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12 VERBALE DELLA SEDUTA DEL SENATO ACCADEMICO Verbale n. 2/2012 Il giorno 13.02.2012, alle ore 10,00 presso la sede universitaria di Via dei Caniana, 2 (aula n. 16) si è riunito – previa regolare convocazione prot. n. 1609/I/009 del 25.1.2012 e prot. n. 2253/I/009 del 6.2.2012 - il SENATO ACCADEMICO dell’Università degli Studi di Bergamo per la trattazione del seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Approvazione verbale n. 1 del 25.1.2012 pag. 14 2. Comunicazioni del Rettore pag. 14 3. Approvazione nuovo protocollo d’intesa per l’insediamento di servizi universitari dell’Università degli Studi di Bergamo nell’attuale sede ospedaliera di Largo Barozzi pag. 14 4. Approvazione convenzione tra Università degli Studi di Bergamo e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia pag. 16 5. Integrazione offerta formativa post laurea a.a. 2011/2012 pag. 17 6. Definizione dei criteri per la programmazione e gestione dei corsi post laurea per l’a.a. 2012/2013 pag. 18 7. Partecipazione ai progetti PRIN 2010-11: proposta di incentivazione pag. 19 8. Bandi PRIN 2010/2011 e FIRB 2012: approvazione dei criteri per l’individuazione di progetti da inviare alla valutazione del MIUR pag. 20 9. Modifica al Regolamento per la creazione di Spin Off dell’Università degli Studi di Bergamo pag. 23 10. Modifica del Regolamento dei Centri di Ateneo pag. 24 11. Modifica del Regolamento di Ateneo per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di dottorato di ricerca e delle scuole di dottorato pag. 24 12. Parere sulla modifica dall’a.a. 2011/2012 del Regolamento interno della Scuola di Dottorato in Economia, Matematica Applicata e Ricerca Operativa (Graduate School in Economics, Applied Mathematics and Operational Research - EAMOR) pag. 25 13. Parere in merito all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato Human Factors and Technology in Healthcare – HTH pag. 26 14. Convenzione di collaborazione scientifica nell’ambito del Centro di ricerca universitario denominato “Human Factors and Technology in Healthcare (HTH)” pag. 27 15. Parere in merito all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato Centro Arti Visive pag. 27 16. Parere in merito all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato Centro di ricerca sulla complessità - CE.R.CO pag. 28 17. Costituzione di una società Spin off accademico dell’Università degli Studi di Bergamo denominata “Intellego s.r.l.” pag. 30 18. Approvazione delle linee di indirizzo dell’archivio istituzionale dei prodotti scientifici dell’Università degli Studi di Bergamo pag. 31 19. Donazione del “Fondo Renzo Vescovi” da parte del Teatro Tascabile di Bergamo pag. 32 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

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VERBALE DELLA SEDUTA DEL SENATO ACCADEMICOVerbale n. 2/2012

Il giorno 13.02.2012, alle ore 10,00 presso la sede universitaria di Via dei Caniana, 2 (aula n. 16) si è riunito – previa regolare convocazione prot. n. 1609/I/009 del 25.1.2012 e prot. n. 2253/I/009 del 6.2.2012 - il SENATO ACCADEMICO dell’Università degli Studi di Bergamo per la trattazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO

1. Approvazione verbale n. 1 del 25.1.2012 pag. 14 2. Comunicazioni del Rettore pag. 14 3. Approvazione nuovo protocollo d’intesa per l’insediamento di servizi

universitari dell’Università degli Studi di Bergamo nell’attuale sede ospedaliera di Largo Barozzi pag. 14

4. Approvazione convenzione tra Università degli Studi di Bergamo e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia pag. 16

5. Integrazione offerta formativa post laurea a.a. 2011/2012 pag. 17 6. Definizione dei criteri per la programmazione e gestione dei corsi post laurea

per l’a.a. 2012/2013 pag. 18 7. Partecipazione ai progetti PRIN 2010-11: proposta di incentivazione pag. 19 8. Bandi PRIN 2010/2011 e FIRB 2012: approvazione dei criteri per

l’individuazione di progetti da inviare alla valutazione del MIUR pag. 20 9. Modifica al Regolamento per la creazione di Spin Off dell’Università degli Studi

di Bergamo pag. 23 10. Modifica del Regolamento dei Centri di Ateneo pag. 24 11. Modifica del Regolamento di Ateneo per l'istituzione ed il funzionamento dei

corsi di dottorato di ricerca e delle scuole di dottorato pag. 24 12. Parere sulla modifica dall’a.a. 2011/2012 del Regolamento interno della

Scuola di Dottorato in Economia, Matematica Applicata e Ricerca Operativa (Graduate School in Economics, Applied Mathematics and Operational Research - EAMOR) pag. 25

13. Parere in merito all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato Human Factors and Technology in Healthcare – HTH pag. 26

14. Convenzione di collaborazione scientifica nell’ambito del Centro di ricerca universitario denominato “Human Factors and Technology in Healthcare (HTH)” pag. 27

15. Parere in merito all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato Centro Arti Visive pag. 27

16. Parere in merito all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato Centro di ricerca sulla complessità - CE.R.CO pag. 28

17. Costituzione di una società Spin off accademico dell’Università degli Studi di Bergamo denominata “Intellego s.r.l.” pag. 30

18. Approvazione delle linee di indirizzo dell’archivio istituzionale dei prodotti scientifici dell’Università degli Studi di Bergamo pag. 31

19. Donazione del “Fondo Renzo Vescovi” da parte del Teatro Tascabile di Bergamo pag. 32

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20. “Fondo per il Sostegno dei Giovani e per favorire la Mobilità degli Studenti” (D.M. 198/03 Art. 1): Presa d’atto dell’assegnazione del finanziamento per l’esercizio finanziario 2011 e linee d’utilizzo pag. 32

21. Riconoscimento titolo accademico estero pag. 33 22. Ratifica Decreto Rettorale di approvazione dell’accordo di scambio studenti

tra l’Università degli Studi di Bergamo e la Fairleigh Dickinson University (Madison, New Jersey, Usa) pag. 34

23. Approvazione accordi attuativi denominati "Dual Degree Program" e "Humanities Summer School" nell'ambito dell'Accordo quadro tra Fairleigh Dickinson University (USA) e l'Università degli Studi di Bergamo pag. 35

24. Approvazione accordo di collaborazione didattica e scientifica con l'Istituto slavo "Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca” pag. 36

25. Approvazione accordo di cooperazione tra l’Università degli Studi di Bergamo e l’Università di Saragozza pag. 36

26. Rinnovo della convenzione tra l’Unione delle Camere di Commercio Lombarde e le Università della Lombardia per la realizzazione del progetto SPECULA pag. 36

27. Approvazione accordo quadro tra Università degli Studi di Bergamo e Confindustria Bergamo pag. 37

28. Rinnovo della convenzione quadro con l’Università degli studi di Milano per lo svolgimento di attività didattiche dei docenti e ricercatori pag. 37

29. Approvazione accordo denominato “Two Worlds Program” tra l’Università degli Studi di Bergamo e la Fairleigh Dickinson University (Madison, New Jersey, Usa) pag. 37

30. Assegni per la collaborazione ad attività di ricerca: a) Nomina commissioni e tutor pag. 38 31. Nulla osta per l’insegnamento fuori sede pag. 40 32. Valutazione dei risultati conseguiti dal Direttore Amministrativo nell’esercizio

2011 ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato pag. 41 33. Richieste di patrocinio per: a) Manifestazione culturale “Bergamo verso l’Expo” organizzata da

Wylford Consortium di Milano pag. 48 b) Convegno “Bergamo e l’immigrazione di successo. L’immigrazione tra

opportunità di crescita e di sviluppo” organizzata da Rotary Club Bergamo Ovest pag. 49

34. Varie ed eventuali pag. 49

Sono presenti all’inizio: - Prof. Stefano Paleari - Prof. Valeria Ugazio - Prof. Bruno Cartosio - Prof. Laura Viganò - Prof. Paolo Riva - Prof. Ivo Lizzola - Prof. Barbara Pezzini - Prof. Giancarlo Maccarini - Prof. Flaminia Nicora - Prof. Giovanni Salesi - Prof. Francesca Bonicalzi - Prof. Francesco Lo Monaco - Prof. Gianfranco Rusconi - Prof. Marina Dossena - Prof. Alessandro Fassò - Sig. Massimiliano Trezzi - Sig. Cristiano Poletti

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- Sig. Chiara Metzger - Dott. Giuseppe Giovanelli

Assenti giustificati: prof. Claudia Villa e sig. Mirko Carminati. Assenti: sig. Stefano Benigni, sig. Matteo Ghetti, sig. Luca Assi. E’ assente all’inizio: prof. Enrico Ginevra.

Su invito del Rettore è presente il prof. Gianpietro Cossali delegato del Rettore alla “Ricerca scientifica di Ateneo” per i punti 7 e 8.

Presiede la riunione il Rettore, prof. Stefano Paleari, svolge le funzioni di segretario il dott. Giuseppe Giovanelli, coadiuvato dalla dott.ssa Antonella Aponte.

1. APPROVAZIONE VERBALE N. 1 DEL 25.1.2012Il Senato Accademico delibera all’unanimità di approvare il verbale n. 1 del 25.01.2012.

