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RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427] Rev. Red. Ver. Appr. Data pag. 1 Ed. 01 2 Rev.00 1 del 03.08.16 0 DIP/COS COS/PLA COS Mar.’17 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Cittadella Universitaria di Monserrato Programma Regionale di Sviluppo – Piano Regionale delle Infrastrutture – Accordo di Programma Quadro (APQ) Rafforzato “Infrastrutture strategiche regionali per la conoscenza” interventi cofinanziati dal Fondo di Sviluppo e Coesione FSC 2007-2013 L.R. 1 e L.R. 7 UNICA 01.02 Razionalizzazione strategica della Cittadella Universitaria di Monserrato - CUP: F32E10000080008 Lavori di: "realizzazione di un sistema centralizzato di distribuzione dei gas ad elevata purezza al servizio dei laboratori polifunzionali del nuovo edificio di Monserrato - CIG: Z3D1ADD8B9" RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA Il Responsabile del Procedimento Progettazione Definitiva ed Esecutiva Dott. Ing. Antonio Pillai Dott. Ing. Gianluigi Costante

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RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

Rev. Red. Ver. Appr. Data

pag. 1 Ed. 01 2

Rev.00 1

del 03.08.16 0 DIP/COS COS/PLA COS Mar.’17

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Cittadella Universitaria di Monserrato

Programma Regionale di Sviluppo – Piano Regionale delle Infrastrutture – Accordo di Programma Quadro (APQ) Rafforzato

“Infrastrutture strategiche regionali per la conoscenza” interventi cofinanziati dal Fondo di Sviluppo e Coesione FSC 2007-2013 L.R.

1 e L.R. 7 UNICA 01.02 Razionalizzazione strategica della Cittadella Universitaria di Monserrato - CUP: F32E10000080008

Lavori di: "realizzazione di un sistema centralizzato di distribuzione dei gas ad elevata purezza al servizio dei laboratori

polifunzionali del nuovo edificio di Monserrato - CIG: Z3D1ADD8B9"

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

Il Responsabile del Procedimento Progettazione Definitiva ed Esecutiva

Dott. Ing. Antonio Pillai

Dott. Ing. Gianluigi Costante

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oggetto:

Realizzazione di un sistema centralizzato di gas

ad elevata purezza a servizio dei laboratori

polifunzionali del nuovo edificio di Monserrato

Università degli Studi di Cagliari

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

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1 PREMESSA ........................................................................................ 3

2DESTINAZIONI D'USO CENTRO .................................................................... 3

3OPERE DA REALIZZARE ............................................................................. 6

4DESCRIZIONE DEL PROGETTO .................................................................... 6

4.1 Centrali gas puri ............................................................................................ 7

4.1.1 Ubicazione locali tecnici e consistenza ............................................................ 7

4.1.2 Consistenza e specifica di funzionamento delle centrali ...................................... 7

4.1.3 Sistema di monitoraggio e di allarme ............................................................. 13

4.2 Rete di distribuzione ..................................................................................... 15

4.2.1 Descrizione degli interventi previsti ............................................................... 15

4.2.2 Sistemi di allarme di dipartimento ................................................................. 20

4.2.3 Misuratori di portata massici ........................................................................ 20

5CRITERI DI DIMENSIONAMENTO ................................................................ 21

5.1 Calcolo delle portate di progetto ...................................................................... 21

5.2 Definizione dei Diametri tubazioni per gas compressi ........................................... 21

5.3 Definizione dei Diametri tubazioni per vuoto ...................................................... 22

6ESITO DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI ............................................. 22

6.1 Centrali ...................................................................................................... 22

6.2 Rete distributiva .......................................................................................... 23

6.3 Stacchi di derivazione ai posti di utilizzo ............................................................ 24

6.4 Contatori massici ......................................................................................... 24

APPENDICI

Appendice A: Quadro esigenziale punti di utilizzo piano seminterrato / rialzato / primo

Appendice B: Quadro riassuntivo portate suddivise per colonne montanti e per dipartimento

Appendice C: Tabella riassuntiva perdite di carico O2/N2/CO2/AC/VU colonne M.1-M.2-M.3-M3bis-M.4

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Realizzazione di un sistema centralizzato di gas

ad elevata purezza a servizio dei laboratori

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Premessa M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

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1 PREMESSA

La presente costituisce Relazione Tecnica degli Impianti gas ad elevata purezza (ossigeno, azoto, anidride carbonica), aria compressa

ed aspirazione relativi ai “Lavori di realizzazione di un nuovo complesso edilizio universitario a Monserrato” per conto dell'Università

degli Studi di Cagliari.

Sono inoltre precisati i dati progettuali di riferimento, descritte le tipologie impiantistiche adottate unitamente agli aspetti funzionali

principali.

Le scelte di progetto e le caratteristiche degli impianti sono state definite in relazione agli strumenti presenti ed agli allestimenti richiesti

nei singoli laboratori ed alle esigenze di servizio ed aspetti distributivi globali del centro.

2 DESTINAZIONI D'USO CENTRO

All’interno del centro sono presenti le seguenti attività e strumenti, ubicate in singole stanze dislocate su tre piani della struttura:

PIANO SEMINTERRATO

CODICE LOCALE ATTIVITA' STRUMENTO

CESAR

CS001 NMR NMR

CS002

CS003 STUDIO

CS004 RADIATTIVITA'

CS005

CS006

CS007 DEPOSITO

CS009 PREPARATIVA NMR

CS010 LASER OPERANTE + TUBO STREAK SIST. INTEGR. SPETTROSC. DIFF

CS011 MICROSCOPIA HR-TEM

CS012 PREPARATIVA SPETTROSCOPIA

CS013

CS014 PREPARATIVA HR-TEM

CS015 MICROSCOPIA IN FLUORESCENZA

CS016

CS017 MICROSCOPIA TEM

CS018 DEPOSITO REAGENTI

CS019 DIFFRATTOM A RAGGI X

CS020 PREPARATIVA COMUNE TEM + GRANULOMETRO

CS021 PREPARATIVA MAGNETOMETRIA / DIFFRATTOMETRIA

CS023 PRODUZIONE GHIACCIO / ACQUA DISTILLATA

CS024 GRANULOMETRO LASER

CS025 MISURE MAGNETICHE ELETTRICHE TERMICHE

CS026 MISURE MAGNETICHE ELETTRICHE TERMICHE

CS027

DIP. SCIENZE CHIMICHE E GEOLOGICHE

PS057 LABORATORIO

PS058 LABORATORIO DI PALEONTOLOGIA

PS059 LABORATORIO SEZIONI SOTTILI

PS060 LABORATORIO

PS061 LABORATORIO GEOLOGIA APPLICATA

PS066 LABORATORIO DI PALINOLOGIA

PS067 LABORATORIO SEPARAZIONE E PREPARAZIONE MINERALI

PS068 LABORATORIO MINEREALOGIA E GEOCHIMICA AMBIENTALE

PS069 LABORATORIOPREPARAZIONE CAMPIONI LIQUIDI

PS070 LABORATORIO DI POLAROGRAFIA

PS071a LABORATORIO ICP-OES

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ad elevata purezza a servizio dei laboratori

