Eur S.p.A.Ricordiamo che il Luneur, storico luna parkromano esistente fin dagli anni '50, è oggipassato dalla gestione della Luppro a quelladi Cinecittà Entertainment, che ha costituitouna società ad hoc per l'occasione: la LuneurPark. Grandi opere di riqualificazione inprogramma e imponenti investimenti perrestituire alla Capitale il suo spazio ludicosotto una forma riqualificata e altamente piùsicura. Un prodotto nuovo insomma, cheperò si lascia tanti dubbi e problematichedietro, come ad esempio l'incertezza sullasorte delle oltre cento famiglie di operatoriche per cinquant'anni hanno lavorato all'in-

terno del Parco con le loro svariate attività, eche ora si ritrovano senza lavoro, senza sti-pendio, senza entrate con cui mantenersi. Esoprattutto senza certezze per il loro futuro.Ricordiamo che sono quasi due anni che ledifficoltà economiche per loro si sono fattesentire, dalla chiusura dei cancelli delLuneur per un breve periodo trasformato inuna piccola Gardaland con biglietto a paga-mento, rivelatosi un sostanziale flop. Unavita da giostrai e una maturità da disoccupa-ti. Se da una parte Mauro Miccio preannunciache “alcune giostre, in loco dagli anni '60,andranno rimosse per far posto a nuove

attrazioni che rispetti-no gli standard di sicu-rezza. Inoltre una partedel piano di investi-menti verrà impiegatoper effettuare una seriedi lavori di messa insicurezza complessivadel Luneur, che erastato chiuso nello scor-so aprile dallaC o m m i s s i o n eProvinciale diVigilanza proprio a

causa dello stato di degrado in cui versava ilParco”, dall'altra Remigio Cona, vicepresi-dente ANESV (Associazione NazionaleEsercenti Spettacolo Viaggiante) ricordache “nessuno ci sta rendendo partecipi delledecisioni prese in merito al nostro futuro.Nessuno ci ha ancora detto di sgomberarel'area, né di rimanere. Anche i 30 operaidipendenti che dovevano essere riassunti da

bando di gara non sanno nulla”. E quandochiediamo perché gli operatori non hannovenduto le loro attrazioni, visto che ora iltempo e l'immobilità le sta pian piano dete-riorando e considerato il fatto che il bandoprevedeva che Cinecittà avrebbe avuto unaparticolare attenzione nell'acquisizione diimpianti ed attrezzature dagli attuali subcon-duttori o a considerare il loro ingresso nellasocietà di gestione, Remigio Cona ci ricordache la vendita è impossibilitata dal fatto che“nessuno ci ha ancora detto di sgomberarel'area e noi rivogliamo il nostro lavoro. Se icancelli riapriranno veramente all'inizio del2009, anche se non capiamo come questosia possibile visto che non è stata fatta anco-ra alcun tipo di opera di riqualificazione edè ancora tutto abbandonato, saremo bencontenti di riprendere le nostre attività, vistoche abbiamo tutti i mezzi e i permessi perlavorare. Vogliamo riprenderci il lavoro chesvolgiamo da quarant'anni”.

Serena Savelli

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LUNEUR: QUANDO RIAPRIRÀ AL PUBBLICO?Ancora in attesa delle opere di riqualificazione e messa in sicurezza, la struttura

rimane chiusa. E i vecchi esercenti attendono notizie

CRONACA

VITA BREVE PER LA CARTELLONISTICA ABUSIVA?Ecco come vuole ripulire le nostre strade

l'Assessore Davide BordoniROMA - La Polizia Municipale dovrà mul-tare non solo i proprietari di impianti pub-blicitari illeciti, ma anche gli utilizzatoridegli stessi. Questo dice la direttiva inviatada Davide Bordoni, Assessore alle attivitàProduttive del Comune di Roma, alComando Generale della PoliziaMunicipale, perovviare al problemadel “cartellone selvag-gio” che nella nostracittà è un fenomenodilagante e drammati-camente incontrolla-bile. Questa disposi-zione prevede il ripri-stino della legalità inmateria di affissioni irregolari e impiantisti-ca pubblicitaria non a norma e numerosisono già stati i controlli effettuati sul territo-rio. “Questa iniziativa si inserisce in un piùampio progetto di revisione della gestionedelle affissioni - dichiara l'AssessoreBordoni - la situazione generale che abbia-mo ereditato, infatti, presentava diverse cri-ticità che andavano dall'inesistenza di unmonitoraggio continuo e aggiornato degliimpianti presenti sul territorio, alle difficoltànel recupero dei crediti pregressi sui canonidi affitto, con casi che risalivano fino al1994. Dopo aver preso visione della docu-mentazione complessiva abbiamo avviato ilcensimento degli impianti, che dovrebbeessere pronto entro la prossima estate, ilrecupero dei canoni non pagati e, attraverso

la direttiva, una ripresa decisa dell'attività dicontrollo e sanzione in caso di abusi”. Qualche tempo fa il Dipartimento VIII delComune di Roma, ci spiegò che, appunto,una vera e propria mappatura esisteva e nonesisteva, visto che prevedeva solamente gliimpianti di 13 Municipi ed era, dunque,

incompleta. Inoltreanche i cittadini posso-no contribuire a identi-ficare le affissioni abu-sive. Ricordiamo cheun cartello regolaredeve possedere unatarghetta dorata delComune di Roma(soprattutto i più vec-

chi ce l'hanno) o una targhetta con i datidella società autorizzata all'affissione o uncodice alfanumerico che serve per il riordi-no. Può insospettire il cittadino anche lacomparsa improvvisa di un'installazionepubblicitaria.Questa, dunque, è una buona opportunità di“intraprendere un'azione utile al contrastodell'abusivismo pubblicitario, con l'intentodi assicurare il rispetto della legalità, il deco-ro della città e un ordinato svolgimentodelle attività produttive” come si legge nelladirettiva. E forse anche una speranza di rive-dere, finalmente, le nostre strade non piùimbrattate da manifesti strappati e indistin-guibili, ma ordinate e pulite come dovreb-bero sempre essere.

Serena Savelli

La poliziaMunicipale dovrà

multare proprietarie utilizzatori deicartelli abusivi

EUR - ''Il Palazzo della Civiltà Italiana,ben conosciuto dai romani come ilColosseo Quadrato dell'Eur, sarà la piùgrande area di intrattenimento multimedia-le a Roma”. Così Mauro Miccio,Amministratore delegato di Eur S.p.A.preannuncia la possibile apertura dei primidue piani dell'edificio entro l'estate del2009, una volta ultimati i lavori. Il ruolo di guida per la gestione di questo

progetto sarà svolto dalla FondazioneValore Italia, presieduta da MassimoArlechino, che ha come Direttore Generalel'assessore alla Cultura del Comune diRoma Umberto Croppi. Nell'importanteiniziativa sono coinvolti EUR SpA, pro-prietaria dell'edificio, il Ministero dei BeniCulturali e quello degli Esteri, che ai verti-ci della Fondazione faranno riferimento.“I lavori che interesseranno gli altri cinque

piani prevedibilmente termineranno nel2011 - continua Miccio - dal 1939 il palaz-zo non è mai stato ristrutturato e parte deilavori di manutenzione in corso sononecessari per il suo adeguamento agliattuali standard di sicurezza”.Ben tredici i milioni di euro spesi dalMinistero dei Beni culturali e tre anni dilavori solo per quel che riguarda il restauroconservativo degli esterni. Undici milionitoccheranno invece per gli interni, a cuiprovvederà direttamente Eur S.p.A.. La scelta di rilanciare il Colosseo Quadratorisale al 2001 quando Eur S.p.A. e ilMinistero per i Beni e le Attività Culturalistipularono una convenzione al fine diindividuare un percorso per la realizzazio-ne del Museo dell'Audiovisivo (MAV).Inoltre entrambi approvarono nel 2005alcune modifiche e integrazioni allaConvenzione del 2001 che consentirannodi ospitare all'interno dell'edificio laDiscoteca di Stato, il Museodell'Audiovisivo e una Mediateca per darevisibilità alla produzione multimediale eagli archivi audiovisivi quali patrimoniostorico, sonoro e visivo della Nazione, uni-tamente a spazi commerciali e a sale perconvegni e mostre temporanee.

Presto quindi rivedremo l'imponente edifi-cio tornare a splendere, forse proprio inoccasione dei 150 anni dell'Unità d'Italianel 2011, in cui, come conclude Miccio “lastruttura potrà ospitare delle celebrazioni,vista la volontà della Presidenza delConsiglio di svolgervi alcune delle manife-stazioni che si terranno per questa impor-tante ricorrenza nazionale”.

Serena Savelli

Nell'estate 2009 riapriranno i primi due piani del Palazzo della Civiltà Italiana

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GARBATELLA -E' ufficiale: l'atto azienda-le è stato firmato ed il CTO seguirà la suavocazione ortopedica - traumatologica.L'Ospedale della Garbatella il 21 giugnodello corso anno ha compiuto mezzo secolodi vita, cinquant'anni di storia e professiona-lità che lo hanno fatto diventare un punto diriferimento per tutti gli abitanti delMunicipio XI. Sarà un orgoglio pensare alCTO come polo d'eccellenza destinato prin-cipalmente alle patologie politraumatologi-che, ma allo stesso tempo sarà dura per lacittadinanza veder ridurre posti letto, smem-brare reparti storici e cambiare servizi.I cittadini insorgono e si organizzano incomitati. Il Comitato Proteggi Roma sischiera verso un CTO polivalente e nel det-

taglio chiede: “Il ripristino ditutti i reparti smembrati oeliminati (oculistico, urolo-gico, chirurgia generale, ria-nimazione, laboratorio ana-lisi e altri), il potenziamentodel reparto di medicina, unservizio di emodinamica.Ma soprattutto ci opponia-mo alla chiusura del prontosoccorso medico. Se arri-verà un infartuato o unpaziente con ictus gli verran-no effettuate solo le cure di

primissimo soccorso, poi verrà trasportato alS. Eugenio e se non c'è posto lì lo porteran-no in un altro ospedale, sperando che questogiro della morte non gli sia fatale”. Il resty-ling del CTO infatti prevede la chiusura delPronto Soccorso medico a favore di unPunto di Primo Soccorso, cioè un presidioH12 che dovrebbe assistere i pazienti che sipresentano autonomamente all'Ospedale,dirottando poi chi ne dovesse aver bisognoal S. Eugenio. “Ma questa strategia - haaggiunto Domenico Sestili del Comitato -nel tentativo di ridurre i debiti, creerà gra-vissimi danni ai cittadini del Municipio XI edi conseguenza anche a quelli del XII, per ilprobabile collasso d'assistenzadell'Ospedale S. Eugenio”.

Ci troviamo di fronte ad una chiara sceltaaziendale che rientra a sua volta in una pre-cisa strategia regionale, volta a ridurre ildisavanzo regionale per mezzo di una razio-nalizzazione delle risorse. E' chiara la perce-zione dei cittadini sulla politica dei tagli,visto che si inseriscono in un più ampioambito di difficoltà e noncuranza nella qualeormai da tempo riversa la struttura, unavolta considerata il fiore all'occhiello dellasanità romana e nonsolo romana visto chel'unità spinaledell'Ospedale è unpunto di riferimentoper tutto il centro-sudd'Italia. Il personale internoalla struttura ha con-fermato anche questavolta i disservizi giàsegnalati dal nostro giornale qualche mesefa (Urlo n. 54): entrata della camera mortua-ria chiusa, ascensori mai messi in funzione,piscina per l'idroterapia in ristrutturazione,Gamma Unit in disuso e poi continua il gial-lo sull'eliporto. Dopo che sono stati spesi220.000 Euro per la ristrutturazione dellapiazzola, in teoria l'eliporto dovrebbe fun-zionare, ma in pratica l'eliambulanza nonatterra dal 2 luglio 2007. Un infermiere del-

l'ospedale ha spiegato “L'eliporto ancoranon funziona ed un ospedale traumatologi-co senza eliporto non può esistere. Non fun-ziona perché ci sono le solite gru di un can-tiere del Comune di Roma, adiacente allapista d'atterraggio. In futuro il palazzopotrebbe non dare più la possibilità all'e-liambulanza di atterrare in sicurezza”.L'unica nota positiva riguarda l'angiografo,strumento di vitale importanza per indivi-

duare emorragie inter-ne. L'angiografo smisedi funzionare nel 2003e dopo 5 anni didenunce la situazionesembra essersi sbloc-cata. Lo strumento èstato acquistato e pre-sto sarà installato,anche se la riorganiz-zazione dell'Ospedale

prevede la soppressione del reparto vascola-re.I cittadini giustamente sono preoccupati,hanno paura che i tagli previsti per trasfor-mare il CTO in un polo d'eccellenza, saran-no tagli e basta. Non vedono un reale inte-resse nei confronti della struttura che rimaneper alcuni aspetti fatiscente e con problemi(più volte segnalati) persistenti.

