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Università degli Studi di Milano Studi Umanistici Anno accademico 2018-2019 GUIDA AI LABORATORI CORSO DI LAUREA IN LETTERE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN LETTERE MODERNE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA DELL’ANTICHITÀ Presidente del Corso di Laurea, prof. ssa Claudia Berra A cura di M. Lauretta Moioli (settembre 2018)

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Università degli Studi di Milano Studi Umanistici

Anno accademico 2018-2019

GUIDA AI LABORATORI

CORSO DI LAUREA IN LETTERE

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN LETTERE MODERNE

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FILOLOGIA, LETTERATURE E STORIA

DELL’ANTICHITÀ

Presidente del Corso di Laurea, prof. ssa Claudia Berra

A cura di M. Lauretta Moioli (settembre 2018)

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S O M M A R I O PREMESSA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3

PRESENTAZIONE dei laboratori . . . . . . . . . . . . . . . 4 LABORATORI del Corso di Laurea in Lettere . . . . . . 6 PROSPETTO generale dei Laboratori . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 I CONTENUTI dei Laboratori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 LABORATORI specifici delle lauree MAGISTRALI . . . 32

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PREMESSA

Nei nostri percorsi di studio i laboratori rivestono un ruolo peculiare e

significativo. La loro struttura didattica consente un rapporto più diretto

con il docente e una posizione più dinamica dello studente, sollecitato in

vario modo a farsi parte attiva nelle lezioni, a esercitarsi sui contenuti e sui

metodi proposti (da qui il vincolo del numero massimo di iscritti).

I laboratori sono un ambito didattico strategico per il consolidamento di

importanti abilità di base, in primo luogo di scrittura e di ricerca

bibliografica, la cui sicura padronanza è essenziale anche per la qualità

dell'elaborato finale. In considerazione del ruolo chiave dell'addestramento

alla produzione testuale si è scelto di proporre diversi laboratori che, sin

dal titolo, mettono al centro l'attività di scrittura e di specificare nelle

singole presentazioni il tipo di testi che gli studenti sono chiamati a

elaborare.

I laboratori sono altrettanto l'ambito didattico che permette una prima

conoscenza di aspetti salienti di alcuni ambienti di lavoro verso i quali le

nostre lauree tradizionalmente conducono, così come consente di

rafforzare i fondamenti delle competenze disciplinari.

Sono dunque un'opportunità preziosa, da sfruttare al meglio. Con

attenzione nella scelta (a partire dalla lettura accurata delle brevi

presentazioni contenute in questa guida). E con impegno nello svolgimento

delle attività, scritte e orali, proposte dai docenti. Di nuovo, e più ancora di

quanto accade con i corsi, la remunerazione del lavoro didattico svolto

dipende strettamente dalla convinzione e dall'investimento di energie con

cui lo si compie.

La Presidente del Corso di Laurea in Lettere

Claudia Berra

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PRESENTAZIONE DEI LABORATORI

Il regolamento del Corso di Laurea triennale in Lettere e quelli delle

lauree magistrali prevedono l’acquisizione di crediti in diversi laboratori.

Il conseguimento di tali crediti è obbligatorio (ovvero, senza di essi, non è

possibile laurearsi). Quindi è opportuno che lo studente programmi la

frequenza ai laboratori con una distribuzione adeguata nel percorso

accademico.

Ciascun laboratorio vale 3 crediti (3 cfu).

Gli studenti del Triennio di Lettere devono acquisire 6 crediti in attività

didattiche integrative, che corrispondono alla frequenza a due laboratori

scelti fra tutti quelli elencati nelle pagine seguenti per il Triennio (e,

volendo, scelti anche tra i laboratori attivati da altri Corsi di Laurea,

purché aperti al Corso di Laurea in Lettere, e purché dedicati a studenti

della laurea triennale).

Gli studenti delle lauree magistrali devono ugualmente acquisire 6 crediti

in attività didattiche integrative, che corrispondono alla frequenza a due

laboratori.

La scelta dei laboratori è completamente libera, nei limiti dei posti

disponibili.

L’unico vincolo è che uno studente della laurea Triennale non può

iscriversi ai laboratori riservati alla laurea Magistrale, mentre è possibile

ad uno studente magistrale frequentare quelli del triennio, purché non

l’abbia già seguito in precedenza (nel suo percorso triennale).

Riassumendo: gli studenti della Laurea triennale possono iscriversi a

qualsiasi laboratorio del Corso di Laurea in Lettere (e a quelli attivati da

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altri Corsi di Laurea nella Facoltà, purché siano aperti agli studenti della

laurea triennale di Lettere).

Gli studenti delle Lauree magistrali possono iscriversi a qualsiasi

laboratorio, sia della Laurea triennale, sia della magistrale (sia a quelli

attivati da altri Corsi di Laurea, purché aperti agli studenti di Lettere),

purché non sia un laboratorio già seguito in passato nel loro percorso

triennale.

Nessun laboratorio può essere ripetuto.

I contenuti dei laboratori sono presentati nelle pagine successive di questo

opuscolo.

Per un aggiornamento tempestivo sulle modalità di iscrizione ai singoli

laboratori, come su tutti gli altri aspetti della didattica quotidiana, è

opportuno che gli studenti verifichino almeno con cadenza settimanale la

propria casella di posta elettronica unimi, tenendola alleggerita

periodicamente, al fine di evitare la perdita di messaggi, come avviene se

la casella resta affollata oltre la capienza.

Per informarsi di eventuali altri Laboratori organizzati dalla Facoltà si

invita a consultare periodicamente il sito della Facoltà stessa, di Studi

Umanistici, ovvero:

http://www.studiumanistici.unimi.it/

Si ricorda, infine, che gli studenti del Triennio di Lettere devono acquisire

obbligatoriamente tre crediti nella Conoscenza di una lingua europea,

crediti possono essere ottenuti anche mediante forme di “Accertamento

linguistico” organizzate dalla Facoltà, per cui si rimanda alla consultazione

della pagina web:

http://www.studiumanistici.unimi.it/

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LABORATORI del Corso di Laurea in Lettere

(per studenti del triennio e dei bienni magistrali

di Filologia, Letterature e Storia dell’antichità e di Lettere moderne)

Ognuno di questi laboratori fa conseguire tre crediti.

Sono aperti anche agli studenti delle lauree specialistiche, le quali

pure ne hanno di loro specifici (per cui si veda da pag. 35).

Anche i laboratori presentati in questa sezione sono tenuti in

entrambi i semestri dell’anno accademico: dall’elenco che segue si può

rilevare quali siano previsti nel primo, quali nel secondo semestre.