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Destinazioni d'uso centro M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

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PIANO SEMINTERRATO

CODICE LOCALE ATTIVITA' STRUMENTO

PS071b LABORATORIO ICP-MS

DIP. SCIENZE DELLA VITA E DELL'AMBIENTE (DISVA)

PS089 LABORATORIO

PS090 LABORATORIO

PS091 LABORATORIO - AULA COMUNE

PS093 LABORATORIO - AULA COMUNE

PS095 LABORATORIO

PS085 LABORATORIO

PIANO RIALZATO

CODICE LOCALE ATTIVITA' STRUMENTO

CESAR

CR001

CR002

CR009 LAB. IMAGING / SCANNING FLUORESCENZA INFRAROSSO

CR016

CR017 ELETTROFISIOLOGIA + IMAGING PHOTOMETRY + OPTOGENETICA

CR018 METABOLOMICA

CR019

CR020 LAB. GENOMICA - PRE PCR

CR021 PREPAR. CROMATOGRAFO LIQUIDO + SPETTROMETRO DI MASSA

CR022 LAB. GENOMICA - ACIDI NUCLEICI

CR023 ARRAY NEXT GENERATION SEQUENCING

CR024 CROMATOGRAFO LIQUIDO + SPETTROMETRO DI MASSA ORBITRAP

CR025 LAB. GENOMICA - PCR

CR026 COLTURE CELLULARI NON UMANE

CR027 CELL SORTER

CR028

CR029 FREEZER -80 - CONTENITORI N2 COMUNE

CR030 REAGENTARIO COMUNE

CR031 PRECAMERA COLTURE CELLULARI

CR032 SPAZIO RICREATIVO COMUNE

CR033 IMMUNOLOGIA SPERIMENTALE

CR034 COLTURE CELLULARI UMANE

CR035 GABBIE METABOLICHE PER PICCOLI RODITORI

CR037 PRE CAMERA GABBIE PER PICCOLI RODITORI

DIP. SCIENZE DELLA VITA E DELL'AMBIENTE (DISVA)

PR021 LABORATORIOGC/GC-MS

PR022 LABORATORIO LC E SPETTROFOTOMETRIA

PR023 LABORATORIO LC-MS

PR024 LABORATORIO ICP

PR035 LABORATORIO

PR036 LABORATORIO

PR037 LABORATORIO

PR031 LABORATORIO (MAIN LAB ACQUAS)

PR032 LABORATORIO

PR033 LABORATORIO

PR034 LABORATORIO PR

PR047 STUDIO

PR048 STUDIO

PR049 LABORATORIO IR UV

DIP. SCIENZE CHIMICHE E GEOLOGICHE

PR070 LABORATORIO 3D STEREOVISIONE, CARTOGRAFIA DIDATTICA

PR070a LABORATORIO Di VIDEO MONITORAGGIO SPIAGGE A RISCHIO DI EROSIONE E MODELLISTICA

PR070b LABORATORIO DI RILEVAMENTO GEOMORFOLOGICO

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ad elevata purezza a servizio dei laboratori

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Destinazioni d'uso centro M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

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PIANO RIALZATO

CODICE LOCALE ATTIVITA' STRUMENTO

PR071 LABORATORIO ASRCHIVIO SISMICO

PR080 LABORATORIO DI MICROSCOPIA PALEONTOLOGICA

PIANO PRIMO

CODICE LOCALE ATTIVITA' STRUMENTO

DIP. SCIENZE BIOMEDICHE (DISB)

P1022 LABORATORIO

P1023 LABORATORIO

P1024 LABORATORIO

P1025 LABORATORIO

P1026 LABORATORIO

P1027 LABORATORIO

P1028 LABORATORIO

P1041 LABORATORIO

P1042 LABORATORIO

P1034 LABORATORIO

P1035 LABORATORIO - SPAZI COMUNI DI PIANO

P1036 LABORATORIO

P1037 LABORATORIO

P1038 LABORATORIO

P1039 LABORATORIO

P1040 LABORATORIO

P1074a LABORATORIO

P1074b LABORATORIO

P1075a LABORATORIO

P1075b LABORATORIO DIP. SCIENZE CHIRURGICHE E SANITA' PUBBLICA

P1067 STUDIO

P1077 SALA RIUNIONI

P1079 SPAZIO TECNICO IMPIANTI

P1083 STUDIO

P1097 LABORATORIO

P1098 LABORATORIO

P1099 LABORATORIO

P1111 STUDIO

P1110 STUDIO

P1086 STUDIO

P1106 STUDIO

P1105 STUDIO DIP. SCIENZE DELLA VITA E DELL'AMBIENTE (DISVA)

P1094 LABORATORIO

P1095

P1096 STUDIO

P1117 Sx LABORATORIO (EX AULA INFORMATICA)

P1117 Dx LABORATORIO (EX AULA INFORMATICA)

Per un quadro completo dei punti di utilizzo da prevedere nel presente progetto si rimanda alle tabelle inserite in appendice A.

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Opere da realizzare M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

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3 OPERE DA REALIZZARE

Sono oggetto della presente i seguenti impianti a servizio del centro:

- impianto di produzione e distribuzione dell’aria compressa (in seguito: AC)

- impianto di produzione e distribuzione del vuoto (in seguito: VU)

- impianto di produzione e distribuzione dell’ossigeno (in seguito: O2)

- impianto di produzione e distribuzione dell’azoto (in seguito: N2)

- impianto di produzione e distribuzione dell’anidride carbonica (in seguito: CO2)

Tutte le informazioni per la realizzazione degli impianti sono fornite nella presente relazione, nel disciplinare descrittivo e nei disegni

di progetto.

