Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI SCIENZE ... · •Se l’etanolo fosse stato...
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Alcol e salute
Prof. Silvano Monarca
Università degli Studi di PerugiaFACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE
- CORSO DI MEDICINA SOCIALE -
Che cos’è l’alcol
• L’alcol (etanolo) è una sostanza psicotropa
capace di produrre dipendenza fisica e circa 60
diverse malattie, disturbi e problemi sanitari.
Inoltre produce numerosi danni sociali, familiari
ed economici.
• Se l’etanolo fosse stato scoperto oggi in
laboratorio i risultati dei test di tossicità non
avrebbero permesso la sua immissione nel
mercato.
Impatto sulla salute dell’alcol
• L’alcol è il terzo fattore di rischio per
morti premature e disabilità nel mondo,
il secondo in Europa, che continua a
contraddistinguersi come l’area con i più
rilevanti cambiamenti nei modelli di
consumo alcolico rispetto agli stili e
modelli tradizionali e il più elevato impatto
registrato su scala mondiale in termini di
disabilità, mortalità prematura e malattia.http://www.who.int/healthinfo/global_burden_disease/GBD_report_
2004update_full.pdf
Epidemiologia e monitoraggio
alcol-correlato in Italia• http://www.iss.it/binary/pres/cont/rapporto_
istisan_epidemiologia_e_monitoraggio_20
12.pdf
ALCOL
Un problema sanitario, sociale ed
economico
INTOSSICAZIONE INCIDENTI e VIOLENZA
PATOLOGIE “ACUTE” DISTURBI PSICOLOGICI
ABUSO CRONICO PATOLOGIE ALCOL-CORR.
PROBLEMI PSICHIATRICI
DIPENDENZA PERDITA AUTONOMIA ESCLUSIONE SOCIALE
PROBLEMI FAMILIARI
Metabolismo
dell’etanolo
Assorbimento 30-90 min.
(stomaco e intestino)
Dal fegato al circolo sanguigno
Diffusione in tutti i tessuti
2-10% eliminazione diretta
(reni, sudore, polmoni)
Oltre il 90% distruzione metabolica (fegato)
Le unità alcoliche
Effetti dell’alcol
….dipendono dalla concentrazione di alcol nel
sangue (alcolemia)
0,5 – 1%: EUFORIA… minor concentrazione,
movimenti più incerti, maggiore tempo di reazione,
instabilità emotiva…
1,5%: EBBREZZA (“Brillo”)… rossore, aumenta la
frequenza del respiro e dei palpiti, loquacità,
confusione mentale…
2%: UBRIACHEZZA… incoerenza, mancanza di
autocritica, incoordinazione motoria, insensibilità al
dolore…
3%: UBRIACHEZZA GRAVE… visione doppia,
rallentamento grave dei riflessi, grave
incoordinazione motoria, confusione mentale…
4%: COMA… perdita duratura della coscienza,
assenza di sensibilità e dei riflessi…
5%: PERICOLO DI MORTE…
EPIDEMIOLOGIA DEI CONSUMI
Consumi pro-capite di alcol puro
nel mondo
Adult per capita alcohol consumption in the world measured in pure alcohol per person per year WHO, 2005
Consumi pro-capite nel 2005 di
alcol puro in Europa
http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0004/128065/e94533.
• Osservando il consumo annuo di alcol puro pro-capite nei Paesi europei si evidenzia una enorme variazioni tra paese e paese, con una media europea di 9,24 litri nel 2005. L’Italia mostra livelli medi di consumo inferiori alla media europea, ma quando si osservano i dati relativi al consumo eccessivo, le percentuali di forti bevitori risultano abbastanza elevate, specialmente tra le donne, che raggiungono il secondo posto in graduatoria
Preferenza delle bevande alcoliche
in Europa
Forti consumatori episodici (>60 g
di alcol puro in una occasione).
Maschi-2003
Forti consumatori episodici (>60 g
di alcol puro in una occasione).
Femmine-2003
Frequenza di consumi
Frequenza di consumi eccessivi
(binge drinking= 5 U.A. in una
singola occasione)
Frequenza di consumi eccessivi
tra i giovani
Prevalenza (%) di consumatori a
rischio 11-18enni (2007)
Quanto si può bere?
Conclusioni
• Poco meno di due terzi della popolazione tra 18 e 69 anni del pool delle Asl che partecipano al sistema Passi consumano abitualmente alcolici. Quasi un sesto di loro può essere considerato un bevitore ad alto rischio.