(Entra il prof. Enrico Ginevra)

2. COMUNICAZIONI DEL RETTORE

O m i s s i s

3. APPROVAZIONE NUOVO PROTOCOLLO D’INTESA PER L’INSEDIAMENTO DI SERVIZI UNIVERSITARI DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO NELL’ATTUALE SEDE OSPEDALIERA DI LARGO BAROZZI

Con precedente deliberazioni del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione rispettivamente del 24.10.2011 e 25.10.2011, è stata approvata una linea di indirizzo finalizzata alla revisione del Protocollo d’intesa sottoscritto in data 30.10.2008 con il Comune di Bergamo e l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo per definire le modalità di insediamento dei servizi universitari nell’area di Largo Barozzi a seguito del trasferimento dell’Ospedale nella nuova sede.In particolare con tale deliberazione si dava mandato al Rettore di perseguire una intesa che portasse a insediare nell’area di Largo Barozzi, servizi di residenzialità, sportivi e ricreativi per gli studenti e aperti al quartiere. Nella seconda metà del 2011 infatti, è stato ampiamente affrontato ed analizzato il tema dell’utilizzo da parte dell’Università degli Studi di Bergamo dell’area di Largo Barozzi, in fase di

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dismissione da parte degli Ospedali Riuniti. Ciò a seguito della necessità di indire una nuova gara per la cessione dell’area in vista del prossimo trasferimento dell’Ospedale nella nuova sede. La verifica è stata necessaria in quanto il vigente Protocollo d’intesa era stato sottoscritto nel 2008, quando lo scenario complessivo all’interno del quale l’Università aveva collocato le proprie scelte era significativamente diverso da quello che è andato delineandosi negli anni successivi, con recenti forti accelerazioni. In questi ultimi anni, infatti, le condizioni economiche del Paese e della finanza pubblica in particolare sono peggiorate con la conseguenza che la disponibilità di risorse per il settore pubblico si è significativamente ridotta. Anche il comparto universitario si trova in una situazione di finanziamento decrescente da parte dello Stato già a partire dal 2009 e almeno fino al 2014. Oltre alla diminuzione del finanziamento corrente, e nell’incertezza delle prospettive future, è stato disattivato anche il fondo statale per l’edilizia universitaria con la conseguenza che tutti gli interventi infrastrutturali rimangono totalmente a carico del bilancio di Ateneo. Ciò porterà ad una cospicua riduzione della capacità di investimento dell’Ateneo, che peraltro è attualmente più interessato ad impiegare le risorse disponibili nel miglioramento della propria offerta didattica e nello sviluppo della ricerca. Inoltre, dal 2009, anche in relazione a tale difficoltà finanziaria, sono state introdotte nuove norme che hanno progressivamente ridotto la possibilità di espandere l’offerta formativa. Se nel 2008, data nella quale è stato approvato il Protocollo d’intesa, era possibile sviluppare ancora una programmazione incrementale, già dal 2009 l’introduzione dei requisiti minimi di docenza per i Corsi di studio ed il blocco delle assunzioni, hanno costretto a rivedere gli stessi obiettivi. L’approvazione della Legge 240/2010 di riforma dell’Università e dei relativi decreti attuativi, con particolare riferimento a quello riguardante la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di reclutamento degli Atenei, hanno introdotto meccanismi che non permetteranno sviluppi quantitativi nel breve e nel medio periodo. All’interno di tale quadro occorre considerare che l’Università, a seguito degli interventi significativi realizzati negli ultimi dieci anni, non ha più grandi esigenze espansive rispetto alla sua dotazione immobiliare, avendo a disposizione una infrastruttura che, una volta concluso il completamento del Palazzo Baroni, appare in gran parte adeguata alla sua dimensione e sostenibile sotto il profilo dei costi di gestione. Peraltro l’Ateneo, pur nel suo sviluppo repentino, ha cercato di seguire una strategia localizzativa, attenta ad una razionalità organizzativa, ma anche collegata con le identità dei luoghi, configurandosi in tre Poli:

a) Città Alta – S. Agostino – Baroni: Rettorato e Polo umanistico b) Via dei Caniana – Moroni: Uffici amministrativi e Polo economico-giuridico c) Dalmine: Polo di Ingegneria

Per tali ragioni è importante approfittare di questa occasione di ripensamento per riflettere in modo più approfondito circa la tipologia dell’insediamento universitario nell’area di Largo Barozzi, cercando di puntare soprattutto agli aspetti di tipo qualitativo evitando di concentrare l’attenzione unicamente sulle destinazioni più tradizionali. E’ opportuno, di conseguenza, interrogarsi su quali siano le esigenze alle quali l’Ateneo non è stato finora in grado di dare risposte compiute al fine di individuare quei servizi che ancora mancano per costruire un vero “sistema universitario” di qualità e integrato nel territorio, che non si limita ad una offerta strettamente connessa con la didattica e la ricerca. L’urgenza di provvedere alla realizzazione delle strutture che sono giustamente ritenute “indispensabili” per l’offerta di un servizio universitario, non ha permesso di destinare sufficienti risorse ed attenzione ai bisogni abitativi ed aggregativi della comunità universitaria.

Vi è quindi la necessità di intervenire nei seguenti ambiti: residenzialità: lo sviluppo dell’internazionalizzazione e quindi l’arrivo a Bergamo di un

numero di studenti e docenti stranieri sempre più elevato, richiede una adeguata, accogliente e moderna struttura residenziale. Quella attualmente esistente nel territorio del Comune di Bergamo è acquisita in locazione e non è stata realizzata per lo specifico scopo e secondo i canoni di qualità che potrebbero essere seguiti in una nuova realizzazione.

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struttura sportiva - aggregativa: in città non esiste un impianto sportivo universitario che possa rappresentare un luogo di aggregazione degli studenti italiani e stranieri e che potrebbe essere anche aperto ai residenti ed alle esigenze del quartiere, sulla falsariga dell’attuale impianto esistente nel Comune di Dalmine

L’area di Largo Barozzi è particolarmente favorevole per la collocazione di tali servizi la cui realizzazione potrebbe rappresentare una grande opportunità per l’Ateneo e per la Città nel suo complesso. Tale intervento, oltre a favorire nuove opportunità per i servizi che l’Università e la Città potrebbero offrire a studenti e ricercatori, ha anche il pregio sia della “bancabilità”, sia della sostenibilità economica e quindi di una effettiva realizzabilità. Su tali basi è stato raggiunto un Accordo con il Comune di Bergamo e l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo, nei termini riportati nell’Allegato Protocollo d’intesa. Si realizzeranno quindi le seguenti strutture:

a) un impianto sportivo universitario di circa 5.000 mq che sarà realizzato dal soggetto attuatore o dal Comune di Bergamo, sulla base delle indicazioni fornite dall’Università. L’impianto verrà poi dato in concessione per 20 anni all’Università che lo gestirà, anche tramite il Centro Universitario Sportivo, accollandosi il solo onere della manutenzione ordinaria.E’ previsto il pagamento di un canone annuo, che abbattuto del 70% come previsto dall’apposito Regolamento comunale, sarà pari ad € 45.220;

b) un complesso residenziale universitario di circa 10.000 mq che l’Università realizzerà direttamente a propria cura e spese su un’area ceduta all’Ateneo senza oneri.

L’Accordo raggiunto riscontra i criteri già indicati nelle deliberazioni di indirizzo assunte dagli Organi ed i presupposti di fattibilità riportati in precedenza.

O m i s s i s

Tutto ciò premesso e condiviso il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di approvare il nuovo Protocollo d’intesa per l’insediamento di servizi universitari

dell’Università degli Studi di Bergamo nell’attuale sede ospedaliera di Largo Barozzi, nei termini riportati nel testo allegato alla presente deliberazione;

2) di dare atto che tale nuovo Protocollo sostituisce integralmente quello sottoscritto in data 30.10.2008 che cessa di avere effetti;

3) di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa, eventualmente apportando modifiche formali che non modifichino gli impegni reciprocamente previsti dal documento allegato.

4. APPROVAZIONE CONVENZIONE TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA

RICHIAMATO l’art. 6 dello Statuto dell’Università che prevede la possibilità di promuovere, organizzare e gestire attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali, nonché svolgere, con riferimento agli stessi settori, prestazioni per conto terzi;

PRESO ATTO della proposta di collaborazione avanzata dall'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia con sede a Milano che ha tra i propri obiettivi istituzionali la promozione e la diffusione della cultura dell’inclusione delle persone con disabilità nei contesti scolastici, nonché lo sviluppo e la realizzazione delle attività formative nell’ambito delle disabilità e, in particolare, nei Disturbi Specifici di Apprendimento ai sensi della Legge 170/2010;

RITENUTO utile l’avvio di una collaborazione tra Università e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia per i comuni interessi in alcuni ambiti formativi;

VISTO l’allegato schema di convenzione, con particolare riferimento all’attivazione di un Master sulla didattica e la psicopedagogia per i Disturbi Specifici dei Apprendimento;

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RICHIAMATA la deliberazione del 10.1.2012 del Consiglio della Facoltà di Scienze della Formazione che ha espresso parere favorevole allo schema di convenzione allegata;

Tutto ciò premesso, il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) Approvare la sottoscrizione della convenzione tra l’Università e l'Ufficio Scolastico

Regionale per la Lombardia, secondo lo schema allegato alla presente deliberazione; 2) Nominare quale referente responsabile il Prof. Walter Fornasa.