Simona D'Auria

CTO, PRESTO POLO D'ECCELLENZA ORTOPEDICO -TRAUMATOLOGICO, MA SENZA PRONTO SOCCORSO...

web.com CRONACA

I cittadini insorgono e rivendicano per la Garbatella un ospedale polivalente

Il restyling del CTOprevede un punto di

primo soccorsoH12, le emergenzesaranno trasferite

al S. Eugenio

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00145

MUNICIPIO XI - Incontriamo AlbertoAttanasio, vicepresidente del MunicipioRoma XI, nonchè Assessore alle politiche diUrbanistica, Lavori Pubblici e Mobilità.Quali sono stati i principali impegni diquesti primi mesi della nuova consiglia-tura?I principali impegni sono arrivati dall'esi-genza di tentare di stabilire un confronto estabilire contatti con la nuova GiuntaComunale. Su alcuni temi siamo ancora inattesa di questo confronto, ma è certamenteun effetto collaterale dovuto al cambio dimaggioranza. Certo che, comunque, non èsemplice lavorare con molti fondi e lavoribloccati …Ad esempio?Alcune opere pubbliche previste per la finedel 2008 sono state posticipate al 2009,mentre sembra che alcuni grandi interventisiano stati congelati, come gli ex MercatiGenerali, Il piano di riqualificazione dellasede AMA di Montagnola, dove era previ-sto, tra l'altro, anche un poliambulatorio.Avendo, su queste cose, idee già molto chia-

re, vorremmo essere rispettati come munici-pio, al di là del nostro colore politico. Sindall'inizio della nuova consigliatura abbia-mo chiesto di aprire un tavolo di confrontocon la nuova giunta È stato spiacevole, adesempio, assistere al fatto che ilDipartimento XIX del Comune avesse con-vocato tutte le parti coinvolte nei lavori delmercato coperto di Garbatella, per alcunerevisioni dei lavori, ma non il municipio.Per fortuna, in quel caso, gli assessori Gherae Bordoni hanno aperto un tavolo di concer-tazione, che ci comprende.La politica ha saputo rimediare a degli“errori” dei tecnici, insomma. A proposi-to di politica, perché, secondo lei, il cen-tro-sinistra ha perso le ultime elezionicomunali?I motivi sono molti, come le responsabilità.Non esistono sconfitte di una sola persona,ma nelle prime analisi si è tentato di mette-re la croce sul nostro candidato sindaco. Inrealtà, c'è una responsabilità di tutti i com-ponenti di un intero gruppo dirigente, ognu-no secondo la sua posizione e il suo ruolo.Non siamo stati capaci di rinnovarci mentrefiniva una stagione politica. L'unico che hasaputo rappresentare l'innovazione è statoNicola Zingaretti, che non a caso è statoeletto presidente della Provincia. E ora?Dobbiamo capire che siamo entrati in unanuova fase, in cui non possiamo solo difen-dere “il tempo che fu”. Insieme a questo,dobbiamo avere la capacità di dare nuovavita al pensiero sul governo della città.Da quali punti partirebbe per le nuove

politiche per la città?Prima di tutto, occorre dotare Roma dinuovi strumenti: Roma non può essereamministrata allo stesso modo delle altrecittà, perché ha dellepeculiarità che la ren-dono unica. Abbiamobisogno di un riassettoistituzionale in cui iMunicipi siano inclusicome elementi fon-danti, utili al governodella città. Il decentra-mento, la divisione di competenze traComune e Municipi, potrebbe portare, adesempio a lasciare a questi ultimi la respon-sabilità per quel che riguarda la pulizia dellestrade, il servizio giardini, il sistema fogna-rio e dell'illuminazione pubblica.Perché?Per avere un collegamento diretto con i cit-tadini nei servizi il cui funzionamento è più“sentito”. E dare, dunque, più qualità, sicu-rezza e garanzie ai territori.Niente male, per essere una propostafatta a una Giunta di centrodestra daparte di un uomo del PD…Guardi, io credo che, paradossalmente,vivere con questa nuova maggioranza alComune può essere addirittura più stimo-lante, se riusciranno a lasciare da parte il“nuovismo” a tutti i costi e la demagogia .Penso che un rapporto di “competizionecostruttiva” possa essere molto utile a tutti.Come arrivate, nel PD, a questa “compe-tizione costruttiva”?Come sa, ricopro incarichi in Municipio da

più di 10 anni, e posso dire di avere un'e-sperienza piuttosto solida. In questi anni,siamo diventati, assieme al quinto munici-pio, il più importante bacino elettorale a

Roma per il PartitoDemocratico e il cen-tro-sinistra: lo conside-ro il frutto di un lavoroche ha portato avantiuna squadra di grandicapacità, e che dobbia-mo sempre migliorare,rinnovandoci. In pro-

posito, il PD ha attuato un serio e profondoricambio generazionale, su questo territorio.I nostri nuovi consiglieri, che stanno giàdimostrando la loro bravura e preparazione,possono diventare il nuovo gruppo dirigen-te non solo del PD, ma del municipio stesso,in futuro.A proposito di futuro: sono passati pochimesi dalle elezioni, e già c'è chi dice chesarà lei il candidato alla presidenza delMunicipio alle prossime. Ci dica la verità,è così?Eheh! (parte spontanea una risata, ndr) Misembra un po' presto per discuterne, franca-mente, ma non voglio eludere la domanda.Diciamo che se il presidente Catarci, alquale sono legato da un rapporto di amiciziae buonissima collaborazione, non dovessericandidarsi, e se il mio partito mi ritenessela persona giusta per l'incarico, io sarei adisposizione. Certamente, però, penso chesarebbe opportuno scegliere il prossimocandidato presidente con le primarie.

Marzio Caletti

6

“DIAMO AI MUNICIPI I SERVIZI PIÙ UTILI AI CITTADINI”Attanasio: “Ci sono ancora molti fondi e lavori bloccati dal Comune, ma è un

effetto collaterale del cambio di maggioranza

MUNICIPIO XI

MUNICIPIO XI - Il secondo mandato delpresidente Catarci lo delude, ma ci tiene asottolineare che, stavolta, l'ultima parolasulle vicende del territorio del Municipio XIsarà del sindaco Alemanno e della sua giun-ta di centrodestra.Simone Foglio è ilgiovane e combattivocapogruppo delPopolo della Libertàin consiglio municipa-le, incarico che ha rag-giunto anche grazie aun seguito elettoraleimportante sul piano delle preferenze, eun'esperienza sul campo di anni. Lo abbia-mo intervistato sulla situazione politica delmunicipio.Consigliere Foglio, come sono stati questiprimi mesi del secondo mandatoCatarci?Dal nostro punto di vista, i primi mesi delCatarci bis sono stati molto deludenti. Laposizione del Presidente è quella di chi,avendo vinto di misura il Municipio XI, ten-

terà di dare degli indirizzi sulle questioni cheriguardano il nostro territorio, ben sapendoperò che questa volta l'ultima parola spetteràal Sindaco Alemanno.E quelli della nuova Giunta Alemanno al

Comune di Roma?Sicuramente l'ereditàlasciata dalle preceden-ti amministrazioni disinistra ha condiziona-to, soprattutto per colpadel buco di bilancio, leprimissime scelte pro-grammatiche della

nuova giunta. Ma lo storico riconoscimentodi Roma Capitale, gli interventi contro laprostituzione nelle strade e il posizionamen-to dei militari fuori dalle stazioni ferroviarie,sono solo i primi esempi concreti di come lacittà può e deve cambiare.Proprio la vittoria di Alemanno alle ele-zioni comunali è arrivata, a sua tempo,inattesa per molti, ma ha dimostrato cheil centrodestra aveva le carte giuste percambiare la maggioranza politica in città.

Perché non è successo altrettanto nelMunicipio XI, cosa vi è mancato?Da sempre questo territorio è considerato un“feudo” per la sinistra. Ma, nonostante que-sto, grazie all'impegno dei tanti militanti edirigenti del Popolo della Libertà, anche quisiamo riusciti ad invertire la tendenza; se nel2006 il Presidente Catarci trionfava col 64%dei consensi, oggi si deve accontentare dellafiducia di poco più della metà dei nostri con-cittadini. Naturalmente siamo già pronti allaprossima battaglia!Su cosa l'opposizione di centrodestraintende battersi di più, ora?Credo che la questione sicurezza debbaessere messa al primo punto della nostraagenda politica. Interi quartieri, come, adesempio, l'Ostiense, Montagnola el'Ardeatino sono stati per troppo tempoabbandonati al loro destino. Noi cercheremocon determinazione e sempre con granderesponsabilità di incalzare la sinistra algoverno del Municipio, per dare ascolto aiproblemi quotidiani della gente.Come funziona il nuovo gruppo del

Popolo della Libertà, che si trova a gui-dare?Il gruppo è ben nutrito: siamo 8 consiglieri eho la fortuna di lavorare con dei colleghipreparati e con grande voglia di fare. C'è ungiusto mix tra consiglieri esperti con piùmandati alle spalle ed altri che sono allaprima esperienza. C'è da sottolineare, inol-tre, che dopo tanto tempo abbiamo final-mente eletto due caparbie donne consigliere(le consigliere Frammolini e Bortolozzi,ndr). Ci sono quindi tutti i requisiti per fareun buon lavoro e conquistare tra 5 annianche il Municipio Roma XI.

Claudio Alberti

“IL CATARCI BIS È DELUDENTE, TRA 5 ANNI MUNICIPIO AL PDL”Foglio (PdL): “Interi quartieri abbandonati al loro destino”

“Io prossimo candidato presiden-

te? Deve essere scelto con le

primarie”

“La questione sicu-rezza al primo

punto della nostraagenda”

7web.com LA VOCE DELL’INDIPENDENZA

ROMA - Sono trascorsi tre anni daquando abbiamo dato inizio a questarubrica. Cercavamo di rispondere aduna domanda sempre più importante diinformazione libera portando sullepagine di Urlo argomenti scomodi esilenziosi che non trovano spazio sullagrande stampa nazionale. Credevamoanche che sarebbe durato poco questolavoro e avevamo fiducia che in unpaese europeo come il nostro l'anoma-lia potesse presto cessare e di questarubrica non ci sarebbe più stato biso-gno. Evidentemente le nostre previsio-ni erano errate e gli anni sono trascorsisenza che nulla cambiasse. Non è statarisolta la questione di Europa 7 e le suefrequenze ancora oggi sono occupateda Rete 4; ancora non si parla di nanoparticelle e dei rischi per tutti noi chela dottoressa Gatti aveva portato ainostri occhi; ancora non si può faresatira in televisione perché una risataviene presa troppo sul serio.Continuiamo allora a fare domande eraccontare delle storie, finché questarubrica ancora, purtroppo, sarà neces-saria. In occasione del suo nuovo spettacoloa Roma, il 14 e 15 novembre, abbiamoincontrato Daniele Luttazzi per chie-dergli di spiegarci come funzionano lecose, ancora adesso.

Ciao Daniele. Ci risentiamo dopoquasi tre anni e purtroppo siamoancora qui per parlare di libertà diinformazione. In quel tempo molteleggi si facevano per un uomo solo eparlare liberamente in televisionepoteva costarti il posto di lavoro. Ècambiato qualche cosa in questianni?Sì, in peggio. Ti manca il piccolo schermo? Vogliodire, alle condizioni attuali prende-resti sul serio un'offerta per tornarea fare satira in televisione?Le condizioni sono sempre attuali. Glispazi me li sono conquistati ogni volta,non erano già lì. Poi me li tolgono, male condizioni le faccio io. Alle miecondizioni (carta bianca, dato che indemocrazia tutti devono poter esprime-re le proprie opinioni senza tema dicensure) certo. Sono sempre in aggua-to. Ho mille idee nuovissime al cuiconfronto la tv attuale è pleistocenica.Hai sempre avuto un grande pubbli-co disposto a seguirti, che sia in tea-tro o in televisione. Come ti spieghiche poche battute scomode possanovalere più dei tanti interessi che untuo spettacolo può far giungere adun'emittente televisiva?Le battute satiriche danno fastidio peril profumo di libertà che emanano. Chiè libero mostra col suo semplice com-portamento quanto sono servi gli altri.Gli altri sono la maggioranza e ti fannofuori.

