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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI - FACOLTA’ DI ECONOMIA SEDE DI TARANTO CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI – A.A. 2005/2006 Insegnamento impartito dal Prof. GIUSEPPE RESTA Periodo di insegnamento: II semestre I costi dei differenti fattori produttivi elementari – Sistema produttivo e aziende industriali – L’organizzazione ed il sistema informativo – I riparti - Metodologie e scelte della CO.AN. - Nozione e calcolo del costo di produzione – I costi standard – La CO.AN. ed i suoi contenuti - Metodologie di calcolo dei costi: direct costing, full costing (su base unica e su base multipla), i costi dei prodotti congiunti – I centri di costo - Contabilità per centri di costo – La produzione tecnica e i processi produttivi nella azienda industriale - Il punto di equilibrio Certificazione ISO – La CO.AN. e le nuove frontiere - Calcolo dei costi di particolari tipologie di aziende – Varie forme di rilevazione della CO.AN.. Gli argomenti fondamentali saranno supportati da opportune esercitazioni. TESTI CONSIGLIATI - FACCHINETTI I. – Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni aziendali. Ed. IL SOLE 24ORE – ultima edizione.

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI - FACOLTA’ DI ECONOMIA

SEDE DI TARANTO

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE

ANALISI E CONTABILITA’ DEI COSTI – A.A. 2005/2006

Insegnamento impartito dal Prof. GIUSEPPE RESTA Periodo di insegnamento: II semestre

I costi dei differenti fattori produttivi elementari – Sistema produttivo e aziende industriali – L’organizzazione ed il sistema informativo – I riparti - Metodologie e scelte della CO.AN. - Nozione e calcolo del costo di produzione – I costi standard – La CO.AN. ed i suoi contenuti - Metodologie di calcolo dei costi: direct costing, full costing (su base unica e su base multipla), i costi dei prodotti congiunti – I centri di costo - Contabilità per centri di costo – La produzione tecnica e i processi produttivi nella azienda industriale - Il punto di equilibrio – Certificazione ISO – La CO.AN. e le nuove frontiere - Calcolo dei costi di particolari tipologie di aziende – Varie forme di rilevazione della CO.AN.. Gli argomenti fondamentali saranno supportati da opportune esercitazioni. TESTI CONSIGLIATI - FACCHINETTI I. – Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni aziendali. Ed. IL SOLE

24ORE – ultima edizione.

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Programma di Demografia Prof. Umberto Salinas

Anno Accademico 2005-2006 Facoltà di Economia

(Sede di Taranto) Parte generale Introduzione alla Demografia. Definizioni e schema di Lexis. Le rilevazioni demografiche. Le caratteristiche strutturali della popolazione. La mortalità. Le tavole di mortalità. La fecondità. La mortalità infantile. La nuzialità. Le migrazioni. Teorie sullo sviluppo della popolazione. Gli schemi della popolazione stazionaria e della popolazione stabile. Proiezioni e previsioni demografiche. I flussi immigratori. immigrazione regolare e clandestina. La popolazione mondiale: recenti tendenze e prospettive. Parte Speciale (una parte a scelta dello studente) Struttura della presenza straniera in Italia. I flussi immigratori in Italia ed il processo d’integrazione. Evoluzione strutturale della famiglia in Italia. Testi consigliati: DI COMITE L. – CHIASSINO G., Elementi di demografia, Cacucci, Bari, 1995. Dispense del docente. (Le dispense sono disponibili presso la segreteria e presso il sito internet del Dipartimento di Statistica Facoltà di Economia relativo al docente: http://www.dipstatistica. uniba.it/professori/salinas.htm)

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Diritto amministrativo

(comune per i corsi di laurea in Economia e commercio ed in Economia aziendale) Anno accademico 2005 – 2006 Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

La pubblica amministrazione: organizzazione e profili costituzionali. L’attività amministrativa in generale. Le situazioni giuridiche soggettive I principi costituzionali. Il procedimento amministrativo: principi e fasi. Il provvedimento amministrativo: efficacia ed invalidità. L’attività di diritto privato. La responsabilità della pubblica amministrazione.

Testi consigliati: Vincenzo Cerulli Irelli, Principi di diritto amministrativo, I, Giuffrè editore, Milano 2005 (pagine 1- 160) da integrare con la disciplina del procedimento amministrativo e con il provvedimento amministrativo e la sua la patologia, argomenti che possono essere studiati da Elio Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Giuffrè editore, Milano 2005 (pagine ), oppure da Sabino Cassese (a cura di), Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffrè editore, Milano 2005 (pagine 187 – 231, 235 – 283)

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DIRITTO CIVILE (semestrale)

sede di Taranto

prof. Fabrizio Panza e-mail: [email protected]

Programma Le successioni per causa di morte. Principi generali; eredità e legato; apertura della successione; patti successori; giacenza dell’eredità; la capacità a succedere; l’indegnità; la rappresentazione; l’accrescimento; le sostituzioni. L’acquisto dell’eredità e la rinuncia. L’accettazione dell’eredità; l’accettazione con beneficio di inventario;la separazione del patrimonio del defunto; l’azione di petizione ereditaria; l’erede apparente; la rinuncia dell’eredità. La successione legittima. Fondamento e presupposto; gli eredi legittimi; la successione dello Stato; cenni alle vocazioni anomale con funzione produttiva: l’art. 230 bis c.c. in particolare. La successione dei legittimari. Fondamento e natura; le categorie di legittimari; la quota legittima; la riunione fittizia; l’azione di riduzione. La successione testamentaria. L’art.1324 c.c e la riluttanza della dottrina ad estendere al testamento le regole stabilite in materia di contratto, le teorie che negano la natura negoziale del testamento; natura e caratteri del testamento: la revocabilità ed il limite dell’affidamento; il declino del divieto dei patti successori; la personalità, il testamento congiuntivo; l’unilateralità; la forma del testamento: il problema del testamento orale ed del testamento per relationem; i requisiti soggettivi: la capacità di testare e di ricevere per testamento; il ruolo della volontà nel testamento: testamento apparente, vizi della volontà, simulazione, fiducia, riserva mentale; l’interpretazione del testamento; il contenuto: il legato di cosa altrui, le disposizioni indirettamente patrimoniali: la riabilitazione dell’indegno; le disposizioni negative: la diseredazione e i divieti testamentari; le figure tipiche ed atipiche di legato obbligatorio; le disposizioni a valenza sociale: fedecommesso assistenziale, premi di nuzialità, disposizione a favore dei poveri; le disposizioni non patrimoniali: la cessione di organi del proprio corpo post mortem; la causa del testamento; l’invalidità del testamento; l’art. 590 c.c.. Il legato. Nozione; acquisto e rinunzia. La divisione ereditaria. La comunione ereditaria; la divisione; la garanzia per evizione; la collazione. Testi consigliati: PERLINGIERI P., Istituzioni di diritto privato, ESI, Napoli, 2001. Panza F. L’autonomia testamentaria tra libertà e controllo, Adriatica, Bari, 2003. Panza F. Le vocazioni anomale con funzione produttiva, ESI, Napoli, 2001.

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DIRITTO DELLE CRISI AZIENDALI Prof. Daniela Caterino

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto A.A. 2005/06

A. CONTENUTI DIDATTICI L'obiettivo del percorso didattico è quello di analizzare i caratteri delle diverse tipologie di crisi dell'impresa e gli strumenti giuridici per la loro soluzione, evidenziando in particolare le soluzioni giurisprudenziali più avanzate e gli aspetti innovativi contenuti nella disciplina di riforma della materia, recentemente approvata. Il programma comprende da un lato lo studio delle procedure di composizione della crisi d’impresa espressamente disciplinate dalla legge fallimentare, con particolare attenzione al concordato preventivo ed al concordato fallimentare, e dall’altro l’analisi degli strumenti alternativi di soluzione delle crisi aziendali. Oggetto specifico di attenzione è lo studio delle situazioni di crisi che non sfociano in procedure concorsuali, con i relativi strumenti di soluzione; in particolare: a) le operazioni di ricapitalizzazione societaria; b) le soluzioni stragiudiziali delle crisi d'impresa; c) le concentrazioni come strumento di soluzione delle crisi aziendali. B. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL CORSO L'organizzazione del corso prevede, accanto a lezioni di impostazione teorica degli argomenti oggetto di studio, anche numerosi momenti di verifica pratico-applicativa dei contenuti studiati, attraverso l'esame di pronunzie giurisprudenziali e di casi pratici. Sono inoltre previsti alcuni seminari di approfondimento su tematiche di particolare interesse. Nelle lezioni conclusive si affronterà il caso pratico del risanamento del gruppo Parmalat. C. TESTI CONSIGLIATI In assenza di testi di studio aggiornati, a causa della recentissima approvazione della riforma della legge fallimentare, verranno distribuite a lezione (e rese disponibili anche agli studenti non frequentanti) dispense relative alla riforma della disciplina concorsuale e pronunzie giurisprudenziali commentate. 4. MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELL'ESAME L'esame consiste in una prova orale.

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Diritto degli enti locali Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

(comune per i corsi di laurea in Economia e commercio ed in Economia aziendale) Anno accademico 2005 – 2006 Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

Profili storici: il Comune e gli altri enti locali prima e dopo la Costituzione repubblicana; l’ordinamento degli enti locali nella legge 142 del 1990; la riforma del testo unico del 2000; la riforma del Titolo V della costituzione.

Le fonti. Principi generali dei sistemi elettorali. L’organizzazione del Comune e della Provincia. Le organizzazioni sovracomunali ed infraregionali. Le convenzioni. Il sistema dei controlli.

Parte speciale: Le funzioni.

Testi consigliati: F. Pinto, Diritto degli enti locali, Volume I, Giappichelli editore, Torino 2003 (tutto tranne il Capitolo quinto). Per la parte speciale, dal volume II dello stesso Manuale lo studente potrà scegliere una delle funzioni tra i seguenti argomenti: Le città metropolitane nell’ordinamento repubblicano ed europeo (S. D’Alfonoso); I servizi locali a carattere industriale ed economico (F. Liguori); I servizi sociali (M.T.P. Caputi Jambrenghi); I lavori pubblici degli enti locali (A. Rallo); Pianificazione urbanistica e poteri locali (A.M. Cecere). Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

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DIRITTO FALLIMENTARE

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Corso di Laurea in Economia Aziendale – Sede di Taranto

Prof.ssa Mariantonietta Intonti anno accademico 2005-2006

I – Parte generale L’attività bancaria e la banca; la vigilanza bancaria; le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie; il ricorso delle banche al mercato mobiliare; la politica dei prestiti; la valutazione dei fidi; le forme tecniche dei prestiti per cassa e di firma; la cartolarizzazione dei crediti; la gestione del portafoglio titoli delle banche; i rapporti di partecipazione fra banche e imprese; la gestione della tesoreria bancaria; disciplina, contenuti e riclassificazione del bilancio bancario; i rischi tipici dell’attività bancaria; le politiche di asset and liability management, le concentrazioni bancarie; le crisi bancarie. II – Parte speciale La gestione nella variabilità delle economie interne della banca; legislazione e gestione bancaria; la normativa secondaria e la gestione della banca; le autorità monetarie sovranazionali e gli strumenti di intervento nell’UEM; il mercato del credito e dei servizi. Testi consigliati R. RUOZI, Economia e gestione della banca, QUARTA EDIZIONE, EGEA, 2006 (tutto tranne capitolo 20). A. DELL’ATTI, Lineamenti di gestione bancaria, CACUCCI, 2002 (tutto).

- Prof.ssa M. Intonti -

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ANNO ACCADEMICO 2005-2006

IL FALLIMENTO – LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI.

Testi consigliati:

I manuali adoperati per lo studio dell’esame di diritto commerciale.

Il corso avrà carattere seminariale e consisterà nell’esame di una serie di casi pratici.

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DIRITTO INDUSTRIALE ANNO ACCADEMICO 2005-2006

Il corso di diritto industriale si propone di approfondire la disciplina giuridica del fenomeno concorrenziale. Gli studenti possono optare per uno dei programmi proposti. Parte generale comune Profili storici del diritto industriale. Principi costituzionali in tema di concorrenza: mercato e intervento pubblico. Iniziativa economica e limiti costituzionali. I segni distintivi. Antitrust.

Parte speciale La concorrenza sleale: Articoli 2595, 2596 e 2597 del codice civile. I limiti convenziali alla concorrenza. L’obbligo di contrattare dell’imprenditore monopolista. La concorrenza sleale e l’atto di concorrenza sleale; nozione e singole fattispecie. ovvero in alternativa: I brevetti. Invenzioni e modelli industriali. Disciplina dei brevetti: la tutela giuridica del software. La validità del brevetto: la brevettabilità dell’invenzione. La validità del brevetto: la “sufficiente descrizione” della invenzione. I brevetti farmaceutici. La decadenza. La licenza obbligatoria. Le invenzioni dei dipendenti. Testi consigliati Non frequentanti Parte generale: 1) M.RICOLFI, I segni distintivi, Giappichelli, 1999 (lettura consigliata) 2) A.VANZETTI – V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, ultima edizione, parte II

Parte speciale: La concorrenza sleale: A.VANZETTI – V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè,

ultima edizione, parti I e V In alternativa: I brevetti: A.VANZETTI – V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, ultima edizione,

parte III. I frequentanti possono preparare l’esame su V.MANGINI, Manuale breve di diritto industriale, Padova, 2001 integrandolo con gli appunti delle lezioni. Prof. Gianvito Giannelli

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PROGRAMMA DELL’INSEGNAMENTO DI DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE –

a.a. 2005/2006

La disciplina dell’impresa di navigazione: l’armatore; la responsabilità dell’armatore e la relativa limitazione; la Convenzione di Londra del 1976 sulla limitazione dei crediti marittimi (LLMC); la responsabilità nel trasporto di idrocarburi e di sostanze pericolose e nocive; le Convenzioni CLC, Fund e HNS. I contratti di utilizzazione della nave: il contratto di locazione; il contratto di noleggio; il contratto di trasporto. La disciplina del soccorso in mare I titoli rappresentativi della merce: tipologia e funzioni; la polizza di carico.

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Programma di Diritto del Lavoro Docente Prof. Gianni ARRIGO

Anno Accademico 2005/2006

Il corso sarà di carattere istituzionale, come è reso necessario dalla collocazione delle materie giuridiche in generale – e del diritto del lavoro in particolare – nel quadro del piano di studi della nostra Facoltà. Tuttavia, il docente si propone di adattare – per quanto consentito – la trattazione istituzionale della materia alle esigenze didattiche peculiari dell’insegnamento di materie giuridiche di una Facoltà di Economia: ad esempio, valorizzando i profili economico-sociali di alcuni istituti o di alcune parti della materia (in specie, del diritto sindacale). Il docente si propone altresì di integrare il corso ufficiale con esercitazioni pratiche aventi ad oggetto l’esame diretto di testi contrattuali collettivi e la metodologia elementare di ricerca giurisprudenziale, nonché eventualmente, in relazione allo stato del corso e al livello di preparazione degli studenti, l’analisi di alcune sentenze o la rilevazione dell’apporto giurisprudenziale nell’applicazione concreta di alcune norme o istituti fondamentali. Anche per la particolare impronta didattica che si intende dare al corso ed alle attività integrative, con i relativi riflessi sugli esami, gli studenti che non possono o non intendono frequentare le lezioni e le esercitazioni sono consigliati di prendere contatto con il docente all’inizio del corso, al fine di ricevere indicazioni in ordine alla preparazione autodidattica. Per gli studenti frequentanti sono previste, in corso d’anno, delle prove scritte nelle parti già trattate della materia. Programma del corso 1) Principi generali e diritto sindacale Origine ed evoluzione storica del diritto del lavoro. Le fonti, con particolare riguardo ai principi costituzionali. L’organizzazione pubblica del lavoro, interna ed internazionale. La libertà sindacale nella Costituzione e nel c.d. Statuto dei Lavoratori (tit. II). L’organizzazione sindacale in Italia. Il sindacato nell’ordinamento costituzionale. Il sindacato come associazione non riconosciuta. Il sindacato maggiormente rappresentativo. L’organizzazione sindacale dei datori di lavoro. L’autonomia sindacale in generale. La contrattazione collettiva. Il contratto collettivo di diritto comune (soggetti, contenuti, efficacia). Il contratto collettivo ad efficacia generale. Il conflitto collettivo e l’autotutela sindacale. Lo sciopero (nozione, tipologia, effetti, limiti); lo sciopero nei servizi pubblici; le altre forme di lotta sindacale; la serrata. L’azione sindacale all’interno dell’azienda (tit. III dello Statuto dei Lavoratori). La repressione della condotta antisindacale. L’azione partecipativa e pubblica del sindacato. Il sindacalismo nel pubblico impiego. 2) Rapporto individuale di lavoro Autonomia, subordinazione e parasubordinazione. La fonte contrattuale del rapporto. La prestazione di fatto del lavoro. L’intermediazione nelle prestazioni di lavoro. I soggetti del rapporto di lavoro (tipologia, requisiti soggettivi). La posizione professionale di lavoro subordinato. Causa, forma e consenso nel contratto di lavoro. Il contratto di lavoro a tempo determinato. Il patto di prova. La costituzione del rapporto di lavoro (collocamento ordinario ed obbligatorio). Il contenuto del rapporto con riguardo alla prestazione di lavoro (diligenza; obblighi di obbedienza e fedeltà; patto di non concorrenza; potere direttivo, di controllo e disciplinare, relativi limiti anche con riguardo al tit. I dello Statuto dei Lavoratori; inquadramento e categorie di lavoratori; qualifiche e mansioni; disciplina del tempo di lavoro; obbligo di sicurezza). Il contenuto del rapporto con riguardo alla retribuzione (principi costituzionali sulla retribuzione e loro applicazione giurisprudenziale; forme di retribuzione; la struttura della retribuzione;

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retribuzione ed erogazioni previdenziali; le integrazioni salariali; il regime giuridico del debito retributivo; il trattamento di fine rapporto). Le vicende del rapporto (sospensione e modificazione soggettiva). Le cause di estinzione del rapporto. Recesso ordinario e straordinario, il preavviso. Il licenziamento individuale nel regime del codice civile, in quello di c.d. stabilità obbligatoria (legge 15 luglio 1966 n. 604) ed in quello di c.d. stabilità reale (art. 18 dello statuto dei Lavoratori); la riforma dei licenziamenti nella legge 11 maggio 1990 n. 108. Il licenziamento collettivo; la cassa integrazione guadagni ed i sistemi di mobilità speciale. La riforma del mercato del lavoro. La privatizzazione del rapporto di pubblico impiego: principi generali. La tutela dei diritti del lavoratore. Le garanzie dei crediti di lavoro, le rinunzie e le transazioni del lavoratore; le conciliazioni in materia di lavoro; la prescrizione dei diritti del lavoratore; cenni sul processo del lavoro. Testi consigliati: Sono consigliati i seguenti manuali: - E. Ghera, Diritto del Lavoro, Cacucci, Bari (edizione più recente). - G. Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, Bari (edizione più recente). In ogni caso lo studio dei manuali dovrà essere accompagnato dall’esame diretto dei testi legislativi più importanti attraverso la consultazione di un Codice di Diritto del Lavoro aggiornato.