5. INTEGRAZIONE OFFERTA FORMATIVA POST LAUREA A.A. 2011/2012RICHIAMATI:

l’art. 2 “Modalità di gestione dei corsi” del Regolamento del Centro di Ateneo per la gestione dell’attività di alta formazione post-laurea, che prevede che il Centro SdM valuti le proposte pervenute sulla base dei criteri precedentemente individuati;

le deliberazioni del Senato Accademico del 30/05/2011 e del Consiglio di Amministrazione del 31/05/2011 con le quali è stata approvata l’offerta formativa post-laurea per l’anno accademico 2011/12;

VISTE le proposte di attivazione di due Master per l’a.a. 2011/2012 presentate dai Direttori, contenti i progetti, i regolamenti didattici ed i relativi budget con la definizione della tassa di iscrizione, redatti in conformità a quanto stabilito nella deliberazione della Giunta del Centro SdM del 26/01/2011 e le successive deliberazioni degli Organi di Ateneo, la cui documentazione completa è consultabile presso l’Ufficio Post Laurea e Alta Formazione, e come di seguito sintetizzati:

VISTO il Decreto del Ministro dell’Interno n. 269 del 01/12/2011 e la Circolare del Ministero dell’Interno del 24/03/2011 relative alla nuova disciplina sugli istituti di vigilanza;

VISTO l’accordo quadro tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Conferenza Nazionale Permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze della Formazione sottoscritto in data 05/07/2011 e la convenzione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, approvato al precedente punto all’ordine del giorno della seduta odierna;

PRESO ATTO delle deliberazioni della Giunta del Centro SdM del 05/12/2011 e del 27/01/2012 che ha valutato positivamente e approvato i contenuti delle proposte pervenute di integrazione dell’offerta formativa post laurea per l’a.a. 2011/2012 così come di seguito sintetizzati;

MASTER DI I LIVELLO: “SECURITY MANAGEMENT” Centro di Ateneo SdM – ordinamento approvato con delibera del Centro del 05/12/2011 Direttore: Chiara Casadio 1500 ore complessive così suddivise: 400 ore di formazione in aula di cui 100 ore in FAD 175 ore di stage/project work/progetto di ricerca 850 ore di studio individuale 75 ore di elaborazione tesi finale Tassa di iscrizione: 3.000,00 euro Totale budget: 45.000,00 euro

MASTER DI I LIVELLO “DIDATTICA E PSICOPEDAGOGIA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO”

Facoltà di Scienze della Formazione – ordinamento approvato con delibera della Facoltà del 10/01/2012

Direttore: Walter Fornasa 1500 ore complessive così suddivise: 246 ore di formazione in aula e FAD 350 ore di stage/progetto di ricerca 829 ore di studio individuale 75 ore di elaborazione tesi finale Tassa di iscrizione: 150,00 euro

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Contributo del Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con i fondi ex Lege 170/2010: 30.000,00 euro;

Totale budget: 45.000,00 euro

Tutto ciò premesso, il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) Integrare l’offerta formativa dei corsi post-lauream dell’a.a. 2011/12, inserendo il Master di

I livello “Security Management” e il Master di I livello “Didattica e Psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento”;

2) Approvare l’istituzione del Master “Security Management” e del Master di I livello“Didattica e Psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento” e i relativi regolamenti, depositati agli atti presso l’Ufficio post laurea e alta formazione, subordinandone l’attivazione all’acquisizione delle risorse finanziarie necessarie per la copertura dei costi di gestione;

3) Approvare le tasse di iscrizione del Master di I livello Security Management e del Master “Didattica e Psicopedagogia per i disturbi specifici di apprendimento” proposte dai Direttori dei Master;

(Esce il sig. Massimiliano Trezzi)

6. DEFINIZIONE DEI CRITERI PER LA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEI CORSI POST LAUREA PER L’A.A. 2012/2013

L’art. 2, comma 1, lett. a) del “Regolamento del Centro di Ateneo per la gestione dell’attività di alta formazione post-laurea” affida al Centro di Ateneo SdM il compito di elaborare una proposta di criteri ai fini della programmazione dei Corsi post laurea, da sottoporre alla successiva approvazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione.

A tal fine la Giunta del Centro SdM, nella seduta del 27/01/2012 ha approvato le seguenti modalità da sottoporre all’approvazione degli Organi di Ateneo.

Criteri e modalità per la programmazione dei Corsi post-laurea a.a. 2012/20131) I docenti proponenti trasmettono al Centro di Ateneo SdM, presso la struttura

amministrativa di supporto Ufficio Post laurea e alta formazione, le proposte formulate entro il 02/04/2012. I piani didattici inseriti nelle proposte saranno successivamente inviati dal Centro di Ateneo SdM per l’approvazione alle struttura didattiche o scientifiche interessati;

2) La proposta di istituzione deve comprendere: a) Breve descrizione del contenuto del Corso, che dovrà differenziarsi da quello dei Corsi

di laurea magistrale già attivi, con identificazione della figura professionale che si intende formare.

b) Individuazione dei bisogni a cui si intende corrispondere e dei potenziali destinatari del Corso, con una valutazione di massima della potenzialità di risposta nello specifico settore di mercato. A tal proposito un Corso già programmato nell’a.a. 2011/2012 e non attivato per mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti non potrà essere riproposto nell’anno immediatamente successivo.

c) Numero minimo di iscritti che sarà necessario acquisire per l’attivazione del corso, che non potrà essere in ogni caso inferiore a 12, e indicazione del numero massimo di iscritti compatibile con una didattica efficace e di qualità.

d) Indicazione dell’eventuale coinvolgimento nel progetto di partner istituzionali e aziendali (in particolare con un contributo finanziario), sovvenzioni da parte di enti esterni (anche sotto forma di borse di studio), coinvolgimento nel progetto di altre università, con particolare riferimento ad atenei stranieri con l’indicazione delle modalità di finanziamento.

e) Qualora sia prevista l’ammissione di uditori o la possibilità d’iscrizione al singolo insegnamento sarà necessario inserire nella proposta le relative quote d’iscrizione.

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f) Il budget del Corso deve prevedere tra le voci di entrata la definizione della quota d’iscrizione e, se presente, l’importo del contributo di soggetti che hanno formalizzato la disponibilità a finanziare il corso. Per finanziamenti diversi dai contributi d’iscrizione dovrà fornirsi la documentazione contente la dichiarazione dei soggetti finanziatori entro la data di pubblicazione del bando di attivazione del Corso e l’impegno al versamento di quanto dovuto, in linea generale entro la data di avvio del Corso;

g) Nel caso si preveda il versamento della tassa di iscrizione in due rate, l’importo stabilito per la prima rata dovrà coprire i costi relativi alla docenza e al tutor d’aula;

h) Le entrate dovranno consentire la copertura finanziaria dei seguenti costi secondo quanto definito nell’allegato modello di budget: direzione, progettazione e coordinamento del Master o del Corso di

Perfezionamento; docenza relativa all’attività didattica in presenza precisando, che il costo orario non

potrà essere inferiore a € 80,00 e superiore a € 200,00 con importi omogenei per Master o Corso di Perfezionamento;

docenza relativa all’attività didattica in Fad precisando, che il costo orario non potrà essere inferiore a € 60,00 e superiore a € 160,00 con importi omogenei per Master o Corso di Perfezionamento;

codocenza precisando, che il costo orario non potrà essere inferiore a € 60,00 e superiore a € 160,00 con importi omogenei per Master o Corso di Perfezionamento;

tutor Corso (d’aula, didattico, tecnico) precisando che il costo annuo non potrà essere inferiore a € 5.000,00 e superiore a € 18.000,00 per i Master e inferiore a € 3.000,00 e superiore a € 8.000,00 per i Corsi di Perfezionamento;

organizzazione di eventi associati (cerimonie di chiusura, eventi intermedi, convegni, ecc);

rimborsi spese e viaggi (per direzione, tutor, coordinatori e docenti); materiali di consumo (stampe, ecc); aperture straordinarie; quota per copertura costi di struttura (costi del personale assegnato al Centro per

l’attività post-laurea e costi d’aula) pari al 6 % delle entrate; quota per copertura attività di lancio e promozione corsi Alta Formazione

(organizzazione eventi, pubblicità, volantini, ecc.) e per la gestione e la comunicazione istituzionale pari al 6% delle entrate;

3) In caso di successiva acquisizione di fondi non previsti nella proposta istitutiva o di una riduzione del numero minimo previsto nel budget ma sempre nel rispetto di quanto definito in via generale sono ammesse, su proposta del Direttore del Master, modifiche delle voci di spesa esposte nel piano finanziario già approvato.

4) Il Centro di Ateneo SdM provvederà ad effettuare una valutazione delle proposte pervenute e le trasmetterà, corredate da una relazione illustrativa, al Rettore per la successiva approvazione da parte del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione nelle sedute in programma per il mese di maggio 2012.

Tutto ciò premesso, il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di approvare i criteri e le modalità di programmazione dell’offerta formativa post-laurea per

l’a.a. 2012/2013 nei termini riportati in premessa; 2) di fissare il termine del 02/04/2012 per l’inoltro delle proposte da parte dei docenti

proponenti al Centro di Ateneo SdM presso la struttura amministrativa di supporto Ufficio Post laurea e alta formazione.