L’iscrizione ai laboratori elencati qui di séguito è articolata sui due

semestri dell’anno accademico.

Per il primo semestre, le iscrizioni si svolgono nella seconda metà di

settembre/primi di ottobre; per il secondo semestre nell’ultima settimana

di gennaio e nella prima di febbraio. Le date specifiche saranno diffuse

tempestivamente via mail agli studenti e sul sito del Corso di laurea –

http://users2.unimi.it/cdl-lettere/ - nell’area dei Laboratori. Sono anche

pubblicate delle locandine nelle bacheche del Dipartimento di Studi

letterari, filologici e linguistici.

Come ci si iscrive:

accedendo al sistema SIFA, secondo le istruzioni che saranno inviate

con la Locandina dei laboratori attivati.

Ci si presenterà quindi all’inizio del laboratorio, secondo date e aule

specificate nella locandina. Le lezioni si compongono di 20 ore

strutturate, di solito divise in dieci incontri, uno alla settimana.

Durante la frequenza al laboratorio, lo studente dovrà poi

iscriversi alla verbalizzazione, sempre nel sistema SIFA in modo da

accedere alla verbalizzazione dei crediti.

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La procedura, analoga a quella seguita normalmente per l’iscrizione

agli esami, deve avvenire secondo il calendario seguente:

per i laboratori del primo semestre nel periodo dal 15 al 30 novembre

2018;

per i laboratori del secondo semestre, dal 1° al 20 aprile 2019.

Tutte le informazioni pratiche saranno illustrate prima dell’inizio di

ciascun semestre (dopo verso la fine di settembre per il I semestre,

dopo la metà di gennaio per il II semestre) in una locandina che verrà

diffusa via mail a tutti gli studenti, alla loro casella postale.

Detta locandina sarà pubblicata anche, qui, nel sito del Corso di

Laurea - http://users2.unimi.it/cdl-lettere/ - nell’area dei Laboratori e in

formato cartaceo presso le bacheche principali del Dipartimento di Studi

Letterari Filologici e linguistici.

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PROSPETTO GENERALE DEI LABORATORI

specificamente attivati dal Corso di laurea in Lettere, dei quali si dà una

presentazione analitica nelle pagine successive (contenuti e programmi di

ciascuno).

Ecco qui un prospetto complessivo dei laboratori specificamente

attivati dal Corso di laurea in Lettere, dei quali si dà una presentazione

analitica nelle pagine successive (contenuti e programmi di ciascuno).

CORSO DI LAUREA IN

LETTERE

A.A. 2018 -

19

Docente Titolo del laboratorio

Corso di

laurea

Seme-

stre

Baricci, Erica

Aramaico – principianti Triennio

*)

I sem.

Baragetti, Stefania Archivi in rete: testi letterari

italiani tra filologia e

commento (Parini e Pascoli)

Triennio I sem.

Gagetti, Elisabetta Arti del lusso nelle corti

ellenistiche (IV – I sec. a.C.)

Triennio I sem.

Tagliani, Roberto Didattica delle letterature

romanze

Triennio I sem.

Docente in via di

definizione

Ecdotica e tradizioni

manoscritte dei testi in

volgare

Triennio II sem.

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Docente in via di

definizione

Editoria scolastica: il lavoro

redazionale dal progetto

editoriale al pre-stampa

Triennio II sem.

Borsa, Paolo

Filologia e critica dantesca

Triennio

I sem.

Docente in via di

definizione

Fonti per lo studio della

letteratura greca

Triennio II sem.

Docente in via di

definizione

Funzioni e norme delle

istituzioni culturali:

il distretto editoriale milanese

Triennio I sem.

Gallazzi, Claudio I materiali scrittori nel

mondo antico: caratteristiche

e ritrovamenti

Triennio II sem.

Docente in via di

definizione

Il teatro antico sulla scena

contemporanea

Triennio II sem.

Docente in via di

definizione

Introduzione a In Design

Triennio I sem.

Docente in via di

definizione

Introduzione alla critica

neotestamentaria

Triennio II sem.

Fornasetti, Alice L’editoria per ragazzi

Triennio I sem.

Docente in via di

definizione

L’estetica indiana attraverso

le fonti testuali

Triennio II sem.

Dario Mantovani L’etimologia: latino e lingue

romanze

Triennio I sem.

Docente in via di

definizione

La traduzione letteraria: dalla

teoria alla prassi editoriale

Triennio II

sem.

Moioli, M.

Lauretta

Libri e lettori attraverso i

secoli

Triennio II sem.

Baricci, Erica Lingua Ebraica – principianti Triennio I sem.

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Docente in via di

definizione

Lingua Neogreca

Triennio II sem.

Docente in via di

definizione

Linguaggi visivi nella

redazione del libro

Triennio II sem.

Loreto, Antonio Metrica italiana Triennio

II sem.

Docente in via di

definizione

Metrica romanza

Triennio II sem.

Docente in via di

definizione

Narrativa in redazione: dalla

scelta alla pubblicazione

Triennio II sem.

Guglielmetti,

Rossana

Paleografia e trasmissione dei

testi in scrittura latina

Triennio II sem.

Mancini, Fabrizia Professione Docente

Triennio I sem.

Docente in via di

definizione

Professione Docente di

Italiano per stranieri

Triennio I sem.

Docente in via di

definizione

Progettare la promozione

della lettura

Triennio II sem.

Docente in via di

definizione

Scritture professionali –

laboratorio telematico e

frontale

Triennio

II sem.

Docente in via di

definizione

Tradurre per la scena.

Triennio

II sem.

Nuvoli, Giuliana Vitalità della scrittura. Poesia

e narrativa contemporanea

Triennio

II sem.

Docente in via di

definizione

Dal lavoro in redazione alla

raccolta della notizia. Come si

crea un giornale

Magistr. I sem.

Clerici, Luca

Generi critici di servizio: la

biografia

Magistr.

II sem.

Docente in via di

definizione

Giornalismo 2.0 Magistr. I sem.

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Docente in via di

definizione

Il mestiere del formatore in

azienda

Magistr.

I sem.

Rosa, Giovanna Il patto narrativo nel romanzo

otto-novecentesco

Magistr. I sem.

Docente in via di

definizione

Problemi di didattica della

Letteratura italiana

contemporanea

Magistr.

II sem.

Nota: ( *)

Se il laboratorio è indicato come “Triennio” può essere fruito sia dagli

studenti della laurea triennale, sia da quelli delle lauree magistrali

(antichisti e modernisti).

Se è indicato come “Magistrale”, significa che è riservato agli studenti

delle lauree magistrali.

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I CONTENUTI DEI LABORATORI

Aramaico - Principianti

dr.ssa Erica Baricci (I sem.)

