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Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI ECONOMIA Guida dello studente Anno Accademico 2011- 2012

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Università degli Studi di Perugia

FACOLTÀ DI ECONOMIA

Guida dello studente

Anno Accademico 2011- 2012

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N. B. - Le informazioni contenute nella presente Guida sono aggiornate al 24 ottobre 2011. Ulteriori determinazioni della Facoltà e comunicazioni successive a questa data, saranno pubblicate sul sito della Facoltà all’indirizzo: http://www.ec.unipg.it

In copertina: Luca Pacioli, Alphabeto Dignissimo Antico. Summa de Arithmetica, Geometria, Proportioni et Proportionalità. (Venezia , Paganino de Paganini, 1494)

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Presentazione

La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Perugia ha origine nel 1969, con denominazione iniziale di Facoltà di Economia e Commercio in derivazione dell'allora già esistente ed omonimo Corso di laurea della Facoltà di Scienze Politiche, nel cui statuto era presente fin dal 1939. Anche la Facoltà di Scienze Politiche è di relativa recente istituzione in Italia; nella sede di Perugia il suo atto costitutivo risale infatti al R.D. del 23 Novembre 1927.

L'attuale Facoltà di Economia è diretta erede di questa tradizione e fin dall'inizio della sua istituzione ha avuto come obiettivo quello di fornire un’adeguata preparazione di base per consentire ai suoi laureati di operare, a diversi livelli di specializzazione, nell'ambito economico e manageriale delle attività pubbliche e private.

Attualmente i Corsi di studio della Facoltà si caratterizzano per l'obiettivo di fornire ai suoi studenti una formazione di base polivalente, alla quale corrisponde un'ampia molteplicità di opportunità occupazionali. L'asse formativo è costituito da insegnamenti che possono essere configurati in quattro grandi aree disciplinari.

Area Economica generale: comprende le discipline che attengono al funzionamento dei sistemi economici, agli interventi dello Stato come regolatore dell'economia e come percettore di tributi ed erogatore di spesa pubblica. In questa area sono comprese anche molte altre materie specifiche che approfondiscono le problematiche tipiche dei principali settori produttivi, oppure che analizzano i fenomeni economici sotto il profilo dell'internalizzazione delle attività economiche.

Area Economico-aziendale: rientrano in questo ambito le discipline che studiano il funzionamento delle unità elementari del sistema economico (le imprese). Tali materie forniscono gli strumenti basilari per l'organizzazione, la gestione ed il controllo delle imprese medesime. Ad esse si collegano ulteriori discipline caratterizzanti e concernenti gli ambiti finanziari aziendali, il marketing, le ricerche di mercato, l'economia bancaria e dei mercati mobiliari, l'organizzazione aziendale.

Area Giuridica: in questa area sono comprese le discipline che studiano il quadro normativo entro il quale si svolgono le attività economiche. L'area è generalmente caratterizzata da due grandi settori disciplinari. Il primo concerne il settore pubblico che ha come riferimento il quadro normativo concernente le istituzioni pubbliche; il secondo studia gli aspetti istituzionali e basilari delle norme che regolano i rapporti privatistici.

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Area Matematico-Statistica: questa comprende le discipline che costituiscono gli strumenti scientifici e tecnici di base per le discipline dell'area economica ed aziendale. In questo contesto gli studi fondamentali sono quelli di riferimento matematico generale e finanziario, statistico ed informatico. Alcune discipline di questo gruppo si coniugano strettamente con la statistica e l'economia, come la statistica economica e l'econometria; altre invece sono più direttamente funzionali alle discipline aziendali come l'analisi di mercato, le tecniche di campionamento ed i modelli matematici per i mercati finanziari.

Come già indicato, l'interdisciplinarietà e la complementarietà degli insegnamenti che emerge da quanto in sintesi illustrato, è una peculiarità che contraddistingue i percorsi formativi della Facoltà e la differenzia da altre Facoltà con le quali sono presenti significativi spazi ad intersezione disciplinare. Ne consegue una notevole completezza culturale e professionale che si acquisisce con l’attitudine ad analizzare i fenomeni secondo profili di interdisciplinarità che contraddistingue di fatto l'attività di direzione e controllo di entità economiche complesse.

A seguito della recente Riforma dell'autonomia didattica ed ai sensi del D.M. 270/04 e L. 240/2010, la Facoltà di Economia ha attivato Corsi di Laurea triennale e Magistrale nelle tre sedi della Regione in cui è presente da tempo con attività di formazione universitaria e post universitaria.

Dal presente anno accademico 2011/2012, in attuazione della Legge 240/2010 nella sede di Perugia è attivo, nella classe delle Lauree triennali in Scienze dell'Economia e della Gestione Aziendale (Classe 18) il Corso di laurea in:

- Economia aziendale (1°, 2°, 3°anno anno), con la finalità di creare professionalità specifiche nell'ambito della gestione delle imprese, approfondendo in maniera innovativa le discipline aziendali e fornendo gli strumenti quantitativi di base complementari all’attività di gestione.

Relativamente ai Corsi del biennio superiore, sono ad oggi attivi il primo anno dei seguenti Corsi di Laurea Magistrale:

- Amministrazione e legislazione aziendale,

- Economia e management,

- Finanza e metodi quantitativi per l’economia.

Nell’a.a. 2011/2012, sono ancora attivi per naturale completamento, il 2° e 3° anno dei Corsi di Laurea Triennali (classe 18): Economia e Legislazione d’Impresa ed Economia dei mercati e degli intermediari finanziari, nonché il 2° anno dei Corsi di Laurea Magistrali in Economia e management aziendale, Consulenza aziendale e giuridica (classe LM77) e Finanza e Statistica (classe LM16 - LM83).

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Lo studente interessato può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2010/2011, disponibile sul sito della Facoltà.

Nella sede di Assisi (Santa Maria degli Angeli), sono presenti da oltre 10 anni, Corsi di studio in ambito manageriale turistico. Attualmente, in attuazione della Legge 240/2010, è attivo il Corso in:

- Economia internazionale del turismo (Corso di laurea Interateneo in collaborazione con l’Università per Stanieri e Interfacoltà con la Facoltà di Lettere e Filosofia di questo Ateneo) (con attivazione 1° e 2°anno). In tale contesto la Facoltà intende formare laureati, a diversi livelli i quali, in virtù delle conoscenze specifiche, potranno svolgere la loro attività nelle aziende turistiche e nelle pubbliche amministrazioni con funzioni manageriali ed imprenditoriali, nelle libere professioni, riguardanti le attività economiche connesse agli ambiti settoriali del turismo in un naturale contesto di riferimento internazionale.

Anche per la sede di Assisi, nell’a.a. 2011/2012, è ancora attivo per naturale completamento, il 3° anno del Corso di Laurea Triennale (classe 18) in Economia del turismo.

Lo studente interessato può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2010/2011, disponibile sul sito della Facoltà.

Presso la sede di Terni, in attuazione della Legge 240/2010, è attivo il Corso di Laurea triennale in:

- Economia aziendale (1°, 2°, 3°anno anno), con successiva Laurea Magistrale in Economia e direzione aziendale (1°anno). In questi Corsi gli studenti ricevono una preparazione mirata alle conoscenze trasversali sulla funzione commerciale e finanziaria d’impresa.

In analogia alle altre sedi, anche per la sede di Terni, nell’a.a. 2011/2012, è ancora attivo il 2° anno del Corso di Laurea Magistrale (classe LM77) in Economia, finanza e controllo aziendale.

Lo studente interessato può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2010/2011, disponibile sul sito della Facoltà.

In Facoltà si prevede inoltre che saranno istituiti ed attivati alcuni Corsi di Master post laurea. E’ attiva inoltre la Scuola Biennale di Formazione alla Professione dei Dottori Commercialisti, in collaborazione con i corrispondenti Ordini delle Province di Perugia e di Terni. La Scuola è finalizzata all’acquisizione da parte dei tirocinanti alla professione, delle conoscenze e degli strumenti utili per lo svolgimento dell’attività di Dottore Commercialista e con propedeuticità alla preparazione dell’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione.

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L'impegno formativo della Facoltà è anche connesso, non ultimo, allo sviluppo di collaborazioni e stage con numerose Istituzioni pubbliche e private, locali e nazionali. In particolare, partire dall’a.a. 2010-2011, è stato attivato il Servizio Carrer Service. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere i contatti degli studenti con il mondo del lavoro, attraverso l’organizzazione di eventi (Job Day) e attività (presentazioni aziende, offerte stage, giornate di recruiting) che saranno svolte durante l’intero anno, con lo scopo di ampliare ed avvicinare le attività formative della Facoltà con il mondo del lavoro, promuovendo anche gli scambi di studenti nell'ambito dei programmi Socrates-Erasmus, per la mobilità nel settore della promozione universitaria.

Pierluigi Daddi Preside della Facoltà

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PARTE I

Informazioni comuni a tutti i Corsi di Laurea

1 Notizie di carattere generale Nella Guida dello Studente sono riportate le informazioni relative ai Corsi di laurea che la Facoltà di Economia dell’Università di Perugia ha istituito e attivato nell’a.a. 2011-2012 ai sensi delle recenti nuove disposizioni ministeriali, contenute nella Legge 240/2010.

La riforma universitaria, già avviata con il D.M. 509/1999, a decorrere dall’a.a. 2009-2010, ai sensi dell’ulteriore e recente Legge 240/2010, realizza una serie di cambiamenti che adeguano il sistema universitario italiano ad un modello concordato con gli altri paesi dell’Unione Europea. Gli obiettivi della riforma sono:

abbreviare i tempi di conseguimento del titolo di studio e ridurre gli abbandoni;

coniugare una preparazione metodologica-culturale, da sempre prerogativa della didattica universitaria, con una formazione professionalizzante;

creare un sistema di studi articolato su due livelli di laurea secondo la formula del 3+2;

facilitare la mobilità degli studenti a livello nazionale e internazionale attraverso l’introduzione del sistema dei crediti.

1.1 Il sistema dei Crediti

Una delle innovazioni principali introdotte con la riforma consiste senz’altro nell’adozione del Credito Formativo Universitario (cfu). Si tratta di uno strumento convenzionale di misurazione del carico di lavoro di uno studente per l’apprendimento in ogni fase dell’attività formativa (lezioni, studio individuale, seminari, laboratori, ecc.), con l’obiettivo di non sottoporre lo studente a carichi di lavoro eccessivi evitando così di dilatare la durata degli studi. Convenzionalmente un credito corrisponde a 25 ore di impegno comprensivo di lezioni, studio individuale, laboratori, stage e quindi misura l’attività necessaria al raggiungimento del traguardo formativo.

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Gli ordinamenti didattici dei Corsi della Facoltà di Economia, prevedono che per quanto riguarda il lavoro non individuale, di norma un credito formativo corrisponde a 7 ore di lezione frontale in aula, oppure a 14 ore di esercitazione o laboratorio oppure a 20 ore di tirocinio. Relativamente ai crediti di ciascun insegnamento, almeno l’80% deve essere riservato alle lezioni frontali. Ad ogni esame corrisponde un numero di crediti che determina il traguardo formativo più o meno elevato. Ogni anno in media lo studente può dedicare agli studi universitari circa 1500 ore di attività, corrispondenti a 60 crediti. I crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento del tradizionale esame o di altra forma di verifica del profitto.

1.1.1 La nuova organizzazione

Altro punto fondamentale della riforma è la nuova organizzazione degli studi universitari, che prevede Corsi di Studio articolati in due livelli:

- al primo livello sono previsti i Corsi di laurea, che durano tre anni, ed hanno l'obiettivo di assicurare allo studente un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali, nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali. Al termine dei corsi, infatti, si consegue un titolo già idoneo per l'accesso al lavoro. Dopo la laurea è anche possibile seguire master di primo livello o scuole di specializzazione post-laurea. La Laurea si consegue con 180 crediti. Dopo la laurea gli studenti potranno ancora proseguire nei loro studi:

o con l’accesso ai corsi di laurea Magistrale; o con i master di primo livello (almeno 60 crediti); o con scuole di specializzazione post-laurea;

- al secondo livello si collocano i Corsi di laurea Magistrale, che durano due anni e prevedono l'acquisizione di 120 crediti aggiuntivi rispetto alla laurea (quindi lo studente al raggiungimento della laurea magistrale avrà complessivamente acquisito 180+120=300 cfu). Con la laurea Magistrale si consegue un titolo che assicura una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici. Dopo la laurea Magistrale gli studenti potranno ancora proseguire nei loro studi:

o con i master di secondo livello (almeno 60 crediti); o con scuole di specializzazione post-laurea specialistica; o con il dottorato di ricerca (almeno 3 anni) finalizzato alla

ricerca di base o applicata. Ecco quindi come si presenta la struttura del nuovo sistema:

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Al termine degli studi di ogni percorso formativo, schematizzati nella figura precedente, è possibile l’inserimento nel mondo del lavoro.

1.1.2 Le Classi di Corsi di Studio (CdS)

I due livelli di formazione sopra richiamati sono ricompresi in “Classi”, una sorta di “contenitori” che raggruppano Corsi di Studio dello stesso livello; si parlerà così di “Classi di laurea” e “Classi di laurea Magistrale”; i corsi che vengono istituiti all’interno della medesima classe condividono gli stessi obiettivi formativi qualificanti e le stesse attività formative, ed hanno quindi identico valore legale. Come esempio di Classe di laurea (quindi primo livello) può citarsi la classe 18 “Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale”, così come per classi di lauree magistrali (secondo livello) può citarsi la classe “Scienze economico-aziendali”. Le caratteristiche delle classi sono fissate a livello nazionale e sono quindi comuni a tutti gli atenei. Le classi sono state istituite per permettere alle università di creare percorsi di studio personalizzati secondo le esigenze di formazione del territorio di appartenenza di ciascuna università. Ogni università infatti istituisce, all’interno di una certa classe, una serie di Corsi di studio (CdS) di cui stabilisce autonomamente i nomi e, in parte, i programmi (ad esempio, come vedremo, l’Ateneo di Perugia per la Classe L-18 “Scienze dell’economia e della gestione aziendale” ha previsto 3 Corsi di laurea triennale). L’appartenenza dei Corsi ad una classe garantisce che essi rispettino gli stessi obiettivi formativi generali, che abbiano quindi un comune denominatore a livello nazionale.

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Con l’istituzione delle classi non scompare il concetto di Facoltà: ogni Corso di laurea o di laurea magistrale istituito all’interno delle rispettive classi fa riferimento alla Facoltà che istituisce il corso di studio. Possono anche essere previsti corsi istituiti in collaborazione tra più Facoltà e corsi interclasse in una stessa Facoltà.

1.1.3 La Laurea (L)

La nuova Laurea (L) si consegue al termine di un Corso di studi di durata triennale che ha l’obiettivo di assicurare allo studente un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nonché l'acquisizione di specifiche conoscenze professionali finalizzate a una immediata "spendibilità" del titolo nel mercato del lavoro. Va detto che uno stesso Corso di laurea può prevedere diversi curricula, ovvero differenti percorsi formativi che caratterizzano il corso in base alle figure professionali che intende formare. Il curriculum di un Corso di Laurea, quindi l'insieme delle attività formative, universitarie ed extrauniversitarie, che caratterizzano un Corso di studio viene indicato nel regolamento didattico del Corso di studio. Per i Corsi che prevedono più curricula, la scelta dello studente riguarderà in particolare le attività caratterizzanti (b) e affini e integrative (c) che saranno diversificate a seconda del percorso formativo. Il curriculum di un Corso di laurea o di laurea specialistica viene indicato nel regolamento didattico del Corso di studio. Al momento della conclusione degli studi, l'Università rilascia come supplemento al diploma (Diploma Supplement) un certificato che riporta le principali indicazioni relative al curriculum seguito dallo studente per conseguire il titolo. Per conseguire la laurea lo studente deve aver acquisito 180 Crediti Formativi Universitari (cfu), comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano. L’acquisizione dei crediti formativi assegnati alle attività formative avviene con il superamento, da parte dello studente, di una prova d'esame o di un'altra forma di verifica. Le modalità della prova sono stabilite in modo autonomo da ogni singolo ateneo e vengono specificate nel Regolamento didattico del Corso di studio: potranno consistere in prove scritte o orali, o giudizi di idoneità. Quindi i crediti non sostituiscono il voto, che continuerà ad essere espresso in trentesimi: 18 sarà la votazione minima, 30 quella massima con eventuale lode. Il Corso di Laurea si conclude con una prova finale che consiste in una relazione riguardante l’attività di tirocinio o il progetto sul campo. Ai fini del superamento dell'esame di Laurea è necessario conseguire il punteggio minimo di 66 punti. Il punteggio massimo è di 110 punti e può prevedere l'eventuale attribuzione della lode. Le Lauree (triennali) consentiranno l’accesso ai ruoli della ex carriera direttiva delle pubbliche amministrazioni, mentre i laureati e i laureandi attuali mantengono tutte le prerogative riconosciute dalle norme vigenti. Dando risposta alla specifica richiesta del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e

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tecnologica, e stata stabilita con la circolare n. 6350/4.7 del 27 dicembre 2000 (G.U. n. 6 del 9.01. 2001) la valenza dei nuovi titoli ai fini dell’accesso alle qualifiche dirigenziali e non dirigenziali nel pubblico impiego.

1.1.4 La laurea magistrale (LM)

La laurea magistrale (LM) o di II livello è uno dei possibili percorsi di studio successivi alla laurea (L). Si consegue al termine di un Corso di durata biennale, cui si accede con la laurea (triennale), che ha l’obiettivo di fornire allo studente una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di elevata qualificazione in ambiti specifici. Secondo la normativa vigente, per essere ammessi ad un Corso di laurea magistrale occorre essere in possesso della laurea, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo. Nel caso di Corsi di laurea Magistrale per i quali non sia previsto il numero programmato dalla normativa vigente in materia di accessi ai corsi universitari, occorre, altresì, il possesso di requisiti curriculari e personali. Infatti perché i 180 crediti conseguiti con la Laurea possano essere interamente riconosciuti la Laurea Magistrale scelta deve avere un curriculum che sia attinente con quello del Corso di I livello, deve cioè essere una diretta continuazione di una laurea triennale. Se quindi lo studente si iscrive a una laurea magistrale che sia stata istituita come diretta continuazione della Laurea già conseguita, gli saranno riconosciuti interamente i 180 crediti acquisiti. Altrimenti, potrà comunque accedervi dopo aver soddisfatto i debiti formativi che gli verranno assegnati. Sono le università a stabilire nei regolamenti didattici dei singoli corsi di studio le modalità di verifica dei requisiti per la Laurea Magistrale. Se dalla verifica risulta che lo studente non è in possesso dei requisiti d’accesso richiesti per il Corso di Laurea Magistrale prescelto, lo studente prima di iscriversi dovrà colmare i requisiti curriculari richiesti. Per le indicazioni di dettaglio relative ai requisiti curriculari e personali richiesti per iscriversi alle Lauree magistrali della Facoltà, lo studente è invitato a consultare i Regolamenti Didattici del Corso di Laurea Magistrale d’interesse o a rivolgersi presso l’Ufficio di Segreteria Didattica istituito presso ognuna delle tre sedi in cui è presente l’offerta formativa della Facoltà. Per conseguire la laurea magistrale lo studente deve aver acquisito complessivamente 300 crediti, ivi compresi quelli già acquisiti con la Laurea e riconosciuti validi per il relativo Corso di Laurea Magistrale. Anche per la Laurea Magistrale va precisato che uno stesso Corso di laurea può prevedere diversi curricula. Il curriculum di un Corso di Laurea, quindi costituisce l’insieme delle attività formative, universitarie ed extrauniversitarie, che caratterizzano un Corso di studio e viene indicato nel Regolamento didattico del Corso di studio. Per i corsi che prevedono più curricula, la scelta dello studente riguarderà in particolare le attività “caratterizzanti” (b) e “affini e integrative” (c) che saranno diversificate a seconda del percorso formativo. Il curriculum di un Corso di Laurea o di Laurea Magistrale è riportato nel Regolamento didattico del Corso di studio.

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In merito al conseguimento dei crediti formativi vale quanto detto per la Laurea di primo livello, cioè essa avviene con il superamento, da parte dello studente, di prove d’esame o di altre forme di verifica, previste dall’ateneo per le varie attività formative che compongono il Corso. Unica differenza rispetto a quanto detto riguarda la conclusione del Corso di Laurea Magistrale, che avviene con l’elaborazione, sotto la guida di un docente, di una tesi di laurea.

1.1.5 Master

Si tratta di Corsi di studio post-laurea (master universitario di I livello) o post-laurea magistrale (master universitario di II livello), organizzati anche in collaborazione con enti o istituzioni pubbliche o private, a carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente. Fornisce conoscenze e abilità di carattere professionale, di livello tecnico-operativo o di livello progettuale, ed è rivolto anche a professionisti che sentano la necessità di riqualificarsi. A differenza di altri “corsi di perfezionamento” attivati dalle università, il master universitario rilascia un titolo accademico. Il master si consegue con l’acquisizione di almeno 60 crediti, oltre a quelli acquisiti per la laurea (180) o la laurea magistrale (120). Possono essere riconosciuti come crediti per il conseguimento del master anche attività didattiche, affini a quelle del master, svolte durante corsi di perfezionamento organizzati dall’Università. I crediti acquisiti con il master di I livello potranno inoltre essere riconosciuti per il proseguimento degli studi con la Laurea Magistrale . L’ammissione è riservata a un numero ristretto di partecipanti perché sia garantita la guida personale di docenti e tutor: la selezione avviene attraverso colloqui o altre forme di verifica. Gli obiettivi e i programmi dei master sono stabiliti dalle Facoltà di ciascun Ateneo ed approvati dal Senato Accademico. I corsi, la cui frequenza è obbligatoria, si articolano in lezioni in aula, studio individuale, esercitazioni, attività di laboratorio, e si concludono con un periodo di tirocinio presso enti o imprese. Durante il Corso sono previste verifiche periodiche di accertamento delle competenze acquisite, e una prova finale che non dà luogo a votazioni.

1.1.6 Dottorato di Ricerca

Si tratta di un Corso di studio al quale si accede al termine della Laurea Magistrale. Il Dottorato di ricerca si propone di dare le conoscenze, sia teoriche che applicate, necessarie per lo svolgimento della attività di ricerca. I docenti coinvolti nella attività di formazione dei dottorandi formano il Collegio dei docenti. E’ inoltre prevista la figura del Coordinatore del Dottorato, che è il responsabile sia dal punto di vista amministrativo che scientifico del Dottorato di ricerca. La durata del Dottorato è di tre anni. Al termine dei tre anni i dottorandi devono consegnare un elaborato scritto in cui sono sintetizzati i risultati della attività di ricerca svolta nel triennio. Il numero di posti per Dottorato è limitato.

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Alcuni di questi sono finanziati dall’Università. Si accede al Dottorato previo il superamento di una prova scritta e una prova orale nelle discipline in cui il Dottorato afferisce.

1.2 L'offerta didattica della Facoltà di Economia

La Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Perugia, per l’a.a. 2011-2012, presenta attivi gli anni dei Corsi di studio del previgente ordinamento didattico per il loro naturale completamento ed il primo anno dei nuovi Corsi di Laurea, secondo l’elenco, diviso per sede, sotto indicato: Sede di Perugia LAUREE (TRIENNALI) ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Economia aziendale (EA) I, II,III L-18

Economia dei mercati e degli intermediari finanziari (EMIF)

(ad esaurimento) II, III L-18

Economia e legislazione d'impresa (ELI)

(ad esaurimento) II, III L-18

LAUREE MAGISTRALI ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Amministrazione e legislazione aziendale (ALEA) I LM-77

Economia e management (EMA) I LM-77

Finanza e metodi quantitativi per l’economia (FIN) I LM-16 +LM-83

Consulenza aziendale e giuridica (CAGI) (ad esaurimento) II LM-77

Finanza e Statistica (FINSTAT) (ad esaurimento) II LM-16 +LM-83

Economia e management aziendale (EMA) (ad esaurimento) II LM-77

Sede di Assisi LAUREE (TRIENNALI) ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Economia internazionale del turismo I, II L-18

Economia del turismo (ET) (ad esaurimento) III L-18

Sede di Terni LAUREE (TRIENNALI) ANNI DI ATTIVAZIONE CLASSE

Economia aziendale (EAT) I,II, III L-18 LAUREE MAGISTRALI

Economia e direzione aziendale (EDA) I LM-77

Economia, finanza e controllo aziendale (EFCA) (ad esaurimento) II LM-77

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1.3 Corsi di Dottorato di ricerca

Nell’Ateneo di Perugia sono ad oggi previste 7 Scuole di Corsi di dottorato che complessivamente comprendono 42 Corsi di Dottorato. Quelli di riferimento della Facoltà di Economia, appartengono alla Scuola di Dottorato in Scienze Giuridiche, Economiche e Statistiche ed hanno la seguente denominazione: Dottorato in Economia e politica agroindustriale: si propone di formare dottori di ricerca nell’ambito delle discipline dell’economia politica teorica e applicata; Dottorato in Internazionalizzazione delle piccole e medie imprese: si propone di formare dottori di ricerca specializzati nello studio dei fenomeni di internazionalizzazione, riguardanti in particolare le piccole e medie imprese. Dottorato in Metodi matematici e statistici per le scienze economiche e sociali: si propone di formare dottori di ricerca con solide conoscenze teoriche nei principali settori della statistica e della finanza matematica finalizzate alla ricerca applicata in campo economico e sociale. Sono previsti soggiorni all’estero presso sedi universitarie nelle quali è riconosciuta a livello internazionale una posizione di eccellenza nell’attività di ricerca.

1.4 Valutazione della didattica

Dall'anno accademico 1999-2000, presso l'Università di Perugia, è in funzione un sistema di valutazione della attività didattica da parte degli studenti. In particolare, alla fine di ogni Corso, gli studenti sono invitati a compilare un questionario di valutazione, uguale per tutti i corsi dell'Ateneo, che consente loro di esprimere la propria opinione relativamente all'insegnamento appena seguito. I dati raccolti vengono gestiti dal Nucleo di Valutazione dell'Ateneo. Presso tutti i corsi di laurea della sede di Perugia è anche utilizzato un questionario che viene compilato dallo studente che sta per laurearsi e che riguarda l'organizzazione di tutto il Corso di laurea.

1.5 Organizzazione della didattica

In ciascun Corso di studio ci sono attività (discipline, ma anche stage, laboratorio, ecc.) fondamentali, caratterizzanti, affini o integrative ed altre, secondo elenchi che definiscono le caratteristiche delle classi di laurea. Ogni insegnamento appartiene ad un ambito disciplinare (economico, economico aziendale, giuridico, matematico-statistico, altro). Ogni insegnamento appartiene ad un settore scientifico disciplinare, definito da una "declaratoria" ministeriale che caratterizza gli insegnamenti che ad esso appartengono; i settori scientifico disciplinari sono indicati con sigle abbreviate (per l'appartenenza degli insegnamenti a settori scientifico disciplinari, ad ambiti e per la loro

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caratterizzazione, si vedano i curriculum riportati nelle parti relative a ciascuna sede e le tabelle degli insegnamenti). Alcuni insegnamenti, pur non essendo attivati nell'ambito della Facoltà di Economia possono comunque essere inseriti tra gli insegnamenti a scelta. Prima di sostenere un esame lo studente dovrà verificare che gli esami già sostenuti soddisfino le regole di propedeuticità, riportate nelle descrizioni dei singoli corsi. Un insegnamento A è propedeutico per un insegnamento B se, per poter sostenere B, è necessario avere già sostenuto A. Per ulteriori dettagli organizzativi consultare i capitoli relativi ai singoli corsi di studio.

1.6 Esame di Laurea Triennale

A partire dall’Anno Accademico 2004-2005, la valutazione della prova finale avviene nel Corso di una seduta pubblica della Commissione di esame di laurea, composta da undici membri e nominata dal Rettore. E' prevista un'unica Commissione di esame di laurea per ogni Sede (Perugia, Assisi, Terni) in cui si articola l'attività didattica della Facoltà. Il giudizio insindacabile della Commissione viene formalizzato con la stesura del verbale della prova finale e contestualmente la Commissione procede al conferimento del titolo ai candidati che abbiano superato la prova di esame. Nel Corso della cerimonia di conferimento del titolo, può essere invitato un esponente del mondo economico o della cultura, con la finalità di svolgere una breve conferenza. La Commissione di esame di laurea per la valutazione dei candidati può avvalersi del precedente parere formulato da una Commissione ristretta di docenti della Facoltà, nominata dal Presidente del Consiglio intercorso competente e composta da almeno tre docenti della Facoltà. Di questa Commissione fa parte il docente che ha seguito il candidato nella preparazione della prova finale. I lavori della Commissione ristretta, hanno la finalità di valutare in via preliminare la prova finale nel Corso di un colloquio con il candidato. Al termine dei lavori, in via riservata, la Commissione determina e comunica al Presidente del Consiglio intercorso competente, l'incremento di voto fino ad un massimo di tre punti. Tale voto si somma al punteggio curriculare di base (media ponderata dei voti dei singoli esami, espressa in centodecimi), ai bonus per la durata e a quello per il merito secondo le modalità già deliberate in Facoltà. La cerimonia di conferimento del titolo di studio, si svolge nei giorni previsti per le sedute di laurea indicati nei Manifesti degli Studi definiti dai rispettivi Consigli intercorso. La valutazione delle prove finali da parte della Commissione ristretta, nominata dal Presidente del Consiglio intercorso competente, deve essere svolta di norma almeno sette giorni prima della seduta della Commissione di laurea.

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1.7 Esame di Laurea Magistrale

Le attività formative relative alla prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono nella predisposizione in forma scritta e discussione di un elaborato originale, alla fine del secondo anno, su argomento a scelta dallo studente d’intesa con un docente, secondo modalità specifiche stabilite da ogni Consiglio di Corso di studi. La valutazione della prova finale avviene nel Corso di una seduta pubblica della Commissione di esame di laurea, composta da undici membri e nominata dal Rettore. La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella discussione, davanti ad una apposita commissione, della dissertazione scritta originale e a carattere scientifico concordata con il docente relatore. La dissertazione deve essere attinente a una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo, sia del Corso di Laurea di primo livello che del Corso di Laurea Magistrale. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da sette membri effettivi e da due membri supplenti ed è presieduta da un professore di ruolo. Il voto finale con cui viene conferita la Laurea, espresso in centodecimi, è il risultato della media aritmetica dei voti degli esami, ponderata in rapporto ai crediti formativi corrispondenti a ciascun esame, maggiorata della votazione attribuita alla prova dalla Commissione. La Commissione di Laurea può attribuire alla prova finale fino ad un massimo di sette centodecimi. La Commissione di Laurea può inoltre conferire, all’unanimità, la lode.

1.8 Servizio Orientamento al lavoro e incontri con le Imprese

A partire dall’anno 2010, la Facoltà di Economia ha attivato il Servizio di Orientamento al lavoro e di incontri con le Imprese (Career Service) con l’obiettivo generale di incrementare i rapporti tra il mondo del lavoro e la Facoltà medesima e più precisamente di offrire opportunità di orientamento e di collocamento sul lavoro agli studenti e ai laureati. Tale finalità sarà conseguita attraverso la più attiva partecipazione delle aziende all’attività didattica (organizzazione di lezioni tenute da testimonial aziendali all’interno dei Corsi) ed in particolare alle iniziative realizzate dalla Facoltà di Economia (Job Day e giornate di Recruiting durante l’anno). Job Day Il Job Day rientra in una serie di attività che Facoltà di Economia ha già implementato con l’iniziativa della giornata di Maggio 2011, al fine di avvicinare

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aziende e studenti/laureati, fra le quali rientrano i seminari svolti da testimonial aziendali e l’attivazione di un apposito Servizio Orientamento al lavoro e incontri con le Imprese. All’interno dei Job Day, che si ripeteranno annualmente, sono previsti: - stand delle aziende accreditate, dove potranno essere svolti colloqui con studenti e laureati; - incontri organizzati dalle aziende per presentare le loro realtà operative e per confrontarsi su questioni di natura professionale; - attività di orientamento al fine di supportare gli studenti nel progettare il proprio futuro professionale; - presentazione della attività formative post laurea della Facoltà. Per studenti e laureati il Job Day costituirà una preziosa opportunità per confrontarsi con il mondo del lavoro e dialogare direttamente con i responsabili della selezione del personale Recruiting Day: Incontri con Imprese, Enti ed Istituzioni La Facoltà di Economia intende altresì organizzare giornate promosse in collaborazione con aziende e banche di rilievo nazionale ed internazionale nell’ambito del loro programma di recruiting. Le iniziative sono rivolte in particolare agli studenti iscritti al III anno dei CdS triennali, agli studenti iscritti almeno al I anno dei CdS magistrali, nonché ai laureati e ai diplomati presso i Master della Facoltà. Il Recruiting Day ha lo scopo di creare un punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro permettendo ad azienda e studenti di entrare in contatto. Servizio orientamento al lavoro della Facoltà Il servizio consiste nel dare supporto a studenti e laureati nella ricerca di stage e opportunità di inserimento lavorativo, nella creazione di una sezione web con le principali richieste di profili professionali domandati dalle aziende partner della Facoltà, con la funzione quindi di collegamento per gli studenti/laureati della Facoltà di Economia e mondo del lavoro.

1.9 La Scuola di Formazione alla professione di Dottore Commercialista

A partire dall’anno 2008, è istituita la Scuola di Formazione alla professione di Dottore Commercialista, (attualmente annuale) espressione del rapporto di collaborazione tra l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti Contabili della Provincia di Perugia e la Facoltà di Economia.

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La Scuola è riservata ai laureati in possesso di “diploma di Laurea Specialistica della Classe 64/S, classe delle lauree specialistiche in Scienze dell’economia, ovvero della Classe 84/S, classe delle lauree specialistiche in scienze economico-aziendali, ovvero delle lauree rilasciate dalle Facoltà di Economia secondo l’ordinamento previgente o quadriennale” (art. 40; D.Lgs. n. 139 del 28 Giugno 2005) che sono iscritti al Registro dei tirocinanti, prioritariamente degli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Perugia e di Terni; nel limite dei 60 posti disponibili e nel rispetto delle riferite priorità, le iscrizioni sono accettate in ordine cronologico di domanda. Si precisa che dell’art. 40 del DLgs. n. 139, trova attuazione soltanto per i futuri laureati magistrali della Classe delle Lauree Magistrali LM77, che costituisce la naturale trasformazione delle Lauree Specialistiche 84/S. In altri termini si può accedere all’abilitazione per l’esercizio della professione solo con il possesso della Laurea Specialistica della Classe 84/S (ex D.M. 509/99) e, in futuro, con il possesso della Laurea Magistrale della Classe LM77 (ex D.M. 270/04). Il programma del Corso è volto all’acquisizione delle conoscenze e degli strumenti utili per lo svolgimento della professione di Dottore Commercialista ed è propedeutico alla preparazione dell’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. Il Corso degli studi si compone di circa 410 ore di didattica e 90 di esercitazioni pratiche, suddivise in due annualità didattiche. Le lezioni e le esercitazioni sono tenute presso la sede dell’Ordine di Perugia, nel periodo che va dal mese di Settembre di ogni anno al Giugno di quello successivo. Le discipline caratterizzanti l’attività della Scuola sono le seguenti:

- Principi di deontologia e di etica professionale; - Tariffa professionale; - Bilancio: modelli e principi di redazione nazionali ed internazionali; - Principi ed aspetti generali del diritto tributario; - Diritto societario: lineamenti fondamentali delle società di persone, di

capitali e cooperative; - Diritto societario e tributario, con gli aspetti contabili: operazioni

straordinarie; - La valutazione d’azienda: metodologie e tecniche; - La crisi d’impresa e le procedure concorsuali; - La gestione d’impresa: strategia, struttura organizzativa e modelli di

governance; - La gestione d’impresa: pianificazione e controllo delle dinamiche

economiche; - La gestione d’impresa: pianificazione e controllo delle dinamiche

finanziarie; - Il controllo legale dei conti e la revisione; - La revisione degli enti pubblici territoriali locale;

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- L’internazionalizzazione delle imprese. Il Consiglio Didattico e Scientifico definisce l’offerta didattica di ogni Corso biennale, in conformità alle indicazioni del Comitato d’Indirizzo. Ulteriori informazioni possono essere richieste presso la Segreteria Didattica della Facoltà o presso la sede dell’Ordine di Perugia (Via G. B. Pontani 3/B, Perugia, Tel. 0755058381).

1.10 Gli Organi della Facoltà

I principali Organi della Facoltà sono il Consiglio di Facoltà e i Consigli di Corso di Studio di laurea. Il Consiglio di Facoltà, presieduto dal Preside della Facoltà, attualmente il prof. Pierluigi Daddi, è composto da tutti i Professori di ruolo e da una rappresentanza dei Ricercatori e degli studenti. La funzione fondamentale è quella di coordinamento dell’attività dei docenti e dei diversi Corsi di studio presenti nella Facoltà. Competono ad esso le decisioni che riguardano le risorse e l’organico di Facoltà per quanto concerne i Professori ed i Ricercatori (bandi di concorso, trasferimenti, ecc.), l’istituzione, l’attivazione e la disattivazione di Corsi di studio e di discipline, l’affidamento di insegnamenti ai docenti, ecc. Il Consiglio di Corso di Laurea (o Intercorso, nel caso che comprenda più di un Corso di Studi) è formato da tutti i docenti del Corso di studio e da una rappresentanza dei ricercatori e degli studenti. Il Consiglio organizza la programmazione dell’attività didattica, i piani di studio, le pratiche degli studenti e delibera su tutto quanto attiene al concreto svolgimento del Corso di studi. Dall’a.a. 2009-2010, nella Facoltà di Economia sono operanti i seguenti Consigli intercorso: - Il Consiglio intercorso in Scienza dell’Economia, Gestione Aziendale, Finanza e Statistica (SEGEAFIS), sede di Perugia, (presieduto dal prof. Luca Ferrucci); - Il Comitato di Coordinamento per il nuovo Corso di Laurea Interateneo e Interfacoltà in Economia Internazionale del Turismo, sede di Assisi (presieduto dalla Prof.sa Annalia Scannerini); - Il Consiglio intercorso per i CdS ad esaurimento in Economia del Turismo (ET), sede di Assisi, (presieduto dal prof. Libero Mario Mari); - Il Consiglio intercorso in Economia Aziendale (CLEAT), sede di Terni, (presieduto dal prof. Alessandro Montrone); È possibile il passaggio da un Corso di studio all’altro della Facoltà su delibera del Consiglio di studio di arrivo. Alcuni esami possono essere riconosciuti integralmente ed altri previa integrazione del programma.

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I docenti afferiscono ai Dipartimenti, strutture dotate di locali e di risorse finanziarie destinate allo svolgimento dell’attività di studio e di ricerca dei Professori e dei Ricercatori. I docenti di ruolo possono essere Professori Ordinari (o di prima fascia) o Professori Associati (o di seconda fascia), ruoli cui si accede per distinti concorsi pubblici. Al gradino iniziale della carriera è il ruolo dei Ricercatori universitari, che comunque possono tenere insegnamenti per affidamento o supplenza. L'affidamento è l'istituto giuridico per cui ad un professore o ricercatore viene attribuito annualmente un insegnamento non ricoperto da altri docenti. Alcuni insegnamenti sono ricoperti attraverso Professori a contratto, titolari di contratto di diritto privato, di durata annuale, stipulato con personale che possiede elevate professionalità specifiche, ma che non ha una posizione nei ruoli dell'Università.

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PARTE II

Sede di Perugia

Lauree e Lauree Magistrali di area Economico-Aziendale

1 Informazioni comuni

A decorrere dall’Anno Accademico 2011-2012 saranno attivati un nuovo Corso di Laurea Triennale e nuovi Corsi Magistrali, ai sensi della Legge 240/2010, mentre per i Corsi di laurea Triennali e Magistrali previsti con la riforma precedente (R. D. del 26 maggio 2009) saranno attivi, limitatamente, agli anni successivi al primo. I: due diversi regimi giuridico-formativi hanno regolamentazioni didattiche parzialmente differenti e si invitano, pertanto, gli studenti a prestare la massima attenzione alle norme che specificatamente regolano il corso di laurea al quale essi sono iscritti. Una documentazione più precisa e puntuale delle diverse norme che regolamentano questi diversi corsi di laurea si trova nei Regolamenti didattici (R.D.) e negli Ordinamenti Didattici (O.D.) scaricabili dal sito web della Facoltà di Economia. Quanto segue costituisce, pertanto, un’opportuna e indispensabile sintesi di queste norme, oltreché della programmazione didattica complessiva dell’Anno Accademico 2011/2012. Di seguito sono contenute tutte le informazioni, per l’Anno Accademico 2011/2012, relative ai corsi gestiti dal Consiglio Intercorso in Scienza dell’Economia, Gestione Aziendale, Finanza e Statistica di seguito riportati:

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CORSO DI LAUREA DURATA ANNI DI

ATTIVAZIONE CLASSE DI

LAUREA

Economia aziendale 3 anni I,II,III L-18

Economia dei mercati e degli intermediari finanziari (ad esaurimento)

3 anni II, III L-18

Economia e legislazione d'impresa (ad esaurimento)

3 anni II,III L-18

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE DURATA ANNI DI

ATTIVAZIONE CLASSE DI

LAUREA

Amministrazione e legislazione aziendale

2 anni I LM/77

Consulenza aziendale e giuridica (ad esaurimento))

2 anni II LM/77

Economia e Management aziendale (ad esaurimento)

2 anni II LM/77

Economia e Management 2 anni I LM/77 Finanza e Statistica (ad esaurimento)

2 anni II LM16+LM83

Finanza e metodi quantitativi per l’economia

2 anni I LM16+LM83

1.1 Accesso e durata dei Corsi di Laurea Triennale Le conoscenze di base necessarie per l’accesso al Corso di Laurea sono di norma acquisite con un diploma di scuola media superiore italiana, ovvero con un titolo equipollente acquisito all’estero. Le iscrizioni possono essere effettuate presso tutti gli sportelli bancari di Unicredit a decorrere dal 1 agosto 2011 fino 20 ottobre 2011. E’ comunque possibile iscriversi con ritardo entro il 31 dicembre 2011 dietro giustificata motivazione ed il versamento di una indennità di mora. E’ consentito il passaggio di corso di Laurea Triennale, tra quelli di cui al presente Ordinamento, con una apposita richiesta, prima dell’inizio del secondo anno senza nessuna perdita di crediti formativi acquisiti. Infine, è stata stata prevista una giornata di orientamento per le matricole, in data 8 settembre 2011, articolata in incontri di presentazione dell’attività didattica con i docenti delle varie aree scientifico-disciplinari, con i rappresentanti degli studenti nei vari organi e in visite guidate nelle strutture della Facoltà. La durata normale per il conseguimento della laurea è di tre anni. Per conseguire il titolo finale lo studente deve aver acquisito 180 crediti, comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell’Unione europea oltre l’italiano, fatte salve le norme speciali per la tutela delle minoranze linguistiche.

