Università degli Studi di Napoli FEDERICO II - energymed.it FRUNZO - Universita... · Calore...
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BIOGAS: OPPORTUNITÀ E PROSPETTIVE FUTURE
Prof. Luigi FrunzoUniversità degli studi di Napoli «Federico II»
Il Progetto RE-MIDA REattore Modulare per la produzione di bioIDrogeno Applicazione alla filiera lattiero casearia
Napoli, Mostra d’Oltremare, 9 Aprile 2015
Università degli Studi di NapoliFEDERICO II
DOMANDA DI ENERGIA SEMPRE CRESCENTE
Utilizzo dei combustibili fossili tradizionali
2H2 + O2 H2O
IntroduzioneL’Idrogeno: Il Carburante del futuro
• È L'ELEMENTO CHIMICO PIÙ DIFFUSO DELL'UNIVERSO
• A TEMPERATURA AMBIENTE È UN GAS, LEGGERO, INCOLORE, INODORE, NON TOSSICO, MA ALTAMENTE COMBUSTIBILE
• È L'ELEMENTO CHIMICO PIÙ DIFFUSO DELL'UNIVERSO
• A TEMPERATURA AMBIENTE È UN GAS, LEGGERO, INCOLORE, INODORE, NON TOSSICO, MA ALTAMENTE COMBUSTIBILE
Potere calorifico
superiore
141,90 MJ/Kg
11,89 MJ/m3
Potere calorifico inferiore 119,90 MJ/Kg
10,05 MJ/m3
Temperatura di auto-
ignizione
858 K
Limite di ignizione aerea 4÷75 (vol. %)
Miscela stechiometrica
aerea
29,53 (vol. %)
Temperatura di
combustione aerea
2,318 K
Coefficiente di diffusione 0,61 cm2/s
Calore specifico 14,89 KJ/(kg K)
Numero di ottano 130
Flashpoint -6,67 K
Intervallo di
infiammabilità
4÷75 %
Carburante Potere Calorifico Inferiore
Idrogeno 119,90 MJ/Kg
Metano 50 MJ/Kg
Benzina 40÷45 MJ/Kg
Propano 46,35 MJ/Kg
Metanolo 19,37 MJ/Kg
IntroduzioneL’Idrogeno: Il Carburante del futuro
CLASSIFICAZIONE DELLE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE DELL’IDROGENO IN FUNZIONE DELL’ENERGIA IMPIEGATA
PROCESSI TERMOCHIMICI
PROCESSI TERMOCHIMICI
PROCESSI ELETTROCHIMICI
PROCESSI ELETTROCHIMICI
PROCESSI BIOLOGICIPROCESSI
BIOLOGICI
steam reforming pirolisi
gassificazioneossidazione parziale
non catalitica
elettrolisifotoelettrolisifotovoltaico
biofotolisidark fermentation
fotofermentazione
CLASSIFICAZIONE DELLE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE DELL’IDROGENO IN FUNZIONE DELLE FONTI IMPIEGATE
FONTI NON RINNOVABILI
FONTI NON RINNOVABILI
FONTI RINNOVABILI
FONTI RINNOVABILI
gas naturalecarboneprodotti petroliferinucleare
eolicosole
idrogeotermicobiomasse
IntroduzioneL’Idrogeno: Il Carburante del futuro
Dark FermentationProduzione di idrogeno mediante fermentazione batterica
Substrati organici
FRAZIONE SOLIDAMacromolecole organiche
FRAZIONE LIQUIDAAcidi volatili
H2
Dark FermentationC6H12O6 + 2H2O → 2CH3COOH + 2CO2 + 4H2(Glucosio) (Acetato)
FotofermentationProduzione di idrogeno mediante colture batteriche
fototrofiche
Acidi volatili
FRAZIONE SOLIDAMacromolecole organiche
H2Luce solare
Substrati organici FRAZIONE SOLIDA
Macromolecole organiche
FRAZIONE LIQUIDA
Acidi volatili
H2 H2EFFLUENTE
Biomassa solida
Digestato
CH4
Ciclo CombinatoMassimizzazione della produzione energetica mediante processi biologici
Progetto RE‐MIDA
Il Progetto, finanziato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale PSR Campania 2007-2013, Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e settore forestale, ha previsto la realizzazione di un impianto per l’attuazione in serie di due processi biologici volto alla produzione di un flusso gassoso caratterizzato da elevato tenore di idrogeno,
Progetto RE‐MIDA
FASI DEL PROGETTOFASI DEL PROGETTO
1) OTTIMIZZAZIONE dei principali parametri ingegneristico-gestionali (HRT, temperatura, OLR, composizione percentuale del biogas, etc.) idonei all’individuazione delle condizioni ottimali di esercizio in termini di rese depurative e produzione di bioidrogeno.