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PROGRAMMA DEL CORSO DI DIRITTO PENALE DEL LAVORO A.A. 2005/2006

I principi costituzionali vigenti in campo penale. Il reato in generale: oggetto giuridico, soggetto attivo e soggetto

passivo. Il fatto tipico: la condotta, l’evento, il rapporto di causalità. La colpevolezza: il dolo, la colpa,

l’elemento soggettivo nelle contravvenzioni. Nozione ed oggetto del diritto penale del lavoro. L’individuazione

dei soggetti responsabili ed il problema della delega agli organi di vigilanza. I reati in materia di rapporto di

lavoro. La tutela penale del lavoro minorile, delle lavoratrici madri e dei lavoratori a domicilio. Tutela penale

della sicurezza del lavoro. Profili penali del diritto penale sindacale: tra Costituzione ed originario impianto

codicistico; in particolare: il diritto di sciopero. Repressione della condotta antisindacale. La responsabilità

penale per infortuni sul lavoro.

Testi consigliati a) Per gli indicati profili generali: MARINUCCI, DOLCINI, diritto penale, Giuffrè, Milano, 2003; F.S. FORTUNA, I reati in materia di lavoro, in Trattato di diritto penale dell’impresa – Vol. VIII CEDAM, pp. 3-12, 45-50, 57-95, 128-179, 385-454; b) Per la responsabilità penale per infortuni sul lavoro: D. PULITANO’, Inosservanza di norme di lavoro, in Digesto delle discipline penalistiche, VII, Torino, UTET, 1993, pp. 64-76;; c) per la repressione della condotta antisindacale; A. MEYER, Comportamento antisindacale (aspetti penali), in Digesto delle discipline penalistiche, II, Torino, UTET, 1988, pp.363-373; Prof. Egidio Albanese

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ANNO ACCADEMICO 2005-2006 PROGRAMMA DEL CORSO DI DIRITTO PRIVATO DEI CONTRATTI

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE CURRICULUM CONSULENTE GIURIDICO DI IMPRESA

Prof. Giuseppe Labanca Il corso, prevalentemente seminariale, si propone quale riflessione concreta su casi giurisprudenziali selezionati non solo in relazione alle tematiche fondamentali della disciplina del contratto in generale, ma anche in ragione della evoluzione del diritto contrattuale. In particolare: il credito al consumo, i contratti di massa, i contratti dei consumatori, le vendite e gli altri contratti rilevanti per i consumatori. TESTI CONSIGLIATI:

1. Un codice civile aggiornato con le più importanti leggi speciali 2. Per la parte istituzionale, un manuale di Diritto Privato a scelta dello studente, limitatamente alla

disciplina del contratto in generale. 3. Per la parte speciale, G.PANZA, Profili di diritto privato e metodo casistico, Bari, 2005, nonché il

materiale distribuito durante i seminari. Le lezioni saranno svolte ogni Lunedì e Mercoledì ( ore 15/18:00). Il docente ed i cultori della materia riceveranno studenti e laureandi al termine delle lezioni. Prof.Giuseppe Labanca

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Programma di

DIRITTO PREVIDENZIALE E DELLA SICUREZZA SOCIALE DELL’IMPRESA

Anno Accademico 2005/2006

Prof. Germano FARINA

Le origini e l’evoluzione del sistema di previdenza sociale: il periodo liberale. Il periodo corporativo. I principi

di sicurezza sociale. La carta costituzionale e la solidarietà sociale. La legislazione ordinaria. L’intervento

“creativo” della giurisprudenza costituzionale. Le fonti normative. Il rapporto giuridico previdenziale: la

costituzione del rapporto. Rapporto lavorativo e rapporto previdenziale. L’obbligazione contributiva. Le

prestazioni previdenziali. L’oggetto della tutela. L’assetto finanziario del sistema previdenziale. La tutela contro

gli infortuni e le malattie professionali. La tutela contro la malattia “ordinaria” e quella della maternità. La tutela

del reddito: disoccupazione, trattamenti di integrazione salariale e mobilità. La tutela per il carico di famiglia. Le

prestazioni di vecchiaia ed anzianità. La previdenza complementare. La tutela amministrativa e giudiziaria dei

diritti previdenziali.

TESTI CONSIGLIATI

• Lagala – Garofalo, Lineamenti di diritto della previdenza sociale, Cacucci, 2002;

• Codice di previdenza sociale aggiornato (ovvero codice del lavoro con normativa previdenziale).

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI

FACOLTA’ DI ECONOMIA SEDE DI TARANTO

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE Curriculum consulente giuridico di impresa (6 CFO)

A.A. 2005/2006 Prof. Cataldo De Sinno PROGRAMMA DEL CORSO DI DIRITTO PRIVATO DELLA RESPONSABILITA’ CIVILE Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. La nozione di danno e i tipi di danno. Risarcibilità del danno e regole del risarcimento. La responsabilità da fatto illecito. Il concetto di danno ingiusto e la sua evoluzione. Distribuzione dell’onere della prova. Il principio della colpa. Le cause di giustificazione. Il danno alla persona: il risarcimento del danno biologico. Le c.d. responsabilità speciali. La responsabilità del produttore. La responsabilità del magistrato. Internet e responsabilità civile. La responsabilità del professionista: la responsabilità del medico. Danno alla riservatezza e trattamento dei dati personali. Le problematiche del danno ambientale e dei danni da inquinamento arrecati a interessi individuali. La responsabilità per le false informazioni. Responsabilità civile e mercato finanziario. La responsabilità per danni da fumo. La responsabilità per la durata irragionevole del processo TESTI CONSIGLIATI: P. PERLINGIERI, Manuale di diritto civile, ESI Napoli, 2005; (solo nelle parti dedicate alla responsabilità civile) Per le nuove forme di responsabilità sono sufficienti gli appunti delle lezioni e lo studio del materiale giurisprudenziale che sarà fornito durante le lezioni. Gli studenti non frequentanti possono, previa consultazione con il docente, utilizzare altri testi specifici sulle tematiche delle nuove forme di responsabilità civile oggetto del programma. E’ in ogni caso per tutti indispensabile la consultazione del codice civile e delle leggi speciali in tema di responsabilità civile nel testo aggiornato. Prof. Cataldo De Sinno

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Università di Bari Facoltà di Economia

Nuova Laurea Triennale anno accademico 2005/2006

programma didattico diritto tributario

prof. Giuseppe Pasquale

1. Il sistema tributario in Italia: i tributi e i soggetti. 2. Le fonti: il diritto comunitario, la costituzione, la legge, le norme aventi forza di legge, i regolamenti e le circolari. Cenni sull’interpretazione. 3. I principi costituzionali. Lo statuto dei diritti del contribuente. 4. La dichiarazione dei redditi: liquidazione e controllo formale. 5. Poteri istruttori e accertamento. 6. Le imposte dirette: l’Irpef. 7. Il diritto tributario delle imprese: evoluzione della fiscalità di massa, i regimi contabili, gli studi di settore. 8. I principi della delega per la riforma del sistema tributario statale. 9. L’Ires 10. L’Irap 11. L’Iva 12. I tributi locali e il federalismo 13. Gli istituti deflattivi del contenzioso tributario 14. La riscossione 15. Le sanzioni 16. Il contenzioso tributario LEZIONI Le lezioni si svolgeranno nel secondo semestre, il lunedì dalla 15 alle 18, a partire dal 6 marzo 2006. Il corso, che dà diritto a 7 crediti (C.F.U. – percorso formativo in Economia e Commercio - Curriculum Generale) e 6 crediti (C.F.U – percorso formativo in Economia Aziendale - Libera Professione) avrà luogo nell’intero arco di svolgimento delle lezioni. RICEVIMENTO STUDENTI Il martedì dopo le ore 18,00 al termine della lezione. TESI Gli studenti interessati all’assegnazione della tesi è opportuno che frequentino le lezioni. Testo consigliato Nicola d’Amati, Istituzioni di diritto tributario, Cacucci Editore, ultima edizione

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Economia applicata (6 cfu)

A scelta per tutti i percorsi del CLEC e del CLEA

A. A. 2005-06

Prof. Angela Stefania Bergantino I semestre

Obiettivi del corso Il corso si propone di fornire le conoscenze fondamentali teoriche ed applicate dei problemi relativi a specifici settori produttivi di beni e servizi, con particolare riferimento ai trasporti ed al turismo.

Contenuti Economia della produzione: La teoria duale applicata all’analisi della produzione. Stima della funzione di produzione, costo e profitto. Economia ambientale e dei beni culturali: Metodi per la valutazione dei beni non di mercato. Disegno dei questionari per la valutazione contingente e per il costo del viaggio e tecniche di stima. Il metodo dei prezzi edonici. Il controllo ottimale delle risorse naturali. Valutazione degli investimenti: Metodi per la valutazione degli investimenti. Durante il corso sono previste esercitazioni utilizzando casi di studio e database elaborati dagli studenti. Riferimenti bibliografici * A scelta degli studenti:

Gios G., La valutazione economica dai beni ambientali, Cedam, 2001. Florio M., La valutazione degli investimenti pubblici, Franco Angeli, Milano, 2001;

*Il materiale didattico sarà integrato da una raccolta di dispense e articoli distribuiti a cura del docente. PROGRAMMA Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche Anno accademico 2005-06 prof. Waldemaro MORGESE PROGRAMMA D’ESAME: 1. L’economia d’azienda: introduzione alla disciplina 1.1. Problematiche attuali; 1.2. L’azienda: i paradigmi consolidati 2. Le concettualizzazioni fondamentali dell’economia aziendale 2.1. I “postulati” di base; 2.2. L’istituto umano; 2.3. L’ordinamento economico 3. Le condizioni di vita duratura dell’azienda

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3.1. Nozione di “onere improprio”; 3.2. La condizione di “economicità”; 3.3. Sistema degli equilibri d’azienda; 3.4. Sistema degli equilibri molteplici a fondi/flussi

4. Il sistema aziendale dei valori “etici” 4.1. Opzione economica e opzione etica; 4.2. Campi di operatività dell’etica; 4.3. L’etica come valore in sé 5. Le coordinazioni degli accadimenti e le combinazioni “di controllo” 5.1. Gli accadimenti d’azienda; 5.2. Le combinazioni di controllo; 5.3. Approccio sistemistico alle

coordinazioni d’azienda 6. Patologia degli ordinamenti economici e modalità di regolazione 6.1. Crisi della “durabilità” in ogni classe d’azienda; 6.2. Fallimento del “mercato”; 6.3. Regolazione del

“mercato”; 6.4. Fallimento del “non mercato”; 6.5. Regolazione del “non mercato” TESTI PER L’ESAME: 1) W. Morgese, Impresa e Non impresa: profili economico-aziendali, Cacucci (tutto) 2) F.Pezzani (a cura di), L’accountability delle amministrazioni pubbliche, Egea (solo i saggi di F.Pezzani e

I.Steccolini da pag. 5 a pag. 32) 3) Per i non frequentanti, in aggiunta ai due testi precedenti è obbligatorio: G.Usai, Le organizzazioni nella

complessità, Cedam (solo parte quarta, “Informazione e comunicazione nelle relazioni organizzative”). Nel corso delle lezioni sarà svolto un laboratorio sul tema: “L’IMPRESA CULTURALE”, che si avvarrà come sussidio didattico di lucidi dispensati dal docente e di letture dai volumi: L.Solima, “L’impresa culturale – Processi e strumenti di gestione”, Carocci; P.Dubini e M.De Carlo (a cura di), “Economia e gestione delle aziende culturali – Teoria-Casi”, Tools Egea.

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ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Corso di Laurea in Economia e Commercio – Sede di Taranto

Prof.ssa Mariantonietta Intonti anno accademico 2005-2006

I – Parte generale L’attività bancaria e la banca; la vigilanza bancaria; le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie; il ricorso delle banche al mercato mobiliare; la politica dei prestiti; la valutazione dei fidi; le forme tecniche dei prestiti per cassa e di firma; la cartolarizzazione dei crediti; la gestione del portafoglio titoli delle banche; i rapporti di partecipazione fra banche e imprese; la gestione della tesoreria bancaria; disciplina, contenuti e riclassificazione del bilancio bancario; i rischi tipici dell’attività bancaria; le politiche di asset and liability management. II – Parte speciale La gestione nella variabilità delle economie interne della banca; legislazione e gestione bancaria; la normativa secondaria e la gestione della banca; le autorità monetarie sovranazionali e gli strumenti di intervento nell’UEM; il mercato del credito e dei servizi. Testi consigliati R. RUOZI, Economia e gestione della banca, QUARTA EDIZIONE, EGEA, 2006 (tutto tranne capitoli 20, 22, 23). A. DELL’ATTI, Lineamenti di gestione bancaria, CACUCCI, 2002 (tutto).

- Prof.ssa M. Intonti -

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Corso di Laurea in Economia e Commercio e in Economia Aziendale

Sede di Taranto

Economia delle infrastrutture e dei trasporti*

(7 cfu – CLEC obbligatorio; 6 cfu – CLEA a scelta)

AA.. AA.. 22000055--0066

*Corso comune con il corso di Economia del territorio, delle infrastrutture e dei trasporti V.O. (8 cfu - CLEC) e con il corso di Economia dei Trasporti della laurea quadriennale (corso semestrale equivalente a 3 cfu)

Prof. Angela Stefania Bergantino I semestre

Obiettivi del corso Il corso – che si inserisce tra gli insegnamenti di economia applicata – si propone di fornire agli studenti un insieme di strumenti di analisi appartenenti all’economia teorica ed applicata che consentano di comprendere le interrelazioni tra il territorio, le infrastrutture ed il settore dei trasporti inteso come strumento al servizio dell’accessibilità del sistema socio-economico e territoriale. In particolare, partendo dallo studio dello spazio nell’economia e dall’analisi delle scelte localizzative delle attività produttive e dei servizi si evidenzia la rilevanza delle scelte infrastrutturali, delle politiche di intervento pubblico sul territorio e dell’organizzazione dei servizi di trasporto nel definire l’assetto e le dinamiche del territorio.

Programma (nuovo ordinamento) Il corso è suddiviso in tre parti: Economia delle infrastrutture (3 cfu) – si illustra il ruolo delle infrastrutture ed il concetto di accessibilità nella definizione delle dinamiche localizzative e saranno trattati anche aspetti socio-economici e problematiche di politica degli interventi infrastrutturali. In particolare, in questa parte del corso, ci si sofferma sulle metodologie di analisi per la valutazione degli investimenti infrastrutturali (comune per CLEC e CLEA). Economia dei trasporti (3 cfu) – si trattano i seguenti temi: economia del servizio di trasporto, i costi, la domanda, i mercati, le scelte modali, l’efficienza delle aziende, l’intermodalità, le politiche di regolamentazione dei servizi di trasporto a livello nazionale ed internazionale, le esperienze di liberalizzazione. Questa parte del corso prevede un approfondimento delle tematiche relative al trasporto marittimo ed all’organizzazione del sistema portuale e, più in generale, delle interrelazioni porto-economia locale (comune per CLEC e CLEA, e Quadrinnale).

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Politiche europee per il territorio (1 cfu) – si approfondiscono, sulla base di documenti tratti dal sito della commissione europea, iniziative e strumenti proposti a livello comunitario sul tema delle infrastrutture e dei trasporti e ci si sofferma sulla loro incidenza sul territorio e sul suo sviluppo (solo per CLEC).

Parte aggiuntiva (CLEC - vecchio ordinamento) Economia del territorio (1 cfu - solo per gli studenti del vecchio ordinamento) si forniscono i principali elementi di modellistica micro e macro economica del territorio e i principi fondamentali della politica territoriale a livello regionale, nazionale ed europeo. Durante il corso sono previsti interventi esterni (inseriti nel programma del corso e svolti alla presenza del docente) da parte di operatori qualificati nella gestione delle politiche di sviluppo locale e dei trasporti e di docenti di altre università italiane e straniere. Testi consigliati (a scelta dello studente) Cicciotti E., 2002, Competitività e territorio, Carocci, Roma Camagni R., 1999, La teoria dello sviluppo regionale, Cusi Nuova Vita, Padova. Li Donni V., 1996, Manuale di economia dei trasporti, Carocci, Roma (per gli studenti della quadriennale).

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FACOLTA’ DI ECONOMIA – SEDE DI TARANTO

PROGRAMMA DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE ANNO ACCADEMICO 2005-2006

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE Modelli di impresa e temi di gestione attuali - Aspetti organizzativi e strategici del governo delle imprese – Nuove tecnologie e produzione – Gli strumenti e i sistemi della produzione flessibile – Sistemi e strumenti della qualità – Riorganizzazione della “filiera” produttiva – La logistica aziendale – La logistica dei materiali e la programmazione della produzione – Il sistema distributivo – La logistica in uscita (o di marketing) – La progettazione e la gestione del sistema logistico in uscita Verso una esternalizzazione dei servizi – L’evoluzione storica dei servizi - Definizione del servizio – Prodotto e servizio: differenze non sempre evidenti - La classificazione dei servizi ed il loro posizionamento - Cenni sui servizi pubblici - L’importanza dell’orientamento al servizio ed il suo sistema di gestione - Il pacchetto dei servizi: servizi centrali e servizi periferici – Analisi del processo di erogazione del servizio – Un ulteriore approfondimento del processo di erogazione: “il service blueprinting” – La gestione del disservizio – La garanzia nel servizio – La partecipazione del cliente – Il personale di contatto nelle attività di servizio (Il ruolo del front-line - Il ruolo del back-office) – Il supporto fisico e l’ambiente – Il fattore tempo –Cenni sul marketing dei servizi – Dal prodotto al prodotto/servizio – L’automobile è ancora un prodotto? – I casi (Il caso Mercedes- Benz – Il caso Ford - Il caso BMW) TESTI CONSIGLIATI: M.SCICUTELLA, La gestione d’ impresa, Cacucci, Bari, 2006 – (capp. I, II, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII, XIII) V.R.SANTAMATO, L’evoluzione dei servizi, Cacucci, Bari, 2003 Prof. Vito Roberto Santamato

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FACOLTA’ DI ECONOMIA – SEDE DI TARANTO

PROGRAMMA DI ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE ANNO ACCADEMICO 2005-2006

CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO Modelli di impresa e temi di gestione attuali - Aspetti organizzativi e strategici del governo delle imprese – Nuove tecnologie e produzione – Gli strumenti e i sistemi della produzione flessibile – Riorganizzazione della “filiera” produttiva – La logistica aziendale – La logistica dei materiali e la programmazione della produzione – Il sistema distributivo – La logistica in uscita (o di marketing) – La progettazione e la gestione del sistema logistico in uscita Verso una esternalizzazione dei servizi – L’evoluzione storica dei servizi - Definizione del servizio – Prodotto e servizio: differenze non sempre evidenti - La classificazione dei servizi ed il loro posizionamento - Cenni sui servizi pubblici - L’importanza dell’orientamento al servizio ed il suo sistema di gestione - Il pacchetto dei servizi: servizi centrali e servizi periferici – Analisi del processo di erogazione del servizio – Un ulteriore approfondimento del processo di erogazione: “il service blueprinting” – La gestione del disservizio – La garanzia nel servizio – La partecipazione del cliente – Il personale di contatto nelle attività di servizio (Il ruolo del front-line - Il ruolo del back-office) – Il supporto fisico e l’ambiente – Il fattore tempo –Cenni sul marketing dei servizi TESTI CONSIGLIATI: M.SCICUTELLA, La gestione d’ impresa, Cacucci, Bari, 2006 – (capp. I, II, V, VI, VIII, IX, X, XI, XII, XIII) V.R.SANTAMATO, L’evoluzione dei servizi, Cacucci, Bari, 2003 – escluso capitolo 6 Prof. Vito Roberto Santamato

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Programma di Economia e Politica agraria

Prof. Michele Distaso a.a. 2005-2006

Evoluzione dell’impresa agraria: l’impresa agraria in prospettiva storica. L’impresa agraria tra

economia politica ed economia aziendale: a) sviluppi della teoria economica dell’impresa; b) analisi economica dell’impresa agraria. Organizzazione della produzione e impresa agraria: a) l’“esercizio dell’azienda” in agricoltura; b) l’azienda agraria come unità tecnica di produzione; c) impresa reticolare e dinamica settoriale in agricoltura. Ruralità e impresa agraria nelle economie post-industriali: a) sistemi locali di produzione e agricoltura; b) sistemi produttivi rurali e imprese agrarie nell’economia post-industriale.

