Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di ... · Piano d’Azione per...
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Università degli Studi di Perugia
Facoltà di Ingegneria
Corso di Pianificazione Energetica
prof. ing. Francesco Asdrubali
a.a. 2013-14
PIANI ENERGETICI COMUNALI
PIANI ENERGETICI COMUNALI (PEC)
L’articolo 5, comma 5, della Legge n. 10/91 prevede che “I Piani Regolatori Generali
(PRG) dei Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti devono prevedere uno
specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia”.
- Il PEC riguarda pertanto 136 Comuni del nostro Paese, per complessivi 21 milioni di
abitanti;
- Un monitoraggio effettuato nel 2000 evidenzia che solo 23 città (17% di quelle
interessate) hanno elaborato un PEC;
- La sempre maggior attenzione per l’ambiente, per lo sviluppo sostenibile, gli impegni
a carattere internazionale per la riduzione delle emissioni climalteranti fanno si che non
si può più parlare di PEC ma di PEAC “Piani Energetici Ambientali Comunali”.
Obiettivi di un Piano Energetico Comunale:
- Razionalizzazione dei consumi;
- Diversificazione delle fonti tradizionali e sostituzione delle fonti convenzionali
con fonti rinnovabili;
- Utilizzazione di disponibilità energetiche locali, di servizi energetici locali, di
tecnologie energetiche prodotte localmente, di competenze energetiche locali;
- Limitazione di infrastrutture energetiche, inquinamento ambientale, usi
energetici non compatibili con la politica di gestione del territorio;
- Sostegno alla creazione di servizi energetici locali, di nuova occupazione o
conversione di occupazione preesistente, alle politiche energetiche regionali,
nazionali e comunitarie, ad altra pianificazione comunale, alla domanda di altri
servizi collegati ad usi energetici.
Metodologie per la redazione
dei piani energetici e ambientali
ENEA ha pubblicato nel 1997 la Guida per la pianificazione energetica
comunale, nella quale sono individuati sette moduli da tenere in considerazione
e da sviluppare per elaborare il piano energetico comunale.
Modulo 1 – Quadro legislativo ed obiettivi generali della pianificazione
Modulo 2 – Caratterizzazione del territorio
Modulo 3 – Configurazione del sistema energetico
Modulo 4 – Fonti energetiche rinnovabili ed assimilate: aspetti teorici
Modulo 5 – Valutazione dell’effettiva utilizzabilità delle risorse rinnovabili
ed assimilate
Modulo 6 – Scenari energetici futuri ed individuazione degli obiettivi
Modulo 7 – Strumenti di attuazione e gestione della pianificazione
Caratterizzazione del territorio
La pianificazione energetica territoriale richiede un’accurata conoscenza
della realtà in esame; la guida ENEA indica i principali dati climatologici,
demografici e socio-economici che è importante reperire.
I dati demografici e socio economici sono necessari in quanto strettamente
correlati al sistema energetico; il legame può essere definito attraverso alcuni
indicatori energetici relativi ai consumi (pro-capite, per famiglia, per fasce di
reddito); inoltre essi consentono di ipotizzare gli scenari energetici futuri e
formulare il bilancio energetico comunale.
La conoscenza dei dati economici è altrettanto necessaria ai fini della
programmazione energetica. E’ utile reperire dati relativi ai seguenti settori:
Industria
Artigianato
Commercio e servizi
Servizi pubblici
Configurazione del sistema energetico
- Reperimento dei dati sull’offerta di energia: essi riguardano
produzione, importazione ed esportazione di vettori energetici,
stoccaggio e trasformazione di fonti di energia (comprese fonti
rinnovabili).
- Reperimento dei dati sulla domanda di energia: essi riguardano i
consumi di fonti a rete (energia elettrica e gas), i consumi di fonti non a
rete (prodotti petroliferi e combustibili solidi); i consumi possono essere
valutati anche per settori di attività (industriale, residenziale, terziario,
trasporti, etc.); a parte sono considerati i consumi dei grandi utenti che,
ai sensi della legge n. 10/91, prevedono la figura dell’energy manager.