•
• I controlli sistematici con etilotest in tutte le classi di età costituiscono uno strumento di provata efficacia nella riduzione della mortalità per incidenti stradali. Dai dati della sorveglianza Passi, però, risultano ancora poco diffusi e sembrano indirizzati maggiormente verso i giovani. C’è quindi un ampio margine di miglioramento, grazie a una maggiore diffusione di pratiche di prevenzione e contrasto già avviate nel nostro Paese.
Gli alcolpops e i giovani
ALCOL IN CIFRE
In Italia 1 giovane
su 4 muore a
causa dell’alcol
7
8
9
10
11
12
13
14
1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005
I t a l y
E U a v e r a g e
170101 +Annual pure alcohol consumed/person,litres
In Italia, il consumo medio pro-capite di alcol puro è diminuito del 37 % circa nel corso degli ultimi 20 anni. Grazie a ciò l’Italia è uno dei tre Paesi europei che ha raggiunto l’obiettivo prefissato dal WHO della riduzione del 25 % dei consumi di alcol entro l’anno 2000 (Health For All).
… Si conferma un cambiamento registrato già da altri punti di osservazione.
Il consumo di alcolici è diminuito a 7,5 litri, ancora troppo rispetto alle indicazioni dell’Oms di 6 litri l’anno pro-capite.
Ma, mentre calano i consumi, aumentano i consumatori: dal 71% al 75% della popolazione. Allo stesso tempo diminuiscono gli astemi.
L’aumento dei consumi riguarda poi le donne e ipiù giovani. A bere più vino sono gli uomini e sono sempre loro ad ubriacarsi di più. Ma i dati parlano anche di un consumo a rischio in crescita fra le donne…
Relazione al Parlamento del
ministero della Salute, sugli
interventi legati alla legge
quadro in materia di alcol, 2002
ALCOL E SALUTE
Correlazione tra consumi di alcol
e salute
MORTI:Ogni anno solo in Italia circa 30.000
persone muoiono a causa dell’alcol per
cirrosi epatica, tumori, infarto del
miocardio, suicidi, omicidi, incidenti
stradali e domestici e per incidenti in
ambienti lavorativi.
Anni di vita persi (%) a causa di invaliditàpermanente, patologia di lunga durata,mortalità prematura nelle nazioni occidentaliattribuibili ai principali fattori di rischio
The World health Report 2002. Reducing risks, promoting healthy life.
AZIONE DIRETTA
Alterazione chimica delle membrane cellulari
CONSEGUENZE DEL METABOLISMO
Degradazione (acetaldeide e acido acetico) Aumentata produzionedi radicali liberi
CARENZA NUTRIZIONALE QUALITATIVA
―Sostituzione calorica‖ dell’etanolo (7 Kcal/g) Malassorbimento
CARENZA NUTRIZIONALE QUALITATIVA
Vitamine (ac.folico, B1, B6, B3, A, C, E, B12) Elettroliti (K, Mg, Ca,Zn, P)
PERDITE
Sanguinamento gastro-enterico aumentato lavoro cellulare
MECCANISMI D’AZIONE
TOSSICA DELL’ETANOLO
Effetti dannosi alcol-correlati:
benessere sociale, violenza e
incidenti
Associazione tra alcol e morti violente
0 1-100 101-250 251-400 >400
Weekly alcohol consumption (g)
5
0
4
0
3
0
2
0
1
0
Mort
alit
y/1
000
Violent death
Other causes of death
Andreasson S, et al. British Medical Journal.1988;296:1021-25.
Incidenti stradali per 100000 abitanti per tutte
le etàFrance 2002 11.43
Georgia 2001 3.99
Germany 2004 6.44
Greece 2003 14.56
Hungary 2003 13.41
Iceland 2003 7.47
Ireland 2002 8.79
Israel 2003 7.51
Italy 2001 11.81
Kazakhstan 2003 11.69
Kyrgyzstan 2004 19.54
Latvia 2004 19.19
Lithuania 2004 21.47
Luxembourg 2004 11.32
Malta 2004 3.36
Monaco
Tasso alcolemico e rischi di
incidenti
Alcolemia e guida
0.3 0.4 0.5 0.6 0.8
Corrispondente a *
Circa una lattina e mezzo di birra
Poco meno di due lattine di birra
Due lattine e mezzo di birra
Quasi tre lattine di birra
Poco più di tre lattine di birra
Provoca effetti di:
Riduzione della capacità di guida. Euforia: rischi sottovalutati. Aumento della velocità. Reazioni lievemente ritardate
Riduzione delle reazioni psico-fisiche
Riduzione della visione laterale, segnali stradali sempre più confusi
Errori nella guida e forte riduzione della capacità di reazione
Notevole difficoltà nel rendersi conto della misura della velocità, nella posizione del veicolo. Difficoltà di guida.