Il laboratorio è un’introduzione all’aramaico biblico, con qualche

incursione nell’aramaico talmudico.

Oggetto delle lezioni saranno l’acquisizione dell’alfabeto e di alcuni

elementi base della morfologia: l’articolo, il nome e l’aggettivo, il nesso

genitivale, i primi elementi della coniugazione del verbo forte.

Le lezioni saranno divise in una prima parte di spiegazioni

grammaticali e in una seconda parte in cui gli studenti saranno guidati a

turno nella lettura e traduzione di brani semplici in aramaico tratti dalla

letteratura biblica e talmudica.

Il materiale sarà fornito a lezione. Non è previsto un test finale.

Archivi in rete: testi letterari italiani tra filologia e commento

(Parini e Pascoli)

dr.ssa Stefania Baragetti (I sem.)

Attraverso lo studio di alcuni componimenti poetici di particolare

rilevanza storica e letteraria del Sette e dell’Ottocento italiano, il

laboratorio intende offrire agli studenti che abbiano interesse per la storia

dei testi l’occasione di cimentarsi nello studio delle “stratificazioni” che il

componimento assume nei vari passaggi, dalla prima elaborazione testuale

ai processi variantistici, fino alle edizioni a stampa; operazione, questa,

che è oggi possibile compiere grazie a una ricca strumentazione

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bibliografica, spesso di alto valore, e alla possibilità, impensabile fino a

pochi anni fa, di accedere in rete agli archivi degli autori (autografi,

documenti, carteggi).

Si farà riferimento, in particolare, a Giuseppe Parini, oggi al centro di

importanti iniziative editoriali che mettono a frutto le carte del poeta

conservate principalmente presso la Biblioteca Ambrosiana, e a Giovanni

Pascoli, i cui manoscritti sono liberamente consultabili negli archivi web

(mentre manca tuttora un’edizione criticamente fondata dei testi delle

ultime raccolte, o di sezioni di esse).

L’obiettivo è quello di consentire agli studenti, grazie a un lavoro

comune, di consolidare le competenze filologiche, mettendo alla prova le

proprie capacità e misurandosi con le problematiche connesse alle fasi di

costituzione del testo.

Sulla base dei risultati, sarà anche possibile verificare la fortuna

editoriale di singoli componimenti, collaborare alla loro interpretazione e

al commento (con particolare riguardo alle fonti, al contesto e agli aspetti

di lingua e stile) e proporre contributi puntuali, da destinare alla

divulgazione a stampa o su supporto digitale.

Arti del lusso nelle corti ellenistiche (IV – I sec. a.C.)

dr.ssa Elisabetta Gagetti (I sem.)

Obiettivo del laboratorio è portare gli studenti alla conoscenza dei

cosiddetti “materiali difficili”, oggetti che rientrano nell’ambito delle arti

del lusso, di alto valore materiale e formale, di norma trascurati nella

manualistica, che per sua natura deve concentrarsi sulle cosiddette “arti

maggiori”.

Dopo le conquiste orientali di Alessandro il Macedone, manufatti di

pregio – come intagli e cammei (questi ultimi precedentemente pressoché

sconosciuti nel mondo greco), particolari forme di vasellame in metallo

prezioso, stoffe di pregio, arredi di lusso – raggiungono l’Occidente, così

come probabilmente artigiani in grado di padroneggiare le tecniche della

loro produzione.

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In un brevissimo lasso di tempo, in tutte le nuove capitali dei regni

ellenistici queste arti fioriscono negli atelier di corte, con una doppia

ricaduta.

Da un lato, molto rapidamente si assiste a una produzione parallela in

materiali meno costosi: per esempio si imitano in ceramica le forme dei

vasi in argento; dall’altro, la presenza dell’immagine del dinasta su sigilli

utilizzati in documenti d’archivio, conservatisi non direttamente ma nelle

cretule – impronte in argilla, apposte su documenti conservati in archivi

distrutti dal fuoco, ciò che ha comportato la cottura dell’argilla cruda sulla

quale i sigilli erano stati impressi – fornisce uno strumento essenziale per

la conoscenza della ritrattistica regale.

Infine, a seguito delle conquiste di Roma – soprattutto dopo la

vittoria di Ottaviano su Cleopatra, ma già il trionfo su Mitridate aveva

mostrato ai Romani oggetti di valore mai visti – gemme intagliate e

cammei; statuette a tutto tondo in pietra dura; vasellame in oro, argento e

anche lavorato in blocchi di sardonice, cristallo di rocca e fluorite; arredi

di pregio e stoffe intessute d’oro verranno prodotti anche nel nuovo centro

del potere, dove una classe in particolare, i cosiddetti “cammei di stato”,

diventa un eccezionale documento dell’autorappresentazione imperiale.

Didattica delle letterature romanze

prof. Roberto Tagliani (I sem.)

Pensato specificamente per gli studenti che intendano intraprendere

la professione docente, il laboratorio offre un inquadramento generale

delle metodologie più efficaci per affrontare la didattica della storia

letteraria, in prospettiva comparata e con uno sguardo che, per temi e titoli

esemplari, attraversa i secoli, dalle origini medievali alle differenti

espressioni della modernità.

Il laboratorio mette al centro l’analisi e l’interpretazione del testo

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letterario, fornendo strumenti e tecniche per utilizzare i testi letterari sia

nell’alfabetizzazione linguistica e stilistico-retorica dei discenti (in specie

quelli della scuola secondaria di secondo grado), sia per insegnare la storia

letteraria dell’Europa romanza attraverso l’indagine diretta sui testi.

Il materiale sarà fornito a lezione. Non è previsto un test finale, ma

una discussione collettiva dei percorsi didattici presentati.

Ecdotica e tradizioni manoscritte dei testi in volgare

Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio si rivolge non solo agli studenti che desiderino

cimentarsi nell’edizione critica di un testo in volgare, ma anche a tutti

coloro che vogliano affinare la propria capacità di utilizzo pienamente

consapevole e approfondito delle edizioni medesime: la loro importanza è

infatti tale da essere strumenti di lavoro irrinunciabili per lo studio dei testi

e della loro storia culturale.

Si traccerà innanzitutto un articolato profilo storico dello sviluppo

degli studi ecdotici – dagli albori delle tecniche scientifiche fino alle più

recenti evoluzioni dell’approccio neo-lachmanniano –, concentrandosi

sulle innovazioni metodologiche determinate proprio dal tentativo di

risolvere problematiche peculiari delle tradizioni manoscritte volgari. Sarà

così possibile discutere in maniera seminariale le particolarità di alcune

edizioni a diverso titolo significative, storiche e recenti.