- Redazione del bilancio energetico comunale nello stato attuale
-Redazione del bilancio comunale delle emissioni nello stato attuale
L’ENEA propone una metodologia per la redazione del Bilancio
Energetico Comunale, denominata PETER96, la cui struttura del
PETER96 è una matrice in cui vengono riportate tutte le informazioni
disponibili in riferimento a classi omogenee di fonti energetiche (tab. 2):
solidi;
liquidi;
gassosi;
energia elettrica.
In questo modo è possibile confrontare, per ogni fonte energetica, la
rispettiva disponibilità (poste attive) con i relativi impieghi (poste passive),
in modo da ottenere l’identità fondamentale di un bilancio energetico,
ovvero:
Disponibilità = Impieghi
Scenari energetici futuri ed individuazione degli obiettivi
Bilancio Energetico Comunale tendenziale: estrapolazione dei consumi futuri
a partire dall’andamento passato, opportunamente corretta in base alle previsioni
su parametri strettamente connessi all’andamento dei consumi:
-popolazione;
-volume edificato;
-parco veicoli;
-reddito medio;
-fatturato delle attività produttive.
2
633 18/)3/( txEEtxEEE at
dove: Et = consumo energetico dopo t anni;
Ea = consumo energetico attuale; E3 = variazione del consumo fra il 3° anno prima dell’attuale e il 1° precedente l’attuale; E6 = variazione del consumo fra il 6° anno prima dell’attuale e il 4° precedente l’attuale; t = numero di anni considerati per la previsione (minore di 5)
Bilancio delle Emissioni tendenziale (AIRES o THEMIS)
Determinazione degli obiettivi
Verifiche di fattibilità
Si effettua infine il Bilancio Energetico Comunale
risultante dagli obiettivi previsti e Bilancio delle
emissioni associato
Strumenti di attuazione e gestione della pianificazione
- strumenti operativi (creazione di una Agenzia Comunale per l’Energia, con un
ruolo di coordinamento, indirizzo e controllo dell’attuazione del Piano);
- strumenti finanziari (contributi in conto capitale; project finance);
- strumenti normativi (regolamento edilizio comunale, interazione con strumenti
urbanistici);
- strumenti di formazione ed informazione (formazione tecnici comunali,
diffusione presso il pubblico).
Patto dei Sindaci
– È un movimento europeo che si basa sul coinvolgimento delle autorità locali e
regionali per perseguire obiettivi europei
– Interventi a livello locale.
– Adesione e sottoscrizione del Patto
Origine
– In seguito all’adozione del Pacchetto europeo Clima ed Energia (2008) la
Commissione europea ha coinvolto direttamente per la prima volta gli organi
politici decisionali locali e regionali
– Misure di efficienza energetica e investimenti in energie rinnovabili
Impegni
– i Firmatari del Patto dei Sindaci si impegnano a ridurre le emissioni di CO2 sul
proprio territorio di almeno il 20% entro il 2020.
– i Firmatari si impegnano ufficialmente a presentare, entro un anno dalla loro
adesione, un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) in cui
definiscono con misure concrete in che modo intendono raggiungere gli
obiettivi
Patto dei Sindaci
Processo di adesione di un comune
– L’iniziativa viene presentata in consiglio comunale
– Adozione della delibera consiliare con decisione formale di adesione al
Patto
– Firma del Sindaco (o di un altro rappresentante del consiglio) del
modulo di adesione
Fasi
1. Firma del Patto
2. Presentazione del PAES
3. Presentazione periodica dei rapporti di attuazione
Patto dei Sindaci
Fonte: www.pattodeisindaci.eu
Obiettivo: -20% CO2 al 2020
Patto dei Sindaci
• Firmatari del Patto
Autorità locali europee (dai piccoli comuni alle grandi metropoli).