4 DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Si descrivono di seguito le caratteristiche relative agli impianti in progetto, suddividendo la trattazione in moduli come indicato:

Centrali

Ubicazione locali tecnici

Consistenza e specifica di funzionamento delle centrali

Sistemi di allarmi

Rete distributiva e posti presa

Descrizione degli interventi previsti

Sistemi di allarme di dipartimento

Misuratori di portata massici

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4.1 Centrali gas puri

Le centrali saranno ubicate ciascuna in locale distinto dalle altre, al livello +0.60 m. L’inquadramento generale dell’area di ubicazione

delle stesse è indicato nella planimetria sotto riportata:

centrali gas puri in progetto

4.1.1 Ubicazione locali tecnici e consistenza

Per la realizzazione delle centrali O2, N2, CO2, AC e VU si utilizzeranno n.5 locali distinti aventi le seguenti caratteristiche / ingombri:

- Centrale O2: locale di 8,15 mq con porta avente n.2 griglie (filo pavimento e filo soffitto - h 40 cm)

- Centrale N2: locale di 7,80 mq con porta avente n.2 griglie (filo pavimento e filo soffitto - h 40 cm)

- Centrale CO2: locale di 7,80 mq con porta avente n.2 griglie (filo pavimento e filo soffitto - h 40 cm)

- Centrale VU: locale di 7,80 mq con porta avente n.2 griglie (filo pavimento e filo soffitto - h 40 cm)

- Centrale AC: locale di 19,30 mq con porta avente n.1 griglia (filo pavimento - h 80 cm) e griglia a parete filo soffitto h 40 cm

Le murature esterne ed interne saranno in blocchi di cemento REI 60, il pavimento nei locali sarà di tipo industriale a spolvero in

cemento.

4.1.2 Consistenza e specifica di funzionamento delle centrali

4.1.2.1 Centrali di decompressione primaria per gas ossigeno, azoto e anidride carbonica

Le centrali O2, N2 e CO2 saranno del tipo a decompressione con quadro a scambio automatico e riarmo manuale, di consistenza 5+5

bombole da 40 o 50 lt.

Le centrali di gas compressi saranno dotate di rampa per gas puri con due ingressi ed un’uscita, collegata alle bombole attraverso

flessibili, di codolo specifico per gas, di riduttore di primo stadio, con manometri in ingresso ed uscita, con portata max 50 mc/h a 8

bar (ISO 1217), max pressione 12,5 bar. Entro 50 cm da quest’ultimo è presente una valvola di sicurezza. Le bombole singole saranno

assicurate ad idonee rastrelliere.

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Il quadro a scambio automatico garantisce la continuità di erogazione dei gas, passando automaticamente dalla rampa in funzione a

quella di riserva all’esaurimento della prima; tale passaggio si otterrà mediante il diverso settaggio dei riduttori di rampa (p out diverse

tra prima e seconda fonte).

Per ogni centrale si prevede l’installazione delle seguenti apparecchiature:

Per ogni Centrale O2/N2 (gas compressi)

N.1 centrale a scambio automatico di portata max 50 mc/h

N.1 raccordo OT 58 - CW617N cromato 3/8G UNI 3328/UNI 4406-M

N.2 valvole di scarico sovrapressioni, realizzate in acciaio inox

N.2 rampa gas puri OT58 cromato 5 posti

N.2 rastrelliera ferma bombola a 5 posto con separatore

N.10 serpentine flessibili con connessioni in ottone cromato per collegamento rampa - bombola

Predisposizione per n.1 elettrovalvola di blocco a riarmo manuale diam.1/4" a 2 vie compresi raccordi, con attuatore - corpo inox -

tenute in VITON - alim. 24 Vdc

N.2 trasduttori di rampa, segnale di uscita 4..20 mA su due fili, range di misura 0-250 bar

N.1 centralina di monitoraggio misure e segnalazioni allarmi di n°5 ingressi 4...20 mA provenienti da trasduttori di pressione (unica per

le due centrali)

N.1 riporto segnali di allarmi su centralina accentratore in locale presidiato

Per Centrale CO2 (gas allo stato liquefatto)

N.1 centrale a scambio automatico di portata max 50 mc/h

N.1 raccordo OT 58 - CW617N cromato 3/8G UNI 3328/UNI 4406-M

N.2 valvole di scarico sovrapressioni, realizzate in acciaio inox

N.2 rampa gas puri OT58 cromato 5 posti

N.2 rastrelliera ferma bombola a 5 posto con separatore

N.10 serpentine flessibili con connessioni in ottone cromato per collegamento rampa - bombola

Predisposizione per n.1 elettrovalvola di blocco a riarmo manuale diam.1/4" a 2 vie compresi raccordi, con attuatore - corpo inox -

tenute in VITON - alim. 24 Vdc

N.2 sistemi di pesatura per bombole contenenti gas allo stato liquefatto: segnale di uscita 4..20 mA passivo su due fili, carico max.

500 Ohm, dimensioni 280x280 mm

N.2 visualizzatori di peso con ingressi 4..20 mA

N.1 centralina di monitoraggio misure e segnalazioni allarmi di n°5 ingressi 4...20 mA provenienti da trasduttori di misura

N.1 riporto segnali di allarmi su centralina accentratore in locale presidiato

Per i dettagli circa i segnali rilevati si rimanda al par. 5.1.3 della presente relazione ed agli elaborati grafici allegati alla documentazione

di progetto.

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Le specifiche dettagliate dei componenti sono riportate nel disciplinare prestazionale.

4.1.2.2 Centrale di Aria compressa

La produzione di aria compressa sarà realizzata attraverso tre skid

compatti (compressore a pistoni oil-free, essiccatore a ciclo frigorifero,

serbatoio orizzontale 270 l) secondo lo schema indicato in figura a lato.

L‘essiccatore e il serbatoio d’aria integrati fanno di ciascun skid una vera

e propria stazione compatta d‘aria compressa. L’aria passa prima nel

serbatoio rivestito internamente, dove rilascia molta della condensa

accumulata, poi entra nell’essiccatore frigorifero dove viene essiccata fino

a raggiungere un punto di rugiada di +5 °C. Per una maggiore sicurezza

operativa un alloggiamento separato protegge l‘essiccatore dal calore

dissipato dal compressore. La possibilità di scollegare l’essiccatore dal

compressore mediante il sistema di controllo, riduce sensibilmente il

consumo di energia.

L’equipaggiamento di massima per ciascun skid è indicato di seguito, per le caratteristiche prestazionali dettagliate si rimanda al

disciplinare prestazionale:

Unità: Pronta all‘uso, completamente automatica, silenziata, provvista di telaio antivibrazioni, pannelli verniciati a polvere.

Isolamento acustico: Rivestimento in materiale espanso con superficie lavabile, telaio oscillante e duplice sistema

antivibrazioni.