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1.2 Accesso e durata dei corsi di Laurea Magistrale

La normativa attualmente in vigore prevede che gli studenti interessati, dopo aver conseguito la laurea, possano continuare il loro iter formativo iscrivendosi ad una Laurea Magistrale, che si consegue tramite il curriculum previsto della durata di due anni, che comporta l’acquisizione di altri 120 crediti oltre a quelli della laurea, per complessivi 300 crediti. Possono, inoltre, iscriversi alla laurea magistrale gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale che conseguano la laurea entro 28 febbraio 2012. L’accesso ai corsi di laurea magistrale segue criteri parzialmente differenti. Economia e Management Le conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale si conseguono di norma attraverso la Laurea di primo livello preferibilmente nella classe di laurea 18 - Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. L’accesso al corso di Laurea Magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 63 crediti ripartiti come segue: SECS-P/01, 9 cfu; SECS-P/07, 12 cfu; SECS-S/06 o SSD affini, 6 cfu; SECS-P/11, 6 cfu; SECS-P/08, 9 cfu; SECS-S/01 o SSD affini, 6 cfu; IUS-01, 6 cfu; IUS-04, 9 cfu. Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la Laurea Triennale con una votazione pari o superiore a 95/110. Agli studenti provenienti dai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 17 dell’Università degli Studi di Perugia, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, non si applicherà né il requisito curriculare né quello personale. Per tutti gli altri studenti che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è richiesto il superamento di una prova scitta sulle materie affini ai settori scientifico disciplinari indicati per i requisiti curriculari. Amministrazione e Legislazione Aziendale Le conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale si conseguono di norma attraverso la laurea di primo livello preferibilmente nella classe di laurea 18 - Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. L’accesso al corso di Laurea Magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 69 crediti ripartiti come segue: SECS-P/01, 9 cfu; SECS-P/07, 12 cfu; SECS-S/06 o SSD affini, 6 cfu; SECS-P/11, 6 cfu; SECS-P/08, 9 cfu; SECS-S/01 o SSD affini, 6 cfu; IUS-01, 6 cfu; IUS-04, 9 cfu, L-LIN/12, 6cfu. Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la Laurea Triennale con una votazione pari o superiore a 95/110.

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Agli studenti provenienti dai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 17 dell’Università degli Studi di Perugia, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, non si applicherà né il requisito curriculare né quello personale. Per tutti gli altri studenti che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è richiesto il superamento di una prova scritta sulle materie affini ai settori scientifico disciplinari indicati per i requisiti curriculari. Finanza e Metodi Quantitativi per l’Economia Le conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale si conseguono, di norma, attraverso la laurea di primo livello preferibilmente nella classe di laurea 18 - Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. L’accesso al Corso di Laurea Magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 60 crediti ripartiti come segue: SECS-P/01, 9 cfu; SECS-P/07, 9 cfu; SECS-P/11,9 cfu; SECS-S/01 (o SSD affine), 9 cfu; SECS-S/06 (o SSD affine), 18 cfu, L- Lin/12, 6 cfu. Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la Laurea Triennale con una votazione pari o superiore a 95/110. Agli studenti provenienti dai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 17 e 37 dell’Università degli Studi di Perugia, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, non si applicherà né il requisito curriculare né quello personale. Per tutti gli altri studenti che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è richiesto il superamento di una prova orale sulle materie affini ai settori scientifico disciplinari indicati per i requisiti curriculari.

1.3 Calendario e scadenze

L’attività didattica si articola in due “semestri” di lezione. Ciascun semestre è costituito da 13 settimane effettive, di cui una intermedia di pausa didattica, oltre agli eventuali periodi di festività previsti dal calendario di Ateneo. Di norma, la settimana di pausa didattica si colloca dopo sei settimane effettive di lezione. In questa settimana si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, degli insegnamenti di almeno nove CFU.

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attività periodo note I Semestre (Parte A) 19.09.11 – 04.11.11 Pausa Didattica 07.11.11 – 11.11.11 I Semestre ( Parte B) 14.11.11 – 21.12.11 Vacanze di Natale:

22.12.11 al 08.01.12 Esami 09.01.12 – 17.02.12 3 appelli per gli

insegnamenti del I sem., 2 appelli per gli insegnamenti del II sem.,

II Semestre (Parte A) 20.02.12 -31. 03.12 Vacanze di Pasqua: 06.04.12 al 14.04.12

Pausa Didattica 02.04.12 -13.04.12 II Semestre (Parte B) 16.04.12 - 08.06.12

11.06.12 – 31.07.12 3 appelli per gli insegnamenti del II sem., 2 appelli per gli insegnamenti del I sem.,

Esami

03.09.12 -14. 09.12 I appello per tutte le materie

 

N.B.:  Sino  all’anno  accademico  2010‐2011,  per  gli  studenti  iscritti,  presso  la 

Facoltà di Economia nella sede di Perugia, ai Corsi di Laurea afferenti alla Classe 

17 e 84/S, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, sono previsti due ulteriori 

appelli  di  esame,  rispetto  a  quanto  indicato  precedentemente,  posizionati  nella 

settimana di pausa intermedia prevista nel mese di novembre e in quello di aprile 

(ex Art. 15 R.D.) 

SESSIONI DI LAUREA

Anno Accademico 2010/2011 Calendario per le sessioni di laurea valido per la prova finale dei corsi di Laurea Triennali, per le tesi di laurea delle Specialistiche/Magistrali e del Corso di Laurea in Economia e Commercio (ad esaurimento) 17-18-19 Ottobre 2011 13-14-15 Febbraio 2012 7-8-9 Maggio 2012

La domanda per sostenere l'esame di laurea corredata: dal foglio con l’indicazione del titolo della tesi, sia in lingua italiana che inglese, dalle ricevute di pagamento dei bollettini, dalla autocertificazione degli esami sostenuti, deve essere presentata alla Segreteria Amministrativa per l’A.A. 2010/2011 nelle seguenti date: entro il 1 settembre 2011 per la seduta di OTTOBRE;

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entro l’11 gennaio 2012 per la seduta di FEBBRAIO; entro il 21 marzo 2012 per la seduta di MAGGIO. Anno Accademico 2011/2012 Calendario per le sessioni di laurea valido per la prova finale dei corsi di Laurea Triennali, per le tesi di laurea delle Specialistiche/Magistrali e del Corso di Laurea in Economia e Commercio (ad esaurimento) 16‐17‐18  Luglio  2012 

22‐23‐24  Ottobre  2012 

25‐26‐27  Febbraio  2013 

13‐14‐15  Maggio  2013 La domanda per sostenere l'esame di laurea corredata: dal foglio con l’indicazione del titolo della tesi, sia in lingua italiana che inglese, dalle ricevute di pagamento dei bollettini, dalla autocertificazione degli esami sostenuti, deve essere presentata alla Segreteria Amministrativa per l’A.A. 2011/2012 nelle seguenti date: entro il 30 maggio 2012 per la seduta di LUGLIO entro il 1 settembre 2012 per la seduta di OTTOBRE; entro l’11 gennaio 2013 per la seduta di FEBBRAIO; entro il 21 marzo 2013 per la seduta di MAGGIO. Scadenze importanti : 19 settembre 2011 Inizio delle lezioni; Vedi Manifesto degli Studi d’Ateneo

Scadenza di presentazione delle domande di iscrizione.

Vedi Manifesto degli Studi d’Ateneo

Scadenza per la presentazione delle domande per il passaggio di corso di laurea;

1.4 Cambiamento di Corso di laurea

È possibile il passaggio da un Corso di laurea all’altro della Facoltà su delibera del Consiglio di laurea di arrivo, presentando domanda alla Segreteria studenti entro il 20 ottobre 2011. Alcuni esami possono essere riconosciuti completamente ed altri previa integrazione del programma. Relativamente ai passaggi di Corso di Laurea, di cui al presente Manifesto, la richiesta prima dell’inizio del secondo anno non provoca la perdita di crediti acquisiti.

1.5 Riconoscimento di crediti formativi

Il Consiglio Intercorso in Scienza dell’Economia, Gestione Aziendale, Finanza e Statistica ha deliberato il riconoscimento dei Corsi già seguiti dagli studenti presso Istituzioni che rilasciano certificazioni secondo standard internazionali, presentando domanda al Presidente del Consiglio Intercorso. In particolare:

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ECDL Gli insegnamenti di Elementi di Informatica (5 cfu) e di Informatica (6 cfu) sono riconosciuti integralmente per gli studenti che abbiano conseguito la "Patente Europea" di primo livello (ECDL - European Computer Driving Licence) con la trasformazione in trentesimi dei voti riportati per conseguire l'ECDL. CORSI DI LINGUA: Insegnamento di “Lingua Inglese “ (Corsi di Laurea Triennali) Per la Lingua Inglese il livello di competenza linguistico richiesto dalla Facoltà di Economia è pari al B1 (intermedio basso). Per gli studenti immatricolati, nell’a.a. 2011/2012, la prova di lingua consiste nel conseguimento di una idoneità e tutto il suo iter complessivo, dai test di ingresso alle altre verifiche di profitto, sarà svolto, esclusivamente, presso le strutture del Centro Linguistico d’Ateneo (CLA) (Tel.: 075/5856838, indirizzo di posta elettronica: [email protected]), secondo un calendario definito autonomamente dal Centro medesimo. Gli studenti in possesso di certificazioni di conoscenza linguistica, rilasciate da Enti Certificatori accreditati a livello internazionale, ottenute da non più di tre anni, dovranno presentare la certificazione originale direttamente alla Segreteria Didattica del CLA. Per gli studenti immatricolati negli anni precedenti all’a.a. 2011/2012, la prova di lingua resta un esame con votazione espressa in trentesimi. Ma, non essendo più previsto un corso ufficiale in Facoltà, tutto il percorso formativo si svolgerà per intero al CLA.

Insegnamento di Lingua “Inglese per il Management” (Corsi di Laurea Magistrali) Per l’insegnamento di Lingua Inglese previsto nel CdLM in Economia e Management, il livello di competenza linguistico richiesto dalla Facoltà di Economia è pari al B2 . A partire dall’a.a. 2011/2012, non sarà più previsto un corso ufficiale in Facoltà, pertanto tutta la formazione linguistica, nel suo iter complessivo, dai test di ingresso sino alle altre verifiche di profitto, sarà svolto presso le strutture del Centro Linguistico d’Ateneo (CLA). Per ulteriori informazioni rivolgersi direttamente al CLA (Tel.: 075/5856838, indirizzo di posta elettronica: [email protected]). CERTIFICAZIONI RICONOSCIUTE DALLA FACOLTA’ DI ECONOMIA Lingua Inglese

Livello B1 (Quadro Comune Europeo) con prove scritte Trinity ISE (Integrated Skills) 1, Cambridge PET, Pitman ESOL e SESOL Lower Intermediate: riconoscimento della prova d’uscita del CLA con una valutazione da 23 a 25 trentesimi. Livello B2 (QCE) con prove scritte Trinity ISE (Integrated Skills) 2, Cambridge

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First Certificate, Pitman ESOL e SESOL Intermediate: riconoscimento della prova d’uscita del CLA con una valutazione da 27 a 29 trentesimi. Livello B2 / C1 / C2 (QCE) con prove scritte Trinity ISE (Integrated Skills) 3, Cambridge Proficiency, Pitman ESOL e SESOL Higher Intermediate/Advanced, Cambridge Business English, Pitman for Business Communications Level 2 e 3: riconoscimento della prova d’uscita del CLA con una valutazione di 30 trentesimi. Gli studenti in possesso di tali certificazione saranno tenuti a presentare il certificato originale al docente al momento della registrazione del voto all’esame orale. Il riconoscimento di validità rimarrà comunque a totale discrezione dello stesso. Gli studenti in possesso di certificazioni non menzionate sopra, e non riconosciute dalla Facoltà di Economia, come il Trinity “Graded Examinations In Spoken English”, dovranno seguire il test di livello al CLA.

1.6 Commissione paritetica per la didattica

Come previsto dallo Statuto d’Ateneo, è costituita la Commissione paritetica per la didattica formata da sei docenti e sei rappresentanti degli studenti. Alla Commissione spetta il compito di:

formulare proposte in materia di calendario e di programmazione delle attività didattiche;

verificare l’integrazione dei diversi insegnamenti; vigilare sulle procedure di valutazione degli insegnamenti da parte degli

studenti e recepire i risultati di tale valutazione; coordinare le attività di tutorato e i servizi di orientamento offerti dal

Corso di laurea. La composizione attuale della commissione è la seguente: Docenti Studenti

Luca Bartocci Umberto Balestrieri 

Goffredo Zuddas Federico Balin 

Luca Ferrucci Alessandro Chiurchi 

Elena Stanghellini Paola Giancane 

Pierluigi Grasselli Matteo Migliorati 

Mauro Pagliacci Cristiano Valentini 

1.7 Accordi interuniversitari per lo scambio di studenti

Nell'ambito del programma Socrates, gli studenti iscritti alle Lauree Triennali, alle Lauree Specialistiche/Magistrali possono sostenere esami fino a 60 crediti, per un periodo di permanenza all’estero per un massimo di 2 semestri, presso le Università straniere con le quali l'Università di Perugia ha rapporti di scambio e collaborazione. Tali insegnamenti sono individuati dallo studente tra una rosa

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di corsi indicati nel quadro degli accordi Socrates, rispettando i vincoli previsti nei curriculum dei corsi di laurea. Lo studente, con congruo anticipo e prima della partenza per la sede straniera, deve richiedere l'autorizzazione al Consiglio di Corso di laurea e deve presentare il Piano di studio per l'approvazione delle modifiche. Nelle proposte, da sottoporre al Consiglio di Corso di studio, devono essere indicati: gli insegnamenti che si intendono seguire all'estero con la denominazione in lingua locale o in inglese ed i relativi crediti e l’insegnamento presso la Facoltà di Economia dell'Università di Perugia di cui è richiesta l'equipollenza. Ad oggi sono attivati circa 70 accordi internazionali Socrates con prestigiosi Atenei europei.

1.8 Tutorato

Per consentire agli studenti di poter agevolmente sostenere l’esame alla fine dei relativi corsi è stata istituita una attività di tutoraggio che coinvolge diversi insegnamenti, attraverso la nomina di tutor a disposizione degli studenti in orari concordati, per risolvere i problemi che incontrano nell’apprendimento delle discipline.

Stage e tirocini

I Regolamenti didattici dei singoli corsi di laurea, ad eccezione della Laurea Magistrale in Economia e Management, prevedono lo svolgimento di tirocini formativi presso aziende o istituzioni per un impegno che varia da 75 a 150 ore corrispondenti, rispettivamente, a 3 e 6 cfu. Tale attività formativa dovrà essere svolta sotto la direzione di un docente universitario e di un tutor aziendale. Possono svolgere il tirocinio formativo coloro che abbiano acquisito almeno 120 cfu se iscritti alle Lauree Triennali e 54 cfu se iscritti alla Laurea Magistrale. Tutta la modulistica necessaria per l’attivazione del tirocinio è scaricabile dal sito della Facoltà di Economia (www.ec.unipg.it), alla voce career service. Per informazioni più dettagliate, si può inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected]. Qualora lo studente abbia svolto o svolga un’attività lavorativa attinente al percorso formativo, la stessa potrà essere riconosciuta come tirocinio, previa approvazione da parte del Presidente del Consiglio Intercorso. Per ottenere i crediti previsti, lo studente dovrà presentarsi presso la segreteria didattica della Facoltà, per l’espletamento della pratica. Questa Presidenza si è attivata per favorire e assecondare lo svolgimento di stage post-laurea. Ad oggi, sono state realizzate oltre 120 convenzioni-quadro con aziende di medio-grande dimensione, presenti in Italia, al fine di favorire il collocamento dei nostri laureati, in particolare di quelli della Laurea Magistrale.

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1.9 Modalità di assegnazione e valutazione della prova finale

Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle altre attività formative previste dal piano di studi. Il periodo intercorrente fra l’ultimo esame sostenuto e l’inizio della sessione di laurea non deve essere inferiore a dieci giorni. Entro il 31 marzo di ciascun anno, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio di Corso di Laurea, delibera la programmazione di non più di quattro sessioni di laurea per anno accademico. La prova finale del Corso di Laurea per il conseguimento del titolo di studio consiste nella elaborazione, presentazione e discussione, davanti ad apposita Commissione ristretta, di un lavoro concordato con il docente relatore, attinente una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo o attinente una disciplina non inclusa nell’offerta formativa del Corso di Laurea, a condizione che venga espresso parere di congruità da parte del Consiglio del Corso di Laurea. Le attività formative relative alla prova finale per il conseguimento del titolo e la relativa verifica consistono nella predisposizione in forma scritta e discussione di un elaborato teorico-pratico, secondo gli standard di editing indicati sul sito web. E’ prevista la possibilità di predisporre l’elaborato sotto forma cartacea oppure su supporto magnetico (cd rom), con copertina firmata dal docente relatore. La valutazione della prova finale avviene nel corso di una seduta pubblica della Commissione di esame di Laurea, composta da almeno undici membri effettivi e da due supplenti, presieduta da un professore di ruolo e nominata dal Rettore. La Commissione di esame di laurea, per la valutazione dei candidati, si avvale del precedente parere formulato da una Commissione ristretta di docenti appartenenti ai Corsi di Laurea offerti dalla Facoltà di Economia nella sede di Perugia, nominata dal Presidente del Consiglio Intercorso in Scienze dell’Economia e Gestione Aziendale, Finanza e Statistica e composta da almeno tre professori, davanti alla quale avviene la discussione dell’elaborato. Di tale Commissione fa parte il docente relatore che ha seguito il candidato nella preparazione della prova finale. Il voto finale con cui viene conferita la laurea, espresso in centodecimi, è il risultato della media aritmetica dei voti degli esami, ponderata in rapporto ai crediti formativi corrispondenti a ciascun esame, maggiorata della votazione finale attribuita alla prova dalla Commissione. La Commissione di Laurea può attribuire fino a un massimo di tre centodecimi per l’elaborato finale. E’, inoltre, previsto un punteggio per la durata degli studi fino ad un massimo di 3 punti per una durata di 3 anni, secondo la regola di seguito riportata. Il punteggio di tre punti è riconosciuto sino all’ultima sessione di laurea utile nell’anno accademico di riferimento. Se la durata degli studi (d) è data da: d= anno di laurea + (mese di laurea/12) – anno di prima immatricolazione - 1, il punteggio per la durata B(d) è dato da:

31

3 Se d ≤ 3+(1/6) B(d)= -(9/4)d+81/8 se 3 +(1/6) < d ≤4,5 0 se d>4,5 Infine, è previsto un punteggio per la media, fino ad un massimo di 2 punti, ripartiti proporzionalmente secondo la tabella seguente: media esami di profitto(M)

Fino 80

80-85

85 – 90

90 - 95

95 - 100

100 - 105

oltre 105

punteggio massimo

0 0 0,5 1,0 1,5 2 108-M, se positivo / 0 altrimenti (*)

(*) se la media (M) è compresa fra 105 e 108, il punteggio si ottiene facendo la differenza tra 108 e la media, se invece quest’ultima è maggiore o uguale a 108 non c’è punteggio. La Commissione di Laurea può inoltre conferire, all’unanimità, la lode. N.B.: Limitatamente agli studenti iscritti ai corsi di laurea afferenti alla Classe 17, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, la valutazione della prova finale segue i criteri deliberati e pubblicati nel Manifesto degli Studi relativo all’Anno Accademico 2008-2009, ossia l’elaborato finale ha un punteggio massimo sino a tre punti; inoltre, è previsto un punteggio per la media fino ad un massimo di 5 punti e un punteggio per la durata degli studi fino ad un massimo di 4 punti (ex Art. 15 R.D.)

1.10 Modalità di assegnazione e valutazione della tesi ai fini del conseguimento della Laurea Magistrale

La prova finale per il conseguimento del titolo consiste nella elaborazione e nella discussione, davanti ad una apposita commissione, di una dissertazione scritta originale, a carattere scientifico, concordata con il docente relatore. La dissertazione deve essere attinente a una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo, sia del Corso di Laurea di primo livello che del corso di Laurea Magistrale. La Commissione di valutazione della prova finale è composta da sette membri effettivi e da due membri supplenti ed è presieduta da un professore di ruolo. Il voto finale con cui viene conferita la laurea, espresso in centodecimi, è il risultato della media aritmetica dei voti degli esami, ponderata in rapporto ai crediti formativi corrispondenti a ciascun esame, maggiorata della votazione attribuita alla prova dalla Commissione. La Commissione di Laurea può attribuire alla prova finale fino ad un massimo di sette centodecimi.

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La Commissione di Laurea può inoltre conferire, all’unanimità, la lode. N.B.Limitatamente agli studenti iscritti ai Corsi di Laurea afferenti afferente alla Classe 84/S e19/S, di cui al decreto ministeriale 4 agosto 2000, la valutazione può attribuire un incremento, rispetto al voto base curriculare degli esami della Laurea Specialistica (media ponderata dei voti dei singoli esami, riportata in centodecimi), per un massimo di otto punti. Eccezionalmente, per tesi di laurea particolarmente meritevoli, su proposta del Relatore con richiesta scritta presentata al Preside e al Presidente del Consiglio Intercorso competente, almeno dieci giorni prima della data prevista per la discussione, sarà nominato un secondo Correlatore per una più approfondita valutazione di merito positiva: in tal caso la Commissione può attribuire fino ad un incremento massimo di undici punti rispetto al voto base curriculare. (ex Art. 15 R.D.)

1.11 Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative a scelta dello studente nei Corsi di Laurea Triennali (ex D.M. 270/2004)

Per attività formative a scelta dello studente si intendono le attività aggiuntive rispetto a quelle di base, caratterizzanti, affini e integrative, nonché a quelle relative ai periodi di tirocinio e alla preparazione della prova finale, necessarie per maturare i crediti totali necessari per conseguire la Laurea Triennale. I Regolamenti Didattici dei Corsi di Laurea Triennali riservano alle attività formative a scelta dello studente complessivi 12 cfu. Gli studenti iscritti alle LT possono, pertanto, effettuare la scelta tra tutti gli insegnamenti offerti nell’ambito dei Corsi di Laurea Triennale della Facoltà di Economia, purchè questi non siano previsti nel piano di studio. Ai fini del riconoscimento di tali cfu non è necessaria una preventiva autorizzazione da parte della Presidenza del Consiglio Intercorso in Scienze dell’Economia Gestione Aziendale Finanza e Statistica. A partire dall’Anno Accademico 2011/2012 l’elenco, per la sede di Perugia, degli insegnamenti a scelta dello studente comprenderà le seguenti discipline, riportate di seguito in dettaglio: Disciplina cfu Diritto fallimentare 6 Diritto del lavoro 6 Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari 6 (su 9) Diritto e tecnica dei contratti 6 Diritto privato dell’economia 6 Diritto pubblico 6 Diritto tributario 6 Economia agraria 6 Economia e amministrazione delle aziende pubbliche 6

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Economia e gestione delle imprese commerciali 6 Economia industriale 6 Economia internazionale 6 Finanza Aziendale 6 Geografia economica 6 Merceologia 6 Politica economica 6 Revisione aziendale 6 Statistica aziendale 6 Strategie competitive d’impresa 6 Teoria matematica del portafoglio 6 Gli studenti, altresì, possono effettuare la scelta anche tra gli insegnamenti proposti da altre Facoltà dell’Ateneo di Perugia, purchè tali insegnamenti siano attivi ed abbiano contenuti sostanzialmente diversi da quelli dei corsi già compresi nel proprio piano di studi. In quest’ultimo caso, ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, è necessaria una preventiva autorizzazione per il sostenimento dell’esame da parte del Presidente del Consiglio di Corso di Laurea, coadiuvato nello svolgimento di questa funzione da un docente coordinatore di area. Gli studenti interessati dovranno, pertanto, presentare alla Segreteria Didattica un’istanza indirizzata al Presidente del Consiglio Intercorso, contenente le seguenti informazioni:

- dichiarazione che la disciplina in oggetto non rientra tra quelle previste dal proprio piano di studio;

- denominazione, programma analitico e relativi crediti formativi attribuiti alla disciplina in oggetto;

- fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità.

1.12 Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative a scelta dello studente nei Corsi di Laurea Magistrali (ex D.M. 270/2004)

I Regolamenti Didattici dei Corsi di Laurea Magistrale riservano alle attività formative a scelta dello studente complessivamente 9 cfu. Gli studenti iscritti ad un Corso di Laurea Magistrale possono pertanto effettuare liberamente la scelta tra tutti gli insegnamenti offerti nell’ambito dei Corsi di Laurea Magistrale della Facoltà di Economia, purchè questi non siano previsti nel piano di studio. Ai fini del riconoscimento di tali cfu non è necessaria una preventiva autorizzazione da parte della Presidenza del Consiglio Intercorso. Gli studenti, altresì, possono effettuare la scelta anche tra gli insegnamenti proposti da altre Facoltà dell’Ateneo di Perugia, purchè tali insegnamenti siano attivi ed abbiano contenuti sostanzialmente diversi da quelli dei corsi già

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compresi nel proprio piano di studi. In quest’ultimo caso, ai fini del riconoscimento dei crediti formativi, è necessaria una preventiva autorizzazione per il sostenimento dell’esame da parte del Presidente del Consiglio di Corso di Laurea, coadiuvato nello svolgimento di questa funzione da un docente coordinatore di area. Gli studenti interessati dovranno, pertanto, presentare alla Segreteria Didattica un’istanza indirizzata al Presidente del Corso di Laurea , contenente le seguenti informazioni:

- dichiarazione che la disciplina in oggetto non rientra tra quelle previste dal proprio piano di studio;

- denominazione, programma analitico e relativi crediti formativi attribuiti alla disciplina in oggetto;

- fotocopia del documento di riconoscimento in corso di validità.

1.13 Associazioni studentesche

1.13.1 Associazione Idee in Movimento

L’associazione Idee in Movimento è nata nel 1997 grazie all’impegno di un gruppo di studenti di Perugia con l’intento di rivalutare il ruolo della rappresentanza studentesca e di favorire la partecipazione degli studenti ad ogni aspetto della vita universitaria. “A differenza di altre associazioni, diretta espressione di partiti e movimenti che operano prevalentemente al di fuori delle scuole e delle università, Idee in Movimento considera questo il suo ambito primario: riteniamo che solo in questo modo sia possibile tutelare a pieno gli interessi degli studenti e confrontarsi con le realtà culturali, sociali, politiche ed economiche che aspettano ognuno di noi al termine dell’esperienza universitaria”. Idee in Movimento si muove prevalentemente su tre ambiti d’azione all’interno dell’università: - Miglioramento della didattica interna e delle strutture universitarie grazie al

costante lavoro dei nostri rappresentanti degli studenti eletti sempre presenti in ogni consesso accademico”

- Sensibilizzazione a particolari tematiche d’interesse relative al diritto allo studio e più in generale a tematiche di carattere sociale, politico e economico

- Promozione di iniziative culturali e ricreative create ad hoc per gli studenti universitari quali convegni, cineforum, gite, concerti, feste, giornalini, manifestazioni, etc.

Per ogni informazione, dubbio, consiglio, non dubitare a farcelo sapere contattando i nostri referenti di Economia o scrivendoci una mail a: [email protected] URL: http://www.ideeinmovimento.net”

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1.13.2 Student’s Office

Lo Student’s Office è un’associazione studentesca nata dalla libera iniziativa di alcuni amici, appassionati all’Università come luogo di ricerca e crescita culturale della persona, che hanno deciso di dare vita a delle iniziative gratuite e utili che vengano incontro alle esigenze più urgenti e reali degli studenti. Le sue attività sono: - SCAMBIO DI APPUNTI E DISPENSE: è possibile prelevare

temporaneamente e gratuitamente appunti, esercitazioni, appelli e dispense dei corsi svolti nella facoltà. Ogni anno si invitano gli studenti a partecipare attivamente al reperimento del materiale didattico per sostenere tale attività.

- INIZIATIVE CULTURALI: lo Student’s Office è una presenza culturale in Università che offre la possibilità di approfondire tematiche che si affrontano a lezione attraverso convegni e viaggi di istruzione.

- GRUPPI DI STUDIO: ogni anno i ragazzi dello Student’s Office organizzano dei gruppi di studio per le materie più impegnative.

- CONVIVENZE DI STUDIO: nei periodi prossimi alla sessione d’esame di giugno-luglio, si effettuano delle convivenze di studio aperte a tutti gli studenti della facoltà. Durante l’anno si organizzano anche convivenze dedicate alle matricole.

- WORKSHOP DI INTRODUZIONE ALLO STUDIO UNIVERSITARIO PER LE MATRICOLE: ogni anno con la collaborazione dell’Università degli Studi di Perugia e dell’A.Di.S.U., lo Student’s Office organizza due giorni di introduzione allo studio universitario a cui partecipano, oltre a molti docenti delle varie facoltà, anche il Magnifico Rettore e il Presidente dell’A.Di.S.U..

- BANCHETTI ACCOGLIENZA MATRICOLE: ogni anno lo Student’s Office con l’Università degli Studi di Perugia organizza dei banchetti accoglienza per gli studenti prossimi all’immatricolazione al fine di fornire un aiuto per la scelta della facoltà e le relative informazioni sulle modalità d’iscrizione .

La sede dello Student’s Office della Facoltà di Economia è situata nei pressi dell’Aula 4, al piano superiore. Giorni e orari di apertura sono esposti nella bacheca dello Student’s Office e in altri punti della Facoltà. Per informazioni: e-mail: [email protected];

Stefano Smacchia tel. 329/8978609.

1.14 Insegnamenti attivati nell'anno accademico 2011-2012

1.14.1 Insegnamenti attivati nell'Anno Accademico 2011-2012 ai sensi del D.M. 270/04: Gli insegnamenti indicati fanno riferimento al primo, al secondo e terzo anno delle Lauree Triennali e al primo e al secondo anno delle Lauree Magistrali.

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LAUREE TRIENNALI Corsi di Laurea EA ELI EMIF disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Diritto commerciale (A-L)

IUS/04 I Luigi Farenga 9 9 9

Diritto commerciale (M-Z) IUS/04 I Laura Schiuma 9 9 9 Dir. dei mercati e degli intermediari finanziari

IUS/05 II Vincenzo Troiano 9

Diritto e tecnica dei contratti

IUS/04 II Lorenzo Mezzasoma

6

Diritto del lavoro IUS/07 I Michele Cerreta 6 Diritto privato (A-L) IUS/01 II Goffredo Zuddas 9 Diritto privato (M-Z) IUS/01 II Francesco

Scaglione 9

Diritto privato dell’economia

IUS/05 II Paolo Rossi 6

Diritto pubblico (A-L) IUS/09 II Simone Budelli 6 Diritto pubblico (M-Z) IUS/09 II Luca Castelli 6 Diritto tributario IUS/12 II Marco Versiglioni 9 9 Economia agraria AGR/0

1 I Tommaso Sediari 6 6 6

Economia aziendale (A-L)

SECS-P/07

I Gianfranco Cavazzoni

9

Economia aziendale (M-Z)

SECS-P/07

I L.Mario Mari

9

Economia delle aziende e amm.ni pubbliche

SECS-P/07

I/b Luca Bartocci 6 6

Economia degli intermediari finanziari

SECS-P/11

I Paola Musile Tanzi

9 9 9

Economia e gestione delle imprese (A-L)

SECS-P/08

I Massimo Paoli

9 9 9

Economia e gestione delle imprese (M-Z)

SECS-P/08

I Luca Ferrucci 9 9 9

Economia del mercato mobiliare

SECS-P/11

II Aberto Burchi 9

Economia e gestione della banca

SECS-P/11

II Manuela Gallo 9

Economia e gestione delle imprese comme.li

SECS-P/08

II Francesca Ceccacci

6

Economia internazionale SECS-P/01

II Cristiano Perugini 6

Economia industriale SECS-P/06

II Davide Castellani 6

37

LAUREE TRIENNALI Corsi di Laurea EA ELI EMIF disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Finanza aziendale SECS-

P/09 I/B Docente da

nominare 6 6

Geografia economica M-GGR/02

II Elvira Lussana 6 6 6

Idoneità di informatica INF/01 I Francesca Pierri 6 Macroeconomia SECS-

P/01 II Mauro Visaggio 9 9 9

Marketing SECS-P/08

II Docente da nominare

9

Matematica generale (A-L)

SECS-S/06

I Mauro Pagliacci 9

Matematica generale (M-Z)

SECS-S/06

I Gianna F.Talamanca

9

Matematica finanziaria (A-L)

SECS-S/06

II Docente da nominare

9 6 9

Matematica finanziaria (M-Z)

SECS-S/06

II Gianna F. Talamanca

9 6 9

Merceologia SECS-P/13

II Antonella Jacoboni 6 6 6

Microeconomia

SECS-P/01

II Carlo A. Bollino 9

Politica economica (I mod.)

SECS-P/02

II Docente da nominare

3 3

Politica economica (II mod.)

SECS-P/02

II Cristina Montesi 3 3

Programmazione e controllo (I mod.)

SECS-P/07

I Gianfranco Cavazzoni

3

Programmazione e controllo (II mod.)

SECS-P/07

I Fabio Santini 3

Ragioneria (I mod) (A-L)

SECS-P/07

I Luca Bartocci 5 5 5

Ragioneria (II mod.) (A-L)

SECS-P/07

I Francesca Picciaia 4 4 4

Ragioneria (I mod) (M-Z)

SECS-P/07

I Andrea Cardoni 4 5 5

Ragioneria (II mod.) (M-Z)

SECS-P/07

I Simone Terzani 5 4 4

Revisione aziendale SECS-P/07

II Andrea Nasini 6

Scienza delle Finanze SECS-P/03

I Marco Boccaccio 9/6 9

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LAUREE TRIENNALI Corsi di Laurea EA ELI EMIF disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Statistica (A-L) SECS-

S/01 II Giuseppe

Cicchitelli 9 9 9

Statistica (M-Z) SECS-S/01

II Francesco Bartolucci

9 9 9

Statistica aziendale SECS-S/03

I Bruno Bracalente 6

Strategie competitive d’impresa

SECS-P/08

II Francesca Ceccacci

6

Strategia e politica aziendale (I mod.)

SECS-P/07

I Fabio Santini 3

Strategia e politica aziendale ((II mod.))

SECS-P/07

I Andrea Cardoni 3

Teoria mat. del portafoglio SECS-S/06

I/B Franco Moriconi 6

Legenda EA Corso di laurea in Economia aziendale ELI Corso di laurea in Economia e legislazione d’impresa EMIF Corso di laurea in Economia dei mercati e degli intermediari finanziari N.B. gli insegnamenti di “Economia agraria (6 cfu), Geografia economica (6 cfu), Merceologia (6 cfu) sono fruibili dagli studenti come esami a scelta.

Propedeuticità

(riservato agli studenti immatricolati fino all’a.a. 2010/2011)

Lauree Insegnamento Insegnamento propedeutico Diritto Commerciale Diritto Privato Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

Diritto Commerciale

Diritto del Lavoro Diritto Privato Diritto e Tecnica dei Contratti Diritto Privato Diritto Privato dell'Economia Diritto Privato Diritto Tributario Diritto Privato Economia del mercato mobiliare Economia degli intermediari finanziari

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Insegnamento Insegnamento propedeutico Economia delle aziende e amministrazioni pubbliche

Ragioneria

Economia e gestione della banca Economia degli intermediari finanziari Economia e gestione delle imprese Economia aziendale; Microeconomia Economia e gestione delle imprese commerciali

Economia e gestione delle imprese

Economia industriale Microeconomia; Economia internazionale Microeconomia; Finanza aziendale Economia e gestione delle imprese;

Economia degli intermediari finanziari Macroeconomia Microeconomia Marketing Economia e gestione delle imprese Matematica finanziaria Matematica generale Politica economica Macroeconomia Programmazione e controllo Ragioneria Ragioneria Economia aziendale Revisione aziendale Ragioneria Scienza delle finanze Microeconomia Statistica Matematica generale Statistica Aziendale Statistica; Economia aziendale Statistica Economica Statistica; Microeconomia Strategie e politica aziendale Ragioneria Strategie competitive d’impresa Economia e gestione delle imprese Teoria matematica del portafoglio Matematica finanziaria; Statistica

N.B. Non sono previste propedeuticità per gli insegnamenti collocati nelle lauree magistrali. E’ comunque consigliabile che lo studente segua, nell’espletamento delle prove di esame, il percorso curriculare, per annualità e semestri, stabilito nel proprio corso di laurea magistrale.

LAUREE MAGISTRALI (ad esaurimento) Corsi di Laurea EMA CAGI FINSTAT disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Corporate finance SECS-

P/11 I Loris Nadotti 9 9

Credit scoring SECS/01

II Elena Stanghellini

6

Dinamica della conoscenza e inn. Organiz.

SECS-P/08

I Massimo Paoli

9

Diritto commerc. europeo

IUS/04 II Francesco Buccellato

6

40

EMA CAGI FINSTAT disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Diritto fallimentare

IUS/04 I Luigi Farenga 6

Diritto pubblico dell’economia

IUS/05 I Simone Budelli

6

Econometria (I mod.)

SECS-P/05

II Carlo A. Bollino

3

Econometria (II mod.)

SECS-P/05

II David Aristei 3

Economia dei gruppi e bilancio consolidato

SECS-P/07

I Simone Terzani

9

Economia della crescita e dell’innovazione

SECS-P/01

II Francesco Venturini

9

Economia dell’Unione Europea

SECS-P/01

II Tommaso Sediari

6

Economia delle imprese multinazionali

SECS-P/01

II Davide Castellani

6

Economia della regolazione

SECS-P/01

II Silvia Micheli

9

Economia internazionale

SECS-P/01

II Cristiano Perugini

6

Economia industriale

SECS-P/01

II Davide Castellani

6

Economia monetaria

SECS-P/01

II Docente da nominare

6

Lab. di calcolo finanziario e attuariale (I mod.)

ING-INF/05 INF/01

I Docente da nominare

3

Lab. di cal. finanz e attuarial (II mod.)

ING-INF/05 INF/01

I Franco Moriconi

6

Marketing internazionale

SECS-P/08

I Antonio Picciotti

9

Politica economica (Imod.)

SECS-P/02

II Docente da nominare

3

Politica economica (II mod.)

SECS-P/02

II Cristina Montesi

3

41

disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Ragioneria Professionale

SECS-P/07

I Christian Cavazzoni

9

Ragioneria internazionale

SECS-P/07

I Libero M. Mari

6

Serie storiche economiche e finanziarie

SECS-S/03

II Pierluigi Daddi

6

Statistica economica

SECS-S/03

II David Aristei 6

Valutazione dei prodotti e dell’impresa di assicurazione

SECS-S/06 + SECS-P/07

I Mauro Pagliacci Andrea Bellucci

6 3

Valutazione dei prodotti di assicurazione

SECS-S/06

I Mauro Pagliacci

6

Valutazione d’azienda

SECS-P/07

II Andrea Bellucci

9

Legenda CAGI LM in Consulenza Aziendale e Giuridica EMA LM in Economia Management Aziendale FINSTAT LM in Finanza e Statistica

Corsi di Laurea Magistrali (di nuova istituzione) Corsi di Laurea EMA ALEA FIN

disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Bilancio e principi contabili internaz.

SECS-P/07

I Libero M. Mari

9

Corporate gover. e strategie d’impresa

SECS-P/08

I Luca Ferrucci

9

Dir.delle assicur IUS/05 I/B Vincenzo Troiano

6

Diritto della prev. sociale

IUS/07 II Michele Cerreta

9

Diritto industriale e della Proprietà intellettuale

IUS/04 I Laura Schiuma

6

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EMA ALEA FIN

disciplina settore sem docente cfu cfu cfu Diritto e tec. della redaz. dei contratti

IUS/04 II Lorenzo Mezzasoma

9

Econometria SECS-P/05

II Carlo A. Bollino

6

Economia della regolazione

SECS-P/01

II Silvia Micheli

6

Economia delle imprese multinazionali

SECS-P/01

II Davide Castellani

9

Economia della crescita e dell’innovazione

SECS-P/01

II Francesco Venturini

6

Economia e management delle risorse umane

SECS-P/08

I Marina Gigliotti

9

Finanziamenti d’impresa

SECS-P/11

I Loris Nadotti

9 9

Management dell’innovazione

SECS-P/08

I Massimo Paoli

9

Metodi mat. per la gest. rischio

SECS-S/06

I Marco Nicolosi

9

Metodi stat. per l’economia e la finanza (I mod.)

SECS-S/01

I Francesco Bartolucci

6

Metodi stat. per l’economia e la finanza (II mod.)

SECS-S/01

I/II Giuseppe Cicchitelli

6

Metodi statistici per la finanza

SECS-S/01

I Francesco Bartolucci

6

Modelli per i mercati finanziari

SECS-S/06

II Franco Moriconi

9

Politica economica e finanziaria

SECS-P/02

II Docente da nominare

6

Private banking and asset management

SECS-P/11

I/b Paola Musile Tanzi

6

Statistica aziendale SECS-S/03

I Bruno Bracalente

9

Valutazione fin. dei piani di indebit.to

SECS-S/06

II Beatrice Acciaio

6

43

CORSI DI LAUREA

2 Corso di Laurea in Economia aziendale

2.1 Obiettivi formativi e prospettive professionali Il Corso di Laurea in Economia Aziendale, della durata di tre anni, intende fornire agli studenti competenze culturali, metodologiche e tecnico-professionali in relazione all’analisi e all’interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche d’azienda, mediante l’acquisizione di una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, economiche, giuridiche, matematiche e statistiche. Se, da un lato, il Corso di Laurea in Economia Aziendale è propedeutico per il conseguimento di una successiva Laurea Magistrale, il laureato dispone, dall’altro lato, di un ampio ventaglio di opportunità di lavoro. Il carico di lavoro previsto per ogni anno di corso è indicato nell’art. 6 del Regolamento didattico. I profili professionali conseguiti dai laureati in Economia Aziendale saranno impiegabili principalmente per l’inserimento nelle diverse aree funzionali dell’azienda nonché per lo svolgimento di attività di supporto ad esse presso imprese industriali, commerciali e di servizi, organizzazioni non profit, aziende pubbliche, società di consulenza aziendale e libere professioni dell’area economica. Sono istituite numerose convenzioni con istituzioni pubbliche e imprese private, di media e grande dimensione, al fine di favorire l’occupazione post-laurea e condividere gli obiettivi formativi. In particolare, questo Corso di Laurea offre un’adeguata preparazione di base per l’inserimento lavorativo nelle seguenti professioni:

Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private; Specialisti di problemi del personale e dell’organizzazione del lavoro; Specialisti in contabilità e problemi finanziari; Specialisti nei rapporti con il mercato

Questo corso di laurea è composto da tre diversi curricula. Lo studente deve scegliere il proprio curriculum, presentando apposito piano di studi, entro il 30 ottobre di ogni anno.

44

2.2 CURRICULA Curriculum : Economia e Legislazione Aziendale

I anno

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Base Econ SECS-P/01 Microeconomia 9 Base Azien SECS-P/07 Economia Aziendale 9 Base Stat-mat SECS-S/06 Matematica generale 9 Base Giur IUS/01 Diritto Privato 9 Base Giur IUS/09 Diritto pubblico 6 Altre attività formative: Per la conoscenza di almeno una lingua straniera

Lingua Inglese 6

Abilità informatiche e telematiche

Informatica 6

II anno

(Attivo nell’a.a. 2012/2013)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Giur IUS/04 Diritto Commerciale 9 Caratterizzante Giur IUS/04 Diritto fallimentare 6 Caratterizzante Azien SECS-P/11 Economia degli

intermediari finanziari 9

Caratterizzante Azien SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

9

Caratterizzante Econom SECS-P/01 Macroeconomia 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06 Matematica finanziaria 6 Caratterizzante Azien

SECS-P/07

Ragioneria generale ed applicata

9

Caratterizzante Stat-mat SECS-S/01 Statistica

9

45

III anno (Attivo nell’ a.a. 2013/2014)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Affini e integrative

Giur IUS/12

Diritto tributario

6

Affini e integrative

Econom SECS-P/02 Politica Economica 6

Caratterizzante Azien SECS-P/07 Programmazione eControllo 6 Caratterizzante Azien

SECS-P/07

Ragioneria delle aziende e delle amm.zioni pubbliche

6

Affini e integrative

Azien SECS-P/07 Revisione aziendale 6

Caratterizzanti Econom SECS-P/03 Scienza delle finanze 6 Crediti a scelta dello

studente (*) 12

tesina 6 Tirocinio formativo 6

(*) Lo studente può scegliere qualsiasi insegnamento purchè coerente con il Progetto Formativo sopraindicato. A tal fine e per il presente CdL la Facoltà si impegna, nei limiti delle disponibilità delle risorse, ad attivare sulla sede di Perugia i seguenti insegnamenti: Economia Agraria (6 cfu), Merceologia (6 cfu), Geografia Economica (6 cfu).