Le ultime lezioni del laboratorio saranno dedicate all’allestimento

collettivo dell’edizione critica di un testo breve; a ogni studente sarà

richiesto di contribuire al lavoro attraverso la trascrizione di una parte del

corpus testimoniale e l’attiva partecipazione alla discussione in classe.

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Editoria scolastica: il lavoro redazionale dal progetto editoriale

al pre-stampa

Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio è incentrato sul lavoro redazionale per la produzione di

manuali di area umanistica (italiano, storia, geografia) destinati alla scuola

secondaria di primo e secondo grado.

Le competenze per la valutazione di contenuti destinati alla

formazione scolastica, e la conoscenza delle tecniche e dei protocolli

connessi alla loro produzione, sono utili per le professioni collegate al

settore dell’editoria scolastica (redazione, editing, stesura di contenuti) e

per l’insegnamento.

Programma:

- L’editoria scolastica: il settore e il mercato.

- Sistema di istruzione pubblica e prodotti scolastici.

- Progettare un manuale misto: cartaceo e digitale.

- Il progetto grafico. La ricerca iconografica.

- La redazione dei testi cartacei e digitali (nozioni di editing).

- Elaborazione di testi per la comunicazione e il marketing.

Sono previste esercitazioni scritte di elaborazione dei testi.

Filologia e critica dantesca

dr. Paolo Borsa (I sem.)

Il laboratorio è rivolto a studenti che abbiano già una buona

conoscenza della letteratura italiana antica e, in particolare, dell’opera di

Dante Alighieri.

Nel corso delle venti ore, il docente illustrerà da un lato modi e

forme della tradizione manoscritta della letteratura delle origini, dall’altro

affronterà alcuni nodi tematici di primaria importanza – tra letteratura,

storia e storia del pensiero – per l’interpretazione della poesia di Dante.

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Fonti per lo studio della letteratura greca

Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio si propone di fornire agli studenti della laurea triennale

gli strumenti per analizzare e interpretare i testi letterari greci grazie

all’ausilio di alcune fonti “complementari” talvolta trascurate

nell’approccio alla letteratura greca, ma tuttavia fondamentali per una

ricezione globale dei testi antichi nel loro contesto storico e culturale.

Nel corso delle 20 ore di didattica si prenderanno in considerazione i

seguenti aspetti:

Fonti papiracee. Si esaminerà il ruolo fondamentale svolto dai

papiri per la trasmissione di testi letterari nuovi, con particolare attenzione

ad alcune recenti e sensazionali scoperte (nuovo papiro di Saffo, nuovo

Artemidoro).

Fonti epigrafiche. Si esamineranno epigrammi di epoca arcaica e

classica iscritti su pietra che, per il loro diretto rapporto con il supporto

materiale, esemplificano le caratteristiche di questo genere letterario nella

sua fase più antica (epigramma di Phrasikleia, epigrammi di Simonide per

i caduti nelle Guerre Persiane).

Fonti iconografiche. Si esamineranno alcune fonti iconografiche

(ceramica e statuaria) funzionali all’interpretazione dei testi letterari (le

statue degli atleti vincitori e gli epinici, le rappresentazioni iconografiche

dei miti troiani e i testi omerici).

Al termine del laboratorio a ciascuno studente sarà richiesto di

stendere un breve elaborato su uno dei temi proposti dall’insegnante.

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Funzioni e norme delle istituzioni culturali:

il distretto editoriale milanese

Docente in via di definizione (I sem.)

Milano, comunemente riconosciuta a livello nazionale e

internazionale come capitale della moda, del design, della finanza, è anche

una città a forte densità editoriale.

A Milano sono nate e proseguono la propria attività moltissime case

editrici, il che presuppone la presenza di un tessuto diffuso di

professionisti che qui vivono, lavorano, si incontrano. Traduttori,

illustratori, grafici, agenti letterari, librai, e così via. Non solo: Milano è la

città dove si vendono e leggono più libri, e dotata di un sistema

bibliotecario all'avanguardia. Una città per i lettori.

Il corso si propone di porre alcune evidenze qualitative e quantitative

di questa ricchezza e di ragionare sul funzionamento delle istituzioni

culturali che operano nel mondo dei libri e della lettura.

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I materiali scrittori nel mondo antico: caratteristiche e ritrovamenti prof. Claudio Gallazzi (II sem.)

Nelle 20 ore previste per il laboratorio, dapprima saranno

trattati i materiali impiegati per scrivere nel Vicino Oriente, nei paesi

mediterranei ed in Europa dal IV millennio a.C. all’epoca medievale.

In particolare, saranno descritte le caratteristiche dei supporti su cui

la scrittura era stesa (papiro, cuoio, pergamena, tavolette di argilla,

tavolette lignee, tavolette cerate, ostraka, schegge di pietra, lamine di

metallo, tessuto, ossa, carta), e degli strumenti e dei prodotti che si

utilizzavano per stenderla (calami, stili, penne, inchiostri).

Per tutti i manufatti esaminati saranno esibiti esemplari originali,

ovvero riproduzioni, che consentiranno ai frequentanti di acquisire un’idea

precisa dei vari materiali.

Successivamente si illustreranno i ritrovamenti di papiri, rotoli di

cuoio, pergamene, ostraka e tavolette effettuati in Egitto e altrove, e si

descriveranno i contesti archeologici in cui tali scoperte sono avvenute in

passato ed avvengono ancora ai nostri giorni.

Il teatro antico sulla scena contemporanea

Docente in via di definizione (II sem.)

“Ogni rappresentazione, più o meno riuscita, può illuminare anche

per contrasto aspetti poco comprensibili alla sola lettura", scrive Oliver

Taplin, pioniere di questo campo di studi.

Il laboratorio è finalizzato a comprendere cosa sia, sulle scene di

oggi, il dramma antico e si rivolge a un duplice fruitore.

Allo studioso di antichità classica viene offerta la possibilità di

approfondire un campo che dai tradizionali curricula classici è troppo

spesso bandito. Allo studioso di storia del teatro verranno invece messi a

disposizione alcuni strumenti per indagare le messe in scena

contemporanee: per comprendere le multiformi influenze provenienti dal

teatro classico, occorre acquisire alcune tra le coordinate fondamentali del

contesto d’origine. Si indagheranno dunque da un lato i riferimenti

cronologici, le nozioni sui luoghi e sui tempi del teatro nell’Atene classica;

dall’altro le modalità e le prassi della rappresentazione del classico nella

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contemporaneità. Conoscere il passato per cogliere la discontinuità con il

presente.