I dirigenti de LA7 si sono mai scusa-ti con te per aver chiuso brutalmen-te il tuo programma e ti hanno maispiegato a chi hai dato fastidio real-mente quella volta?

No. Mi hanno fatto causa. E hannosospeso i pagamenti delle puntateandate in onda. Il 14 novembre torni al Gran Teatrodi Roma con “Decameron”, final-mente libero di fare satira senza“sconti”. Come farai a condensaretutto quello che non ti hanno fattodire in sole due ore?Nelle prove, il monologo dura tre ore emezzo. Dovrò condensarlo in un'ora etre quarti massimo. Non ci riuscirò. Dato che la vera commedia sembraessersi spostata dalle televisionidirettamente in Parlamento, c'è unmomento o un personaggio per cuihai pensato “Ma dai! Questo avreipotuto scriverlo io!”?No, non hanno la mia fantasia, per for-tuna.La tua arte è sempre intelligente,diretta ed irritante. Come speri ditrovare la gente al termine del tuospettacolo?Sfinita dalle risate. (Grazie per i com-plimenti. Chi sono io per smentirvi?)

Marco Manieri

DOVEPARTEL'INFORMAZIONE

Quanto ti può costare la satira? Lo chiediamo a Daniele Luttazzi

MUNICIPIO XVI - Attanagliato dal pro-blema mobilità: i cittadini presentano conti-nue lamentele e si aspettano una rispostadalle istituzioni competenti. Ma quali sonole principali problematiche e come si staagendo per risolverle? “La mobilità del XVI Municipio è ormai alcollasso” ha affermato Tiziano MariaFioravanti, capogruppo PDL del MunicipioXVI “Le principali fonti di traffico sono ledue strade consolari, l'Aurelia e la Portuensetanto che il XVI Municipio è il primo portodi arrivo di turisti che provengono daFiumicino o da Firenze.”“Manca un indirizzo ed una effettiva politi-ca organica di investimenti che riguardianche la sicurezza, in particolare quella stra-dale, con insufficienza di idonei organici peresempio del corpo dei Vigili Urbani e con lamanutenzione stradale insufficiente.” sostie-ne Romeo Guardani, Assessore allaMobilità del Municipio XVI.I cittadini del Municipio non possono conta-re attualmente neanche sulle linee di tra-sporto pubblico presenti: la linea 088

potrebbe girare fino a via Fabiola, attualesede del Municipio, e risalire costeggiandoVilla Pamphili in direzione del suo capoli-nea collegandosi con l'attuale mercato dipiazza S. Giovannidi Dio; sarebbe fun-zionale anche il ser-vizio della linea 098per l'intera settima-na, domenichecomprese. Tutteproposte che finoranon corrispondonoalla realtà.“Per i cittadinidiviene un'impresadegna delle fatiched'Ercole arrivarealla sede delMunicipio in Via Fabiola; l'unico mezzo ditrasporto è il tram 8 anche se spesso prota-gonista di deragliamenti, incidenti, guasti”aggiunge Fioravanti.“Le nostre proposte sono chiare” ha affer-mato Guardani “per prima cosa un esame

quadro della mobilità di quartiere con inter-venti basati su studi organici per quadrantisenza politiche di emergenza alle quali inve-ce sembrano costringerci le mancate consul-

tazioni da partedegli organi comu-nali attualmenteassenti; la sceltaverso la mobilità diquartiere con navet-te veloci nei quar-tieri Monteverde eColli Portuensi; l'o-rientamento su unapolitica del ferro: èstato ribadita conforza la necessità diun prolungamentodella linea del tram

8 verso la periferia. Ciò porterebbe a unadiminuzione dell'uso di auto private a favo-re di un funzionale utilizzo del mezzo surotaia oltre a un migliore utilizzo dei mezziattualmente impiegati per una loro diversadistribuzione sull'intero territorio.”

Queste sono solo alcune delle proposte chesono state avanzate e sulle quali si prevedeun confronto con gli organi politici delComune di Roma.“La Giunta Municipale come pensa di risol-vere i problemi? E' necessario affrontarecambiamenti strutturali creando, con l'aiutodell'Amministrazione Comunale, infrastrut-ture all'altezza della situazione. E sono sicu-ro che questo si verificherà in futuro” haconcluso Fioravanti.“E' evidente l'indirizzo che sembra averpreso l'Assessorato competente del Comunedi Roma sul tema: preferire le auto privatenella circolazione cittadina. Ad esempio,abbiamo chiesto la conclusione di unaconferenza di servizi avente per oggettoun'area congestionata quale quella attornoa Porta Portese nel nostro Municipio dove,è giusto anche sottolineare, non sono pre-senti parcheggi con strisce blu. A questanon abbiamo ricevuto nessun riscontro oqualsivoglia risposta.” ha ribaditol'Assessore Guardani.

Arianna Adamo

MUNICIPIO XVI: MOBILITA' CONGESTIONATATante le cause del collasso, alcune proposte dal Municipio. Il Comune chiamato in causa

8

A Monteverde, tra largo la Loggia epiazza Morelli, da un anno ha aper-to il ristorante Edamus. Negli stessilocali che per 35 anni hanno ospita-to il Sedano Allegro, Edamus neripropone in buona parte il gustosomenu, con l'aggiunta di nuovi piattie proposte del giorno. Il locale,ristrutturato e climatizzato, accogliei clienti in un ambiente intimo ediscreto, perfetto per le cene di cop-pia, ma anche per incontri di lavoroo cene tra amici, tutte a lume di can-dela. Nelle due sale trovano postoquindici tavoli. Nella veranda, neimesi più caldi potrete mangiare allafresca brezza serale, con le grandivetrate scorrevoli aperte, mentrenella parte interna, grazie ad ungioco di colori ed alla tettoia in tego-le, avrete la sensazione di cenare inun romantico cortile, a cielo aperto.In sala sarete accolti da Francesco,il padrone di casa; la cucina è ilregno di Alberto, coadiuvato daTarek . Tre ragazzi impegnati a dareil meglio di sé, pieni di voglia di farsiconoscere.Passando al menu, si parte da uncarosello di antipasti: tante insalate,pannocchia arrostita con burro e

sale, sedano al gorgonzola, vari tipidi crostini. Tra i primi, la meraviglio-sa zuppa di cipolle gratinata (indi-menticabile!) e poi linguine al gor-gonzola, bombolotti alla vodka, conspinaci e ricotta o al mais, rigatonialla gricia, all'amatriciana e alla car-bonara. Tra i secondi, un ottimofiletto di carne italiana alla griglia, alpepe verde o al whisky; la bisteccaalle erbe, le scaloppine alle mele oal formaggio, i gustosi spiedini o la“robusta” lombata alla normanna.Valide sia come primi che comesecondi, le varie crepes salate alforno. Da Edamus anche i vegeta-riani troveranno tante proposte perun pasto completo: ottimo il seitanalle mele o ai funghi. Come dessert,le classiche mousse al cioccolato,panna cotta, tiramisù e le coreogra-fiche crepes flambèes. Tutti i piattisono “espressi”. Aperto solo a cena,Edamus è chiuso il martedì. E' con-sigliata la prenotazione. E'possibileorganizzare piccoli ricevimenti, surichiesta anche a pranzo, con menuconcordato.

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RistoranteEdamus,via D.de Blasi 94/96. Tel. 0665796089-3495973679www.edamus.it

UNA CENA AI COLLI PORTUENSI

CRONACA

Si è svolto sabato8 e domenica 9novembre pressoil CentroCommerciale iGranai, l'appunta-mento mensile deiMercatini Verdi, lavendita diretta diprodotti biologicie tradizionali chesi svolge nelle piazze della capitale.L'iniziativa, giunta alla sua terza edizio-ne, fa parte del progetto ''Rea Silvia''ideato e realizzato dall'assessorato all'a-gricoltura del Lazio per promuovere l'im-prenditoria femminile e giovanile dellaregione.Sono infatti i giovani e, soprattutto, ledonne i protagonisti di questi appunta-menti che a cadenza periodica (circa unavolta al mese) animano alcuni luoghi diRoma, portando l'agricoltura locale nelcuore della città e stabilendo con i consu-matori un nuovo rapporto, basato sullafiducia e la vendita diretta di prodotti diqualità, spesso introvabili nella grandedistribuzione.“Capita frequentemente che alcune per-sone, soprattutto di una certa età, si sof-fermino attratte da prodotti della propriagiovinezza oggi quasi scomparsi, come icedri o le carrube - racconta PaolaOrtensi, coordinatrice del progetto - e rie-scano poi a creare con i produttori un rap-porto che va molto al di là dell'aspetto

professionale''.Nel Lazio ledonne in agricol-tura rappresenta-no un'interessanterealtà imprendito-riale, sono a capodi aziende agrico-le e agriturismi,gestiscono fatto-rie e poderi e alle-

vano animali.Sono olio, vino, formaggio, salumi,miele, conserve i prodotti maggiormenteesposti sui banchi dei mercatini verdi,dove non mancano però anche le pianteofficinali, l'ortofrutta e i fiori. Prodottitipici di ogni territorio, qualità, freschez-za, e la professionalità delle tanteimprenditrici laziali: questi i protagonistidei mercatini che risultano sempre piùapprezzati dai consumatori romani,ormai quasi disabituati al gusto saporitodi una verdura fresca o di un frutto appe-na colto. Circa 60 le aziende laziali che aderisconoal progetto, garantendo a rotazione unapresenza di 25 aziende ogni incontro. Questo il calendario dei mercatini in pro-gramma fino al prossimo dicembre: 15-16 novembre a Piazza Trilussa, 22-23novembre e 7-8 dicembre a Piazza SantaMaria Liberatrice (Testaccio), 13-14dicembre al centro commerciale I Granai,20-21 dicembre a Piazza Trilussa.

Alessandra De Luca

MERCATINI VERDI AI GRANAII mercatini verdi delle imprenditrici agricole del Lazionelle piazze di Roma. Il calendario fino a dicembre

Tutto sull’agricoltura

Sostenere il reddito delle famiglie eoffrire nuove opportunità di sviluppo perl'economia agricola di Roma e provincia.E' questo il duplice obiettivo delle inizia-tive “Lazio Spende bene” e “Dalla terraalla tavola”, promosse

dall'Amministrazione provinciale diRoma e dalla Regione Lazio per contra-stare efficacemente il caro-vita che stafalcidiando stipendi e pensioni.“Lazio spende bene” rappresenta unesperimento unico in Italia grazie al

quale i cittadini delLazio potranno acqui-stare in 500 supermer-cati della regione, 376dei quali a Roma e pro-vincia, un paniere diprodotti di primanecessità a prezzi cal-mierati con la garanziadi provenienza dallacampagna laziale. “Il Paese - spiega il pre-sidente della Provincia,Nicola Zingaretti - stavivendo con ansia lacrisi dei mercati. Sonoconvinto che la reazio-ne peggiore è la paura,la migliore è l'unionetra le istituzioni chepossono così dimostra-re che non sono soloburocrazia, ma lavora-no e si impegnano per

sostenere il reddito dei cittadini e dellefamiglie con iniziative concrete”.Con 9,90 euro i consumatori potrannoacquistare un paniere di beni di largoconsumo che comprende 1 kg di pane,1/2 Kg di pasta, 1 litro di latte, 1 passatadi pomodoro, 1 Kg di pollame o suino, 2Kg di ortofrutta di stagione e locale. “Purtroppo - riprende Zingaretti - lapovertà non interessa più soltanto unafascia marginale di popolazione, al con-trario sempre più persone vivono nell'in-certezza del futuro. Incertezza alla qualele Istituzioni hanno il dovere di rispon-dere non elargendo "mance", ma pro-muovendo iniziative di sostegno struttu-rale al reddito e politiche di svilupposostenibile. Dai primi di novembre, inoltre, 21 centrianziani della provincia di Roma sarannocoinvolti nell'iniziativa ''Dalla terra alla

tavola'', per offrire la possibilità ad unadelle fasce sociali che più è stata colpitadal carovita e dalla riduzione del livellodi reddito, di acquistare prodotti alimen-tari a prezzi notevolmente convenienti. Per sei mesi, volontari spiegheranno neicentri anziani le modalità operative del-l'iniziativa e al termine del periodo speri-mentale verranno tirate le conclusionisull'efficacia e il grado di consenso tra

gli anziani. In caso di risposta affermati-va, la Provincia di Roma non esclude lapossibilità di moltiplicare i gruppi di

acquisto nei posti di lavoro di enti eduffici che manifesteranno la loro dispo-nibilità."Dalla terra alla tavola", rappresenta unsegnale concreto e innovativo promossodall'Amministrazione provinciale persostenere il reddito di quelle famiglie chepiù si trovano esposte alle difficoltà con-giunturali che sta attraversando il nostroPaese. Inoltre, vuole anche essere unmodo per rilanciare e aprire sempre piùal mercato domestico, i prodotti agricolidel nostro territorio. In passato l'attivitàrurale rappresentava uno dei punti diforza dell'economia romana e provincia-le, una vocazione che in parte si è affie-volita anche se mantiene punte di eccel-lenza di notevole interesse. Ampliare larete dei gruppi di acquisto, quindi, rap-presenta anche un sostegno indiretto alsettore agricolo che ha la possibilità dioffrire i prodotti ad una platea di poten-ziali acquirenti sempre più vasta.