Blocco compressore: Oil-free, 2 cilindri, a due stadi

Motore elettrico: IP 55, avvolgimenti in classe ISO F come riserva supplementare.

Motore: Collegamento diretto 1:1 (senza perdite di trasmissione e necessità di manutenzione)

Raffreddamento: ad aria, doppia ventola, radiatore finale aria

Componenti elettrici: Quadro elettrico IP 54 con ventilazione, avviatore automatico stella-triangolo, protezione da

sovraccarico motore, trasformatore di controllo e approvazione EMC per apparecchi di uso

Quadro di gestione: è richiesta una rapida e agevole fruibilità grazie ai pittogrammi ed ad un ampio display. Regolazione

automatica del compressore. Monitoraggio pressione di rete, temperatura di fine compressione, motore principale ed

eventualmente del compressore frigorifero. ON-OFF remoto. Indicazione temperatura ingresso essiccatore. Contaore di

manutenzione, tempo di marcia in carico e ore totali. Intervallo di manutenzione regolabile. Unità di pressione e di

temperatura selezionabili (bar/psi/MPa/°C/°F). Pressione impostata regolabile. Differenziale di pressione regolabile. Allarme

generale (contatto pulito). Trasduttore di pressione elettronico.

Di seguito lo schema di funzionamento dello skid compressore:

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1. Filtro aspirazione

2. Blocco compressori a pistoni

3. Trasmissione diretta esente da manutenzione

4. Motore a risparmio energetico

5. Ventola

6. Serbatoio con rivestimento interno

7. Scaricatore elettronico di condensa

8. Essiccatore a ciclo frigorifero

L’affidabile ed ottimale funzionamento di queste macchine deve essere garantito da un idoneo sistema di controllo. Ogni quadro di

gestione di ciascun skid compressore sarà collegato ad un quadro di gestione della centrale aria: il quadro di gestione della centrale

dovrà essere in grado di operare un opportuno coordinamento dei singoli componenti e creare un unico sistema coeso che offre

un'ottima efficienza energetica.

Il quadro di gestione della centrale consentirà la riduzione della massima pressione di esercizio del sistema; ciò non solo aiuta a

mantenere al minimo fisiologico i costi, ma riduce anche le perdite a beneficio dell'ambiente con minor consumo energetico

complessivo; inoltre il quadro di gestione dovrà essere in grado di coordinare quando è necessaria la manutenzione per ogni singolo

componente dell’impianto di produzione.

In uscita dalla centrale dovrà essere previsto un opportuno sistema di filtrazione in grado di garantire i seguenti parametri di

funzionamento, definiti di concerto con l’Università di Cagliari:

classe norma ISO 8573-1 Specifica richiesta

polvere / particelle solide 1 Dimensioni particelle <0,1 μm

acqua 5

Punto di rugiada ≤+7°C

(contenuto di acqua 7,8 g/m3)

olio 1 Dimensioni particelle <0,01 mg/m3

Si riporta indicativamente numero e tipologia di apparecchiature da fornire, per i dettagli si rimanda al computo metrico estimativo:

N.3 skid compressore/essiccatore/serbatoio 270 lt (max pressione 12,5 bar / portata 45 m3/h, potenza nominale 7,5 kW, 66 dB(A),

connessioni G ¾”) munito di quadro elettrico di gestione SIGMA

N.1 quadro elettrico di gestione complessivo di centrale, sistema PLC

N.3 valvole a sfera con raccordo a tre pezzi diam. 1” per tubo 28x1.

N.1 microfiltro in grado di trattenere particelle solide e aerosol oleoso

N.1 microfiltro combinato a carbone attivo

N.1 filtro sterile in grado di garantire aria priva di batteri

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oggetto:

Realizzazione di un sistema centralizzato di gas

ad elevata purezza a servizio dei laboratori

polifunzionali del nuovo edificio di Monserrato

Università degli Studi di Cagliari

Descrizione del progetto M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

Rev. Red. Ver. Appr. Data

pag. 11 Ed. 01 2

Rev.00 1

del 03.08.16 0 DIP/COS COS/PLA COS Mar.’17

N.1 Sistema composto da elettrovalvola e quadro di controllo per il riempimento controllato della rete di distribuzione, allo scopo di

assicurare un ottimale funzionamento dei sistemi di filtrazione anche in caso di partenza della centrale con rete di distribuzione

completamente vuota ed evitare fenomeni di colpo di ariete o picchi di portata.

N.1 centralina di monitoraggio misure e segnalazioni allarme provenienti dal quadro di gestione della centrale (in comune con la

centrale del vuoto, vedi par. 4.1.2.3)

N.1 riporto segnali di allarmi su centralina accentratore in locale presidiato

Per i dettagli circa i segnali rilevati si rimanda al par. 4.1.3 della presente relazione ed agli elaborati grafici allegati alla documentazione

di progetto.

Le specifiche dettagliate dei componenti sono riportate nel disciplinare prestazionale.

4.1.2.3 Centrale del Vuoto

La centrale vuoto è costituita da due pompe vuoto rotative a palette, a semplice stadio con tenuta a bagno d’olio, da un serbatoio

polmone verticale e da un doppio filtro battericida.

Ogni gruppo di pompaggio viene calcolato e realizzato in modo tale che una singola pompa sia sufficiente a sopperire alle normali

richieste di vuoto di processo. Una seconda pompa vuoto, normalmente di riserva, entrerà in funzione qualora il grado di depressione

richiesto dall’utenza non sia mantenuto con una sola pompa in marcia.

Tale intervento della seconda pompa vuoto avviene automaticamente per mezzo di vuotostato e cessa di funzionare non appena le

condizioni normali di depressione nel processo siano ristabilite (valore tarabile agendo sui vuotostati).

Normalmente ciascun gruppo vuoto viene verificato per mantenere una depressione tra -550 e -700 mmHg, un selettore di precedenza

pompe montato sul quadro elettrico di comando permette di scegliere nella fase di primo avviamento la pompa di riserva con quella di

servizio.

Durante il funzionamento del gruppo lo scambio tra le due pompe avviene in modo automatico tramite temporizzatore ciclico tarato

per scambio ogni 4÷8 ore. Ogni pompa ha un contatore installato sul quadro per controllare le ore di esercizio delle pompe al fine di

ottenere un uguale logorio meccanico delle parti.

Ogni pompa vuoto è protetta da un relè termico o da un salvamotore che arresta la pompa, con segnalazione di scatto termico a

quadro. Su ogni pompa vuoto è inoltre installato un livellostato olio, che segnala a quadro la mancanza o la scarsità di olio nella pompa

(solo segnalazione). Sulla portella del quadro elettrico è inoltre segnalato l’allarme per scarso vuoto rilevato nella linea a valle del filtro

battericida.