Il laboratorio propone inoltre tre momenti di incontro con registi,

attori ed esperti di teatro contemporaneo, che lavorano in collaborazione

con la rivista teatrale "Stratagemmi”. Verrà richiesta un'analisi critica

(scritta o orale) di uno spettacolo a scelta, che mostri l'acquisizione degli

strumenti necessari per interpretare le riprese del classico: la disamina

della traduzione e dell'eventuale adattamento drammaturgico; lo studio e la

decodifica dell'intervento registico.

Introduzione a InDesign

Docente in via di definizione ( I sem.)

InDesign è il programma di impaginazione più utilizzato nel mondo

dell’editoria libraria.

Il laboratorio intende proporre agli studenti un corso

che permetta di acquisire le competenze di base necessarie

all’impaginazione di un testo.

A partire da una breve introduzione sulla filiera editoriale, utile per

comprendere in che punto si innesta il lavoro dell’impaginatore, e da una

veloce panoramica sull’utilizzo di Word in redazione, si approfondiranno

gli aspetti e gli strumenti fondamentali di InDesign: come si imposta un

documento, il formato della pagina e il layout del libro; come si importa il

testo; come si creano e si gestiscono le pagine mastro, gli stili di paragrafo

e gli stili di carattere; come si utilizzano correttamente le immagini; come

si esporta il <pdf> per la stampa; come si crea il pacchetto.

Introduzione alla critica neotestamentaria

Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio intende fornire agli studenti i presupposti essenziali per

un’introduzione all’analisi, ermeneutica e conoscenza critica della

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letteratura biblica neotestamentaria.

Nello specifico, scopo del laboratorio sarà quello di affrontare i

caposaldi della metodologia scientifica del Nuovo Testamento attraverso la

descrizione storico-critica della formazione della primitiva letteratura

paleocristiana. In tal modo, critica testuale, critica letteraria, teoria delle

forme, critica delle redazioni verranno presentate come risposta ai

principali interrogativi storiografici posti dall’emergere, entro il primo

secolo, di una letteratura cristiana propriamente detta.

Le esercitazioni che verranno condotte e le esemplificazioni fornite,

quindi, serviranno a descrivere l’effettiva efficacia della strumentazione

critica di cui si è dotata la ricerca scientifica per affrontare i numerosi

elementi controversi (di configurazione testuale, interazione letteraria,

contenuto e tradizione) che caratterizzano questa documentazione.

L'editoria per ragazzi

dr. ssa Alice Fornasetti (I sem.)

Pur essendosi sviluppata più tardi rispetto ad altri Paesi, come per

esempio quelli anglosassoni, l'editoria per ragazzi in Italia si presenta

come una realtà articolata ed estremamente vivace, grazie ai numerosi

autori e illustratori, alla passione e all'investimento di editori e librai, al

legame con le scuole, le biblioteche e la promozione alla lettura. Inoltre, i

libri per ragazzi hanno caratteristiche e complessità molto specifiche, che

li rendono per certi versi completamente diversi da quelli dedicati a un

pubblico adulto.

Il laboratorio si propone di analizzare le caratteristiche di questo

mondo affascinante e sempre in evoluzione, sia per quanto riguarda gli

attori, i contenuti, i meccanismi economici e di vendita, sia per quanto

riguarda la produzione e confezione dei libri.

Nell'ottica di affrontare il tema anche dal punto di vista "operativo", e

per entrare meglio nella realtà descritta, agli studenti verrà chiesto di

leggere alcuni brevi testi per ragazzi, editi o inediti, di analizzare

impaginati, copertine e dati insieme alla Docente e di produrre una scheda

di lettura di uno dei testi letti.

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Si prevede inoltre la presenza di alcuni ospiti, professionisti che

rappresentino insieme alla Docente gli aspetti più rilevanti del mondo

dell'editoria per ragazzi italiana.

L’estetica indiana attraverso le fonti testuali

Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio intende offrire una panoramica sulle origini e lo

sviluppo dell’estetica indiana attraverso la lettura in traduzione e il

commento delle fonti testuali pertinenti.

Nate nell’ambito della riflessione teorica sul teatro, le speculazioni

indiane sul rasa – il “sentimento” che pervade appunto l’opera teatrale –

si sono poi estese all’ambito letterario e a quello delle arti visive,

assumendo connotazioni diverse e arrivando a permeare anche gli studi

contemporanei sull’estetica indiana.

Il termine rasa si è in effetti caricato nei secoli di significati diversi,

fino a comprendere sfumature che sono state rese attraverso la traduzione

“esperienza estetica”, proposta da Raniero Gnoli con riferimento all’opera

del filosofo indiano Abhinavagupta (X secolo).

Il laboratorio permetterà di seguire l’evoluzione del concetto di rasa

e di altre nozioni chiave dell’estetica indiana, attraverso la lettura dei passi

salienti di opere fondamentali quali il Natyasastra (Bharata Muni), il

Dasarupa (Dhanamjaya), lo Dhvanyaloka (Anandavardana), i commentari

di Abhinavagupta, il Citrasutra del Visnudharmottara e i testi di alcuni

degli studiosi che hanno profondamente segnato gli studi contemporanei

sull’arte e l’estetica indiane, come Ananda K. Coomaraswamy e Heinrich

Zimmer.

L’etimologia: latino e lingue romanze

dr. Dario Mantovani (I sem.)

Nel laboratorio saranno trattati i principali aspetti della disciplina

etimologica; sarà anzitutto tracciato un excursus sulla storia della

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disciplina, dall’antichità classica all’Umanesimo, all’avvento della

moderna scienza etimologica ottocentesca (nelle sue ramificazioni che

comprendono anche onomastica e toponomastica).

Si mostrerà poi nella pratica in quale modo le parole del vocabolario

moderno siano connesse alle loro radici antiche nella loro evoluzione

fonetica e morfologica e, al tempo stesso, come le trasformazioni del

lessico non siano semplicemente un fatto meccanico ma siano anche

condizionate da fattori sociali, culturali, antropologici.

Gli studenti apprenderanno l’uso di strumenti di ricerca quali

dizionari etimologici e grammatiche storiche e sperimenteranno l’indagine

etimologica su testi della letteratura italiana e romanza.

Sono previste due esercitazioni (una intermedia, dopo tre lezioni, e

una conclusiva) e una prova in itinere in classe, che si svolgerà dopo le

prime cinque lezioni frontali.

La traduzione letteraria: dalla teoria alla prassi editoriale

Docente in via di definizione (II sem.)

Negli ultimi anni, la traduzione ha assunto crescente visibilità: dalla

nascita dei translation studies negli anni Settanta, la sua presenza si è

definitivamente consolidata nei curricula accademici; a livello

professionale la figura del traduttore ha assunto contorni maggiormente

definiti, come testimoniato dal proliferare di pubblicazioni, riviste ed

eventi dedicati alla traduzione.