L’agricoltura e l’ambiente rurale nei Paesi industrializzati: un profilo storico-economico.

L’agricoltura e l’ambiente nei Paesi in via di sviluppo. I caratteri dell’agricoltura e del paesaggio agrario italiano. L’agricoltura nel sistema economico italiano. I sistemi agrari territoriali e ambientali nei sistemi economici locali. Il mercato dei prodotti e dei mezzi di produzione agricoli. L’organizzazione economica dell’agricoltura. La valutazione di impatto ambientale come tecnica di analisi dei progetti. Lineamenti generali della politica agraria. La politica agraria italiana. La politica agraria comunitaria. Le politiche agroambientali. Testi consigliati Romagnoli A., L’impresa agraria, Torino, Editore Giappichelli, 2004 Cecchi C. – Cianferoni R. – Pacciani A., Economia e politica dell’agricoltura e dell’ambiente,

Padova, CEDAM, 1991

Evolution of the agricultural enterprise: the agricultural enterprise into a historical perspective. The agricultural enterprise between economic science and business economics: a) developments of the economic theory of the enterprise; b) economic analysis of the agricultural enterprise. Organization of the production and agricultural enterprise: a) the “business activity” in agriculture; b) the “agricultural enterprise as a technical unit of production; c) network enterprise and dynamic of the agricultural sector. Rurality and agricultural enterprise in post-industrial economies: a) local systems of production and agriculture; b) rural productive systems and agricultural enterprise in the post-industrial economy.

Agriculture and rural environment in industrialized countries: a historical-economic profile. Agriculture and environment in developing countries. The characteristics of the agriculture and rural Italian landscape. Agriculture in the Italian economic system. Territorial and environmental Italian systems in local economic systems. Market of the outputs and inputs of the agricultural production. The economic organization of agriculture. The evaluation of environmental impact as a technique of analysis of projects. General features of the agricultural policy. The Italian agricultural policy. The common agriculture policy. Agri-environmental policies.

Recommended books:

Romagnoli A., L’impresa agraria, Torino, Editore Giappichelli, 2004 Cecchi C. – Cianferoni R. – Pacciani A., Economia e politica dell’agricoltura e dell’ambiente,

Padova, CEDAM, 1991

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PROGRAMMA DI ECONOMIA E POLITICHE DELLO SVILUPPO LOCALE

Prof. R. Murgolo

A.A. 2005/2006

Obiettivi e contenuti del corso: il corso ha la finalità di fornire allo studente una conoscenza approfondita dell'economia e delle politiche di sviluppo locale e regionale. L'insegnamento mira a fornire una conoscenza dettagliata dei differenti modelli territoriali di sviluppo, attraverso l'analisi dei sistemi produttivi locali al fine di evidenziare la competitività dei differenti territori.Inoltre si mira a ad effettuare una analisi critica della struttura economica delle aree regionali e degli interventi di politica economica assunti all'interno delle aree considerate. Infine, si analizzerà il ruolo delle infrastrutture di trasporto quale elemento di competitività per lo sviluppo delle aree regionali e sub-regionali. Altri riferimenti: Come parte integrante del corso sono previste attività seminariali. Parte I: L’articolazione territoriale dello sviluppo. I modelli territoriali di sviluppo del sistema economico italiano dal dopoguerra ad oggi. Processi di sviluppo locale e variabili determinanti. Tipologia dei modelli locali di sviluppo. Analisi dei sistemi di piccola impresa. Sistemi produttivi locali e innovazione. Infrastrutture di trasporto e competitività dei territori. Diffusione della conoscenza nei sistemi locali di produzione. Parte II: Molteplicità dei sentieri di sviluppo. Il ruolo dello spazio nella determinazione della crescita di un’area. I divari interregionali in Europa e l’evoluzione della politica interregionale Europea. I Fondi Strutturali. Teoria della localizzazione delle attività produttive e distretti industriali. Testi consigliati: Garofali, G., Modelli locali di sviluppo, Franco Angeli, 1994. Prota F., Viesti G., Le politiche regionali dell'Unione Europea, Il Mulino, Bologna, 2004 Capriati M., Economia Aperta e sviluppo locale, Edizioni dal Sud, 1996. Articoli e saggi concordati con il docente

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ECONOMIA POLITICA Corsi di Laurea decentrati a Taranto:

Economia Aziendale Prof. Giuseppe Celi

Programma a. a. 2005-2006 Obiettivo del corso. Il corso intende fornire gli strumenti analitici di base della microeconomia e della macroeconomia. Con riferimento alla prima, verranno presentate sostanzialmente la teoria del consumatore, la teoria della produzione e le forme di mercato. Con riferimento alla seconda, verranno illustrati i concetti e i modelli fondamentali per comprendere l’equilibrio e il funzionamento di breve e medio periodo del sistema macroeconomico in un contesto di economia aperta. PARTE PRIMA: MICROECONOMIA Introduzione – Il problema economico. Microeconomia e macroeconomia. L’analisi delle questioni economiche.

Mercati, domanda e offerta – I sistemi economici. La domanda. L’offerta. La determinazione del prezzo. L’economia di mercato.

Teoria del consumo – Economia e scelta razionale. Insieme delle alternative e vincolo di bilancio. Preferenze e loro rappresentazione. L’ottimo del consumatore. Effetto reddito ed effetto sostituzione. Domanda di mercato, domanda inversa e surplus dei consumatori. Elasticità e aggiustamenti dei mercati.

Produzione, costi, ricavi e profitti – I costi di breve periodo. I costi di lungo periodo. Ricavi. Massimizzazione del profitto.

Forme di mercato – Il grado di concorrenza. Concorrenza perfetta. Monopolio. Concorrenza monopolistica. Oligopolio. Discriminazione di prezzo. Fallimenti di mercato e intervento pubblico: cenni.

Testo consigliato: J. Sloman, “Microeconomia”, Il Mulino, Bologna, 2005. Capp.1,2,3,4,5,6

PARTE SECONDA: MACROECONOMIA

Preliminari. Introduzione alla macroeconomia. La misurazione del sistema macroeconomico. La situazione macroeconomica attuale. La macroeconomia e i modelli. Il flusso circolare dell’attività economica.

Il modello macroeconomico a prezzi flessibili. Gli elementi costitutivi del modello a prezzi flessibili. Produzione potenziale e salari reali. Il consumo. Gli Investimenti. Il commercio internazionale. Il mercato dei fondi prestabili. L’equilibrio del modello a prezzi flessibili. Moneta, Prezzi e inflazione

Il modello macroeconomico a prezzi vischiosi. Il modello reddito spesa: consumi e moltiplicatore. Investimenti, esportazioni nette e tassi di interesse. La curva IS e il suo impiego

Estensione del modello a prezzi vischiosi. Lo stock di moneta e il mercato monetario: la curva LM. Il modello IS-LM. Il tasso di cambio e la bilancia commerciale. Livello dei prezzi e domanda aggregata. Offerta aggregata

Testo consigliato: B. DeLong “Macroeconomia” , MacGraw Hill Italia, Milano, 2004. Capp. 1, 2, 3, 6, 7, 8, 9, 10, 11.

- Ulteriori informazioni utili saranno disponibili sul sito del dipartimento www.dse.uniba.it alla voce corsi.

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ECONOMIA POLITICA 2 Corso di Laurea in Economia e Commercio sede di Taranto.

Programma a. a. 2005-2006 (Prof. Giuseppe Celi)

Modulo didattico di Macroeconomia 2. Obiettivo del modulo - Il corso fornisce approfondimenti dei concetti e della modellistica macroeconomica con la finalità di mettere in grado lo studente di comprendere e analizzare i problemi di lungo periodo, le tematiche relative al funzionamento delle economie aperte e le principali patologie del sistema economico.

La crescita economica di lungo periodo. Le teorie della crescita economica. Le fonti della crescita economica di lungo periodo. Il modello di crescita standard. Evidenza empirica sui fatti della crescita. Convergenza. Le politiche economiche che favoriscono la crescita.

Approfondimenti analitici del modello macroeconomico a prezzi vischiosi. Il modello AD-AS. Politica monetaria e domanda aggregata. La curva di Phillips e le aspettative.

La politica macroeconomica. La politica di stabilizzazione. Saldo di bilancio, debito pubblico e investimenti. La politica economica internazionale. I mutamenti del sistema macroeconomico e della politica economica.

L’economia dell’integrazione economica e monetaria in Europa. Il processo di integrazione economica in Europa. La teoria delle aree valutarie ottimali. La politica fiscale nelle unioni monetarie. La BCE e la politica monetaria. Le prospettive future dell’UEM.

Testo Consigliato: Bradford DeLong “Macroeconomia” (a cura di R. Capolupo e G. Celi), MacGraw Hill Italia, Milano,

2004, (capp. 4, 5, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18).

Ulteriori informazioni utili saranno disponibili online, nell’area dedicata ai corsi d’insegnamento, del sito: www.dse.uniba.it. Modulo didattico di Microeconomia 2. Obiettivo del modulo - Affrontando alcuni argomenti più avanzati della teoria microeconomica, il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti convenzionali per l’analisi e la comprensione dei problemi economici reali. Alcune integrazioni alla teoria della scelta del consumatore. –Scelta intertemporale. Scelta in condizioni di incertezza: piano di consumo condizionato; valore atteso e utilità attesa; scelta di portafoglio. La teoria dei giochi. – Rappresentazione e soluzione dei giochi in forma normale. Giochi sequenziali. L’Oligopolio. – Ipotesi caratterizzanti l’oligopolio. I modelli di Cournot e Stackelberg. Oligopolio con molte imprese: il modello con impresa dominante; la concorrenza monopolistica. La collusione: la massimizzazione del profitto congiunto. Giochi infinitamente ripetuti e stabilità dell’equilibrio di cartello. Il mercato del lavoro. – L’offerta e la domanda di lavoro. L’equilibrio del marcato del lavoro. Le asimmetrie informative. – Selezione negativa (adverse selection). Segnalazione. Rischio morale (moral hazard). Incentivi.

Testo consigliato: W. S. Neilson & H. Winter “Microeconomia”, Etas, Milano, 2003. Paragrafi 2.5 (cap. 2), 3.6 (cap. 3) e capp. 4, 9, 10, 11, 12, 13. Sono esclusi dal programma i paragrafi: 9.5, 12.4, 12.5, 13.4.

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Come ausilio alle esercitazioni (che sono parte integrante del corso), lo studente dovrà avvalersi del Materiale didattico integrativo che sarà reso disponibile online, nell’area dedicata ai corsi d’insegnamento, del sito: www.dse.uniba.it.

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PROGRAMMA DI

ECONOMIA E TECNICA DEI MERCATI FINANZIARI Corso di Laurea in Economia Aziendale

SEDE DI TARANTO Prof. NICOLA BRUNI

anno accademico 2005-2006 1. PARTE GENERALE

La disciplina dell’intermediazione finanziaria e dei mercati finanziari. Gli strumenti finanziari: Strumenti di debito. Strumenti di capitale. Le emissioni di azioni e le offerte al pubblico di strumenti finanziari. Gli intermediari in strumenti finanziari. Gli investitori istituzionali e la gestione del risparmio. La vigilanza sugli intermediari e sui mercati.

Testo consigliato: - aa.vv. - I MERCATI E GLI STRUMENTI FINANZIARI a cura di Alberto Banfi, Utet Università (esclusi

capitoli 1, 2, 3, paragrafi 4.4 e 4.5 del capitolo 4, capitoli 7, 8, 9, 10, 12). Testi in alternativa - Agostino Fusconi - ECONOMIA E STRUTTURA DEI MERCATI DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ,

Giappichelli Editore - Torino. - Andrea Ferrari – Elisabetta Gualandri – Andrea Landi – Paola Vezzani – STRUMENTI MERCATI

INTERMEDIARI FINANZIARIA , Giappichelli Editore - Torino. 2. PARTE SPECIALE

La decisione di quotarsi in Borsa. Come preparare l’impresa alla quotazione. Il processo di quotazione. La scelta del mercato di quotazione. I requisiti per la quotazione. Il segmento STAR. I consulenti. Procedure e tempi. Il ruolo di Borsa Italiana. Quanto costa quotarsi. La vita di una società quotata: le nuove regola di corporate governance. I servizi di Borsa Italiana. Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A. Istruzioni al Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A. Domanda di ammissione a quotazione e documentazione da allegare. Glossario.

Testo consigliato: - Borsa Italiana (Italian Exchange) Quotarsi in borsa – la segmentazione dei mercati di borsa italiana.

Pubblicazione tratta dal sito internet www.borsaitaliana.it - AIFI - QUOTARSI IN BORSA, Il Sole 24 Ore S.p.A. - Media & Impresa. Legislazione: - Testo Unico delle Leggi in materia bancaria e creditizia – D. Lgs. 1 settembre 1993 n. 385; - Testo Unico della Intermediazione Finanziaria (Tuif) - D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Prof. Nicola Bruni

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ECONOMIA POLITICA 1 Corso di Laurea in Economia e Commercio (sede di Taranto).

Prof. Mario Sportelli Programma a. a. 2005-2006

L’economia di mercato – Modelli economici e agenti economici. Funzionamento del sistema dei prezzi: il modello del flusso circolare. Le scelte individuali; la domanda e l’offerta di un bene. L’equilibrio. Teoria della scelta del consumatore – Preferenze e loro assiomi. Funzioni di utilità. Vincolo di bilancio. Scelta ottima. Curva consumo-reddito e curva di Engel. Funzione individuale di domanda. Effetti sostituzione e reddito. Domanda di mercato. Le elasticità. Alcune integrazioni alla teoria della scelta del consumatore – Scelta intertemporale. Scelta in condizioni di incertezza: Piano di consumo condizionato; valore atteso e utilità attesa; scelta di portafoglio. Teoria della produzione – Tecnologia, funzione di produzione e funzioni di produttività. Scelta della tecnica nel breve e lungo periodo. Rendimenti di scala. Funzioni di costo e loro determinazione nel breve e lungo periodo. La funzione del profitto. Perfetta concorrenza – Ipotesi caratterizzanti la perfetta concorrenza. Equilibrio dell’impresa nel breve e nel lungo periodo. La funzione di offerta dell’impresa (breve e lungo periodo). L’offerta dell’industria (breve e lungo periodo). Equilibrio del mercato concorrenziale – Definizione e condizione di stabilità dell’equilibrio. Statica comparata. I surplus del consumatore e del produttore. I benefici dello scambio. Il benessere sociale. Il Monopolio – Ipotesi caratterizzanti il monopolio. Funzioni di ricavo e loro proprietà. Equilibrio del monopolista. L’inefficienza di monopolio. Il monopolio naturale. Il monopolio discriminante. La misurazione del potere monopolistico. Le barriere all’entrata. La teoria dei giochi – Rappresentazione e soluzione dei giochi in forma normale. Giochi sequenziali. L’Oligopolio – Ipotesi caratterizzanti l’oligopolio. I modelli di Cournot e Stackelberg. Oligopolio con molte imprese: il modello con impresa dominante; la concorrenza monopolistica. La collusione: la massimizzazione del profitto congiunto. Giochi infinitamente ripetuti e stabilità dell’equilibrio di cartello. Il mercato del lavoro – L’offerta e la domanda di lavoro. L’equilibrio del marcato del lavoro. Le asimmetrie informative – Selezione negativa (adverse selection). Segnalazione. Rischio morale (moral hazard). Incentivi.

Testo consigliato: W. S. Neilson & H. Winter “Microeconomia”, Etas, Milano, 2003. Capp. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13. Sono esclusi dal programma i paragrafi: 3.8, 5.4, 7.3, 8.7, 9.3, 12.4, 12.5,13.4.

Come ausilio alle esercitazioni (che sono parte integrante del corso), lo studente dovrà avvalersi del Materiale didattico integrativo che sarà reso disponibile online nell’area dedicata ai corsi d’insegnamento del sito: www.dse.uniba.it.

- Background – Per una più proficua frequenza del corso, si auspica che lo studente abbia già seguito nel 1° semestre, le lezioni di Matematica per l’economia. In ogni caso, è indispensabile che lo studente sia in grado di padroneggiare gli strumenti dell’algebra elementare e disponga delle cognizioni di base del calcolo differenziale. Prof. Mario Sportelli.

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PROGRAMMA DI GEOGRAFIA ECONOMICA – A.A. 2005/2006

Docente: Antonietta Ivona

1. L’ANALISI SPAZIALE

Lo spazio, luogo di incontro interdisciplinare – La geografia, scienza per l’organizzazione del

territorio – Le principali fonti dei dati – Indicatori e modelli – Il modello della rendita fondiaria di

E. Von Thünen – Rendita di posizione e paesaggio agrario – Rendita di posizione e paesaggio

urbano – il modello delle località centrali di W. Christaller – Il rango-dimensione – Modelli

gerarchici e reti urbane – Il modello di localizzazione industriale di A. Weber – Verso un nuovo

modello di sviluppo sostenibile – La gestione ambientale: Agenda 21 e sistemi locali.