9web.com

"LAZIO SPENDE BENE", SPESA DI QUALITÀ A MENO DI 10 EURO Zingaretti: "Provincia e Regione in aiuto ad anziani e famiglie contro il carovita"

a cura della PROVINCIA DI ROMA

Sostenere il redditodelle famiglie eoffrire nuove

opportunità di svi-luppo per l’econo-

mia agricola diRoma e provincia

Un esperimentounico in Italia: i

consumatoripotranno acquista-

re un paniere dibeni di largo

consumo con soli9,90 euro

PROVINCIADI ROMA

SIDIS GRUPPO MERCURIOVia Prospero Alpino 16/20 XIViale Leonardo Da Vinci, 111-113 XI

CONADVia Valentino Mazzola,68/72 XIVia Rosa Guarnieri Carducci,29 XIV. A. Meldola 63 XIIV. Cina 68 XIIP.za Bottego 47 XIIV. D.G. Muraglia 270/280 XIIV. Ardeatina 850 XIIV.Ambrosini 183 XIVia Castel Di Leva ,261 XIIV. Del Trullo 100 XVL.go Casale Degli Inglesi 21 XVVia Della Magliana 279 XVV.V. Brunacci 49/51 XVVia Dei Sampieri,Snc XV

UNICOOP TIRRENOVia Laurentina Km 7 XIIViale Oceano Pacifico/Via Cristoforo Colombo XII

CONSORZIO GROSViale Guglielmo Marconi, 37 XVVia Tito snc (ang.Via Galba) XIVia Cechov, 76 XIVia di Grotta Perfetta, 360 XIVia Ostiense, 361/367 XIVia P. Quaglia, 120 XVVia Piedicavallo, 37 XVIVia Isacco Newton ang.Via Bellotti XVIVia Oderisi da Gubbio, 133/183 XVIVia Portuense, 265 XVIVia Bravetta , 415 XVIVia di Acilia, 171 XVIViale Dei Colli Portuensi, 40/48 XVI

DESPAR, INTERSPAR, EUROSPARPiazzale Dei Partigiani Snc XIVia Del Giorgione, 57 XIVia Enrico Fermi, 161 XVPiazza Flavio Biondo, Snc XVI

CRAIVia dei Gonzaga n° 74/76 XVI

Zingaretti: “La povertà non

interessa più soltan-to una fascia mar-

ginale di popolazio-ne. Le istituzioni

devono promuovereiniziative di soste-

gno al reddito e svi-luppo sostenibile”

10

“E' circa un mese che siamo in agitazione,che abbiamo contatti con la stampa edincontri con i politici, per arrivare al cuoredella questione sul precariato ed ottenereun'interpellanza parlamentare negli emen-damenti. Siamo scesiin piazza più volte,appoggiati pienamen-te anche dalla nostradirigenza, ed il prossi-mo appuntamentosarà a PalazzoMadama in occasionedella discussione sullaLegge” affermano iprecari dell'IstitutoNazionale di Geofisica e Vulcanologia(INGV) di via di Vigna Murata. La Leggein questione è la 133/2008 ed in particolarel'emendamento 37 bis con cui il Governointende abrogare le norme sulla stabilizza-zione dei lavoratori precari dell'università,

della ricerca e di tutta la pubblica ammini-strazione.L'Istituto conta circa 1000 lavoratori, deiquali 400 con contratto a termine (tempodeterminato, co.co.co., co.co.pro., assegni

di ricerca, borse di stu-dio). Nella sola sede divia Vigna Murata ilavoratori preoccupatiper il loro futuro sonoin tutto134 (tra ricer-catori, tecnici e ammi-nistrativi) dei quali 69inseriti nelle liste dis t a b i l i z z a z i o n e(Finanziarie 2007-

2008).Carlo Alberto Brunori, ricercatore precariodell'INGV di Roma, ha affermato: “In tota-le i precari dell'INGV (tutte le sedi italiane)sono oltre 400 dei quali circa 240 stabiliz-zandi. Se nel 2005 le dotazioni organiche

(posti di lavoro) sono state ridotte del 5%,oggi Brunetta le riduce ancora, stavolta del10%, con la legge 133 del 6 agosto 2008,causando addirittura la sovra-saturazionedelle dotazioni organiche. Quindi, non solonon abbiamo potuto parteci-pare a concorsi nel passato(concorsi bloccati dal 2002),non possiamo nemmenoessere immessi in ruolo (sta-bilizzati o vincere concorsi)per l'impossibilità, di fatto,ad assumere chicchessia,stabilizzando o meno, con osenza concorsi. E, dato ildivieto di rinnovo dei con-tratti a tempo determinato,verremo espulsi dal "sistemaricerca".... perché.... bravi (altamente quali-ficati)!?, vecchi(35-40 anni)!?Antieconomici (spesso importiamo fondidall'estero)!?”.Secondo i precari dell'INGV, minare il futu-ro dei lavoratori a termine significherà met-tere in crisi anche la sicurezza del paese.Ora infatti, grazie all'apporto del lavoro pre-cario, in caso di evento sismico o vulcani-co, l'Istituto fornisce entro 5 minuti al

Dipartimento di Protezione Civile e alMinistero degli Interni tutte le informazioninecessarie per un intervento tempestivo.Inoltre ridurre gli organici e non rinnovare icontratti a termine significherà per la

ricerca italiana perdere personale alta-mente specializzato. Effettivamentel'Istituto svolge attività di ricerca conrisultati di assoluta eccellenza e nel2008 “sciencewatch.com” lo identificacome il primo istituto di geofisica almondo per qualità di lavori e pubblica-zioni. Chi pubblica questi studi scientifi-ci? Gli autori per il 75% sono precari.

Simona D'Auria

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Rischio per monitoraggio sismico e vulcanico nazionale

web.com CRONACA

SCONFITTA L'ANTENNASELVAGGIA A MONTEVERDEUna battaglia che si ripete nelle stesse

modalità ma con sede diversaAncora una volta un caso di “antenna sel-vaggia”. Sembra un copione che si ripete,per l'ennesima volta, nel giro di pochi mesia Roma. L'antenna che spunta improvvisa-mente, i cittadini che si mobilitano conl'aiuto delle istituzioni, la dismissione dellastessa e i numerosi interrogativi che tuttoquesto ci lascia sulla vaga legislazione inmateria e sui rischi reali dell'elettrosmog. Ma vediamo il caso. Questa volta protago-nisti della vicenda sono stati i residenti diMonteverde Vecchio che a fine settembre,con sorpresa, hanno notato i lavori per larealizzazione del quarto impianto StazioneRadio Base per telefonia mobile. Sede diciò un edificio dell'Ente Enasarco in via diVilla Pamphili 75, situato -tra l'altro- vicinoa due scuole: l'Istituto TecnicoCommerciale “Federico Caffè” e l'ITIS“Galileo Ferraris”. Entrambi contano centi-naia di iscritti. I cittadini del XVI Municipio si sono riuni-ti in un comitato spontaneo che ha allarga-to le file del Coordinamento romano control'elettrosmog (che ha lo scopo di preservarecondizioni di tutela sanitaria e decoro urba-no soprattutto per quanto riguarda il pro-blema - appunto - dell'elettrosmog) ehanno presidiato per diversi giorni l'ingres-so della palazzina, manifestando il loro dis-senso.Fortunatamente la vicenda si è risolta conuna comunicazione del Presidente delMunicipio XVI, Fabio Bellini, che li infor-mava della sospensione dei lavori concor-data con il gestore.

“Dopo aver incontrato il Presidentedell'Enasarco si è decisa la sospensione del-l'installazione dell'antenna. - dichiaraBellini - La collaborazione tra istituzioni ecittadini ha reso l'azione sicuramente piùefficace. L'orientamento dell'Enasarco èquello di non installare più antenne in quelsito”. Maggioranza e opposizione sembra-no essersi trovate d'accordo sulla salva-guardia dei diritti dei cittadini, soprattuttoconsiderando il delicato problema dell'in-quinamento elettromagnetico. InfattiTiziano Fioravanti (PDL), consigliere delsedicesimo Municipio, afferma che “siamotutti d'accordo sulla tutela dei cittadini dallalegge vigente che consente la prolifera-zione delle antenne. Ci dispiace chetroppo spesso le proprietà concedano lospazio per costruire questi impiantisenza nemmeno contattare i residenti.Inoltre - continua Fioravanti - in questoquartiere ci sono già tre antenne ditelefonia mobile, quindi non vediamol'utilità di una quarta, soprattutto consi-derandone la vicinanza con due istitutiscolastici”. Ancora una volta la famosalegge del “silenzio-assenso” ha permes-so ad un nuovo impianto di spuntareindisturbato presso edifici scolastici e inun quartiere già saturo di antenne per latelefonia mobile. Quanti altri casidovremo ancora trattare prima che que-sta legislazione, che i diversi episodihanno dimostrato essere inefficace,venga adeguata alla tutela dei cittadini?

Serena Savelli

MOBILITAZIONE DEI PRECARI ALL'ISTITUTO NAZIONALEDI GEOFISICA E VULCANOLOGIA DI VIA VIGNA MURATA

Precari INGV:“Senza il rinnovo

dei contratti a termine verremoespulsi dal sistema

ricerca”

MUNICIPIO XI - L'inflazione non èmai stata così alta dal 2001. La crisifinanziaria di queste settimane èaccompagnata da un caro vita che siestende a tutte le categorie merceolo-giche ed in particolare agli alimenti,come frutta, verdura, pasta, latte,carne, carburante, senza contare lebollette energetiche ed i trasporti.Come fronteggiare questa crisi?Adottare delle strategie per poterrisparmiare sui generi di primo consu-mo, scegliendo magari canali di ven-dita alternativi, potrebbe essere unasoluzione. I mercati rionali e i piccolifruttivendoli sonoancora visti deicanali di venditadove si riesce arisparmiare qualco-sa e in effetti ècosì. E lo possiamovedere già neinostri quartieri enei nostriMunicipi.“Sul territorio del Municipio XI persi-stono quattro mercati rionali che sonoprecisamente Roma 70, Montagnola,Corinto e Garbatella. Al fine di potermigliorare la viabilità nelle vicinanzedel mercato Montagnola, è stato inau-gurato un parcheggio funzionale allostesso, situato a poche decine di metridall'entrata di viale AttilioAmbrosini.” ha affermato Nicola

Cefali Assessore al Commercio,Scuola e Personale del Municipio XI.Le migliorie e l'attenzione verso que-sto sbocco commerciale non sono uncaso, visto il collasso dell'economiamondiale. Il mercato rionale può rap-presentare una via d'uscita ed è com-pito del Comune rilanciare il piccolo emedio operatore puntando sui centricommerciali naturali, rappresentatidalle numerose realtà locali presentiin città.“Il Comune sta avviando un rilanciodelle strutture” spiega DavideBordoni, Assessore alle Attività