Non solo, nell’epoca della letteratura globale la traduzione è

diventata un momento cruciale della produzione letteraria. Il laboratorio si

propone di riflettere sulla comunicazione tra i due ambiti della “teoria” e

della “prassi editoriale”: a tal fine, oltre alla trattazione delle questioni più

rilevanti nell’ambito dei translation studies, il laboratorio prevede

esercitazioni pratiche su diverse tipologie testuali, svolte sotto la

supervisione della docente.

Durante il corso si lavorerà principalmente su testi in lingua inglese e

francese (compatibilmente con le conoscenze linguistiche degli studenti).

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Per l’ottenimento finale dei crediti, gli iscritti dovranno tenere una

presentazione su un argomento concordato con la docente.

Libri e lettori attraverso i secoli

dr.ssa Maria Lauretta Moioli (II sem.)

Il laboratorio si propone di esplorare il rapporto tra libri e lettori

dall'antichità greco-romana al Medioevo, con alcuni excursus, per gli

argomenti che si prestano, nell’attualità culturale.

Seguendo un percorso cronologico dai lettori antichi ai moderni,

saranno esaminati i diversi modi del leggere e del pensare ai libri, visti sia

attraverso i condizionamenti posti dai materiali scrittòri (il papiro, la

pergamena, le tavolette lignee, la carta di stracci) sia attraverso le forme

stesse dei libri che vanno dal rotolo ai diversi formati del codice, dal

manoscritto alla stampa, all’e-book.

Particolare rilevanza sarà data all’esame dei diversi tipi di lettori e di

letture (la lettura silenziosa, quella ad alta voce; la lettura di studio e di

intrattenimento; leggere per sé oppure in pubblico) come possiamo

conoscerli attraverso le fonti antiche. Gli studenti saranno invitati anche a

coglierne le possibili attualizzazioni nel proprio vissuto di lettori.

A tutti sarà chiesto un piccolo lavoro su temi a scelta (e attinenti al

Laboratorio) della docente o dello studente:

agli studenti del Triennio un articolo di giornalismo culturale (lunghezza

indicativa: 7000 battute), agli studenti Magistrali una piccola conferenza.

Cura particolare verrà dedicata alla correzione dei lavori scritti e, per

gli interventi orali, ai problemi di public speaking.

Si prevede una partecipazione attiva degli studenti, i quali potranno

così:

approfondire il tema nel mondo antico e coglierne gli importanti

riferimenti nella realtà culturale europea anche contemporanea; riflettere

sulle proprie modalità di lettura; rafforzare le abilità espressive nello

scrivere o nel parlare di argomenti culturali.

Immagini e altri materiali saranno diffusi anche attraverso la “classe

telematica”, costituita dalla mailing list dei partecipanti al Laboratorio.

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Lingua ebraica - principianti

dr.ssa Erica Baricci (I sem.)

Il laboratorio è un’introduzione all’ebraico biblico. Oggetto delle

lezioni saranno l’acquisizione dell’alfabeto e di alcuni elementi di base

della morfologia: l’articolo, il nome e l’aggettivo, il nesso genitivale, i

primi elementi della coniugazione del verbo forte.

Le lezioni saranno divise in una prima parte di spiegazione degli

argomenti e in una seconda parte i cui gli studenti saranno guidati a turno

nella lettura e traduzione di esercizi di livello elementare e brani semplici

tratti dalla Bibbia, volti a consolidare progressivamente le loro conoscenze

della lingua.

Il materiale sarà fornito a lezione. Non è previsto un test finale.

Lingua neogreca

Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio è rivolto agli studenti del Corso di laurea in Lettere -è

tuttavia auspicabile lo studio del greco classico nella scuola secondaria -e

si propone di offrire le basi strutturali e lessicali della lingua greca di oggi

che permettono la comunicazione elementare passiva e attiva.

Attraverso la lettura di testi semplici e di esercitazioni guidate lo

studente acquisirà la capacità di recepire informazioni orali e scritte e di

comunicare su argomenti elementari in situazioni reali che permettono la

comunicazione elementare passiva e attiva.

Viene richiesta una partecipazione attiva e costante alle

esercitazioni proposte a lezione ed alla lettura dei materiali attinenti al

Laboratorio, che saranno diffusi attraverso la mailing-list dei partecipanti.

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Linguaggi visivi nella redazione del libro Docente in via di definizione (II sem.)

L’immagine – fotografica o disegnata, immobile o in movimento –

oggi è un fattore fondamentale nel libro e si affianca con pari dignità al

testo.

Il lavoro editoriale richiede perciò la capacità di interpretare il

significato delle immagini in funzione della comunicazione con il lettore e

la padronanza di competenze strutturali di sceneggiatura per integrare

correttamente i linguaggi della visione in un prodotto editoriale efficace e

coerente.

Il laboratorio si propone di illustrare i principali fenomeni di

ibridazione tra testo e linguaggi visivi nel mondo del libro attraverso

l’analisi del ruolo dell’immagine nella copertina e nelle pagine dei libri di

differenti generi editoriali.

È richiesta la partecipazione attiva a due esercitazioni: la scelta di

un’immagine per la copertina di un libro e un progetto generale di

distribuzione dei contenuti di un libro di testi e immagini.

Non sono richieste capacità grafiche specifiche né è necessaria la

conoscenza di programmi di trattamento delle immagini. In gioco saranno

solo l’equilibrio dei contenuti verbali e visivi, e la scelta delle immagini da

usare.

Metrica italiana

Antonio Loreto (I sem.)

Il laboratorio intende illustrare gli istituti fondamentali della metrica

italiana seguendone in prospettiva diacronica l’utilizzo e il valore nel

canone letterario, dalle origini al Novecento, con l’ausilio di un’antologia

di testi esemplari allestita dal docente. Si tratteranno forme, versi, figure

metriche, rime.

Gli studenti concluderanno il laboratorio attraverso una prova scritta

che verifichi l’acquisizione delle principali nozioni teoriche e storiche,

nonché la capacità di descrivere correttamente l’aspetto formale di un testo

versificato.

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Metrica romanza

Docente in via di definizione (II sem.)

Narrativa in redazione: dalla scelta alla pubblicazione

Docente in via di definizione (II sem.)

Il lavoro in redazione sul testo. L’arte dell’ascolto e della riscrittura.

Che cosa fa uno scrittore nella propria stanza e che cosa fa un editor in

casa editrice. Da dove si comincia a lavorare e quando si deve

finire. L'accordatura del testo. Come smontare e rimontare un testo

secondo finalità diverse. Editing stilistico e redazionale. Ripetizioni,

punteggiatura e spazi bianchi. Il paratesto: la confezione, i testi di

accompagnamento e di complemento. Alcune evoluzioni e cambiamenti

del fare redazione e del fare editing nell'era digitale.