7. PARTECIPAZIONE AI PROGETTI PRIN 2010-11: PROPOSTA DI INCENTIVAZIONEUna parte non indifferente dell’F.F.O. che l’Ateneo di Bergamo riceve dal MIUR viene assegnata su base premiale; uno degli indicatori utilizzati è basato sulla partecipazione ai progetti PRIN, in

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particolare viene conteggiato il numero di docenti/ricercatori (D&R) che partecipano a progetti PRIN valutati “positivamente”. Innanzitutto occorre osservare come non sia particolarmente conveniente per l’Ateneo incentivare la partecipazione alla preselezione di progetti con coordinatore nazionale appartenente all’Ateneo, in quanto il numero di progetti che potranno superare questa fase è fissato dal bando ed è pari a tre. Conseguentemente, un numero eccessivo di progetti avviati alla procedura di preselezione comporta un onere per l’Ateneo ed una inefficienza diffusa causata dalla mole di lavoro che la progettazione di una proposta con coordinamento comporta. E’ però importante sostenere i progetti che hanno le maggiori possibilità di superare anche la fase ultima di selezione e quindi di essere finanziati, sia con coordinamento nazionale dell’Ateneo (in seguito progetti di tipo A) che con coordinamento nazionale sostenuto da altri Atenei (in seguito progetti di tipo B). Si ritiene infine importante incrementare la numerosità dei gruppi di D&R appartenenti ai progetti di ricerca che verranno presentati (sia di tipo A che di tipo B). Sulla base di queste osservazioni viene proposta la seguente procedura di incentivazione.

Unità di tipo A (con coordinamento nazionale dell’Ateneo di Bergamo) Ai soli progetti che verranno finanziati viene assegnato un incentivo così definito: a) per unità con 4 o più D&R di ruolo nell’Ateneo di Bergamo: 1 assegno di ricerca annuale b) per unità con più di 8D&R di ruolo nell’Ateneo di Bergamo: 2 assegni di ricerca annuali

Unità di tipo B (con coordinamento nazionale in altro Ateneo) a) Alle unità che verranno finanziate viene assegnato un incentivo così definito (in euro):

I=3000 n +B dove n è il numero di D&R di ruolo nell’Ateneo di Bergamo facenti parte dell’unità, B è un parametro che vale 10000€ se il finanziamento ottenuto è superiore al doppio dell’importo minimo previsto per le specifiche aree ( superiore quindi a 105K€ o a 140 K€ a seconda delle aree). Nel caso di importi inferiori il parametro si annulla.

b) Alle unità che superano la preselezione effettuata dalle Università, ma non sono finanziate, viene assegnato un incentivo così definito (in euro):

I=1500 n dove n è il numero di D&R di ruolo nell’Ateneo di Bergamo facenti parte dell’unità,

Viene inoltre assegnato un incentivo pari a 1500 € ai D&R di ruolo nell’Ateneo di Bergamo che partecipano ad unità non appartenenti all’Ateneo e che risultano finanziate a seguito della valutazione finale.

Tutto ciò premesso e condiviso, il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) approvare la proposta di incentivazione per la partecipazione ai progetti PRIN 2010-2011 nei

termini riportati in premessa; 2) autorizzare il Rettore con proprio decreto alle corrispondenti assegnazioni a seguito della

pubblicazione degli esiti del bando PRIN 2010-2011.

8. BANDI PRIN 2010/2011 E FIRB 2012: APPROVAZIONE DEI CRITERI PER L’INDIVIDUAZIONE DI PROGETTI DA INVIARE ALLA VALUTAZIONE DEL MIUR

Il prof. Cossali, prorettore alla “Ricerca scientifica di Ateneo”, illustra la seguente proposta per la definizione dei criteri per l’individuazione di progetti da inviare alla valutazione MIUR:

a) Progetti PRIN

La situazione attuale (6/2/2012) relativamente alle proposte di progetti PRIN con coordinamento nazionale da parte dell’Ateno di Bergamo è riassunta, per aree disciplinari, nella tabella seguente, nella quale la prima colonna riporta tutte le aree disciplinari in cui, nel passato, sono stati presentati progetti PRIN.

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N° Progetti finanziabili

AreeFondo MIUR

(M€)progetti UNIBG min med max

01 5.790 0 5.5 7.9 13.802 13.160 0 9.4 13.4 23.503 19.178 1 13.7 19.6 34.206 33.285 0 23.8 34.0 59.408 10.791 0 10.3 14.7 25.709 19.125 3 13.7 19.5 34.210 11.037 3 10.5 15.0 26.311 8.913 2 8.5 12.1 21.212 5.580 0 5.3 7.6 13.313 5.352 2 5.1 7.3 12.714 5.264 0 5.0 7.2 12.5

Totali 58.3 11 110.8 158.2 276.9

Tabella 1. Situazione attuale relativa ai progetti PRIN con coordinamento nazionale ed entità dei

finanziamenti per area disciplinare (il totale dei fondi si riferisce alle sole aree in cui vi è una proposta dell’Ateneo).

Nella colonna “Fondo MIUR” è riportato l’ammontare dei fondi (in M€) che sono messi a disposizione per progetti appartenenti a ciascuna area disciplinare (si noti che il totale si riferisce alla somma dei fondi messi a disposizione nelle aree in cui vi è almeno un progetto con coordinamento dell’Ateneo di Bergamo, il totale complessivo è di 175.5Me). Tenendo presente che le aree 02-03-06-09 possono presentare progetti di valore complessivo compreso tra 0.8M€ e 2.0M€ (per le altre aree gli estremi sono 0.6M€ e1.5M€) e che il finanziamento richiesto è pari al 70% del costo complessivo del progetto, è possibile stimare il numero minimo, massimo e medio di progetti finanziabili per area (sezione “N° progetti finanziabili” nella tabella). E’ ragionevole pensare che il numero medio (colonna di mezzo) rappresenti, tra i tre, il valore più probabile del numero di progetti che per ciascuna area otterranno un finanziamento.

Altri dati importanti, che possono aiutare a stimare le capacità di intercettazione dei finanziamenti dell’Ateneo di Bergamo, sono i seguenti. L’incidenza numerica, in termini di docenti/ricercatori appartenenti all’Ateneo, sul panorama nazionale è pari a circa 0.51%. La capacità di intercettazione dei fondi PRIN del passato è stata in media pari a 0.35% in termini di finanziamenti ottenuti rispetto al finanziamento totale messo a disposizione dal MIUR, e pari a 0.20% in termini di numero di progetti finanziati con capofila UNIBG rispetto al numero totale di progetti finanziati.

La tabella 1 mostra inoltre che il numero massimo di progetti che potranno essere finanziati a livello nazionale è di 277 ( molto minore di quello relativo agli anni precedenti: 543 nel PRIN2009 e 983 nel PRIN2008), anche se una stima più ragionevole è data dal valor medio di 158 progetti. Sotto queste ipotesi, il finanziamento di uno dei progetti proposti dall’Ateneo (di dimensioni medie) equivale all’intercettazione dello 0.6% circa (in termini di progetti e di finanziamenti), pari a 2-3 volte la capacità di intercettazione attuale. E’ anche utile confrontare (si veda la tabella 1) il numero di progetti presentati alla preselezione per ogni area ed il numero stimato di progetti finanziabili su quell’area, questo può dare un’idea della possibilità che i vari progetti presentati in quell’area hanno di ottenere un finanziamento.

A seguito della valutazione eseguita da esperti esterni all’Ateneo, come prescritto dal bando, si potrà ottenere una graduatoria basata sul punteggio da questi ottenuto. Una possibile strategia, già discussa nella riunione con i Direttori, che potrebbe andare nella direzione di massimizzare le

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probabilità di ottenere un finanziamento consiste nello scegliere i tre progetti da inviare alla valutazione ministeriale nel modo seguente.

Macroaree Aree PRIN-2010-11 N° progetti UNIBG

Progettifinanziabili

A 02-03-06-08-09 03-09 4 39.1B 10-11 10-11 5 27.1C 01-12-13-14 13 2 7.3

Tabella 2. Suddivisione dei progetti per macroaree e numero “medio” di progetti finanziabili.

Suddivise le aree disciplinari in tre macroaree come da tabella 2 (riferita alle aree disciplinari rappresentate nell’Ateneo, e nella colonna successiva riferite alle aree relative alle proposte di candidatura presentate per il bando PRIN-2010-2011, si veda la tabella 1), si invieranno alla valutazione ministeriale i primi tre progetti con la condizione che non appartengano alla stessa macroarea. Ciò significa che se i primi due progetti in ordine di graduatoria appartengono alla stessa macroarea, il terzo progetto verrà scelto nella graduatoria successiva escludendo eventuali progetti appartenenti alla macroarea dei primi due.