Si prevede l’installazione delle seguenti apparecchiature:

N.1 gruppo per vuoto centralizzato mod. doppio standard composto da 2 pompe per vuoto 150 mc/h - 4 kW, serbatoio lt. 1000 e quadro

elettrico di comando

N.1 gruppo filtrante antibatterico doppio (attacco 1 1/4")

N.1 Telaio per montaggio a terra dei gruppi filtranti

Tubazione in rame per linea di scarico all’esterno, con retino anti-insetti

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pag. 12 Ed. 01 2

Rev.00 1

del 03.08.16 0 DIP/COS COS/PLA COS Mar.’17

N.1 centralina di monitoraggio misure e segnalazioni allarme provenienti dal quadro di gestione della centrale (in comune con la

centrale aria compressa)

N.1 riporto segnali di allarmi su centralina accentratore in locale presidiato

Per i dettagli circa i segnali rilevati si rimanda al par. 5.1.3 della presente relazione ed agli elaborati grafici allegati alla documentazione

di progetto.

Le specifiche dettagliate dei componenti sono riportate nel disciplinare prestazionale.

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4.1.3 Sistema di monitoraggio e di allarme

Lo stato di funzionamento / esaurimento delle fonti sarà monitorato attraverso centraline di allarme. I segnali che saranno rilevati sono:

Fonte Mezzo di rilevazione Segnale rilevato Centralina di allarme

O2 – I° fonte Trasduttore rampa

(analogico) Pressione rampa sx

Centralina #1

(min 4 ingressi analogici)

O2 – II° fonte Trasduttore rampa

(analogico) Pressione rampa dx

N2 – I° fonte Trasduttore rampa

(analogico) Pressione rampa sx

N2 – II° fonte Trasduttore rampa

(analogico) Pressione rampa dx

CO2 – I° fonte Bilancia analogica 4..20 mA

(analogico) Livello rampa sx

Centralina #2

(min 2 ingressi analogici) CO2 – II° fonte

Bilancia analogica 4..20 mA

(analogico) Livello rampa sx

AC – I° compressore Quadro di comando compressore #1

(contatto pulito – digitale) Blocco comp. #1

Centralina #3

(min 6 ingressi digitali)

AC – II° compressore Quadro di comando compressore #2

(contatto pulito – digitale) Blocco comp. #2

AC – III° compressore Quadro di comando compressore #3

(contatto pulito – digitale) Blocco comp. #3

AC generale centrale Quadro di gestione centrale

(contatto pulito – digitale) Cumulativo centrale aria

VU- I° pompa Quadro di gestione pompe

(contatto pulito – digitale) Blocco pompa #1

VU- II° pompa Quadro di gestione pompe

(contatto pulito – digitale) Blocco pompa #2

Le centraline dovranno essere collegate in rete locale (RETE RS485) ad:

o un accentratore per il monitoraggio centralizzato posizionato, salvo diversa indicazione della Direzione Lavori, nel locale

Centrale Aria.

o un’unità Master modem per monitoraggio remoto della rete su linee telefoniche GSM ovvero ad un’unità di interfacciamento

(gateway) col sistema di supervisione esistente da installarsi nel locale centrale idrica ubicata del medesimo corpo di fabbrica

ove sono ubicate le centrali gas puri.

Particolarmente versatili sono le funzioni di comunicazione dedicate al trasferimento dell'informazione agli operatori addetti alla

manutenzione ed ai servizi logistici, che comprendono anche un sistema di messaggistica vocale gestita da un sintetizzatore vocale

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text to speech, oltre a SMS ed e-mail. Grazie a tale sistema, gli addetti ricevono sul proprio telefono mobile,i dettagli relativi ad anomalie

e luoghi di provenienza sotto forma anche di messaggi vocali in chiaro.

L’interfacciamento del gateway col sistema di supervisione esistente (Johnson Controls) per la remotizzazione dei segnali digitali e

analogici provenienti dalle centrali gas andrà effettuato nell’ambito del presente appalto.

Tutti gli allarmi su menzionati devono esser collegati sia all’impianto elettrico normale che a quello di emergenza, con protezioni

elettriche distinte.

Lo schema complessivo di telecontrollo delle centrali è indicato nella seguente figura:

Per maggiori dettagli si rimanda agli elaborati grafici di progetto.

Segnale analogico

Segnale digitale

Rete locale

Accentratore da interfacciare a

sistema supervisione

esistente

O2 N2 CO2 AC VU

Combinatore telefonico

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4.2 Rete di distribuzione

4.2.1 Descrizione degli interventi previsti

Lo schema di principio della rete di distribuzione è il seguente:

La rete distributiva si costituisce dei seguenti elementi essenziali:

1. Centrale (si veda quanto detto al par.5.1)

2. Quadro di intercettazione gas puri con valvole munite di sensore di posizione

3. Centralina di segnalazione stato valvole (aperto-chiuso)

4. Misuratore massico della portata di gas (O2, N2, CO2) per singolo dipartimento

5. Valvola di intercettazione di “stacco” per la distribuzione in ciascuna stanza

6. Posto di utilizzo per gas puri e/o riduttore di vuoto

Tutte le tubazioni a monte della valvola di intercettazione di stacco (rif. n.5) sono realizzate in rame EN 13348, gli stacchi ai punti di

utilizzo dovranno invece essere realizzati in acciaio AISI 316 L, di diametro opportuno secondo i calcoli di dimensionamento riportati

in appendice.

La rete distributiva dei gas puri e del vuoto si dovrà integrare con quanto già realizzato presso la struttura in oggetto: nel dettaglio si

rileva l’esistenza di n.4 colonne montanti ubicate in maniera razionale all’interno della Struttura, dalle quali si potranno alimentare tutti

i dipartimenti presenti su ogni piano.