2. L’ANALISI GEOECONOMICA

La popolazione – L’agricoltura – Le materie prime – L’industria – I trasporti – Le comunicazione –

Il commercio e la finanza – Il turismo.

Testi consigliati:

Bruno MENEGATTI, Lo spazio e il territorio. Temi e problemi di geografia economica e regionale, Bologna, Patron Editore, 2003, pp. 7-135, € 20,00;

Per i frequentanti:

Il corso prevede metodologie attive e lavori di gruppo, con valutazioni in itinere.

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“Geografia per lo sviluppo dell’imprenditorialità” Classe XVII - Curriculum generale III anno

Anno accademico 2005-06 Docente: Maria FIORI (e-mail: [email protected])

Obiettivi principali del Corso di “Geografia per lo sviluppo dell’imprenditorialità”: comprendere i rapporti fra impresa e territorio, il ruolo dell’impresa nella trasformazione del sistema economico territoriale e le reciproche relazioni di interdipendenza. Livello di studio: soprattutto esplicativo-scientifico. Approcci: soprattutto sistemico e della percezione ambientale. Contenuti sintetici del programma e testo consigliato A 1. Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo. A 2. Identità territoriale per lo sviluppo e l’imprenditorialità.

B 1 Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo. B 2 Per una geografia dell’impresa in Italia: itinerari teorico-metodologici e di ricerca Testi Consigliati (A = frequentanti, B = non frequentanti) A: “Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo”, cap. 2,

DICKEN P. e LLOYD P., Nuove prospettive su spazio e localizzazione, Milano, FrancoAngeli, 1993, pp. 56-96. FIORI M., Identità territoriale per lo sviluppo e l’imprenditorialità, Bari, WIP Edizioni Scientifiche, 2003 (lettura critica).

B: “Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo”, cap. 2, DICKEN

P. e LLOYD P., Nuove prospettive su spazio e localizzazione, Milano, FrancoAngeli, 1993, pp. 56-96. SALVATORI F. (a cura di), Impresa e territorio. Contributi ad una geografia dell’impresa in Italia, Bologna, Pàtron, 1993, pp. 9-40; 107-132; 195-212; 249-269.

----------------------------------------------------------------------------------------------------- Per gli studenti frequentanti, il corso prevede metodologie attive con lavori di gruppo, prove scritte anche individuali, osservazione diretta di casi di studio, verifiche, autovalutazioni e valutazioni in itinere (oltre, ovviamente, all'esame finale di profitto). Potranno usufruire di questa modalità solo coloro che avranno frequentato almeno il 70% delle ore di lezione.

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Università degli Studi di Bari Programma di Informatica e Sistemi Informativi

a.a. 2005-2006 (Prof. Michele Scalera)

Struttura dell’elaboratore elettronico Il concetto di macchina virtuale. Hardware e Software. Schema generale di un sistema di elaborazione dati. Tipologia degli elaboratori elettronici. Le memorie dell’elaboratore elettronico. La memoria centrale. La memoria ROM. La memoria cache. La memoria buffer. Le memorie di massa. Il processore. Studio di un processore per scopi didattici: il PDMS. Evoluzione dei microprocessori. I coprocessori. Le architetture multiprocessore. Input/Output: Le porte di input/output del computer. Le unità di input. Le unità di output. I sistemi di numerazione I sistemi di numerazione posizionali. Il sistema di numerazione binario. Codifica binaria dei dati. La rappresentazione dei numeri. Il sistema di codifica complemento a due. Il sistema di codifica floating point. Codifica dei caratteri. L’algebra di Boole Logica proposizionale: le proposizioni. Variabili e costanti booleane. Operazioni sull’insieme delle variabili booleane. L’operazione NOT. L’operazione OR. L’operazione AND. L’operazione NOR. L’operazione NAND. L’operazione OR ESCLUSIVO. Proprietà dell’algebra booleana. Teoremi dell’algebra booleana. Teoremi di De Morgan. Funzioni booleane. Forma canonica. Sintesi delle funzioni booleane. I circuiti logici Implementazione hardware dei circuiti logici. Il decodificatore. Il selettore. L’unità di somma. Il flip-flop RS. Gli algoritmi Il concetto di algoritmo. Costanti, variabili e istruzioni di un algoritmo. Rappresentazione degli algoritmi. I Linguaggi di Programmazione Il linguaggio macchina. I linguaggi simbolici a basso livello. I linguaggi simbolici ad alto livello. Metodologie per la progettazione dei programmi. I traduttori: l’assemblatore, il compilatore e l’interprete. Il Linker. I sistemi operativi Caratteristiche dei sistemi operativi. Il modello Onion Skin. I sistemi operativi monotasking. I sistemi operativi multitasking. Il gestore del processore. Il gestore della memoria centrale. Il file system. I gestori delle periferiche. Un caso di studio: Il sistema operativo Windows. L’interfaccia grafica. La linea dei comandi. I file batch. Archiviazione dei Dati Il concetto di file di dati tradizionali. File sequenziali e con indici. Operazioni sui file di dati. Il Data Base Management System (DBMS). Progettazione del data base. Analisi dei requisiti. Progettazione concettuale. Realizzazione secondo un modello di data base. I linguaggi di gestione dei data base. Tipologia di utenti dei data base. Le operazioni dell’algebra relazionale. Il linguaggio SQL Definizione dei dati. Manipolazione dei dati. Il comando SELECT. Gli operatori BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL. Le funzioni di gruppo. Visualizzazioni ordinate di tabelle. Interrogazioni riguardanti più tabelle. Le viste logiche. Le reti di computer La comunicazione tra computer. Il modello ISO/OSI. Gli strati e le loro funzioni. Come avviene la trasmissione. Protocolli ed interfacce. Le reti locali. I mezzi trasmessivi. Le tipologie di rete. Le tecnologie di rete. Architetture client-server e peer-to-peer. Le reti geografiche. Connettività analogica. Connettività digitale. Reti a commutazione di pacchetto. Internetwork. I ripetitori. I bridge. I router. I gateway. Internet. I servizi di Internet. I sistemi informativi Dato e informazione. Il sistema informativo. I flussi aziendali. Teoria dei sistemi. Ciclo di vita di un sistema informativo. Le Intranet. Componenti di una Intranet. Progettazione e gestione di una Intranet. La sicurezza nella Intranet. Progettazione di un sito Web Progettazione di un sito Web: il linguaggio HTML. Hosting e Housing.

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Testi di Riferimento 1. V. Marengo – M. Scalera Evoluzione della Tecnologia Informatica: dal Bit ad Internet Adriatica

Editrice Bari Per lo studio del Linguaggio HTML, si consiglia la guida presente al seguente indirizzo Web: http://www.html.it/guida. In particolare i moduli denominati con i seguenti punti: da 1 a 27. Da 30 a 37. Da 44 a 51.

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PROGRAMMA DI LINGUA FRANCESE Anno acc. 2005/2006 (Corso di Laurea in Economia e Commercio, Economia Aziendale)

Taranto Prof. Mariadomenica Lo Nostro Il corso di lingua francese si propone l’obiettivo di far acquisire allo studente le competenze linguistiche necessarie per la laurea di competenza prescelta. Gli argomenti posti all’attenzione dello studente rappresentano un mezzo per acquisire, o migliorare la capacità di leggere e comprendere un testo in lingua francese di carattere generale e/o concernente la lingua specialistica dello studente e la produzione di enunciati semplici e corretti che permettano la comunicazione evitando i più eclatanti "rischi di interferenza linguistica". Al termine del corso, per superare la prova di conoscenza di lingua francese, lo studente dovrà dimostrare di comprendere un testo in lingua e di saperlo esporre correttamente dopo aver superato la prove scritta. La prova di conoscenza di lingua francese è scritta e orale. La prova scritta è propedeutica a quella orale. La prova orale consiste in un colloquio in lingua sugli argomenti trattati durante il corso. La prova scritta consiste nella comprensione, tramite quesiti, di un brano francese di argomento socio-economico, e nella traduzione di un breve brano italiano. E’ consentito l’uso del dizionario bilingue e di dizionari specialistici. Testi: G. Barletta, Agritourisme, volant de l’économie locale, Locorotondo, Graficalevente 2002. Lanquar, Economie du tourisme, Paris, PUF, 2000. G. Barletta, L’Université et les institutions Européennes, Taranto, Edizioni Brizio 2001. Grammatica e dizionari consigliati : V. Ferrante, Mon Livre de Grammaire, Torino, SEI AA.VV, DIF, Torino, Hachette-Paravia R. Boch, Il nuovo Boch quatra edizione, Bologna, Zanichelli V. Ferrante, E. Cassiani, Nuovo dizionario moderno italiano-francese, SEI A. Le Bris, L’économie et les affaires, Bologna, Zanichelli Tra le tematiche dei suddetti testi saranno approfondite e aggiornate tramite materiale autentico. Un interesse particolare sarà rivolto a: - L’università e le istituzioni europee: formazione pos-laurea, il Collège d’Europe à Bruge - La B.E. I. - L’ unione europea e l’euro - L’impegno dell’europa verso i giovani e il turismo; - Il Parlamento europeo; - I gruppi d’azione locale (GAL) - L’Agriturismo, le risorse locali e l’intervento dell’europa (i progetti e le iniziative comunitarie) N.B. Il programma dettagliato, e una copia dei materiali studiati e forniti agli studenti durante il semestre, sarà fornito alla fine del corso.

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MATEMATICA FINANZIARIA Corsi di Laurea in:

Economia Aziendale (6 CFU) Economia e Commercio (7 CFU)

Prof. Mauro Bisceglia Anno Accademico 2005/2006 Parte I - Operazioni finanziarie in condizioni di certezza.

Grandezze fondamentali della matematica finanziaria. Esempi introduttivi. Operazioni finanziarie elementari e composte. Legge degli interessi semplici e composti. Definizioni fondamentali. Fattori, tassi e intensità. Intensità istantanea. Operazioni finanziarie. La legge esponenziale. La funzione esponenziale come legge di equivalenza finanziaria. Tassi e intensità equivalente in regime esponenziale. Valore di una operazione finanziaria in base alla legge esponenziale. Operazioni eque. Proprietà funzionali della legge esponenziale. Scomposizione di operazioni finanziarie. Rendite e piani d’ammortamento. Definizioni preliminari. Valore attuale di rendite a rate costanti. Rendita immediata posticipata di durata m. Rendita perpetua posticipata. Rendita immediata anticipata di durata m. Rendita perpetua anticipata. Rendita differita di n anni. Rendite frazionate. Le operazioni di rendita nell'aspetto dinamico. Rendita posticipata a rata costante. Rendita anticipata a rata costante. Rendita posticipata a quote capitali costanti. Il piano d'ammortamento. Ammortamento a rate costanti posticipate. Ammortamento a rate costanti anticipate. Ammortamento a quote capitale costanti. Piani con preammortamento. Tasso interno di rendimento di un'operazione finanziaria. Il problema del tasso interno. Il caso di pagamenti periodici. Il metodo di Newton. Il caso di pagamenti non periodici. Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. La funzione valore in un contratto a pronti. La funzione valore in un contratto a termine. La proprietà di uniformità nel tempo. La proprietà di indipendenza dall’importo. La proprietà di scindibilità. Tassi e intensità di interesse su orizzonti di scambio finiti. L’intensità istantanea di interesse. L’intensità di rendimento a scadenza.

Parte II – Operazioni finanziarie e struttura del mercato.

Funzione valore e prezzi di mercato. Le ipotesi caratteristiche del mercato. Non frizionalità. Competitività. Assenza di arbitraggi. Teorema di decrescenza rispetto alla scadenza. Teorema di indipendenza dall’importo. Teorema di linearità del prezzo. Teorema dei prezzi impliciti. Tassi impliciti. La struttura per scadenza dei tassi di interesse. Le strutture per scadenza a pronti. Le strutture per scadenza implicite. Relazioni tra le diverse strutture per scadenza. Indici temporali.

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Indici temporali di un flusso di importi. Scadenza e vita a scadenza. La scadenza media aritmetica. La duration. Proprietà "baricentrali" della duration, punto di immunizzazione del flusso e indice di aleatorietà.

Testo consigliato: Franco Moriconi, Matematica Finanziaria, il Mulino, Bologna, 1994

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METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE DI AZIENDA Corso di laurea in Economia Aziendale-sede di Taranto

Ordinamento previgente laurea quadriennale prof. Francesco Amati

Tel. 0804312530; e-mail: [email protected] a.a. 2005/2006

Premessa Lo studio della disciplina ha lo scopo di approfondire e sviluppare le conoscenze acquisite dallo studente nell’ambito dei corsi di Ragioneria generale e Ragioneria applicata con particolare riferimento alle analisi di bilancio quali strumenti di studio dei diversi aspetti della gestione d’impresa: monetario-finanziario, patrimoniale e reddituale. Particolare attenzione verrà prestata alla interpretazione dei dati di bilancio e alla riaggregazione di tali valori mediante tecniche opportune, dai quali attraverso l’analisi e l’esame critico di essi si mira a comprendere il contenuto della gestione al fine di poter esprimere un giudizio sullo stato di “salute“ dell'azienda. Il Corso si propone, inoltre, di operare una sintesi tra teoria e pratica e a tal fine la parte teorica viene resa concreta attraverso l’esame di bilanci reali e di casi aziendali.

Programma Gli obiettivi delle analisi di bilancio. La valenza informativa del bilancio destinato a pubblicazione in relazione ai contenuti ed agli obiettivi delle analisi economico-finanziarie d’impresa. L’interpretazione dei dati e delle informazioni di bilancio. La riclassificazione dello stato patrimoniale ai fini dell'analisi finanziaria-patrimoniale. La riclassificazione del conto economico ai fini dell'analisi reddituale. La solidità patrimoniale ed il grado di indipendenza finanziaria dell’impresa. I quozienti di struttura patrimoniale. L’analisi della struttura e della situazione finanziaria: la liquidità dell’impresa. L’analisi della struttura e della situazione economica: la redditività d’impresa. Il quadro organico dei margini e degli indici di bilancio. Altre modalità operative di riclassificazione del bilancio. L’analisi dei flussi finanziari. Il flusso dei fondi. Il rendiconto delle variazioni di risorse finanziarie totali. Il rendiconto finanziario delle variazioni di capitale circolante netto. Il rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità. Il rendiconto finanziario “per flussi di attività”. Testi consigliati: FERRERO G., DEZZANI F., PISONI P., PUDDU L., Le analisi di bilancio. Indici e flussi, 2. ed., Milano, Giuffrè, 2003 (Parte I, Sezioni I e II). Durante il corso delle lezioni verranno distribuite dispense.

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PROGRAMMA DI GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO – A.A. 2005/2006

Docente: Antonietta Ivona

Lo sviluppo crescente delle telecomunicazioni e dei trasporti verificatosi negli ultimi anni, tende ad annullare le distanze; quasi ovunque si possono acquistare gli stessi beni di consumo; la diffusione della cultura e la conoscenza delle lingue maggiormente parlate avvicina popoli molto diversi fra loro. Tuttavia, forse mai come oggi il pianeta appare così profondamente diviso in aree geografiche, economiche e politiche ben distinte. È dall’esame delle cause e degli effetti di queste due opposte tendenze, la globalizzazione e la regionalizzazione, che deve partire l’analisi complessa dei grandi sistemi economici e politici del mondo contemporaneo. Questo comporta l’elaborazione di un quadro concettuale utile a comprendere le cause ed effetti degli squilibri regionali e ad analizzare casi concreti di strategie territoriali di crescita. In questa prospettiva il contributo della Geografia diventa essenziale.

I CONTENUTI DEL CORSO Parte I – Per una base teorico-concettuale: Il concetto di classe socio spaziale. Le nozioni di centro e periferia alle diverse scale spaziali. Gli aspetti e le ambiguità delle nozioni di giustizia socio-spaziale. Parte II – Le dimensioni attuali delle disuguaglianze: Stato e politica nell’era della globalizzazione economica. Gli strumenti capitalistici delle politiche supernazionali. Il ruolo dei quadri ambientali nella comprensione del sottosviluppo. Le società umane e l’ambiente naturale: gli scenari del sottosviluppo. Nuove frontiere dell’immigrazione. Scenari evolutivi della multietnicità e dell’interetnicità. Sistemi agrari locali e modelli avanzati per il mercato unico. L’industria e l’illusione dell’industrializzazione. La terziarizzazione dello sviluppo. Un mondo a più velocità. Informazione, comunicazione e «media». La città fra povertà e sviluppo. Testi consigliati: F. BOGGIO, G. DEMATTEIS (a cura di), Geografia dello Sviluppo, diversità e disuguaglianze nel rapporto Nord-Sud, Torino, UTET, 2002, pp. 261, € 22,50; oppure R. HODDER, Geografia dello Sviluppo, Novara, De Agostini, 2001, pp. 191, € 15,50. Per i frequentanti: Il corso prevede metodologie attive e lavori di gruppo, con valutazioni in itinere.

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FACOLTA’ DI ECONOMIA – UNIVERSITA’ DI BARI PROGRAMMA DI LINGUA INGLESE a.a 2005 – 2006

TUTTI I CORSI DI LAUREA – SEDE DI TARANTO – SECONDO SEMESTRE

PROF. GRAZIA MARISA SARACINO Finalità de Corso Il corso ha due finalità. La prima è quella di fornire agli studenti un inquadramento di natura teorica e applicata sulla grammatica comunicativa e la sintassi della lingua inglese. La seconda è di portare gli studenti ad acquisire competenze comunicative e familiarità con i vari testi e contesti della lingua, con particolare riferimento a quelli economici. Contenuti del Corso a) Introduzione alla fonetica, la grammatica e la sintassi della lingua: The present simple. Genitive forms. The present continuous. Expressions of frequency. The present perfect. Already, yet, again, still. The past. The future time. Questions. Prepositions of time. The conditionals. Prepositions of place. verbs of speaking. have, have got and get. Modals. verbs of the senses. verb combinations. Connecting and sequencing ideas. Relative clauses. The passive. Comparatives and superlatives. Verbs of reporting and reported speech. Very, too and enough. Quantifiers. Both, either and neither. Each, every and compounds. Phrasal verbs. b) Avviamento alla conversazione. c) Business Objectives: Meeting people, telephoning, Companies, Exchanging information, reporting, socializing, Meetings, Making arrangements, Describing trends, Planning. Modalità dell’esame La verifica finale consiste in una prova scritta basata sulla produzione di testi e in una prova orale basata su un colloquio in lingua inglese relativo agli argomenti trattati durante le lezioni e le esercitazioni. Il laboratorio linguistico a disposizione degli studenti potrà essere frequentato negli orari previsti. TESTI IN USO GM. SARACINO, TM Ricciardo, AL Viterbo, Natural Companion, Adriatica Editrice, 2004. V. Hollet, Business Objectives, Oxford University Press, New Edition. TESTI DI RIFERIMENTO E DIZIONARI CONSIGLIATI G. Aston, R.M Bosinelli, M.Saracino favale, Threshold, CLUEB, Bologna, 1994. R. Murphy, English Grammar in Use, New Italian edition, Cambridge University Press. J. Oakland, British Civilization, Routledge, London. Oxford Wordpower Dictionary, Oxford University Press. Collins, Cobuild English Language Dictionary. Il Nuovo Economics and Business, Zanichelli. G.Ragazzini, Dizionario Inglese – Italiano, Italiano – Inglese Università degli Studi di Bari

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Facoltà di Economia

-LINGUA TEDESCA- (Prof. Mario Regina)

Programma A.A. 2005/2006 Il corso è finalizzato all’acquisizione e utilizzo delle strutture morfosintattiche necessarie allo sviluppo delle capacità di comprensione e produzione sia orale che scritta.