Produttive, alLavoro delComune di Roma,“tra le iniziative chea breve potrebberorealizzarsi vi sono icambiamenti degliorari di apertura, illancio del bando perl'assegnazione delle

postazioni vacanti, l'accelerazione deiprogetti di riqualificazione e una stra-tegia di comunicazione per mettere inevidenza le potenzialità dei mercati:stiamo cercando di coprire i costi one-rosi dell'iniziativa con degli sponsor.”“Si prevede l'apertura della FarmaciaMealli all'interno del mercato diRoma 70 che oltre a rendere un servi-zio importante ai cittadini residentinel quartiere potrà sicuramente porta-

re ad un incremen-to di utenti delmercato stesso” haa g g i u n t ol'Assessore Cefali.“Nel MercatoRionale Corintoinvece, sono ora-mai a buon punto ilavori di ristruttu-razione del par-cheggio sotterra-neo che sarà adisposizione degliutenti del luogo.”“Per il MunicipioXI il problema piùimportante è quello del mercatoGarbatella che è ancora chiuso per ilavori di ristrutturazione. Entro laprima metà di novembre sono previstedue riunioni per consentire la ripresadei lavori entro la fine del 2008 e lariapertura del mercato entro l'estatedel 2009” afferma l'AssessoreBordoni, che prevede di creare un ser-vizio di informazione al cittadino sulconfronto dei prezzi dei mercati piùvicini in relazione a un ampio panieredi prodotti. Per quanto riguarda ilMunicipio XI l'Assessore Cefali con-clude:“Il mercato di Rosa RaimondiGaribaldi verrà trasferito nella nuovasede di via Rosa Guarnieri Carduccientro due anni. Nell'area verde di viaPaolo Di Dono sono stati collocati dei

giochi per bambini con recinto di deli-mitazione mentre nella parte del par-cheggio, il martedì ed il giovedì si tra-sferirà il mercato di via SimoneMartini.” Per l'amministrazionecomunale il mercato rionale è unarealtà che, oltre a risentire della crisieconomica, sta anche perdendo quellafunzione di punto di riferimento per ilterritorio e di valorizzazione dei pro-dotti locali. L'attenzione è alta e i pro-getti tanti e tutti impegnativi.“Ho effettuato un sopralluogo al mer-cato della Montagnola e gli operatorihanno notato problemi legati alla logi-stica e ai servizi: si stanno prendendoprovvedimenti per risolvere anchequesta situazione” conclude Bordoni.

Arianna Adamo

12 CRONACA

MERCATI RIONALI ANCHE PER COMBATTERE LA CRISI Le novità dal Municipio XI e dal Comune per un fenomeno in crescita

BIVACCHI NOTTURNI, INQUINAMENTO E PARCHEGGIATORIABUSIVI A PIAZZALE DELLA RADIO

MARCONI - La zona commerciale diviale Marconi è una delle più frequenta-te della capitale. Ultimamente sono statefatte tante azioni dir iqualif icazionedel quartiere,prima su tutte ilp r o v v e d i m e n t oanti-prostituzionesulle strade che haeffettivamente eli-minato il fenome-no (sulle stradeappunto) nellazona di vialeMarconi. Sembra però cheun problema persi-sta: il degrado deigiardini di piazzale della Radio. Secondo quanto afferma l'esponente diAN Piergiorgio Benvenuti, ovvero coluiche insiste nel dare attenzione a questasituazione, “il popolare quartiere hanecessità di un intervento straordinario.Piazzale della Radio continua ad essere

un vero e proprio dormitorio pubblico,con soggetti ubriachi che circolano nellapiazza, creando problema di sicurezza e

di decoro, e c'è da considerare anche chenon vi sono servizi igienici pubblici e digiorno continuano ad esercitare la loroattività parcheggiatori abusivi semprepiù arroganti con chi non elargisce loroun compenso". In più si aggiunge a tuttociò il problema dell'inquinamento: “la

situazione dei cassonetti e delle areeadiacenti è fuori ogni norma igienicaanche in siti delicati come intorno alMercato Macaluso e davanti a numerosinegozi, anche di generi alimentari." Iproblemi che indica sono perciò: degra-do e poca sicurezza, determinati da bar-boni, ubriachi. In più la presenza deiparcheggiatori abusivi che con la loroaggressività rendono non poco difficol-tosa la vita ai cittadini.Maria Luisa De Virgilis, del comitato diquartiere di via Oderisi da Gubbio, haaggiunto a queste appena descritte, altreforme di degrado che secondo leiandrebbero risolte, come ad esempio lescritte sui muri, e la pericolosità deglistorni e del guano per gli automobilistiche transitano nella zona. Afferma: “Cipotrebbe essere un progetto per un par-cheggio sotterraneo. Si potrebbe pensarea chiudere i giardini, recintarli, in questomodo si risolverebbero tanti problemi.Se si dà una regolamentazione, le cosepossono cambiare”. Per avere un'idea su ciò che ne pensa la

maggioranza nel Municipio XV abbia-mo sentito Riccardo Traversi, VicePresidente del Municipio nonchéAssessore alla Sostenibilità Ambientalee al Patrimonio, che sottolinea: ”È vero,ma purtroppo non è un caso isolato.Abbiamo tante situazioni come queste di'non-ripristino'. Ma non siamo noi i riso-lutori del problema: esiste il ServizioGiardini del Dipartimento X (politicheambientali e delle risorse agricole)dell'Assessore all'Ambiente Fabio DeLillo che si dovrebbe occupare di que-sto, ma il problema è che, come è suc-cesso per le casse dei municipi, anche ilServizio Giardini si è visto tagliare ifondi. È presente quindi un problema dibilanciamento. A piazzale della Radio epiazza Righi c'è il bivacco notturno? Iomi stupisco che la nuova amministrazio-ne non abbia fatto nulla. Bivacchi ave-vamo e bivacchi abbiamo, solamenteche la percezione del problema si èaggravata”.

Marco Casciani

Troppi piccoli problemi in un quartiere che pian piano si sta riqualificando sotto vari aspetti

Bordoni: “Bisogna puntaresui mercati rionali

riqualificandostrutture e progetti”

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MULTISALA MADISONRITAGLIA IL COUPONPAGHERAI

5,00 euroesclusi festivi e prefestivi

MAMMA MIA!REGIA: PHYLLIDA LLOYDSCENEGGIATURA: CATHERINE JOHNSONINTERPRETI: AMANDA SEYFRIED, CHRISTINE BARANSKI, COLIN FIRTH,JULIE WALTERS, MERYL STREEP, PIERCE BROSNAN

GRAN BRETAGNA/USA 2008Da più di vent'anni "Mamma Mia!" è uno dei musical più seguiti a teatro: un 'feel good' musical, che fa pernosull'allegria e la simpatia dei personaggi come asse portante. E naturalmente sulla musica degli ABBA.L'adattamento cinematografico supera l'esame a pieni voti, catturando e riproducendo la stessa allegria edesuberanza. D'altronde alla regia e alla sceneggiatura ritroviamo rispettivamente Phyllida Lloyd & CatherineJohnson che, assieme ai cantanti degli ABBA Björn Ulvaeus e Benny Andersson, diedero la vita al musical. Leatmosfere create da un ottimo lavoro di scenografia e fotografia: le ambientazioni e le inquadrature sonocolorate, poetiche e dinamiche allo stesso tempo.Il cast non è da meno, capace d'incarnare alla perfezione l'umanità e la vulnerabilità dei personaggi origina-li. Su tutti spicca ancora una volta Meryl Streep, assolutamente magnetica e a tratti monumentale nelle sueesecuzioni. Colin Firth, in versione composta stile 'Bridget Jones', Pierce Brosnan, con il savoir faire che gli èproprio, e l'elettrico e scoppiettante Stellan Skarsgård, formano un compatto e complementare trio di pre-tendenti alla paternità di Sophie. Ma anche Christine Baranski e Julie Walters, nei ruoli diametralmenteopposti di 'sciupauomini' e di zitella, formano con la Streep un terzetto affettuoso e affiatato. Una menzioneper Amanda Seyfried nel ruolo di Sophie, presenza giovane e frizzante.Fuori dal cinema si 'rischia' di correre a casa sorridenti per continuare a sentire gli ABBA che furono.

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AC/DC. “Black Ice” Sony BMG - 2008Finalmente sono tornati! Dopo otto anni dall'ultimo album in studio, gli AC/DC sfornano il nuovo “Black Ice”, uscito in Italia lo scorso 17 Ottobre. I fratelli Young arrivano dopo una serie di nuove uscite discografiche per quanto riguarda l'hard&heavy (Alice Cooper, Judas Priest, Motorhead, Metallica) e poco primadell'uscita del nuovo singolo dei Guns'n'roses (che dovrebbe anticipare un altro attesissimo lavoro, ovvero “Chinese Democracy”). L'aspettativa era alta quindi e c'èda dire che questo album non delude dal punto di vista musicale. Nel senso però che non ha nulla che possa sconvolgere o in qualche modo spiazzare, sia nel beneche nel male. Mi spego meglio: c'è il ritmo blues, come anche nell'ultimo “Stiff Upper Lip” e ci sono i ritornelli “da stadio”, ci sono gli assoli acidi dello scolaretto

Angus (sempre in ottima forma, questo è da sottolineare) e la voce “rauco-acuta” di Brian Johnson. Ma evidentemente manca quel piccolo tocco che avrebbe reso l'album una vera dimo-strazione di un ritorno sulle scene rumoroso ed emozionante. Un paio di tracce fuori luogo, e nulla di veramente significativo: si, è vero, il brano di apertura (nonché primo singolo) “Rock'N'RollTrain” è carino, ballabile e presenta il tipco sound della band, ma non ha quella potenza che ha contraddistinto tanti singoli degli anni d'oro. Di alcuni vecchi pezzi degli AC/DC ci si inna-mora immediatamente, con questi forse ci vuole un po' più di tempo. Le 15 tracce forse sono un po' troppe e manca un brano che spacca, alla “Thunderstruck” per capirci. La componenteritmica composta dal possente Phil Rudd alle bacchette e da Cliff Williams alle quattro corde è, inutile dirlo, trascinante come un Tir guidato da un camionista texano ubriaco. I brani cherimangono più in testa sono “Anything Goes” , “Big Jack” , “War Machine”, “Wheels”, “Stormy my day” e “Black Ice”. Gli altri scivolano via. Certo è che non sarebbe il caso di perderequesto pezzo di storia del rock a Milano il 19 e 21 marzo 2009 al Datchforum dove il battito del cuore dei fan potrebbe andarci più pesante della batteria di “Higway to Hell”.

CULTMATRIMONIO ALL’ITALIANARegia: Vittorio De Sica Soggetto: Eduardo De Filippo - Sceneggiatura: Renato Castellani, Tonino Guerra, Leo Benvenuti, Piero De Bernardi Interpreti: Aldo Puglisi, Marcello Mastroianni, Marilù Tolo, Pia Lindstrom, Sophia Loren, Tecla ScaranoItalia/Francia 1964Nel dopoguerra Filumena Marturano, di Eduardo De Filippo, ha concluso in bellezza la serie delle pagine più emotive del teatro dell'Ottocento. Costruita, con abilità consumata e con calda passione, su sentimenti contro iquali è impossibile combattere, quello della maternità e quello della paternità, ci diceva di una donna che, pur di assicurare l'avvenire ai suoi tre figli, nati tutti da situazioni irregolari, fingendosi in punto di morte, si facevasposare dall'uomo che, dopo averla tolta dal marciapiede, per anni l'aveva mantenuta.Ma è la volta del cinema: Matrimonio all'italiana, diretto da Vittorio De Sica, interpretato da Sophia Loren e sceneggiato, fra i tanti, daRenato Castellani, è in un certo senso ed entro certi limiti, l'equivalente cinematografico di Filumena Marturano, carico della stessa commozione, denso degli stessi fervori umani, costruito astutamente in vista degli stessirisultati emotivi; secondo una formula di colpi di scena, di situazioni “strappacuore”, ancora innegabilmente efficaci. De Sica e i suoi collaboratori, infatti, hanno soprattutto tenuto presente il clima quasi viscerale del testo edei suoi ripetuti richiami ai temi più drammatici e popolari della letteratura ottocentesca, la prostituta che si redime, la madre che fa carte false per i propri figli, il padre che, pur di accogliere un figlio autenticamente natodalla propria carne, passa sopra a tutte le altre aspirazioni, dalle più frivole alle più ambiziose, hanno cercato di trarne una vicenda che, senza tradire il clima tutto sentimento dell'originale teatrale, riuscisse a riproporlosecondo cadenze cinematografiche egualmente efficaci sui piano dello spettacolo, egualmente aperte e, se necessario, anche più facili, più esteriori. Vi suggerisco di rivederlo.