E’ infine importante considerare la possibilità di eventuali ex-aequo nella graduatoria ottenuta dalla valutazione esterna. In questi casi possibili si ritiene di indicare nell’ordine i seguenti parametri di priorità:a) numero di docenti/ricercatori appartenenti all’Ateneo di Bergamo che compongono l’unità di

ricerca. Ciò per le seguenti ragioni:

- favorire i progetti più numerosi che possono ottenere un maggiore finanziamento - migliorare la valutazione della componente “ricerca” ai fini della determinazione della quota

premiale dell’FFO dell’Ateneo, considerato che il parametro fondamentale è rappresentato appunto dal numero di docenti che partecipano positivamente ai progetti PRIN e FIRB;

b) in subordine, nel caso di ulteriore parità, il rapporto tra il finanziamento richiesto ed il suo valore minimo pari a 70k€ per le aree 02-03-06-09 e pari a 52.5k€ per le altre.

b) Progetti FIRBA seguito della valutazione eseguita da esperti esterni all’Ateneo, come prescritto dal bando, si potrà ottenere una graduatoria basata sul punteggio da questi ottenuto, e da questa dovranno essere estratti due progetti da inviare alla valutazione MIUR. Coerentemente con quanto proposto per l’analoga operazione sui PRIN, si propone la seguente procedura con l’intento di massimizzare le probabilità di ottenere un finanziamento.

Suddivise le aree disciplinari in tre macroaree come da tabella 1 si invieranno alla valutazione ministeriale i primi due progetti con la condizione che non appartengano alla stessa macroarea.

Nella definizione della graduatoria ottenuta a seguito dalla valutazione esterna nel caso di ex-aequo, si utilizzerà innanzitutto il parametro a) già previsto per i progetti PRIN ed in subordine, in caso di ulteriore parità, il maggiore importo del finanziamento richiesto.

O m i s s i s

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Tutto ciò premesso e condiviso, il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di approvare i criteri per l’individuazione dei progetti PRIN e FIRB da inviare alla

valutazione del MIUR, nei termini riportati nella proposta presentata dal prof. Cossali con le seguenti integrazioni: - alla valutazione ministeriale non potrà essere inviato più di un progetto per ciascuna area; - per i progetti appartenenti a macroaree diverse, si considerano come ex aequo quelli che ottengono un punteggio in un range non superiore a 3 punti;

2) di demandare al Rettore la decisione in ordine alla partecipazione all’Ateneo di Bergamo alle modalità valutative eventualmente definite con il MIUR e la CRUI;

3) di riservarsi una eventuale integrazione dei criteri precedentemente definiti, anche alla luce delle modalità valutative di cui al punto precedente, da presentare al prossimo Senato Accademico;

4) di demandare al Rettore, con proprio decreto, l’individuazione dei progetti da presentare in applicazione dei criteri approvati.

9. MODIFICA AL REGOLAMENTO PER LA CREAZIONE DI SPIN OFF DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

RICHIAMATO il vigente Regolamento per la creazione di spin off dell’Università degli Studi di Bergamo approvato con decreto rettorale prot. n. 3326/I/003 del 22.2.2006 e successivamente modificato con decreto rettorale prot. n. 14424 del 19.7.2011;

CONSIDERATO che con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca n. 168 del 10.8.2011 è stato approvato il Regolamento concernente la definizione dei criteri di partecipazione di professori e ricercatori universitari a società aventi caratteristiche di spin off o start up universitari in attuazione di quanto previsto all’art. 6, comma 9 della Legge 30.12.2010, n. 240;

RITENUTO necessario provvedere ad una revisione del Regolamento in questione per adeguarlo alla citata normativa;

RICHIAMATI gli artt. 2 e 3 del D.L.vo 27.7.1999, n. 297; VISTO il documento allegato alla presente deliberazione che evidenzia le modifiche al

Regolamento che vengono proposte.

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di esprimere parere favorevole alle modifiche da apportare al Regolamento per la creazione di spin off dell’Università degli Studi di Bergamo, così come riportate nell’allegato alla presente deliberazione.

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10. MODIFICA DEL REGOLAMENTO DEI CENTRI DI ATENEORICHIAMATO il vigente Regolamento dei Centri di ricerca e di servizio, emanato con D.R. n.

10772/I/003 del 27.5.2010; VALUTATA l’opportunità di introdurre una modifica all’art. 3 “Norme generali per la gestione”

aggiungendo il seguente comma 5: “5. Un docente potrà far parte della Giunta di un solo Centro di Ateneo”; RITENUTO di condividere tale proposta di integrazione funzionale a qualificare l’apporto dei

docenti all’attività dei Centri di Ateneo;

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di approvare la modifica al Regolamento dei Centri di ricerca e di sevizio nei termini riportati in premessa, dando atto che il nuovo testo dell’art. 3 risulta essere il seguente:

“Art. 3 Norme generali per la gestione

1. I Centri possono essere sostenuti nel loro funzionamento con risorse derivanti dalla propria attività, con finanziamenti previsti nel bilancio della struttura di afferenza o con contributi erogati da soggetti esterni per i quali dovrà essere data preventiva comunicazione al Rettore.

2. La gestione economica dei Centri dovrà rispettare le norme previste dai Regolamenti dell’Ateneo. Nel caso di attività conto terzi varrà la disciplina riportata nel corrispondente Regolamento di Ateneo.

In relazione alla specifica attività svolta nell’ambito del conto terzi, sarà possibile prevedere che la quota di competenza del Centro prevista dal piano di riparto, venga suddivisa con altre strutture dell’Ateneo (Centri, Dipartimenti, Facoltà).

3. I prodotti di ricerca sono attribuiti, ai fini della valutazione della ricerca, al Dipartimento di afferenza degli autori.

4. Il Direttore di un Centro non potrà far parte della Giunta di altri Centri. 5. Un docente potrà far parte della Giunta di un solo Centro di Ateneo”.

(Esce la prof.ssa Laura Viganò)

11. MODIFICA DEL REGOLAMENTO DI ATENEO PER L'ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA E DELLE SCUOLE DI DOTTORATO

RICHIAMATO il vigente Regolamento di Ateneo per l’istituzione e il funzionamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca e delle Scuole di Dottorato approvato con decreto rettorale prot. n. 5535/I/003 del 22.07.2009 e successivamente modificato con Decreto rettorale 14194/I/003 del 08.07.2010);

CONSIDERATE le richieste pervenute da parte di alcune dottorande relative alla possibilità di recuperare i mesi non fruiti di borsa di studio a seguito di sospensione per maternità del corso di dottorato di ricerca;

VALUTATA l’opportunità di introdurre alcune modifiche al fine di pervenire ad una disciplina più organica anche a seguito dell’esperienza maturata negli ultimi anni nel corso dei quali sono stati attivati Corsi e Scuole di Dottorato;

RITENUTO quindi di adeguare anche il Regolamento in esame; PRESO ATTO della seguente proposta di riformulazione degli artt. 10 e 14 del Regolamento di

Ateneo per l’istituzione e il funzionamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca e delle Scuole di Dottorato:

Testo in vigore: Testo riformulato: Articolo 10

Svolgimento dei Corsi e status del dottorando

Comma 10 È consentita la sospensione dal Corso esclusivamente per i periodi relativi ai seguenti casi, debitamente documentati: maternità,

Articolo 10 Svolgimento dei Corsi e status del

dottorandoComma 10 E’ obbligatoria la sospensione del corso in caso di maternità. È consentita la sospensione dal Corso

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grave malattia, servizio militare o civile. esclusivamente per i periodi relativi ai seguenti casi, debitamente documentati: malattia grave e servizio civile. Nei casi di sospensione per maternità o malattia non inferiore a 30 giorni, verrà contestualmente sospesa l’erogazione della borsa di studio. Il dottorando ha diritto al recupero delle mensilità di borsa non percepite a decorrere dal primo mese di ripresa della frequenza del corso.Il recupero è deliberato dal Collegio dei Docenti, previa istanza del dottorando interessato, per periodi di sospensione non inferiori a 30 giorni e, conseguentemente, solo per mensilità intere di borsa di studio. A seguito del recupero, l’esame finale verrà sostenuto nella prima sessione utile.

Art. 14 Conseguimento del titolo

Comma 2 Per comprovati motivi che non

consentano la presentazione della tesi nei tempi previsti, il Rettore, su proposta del Collegio dei Docenti, previa istanza del dottorando interessato, può ammettere il candidato all’esame finale in deroga ai termini fissati.I casi per i quali viene concesso il differimento sono i seguenti: malattia prolungata, maternità, caso fortuito e forza maggiore, esigenza di approfondimento della tesi di dottorato. Nei primi due casi il Collegio dei docenti prenderà atto della documentazione prodotta, mentre per gli altri casi valuterà discrezionalmente.

Art. 14 Conseguimento del titolo

Comma 2 Per comprovati motivi che non

consentano la presentazione della tesi nei tempi previsti, il Rettore, su proposta del Collegio dei Docenti, previa istanza del dottorando interessato, può ammettere il candidato all’esame finale in deroga ai termini fissati.La proroga di cui al precedente comma verrà concessa per un anno e i casi per i quali è prevista sono i seguenti: malattia prolungata, maternità, caso fortuito e forza maggiore, esigenza di approfondimento della tesi di dottorato.

Nei primi due casi il Collegio dei docenti prenderà atto della documentazione prodotta, mentre per gli altri casi valuterà discrezionalmente.

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di approvare le modifiche al vigente Regolamento di Ateneo per l’istituzione e il funzionamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca e delle Scuole di Dottorato nei termini riportati in premessa.