A tal fine vengono affrontati temi e funzioni linguistiche attraverso situazioni comunicative di progressiva complessità differenziate per contesto, elementi referenziali, modalità argomentative e registro di lingua. Esse riguardano attività sociali fondamentali, situazioni quotidiane di tipo personale e interpersonale, problematiche dell’attualità, quelle relative alla civiltà del paese ed in particolare all’ambito economico – aziendale e gestionale. Vengono esaminate le caratteristiche della lingua in relazione ai diversi mezzi: parlato, scritto, forme multimediali, la sua varietà in dimensione sociale (registro) e la sua spendibilità anche nel rapporto col territorio. Privilegiando attraverso un approccio contrastivo la nozione di campo semantico, di connotazione e denotazione e l’analisi dei meccanismi di generazione delle parole, vengono approfondite le lingue settoriali. Documenti relativi agli ambiti trattati, grafici, articoli da quotidiani, riviste e giornali economici, clausole di contratti, strategie pubblicitarie e di marketing anche in forma multimediale, rappresenteranno il materiale autentico di riferimento. L’obbiettivo finale del corso sintetizza quanto stabilito dal Consiglio d’Europa per i livelli A1–A2 - B1 (Elementare- Pre-intermedio - Intermedio) Parte speciale Lingua e multimedialità In questa prospettiva si svolgeranno i seguenti moduli : 1. La Germania dopo il 1945 : Politica, economia, cultura (Lingue settoriali) 2. L’immagine della Puglia in Germania attraverso le cronache di viaggio e le guide turistiche Testi consigliati

• G.Motta, Direkt, Loescher, Torino, 2004 (Compendio consigliato) • D.Schulz – H.Griesbach, Deutsche Sprachlehre für Italiener, Mursia, 1997

(Lez.1-14, 16,18, 20, 22) • E. - M. Thüne, A. Vanni, Euro- Handel, Sansoni, Milano 1995

Vocabolario: Sansoni (Vol.unico) Parte speciale:

• A. Destro,a cura di, I paesi di Lingua Tedesca, Il Mulino,Bologna, 2004 • M. Regina, Risonanze, Feuilleton di Fine Secolo, Levante Editori, Bari, 1999

(Scelta di recensioni relative a fenomeni culturali, sociali e politici nella - Germania del II Dopoguerra – Uso contrastivo del testo in L1) • K. Adamzik, Textsorten. Stauffenberg, Tübingen, 2005(Scelta di testi adeguata ai livelli che vengono

raggiunti)

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Per gli studenti del II anno che appartengono al vecchio ordinamento lo scritto è propedeutico dell’orale ed la scelta dei testi relativi al corso sarà integrata con specifici approfondimenti di microlingua. Indirizzo E. Mail : [email protected] oppure [email protected] .it

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PROGRAMMA di MATEMATICA PER L’ECONOMIA A.A.2005-2006

Prof. Luigi De Cesare

Elementi di teoria degli insiemi. Simboli logici. Nozione di uguaglianza, inclusione. Insieme delle parti di un insieme. Operazione di unione, intersezione e complemento. Ricoprimento e partizione di un insieme. Prodotto cartesiano. Funzioni. Immagine diretta. Immagine reciproca. Funzioni iniettive, suriettive, invertibili. Restrizione e prolungamento di una funzione. Funzioni composte. Insiemi numerici. Lo spazio Rn. Nozione di distanza su Rn. Prodotto scalare. Norma di un vettore. Intorni di un punto. Intervalli di R. Insiemi aperti e chiusi. Punti di accumulazione. Minoranti e maggioranti, estremo superiore ed estremo inferiore, massimo e minimo di un sottoinsieme di R. Insiemi numerabili. Elementi di algebra lineare. Matrici. Operazioni fra matrici. Matrice inversa. Matrice aggiunta. Determinanti. Rango. Autovalori e autovettori. Matrici definite. Forme quadratiche. Sistemi di equazioni lineari. Sistemi di n equazioni in n incognite. Regola di Cramer. Sistemi di m equazioni in n incognite. Teorema di Rouch´e-Capelli. Funzioni reali di variabile reale. Rappresentazione cartesiana. Simmetrie (parit`a, disparit`a, periodicit`a). Monotonia. Massimi e minimi, globali e locali, di una funzione. Convessit`a, concavit`a e punti di flesso. Funzioni elementari. La nozione di limite per funzioni. La nozione di limite. Unicit`a del limite. Teoremi fondamentali sui limiti. Infiniti e infinitesimi. Limiti notevoli. Successioni. Successioni estratte. Limite di successioni. Il numero di Nepero. Funzioni continue. La nozione di continuit`a. Continuit`a delle funzioni elementari. Punti di discontinuit`a. Teorema di Weierstrass. Teorema di Bolzano. Teorema degli zeri. Derivazione. Nozione di derivata. Significato geometrico della derivata. Punti angolosi e cuspidali. Funzioni derivabili. Operazioni sulle funzioni derivabili. Derivate di ordine superiore. Derivate delle funzioni elementari. Elasticit`a di una funzione. I teoremi di Rolle e Lagrange. Teoremi dell’Hopital. Formula di Taylor e applicazioni. Condizioni necessarie per l’esistenza di massimi e minimi relativi. Condizioni su_cienti per l’esistenza di estremi relativi. Funzioni convesse. Funzioni reali di pi`u variabili reali. Derivabilit`a parziale. Derivate parziali di ordine superiore. Teorema di Schwarz. Di_erenziabilit`a e di_erenziale. Matrice hessiana. Formula di Taylor. Condizioni per l’esistenza di massimi e minimi relativi. Massimi e minimi vincolati. Il metodo dei moltiplicatori di Lagrange. Applicazioni all’economia. Ottimizzazione non vincolata in Economia. Ottimizzazione della produzione. Il problema del consumatore. L’integrazione indefinita. Primitive e integrale indefinito. Integrazione per parti. Integrazione per sostituzione. Integrazione di funzioni razionali. Integrazione secondo Riemann. Integrale definito secondo Riemann. Interpretazione geometrica dell’integrale. Teorema di esistenza delle primitive. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Teorema della media. Calcolo di aree. Metodi di approssimazione numerica. Il metodo delle bisezioni. Il metodo di Newton. Il problema del calcolo del Tasso Interno di Rendimento. Cenni sull’integrazione numerica. Testi consigliati L. Albano, Lezioni di Matematica Generale, Cacucci Editore (Bari).

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G. C. Barozzi, C. Corradi, Matematica per le Scienze Economiche, Il Mulino (Bologna). L. Scaglianti, Torriero, Matematica, Metodi e applicazioni, CEDAM (Padova).

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Anno Accademico 2005-06

Programma del corso di MERCEOLOGIA

Corso di laurea in Economia Aziendale (classe XVII) sede di Taranto - Tutti i curricula -

Crediti formativi (CFU): 6

Docente: prof. Luigi Notarnicola Breve storia delle conoscenze merceologiche. Una nuova merceologia. Lo scenario degli eventi della biosfera e della tecnosfera: i cicli naturali più importanti: cenni sul ciclo dell’acqua, carbonio, azoto e fosforo. Il problema delle fonti di energia: natura e caratteri dell'energia; unità di misura; i combustibili fossili: carbone, petrolio e suoi derivati, combustibili gassosi, energia elettrica, energia nucleare e fonti di energia rinnovabili. Usi e fabbisogni di energia; Energia e ambiente; Analisi e contabilità ambientale. Merci e metalli: l’industria siderurgica; ferro e acciaio. Le merci prodotte dall'industria chimica: i prodotti inorganici di base e i fertilizzanti, l'industria petrolchimica, le risorse rinnovabili. La tecnologia e i problemi della popolazione. Il problema alimentare: gli alimenti di origine vegetale (oli e grassi, cereali e loro derivati) e animale. Il problema dell’acqua. Testi consigliati: G. Nebbia, "Lezioni di merceologia", 1995, Laterza, Bari. L. Ciraolo, M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, "Merceologia", 1998, Monduzzi, Bologna. L. Notarnicola: “Appunti dalle lezioni”, 2005. G. Nebbia, “Sete”, Editori Riuniti, 1991. D. Goodstein: “Il mondo in riserva”. Università Bocconi Editore, 2004, Milano. Il corso delle lezioni sarà integrato da esercitazioni.

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Anno Accademico 2005-06

Programma del corso di MERCEOLOGIA

Corso di laurea in Economia e Commercio (classe XXVIII) sede di Taranto - Curriculum generale -

Crediti formativi (CFU): 7

Docente: prof. Luigi Notarnicola Breve storia delle conoscenze merceologiche. Una nuova merceologia. Lo scenario degli eventi della biosfera e della tecnosfera: i cicli naturali più importanti: cenni sul ciclo dell’acqua, carbonio, azoto e fosforo. Il problema delle fonti di energia: natura e caratteri dell'energia; unità di misura; i combustibili fossili: carbone, petrolio e suoi derivati, combustibili gassosi, energia elettrica, energia nucleare e fonti di energia rinnovabili. Usi e fabbisogni di energia; Energia e ambiente; Analisi e contabilità ambientale. Merci e metalli: l’industria siderurgica; ferro e acciaio. Le merci prodotte dall'industria chimica: i prodotti inorganici di base e i fertilizzanti, l'industria petrolchimica, le risorse rinnovabili. La tecnologia e i problemi della popolazione. Il problema alimentare: gli alimenti di origine vegetale (oli e grassi, cereali e loro derivati) e animale. Il problema dell’acqua e il mare quale fonte di alimenti e risorse minerali. Testi consigliati: G. Nebbia, "Lezioni di merceologia", 1995, Laterza, Bari. L. Ciraolo, M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, "Merceologia", 1998, Monduzzi, Bologna. L. Notarnicola: “Appunti dalle lezioni”, 2005. G. Nebbia, “Sete”, Editori Riuniti, 1991. D. Goodstein: “Il mondo in riserva”. Università Bocconi Editore, 2004, Milano. Il corso delle lezioni sarà integrato da esercitazioni.

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Merceologia delle Risorse Naturali Corso di laurea in Economia e Commercio – Sede di Taranto (CFU 4)

Corso di Laurea in Economia Aziendale – Sede di Taranto (CFU 4) Corso di laurea preesistente in Economia e Commercio – Economia dei Sistemi Produttivi Territoriali –

Sede di Taranto (CFU 6) Facoltà di Economia

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI Prof. Pasquale Giungato

A.A. 2005/2006 Premessa Obiettivo del corso è quello di studiare le risorse naturali dal punto di vista tecnologico, economico ed ambientale, al fine di permettere allo studente di comprendere l’importanza della salvaguardia delle risorse nel contesto di uno sviluppo sostenibile. Programma Definizione e classificazione delle risorse naturali. Distribuzione geografica e classificazione delle riserve delle principali materie prime. Atmosfera, idrosfera e pedosfera quali fonti delle risorse naturali. Ciclo dell’acqua, dell’azoto, del carbonio, dello zolfo. Classificazione dei principali agenti inquinanti della biosfera. La circolazione del Piombo e del Mercurio tra biosfera e tecnosfera. Il ciclo degli ossidi di azoto e meccanismo dello smog fotochimico. La bonifica dei siti contaminati. Testi di riferimento

• P. Giungato, Dispense delle Lezioni di Merceologia delle Risorse Naturali, Taranto, 2005. • M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, Merceologia, Monduzzi, Bologna, 1998 (pag. 11-48). • Chiacchierini, Fondamenti di Merceologia, Ed. Kappa, Roma, 1982 (pag. 608-671). • Ester van der Voet, Substances from Cradle to Grave, Optima Druk, Leiden, 1996 (pag. 3-30).

Note Il corso sarà integrato da esercitazioni, visite guidate, proiezione di filmati didattici. Gli studenti dei corsi di Laurea Triennale in Economia e Commercio ed Economia Aziendale, per i quali l’insegnamento prevede 4 CFU, sono esonerati dallo studiare: il ciclo degli ossidi di azoto e meccanismo dello smog fotochimico, la circolazione del Piombo e del Mercurio tra biosfera e tecnosfera. Per qualsiasi delucidazione contattare il Prof. Giungato al seguente indirizzo e-mail: [email protected] o consultare il sito: www.dgm.uniba.it.

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CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO

Curriculum Economia dei sistemi produttivi territoriali

ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE (semestrale- 4-7 CFU)-

A.A. 2005-2006

Docente: Rosalina GRUMO

Programma del Corso

Parte I La pianificazione come processo Fasi del piano (formazione, elaborazione e concertazione) e gestione (specificazione, controllo e revisione) Analisi e valutazione delle risorse territoriali Valutazione degli obiettivi: classificazione e misurazione Obiettivi di consumo e di spesa Dimensione spaziale degli obiettivi di impiego delle risorse Valutazione delle potenzialità produttive Politica del territorio Pianificazione strategica Le lezioni nella prima parte del corso saranno frontali. Testi consigliati Per i frequentanti: F. ARCHIBUGI, Principi di pianificazione regionale. Metodi e obiettivi, Vol. I, Milano, F. Angeli, 1987 (alcuni capitoli a scelta). Per i non frequentanti: F. ARCHIBUGI, La città ecologica, Torino, Bollati Boringhieri, 2002. Parte II Analisi dell'organizzazione e pianificazione del territorio a scala locale. Gli strumenti della programmazione regionale e alcune applicazioni a Taranto. Nella seconda parte il corso prevede metodologie attive e lavori di gruppo per i frequentanti. Testo consigliato R. GRUMO, La programmazione negoziata in Puglia. Riflessioni ed esperienze, in D. VITERBO (a cura di ), Territorio e sviluppo in Puglia, Lecce, 2002. Contenuto del Corso: La pianificazione è “un processo attraverso cui preparare un insieme di decisioni per l'azione nel futuro, dirette al conseguimento di obiettivi mediante mezzi preferibili (Dror)».

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Che cosa si propone: fornire (partendo dal presupposto che a pianificare s'impara pianificando ...!) gli elementi per comprendere l'orientamento impresso dalla geopolitica allo sviluppo economico regionale.per individuare strumenti e strategie di intervento. Obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita attraverso l'ottimizzazione del soddisfacimento dei bisogni essenziali alla vita dei gruppi umani quali: abitare, comunicare, lavorare, istruirsi, partecipare alla circolazione, ricrearsi, approvvigionarsi, vivere in comunità, sistema territoriale complesso, anche in funzione delle tecnologie a disposizione delle società umane. Il tutto per realizzare uno sviluppo compatibile e sostenibile nell’ambiente geografico di riferimento. Valore della pianificazione: Si inserisce nelle discipline geografiche in quanto ne esprime i principi: osservazione, distribuzione, causalità e connessione, interdipendenza e attività, analisi e sintesi. Coinvolge i soggetti rendendoli protagonisti in quanto è caratterizzata da un approccio negoziale e dialogico caratterizzato da valori condivisi (identità di un gruppo umano generi di vita), obiettivi, decisioni, criteri di valutazione, preferenze individuali e di gruppo. Rappresenta una disciplina moderna e attiva in quanto prevede l’esigenza di lavorare in équipe e la collaborazione fra varie categorie di studiosi e tecnici. La pianificazione dagli anni ’70 diventa uno strumento di marketing territoriale ed una leva di sviluppo. Essa rappresenta oggi uno strumento di efficienza, di benessere collettivo per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile. Tener conto in una pianificazione territoriale continua delle trasformazioni in atto riguardo gli obiettivi, gli strumenti e gli ambiti di attenzione.

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ANNO ACCADEMICO 2005-2006

Corso di Laurea triennale in Economia Aziendale – Sede di Taranto Insegnamento di RAGIONERIA APPLICATA

Periodo di insegnamento: II semestre (CFU 10)

Il bilancio delle società di capitali secondo i canoni aziendali: la normativa civilistica e quella fiscale.

I principi contabili statuiti dai competenti organismi professionali nazionali e l’informativa

supplementare con particolare riguardo ai rendiconti finanziari.

Il processo di armonizzazione contabile europea e i principi contabili internazionali.

Il fenomeno societario: tipi, caratteristiche generali, ordinamento e struttura delle gestioni societarie.

Le operazioni tipiche delle imprese societarie e le rilevazioni corrispondenti: costituzione delle società,

variazioni di capitale, distribuzione degli utili, copertura delle perdite, emissione di prestiti

obbligazionari, ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili, ecc.

Cenni alle operazioni straordinarie.

I fondamenti economici degli aggregati di aziende e le loro forme. Le alleanze strategiche come via alla

globalizzazione del mercato. La struttura economica e i vari riflessi associativi. Le operazioni di

scambio e di produzione.

Le diverse tecniche ed ipotesi di realizzazione del bilancio consolidato. L’area di consolidamento. Le

partecipazioni di controllo e il trattamento contabile delle differenze da consolidamento. Le

partecipazioni di controllo non consolidate. Le operazioni infragruppo e gli utili interni. La conversione

dei bilanci di consociate estere.

TESTI CONSIGLIATI

DI CAGNO N., Informazione contabile e bilancio d’esercizio (Modello comunitario e modello IAS/IFRS), Cacucci, Bari, 2005, integrato con il T.U.I.R., approvato con D.P.R. 917/1986 (capo VI), e con il D.Lgs. 127/1991 e successive modificazioni.

PAOLONE G., Assetti di governance e modelli societari, Giappichelli, Torino, 2004. PISONI P., BUSSO D., Il bilancio consolidato, Giuffrè Editore, Milano, 2005. DISPENSE Distribuite dal docente durante le lezioni.