Curriculum: Economico e Manageriale

I anno

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Base Econ SECS-P/01 Microeconomia 9 Base Azien SECS-P/07 Economia Aziendale 9 Base Stat-mat SECS-S/06 Matematica generale 9 Base Giur IUS/01 Diritto Privato 9 Base Giur IUS/09 Diritto pubblico 6 Altre attività formative: Per la conoscenza di almeno una lingua straniera

Lingua Inglese 6

Abilità informatiche e telematiche

Informatica 6

46

II anno (Attivo nell’a.a. 2012/2013)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento CFU

Caratterizzante Giur IUS/04 Diritto Commerciale 9 Affini e integrative Econom. SECS-P/06 Economia industriale 6 Caratterizzante Azien

SECS-P/11 Economia degli intermediari

finanziari 9

Caratterizzante Azien

SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

9

Caratterizzante Econom SECS-P/01 Macroeconomia 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06 Matematica finanziaria 6 Caratterizzante Azien SECS-P/07 Ragioneria generale ed

applicata 9

Caratterizzante Stat-mat SECS-S/01 Statistica 9

III anno (Attivo nell’ a.a. 2013/2014)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Giur IUS/07 Diritto del lavoro 6 Affini e integrative Econom SECS-P/01 Economia internazionale 6 Caratterizzante Azien SECS-P/08 Marketing 6 Caratterizzante Econom SECS-P/02 Politica Economica 6 Caratterizzante Azien SECS-P/07 Programmazione e

Controllo 6

6 CFU A SCELTA TRA Azien SECS-P/08 Economia e gestione

delle imprese commerciali

Affini e integrative

Azien SECS-P/08 Organizzazione aziendale

6

Crediti a scelta dello studente (*)

12

tesina 6 Tirocinio formativo 6

(*) Lo studente può scegliere qualsiasi insegnamento purchè coerente con il Progetto Formativo sopraindicato. A tal fine e per il presente CdL la Facoltà si impegna, nei limiti delle disponibilità delle risorse, ad attivare sulla sede di Perugia i seguenti insegnamenti: Economia Agraria (6 cfu), Merceologia(6 cfu), Geografia Economica (6 cfu).

47

– Curriculum Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziari I Anno

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Base Econ SECS-P/01 Microeconomia 9 Base Azien SECS-P/07 Economia Aziendale 9 Base Stat-mat SECS-S/06 Matematica generale 9 Base Giur IUS/01 Diritto Privato 9 Base Giur IUS/09 Diritto pubblico 6 Altre attività formative: Per la conoscenza di almeno una lingua straniera

Lingua Inglese 6

Abilità informatiche e telematiche

Informatica 6

II anno (Attivo nell’a.a. 2012/2013)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Giur IUS/04 Diritto Commerciale 9 Caratterizzante Giur IUS/05

Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

6

Caratterizzante Azien SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

9

Caratterizzante Azien SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

9

Caratterizzante Econom SECS-P/01 Macroeconomia 9 Caratterizzante Stat-mat SECS-S/06 Matematica finanziaria 6 Caratterizzante Azien

SECS-P/07

Ragioneria generale ed applicata

9

Caratterizzante Stat-mat SECS-S/01 Statistica

9

48

III anno

(Attivo nell’ a.a. 2013/2014)

Attività Formative

Ambito SSD Denominazione insegnamento

CFU

disciplinare Caratterizzante Azien SECS-

P/11 Economia e gestione della banca

6

Caratterizzante Azien SECS-P/11

Economia del mercato mobiliare

6

Caratterizzanti Econom SECS-P/01

Economia monetaria e creditizia

6

Affini e integrative

Econom SECS-P/02

Politica Economica e Finanziaria

6

Affini e integrative

Azien

SECS-P/07

Programmazione e Controllo

6

Affini e integrative

Stat-mat

SECS-S/06

Teoria mat. del portafoglio

6

Crediti a scelta dello studente (*)

12

tesina 6 Tirocinio formativo 6

(*) Lo studente può scegliere qualsiasi insegnamento purchè coerente con il Progetto Formativo sopraindicato. A tal fine e per il presente CdL la Facoltà si impegna, nei limiti delle disponibilità delle risorse, ad attivare sulla sede di Perugia i seguenti insegnamenti: Economia Agraria (6 cfu), Merceologia (6 cfu), Geografia Economica (6 cfu).

Propedeutiche Insegnamento Insegnamento propedeutico Diritto Commerciale Diritto Privato Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

Diritto Commerciale

Diritto del Lavoro Diritto Privato, Diritto Pubblico Diritto Fallimentare Diritto Commerciale Diritto Tributario Diritto Privato Economia del mercato mobiliare Economia degli intermediari finanziari Ragioneria delle aziende e amministrazioni pubbliche

Ragioneria generale ed applicata

Economia e gestione della banca Economia degli intermediari finanziari Economia e gestione delle imprese Economia aziendale; Microeconomia Insegnamento Insegnamento propedeutico Economia e gestione delle imprese commerciali

Economia e gestione delle imprese

Economia industriale Microeconomia;

49

Insegnamento Insegnamento propedeutico Economia internazionale Microeconomia; Economia monetaria e creditizia Microeconomia; Macroeconomia Microeconomia Marketing Economia e gestione delle imprese Matematica finanziaria Matematica generale Organizzazione aziendale Economia e gestione delle imprese Politica economica Macroeconomia Programmazione e controllo Ragioneria generale ed applicata Ragioneria generale ed applicata Economia aziendale Revisione aziendale Ragioneria generale ed applicata Scienza delle finanze Microeconomia Statistica Matematica generale Teoria matematica del portafoglio Matematica finanziaria; Statistica

3 Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management

3.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali

Il Corso di Laurea in Economia e Management intende fornire agli studenti un’approfondita conoscenza in ambito economico-aziendale, economico, matematico-statistico e giuridico, ottenuta attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono loro di affrontare le problematiche aziendali nell’ottica integrata e specialistica propria delle direzioni e del top management aziendale, ma anche con la necessaria attenzione al rispetto della persona e allo sviluppo del territorio. Esso mira a fornire approfondite, qualificate e specializzate conoscenze teoriche, metodologiche e tecnico-professionali dal punto di vista strutturale e di funzionamento delle aziende, con particolare riferimento a quelle manifatturiere, high tech e commerciali. In particolare, i profili professionali conseguiti dai laureati in Economia e Management saranno impiegabili principalmente per l’inserimento ad alto livello nelle diverse aree funzionali d’azienda, in società di consulenza aziendale e nelle libere professioni dell’area economica. I laureati, inoltre, saranno in possesso dei prerequisiti necessari per svolgere, secondo le specifiche normative in vigore, l’attività d’insegnamento di materie economico-aziendali. Inoltre, essi potranno accedere a Master universitari di secondo livello, coerentemente con i loro specifici criteri di accesso, e a dottorati di ricerca nell’ambito delle discipline economiche e di management.

50

In base all’accordo internazionale inter-universitario con l’Universitè de Paris UPEC (Paris Est-Creteil), alcuni studenti meritevoli, dopo opportuna selezione, iscritti a questo corso di laurea magistrale, possono trascorrere un anno di corso (sui due previsti dal ciclo formativo) presso l’Università francese e conseguire il doppio diploma di laurea (quello previsto dal nostro Ateneo e quello francese di master biennale). Per ulteriori informazioni sulle modalità di tale percorso formativo e sugli esami da sostenere rivolgersi alla Segreteria Didattica o al Presidente del Consiglio Intercorso. 3.2 Curriculum

I anno

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Azien SECS-P/08 Corporate governance e strategie d’impresa

9

Caratterizzante Giur IUS/ 04 Diritto industriale e della proprietà intellettuale

6

Caratterizzante Econ SECS-P/01 Economia delle imprese multinazionali

9

Affini e integrative

Econ SECS-P/01

Economia della crescita e dell’innovazione

6

Caratterizzante Azien SECS-P/08 Management dell’innovazione

9

Caratterizzante Stat-mat SECS-S/03 Statistica aziendale 9 Lingua Inglese per

il management 6

Un esame a scelta* 9

* Lo studente può scegliere qualsiasi insegnamento purchè coerente con il Progetto Formativo del presente Corso di Laurea Magistrale. A tal fine la Facoltà si impegna, nei limiti delle disponibilità delle risorse, ad attivare l’insegnamento di Diritto della Previdenza Sociale (9 cfu).

 

 

51

II anno (Attivo nell’a.a. 2012/2013)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Azien

SECS-P/08 Dinamica della conoscenza e innovazione organizzativa

6

Caratterizzante Econ

SECS-P/06

Economia e dinamica industriale

9

Caratterizzante Azien SECS-P/11 Finanziamenti di impresa 9 Affini e integrative

Azien SECS-P/08 Marketing internazionale 9

Caratterizzante Azien SECS-P/07

Strategia e politica della comunicazione aziendale

9

Prova finale (tesi di laurea) 15

4 Corso di Laurea Magistrale in Amministrazione e Legislazione Aziendale

4.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il Corso di Laurea in Amministrazione e Legislazione Aziendale intende fornire agli studenti un’approfondita conoscenza in ambito economico-aziendale, economico, matematico-statistico e giuridico, ottenuta attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono loro di affrontare le problematiche aziendali nell’ottica integrata e specialistica propria delle direzioni e del top management aziendale. Esso, in particolare, mira a fornire approfondite, qualificate e specializzate conoscenze teoriche, metodologiche e tecnico-professionali nell’area dell’amministrazione, del controllo di gestione, della revisione e della consulenza giuridica e aziendale. I profili professionali conseguiti dai laureati in Amministrazione e Legislazione Aziendale saranno impiegabili principalmente per l’inserimento ad alto livello nell’area funzionale dell’amministrazione, della contabilità, del controllo di gestione nei diversi modelli di azienda. Ulteriori spazi occupazionali sono possibili nell’ambito delle società di consulenza fiscale, contabile, del lavoro e della revisione. Coerentemente con la normativa vigente, è possibile accedere all’esercizio della libera professione di Dottore commercialista. I laureati, inoltre, saranno in possesso dei prerequisiti necessari per svolgere, secondo le specifiche normative in vigore, l’attività d’insegnamento di materie economico-aziendali. Inoltre, essi potranno accedere a Master universitari di secondo livello, coerentemente con i loro specifici criteri di accesso, e a dottorati di ricerca nell’ambito delle discipline economiche e di management.

52

4.2 Curriculum

I anno

 

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Affini e integrative

Azien

SECS-P/07

Bilancio e principi contabili internazionali

9

Caratterizzante Giur

IUS/ 04

Diritto e tecnica della redazione dei contratti

9

Caratterizzante Econ

SECS-P/01

Economia della regolazione

6

Caratterizzante Azien

SECS-P/08

Economia e management risorse umane

9

Caratterizzante Azien

SECS-P/11

Finanziamenti d’impresa 9

Caratterizzante Stat-mat

SECS-S/06

Valutazione finanziaria dei piani di indebitamento

6

Un esame a scelta dello studente 9

 II anno

(Attivo nell’a.a. 2012/2013)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzante Giur IUS/12 Diritto tributario dell’impresa 6 Caratterizzante Azien

SECS-P/07

Economia e management delle aziende e amministrazioni pubbliche

9

Caratterizzante Econ

SECS-P/03

Economia pubblica e dell'Unione Europea

9

Affini e integrative

Azien

SECS-P/07

Economia dei gruppi e bilancio consolidato

9

Caratterizzante Azien SECS-P/07 Ragioneria professionale 9 Tirocinio formativo 6 Prova finale (tesi di laurea) 15

53

5 Corso di Laurea Magistrale in Finanza e Metodi Quantitativi per l’Economia

5.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali

Il Corso di Laurea in Finanza e Metodi Quantitativi per l’Economia, appartenente alle classi di Laurea in Finanza (classe LM-16) e in Scienze statistiche attuariali e finanziarie (classe LM-83), mira a formare laureati di secondo livello dotati di un’approfondita conoscenza delle attività e dei contratti finanziari e assicurativi, nonché dell’organizzazione e del funzionamento dei mercati finanziari. Il Corso pone particolare attenzione ai processi e alle metodologie di controllo dei valori e dei rischi finanziari e “tecnici” di imprese e di intermediari, dando rilievo agli strumenti e ai modelli matematico-statistici per la gestione del rischio e, più in generale, per l’analisi e l’interpretazione dei fenomeni economico-finanziari in condizioni d’incertezza. Pertanto, il laureato in questa Magistrale avrà competenze per la valutazione e l’utilizzo dei prodotti finanziari e assicurativi, per la gestione del rapporto banca-impresa, per l’individuazione di soluzioni di investimento rivolte a investitori privati e istituzionali, per la gestione di coperture assicurative. Tali competenze saranno sorrette dalla padronanza delle tecniche e dei metodi attinenti ai modelli di valutazione. Il progetto formativo prevede, infine, lo sviluppo di adeguate conoscenze del mondo assicurativo e della disciplina giuridica dell’attività dei mercati e degli intermediari finanziari. Il Corso si articola in due indirizzi. Il primo si concentra sull’approfondimento delle tematiche concernenti la valutazione e la gestione del rischio in ambito finanziario-assicurativo; il secondo mira ad approfondire competenze matematico-statistiche per l’analisi quantitativa di più generali fenomeni economico-finanziari. I laureati in Finanza e Metodi Quantitativi per l’Economia potranno ricoprire incarichi di responsabilità in qualità di: esperti di problematiche finanziarie e di gestione del rischio presso istituzioni finanziarie e presso medie e grandi imprese; operatori sui mercati finanziari; tecnici negli organismi di vigilanza nazionali e internazionali; esperti di problematiche finanziarie e di gestione del rischio presso istituzioni finanziarie e presso medie e grandi imprese; esperti di analisi quantitative negli uffici studi di enti di ricerca nazionali e internazionali; funzionari negli enti e nelle istituzioni pubbliche e private. Potranno accedere a posizioni di alto livello nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese, negli organismi sindacali e professionali, negli istituti di credito e assicurativi. Potranno svolgere attività di consulenza in ambito economico-quantitativo, finanziario e attuariale. Il Diploma di Laurea Magistrale in Finanza e Metodi Quantitativi per l’Economia consente l’accesso all’esame di Stato per attuario. Il Corso di Laurea fornisce i prerequisiti necessari per svolgere, secondo le specifiche normative in vigore, l’attività di insegnamento nelle scuole medie primarie e secondarie. Fornisce, inoltre, conoscenze metodologiche

54

particolarmente utili per la prosecuzione degli studi a livello di Dottorato di Ricerca. Questo corso di laurea magistrale è composto da due diversi curricula. Lo studente deve scegliere il proprio curriculum, presentando apposito piano di studi, entro la data di iscrizione al primo anno. 5.2 Curricula – Curriculum Finanza e Assicurazione

I anno

 

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/06

Metodi matematici per la gestione del rischio

9

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/06

Modelli per i mercati finanziari 9

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/01

Metodi statistici per la finanza 6

Caratterizzanti Aziendale SECS-P/11

Private banking and asset management

6

Caratterizzanti Aziendale SECS-P/11

Finanziamenti d’impresa 9

Caratterizzanti Giuridico IUS/05 Diritto delle assicurazioni 6 Un esame integrando i seguenti insegnamenti

Caratterizzanti Economico SECS-P/05 +

Econometria + 6

Caratterizzanti Economico SECS-P/02 Politica economica e finanziaria 6

 

55

II anno (Attivo nell’a.a. 2012/2013)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzanti Stat-mat/az SECS-S/06 (6 CFU) + SECS-P/07 (6 CFU)

Valutazioni dei prodotti e dell’impresa di assicurazione (Mod.I – Valutazione dei prodotti assicurativi SECS-S/06) (Mod. II – Bilancio dell’impresa di assicurazione SECS-P/07)

12

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/01 Credit scoring 6 Affine e integrativo

Stat-mat SECS-S/06 (6 CFU)

Strumenti per l’hedging e il risk management

6

Affini e integrative

Stat-mat INF/01 + ING-INF/05

Laboratorio di calcolo finanziario e attuariale (Mod.I – Strumenti informatici e computazionali –INF/01) (Mod. II – Valutazione numerica di prezzo e rischio ING-INF/05)

12

Un esame a scelta dello studente

9

Tirocinio formativo 3 Prova finale (tesi di laurea) 15

56

– Curriculum Statistica per l’economia e la finanza

I anno

 

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/06

Metodi matematici per la gestione del rischio

9

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/06

Modelli per i mercati finanziari 9

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/01

Metodi statistici per la economia e la finanza

12

Caratterizzanti Aziendale SECS-P/11

Private banking and asset management

6

Caratterizzanti Aziendale SECS-P/11

Finanziamenti d’impresa 9

Caratterizzanti Giuridico IUS/05 Diritto delle assicurazioni 6 Un esame integrando i seguenti insegnamenti

Caratterizzanti Caratterizzanti

Economico Economico

SECS-P/05 + SECS-P/02

Econometria + Politica economica e finanziaria

6+ 6

II anno (Attivo nell’a.a. 2012/2013)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Denominazione insegnamento

CFU

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/06

Valutazioni dei prodotti assicurativi

6

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/03 Serie storiche economiche e finanziarie

6

Caratterizzanti Stat-mat SECS-S/03 Statistica economica 6 Affini e integrative

Stat-mat ING-INF/05 Laboratorio di calcolo finanziario e attuariale e statistico

12

Un esame a scelta dello studente

9

Tirocinio formativo 3 Prova finale (tesi di laurea) 15

57

6 Programmi degli insegnamenti

N.B. Lo studente interessato ai programmi degli insegnamenti non più offerti nei CdL della Facoltà di Economia – sede di Perugia - può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2010/2011, disponibile sul sito della Facoltà.

BILANCIO E PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (RAGIONERIA INTERNAZIONALE) Prof. Libero Mario Mari

Parte generale. Richiamo dei concetti su: il ruolo della contabilità; i differenti sistemi contabili e le equazioni di bilancio (Stato patrimoniale e Conto economico). Il processo di internazionalizzazione dei bilanci. La regolamentazione internazionale di redazione del bilancio di esercizio e i principi contabili internazionali (Ias/Ifrs). La normativa italiana relativa all’accounting. Il quadro concettuale sistematico di riferimento per la preparazione e la presentazione del bilancio secondo gli Ias/Ifrs. Lo Ias n. 1: presentazione del bilancio. Parte speciale. La rilevazione e la misurazione degli elementi del bilancio: i costi e i ricavi (Ias 18). Le immobilizzazioni materiali (Ias n. 16). Il leasing (Ias n. 17). Le immobilizzazioni immateriali (Ias n. 38). La riduzione di valore delleattività (Ias n. 36). Gli investimenti immobiliari (Ias n. 40). Le rimanenze (Ias n.2). Le commesse a lungo termine (Ias n. 11). Gli strumenti finanziari: misurazione ed esposizione in bilancio (Ias n. 32 e n. 39). Gli oneri finanziari (Ias n. 23). Le imposte sul reddito (Ias n. 12). Il rendiconto finanziario (Ias n. 7). Effetti nelle variazioni dei cambi delle valute estere (Ias n. 21). Testi di preparazione all’esame: D. ALEXANDER, C. NOBES, Financial Accounting. Il bilancio secondo i principi contabili internazionali, PEARSON, PRENTICE HALL, MILANO, 2008 (Pagg. 1-329 e pagg. 363-373)

CORPORATE FINANCE (FINANZIAMENTI D’IMPRESA) Prof. Loris Nadotti

Il corso si propone di analizzare strumenti e tecniche avanzate della gestione finanziaria nelle imprese, con particolare attenzione: alla gestione corporate e ai rischi di tipo speculativo; alla copertura dei rischi stessi; alle operazioni di finanza straordinaria; all’evoluzione del rapporto tra imprese e operatori del mercato finanziario dopo la crisi degli anni 2008/09. PROGRAMMA: Richiami alla lettura in chiave finanziaria dei dati contabili delle imprese. Richiami ai principali strumenti e metodi per le decisioni finanziarie. La pianificazione del finanziamento a breve termine e la gestione del capitale circolante. Il finanziamento con debito a medio e lungo termine. Il finanziamento delle imprese tramite l’emissione di prestiti obbligazionari ordinari, convertibili e con warrant. Il finanziamento mediante il capitale di rischio, gli aumenti di capitale e la valutazione delle azioni (richiami). La gestione del rischio e gli strumenti di copertura. I mercati dei capitali e il pricing del rischio. La struttura del capitale, incentivi manageriali e informazione, la politica dei dividendi nelle imprese. Opzioni e finanza di impresa. Le operazioni di finanza straordinaria: fusioni e acquisizioni. La crisi finanziaria del 2008-09: cause ed effetti sul sistema economico e sulle relazioni tra imprese ed intermediari finanziari.

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TESTI DI RIFERIMENTO: J. BERK – P. DEMARZO, Finanza aziendale 1 (edizione italiana a cura di D. Venanzi), Pearson – Addison Wesley, 2008 (limitatamente ai capp. 2; 4; 5; 8; 9; 10; 14; 15; 16; 17; J. BERK – P. DEMARZO, Finanza aziendale 2 (edizione italiana a cura di D. Venanzi), Pearson – Addison Wesley, 2008. M. ONADO, I nodi al pettine – La crisi finanziaria e le regole non scritte, Bari, GLF – Anticorpi Laterza, 2009 LETTURE SUGGERITE per eventuali richiami ai temi della finanza di base o in alternativa ai testi sopra indicati R. C. BREALEY – S. C. MYERS – F. ALLEN – S. SANDRI, Principi di finanza aziendale (quinta edizione), Milano, McGraw-Hill, 2007. Durante il corso verranno fornite indicazioni bibliografiche e materiale d’approfondimento relativamente a specifici argomenti oggetto del corso.

CORPORATE GOVERNANCE E STRATEGIE D’IMPRESA Prof. Luca Ferrucci

PROGRAMMA

Parte prima: i percorsi storici di industrializzazione capitalistica Il modello spontaneo Il modello protetto Il modello garantito L'economia socialista L'economia nord-americana: dall'isolamento all'integrazione internazionale Parte seconda: la comparazione statica dei modelli nazionali di capitalismo Il capitalismo anglosassone Il capitalismo tedesco Il capitalismo francese Il capitalismo giapponese Il capitalismo scandinavo Il capitalismo italiano: quali differenze strutturali? Parte terza: la varietà dei modelli istituzionali di impresa La teoria economica sull'assegnazione del diritto di proprietà nell'impresa II modello del capitalismo familiare II modello dell'impresa pubblica II modello dell'impresa manageriale Il modello dell'impresa cooperativa di produzione e lavoro Il modello dell'impresa cooperativa di utenza Il modello delle organizzazioni no profit Parte quarta: le strategie competitive di impresa L'oggetto della concorrenza Le strategie di deterrenza all'entrata Le strategie di crescita orizzontale Le strategie di crescita verticale Le strategie di crescita internazionale Le strategie di diversificazione produttiva BIBLIOGRAFIA: 1. Luca Ferrucci, La corporate governance nei diversi sistemi capitalistici e nei diversi modelli istituzionali di impresa - dispensa da svolgere per intero e disponibile on-line sulla pagina web del docente (accessibile dal sito della Facoltà)

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2. Luca Ferrucci, Il ruolo e le caratteristiche delle imprese cooperative in Umbria, Il Mulino, Bologna, 2008, da svolgere solo il capitolo terzo "Le imprese cooperative in Umbria: alla ricerca di una competitività economica fondata sulla varietà e sulla differenziazione evolutiva"; Luca Ferrucci, Strategie competitive e processi di crescita dell'impresa, Franco Angeli Editore, Milano, 2001 (da svolgere per intero tranne il Cap. 10). Materiale integrativo riguardante i casi aziendali trattati in aula, disponibile in versione cartacea presso la Segreteria del Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali.

CREDIT SCORING Prof. Elena Stanghellini

Obiettivi Il corso permette di acquisire i rudimenti necessari alla comprensione e implementazione delle principali tecniche statistiche per l’analisi e la previsione del rischio di insolvenza. PROGRAMMA

Credit scoring: ipotesi e obiettivi; fasi; errori di classificazione; scelta del cut-off; curva ROC e CAP. Richiami di probabilità: indipendenza marginale e condizionata; variabili casuali categoriali e misure di associazione. Il modello logistico: variabili dummy; forma matriciale; stima mediante massima verosimiglianza; verifica d’ipotesi; criteri di scelta e procedure di selezione del modello; tabella di errata classificazione; test di Hosmer e Lemeshow; il campione bilanciato. Analisi discriminante: il caso normale; stima di massima verosimiglianza dei parametri di una v.c. normale multivariata; stima della funzione discriminante; selezione delle variabili; funzione discriminante di Fisher. Lo score nel tempo. Reject Inference. Il corso sarà basato su analisi di casi reali, analizzati al computer con il software statistico R.

TESTI CONSIGLIATI:

E. Stanghellini (2009) Introduzione ai metodi statistici per il Credit Scoring -- Springer Italia, Capp: 1-4. In English The course is open to Erasmus students and may be taught in English upon request. The object of the course is to teach Credit Scoring techniques, namely logistic regression and discriminant analysis, which are the most used classification methods in the area. Tools for assessing the efficacy of the classifier, such as the ROC and CAP curves and the confusion matrix, will also be presented. Implementation of the techniques through the software R for statistical computing will be part of the course. DINAMICA DELLA CONOSCENZA E INNOVAZIONE ORGANIZZATIVA Prof. Massimo Paoli

1. La natura della conoscenza individuale e la sua validazione sociale: verso l’ “impresa ridondante” Testi da studiare Paoli M.: Management della Complessità, Complessità del Management, Franco Angeli, Milano Italia, 2006, Parte I, pp. 15 – 185 (salvo pag. 24 e la prima parte di pag. 25). Paoli M.: La dinamica della conoscenza nei sistemi sociali, Franco Angeli, Milano, 2009, Cap. 2-3. 2. La natura organizzativa delle innovazioni nei sistemi sociali: ampiezza delle competenze e system integration

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Testi da studiare Scott W.R.: Le organizzazioni, Il Mulino, Bologna Italia, 1994, cap.1( pp. 35-41)- cap.2-cap.3-cap.4- cap.11 (fino a pag. 363). Paoli M.: Management della Complessità, Complessità del Management, Parte II, pp. 193 – 266 e pp. 269 – 278 . Nelson R.R., Winter S.G., An evolutionary theory of economic change, Harvard University Press, Cambridge, Usa, 1982. Cap. 5 (disponibile in dipartimento).

DIRITTO COMMERCIALE (A – L) Prof. Luigi Farenga

PROGRAMMA

L’impresa e l’imprenditore. I segni distintivi. Gli ausiliari dell’imprenditore. L’azienda. Le società. L’imprenditore collettivo. L’imprenditore società. Le società di persone. Le società di capitali e le cooperative. I titoli di credito. Il fallimento e le altre procedure concorsuali. TESTO CONSIGLIATO: V. BUONOCORE, Manuale di diritto commerciale, Giappichelli, Torino, X edizione, 2011 (pag. 1-123; 179-669; 943-1138)

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova in una prova orale .

DIRITTO COMMERCIALE (M – Z) Prof. Laura Schiuma

PROGRAMMA

Il programma d’esame ha per oggetto i seguenti temi: Impresa, Società, Titoli di credito, Mercato mobiliare, Fallimento e altre procedure concorsuali. Il corso di lezioni sarà dedicato all’approfondimento dei seguenti temi: L’impresa come fattispecie e le sue articolazioni (agricola-commerciale; piccola-medio/grande) Lo statuto dell’imprenditore commerciale L’azienda, la concorrenza e i consorzi Le società e le altre figure soggettive di imputazione dell’impresa. Scopo di lucro, mutualistico e consortile. L’impresac.d.sociale. I tipi di società lucrativa Le società di persone: il modello legale della ss, della snc, della sas. Questioni in tema di autonomia statutaria della società di persone. Le società di capitali: l’organizzazione capitalistica della spa (e la specificità della sapa e della srl) e l’organizzazione corporativa (e sue attenuazioni nel modello legale della srl); questioni in tema di organizzazione corporativa e autonomia statutaria nelle società di capitali. La società per azioni: costituzione; conferimenti; azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari partecipativi. (Segue) L’assemblea, il principio 1 azione 1 voto, il metodo collegiale e il voto extrassembleare. (Segue) I sistemi di amministrazione e controllo; controllo e governo della spa. La società in accomandita per azioni: il ricambio degli amministratori-accomandatari La società a responsabilità limitata Le società cooperative Società controllate e gruppi di società La circolazione delle partecipazioni di controllo. Le OPA.

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Testi consigliati: BUONOCORE, Manuale di diritto commerciale, Giappichelli, Torino, ultima edizione (esclusa la parte sui contratti commerciali) CAMPOBASSO G.F., Diritto Commerciale, volume 1 (Diritto dell’impresa), 2 (Diritto delle società), 3 (Titoli di credito e Procedure concorsuali: esclusa la parte sui contratti commerciali), UTET, Torino, ultima edizione Si ricorda agli Studenti che, ai fini del superamento dell’esame, è richiesta la conoscenza del Codice Civile e della legislazione economica vigenti al momento dell’esame.

DIRITTO COMMERCIALE EUROPEO Dott. Francesco Buccellato

(consultare il docente)

DIRITTO DEI MERCATI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Prof. Vincenzo Troiano

PROGRAMMA:

Le fonti . L’evoluzione dell’ordinamento creditizio e finanziario. Attività bancaria, finanziaria, d’investimento e di gestione collettiva del risparmio. Intermediari bancari e finanziari. Intermediari abilitati. Gestori del risparmio.. Le autorità di settore.. Le forme della vigilanza in campo creditizio e finanziario. Profili evolutivi.. I mercati. . Le offerte al pubblico.. L’informazione societaria.

TESTI CONSIGLIATI :

AA.VV., Il sistema finanziario italiano, a cura di Capriglione, Cedam, 2005, capp. III, IV, V, VIII, IX, X, XIV, XV (si consiglia la lettura dei capp. I e II). CAPRIGLIONE, Intermediari finanziari investitori mercati, Cedam, Padova, 2008, capp. I, III, IV (si consiglia la lettura del cap. V). ANNUNZIATA, La disciplina del mercato mobiliare, Giappichelli Torino, 2008, capp. da III a VI (compreso), da VIII a XII (compreso), XIV, XV, XVII (si consiglia la lettura dei capp. I e II). Per gli studenti del corso EMIF l’esame dà diritto a nove crediti.

DIRITTO DEL LAVORO Prof Michele Cerrreta

PROGRAMMA:

Nascita, evoluzione e contenuto del diritto del lavoro. Le fonti del diritto del lavoro.-. Libertà e attività sindacale. .Il conflitto collettivo: lo sciopero e la serrata..L’autonomia collettiva. Nozione, confini e tipologia del lavoro subordinato.-.La costituzione del rapporto di lavoro. I diritti dei lavoratori subordinati. Gli obblighi del prestatore di lavoro. Le cause di sospensione dell’attività lavorativa e le vicende modificative del rapporto di lavoro. L’estinzione del rapporto di lavoro subordinato. I rapporti speciali di lavoro. TESTO CONSIGLIATO: L. GALANTINO, Diritto del lavoro - Editio minor, Giappichelli, Torino, 2010 N. B.: lo studente vorrà tener conto in principalità della legislazione, per la cui lettura aggiornata e coordinata si consiglia il Codice del lavoro – Editio minor a cura di L. Ciafardini, F. Del Giudice, F. Izzo, Essesimone, Napoli, ultima edizione 2010; lo studente ha la facoltà di rispondere ai quesiti in sede di esame previa consultazione delle leggi allo scopo di evitare eccessivi sforzi menemonici.

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ULTERIORI INFORMAZIONI: il docente riceverà gli studenti al termine delle lezioni e in ulteriori orari programmati; promuoverà l’assistenza degli studenti con i tutors, esercitazioni e conferenze integrative; organizzerà, durante il corso, esami per i frequentatori con facoltà di esonero parziale dalla prova finale.

DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE Prof. Michele Cerreta

PROGRAMMA:

I fondamenti della previdenza sociale. Origini e sviluppo del sistema previdenziale. Le fonti. I soggetti e l’organizzazione. L’oggetto della tutela. Il finanziamento. La tutela dei diritti in generale. La tutela per la disoccupazione. La tutela per l’insolvenza del datore di lavoro. La tutela della salute. Le tutele per l’invalidità e l’inabilità per rischi comuni e professionali. La tutela per la vecchiaia. La tutela della famiglia. La previdenza complementare. TESTO ADOTTATO: M. CINELLI, Diritto della previdenza sociale, IX ed., Giappichelli, Torino, 2010 ( da integrare con l’attenta lettura degli artt. 10 – 13 e 30 del d.l. 31 maggio 2010, n. 78 convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122)

ULTERIORI INFORMAZIONI: il docente riceverà gli studenti al termine delle lezioni e in ulteriori orari programmati; promuoverà l’assistenza degli studenti con le esercitazioni dei tutors e con conferenze integrative di dirigenti di enti previdenziali e di studiosi insigni; organizzerà, durante il corso, esami per i frequentatori col riconoscimento della facoltà di esonero parziale dalla prova finale; terrà a disposizione degli studenti, durante gli orari di ricevimento, il c.d. Tutto previdenza di Indicitalia per gli aggiornamenti della disciplina legislativa.

DIRITTO DELLE ASSICURAZIONI Prof. Vincenzo Troiano

PROGRAMMA:

L’impresa di assicurazione I controlli sull’impresa di assicurazione.. La disciplina dell’impresa di assicurazione. La distribuzione dei prodotti assicurativi Il contratto di assicurazione. Le vicende del contratto di assicurazione. I singoli rami: assicurazioni contro i danni e sulla vita. Operazioni di capitalizzazione e gestione dei fondi pensione TESTI CONSIGLIATI Farenga, Diritto delle assicurazioni private, Giappichelli, 2006, p. 1 – 244.

DIRITTO E TECNICA DEI CONTRATTI Prof. Lorenzo Mezzasoma

PROGRAMMA:

Il corso si articola in due parti: a) la prima riguarda la tecnica di redazione dei contratti e avrà quindi ad oggetto la stesura di un contratto, con indicazione delle modalità con cui le singole componenti devono essere scritte; b) la seconda avrà ad oggetto l’analisi delle più significative figure contrattuali al fine di verificare come i principi di cui al punto a) vengano recepiti dalla contrattualistica.

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TESTI CONSIGLIATI Per la prima parte del programma non esiste un testo specifico, per cui si rende necessaria la frequenza del corso, ovvero un’idonea esperienza professionale, essendo in ogni caso possibile il ricorso a formulari contrattuali. Per la seconda parte, il testo consigliato verrà indicato all’inizio del corso trattandosi di materia in continua evoluzione. Quale raccolta di testi legislativi, può essere adottato qualsiasi codice civile, purché aggiornato al 2011

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

Sono ammessi a sostenere l’esame (e a frequentare il corso) solo gli studenti che abbiano già superato l’esame di Istituzioni di diritto privato.

DIRITTO FALLIMENTARE Prof. Luigi Farenga

PROGRAMMA:

IL FALLIMENTO: 1. I presupposti. – 2. L’apertura della procedura. La sentenza dichiarativa di fallimento e i gravami. – 3. L’amministrazione del patrimonio del fallito. Gli organi della procedura. – 4. Gli effetti del fallimento sui rapporti giuridici e sui beni del fallito. – 5. L’accertamento del passivo e dei diritti reali mobiliari. – 6. L’esercizio provvisorio e la liquidazione dell’attivo. – 7. La ripartizione dell’attivo. – 8. La chiusura e la riapertura del fallimento. L’esdebitazione – 9. Il concordato fallimentare. – 10. Il fallimento delle società. – 11. Il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione – 12. La liquidazione coatta amministrativa – 13. L’amministrazione straordinaria delle grandi imprese

TESTI CONSIGLIATI

- L. GUGLIELMUCCI, Diritto fallimentare, Torino, Giappichelli, ED. 2008

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova orale .

DIRITTO INDUSTRIALE E DELLA PROPRIETA’ INTELLETTUALE Prof. Laura Schiuma

PROGRAMMA:

Il programma d’esame ha per oggetto i seguenti temi: Concorrenza sleale Segni distintivi Invenzioni e modelli Diritto d’autore Diritto antitrust

TESTI CONSIGLIATI

1) AA.VV., Diritto industriale, Giappichelli, Torino, ult. ediz. oppure 2) Vanzetti e Di Cataldo, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, Milano, ult. ediz. 3) inoltre, un saggio su argomenti specifici del corso, da concordare con il docente (ad es.: Schiuma L., Diritto d’autore e normativa europea, voce della Enciclopedia Treccani XXI Secolo, dell’Istituto della Enciclopedia Italiana, 2009)

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova orale .

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DIRITTO PRIVATO (A-L) Prof. Goffredo Zuddas

PROGRAMMA:

La codificazione e il diritto privato - I soggetti dell'attività giuridica - Beni e diritti reali - Obbligazioni e contratti - I singoli contratti - La comunità familiare - L’impresa - La successione a causa di morte e la donazione - La tutela dei diritti - I titoli di credito.

TESTI CONSIGLIATI

- Nivarra – Ricciuto – Scognamiglio, Istituzioni di diritto privato, V^ ed., Giappichelli, Torino, 2008. - Quale raccolta di testi legislativi, può essere adottato qualsiasi codice civile, purché aggiornato.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

La prova d’esame consiste in una verifica orale vertente su tutto il programma.

DIRITTO PRIVATO (M-Z) Prof. Francesco Scaglione

PROGRAMMA:

Il corso si articola in due parti: 1) Diritto privato generale; 2) Diritto privato della concorrenza e del mercato. PARTE I: La norma giuridica – Le fonti del diritto privato – I soggetti dell’attività giuridica – Beni e diritti reali – Il contratto in generale – Il rapporto obbligatorio – I principali contratti d’impresa – I titoli di credito – La responsabilità contrattuale ed extracontrattuale – La tutela dei diritti – Il regime patrimoniale della famiglia – Le successioni a causa di morte (principi). PARTE II: Il mercato – L’impresa e la disciplina della concorrenza: a) la legislazione antimonopolistica; b) le limitazioni alla concorrenza; c) la concorrenza sleale. – La tutela del consumatore.

TESTI CONSIGLIATI:

- A. DI MAJO, Codice civile, ultima edizione, Giuffrè, Milano. per la parte I: - M. PARADISO, Corso di istituzioni di diritto privato, Giappichelli, ultima edizione, relativamente alle parti che saranno indicate dal docente; - per la parte II: - A. PALAZZO e A. SASSI, (a cura di), Diritto Privato del Mercato, Università degli Studi di Perugia, 2007, relativamente ai capitoli che saranno indicati dal docente. Modalità di verifica del profitto: La verifica consiste in una prova orale.

DIRITTO PRIVATO DELL’ECONOMIA Prof. Paolo Rossi

PROGRAMMA:

Il corso riguarda principalmente i temi della concorrenza e della tutela del consumatore. Nell’ottica del dualismo impresa/consumatore e mercato, verrà analizzata in particolare la normativa in tema di concorrenza, di subfornitura, di abuso di dipendenza economica, di tutela del consumatore.

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TESTI CONSIGLIATI

Tenendo conto delle numerose e importanti novità legislative intervenute nell’ultimo periodo, i docenti si riservano di indicare tempestivamente un manuale di riferimento. Quale raccolta di testi legislativi, può essere adottato qualsiasi codice civile, purché aggiornato.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

L’esame consiste in una verifica orale vertente su tutto il programma. Sono ammessi a sostenere l’esame (e a frequentare il corso) solo gli studenti che abbiano già superato l’esame di Istituzioni di diritto privato.

DIRITTO PUBBLICO (A-L) Dott. Simone Budelli

PROGRAMMA

Fonti del diritto interne e comunitarie – tipologia e gerarchia Norme e ordinamento giuridici L’interpretazione Forme di Stato e forme di Governo La formazione della Costituzione italiana L’ordinamento costituzionale italiano e ipotesi di riforma Disposizioni, principi e valori costituzionali Diritti di libertà Parlamento Funzione legislativa Governo Presidente della Repubblica Corte Costituzionale e gli orientamenti della sua giurisprudenza Organi ausiliari Regioni ed enti locali I problemi della riforma del titolo V della Costituzione Potere giudiziario La Pubblica Amministrazione

TESTI CONSIGLIATI

1) F. Politi, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, 2010. oppure

2) C. Rossano, Manuale di Diritto pubblico, Cedam, ult. ed. oppure

3) G. BIN - R. PITRUZZELLA, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino, ult. ed. LETTURA INTEGRATIVA S. BUDELLI, Anatonomia dei raccordi nelll’assetto policentrico, Giappichelli, Torino, ult. ed.

DIRITTO PUBBLICO (M-Z) Dott. Luca Castelli Obiettivi formativi Il corso intende fornire agli studenti gli elementi fondamentali di conoscenza del diritto pubblico, inteso come disciplina di base dell’assetto dei poteri statuali e delle altre istituzioni pubbliche, nonché gli strumenti essenziali del linguaggio giuridico e la cognizione delle modalità di documentazione sulle fonti normative, sulla dottrina e sulla giurisprudenza maggiormente rilevante nel campo del diritto pubblico.

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PROGRAMMA

La prima parte del corso è dedicata ai fondamenti del fenomeno giuridico e alle principali partizioni nello studio del diritto, nonché alla messa a fuoco degli elementi essenziali di teoria generale del diritto (soggetti giuridici, ordinamenti e norme giuridiche, fonti e criteri per l’applicazione e l’interpretazione delle norme). Segue la trattazione dei lineamenti di teoria dello Stato, con specifica attenzione sia alle trasformazioni istituzionali che caratterizzano lo Stato contemporaneo, tra autonomie infrastatuali e interdipendenze internazionali (a cominciare dalla dimensione europea), sia alle principali classificazioni in ordine alla forma degli Stati e alle forme di governo. La parte centrale del corso si sofferma poi sull’ordinamento costituzionale italiano, partendo dalla Costituzione repubblicana ed esaminando sia i principi più rilevanti che riguardano il rapporto tra cittadini e pubblici poteri, sia l’assetto e il ruolo degli organi costituzionali e/o di rilevanza costituzionale previsti nel sistema vigente, con specifica attenzione alle dinamiche connesse alla separazione dei poteri e ai pesi e contrappesi. TESTI DI RIFERIMENTO Si può far riferimento all’ultima edizione di uno dei seguenti manuali: - A. Barbera - C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, il Mulino, Bologna. - P. Barile - E. Cheli - S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova. - R. Bin - G. Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino. - P. Caretti - U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Giappichelli, Torino. - F. Politi, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino. - C. Rossano, Manuale di diritto pubblico, Jovene, Napoli. LETTURA INTEGRATIVA: S. Budelli, Anatonomia dei raccordi nell’assetto policentrico, Giappichelli, Torino Metodi didattici La didattica si articola in lezioni frontali. Saranno inoltre previsti seminari di approfondimento su temi di particolare attualità.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

L’esame finale avverrà in forma orale.

DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA Prof. Simone Budelli

PROGRAMMA:

1) La Costituzione economica Costituzione economica e Stato di diritto L’evoluzione dei rapporti Stato-mercato nell’ordinamento italiano. Dallo Statuto Albertino alla Costituzione repubblicana. Le fonti: i rapporti economici in base al titolo III della Costituzione Libertà ed uguaglianza nell’attuazione materiale della Costituzione economica: dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore. Principio di sussidiarietà e nuovo welfare. 2) Glocalizzazione e ordinamento giuridico Globalizzazione dei mercati e dimensione locale dell’economia produttiva Il ruolo del pubblico nell’economia. Le istituzioni e i vincoli comunitari. Il Mercato Unico: libera circolazione. Antitrust, divieto di aiuto. Gli enti di diritto internazionale. 3) Dalle privatizzazioni alle liberalizzazioni I servizi pubblici nel diritto interno e comunitario. La disciplina dei servizi pubblici locali alla luce delle decisioni giurisprudenziali interne e comunitarie.Il mercato radiotelevisivo.