1) Attività in scala laboratorio1) Dark Fermentation2) Photo Fermentation
2) ASSEMBLAGGIO del prototipo in scala pilota presso le officine della Cooperativa ElettroMeccanica Sud CEMS di Nola.
3) MONITORAGGIO delle condizioni operative mediante rilevazione continua. Attività che sarà effettuata presso il LARA del DICEA.
4) INSTALLAZIONE dell’impianto per la validazione sul campo presso l’Azienda Agricola Colangelo Davide sita in Capaccio (SA)
1) OTTIMIZZAZIONE dei principali parametri ingegneristico-gestionali (HRT, temperatura, OLR, composizione percentuale del biogas, etc.) idonei all’individuazione delle condizioni ottimali di esercizio in termini di rese depurative e produzione di bioidrogeno.
1) Attività in scala laboratorio1) Dark Fermentation2) Photo Fermentation
2) ASSEMBLAGGIO del prototipo in scala pilota presso le officine della Cooperativa ElettroMeccanica Sud CEMS di Nola.
3) MONITORAGGIO delle condizioni operative mediante rilevazione continua. Attività che sarà effettuata presso il LARA del DICEA.
4) INSTALLAZIONE dell’impianto per la validazione sul campo presso l’Azienda Agricola Colangelo Davide sita in Capaccio (SA)
MetodologiaProve ed Analisi effettuate presso il L.A.R.A
MetodologiaProve ed Analisi effettuate presso il L.A.R.A
Soluzione 1.5% HCL
MetodologiaProve ed Analisi effettuate presso il L.A.R.A
Analisi della composizione del biogas e degli acidi grassi volatili
RisultatiIngegnerizzazione del processo di Dark Fermentation
OBIETTIVI SPECIFICI DELLA SPERIMENTAZIONEOBIETTIVI SPECIFICI DELLA SPERIMENTAZIONE
1) INDIVIDUARE IL PRETRATTAMENTO PIÙ EFFICIENTE PER SELEZIONARE LA BIOMASSA1) INDIVIDUARE IL PRETRATTAMENTO PIÙ EFFICIENTE PER SELEZIONARE LA BIOMASSA
2) VALUTARE IL POTENZIALE DI BIO-IDROGENAZIONE MEDIANTE “DARK FERMENTATION”DI DIVERSI SCARTI AGROINDUSTRIALI2) VALUTARE IL POTENZIALE DI BIO-IDROGENAZIONE MEDIANTE “DARK FERMENTATION”DI DIVERSI SCARTI AGROINDUSTRIALI
3) VALUTARE L’EFFETTO DELLA GRANULOMETRIA NEL PROCESSO DI BIOIDROGENAZIONE3) VALUTARE L’EFFETTO DELLA GRANULOMETRIA NEL PROCESSO DI BIOIDROGENAZIONE
4) VALUTARE L’EFFETTO DEL DIVERSO PH INIZIALE4) VALUTARE L’EFFETTO DEL DIVERSO PH INIZIALE
5) VALUTARE L’EFFETTO DEL RAPPORTO FOOD/MASS5) VALUTARE L’EFFETTO DEL RAPPORTO FOOD/MASS
6) PRETRATTAMENTI SU SUBSTRATI LIGNOCELLULOSICI6) PRETRATTAMENTI SU SUBSTRATI LIGNOCELLULOSICI
RisultatiPotenziale di Bio‐Idrogenazione di diversi scarti agricoli
VALUTAZIONE DEL POTENZIALE DI BIO-IDROGENAZIONE MEDIANTE “DARK FERMENTATION”DI DIVERSI SCARTI AGROINDUSTRIALI