Esercitazioni: redazionare un testo breve e fare un esercizio di

editing.

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Paleografia e trasmissione dei testi in scrittura latina

prof.ssa Rossana Guglielmetti (II sem.)

Il laboratorio mira a introdurre gli studenti alla lettura diretta dei

manoscritti in scrittura latina, nei quali si tramanda fino all’invenzione

della stampa la produzione letteraria sia latina (classica, medievale e

umanistica), sia nei vari volgari dell’Europa occidentale. Si forniranno

nozioni di base sulle modalità di produzione e circolazione dei codici e sul

metodo per il loro studio a fini ecdotici, e si presenteranno le principali

scritture in caratteri latini dalle origini al XV secolo, con relative

esercitazioni di lettura su riproduzioni di manoscritti.

Il laboratorio è rivolto agli studenti intenzionati a svolgere elaborati

finali di natura filologica o interessati alla storia della produzione libraria e

della ricezione dei testi.

Professione Docente

dr.ssa Fabrizia Mancini (I sem.)

Il laboratorio mira a far riflettere gli studenti sul paradigma

scientifico nella professione Docente.

Si baserà sulla didattica delle competenze, dell’integrazione e

dell’inclusione, unendo le questioni teoriche agli aspetti pratici e

artigianali del mestiere.

Verranno lette criticamente le categorie didattiche della

programmazione, verifica e valutazione. Seguendo tali criteri, verranno

presentate a scopo esemplificativo alcune Unità didattiche di

apprendimento.

Agli studenti sarà richiesta una partecipazione attiva con

l’elaborazione e la presentazione di Unità didattiche, sulle quali

saranno aperte discussioni guidate.

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Professione Docente di Italiano per stranieri

Docente in via di definizione (I sem.)

Il laboratorio si propone di fornire agli studenti le conoscenze basilari

per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri, un compito che si fa

al giorno d’oggi sempre più poliedrico e specializzato, sia per la crescente

presenza (e richiesta) della lingua italiana nel mondo, sia per le nuove

realtà dell’immigrazione e per l’affermazione di una società multietnica e

multiculturale.

Attraverso esemplificazioni ed esercitazioni pratiche, il laboratorio

mira a fornire alla futura classe docente le indicazioni metodologiche che

la recente glottodidattica ritiene fondamentali per l’apprendimento

dell’italiano L2.

Durante il laboratorio viene richiesta una partecipazione attiva alle

discussioni e alle esercitazioni proposte dalla docente.

Progettare la promozione della lettura

Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio vuole offrire alcuni strumenti elementari per orientarsi

e informarsi nel panorama editoriale e culturale contemporaneo.

Il laboratorio usa il sito: cultura18blog

(http://cultura18blog.wordpress.com/).

In particolare, cercheremo di:

- conoscere ed analizzare i supplementi o gli inserti culturali dei principali

quotidiani italiani e alcuni siti e blog con significative sezioni dedicate alla

cultura;

- progettare e realizzare strumenti e modalità di mediazione culturale

adatti a un pubblico giovane;

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- arricchire i contenuti di cultura18blog, per sviluppare e sperimentare le

conoscenze acquisite.

A ciascun partecipante al laboratorio sarà richiesto di:

- compilare una breve scheda di auto-presentazione da pubblicare su

cultura18blog;

- leggere e commentare ogni settimana due o tre articoli su supplementi e

siti culturali;

- realizzare post (testo, immagine, audio, video) da pubblicare su

cultura18blog;

- curare redazionalmente e pubblicare su cultura18blog questo materiale.

Scritture professionali – laboratorio telematico e frontale

Docente in via di definizione (II sem.)

Tradurre per la scena:

Docente in via di definizione (II sem.)

Negli ultimi decenni gli studiosi di letteratura greca si sono resi conto

sempre più e sempre meglio che i testi del teatro attico (tragedie e

commedie) sono testi destinati alla rappresentazione, quindi alla fruizione

orale e istantanea della performance. Questa consapevolezza ha molto

aiutato a una miglior interpretazione, cioè a una interpretazione che dia

spazio al messaggio immediato dei testi (da intendere come “copioni” più

che come “libri”). Come conseguenza di ciò, è crescente il numero di

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studiosi del teatro greco (quindi di “filologi”, secondo le categorie

scientifiche comunemente in uso) che si impegnano nella riproposizione

scenica dei drammi antichi, collaborando – quali traduttori e “adattatori” –

con compagnie e registi teatrali.

Ne traggono vantaggio gli allestimenti, che possono contare sulla

competenza di specialisti, ma ne traggono vantaggio gli antichisti stessi,

poiché la dimensione “orale” dei testi – che emerge con assoluta evidenza

nel lavoro di traduzione e di messa in scena – è un presupposto

fondamentale per la loro intelligenza.

Il laboratorio sui Cavalieri si rivolge a studenti che abbiano un

particolare interesse per il teatro antico e si propone di coinvolgerli in una

riflessione teorica sulla traduzione e, soprattutto, in un lavoro seminariale

di traduzione.

Il docente terrà alcune lezioni introduttive, in cui illustrerà quali sono

i problemi più rilevanti del tradurre testi teatrali (soprattutto nel caso di

drammi della Commedia Antica), e darà poi spazio alle prove di

traduzione degli studenti stessi, che proporranno le loro versioni italiane

delle scene loro assegnate.

A commentare le soluzioni traduttive degli studenti potranno essere

chiamati anche, occasionalmente, altri esperti di teatro antico ovvero

registi teatrali che si sono misurati con la messa in scena di drammi

aristofaneschi.

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LABORATORI SPECIFICI DELLE LAUREE MAGISTRALI

I seguenti laboratori, concepiti come momenti di approfondimento

disciplinare, sono destinati ai soli studenti delle lauree magistrali: alcuni

sono specificamente indirizzati agli studenti di Scienze dell’antichità, altri

agli studenti di Lettere moderne; tutti possono essere usufruiti dagli

studenti di entrambi i corsi di laurea.

Ciascun laboratorio dà tre crediti.

Secondo l’ordinamento corrente, lo studente delle lauree magistrali,

modernista o antichista, deve conseguire un totale di sei crediti dalle

attività didattiche integrative, quindi deve scegliere due laboratori.

Dal lavoro in redazione alla raccolta della notizia.

Come si crea un giornale

Docente in via di definizione (I sem.)

