UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE Corso di laurea
Università degli Studi della Tuscia
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Università degli Studi della Tuscia
I profili dell’agricoltura sociale in Italia ed in Europa.
Esperienze e progetti
di Saverio Senni
Contrada Gerace (EN)20 gennaio 2012
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socia
le
Pordenone
Castelli Romani
Oristano
Val d’Era
Patto territorialeZona Ovest Torino
Tuscia
La cooperazione sociale in agricoltura(indagine ISTAT, 2003)
Le cooperative sociali in attività al 31.12.2003 sono:
3.707 coop. sociali di tipo A (+ 13,7 % rispetto al 2001)
1.979 coop. sociali di tipo B (+ 8,3 % rispetto al 2001)
249 coop. sociali di tipo misto
224 consorzi di coop. sociali
Le cooperative sociali di tipo B “agricole”
31%
28%
23%
18%
Nord-ovest
Nord-est
Centro
Mezzogiorno
Al 2005 ne sono state censite 571 (23,7%)così distribuite per macroregioni
• In Italia: circa 600 cooperative sociali di tipo B con attività di produzione in ambito agricolo (ISTAT, 2005)
• Sono localizzate prevalentemente nel Nord (60%) e al Centro (23%)
• Coinvolgono oltre 8.000 lavoratori svantaggiati
• Tipologie di “svantaggio”
- 35,4 % persone con disabilità
- 26,8 % persone con problemi di dipendenza
- 17,9 % pazienti psichiatrici
- 8,3 % detenuti /ex-detenuti
Dinamica delle coop. socialiper settore di attività
448 471571630 628 639
13671520
1951
0
500
1000
1500
2000
2500
2001 2003 2005
Agricole
Ind e artigi
Servizi
Evoluzione temporale dellacooperazione sociale “agricola”
39
6371
141
157
0
20
40
60
80
100
120
140
160
Prima del1982
1982-1986 1987-1991 1992-1996 Dopo il1996
Valore della produzione delle cooperative sociali “agricole”(migliaia di euro)
Di fonte pubblica
Di fonte privata Altro Totale
Nord-ovest 53.959 41.334 4.382 99.675 678 147
Nord-est 56.753 42.380 19.650 118.784 900 132
Centro 35.190 23.779 3.927 62.896 582 108
Mezzogiorno 11.780 3.592 2.173 17.545 209 84
ITALIA 157.682 111.085 30.132 298.899 635 471
Ripartizioni territorialiTotale per
coop.
Ricavi dalle vendite e dalle prestazioni
Le tipologie di soggetti svantaggiati coinvoltinelle coop. sociali “agricole”
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
Alcolisti Tossico-dipendenti
Disabili Pazienti psichiatrici
Detenuti ed ex-
Disoccupati Altro
CS-B “agricole” 6,1% 20,7% 35,4% 17,8% 8,3% 8,4% 3,2%
Totale CS-B 4,3% 16,8% 45,5% 14,9% 7,8% 5,9% 3,8%
Complessivamente le cooperative sociali di tipo B o a oggetto misto che conducono attività agricole impiegano 7.100 lavoratori svantaggiati.