Si riassume sommariamente di seguito, dipartimento per dipartimento, la consistenza di massima delle apparecchiature gas puri

esistenti, rimandando per maggiori dettagli agli elaborati grafici di progetto:

1

2

3 4

5

6

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AREA POLICLINICO Presenza

Quadro intercetto

Presenza

Centralina valvole

Presenza

Linee dorsali

Presenza

Stacchi punti presa

PIANO SEMINTERRATO

Dip. CeSar SI SI SI NO(***)

PIANO SEMINTERRATO

Dip. Stabulari Comuni SI SI NO NO(***)

PIANO SEMINTERRATO

Dip. Scienze Chimiche e Geologiche SI SI SI NO(***)

PIANO SEMINTERRATO

Spazi e aule comuni SI SI SI NO(***)

PIANO RIALZATO

Dip. CeSar SI SI SI(*) NO(***)

PIANO RIALZATO

Dip. DISVA SI SI SI NO(***)

PIANO RIALZATO

Dip. Scienze Chimiche e Geologiche SI SI SI NO

PIANO PRIMO

Dip. Scienze Biomediche (DISB) SI SI SI NO

PIANO PRIMO

Dip. DISVA – DISB – Ch. sanità pubblica SI SI SI(*) NO(***)

PIANO PRIMO

Dip. DISVA (stanza 117) NO(**) NO(**) NO(**) NO(**)

(*)da prevedere ampliamento nel presente progetto

(**)da realizzare rete distributiva nel presente progetto

(***)da prevedere nuovi stacchi valvolati e posti presa, allacciandosi a dorsali esistenti, vedasi Appendice 1

In sostanza gli interventi previsti sulla rete distributiva (al netto dei posti di utilizzo) sono inquadrabili in questi termini:

o Piano Rialzato Dip. CeSar: estensione delle linee dorsali di reparto O2, N2, CO2, AC, VU a partire dalle tubazioni esistenti

con predisposizione di stacco valvolato in corrispondenza dei locali indicati negli elaborati grafici di progetto

o Piano Primo Dip. DISVA – DISB – Chirurgie e Sanità Pubblica: estensione delle linee dorsali di reparto O2, N2, CO2, AC,

VU a partire dalle tubazioni esistenti con predisposizione di stacco valvolato in corrispondenza dei locali indicati negli

elaborati grafici di progetto

o Piano Primo Dip. DISVA (stanza 117): realizzazione ex novo di linea distributiva con installazione di quadro di intercetto a

5 valvole, centralina di segnalazione stato impianto e linee dorsali di reparto O2, N2, CO2, AC, VU con predisposizione di

stacco valvolato in corrispondenza dei locali indicati negli elaborati grafici di progetto. Tale Dipartimento sarà servito da una

specifica montante, derivata dal collettori principale, denominato M3bis che, pertanto, si aggiungerà alle montanti M1,M2,M3

ed M4 già realizzate.

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Si riporta di seguito, a maggior chiarezza, il numero complessivo dei posti presa complessivi sulla cui base sono state dimensionate

le centrali e le reti distributive di piano (in neretto i posti presa da prevedere nel presente progetto)

PIANO SEMINTERRATO:

codice locale

(si veda elaborati grafici)

O2 N2 AC CO2 VU

numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste

Dipartimento CESAR

CS001 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS002 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS003 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS005 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS007 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS009 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS010 3,00 3,00 3,00 1,00 1,00

CS011 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS012 2,00 2,00 2,00 1,00 1,00

CS013 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS014 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS015 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS016 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS017 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS018 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS019 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS020 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS021 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS023 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS024 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS025 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS026 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CS027 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

Dipartimento SCIENZE CHIMICHE E GEOLOGICHE

PS057 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS058 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS059 1,00 1,00 2,00 1,00 1,00

PS060 1,00 1,00 2,00 1,00 1,00

PS061 1,00 1,00 8,00 1,00 1,00

PS066 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS067 1,00 1,00 2,00 1,00 1,00

PS068 1,00 2,00 1,00 1,00 1,00

PS069 1,00 2,00 1,00 1,00 1,00

PS070 1,00 2,00 1,00 1,00 1,00

PS071a 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS071b 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

Dipartimento SCIENZE DELLA VITA E DELL'AMBIENTE (DISVA)

PS089 1,00 1,00 1,00 1,00 2,00

PS090 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS091 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS093 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS095 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PS085 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

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PIANO RIALZATO:

codice locale

(si veda elaborati grafici)

O2 N2 AC CO2 VU

numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste numero prese

Dipartimento CESAR

CR001 / 1,00 / 1,00 1,00

CR002 / 1,00 / / /

/ 1,00 / / /

CR009 / 1,00 1,00 / /

CR016 / 1,00 / / /

CR017 1,00 1,00 4,00 1,00 1,00

CR018 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR019 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR020 / / / / 1,00

CR021 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR022 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR023 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR024 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR025 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR026 1,00 1,00 1,00 2,00 2,00

CR027 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR028 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR029 / / / 1,00 /

CR030 / 1,00 / / /

CR031 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR032 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

CR033 1,00 1,00 3,00 1,00 3,00

CR034 / / / 2,00 2,00

CR035 / 1,00 1,00 / 1,00

Dipartimento SCIENZE DELLA VITA E DELL'AMBIENTE (DISVA)

PR021 1,00 7,00 7,00 1,00 1,00

PR022 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PR023 2,00 2,00 2,00 2,00 2,00

PR024 1,00 1,00 1,00 1,00 4,00

PR035 / 2,00 2,00 1,00 4,00

PR036 / 2,00 2,00 1,00 4,00

PR037 / 2,00 2,00 1,00 4,00

PR031 1,00 / 1,00 1,00 1,00

PR032 2,00 1,00 2,00 2,00 3,00

PR033 1,00 1,00 2,00 1,00 5,00

PR034 1,00 2,00 2,00 1,00 9,00

Dipartimento SCIENZE CHIMICHE E GEOLOGICHE

PR070 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PR070a 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PR070b 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PR071 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

PR080 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

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PIANO PRIMO:

codice locale

(si veda elaborati grafici)

O2 N2 AC CO2 VU

numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste numero prese richieste

Dipartimento SCIENZE BIOMEDICHE (DISB.)

P1022 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1023 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1024 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1025 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1026 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1027 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1028 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1041 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1042 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1034 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1035 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1036 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1037 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1038 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1039 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1040 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1074a 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1074b 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1075a 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1075b 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

Dipartimento SCIENZE CHIRURGICHE E SANITA’ PUBBLICA

P1067 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1077 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1079 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1083 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1097 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1098 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1099 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1111 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1110 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1086 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1106 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1105 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

Dipartimento SCIENZE DELLA VITA E DELL’AMBIENTE (DISVA)

P1094 1,00 1,00 1,00 1,00

1,00

P1095 1,00 1,00 1,00 1,00

P1096 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00

P1117 Sx 1,00 6,00 10,00 1,00 7,00

P1117 Dx 1,00 3,00 4,00 2,00 4,00

Le linee si distribuiranno all’interno del controsoffitto di piano. Nei locali ove non è prevista l’installazione di punti di utilizzo a muro (si

vedano tabelle precedenti) si predisporrà, ove non già presente, uno stacco valvolato, posto nel controsoffitto, all’ingresso di ogni

singolo laboratorio come predisposizione per le successive linee di distribuzione interne la cui realizzazione esula dal presente appalto

in quanto demandata all’impresa specialistica che allestirà i laboratori stessi.