Oggi quotidiani e periodici si sono trasformati in contenitori

multimediali, con una difficile intersecazione tra due media niente affatto

simili: il giornale cartaceo e quello digitale, l’edizione da vendere in

edicola e quella per il web.

Ma, come sosteneva Marshall McLuhan, se è vero che il mezzo è il

messaggio, anche la notizia cambia a secondo del canale di comunicazione

su cui si esprime?

E come si fa a costruire un giornale che deve ragionare su due

medium così diversi tra loro e spesso persino in competizione?

Che tipo di lavoro si svolge in una redazione e al suo esterno? Come

si trova una notizia e che cosa fa notizia e cosa no, alla luce della velocità

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di comunicazione offerta dal web e di consumo o logoramento della stessa

attraverso i social?

Il corso si propone di raccontare e sperimentare tutto ciò fino alla

comprensione di come si costruisce un vero e proprio giornale, attraverso

le riunioni di redazione e la scrittura di articoli giornalistici, cercando di

cogliere le differenze di linguaggio.

(solo per studenti magistrali)

Generi critici di servizio: la biografia

prof. Luca Clerici (II sem.)

Il laboratorio propone un ragionamento introduttivo sulle scritture

dell’io sia letterarie sia semi ed extra-letterarie, per poi soffermarsi sulla

biografia dello scrittore come genere specifico della produzione critica “di

servizio”, di cui fornisce una panoramica (dall’edizione annotata e

commentata alla bibliografia).

La biografia critica di impianto monografico si definisce per analogia

e differenza rispetto a tipologie affini come la cronologia e la voce

biografica di enciclopedie e dizionari, e si costruisce sulla base di materiali

originali di diversa indole: documenti di varia natura, epistolari e

corrispondenze, testimonianze e interviste a testimoni, tradizione specifica

degli studi ecc. Naturalmente la monografia di taglio biografico richiede

alcune scelte compositive determinanti, a partire dalla prospettiva della

voce critica, impersonale o partecipe, impostata “a priori” o “a posteriori”

rispetto alle vicende del soggetto raccontato. E a variare è anche il tasso di

narratività, l’aderenza alle fonti, il loro utilizzo e la loro esibizione,

soprattutto nel caso degli scrittori, le cui opere rivelano sempre, in modo

più e meno esplicito, riferimenti alla propria esistenza.

L’impostazione dello studio biografico comporta infine una

componente interpretativa che può essere esplicita o implicita, nonché

l’adozione di uno stile specifico.

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Il laboratorio, di carattere interattivo, prevede la partecipazione di 25

studenti che lavoreranno d’intesa con il docente su materiali messi a

disposizione durante gli incontri.

Si tratterà di operare confronti, produrre analisi, formulare ipotesi

interpretative, leggere criticamente biografie o parti di biografie,

tradizionali ma anche innovative – come nel caso delle biografie in forma

di graphic novel –, individuandone gli elementi costitutivi e le principali

scelte di composizione.

(solo per studenti magistrali)

Giornalismo 2.0

Docente in via di definizione (I sem.)

Sul finire del 2004 l’editore Tim O’Reilly parla per la prima volta di

2.0. Il Web stava cambiando e con esso il nostro rapporto con la Rete.

Questo ha variato i tempi, le regole, la fruizione, le fonti e l’accesso

dell’informazione giornalistica.

Il Laboratorio di Giornalismo 2.0 intende offrire una panoramica

sui cambiamenti, gli strumenti utilizzati, la convivenza con le notizie false

e quelle verosimili, con un approccio pratico che permetta ai frequentanti

di comprendere le dinamiche dei Social Media applicate alla scrittura

giornalistica.

Ai frequentanti verrà richiesto di produrre analisi comparate tra le

diverse testate e le diverse fonti, nonché la produzione di articoli e post per

diffondere le notizie, con uno sguardo critico sul significato di fake news e

post-verità.

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(solo per studenti magistrali)

Il mestiere del formatore in azienda

Docente in via di definizione (I sem.)

Il laboratorio si propone di presentare gli elementi principali della

professione del consulente formatore in azienda.

Verranno approfondite le principali fasi del processo di formazione:

l'analisi dei fabbisogni formativi interni alle realtà aziendali, la fase di

progettazione degli interventi di consulenza per lo sviluppo delle

competenze e infine la parte di gestione dell’aula.

Il laboratorio ha un carattere fortemente interattivo ed esperienziale,

è costruito come un percorso attivo durante il quale gli studenti saranno

coinvolti in prima persona a sperimentare attività di formazione

normalmente dedicate a figure professionali all’interno di processi

organizzativi aziendali.

Il laboratorio è concepito come un percorso di conoscenza del

significato della formazione come leva dello sviluppo delle competenze

comportamentali in azienda.

Il patto narrativo nel romanzo otto-novecentesco

prof.ssa Giovanna Rosa (I sem.)

Il laboratorio intende affinare gli strumenti di analisi critico-

metodologici al fine di attuare un raccordo stretto fra gli insegnamenti di

Letteratura italiana contemporanea del triennio di Lettere e quelli del

biennio magistrale di Lettere moderne.

Per meglio mettere a fuoco le dinamiche che, nel sistema letterario

della modernità, regolano attività di scrittura, inclinazioni di lettura,

mediazioni editoriali, gli incontri si concentreranno sugli incipit di alcune

opere esemplari.

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Agli studenti verrà richiesto un impegno di lettura e di esposizione,

orale o scritta, su un romanzo novecentesco, scelto all’interno di un elenco

presentato e discusso all’inizio del lavoro seminariale.

(solo per studenti magistrali)

Problemi di didattica della Letteratura italiana contemporanea Docente in via di definizione (II sem.)

Il laboratorio si propone di affrontare alcuni aspetti istituzionali,

metodologici e pedagogici inerenti all’insegnamento della letteratura

italiana contemporanea nei diversi ordini di scuola.

Verranno affrontati in chiave didattica alcuni nodi critici

fondamentali (canone, sistema dei generi, evoluzione della forma

romanzo, linee di tendenza poetiche, lettura letteraria...) e si illustreranno

differenti strumenti e approcci didattici (percorsi tematici e

interdisciplinari, uso delle nuove tecnologie…) con cui è possibile

impostare lo studio della letteratura italiana dei secoli XIX-XX nella

scuola secondaria di I e II grado.

Le lezioni avranno un taglio seminariale e prevedono una

partecipazione attiva e costante alla discussione. Agli studenti saranno

richieste l'elaborazione e la presentazione di un possibile percorso

didattico/lezione su un argomento inerente le tematiche affrontate durante

il laboratorio. (Il numero contenuto di posti è finalizzato alla

presentazione e alla discussione collettiva degli elaborati).

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