*Gli esempi si riferiscono a un uomo di 80 chilogrammi di peso
Riduce il tempo di
reazione (coordinazione
dei movimenti)
con un alcolemia di
0,7g/l
Crea un senso di
benessere e di sicurezza si
sopravvaluta le
proprie capacità con un
alcolemia di solo 0,2g/lt
Cosa può causare l’alcol?
Il modo in cui l'alcol entra nel circolo sanguigno
IL FEGATO RIESCE A
DISTRUGGERE NON PIU’ DI
8 GR DI ALCOL ALL’ORA
Per smaltire 1/2 litro di vino oppure 5
bicchierini di super-alcolici ci mette 7 ore
Fase terminale di tutte le evenienze epatiche
può essere il coma epatico, dove si ha una
necrosi massiva delle cellule del fegato. Si
può arrivare fino al 60% di mortalità
Danni neurologici
Traumi cranici: con possibili ematomi
nel cervello…
Epilessia: perdita di coscienza,
convulsioni, incontinenza e
disorientamento
Atrofia cerebrale: il cervello si riduce
di volume e progressivamente si
compromettono la memoria, il
pensiero, l’affettività
Polineurite alcolica: dolori notturni,
formicolii, disturbi motori
fino all’incapacità di muoversi…
Danni psichici
Delirio cronico di gelosia: si immagina il partner con
altri/e e sogna di vendicarsi…finisce per trasformarsi
in malattia psichica
Allucinosi: grave malattia psichica con allucinazioni
soprattutto uditive, con voci minacciose, insultanti e
persecutorie
Delirium tremens: è un disturbo caratterizzato da
profonda confusione, tremori ed allucinazioni
FATTORI DI RISCHIO:
■Assunzione di alcol protratta. Bere
troppo e regolarmente per un lungo
periodo può causare la dipendenza fisica
dall’alcol.
■Età. Chi inizia a bere da giovane corre
maggiori rischi di dipendenza o abuso.
■Sesso. Gli uomini corrono maggiori rischi
di dipendenza rispetto alle donne, tuttavia
le donne rischiano maggiormente di
soffrire di patologie connesse al bere, ad
esempio di malattie epatiche.
• Meccanismi possibili:
–Le donne hanno un più basso contenuto di acqua
nel corpo che provoca una più alta alcolemia
–Le donne hanno livelli inferiori di un enzima (alcol
deidrogenasi) nella mucosa gastrica che provoca un
aumento del 30% dell’assorbimento di alcol nel
sangue
– I livelli ormonali durante il ciclo mestruale può
influenzare il metabolismo dell’alcol, aumentando la
vulnerabilità agli effetti dell’alcol
Donne e alcolLe donne sono più sensibili all’azione dell’alcol
• Inoltre le donne in gravidanza devono astenersi completamente dall’uso di alcol onde prevenire patologie fetali.
• L’alcol ingerito da una donna in gravidanza infatti attraversa facilmente la placenta arrivando direttamente al feto.
• L’alcol interferisce con il normale sviluppo fetale aumentando il rischio di aborto, morte fetale, nascita preminente, basso peso alla nascita, anormalità di sviluppo, ritardo mentale e alterazioni somatiche più o meno evidenti.
Alcol e gravidanza
Il consumo di ALCOL in gravidanza provoca:
aborto, ritardato accrescimento del feto e
basso peso alla nascita, parto prematuro,
malformazioni fetali…
Con ritardo mentale, microcefalie (testa e cervello
piccoli, malformazioni scheletriche)
Sindrome fetale alcolica
Sindrome fetale alcolica (F.A.S.)
La fetopatia alcolica è stata descritta per la prima volta nel
1968, è caratterizzata da:
a) Microencefalia
b) Anomalie facciali: piccole fessurazioni palpebrali
c) Ritardo di crescita prenatale
d) Ritardo di crescita postnatale
e) Disfunzione dei movimenti fini
f) Difetti cardiaci
g) Anomalie dei genitali esterni
h) Anomalie dell’orecchio interno
i) Ritardo mentale collegato a malformazioni dell’ippocampo
Areas of the brain that can be damaged in utero by
maternal alcohol consumption
■Precedenti familiari. Il rischio di
alcolismo è maggiore tra chi avuto un
genitore alcolista.