I posti presa indicati sono con riduttore di secondo stadio e relativo manometro, pressione ingresso 10 bar, con caratteristiche come

dettagliate nel disciplinare descrittivo.

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oggetto:

Realizzazione di un sistema centralizzato di gas

ad elevata purezza a servizio dei laboratori

polifunzionali del nuovo edificio di Monserrato

Università degli Studi di Cagliari

Descrizione del progetto M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

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Rev.00 1

del 03.08.16 0 DIP/COS COS/PLA COS Mar.’17

I posti di utilizzo per vuoto saranno del tipo “riduttore di vuoto”: tali dispositivi hanno la funzione di regolare il grado di vuoto e di

mantenerlo costante al valore pre-impostato (depressione secondaria), indipendentemente dalla portata e dalle oscillazioni del grado

di vuoto della rete (depressione primaria).

Il loro funzionamento è a membrana-pistone e sfruttano il differenziale di pressione esistente tra la depressione secondaria e la

pressione atmosferica.

A differenza delle valvole regolatrici di vuoto, i riduttori non immettono aria nel circuito, permettendo in tal modo di creare più punti di

presa a diversi valori di vuoto, da un’unica fonte di depressione.

La regolazione del grado di vuoto si ottiene ruotando l’apposita vite zigrinata in senso orario per aumentarlo ed in senso antiorario per

diminuirlo. Per le caratteristiche tecnica si rimanda ai dettagli riportati nel disciplinare prestazionale.

4.2.2 Sistemi di allarme di dipartimento

Come si evince da quanto descritto in precedenza, l’intervento in progetto richiede la installazione di un unico quadro di intercetto

munito di centralina di segnalazione stato valvole (essendo tutti gli altri esistenti), precisamente al piano 1° area DISVA laboratorio

n.117.

La centralina di segnalazione dovrà consentire la segnalazione delle seguenti condizioni impiantistiche:

Apertura / chiusura valvola O2

Apertura / chiusura valvola N2

Apertura / chiusura valvola AC

Apertura / chiusura valvola CO2

Apertura / chiusura valvola VU

Le specifiche minime della centralina sono le seguenti:

o Contenitore da barra DIN, installabile in scatole da incasso muro o scatole per fissaggio a muro

o Led verde/ rosso di segnalazione stato valvola

o Pulsante di test

o Alimentazione elettrica 230 Vac

4.2.3 Misuratori di portata massici

Per ciascuna linea O2, N2 e CO2 e per ogni quadro di intercetto, si dovrà prevedere l’installazione di contatori massici con

visualizzatore, secondo le seguenti indicazioni:

Il contatore massico per O2/N2/CO2 avrà le seguenti caratteristiche minime di progetto:

Sistema di misura di flusso per impianti chimici e da laboratorio

Indipendenza da variazioni di pressione e temperatura

Struttura in acciaio inox per immunità ad agenti atmosferici e ad ambienti aggressivi

Ingombri ridotti

Componenti elettronici ad elevata stabilità

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ad elevata purezza a servizio dei laboratori

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Criteri di dimensionamento M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

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Nessuna parte meccanica in movimento

Possibilità di montaggio in tutte le posizioni

Nessuna necessità di manutenzione ordinaria

Il visualizzatore di portata e totalizzatore avrà le seguenti caratteristiche minime di progetto:

Visualizzazione a 5 cifre con LED rossi 7 segmenti del valore istantaneo della variabile

Visualizzazione a 8 cifre con LED rossi 7 segmenti del valore di totalizzazione

Tasto di reset per il valore di totalizzazione

Ingresso analogico per segnale derivante da contatore massico

Ciascun contatore massico dovrà essere installato in prossimità dei quadri di intercetto di ogni dipartimento per ogni singola linea gas.

5 Criteri DI DIMENSIONAMENTO

5.1 Calcolo delle portate di progetto

Il calcolo delle portate di progetto per ogni gas viene svolto moltiplicando il numero di utenze che l’impianto di distribuzione deve

servire per la portata massima stimata del singolo posto utilizzo, per il relativo fattore di contemporaneità. Le ipotesi fatte per il calcolo

delle portate di progetto, salvo diverse specifiche richieste della committenza indicate in appendice A, sono:

Gas compressi vuoto

Portata massima stimata per ogni utenza 20 l/min 10 l/min

Fattori di contemporaneità 30% 50%

Il dettaglio dei calcoli è riportato nei documenti in appendice.

L’esito dei calcoli di dimensionamento è riportato al par.7 della presente relazione.

5.2 Definizione dei Diametri tubazioni per gas compressi

Per il dimensionamento delle stesse tubazioni si calcolano le perdite di carico fra centrali di produzione (si assume 1000 kPa in centrale

– 10 bar) e prese più sfavorite e considerando valori accettabili quelli minori di 100 kPa (1 bar), osservando la limitazione che la

velocità nei tubi non superi il valore di 10-15 m/s.

In tal modo si garantisce una pressione minima di 900 kPa (9 bar) a monte di ogni postazione di utilizzo.

Nel passaggio da dorsale di reparto a stacco nei locali si è tenuto conto del differente materiale (rame – dorsali primarie, acciaio inox

– stacchi ai punti di utilizzo).

I diametri delle tubazioni vengono fissati con il seguente procedimento:

Si individuano i diametri di progetto, per le varie sezioni ed i vari gas, in base alla disponibilità commerciale ed a standard di

buona tecnica.

Si verifica che i diametri individuati consentano di rispettare le specifiche di prestazioni finali dell’impianto

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Esito dimensionamento dei componenti

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Se le specifiche non sono rispettate si aumentano di diametri delle sezioni considerate e si ripete la verifica.

Il dettaglio dei calcoli è riportato nei documenti in appendice.

L’esito dei calcoli di dimensionamento è riportato al par.7 della presente relazione.

5.3 Definizione dei Diametri tubazioni per vuoto

Occorre verificare che la perdita di carico dalla centrale al punto più sfavorito della rete sia inferiore a 25 kPa (250 mbar), in modo da

garantire all’utenza almeno una pressione di 60 kPa assoluti (600 mbar). L’accettabilità del valore di perdita di carico di 25 kPa

sulla rete distributiva deriva dalla seguente analisi:

a) Pressione assoluta in centrale vuoto: 20 kPa

b) Max perdita di carico accettabile sulla linea: 25 kPa

c) Incidenza Perdita di carico intrinseca del riduttore di vuoto: 15 kPa

d) Pressione assoluta finale al posto di utilizzo: 60 kPa (a+b+c)

Il dettaglio dei calcoli è riportato nei documenti in appendice.