VALUTAZIONE DEL POTENZIALE DI BIO-IDROGENAZIONE MEDIANTE “DARK FERMENTATION”DI DIVERSI SCARTI AGROINDUSTRIALI
SUBSTRATOSUBSTRATO
SCARTI ORTOFRUTTICOLI
DI PATATE E ZUCCA
SCARTI ORTOFRUTTICOLI
DI FINOCCHIO
REFLUO BUFALINO
SCARTI DELLA MACELLAZIONE
(sangue secco)
REFLUO OLEARIO
SANSA 14 REATTORI (2 DEDICATI AL
BIANCO)MANTENUTI IN CONDIZIONI
MESOFILE A 36°C
VOLUME DI IDROGENO MISURATO
TRAMITE METODOLOGIA VOLUMETRICA
MONITORAGGIO:•VFAs
•pH•RESE DI
BIOIDROGENAZIONE•ANALISI GAS
RisultatiPotenziale di Bio‐Idrogenazione di diversi scarti agricoli
MAX RESA SCARTI ORTOFRUTTICOLIMAX RESA SCARTI ORTOFRUTTICOLI
PRODUZIONE DI IDROGENOSI CONCLUDE IN 5-6 GIORNI IN MEDIA
PRODUZIONE DI IDROGENOSI CONCLUDE IN 5-6 GIORNI IN MEDIA
FASE INIZIALE: PICCHI DI PRODUZIONEFASE INIZIALE: PICCHI DI PRODUZIONE
I SUBSTRATI CONTENENTI CARBOIDRATI SONO QUELLI OTTIMALI
I SUBSTRATI CONTENENTI CARBOIDRATI SONO QUELLI OTTIMALI
ml H2 g‐1 SVS.O.(p‐z) R.B. S.S. S.O.(f) S R.O. B171,8 151,98 102,62 74,52 71,35 62,46 16,43
RisultatiPotenziale di Bio‐Idrogenazione di diversi scarti agricoli
LE CONCENTRAZIONI DI VFAs SONO USATE COME INDICATORI DEL PROCESSOLE CONCENTRAZIONI DI VFAs SONO USATE COME INDICATORI DEL PROCESSO
VARIAZIONI REPENTINE CON INCREMENTO DELLE CONCENTRAZIONI INDICANO CHE IL PROCESSO È IN ROTTA VERSO PROCESSI ACIDOGENICI
VARIAZIONI REPENTINE CON INCREMENTO DELLE CONCENTRAZIONI INDICANO CHE IL PROCESSO È IN ROTTA VERSO PROCESSI ACIDOGENICI
LE CONCENTRAZIONI DI VFAs SONO DOMINATE DALLA PRESENZA DI ACIDO ACETICO E PROPIONICOLE CONCENTRAZIONI DI VFAs SONO DOMINATE DALLA PRESENZA DI ACIDO ACETICO E PROPIONICORIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI H2 ALL’AUMENTARE DELLE CONCENTRAZIONI DEGLI ACIDIRIDUZIONE DELLA PRODUZIONE DI H2 ALL’AUMENTARE DELLE CONCENTRAZIONI DEGLI ACIDI
MetodologiaProve ed Analisi effettuate presso il L.A.R.A
Ia parte - Studi condotti su una coltura pura di Rhodobacter sphaeroidesIa parte - Studi condotti su una coltura pura di Rhodobacter sphaeroides
IIa parte - Studi condotti su una coltura mista in cui sono presenti PNSIIa parte - Studi condotti su una coltura mista in cui sono presenti PNS
AssemblaggioAssemblaggio del prototipo presso le officine CEMS
SOCIETÀ COOPERATIVA CEMSImpianti Tecnologici
Via San Gennaro 366, 80035 - Nola Piazzolla - (NA)
AssemblaggioAssemblaggio del prototipo presso le officine CEMS
Sviluppi Futuri
Progetto RE‐MIDA
Grazie a tutti per la cortese attenzione.