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PRIDE AND GLORYREGIA: GAVIN O'CONNORSCENEGGIATURA: GAVIN O'CONNOR, JOE CARNAHANINTERPRETI: EDWARD NORTON, COLIN FARRELL, JON VOIGHT, JENNIFER EHLE, JOHN ORTIZUSA 2008Istituzioni corrotte, poliziotti divisi tra intimi drammi familiari e oscure dinamiche di collusione, costretti spesso ascegliere tra la lealtà verso la famiglia e la fede al proprio dipartimento. La storia l'abbiamo già sentita altre volte: americanissima, nera e riproposta in tutte le salse. Gavin O'Connor, dipadre poliziotto, ce l'aveva in mente già da molti anni, poi l'11 settembre cambiò le sorti di "Pride and Glory" cheora, dopo una lunga gestazione, arriva sugli schermi. O'Connor non si discosta molto dai soliti cliché -il poliziottocorrotto e pentito, quello corrotto e frustrato, i trafficanti di droga sudamericani, l'underground metropolitano diNew York con tutte le sue maschere e la dimensione più intima della vita familiare- ma può contare su un cattivoragazzo davvero speciale: Colin Farrell conferma le sue qualità da fuori classe, nel ruolo dannato del cattivo diturno, Jimmy Egan, spietato di notte, padre e marito perfetto di giorno, con tanto di casetta nei quartieri bene diNew York. Al suo fianco gli altri tre uomini di famiglia, ognuno col suo dramma personale: il ruolo dell'eroe mode-sto tocca a Edward Norton, quello del Grande Padre a Jon Voight per finire ad un Noah Emmerich, nella parte delcomandante della squadra che "ne sa abbastanza", ma lascia correre. Il regista rimane così incastrato nelle regole del genere soffocando qualsiasi spunto originale, salvo il merito diessere riuscito a catapultare lo spettatore nel mezzo della storia, attraverso inquadrature ravvicinate ed una mac-china da presa che si insinua lentamente tra i personaggi, spiandoli e scivolando nella loro intimità.

METALLICA “Death Magnetic” Warner Bros - 2008A quanto pare la novità principale dell'album in questione, rilasciato il 12 settembre 2008, è stato la sostituzione del produttore Bob Rock (che ha seguitoHeatfield&Co dal loro album omonimo sino al precedente St. Anger), con Rick Rubin, produttore già di Red Hot Chili Peppers, System of a Down, Audioslave, RageAgainst the Machine, AC/DC. Lo si può considerare un ritorno alle origini della band, sempre prendendo con le pinze questa affermazione considerando i capola-vori del passato. Death Magnetic è indubbiamente più duro e sporco degli ultimi lavori, nonostante la grande e patinata casa discografica. Trash Metal lo chia-mano, e loro ne sono i re indiscussi: i “Four Horseman”. Tra le voci che hanno iniziato a girare immediatamente dopo l'uscita del disco, la più forte è stata quel-

la che ha dichiarato la somiglianza di questo disco con “...And Justice For All” del 1989. Benone! (verrebbe da dire) un vero ritorno allora! Indietro di quasi 20 anni. Ma allora cosa c'èche non va? (perchè ovviamente c'è qualcosa che non va). È presto detto: il cosiddetto ritorno alle origini e quindi al Trash Metal, che include riff di chitarra velocissimi, una distorsioneestrema e cambiamenti di tempo netti attraverso l'uso della doppia cassa (determinando quindi l'aggressività del genere), ha dovuto per forza scontrarsi con le ultime creazioni dellaband, gli ultimi lavori “melodici”. Un'inversione totale di rotta non sarebbe mai potuta avvenire, non con una major come la Warner Bros. È ciò che capita a molte band quando hannoormai allargato la loro fetta di pubblico e ad un certo punto si ritrovano a dover accontentare sia i nostalgici che i novellini. Troviamo quindi pezzi che partono bene come il brano d'a-pertura “That Was Just Your Life” e la seconda traccia “The End Of The Line” oppure chicche come “All Nightamere Long” e “My Apocalypse” ma troviamo anche delle ballate come“The Unforgiven III” e "The Day Thath Never Come", che tra l'altro è stato il primo singolo (e che verso la fine si trasforma leggermente). Un disco destinato quindi ad essere sicura-mente apprezzato e, rispetto agli ultimi tre lavori dei Metallica (“Reload”, “Garage Inc.” e “St. Anger”), può essere posizionato su un gradino più alto, ma non è certo paragonabile alleperle storiche che i nostalgici rimpiangono e i novellini dovrebbero studiare e imparare a memoria.

MUSICACULTURA

a cura di Marco Casciani

15web.com CULTURA

Maschere Tra le righea cura di Vittoria Pomponio a cura di

Carla Maria Liso

RACCONTO DI UN NAUFRAGOG.G. MARQUEZ

MONDADORI - 1970EURO 6,80

È un libricino, poco più di 120 paginedense di emozione e disperazione. Sembraun romanzo ma è una storia vera, l'incredi-bile storia raccontata da Luis AlejandroVelasco ad un giovane cronista che poidiverrà premio Nobel. Unico sopravvissutonel naufragio del cacciatorpediniere“Caldas” che andò alla deriva per diecigiorni, soffrì la fame e le allucinazioni,divenne mito nazionale e fu dimenticatoper sempre. L'esperienza dolorosa e incre-dibile tradotta in parole dal maestro dellanarrativa che sembra portare il lettorestesso in quella zattera in cui lo sfortunatoprotagonista ha visto la propria animamorire nel vortice della disperazione e laluce della speranza che, sbattuta dalleonde, diveniva sempre più fioca. Pagine diraro coinvolgimento che chiedono di esse-re sfogliate senza sosta perché raccontanonon le gesta di un eroe ma la caparbietàdel genere umano, il quale si sorprendequando la ragione non lascia speranze e loabbandona, per appellarsi a quell'istinto disopravvivenza che cova nel nostro spirito erende in grado di intraprendere una batta-glia ad armi pari contro una morte annun-ciata e, all'apparenza, inevitabile.

IO E DEWEYMYRON VICKI; WITTER BRET - 2008

SPERLING & KUPFER(COLLANA PAROLE)EURO 17,90

Se il romanzo prevedesse un pubblico dai7 ai 10 anni sarebbe un capolavoro. Ma proporlo a tutte le altre fasce di etàequivale ad una tortura psico- intellettuale.Nel corso delle pagine vediamo i perso-naggi “rimbambire” al passaggio felpatodi un gatto, Dewey, che per sua fortuna èstato “imbucato” nella cassetta di unabiblioteca destinata ai libri (si speramigliori di questo). La bibliotecaria, autri-ce del libro, lo adotta e ne fa il beniaminodi tutti i cittadini di Spencer, piccolopaese della provincia americana in cui illibro è ambientato.Da quel momento Dewey riceve carezze,cibo, attenzioni e perfino un libro. La sto-ria infatti è vera e , se vogliamo, anchecommovente. Ma lo spessore del libro ètale che risulta più utile farne uno stru-mento di limatura per unghie feline piut-tosto che un passatempo per i nostripomeriggi (sconsigliato perfino sottol'ombrellone).Dewey sarà stato un gatto senza dubbioadorabile ma l'autrice fa del fenomenalequalcosa che ogni padrone vede nel pro-prio animale. Il peggio si raggiunge quan-do traduce in parole e pensieri propri imiagolii del micio.

TEATRO DELLA DODICESIMA: ECCO IL CARTELLONE 2008/2009

LA NUOVA STAGIONE SI PREANNUNCIA RICCA DI SPETTACOLI ED EVENTI IMPERDIBILIA distanza di circa un anno torniamo a parlare del Teatro della Dodicesima, realtà cultu-rale in continuo movimento nel quartiere di Spinaceto. La sua storia è emblematica: doponumerose peripezie, trasferimenti e ricerche di finanziamenti ha trovato sede dal 2000 inuna ex scuola di Via Carlo Avolio, riuscendo ad affermarsi come Teatro d'Arte del XIIMunicipio. Tutto ciò è stato possibile grazie all'impegno e alla dedizione di chi ha credutofortemente in questo progetto portandolo avanti con sacrifici e determinazione, ne sannoqualcosa i direttori artistici Flavio Albanese e Marinella Anaclerio. Il risultato è che ad oggi il Teatro della Dodicesima rappresenta un perfetto incontro trateatro e territorio, il luogo in cui persone di ogni età possono non solo avvicinarsi ed assa-porare la magia del palcoscenico, ma interagire e condividere tale esperienza. Provare percredere. Per il 2008/2009 il teatro non mancherà di sorprenderci con una programmazione di qua-lità e ricca di promettenti rappresentazioni.Lo scorso 8 novembre la stagione è stata inaugurata con lo spettacolo “Strada Carrara - tavo-le di un teatro viaggiante” per la regia di Laura Curino, un'incredibile narrazione ai limiti dellarealtà, di un mondo di attori girovaghi visto con gli occhi brillanti di un bambino.Il 22 e 23 novembre sarà di scena “Alpengluhen! Alpengluhen!” tratto dal romanzo diKaren Blixen “Ehrengard” con Maurizio Lucà e Monica Samassa, a dicembre, il 5 ed il 6,sarà invece la volta di “Primo Amore” di Letizia Russo e con la regia Luigi Saravo, spetta-colo prodotto in collaborazione con Festival Teatri delle Mura di Padova.L'anno nuovo si aprirà con “2(Due)” del regista marchigiano Luciano Colavero, dramma nelquale due viaggiatori costretti a condividere uno stesso spazio si confrontano in una situa-zione al limite del possibile. Seguirà a febbraio la rappresentazione “Doroty Parker il miomondo è qui” ispirato alla vita dell'omonimo personaggio, e lo spettacolo di ballo“Flamenco”.Due sono gli eventi in cartellone a marzo: il 20 ed il 21 “Tres” per la regia di VirginiaMartini e il 27 e 28 “Ombratenue - omaggio a Billy Holiday”.Infine il cartellone si concluderà il 17, 18 e 19 aprile con lo spettacolo “E pensare che l'u-niverso non sa di esistere” tratto da A.P. Cechov, adattato e diretto da Marinella Anaclerio.

Per maggiori informazioni: http://www.teatrodelladodicesima.it/ info e prenotazioni: 06/93933470

Immaginate di guidare la vostra auto inuna notte di tempesta. Immaginate diessere costretti a fermarvi nel bel mezzodi un bosco paludoso e di trovare unabettola dove potervi riparare. A quelpunto entrate, ordinate da bere e dalpalco parte la musica. Scorgete distrat-tamente ritornelli che gridano: “Io sonoil diavolo”, “Le porte dell'inferno ormaison chiuse e tu sei qua”, “Rock'n'rollzombie”, oltre che giri di contrabbasso,chitarre simil-gretsch, batteria sostenu-ta e una voce gracchiante dal suonosplendidamente vintage. Ora, tutto ciò può sembrare alla lontanal'inizio del “Rocky Horror PicturesShow”, ma niente pareva più azzeccatoper introdurre un gruppo così divertente,ironico, grottesco e provocatorio come iBone Machine. Loro sono tre ragazzi di Aprilia, o meglio,“la palude” come preferiscono chiamar-la, che hanno iniziato nel 1999. Hannoun sound che contiene al suo internodiversi generi musicali come il

Rockabilly, il Garage e lo Psychobillymescolati tra loro in modo molto origi-nale e ai quali si accostano testi in ita-liano che trasudano uno humor così neroe una così sottile critica alla societàcontemporanea che non possono non fardivertire nessuno che abbia un minimodi gusto. Come ci ha detto Jack Cortese, cantan-te dalla voce “infernale” nonchè chitarri-sta, “noi ci ispiriamo al Desperate R'n'Re al Rockabilly selvaggio dei 50s, algarage dei 60s, al Punk dei 70s e alloPsychobilly degli anni 80! ma anche alBlues "negro" e primitivo oppureall'Hardcore italiano anni '80 o a quellomade in USA! Siamo quasi onnivori!”. Si presentano dal vivo con un tipico abbi-gliamento “fifties” e delle mascheredella Lucha Libre (il wrestling messicanoper capirci, che spesso era accompa-gnato da eventi rock'n'roll) e dire che“spaccano” è l'unico modo per renderel'idea a chi non conosce questa band.Dentro c'è tutto: Elvis, il rock'n'roll, il

punk, il macabro, l'hor-ror, il sesso, riff travol-genti e ritornelli provo-catori che, uniti allacultura e al mondo HotRod, fanno scintille. Illoro legame con i B-movie degli anni '50 el'horror trash primitivorientra sempre in que-sto discorso: “C'è tutto un immaginariodietro, un mondo. Però, se leggi i nostritesti, farai caso che vanno oltre l'horrorfine a stesso, spesso contengono criti-che (soprattutto alla religione), cantatein maniera ironica e provocatoria maconservando quell'humor nero chesecondo me ci caratterizza. Non mi inte-ressa fare critiche politicamente corret-te, siamo tutti nella merda e non c'èbisogno di qualcuno che si senta'Salvatore', perché da salvare - a partenoi stessi - c'è poco e niente, soprattut-to tra gli esseri umani troppo occupati afare soldi e metterli da parte per pagar-

si la bara più costosa.L'Horror dei testi non è altro che l'orroreche viviamo ogni giorno, canzoni come'Forse sei già morto', 'Quattro scheletriballano il tango della morte' sono abba-stanza esplicite e si spiegano da sole.Altre parlano d'amore, perché abbiamoun cuore e un cazzo anche noi”. Beh, che aggiungere? Meritano sicura-mente di essere ascoltati. Anche dalvivo se possibile, per una serata all'inse-gna del divertimento e del vero rock'n'-roll, quello di nicchia, quello nascostosottoterra. In poche parole, quello cheviene direttamente dall'inferno.