■Depressione e altri disturbi mentali.
L’abuso di alcol o di altre sostanze è
frequente tra chi soffre di disturbi mentali,
ad esempio di ansia o di depressione
■Fattori sociali e culturali.
• avere degli amici o il partner che bevono
regolarmente;
• rappresentazione dell’alcol data dai mezzi
di comunicazione può far passare il
messaggio che è necessario bere per
sentirsi alla moda, e che non c’è nulla di
male se si esagera con l’alcol.
Definizione di alcolismo
L’alcolismo è un “disturbo comportamentale cronico che si
manifesta dopo l’ingestione ripetuta di bevande alcoliche in
misura eccedente gli usi dietetici e sociali della comunità e tale
da interferire con la salute del bevitore e con le sue funzioni
sociali ed economiche” (OMS)
Caratteristiche della dipendenza da alcol
1) Tolleranza
2) Dipendenza fisica (sindrome d’astinenza)
3) Dipendenza psichica
4) Psicosi tossica
SINTOMI DELL’ALCOLISMO:
■Incapacità nel limitare la quantità di alcol
che si assume,
■Necessità urgente o impulsione a bere,
■Sviluppo della tolleranza all’alcol: per
avvertire gli effetti occorre berne di più,
■Problemi legali o difficoltà relazionali, di
lavoro o economiche dovuti al bere,
■ Bere da soli o di nascosto,
■ Sintomi fisiologici di astinenza, ad
esempio nausea, sudorazione e tremore,
quando non si beve,
■ Incapacità di ricordare conversazioni o
impegni presi, fenomeno spesso definito
come blackout,
■ Ritualità: bere in momenti ben precisi
diventa un rito e ci si sente contrariati se
qualcuno ci disturba, ci costringe a
rinunciare o ci fa notare che c’è qualcosa
che non va,
■ Perdita di interesse per le attività e gli
hobby che un tempo ci appassionavano,
■ Irritabilità quando si avvicina il momento di
bere, soprattutto se non si hanno alcolici
sotto mano,
■ Alcolici conservati in luoghi improbabili, a
casa, sul posto di lavoro o in macchina,
■ Bere bicchieri su bicchieri, chiedere il bis,
ubriacarsi intenzionalmente per sentirsi
meglio o sentirsi ―normali‖.
Dipendenza fisica
• tolleranza (necessità di aumentare le dosi di
alcol per ottenere gli stessi effetti)
• perdita di controllo sulla sostanza alcol
• desiderio compulsivo di bere
• sindrome di astinenza (comparsa di sintomi
come l'irritabilità oppure tremori generalizzati
fino al delirium tremens successivi alla
riduzione dell'alcolemia)
L’alcolismo e l’abuso di sostanze sono stati associati al
polimorfismo del gene che codifica per il recettore della dopamina
D2
L’allele A1 del gene DRD2 è considerato un marker della
vulnerabilità per l’alcolismo e il tratto antisociale
Le varianti del gene per il recettore dopaminergico D2 sarebbero
predisponenti al comportamento compulsivo in generale e spiegano
la relazione additiva delle sostanze d’abuso
Gli effetti dell’alcool sul cervello sono mediati sia da alterazioni
genetiche predisponenti, ma anche da un polimorfismo genetico che
codifica per l’alcool-deidrogenasi e l’acetaldeide-deidrogenasi
Alcolismo e fattori genetici
Alcolismo: una malattia da
curare, ma solo il 10% lo fa
• 17.05.2011• Non un semplice vizio: l’alcolismo è una vera e propria patologia, che
riguarda probabilmente più persone di quanto comunemente si creda.
Anche per questo forse, la sua incidenza è sottovalutata e troppo spesso
non ci si preoccupa di curarsi.
Gli esperti definiscono l’alcolismo come una malattia cronica recidivante
che in Italia riguarda circa 1,5 milioni di persone; di queste appena
100mila sono in trattamento terapeutico, pur essendo una malattia che ―si
può e si deve curare‖.