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TESTI CONSIGLIATI E. CARDI, Mercati e istituzioni in Italia: diritto pubblico dell’economia, Giappichelli, ult. ed. LETTURA INTEGRATIVA S. BUDELLI, I dinamismi centripeti nel multilivello solidale, Giappichelli, 2007.

DIRITTO TRIBUTARIO Prof. Marco Versiglioni Il Corso di Diritto Tributario avrà ad oggetto lo studio della parte generale della materia e prenderà a riferimento i seguenti argomenti:

IL DIRITTO TRIBUTARIO 1) L’attività finanziaria degli enti pubblici e la sua regolamentazione giuridica 2) La scienza delle finanze e lo studio economico della finanza pubblica 3) Diritto finanziario e diritto tributario 4) La classificazione dei tributi 5) Il diritto tributario come diritto dell’imposta 6) La codificazione tributaria

LA NORMA TRIBUTARIA 7) La struttura della norma tributaria 8) La fattispecie tributaria 9) Il principio della capacità contributiva 10) L’obbligazione tributaria 11) L’attuazione della norma tributaria LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO 12) La riserva di legge 13) La legge ordinaria 14) I decreti legislativi 15) I decreti legge 16) I regolamenti 17) Le fonti locali 18) Le fonti comunitarie L’EFFICACIA NEL TEMPO E NELLO SPAZIO DELLA NORMA TRIBUTARIA 19) L’efficacia nel tempo 20) L’efficacia nello spazio INTERPRETAZIONE ED INTEGRAZIONE ANALOGICA DEL DIRITTO TRIBUTARIO 21) L’interpretazione delle norme tributarie 22) L’interpretazione delle norme non tributarie nel diritto tributario 23) L’integrazione analogica del diritto tributario 24) L’elusione tributaria I SOGGETTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO 23) I soggetti attivi 24) L’organizzazione dell’amministrazione finanziaria 25) La Guardia di finanza 26) I soggetti passivi 27) Il sostituto di imposta 28) Il responsabile di imposta 29) La solidarietà 30) La successione nel debito d’imposta 31) L’interposizione personale 32) La residenza e il domicilio fiscale IL CONTENUTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA 35) Diritto civile e diritto tributario nella disciplina del rapporto obbligatorio di imposta 36) L’adempimento 37) La traslazione dell’imposta 38) L’estinzione dell’obbligazione tributaria L’ATTUAZIONE SPONTANEA DELLA NORMA TRIBUTARIA 39) L’attuazione spontanea della norma tributaria 40) La rettifica della dichiarazione 41) Gli obblighi documentali

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42) Gli obblighi contabili 43) Gli obblighi dei terzi L’ATTUAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA NORMA TRIBUTARIA 44) Il controllo amministrativo 45) Il controllo liquidatorio 46) La programmazione selettiva dei controlli 47) I poteri istruttori dell’amministrazione finanziaria 48) L’accertamento dei redditi determinati in base a scritture contabili 49) L’accertamento in base a studi di settore 50) L’accertamento sintetico 51) L’accertamento d’ufficio 52) Il principio dell’unicità dell’accertamento. L’accertamento parziale 53) L’avviso di accertamento 54) La definizione consensuale dell’accertamento 55) L’accertamento in materia di imposta sul valore aggiunto 56) L’accertamento in materia di imposte sui trasferimenti 57) L’accertamento in materia di accise e imposte doganali 58) Gli avvisi di liquidazione L’ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA 59) Adempimento e riscossione 60) L’adempimento spontaneo 61) La compensazione 62) Il ruolo di imposta 63) La riscossione coattiva 64) Le garanzie del credito di imposta L’INDEBITO TRIBUTARIO 65) Indebito tributario e rimborso 66) Le procedure di rimborso 67) Il rimborso su istanza di parte LE SANZIONI TRIBUTARIE 68) L’evoluzione storica del sistema delle sanzioni tributarie 69) Le sanzioni amministrative 70) Il concorso di violazioni e il concorso di persone 71) Il ravvedimento operoso 72) Il procedimento di irrogazione della sanzione amministrativa 73) Il principio di specialità 74) Le fattispecie sanzionatorie 75) Le sanzioni penali 76) Le singole fattispecie di reato tributario LA TUTELA GIURISDIZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA 77) L’evoluzione storica del sistema della giustizia tributaria 78) Le Commissioni Tributarie 79) Il giudizio avanti la Commissione Tributaria Provinciale 80) I procedimenti speciali 81) Le impugnazioni

ECONOMETRIA Prof. Carlo Andrea Bollino, Dott. David Aristei

OBIETTIVI

L'obiettivo principale del corso è di fornire agli studenti un insieme di tecniche e strumenti di base per la ricerca applicata e per la comprensione della letteratura specializzata.Lo svolgimento del programma è articolato in tre parti. La prima parte comprende una breve introduzione al significato dell'econometria come strumento professionale e un richiamo agli elementi di algebra matriciale e di statistica necessari per il corso, con particolare riferimento alla verifica delle ipotesi. Nella seconda parte si affronta il modello generale di regressione in maniera sistematica. Nella terza parte vengono trattati in maniera sintetica alcuni argomenti monografici e discussi alcuni spunti della letteratura corrente per ulteriori approfondimenti. Gli studenti sono incoraggiati a presentare un breve lavoro di ricerca (su argomenti concordati con il docente, anche in gruppi) da utilizzare ai fini della valutazione finale.

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PROGRAMMA:

1. Introduzione all'econometria, elementi di algebra matriciale e di statistica. Dati, variabili, modelli. Relazione fra econometria e teoria economica, matematica, statistica. L'economista applicato come economizzatore di informazioni. Spazi vettoriali e matrici. Forme matriciali particolari. Autovalori, autovettori e forme lineari e quadratiche. Cenni sul prodotto di Kronecker, vettorizzazione e calcolo differenziale di matrici. Cenni sulle distribuzioni multivariate: normale e affini. Riduzione del PDG e specificazione. Verifica delle ipotesi. 2. Il modello generale di regressione. 2.1 Il modello classico. Minimi quadrati ordinari: ipotesi e proprietà. Ipotesi di normalità: stimatori di massima verosimiglianza. Misure di goodness of fit. Restrizioni lineari. 2.2. Il modello generalizzato e verifica delle ipotesi. Minimi quadrati generalizzati: proprietà e Teorema di Aitken. Autocorrelazione. Eteroschedasticità. Multicollinearità. Non-normalità. Test. Sistema di equazioni apparentemente non correlate (SUR). 3. Approfondimenti. 3.1 Specificazione dinamica. Ritardi distribuiti. Meccanismo di correzione dell'errore. Stazionarietà e ordine di integrazione. Test di integrazione. Cointegrazione fra variabili. VAR. 3.2. Stima di sistemi di domanda. La specificazione funzionale. I metodi di stima. La condizione di additività e sue implicazioni. 3.3. Variabili dipendenti qualitative. Il modello di regressione con variabili qualitative. I modelli probit e logit. 3.4. Stima con Panel Data. Applicazioni di convergenza regionale.

TESTI CONSIGLIATI:

Consultare il docente

ECONOMIA AGRARIA Prof. Tommaso Sediari

PROGRAMMA:

Parte Prima: Il Pensiero Economico: l’Economia Agraria fra teoria e analisi. L’Impresa e l’Azienda agraria: l’Imprenditore agricolo, i fattori della produzione, i bilanci aziendali, l’Azienda multifunzionale, l’Azienda agrituristica. Parte Seconda: L’Agricoltura e l’Unione Europea: La Politica Agricola Comune (gli aspetti generali della PAC, la Politica dei Mercati e delle Strutture, lo Sviluppo Rurale per il periodo di Programmazione 2007-2013 e l’Agroambiente). La Politica Agro - alimentare. La Cooperazione Agricola: organizzazione economica dei produttori, cooperazione ed associazionismo, finanziamenti per la cooperazione. Il Mercato creditizio: il credito e l’agricoltura. TESTI DI RIFERIMENTO: Per la PARTE PRIMA: Guerrieri G., Pennacchi F., Sediari T., Istituzioni di Economia e Politica Agraria, Edagricole, Bologna, 1995. Torquati B., Economia e Gestione dell’impresa agraria, Edagricole, il Sole 24Ore, 2003- (Cap. 1-2-3-5.1-5.2-6) Per la PARTE SECONDA: Sediari T. (a cura di), Cultura dell’Integrazione Europea, G. Giappichelli Editore, Torino, 2005 (Pagg. 439 - 610). Fugaro A., La nuova politica di Sviluppo rurale 2007-2013, Edagricole, il Sole 24Ore, 2008. (capitoli 1 e 2) Crivellaro P., Il nuovo credito bancario alle imprese agricole, Edagricole, il Sole 24Ore, 2008. (Pagg.1-84). Ad integrazione dei testi di riferimento, occorre visitare i seguenti siti:

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Hhttp://europa.euH in particolare, Hhttp://europa.eu/pol/agr/index_it.htm http://europa.eu/pol/env/index_it.htm http://europa.eu/pol/food/index_it.htm http://europa.eu/abc/12lessons/lesson_4/index_it.htm Eventuale materiale didattico sarà reperibile all’indirizzo: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/sediari_tommaso

ECONOMIA AZIENDALE Prof. Gianfranco Cavazzoni - Prof. Libero Mario Mari

Il Prof. Gianfranco Cavazzoni svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale i cui cognomi sono compresi tra la A-M, mentre il Prof. Libero Mario Mari svolge le sue lezioni per quelli con il cognome la M-Z .

OBIETTIVI Il corso, che introduce alla scienza economico-aziendale, si propone di sviluppare attitudini e competenze per comprendere il variegato universo delle aziende e per conoscere i loro elementi caratterizzanti e fondanti, nonché per apprendere il linguaggio di base per migliorare la comprensione dei processi gestionali. PROGRAMMA Modulo primo. L’ECONOMIA AZIENDALE. Dall’arte contabile, alla ragioneria, all’economia aziendale. L’AZIENDA. L’attività economica e l’azienda. La classificazione delle aziende. Le aziende di erogazione e di produzione. I SOGGETTI AZIENDALI. Il soggetto economico ed il soggetto giuridico. Le forme societarie. LA GESTIONE DI IMPRESA. Il sistema d’impresa. Il ciclo della gestione. I FINANZIAMENTI E GLI INVESTIMENTI. Il capitale di rischio e il capitale di credito. Le forme tecniche di finanziamento esterno. Gli investimenti tecnici e finanziari. LE DINAMICHE ECONOMICHE E FINANZIARIE. I costi e ricavi. Il reddito limite. Il reddito di esercizio. Il reddito economico. Il reddito almeno normale. Gli aspetti qualitativi del reddito di esercizio e del capitale di funzionamento. GLI EQUILIBRI ECONOMICI E FINANZIARI. Le condizioni di equilibrio di impresa. Le equazioni finanziarie di breve e di lungo periodo. Le equazioni economiche di breve e di lungo periodo. LE AREE FUNZIONALI DI IMPRESA. Le singole aree funzionali. Le strategie d’impresa. IL RISCHIO DI IMPRESA. L’impresa e l’ambiente. Il rischio economico e finanziario. Le azioni di fronteggiamento e di contenimento del rischio. Modulo secondo. ASPETTI PROPEDEUTICI DI COMPUTISTERIA. L’interesse e lo sconto. I titoli di credito. Il conto corrente bancario. L’Imposta sul valore aggiunto. I libri contabili obbligatori. LA RILEVAZIONE AZIENDALE. Il conto. Il metodo della partita doppia. I sistemi contabili. Le scritture amministrative. LE PRINCIPALI OPERAZIONI DI ESERCIZIO. GLI ACQUISTI. Gli acquisti dei fattori produttivi. Gli acconti e i resi. Il regolamento dei debiti commerciali. LE VENDITE. Le vendite. Gli acconti e i resi. Il regolamento dei crediti commerciali. LA LIQUIDAZIONE PERIODICA DELL’I.V.A. LE CAMBIALI. Emissione, rinnovo, protesto e sconto. LE OPERAZIONI RELATIVE ALLE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE. Le acquisizioni. Le vendite. L’ammortamento. IL PERSONALE DIPENDENTE. Le spese relative al personale. I FINANZIAMENTI. Le aperture di credito. I mutui passivi. Il leasing finanziario. L’ASSESTAMENTO E LA CHIUSURA GENERALE DEI CONTI. Le scritture di assestamento di imputazione e di rettifica. Le scritture di epilogo ed il Conto economico. Le scritture di chiusura e lo Stato Patrimoniale. SEMINARI È previsto lo svolgimento di seminari, a cura degli studenti, i cui argomenti sono considerati parte integrante del programma del corso. TESTI DI PREPARAZIONE ALL’ESAME G. Cavazzoni (a cura di), Elementi di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002. G. Cavazzoni, L.M. Mari, Manuale di contabilità generale, Giappichelli, Torino, 2003.

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G. Cavazzoni, L’arte contabile, la ragioneria, l’economia aziendale. Da Luca Pacioli a Gino Zappa, Volumnia Editrice, Perugia, 2009. MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME L’accertamento dell’apprendimento si basa sullo svolgimento di una prova scritta e di una prova orale.

ECONOMIA DEI GRUPPI E BILANCIO CONSOLIDATO Dott. Simone Terzani Il corso fornisce conoscenze approfondite sulle tematiche riguardanti leaggregazioni aziendali e la costruzione del bilancio consolidato. Gli argomentivengono trattati in una duplice prospettiva contabile: la normativa nazionale ed iprincipi contabili internazionali IAS/IFRS entrambi utilizzati, anche se in ambitidiversi, per la redazione dei conti consolidati.

PROGRAMMA:

Il corso si sofferma, in primo luogo, sullo studio delle aggregazioni di impresedi tipo formale ed informale, a base contrattuale ed a base patrimoniale, nonché sulle diverse tipologie di gruppi esistenti e sulle principali teorie che sonostate elaborate in materia. Si passa, poi, alla procedura di redazione di un bilancio consolidato e allediverse metodologie di consolidamento: integrale, proporzionale e metodo delPatrimonio Netto. Particolare attenzione sarà data al consolidamento integralecon riferimento alle seguenti problematiche: eliminazione delle partecipazioni, origine, cause economiche e trattamento contabile delle differenze da consolidamento (anche alla luce della contabilizzazione delle aggregazioni aziendali alivello internazionale), operazioni infragruppo. Presentate le basi per la redazione di un bilancio consolidato, si procedeall’analisi delle scritture contabili fondamentali per la sua costruzione nonché allostudio dei documenti componenti il bilancio stesso. Il corso prevede l’analisi di casi empirici nonché una particolare attenzionealla normativa contabile internazionale. TESTI DI PREPARAZIONE ALL’ESAME I metodi di consolidamento nel bilancio di gruppo, L. M. Mari, Giappichelli, Torino, 2001 Il bilancio consolidato IAS/IFRS, P. Pisoni, P.P. Biancone, D. Busso, M. Cisi, Giuffrè, 2007. Riferimenti normativi di utile consultazione Decreto Legislativo n. 127/1991 e relativa proposta di modifica OIC in applicazione della Direttiva UE 2003/51 Principio contabile OIC 17 Principi contabili internazionali IAS 27, 28, 31 e IFRS 3 RECAPITO E – MAIL Dott. S. Terzani [email protected] MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME L’esame prevede una prova orale

ECONOMIA DELLA CRESCITA E DELL’INNOVAZIONE Dott. Francesco Venturini Obiettivi del corso Il presente corso si propone di fornire gli strumenti minimi necessari per comprendere il processo di crescita economica delle economie avanzate, la loro performance di produttività e come questi fenomeni, in un mercato globale sempre più integrato e competitivo, dipendano in modo crescente dall’innovazione tecnologica, cioè l’impegno sistematico in attività di ricerca, processi inventivo-brevettuali, e l’investimento in capitale tecnologicamente avanzato.

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Programma Il corso si compone di quattro moduli. La prima parte definisce le caratteristiche generali dell’innovazione tecnologica e della conoscenza, fornendo un profilo storico di come si è evoluta nel pensiero economico l’idea dell’innovazione come fattore di competitività delle imprese e di sviluppo per un’economia nel suo complesso. La seconda parte del corso è dedicata alla presentazione del modello di Solow (1956), primo modello (neoclassico) di crescita sviluppato nelle moderne scienze economiche, che riconosce un ruolo specifico alla tecnologia come fattore (seppur esogeno) di sviluppo economico. Nella terza parte vengono passati in rassegna i principali modelli di crescita endogena sviluppati negli ultimi anni; questi si discostano dalla tradizione neoclassica, per il fatto che spiegano l’evoluzione di un’economia in ragione dell’impegno in attività di Ricerca & Sviluppo finalizzate alla creazione di nuove varietà di prodotto (innovazione orizzontale) o al miglioramento di quelli esistenti (innovazione verticale). Nella quarta parte del corso prendiamo in esame i fattori di innovazione che vengono considerati i driver reali della crescita economica: la Ricerca & Sviluppo, la performance brevettuale e l’investimento in Information and Communication Technology. Per ciascuno di questi fattori, viene tracciato un quadro comparato tra i principali Paesi avanzati con l’obiettivo di identificarne il loro posizionamento internazionale e capire il possibile il ruolo di questi fattori sulla competitività; in secondo luogo, vengono presentate alcune evidenze statistiche sulla relazione esistente tra innovazione tecnologica e produttività. Un’attenzione particolare verrà dedicata alla performance dell’economia italiana. TESTI DI RIFERIMENTO 1) Economia dell’Innovazione (2000). A cura di F. Malerba. Carocci Editore, Roma. 2) Dispensa a cura del docente.

ECONOMIA DELLA REGOLAZIONE Dott.ssa Silvia Micheli (CONSULTARE IL DOCENTE)

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Prof. Paola Musile Tanzi

Obiettivi Formativi Del Corso Il corso intende fornire le conoscenze di base in tema di mercati, di strumenti e di intermediari finanziari. Sarà analizzato l’insieme degli elementi che costituiscono il sistema finanziario ed il sistema di regolamentazione e di vigilanza che lo caratterizza. L’obiettivo è quello di analizzare i connotati strutturali e funzionali dei mercati finanziari, le tipologie di strumenti finanziari in relazione ai bisogni degli utenti e le differenti tipologie di intermediari finanziari sotto il duplice profilo operativo e gestionale. La chiave di interpretazione degli intermediari finanziari è quella della loro evoluzione in una logica di continua innovazione istituzionalale, tecnologica ed organizzativa.

PROGRAMMA: Natura e funzioni del sistema finanziario. La struttura finanziaria dell’economia. Il sistema dei controlli: finalita' e assetti istituzionali. Le Autorita' di controllo. La Banca Centrale e la politica monetaria. Ordinamento e vigilanza sul sistema finanziario. Classificazioni, funzioni e struttura dei mercati. L'efficienza dei mercati finanziari. Elementi per una teoria dell'intermediazione finanziaria. La nozione di portafoglio di strumenti finanziari. Le funzioni e le caratteristiche degli strumenti finanziari. I titoli di Stato e i titoli obbligazionari. Le azioni. Gli strumenti derivati. Gli strumenti di raccolta bancaria. Gli strumenti di risparmio gestito. I finanziamenti bancari a breve termine e il factoring. I finanziamenti bancari a medio-lungo termine: il mutuo e il leasing.

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Le attivita' degli intermediari. I tipi principali di intermediari finanziari. L'intermediazione orientata al margine di interesse. L'intermediazione orientata al margine da plusvalenze. L'intermediazione orientata al margine provvigionale. Gli intermediari con passività di mercato. Gli intermediari orientati alla formazione del margine assicurativo. I rischi caratteristici degli intermediari e loro gestione. I rischi di insolvenza della controparte. I rischi di mercato: il rischio di interesse, il rischio di cambio ed il rischio di prezzo. Il rischio di variazione del livello generale dei prezzi. La gestione unitaria dei rischi di credito e di mercato: dall'asset liability management al value-at-risk. Il rischio operativo. Politiche di allocazione del capitale. Saranno tenuti dei seminari e delle esercitazioni su temi specifici a cura anche di operatori economici ed esperti del settore finanziario TESTO CONSIGLIATO NADOTTI-PORZIO-PREVIATI (a cura di), Economia degli intermediari finanziari, McGraw- Hill, 2009 (esclusi il cap.1, il cap. 10, il cap. 15) LETTURE SUGGERITE PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI FORESTIERI G. - MOTTURA P., Il sistema finanziario, Egea, Milano, 2009 FABRIZI P.L. - FORESTIERI G. - MOTTURA P., Strumenti e servizi finanziari, Milano, Egea, 2003, ultima ed. (per la parte di strumenti finanziari e limitatamente ai capitoli: 6; 7; 9; 10; 15; 16, 17) ONADO M., Economia e regolamentazione del sistema finanziario, Il Mulino, Bologna, 2008 I singoli argomenti del programma potranno essere approfonditi facendo riferimento alle bibliografie riportate nei suddetti testi. Bibliografie particolari su temi specifici saranno fornite agli studenti a ciò interessati. Indicazioni sul corso sono presenti sul sito della Facoltà di Economia http://www.ec.unipg.it/economia/ nella sezione Docenti – Paola Musile Tanzi

ECONOMIA DEL MERCATO MOBILIARE Dott. Alberto Burchi

OBIETTIVO DEL CORSO Fornire le conoscenze necessarie per comprendere la natura e le caratteristiche tecniche degli strumenti finanziari, l’organizzazione e il funzionamento dei mercati in cui tali strumenti sono negoziati, il ruolo e la disciplina degli intermediari che intervengono nel canale diretto di finanziamento dell’economia.

PROGRAMMA:

1) Il mercato azionario Il mercato azionario: aspetti generali. L'investimento diretto in borsa. I titoli del mercato azionario. L'ammissione alla quotazione. Le operazioni di finanza mobiliare. La contrattazione dei titoli azionari. La valutazione dei titoli azionari. Il risparmio gestito. 2) Il mercato obbligazionario Le caratteristiche tecniche delle obbligazioni. Gli emittenti di obbligazioni. La valutazione dei titoli obbligazionari. Il mercato primario dei titoli obbligazionari. Il mercato secondario dei titoli obbligazionari. Le obbligazioni strutturate 3) Il mercato dei derivati Il corso prevede lo svolgimento di esercitazioni, che richiedono momenti di lavoro di gruppo “guidato”. La presentazione dei risultati avviene “in plenaria”.

TESTI CONSIGLIATI PIA PATRIZIA, Il mercato azionario, Giappichelli, Torino, 2009, II° Ed. DE VINCENTIIS PAOLA, Il mercato obbligazionario, Giappichelli, Torino, 2009, II° Ed.

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LETTURE SUGGERITE PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI Fuller - Farrell, Analisi degli investimenti finanziari, McGraw-Hill, ult. Ed. Frank K. Reilly And Keith C. Brown, Investment Analysis & Portfolio Management, Thomson South-Western, 7° Ed. Hull John C., Opzioni, futures e altri derivati, Pearson Education Italia, 7° Ed. I singoli argomenti del programma potranno essere approfonditi facendo riferimento alle bibliografie riportate nei suddetti testi. Bibliografie particolari su temi specifici saranno forniti agli studenti a ciò interessati.

ECONOMIA DELL’UNIONE EUROPEA Prof. Tommaso Sediari

OBIETTIVI

Il Corso si prefigge di fornire agli studenti delle conoscenze adeguate sul processo di integrazione europea, a partire dai Trattati istitutivi, e sulle istituzioni comunitarie. Affronta altresì le tematiche relative alle Prospettive Finanziarie, al Bilancio Generale e ai Finanziamenti dell’UE e si focalizza sulla trattazione della Strategia di Lisbona e delle principali Politiche comuni, tra cui, in particolare, la Politica Regionale e di Coesione e la Politica Agricola Comune. PROGRAMMA: La storia del processo di integrazione europea. Gli Organi istituzionali e il funzionamento dell’Unione Europea. Il Bilancio e i Finanziamenti dell’Unione Europea: le Prospettive Finanziarie 2007-13 e Il Bilancio Generale dell’UE; Le Politiche dell’Unione Europea: La Politica Regionale, i Fondi Strutturali e di Coesione, La Politica Agricola Comune; la Strategia di Lisbona e le Politiche per le PMI; I Programmi comunitari nella nuova programmazione 2007-13; La Responsabilità Sociale delle Imprese in Europa; La Politica di Istruzione e Formazione; La Politica Sociale e per l’Occupazione. TESTI DI RIFERIMENTO: T. SEDIARI (a cura di), Cultura dell’Integrazione Europea, Giappichelli, Torino 2005 ( pp. 1-11, 81-167 , 391-505). S. PAREGLIO, Agricoltura, Sviluppo Rurale e Politica Regionale nell’Unione Europea, Franco Angeli, Milano 2007. TESTI INTEGRATIVI: A. VERRILLI (a cura di), Codice breve dell’Unione Europea, Edizioni Simone, Napoli 2008 Pubblicazioni tematiche edite dall’Unione Europea sono reperibili sui seguenti siti web: http://www.publications.eu http://europa.eu/geninfo/info-it.htm http://www.bookshop.eu APPROFONDIMENTI TEMATICI FACOLTATIVI (DA CONCORDARE CON IL DOCENTE): - G. VIESTI – F. PROTA, Le politiche regionali dell’Unione Europea, Il Mulino, Bologna 2008. - A. SAPIR (a cura di), Europa: Un’agenda per la crescita, Il Mulino, Bologna 2004. - F. MANTINO, Lo sviluppo rurale in Europa - Politiche, Istituzioni e attori locali dagli anni ’70 ad oggi, Il Edagricole, SOLE 24Ore, 2008. SITOGRAFIA http://europa.eu/abc/12lessons/index_it.htm http://cordis.europa.eu Maggiori dettagli sulle Politiche dell’U.E. sono reperibili sul sito: http://europa.eu/scadplus/ Eventuale materiale didattico sarà reperibile all’indirizzo: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/sediari_tommaso

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ECONOMIA DELLE AZIENDE PUBBLICHE E AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Prof. Luca Bartocci (Consultare il docente)

ECONOMIA DELLE IMPRESE MULTINAZIONALI Prof. Davide Castellani Programma Questo corso si propone di fornire gli strumenti per comprendere alcuni fenomeni che caratterizzano l’economia internazionale moderna, come il commercio di beni tra Paesi e l’attività delle imprese multinazionali, incluso un l’offhoshoring e lo sviluppo di catene globali di del valore. Il corso è articolato in tre parti Nella prima parte saranno esaminate le principali teorie del commercio internazionale di beni. La seconda parte si concentra sulle determinanti e sugli effetti dell'espansione multinazionale delle imprese. La terza parte approfondisce due aspetti della recente evoluzione delle attività internazionale delle imprese: l’offshoring e la creazione di catene globali del valore/della fornitura (global value/supply chains). Maggiori informazioni saranno disponibili sulle pagine web del corso all’indirizzo: http://cstdvd.wordpress.com

N.B. L’esame da 6 CFU si compone solo delle Parti I e II Parte I: Commercio internazionale e politica commerciale

Economia internazionale ed equazione gravitazionale I vantaggi dello commercio internazionale Differenze nella produttività del lavoro e commercio internazionale Differenze nelle dotazioni di risorse e commercio internazionale Commercio internazionale e concorrenza imperfetta Commercio internazionale e geografia economia

Parte II: Imprese multinazionali

Fatti e questioni Teorie e determinanti Effetti e politiche

Parte III: Offshoring e catene globali del valore

- Definizione di offshoring - Offhsoring e commercio internazionale - I limiti dell’offshoring - Le modalità contrattuali per l’espansione multinazionale delle imprese - Le catene globali del valore

Testi di riferimento

Parte I – Teoria del commercio internazionale e politica commerciale

[DeA] De Arcangelis G. (2009) Economia internazionale. MacGraw-Hill Italia, 2a edizione. Capp. 1, 4, 5, 6, 7, 8

[FT.6.3.5] Feenstra B., Taylor A. (2009) Economia Internazionale, Hoepli, par 6.3.5 (“L’equazione gravitazionale”)

[MO] Mayer T., Ottaviano G.I.P (2008) “I pochi eletti: nuovi fatti sull’internazionalizzazione delle imprese”, L’industria, XXIX, n.2, aprile-giugno

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Parte II – Imprese multinazionali: determinanti ed effetti

[BNV] Barba Navaretti G., Venables A. (2006) Le multinazionali nell'economia mondiale, Il Mulino, Bologna. Cap. I e II.

[C.06] Castellani D. (2006) L’impatto della presenza delle imprese multinazionali sul contesto locale, in Mariotti S. e Piscitello L. (a cura di) Multinazionali, innovazione e strategie per la competitività, Il Mulino.

[C.07] Castellani D. (2007) L’internazionalizzazione della produzione in Italia: caratteristiche delle imprese ed effetti sul sistema economico, L'industria, XXVII, n. 3, luglio-settembre 2007

ECONOMIA E GESTIONE DELLA BANCA Dott. Manuela Gallo Obiettivo del corso è fornire gli elementi di base per l’analisi della gestione bancaria e il funzionamento dell’impresa-banca, con attenzione non solo agli aspetti di organizzazione e gestione interna ma anche al rapporto con l’intero sistema finanziario e con l’attività economica nel suo complesso.

PROGRAMMA:

La funzione economica delle banche Il quadro normativo e di vigilanza sulle istituzioni creditizie La gestione della tesoreria e della liquidità Il bilancio degli intermediari creditizi: principi fondamentali, significato economico,

analisi e interpretazione dei risultati I mercati bancari La gestione dei rischi e l’allocazione del capitale Il patrimonio di vigilanza e i requisiti minimi di capitale alla luce del II accordo di Basilea La politica dei prestiti La gestione della raccolta e gli strumenti di raccolta bancaria. Le scelte strategiche operate dalla banca

TESTI CONSIGLIATI: M. ONADO (a cura di), La banca come impresa, Bologna, Il Mulino 2004 (con esclusione

dei capp. IV, V e VII). L. NADOTTI (a cura di), Bilancio, interpretazione e analisi della gestione bancaria,

Torino, Giappichelli, 2004. Per opportuni e necessari richiami alle caratteristiche tecniche dei principali servizi e prodotti bancari lo studente può utilizzare qualsiasi testo aggiornato in materia, compreso quello adottato nel corso di “Economia degli intermediari finanziari”. Materiale di aggiornamento al contenuto dei testi consigliati verrà messo disposizione durante lo svolgimento del corso. LETTURE CONSIGLIATE: Limitatamente per quanto concerne il punto 7. :

L. NADOTTI, Rischio di credito e rating interno, Milano, EGEA, 2002.

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Il Prof Massimo Paoli svolge le lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale ed Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la A –L.

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PROGRAMMA:

Le imprese ed il loro ambiente competitivo L’ambiente competitivo La Concentrazione (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009 pag. 22-41). Le barriere all’entrata Economie di Scala Economie di Gamma Economie di Apprendimento Economie di Elasticità produttiva Economie di Rete Economie di Potere di Mercato Economie di Agglomerazione (i Distretti Industriali) (Dispense disponibili sul sito e in Dipartimento). I comportamenti competitivi delle imprese Le Strategie competitive Vantaggio di costo Differenziazione Focalizzazione Collaborazione (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, pag. 72-124 con l’eccezione di pag. 88-90). Le Strategie di crescita Integrazione verticale Diversificazione Internazionalizzazione (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 4). Modelli organizzativi delle imprese e teorie dell’organizzazione Progettazione organizzativa Elementi di gestione del capitale umano (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 6). Le principali teorie dell’organizzazione delle imprese (Dispensa disponibile sul sito e in Dipartimento). Le principali funzioni dell’impresa: la produzione e la logistica (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 9). Le principali funzioni dell’impresa: il marketing (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 7). Le principali funzioni dell’impresa: la finanza (Fontana F., Caroli M.: Economia e gestione delle imprese, McGraw-Hill, 2009, Cap. 8). Saranno, inoltre, svolte delle lezioni specificatamente dedicate alla discussione delle scelte organizzative e strategiche realizzate da alcune medie imprese italiane Il corso prevederà anche la possibilità di assistere a testimonianze di manager e responsabili di imprese locali e nazionali

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ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE Il Prof Luca Ferrucci svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti ai Corso di laurea in Economia Aziendale ed Economia e Legislazione d’Impresa Economia dei Mercati e degli Intermediari Finanziai, i cui cognomi sono compresi tra la M-Z .

I. Il sistema impresa e l'ambiente competitivo 2. Risorse e competenze distintive nel sistema impresa 3. La gestione strategica 4. Le strategie di crescita 5. La pianificazione strategica 6. I fondamenti economici della competitività basata sui costi delle imprese:le economie di scala, le economies of scope, le economie di elasticità produttiva le economie di apprendimento, le economie di rete , le economie di potere di mercato, le economie esterne di agglomerazione 7. Le teorie organizzative le teorie classiche le teorie motivazionaliste le teorie contingenti le teorie cognitiviste le teorie neo-istituzionaliste 8. L'implementazione delle strategie: progettazione organizzativa e gestione del capitale umano 9. Marketing 10. Funzione finanziaria e valutazione economica delle strategie 11. La gestione della produzione e della logistica MATERIALE PER LA PREPARAZIONE L F. Fontana e M. Caroli, Economia e gestione delle imprese,McGraw Hill, 2009 (da svolgere per intero tranne il capitolo 10); 2. Dispensa didattica integrativa "I differenziali economici basati sui costi della competitività delle imprese", disponibile on-line sulla pagina web del docente (accessibile dal sito della Facoltà); 3. Dispensa didattica integrativa "Introduzione alle principali teorie organizzative", disponibile on-line sulla pagina web del docente (accessibile dal sito della Facoltà);

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE COMMERCIALI Dott. Francesca Ceccacci

PROGRAMMA:

Cap.1- Servizi commerciali e formule distributive (escluso § 1.6) Cap. 2- I canali di distribuzione Cap. 3- Lo sviluppo della varietà tipologica nel commercio al dettaglio Cap. 4- Lo sviluppo della varietà tipologica nel commercio all’ingrosso (escluso § 4.5) Cap. 5- Il commercio elettronico Cap. 6- La regolamentazione delle attività commerciali in Italia * E’ esclusa l’appendice della parte 1a (da pag. 113 – 121) Cap. 7- La gestione dell’impresa commerciale Cap. 8- Le decisioni strategiche fondamentali (escluso § 8.3 e § 8.6 ed appendice 1, 2 e 3 al cap.8) Cap. 11- La gestione delle attività operative di marketing (con esclusione Appendice 1 al cap.11) Cap. 12- La gestione degli acquisti e delle attività logistiche Cap. 13- Il category management nelle imprese commerciali del grande dettaglio

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RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO:

SCIARELLI S. – VONA R., L’impresa commerciale, McGraw-Hill, ultima edizione

FIORONI M., Le nuove frontiere del Marketing Distributivo, Morlacchi Ed.

ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE RISORSE UMANE Dott.ssa Marina Gigliotti Prima parte – Le teorie economiche sulle risorse umane Le teorie economiche sulla scelta del livello di occupazione e delle caratteristiche dei lavoratori Le teorie economiche sulla selezione e reclutamento del personale Le teorie economiche sugli investimenti in formazione professionale Le teorie economiche sugli incentivi all’impegno con contratti espliciti Le teorie economiche sugli incentivi all’impegno con contratti impliciti Le teorie economiche sulle interruzioni del rapporto di lavoro e i vincoli al licenziamento Seconda parte – L’approccio manageriale alla gestione delle risorse umane L’approccio strategico nella gestione delle risorse umane Le motivazione e le competenze delle risorse umane La programmazione delle risorse umane Le principali caratteristiche dei mercati del lavoro Le tecniche manageriali per il reclutamento e la selezione delle risorse umane Le principali caratteristiche del contratto collettivo e del contratto individuale Le tecniche manageriali per lo sviluppo del capitale umano Le politiche di organizzazione del lavoro Le tecniche manageriali per la gestione delle performance Le tecniche manageriali per la valutazione delle risorse umane Le tecniche manageriali per la definizione delle politiche retributive Le tecniche manageriali per l’incentivazione della partecipazione delle risorse umane Le tecniche manageriali per la gestione e la valorizzazione delle diversità nelle risorse umane Terza parte – Approfondimento monotematico su un argomento di attualità che verrà indicato (insieme al relativo materiale bibliografico) all’inizio del corso Materiale per la preparazione De Paola M. e Scoppa V. (2008), Economia del personale. Selezione, formazione, incentivi, Roma, Carocci – per le seguenti parti: Cap. 1: interamente ad esclusione dei par. 1.4.1 e 1.5 Cap. 2: interamente ad esclusione del par. 2.5.1 Cap. 3: interamente ad esclusione dei par. 3.2.1 e 3.4.2 Cap. 4: interamente ad esclusione del par. 4.6.1 Cap. 5: interamente Cap. 8: interamente ad esclusione dei par. 8.3.1 e 8.3.2 Costa G. e Gianecchini M. (2009), Risorse umane. Persone, relazioni e valore (2° edizione), Milano, McGraw-Hill - Da svolgere per intero ad esclusione dei capp. 2 e 8.

ECONOMIA INDUSTRIALE Prof. Davide Castellani

OBIETTIVI:

Il corso intende fornire gli strumenti e le categorie concettuali fondamentali per l'analisi del comportamento e delle performance delle imprese all'interno delle industrie. Inoltre, verranno discusse le principali caratteristiche dell'industria italiana nel contesto europeo e gli strumenti a disposizione della politica industriale nazionale e comunitaria.

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PROGRAMMA: Politica industriale, regolamentazione e politica per la concorrenza .Monopolio e regolamentazione .Discriminazione di prezzo .R&S e innovazione Oligopolio: Cournot Oligopolio: Bertrand Collusione Differenziazione del prodotto Comportamenti strategici delle imprese: deterrenza e predazione. Concentrazione e potere di mercato Concorrenza e potere di mercato: mercati contendibili e costi irrecuperabili Concorrenza e potere di mercato: switching costs ed esternalità di rete Regolamentazione .Teorie dell'impresa L'industria italiana . TESTI CONSIGLIATI: [C] CABRAL L. (2002) Economia Industriale, Carocci, Roma. Capp. 1, 2, 3, 5, 7, 8, 9, 10, 12, 15, 16 [MP] MOTTA M., POLO M. (2004) Antitrust, Il Mulino, Bologna. Capp. I e II (pagg. 9-86) [BT] BENTIVOGLI C., TRENTO S. (2005) Economia e politica della concorrenza, Carocci, Roma, Seconda Edizione. Par. 11.1, 11.2, 11.3.(pagg. 303-334) [B] BIANCO M. (2003) L'industria italiana, Il Mulino, Bologna N.B. Gli studenti del vecchio ordinamento devono preparare anche i Capp. 11, 14 e 17 del libro di Cabral MODALITÀ DI ESAME L'esame è scritto. Gli studenti frequentanti potranno svolgere tesine di approfondimento (anche in gruppo, fino a 4 persone), che verranno presentate in classe e la cui valutazione peserà per il 30% sul voto finale (ovvero x=.3*TESINA + .7*SCRITTO).

Sono considerati frequentanti gli studenti presenti ad almeno il 75% delle lezioni

N.B. Gli studenti del vecchio ordinamento devono sostenere un orale integrativo sui Capp. 11, 14 e 17 del libro di Cabral

ECONOMIA INTERNAZIONALE Dott. Fabrizio Pompei (consultare il docente)

ECONOMIA MONETARIA Docente da nominare

FINANZA AZIENDALE Docente da nominare

GEOGRAFIA ECONOMICA Prof.ssa Elvira Lussana

PROGRAMMA:

Nella cosiddetta “era del consenso” è difficile elaborare un discorso Geografico capace di pervenire all’affermazione di quel pensiero nuovo (debole, sottratto, lento, critico) capace di leggere/spiegare le cause della crescente ineguaglianza territoriale. La nostra percezione del Mondo è ancora fortemente condizionata da quel determinismo geografico che ascrivendo alla componente fisica la responsabilità dei processi di differenziazione territoriale sembra voler continuare a trascurare il ruolo esercitato dalle istanze della Comunità globale. Questo ha fatto sì che concetti quali Sviluppo, Ineguaglianza, Povertà siano stati considerati nella loro astrattezza, senza pensare al ruolo che hanno svolto nel processo di ri-configurazione del nuovo ordine Geo-economico. Diventa pertanto ineludibile doverne valutare la centralità come elementi

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(anche se a-geografici) di differenziazione dei vari contesti territoriali. Da qui la messa in discussione della valenza di assiomi fondamentali del Sapere Geografico Sapere oggi ritenuto sempre meno auto-referenziale. Questo richiede: *un rinnovamento della metodologia della ricerca attraverso l’utilizzo di nuove categorie di pensiero (Geo-sofia) nel configurare le modalità con le quali sarebbe possibile una transizione dall’era della “coercizione” (dominazione) a quella del “consenso” (condivisione) *una considerazione su come alcuni processi (globalizzazione, democratizzazione), teorizzazioni (pensiero unico), eventi (guerre), logiche (produttivismo, potere), credenze (mercato, techne), nuovi attori (organismi meta-istituzionali) possono contribuire alla configurazione di assetti geografici sempre più Geo-strategici

Il Percorso didattico viene affrontato attraverso due momenti di riflessione:

Individuazione della procedure con cui sia possibile assegnare al nuovo PENSIERO GEOGRAFICO una funzione non solo cognitiva, ma anche interpretativa

Globalizzazione e crisi dello spazio GEO-ECONOMICO

TESTO DI RIFERIMENTO

A. VALLEGA, Geografia Umana. Teoria e prassi, Le Monnier, Firenze, 2004 Letture integrative (un Testo a scelta)A. SEN, Identità e Violenza, Laterza, Bari, 2006 I. RAMONET, Geopolitica del Caos, Asterios, Trieste, 1998 A. RAIMONDI, C.CORAZZONE, La Globalizzazione dal volto umano, SEI, Torino

INFORMATICA Dott. Francesca Pierri OBIETTIVI DEL CORSO Gli studenti verranno messi a conoscenza delle possibilità di utilizzo dell’Informatica all’interno di una azienda, dei nuovi sistemi di integrazione, monitoraggio e controllo dati che permettono nei diversi settori aziendali di avere informazioni tempestive utili per prendere decisioni appropriate. Utilizzando la banca dati AIDA (Analisi Informatizzata Delle Aziende edizione Bureau van Dijk Electronic Publishing) a cui è abbonata la Facoltà, gli studenti effettueranno ricerche sui dati che poi verranno esportati ed analizzati utilizzando come strumento di calcolo il foglio elettronico. PROGRAMMA Hardware e sistema operativo: Hardware: concetti generali, architettura di un computer, componenti interne ed esterne di un computer Software: sistema operativo e programmi applicativi, sistema operativo Windows XP, gestione del desktop e delle risorse di sistema, pannello di controllo, utilizzo dell’help in linea, protezione del computer, gestione di file e cartelle: creazione di cartelle e sottocartelle, creazione e salvataggio di un file, funzioni copia, taglia, incolla, condivisione di risorse in rete I sistemi Informativi Aziendali I dati e le informazioni Le componenti di un S.I.A. Struttura di un S.I.A.. Data warehousing. Per favorire l’acquisizione dei contenuti sarà stimolata la partecipazione attiva degli studenti. Durante il corso sono previsti seminari ed esami di casi aziendali. IL Data Base AIDA Concetti generali Ricerca ed estrazione dati Utilizzo del Foglio elettronico (EXCEL) Cartella di Lavoro e Fogli di Lavoro Inserimento dati, Riempimento automatico. Modifica dei dati inseriti Utilizzo dei formati

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Riferimento relativo ed assoluto di una cella Formule e Operatori Funzioni: SUM, MEAN, MIN, MAX, CONTA SE, SOMMA SE, IF semplice e nidificato Grafici Gestione dati: importazione ed ordinamento dati, opzioni di ricerca, filtri automatici e personalizzati Tabelle di Pivot e grafici di Pivot Tabelle di dati: Subtotali semplici e nidificati, tabelle ad una e due variabili Scenari: creazione e riepilogo La Break Even Analysis: utilizzo della funzione ricerca obiettivo Per le esercitazioni verranno utilizzati dati reali estratti dal Data Base AIDA ed effettuati collegamenti con argomenti attinenti il corso di Economia Aziendale

LABORATORIO DI CALCOLO FINANZIARIO E ATTUARIALE Prof.Franco Moriconi

PROGRAMMA:

L’obiettivo di questo corso è fornire le competenze di base per la costruzione di procedure di calcolo numerico applicato a problemi di finanza: valutazione di contratti derivati, stima di modelli stocastici di pricing, selezione di portafogli di investimento, stima di probabilità di default. Il corso, strutturato in lezioni teoriche e in esercitazioni in laboratorio informatico, è la naturale prosecuzione di “Teoria matematica del portafoglio finanziario”, “Modelli matematici per i mercati finanziari” e “Valutazione e gestione di contratti derivati”. E’ articolato su quattro argomenti principali:

1. Selezione di portafogli azionari

Efficienza in media-varianza di portafogli azionari La frontiera efficiente come soluzione di problemi di programmazione quadratica Sensibilità ai dati in input e frontiera ricampionata

2. Opzioni esotiche

Opzioni con barriera, asiatiche, lookback, multi-asset Obbligazioni strutturate Il metodo Monte Carlo Simulazione di processi stocastici a una e a più dimensioni Misurazione e riduzione dell’errore di approssimazione

3. Tassi di interesse

Contratti swap e contratti a tasso variabile (CCT, mutui a tasso variabile) La procedura bootstrap per la stima della struttura zero-coupon Modelli stocastici per il tasso a breve Valutazione di opzioni su tasso di interesse

4. Rating e probabilità di default di piccole e medie imprese

Collegamento tra probabilità di default e costo del credito: le regole di Basilea 2 Metodi per il credit scoring; analisi discriminante, regressione logistica Come ricavare rating e probabilità di default dai dati storici

MACROECONOMIA Prof. Mauro Visaggio

PROGRAMMA:

MODULO 1: Concetti di base Concetti di base. Il sistema economico: i settori istituzionali, le merci e i mercati. Definizione e misurazione delle principali variabili macroeconomiche. Ciclo economico.

