Università degli Studi di Pisa
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Università degli Studi di PisaValerio Cutini
insegnamento di
Tecnica Urbanistica• Corso di laurea triennale in Ing. Edile
a.a. 2013 / 2014
Lezione n° 9. L’approccio configurazionale.
Basi concettuali
Londra, 27 luglio 2012
Bill Hillier nel 1986 introduce la Space Syntax, complesso di tecniche di analisi configurazionale
L’analisi configurazionale
Una metodologia quantitativa per l’analisi dello spazio urbano basata su un approccio percettivo è stato introdotta alla metà degli anni ‘80
valerio cutinia.a. 2013-2014
Sommario
Basi concettuali dell’approccio configurazionalePrincipali tecniche operative
Utilità e possibili applicazioni
Principali riferimenti bibliografici
Basi concettuali dell’approccio configurazionale
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Le basi della teoria configurazionale
Alla radice dell’approccio configurazionale allo studio dei centri abitati sono 3 assunzioni
La decisiva influenza della struttura dello spazio urbano sui fenomeni che hanno
luogo al suo internoL’importanza dell’apprezzamento percettivo dello spazio sulle scelte comportamentali al
suo internoL’assunzione della griglia dei percorsi urbani
come struttura costitutiva dello spazio urbano
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L’importanza dello spazio urbanoAllo spazio urbano è riconosciuto il ruolo di matrice primaria dei fenomeni che su di esso hanno luogo
È infatti l’articolazione dello spazio di un insediamento a dettare la distribuzione delle correnti di traffico e, in conseguenza, le precondizioni per la localizzazione delle attivitàLo spazio urbano contiene quindi intrinsecamente la vocazione di ogni sua parte ad accogliere le attività che più beneficiano della presenza di traffico
la formazione del movimentola localizzazione delle attività
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L’articolazione dello spazio urbano si riduce ai soli valori dell’ impedenza spaziale fra coppie di
attività
I modelli di interazione spaziale
La tipica logica dei modelli di interazione spaziale può essere così sintetizzata
La consistenza e la posizione delle attività insediate
La distribuzione dei flussi e l’intensità delle interazioni
input output
Lo spazio urbano è assunto come una invariante, condizione intrinseca del funzionamento del
sistema
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I modelli configurazionali
La tipica logica dei modelli configurazionali può essere così sintetizzata
L’articolazione dello spazio urbano
La distribuzione del movimento e delle attività
input output
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Non più scenario inattivo, lo spazio di un insediamento assume un ruolo attivo
Lo spazio urbano è il fattore primario della produzione del movimento e della localizzazione
delle attività
L’apprezzamento percettivo dello spazio
Il modo in cui lo spazio è utilizzato dipende dal modo in cui gli utenti si muovono al suo
interno Il modo in cui gli utenti si muovono in un
insediamento dipende dal modo in cui essi percepiscono il suo spazio
È quindi la percezione visiva dello spazio a dettare le indicazioni per il movimento e, per
il suo tramite, le precondizioni per l’utilizzazione del suoloIl movimento avviene secondo serie di
percorsi lineari, correlati a linee visuali (viewsheds) nello spazio dell’insediamento
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Percorsi e viewsheds: un esempio
Lucca
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Focalizzare l’attenzione sulle relazioni che interconnettono gli elementi spaziali e non sulle
caratteristiche morfologiche o geometriche
Riconoscere nella griglia dei percorsi di un insediamento la struttura del suo spazio
significaApprezzare lo spazio come una successione di
elementi discreti, fra loro interrelati
La struttura della griglia urbana
Il sistema urbano è quindi apprezzato come una trama di elementi spaziali relazionati,
ovvero come una rete
aba
b
a b
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Morfologia e assetto relazionale.Un esempio: San Gimignano
San Gimignano griglia urbanaconvex mapaxial mapgrafo
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Morfologia e assetto relazionale. Alcuni esempi
Lorini
Scamozzi
grafoaxial map
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Dalla griglia al sistemaLa riduzione della griglia a sistema avviene con:
La connessione fra coppie di elementi
La profondità di un elemento rispetto ad un altro
la scomposizione in elementi spaziali discretil’introduzione di 2 relazioni di sistema
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solamente gli elementi connessi appartengono al sistema
la distanza che li separa, misurata topologicamente nel numero degli elementi interposti lungo il percorso più breve
Relazione di appartenenza
Relazione di struttura
Dalla griglia al sistemaLa riduzione della griglia a sistema avviene con:
Sulle comuni basi concettuali dell’approccio configurazionale, sono stati introdotte diverse modalità di scomposizione della griglia in elementi spaziali discretiQuesto aspetto costituisce la discriminante su cui si dividono le diverse tecniche operative fin qui introdotte, le tecniche configurazionali
la scomposizione in elementi spaziali discretil’introduzione di 2 relazioni di sistema
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