Tra i problemi emergenti dell’alcolismo – malattia cronica originata da più
fattori quali la genetica, l’ambiente e lo stile di vita – l’esperienza sul
campo evidenziala poliassunzione, con modalità di consumo molto
pericolose come il connubio di alcol e anfetamine o di alcol e cocaina;
l’abbassamento dell’età del primo uso; l’aumento della popolazione
femminile.
Giovani, alcol e salute• livelli di consumo elevate sono inoltre strettamente correlate
con gli incidenti stradali e la violenza su sè stesso e sugli altri Incidenti alcol-correlati portano ad un numero elevato di morti o disabilità tra i giovani.
• il cervello in sviluppo appare più sensibile agli effetti tossici del consumo cronico di alcol rispetto al cervello adulto. Per tali motive il forte consumo di alcol durante l’adolescenza può influenzare negativamente lo sviluppo di alcune aree del cervello tra i quali l’ippocampo, coinvolto nell’apprendimento e la memoria
• studi sperimentali e sull’uomo suggeriscono che il forte consumo in giovane età può avere effetti dannosi sulle ossa, sulla crescita e sullo sviluppo endocrino.
• alcol può influenzare comportamenti sessuali a rischio, con aumentati rischi per:– malattie sessualmente trasmesse (AIDS, sifilide, ecc.);
– gravidanze indesiderate;
– violenze sessuali e stupri
Alcol e giovani: il cervello
Many people begin to drink alcohol during adolescence andyoung adulthood. Alcohol consumption during thisdevelopmental period may have profound effects on brainstructure and function. Heavy drinking has been shown toaffect the neuropsychological performance (e.g., memoryfunctions) of young people and may impair the growth andintegrity of certain brain structures.
Alcol e cervello dei giovani
Interessante è il danno cerebrale da etanolo, argomento di studi clinici su modello murinico, che di recente hanno evidenziato la pericolosità dell’uso e abuso cronico di bevande alcoliche soprattutto nell’età di sviluppo cerebrale, cioè fino ai 24 anni, per cui i giovani:
Sono meno sensibili all’intossicazione
Sono più sensibili alla disinibizione
Perdono più facilmente le capacità mnesiche
Perdono più facilmente le funzioni cognitive
Binge Drinking Leads To
Neurocognitive Deficits Among
College Students• ScienceDaily (May 25, 2007) — Researchers
know that alcoholics tend to have poorer
neurocognitive functioning, including decision
making, than non-alcoholics do. Less is known,
however, about alcohol's effects on decision-
making capabilities among people who drink
heavily but are not considered alcoholics. A
new study has found that binge drinking can
lead to poor decision making among college
students, independent of impulsivity.Alcoholism: Clinical & Experimental Research (2007, May 25). Binge Drinking Leads To Neurocognitive Deficits Among College Students. ScienceDaily. Retrieved September 18, 2008, from http://www.sciencedaily.com /releases/2007/05/070524164458.htm
Effetti gastrointestinali ed endocrini
DANNI A CARICO
DELL’APPARATO DIGERENTE:
Epatite alcolica Dovuta ad un’assunzione cronica di
bevande alcoliche, che provocano un danno cronico. Si
evidenzia, in stato avanzato: con ittero, ascite, confusione
mentale, fino ad arrivare all’insufficienza epatica può
portare alla cirrosi anche dopo la cessazione
dell’assunzione di alcol.
Cirrosi epatica malattia cronica dove si ha un
sovvertimento completo della struttura epatica, con la
ricostruzione di un tessuto anomalo,(tessuto cicatriziale),
che non funziona
Alcol e mortalità per cirrosi
In uno studio di coorte su oltre 6000 forti bevitori
(introito mediano 200 g di puro etanolo/die) l’alcol
aumenta il rischio di mortalità per cirrosi di 27 volte
negli uomini e 35 nelle donne.
Al di sopra di 60 g/die di etanolo, il numero di drinks, latipologia del consumo (costante/occasionale), il tipo dibevanda e il genere (M/F) non sono risultati fattoriaddizionali.
(Jorgensen et al.,J Hepatology 2004)
Sinergismo alcol-fumo• Oral cancer• People who drank heavily and smoked had a 300-times higher risk of oral and
pharyngeal cancer than people who neither drank nor smoked (Zheng et al. 2004).
• Approximately 80 percent of oral and pharyngeal cancer cases in men and about 65 percent of cases in women can be attributed to alcohol and tobacco use (Blot et al. 1988; Negri et al. 1993; Hayes et al. 1999; Bosetti et al. 2000).