L’esito dei calcoli di dimensionamento è riportato al par.7 della presente relazione.

6 ESITO DIMENSIONAMENTO DEI COMPONENTI

6.1 Centrali

Riepilogando i dati di portata dell’intera struttura si ottiene il seguente prospetto:

Gas O2 N2 AC CO2 VU

Piano Seminterrato 258,00 lt/min 270,10 lt/min 717,00 lt/min 246,00 lt/min 210,00 lt/min

Piano Rialzato 180,00 lt/min 301,50 lt/min 308,49 lt/min 228,00 lt/min 330,00 lt/min

Piano Primo 216,00 lt/min 258,00 lt/min 288,00 lt/min 216,00 lt/min 225,00 lt/min

TOTALE GENERALE 654,00 lt/min 829,60 lt/min 1313,49 lt/min 690,00 lt/min 765,00 lt/min

39,24 mc/h 49,78 mc/h 78,81 mc/h 41,40 mc/h 45,90 mc/h

Sulla base dei risultati ottenuti si possono trarre le seguenti considerazioni di dimensionamento:

1. Le centrali a scambio automatico per i gas O2, N2 e CO2 dovranno essere in grado di garantire almeno una portata max di

50 m3/h.

2. La centrale aria compressa dovrà essere in grado di erogare una portata max pari almeno ad 80 m3/h; per ottenere ciò

saranno operativi contemporaneamente due skid compressori da 45 m3/h ciascuno (portata globale 90 m3/h) ed il terzo

sarà in stand-by, utilizzabile per i picchi di portata o in caso di fermo macchina di uno dei due precedenti compressori.

3. La centrale del vuoto dovrà essere in grado di aspirare, alla pressione ambiente, una portata max pari almeno a 50 m3/h;

per calcolare una sorgente di produzione del vuoto bisogna convertire la portata aspirata a pressione ambiente (50 m3/h),

in portata dilatata per effetto del vuoto, applicando un fattore correttivo almeno pari a 2,85 secondo la seguente tabella:

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Esito dimensionamento dei componenti

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La centrale del vuoto dovrà quindi essere composta da pompe aventi una potenzialità di almeno 142,5 mc/h. Per tener conto

dei prodotti in commercio più prossimi al valore calcolato si prevede una centrale di portata max erogabile pari a 150 m3/h.

6.2 Rete distributiva

Sulla base dei criteri indicati al par.6 della relazione e come evidente dai calcoli riportati in appendice, le dorsali di distribuzione in

rame esistenti verificano le ipotesi di progetto. I diametri delle tubazioni in rame utilizzati per il collettore principale di distribuzione e

per le colonne montanti sono i seguenti:

sez. in studio ØO2 ØN2 ØCO2 ØAC ØVU

Collettore da centrali a colonne montanti: 22x1 22x1 22x1 28x1 54x2

Colonna Montante M.1 16x1 18x1 16x1 22x1 42x1,5

Colonna Montante M.2 16x1 18x1 16x1 22x1 54x2

Colonna Montante M.3 16x1 18x1 16x1 22x1 54x2

Colonna Montante M.3 bis 16x1 18x1 16x1 22x1 35x1,5

Colonna Montante M.4 16x1 18x1 16x1 22x1 42x1,5

Per le singole dorsali di piano in ciascun dipartimento si rimanda agli elaborati grafici di progetto.

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Esito dimensionamento dei componenti

M07-3-c file: [RT01-RELAZIONE TECNICO SPECIALISTICA-170427]

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6.3 Stacchi di derivazione ai posti di utilizzo

Sulla base dei criteri indicati al par.6 della relazione e come evidente dai calcoli riportati in appendice, gli stacchi in acciaio inox AISI

316 L ai posti di utilizzo avranno i seguenti diametri di progetto:

tipologia stacco Tubazione in controsoffitto Calata al posto di utilizzo

singolo Gas compressi: Ø10

Vuoto: Ø12

Gas compressi: Ø10

Vuoto: Ø12

multiplo Gas compressi: Ø12

Vuoto: Ø16

Gas compressi: Ø10

Vuoto: Ø12

6.4 Contatori massici

I contatori massici, essendo installati sulla tubazione in uscita dal quadro di intercetto, devono essere dimensionati sulla base della

quota parte di portata di competenza per quel determinato comparto. I dati riepilogativi di portata per ogni singolo dipartimento sono

indicati nel seguente prospetto:

CALCOLO DELLA PORTATA SUDDIVISA PER OGNI QUADRO DI INTERCETTAZIONE

PIANO SEMINTERRATO

Gas O2 N2 Aria CO2 Vuoto

Dipartimento Cesar 150,00 lt/min 146,10 lt/min 549,00 lt/min 138,00 lt/min 115,00 lt/min

Dip. Scienze Chimiche e Geologiche 72,00 lt/min 88,00 lt/min 132,00 lt/min 72,00 lt/min 60,00 lt/min

Dip. Scienza della vita e dell'ambiente 36,00 lt/min 36,00 lt/min 36,00 lt/min 36,00 lt/min 35,00 lt/min

PIANO RIALZATO

Gas O2 N2 Aria CO2 Vuoto

Dipartimento Cesar 90,00 lt/min 145,50 lt/min 134,49 lt/min 120,00 lt/min 115,00 lt/min

Dip. Scienza della vita e dell'ambiente 60,00 lt/min 126,00 lt/min 144,00 lt/min 78,00 lt/min 190,00 lt/min

Dip. Scienze Chimiche e Geologiche 30,00 lt/min 30,00 lt/min 30,00 lt/min 30,00 lt/min 25,00 lt/min

PIANO PRIMO

Gas O2 N2 Aria CO2 Vuoto

Dipartimento Scienze Biomediche 96,00 lt/min 96,00 lt/min 96,00 lt/min 96,00 lt/min 80,00 lt/min

Dip. Scienze Chirurgiche + Stanze 74-75 del Dip. Scienze Biomediche + Stanze 94-95-96

del Dip. Scienze della vita 108,00 lt/min 108,00 lt/min 108,00 lt/min 102,00 lt/min 90,00 lt/min

Dip. Scienza della vita e dell'ambiente stanze 117dx / 117sx

12,00 lt/min 54,00 lt/min 84,00 lt/min 18,00 lt/min 55,00 lt/min