12. PARERE SULLA MODIFICA DALL’A.A. 2011/2012 DEL REGOLAMENTO INTERNO DELLA SCUOLA DI DOTTORATO IN ECONOMIA, MATEMATICA APPLICATA E RICERCAOPERATIVA (GRADUATE SCHOOL IN ECONOMICS, APPLIED MATHEMATICS AND OPERATIONAL RESEARCH - EAMOR)

VISTO l’art. 4, comma 1, del vigente Regolamento di Ateneo per l’istituzione ed il funzionamento dei corsi di Dottorato di Ricerca e delle Scuole di Dottorato, che prevede che il corso di dottorato sia disciplinato da un Regolamento Interno;

RICHIAMATO il Regolamento interno della Scuola di Dottorato in Economia, matematica applicata e ricerca operativa, modificato con Decreto rettorale prot. n. 12167/IV/009 del 15.6.2011;

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VISTA la deliberazione di modifica del Regolamento Interno della Scuola di dottorato in oggetto adottata dal Dipartimento di Matematica, statistica, informatica e applicazioni nella seduta del 18.01.2012;

TENUTO CONTO che la modifica proposta consiste nell’inserimento del settore scientifico disciplinare SECS-P/03 Scienze Economiche, a cui afferisce il prof. aggr. Vertova Pietro, nuovo componente del Consiglio della Scuola nominato in sostituzione della dimissionaria prof.ssa Annalisa Cristini, ed in relazione al quale è previsto un ciclo di lezioni seminariali nell’ambito del XXVII ciclo;

Tutto ciò premesso, il Senato Accademico delibera all’unanimità di esprimere parere favorevole alle modifiche del Regolamento interno della Scuola di Dottorato in Economia, matematica applicata e ricerca operativa nei termini riportati in premessa.

13. PARERE IN MERITO ALL’ISTITUZIONE DI UN CENTRO DI ATENEO DENOMINATO HUMAN FACTORS AND TECHNOLOGY IN HEALTHCARE – HTH

Negli ultimi anni, all’interno di diverse strutture scientifiche presenti presso il nostro Ateneo, sono state sviluppate attività di ricerca, in qualche modo collegate all’ambito dei servizi di carattere medico e socio sanitario. Si tratta di ricerche che riguardano gli aspetti tecnologici, organizzativo-gestionali e di cura e che quindi interessano le aree dell’ingegneria, dell’economia e delle scienze della persona. Tale area di attività è particolarmente importante per il nostro Ateneo che non ha al proprio interno una Facoltà di Medicina, ma che dispone di molte competenze che possono collaborare con l’area medica e socio sanitaria. In particolare è possibile avviare un rapporto strategico con importanti istituzioni di eccellenza, quali per esempio l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo, con la quale è già stata raggiunta una intesa. Al fine di dare organicità e maggiore visibilità alle diverse azioni già intraprese in tale ambito e disseminate in diverse strutture dell’Ateneo, si ritiene opportuno istituire un Centro di Ateneo denominato “Human factors and technology in healthcare (HTH)” ispirandosi in tal modo ad altri Centri di eccellenza italiani ed internazionali. Al fine di favorire la collaborazione tra i diversi ambiti interni all’Ateneo e con i partners esterni, si ritiene qualificante per l’Ateneo la collocazione del Centro presso la propria struttura situata nel Parco Scientifico "Kilometro Rosso", conferendo così all’iniziativa un carattere di forte innovatività e di grande visibilità.

Tutto ciò premesso, VERIFICATO che il costituendo Centro dispone di una capacità di autofinanziamento per il primo triennio di attività; VISTO l’allegato progetto di costituzione del Centro di Ateneo; RICHIAMATO il Regolamento dei Centri di Ricerca e di Servizio e in particolare gli artt. 2 e 4 che

dispongono che: i Centri di Ateneo, sono istituiti con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, sentito il

Senato Accademico su proposta del Rettore; il Direttore del Centro è nominato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del

Rettore, sentito il Senato Accademico; la Giunta è composta dal Direttore del Centro che la presiede e da un numero di

componenti non inferiore a quattro, da individuare con deliberazione del Senato Accademico su proposta del Rettore, tra i professori e ricercatori appartenenti ad aree disciplinari coerenti con l’attività del Centro”;

SENTITA la proposta del Rettore di nominare per il triennio 2011/2014 quale Direttore del Centro il Prof. Ivo Lizzola e quali componenti della Giunta i seguenti docenti appartenenti ad aree disciplinari coerenti con l’attività del Centro stesso:

- Prof. aggr. Paride Braibanti - Prof. Cristiana Cattaneo - Prof. aggr. Chiara Casadio - Prof. aggr. Paolo Malighetti

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- Prof. Marco Marzano - Prof. aggr. Andrea Remuzzi

O m i s s i s

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) esprimere parere favorevole all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato “Human

factors and technology in healthcare (HTH)” con decorrenza dal 1.3.2012 sulla base del progetto allegato alla presente deliberazione;

2) esprimere parere favorevole sulla proposta del Rettore di nominare il Prof. Ivo Lizzola quale Direttore del Centro per il triennio 2012/2015

3) nominare i seguenti membri della Giunta del Centro per il triennio 2011/2014: - Prof. aggr. Paride Braibanti - Prof. Cristiana Cattaneo - Prof. aggr. Chiara Casadio - Prof. aggr. Paolo Malighetti - Prof. Marco Marzano - Prof. aggr. Andrea Remuzzi

14. CONVENZIONE DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA NELL’AMBITO DEL CENTRO DI RICERCA UNIVERSITARIO DENOMINATO “HUMAN FACTORS AND TECHNOLOGY IN HEALTHCARE (HTH)”

RICHIAMATA la precedente deliberazione assunta in data odierna riguardante l’istituzione del Centro di ricerca di Ateneo denominato “Human factors and technology in healthcare (HTH)”;

VERIFICATO, a seguito di diversi incontri con la Direzione Generale, l’interesse dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo a collaborare con l’Università per sviluppare progetti di ricerca all’interno del costituendo Centro di Ateneo;

VALUTATA di significativo interesse per l’Università la possibilità di stringere una collaborazione con un soggetto prestigioso come gli Ospedali Riuniti di Bergamo e ciò per le possibili sinergie nella ricerca riguardanti gli ambiti dei servizi medico-sanitari;

RITENUTO quindi di approvare la sottoscrizione di una convenzione di collaborazione scientifica nel testo allegato alla presente deliberazione;

RICHIAMATI; - l’art. 6, comma 3 del vigente Statuto che prevede la possibilità per l’Università di promuovere,

organizzare e gestire, in collaborazione con altri soggetti, attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;

- l’art. 1, comma 1 del Regolamento dei Centri di ricerca e di servizio;

Il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di esprimere parere favorevole alla sottoscrizione della Convenzione di collaborazione

scientifica con gli Ospedali Riuniti di Bergamo, nell’ambito del Centro di ricerca universitario “Human factors and technology in healthcare (HTH)”, con gli Ospedali Riuniti di Bergamo, secondo il testo allegato alla presente deliberazione e per le motivazioni indicate in premessa.

15. PARERE IN MERITO ALL’ISTITUZIONE DI UN CENTRO DI ATENEO DENOMINATO CENTRO ARTI VISIVE

Il Centro Arti Visive, attivo dal 2005 presso il Dipartimento di Lettere, arti e multimedialità, si occupa delle varie declinazioni del testo visivo, dallo studio di soggetti iconografici alla fotografia, all’immagine filmica e televisiva. All’interno del Centro opera anche la radio dell’Università degli Studi di Bergamo; il Centro intrattiene inoltre intensi rapporti con l’Associazione Alasca, il cui materiale documentario riguardante il cinema è divenuto di proprietà dell’Università. Il Centro ha sviluppato quindi negli ultimi anni attività che hanno travalicato le competenze del solo Dipartimento di Lettere, arti e multimedialità. Da qui nasce la proposta di trasformazione in Centro di Ateneo, sia per favorire la collaborazione con altri Dipartimenti in seno all’Università che hanno al proprio interno competenze utili per

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sviluppare l’attività del Centro, sia per avviare un confronto con analoghi Centri a livello nazionale e internazionale. Il Dipartimento di Lettere, arti e multimedialità, con deliberazione del Consiglio del 15.11.2011, ha deliberato favorevolmente in ordine alla trasformazione del Centro Arti Visive da Centro di Dipartimento a Centro di Ateneo. Il Centro continuerà a svolgere la propria attività presso l’attuale sede ubicata nell’edificio “Ex casa dell’arciprete” di Via Donizetti.