• Laryngeal cancer• In various studies, the relative risk (RR) of laryngeal cancer associated with the highest
consumption levels of both alcohol and tobacco ranged from 8.0 to more than 100 (Altieri et al. 2005).
• In an Italian study, 25 percent of laryngeal cancer cases in men could be attributed to alcohol consumption and about 75 percent could be attributed to smoking (Tavani et al. 1994).
• Esophageal cancer• In a U.S. study, the RR for esophageal squamous cell carcinoma (SCC) associated with
combined heavy alcohol and tobacco use was 35.4 in White males and 149.2 in Black males compared with non- or light smokers and drinkers (Brown 1994).
• More than 80 percent of esophageal SCC can be attributed to alcohol and tobacco consumption (Castellsagué et al. 1999; Brown et al. 1994).
• Liver cancer• Alcohol consumption and smoking appear to be independent risk factors for hepatocellular
carcinoma (HCC); the exact relative risks associated with both habits are unknown.
• In several studies, between 25 and 30 percent of HCC cases could be attributed to alcohol and/or tobacco use (Jee et al. 2004; Wang et al. 2003).
Rischi cancerogeni
Association Between Level of Alcohol Consumption and the Development of
Certain Types of Cancer
Pooled RR (95% Confidence Interval) Associated
With Alcohol Consumption*
Tipi di cancro 25 g/day 50 g/day 100 g/day
Bocca e faringe 1.75 (1.70–1.82) 2.85 (2.70–3.04) 6.01 (5.46–6.62)
Laringe 1.38 (1.32–1.45) 1.94 (1.78–2.11) 3.95 (3.43–4.75)
Esofago 1.51 (1.48–1.55) 2.21 (2.11–2.31) 4.23 (3.91–4.59)
Fegato 1.17 (1.11–1.23) 1.36 (1.23–1.51) 1.86 (1.53–2.27)
Effetti cardiovascolari
Rischi relativi per ictus emorragico
Fibrillazione atriale: a rischio le
donne bevitrici
• L'assunzione lieve-moderata di alcolici, fino a due bevande al giorno, non è associata ad un aumento del rischio di fibrillazione atriale, ma superare questa soglia porta ad un netto aumento di tale rischio. L'alcool è sempre stato associato ad un incremento del rischio di fibrillazione atriale, soprattutto in caso di eccessi acuti, e tale associazione era già stata dimostrata negli uomini, ma nelle donne non era finora chiaro quali quantità fossero necessarie per incrementare il rischio. In sostanza, mentre l'entità dell'aumento del rischio è simile a quella del sesso maschile, la soglia di rischio potrebbe risultare significativamente più bassa. (JAMA. 2008; 300: 2489-96)
Alcol: non si notano benefici al cuore
a livello di popolazione
Studio comparativo in 15 Paesi Europei (OMS, 2001)
• I risultati non suggeriscono alcuna relazione fra il consumototale di alcol e la mortalità per malattie ischemiche.
• "Di più è peggio": aumenti nei consumi pro-capiteaumentano la mortalità alcol-correlata ed i danni relativi
• Questi risultati sono stati riscontrati in tutti i paesi e trafemmine e maschi di tutte le età.
• Ciò suggerisce che un aumento del consumo pro capitenon produce alcun effetto protettivo sulla salute.
Altri effetti tossici
Danni al sistema
endocrinoCon il tempo si può avere
ipogonadismo sia maschile che
femminile, con patologie legate alla
difficoltà della riproduzione, impotenza,
ipospermia ecc…
Alcol e sviluppo nei giovani
Studi clinici su modello murinico hanno
anche evidenziato la relazione tra uso-
abuso di etanolo e la diminuzione
delle concentrazioni plasmatiche di
testosterone ed ormone della crescita
a causa di una diminuita secrezione di
entrambi.
Ciò desta interesse soprattutto riguardo
all’aumento dei giovani bevitori in cui
queste carenze si avvertono come
deficit dello sviluppo.
FAQ1. Qual è il trend dei consumi di bevande
alcoliche in Italia?
2. Quali sono gli effetti dannosi diretti e indiretti sulla salute dell’abuso di alcol?
3. Quale influenza ha l’abuso di alcol sul cancro?
4. Quale influenza ha l’abuso di alcol sugli incidenti stradali e sul lavoro?
5. Che cosa è la sindrome fetale alcolica?
6. Ci sono differenze tra i due sessi nella tossicità dell’alcol?
7. Quali effetti ha l’alcol sui giovani?