Il Forteto una cooperativa agricola “sociale”
• 450 ettari nelle colline del Mugello (FI)
• 120 soci di cui 73 lavoratori nell’azienda
• 13 lavoratori con disabilità medio-grave
• principale esportatore di pecorino toscano nel mondo
• 30 tipi di formaggi diversi prodotti
• fatturato pari a circa 15 milioni di euro
Orti, api e vino come “evasione”
• Agricoltura e detenzione: un binomio antico
• Le colonie penali e l’agricoltura:
– Pianosa a Asinara (fino al 1998)
– Mamone (NU) ancora attiva
• La legge Smuraglia e l’inclusione dei detenuti e degli ex-detenuti tra i soggetti “svantaggiati”
• Le iniziative nel Lazio (Viterbo, Civitavecchia, Rebibbia maschile e Rebibbia femminile, Velletri)
A Velletri c’è il “Fuggiasco”
• Anche “Il recluso” e il “Luce di Luna”• L’enologo protagonista di un progetto agricolo di
riscatto
Liberaterra
• La legge 109 del 1996 “Rognoni-La Torre”
• L’esperienza di Libera
• oltre 400 ettari di terreni agricoli confiscati
• Le modalità di vendita dei prodotti:– rete Coop– Botteghe del Commercio Equo e Solidale– Commercio elettronico (www.liberaterra.it)
Le cooperative di Libera Terra
• “NoE – NoEmarginazione (Partinico-PA):–5 ettari coltivati– inserimento di giovani con problemi di salute
mentale o di tossicodipendenza–produzioni ortofrutticole esportate all’estero–attività didattica rivolta alle scuole
• “Lavoro e non solo” (Corleone):– inserimento di soggetti con disagio psichico–produzioni varie (vegetali)
Le cooperative di Libera Terra (segue)
• Associazione Casa dei Giovani (Castelvetrano)– 46 ettari coltivati– recupero giovani con problemi di tossicodipendenza– produzione di olio, vino, agrumi
• Placido Rizzotto (Corleone e altri comuni)
– 180 ettari coltivati– inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati– produzione di cereali, vino, legumi, meloni, …
0 - 2
Delle 114 cooperative sociali contattate 23 hanno risposto
2 - 10
> 10
Distribuzione territoriale delle 114 cooperative
Una prima analisi dei risultati ha riguardato la forma giuridica più frequente tra le cooperative sociali.
Analisi dei dati: i risultati dell’indagine
Il numero medio di soci è 22, dei quali 8 in condizioni di svantaggio (pari al 36 %).
Le principali attività agricole di origine vegetale sono le seguenti:
Le attività svolte
Osserviamo un’elevata diversificazione produttiva delle cooperative, il 96% opera anche in altri settori di produzione di beni e/o servizi e la componente agricola è minoritaria in termini di fatturato.
Diversificazione delle produzioni agricole
Il metodo di produzione biologico è adottato da più dei 2/3 delle cooperative.
Metodo di produzione agricolo adottato
Attività connesse più frequenti
Modalità di vendita dei prodotti agricoli
Tipologie di svantaggio presenti
Valutazioni in merito alle attività agricole
• Capacità terapeutico-riabilitativa:Giudizio estremamente positivo da parte di tutte le cooperative intervistate
• Inclusione sociale:
Giudizio positivo, ma l’isolamento della realtà agricola può rappresentare un fattore di criticità.
• Integrazione lavorativa:
Valutazione favorevole ma con alcune perplessità in quanto l’inserimento lavorativo è spesso limitato al periodo di lavoro in cooperativa, con difficoltà di inserimento lavorativo al di fuori di questi contesti.
GIUDIZIO ESPRESSO DALLE COOPERATIVE SOCIALI SU:
Maggiori problemi e difficoltà incontrati dalle cooperative nello svolgimento delle attività agricole
ECONOMICO-FINANZIARI TECNICI BUROCRAZIA COMUNICAZIONEMERCATO
• Scarse risorse economiche per investimenti• Difficoltà accesso contributi agricoli• Scarsa produttività e sostenibilità economica per ridotta dotazione strutturale (terra e capitale)
• Localizzazione delle imprese• Produzioni limitate
• Difficoltà di gestione dei terreni• A volte, scarse conoscenze agronomiche degli operatori
• Difficoltà di trasmettere, al contesto in cui si opera, la “mission” della cooperativa
• Problemi burocratici di varia natura
• ARSIAL: Tavolo regionale per l’agricoltura sociale
• ARSIA: Animazione regionale, newletter, formazione, …
• AIAB: Promozione delle biofattorie sociali
• ALPA, ACLITERRA, AIAB, Rete Fattorie Sociali:
Sportello informativo (www.fattoriesociali.com)
• PROVINCE DI ROMA e PORDENONE:
Forum delle Fattorie Sociali
• UNIVERSITA’ DELLA TUSCIA e DI PISA:
Formazione (Master in Agricoltura Sociale) e ricerca
Progetti e iniziative in Italia
• Le Cooperative di Libera Terra
• I progetti agricoli nelle carceri
• Il progetto “La buona terra”
• La Società della Salute in Valdera (Toscana)
L’agricoltura sociale corre anche sul web:
Il portale Agrietica (DEAR, Università della Tuscia):
www.agrietica.it
Le pagine dedicate dal Centro Avanzi dell’Università di Pisa:
www.avanzi.unipi.it
Il Blog del Lombrico sociale:
www.lombricosociale.info
Il progetto La Buona TerraMettere in campo un percorso in grado di fornire, per individui in trattamento da dipendenze, un'opportunità di inclusione sociale e di inserimento lavorativo nell'ambito dell'agricoltura.