Marco Casciani

THE BONE MACHINE: “SE IL ROCK'N'ROLL È MORTO NOI SIAMO ZOMBIES” RUMORI DI FONDO "

Per esprimer e un co mmen to o segnalare una ba nd o un a rt i sta, in via un'e-ma il a ma rco.c as c i a ni@ur loweb.co m

Sergio ci accoglie nel suo "paradiso" che èda poco passata l'ora di pranzo. La natura eil tepore di Roma di questo periodo rallen-tano il metabolismo e verrebbe voglia disdraiarsi nel verde e nel silenzio di questospicchio nascosto di Trigoria.Trote, salmerini, storioni, si trovano in duelaghi circondati da uno chalet adibito aristoro circondato da un fitto e rigogliosobosco di querce secolari, pioppi, acacie, e

da una cascata di fiori; il tutto èattraversato da un torrente.Qui si trova una delle oasi di pescasportiva (e non solo) meglio struttu-rate a Roma.

La prima battuta è su una foto diuna trota con colorazione tendenteal giallorosso: siamo a Trigoria, ladomanda esce spontanea, cosìcome la risposta:"Si, saltuariamen-

te passano i giocatori della Roma perimmergersi in un contesto di silenzio e dipace".Effettivamente queste sono le sensazioniche offre il parco della pesca, composto dadue laghi (uno di 1 ettaro, l'altro legger-mente più piccolo).Qui si possono pescare trote e salmonidi ingenerale 12 mesi l'anno. La caratteristicapeculiare delle trote è la loro dimensione,

spesso giganti.All'interno delparco è previstaun'area pic-nicriservata a tutti gliassociati, con lapossibilità di degu-stare le specialitàdella casa allabrace. Mentre ilmarito pesca, lamoglie può dilet-tarsi nella cucina...Gli orari del parcosono flessibili: siinizia alle 7.30 della mattina e si proseguesino al tramonto, orientativamente seguen-do due turni di immissione delle trote. Ladisponibilità e la passione dei proprietariconsentono anche recuperi orari per chitarda. L'orario di chiusura è previsto per le18.30, e cambierà seguendo l'ora legale.Il circolo, inoltre, mette a disposizionecanne e attrezzature per la pesca, anche anoleggio.

E' sempre Sergio, che congedandosi dal-l'intervista mi dice convinto: "Qui non solosi pesca, ma si pesca spesso e volentieri!"

Per qualsiasi informazione www.laghitri-goria.it ; 340 0986345 il cellulare. Inutiledirvi che a rispondere....sarà Sergio!E buona pesca a tutti!

Simone Lettieri

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LAGHI DA PESCA SPORTIVA A TRIGORIA:UN'OASI DI RELAX DENTRO ROMA

VARIE

Fino a poco tempo fa si pensavache l'apparecchio ai denti fosse unaprerogativa di bambini e adolescen-ti e che solo intervenendo in teneraetà si sarebbe potuto correggereeventuali problemi. Questa opinioneè però cambiata e negli ultimi anniabbiamo assistito allo sviluppo del-l'ortodonzia per adulti, per risolverea qualsiasi età sia quei difetti che lepersone portano con sé da sempresia altri, sorti in età avanzata.Normalmente la correzione orto-dontica dell'adulto viene eseguitacon apparecchi fissi, che devonoessere portati per un periodo varia-bile tra i 6 e i 24 mesi. I progressidella ricerca hanno fatto sì che que-sti apparecchi non siano per nullafastidiosi da portare o poco visibili,se non addirittura invisibili. Le duetipologie più comuni sono:1. APPARECCHI A MULTIBANDE:sono i classici dell'ortodonzia e agi-scono attraverso i brackets, piccoliancoraggi posizionati sui denti, col-legati fra loro con speciali archi ela-stici realizzati in filo metallico.Anche in età adulta permettono dispostare i denti con efficacia e pre-cisione portandoli nella posizionedesiderata. Per ridurre l'impattoestetico, gli attacchi possono esse-re realizzati in ceramica bianca o in

resina trasparente.2. TECNICA LINGUALE: è una tec-nica piuttosto recente e prevedel'applicazione di attacchi e archimetallici sul lato interno dei denti,rendendoli così invisibili all'osserva-tore. I risultati sono molto apprezza-bili. All'inizio del trattamento ilpaziente potrebbe avvertire proble-mi nella masticazione e nella foneti-ca.Esiste infine una nuova soluzionemobile. L'apparecchio invisibile. Sitratta di una serie di mascherinesottile applicate sui denti, da cam-biare ogni due settimane. Sono rea-lizzate in una speciale resina tra-sparente ed elastica e consentonodi spostare i denti nella posizionecorretta. Attraverso le visite prelimi-nari e le simulazioni computerizza-te, l'ortodontista saprà indicare ilnumero di mascherine necessarie.Tutte queste soluzioni non sonoovviamente intercambiabili mavanno calibrate sui singoli casi, aseconda di quanto ritenuto piùopportuno dal dentista che eseguela valutazione.

SORRISO NEWSa cura del Dott. Cirillo Francesco

STUDIO DENTISTICOFONTE SALUTEVia Tommaso Arcidiacono 127Tel. 06 51962163 338 7964157

L'APPARECCHIO AI DENTI DI ADULTI?Non è mai troppo tardi

L'impianto offre un servizio eccellente ad appassionati della specialità e agli amanti della natura

UN MUNICIPIO XI ALL'INSEGNADELLA CULTURA

Numerose le iniziative culturali del MunicipioXI per la stagione autunnale

Un Municipio attento alla cultura e aigiovani, nonché alla partecipazione atti-va dei cittadini nelle iniziative istituzio-nali. Sembra una vera e propria “mis-sion” quella di Carla Di Veroli, Assessorealle Politiche Culturali del Municipio XIche ci illustra il periodo di grande viva-cità che l'attività del Municipio e del suoAssessorato stanno svolgendo in questocampo. “In primo luogo abbiamo in programmadi ripristinare la Consulta della Cultura,un organismo che avrà come obiettivoprincipale quello di perseguire obiettiviche siano in linea con le tematiche che lastessa promuove. Faranno parte di essaassociazioni, enti e istituzioni che nonsvolgano attività politiche e in più anchecittadini che siano interessati a questosettore”. La consulta della Cultura, attivagià dal 2003, ha avuto una battuta d'arre-sto per due anni ma ora viene ripropostaperché “è significativo continuare adavere una relazione diretta con le asso-ciazioni, anche perché da essa può uscir-ne una serie di proposte interessanti perla programmazione e lo svolgimentodelle attività culturali non solo delMunicipio, ma di tutta la città” continuaCarla Di Veroli. La Consulta dellaCultura, infatti, oltre ad avere il compitodi valorizzare le risorse culturali del terri-torio, avrà anche facoltà di predisporre

atti che poi verranno presentati all'atten-zione del consiglio municipale. Un belpotere quindi, che se sfruttato adeguata-mente può portare a una crescita nonindifferente della nostra formazione. E poi si da il via a un ricchissimo pro-gramma autunnale, tra cui citiamo dueiniziative particolarmente interessanti.Partiranno a dicembre i corsi gratuiti direcitazione, scenografia, costumi, foto-grafia di scena, aiuto regia, scritturadrammaturgica e comunicazione, dellaquarta edizione di “Officine Teatrali XI”.Essi potranno essere realizzati grazie alcontributo della Regione Lazio, dellaProvincia di Roma e dello stessoMunicipio XI e avranno sede al TeatroPasquale De Angelis, in Via Ballarin 102. Infine un'altra importante iniziativa saràil Bando delle Idee, che si rivolgeràsoprattutto ai giovani che avranno vogliadi progettare iniziative sociali, culturali edi impegno civile rivolte ai loro stessicoetanei. Idee di giovani per i giovani,insomma. Il Servizio CivileInternazionale (S.C.I.) è l'OrganismoAffidatario per l'Edizione del Bandodelle Idee 2008/2009 e si occuperà, tral'altro, della valutazione, insieme alMunicipio, delle idee vincitrici. La dataultima di consegna dei progetti è il 30gennaio 2009.

Serena Savelli

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Stoccolma è una città decisamente affascinan-te, conosciuta anche come la Venezia del nordper via della sua singolare conformazione, checonta diverse isole sulle quali è stata eretta lacittà.. Austera e elegantissima, rende estre-mamente piacevole e rilassante la sua scoper-ta; soprattutto la notte è emozionante aggi-rarsi fra vicoli e canali, ogni angolo è unanuova scoperta.Da qualche anno la città è al centro degli inte-ressi birrari degli appassionati, grazie allanascita di alcuni fra i migliori beer-bars delmondo e a una fervente scena ar tigianale.Quale occasione migliore dataci dallo“Stockholm Beer&Whisky Festival” per avereun contatto ravvicinato con questa realtà, e leaspettative non sono cer to state deluse.A dir la verità il Festival è stata forse la par temeno interessante, in Scandinavia da ormaimolto tempo vige l'influenza statunitense perquanto riguarda la birra, e tutti gli ar tigianilocali hanno le loro belle IPA, Imperial Stout ePorter in “US style”…Un po' noiose sincera-mente, e la possibilità di assaggiare allo stes-so festival i prodotti americani presentati dauno dei migliori pub della città (l'Oliver Twist),non faceva altro che amplificare il gap esi-stente fra le due realtà, in favore ovviamenteper i prodotti statunitensi. La perplessità èsempre quella: ma se alcuni birrai italianiavessero presentato i loro prodotti personal-mente, cosa sarebbe successo in quel mare dimediocrità…? Un plauso comunque al Ducatoe alla Birra del Borgo, presenti grazie al loroimportatore.Innanzitutto bisogna dire che la Svezia viveuna strana situazione con il consumo di alcol:come molti sapranno è vietato consumarealcol per strada e la sua vendita “pubblica” èconcessa solo in grandi magazzini chiamatiSystembolaget, l'altra scelta è chiudersi benedentro i pub. Questi grandi magazzini vendo-no solo alcolici di ogni tipo, ma lo fanno conuna scelta di qualità impressionante: solo perla birra erano presenti sugli scaffali tutti igrandi nomi del panorama mondale, un po'