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Modelli macroeconomici. [Materiale didattico: (A) capitoli 2 e 3] MODULO 2: La macroeconomia pre-keynesiana: i “benchmark classici” Il modello classico di breve/medio periodo. Il modello: i mercati del lavoro, dei beni e della moneta. Le proprietà del modello classico. Gli effetti delle politiche macroeconomiche. [Materiale didattico: (A) capitolo 4]. Il modello classico di lungo periodo: il modello di crescita di Solow. La contabilità della crescita. Il modello di Solow. [Materiale didattico: (A) capitolo 5]. MODULO 3: La macroeconomia keynesiana Il modello reddito-spesa. Il modello reddito-spesa senza e con presenza dello Stato. Il teorema del bilancio in pareggio. [Materiale didattico: (A) cap. 6]. Il modello IS-LM. La funzione dell’investimento. La domanda di moneta. L’offerta di moneta. Le schede IS e LM. Politica fiscale e politica monetaria. [Materiale didattico: (A) cap. 7]. Le economie aperte. Il modello reddito-spesa in mercato aperto. Il modello IS-LM in mercato aperto in regime di cambi fissi e in assenza, perfetta ed imperfetta mobilità dei capitali. Il modello IS-LM in mercato aperto in regime di cambi flessibili con perfetta mobilità dei capitali. [Materiale didattico: (A) cap. 8] Il modello IS-LM-AS. Le schede IS, LM e AS. L’equilibrio macroeconomico. Il mercato del lavoro. La politica macroeconomica. [Materiale didattico: (A) cap. 9]. MODULO 4: Il medio periodo con imperfezioni nel mercati dei beni e del lavoro: il modello DAS-DAD della sintesi neoclassica. La curva di Phillips. Il mercato del lavoro con presenza di rigidità. L’equilibrio macroeconomico e le prolitiche di stabilizzazione. Il processo inflazionistico. [Materiale didattico: (A) capitolo 10] Imprefezioni informative, aspettative adattive e ciclo monetario: il modello DAS-DAD monetarista. Il mercato del lavoro. L’equilibrio macroeconomico e le politiche della domanda destabilizzanti. Le regole monetarie fisse. [Materiale didattico: (A) capitolo 11]. Materiale didattico. TESTO CONSIGLIATO: Mauro Visaggio, “Macroeconomia: come i modelli ci aiutano a comprendere i fatti economici”, McGraw-Hill editore, Milano, 2011.

MANAGEMENT DELL’INNOVAZIONE Prof. Massimo Paoli

PROGRAMMA:

Ia Parte: Il Cambiamento Tecnologico

La Dinamica Tecnologica come “scatola nera” Il cambiamento tecnologico nella funzione di produzione. La dinamica del costo relativo dei fattori come determinante del cambiamento tecnologico. Due “approcci” esplicativi contrapposti: “technological-push vs. demand-pull”. Il concetto di “diffusione dell’innovazione”.

TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:

- PAOLI M.: “Progresso tecnico e processi innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, da pag. 5 a 79. I presupposti dell’approccio “economicistico” al cambiamento tecnologico La conoscenza positiva 6. La conoscenza si riduce a informazione.

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TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:

- PAOLI M., MELATTI G.: “La Dinamica della Conoscenza nei Sistemi Sociali”, Libreria Universitaria Editore, Dispense, in corso di pubblicazione (Disponibili su dischetto in segreteria del Dipartimento), Cap. 1. - PAOLI M., PRENCIPE A.: “Virtuale è sempre realmente virtuoso?”, Relazione alla Sixth International Conference on Economics of Innovation “Networks of Firms and Information Networks”, Cremona-Piacenza, Italia, 5-7 Giugno 1996, pag. 3-6.

IIa Parte: La dinamica Evolutiva dei Sistemi Tecnologici

Dentro la scatola nera: la dinamica della conoscenza ed il problema della sua legittimità Dalla verità del vero alla verità del falso Programmi di ricerca e paradigmi scientifici La conoscenza come capacità creativa

TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:

- PAOLI M., MELATTI G.: “La Dinamica della Conoscenza nei Sistemi Sociali”, Libreria Universitaria Editore, Dispense, in corso di pubblicazione (Disponibili su dischetto in segreteria del Dipartimento), Cap. 2,3 e 4. - KUHN T.: “La struttura delle rivoluzioni scientifiche”, Einaudi, Varie ristampe, in particolare Cap. 3,4,5,6,7,8,9,10 e il Poscritto. - PAOLI M.,: “Sentieri per fabbricanti di stelle”, Libreria dell’Università Editore, Pescara, 2000, Cap. 2 e 5. Dentro la scatola nera: un modello soddisfacente del cambiamento tecnologico I Paradigmi tecnologici.

TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:

- PAOLI M.: “Progresso tecnico e processi innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, da pag. 115-146, 153-181. - DOSI G.: “Technical Paradigms and Technological Trajectories”, Research Policy n° 11, 1982.. Elementi di complessità nel management del cambiamento Complessità Sistemicità del mondo

TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:

- PAOLI M.,: “Sentieri per fabbricanti di stelle”, Libreria dell’Università Editore, Pescara, 2000, Cap. 1, 3,e 4.

IIIa Parte: I Processi Innovativi

I Processi Innovativi delle imprese: modelli e temi rilevanti Il processo innovativo dell’impresa-organizzazione Appropriabilità e capacità di assorbimento: i ruoli della R&S Il ruolo delle risorse complementari per il successo dell’innovatore. Divisione del lavoro e divisione dello sforzo innovativo: il contributo dei fornitori alla capacità innovativa del system integrator.

TESTI DA STUDIARE PER QUESTO BLOCCO:

(1) KLINE S., ROSENBERG N.: “An Overview of Innovation”, in Landau R, Rosenberg N. (Eds): “The Positive Sum Strategy”, National Academy Press, 1986, pag. 275-305. - PAOLI M.: “Progresso Tecnico e Processi Innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, pag. 196-213 e 214-223. (2)COHEN W., LEVINTHAL D.: “Innovation and Learning: The two faces of R&D”, The Economic Journal n° 99, 1989. PAOLI M.: “Progresso Tecnico e Processi Innovativi”, Giappichelli, Torino, 1992, pag. 215-237. (3)TEECE D.: “Innovazione Tecnologica e Successo Imprenditoriale”, L’impresa, n° 4, 1986, pag. 605-644 (disponibile in Dipartimento).

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(4) PAOLI M., PRENCIPE A.: “Virtuale è sempre realmente virtuoso?”, Relazione alla Sixth International Conference on Economics of Innovation “Networks of Firms and Information Networks”, Cremona-Piacenza, Italia, 5-7 Giugno 1996.

MARKETING (Docente da nominare)

MARKETING INTERNAZIONALE Dott. Antonio Picciotti

PROGRAMMA ANALITICO:

Il marketing internazionale Cap. 1 – La globalizzazione dei mercati Cap. 2 – L’impresa e le strategie internazionali Cap. 3 – L’attrattività dei paesi Cap. 4 – L’accessibilità dei paesi Cap. 5 – L’esportazione Cap. 6 – L’insediamento produttivo estero Cap. 7 – Gli accordi di collaborazione interaziendale Cap. 8 – Il posizionamento dell’offerta nel mercato internazionale Cap. 9 – La politica del prodotto Cap. 10 – La politica dei prezzi Cap. 11 – La politica di comunicazione Testo di riferimento: E. Valdani, G. Bertoli, Mercati internazionali e marketing, Egea, ultima edizione Dispense integrative disponibili sul sito: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/picciotti_antonio nella sezione Materiali didattici - Marketing internazionale – Materiale integrativo L’Italia nell’economia internazionale. Sintesi del Rapporto ICE 2009-2010 Italia Multinazionale 2008. Le partecipazioni italiane all’estero ed estere in Italia di S. Mariotti e M. Mutinelli. Le principali teorie dell’impresa transnazionale Parte monografica Il corso di marketing internazionale prevede, inoltre, una parte monografica relativa all’approfondimento di un argomento di particolare interesse e/o attualità. L’argomento oggetto di tale parte monografica ed il relativo materiale bibliografico di riferimento verranno comunicati all’inizio del corso.

MATEMATICA FINANZIARIA (A-L) Prof. Paola Matrigali

PROGRAMMA (9 cfu)

Parte I: Importi, tempo e rischi Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse Scambio di importi 1.2.1 1.2.4 1.3 Le leggi finanziarie Definizioni fondamentali basate sulla funzione valore

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Operazioni finanziarie regolate da una legge. I contratti, lo scambio, il prezzo Verso il mercato La struttura del mercato Mercati primari, mercati secondari I prezzi Su alcuni tipi di contratti obbligazionari Parte II: La valutazione in condizioni di certezza La legge esponenziale La funzione esponenziale come legge di equivalenza finanziaria Tassi e intensità equivalenti secondo la legge esponenziale Valore di una operazione finanziaria in base ad una legge esponenziale Proprietà funzionali della legge esponenziale Scomposizione di operazioni finanziarie Rendite e piani di ammortamento Definizioni preliminari Valore attuale di rendite a rate costanti Rendite frazionate Le operazioni di rendita nell’aspetto dinamico Il piano d’ammortamento Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria Il problema del tasso interno Il caso di pagamenti periodici Il metodo di Newton Il caso di pagamenti non periodici Il TAEG Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria La funzione valore in un contratto a pronti La funzione valore in un contratto a termine La proprietà di uniformità nel tempo Fattori di sconto e fattori di capitalizzazione Tassi e intensità di interesse su orizzonti di scambi finiti L’intensità istantanea d’interesse 7.8 Capitalizzazione lineare e capitalizzazione iperbolica La linearità del valore attuale Parte III: Le operazioni finanziarie nel mercato Funzione valore e prezzi di mercato le ipotesi caratteristiche del mercato Titoli a cedola nulla unitari Titoli a cedola nulla non unitari Portafogli di Zero Coupon Bond con diversa scadenza Contratti a temine Tassi impliciti La struttura per scadenza dei tassi di interesse Le strutture per scadenza a pronti Le strutture per scadenza implicite La struttura su uno scadenzario arbitrario Tasso interno e tasso di parità di titoli a cedola fissa Tasso interno e tasso di parità di mutui a tasso fisso Indici temporali e indici di variabilità 10.1 Indici temporali di un flusso di pagamenti 10.2Indici di variabilità di un flusso di pagamenti

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TESTO CONSIGLIATO:

G. CASTELLANI, M. DE FELICE, F. MORICONI, Manuale di Finanza, vol. I: Tassi di interesse. Mutui e obbligazioni, il Mulino, Bologna, 2005.

MATEMATICA FINANZIARIA (M-Z) Prof. Gianna F. Talamanca

PROGRAMMA (9 cfu)

Parte I: Importi, tempo e rischi 1.Struttura temporale dello scambio di importi, il capitale e l’interesse Scambio di importi 1.2.1 , 1.2.4 La formalizzazione di una operazione finanziaria 1.3 Le leggi finanziarie Definizioni fondamentali basate sulla funzione valore Operazioni finanziarie regolate da una legge. 2.I contratti, lo scambio, il prezzo Verso il mercato La struttura del mercato Mercati primari, mercati secondari I prezzi Su alcuni tipi di contratti obbligazionari Parte II: La valutazione in condizioni di certezza 4. La legge esponenziale La funzione esponenziale come legge di equivalenza finanziaria Tassi e intensità equivalenti secondo la legge esponenziale Valore di una operazione finanziaria in base ad una legge esponenziale Proprietà funzionali della legge esponenziale Scomposizione di operazioni finanziarie 5.Rendite e piani di ammortamento Definizioni preliminari Valore attuale di rendite a rate costanti Rendite frazionate Le operazioni di rendita nell’aspetto dinamico Il piano d’ammortamento 6.Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria Il problema del tasso interno Il caso di pagamenti periodici Il metodo di Newton Il caso di pagamenti non periodici Il TAEG 7.Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria La funzione valore in un contratto a pronti La funzione valore in un contratto a termine La proprietà di uniformità nel tempo Fattori di sconto e fattori di capitalizzazione Tassi e intensità di interesse su orizzonti di scambi finiti L’intensità istantanea d’interesse 7.8 Capitalizzazione lineare e capitalizzazione iperbolica La linearità del valore attuale

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Parte III: Le operazioni finanziarie nel mercato 8.Funzione valore e prezzi di mercato le ipotesi caratteristiche del mercato Titoli a cedola nulla unitari Titoli a cedola nulla non unitari Portafogli di Zero Coupon Bond con diversa scadenza Contratti a temine Tassi impliciti 9. La struttura per scadenza dei tassi di interesse Le strutture per scadenza a pronti Le strutture per scadenza implicite La struttura su uno scadenzario arbitrario Tasso interno e tasso di parità di titoli a cedola fissa Tasso interno e tasso di parità di mutui a tasso fisso 10.Indici temporali e indici di variabilità 10.1Indici temporali di un flusso di pagamenti 10.2Indici di variabilità di un flusso di pagamenti

TESTO CONSIGLIATO:

G. CASTELLANI, M. DE FELICE, F. MORICONI, Manuale di Finanza, vol. I: Tassi di interesse. Mutui e obbligazioni, il Mulino, Bologna, 2005.

MATEMATICA GENERALE Il Prof Mauro Pagliacci svolge le sue lezioni per gli studenti iscritti al Corso di laurea in Economia Aziendale, i cui cognomi sono compresi tra la A-L . Il Prof Gianna F.Talamanca svolge le sue lezioni per quelli iscritti al Corso di laurea in Economia Aziendale i cui cognomi sono compresi tra la M-Z .

PROGRAMMA:

PARTE PROPEDEUTICA – La Matematica come metodo e come strumento. Richiami di teoria degli insiemi. Operazioni tra insiemi. Funzioni tra insiemi. Insiemi di numeri: numeri naturali, interi, razionali e reali. Struttura algebrica e struttura d’ordine di R. Insiemi densi e completi. Funzioni reali di variabile reale. Richiami sull'algebra dei polinomi e sulle equazioni algebriche. Le disequazioni. L'equazione cartesiana della retta e della circonferenza. Grafici di funzioni elementari e loro trasformazioni nel piano: la retta, la parabola e l'iperbole e la funzione radice quadrata. APPROFONDIMENTI SUGLI INSIEMI DI NUMERI – Estremo superiore ed estremo inferiore. Intorni. Punti di accumulazione. Teorema di Bolzano–Weierstrass. Punti isolati, interni, esterni e di frontiera. Non numerabilità di R. Insiemi finiti ed infiniti. Cenni sui numeri complessi e sul teorema fondamentale dell'Algebra. FUNZIONI ELEMENTARI – Funzioni reali di variabile reale. Successioni. Grafico di una funzione. Funzioni pari e dispari. Funzioni limitate. Funzioni composte. Funzione inversa. Funzioni monotòne. Punti di massimo e di minimo. Funzioni convesse e concave. Epigrafico di una funzione. Grafico di traslate di funzioni. Funzioni potenza. Funzioni esponenziali. Funzioni logaritmiche. Funzioni trigonometriche: proprietà e relazioni. LIMITI DI FUNZIONI E DI SUCCESSIONI. FUNZIONI CONTINUE – Definizione intuitiva di limite. Funzioni continue. Calcolo di limiti. Forme indeterminate. Limiti notevoli. Discontinuità di prima e seconda specie. Discontinuità eliminabile. Teoremi sulle funzioni continue. Infinitesimi ed infiniti. ELEMENTI DI CALCOLO DIFFERENZIALE – Definizione di derivata. Derivata destra e derivata sinistra. Significato geometrico. Legami tra continuità e derivabilità. Derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione. Derivata logaritmica. Derivate di ordine superiore al primo. Funzioni differenziabili. Elasticità di una funzione. Teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy. Teoremi di de l'Hôpital. Formula di Taylor. Funzioni crescenti e decrescenti. Punti di massimo e di minimo.

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Funzioni convesse e concave. Punti di flesso. Asintoti. Studio di funzioni. CENNI SUGLI INTEGRALI – L'integrale definito e le sue proprietà. Teorema del valor medio. Primitive di una funzione. Teorema fondamentale del calcolo integrale e conseguenze. L'integrale indefinito. ALGEBRA LINEARE – Lo spazio vettoriale Rn. Operazioni tra vettori. Vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. Matrici. Operazioni tra matrici. Determinante di una matrice quadrata. Caratteristica di una matrice. Sistemi lineari. CENNI SULLE FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI – Funzioni di più variabili. Grafico di funzioni di due variabili. Curve di livello. Derivate parziali e loro significato geometrico. Cenni sui massimi e minimi liberi e vincolati.

TESTO CONSIGLIATO:

L. PECCATI, S. SALSA, A. SQUELLATI, Matematica per l'Economia e l'Azienda, II ed., Egea 2004. per la parte propedeutica: P. BOIERI – G. CHITI, Precorso di matematica, Zanichelli, Bologna, 1994

MERCEOLOGIA Dott.ssa Antonella Jacoboni Il ruolo delle Scienze Merceologiche nello scambio internazionale delle merci. La merceologia doganale.Il globalismo, la globalità, la globalizzazione e la delocalizzazione produttiva delle merci.Le aree di libero scambio, l’unione doganale, l’Unione Europea.Le aree di libero scambio nel mondo: Nafta, Mercosur, Cina-Asean, Euro-Mediterranean Road Map Il GATT, il WTO. Importanza della Cina nel contesto internazionale.L’Unione Europea, il Trattato di Maastricht, il Trattato di Lisbona, la PAC (i dazi agricoli).La normativa doganale: Il Codice Doganale Comunitario Reg. CEE N.2913/92, il Codice Doganale Comunitario Reg.CE N.450/2008 (con testo in inglese).Il dazio, il territorio doganale comunitario, la Nomenclatura Combinata, la TARIC.Le destinazioni doganali, i regimi doganali, le zone franche, il perfezionamento attivo, il perfezionamento passivo.L’organizzazione doganale europea, la missione delle dogane, l’A.I.D.A.Le operazioni doganali, l’origine delle merci, l’Informazione Tariffaria Vincolante (ITV)L’accertamento, l’Operatore Economico Autorizzato.Le misure di difesa commerciale, i dazi antidumping, i dazi antisovvenzione, le misure di salvaguardia.Le sovraimposte di confine, le accise.Le franchige.Le procedure semplificate, le procedure domiciliate, l’AUDIT.

METODI STATISTICI PER LA FINANZA Prof. Francesco Bartolucci Approfondimenti sulle distribuzioni di probabilità: normale multivariata; chi-quadrato, t di Student, F di Fisher. Richiami di inferenza statistica: concetti di base su modelli statistici; metodo della massima verosimiglianza; verifica di ipotesi su uno o più parametri. Richiami di regressione lineare semplice: definizione del modello; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; misura della bontà dell’adattamento. Regressione lineare multipla: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; variabili esplicative qualitative e analisi della varianza; misura della bontà dell’adattamento; metodi di selezione delle variabili esplicative e costruzione del modello; diagnostica basata sull’analisi dei residui; rimedi a violazioni delle assunzioni di base. Cenni di regressione lineare multivariata: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri tramite metodo dei minimi quadrati. TESTI CONSIGLIATI R. A. Johnson e D. W. Wichern, Applied Multivariate Statistical Analysis, 6th edition, Prentice Hall, New Jersey, 2007. S. J. Sheather, A Modern Approach to Regression with R, Springer Texts in Statistics, 2009. MODALITÀ DIDATTICA Lezioni frontali e esercitazioni in laboratorio basate sul pacchetto statistico R.

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MODALITÀ DI ESAME L’esame sarà scritto e orale. La valutazione finale terrà conto di relazioni scritte svolte dagli studenti durante il corso.

METODI STATISTICI PER L’ECONOMIA E LA FINANZA Prof. Francesxo Bartolucci I MODULO Approfondimenti sulle distribuzioni di probabilità: normale multivariata; chi-quadrato, t di Student, F di Fisher. Richiami di inferenza statistica: concetti di base su modelli statistici; metodo della massima verosimiglianza; verifica di ipotesi su uno o più parametri. Richiami di regressione lineare semplice: definizione del modello; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; misura della bontà dell’adattamento. Regressione lineare multipla: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri: minimi quadrati e massima verosimiglianza; stima per intervallo e verifica di ipotesi sui parametri; variabili esplicative qualitative e analisi della varianza; misura della bontà dell’adattamento; metodi di selezione delle variabili esplicative e costruzione del modello; diagnostica basata sull’analisi dei residui; rimedi a violazioni delle assunzioni di base. Cenni di regressione lineare multivariata: assunzioni di base e interpretazione dei parametri; stima dei parametri tramite metodo dei minimi quadrati. TESTI CONSIGLIATI R. A. Johnson e D. W. Wichern, Applied Multivariate Statistical Analysis, 6th edition, Prentice Hall, New Jersey, 2007. S. J. Sheather, A Modern Approach to Regression with R, Springer Texts in Statistics, 2009. MODALITÀ DIDATTICA Lezioni frontali e esercitazioni in laboratorio basate sul pacchetto statistico R. MODALITÀ DI ESAME L’esame sarà scritto e orale. La valutazione finale terrà conto di relazioni scritte svolte dagli studenti durante il corso. II MODULO Prof. Giuseppe Cicchitelli PROGRAMMA Introduzione alla statistica multivariata: Approfondimenti sulla distribuzione normale multivariata. Principali statistiche campionarie e loro distribuzione sotto l'ipotesi di normalità. Inferenza sulla media della popolazione nel caso multivariato: Stima di massima verosimiglianza, intervalli di confidenza e verifica delle ipotesi per la media di una popolazione normale. Test per il confronto tra le medie di due popolazioni normali. Approfondimenti sul modello di regressione lineare multivariata. Analisi di strutture di correlazione: Componenti principali: assunzioni di base, stima, rappresentazione grafica delle componenti, criteri di scelta del numero di componenti. Analisi fattoriale: assunzioni di base, stima con il metodo delle componenti principali, rotazione dei fattori e loro interpretazione, criteri di scelta del numero di fattori. Correlazione canonica: assunzioni di base, stima e interpretazione delle correlazioni canoniche. Metodi di classificazione: Analisi discriminante nel caso di popolazioni con distribuzione normale. Funzione di perdita e suo utilizzo nell'ambito dell'analisi discriminante. Funzione discriminante di Fisher. Misure di distanza tra vettori di osservazioni corrispondenti a diversi soggetti e tra gruppi. Metodi gerarchici e non gerarchici per la creazioni di gruppi.

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TESTI CONSIGLIATI R. A. JOHNSON e D. W. WICHERN, Applied Multivariate Statistical Analysis, 5th edition, Prentice Hall, New Jersey, 2007. Modalità didattica Circa un terzo delle ore di lezione riguarderà l’applicazione dei metodi di analisi oggetto del corso allo studio di problemi reali. A tale fine si farà ampio uso dell'elabotore elettronico e, in particolare, del linguaggio di programmazione R. Modalità di esame L’esame sarà scritto e orale. La valutazione finale terrà conto di relazioni scritte svolte dagli studenti durante il corso.

METODI MATEMATICI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO Prof. Marco Nicolosi OBIETTIVO DEL CORSO Il corso si propone di fornire i principali metodi matematici per le applicazioni economiche e finanziarie, quali l'ottimizzazione in più variabili, l'algebra lineare, gli integrali impropri e doppi, le variabili aleatorie e le distribuzioni di probabilità. Si propone altresì di mostrare agli studenti esempi di applicazione al calcolatore tramite programmi di calcolo, quali Excel e MATLAB, introducendoli così ai sistemi di calcolo scientifici. PROGRAMMA 1. Funzioni di più variabili reali. Grafico di funzioni di due variabili. Curve di livello. Derivate parziali e loro significato geometrico. Gradiente. Piano tangente. Differenziale totale. Forme quadratiche. Segno delle forme quadratiche. Formula di Taylor in due variabili. Ottimizzazione: massimi e minimi liberi, massimi e minimi vincolati, moltiplicatori di Lagrange. 2. Algebra lineare. Richiami sugli spazi vettoriali. Prodotto scalare e norma. Basi. Trasformazioni lineari e matrici. Autovalori e autovettori. Polinomio caratteristico. Il Teorema spettrale: trasformazione di matrici simmetriche in forma diagonale. Applicazione finanziarie del Teorema spettrale: analisi delle componenti principali e modelli fattoriali. 3. Integrali impropri. Richiami sull'integrazione di funzioni di una variabile: integrazione per sostituzione e per parti. Approssimazioni degli integrali definiti. Integrali impropri. Integrali gaussiani e il completamento del quadrato. 4. Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità. Variabili aleatorie e distribuzioni di probabilità. Momenti della distribuzione, varianza, asimmetria e curtosi. Covarianza. Funzione generatrice dei momenti e funzione caratteristica. Esempi. La distribuzione normale. La distribuzione log-normale. La normale multivariata. Decomposizione di Cholesky. 5. Esempi di applicazione al calcolatore. I grafici delle funzioni in due variabili (MATLAB). Le curve di livello (MATLAB). Ottimizzazione (MATLAB e Excel). Modello media-varianza (MATLAB e Excel). Autovalori e autovettori (MATLAB). Diagonalizzazione (MATLAB). Analisi delle componenti principali (MATLAB). Singular Value Decomposition (MATLAB). Decomposizione di Cholesky (MATLAB). Testi P. Dawkins, Calculus II R. Tavakol, MAS102 Calculus II, Lecture Notes G. Castellani, M. De Felice, F. Moriconi, Manuale di Finanza, vol. II (Teoria del portafoglio e mercato azionario), il Mulino, 2005 F. Angelini, Lezioni di algebra lineare per le applicazioni finanziarie

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MICROECONOMIA Prof. Carlo Andrea Bollino

PROGRAMMA:

(1) PREMESSA: Il concetto di economia nella storia del pensiero economico. Scopi e metodi della scienza economica. Particolarità del metodo di indagine economica. Strutture di mercato e strategie dei consumatori e dei produttori. (2) L'ECONOMIA DEL CONSUMO: L’approccio marginalistico allo studio del consumo. Le curve di indifferenza del consumatore. Le curve di indifferenza del consumatore: determinazione della strategia di scelta. Scelte strategiche del consumatore al variare dei prezzi di mercato, del reddito e dei gusti. Effetto sostituzione. Domanda, prezzi e reddito. Curva di spesa, elasticità della spesa. (3) L’ECONOMIA DELLA PRODUZIONE: Funzione di produzione e produttività dei fattori. Produttività e costo. Isoquanti di produzione. Equilibrio, linee del prodotto e rendimenti di scala dell’impresa. Produzione congiunta e linea delle possibilità produttive. Strategie e costi di produzione nel breve e nel lungo periodo. (4) TEORIE DELLE FORME DI MERCATO: Premessa. Il mercato di concorrenza perfetta. Il mercato di monopolio. Monopolio e discriminazione dei prezzi. Teoria della concorrenza imperfetta. Il caso del grande gruppo: il mercato di concorrenza monopolistica. I casi del piccolo gruppo: il mercato di oligopolio. Teoria dell’oligopolio di A. Cournot. Linee di reazione dei produttori. Il prezzo come variabile strategica: teorie dell’oligopolio di Bertrand e di Edgeworth. Oligopolio e strategie degli imprenditori. Il comportamento dell’imprenditore: la teoria dell’oligopolio di H. von Stackleberg. Oligopolio e teoria dei giochi. Dalla competizione alla cooperazione: applicazione all’analisi dell’oligopolio dei principi dei giochi a somma non zero. Il prezzo come elemento strategico di stabilità nell’oligopolio: la teoria di P. Sweezy. Evoluzione dei modi di determinazione del prezzo e del suo ruolo strategico: la teoria del prezzo limite di J. Bain. Tecnologie produttive, costi e prezzi nelle strategie delle imprese oligopolistiche: il modello di P. Sylos-Labini. La separazione tra proprietà e gestione dell’impresa e le teorie manageriali dell’oligopolio: la teoria di W. Baumol, la teoria di O. WILLIAMSON, la teoria di R. Marris. Le nuove teorie dell’impresa. Imperfezioni del mercato e strutture organizzative. (5) TEORIA DELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO: Il problema della distribuzione nelle teorie: classica, marxiana, neoclassica, neokeynesiana.

MODELLI PER I MERCATI FINANZIARI Prof. Franco Moriconi

PROGRAMMA:

Parte I: Introduzione ai processi stocastici .Generalità sui processi stocastici .I principali tipi di processo stocastico .La caratterizzazione probabilistica .Processi di Markov .Processi omogenei a incrementi indipendenti .Scommesse eque e martingale .I processi binomiali .Lo schema delle prove ripetute .La distribuzione di Bernoulli .La variabile di Bernoulli come processo stocastico .Funzioni di guadagno additive .Funzioni di guadagno moltiplicative .Proprietà asintotiche della distribuzione di Bernoulli .Convergenza di processi binomiali a processi nel tempo continuo .Processi di guadagno moltiplicativi .Moti Browniani e processi di diffusione .Il moto Browniano .Il moto Browniano geometrico .L’approccio differenziale alla descrizione della dinamica stocastica .I processi di diffusione e il lemma di Ito .Applicazioni .Parte II: Le opzioni finanziarie .Generalità sulle opzioni .Contratti forward e contratti di opzione .Opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione .La relazione di parit` a put-call .Le principali tipologie di contratti di opzione .Opzioni implicite: zero coupon bond emessi da imprese .Opzioni implicite: investimenti azionari con minimi garantiti .Il modello binomiale .Valutazione binomiale: lo schema di mercato uniperiodale .Il portafoglio replicante e le probabilità risk neutral .Il ruolo del principio di arbitraggio e delle probabilità risk neutral .Lo schema con due periodi. Valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante .Le formule di valutazione per put e call europee nello schema multiperiodale .Il Delta .Utilizzazione

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pratica del modello binomiale .Il modello di Black e Scholes come limite del modello binomiale .Il modello di Black e Scholes .Le ipotesi del modello .la dinamica del prezzo dell’opzione .L’argomentazione di hedging e l’equazione di valutazione .La formula di Black e Scholes per call e put europee .Analisi delle formule di Black e Scholes .La soluzione in forma integrale e la valutazione risk neutral .Il Delta hedging .Opzioni su titoli che pagano dividendi: dividendi deterministici .Opzioni su titoli che pagano dividendi: dividend yield deterministico .Opzioni su valuta: il modello di Garman e Kohlhagen .

PREREQUISITI: Un corso base di Matematica finanziaria, che includa fondamenti di: teoria dei mercati obbligazionari e della struttura per scadenza dei tassi di interesse. teoria dell’utilità di von Neumann e Morgenstern. analisi media-varianza. Un corso base di Statistica. Fondamenti di Calcolo delle probabilità. Un corso di Teoria matematica del portafoglio finanziario

TESTO CONSIGLIATO:

Dispense

PER ESTENSIONI ED APPROFONDIMENTI:

HULL J.C., Opzioni, Futures e altri derivati , Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs, N.J., 1997.

POLITICA ECONOMICA Docente da nominare, Dott.ssa Cristina Montesi

Il programma esposto qui di séguito è relativo ai corsi di laurea tenuti nella Facoltà di Economia. In corrispondenza di ogni singola parte è indicato se essa è richiesta per il corso di Economia e Legislazione d’Impresa (ELI) e/o per il corso in Economia dei mercati e degli Intermediari Finanziari (EMIF)

TESTI CONSIGLIATI:

N.ACOCELLA, Fondamenti di Politica Economica, Carocci, Terza edizione, 3° ristampa 2003 P.GRASSELLI, su alcuni collegamenti tra Etica ed Economia, Ed Morlacchi, 2° edizione2005 Dispense: Modelli analitici per lo studio delle politiche di stabilizzazione, maggio 1998 Dispense: Sussidi didattici e informativi (per il modulo istituzionale), maggio 2000. A. MARTINELLI, La Democrazia globale, Università Bocconi Editore, Milano, 2004 T. BOERI, ED ALTRI, Oltre il declino, Il Mulino, 2005 (con particolare riferimento al Cap.I: Un modello obsoleto ? Crescita e specializzazione dell’economia italiana, e al Cap.IV, Elementi per una politica di governo della spesa pubblica). B. FREY, Non solo per denaro, Mondatori, Milano, 2005

MODULO I

Problemi generali di definizione della Politica Economica, di rapporti tra la Politica Economica e altre discipline, di definizione di alcuni concetti-chiave. Le principali funzioni dell’intervento pubblico in economia. (ELI- EMIF-MA)

Dal libro di N.ACOCELLA: Introduzione Dispense (Sussidii…)

La teoria normativa della politica economica Gli obiettivi della politica economica. Ordinamento sociale, preferenze individuali e sociali, individualismo etico e metodologico. Persona e Bene Comune. Obiettivi fissi e flessibili. Gli strumenti della politica economica. Rapporto strumenti-obiettivi. La teoria quantitativa della politica economica. Modelli analitici e strategici, regola di Tinbergen. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.9.La teoria normativa della politica economica (par. 9.1, 9.2, 9.2.1, 9.2.2, 9.3, 9.3.1, 9.3.3, 9.3.4, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7)

Cap.2.Preferenze individuali e preferenze sociali (par. 2.1, 2.2)

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P.GRASSELLI, Su alcuni collegamenti tra etica ed economia

Stato e mercato, efficienza ed equità. Il primo Teorema fondamentale dell’Economia del Benessere. I fallimenti macroeconomici del mercato: disoccupazione, inflazione, squilibri della bilancia dei pagamenti, sottosviluppo e politiche corrispondenti. Le principali teorie macroeconomiche: macroeconomia keynesiana, saldi reali di Patinkin, approccio monetarista, Gurley e Shaw. (ELI-EMIF-MA)

N. ACOCELLA: Cap.7.I fallimenti del mercato: aspetti macroeconomici della realtà (par.7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5)

Cap.8.I fallimenti del mercato: le teorie macroeconomiche (par.8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 8.5, 8.6, 8.7)

Modello macroeconomico di base: variante neoclassica e keynesiana, modello IS-LM, modello AD-AS e rappresentazione degli effetti delle politiche di stabilizzazione. I moltiplicatori delle variabili di politica economica nel modello IS-LM. Le determinanti dell’efficacia della politica fiscale e della politica monetaria. (ELI-EMIF-MA)

Dispense(Modelli) Testo base di macroeconomia

Politica fiscale e connessi moltiplicatori con stabilizzatori automatici; fiscal drag; modalità di finanziamento della spesa pubblica, spiazzamento, sostenibilità del debito pubblico.(ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.14.Gli obiettivi macroeconomici e la politica fiscale (par.14.1, 14.2, 14.3, 14.4, 14.5, 14.6, 14.7, 14.8);

T.BOERI ED ALTRI: Capp.I e IV

L’economia monetaria e gli intermediari finanziari. La Banca centrale e la base monetaria. Le banche e i depositi. Il controllo della base monetaria e dell’offerta di moneta. Obiettivi finali ed organi della politica monetaria. Modo di operare della politica monetaria: indicatori, obiettivi operativi e obiettivi intermedi. L’efficacia della politica monetaria. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.13

La teoria positiva della politica economica: gruppi d’interesse e cattura del regolatore. Politici, burocrati e rapporto d’agenzia; asimmetria informativa ed effetti dei contratti incentivanti. Il modello del ciclo politico-economico. Coesione sociale e perseguimento dell’interesse generale. Il processo di definizione di un intervento pubblico. (EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.10.I fallimenti del ‘non mercato’: elementi per una teoria ‘positiva’ della politica economica (par.10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5, 10.6)

L’analisi neo-istituzionale: economics, economy e political economy. Funzionamento del mercato, Istituzioni socio-politiche, accettazione sociale del mercato. Stato sociale keynesiano e riproduzione del sistema capitalistico. Le analisi della stagflazione: analisi monetarista e analisi di political economy. Caratteri del neocorporativismo, logica dello scambio politico, tendenze recenti al decentramento. Le principali forme di regolazione dell’economia; il sistema di regolazione nella “Terza Italia”.(EMIF-MA)

Dispense (Sussidii…)

Gli obiettivi della politica microeconomica. Accezioni di concorrenza, di mercato, di efficienza, di equità. I problemi fondamentali relativi ai beni pubblici. Esternalità negative e tassazione. Potere dominante, intese collusive, barriere all’entrata, differenziazione dei prezzi, restrizioni verticali alla concorrenza e blocchi della normativa anti-trust. Le principali scuole di pensiero in tema di restrizioni alla concorrenza e normativa anti-trust. Efficienza dinamica e innovazione. Le politiche redistributive. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.11.La politica microeconomica (par.11.1, 11.2, 11.3, 11.6, 11.7)

Politica dei redditi: golden rule e quote distributive. Politiche dirigistiche, di mercato, istituzionali: il neocorporativismo. Esperienze di politica dei redditi in Italia.(ELI-EMIF-MA)

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N.ACOCELLA: Cap.15. La politica dei redditi e dei prezzi (par.15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.5, 15.6, 15.7, 15.8)

Analisi neoistituzionale delle trasformazioni del sistema produttivo. Caratteristiche e crisi del fordismo. Avvento della specializzazione flessibile. Il neoistituzionalismo economico e sociologico: radice sociale dell’azione, reti sociali, capitale sociale. (EMIF-MA)

Dispense (Sussidii…)

Sistemi territoriali di produzione e distretti industriali: economie ‘distrettuali’; requisiti cognitivi e processi di apprendimento. Teoria dello sviluppo endogeno e politiche per lo sviluppo locale.(EMIF-MA)

Dispense(Sussidii…)

P.GRASSELLI, Su alcuni collegamenti tra Etica ed Economia

Il problema distributivo. Accezioni di etica, morale, giustizia, equità. Equità e distribuzione del reddito. Teorie della giustizia: aspetti teleologici, deontologici, oggettivi e soggettivi. Utilitarismo. Teorie dei diritti; la teoria di Nozick. Contrattualismo; la teoria di Rawls e di Gauthier. Convenzionalismo morale. Etica della virtù. La teoria di Sen. La funzione del benessere sociale: individualismo etico e metodologico, confrontabilità e aggregazione delle preferenze individuali. Le condizioni di efficienza e di equità secondo Pigou. Il secondo Teorema dell’economia del benessere e il trade-off efficienza-equità. La connessione tra etica ed efficienza nel caso di beni pubblici, di informazione asimmetrica, di intensa interazione sociale. Economia pubblica, Economia privata di mercato, Economia civile. La responsabilità sociale d’impresa. Determinanti, caratteri, prospettive del settore non-profit e del welfare mix.

(ELI-EMIF-MA) N. ACOCELLA: Cap.4. ‘Teorie della giustizia’, funzione del benessere e ottimo sociale (par.4.1,

4.2, 4.2.1, 4.2.3., 4.4, 4.6), Cap.5, Preferenze sociali e istituzioni (par.5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.6, 5.7, 5.7.1), Cap.11.La politica microeconomica (par.11.7)

Dispense(Sussidii…) P. GRASSELLI, ,Su alcuni collegamenti tra Etica ed Economia

La politica economica in un sistema aperto: bilancia dei pagamenti, mercato valutario, accezioni di tasso di cambio. Principali tipologie di sistemi monetari internazionali: gold standard, gold exchange standard, Sistema Monetario Europeo, Unione Monetaria Europea. Mercati dei capitali: arbitraggi, cross rates, futures ed options, parità dei tassi d’interesse. Teoria della bilancia dei pagamenti: argomenti del saldo delle partite correnti e dei movimenti dei capitali; meccanismi di riequilibrio automatico dei conti con l’estero. Politiche per il riequilibrio delle partite correnti e dei movimenti di capitale. Competitività e cambio reale, controllabilità del cambio. Condizioni di Marshall-Lerner, determinanti del trasferimento della svalutazione sui prezzi, effetto J. Politiche macroeconomiche in un sistema aperto. Il modello Mundell-Fleming. Politiche monetarie e fiscali in cambi fissi e in cambi flessibili.(ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.16.Le politiche per la bilancia dei pagamenti (16.1, 16.1.2, 16.2, 16.3, 16.4, 16.5, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, 16.11).

Cap.17. Le politiche macroeconomiche in un sistema aperto (17.1, 17.2, 17.3, 17.4, 17.6).

Cap.19. Le istituzioni pubbliche internazionali (19.1, 19.2, 19.3, 19.6, 19.7, 19.8) T.BOERI ED ALTRI: Cap.I, Un modello obsoleto ? Crescita e specializzazione dell’economia

italiana

La competitività nell’Unione Monetaria Europea. Le tendenze alla polarizzazione nell’area UME. La collocazione competitiva dell’Italia. (EMIF-MA)

DISPENSE (SUSSIDII…)

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T.BOERI ED ALTRI: CAPI. UN MODELLO OBSOLETO? CRESCITA E SPECIALIZZAZIONE

DELL’ECONOMIA ITALIANA

La politica monetaria della Banca Centrale Europea e le politiche fiscali nazionali. Shock simmetrici e asimmetrici nell’UME: aggiustamenti di mercato e politiche per l’aggiustamento. Politiche strutturali e fondi strutturali nell’UME: obiettivi e principi. L’obiettivo della coesione economica e sociale nell’UME: coesione, concorrenza, armonizzazione, convergenza, integrazione; sviluppo endogeno e modelli di convergenza. (ELI-EMIF-MA)

N.ACOCELLA: Cap.20 Dispense(Sussidii…)

La ‘globalizzazione’: caratteristiche, tendenze auto-limitanti, esigenze e problemi di ‘governo globale’. (ELI-EMIF-MA)

Dispense (Sussidii…) P.GRASSELLI, Su alcuni collegamenti tra etica ed economia

II° MODULO (MODELLI PER LA POLITICA ECONOMICA)

Calcolo dei moltiplicatori delle variabili di politica economica nel modello neoclassico e in quello keynesiano. Le principali teorie esplicative del funzionamento del mercato del lavoro(in particolare della disoccupazione involontaria:

N.ACOCELLA, Cap.8, par.8.7). I meccanismi fondamentali di trasmissione della politica monetaria. Modello di domanda e offerta aggregate, con tasso d’inflazione di periodo breve e aspettative esogene. (ELI-EMIF-MA) Il problema dell’assegnazione strumenti-obiettivi in un modello di economia aperta (modello di Mundell) (ELI-EMIF-MA) Curve di Phillips di breve e di medio-lungo periodo. Tasso naturale di disoccupazione, politiche per l’occupazione, modello “accelerazionista”. Il “sovra-spiazzamento”: derivazione analitica e rappresentazione grafica. Analisi degli effetti della politica monetaria in un modello di portafoglio di economia chiusa. Efficacia delle politiche di stabilizzazione in un modello di economia chiusa con aspettative razionali. (EMIF-MA) Effetti della politica monetaria in un modello di economia aperta con aspettative di cambio e parità scoperta d’interesse (modello di Dornbusch). Effetti della politica monetaria secondo l’ “approccio monetario della bilancia dei pagamenti”. Effetti della politica monetaria in un modello di portafoglio in economia aperta con cambi fissi. (EMIF-MA) Per gli aspetti presi in esame nel II° Modulo, si può fare riferimento alle Dispense dedicate ai “Modelli analitici per lo studio delle politiche di stabilizzazione”

PRIVATE BANKING AND ASSET MANAGEMENT Prof. Paola Musile Tanzi Obiettivo: L'obiettivo del corso è duplice: da un lato, fornire agli studenti gli strumenti per valutare le scelte strategiche degli intermediari specializzati nel campo dei servizi finanziari rivolti ai privati (asset management, private banking e wealth management); dall’altro, esaminare le diverse componenti che caratterizzano la finanza personale in una logica di gestione integrata dell’attivo e del passivo del patrimonio familiare.