la promozione della partecipazione del sistema imprenditoriale locale quale ulteriore attore dei processi
di sviluppo sociale del territorio;
Attraverso la realizzazione:
di percorsi formativi per l’acquisizione di competenze
di percorsi di inserimento lavorativa,
di accompagnamento all’avvio di impresa;
• promuovere e sostenere reti locali intersistemiche (socio-sanitarie, formative, del lavoro e del mondo imprenditoriale), in grado di condividere strategie, di lavoro;
• valorizzazione di esempi di buone prassi e loro promozione per sostenerne la diffusione e l’implementazione, condividendone metodologie e strumenti consolidati.
• sensibilizzare le imprese del territorio per l’adozione di comportamenti e prassi di Responsabilità Sociale d’Impresa – RSI, non come mera filantropia, ma come espressione e misura del valore di cittadinanza maturato dall’impresa, chiamata a contribuire alla produzione di benessere a beneficio della comunità in cui opera.
Gli obiettivi del progetto
BT
BT
BTBT
BT
BTBT
BT
BT
BT
BT
BT
BT
BTBT
BTBT
BT
BT
Nettuno
BT
La Rete territoriale: le imprese
Il partenariato
Agricoltura sociale
Cooperazione sociale
ASL
Org. imprese agricole
Aziende Agricole
Enti locali(Comuni)
Università
CATEGORIA MICRO E PICCOLE IMPRESE
Azienda Agricola Colombini – Lari (PI)
Per il suo ruolo di testimonianza quale capofila di più iniziative destinate alla valorizzazione della diversità e all’ economia solidale.
Per la sua capacità di integrazione con una pluralità di Amministrazioni Locali e Istituzioni Socio-Sanitarie, e con altre aziende agricole simili, per realizzare programmi concreti di inserimento sociale e terapia occupazionale, oltre che di formazione agricola, sperimentazione di mense biologiche e programmi di acquisto solidale.
AS : le intersezioni
ProvinceASL
Associazioni volontariato
Coop Sociali A
Coop Sociali B
Agricoltori
riabilitazione
terapia occupazionalelavoro
BeneficiariDisabili mentali, psichiatrici, fisici
giovanianziani
effetti da dipendenze
Detenuti o ex- 1
2
4
3Consumatori responsabili,
GAS, …
Com. montaneComuni
La dimensione europea dell’agricoltura sociale
Focus su diversi Paesi
Agricoltura Sociale
Terapia orticolturale Terapia tramite animali
Paesi Bassi, Norvegia, Italia, Belgio, Slovenia, Svizzera
U.K. Svezia FinlandiaUSA
GermaniaAustria
Le “care farms” olandesi
• Iniziative di agricoltori
• Approccio “dal basso”
• Riconoscimento istituzionale
Numero delle aziende agricole socialmente utili in Olanda (CARE FARMS)
0
50
100
150
200
250
300
350
400
450
1998 2000 2001 2004
Neth.
La rete dei Jardin di Cocagnewww.reseaucocagne.asso.fr
Oltre 80 centri in tutto il paese
I principi della Rete
• Combattere l’esclusione e la precarietà sociale attraverso attività di lavoro in ambito agricolo
• Produrre con i metodi dell’agricoltura biologica e nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse
• Commercializzare la produzione direttamente ai consumatori
• Integrarsi con il sistema agricolo locale
• La COST Action 866 “Green Care in Agriculture”
www.umb.no/?avd=128
• Il progetto europeo SoFar – Social Farming
http://sofar.unipi.it
• La Comunità di pratiche “Farming for Health
www.farmingforhealth.org
… a livello europeo
Grazie per l’attenzione