come trovare alla Standa bottiglie di Cantillon,De Dolle, birre americane e italiane…Passiamo ai pub, dove bisogna dire che non èsolo la birra a farla da padrone, ma anche ilwhisky, la selezione di quest'ultimi infatti lasciasenza parole: in quasi tutti i pub visitati c'era-no liste infinite, da buon amante di Ardbeg misono sparato un goccio di una bottiglia del1894 e un'altra del 1966 con 45 anni di invec-chiamento in botte, roba da far sentire maleanche il Maestro Stefano Carlucci del Le BonBock!I pub di riferimento e di maggior fama sonosicuramente il già citato Oliver Twist(Replagargatan 6) di Jurgen Hasselqvist, per-sonaggio di punta della nuova ondata birrariasvedese, e il più recente Akkurat (Hornsgatan18) di Sten Isacsson, salito ben presto ai ver-tici dei migliori pub del mondo. I due locali col-laborano frequentemente tra loro, soprattuttonelle importazioni, facile infatti trovare birreamericane alla spina, ottimi casks inglesi,grandi birre dal Belgio (senza parole la spinadi Eylenbosch Framboise Cuvèe del 1989all'Akkurat), ar tigianalità locali e specialitàpreparate soltanto per questi locali dai miglio-ri Mastri birrai del mondo,. Nel casodell'Akkurat c'è la possibilità di attingere allastraordinaria cantina di birre “vintage”, chehanno subito cioè un invecchiamento, listaseconda solo al leggendario Kulminator diAnversa. I prezzi non saranno cer to favorevo-li (alcune bottiglie superano al cambio i centoeuro!) ma se “regge la pompa” si può fareuna follia una volta nella vita. I due locali,entrambi in “english style” hanno una par teseparata per la cena, l'Akkurat è un po' piùgrande ed è dotato di spazio per musica dalvivo, entrambi molto affollati come giustamen-te si addice a due templi assoluti del GranBere. Ho trovato straordinaria l'accoglienza ela competenza dei banchisti, con i due pro-prietari attivamente dietro al banco, per rega-lare a questi posti la giusta“anima”…Un'esperienza unica!Nei vicoli del centro storico degno di nota è

sicuramente il Glenfiddich Warehouse N.68(Vasterlanggatan 68), elegante locale deditocome dice il nome al buon whisky, ma conun'attenzione par ticolare alla birra. Comenegli altri due locali le spine superano le ventiunità, con una preferenza per le specialitàlocali, presenti anche in moltissimi pub cosid-detti “minori”, peccato che qui da noi a par tequalche raro esempio, non si segua lo stessometodo per la promozione delle birre nostra-ne. La cena in questo locale è stata ottima, macome già detto, Stoccolma si fa notare pur-troppo anche per i prezzi altissimi, for tunata-mente tutto nel segno della grande qualità.Altro locale da segnalare è il Monk's Cafè(Wallingatan 38), dove per l'occasione delFestival sono stati ingaggiati Urbain Cotteau eCarlo Grootaer t della Struise Brouwers peruna cotta esclusiva. Il locale è molto preten-zioso, elegante e signorile, si perde un po' delcalore riscontrato nei pub precedenti, ma ilMonk's è studiato più come ristorante chealtro. La lista di birre è eccellente e può con-tare su più di 500 birre in bottiglia (non tutti inomi sono però degni di nota), si producecucina alla birra e ci sono alcune specialità bir-rarie prodotte in loco dal Mastro birraioCharles Cassino, autore di birre che hannolasciato il segno.Il Monk's Cafè sta aprendo la sua secondasede, e dagli stessi proprietari è nata l'ideadel Belgobaren (Bryggargatan 12): stessaatmosfera raffinata, è il ristorante di un alber-go a quattro stelle nel centro di Stoccolma,propone qualche birra alla spina (Struise inprimis) e una lista infinita di birre in bottigliadal Belgio. Più interessante è il vicino Bishop'sArms (Vasagatan 7), altro pub (trattasi di unacatena di locali presenti in tutta la Svezia) instile anglosassone e altra valanga di birre allaspina, locali e non. C'è da dire però che delle25/30 spine di ogni locale, alcune e non pochesono dedicate a birre industriali, non si fannomancare nulla, ma di queste ultime ne avreifatto volentieri a meno.Grazie ad alcuni beer-geek locali ho scoperto

il Soldaten Svejk, pub che ti ripor ta in tutti isensi (come dice il nome ispirato al “buon sol-dato Svejk” della letteratura ceca) alla tantoamata, almeno da me, Praga. Qua una gradi-tissima sorpresa mi attendeva alle spine: 7/8prodotti da microbirrifici della RepubblicaCeca, quasi tutti non pastorizzati e la leggen-da che la settimana precedente avrebberoservito la Pilsner Urquell non filtrata, onoreche viene dato solo al mitico Na Parkanu diPlzen. Il proprietario è ovviamente praghese esi dice abbia numerosi ponti aper ti con il suopaese, il mio palato ne ha goduto parecchio edè stato splendido immergermi nelle grandipivo boeme. Locale consigliatissimo! Altri posti degni di una visita sono il Duvel Cafè(Vasagatan 50) e il Man on the Moon(Tegnergatan 2), e per gli assaggi delle birrelocali segnalo sicuramente le birre dellaNarke, Dugges, Nynashamns, Ocean,Oppigards, Jamtlands, anche se verretedistratti notevolmente dalle altre birre presen-ti nella batteria di spine di questi splendidilocali

Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia. - J. W. Goethe

Tutte LE STRADE della BIRRA di Manuele Colonna

Viaggio alla Scoperta della Geografia Birraria

LEZIONI DI BIRRA

DESTINAZIONE STOCCOLMAE DINTORNI

ncredibile a Trigoria. Nel match giovanissimi tra i localie il Canossa, sul punteggio di quat-tro a zero, fallo di mano e l'arbitro

assegna il rigore per il possibile quintogoal biancorosso.Gli ospiti del Canossa protestano, lagiacchetta nera esclama un poco felice:"non stiamo giocando a pallavolo". Mister Aguzzetti, in panchina al postodello squalificato Casamonica, colpiscel'arbitro al volto con un pugno. Garasospesa.Ponte Marconi: Dopolavoro Cotral -Centro Giano, seconda categoria. Treespulsioni e parte una rissa epocale: Di

Felice colpisce l'arbitro con un fortecalcio. Zero a due e tutti a casa.Calcio giocato, e non tirato: Pian dueTorri - Trigoria 1-3 nella partita degliex.Mister Corbo, che conquistò con il PianDue Torri la Prima Categoria e due otti-mi piazzamenti nei campionati succes-sivi., ha portato con sé al San Micheledi Trigoria anche l'ex capitano giallo-blu Di Vasta, oltre a De Luca eSallustio che contribuirono alla salvez-za del Pian Due Torri nella scorsa sta-gione.La squadra ospite ricorre ad un ampioturn over e continua a vincere e a vola-

re. Primi in classifica. Da segnalarel'ottima prestazione del fuoriquota(centrale di centrocampo) biancorossoGiacomo Rughetti. Ricciardi in panchi-na.Il Divino Amore Casteldi Leva incorre nellaprima sconfitta stagio-nale ad Aprilia e perdeposizioni e punti dallavetta.Senza infamia e senzalode la R.C. Garbatella,il Roma70 e la FonteMeravigliosa. Bene ilTormarancio.

I Colli Portuensi pareggiano e perdonola leadership: dov' è la fantasia tantopavoneggiata?

Simone Lettieri

i è tenuto nei locali della Chiesalocale di Santa Paola Frassinettiun incontro tra molti dei commer-

cianti di via di Trigoria.Oggetto della discussione la possibilechiusura al traffico dell'arteria principa-le del quartiere e la riqualificazionedella zona.Il dibattito è stato animato dalla situa-zione creatasi dopo la riunione straordi-naria del 30 settembre, in cui il progettodel filobus Laurentina-Trigoria, eredita-to dalla passata gestione Comunale, èstato discusso in aula Consiliare.Il nodo di fondo è la progettazione chefarebbe di via di Trigoria una zona com-mercialmente morta, in un contesto giàdi per sè precario.“Le paure dei commercianti -spiega unodei membri della nuova associazione-sono emerse da mesi e mesi di incertez-ze sul futuro della viabilità di via diTrigoria. Da quello che noi abbiamopotuto accertare, ci potrebbe essere lapossibilità che la strada non abbia piùsbocchi sulla via Laurentina: così facen-

do si rischierebbe di avere solo trafficolocale e non più il cliente di passaggio,creando un danno per molti esercizi chelavorano anche con tale clientela.”La prima risposta dei commercianti èstata appunto “la costituzionedell'Associazione CommerciantiArtigiani eAttività Produttiv, per far fronte aquesta e in futuroad altre problema-tiche importanti.Noi saremo prontia collaborare contutti gli organipredisposti a far sìche tutto vengafatto senza crearedisagi a nessuno.” Per ciò che con-cerne i rapporti con l'amministrazioneMunicipale: “Diciamo che qualchepasso per far chiarezza su questa vicen-da già è stato fatto, abbiamo avuto il pia-cere di essere stati accolti dal Presidente

del Municipio XII Calzetta, il quale hadimostrato sensibilità verso questa pro-blematica, garantendoci tutto il suo sup-porto.” Per conoscere come realmente andrà afinire la questione bisognerà attendere ilperiodo a cavallo tra i mesi di ottobre e

novembre, data ultima per le scadenzedelle fidejussioni bancarie per le ditteappaltatrici impegnate nella riqualifica-zione della mobilità del Municipio XII.

Simone Lettieri

web.comL’editorialesegue dalla prima

spingerlo a scegliere altre soluzio-ni di edilizia. Solo negli ultimi annici ritroviamo con una decina dicentri commerciali enormi, spes-so e volentieri vere e proprie cat-tedrali nel deserto e allo stessotempo non è stata destinata unastanza all'edilizia popolare. Abbiamo bisogno di strade, nontroppe, solo quelle che ci hannopromesso prima di costruire, soloquelle che dovevano essere nor-mali accessori alle concessioniedilizie date dal Piano Regolatore,anche con quella famosa strate-gia di compensazione che tanto ciavrebbe dovuto aiutare.Roma ha bisogno di una svoltadicevamo, il segnale per ricomin-ciare. Stiamo ancora aspettando iverdetti per sapere che fine faràla vecchia fiera di Roma e cosasuccederà al velodromo dell'EUR.Chi costruirà cosa e cosa serviràa chi. Questo è il momento di rimanereuniti e iniziare a partecipare allavita sociale.

VARIE

Il loro timore è che il quartiere, già poco incline al commercio, potrebbeessere ulteriormente impoverito dai nuovi piani di mobilità urbana

PUGNI E CALCI AGLI ARBITRI A ROMA SUD!!!

I

TRIGORIA: NASCE L'ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI

S

l sindaco Gianni Alemanno hapresentato un'indagine che rive-la il parere positivo, del 72% del

campione intervistato, nel costruirenei dintorni della capitale un'areadedicata a Roma antica. Quindi è pro-babile che anche Roma avrà un suogrande parco tematico, naturalmenteispirato al passato e alla straordinariastoria dell'antichità della capitale. Gliobiettivi sono molteplici: incrementa-re il turismo italiano, negli ultimi anniun po' in calo, valorizzare il territorio,valorizzare una grandissima storiacome quella di Roma e non da meno

aumentare posti di lavoro. Secondouna previsione il parco potrebbe gene-rare 12 mila posti di lavoro. Quindiuna grande possibilità non solo ludicama anche didattica, non solo econo-mica ma anche culturale rivolta a turi-sti stranieri ma anche a italiani eromani. Il progetto del parco dovreb-be ospitare la ricostruzione dei grandimonumenti: il Colosseo, il porto diOstia, quindi l'intero Storico Imperonella sua maestosità. Storicità emodernità saranno i principi chiave, iprincipi che terranno in piedi il pro-getto e lo renderanno accattivante.

L'unica preoccupazione è risultatasulla possibilità di rendere questo pro-getto fruibile nel modo giusto almomento in cui verrà aperto. Che siaquindi, all'altezza per quanto riguardala qualificazione dei servizi e delleinfrastrutture. Il progetto costerà 4miliardi di euro ma mancano ancora ifinanziatori (che potranno essere ita-liani o stranieri). Manca anche l'area,che rassicurano sarà comunale. Perquanto riguarda i tempi di attesa èmeglio non illudersi troppo, dovrem-mo aspettare almeno 4 o 5 anni.

Marzia Lazzerini

ROMA ANTICA COME DISNEYLAND

I

L'indice di gradimento sembra positivo, ma per il completamento civorranno almeno 4 o 5 anni.

Episodi al limite del surreale sul campo del Trigoria e su quello del Dopolavoro

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