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PROGRAMMA:

Lo scenario competitivo nel settore dell’asset management e del private banking/weath management Le scelte strategiche ed organizzative degli intermediari finanziari operativi nel private banking/wealth management. L’analisi dei bisogni del cliente: il processo di personal financial planning La costruzione di un piano di investimento: l’asset allocation e la gestione dei portafogli. La diversificazione del portafoglio attraverso gli hedge funds. Gli investimenti in commodities La valutazione della performance nel risparmio gestito. La pianificazione previdenziale e assicurativa: diagnosi del fabbisogno e soluzioni di copertura. I fabbisogni dell’imprenditore: sinergie tra private banking e corporate banking. L’investimento immobiliare in una logica integrata tra attivo mobiliare e attivo reale. Art banking: l’investimento in arte Il corso prevede lo svolgimento di due esercitazioni, che richiedono momenti di lavoro di gruppo “guidato”. La presentazione dei risultati avviente “in plenaria”. Per gli studenti frequentanti lo svolgimento delle esercitazioni rientra nella valutazione complessiva in sede di esame finale. TESTI CONSIGLIATI MUSILE TANZI P. (a cura di), Manuale del private banker, Egea, Milano, edizione 2007 (esclusi i capitoli 4-12-13) APPROFONDIMENTI BURCHI A., Investire in Hedge Funds, Bancaria Editrice, Roma, 2011

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO Prof. Gianfranco Cavazzoni, dott. Fabio Santini

PROGRAMMA:

Modulo I LE VALUTAZIONI CIVILI E FISCALI DI BILANCIO. I criteri di valutazione degli elementi del capitale. La normativa civilistica. I principi contabili nazionali. La normativa fiscale. Il calcolo del reddito imponibile. LE ANALISI ED IL CONTROLLO DEI COSTI AZIENDALI. I costi aziendali e le loro differenti configurazioni. Il costo differenziale. Il diagramma di redditività. La determinazione del costo di prodotto mediante i centri di costo. I sistemi di contabilità analitica. Modulo II LA

PIANIFICAZIONE E LA PROGRAMMAZIONE AZIENDALE. La metodologia delle prospettive e delle previsioni. Le rilevazioni statistiche. IL BUDGET AZIENDALE. Il budget generale d’impresa. Il sistema dei budgets particolari. Il budget economico. Il budget patrimoniale. La costruzione del budget generale d’impresa. LE RICLASSIFICAZIONI DI BILANCIO. Gli scopi. Le riclassificazioni dello Stato patrimoniale. Le riclassificazioni del Conto economico. L’ANALISI DI BILANCIO AI FINI DEL

CONTROLLO. Lo studio per indici e per flussi. Gli indici patrimoniali, finanziari ed economici. Il cash flow e il rendiconto finanziario. Esercitazioni. La determinazione del reddito imponibile ed il calcolo delle imposte. Casi di analisi dei costi mediante la costruzione del diagramma di redditività. La costruzione del budget aziendale. Casi di riclassificazione e di analisi per indici e flussi.

TESTI CONSIGLIATI:

G. CAVAZZONI, Il controllo di gestione, Giappichelli, Torino, 1997. G. CAVAZZONI, L.M. MARI, Il bilancio di esercizio, Giappichelli, Torino, 1999, pagg. 163-269. La normativa fiscale in vigore

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RAGIONERIA Prof. Luca Bartocci, dott.ssa Francesca Picciaia

Dott. Simone Terzani e Andrea Cardoni

Il Prof. Luca Bartocci e la dott.ssa Francesca Picciaia svolgono le lezioni per gli studenti iscritti ai Corsi di laurea triennale in Economia Aziendale, Economia e legislazione d’impresa ed Economia dei mercati e degli intermediari finanziari i cui cognomi sono compresi tra la A –L, mentre i dott.ri Terzani e Cardoni svolgono le lezioni per gli studenti iscritti ai Corsi di laurea triennale in Economia Aziendale, Economia e legislazione d’impresa ed Economia dei mercati e degli intermediari finanziari i cui cognomi sono compresi tra la M-Z.

PROGRAMMA

Parte prima LA CONTABILITÀ GENERALE. Aspetti introduttivi. Il piano dei conti. Richiami di partita doppia. LA COSTITUZIONE. La costituzione di imprese individuali e di società commerciali. LE

OPERAZIONI INERENTI AGLI ACQUISTI. Gli acquisti di fattori produttivi a fecondità semplice. I resi. Il regolamento dei debiti commerciali. Gli anticipi a fornitori. LE OPERAZIONI INERENTI ALLE VENDITE. Le vendite. I resi. Il regolamento dei crediti commerciali. Gli anticipi da clienti. LA LIQUIDAZIONE

PERIODICA DELL’I.V.A. LE OPERAZIONI RELATIVE ALLE IMMOBILIZZAZIONI TECNICHE. Le acquisizioni. Le vendite. L’ammortamento. LE OPERAZIONI RELATIVE ALLE CAMBIALI. Le cambiali in portafoglio. Le cambiali al dopo incasso. Le cambiali allo sconto. Le cambiali al S.B.F. Le cambiali passive. IL PERSONALE DIPENDENTE. Le spese relative al personale. Il trattamento di fine rapporto. I compensi dei professionisti. I FINANZIAMENTI. Le aperture di credito. Il leasing finanziario. I mutui passivi. GLI INVESTIMENTI IN TITOLI. I titoli obbligazionari pubblici e privati. Il conto titoli. LA

CHIUSURA GENERALE DEI CONTI. I bilanci di verifica. Le scritture di assestamento di imputazione e di rettifica. Le scritture di epilogo ed il Conto economico. Le scritture di chiusura e lo Stato Patrimoniale. LA RIAPERTURA DEI CONTI. La riapertura dei conti dello Stato patrimoniale. La ricostituzione dei fondi rettificativi. La “sistemazione” contabile delle rimanenze, dei ratei e dei risconti e delle altre partite. IL RIPARTO DELL’UTILE. Parte seconda. IL BILANCIO DI ESERCIZIO. La finalità e i destinatari del bilancio di esercizio. I

PRINCIPI GENERALI DEI REDAZIONE DEL BILANCIO. La chiarezza. La rappresentazione veritiera e corretta. La prudenza. La competenza. La continuazione dell’attività di impresa. La continuità dei criteri di valutazione. La deroga generale. LO STATO PATRIMONIALE. La struttura. Il contenuto: l’attivo, il passivo ed il patrimonio netto. I conti d’ordine. IL CONTO ECONOMICO. La struttura. Il contenuto: i componenti positivi e negativi di reddito. I CRITERI DI VALUTAZIONE. La valutazione delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie. La valutazione delle partecipazioni in imprese controllate e collegate. La valutazione delle rimanenze di magazzino. La valutazione dei crediti commerciali. La valutazione dei titoli in rimanenza. La valutazione dei lavori in corso su commessa. LA NOTA INTEGRATIVA. Il contenuto e le informazioni complementari. LE RELAZIONI ALLEGATE AL

BILANCIO. La relazione sulla gestione. La relazione del Collegio sindacale. LE NOVITÀ DELLA

RIFORMA DEL DIRITTO SOCIETARIO (D.Lgs. 6/2003). Esercitazioni. Le esercitazioni concernono lo svolgimento di casi operativi inerenti agli argomenti della prima parte.

TESTI DI PREPARAZIONE ALL’ESAME

G. CAVAZZONI – L.M. MARI, Manuale di contabilità generale, Giappichelli, Torino, 2003. G. CAVAZZONI – L.M. MARI, INTRODUZIONE AL BILANCIO DI ESERCIZIO, GIAPPICHELLI, TORINO, 2005. L. BARTOCCI (a cura di), Esercitazioni di contabilità generale, Giappichelli, Torino, 2007.

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MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME

– L’esame è articolato in una prova scritta (esercizi di contabilità e domande a risposta aperta) e in una prova orale. – Chi ha superato la prova scritta potrà sostenere la prova orale solo nello stesso appello.

RAGIONERIA PROFESSIONALE Prof. Christian Cavazzoni

PROGRAMMA

Principali problematiche di natura professionale inerenti le aziende organizzate in forma giuridica di società di persone e di capitali. Lineamenti essenziali del reddito d’impresa e della tassazione degli utili societari. Valutazione del capitale economico d’azienda: cenni sui criteri e sulle logiche di stima. Caratteristiche essenziali delle operazioni di: cessione e conferimento d’azienda. Disciplina civilistica e fiscale. Impostazioni contabili. Caratteristiche essenziali delle operazioni di: trasformazione, fusione, scissione liquidazione volontaria della società. Disciplina civilistica e fiscale. Impostazioni contabili.

TESTI CONSIGLIATI:

I testi verranno indicati dal docente nel corso delle lezioni

PROGRAMMA

Il corso si propone di approfondire, nell’ambito dei processi di integrazione in atto a livello globale, il tema dell’armonizzazione internazionale delle informazioni di bilancio e dei principi contabili, con particolare attenzione ai principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standards Board. In particolare verranno trattate le seguenti tematiche: - il processo di armonizzazione contabile internazionale; - le direttive e i regolamenti della Comunità Europea in tema di armonizzazione contabile; - la normativa di riferimento in Italia; - il bilancio secondo i principi IAS/IFRS; - i criteri di valutazione e il fair value; - un approfondimento su alcuni dei principi contabili emanati dallo IASB. TESTI DI RIFERIMENTO Ferraro O. (2010), Principi, struttura e forma del bilancio nei principi contabili internazionali,

Franco Angeli, Milano (ultima edizione) Pozzoli M., Roscini Vitali F. (2007), Manuale operativo Ias/Ifrs, Il Sole 24 Ore Chirieleison C. (2008), Gli intangible assets tra principi contabili nazionali e internazionali,

Franco Angeli, Milano Ulteriore materiale didattico necessario per la preparazione dell’esame sarà depositato presso la

Segreteria del Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali, Facoltà di Economia

REVISIONE AZIENDALE Prof. Andrea Nasini

PROGRAMMA

a) La revisione: oggetto, finalità e contenuto; le società soggette a revisione; i principi contabili e i principi di revisione di riferimento; il controllo legale dei conti a seguito del recepimento della direttiva CE 43/2006, D.Lgs 27/01/2010 n.39; il rapporto con il collegio sindacale; la responsabilità dei revisori.

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b) La proposta e l’incarico di certificazione; la pianificazione della revisione; gli obiettivi critici; la preparazione dei programmi di revisione e le tecniche di campionamento; le fasi del lavoro della revisione; l’approccio di revisione; il concetto di materialità; il sistema di controllo interno. c) Analisi delle procedure di revisione e della corretta applicazione dei principi contabili connessi a specifiche aree di bilancio quali: crediti commerciali, e rimanenze finali; d) Le differenze di revisione; la lettera di suggerimenti alla direzione; la relazione della Società di Revisione: tipologie e giudizi di struttura.

TESTI CONSIGLIATI:

A, Nasini, La revisione contabile. Analisi e procedure. Collana di Economia aziendale e contabilità d’impresa diretta da G. Cavazzoni. G. Giappichelli Editore, Torino 2001. Le copie delle slides proiettate a lezione sono disponibili sul sito: http://www.ec.unipg.it/ez_new/index.php/ita/docenti/nasini_andrea

SCIENZA DELLE FINANZE Prof. Marco Boccaccio

Il corso studia l’intervento pubblico analizzandone le giustificazioni economiche, la struttura organizzativa, i principali strumenti utilizzati e gli effetti che esso determina sul sistema. La prima parte si concentra sull’analisi dei fallimenti del mercato (beni pubblici, esternalità ecc.), sui principali criteri di benessere e le teorie della giustizia correlate. Si passa poi allo studio del modo in cui vengono prese le decisioni pubbliche concentrandosi sulla teoria economica della politica (democrazia diretta e indiretta, partiti e gruppi di pressione ecc.), sull’analisi costi-benefici e sulla valutazione del rischio delle decisioni pubbliche. L’analisi dell’attuazione delle decisioni coinvolge la teoria economica della burocrazia da un lato e lo studio dei principali strumenti di intervento sia dal lato della spesa che dal lato delle entrate con specifica attenzione all’imposizione fiscale. MODALITÀ DI SOLGIMENTO DELLA PROVA L’esame si articolerà su tre domande aperte. I criteri di valutazione sono i seguenti: appropriatezza (la risposta deve essere congrua alla domanda posta senza divagazioni e scivolate “fuori tema”) ; completezza (esporre tutto ciò che è di rilievo per la comprensione del fenomeno descritto); analisi (approfondire il tema senza limitarsi ad affermazioni di principio o a semplici definizioni); sintesi (evitare il superfluo). TESTI Testo generale: BROSIO G., 2010, “Economia Pubblica Moderna”, TORINO, GIAPPICHELLI Testi di approfondimento tematico: BOCCACCIO M., 2010, “Introduzione Alla Valutazione Delle Decisioni Pubbliche”, TORINO,GIAPPICHELLI BOSI P., GUERRA M.C. “I Tributi Nell’economia Italiana, BOLOGNA, IL MULINO (ULTIMA EDIZIONE DISPONIBILE).

SERIE STORICHE ECONOMICHE E FINANZIARIE Prof. Pierluigi Daddi Il corso è dedicato alla trattazione dei metodi statistici per l’analisi delle dinamiche economiche con particolare riferimento alla loro evoluzione nel breve e nel medio periodo, con approfondimenti nei campi applicativi della macroeconomia e dei mercati finanziari. Per partecipare alle esercitazioni in aula informatica, preferibilmente con l’utilizzo del linguaggio SAS, è consigliabile che gli studenti abbiano conseguito almeno l’idoneità nel corso di Informatica di base.

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PROGRAMMA

Nozioni introduttive. Analisi classica delle serie temporali. I modelli descrittivi di scomposizione delle serie temporali. Funzioni analitiche per l’analisi delle componenti elementari. Modelli perequativi basati sulle medie mobili. Analisi moderna delle serie temporali. Generalità sui processi stocastici. Processi stocastici gaussiani, momenti teorici; proprietà di stazionarietà ergoditicità ed invertibilità. Funzioni di autocovarianza e di autocorrelazione globale e parziale. Teorema di Wold. Modelli stocastici lineari, momenti campionari. Identificazione, stima e controllo dei modelli AR, MA, ARMA, ARIMA, ARIMA. La previsione con modelli stocastici lineari. Modelli statistici per l’analisi della volatilità dei mercati finanziari: modelli ARCH, GARCH, IGARCH ed EGARCH. Cenni di Analisi spettrale: periodogramma, spettro di potenza, funzione di densità spettrale. Stimatori spettrali. Ampiezza di banda.

TESTI CONSIGLIATI:

PELAGATTI M. - Statistica dei mercati Monetari e Finanziari. (Dispense). Disponibili sul sito: http://www.statistica.unimib.it/utenti/p_matteo/lessons/SMMF/StatFin.pdf G. M. GALLO, B. PACINI - Metodi quantitativi per i mercati finanziari, Carocci, Roma 2002. (ISBN 88-430-2306-3).

TESTO DI CONSULTAZIONE:

WALTER ENDERS - Applied Economic Time Series, Wiley & Sons, Inc., 1995. (ISBN 0-471-03941-1).

STATISTICA (A-L) Prof. Giuseppe Cicchitelli

PROGRAMMA:

Modulo I Nozioni introduttive: cenni storici sullo sviluppo della Statistica; la Statistica nelle scienze

empiriche; la Statistica nelle attività operative e nella vita quotidiana; cenni sulle fonti statistiche; terminologia essenziale; misurazione dei caratteri; genesi dei dati statistici; raccolta dei dati; matrice dei dati.

Confronti tra grandezze: rapporti di composizione; rapporti di coesistenza; rapporti di derivazione; numeri indici; variazioni percentuali; altri rapporti statistici.

Distribuzioni statistiche: distribuzioni statistiche disaggregate; distribuzioni di frequenza; frequenza assoluta; frequenza relativa; frequenza cumulata; raggruppamento in classi; densità di frequenza; uniforme distribuzione delle unità nelle classi; distribuzioni doppie e multiple; distribuzioni di quantità; serie storiche; serie territoriali.

Rappresentazioni grafiche: diagramma ad aste; grafico ramo-foglia; istogramma di frequenza; rappresentazione delle serie sconnesse; grafico a ripartizione percentuale; grafico a settori circolari; rappresentazione delle serie storiche; rappresentazione delle serie territoriali; problemi di scala.

Medie: media aritmetica e sue pproprietà; media armonica; media geometrica; media quadratica; medie analitiche per dati raggruppati; medie analitiche ponderate; mediana; quartili e quantili per le distribuzioni disaggregate; quartili e quantili per dati raggruppati; valore centrale; moda; criteri di scelta della media. Variazioni percentuali medie; numeri indici complessi; formula di Laspeyres.

Variabilità: variabilità per distribuzioni secondo caratteri non trasferibili; scostamento semplice medio; deviazione standard; proprietà degli scostamenti medi; campo di variazione; differenza interquartile; indici di variabilità percentuali; coefficiente di variazione; concentrazione; misura della concentrazione; indice G e sue proprietà; interpretazione geometrica di G; indice di concentrazione R.

Asimmetria: simmetria e asimmetria; indice di asimmetria .2αGrafici e costanti caratteristiche: come desumere le costanti caratteristiche dai grafici; diagramma a

scatola.

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Analisi della dipendenza: distribuzioni doppie; distribuzioni marginali e distribuzioni condizionate; rappresentazioni grafiche; nozioni di dipendenza e indipendenza.

Regressione: regressione lineare semplice; determinazione dei parametri con il metodo dei minimi

quadrati; adattamento della retta di regressione ai dati; scomposizione della devianza; indice 2r e

sue proprietà; diverse scritture dell’indice di determinazione; regressione nelle serie storiche; errore medio di predizione.

Correlazione: definizione di correlazione; coefficiente di correlazione di Bravais e sue proprietà; concordanza tra graduatorie.

Modulo II Probabilità: esperimenti casuali; spazio campionario ed eventi; operazioni su insiemi; probabilità;

interpretazione della probabilità; calcolo delle probabilità; probabilità condizionata; indipendenza. Variabili casuali: variabili casuali discrete; media e deviazione standard; variabili casuali

standardizzate; variabili casuali continue; media e deviazione standard; quantili; variabili casuali doppie discrete; funzione di probabilità congiunta e funzioni di probabilità marginali; covarianza; variabili casuali discrete indipendenti; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di due variabili casuali; variabili casuali doppie continue; variabili casuali multiple; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di variabili casuali.

Alcuni particolari modelli probabilistici: distribuzione di Bernoulli; distribuzione binomiale; distribuzione di Poisson; distribuzione normale; normale standardizzata; approssimazione della distribuzione binomiale con la normale; distribuzione chi-quadrato.

Distribuzioni campionarie: campione casuale; parametro; inferenza statistica: stima dei parametri e verifica delle ipotesi; statistiche campionarie; distribuzione campionaria della media per popolazioni generatrici normali e per grandi campioni (teorema del limite centrale); distribuzione campionaria della varianza; distribuzione campionaria della media quando la varianza della popolazione non è nota; distribuzione t di Student e relative tavole.

Stima puntuale dei parametri: stimatore; proprietà degli stimatori; non distorsione; errore quadratico medio; proprietà asintotiche; scelta dello stimatore.

Stima per intervallo: stimatore per intervallo e stima per intervallo; stima per intervallo della media di popolazioni generatrici normali; ampiezza dell’intervallo fiduciario; il caso in cui la varianza non è nota; stima per intervallo della media nel caso di grandi campioni; stima per intervallo della varianza di una popolazione normale.

Verifica delle ipotesi: ipotesi statistiche; verifica di ipotesi sulla media di una popolazione normale; il test Z; livello di significatività osservato; il test t; verifica di ipotesi sulla media nel caso di grandi campioni; verifica dell’ipotesi per il parametro p di una popolazione bernoulliana; verifica di ipotesi sulla varianza di una popolazione normale; criteri di ottimizzazione nella verifica delle ipotesi; errori di prima e di seconda specie e relative probabilità; potenza del test.

Verifica dell’ipotesi di indipendenza mediante il test chi-quadrato.

TESTO CONSIGLIATO

G. CICCHITELLI, Statistica - Principi e metodi, Pearson Paravia Mondadori, Milano, 2008.

STATISTICA (M-Z) Prof. Francesco Bartolucci

PROGRAMMA:

Modulo I Nozioni introduttive: cenni storici sullo sviluppo della Statistica; la Statistica nelle scienze

empiriche; la Statistica nelle attività operative e nella vita quotidiana; cenni sulle fonti statistiche; terminologia essenziale; misurazione dei caratteri; genesi dei dati statistici; raccolta dei dati; matrice dei dati.

Confronti tra grandezze: rapporti di composizione; rapporti di coesistenza; rapporti di derivazione; numeri indici; variazioni percentuali; altri rapporti statistici.

103

Distribuzioni statistiche: distribuzioni statistiche disaggregate; distribuzioni di frequenza; frequenza assoluta; frequenza relativa; frequenza cumulata; raggruppamento in classi; densità di frequenza; uniforme distribuzione delle unità nelle classi; distribuzioni doppie e multiple; distribuzioni di quantità; serie storiche; serie territoriali.

Rappresentazioni grafiche: diagramma ad aste; grafico ramo-foglia; istogramma di frequenza; rappresentazione delle serie sconnesse; grafico a ripartizione percentuale; grafico a settori circolari; rappresentazione delle serie storiche; rappresentazione delle serie territoriali; problemi di scala.

Medie: media aritmetica e sue pproprietà; media armonica; media geometrica; media quadratica; medie analitiche per dati raggruppati; medie analitiche ponderate; mediana; quartili e quantili per le distribuzioni disaggregate; quartili e quantili per dati raggruppati; valore centrale; moda; criteri di scelta della media. Variazioni percentuali medie; numeri indici complessi; formula di Laspeyres.

Variabilità: variabilità per distribuzioni secondo caratteri non trasferibili; scostamento semplice medio; deviazione standard; proprietà degli scostamenti medi; campo di variazione; differenza interquartile; indici di variabilità percentuali; coefficiente di variazione; concentrazione; misura della concentrazione; indice G e sue proprietà; interpretazione geometrica di G; indice di concentrazione R.

Asimmetria: simmetria e asimmetria; indice di asimmetria .α

2

2Grafici e costanti caratteristiche: come desumere le costanti caratteristiche dai grafici; diagramma a

scatola. Analisi della dipendenza: distribuzioni doppie; distribuzioni marginali e distribuzioni condizionate;

rappresentazioni grafiche; nozioni di dipendenza e indipendenza. Regressione: regressione lineare semplice; determinazione dei parametri con il metodo dei minimi

quadrati; adattamento della retta di regressione ai dati; scomposizione della devianza; indice r e sue proprietà; diverse scritture dell’indice di determinazione; regressione nelle serie storiche; errore medio di predizione.

Correlazione: definizione di correlazione; coefficiente di correlazione di Bravais e sue proprietà; concordanza tra graduatorie.

Modulo II Probabilità: esperimenti casuali; spazio campionario ed eventi; operazioni su insiemi; probabilità;

interpretazione della probabilità; calcolo delle probabilità; probabilità condizionata; indipendenza. Variabili casuali: variabili casuali discrete; media e deviazione standard; variabili casuali

standardizzate; variabili casuali continue; media e deviazione standard; quantili; variabili casuali doppie discrete; funzione di probabilità congiunta e funzioni di probabilità marginali; covarianza; variabili casuali discrete indipendenti; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di due variabili casuali; variabili casuali doppie continue; variabili casuali multiple; valore atteso e varianza di una combinazione lineare di variabili casuali.

Alcuni particolari modelli probabilistici: distribuzione di Bernoulli; distribuzione binomiale; distribuzione di Poisson; distribuzione normale; normale standardizzata; approssimazione della distribuzione binomiale con la normale; distribuzione chi-quadrato.

Distribuzioni campionarie: campione casuale; parametro; inferenza statistica: stima dei parametri e verifica delle ipotesi; statistiche campionarie; distribuzione campionaria della media per popolazioni generatrici normali e per grandi campioni (teorema del limite centrale); distribuzione campionaria della varianza; distribuzione campionaria della media quando la varianza della popolazione non è nota; distribuzione t di Student e relative tavole.

Stima puntuale dei parametri: stimatore; proprietà degli stimatori; non distorsione; errore quadratico medio; proprietà asintotiche; scelta dello stimatore.

Stima per intervallo: stimatore per intervallo e stima per intervallo; stima per intervallo della media di popolazioni generatrici normali; ampiezza dell’intervallo fiduciario; il caso in cui la varianza non è nota; stima per intervallo della media nel caso di grandi campioni; stima per intervallo della varianza di una popolazione normale.

Verifica delle ipotesi: ipotesi statistiche; verifica di ipotesi sulla media di una popolazione normale; il test Z; livello di significatività osservato; il test t; verifica di ipotesi sulla media nel caso di grandi campioni; verifica dell’ipotesi per il parametro p di una popolazione bernoulliana; verifica di ipotesi sulla varianza di una popolazione normale; criteri di ottimizzazione nella verifica delle ipotesi; errori di prima e di seconda specie e relative probabilità; potenza del test.

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Verifica dell’ipotesi di indipendenza mediante il test chi-quadrato.

TESTO CONSIGLIATO

G. CICCHITELLI, Statistica - Principi e metodi, Pearson Paravia Mondadori, Milano, 2008.

STRATEGIE COMPETITIVE D’IMPRESA Prof. Francesca Ceccacci

PROGRAMMA DEL CORSO:

Cap. 2 - L’oggetto della concorrenza (escluso par. 6)

Cap. 3 - Le strategie competitive delle imprese

Cap. 4 - Le strategie competitive di deterrenza all’entrata (esclusi par.7 e 8)

Cap. 5 - Le strategie competitive di crescita orizzontale (escluso par. 4.5.1 a pag. 179)

Cap. 6 – Le strategie competitive di integrazione verticale

Cap. 7 - Le strategie competitive di decentramento produttivo

Cap. 8 - Le strategie competitive di diversificazione produttiva

Cap. 9 - Le strategie competitive di internazionalizzazione

RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO:

FERRUCCI L. Strategie competitive e processi di crescita dell’impresa Franco Angeli ultima ed.

STRATEGIA E POLITICA AZIENDALE Dott. Fabio Santini, Dott. Andrea Cardoni

(consultare i docenti)

STATISTICA AZIENDALE Prof. Bruno Bracalente

Il corso è volto a introdurre le principali metodologie per la creazione e l’analisi di dati per le decisioni aziendali. Particolare attenzione è dedicata alle problematiche che si presentano nelle applicazioni concrete delle principali tecniche statistiche di analisi di dati multidimensionali e di analisi della produttività ed efficienza aziendale. A supporto delle applicazioni delle tecniche statistiche sono richiamate le relative procedure informatiche (principalmente il pacchetto Xlstat). PROGRAMMA DEL CORSO (Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management):

1. L’informazione statistica per le imprese L’informazione statistica disponibile all’esterno dell’azienda. Fonti ufficiali sulla struttura produttiva e sull’andamento congiunturale; fonti non ufficiali sul posizionamento competitivo delle imprese e per le analisi di mercato; ricerca delle informazioni nelle banche dati. 2. Le indagini campionarie La rilevazione di informazioni attraverso una indagine conoscitiva. Tecniche di campionamento (semplice, stratificato, a grappoli, a più stadi, non probabilistico); relative procedure di stima dei parametri; formulazione del questionario; trattamento degli errori non campionari. Un caso di studio. 3. La matrice dei dati e le analisi preliminari L’organizzazione delle informazioni in una matrice di dati; valori anomali, dati mancanti e relative tecniche di imputazione; misure di associazione tra variabili (quantitative, qualitative o miste); misure di distanza e similarità tra unità statistiche per le diverse tipologie di variabili.

105

4. Il modello di regressione lineare multivariato Lo studio empirico delle relazioni causali tra variabili. Il modello lineare a due e più variabili. Le ipotesi del modello; la stima dei parametri e i relativi test di significatività; la bontà dell’adattamento; i test per la violazione delle ipotesi (linearità, omoschedasticità, incorrelazione degli errori, non collinearità); il modello di regressione a fini di previsione; i modelli con variabili dipendenti limitate (regressione logistica). Software statistico e applicazioni a dati aziendali. Un caso di studio. 5. Le tecniche di analisi multidimensionale e la segmentazione del mercato Le tecniche multivariate per la segmentazione per omogeneità delle unità statistiche e per ridurre la dimensionalità delle informazioni dal lato delle variabili. L’analisi dei gruppi (metodi gerarchici e non gerarchici); l’analisi fattoriale e la scomposizione in componenti principali; l’analisi di scaling multidimensionale; l’analisi discriminante; l’analisi congiunta. Software statistico e applicazioni a dati aziendali. Un caso di studio. 6. La misura della produttività e dell’efficienza aziendale I concetti di produttività ed efficienza a livello aziendale; le misure di produttività parziale; le variazioni di qualità dell’output e degli input; le misure di produttività globale; i confronti di produttività multiperiodali; i confronti di produttività tra aziende; introduzione alle misure di efficienza non parametriche (Data Envelopment Analysis) e parametriche (frontiere di produzione deterministiche e stocastiche). Software statistico e applicazioni empiriche a dati aziendali. Un caso di studio. PROGRAMMA DEL CORSO (Corso di Laurea in Economia Aziendale):

1. L’informazione statistica per le imprese L’informazione statistica disponibile all’esterno dell’azienda. Fonti ufficiali sulla struttura produttiva e sull’andamento congiunturale; fonti non ufficiali sul posizionamento competitivo delle imprese e per le analisi di mercato; ricerca delle informazioni nelle banche dati. 2. Le indagini campionarie La rilevazione di informazioni attraverso una indagine conoscitiva. Tecniche di campionamento (semplice, stratificato, a grappoli, a più stadi, non probabilistico); relative procedure di stima dei parametri; formulazione del questionario; trattamento degli errori non campionari. Un caso di studio. 3. La matrice dei dati e le analisi preliminari L’organizzazione delle informazioni in una matrice di dati; valori anomali, dati mancanti e relative tecniche di imputazione; misure di associazione tra variabili (quantitative, qualitative o miste); misure di distanza o similarità tra unità statistiche per le diverse tipologie di variabili. 4. Il modello di regressione lineare multivariato Lo studio empirico delle relazioni causali tra variabili. Il modello lineare a due e più variabili. Le ipotesi del modello; la stima dei parametri e i relativi test di significatività; la bontà dell’adattamento; i test per la violazione delle ipotesi (linearità, omoschedasticità, incorrelazione degli errori, non collinearità); il modello di regressione a fini di previsione; i modelli con variabili dipendenti limitate (regressione logistica). Software statistico e applicazioni a dati aziendali. Un caso di studio. 5. Le tecniche di analisi multidimensionale e la segmentazione del mercato Le tecniche multivariate per la segmentazione per omogeneità delle unità statistiche e per la riduzione della dimensionalità delle informazioni dal lato delle variabili. L’analisi dei gruppi (metodi gerarchici e non gerarchici). L’analisi dei fattori; la scomposizione in componenti principali. Un caso di studio. TESTO B. Bracalente, M. Cossignani, A. Mulas: “Statistica Aziendale”, McGraw-Hill, Milano 2009

STATISTICA ECONOMICA Dott. David Aristei

Il corso si compone di parti distinte: una parte relativa all’analisi dei principali strumenti metodologici per l’analisi della diseguaglianza e della povertà e una parte dedicata all’analisi statistica dei consumi.

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PROGRAMMA 1. Metodi e modelli per l’analisi della diseguaglianza e della povertà Introduzione all’analisi della diseguaglianza: definizioni e concetti. L’approccio assiomatico alla misura della diseguaglianza. I principali indici sintetici della diseguaglianza: misure positive e normative. Disuguaglianza e benessere sociale: l'indice di Atkinson. Confronti di benessere sociale e dominanza di Lorenz generalizzata. Le scale di equivalenza: definizione e metodi di costruzione. Introduzione alla misura della diseguaglianza multidimensionale Introduzione all’analisi della povertà: povertà assoluta, relativa e soggettiva. Metodi di determinazione della soglia della povertà. I principali indici sintetici della povertà: misure di diffusione e intensità. Misure di povertà multidimensionali 2. Analisi statistica dei consumi Concetti e definizioni. Teoria economica del comportamento del consumatore. Analisi empirica della domanda: funzioni di consumo e sistemi di domanda. Misura delle elasticità. Stima econometrica delle funzioni di consumo e dei sistemi di domanda. Il corso prevede anche lo sviluppo di alcune esercitazioni in laboratorio informatico sui principali temi trattati a lezione e l’introduzione all’utilizzo del software di analisi econometrica Stata.

TESTI CONSIGLIATI:

Baldini, M. e S. Toso (2009): Diseguaglianza, povertà e politiche pubbliche, Il Mulino, Bologna (II edizione); Sen, A. K. (1992): La diseguaglianza - Un riesame critico, Il Mulino, Bologna; Moro, D. (2004). Analisi della domanda. Teoria e metodi. Milano: Franco Angeli; Deaton, A, e J. Muellbauer (1980): Economics and Consumer Behaviour. Cambridge: Cambridge University Press; Carbonaro, G. (2002) (a cura di): Studi sulla povertà. Problemi di misura e analisi comparative; Deaton, A. (1997): The Analysis of Household Surveys: A Microeconometric Approach to Development Policy. The Johns Hopkins University Press (for the World Bank); Lucidi, dispense e articoli scientifici saranno distribuiti durante le lezioni ad integrazione dei testi consigliati.

MODALITÀ ESAME.

L’esame è in forma scritta e prevede lo svolgimento di 2 domande a risposta aperta e 10 domande a risposta multipla (durata della prova 2 ore). Pagina web del corso http://www.stat.unipg.it/daristei/didattica.html

TEORIA MATEMATICA DEL PORTAFOGLIO Prof. Franco Moriconi

Selezione di portafogli obbligazionari: richiami sulle teorie della struttura per scadenza dei tassi di interesse; l’immunizzazione classica; copertura di uscita singola; l’ipotesi di shift additivi; il teorema di Fisher e Weil; la ricerca del tempo ottimo di smobilizzo; selezione di portafogli immunizzati; gestione dinamica di portafogli immunizzati; copertura di uscite multiple; il teorema di Redington; il teorema generale di immunizzazione per shift additivi; l’immunizzazione semideterministica a minimo rischio; il teorema di immunizzazione a minimo rischio; selezione di portafogli immunizzati a minimo rischio; la gestione del rischio di tasso nei portafogli di intermediazione. Selezione di portafogli azionari e capital asset pricing model: richiami sui modelli mediavarianza; frontiere efficienti e teorema di separazione; la capital market line; diversificazione dei portafogli; rischio sistematico e rischio non sistematico; il Capital Asset Pricing Model; il portafoglio di mercato; il beta e la security market line; il CAPM come modello monoindice; gli stimatori classici; applicazioni del CAPM; il CAPM come criterio di valutazione; la verifica empirica del CAPM; l’arbitrage Pricing Theory come estensione del CAPM. Contratti forward e contratti futures: caratterizzazione dei

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contratti forward; prezzi a termine e aspettative; classificazione degli agenti nel mercato; la relazione tra prezzi a pronti e prezzi a termine con e senza dividendi; applicazioni: contratti su coupon bonds; arbitraggi da cash and carry; cambi a pronti e cambi a termine; parità coperta dei tassi di interesse; la valutazione dei titoli denominati in divisa estera; caratterizzazione dei contratti futures; il daily resettlement; relazione tra prezzi farward e prezzi futures; prezzi futures e prezzi a pronti. Coperture e speculazioni con contratti futures; il rapporto di copertura; futures su indici ; BTP futures; il BTP futures sul LIFFE. Le operazioni finanziarie: generalità sulle opzioni; contratti forward e contratti di opzione; opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione; la relazione di parità put-call; limitazioni notevoli al prezzo delle opzioni; le principali tipologie di contratti di opzione; opzioni implicite: zero coupon bonds emessi da imprese; investimenti azionari con minimi garantiti; introduzione al modello binomiale; la valutazione delle opzioni: un esempio elementare; valutazione rinominale; lo schema di mercato uniperiodale; il portafoglio replicante e la probabilità risk neutral; lo schema con due periodi; valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante; il Delta.

TESTI CONSIGLIATI:

- M. DE FELICE, F. MORICONI, La teoria dell’immunizzazione finanziaria. Modelli e strategie, Il Mulino, Bologna, 1991.

- Dispense a cura del docente.

TESTI DI CONSULTAZIONE:

- T.E. COPELAND, J.F. WESTON, Financial theory and corporate policy, Addison-Wesley, Reading Ma, USA, 1998.

- W. SHARPE, J.A. GORDON, J.V. BAILEY, Investments, Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs NJ, USA, 1995.

VALUTAZIONE D’AZIENDA Prof. Andrea Bellucci

PROGRAMMA Parte I La creazione di valore d’impresa. Le finalità dell’impresa e la creazione di valore. Dal reddito contabile al reddito economico. Misurazioni interne ed esterne all’impresa. Finalita’ e destinatari delle valutazioni d’impresa. Valutazione dell’andamento dell’impresa e della diagnosi strategica del suo posizionamento. Miglioramento delle performance per aree di affari. Scelte strategiche future legate alla diversificazione e alle decisioni a livello di business e di corporate. Logiche e strumenti di analisi e valutazione della strategia. L’analisi strategica in una dimensione qualitativa. La corporate strategy. Analisi del posizionamento competitivo. Il sistema delle competenze strategiche. La balance scorecard. L’analisi di bilancio e la diagnosi strategica. Panoramica dei metodi di valutazione aziendale. I metodi di valutazione basati sulle grandezze flusso: metodi reddituali e metodi finanziari. Parte II La gestione aziendale e il valore di cessione dell’azienda. Le prospettive della gestione e il valore di cessione dell’azienda. I fattori oggettivi e soggettivi che determinano le prospettive della gestione. Criteri e logiche di stima del valore di cessione: visione di insieme. I metodi di valutazione basati su grandezze stock: metodo patrimoniale semplice e complesso. La valutazione degli intangibles. I metodi misti patrimoniali-reddituali: metodo misto con stima autonoma dell’avviamento, metodo del valore medio e dell’Economica Value Added. Metodi empirici. Analisi e valutazioni di azienda in particolari contesti operativi. Le valutazioni di azienda nelle operazioni straordinarie. Le valutazioni di azienda nelle Piccole e Medie Imprese. Analisi e valutazioni di azienda per il reperimento dei mezzi finanziari sul mercato del credito e dei capitali in generale. Durante il corso le lezioni saranno arricchite ed integrate attraverso la trattazione di casi applicativi legati a differenti settori (industriale, commerciale, servizi, banche, assicurazioni), a

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specifici momenti della vita aziendale (operazioni straordinarie, cessioni di rami d’azienda, ecc.) e alla particolarità degli elementi valutativi e di contesto. TESTI PER LA PREPARAZIONE DELL’ESAME Collins D.J., Montgomery C.A., Invernizzi G., Molteni M., Corporate Strategy. Creare valore nell’impresa multibusiness, McGraw-Hill, Milano, 2007 (capitoli 1 e 2) Invernizzi G., Molteni M., Analisi di bilancio e diagnosi strategica. Strumenti per valutare posizione competitiva, vulnerabilità, patrimonio intangibile, Etas, Milano, 1993 (capitoli 3,4,5) Grant R. M., L’analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1994 (capitoli 2 e 5) Guatri L., Bini M., Nuovo trattato sulla valutazione delle aziende, Università Bocconi Editore, Milano, 2005 (parte introduttiva: La teoria del processo valutativo, parte terza, parte quarta – par. 16, parte quinta, parr. 20, 21, 22 e 25).

VALUTAZIONE DEI PRODOTTI E DELL’IMPRESA DI ASSICURAZIONE Prof. Mauro Pagliacci, Dott.. Andrea Bellucci

PROGRAMMA:

I modulo (6 cfu) I.1 Aspetti generali e basi teoriche Aspetti giuridici, sociali, economico finanziari e matematici dei contratti di assicurazione in generale. Assicurazioni libere e obbligatorie. Introduzione al mercato assicurativo. Richiami sul Teorema di von Neumann e Morgenstern, sulle proprietà delle funzioni di utilità e sull’equivalente certo. I contratti di assicurazione e la teoria dell’utilità.Polizze a copertura totale e a copertura parziale. Il premio equo. Caricamento di sicurezza. Caricamento massimo accettabile. La vantaggiosità in approssimazione quadratica. I.2 Le assicurazioni sulla vita Introduzione alle assicurazioni del ramo vita. Cenni ai fondamenti giuridici. Caratteristiche di una polizza vita. Le assicurazioni: temporanea caso morte, vita intera, capitale differito, mista e rendita vitalizia. Il premio (equo, puro e di tariffa). Le variabili aleatorie vita residua e vita residua intera. Funzione di sopravvivenza. Tavole di mortalità. Probabilità legate alla sopravvivenza di un individuo di età x. Forza di mortalità. Intensità di mortalità. Vita probabile e vita media (completa e incompleta). Determinazione del premio unico puro per assicurazione vita intera, temporanea caso morte, capitale differito e mista. Rendite vitalizie. Determinazione del premio annuo. Una formula generale per la valutazione di contratti di assicurazione. Il foglio elettronico per la valutazione di contratti di assicurazione. La riserva matematica: formula ricorrente di Fouret. Premio di rischio e premio di risparmio. Gestione del premio di rischio e di risparmio. Caricamenti per spese, premi di tariffa e riserve. Cenno alla riserva Zillmerata e di inventario. Utili e retrocessioni agli assicurati: utile di mortalità e utile di interesse. Formula di Homans. Destinazione degli utili di mortalità e di interessi. Altri utili. Alcune nuove tendenze della finanza delle assicurazioni vita. I prodotti assicurativi sulla vita con componenti finanziarie: decomposizione call e decomposizione put. I.3 Assicurazioni sociali Introduzione alle assicurazioni sociali. La previdenza sociale. Mutualità e solidarietà. Equilibrio attuariale singolo e collettivo. Metodo retributivo. I tre pilastri della previdenza. Previdenza complementare. Previdenza aggiuntiva. La gestione dei fondi pensione. Sistema a ripartizione e a capitalizzazione. Riserva matematica del fondo. Un fondo pensione con minimo garantito.