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Programma del corso di Pianificazione e Controllo Prof.ssa Floriana Luisi MODULO I: LA PIANIFICAZIONE E IL CONTROLLO DI GESTIONE 1 Presentazione del corso. Contenuti e logiche 2 Tipi di pianificazione e controllo 3 I ruoli organizzativi coinvolti MODULO II: LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

4 L’analisi strategica e il concetto di strategia 5 La strategia a livello aziendale 6 La strategia a livello di area d’affari 7 La pianificazione strategica: logiche e contenuti 8 Le fasi e gli strumenti della pianificazione strategica 9 La pianificazione strategica e la valutazione economico-finanziaria delle strategie 10 Dal sistema di pianificazione al processo di programmazione e controllo MODULO III: IL CONTROLLO DI GESTIONE E LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA 11 Il sistema di controllo, la metodologia e gli strumenti 12 Lo stile di controllo e il ruolo del controller 13 Il controllo strategico in dottrina 14 Il controllo organizzativo e gli effetti della cultura organizzativa sul controllo

MODULO IV: LE ANALISI ECONOMICHE PER IL CONTROLLO DI GESTIONE 15 Analisi dei costi: classificazioni rilevanti per il controllo di gestione 16 Il budgeting 17 L’analisi degli scostamenti dal budget 18 Il controllo delle produzioni su commessa e dei progetti MODULO V: IL CONTROLLO DEI CENTRI DI RESPONSABILITA’ E DI ATTIVITA’ 19 Logica del controllo dei centri di responsabilità 20 I centri di attività

MODULO VI: IL CONTROLLO DI GESTIONE E IL REPORTING 21 La struttura di un sistema di reporting e la sua progettazione 22 Il reporting direzionale e i sistemi informativi aziendali 23 Il controllo di gestione, i sistemi informativi e le strategie d’impresa Testi consigliati: BRUSA L., Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè Editore, 2000.

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TERZANI S., Lineamenti di pianificazione e controllo, Cedam, 1999.

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DI CAGNO BENIAMINO REVISIONE AZIENDALE PROGRAMMA D’ESAME

A.A 2005/2006

L’oggetto e le finalità della revisione. La revisione diretta e quella indiretta. La revisione dell’area contabile e gestionale.

I principi di revisione. I principi contabili alla base della revisione. La normativa civilistico-fiscale. L’interpretazione tecnico-contabile delle norme di legge. Le norme etico-professionali.

La pianificazione della revisione.

Il sistema di controllo interno. La struttura organizzativa alla base del controllo. L’organizzazione della funzione contabile.

Gli strumenti per l’analisi e la valutazione del sistema di controllo interno. Il programma delle verifiche di conformità.

Il programma delle verifiche sostanziali.

Le tecniche della revisione contabile delle aree di bilancio, con particolare approfondimento delle seguenti: cassa e banche; debiti e crediti; rimanenze; immobilizzazioni immateriali e materiali; area fiscale

La relazione della società di revisione. L’evoluzione del quadro di riferimento giuridico. Il conferimento e la nomina dell’incarico di revisione.

La riforma del diritto societario nell’ambito del controllo contabile e del collegio sindacale

L’analisi e la valutazione del quadro ambientale. L’ambiente generale. Il mercato e la concorrenza.

L’analisi e la valutazione del profilo complessivo aziendale.

L’analisi e la valutazione dei tratti significativi della imprenditorialità.

L’analisi e la valutazione del controllo gestionale. La dimensione organizzativa del controllo di gestione. Le variabili operative di un sistema di controllo (struttura organizzativa, stile di controllo, meccanismi operativi, struttura tecnico-contabile).

L’analisi e la valutazione del sistema informativo per il controllo gestionale. Gli strumenti tecnico contabili impiegati. I controlli di completezza dei dati e di efficacia delle informazioni. I controlli di sicurezza delle piattaforme informatiche. Due diligence

TESTI CONSIGLIATI “Principi di revisione aziendale”, Bologna, Clueb, 2000. Prof. Luciano Marchi “Principi di revisione Contabile” Giuffrè editore 2005 a cura Prof. Luciano Marchi

Università degli Studi di Bari - Facoltà di Economia- Sede di Taranto

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a.a. 2005-06 I° semestre

SCIENZA DELLE FINANZE Laurea triennale

II° anno Corso di laurea in Economia aziendale (CLEA): 6 crediti

Corso di laurea in Economia e commercio (CLEC): 10 crediti

Prof. Vito Peragine Programma Modulo I (CLEA, CLMC: 1 credito; CLEC: 2 crediti) Economia del benessere � Longobardi - Peragine (2005): CLEA, CLEC, CLMC: capitolo 1; capitolo 2 CLEC: Capitolo 3 Modulo II (CLEA, CLMC, CLEC: 5 crediti) Economia tributaria (A) � Longobardi (2005) CLEA, CLEC, CLMC: capitoli 1-11 (esclusa sezione 11.3); 12; 14-16; 21-29 Modulo III (CLEC: 2 crediti) Economia tributaria (B) � Longobardi (2005) CLEC: sezione 11.3; capitoli: 13; 17-20 Modulo IV (CLEC: 1 credito) Economia delle scelte pubbliche � Longobardi - Peragine (2005): CLEC: Capitolo 4 Testi di riferimento: 1. E. Longobardi (2005), Economia tributaria, McGraw-Hill, Milano 2. E. Longobardi - V. Peragine (2005), Appunti di introduzione all’economia pubblica, a.a. 2005/06, Bari, (www.dse.uniba.it) Attenzione: Gli studenti della laurea quadriennale che volessero optare per il programma dell’a. a. 2005/06 devono portare il programma CLEC. Lo stesso vale per gli studenti della “vecchia” triennale in Economia e commercio per i quali Scienza delle finanze prevedeva 8 crediti.

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Facoltà di Economia – sede di Taranto Corsi di laurea in ECONOMIA AZIENDALE e ECONOMIA E COMMERCIO

Insegnamento di

STATISTICA (10 cfu) Prof. Domenico Leogrande

Parte prima

• INTRODUZIONE ALLA STATISTICA • LA RILEVAZIONE E LA CLASSIFICAZIONE DEI DATI • I VARI TIPI DI TABELLE STATISTICHE • RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE • I RAPPORTI STATISTICI • LE MEDIE • LA VARIABILITA’ • ASIMMETRIA, CURVA NORMALE E DISNORMALITA’ • INTRODUZIONE ALL’ANALISI STATISTICA BIVARIATA • ANALISI DELLA DIPENDENZA • ANALISI DELLA INTERDIPENDENZA • ANALISI DELLE MUTABILI STATISTICHE

Parte seconda

• NOZIONI INTRODUTTIVE ALL’INFERENZA STATISTICA • VARIABILI CASUALI E LORO DISTRIBUZIONI • LOGICA E TECNICHE DELL’INFERENZA • PROBLEMI DI INFERENZA SU MEDIE • PROBLEMI DI INFERENZA SU PERCENTUALI • PROBLEMI DI INFERENZA SU VARIANZE

Testi consigliati Giovanni Girone – Tommaso Salvemini LEZIONI DI STATISTICA Cacucci Editore Giovanni Girone – Giulia Sallustio ESERCITAZIONI DI STATISTICA Cacucci Editore

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STATISTICA II

a.a. 2005-2006 LA PROGRAMMAZIONE DI UNA RICERCA CAMPIONARIA: Definizione del tema e dei sottotemi della ricerca; Formulazione delle varie ipotesi da verificare; Strumenti di valutazione dei fenomeni socioeconomici: scale di misura e indicatori; Definizione dell'unità di rilevazione; Modalità di rilevazione delle unità statistiche: rilevazioni dirette e indirette; Il questionario; Tecniche di rilevazione delle unità statistiche: campionamenti probabilistici e non probabilistici. LE DISTRIBUZIONI CAMPIONARIE: Richiami su alcuni schemi probabilistici: di Bernoulli (problema delle prove ripetute), ipergeometrico, multinomiale, ipergeometrico multivariato; Richiami su distribuzione normale (di Gauss), di Bernoulli, binomiale, di Poisson, ipergeometrica, uniforme; Distribuzione campionaria della media quando è noto σ (in caso di campionamento bernoulliano, senza reinserimento, in blocco, stratificato); Distribuzione campionaria di una frequenza relativa quando è noto p (in caso di campionamento bernoulliano, senza ripetizione, in blocco); Distribuzione campionaria della mediana; Distribuzione campionaria di una generica statistica; Stime della media e della frequenza e le loro distribuzioni campionarie nel caso σ non sia noto e il campionamento sia bernoulliano, in blocco, senza ripetizione, stratificato, a due stadi, a grappoli; Stima della frequenza di risposte casualizzate mediante domanda in correlata; Errori dovuti alle mancate risposte. LA DIMENSIONE DEL CAMPIONE: Richiami su intervalli di confidenza per la frequenza (caso di grandi e piccoli campioni), su intervalli di confidenza per la media quando il campione è estratto da popolazione normale o meno (caso di grandi e piccoli campioni) e su intervalli di confidenza per la varianza; Intervallo di confidenza per campionamento con risposte casualizzate mediante domanda in correlata; Intervallo di confidenza per un qualsiasi parametro della popolazione; Calcolo di n nel caso di inferenza su medie, su frequenze relative e di indagini con risposte casualizzate mediante domanda in correlata; Ampiezza dei subcampioni. VERIFICHE DI IPOTESI CON UN CAMPIONE: Richiami sugli errori che si possono commettere nella prova d’ipotesi; Individuazione del test che consente di verificare l’ipotesi; Requisiti dei test statistici; Fasi della verifica di ipotesi; Verifica di ipotesi funzionali: Test per caratteri misurati a qualsiasi livello, per m.s. e v.s. discrete; test di Kolmogorov per v.s. continue; Ipotesi sulla normalità di una popolazione di parametri ignoti; Verifica d’ipotesi sulla simmetria di una distribuzione; Ipotesi sulla casualità di un campione; Test delle sequenze. VERIFICHE DI IPOTESI CON DUE CAMPIONI: Ipotesi di uguaglianza di varianze (piccoli e grandi campioni, popolazioni normali o meno); Ipotesi di uguaglianza di medie (piccoli e grandi campioni, popolazioni normali o meno, omoschedastiche o meno); Ipotesi di uguaglianza di frequenze (piccoli e grandi campioni); Ipotesi di uguaglianza delle mediane di due popolazioni non normali; Ipotesi di uguaglianza di due leggi di distribuzione (piccoli e grandi campioni); Verifiche d'ipotesi con due campioni dipendenti. VERIFICHE DI IPOTESI CON PIÙ DI DUE CAMPIONI: Uguaglianza di varianze di popolazioni normali con medie qualsiasi; Uguaglianza di medie di popolazioni normali ed omoschedastiche (Analisi della varianza: ad un criterio di classificazione, per classificazione bivalente con una o più osservazioni per casella); Uguaglianza di medie quando sono normali le distribuzioni campionarie delle medie (test di Welch per c campioni); Ipotesi di uguaglianza di più leggi di distribuzione; Verifica di ipotesi con campioni dipendenti. LA MISURA DELLE RELAZIONI FRA PIÙ VARIABILI: Relazione di dipendenza fra variabili misurate a livello di scala almeno di intervalli (modello lineare classico); Scelta delle variabili; Misura della relazione tra più caratteri ordinali: indice medio di cograduazione di Spearman e coefficiente di concordanza di Kendall. Testi consigliati:

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F. Delvecchio, Statistica per la ricerca sociale, Cacucci, Bari, 2005; G. Girone, Lezioni di Statistica, Cacucci, Bari, 2000.

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STORIA ECONOMICA DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO

ANNO ACCADEMICO 2005/2006

PROF. EZIO RITROVATO Programma del corso Nello svolgimento del corso saranno esaminate le fasi di trasformazione della morfologia urbana e l’evoluzione degli assetti del territorio nel corso dei secoli, alla luce del processo di sviluppo economico nelle principali aree geografiche e, in particolare, in Europa. Le lezioni saranno integrate da attività seminariali, volte ad approfondire aspetti specifici del rapporto tra insediamenti urbani, struttura territoriale e sviluppo industriale dei principali Paesi europei, nel corso degli ultimi due secoli. Testo consigliato L. BORTOLOTTI, Storia, città e territorio, Milano, Franco Angeli, 2002, € 21,00

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA’ DI ECONOMIA – SEDE DI TARANTO

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICO IN CONSULENZA PROFESSIONALE PER LE AZIENDE

ANNO ACCADEMICO 2005/2006

Storia delle professioni economiche

(PROF. EZIO RITROVATO)

Programma del corso Nello svolgimento del corso saranno esaminate le più importanti figure professionali che hanno contribuito a formare la classe imprenditoriale italiana, protagonista dello sviluppo economico nazionale dai primi anni post-unitari fino ai nostri giorni. Le lezioni saranno integrate da attività seminariali, volte ad approfondire l’evoluzione storica delle varie professioni e la formazione culturale di alcuni fra i maggiori manager pubblici e industriali privati, attraverso lo studio dei relativi profili biografici. Testi consigliati

• D. BIGAZZI (A CURA DI), STORIE DI IMPRENDITORI, BOLOGNA, IL MULINO, 1996 • P. RUGAFIORI, IMPRENDITORI E MANAGER NELLA STORIA D’ITALIA, ROMA-BARI, LATERZA, 1999

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TECNICA PROFESSIONALE Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto (8 CFU) Prof. Antonio NISIO a.a. 2005-2006 L’imprenditore individuale e le società La costituzione dell’impresa Le scritture contabili Le procedure concorsuali Il sistema tributario italiano L’imposta sul valore aggiunto L’imposta sui redditi L’imposta sui redditi delle società L’imposta regionale sulle attività produttive L’imposta comunale sugli immobili La dichiarazione dei redditi L’accertamento e la riscossione delle imposte Il contenzioso tributario Gli strumenti alternativi al contenzioso L’attività di controllo del collegio sindacale Le procedure concorsuali La professione del dottore commercialista TESTI CONSIGLIATI: Dispense e testi consigliati durante il corso

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Anno Accademico 2005-2006

TECNOLOGIA ED ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA

Corso di Laurea in Economia Commercio

Sede di Taranto

Crediti formativi (CFU) 7

Docente: dott.ssa Vera Amicarelli

Programma Il problema energetico: cenni storici e stato attuale. L’energia: natura e caratteristiche. Le leggi economiche dell'energia. Le fonti di energia non rinnovabili: tecnologie ed aspetti economici. Le fonti di energia rinnovabili: tecnologie ed aspetti economici. Il mercato dell'energia nel contesto internazionale. Domanda e offerta dell'energia nel mondo. La situazione energetica italiana. Usi dell'energia nei vari settori economici. Piani energetici nazionali e Bilancio energetico nazionale. Energia, territorio e ambiente. Energia e crescita economica: i fabbisogni futuri di energia. Problematiche, scenari alternativi e futuro della merce energia..

Testi consigliati: G. Nebbia, “Lezioni di Merceologia”, Laterza, Bari, 1995 (pp.61-115 e 131-164). U. Colombo, "ENERGIA - Storia e scenari - ", Donzelli Editori, Roma, 2000.

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Anno Accademico 2005-2006

TECNOLOGIA ED ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA

Corso di Laurea in Economia Aziendale

Sede di Taranto

Crediti formativi (CFU) 4

Docente: dott.ssa Vera Amicarelli

Programma Il problema energetico: cenni storici e stato attuale. L’energia: natura e caratteristiche. Le fonti e le forme di energia Usi dell'energia nei vari settori economici. Domanda e offerta dell'energia nel mondo e in Italia. Energia, territorio e ambiente. Energia e crescita economica: i fabbisogni futuri di energia. Problematiche, scenari alternativi e futuro della merce energia.

Testi consigliati: U. Colombo, "ENERGIA - Storia e scenari - ", Donzelli Editori, Roma, 2000. Materiale integrativo disponibile presso la Biblioteca di Facoltà (sede di Taranto).

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Programma del corso di

TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI Corso di Laurea in Economia Aziendale (classe XVII)

- Curriculum Gestione aziendale organizzata - SEDE DI TARANTO

Crediti formativi (CFU): 6 Anno Accademico 2005 – 06

Docente: Prof. BRUNO NOTARNICOLA

Obiettivo

Obiettivo del corso è quello di mettere in evidenza la stretta interazione fra le attività di produzione, consumo e smaltimento dei beni e dei servizi e le problematiche dell’inquinamento, al fine di consentire agli studenti di analizzare i cicli produttivi delle merci, di riconoscere gli effetti negativi sull’ambiente e di proporre modificazioni di tali cicli per diminuirne i danni ambientali e i relativi costi per la collettività e le singole imprese.

Contenuti del corso Concetto di ciclo produttivo: ∑ input = ∑ output + ∑ emissioni e rifiuti. Fabbisogno di risorse naturali e materie prime. Inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo: normativa, sostanze inquinanti, categorie di impatto ambientale e tecnologie di abbattimento. La produzione di energia: Natura e caratteri dell’energia. Le fonti di energia: i combustibili fossili. La raffinazione del petrolio. Impatto ambientale del settore energetico. L’industria siderurgica: Sviluppo e stato attuale dell’industria siderurgica in Italia. Materie prime per la produzione dell’acciaio. Bilancio materiale, energetico ed ambientale della siderurgia integrale. I rottami e la siderurgia elettrica. Impatto ambientale del settore siderurgico. Innovazioni tecnologiche e risultati principali in chiave energetico ambientale L’industria dei materiali da costruzione: I materiali da costruzione naturali. Marmo, calcare e calce, gesso, cemento, laterizi, prodotti ceramici, vetro. Materie prime e ciclo produttivo. Impatto ambientale del settore.

Sistemi e strumenti di gestione della qualità ambientale: Dalle norme ISO 9000 alle norme ISO 14000. Strumenti analitici, procedurali ed economici. Environmental Management Audit Scheme (EMAS), norme ISO 14000, Ecolabel, Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), Analisi del Ciclo di Vita (LCA), Substance Flow Analysis (SFA), Material Flow Analysis (MFA), Impact Pathway Analysis (IPA), Life Cycle Costing (LCC). Applicazione degli strumenti di gestione ambientale ad alcuni casi di studio.

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Testi consigliati:

• Nebbia G.: “Lezioni di Merceologia”. Laterza, Roma, 1995 (pg. 9-23; 61-104; 165-194;). • Borlenghi R.: “Guida alle norme ISO 14000”. Biblioteca tecnica HOEPLI, Milano 2000 (pg. 1-64; 95-

110). • Notarnicola B.: “Strumenti tecnici ed economici di gestione ambientale”. Economia e Commercio, 10

(1), 1999 (pg. 29-44). • Notarnicola B., Nicoletti G.M.: “Strumenti di gestione ambientale: il caso dell’Analisi del Ciclo di Vita

(LCA)”. Ambiente, Risorse, Salute, 61, 1998 (pg.7-11). • Dispense delle lezioni (Disponibili, come file pdf, presso il laboratorio informatico).