Tutto ciò premesso, VERIFICATO che il costituendo Centro dispone di una capacità di autofinanziamento per il primo triennio di attività; VISTO l’allegato progetto di trasformazione in Centro di Ateneo; RICHIAMATO il Regolamento dei Centri di Ricerca e di Servizio e in particolare gli artt. 2 e 4 che

dispongono che: i Centri di Ateneo, sono istituiti con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, sentito il

Senato Accademico su proposta del Rettore; il Direttore del Centro è nominato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del

Rettore, sentito il Senato Accademico; la Giunta è composta dal Direttore del Centro che la presiede e da un numero di

componenti non inferiore a quattro, da individuare con deliberazione del Senato Accademico su proposta del Rettore, tra i professori e ricercatori appartenenti ad aree disciplinari coerenti con l’attività del Centro”;

SENTITA la proposta del Rettore di nominare per il triennio 2011/2014 quale Direttore del Centro il Prof. Giovanni C. F. Villa e quali componenti della Giunta i seguenti docenti appartenenti ad aree disciplinari coerenti con l’attività del Centro stesso:

- prof. Franca Franchi - dott. Michela Gardini - prof. aggr.Barbara Grespi - prof. Sonia Maffei - prof. Maria Chiara Pesenti - prof. Stefano Rosso - prof. Alessandra Violi

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) esprimere parere favorevole all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato “Centro Arti

Visive” con decorrenza dal 1.3.2012 sulla base del progetto allegato alla presente deliberazione e come evoluzione dell’esistente Centro del Dipartimento di Lettere, Arti e Multimedialità;

2) esprimere parere favorevole sulla proposta del Rettore di nominare il Prof. Giovanni C. F. Villa quale Direttore del Centro per il triennio 2011/2014

3) nominare i seguenti membri della Giunta del Centro per il triennio 2011/2014: - prof. Franca Franchi - dott. Michela Gardini - prof. aggr.Barbara Grespi - prof. Sonia Maffei - prof. Maria Chiara Pesenti - prof. Stefano Rosso - prof. Alessandra Violi

16. PARERE IN MERITO ALL’ISTITUZIONE DI UN CENTRO DI ATENEO DENOMINATO CENTRO DI RICERCA SULLA COMPLESSITÀ - CE.R.CO

Con deliberazione del Senato Accademico del 14.5.2002 era stato istituito un Centro di ricerca sulle tematiche legate allo studio della complessità (CE.R.CO.), anche in relazione ad un progetto finanziato dal MIUR ai sensi dell’art. 12 del D.M. 8.5.2001 e riguardante la Scuola di Dottorato in Epistemologia e antropologia della complessità. Successivamente, il CE.R.CO. e la Scuola di Dottorato si sono formalmente separati.

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Recentemente un gruppo di ricerca dell’Ateneo, guidato dal Prof. Gianluca Bocchi, ha avuto l’approvazione ed il finanziamento di un progetto nell’ambito del 7° Programma Quadro Europeo per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico. Nell’ambito della realizzazione di tale progetto, l’equipe dell’Università degli Studi di Bergamo dovrà svolgere una indagine sulla frontiera Euro-mediterranea, anche e soprattutto in relazione agli attuali cambiamenti geopolitici ed energetici. In relazione a tale importante progetto ed agli sviluppi connessi, i Proff. Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti hanno proposto di creare un Centro di Ateneo e hanno chiesto, in accordo con l’attuale coordinatore del CE.R.CO., Prof. Enrico Giannetto, di denominarlo “Centro di ricerca sulla complessità (CE.R.CO.)” per continuità con le ricerche precedenti dei proponenti e per mantenere sotto la stessa denominazione le relazioni da loro già avviate sia in ambito nazionale che internazionale. Il Centro di ricerca coordinato attualmente dal Prof. Giannetto, assumerà una nuova denominazione, previa deliberazione del Dipartimento di Scienze della persona in cui è incardinato. L’istituzione del nuovo Centro di Ateneo potrà permettere la collaborazione di competenze trasversali a diverse aree scientifiche presenti nell’Ateneo e di instaurare relazioni sia in ambito nazionale che internazionale. Il Centro potrà trovare collocazione presso la struttura destinata ai Centri di Ateneo nella sede di Via Salvecchio.

Tutto ciò premesso, VERIFICATO che il costituendo Centro dispone di una capacità di autofinanziamento per il primo

triennio di attività; VISTO l’allegato progetto di trasformazione in Centro di Ateneo; RICHIAMATO il Regolamento dei Centri di Ricerca e di Servizio e in particolare gli artt. 2 e 4 che

dispongono che: i Centri di Ateneo, sono istituiti con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, sentito il

Senato Accademico su proposta del Rettore; il Direttore del Centro è nominato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del

Rettore, sentito il Senato Accademico; la Giunta è composta dal Direttore del Centro che la presiede e da un numero di

componenti non inferiore a quattro, da individuare con deliberazione del Senato Accademico su proposta del Rettore, tra i professori e ricercatori appartenenti ad aree disciplinari coerenti con l’attività del Centro;

SENTITA la proposta del Rettore di nominare per il triennio 2011/2014 quale Direttore del Centro il Prof. Gianluca Bocchi e quali componenti della Giunta i seguenti docenti appartenenti ad aree disciplinari coerenti con l’attività del Centro stesso:

- prof. Giuseppe Fornari - prof. Gianfranco Rusconi- prof. Andrea Salanti

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) esprimere parere favorevole all’istituzione di un Centro di Ateneo denominato “Centro di ricerca

sulla complessità (CE.R.CO.)” con decorrenza dal 16.2.2012 sulla base del progetto allegato alla presente deliberazione;

2) esprimere parere favorevole sulla proposta del Rettore di nominare il Prof. Gianluca Bocchi quale Direttore del Centro per il triennio 2011/2014

3) nominare i seguenti membri della Giunta del Centro per il triennio 2011/2014: - prof. Giuseppe Fornari - prof. Gianfranco Rusconi- prof. Andrea Salanti

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17. COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ SPIN OFF ACCADEMICO DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO DENOMINATA “INTELLEGO S.R.L.”

E’ pervenuta in data 3.2.2012 una proposta di costituzione di una società spin off accademico ai sensi dell’art. 1, comma 3 del Regolamento di Ateneo. La proposta è presentata da: - Prof. Fabio Previdi – professore associato - Prof. Cristiano Spelta - ricercatore - Ing. Ivo Boniolo - assegnista di ricerca - Ing. Paolo Lisanti - assegnista di ricerca A questi soggetti, afferenti all’Università degli Studi di Bergamo si affiancheranno: il Prof. Sergio Savaresi (prof. Ordinario presso il Politecnico di Milano); il Prof. Matteo Corno (ricercatore universitario presso il Politecnico di Milano); gli Ingg. Luca Testa e Nicola Trapletti (professionisti in ambito della progettazione elettronica e software). Viene proposta la costituzione di una Società denominata “Intellego s.r.l.” e ciò prendendo spunto da alcuni filoni di ricerca del gruppo di Automatica inerenti i sistemi meccatronici e di interazione uomo-macchina, con particolare riferimento alla mobilità sostenibile, alla generazione e gestione dell’energia, veicoli, macchine ed impianti industriali, sistemi bio-meccanici. In particolare, tra le numerose e varie attività di ricerca, è stato sviluppato un nuovo concetto di bicicletta a pedalata assistita di tipo “ibrido serie” che, tenendo in considerazione il ciclista come esplicita fonte di energia, eredita contemporaneamente le caratteristiche positive della bicicletta elettrica (basso sforzo fisico dell’utente) e della bicicletta tradizionale (versatilità del veicolo senza necessità di ricarica). Questo concetto è reso possibile attraverso un sofisticato sistema di controllo che regola la dinamica del veicolo ed i flussi energetici. Rilevato l'alto grado di innovazione di questa applicazione, i proponenti desiderano valorizzare industrialmente questo particolare risultato di ricerca attraverso il deposito di un brevetto (in cotitolarità tra Università degli Studi di Bergamo e Politecnico di Milano) e la fondazione della società “spin-off” a cui potrà essere licenziato il brevetto stesso, attraverso un opportuno accordo tra l’Ateneo e la futura società. L’oggetto sociale della Società, riportato al paragrafo 2. “Obiettivi dello spin off” dell’allegato progetto costitutivo, appare coerente con quanto previsto all’art. 1, comma 1 del Regolamento di Ateneo.Come previsto dall’art. 6 del Regolamento di Ateneo i proponenti hanno elaborato il progetto allegato alla presente deliberazione che contiene: a) gli obiettivi; b) il piano finanziario; c) le prospettive economiche e il mercato di riferimento; d) il carattere innovativo del progetto; e) le qualità tecnologiche e scientifiche del progetto; f) la descrizione dei ruoli e delle mansioni dei professori e dei ricercatori coinvolti, con la

previsione dell’impegno richiesto a ciascuno per lo svolgimento delle attività di spin off; g) le modalità di partecipazione al capitale;

h) gli aspetti relativi alla regolamentazione della proprietà intellettuale, resi compatibili con la disciplina in materia prevista dall’Ateneo.

i) l’elenco dei beni e servizi richiesti all’Ateneo.

Il Dipartimento di Ingegneria dell’informazione e metodi matematici, struttura di afferenza dei proponenti, si è espresso favorevolmente in ordine al carattere innovativo del progetto, alle sue qualità tecnologiche e scientifiche, nonché circa la compatibilità dell’impegno richiesto ai docenti coinvolti con lo svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali, come risulta dall’Allegato n. 2 alla presente deliberazione.

Tutto ciò premesso e condiviso RICHIAMATO: - il contenuto del Regolamento per la creazione di spin off dell’Università degli Studi di Bergamo e

ritenuto che la proposta avanzata sia coerente con quanto in esso previsto;

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- il D.M. 10.8.2011, n. 168 “Regolamento concernente la definizione dei criteri di partecipazione dei professori e ricercatori universitari a società aventi caratteristiche di spin off o start up universitari in attuazione di quanto previsto dall’art. 6, comma 9 della Legge 240/2010”;

RITENUTO di esprimere parere favorevole In ordine alla proposta di costituzione di una Società spin off denominata “Intellego s.r.l.”.