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I.4 Assicurazioni contro i danni Assicurazioni contro i danni: generalità. Comparti assicurativi e classificazione dei rami. Basi tecniche: le variabili aleatorie danno (rimborso) e numero dei sinistri. Quota danni, indice di ripetibilità, costo medio per sinistro. Riserve tecniche: riserva premi e riserva sinistri. La gestione del premio e le riserve tecniche. Stima della riserva sinistri: il metodo della catena.Le assicurazioni di responabilità: RC in generale e parametri oggettivi della RCA. Determinazione del premio equo e del premio di tariffa in RCA. Personalizzazione delle tariffe. La compagnia di assicurazione. Un approccio attraverso il teorema della rovina del giocatore. Coassicurazione e riassicurazione. I.5 Le nuove tecniche di gestione del rischio nelle assicurazioni: un cenno a Solvency 2. I.6 Seminari degli studenti Sono previsti seminari degli studenti su argomenti da concordare con il docente Bibliografia: ANIA – L’assicurazione italiana nel 2009-2010 Luciano Daboni, Lezioni di tecnica attuariale delle assicurazioni contro i danni, Lint, Trieste 1993. Claudio de Ferra, L’assicurazione:nozioni, concetti, basi matematiche, ETASLIBRI 1994. Hans U. Gerber, Life insurance mathematics, III ed, Springer 1997. Gilberto Castellani, Massimo De Felice, Franco Moriconi, Manuale di Finanza,( II. Teoria del portafoglio finanziario), Il Mulino, 2005 Ermanno Pitacco, Elementi di Matematica delle assicurazioni, Lint, Trieste 2009

PROGRAMMA:

II modulo (3 cfu) II.1 Aspetti generali e basi teoriche Caratteristiche e peculiarità dell’economia delle imprese assicurative. Processo di formazione dei valori, struttura, contenuti e criteri di valutazione delle poste del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato secondo la previgente normativa italiana e secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS. Cenni sulle implicazioni sui bilanci assicurativi di Solvency II. Logiche di riclassificazione del bilancio assicurativo e analisi delle principali componenti che determinano il risultato delle imprese danni e di quelle vita. Analisi degli altri indicatori e delle altre metriche di valutazione delle imprese assicurative. Sistema dei rischi a cui sono sottoposte le imprese assicurative II.2 Modello di analisi della documentazione del bilancio Analisi delle componenti dell’economia di impresa desumibili dalla documentazione di bilancio: capacità informativa e relazione con gli stakeholders, evidenze numeriche, caratteristiche della governance, risk management e risk disclosure, sistema degli indicatori di performance. II. 3 Andamento economico delle imprese danni e delle imprese vita del mercato italiano Esame delle serie storiche dei valori di stato patrimoniale e di conto economico assunti dalle imprese italiane e identificazione del valore creato e delle politiche di bilancio assunte dalle imprese II.4 Analisi della documentazione di bilancio Lavoro in sottogruppi sui bilanci di cluster di imprese italiane ed estere e seminari di analisi dei risultati emersi BIBLIOGRAFIA: Andrea Bellucci, Le imprese di assicurazione. Profili organizzativi, gestionali e contabili, Giappichelli, 2003 Antonello Di Mascio, Le imprese di assicurazione. Il nuovo modello di gestione, Egea, 2001 Annamaria Olivieri, Ermanno Pitacco, La valutazione nelle assicurazioni vita. Profili attuariali, 2005 Luigi Selleri, Il bilancio di esercizio delle imprese di assicurazione, EtasLibri, 1998 Saranno inoltre fornite dal docente dispense sui temi trattati

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VALUTAZIONE FINANZIARIA DEI PIANI DI INDEBITAMENTO Dott.ssa Beatrice Acciaio

(CONSULTARE LA DOCENTE)

111

PARTE III

Sede di Assisi

Laurea in Economia Internazionale del

Turismo

Laurea in Economia del Turismo

(ad esaurimento)

112

1 Presentazione Presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia nell’a.a. 2011-2012 sono attivati, con sede in Assisi, i seguenti Corsi di Laurea: LAUREE (TRIENNALI) ANNI DI

ATTIVAZIONE CLASSE

Economia internazionale del turismo I,II L-18 Economia del turismo (ET) (ad esaurimento) III L-18

2 Corso di Laurea (Interateneo) in Economia Internazionale del Turismo L’Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Economia e Facoltà di Lettere e filosofia, e l’Università per Stranieri di Perugia hanno istituito, presso la Facoltà di Economia, il Corso di Laurea Interateneo in Economia Internazionale del Turismo, appartenente alla classe delle lauree universitarie in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (Classe L-18). Esso rilascia il titolo accademico denominato Economia Internazionale del Turismo. Il Corso di Laurea intende fornire agli studenti competenze culturali, metodologiche e tecnico-professionali in relazione all’analisi e all’interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche d’azienda, mediante l’acquisizione di una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, economiche, giuridiche, matematiche, statistiche e linguistiche. In particolare, intende fornire competenze adeguate nel management delle imprese di viaggio, delle imprese ricettive e ristorative ed in generale di tutte le istituzioni che operano nel settore del turismo, nonché gli strumenti di analisi e di sviluppo di progetti sul campo in stretta collaborazione con imprese, al fine di promuovere un confronto tra università e imprese su problematiche di interesse reciproco. Il Corso prepara alla formazione di: esperti per la carriera direttiva degli organismi pubblici e privati che operano nel turismo; figure professionali in grado di favorire l’evoluzione del sistema turistico verso più avanzati modelli di funzionalità e di gestione; figure professionali che, sia nelle aziende turistiche sia negli organismi di promozione turistica sia per le attività culturali e ambientali, siano in grado di soddisfare le esigenze organizzative e di amministrazione del settore; professionisti nelle attività di consulenza giuridico-aziendale, con specifico riguardo alle imprese turistiche. Il corso prepara alle professioni (classificazione ISTAT):

- Specialisti della gestione e del controllo delle imprese private - Specialisti in contabilità - Specialisti nei rapporti con il mercato - Specialisti in attività finanziarie

113

Sono istituite numerose convenzioni con istituzioni pubbliche e imprese private, di media e grande dimensione, al fine di favorire l’occupazione post-laurea e condividere gli obiettivi formativi. Il corso di laurea non è articolato in curricula.

Percorso formativo

I anno

Attività Formative Ambito

disciplinare SSD Denominazione

insegnamento CFU

Base Economico SECS-P/01

Istituzioni di economia

12

Base Aziendale SECS-P/07

Economia Aziendale e ragioneria applicata alle imprese turistiche

12

Base Statistico-matematico

SECS-S/06

Matematica generale 9

Base Giuridico IUS/09 IUS/01

Istituzioni di diritto pubblico Istituzioni di diritto privato

6 9

Affini e integrative L-LIN/12 Lingua Inglese 9 Altre attività formative:

Abilità informatiche e telematiche

Idoneità di Informatica

3

Totale 60

114

II anno Attività Formative Ambito

disciplinare SSD Denominazione

insegnamento CFU

Caratterizzante Aziendale SECS-P/08

Economia e gestione delle imprese turistiche

12

Caratterizzante Economico SECS-P/01

Economia internazionale del turismo

9

Caratterizzante Statistico-matematico

SECS-S/01 e SECS-S/03

Istituzioni di Statistica e Statistica Economica

12

Caratterizzante Giuridico IUS/04 Diritto Commerciale interno e internazionale

9

Affini e integrative (a scelta)

SPS/11 SPS/08

Governance e politiche pubbliche europee per il turismo Sociologia della comunicazione

6

Affini e integrative L-LIN/07 Lingua spagnola 9 Totale 57

115

III anno (attivo dall’a.a. 2012/2013)

Attività Formative Ambito

disciplinare SSD Denominazione

insegnamento CFU

Caratterizzante Aziendale SECS-P/07

Programmazione e controllo delle imprese turistiche

12

Caratterizzante Aziendale SECS-P/08

Marketing internazionale del Turismo

9

Caratterizzante Giuridico IUS/04 Diritto del turismo 6 Affini e integrative L-

ART/04 Organizzazione delle attività museali

6

Affini e integrative L-OR/21 o

L-LIN/03

Lingua cinese o Lingua Francese 9

Altre attività formative: A scelta dello studente Uno o due esami a

scelta* 12

Per la prova finale Tesina 3 Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Tirocinio 6

Totale 63 * Gli studenti possono scegliere qualsiasi insegnamento fra quelli attivati nell’Ateneo, purché coerente con il progetto formativo. A tal fine, la sede di Assisi assicura l’attivazione dei seguenti insegnamenti: Storia economica SECS P/12 6 CFU Geografia del turismo M-GGR/2 6 CFU Economia dei beni e delle attività culturali SECS P/01 6 CFU Diritto del lavoro IUS/07 6 CFU Diritto dell’Unione Europea IUS/14 6 CFU

116

3. Corso di Laurea in Economia del Turismo (ex D.M. 270/04) (ad esaurimento)

Il Corso di Laurea in Economia del Turismo, attivo per l’a.a. 2011/2012 solo per il III anno, intende fornire agli studenti competenze culturali, metodologiche e tecnico-professionali in relazione all’analisi e all’interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche d’azienda, mediante l’acquisizione di una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, economiche, giuridiche, matematiche e statistiche. Il Corso prepara alla formazione di: esperti per la carriera direttiva degli organismi pubblici e privati che operano nel turismo; figure professionali in grado di favorire l’evoluzione del sistema turistico verso più avanzati modelli di funzionalità e di gestione; figure professionali che, sia nelle aziende turistiche sia negli organismi di promozione turistica sia per le attività culturali e ambientali, siano in grado di soddisfare le esigenze organizzative e di amministrazione del settore; professionisti nelle attività di consulenza giuridico-aziendale, con specifico riguardo alle imprese turistiche. Il Corso di Laurea, si articola in un unico curriculum. A lato di ciascuno insegnamento o attività viene indicato il numero di crediti formativi ed il settore scientifico disciplinare.

III anno

Insegnamento Sem. CFU Attività

Formative Ambito

disciplinare SSD

Storia economica I 6 Base Economico SECS P/12

Economia del turismo I 6 Carat. Economico SECS-P/01

Contabilità per la direzione delle imprese turistiche

II 6 Carat. Aziendale SECS-P/07

Marketing del turismo II 9 Carat. Aziendale SECS-P/08

Calcolo finanziario e ottimizzazione

II 6 Carat. Stat.-

matem. SECS-S/06

Legislazione del lavoro e del turismo

I/II 3+3 Carat. Giuridico IUS/05-

07 Due esami a scelta 12 A scelta dello studente

Tirocinio 6 Stages e tirocini presso imprese ed

enti Prova finale 6 Prova finale

Totale crediti III anno 63

117

3.1 PROPEDEUTICITÀ

Insegnamento Insegnamento propedeutico Ragioneria generale ed applicata delle imprese turistiche

Economia aziendale

Contabilità per la direzionale delle imprese turistiche

Economia aziendale

Diritto commerciale Istituzioni di diritto privato Diritto tributario Istituzioni di diritto pubblico

Legislazione del lavoro e del turismo Istituzioni di diritto privato e Istituzioni di diritto pubblico

Calcolo finanziario e ottimizzazione Matematica generale La prova finale del Corso di Laurea in Economia del Turismo per il conseguimento del titolo di studio consiste nella elaborazione, presentazione e discussione, davanti ad apposita Commissione, di un lavoro concordato con il docente relatore, attinente una disciplina della quale lo studente ha sostenuto l’esame e che appartenga al proprio percorso formativo o attinente una disciplina non inclusa nell’offerta formativa del Corso di Laurea a condizione che venga espresso parere di congruità da parte del Consiglio del Corso di Laurea. 4. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

La formazione dello studente impegnato a tempo pieno prevede il conseguimento di 180 CFU adeguatamente distribuiti nel triennio, comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di due lingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano. Le attività didattiche consistono in lezioni frontali, seminari, esercitazioni e anche in lavori di gruppo, studi di casi o altre forme di attività ritenute idonee dal docente. Potranno essere attivate forme di tutorato d’aula ed individuali, organizzate in diverse modalità, anche con sussidi informatici. Per l’accertamento del profitto degli studenti, i docenti potranno utilizzare prove scritte e/o orali. L’accertamento del profitto degli studenti non può avvenire esclusivamente con i test a risposta multipla; ove opportuno, sono possibili forme di verifica dell’uso di strumenti informatici e telematici. Le modalità della verifica dell’apprendimento sono concluse con l’attribuzione di un voto finale unico relativo a tutti i crediti per ogni insegnamento seguito. Limitatamente agli insegnamenti di almeno 9 CFU, il docente può disporre prove intermedie in itinere che tuttavia acquisiscono validità giuridica solo con il superamento della prova ufficiale in attesa della quale resta a discrezione del docente stabilire la durata della validità nel tempo delle valutazioni ottenute con una prova intermedia. Il manifesto degli studi del corso di laurea dell’anno di iscrizione costituisce il piano degli studi individuale. L’attività didattica del corso di laurea è organizzata in due semestri. Ciascun semestre è costituito da 13 settimane effettive, di cui una intermedia di pausa didattica, oltre agli eventuali periodi di

118

festività previsti dal calendario di Ateneo. Il primo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma la settimana antecedente a quella che include il giorno 25 dicembre. Il secondo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma entro la fine del mese di maggio. Di norma, la settimana di pausa didattica si colloca dopo sei settimane effettive di lezione. In questa settimana si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, da indicare in sede di programmazione didattica. Ai fini del superamento delle prove ufficiali, sono previsti sei appelli di esame nell’ambito dell’anno accademico, a decorrere dal mese di gennaio successivo alla conclusione del primo semestre di didattica. In particolare, sono previsti tre diversi periodi per il sostenimento delle prove di esame:

- il primo intercorre tra la prima data utile da calendario accademico del mese di gennaio e l’inizio del secondo semestre di lezioni (sessione invernale);

- il secondo intercorre tra la conclusione del secondo semestre e la fine del mese di luglio (sessione estiva);

- il terzo è compreso tra l’inizio del mese di settembre e l’inizio delle lezioni del primo semestre dell’anno accademico successivo (sessione autunnale).

Nel primo periodo sono collocati tre appelli di esame per gli insegnamenti tenuti nel primo semestre e due appelli di esame riferiti a quelli tenuti nel secondo semestre. Nel secondo periodo sono collocati due appelli di esame per gli insegnamenti posizionati nel primo semestre e tre appelli di esame per quelli collocati nel secondo semestre. Nel terzo periodo è collocato un solo appello di esame. Nelle sessioni invernale ed estiva, gli appelli relativi agli insegnamenti da almeno 9 CFU del medesimo anno di corso e impartiti nel semestre appena concluso devono essere collocati, ove possibile, in settimane diverse. Tra un appello e l’altro del medesimo insegnamento devono intercorrere almeno due settimane.

Per gli studenti che sono iscritti al corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia, valgono le regole dell’anno di immatricolazione in merito alla valutazione della prova finale e, limitatamente all’anno didattico 2010/11, in merito agli appelli degli esami di profitto.

119

5 Informazioni generali a tutti i Corsi di Studio

5.1 Calendario

Nel seguente calendario sono riportati i periodi di attività della didattica che viene svolta presso la sede decentrata di Assisi. Sono da considerare giorni festivi unicamente quelli riconosciuti tali nel territorio nazionale. I corsi si articolano in due semestri di circa 12 settimane ciascuno, da Settembre a Dicembre e da Febbraio a Maggio secondo le modalità seguenti: Calendario delle lezioni e degli esami Attività didattica 1° semestre Inizio delle lezioni il 19 settembre 2011 Pausa didattica : 7 novembre – 11 novembre 2011 Termine delle lezioni entro il 21 dicembre 2011 2° semestre Inizio delle lezioni il 20 febbraio 2012 Pausa didattica : 02 aprile 2012 al 13 aprile 2012 Termine delle lezioni entro il 8 giugno 2012 Esami di profitto Sessione invernale Dal 9 gennaio al 17 febbraio 2012 Sessione estiva Dal 11 giugno 2012 al 31 luglio 2012 Sessione autunnale dal 3 al 14 settembre 2012

6 Programma Socrates-Erasmus Gli studenti iscritti alla laurea triennale e alla laurea specialistica, nell'ambito del programma Socrates-Erasmus, possono permanere nelle sedi straniere per un periodo massimo di due semestri e sostenere esami fino ad un massimo di 60 crediti. Gli insegnamenti che possono essere sostenuti nella sede estera e le rispettive equipollenze sono individuati, su proposta di un docente o dello studente interessato, dalla competente Commissione Socrates dei Corsi di Studio, rispettando i vincoli previsti nei curricula. Lo studente, alcuni mesi prima della partenza per la sede straniera, ha l’obbligo di presentare alla competente

120

Commissione, la proposta contenente l’elenco degli insegnamenti che intende seguire all’estero, corredata dai rispettivi programmi di insegnamento ed ogni altro documento utile ai fini della individuazione dei crediti formativi riconoscibili. Nella stessa data ha l’obbligo di richiedere l'autorizzazione al Consiglio del Corso di Laurea al fine modificare il proprio piano di studio per la necessaria approvazione delle modifiche, indicando gli insegnamenti che intende seguire all'estero con la denominazione in lingua locale o in inglese ed i relativi crediti e l’insegnamento esistente presso i C.d.s. della sede di Assisi per i quali è richiesta l'equipollenza. I C.d.S. della sede di Assisi hanno in corso progetti Socrates con le seguenti Università: Haaga Polytechnic- Helsinki, (FI); Porvoo Polytechnic - Poorvo, (FI); Fundación Universitaria San Pablo-CEU - Madrid, (ES); Università di Deusto - Bilbao, (ES); IFIL – Tolosa, (FR); IMC – Krems, (AT); MCI – Innsbruck (AT).

7. Insegnamenti attivati nell'anno accademico 2011-2012

Economia Internazionale del Turismo (attivo solo il I e II anno)

Insegnamento SSD DOCENTE CFU Diritto commerciale interno e internazionale

IUS/04 Fedrica Innocenti

9

Economia Aziendale e ragioneria applicata alle imprese turistiche

SECS-P/07 Anna Lia Scannerini

12

Economia e gestione delle imprese turistiche

SECS-P/08 Docente da nominare

6+6

Economia internazionale del turismo

SECS-P/01 Fabrizio Pompei

9

Governance e politiche pubbliche europee per il turismo

SPS/11 Paola De Salvo

6

Istituzioni di diritto pubblico

IUS/09

Luca Castelli

6

Istituzioni di diritto privato IUS/01

Francesco Scaglione

6

Istituzioni di statistica e statistica economica

SECS-S/01 SECS-S/03

Pierluigi Daddi Luca Scrucca

6+6

Istituzioni di economia (Mod. I)

SECS-P/01 Cristiano Perugini

6

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Insegnamento SSD DOCENTE CFU Istituzioni di economia (Mod. II)

SECS-P/01 Fabrizio Pompei

6

Idoneità di Informatica Docente da nominare

3

Lingua Inglese L-LIN/12 Francesca Montesperelli

9

Lingua Spagnola L-LIN/07 Docente da nominare

9

Matematica generale SECS-S/06 Docente da nominare

9

Sociologia della comunicazione SPS/08 Donatella Padua 6

Economia del Turismo (attivo solo il III anno)

Insegnamento SSD DOCENTE CFU Calcolo finanziario e ottimizzazione

SECS-S/06 Mauro Pagliacci

6

Contabilità per la direzione delle imprese turistiche (mod. I)

SECS-P/07 Anna Lia Scannerini 3

Contabilità per la direzione delle imprese turistiche (mod. II)

SECS-P/07 Francesca Picciaia 3

Economia del turismo SECS-P/01 Docente da nominare 6

Legislazione del lavoro e del turismo (mod. I)

IUS/05 Michele Cerreta

3

Legislazione del lavoro e del turismo (mod. II)

IUS/07 Docente da nominare 3

Marketing del turismo SECS-P/08 Andrea

Runfola 9

Storia economica SECS-P/12 Annamaria

Falchero 6

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8 Programmi degli insegnamenti dei Corsi di Studio della sede di Assisi

N.B. Lo studente interessato ai programmi degli insegnamenti non più offerti nei CdL della Facoltà di Economia – sede di Assisi - può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2010/2011, disponibile sul sito della Facoltà.

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA APPLICATA ALLE IMPRESE TURISTICHE

Prof.ssa Anna Lia Scannerini

Il corso si divide in tre parti. I - La prima parte è dedicata ai fondamenti di economia aziendale: Il fenomeno aziendale: azienda, soggetti aziendali, rapporti impresa-ambiente. Il fattore produttivo capitale, analisi qualitativa, analisi quantitativo-monetaria. Finalismo d’impresa. L’amministrazione economica. La gestione, il reddito, l’equilibrio economico-finanziario. II – La seconda parte è dedicata allo studio della contabilità applicata alle principali imprese turistiche: agenzie di viaggi, tour operator e strutture ricettive: Metodo della partita doppia e prime rilevazioni contabili. Riflessi contabili della normativa Iva. Iva ordinaria e Iva 74-ter. Scritture relative alla costituzione delle imprese nelle principali forme societarie, le scritture relative alla predisposizione della struttura operativa delle agenzie e degli alberghi, le scritture relative agli acquisti e alle vendite di un’impresa alberghiera, le scritture relative all’intermediazione di viaggi, le scritture relative all’organizzazione di viaggi, le scritture relative alla retribuzione del personale dipendente, le scritture relative alle principali forme di finanziamento esterno. Scritture di chiusura e determinazione del risultato. III- La terza parte è rivolta allo studio delle problematiche di redazione del bilancio d’esercizio: aspetti formali generali del bilancio d’esercizio, problematiche valutative, con particolare riferimento ai criteri di valutazione delle poste caratteristiche delle imprese turistiche: valutazione delle immobilizzazioni, valutazione delle rimanenze di magazzino, valutazione dei crediti e dei debiti in valuta estera, accantonamenti per rischi e spese future, i debiti tributari. Testi di riferimento: A.L. Scannerini – M. Berretta – E. Schiaffella, Contabilità per le imprese turistiche, Franco Angeli, Milano, 2006 Testi di utile consultazione: G. Cavazzoni ( a cura di) Elementi di Economia aziendale, Giappichelli, Torino, 2002 Un eserciziario sarà reso disponibile sul sito dell’Università.

ISTITUZIONI DI STATISTICA E STATISTICA ECONOMICA

Prof. Pierluigi Daddi, Dott. Luca Scrucca

PROGRAMMA Nozioni introduttive: caratteri e modalità, unità statistiche e collettivo. Classificazione dei caratteri statistici. Distribuzioni unitarie e di frequenza. Distribuzioni di caratteri in classi. Frequenze assolute, relative e percentuali. Frequenze cumulate e funzione di ripartizione. Rappresentazioni grafiche di distribuzioni statistiche. Le medie: definizione e proprietà formali. Media aritmetica, geometrica e quadratica. Mediana, moda, quantili. Variabilità: definizione e concetti introduttivi. Indici di variabilità: devianza, varianza, deviazione standard, coefficiente di variazione, campo di variazione, differenza interquartile. Elementi di calcolo delle probabilità. Variabili casuali e distribuzioni di probabilità. Valore atteso e varianza. Modelli probabilistici nel discreto: uniforme, Bernoulli, binomiale. Modelli probabilistici nel continuo: uniforme, normale, t di Student, F di Fisher. Distribuzione di somme di variabili casuali. Teorema del

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limite centrale. Inferenza statistica: nozioni introduttive. Concetto di campione, statistiche campionarie e distribuzioni campionarie. Stima puntuale e proprietà degli stimatori. Stima per intervallo: concetti introduttivi. Intervalli di confidenza per la media (sigma noto e non noto) e la frequenza relativa (grandi campioni). Verifica delle ipotesti: concetti introduttivi. Verifica di ipotesi per la media (sigma noto e non noto) e la frequenza relativa (grandi campioni). Test per il confronto di due medie. Test per il confronto di due frequenze relative (grandi campioni). Indipendenza statistica e Connessione. Test sul chi-quadrato. Correlazione: definizione e coefficiente di correlazione di Bravais-Pearson. Definizione dei modelli di regressione semplice in ambito inferenziale. Metodo dei minimi quadrati. Errore standard della stima. Indice di determinazione R-quadrato. Intervallo di confidenza per la previsione di un valore medio di Y e per un singolo valore di Y. Inferenza sui parametri della regressione e correlazione. Concentrazione: definizione e indici di concentrazione. Curva di concentrazione. Rapporti statistici e numeri indici. Numeri indici semplici, complessi (Laspeyres e Paasche). Incrementi medi. Cambiamento di base dei numeri indici. Indici Istat dei prezzi. TESTI DI RIFERIMENTO: Testi di riferimento: CICCHITELLI G.: Statistica, principi e metodi. Pearson Education, Milano 2008. Con riferimento al testo di Cicchitelli (2008), gli argomenti svolti durante il corso di lezioni sono contenuti nelle seguenti parti del volume (tra parentesi i paragrafi esclusi): Cap. 1, 2, 3, 4, 5 (5.3), 6 (6.2.2, 6.4), 9 (9.4), 10 (10.4, 10.6, 10.7), 11 (11.2.2, 11.2.3), 12 (12.9), 13, (13.3 cenni, 13.4 – 13.7), 14 (14.4), 15 (15.6), 16 (16.3.1, 16.4), 17 (17.4), 18 (18.5-18.6), 19, 20 (20.2.2), 21 (21.8) oppure: BORRA S. e DI CIACCIO A.: Statistica: metodologie per le scienze economiche e sociali. McGraw-Hill, 2008, 2° ed. Con riferimento al testo di Borra-Di Ciaccio (2008), gli argomenti svolti durante il corso di lezioni sono contenuti nelle seguenti parti del volume (tra parentesi i paragrafi esclusi): Cap. 1, 2, 3 (3.4), 4 (4.4, 4.6, 4.8-4.9), 5 (5.2), 6 (6.7-6.8), 8 (8.7), 9 (9.6, 9.7.4), 10 (10.3, 10.7), 11 (11.9), 12 (12.6-12.7), 13 (13.7-13.8), 14 (14.4), 16 (16.6), 17 (17.5-17.7).

STORIA ECONOMICA

Prof. Annamaria Falchero

PROGRAMMA Le età di mezzo (secoli V-XV) L’età dell’espansione europea (dal secolo XVI alla metà del XVIII) Lo “sviluppo economico moderno” (1750-1973) Tra crisi e “terza” rivoluzione industriale. Il mondo dopo il 1973

TESTI DI RIFERIMENTO Roberto Romano, Marco Soresina, Homo faber. Economia, industria e società dal Medioevo alla globalizzazione, Mondadori Università, 2003, parte I (Le età di mezzo) e parte II (L’età dell’espansione europea). Ennio De Simone, Storia economica. Dalla rivoluzione industriale alla rivoluzione informatica, Franco Angeli, terza edizione 2010

LETTURA CONSIGLIATA P. Battilani, Vacanze di pochi, vacanze di tutti. L'evoluzione del turismo europeo, Il Mulino, Bologna, 2001. L’esame è orale Orario ricevimento Giovedì 16-1 - Venerdì 9.30-10.30

Per i programmi dei seguenti insegnamenti : Diritto commerciale interno e internazionale, Economia e gestione delle imprese turistiche, Economia internazionale e

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del turismo,Governance e politiche pubbliche europee per il turismo, istituzioni di diritto pubblico, istituzioni di diritto privato, istituzioni di economia, informatica, lingua inglese e spagnola, matematica generale, sociologia della comunicazione, calcolo finanziario e ottimizzazione, contabilità per la direzione e le imprese turistiche, economia del turismo, legislazione del lavoro e del turismo, marketing del turismo , si prega di consultare il docente di riferimento.

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PARTE IV

Sede di Terni

Corso di Laurea in Economia Aziendale

Corso di Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale

Corso di Laurea Magistrale in Economia Finanza e Controllo Aziendale

(ad esaurimento)

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1 I Corsi di studio della sede universitaria di Terni Presso la sede di Terni della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Perugia nell’anno accademico 2011-2012 sono attivati i seguenti corsi di studio, ai sensi delle normative vigenti. - Corso di Laurea in Economia Aziendale (classe L-18 “Scienze dell’economia e della gestione aziendale”); - Corso di Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale (classe LM77 “Scienze economico-aziendali”). E’ altresì ancora attivo, per naturale completamento, il 2° anno del Corso di Laurea Magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale. 2 CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

2.1 OBIETTIVI FORMATIVI CARATTERIZZANTI LA CLASSE ED AMBITI

OCCUPAZIONALI I laureati nei corsi di laurea triennali appartenenti alla classe 18 “Scienze dell’economia e della gestione aziendale” devono: possedere conoscenze di metodiche di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche di azienda, mediante l’acquisizione delle necessarie competenze in più aree disciplinari: economiche, aziendali, giuridiche e quantitative; possedere un’adeguata conoscenza delle discipline aziendali, che rappresentano il nucleo fondamentale, declinate sia per aree funzionali (la gestione, l’organizzazione e la rilevazione), sia per classi di aziende dei vari settori. Sbocchi occupazionali e attività professionali previsti dai corsi di laurea sono nelle aziende, dove i laureati potranno svolgere funzioni manageriali o imprenditoriali, nelle pubbliche amministrazioni e nelle libere professioni dell’area economica. Ai fini indicati, i curricula dei corsi di laurea della classe: comprendono in ogni caso la necessaria acquisizione di conoscenze fondamentali nei vari campi dell’economia e della gestione delle aziende, nonché i metodi e le tecniche della matematica finanziaria e attuariale, della matematica per le applicazioni economiche e della statistica; comprendono in ogni caso l’acquisizione di conoscenze giuridiche di base e specialistiche negli ambiti della gestione delle aziende private e pubbliche, di conoscenze specialistiche in tutti gli ambiti della gestione aziendale degli enti privati e pubblici; possono prevedere la conoscenza in forma scritta ed orale di almeno due lingue dell’Unione Europea, oltre l’italiano; prevedono, in relazione ad obiettivi specifici di formazione professionale ed agli sbocchi occupazionali, l’obbligo di attività esterne con tirocini formativi presso aziende e organizzazioni pubbliche e private nazionali ed internazionali.

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2.2 OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO E DESCRIZIONE DEL

PERCORSO FORMATIVO Il Corso di Laurea in Economia Aziendale (Sede di Terni) appartiene alla classe delle Lauree universitarie in Scienze dell’economia e della gestione aziendale (classe L-18) e intende fornire agli studenti metodologie di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche d’azienda, mediante l’acquisizione di una adeguata conoscenza delle discipline aziendali, economiche, giuridiche, matematiche e statistiche; le prime rappresentano, comunque, il nucleo fondamentale degli insegnamenti impartiti e vengono declinate per aree funzionali e per settori aziendali. Il Corso intende altresì sviluppare negli studenti le capacità di base necessarie per interpretare i principali fenomeni economici, analizzare i fenomeni aziendali, utilizzare i più diffusi strumenti applicabili ai processi gestionali. Il percorso formativo prevede, in primo luogo, la somministrazione degli insegnamenti di base che consentono di affrontare le successive tematiche nelle sopra ricordare aree disciplinari. In particolare, il corso di Economia Aziendale pone le fondamenta per affrontare altre materie dello stesso SSD (individuate in Contabilità e Bilancio e in Programmazione e Controllo), oltre alle restanti di area aziendale, che accompagnano lo studente nel suo percorso con l’approfondimento nel 2° e 3° anno della Economia e Gestione delle Imprese, del Marketing e delle Strategie Organizzative e Competitive d’Impresa (SECS-P/010); la formazione aziendalistica è poi completata ed arricchita da materie di impronta spiccatamente finanziaria, quali Economia degli Intermediari Finanziari (SECS-P/11) e Finanza Aziendale (SECS-P/09). Parallelamente, al corso di base di Matematica Generale del 1° anno seguono la Matematica Finanziaria (materia di grande rilievo nella corretta formazione di un laureato di classe L-18) e la Statistica, altro “tassello” fondamentale nella migliore formazione in campo economico per gli strumenti di analisi quantitativa che apporta. Le metodologie quantitative acquisite con i sopra ricordati insegnamenti trovano proficua applicazione anche in un altro ramo del percorso formativo, quello economico, in cui alla Microeconomia (1° anno) seguono negli anni successivi la altrettanto basilare Macroeconomia e l’Economia Pubblica e dei settori Industriali (materia tanto più importante in un contesto economico-sociale quale quello ternano). Infine, la preparazione dello studente prevede un rilevante contributo anche dalle materie giuridiche, nelle quali alla formazione di base in tema di Istituzioni di Diritto Pubblico e di Istituzioni di Diritto Privato, si aggiunge il Diritto Commerciale, insegnamento particolarmente utile per sbocchi professionali oltre che in azienda. La formazione si basa su lezioni frontali, frequenza di seminari inerenti a specifici aspetti professionali, presentazione e discussione di casi di studio e testimonianze da parte di imprenditori, dirigenti (di settore pubblico e privato) e

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professionisti nonché sull’esperienza di tirocinio obbligatorio in ambienti aziendali o professionali qualificati. Il profilo culturale è individuato nella formazione di quadri aziendali destinati all’inserimento nelle diverse aree funzionali d’azienda nonché per lo svolgimento di attività di supporto ad esse, ed in particolare presso imprese (industriali, commerciali e di servizi), organizzazioni non profit, aziende pubbliche, società di consulenza aziendale e libere professioni dell’area economica. Il corso prepara a: management o assistenza al management nelle varie funzioni delle imprese; attività nell’ambito di banche, assicurazioni, altri intermediari finanziari; consulenza aziendale e attività professionale; attività qualificate o ruoli dirigenziali nella pubblica amministrazione. Tali obiettivi formativi vengono conseguiti attraverso l’opportuna integrazione dei principali insegnamenti di base, caratterizzanti ed affini delle aree aziendale, economica, giuridica e statistico matematica. Ad integrazione delle aree indicate è obbligatoria l’inclusione di un insegnamento dell’area linguistica per l’acquisizione della conoscenza di una lingua straniera dell’Unione Europea, individuata nella lingua Inglese, e della idoneità informatica. 2.3 RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI, ESPRESSI TRAMITE I DESCRITTORI

EUROPEI DEL TITOLO DI STUDIO (DM 16/03/2007, ART. 3 COMMA 7) Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding) Conoscenza di metodiche di analisi della gestione aziendale, e delle connesse problematiche, appartenenti alle aree disciplinari delle materie economiche, aziendali, giuridiche e matematico-statistiche; capacità di comprensione delle strutture e delle dinamiche di azienda, il tutto con uno spiccato approccio interdisciplinare. Conoscenza più approfondita, declinata nelle diverse aree funzionali, delle discipline aziendali, che rappresentano il nucleo fondamentale di ogni corso di laurea in Economia Aziendale. Capacità di comprendere i principali fenomeni economici e di individuare le variabili critiche di contesto. Capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti matematico-quantitativi per le relative applicazioni aziendali. Conoscenza delle materie giuridiche di base e di ambito commerciale, di immediata utilità per il laureato in Economia Aziendale. Tali conoscenze e capacità saranno raggiunte, oltre che principalmente per mezzo di lezioni frontali, grazie alla frequenza di seminari inerenti a specifici aspetti professionali ed alla presentazione e discussione di casi di studio e testimonianze. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

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Capacità di applicare con coerenza le conoscenze e le attitudini di comprensione della gestione aziendale in specifici contesti lavorativi, evidenziando capacità di analisi dei problemi e di individuazione di soluzioni. L’approccio tipicamente interdisciplinare del corso enfatizza la suddetta capacità di analisi, oltre a quella di ponderare i diversi profili di ogni problematica aziendale (giuridici, economici e gestionali). Tale attitudine sarà sviluppata durante il corso di studi attraverso la discussione di casi aziendali, la partecipazione a testimonianze di imprenditori, dirigenti (di settore pubblico e privato) e professionisti e l’esperienza di tirocinio obbligatorio in ambienti aziendali o professionali qualificati. Autonomia di giudizio (making judgements) La padronanza di adeguate competenze tecniche, e al contempo il carattere spiccatamente interdisciplinare del percorso formativo, permettono al laureato in Economia Aziendale l’acquisizione di una adeguata autonomia di giudizio nei confronti delle diverse problematiche di natura economica e gestionale che si trova ad affrontare. Tale attitudine sarà sviluppata durante il corso con la discussione di casi aziendali e delle simulazioni tese a stimolare l’autonoma analisi delle problematiche e l’individuazione delle soluzioni da parte dello studente in un’ottica di problem solving. Abilità Comunicative (Communication Skills) Le attività che concorrono a determinare il percorso formativo sono concepite in modo da favorire una partecipazione attiva degli studenti e lo sviluppo di adeguate capacità comunicative, tali da poter interagire con successo in situazioni di lavoro di gruppo nei più diversi contesti. A tale fine, oltre alla discussione della tesi in sede di prova finale, sono anche previste, nell’ambito di alcuni insegnamenti, discussioni e presentazioni, individuali o di gruppo, di casi aziendali e di brevi ricerche realizzate in ambito accademico. Il corso di laurea mira anche a sviluppare la capacità di interagire in ambiente internazionale grazie alla conoscenza della lingua inglese e alla incentivazione delle esperienze Erasmus. Capacità Di Apprendimento (Learning Skills) Il processo formativo è concepito in modo da fornire agli studenti le conoscenze di base e le metodiche teoriche e pratiche per lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze acquisite, grazie anche alla capacità di selezionare autonomamente gli strumenti più adeguati ai fini di un apprendimento costante. Un ruolo primario sarà a tal fine svolto dalle materie di base collocate nel primo anno, in cui spazi adeguati sono dedicati alle modalità di apprendimento delle tematiche caratteristiche delle rispettive aree disciplinari di appartenenza. 2.4 CONOSCENZE RICHIESTE PER L’ACCESSO Per essere ammessi al Corso di laurea in Economia Aziendale occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero riconosciuto idoneo.

130

2.5 CARATTERISTICHE DELLA PROVA FINALE La prova finale del Corso di laurea in Economia Aziendale per il conseguimento del titolo di studio consiste nella elaborazione scritta, presentazione e discussione, davanti ad apposita Commissione, di una tesi su un argomento, prescelto dallo studente e condotto sotto la guida di un relatore, che abbia attinenza con una o più delle materie affrontate nel corso di studi, con lo scopo di valorizzare le conoscenze o le abilità acquisite in una delle attività formative, organizzate o previste dal corso di laurea, volte ad agevolare l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro o le loro scelte professionali. 2.6 PERCORSO FORMATIVO

I anno

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Base Economico SECS P/01 Microeconomia 9 Base Aziendale SECS P/07 Economia

aziendale 9

Base Statistico/ matematico

SECS S/06 Matematica generale

9

IUS/ 01

Istituz. di diritto privato e diritto dei consumi

9

Base Giuridico

IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico*

6

Caratterizzante Giuridico IUS/14 Diritto dell’Unione Europea *

3

Per la conoscenza di almeno una lingua straniera

Lingua Inglese 6

Affini ed integrative INF/01 Informatica 6

* Istituzioni di Diritto Pubblico e Diritto dell’Unione europea sono integrati in un solo esame di 9 cfu

131

II anno (66 cfu) (sarà attivato dall’A.A. 2012/2013)

Attività

Formative Ambito

disciplinare SSD Insegnamento cfu

Base Aziendale SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

9

Caratterizzante Economico SECS-P/01 Macroeconomia 9 Caratterizzante Aziendale SECS- P/07 Contabilità e

bilancio 9

SECS S/06 Matematica finanziaria

9 Caratterizzante Statistico/ matematico

SECS-S/01 Statistica 9

Caratterizzante Giuridico IUS/04 Diritto commerciale e fallimentare

9

Crediti a scelta dello studente

12

132

III anno (57 cfu)

(sarà attivato dall’A.A. 2013/2014)

Attività Formative Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Affini o integrative Economico SECS-P/03 Economia pubblica e dei settori industriali*

6

SECS-P/07

Programmazione e controllo – Gestione informatica dei dati aziendali

9

SECS-P/09

Finanza aziendale

6

Caratterizzante Aziendale

SECS-P/11

Economia degli intermediari finanziari

9

Affini o integrative Aziendale SECS-P/08

Marketing 9

Caratterizzante Aziendale SECS-P/10

Strategie organizzative e competitive d’impresa*

6

Per la prova finale Tesina 6

Per stages e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini professionali

Tirocinio 6

* Inoltre il Corso di Laurea in Economia Aziendale – sede di Terni, oltre ai suddetti insegnamenti, prevede anche quelli di Gestione del Capitale Circolante e Gestione Finanziaria e Valutaria, fruibili dagli studenti come esami a scelta.

133

2.7 Le propedeuticità e obblighi di frequenza Discipline propedeutiche Discipline Matematica generale Microeconomia

Macroeconomia Matematica finanziaria Statistica

Microeconomia Macroeconomia Economia aziendale Tutte le discipline degli ambiti

disciplinari aziendale ed economico-gestionale

Istituzioni di diritto privato e Diritto dei consumi

Diritto commerciale e fallimentare

Microeconomia Macroeconomia

Economia pubblica e dei settori industriali

Contabilità e bilancio Programmazione e controllo - Gestione informatica dei dati aziendali

Matematica finanziaria Finanza aziendale Economia degli intermediari finanziari

Economia e gestione delle imprese Marketing Strategie organizzative e competitive d’impresa

La frequenza alle lezioni ed esercitazioni delle discipline del Corso di Laurea, anche se consigliata, non è obbligatoria. 2.8 Gli insegnamenti attivati nell’Anno Accademico 2011/2012

Insegnamento Cfu SSDD Docente

Contabilità e bilancio (I mod.)

4 SECS-P/07 Fabio Santini

Contabilità e bilancio (II mod.)

5 SECS-P/07 Christian Cavazzoni

Diritto commerciale e Diritto fallimentare

9 IUS/04 Docente da nominare

Economia e gestione delle imprese

9 SECS-P/08 Maria Giovanna Devetag

Economia aziendale 9 SECS-P/07 Alessandro Montrone

Economia industriale 6 SECS-P/06 Cristina Montesi

134

Insegnamento Cfu SSDD Docente

Economia degli intermediari finanziari

9 SECS-P/11 Loris M. Nadotti

Gestione del capitale circolante

6 SECS P/09 Docente da nominare

Gestione finanziaria e valutaria

6 SECS-P/11 Docente da nominare

Finanza aziendale 6 SECS P/09 Duccio Martelli

Istituz. di diritto privato - Diritto dei consumi

9

IUS/ 01

Lorenzo Mezzasoma

Istituzioni di diritto pubblico-Diritto dell’Unione Europea

9

IUS/ 09-IUS/14

Anna Maria De Cesaris

Informatica 6 INF/01 Docente da nominare

Macroeconomia 9 SECS-P/01 Sergio Sacchi

Marketing 9 SECS-P/08 Docente da nominare

Microeconomia 9 SECS P/01 Margherita Giannoni

Matematica generale 9 SECS S/06 Flavio Angelini

Matematica finanziaria 9

SECS S/06

Flavio Angelini

Programmazione e controllo- gestione informatica dei dati aziendali (I mod.)

5 SECS P/07 Christian Cavazzoni

Programmazione e controllo- gestione informatica dei dati aziendali (II mod.)