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Programma del corso di TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI

Corso di Laurea in Economia e Commercio (classe XXVIII) - Curriculum Economia dei sistemi produttivi territoriali -

SEDE DI TARANTO Crediti formativi (CFU): 7

Anno Accademico 2005 – 06

Docente: Prof. BRUNO NOTARNICOLA Obiettivo

Obiettivo del corso è quello di mettere in evidenza la stretta interazione fra le attività di produzione, consumo e smaltimento dei beni e dei servizi e le problematiche dell’inquinamento, al fine di consentire agli studenti di analizzare i cicli produttivi delle merci, di riconoscere gli effetti negativi sull’ambiente e di proporre modificazioni di tali cicli per diminuirne i danni ambientali e i relativi costi per la collettività e le singole imprese.

Contenuti del corso Concetto di ciclo produttivo: ∑ input = ∑ output + ∑ emissioni e rifiuti. Fabbisogno di risorse naturali e materie prime. Inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo: normativa, sostanze inquinanti, categorie di impatto ambientale e tecnologie di abbattimento. La produzione di energia: Natura e caratteri dell’energia. Le fonti di energia: i combustibili fossili. La raffinazione del petrolio. Impatto ambientale del settore energetico. L’industria siderurgica: Sviluppo e stato attuale dell’industria siderurgica in Italia. Materie prime per la produzione dell’acciaio. Bilancio materiale, energetico ed ambientale della siderurgia integrale. I rottami e la siderurgia elettrica. Impatto ambientale del settore siderurgico. Innovazioni tecnologiche e risultati principali in chiave energetico ambientale L’industria del cemento: Materie prime, ciclo produttivo e impatto ambientale del settore.

Sistemi e strumenti di gestione della qualità ambientale: Dalle norme ISO 9000 alle norme ISO 14000. Strumenti analitici, procedurali ed economici. Environmental Management Audit Scheme (EMAS), norme ISO 14000, Ecolabel, Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), Analisi del Ciclo di Vita (LCA), Substance Flow Analysis (SFA), Material Flow Analysis (MFA), Impact Pathway Analysis (IPA), Life Cycle Costing (LCC). Applicazione degli strumenti di gestione ambientale ad alcuni casi di studio.

Testi consigliati:

• Nebbia G.: “Lezioni di Merceologia”. Laterza, Roma, 1995 (pg. 9-23; 61-104; 165-194;). • Borlenghi R.: “Guida alle norme ISO 14000”. Biblioteca tecnica HOEPLI, Milano 2000 (pg. 1-64; 95-

110). • Notarnicola B.: “Strumenti tecnici ed economici di gestione ambientale”. Economia e Commercio, 10

(1), 1999 (pg. 29-44). • Notarnicola B., Nicoletti G.M.: “Strumenti di gestione ambientale: il caso dell’Analisi del Ciclo di Vita

(LCA)”. Ambiente, Risorse, Salute, 61, 1998 (pg.7-11). • Dispense delle lezioni (Disponibili, come file pdf, presso il laboratorio informatico

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CORSI DI LAUREA MAGISTRALE

CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECONOMIA E MANAGEMENT

LAUREA SPECIALISTICA in ECONOMIA E MANAGEMENT Programma 2005/2006 DIRITTO COMMERCIALE PROF. UGO PATRONI GRIFFI

• LA TIPICITÀ NELLE NUOVE SOCIETÀ DI CAPITALI • CONFERIMENTI • PATRIMONI DESTINATI. STRUMENTI FINANZIARI PARTECIPATIVI. OBBLIGAZIONI E

TITOLI DI DEBITO • NUOVO VOLTO DELL’ASSEMBLEA SOCIALE • SISTEMI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO • BILANCIO • SCIOGLIMENTO, LIQUIDAZIONE ED ESTINZIONE DELLE SOCIETÀ DI CAPITALI • OPERAZIONI STRAORDINARIE • SOCIETA’ COOPERATIVE • ASPETTI INNOVATIVI DELLA RIFORMA SULLE PROCEDURE CONCORSUALI • REVOCATORIA FALLIMENTARE • CONCORDATO PREVENTIVO • GRUPPI ED INSOLVENZA Testi consigliati: Parte: Le società AA.VV., Diritto delle società di capitali, Manuale breve, Giuffrè, Milano, ult. edizione in alternativa AA.VV., (Associazione Disiano Preite), Il nuovo diritto delle società, Il Mulino, Bologna, ult.edizione in alternativa AA.VV., Diritto commerciale. Monduzzi, Bologna, ult. edizione Parte: Crisi aziendali GRAZIANI –MINERVINI-BELVISO, Manuale di diritto commerciale, Morano, Napoli, ult. edizione AA.VV., Diritto commerciale. Monduzzi, Bologna, ult. edizione Il corso avrà inizio venerdì 30 settembre, nel dipartimento, e proseguirà ogni martedì e venerdì dalle ore 15,00 alle 18,00. Prof. Ugo Patroni Griffi

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Università degli Studi di Bari Facoltà di Economia

Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management e in Statistica per le per le decisioni socio-economiche e finanziarie

Anno Accademico 2005-6

Corso di Econometria Dott.ssa Laura Serlenga

[email protected] Testi principali: Verbeek, M. (2004), A Guide to Modern Econometrics, Zanichelli. (Traduzione italiana in corso di stampa). Cappuccio, Nunzio e Renzo Orsi (2004), Econometria, Il Mulino. Greene, W.H. (2002), Econometric Analysis, Prentice Hall. Altri testi consigliati: Enders, W. (2002) Applied Econometric Time Series, John Wiley Maddala, G. (1983) Limited Dependent and Quantitative Variables in Econometrics, Cambridge University Press. Hsiao, C. (1986) Analysis of Panel Data Models, Cambridge University Press. Woodleridge, J.M. (2001) Econometric Analysis of Cross Section and Panel, The MIT Press Programma Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management e in Statistica per le per le decisioni socio-economiche e finanziarie (6 CFU) Prima Parte – Modelli per serie storiche (nonstazionarietà e cointegrazione, equilibrio di lungo e breve periodo) Seconda Parte – Modelli di dati panel (effetto random, effetto fisso). Terza Parte – Modelli non lineari (variabili dipendenti quantitative) Quarta Parte – Cenni di econometria bayesiana

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Programma Economia del capitale umano

a.a. 2004-2005 prof. Rosa Capolupo

Obiettivo del corso: il corso mira a fornire gli strumenti necessari per analizzare il comportamento dei sistemi economici nel lungo periodo. L’analisi della dinamica del sistema verrà effettuata sulla base della modellistica della crescita economica sia tradizionale sia della crescita endogena. L’analisi dei fatti stilizzati precederà l’analisi teorica. Tra i modelli di crescita endogena particolare attenzione sarà dedicata ai modelli con capitale umano (Lucas ) e con interazione progresso tecnico-capitale umano (Romer). Il modello base sarà esteso all’analisi di un’economia aperta. Il ruolo dei fattori istituzionali nel processo di crescita concluderà il corso. I principali argomenti trattati saranno:

1. I fatti della crescita economica 2. I data set utilizzati per lo studio della crescita 3. Il modello tradizionale di crescita 4. Le applicazioni empiriche del modello neoclassico 5. Il modello neoclassico con capitale umano e la convergenza 6. L’economia delle idee (Modello di Romer) 7. Il modello di Lucas con capitale umano 8. Teorie alternative della crescita endogena (il modello A-K) 9. Crescita in un’economia aperta 10. Fattori istituzionali e crescita 11. Letture di interesse (finanza e crescita, econometria della crescita)*

Testi consigliati: I primi 8 argomenti sono trattati essenzialmente dal testo di Charles Jones, Introduction to Economic Growth, Norton , 2001 (capp. 1-8) Gli ultimi due argomenti saranno invece trattati dal testo di David Weil , Economic Growth, 2004, capp 11, 15. * Le letture consigliate sono: R. Levine, Finance and Growth di prossima pubblicazione su Handbook of Economic Growth, Elsevier, 2005, e S. Durlauf, Growth Econometrics, di prossima pubblicazione su Handbook of Economic Growth, Elsevier, 2005. I due paper sono scaricabili dalla pagina di Charles Jones (chad's Economic growth Page: http://elsa.berkeley.edu/~chad/ Ulteriori letture saranno consigliate durante il corso. Il programma e le slide delle lezioni saranno messe in rete sul sito del dipartimento (www.dse.uniba.it) , percorso temporaneo dalla homepage del docente. LEZIONI ON LINE LEZIONE 1, LEZIONE 2, LEZIONE 3, LEZIONE 4, LEZIONE 4 bis, LEZIONE 5, LEZIONE 6, LEZIONE 7, LEZIONE 8, LEZIONE 9, LEZIONE 10 ECONOMIA DELL’INDUSTRIA E DELLA REGOLAMENTAZIONE (10 CFU) Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management Prof.ssa Angela Stefania Bergantino Obiettivi del corso Obiettivo del corso è quello di introdurre gli studenti all’analisi teorica dei settori caratterizzati da segmenti di monopolio naturale (energia, telecomunicazioni, trasporti, servizi idrici) e fornire

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strumenti di comprensione relativi al passaggio dall’impresa pubblica all’impresa privata regolamentata, con cenni al processo di liberalizzazione. Le lezioni sono quindi dedicate allo studio delle forme di mercato e all’analisi microeconomica dei criteri di regolamentazione sia in condizioni di informazione perfetta sia in condizioni di informazione imperfetta. Durante il corso saranno forniti esempi relativi all’esperienza recente nazionale ed internazionale e verranno presentati i meccanismi di regolamentazione utilizzati nella pratica comune delle Autorità pubbliche investite di tali funzioni. Programma del corso 1. Forme di mercato. Monopolio naturale e concorrenza: esistenza, sostenibilità, equilibrio ed efficienza in monopolio naturale; concorrenza per il mercato e mercati contendibili. 2. Tariffazione ottimale: tariffazione in presenza di sussidi, peak-load pricing, tariffazione con vincolo di copertura dei costi (tariffe lineari e non lineari). 3. Informazione e incentivi: estrazione della rendita informativa del monopolista, incentivi e inefficienza produttiva, yardstick competition. 4. I modelli della regolazione. 5. Regolazione tariffaria: tasso di rendimento e price cap. 6. Valutazione del capitale e del tasso di rendimento. 7. Gli aspetti applicativi dei modelli di regolazione. 8. Liberalizzazione e regolamentazione nei servizi di pubblica utilità: casi di studio. Libri di testo Cervini G. e M. D’Antoni, Monopolio naturale, concorrenza e regolamentazione, Roma, Carrocci Editore, 2001. Marzi G., Prosperetti L, Putzu E., La regolazione dei servizi infrastrutturali. Il Mulino, Bologna, 2001. Materiale per la didattica Bergantino A.S. – D. Piacentino (2003) “Valore del capitale, contabilità regolatoria e regolamentazione incentivante: una nota”, Economia Pubblica, XXXIV, 2, pp.167-183, 2004. Cavallo L. - G. Coco (2002), "La remunerazione del capitale investito nelle imprese soggette a regolazione”, Economia pubblica, 32 (4). Crew, M.A. (2002) Regulatory Economics: twenty years of progress? Journal of Regulatory Economic; 21:1,5-22. Vogelsang, I. (2002) Incentive regulation and competition in public utility markets: a 20-years perspective, Journal of Regulatory Economic; 22:1,5-27. Letture per approfondimenti A.V.,(2005), Privatizzazione e riorganizazzione dei servizi di pubblica utilità. Riflessione economica e caso italiano - fascicolo monografico, Economia Pubblica, 35, (1-2) Baldwin, R. - M. Cave, (1999), Understanding Regulation. Oxford Univ. Press Armstrong M. - S. Cowan - J. Vickers (1994), Regulatory Reform: Economic Analysis and British Experience, Cambridge, Ma, Mit Pr. Ergas H. - J. Small (2001), Price Caps and Rate of Return Regulation, Camberra, Network Economics Consulting Group, 17 mag., (mimeo).

Prof. Antonio Mastrodonato Programma di Statistica economica Modulo di 4 crediti dell’insegnamento: “Statistica metodologica + Statistica economica” Corso di laurea specialistica in Economia e Management

Anno Accademico 2005-2006 A. – Programma di Statistica Economica– Raggr. Disc. SECS-S/03

Crediti attribuiti all’insegnamento: 4 + 4 Collocazione dell’insegnamento nel corso di studi:

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- anno di riferimento: primo; - grado di obbligatorietà: Fondamentale ; - propedeuticità formali: (deve essere preceduto da Statistica 1 e Statistica economica di Economia

e Commercio – corso di laurea triennale); - propedeuticità sostanziali: è opportuno che sia preceduto dall’esame di Economia Politica 1.

Semestre nel quale si svolgerà l’insegnamento: secondo B. – Finalità del Corso: preparare lo studente all’approfondimento dei concetti, alla formalizzazione

simbolica e alla conoscenza di alcuni argomenti fondamentali e specialistici riguardanti i fenomeni economici.

C. – Programma dettagliato:

Capitolo 1°: Gli indicatori economici. Gli indicatori di prezzo: gli indici di prezzo, la comparazione degli aggregati economici nel tempo e nello spazio, gli indici impliciti di prezzo e i saggi di remunerazione dei fattori produttivi. Indicatori di aggregati economici: esercitazioni sul calcolo delle variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati. Capitolo 2°: I modelli disaggregati. Conti economici nazionali e relazioni economiche intersettoriali, relazioni tra i flussi della tavola input-output, criteri e metodi di calcolo dei flussi della tavola input-output, l’impiego delle tavole input-output nella costruzione dei modelli econometrici aggregati, il modello domanda finale-produzione, il modello prezzi-costi di produzione in un sistema economico indicizzato e in un sistema economico non indicizzato, il modello importazioni-domanda finale. Il modello RAS. Esercitazioni sul modello Input/Output dell’economia italiana dell’anno 1992.

D. – Organizzazione del Corso: per lezioni ed esercitazioni E. – Testi consigliati:

G. ALVARO, Contabilità nazionale e statistica economica, Cacucci, Bari, 1999. F. – Esami finali. G. – Per gli studenti in debito di esami e per quelli fuori corso si consiglia lo studio dei testi consigliati e

l’assistenza dei collaboratori. H. – Orario delle lezioni ed esercitazioni: II semestre I. – Orario di ricevimento:

Prof. Antonio Mastrodonato: Giovedì ore 9.00 - 13.00 J. – email del Prof. Antonio Mastrodonato: [email protected] K. – Sito web di utile consultazione: http://www.economia.uniba.it

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ECONOMIA E MANAGEMENT FACOLTÀ DI ECONOMIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI (sede di Bari)

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A.A. 2005/2006

STATISTICA METODOLOGICA (4 CFU)

Prof. Alessio Pollice Programma del corso:

1. Introduzione: raccolta dei dati e statistica descrittiva; diversi tipi di rilevazione; tipi di dati e scale di misura. 2. Distribuzione di un carattere e sua rappresentazione I: dalle serie di dati alle distribuzioni di frequenze;

frequenze relative e percentuali; frequenze cumulate; suddivisione in classi di un carattere quantitativo (continuo).

3. Distribuzione di un carattere e sua rappresentazione II: rappresentazioni grafiche di distribuzioni univariate: diagrammi a barre, rappresentazioni areali (istogrammi, diagrammi a torta), diagrammi cartesiani.

4. Sintesi della distribuzione di un carattere I: misure della tendenza centrale: media aritmetica e sue proprietà, media geometrica e sue proprietà, media armonica, mediana, moda, percentili.

5. Sintesi della distribuzione di un carattere II: misure della variabilità: varianza e sue proprietà, scarto quadratico medio, coefficiente di variazione; standardizzazione; altri indici di variabilità: campo di variazione, differenza interquartile; box-plot.

6. Variabili statistiche doppie: dalla serie di dati bivariata alla tabella a doppia entrata; distribuzioni marginali e condizionate; rappresentazione grafica; misure del legame di interdipendenza tra due caratteri quantitativi: covarianza, coefficiente di correlazione lineare e sue proprietà; misura del legame tra due caratteri qualitativi: indipendenza, associazione.

7. Elemeni di probabilità: statistica descrittiva vs. probabilità; probabilità: definizione e assiomi; indipendenza; variabili casuali e distribuzioni di probabilità: variabili casuali discrete, variabili casuali continue; valore atteso di una variabile casuale; varianza di una variabile casuale; variabili casuali multiple; variabili casuali indipendenti; legge debole dei grandi numeri.

8. Modelli di variabili aleatorie: distribuzione di Bernoulli; distribuzione binomiale; distribuzione di Poisson; distribuzione uniforme; distribuzione Normale e sue proprietà; distribuzioni derivate dalla Normale: distribuzione chi-quadrato, distribuzione t di Student, distribuzione F di Fisher (processi stocastici: passeggiate aleatorie, catene di Markov, processi autoregressivi, processi di Poisson, processi di diffusione).

9. Distribuzione delle statistiche campionarie: popolazioni e campioni; statistiche campionarie e distribuzioni campionarie; media campionaria: proprietà e teorema del limite centrale; varianza campionaria; distribuzione di media e varianza campionarie per popolazioni Normali.

10. Stima dei parametri I: stima puntuale: stima, stimatore, distribuzione campionaria; proprietà degli stimatori: correttezza, consistenza, efficienza; stimatori di massima verosimiglianza.

11. Stima dei parametri II: intervalli di confidenza: per la media, per la varianza, per la proporzione; determinazione della numerosità campionaria.

12. Verifica delle ipotesi I: regioni di accettazione e di rifiuto; p-values; errori di primo e secondo tipo; livello di significatività; funzione di potenza; test del rapporto delle massime verosimiglianze

13. Verifica delle ipotesi II: verifica di ipotesi sulla media di una popolazione; verifica dell’uguaglianza delle medie di due popolazioni indipendenti; verifica di ipotesi sulla varianza di una popolazione; verifica dell’uguaglianza delle varianze di due popolazioni indipendenti; verifica di ipotesi sulla proporzione di una popolazione; verifica dell’uguaglianza delle proporzioni di due popolazioni.

14. Regressione: modello di regressione lineare semplice; metodo dei minimi quadrati; stima dei parametri del modello di regressione; scomposizione della varianza e coefficiente di determinazione; assunzione di normalità degli errori; verifica di ipotesi sui parametri del modello di regressione; analisi della varianza e test F; analisi dei residui.

Testo di riferimento: S. Borra, A. Di Ciaccio, Statistica per le scienze economiche e sociali. McGraw-Hill, 2004. Esercitazioni:

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M.R. Middleton, Analisi statistica con Excel. Apogeo, 2004.

Il corso è articolato in 14 moduli didattici della durata di circa 2 ore, per una durata complessiva di circa 30 ore. Ciascun modulo si compone di una prima parte di didattica frontale e di un’eventuale seconda parte nella quale gli argomenti trattati sono esemplificati in applicazioni tramite il software MS Excel.