• Coordinatori del Patto
Autorità pubbliche appartenenti a livelli di governo differenti (nazionali, regionali, provinciali) che
forniscono assistenza tecnico-finanziaria ai firmatari per redigere gli inventari delle emissioni di
CO2 nonché per preparare ed attuare i Piani d’azione per l’energia sostenibile.
Es: Comunità montane, Province
• Sostenitori del Patto Reti europee, nazionali e regionali ed associazioni di enti locali che attraverso le loro attività
(conoscenza specialistica del quadro normativo, legislativo e finanziario) individuano sinergie e
promuovono l'iniziativa del Patto dei Sindaci.
Es: Coordinamento delle A21 Locali Italiane
• Stakeholder
Soggetti i cui interessi sono coinvolti ed influiscono nella questione. Possiedono/controllano
informazioni, risorse e competenze necessarie per l’elaborazione e l’attuazione della strategia e il
loro coinvolgimento è necessario per la riuscita dell’attuazione.
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
–Documento in cui i firmatari del patto delineano in che modo intendono
raggiungere l’obiettivo minimo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il
2020.
–Definisce le attività e gli obiettivi, valuta i tempi e le responsabilità
assegnate.
–I firmatari del Patto sono liberi di scegliere il formato del proprio PAES,
a condizione che questo sia conforme alle Linee Guida del PAES.
Contenuti di un PAES
– Quadro attuale
–Inventario delle emissioni di CO2
–Azioni a breve termine
–Strategie a lungo termine con obiettivi
–Politiche e misure tecniche applicabili per l’efficienza energetica e
l’energia rinnovabile
–Metodi di verifica (monitoraggio)
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Fonte: Commissione Europea- Centro Comune di Ricerca (JRC)-Istituto per l’Energia (IE)-Istituto per l’Ambiente e la
Sostenibilità-Linee Guida “Come sviluppare un PAES” -2010
Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile
Esempi di misure tecniche applicabili al settore edilizio
Gli edifici sono responsabili del 40% del consumo totale di energia nell’UE e sono spesso le principali fonti di CO2 e i
maggiori consumatori di energia.
La direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico degli edifici (EPBD - Energy Performance
of Buildings Directive) è uno strumento normativo chiave per migliorare il rendimento energetico nel
settore edilizio.
Per ridurre i consumi energetici si può intervenire su:
- geometria dell’edificio
- isolamento e progettazione funzionale dell’edificio
- attrezzature come il tipo di riscaldamento, i sistemi di condizionamento d’aria e l’illuminazione
- abitudini d’uso
-orientamento dell’edificio
Esempio-Misure applicabili agli edifici esistenti
Miglioramento dell’involucro
Isolamento termico delle pareti
Riduzione dei ponti termici
Adeguata scelta delle superfici vetrate
Adozione di sistemi frangisole
Evitare le infiltrazioni d’aria
Interventi sulla gestione e sul funzionamento degli impianti tecnici
Monitoraggio dei consumi energetici effettivi (giornaliero/settimanale/mensile/annuale)
Comportamento degli occupanti (sensibilizzare attraverso campagne di informazione)
Fonte: www.pattodeisindaci.eu
Fonte: www.pattodeisindaci.eu
Comune Provincia Data delibera PAES
Bevagna PG 30/09/2008
Città della Pieve PG 02/02/2010 28/04/2011
Città di Castello PG 25/01/2010 18/07/2011
Corciano PG 29/09/2008 29/11/2010
Costacciaro PG 30/01/2009
Foligno PG 31/07/2008 11/10/2010
Giove TR 07/03/2011
Gualdo Tadino PG 20/05/2009 29/12/2010
Montegabbione TR 29/11/2011
Orvieto TR 07/03/2012
Porano TR 05/10/2011
Terni TR 24/05/2012
Trevi PG 30/03/2009
Umbertide PG 25/03/2009 28/09/2010
Valfabbrica PG 09/02/2009
Patto dei Sindaci in Umbria
Comuni aderenti