4 SECS P/07 Docente da nominare

Statistica 9 SECS S/01 Elena Stanghellini

135

Insegnamento Cfu SSDD Docente

Strategie competitive d’impresa

6 SECS P/08 Maria Giovanna Devetag

3 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA E DIREZIONE

AZIENDALE

3.1 Obiettivi formativi specifici, sbocchi occupazionali e professionali Il Corso di Laurea in Economia e Direzione Aziendale (Sede di Terni) intende fornire agli studenti un’approfondita conoscenza in ambito economico-aziendale, economico, matematico-statistico e giuridico, ottenuta attraverso la combinazione di discipline e di modalità di apprendimento e acquisizione di capacità che permettono loro di affrontare le problematiche aziendali nell’ottica integrata propria delle direzioni aziendali e della programmazione e gestione del cambiamento; tutto ciò per raggiungere una formazione di livello avanzato per l’esercizio di attività di natura specialistica e/o direzionale presso aziende manifatturiere o commerciali, siano esse di media o grande dimensione, o presso società di consulenza e intermediari finanziari, o presso amministrazioni pubbliche centrali e locali, che richiedono avanzate capacità di concepire strategie coerenti con il contesto competitivo e di implementarle attraverso l’organizzazione delle principali funzioni aziendali o che richiedono comunque una approfondita conoscenza dei processi gestionali e delle logiche che ispirano le scelte imprenditoriali. I profili professionali conseguiti dai laureati in Economia e Direzione Aziendale saranno impiegabili principalmente per l’inserimento ad alto livello nelle diverse aree funzionali d’azienda, in società di consulenza aziendale e nelle libere professioni dell’area economica. In particolare, il Corso di Laurea Magistrale predispone all’esercizio di attività qualificate di natura specialistico-funzionale e/o dirigenziale nell’ambito di: aziende pubbliche e private; banche e assicurazioni; uffici studi, authority, associazioni imprenditoriali; amministrazioni centrali e periferiche con competenze in campo economico e finanziario; società di revisione, certificazione e auditing; società di consulenza direzionale, strategica e operativa. I laureati, inoltre, saranno in possesso dei prerequisiti necessari per svolgere, secondo le specifiche normative in vigore, l’attività d’insegnamento di materie economico-aziendali. Le varie attività incluse nel percorso formativo tendono a incentivare una partecipazione attiva degli studenti, con lo sviluppo di elevate capacità comunicative. A tale fine, oltre alla discussione della tesi in sede di prova finale, sono anche previste, nell’ambito di alcuni insegnamenti, discussioni e

136

presentazioni, individuali o di gruppo, di casi aziendali, curando anche l’apprendimento delle principali moderne tecniche di presentazione. Il Corso di Laurea Magistrale mira altresì a sviluppare ulteriormente la capacità di interagire in ambiente internazionale grazie alla conoscenza, in aggiunta all’inglese, di una seconda lingua dell’Unione Europea. 3.2 Conoscenze richieste per l’accesso al Corso di Laurea e organizzazione dell’attività didattica Le conoscenze necessarie per l’accesso al Corso di Laurea Magistrale si conseguono di norma attraverso la Laurea di primo livello nella classe di laurea 18 - Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale. L’accesso al Corso di Laurea Magistrale è comunque subordinato alla verifica del possesso di requisiti curriculari e di preparazione personale. Ai fini dei requisiti curriculari è necessario aver maturato almeno 81 crediti ripartiti come segue: IUS-01 9 cfu; IUS-04 9 cfu; SECS-P/01 9 cfu; SECS-P/07 18 cfu; SECS-P/08 9 cfu; SECS-P/11 9 cfu; SECS-S/01 o SECS-S/03 9 cfu; SECS-S/06 9 cfu. Sono in possesso dei necessari requisiti di preparazione personale coloro che hanno conseguito la Laurea Triennale con una votazione pari o superiore a 95/110. A coloro che abbiano riportato una votazione inferiore a quella indicata è richiesto il superamento di una prova di verifica della preparazione personale che si terrà entro il mese di settembre di ciascun anno. Gli studenti che si iscrivono potranno perfezionare la loro iscrizione solo se al conseguimento del titolo di laurea risulteranno in possesso dei requisiti curriculari e del voto di laurea richiesto (o del superamento della prova di verifica della preparazione personale). La durata del Corso per il conseguimento della laurea è stabilita in un biennio. Qualora lo studente abbia acquisito, nel Corso di Laurea di primo livello, crediti relativi a discipline offerte dal presente Corso di Laurea magistrale, dovrà acquisire i crediti necessari in discipline appartenenti al medesimo settore previsto dal presente ordine degli studi o, in mancanza, in settore preventivamente valutato affine dal Consiglio del Corso di laurea. Le discipline a libera scelta dello studente non sono soggette a particolari limitazioni, ad eccezione della non ammissibilità della reiterazione di discipline per le quali lo studente ha già sostenuto l’esame. Il Consiglio di Corso di Laurea può comunque determinare modalità e procedure per la verifica della coerenza delle attività formative, per le quali lo studente chiede il riconoscimento dei crediti, con gli obiettivi formativi di cui all’art. 1. Il Consiglio del Corso di Laurea riconosce, ai fini dell’acquisizione di crediti, attività formative svolte ed esami sostenuti nelle Università estere con le quali l’Ateneo di Perugia ha in vigore accordi e progetti. La formazione dello studente impegnato a tempo pieno prevede il conseguimento di 120 CFU adeguatamente distribuiti nel biennio, comprensivi di quelli relativi alla conoscenza obbligatoria di una lingua dell’Unione Europea, oltre all’italiano.

137

Le attività didattiche consistono in lezioni frontali, seminari, esercitazioni e anche in lavori di gruppo, studi di casi o altre forme di attività ritenute idonee dal docente. Potranno essere attivate forme di tutorato d’aula ed individuali, organizzate in diverse modalità, anche con sussidi informatici. Per l’accertamento del profitto degli studenti, i docenti potranno utilizzare prove scritte e/o orali; l’accertamento del profitto non potrà avvenire esclusivamente con test a risposta multipla; ove opportuno, sono possibili forme di verifica dell’uso di strumenti informatici e telematici. Le modalità della verifica dell’apprendimento sono concluse con l’attribuzione di un voto finale unico relativo a tutti i crediti per ogni insegnamento seguito. Limitatamente agli insegnamenti di almeno nove CFU, il docente può disporre prove intermedie in itinere che tuttavia acquisiscono validità giuridica solo con il superamento della prova ufficiale in attesa della quale resta a discrezione del docente stabilire la durata della validità nel tempo delle valutazioni ottenute con una prova intermedia. Il Manifesto degli Studi del Corso di Laurea dell’anno di iscrizione costituisce il piano degli studi individuale. Entro il 31 marzo di ogni anno, il Consiglio di Facoltà delibera, su proposta del Consiglio di Corso di Laurea, il calendario delle lezioni e degli esami. In particolare, l’attività didattica del corso di laurea è organizzata in due semestri. Ciascun semestre è costituito da 13 settimane effettive, di cui una intermedia di pausa didattica, oltre agli eventuali periodi di festività previsti dal calendario di Ateneo. Il primo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma la settimana antecedente a quella che include il giorno 25 dicembre. Il secondo semestre conclude la sua attività di lezioni frontali di norma entro la fine del mese di maggio. Di norma, la settimana di pausa intermedia si colloca dopo sei settimane effettive di lezione. In questa settimana si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, degli insegnamenti di almeno nove CFU da indicare in sede di programmazione didattica. Ai fini del superamento delle prove ufficiali, sono previsti sei appelli di esame nell’ambito dell’anno accademico, a decorrere dal mese di gennaio successivo alla conclusione del primo semestre di didattica. In particolare, sono previsti tre diversi periodi per il sostenimento delle prove di esame: il primo intercorre tra la prima data utile da calendario accademico del mese di gennaio e l’inizio del secondo semestre di lezioni (sessione invernale); il secondo intercorre tra la conclusione del secondo semestre e la fine del mese di luglio (sessione estiva); il terzo è compreso tra l’inizio del mese di settembre e l’inizio delle lezioni del primo semestre dell’anno accademico successivo (sessione autunnale). Nel primo periodo sono collocati tre appelli di esame per gli insegnamenti tenuti nel primo semestre e due appelli di esame per quelli tenuti nel secondo semestre. Nel secondo periodo sono collocati due appelli di esame per gli insegnamenti

138

tenuti nel primo semestre e tre appelli di esame per quelli tenuti nel secondo semestre. Nel terzo periodo è previsto un solo appello di esame. Gli appelli relativi ad insegnamenti appartenenti al medesimo anno di corso devono essere collocati in giorni diversi. Tra un appello e l’altro del medesimo insegnamento devono intercorrere almeno due settimane. Il Consiglio del Corso di Laurea determina le procedure e le regole per la realizzazione degli stage e dei tirocini, in conformità alla normativa vigente. Per conseguire il titolo finale lo studente deve aver acquisito 120 crediti.

3.3 Percorso Formativo

I anno

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Aziendale SECS P/07

Analisi della performance d’impresa e di gruppo

9

Affini e integrative

Aziendale SECS P/08

Direzione e organizzazione della produzione

o Gestione dell’innovazione d’impresa

6

Caratterizzante Aziendale SECS P/11

Finanziamenti di impresa

9

Caratterizzante

Economico

SECS P/01

Economia internazionale e delle multinazionali

9

Caratterizzante Giuridico IUS/05 Diritto privato dell’economia e Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari

12

Caratterizzante Stat - mat. SECS S/03

Statistica aziendale 6

Per la conoscenza di almeno una lingua straniera

Lingua francese o

Lingua spagnola

6

139

II anno

(sarà attivato dall’A.A. 2012/2013) Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Economico SECS P/02

Economia dell’ambiente

o Politica economica

6

Caratterizzante Economico SECS P/01

Economia della crescita e dell’innovazione

6

Caratterizzante Aziendale SECS P/11

Gestione del rischio di impresa

o Economia del mercato mobiliare

6

SECS P/07

Valutazione d’azienda e operazioni straordinarie

6 Caratterizzante

Aziendale

Crediti a scelta dello studente (*)

12

Affini e integrative

Giuridico IUS /12 Diritto tributario 6

Tesi 15

Stage 6

(*) Lo studente può scegliere qualsiasi insegnamento purchè coerente con il Progetto Formativo sopraindicato. A tal fine e per il presente CdLM la Facoltà si impegna, nei limiti delle disponibilità delle risorse, ad attivare sulla sede di Terni i seguenti insegnamenti:Diritto del lavoro (6 cfu), Economia sanitaria (6 cfu).

140

3.4 Gli insegnamenti attivati nell’Anno Accademico 2011/2012

Insegnamento cfu SSD Docente

Analisi della performance d’impresa e di gruppo

9 SECS P/07 Alessandro Montrone

Direzione e organizzazione della produzione

6 SECS P/08

Docente da nominare

Diritto privato della economia e Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari (I mod.)

6 IUS/05

Simone Mezzacapo

Diritto privato della economia e Diritto dei mercati e degli intermediari finanziari (II mod.)

6 IUS/05

Massimo Eroli

Economia internazionale e delle multinazionali

9 SECS P/01 Docente da nominare

Finanziamenti d’impresa 9 SECS P/11 Docente da nominare

Gestione dell’innovazione d’impresa

6 SECS P/08 Docente da nominare

Statistica aziendale 6 SECS S/03 Docente da nominare

4 CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA FINANZA E

CONTROLLO AZIENDALE (ad esaurimento)

Alla luce della mancata attivazione del primo anno di corso, a causa della contemporanea attivazione della Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale, le informazioni che seguono vengono inserite ad uso esclusivo di studenti che intendano completare il presente percorso formativo.

141

4.1 PERCORSO FORMATIVO

II ANNO

(Indirizzo finanziario) Attività Formative Ambito

disciplinare SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Economico SECS P/02

Economia dell’ambiente

6

SECS P/11

Gestione dei rischi d’impresa

6

Caratterizzante Aziendale

SECS P/11

Economia del mercato mobiliare

6

SECS S/06

Metodi quantitativi per la finanza d’impresa

6

Affini e integrative Statistico/ Matematico

SECS S/06

Teoria del portafoglio finanziario

6

Due esami a scelta 12 Tesi 15 Stage 6

142

II ANNO (Indirizzo economico)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

SECS P/02

Economia dell’ambiente

6

SECS P/02

Politica economica

6

Caratterizzante Economico

SECS P/03

Economia sanitaria

6

SECS P/05

Tecniche di previsione economica

6 Affini e integrative Economico

SECS P/01

Economia della crescita e dell’innovazione

6

Due esami a scelta

12

Tesi 15 Stage 6

143

II ANNO (Indirizzo consulenza aziendale)

Attività Formative

Ambito disciplinare

SSD Insegnamento cfu

Caratterizzante Economico SECS P/02

Economia dell’ambiente

6

Caratterizzante Aziendale SECS P/07

Valutazione d’azienda e operazioni straordinarie

6

Caratterizzante Giuridico IUS 12 Diritto tributario 6

Affini e integrative Aziendale SECS P/08

Gestione dell’innovazione d’impresa

6

Giuridico IUS 07 Diritto del lavoro 6 Due esami a

scelta 12

Tesi 15 Stage 6

4.2 Gli insegnamenti attivati nell’Anno Accademico 2011/2012

Insegnamento cfu SSD Docente

Diritto tributario 6 IUS/12

Docente da nominare

Diritto del lavoro 6 IUS/07

Docente da nominare

Economia dell’ambiente 6 SECS P/02 Cristina Montesi

Economia della crescita e dell’innovazione

6 SECS P/01 Docente da nominare

Economia sanitaria 6 SECS P/03 Margherita Giannoni

Economia del mercato mobiliare

6 SECS P/11 Alberto Burchi

Gestione dei rischi di impresa

6 SECS P/11 Corrado Caracciolo

144

Insegnamento cfu SSD Docente

Gestione dell’innovazione d’impresa

6 SECS P/08 Docente da nominare

Metodi quantitativi per la finanza d’impresa

6 SECS S/06 Disattivato

Politica economica 6 SECS P/02 Sergio Sacchi

Tecniche di previsione economica

6 SECS P/05 Disattivato

Teoria del portafoglio finanziario

6 SECS S/06 Disattivato

Valutazione d’azienda e operazione straordinarie

6 SECS P/07 Docente da nominare

5 Programma degli insegnamenti 5.1 Programmi del Corso di Laurea In Economia Aziendale N.B. Lo studente interessato ai programmi degli insegnamenti non più offerti nei CdL della Facoltà di Economia – sede di Terni - può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2010/2011, disponibile sul sito della Facoltà. CONTABILITÀ E BILANCIO Prof. Christian Cavazzoni, Dott. Fabio Santini (Programma da definire)

DIRITTO COMMERCIALE - DIRITTO FALLIMENTARE

Docente da nominare (Programma da definire)

ECONOMIA AZIENDALE

Prof. Alessandro Montrone

Programma Il fenomeno azienda Il fenomeno gruppo aziendale (cenni) L’evoluzione degli studi economico-aziendali La concezione sistemica dell’azienda L’impresa e l’ambiente I modelli di governo delle imprese Il finalismo dell’impresa L’orientamento, la gestione e la pianificazione strategica dell’impresa La dimensione e i modelli di sviluppo delle imprese (cenni)

145

Il rischio d’impresa L’organizzazione aziendale La gestione come sistema di operazioni e sistema di valori Il capitale e il reddito L’economicità e le condizioni di equilibrio economico dell’impresa Le condizioni di equilibrio finanziario dell’impresa. Fabbisogno di finanziamento e forme di copertura La rilevazione La gestione e la rilevazione nelle aziende di erogazione pubbliche TESTI CONSIGLIATI: - AA.VV., Economia aziendale. Fondamenti (a cura di G. Fabbrini e A. Montrone), FrancoAngeli, Milano, 2006. - Letture e casi aziendali (dispense a cura del docente) MODALITÀ SVOLGIMENTO ESAME: - Prova scritta con test su computer di 20 domande a risposta chiusa - Prova orale (a cui si accede solo con prova scritta sufficiente)

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO E DIRITTO DEI CONSUMI

Prof. Lorenzo Mezzasoma

Programma: I candidati all'esame dovranno conoscere i libri in cui è suddiviso il Codice civile e sono invitati a frequentare il corso portando al seguito il testo del Codice civile. In particolare, dovranno conoscere: Libro primo, "Delle persone e della famiglia" (artt. 1-455); Libro secondo, "Delle successioni" (artt. 456-809); Libro terzo, "Della proprietà" (artt. 810-1172); Libro quarto, "Delle obbligazioni" (artt. 1173-2059); Libro sesto, "Della tutela dei diritti" (artt. 2643-2969). Tre dei nove crediti verranno dedicati al diritto dei consumi con l’approfondimento degli istituti disciplinati dal vigente Codice del consumo.

Testi necessari (non alternativi) per la preparazione all’esame: 1) P. Perlingieri, Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, ultima edizione e comunque non antecedente al 2007; 2) E. Capobianco e G. Perlingieri, Codice del consumo annotato con la dottrina e la giurisprudenza, ESI, Napoli, 2009. Gli studenti dovranno essere in possesso di un Codice civile aggiornato al 2010 da consultare durante l’attività didattica e lo studio individuale

ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO-DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA

Prof.ssa Anna Maria De Cesaris Obiettivi Il corso ha come obiettivo quello di rendere lo studente in grado di conoscere e padroneggiare, con proprietà di linguaggio tecnico-giuridico e rigore logico, i concetti fondamentali e i principali istituti del diritto pubblico italiano, con particolare riguardo all’organizzazione dello Stato e i suoi elementi costitutivi. In particolare, esso muove dall'esame dei caratteri essenziali del fenomeno giuridico, dalle nozioni di norma giuridica ed orientamento giuridico, dalla considerazione dei rapporti tra ordinamenti giuridici (e dei problemi ad essi inerenti) per poi soffermarsi sugli elementi distintivi dell'ordinamento giuridico statale e sulle diverse forme di stato e di governo. Particolare attenzione nel corso, è rivolta alle fonti della produzione del diritto, sia alle fonti dell'ordinamento statale che alle fonti degli altri ordinamenti territoriali (in specie delle Regioni, collocate al "centro" del sistema a seguito della recente revisione delle norme del titolo V della parte seconda della Costituzione, e sulle cui nuove competenze di governo locale, occorrerà soffermarsi). Nell'ambito della forma di governo delineata dalle norme costituzionali si analizzeranno caratteri e funzioni dei principali organi di

146

indirizzo politico (corpo elettorale, Parlamento, Governo) nonché degli organi costituzionali di garanzia (Presidente della Repubblica, Corte costituzionale e magistratura). Questi ultimi argomenti saranno sempre oggetto di confronto con le relative proposte di riforma o leggi di revisione della Costituzione. Un’articolazione del corso sarà anche dedicata all'esame dei diritti fondamentali e delle loro garanzie. Il corso ha anche come obiettivo la preparazione dello studente sulle origini e l'evoluzione del processo di integrazione europea. L'insegnamento del Diritto dell’Unione Europea è diretto, in primo luogo, ad una preparazione su nozioni di carattere storico che costituiscono le principali tappe dell'U.E.: la dichiarazione Schuman, la firma dei Trattati CECA, CEE e CEEA, l'Atto Unico europeo e i principali contenuti dei Trattati di Maastricht, Amsterdam, Nizza e il Trattato di Lisbona. La formazione dello studente verterà anche sulla struttura istituzionale dell'U.E.: composizione e competenza delle istituzioni e degli organi; sulle fonti del diritto comunitario: regolamenti, decisioni e direttive; sugli atti atipici e il rapporto tra ordinamento interno e ordinamento comunitario; sulla responsabilità dello Stato per la mancata attuazione del diritto comunitario; sulla tutela dei diritti fondamentali; sulla Carta europea dei diritti dell'uomo; sui principi di sussidiarietà e proporzionalità. Per raggiungere gli obiettivi formativi indicati, il corso sarà integrato da seminari tenuti dagli assistenti diretti all'approfondimento di alcuni argomenti presi in esame dal docente durante lo svolgimento del corso. Ulteriori seminari verranno tenuti da personalità locali e nazionali su tematiche giuridiche e di attualità. Gli studenti che avranno seguito le lezioni con particolare partecipazione critica potranno fare parte del gruppo prescelto per un viaggio studio. Sarà competenza del docente stabilire di volta in volta, a seconda delle principali tematiche affrontate a lezione, l'organo istituzionale da prendere in esame per una giornata studio che potrà essere: alla Corte costituzionale, al C.S.M., alla Camera dei deputati, al Senato della Repubblica, alla Regione o all’U.E.. Prerequisiti e modalità d’esame L’esame per gli studenti frequentati si svolge normalmente in forma orale e verte su tutti gli argomenti del programma effettivamente trattati a lezione. Gli studenti non frequentanti potranno sostenere gli esami, sempre in forma orale, su tutti gli argomenti contenuti nei testi d’esame secondo il programma del corso. Per sostenere l’esame, lo studente dovrà iscriversi ad uno degli appelli previsti nel calendario. TESTI CONSIGLIATI - A. Barbera e C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, Bologna, ultima edizione - G. U. Rescigno, Corso di diritto pubblico, Zanichelli, Bologna, ultima edizione - R. Bin e G. Pitruzzella, Diritto Costituzionale, Giappichelli Editore, ultima edizione - G. Gaja, Introduzione al diritto comunitario, Roma - Bari, Laterza, ultima edizione, oppure U. Draetta, Elementi di Diritto dell’Unione Europea, Milano, Giuffrè, ultima edizione LETTURE DI APPROFONDIMENTO: - Il diritto dell'Unione Europea, Dir. A. Tizzano, Rivista, Milano, Giuffrè AA. VV., - Il processo costituente europeo, a cura di P. Bilancia, Milano, Giuffrè, 2002 (Università degli Studi di Milano - Dipartimento Giuridico - Politico) - Governo e politiche dell'Unione europea, Neill Nugent - Ed. Il Mulino 2008 È inoltre indispensabile la conoscenza diretta del testo della Costituzione italiana e la consultazione della normativa essenziale del sistema costituzionale italiano ed europeo.

MATEMATICA FINANZIARIA

Prof. Flavio Angelini I La teoria di base dell’interesse Definizioni fondamentali. Capitali e interesse. Interesse semplice e composto.Capitalizzazione a vari intervalli.Capitalizzazione continua. Mercati monetari e tassi di riferimento.Valore attuale e valore futuro. Il concetto di banca ideale. Tasso interno di rendimento. Criteri di valutazione:valore attuale netto e tasso interno di rendimento.

147

II Titoli a rendimento certo Rendite, mutui e piani d’ammortamento. Il TAEG.Obbligazioni. Rating. Il rendimento e la curva prezzo-rendimento. La Duration. Obbligazioni a tasso variabile. La struttura a termine dei tassi d’interesse. La curva dei rendimenti e la curva zero coupon. III Contratti a termine e titoli derivati Contratti e prezzi forward, Forward Rate Agreement, tassi forward.Contratti swap. Tassi swap. TESTI CONSIGLIATI D.G. Luenberger, finanza e investimenti, fondamenti matematici, Apogeo 2006 G.Castellani , M De Felice, F. Moriconi, Manuale di Finanza, Vol. I : Tassi di interesse, Mutui E Obbligazioni, Il Mulino 2005

STATISTICA

Prof.ssa Elena Stanghellini Il corso permette di acquisire gli strumenti per la comprensione degli studi quantitativi di base con cui un laureato in economia deve confrontarsi e fornisce i primi rudimenti necessari per una corretta progettazione, implementazione e presentazione di una analisi statistica.

PROGRAMMA

Parte I Analisi dei dati. CAPITOLI 1-12 Definizione e finalità della statistica descrittiva, rilevazioni statistiche. La natura dei dati, frequenze, frequenze relative percentuali e cumulate, funzione di ripartizione. Rapporti e numeri indici. Rappresentazioni grafiche. Coerenza dei valori medi, media aritmetica, mediana e media geometrica, variazione media relativa e percentuale, numeri indici complessi. Variabilità, varianza e concentrazione. Interpolazione mediante funzione lineare. Dipendenza un media. Regressione per successioni doppie di valori. Parte II Inferenza. CAPITOLI 13-18. Finalità della statistica inferenziale. Definizioni di probabilità, assiomi. Esperimento casuale e spazio degli eventi. Proprietà della funzione di probabilità. Probabilità condizionata, indipendenza di eventi, formula di Bayes. Variabili aleatorie unidimensionali, valore atteso, varianza e funzione di ripartizione. Variabili aleatorie di Bernoulli, Binomiale, Normale, chi-quadrato, t-Student. Disuguaglianza di Tchebiceff. Combinazioni lineari di variabili casuali. Legge dei grandi numeri e teorema del limite centrale. Stima puntuale e per intervallo. Verifica di ipotesi. Inferenza sui parametri del modello di regressione lineare (cenni). Testi di riferimento Forcina A. e Stanghellini E. (2005) “Elementi di Statistica per Economia”, Morlacchi Editore, Perugia. Capitoli 1-18. Testi di consultazione Borra S. e Di Ciaccio A. (2008) “Statistica”, McGraw-Hill. Per gli esercizi: “Esercizi svolti per la prova di Statistica” (2007), III Edizione, Edizioni Simone, Serie Eserciziari. Per i programmi degli insegnamenti di seguito elencati: Economia Industriale, Economia Degli Intermediari Finanziari, Finanza Aziendale , Gestione Del Capitale Circolante, Gestione Finanzaria E Valutaria, Marketing, Informatica, Matematica Generale, Microeconomia, Programmazione E Controllo- Gestione Informatica Dei Dati Aziendali, Strategie Competive D’impresa, si prega di consultare i docenti di riferimento.

148

5.2 Programmi del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale ANALISI DELLA PERFORMANCE D’IMPRESA E DI GRUPPO Prof. Alessandro Montrone PROGRAMMA Parte I: L’analisi della performance d’impresa Introduzione al sistema delle analisi di bilancio 1. Gli scopi e le tipologie delle analisi di bilancio 2. Le condizioni per l’attendibilità delle analisi di bilancio 3. La relatività dei giudizi basati sulle analisi di bilancio e l’esigenza di valori standard di riferimento 4. La “continuità” delle analisi di bilancio per il monitoraggio della performance aziendale 5. L’impostazione sistemica delle analisi di bilancio L’analisi della situazione finanziaria e patrimoniale 1. L’analisi qualitativa del capitale 2. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 3. Gli indicatori della situazione finanziaria e patrimoniale L’analisi della performance economica 1. Le modalità di riclassificazione del Conto Economico 2. Gli indicatori di performance economica Gli indici di rotazione e di durata 1. Gli indici di rotazione e di durata dei crediti e dei debiti 2. Gli indici di rotazione e di durata delle scorte L’analisi per flussi dei bilanci di impresa 1. L’informativa sulla dinamica dei flussi finanziari 2. Il rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità 3. Il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto (cenni) Casi di analisi di bilancio per indici e per flussi Parte II: L’analisi della performance di gruppo Economia, normativa e bilancio del gruppo aziendale 1. I fenomeni di aggregazione aziendale 2. Il gruppo aziendale 3. I legami azionari e i saggi di partecipazione e controllo 4. La disciplina dell’attività di direzione e coordinamento 5. Le teorie in materia di gruppi aziendali e di bilancio consolidato 6. Le funzioni, i destinatari e la capacità informativa del bilancio consolidato Il processo di armonizzazione contabile e il bilancio di gruppo 1. Il processo di armonizzazione contabile 2. Il recepimento dei Principi Contabili Internazionali 3. Il bilancio consolidato nei Principi Contabili Internazionali La redazione del bilancio consolidato 1. Le operazioni preliminari al consolidamento 2. L’eliminazione degli effetti delle operazioni interne al gruppo 3. Il consolidamento delle partecipazioni 4. Il sistema informativo del bilancio di gruppo (cenni) 5. Il bilancio consolidato dell’ente locale 6. Il bilancio consolidato dei gruppi bancari L’analisi per indici del bilancio consolidato 1. Le problematiche peculiari dell’analisi del bilancio consolidato 2. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico consolidati 3. Gli indici per l’analisi del bilancio consolidato Casi di redazione del bilancio consolidato TESTI CONSIGLIATI:

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A. Montrone, Il sistema delle analisi di bilancio per la valutazione dell’impresa, FrancoAngeli, Milano, 2005. A. Montrone, Il bilancio consolidato dei gruppi aziendali. Un quadro alla luce dei nuovi principi contabili internazionali, FrancoAngeli, Milano, 2010. MODALITÀ SVOLGIMENTO ESAME: Prova scritta con test e svolgimento di un caso di analisi di bilancio e di un caso di redazione di bilancio consolidato Prova orale (a cui si accede solo con prova scritta sufficiente) DIRITTO PRIVATO DELL'ECONOMIA-DIRITTO DEI MERCATI E DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Prof . Mezzacapo, Prof. Eroli PROGRAMMA Le fonti. L'evoluzione dell'ordinamento creditizio e finanziario. Attività bancaria, finanziaria, d'investimento e di gestione collettiva del risparmio. Intermediari bancari e finanziari. Intermediari abilitati. Gestori del risparmio. Le Autorità di settore. Le forme della vigilanza in campo creditizio e finanziario. Profili evolutivi. I mercati. Le offerte al pubblico. L'informazione societaria. TESTI CONSIGLIATI 1) AA.VV., Il sistema finanziario italiano,a cura di Capriglione, Cedam, Padova, 2005, (solo i capitoli III, IV, VIII, IX, X, XIV, XV, si consiglia comunque la lettura dei capp. I e II).

E 2) F. Capriglione, Intermediari finanziari investitori mercati, Cedam, Padova, 2008, (solo i capitoli I, III, IV, si consiglia comunque la lettura del cap. V). IN ALTERNATIVA 1) F.Annunziata, La disciplina del mercato mobiliare, Giappichelli, Torino, 2008, (solo i capitoli I, II, III, IV, V, VI, VIII, IX, X, XI, XII, XIV, XV, X ) Per i programmi dei seguenti insegnamenti : Direzione e organizzazione della produzione, Economia internazionale e delle multinazionali, Finanziamenti d’impresa, Gestione dell’innovazione d’impresa, Statistica aziendale, si prega di consultare il docente di riferimento.

5.3 Programmi del Corso di Laurea Magistrale in Economia Finanza e Controllo Aziendale (ad esaurimento) Per i programmi dei seguenti insegnamenti : Diritto tributario, Diritto del lavoro, Economia dell’ambiente, Economia della crescita e dell’innovazione, Economia sanitaria, Economia del mercato mobiliare, Gestione dei rischi d’impresa, Gestione dell’innovazione d’impresa, Metodi quantitativim per la finanza d’impresa, Politica economica, Tecniche di

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previsione economica, Teoria del portafoglio finanziario, Valutazione d’azienda e operazioni straordinarie si prega di consultare il docente di riferimento. N.B. Lo studente interessato ai programmi degli insegnamenti non più offerti nei CdL della Facoltà di Economia – sede di Terni - può consultare al riguardo la Guida dello Studente a.a. 2010/2011, disponibile sul sito della Facoltà.

6 ALTRE INFORMAZIONI

6.1 Calendario e scadenze Il seguente calendario costituisce l’unica fonte di definizione temporale dei periodi di attività e sospensione della didattica per i corsi di studio di cui alla presente Guida dello Studente. Sono da considerare giorni festivi unicamente quelli riconosciuti tali nel territorio nazionale e il 14 febbraio, festa di San Valentino, Santo Patrono della città di Terni. La didattica è suddivisa in due semestri della durata di dodici settimane effettive ciascuno, con una interruzione di una settimana, nella quale si possono tenere solo le prove intermedie in itinere, sulla base della volontà espressa dai docenti di riferimento, degli insegnamenti di almeno 9 CFU da indicare in sede di programmazione didattica. attività periodo note I Semestre (Parte A) 20.09.11 – 04.11.11 Pausa Didattica 07.11.11 – 11.11.11 I Semestre ( Parte B) 14.11.11 – 21.12.11 Vacanze di Natale:

22.12.011 al 08.01.12 Esami 09.01.12 – 17.02.12 3 appelli per gli

insegnamenti del I sem., 2 appelli per gli insegnamenti del II sem.,

II Semestre (Parte A) 20.02.12 -31. 03.12 Vacanze di Pasqua: 06.04.12 al 10.04.12

Pausa Didattica 02.04.12 -13.04.12 16.04.12 al 08.06.12 II Semestre (Parte B)

Esami

11.06.12 – 31.07.12 3 appelli per gli insegnamenti del II sem., 2 appelli per gli insegnamenti del I sem.,

03.09.12 -14. 09.12 I appello per tutte le materie

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Il Consiglio di Corso di Laurea assicura la conclusione dei corsi in essere all’entrata in vigore del presente regolamento, nonché il regolare svolgimento delle prove di esami di profitto degli insegnamenti non più attivi dall’anno accademico 2010/2011. Sessioni di Laurea

domanda esame di laurea presentazione titoli

presentazione tesi discussione tesi

9 gennaio 2012 3 febbraio 2012 23/24 febbraio 2012

26 marzo 2012 20 aprile 2012 10/11 maggio 2012

4 giugno 2012 29 giugno 2012 19/20 luglio 2012

10 settembre 2012 5 ottobre 2012 25/26 ottobre 2012

14 gennaio 2013 8 febbraio 2013 28 febbraio 2013 1 marzo 2013

1 aprile 2013 26 aprile 2013 16/17 maggio 2013

6.2 Orari di apertura Portineria Piazza Risorgimento n.1 - 05033 Collescipoli (Terni) Telefono: 0744/814206 e-mail: [email protected] La sede della Facoltà è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19.10; tutte le attività didattiche terminano alle ore 19.00. Segreteria della Presidenza dei Corsi di Studio Piazza Risorgimento n. 1 - 05033 Collescipoli (Terni) Telefono: 0744/814213 Fax: 0744/814485 e-mail: [email protected] Orario di apertura: lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Lunedì, martedì, giovedì dalle ore 14.30 alle ore 16.30 Segreteria studenti (iscrizione ai corsi, tasse universitarie, etc..) Loc. Pentima bassa n. 21 - 05100 Terni Telefono: 0744/492926; fax 0744/492917 e-mail:[email protected] Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00; martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.30

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Sito Internet Hwww.economiatr.it E’ il sito, costantemente aggiornato, dei nostri CdL, da consultare per conoscere:orari, lezioni, esami, iniziative, etc…

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PARTE V

Elenchi ed Orari

1 Professori e Ricercatori presso la Facoltà di Economia Dipartimento di Chimica (sezione di Merceologia)

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5855214 – fax 075/5855211 e–mail: direttore: prof. Antonio Laganà

Ricercatori: Antonella Jacoboni.

Dipartimento di Discipline Giuridiche ed Aziendali

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5855247 – fax 075/5855257 e–mail: [email protected] direttore prof. Libero Mario Mari Professori di I fascia: Gianfranco Cavazzoni, Luigi Farenga, Luca Ferrucci, Libero Mario

Mari, Alessandro Montrone, , Paola Musile Tanzi, Loris Nadotti , Massimo Paoli, Laura Schiuma, Goffredo Zuddas.

Professori di II fascia: Luca Bartocci, Michele Cerreta, Christian Cavazzoni, Cecilia Chirieleison, Anna Maria De Cesaris, Maria Giovanna Devetag, Lorenzo Mezzasoma, Francesco Scaglione, Annalia Scannerini, Vincenzo Troiano, Marco Versiglioni.

Ricercatori: Alberto Burchi, Andrea Bellucci, Francesco Buccellato, Simone Budelli, Andrea Cardoni, Corrado Caracciolo, Luca Castelli, Francesca Ceccacci, , Massimo Eroli,, Manuela Gallo, Marina Gigliotti, Federica Innocenti, Duccio Martelli Simone Mezzacapo, Andrea Nasini, Francesca Picciaia, Antonio Picciotti, Andrea Runfola, Fabio Santini, Simone Terzani.

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Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5855279 – fax 075/5855299 e–mail: [email protected] direttore: prof. Mauro Pagliacci Professori di I fascia: Francesco Bartolucci, Marco Boccaccio, Carlo Andrea Bollino, Bruno

Bracalente, Giuseppe Cicchitelli , Pierluigi Daddi, Elvira Lussana, Franco Moriconi, Mauro Pagliacci, Tommaso Sediari, Elena Stanghellini.

Professori di II fascia: Flavio Angelini, Davide Castellani, Gianna Figà Talamanca, Margherita Giannoni, Mauro Visaggio.

Ricercatori: Beatrice Acciaio, David Aristei, Silvia Bacci,, Cristina Montesi Marco Nicolosi, Cristiano Perugini, Francesca Pierri, Fabrizio Pompei, Luca Scrucca, Francesco Venturini.

Dipartimento di Scienze Storiche

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel 075/5855440 – fax 075/5855449 e–mail: [email protected] direttore: Prof. Carlo Carini Ricercatori: Anna Maria Falchero

Dipartimento di Istituzioni e Società

Via A. Pascoli, 20 06123 – Perugia tel. 075/5852483 – fax 075/5852476 e–mail: [email protected] direttore: prof. Roberto Segatori Ricercatori: Paola De Salvo

Ricercatori a tempo determinato

Ricercatori: Micheli Silvia

155

2 Rappresentanti degli studenti negli Organi accademici della Facoltà di Economia Consiglio di Facoltà Baldoni Ruggero, Carli Andrea, Chiurchi Alessandro, Dolce Francesca, Giancane Paola, Marturano Carlo, Mori Mattia, Paliani Filippo. Consiglio Intercorso in Scienza dell’Economia, Gestione Aziendale Finanza e Statistica Balestrieri Umberto, Balin Federico, Chiurchi Alessandro, Dolce Francesca, Erilda Bitri, Giancane Paola, Gullace Sergio, Migliorati Matteo, Mori Mattia, Palmiotto Stefania, Smacchia Stefano, Valentini Cristiano. Consiglio Intercorso in Economia del turismo Cera Marco, Guarini Andreana, Marchesi Michele, Paternò Andrea, Santocchia Francesco, Scaramuzzo Angelo Antonio, Tosti Giada. Consiglio Intercorso in Economia Aziendale Dominaci Matteo, Crescenzi Alessandro, Fiorelli Giulio, Forti Roberto, Gentileschi Francesco, Viscioletti Francesco.

156

3 Orari di apertura (Sede centrale della Facoltà, Perugia)

Portineria La Facoltà, Sede centrale, Via A. Pascoli, 20 - Perugia, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19.30. Segreteria Didattica Presso Sede Centrale della Facoltà, Via Pascoli, 20 – Perugia Tel. 075/5855453 – 075/58/55217 Fax: 075/5855221 Orario di apertura agli studenti: dal Lunedì, Mercoledì e Giovedì ore 11:30-13:30 Martedì: ore 15:00–17:00 Career Service Via G. Pascoli,20 – 06123 Perugia Tel. 075-5855261 fax 075-5855203 e-mail: [email protected] Orario di apertura: martedì e giovedì: dalle ore 12:00 alle ore 14:00 CLA Centro Laboratorio Linguistico Via Enrico dal Pozzo – 06126 Perugia Tel. 075-5856838-6800 e-mail: [email protected] Segreteria studenti (Capo della Sezione, sig.ra Carmela Gabriella Errico) c/o Polo Unico S. Andrea delle Fratte – P.za Meneghini (piano O dell’Edificio D) tel. 075/5855922 oppure 075/5855924 Orario di apertura: dal Lunedì, Mercoledì e Venerdì: ore 10:00–13:30 Martedì e Giovedì: ore 15:00–17:30

Orario di apertura Biblioteca Biblioteca del Scienze Economiche, Statistiche ed Aziendali 8.30–18.45

dal Lunedì al Venerdì (8.30-13.20 per il mese di agosto)

Laboratori

mattina Pomeriggio

Aula informatica delle Facoltà di Economia e Scienze Politiche 8.30–13.30 14.30–17.30 martedì e giovedì

Laboratorio informatico del Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica.

8.30–13.30 15.00-18.00 (venerdì pomeriggio chiuso)

157

4 Sommario Presentazione PARTE I Informazioni comuni a tutti i Corsi di laurea 7 1 - Notizie di carattere generale 7

1.1 - Il sistema dei Crediti 7 1.2 - L’offerta didattica della facoltà di Economia 13 1.3 - Corsi di Dottorato di ricerca 14 1.4 - Valutazione della didattica 14 1.5 1.6

- Organizzazione della didattica - Esame di Laurea triennale

14 15

1.7 - Esame di Laurea Magistrale 16 1.8 - Servizio orientamento al lavoro e incontro con le imprese 16 1.9

1.10

- La Scuola di Formazione alla professione di Dottore Commercialista - Gli Organi della Facoltà

19 19

PARTE II Sede di Perugia: Lauree e Lauree Magistrali di area

Economico-aziendale

1 Informazioni comuni 21 1.1 Accesso e durata dei Corsi di Laurea Triennale 22 1.2 Accesso e durata dei Corsi di Laurea Magistrale 23 1.3 Calendario e scadenze 24 1.4 Cambiamento di Corso di laurea 26 1.5 Riconoscimento di crediti formativi 26 1.6 Commissione paritetica per la didattica 28 1.7 Accordi interuniversitari per lo scambio di studenti 28 1.8 Tutorato 29 1.9 Modalità di assegnazione e valutazione della prova finale 30

1.10

1.11

1.12

Modalità di assegnazione e valutazione della tesi ai fini del conseguimento della Laurea Magistrale Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative a scelta dello studente nei corsi di Laurea Triennali (ex D.M. 270/2004) Riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività formative a scelta dello studente nei corsi di Laurea Magistrali (ex D.M. 270/2004)

31 32 33

1.13 Associazioni studentesche 34 1.14 Insegnamenti attivati nell’anno accademico 2011-2012 35

Corsi di laurea 43 2 Corso di Laurea in Economia Aziendale 43

2.1 Obiettivi formativi e prospettive professionali 43 2.2 Curricula 44

3 Corso di laurea Magistrale in Economia e Management 49 3.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali 49 3.2 Curricula 50

158

4 Corso di Laurea Magistrale in Amministrazione e Legislazione Aziendale

51

4.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali 51 4.2 Curriculum 52

5 Corso di laurea Magistrale in Finanza e Metodi Quantitativi per l’Economia

53

5.1 Obiettivi formativi e sbocchi professionali 53 5.2 Curricula 54

6 Programma degli insegnamenti attivati 57 PARTE III Sede di Assisi: Laurea triennale in Economia Internazionale

del Turismo, laurea triennale in Economia del Turismo (ad esaurimento)

111

1 Presentazione 112 2 Corso di laurea (Interateneo) in Economia Internazionale del

Turismo 112

3 Corso di Laurea in Economia del turismo (ad esaurimento) 116 3.1 Propedeuticità 117

4 Organizzazione dell’attività didattica 117 5 Informazioni generali a tutti i Corsi di studio 119

5.1 Calendario 119 6 Programma Socrates-Erasmus 119 7 Insegnamenti attivati nell’anno accademico 2011-2012 120 8 Programmi degli insegnamenti dei Corsi di studio della sede di

Assisi 122

PARTE IV Sede di Terni: Laurea triennale in economia Aziendale e

Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale, Laurea magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale (ad esaurimento)

125

1 I Corsi di studio della sede universitaria di Terni 126 2 Corso di Laurea in Economia Aziendale 126

2.1 Obiettivi formativi caratterizzanti la classe ed ambiti occupazionali 126 2.2 Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso

formativo 127

2.3 Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3 comma 7)

128

2.4 Conoscenze richieste per l’accesso (DM 270/04, art. 6 commi 1 e 2)

129

2.5 Caratteristiche della prova finale 130 2.6 Percorso formativo 130 2.7 Le propedeuticità e obblighi di frequenza 133 2.8 Gli insegnamenti attivati nell’anno accademico 2011-2012 133

3 Corso di Laurea Magistrale in Economia e Direzione Aziendale 135 3.1 Obiettivi formativi, sbocchi occupazionali e professionali 135 3.2 Conoscenze richieste per l’accesso e organizzazione dell’attività

didattica 136

3.3 Percorso formativo 138 3.4 Gli insegnamenti attivati nell’anno accademico 2011-2012 140

159

4 Corso di Laurea Magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale (ad esaurimento)

140

4.1 Percorso formativo 141 4.2 Gli insegnamenti attivati nell’anno accademico 2011-2012 142

5 Programma degli insegnamenti 144 5.1 Programmi del corso di laurea in Economia Aziendale 144 5.2 Programmi del corso di laurea magistrale in Economia e Direzione

Aziendale 148

5.3 Programmi del corso di laurea magistrale in Economia, Finanza e Controllo Aziendale (ad esaurimento)

149

6 Altre informazioni 150 6.1 Calendario e scadenze 150 6.2 Orari di apertura 151

PARTE V Elenchi ed orari 153

1 Professori, Ricercatori e Assistenti in servizio di ruolo presso la Facoltà di Economia

153

2 Rappresentanti degli studenti negli Organi accademici della Facoltà di Economia

155

3 Orari di apertura (sede centrale della Facoltà, Perugia) 156 4 Sommario 157