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STORIA ECONOMICA Prof. Giulio Fenicia

Anno Accademico 2005/2006

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ECONOMIA AZIENDALE

(SEDE DI TARANTO) Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell’economia europea. Il manuale consigliato – che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico – svolge un discorso di interpretazione dell’economia europea dagli inizi dell’età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico. A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l’avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall’economia preindustriale a quella odierna, o l’avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale. Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino, Giappichelli, 2002 (con esclusione della prima e seconda parte, pp.3-81);

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias – J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995. L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

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STORIA ECONOMICA Prof. Giulio Fenicia

Anno Accademico 2005/2006

CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ECONOMIA E COMMERCIO

(SEDE DI TARANTO) Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell’economia europea. Il manuale consigliato – che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico – svolge un discorso di interpretazione dell’economia europea dagli inizi dell’età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico. A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l’avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall’economia preindustriale a quella odierna, o l’avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale. Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino, Giappichelli, 2002.

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias – J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995. L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

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STORIA ECONOMICA Prof. Giulio Fenicia

Anno Accademico 2005/2006

CORSO DI LAUREA QUADRIENNALE IN ECONOMIA AZIENDALE

(SEDE DI TARANTO) Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell’economia europea. Il manuale consigliato – che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico – svolge un discorso di interpretazione dell’economia europea dagli inizi dell’età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico. A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l’avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall’economia preindustriale a quella odierna, o l’avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale. Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall’espansione allo sviluppo. Una storia economica d’Europa, Torino, Giappichelli, 2002;

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias – J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995.

L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

Testo consigliato: F. Amatori – A. Colli, Impresa e industria in Italia. Dall’Unità a oggi, Venezia, Marsilio, 1999.

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CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CONSULENZA PROFESSIONALE PER LE AZIENDE

Anno Accademico 2005– 06

Programma del corso di

CICLI PRODUTTIVI E INNOVAZIONE Corso di Laurea Magistrale in Consulenza professionale (classe 84/S)

SEDE DI TARANTO Crediti formativi (CFU): 6

Docente: Prof. BRUNO NOTARNICOLA

Obiettivo Obiettivo del corso è quello di mettere in evidenza la stretta interazione fra cicli di produzione, innovazione e ambiente al fine di individuare i percorsi da intraprendere e gli strumenti disposizione delle aziende per essere competitive in un mercato globale.

Contenuti del corso 1) Concetto di ciclo produttivo: Rappresentazione e analisi del ciclo produttivo. Fabbisogno di risorse naturali e materie prime. Inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo: normativa, sostanze inquinanti, categorie di impatto ambientale e tecnologie di abbattimento. 2) La produzione e l’innovazione: matrici degli input e degli output ed analisi delle interdipendenze strutturali. Le conseguenze esterne del cambiamento tecnologico. Progresso tecnico ed evoluzione economica. Il Just in time. Il processo produttivo integrato. La progettazione del prodotto CAD/CAE. La progettazione di processo: CAPP. Produzione e gestione della produzione. Movimentazione, trasporto, magazzinaggio. Il controllo del processo. L’integrazione superiore CIM. Il sistema integrato di produzione: dal CIM al CHIM, all’HIM. La produzione snella (lean production). 3) IPPC La nuova autorizzazione ambientale: Lo stato di attuazione e le modalità applicative della Dir. 96/61/CE in Italia e in Europa. I BREF e le BAT. 4) Il protocollo di KYOTO: Fenomeno dell’effetto serra e cambiamenti climatici. Attuali livelli di emissione di gas serra in Italia ed UE; obiettivi e proiezioni. La struttura del Protocollo di Kyoto. I meccanismi flessibili: Clean Development Mechanism e Joint Implementation. La direttiva EATS 87/2003. L’emission trading. Il Piano Nazionale di Allocazione. Il mercato dei permessi negoziabili. I costi di Kyoto e la Pollution Haven Hypothesis.

5) Sistemi e strumenti di gestione della qualità ambientale: L’ecologia industriale. L’ecolabel. La Valutazione del Ciclo di Vita (LCA). Applicazione della LCA ad alcuni casi di studio.

6) Strumenti informatici per la gestione ambientale di prodotto: Simapro.

Testi consigliati:

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• Dispense delle lezioni (Disponibili, come file pdf, presso il laboratorio informatico).

Programma di Diritto amministrativo Lauree specialistiche Anno accademico 2005 – 2006 Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

Il procedimento amministrativo: principi e fasi. La patologia dell'atto amministrativo. L’attività di diritto privato della p.a. Contratti, accordi. La disciplina degli appalti pubblici. La disciplina del commercio. Le autorità amministrative indipendenti. La disciplina dello sportello unico per le attività produttive. Principi in tema di assunzione e gestione dei servizi pubblici.

Testi consigliati: Vincenzo Cerulli Irelli, Principi di diritto amministrativo, I, Giuffrè editore, Milano 2005 (pagine 1- 160) da integrare con la disciplina del procedimento amministrativo e con il provvedimento amministrativo e la sua la patologia, argomenti che possono essere studiati da Elio Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Giuffrè editore, Milano 2005, oppure da Sabino Cassese (a cura di), Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffrè editore, Milano 2005, M.T.P. Caputi Jambrenghi, Studi sulla disciplina giuridica dell'insediamento commerciale (capitolo IV e V), Milano Giuffrè 2000. Prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

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Corso di Laurea Magistrale Consulenza Professionale per le Aziende

Insegnamenti anno accademico 2005-2006 “DIRITTO TRIBUTARIO”

Prof. Filippo Varazi a.a. 2005 / 2006

1) Il sistema tributario italiano. - Tipologie di imposte. - Evoluzione del sistema tributario italiano. - La tassazione dei gruppi di imprese. 2) L’imposta sul reddito delle persone fisiche. - Il presupposto. - I soggetti passivi e la residenza fiscale. - La base imponibile. - Il periodo di imposta. - La dichiarazione. - Redditi fondiari. - Redditi di capitale. - Redditi di lavoro dipendente. - Redditi di lavoro autonomo. - Redditi di impresa. - Redditi diversi. - Localizzazione dei redditi. - Il credito di imposta per i redditi prodotti all’estero. 3) L’imposta sul reddito delle società. - Il presupposto d’imposta. - I soggetti passivi. - La base imponibile. - Il periodo di imposta. - La dichiarazione. - Rilevanza fiscale dei gruppi. - Il regime di trasparenza. - Gli enti non commerciali. - Società ed enti non residenti. - La stabile organizzazione. - Il rappresentante fiscale degli enti non residenti. - Rapporti con imprese controllate o collegate residenti all’estero. - I prezzi di trasferimento. - Il regime delle Controlled Foreign Companies e delle società collegate nei cosiddetti paradisi fiscali:

dividendi e plusvalenze. - Rapporti con imprese domiciliate in paradisi fiscali. - Le operazioni straordinarie. - Le imprese in liquidazione. - Il fallimento e la liquidazione coatta amministrativa. - I redditi di fonte estera. 4) L’imposta regionale sulle attività produttive. - Generalità.

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- I soggetti passivi. - La determinazione della base imponibile. - Le modalità applicative del tributo. 5) L’imposta sul valore aggiunto. - Schema di base del tributo e teorie sul suo presupposto. - Il profilo soggettivo del presupposto. - Il momento di effettuazione delle operazioni. - La territorialità dell’imposta. - Le operazioni non imponibili. - Le operazioni esenti. - La determinazione della base imponibile e dell’imposta; la rivalsa. - Gli adempimenti procedurali ai fini IVA. L’obbligo di fatturazione ed i soggetti esonerati. - La liquidazione ed i versamenti periodici. - La dichiarazione annuale ed elenchi dei clienti e dei fornitori. 6) L’imposta di registro. - Generalità. - I soggetti passivi. - Le fattispecie imponibili. 6) I tributi locali. - L’autonomia impositiva degli enti locali. - L’imposta comunale sugli immobili. - I tributi minori. 7) La dichiarazione, l’accertamento e la riscossione nelle imposte dirette - La fase di accertamento e la nozione di procedimento. - La dichiarazione: natura ed effetti. - Il controllo della dichiarazione, la fase istruttoria. - I metodi di accertamento - L’atto di accertamento: natura ed effetti. - La riscossione delle imposte dirette. - Gli atti della riscossione. - Compensazione e rimborso. 8) Le sanzioni. - I principi sostanziali. - I procedimenti amministrativi. 9) Il contenzioso tributario - La giurisdizione e la competenza. - Le Commissioni tributarie. - Le parti. - Il giudizio di primo grado. - Il ricorso. - La tutela cautelare. - La fase istruttoria. - L’esecuzione delle sentenze. - La conciliazione giudiziale.

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TESTI CONSIGLIATI

• N. d’Amati, “Diritto Tributario” vol. I, Bari, ultima edizione;

• N. d’Amati, “Diritto Tributario” vol. II, Bari, ultima edizione;

• Uricchio, “L’amministrazione nella giustizia tributaria”, Padova, Cedam, ultima edizione;

• Dispense.

CORSO LEZIONI Il corso delle lezioni si svolgerà nel II° Semestre, nei giorni di venerdì e sabato. Il corso valevole 8 crediti avrà luogo nell’intero arco di svolgimento delle lezioni. RICEVIMENTO STUDENTI Tutti i giovedì dalle ore 11,30 alle ore 13,30. TESI E’ opportuno che gli studenti interessati all’assegnazione della tesi frequentino le lezioni.

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Programma di diritto delle società e delle procedure Concorsuali a.a. 2005/2006

1) Società di persone Autonomia patrimoniale e responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali , il diverso atteggiarsi della responsabilità nelle società di persone. L’organizzazione patrimoniale delle società: capitale e conferimenti. Disciplina dell’amministrazione e della rappresentanza 2) Società di capitali Limitazione della responsabilità dei soci L’organizzazione della struttura finanziaria della società : i conferimenti, le azioni e le diverse categorie, gli strumenti finanziari., i patrimoni destinati. La gestione dell’impresa: modelli di amministrazione. poteri e responsabilità. 3) Disciplina delle crisi delle imprese. Presupposto soggettivo per l’assoggettamento al fallimento e società. Presupposto oggettivo e società Applicazione dell’art.10 l.fall. alle imprese collettive. Effetti del fallimento sugli organi societari e responsabilità degli stessi Testi consigliati: AA.VV. Diritto delle società. Milano, Giuffrè, 2004 AA.VV: Diritto commerciale, Bologna, Monduzzi, 2004. B.LIBONATI, Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, 2005. Per le procedure concorsuali. A.GRAZIANI, G.MINERVINI, U.BELVISO, Manuale di Diritto commerciale, Padova, Cedam, 2004

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ANNO ACCADEMICO 2005-2006

Corso di Laurea triennale in Economia Aziendale – Sede di Taranto Insegnamento di RAGIONERIA APPLICATA

Periodo di insegnamento: II semestre (CFU 10)

Il bilancio delle società di capitali secondo i canoni aziendali: la normativa civilistica e quella fiscale.

I principi contabili statuiti dai competenti organismi professionali nazionali e l’informativa

supplementare con particolare riguardo ai rendiconti finanziari.

Il processo di armonizzazione contabile europea e i principi contabili internazionali.

Il fenomeno societario: tipi, caratteristiche generali, ordinamento e struttura delle gestioni societarie.

Le operazioni tipiche delle imprese societarie e le rilevazioni corrispondenti: costituzione delle società,

variazioni di capitale, distribuzione degli utili, copertura delle perdite, emissione di prestiti

obbligazionari, ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili, ecc.

Cenni alle operazioni straordinarie.

I fondamenti economici degli aggregati di aziende e le loro forme. Le alleanze strategiche come via alla

globalizzazione del mercato. La struttura economica e i vari riflessi associativi. Le operazioni di

scambio e di produzione.

Le diverse tecniche ed ipotesi di realizzazione del bilancio consolidato. L’area di consolidamento. Le

partecipazioni di controllo e il trattamento contabile delle differenze da consolidamento. Le

partecipazioni di controllo non consolidate. Le operazioni infragruppo e gli utili interni. La conversione

dei bilanci di consociate estere.

TESTI CONSIGLIATI

DI CAGNO N., Informazione contabile e bilancio d’esercizio (Modello comunitario e modello

IAS/IFRS), Cacucci, Bari, 2004, integrato con il T.U.I.R., approvato con D.P.R. 917/1986 (capo VI), e con il D.Lgs. 127/1991 e successive modificazioni.

PAOLONE G., Assetti di governance e modelli societari, Giappichelli, Torino, 2004. PISONI P., Il bilancio consolidato, Giuffrè Editore, Milano, 2000 (parte I, pagg. 1-304). DISPENSE Distribuite dal docente durante le lezioni.

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Facoltà di Economia Sede di Taranto

Corso di Laurea Magistrale in Consulenza professionale per le aziende

ECONOMIA DEI TRIBUTI (8 CFU)

prof. Ernesto Longobardi

a.a. 2005/2006

Programma

I. Il sistema tributario II. Introduzione all’analisi economica dei tributi

III. Aspetti e problemi dell’imposta personale sul reddito IV. La tassazione del consumo V. La tassazione del lavoro

VI. La tassazione del capitale Testo consigliato:

• E. Longobardi, Economia tributaria, McGraw-Hill, 2005 Parti da escludere: § 7.2; il caso dei costi crescenti a pag. 88; § 8.1; § 8.2; § 9.3.4; § 9.3.5; § 9.3.6; § 9.4; cap. 10; § 11.3; § 20.1.1 § 20.1.2; § 20.2; cap. 23; cap. 24 Lo studente è vivamente consigliato di svolgere gli esercizi che trova nel sito: www.ateneonline.it/longobardi

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SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO (CFU 6) SPS/09

Corso di Laurea magistrale in Consulenza professionale per le aziende – (Sede di Taranto)

PROGRAMMA Il corso si articola in tre parti. Parte Prima: dall’economia alla sociologia economica.

1. Economia e istituzioni nella formazione dell’economia classica 2. La svolta economicista e i suoi critici 3. Economia neoclassica e sociologia economica

Parte Seconda: I classici e la sociologia del capitalismo

1. Origini e sviluppi del capitalismo 2. Capitalismo e civiltà occidentale. 3. Le conseguenze sociali del capitalismo. 4. La Grande Crisi e il tramonto del capitalismo liberale. 5. La modernizzazione e lo sviluppo delle aree arretrate. 6. La crisi del fordismo e i modelli produttivi flessibili.

Parte Terza:Il mercato del lavoro come istituzione sociale

1. La domanda di lavoro nella società dei servizi. 2. Flessibilità del lavoro e occupazioni instabili 3. Occupazione sommersa e doppio lavoro.

Testi consigliati

C. TRIGILIA Sociologia economica, Vol. I, (Profilo storico) Bologna, Il Mulino, 2002, e Vol. II, ( Temi e percorsi contemporanei) Cap. II e IV. I

E. REYNERI Sociologia del mercato del lavoro Vol. II, (Le forme dell’occupazione) Il Mulino Itinerari, Bologna, 2005.

R. SOLOW Il mercato del lavoro come istituzione sociale, Bologna, Il Mulino, 1994; Bari, 25 maggio 2005

Alfonso Zizza

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTÀ DI ECONOMIA

Corso di Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende sede di Taranto A.A. 2005/2006

STATISTICA (corso avanzato) 6 CFU Prof. Domenico Leogrande Programma del corso: 1. Introduzione: richiami di statistica descrittiva e inferenziale. 2. Organizzazione dei dati: classificazione dei dati; costruzione della matrice dei dati; distribuzioni di

frequenza; trasformazioni dei dati. 3. Analisi esplorativa dei dati: analisi esplorativa univariata, bivariata e multivariata; riduzione della

dimensionalità, analisi delle componenti principali. 4. Metodi computazionali: misure di prossimità tra unità statistiche; analisi di raggruppamento; analisi di

segmentazione; cenni alle reti neurali. 5. Modelli statistici: modello lineare, modelli lineari generalizzati, cenni ai modelli grafici. 6. Valutazione dei metodi: confronto tra modelli statistici. 7. Studio di casi:

1) Bench marking dei rendimenti delle attività finanziarie; 2) Metodi statistici per la previsione delle insolvenze d’imprese; 3) Valutazione e classificazione del merito creditizio.

Libro di testo: Paolo Giudici, Data Mining - metodi statistici per le applicazioni aziendali, McGraw-Hill Ed., 2001.

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA’ DI ECONOMIA – SEDE DI TARANTO

CORSO DI LAUREA SPECIALISTICO IN CONSULENZA PROFESSIONALE PER LE AZIENDE

ANNO ACCADEMICO 2005/2006

Storia delle professioni economiche

(PROF. EZIO RITROVATO)

Programma del corso Nello svolgimento del corso saranno esaminate le più importanti figure professionali che hanno contribuito a formare la classe imprenditoriale italiana, protagonista dello sviluppo economico nazionale dai primi anni post-unitari fino ai nostri giorni. Le lezioni saranno integrate da attività seminariali, volte ad approfondire l’evoluzione storica delle varie professioni e la formazione culturale di alcuni fra i maggiori manager pubblici e industriali privati, attraverso lo studio dei relativi profili biografici. Testi consigliati

• D. BIGAZZI (A CURA DI), STORIE DI IMPRENDITORI, BOLOGNA, IL MULINO, 1996 • P. RUGAFIORI, IMPRENDITORI E MANAGER NELLA STORIA D’ITALIA, ROMA-BARI, LATERZA, 1999

ANNO ACCADEMICO 2005 – 2006 TECNICA PROFESSIONALE (CORSO AVANZATO) Corso di Laurea Magistrale in Consulenza professionale per le aziende – Sede di Taranto Il corso si propone di esaminare alcune problematiche che lo studente dovrà affrontare nella realtà professionale di consulenza aziendale. L’intento è quello di fornirgli una visione di carattere interdisciplinare (aziendale, giuridico, fiscale), propria della libera professione, che gli permetta di acquisire conoscenze tecnico-professionali per un più agevole inserimento nel mondo del lavoro. PROGRAMMA DEL CORSO - La professione di dottore commercialista. - L’accertamento e la riscossione delle imposte. - Lo statuto dei diritti del contribuente. - Il contenzioso tributario. - Le operazioni straordinarie relative all’impresa.

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- L’amministrazione del personale. - Le operazioni bancarie e quelle di finanziamento. - Le agevolazioni alle imprese. - L’attività di controllo del collegio sindacale e del revisore. - La crisi di impresa e le procedure concorsuali. I testi di riferimento per la preparazione all’esame saranno comunicati all’inizio del corso. Il metodo didattico prevede lo svolgimento di lezioni sulle tematiche oggetto del corso con esercitazioni pratiche.