Il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di esprimere parere favorevole alla proposta di costituzione della Società spin off accademico

denominata “Intellego s.r.l.” sulla base del progetto Allegato n. 1 alla presente deliberazione.

18. APPROVAZIONE DELLE LINEE DI INDIRIZZO DELL’ARCHIVIO ISTITUZIONALE DEI PRODOTTI SCIENTIFICI DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Si sottopone all’approvazione del Senato Accademico le allegate “Politiche dell’archivio istituzionale dei prodotti scientifici dell’Università degli Studi di Bergamo: Aisberg”.

Aisberg, nato per iniziativa dei Servizi bibliotecari come archivio ad accesso aperto per l’archiviazione delle Tesi di dottorato, dei Working paper dipartimentali e di altri contenuti di ricerca e didattica archiviati volontariamente da professori, ricercatori e Dipartimenti dell’Ateneo, nel 2011 è stato integrato nel nuovo sistema informativo per la documentazione e la valutazione della ricerca di Ateneo SURplus, gestito dall’Ufficio ricerca scientifica e trasferimento tecnologico e dai Servizi bibliotecari di Ateneo.

L’architettura e la struttura dati dell’archivio sono state riviste al fine di garantire l’interoperabilità con il servizio informativo ministeriale; inoltre, sono stati trasferiti in Aisberg i dati delle pubblicazioni di ricerca raccolti dal 2004 al 2010. Dal 2012, i dati della produzione scientifica annuale di docenti e ricercatori dell’Università di Bergamo saranno archiviati direttamente in Aisberg. I dati acquisiti saranno trasferiti con procedura telematica al Sito Docente del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Aisberg costituisce pertanto la fonte ufficiale delle pubblicazioni di ricerca dell’Università di Bergamo. Il documento delle “Politiche” ha lo scopo di definire le linee d’indirizzo per la gestione dell’archivio.

Il documento è stato elaborato, secondo le Linee Guida CRUI per gli archivi istituzionali, da un Gruppo di lavoro coordinato dal Prorettore delegato alla ricerca scientifica di Ateneo, Prof. Elvio Cossali, e composto dal Prof. Giuliano Bernini (Prorettore delegato alle Relazioni internazionali), da Morena Galimberti, Stefania Ricca e Paolo Marchesi dell’Ufficio ricerca scientifica e trasferimento tecnologico e da Ennio Ferrante e Alessandra Bianchi dei Servizi bibliotecari.

La sua adozione ha come obiettivi: fornire un quadro di riferimento per gli aspetti programmatici e organizzativi; definire con chiarezza le responsabilità riguardo i contenuti, la gestione e la manutenzione

dell’archivio.

Riguardo in particolare all’archiviazione della produzione scientifica annuale di Ateneo (Prodotti della ricerca), il documento specifica oltre alle tipologie considerate e ai relativi dati bibliografici, anche gli allegati a testo pieno che gli autori sono tenuti ad archiviare, nel rispetto della legislazione italiana sul diritto d’autore e sulla privacy, allo scopo di facilitare il controllo bibliografico dei prodotti, consentirne l’eventuale valutazione qualitativa e garantirne la preservazione nel tempo (punti 2.9 - 2.11). Tuttavia, considerati i termini ravvicinati delle prossime scadenze per la raccolta dei Prodotti della ricerca 2011, si ritiene opportuno non dare effetto immediato alle disposizioni sull’archiviazione degli allegati a testo pieno, rinviando la loro applicazione all’esercizio di valutazione della ricerca 2012.

O m i s s i s

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Il Senato Accademico prende atto della proposta e rimanda l’argomento per maggiori approfondimenti.

(Esce la prof. Marina Dossena) (Esce la dott.ssa Chiara Metzger)

19. DONAZIONE DEL “FONDO RENZO VESCOVI” DA PARTE DEL TEATRO TASCABILE DI BERGAMO

Il Teatro Tascabile di Bergamo, con la mediazione della Prof.ssa Anna Maria Testaverde, ha individuato nell’Università degli Studi di Bergamo il partner cui affidare la valorizzazione del “Fondo R. Vescovi”, una collezione libraria di rilievo nazionale per lo studio del teatro orientale.

Ritenendo di corrispondere alle finalità della donazione ricevuta dalla famiglia Vescovi, il TTB intende affidarne il trattamento ai Servizi bibliotecari dell’Ateneo per diffondere l’informazione sulle opere che compongono la collezione e favorirne l’uso da parte di un’utenza più ampia, con particolare riguardo, in primo luogo, a professori, ricercatori e studenti dell’Università di Bergamo.

Il fondo si compone di circa mille volumi. I Servizi bibliotecari hanno dato la loro disponibilità a organizzare il trattamento della collezione, individuando nella Biblioteca delle facoltà umanistiche il contesto professionale e organizzativo idoneo per la sua catalogazione.

Con lettera, Prot. n. 0001859/XI/13 del 30/01/2012, indirizzata al Responsabile dei Servizi bibliotecari, Dott. Ennio Ferrante, il TTB conferma la volontà, già espressa nei precedenti contatti, di donare la collezione all’Università di Bergamo a garanzia della sua valorizzazione, conservazione, integrità e destinazione pubblica.

L’intesa proposta dal TTB impegna l’Università a: catalogare il fondo secondo le modalità che saranno concordate con i Servizi bibliotecari; lasciare in deposito il fondo presso la sede del TTB fino allo scioglimento della cooperativa; garantire l’integrità del fondo anche a seguito dello scioglimento della cooperativa.

Da parte sua il TTB s’impegna a: garantire la libera fruizione del fondo, favorendone in particolare l’accesso da parte di

studenti e ricercatori dell’Università di Bergamo; organizzare presso la propria sede un idoneo servizio di consultazione.

Tutto ciò premesso, il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di dare parere favorevole all’accettazione della donazione del “Fondo R. Vescovi” da parte

del Teatro Tascabile di Bergamo nei termini riportati in premessa

(Entra la prof. Marina Dossena)

20. “FONDO PER IL SOSTEGNO DEI GIOVANI E PER FAVORIRE LA MOBILITÀ DEGLI STUDENTI” (D.M. 198/03 ART. 1): PRESA D’ATTO DELL’ASSEGNAZIONE DEL FINANZIAMENTO PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 E LINEE D’UTILIZZO

VISTA la legge 11 luglio 2003 n. 170 con la quale è stato convertito il decreto-legge 9 maggio 2003 n. 105, recante disposizioni anche per iniziative per il sostegno degli studenti universitari e per favorirne la mobilità;

VISTO il Decreto Ministeriale 23 ottobre 2003 prot. n. 198/2003 che ha definito i criteri e le modalità per la ripartizione del “Fondo per il sostegno dei giovani e per favorire la mobilità degli studenti” a decorrere dall’esercizio finanziario 2003;

RICHIAMATA la nota MIUR – Ufficio IV prot. n. 1174 del 11/11/2011, con la quale, in riferimento all’articolo 1 del D.M. 198/03 e sulla base della programmazione nazionale per la mobilità degli studenti Erasmus per l’a.a. 2011/2012, si comunica l’assegnazione per l’esercizio finanziario 2010 a favore del nostro Ateneo di € 113.085,00;

PRESO ATTO che nella nota ministeriale suddetta si precisa che, come stabilito dal comma 2 dell’articolo 1 del D.M. n. 198 del 23.10.2003, almeno il 60% del contributo complessivo

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assegnato dovrà incrementare l’importo mensile della borsa erogata nell’ambito del Sottoprogramma Erasmus, secondo i criteri che ciascun Ateneo riterrà opportuno applicare; la quota eventualmente eccedente potrà essere utilizzata per assegnare nuove borse di mobilità a studenti dell’Ateneo, alla luce di accordi bilaterali stipulati con università straniere, anche di Paesi Terzi, che prevedano il riconoscimento dei periodi di studio all’estero in termini di crediti formativi utili per il rispettivo corso di studi;

CONSTATATO che si prevede di realizzare per l’a.a. 2011/2012 circa 1630 mensilità per mobilità LLP/Erasmus (incluse 41 mensilità relative a prolungamenti autorizzati e 84 mensilità per la mobilità ai fini del tirocinio);

CONSIDERATO che sono stati selezionati n. 15 studenti per le sedi extra UE (Missouri e Pueblo – USA, Sydney e Adelaide - Australia e Dalian - Cina) per un totale di 85 mesi;

VISTA la proposta della Commissione Rapporti Internazionali di Ateneo del 13.12.2011 di utilizzare il fondo ministeriale in oggetto totalmente ad incremento delle mensilità effettivamente utilizzate dagli studenti Erasmus - inclusi i prolungamenti autorizzati per circa € 68,00 mensili e di finanziare con fondi di Ateneo la mobilità verso Paesi extra-UE, assegnando agli studenti in mobilità un importo pari a € 300 al mese (per spese di soggiorno e spese viaggio), e fino ad un importo totale di € 25.500;

Tutto ciò premesso e condiviso, il Senato Accademico delibera all’unanimità di approvare la proposta di utilizzo del fondo ministeriale in oggetto come riportato in premessa, assegnandolo integralmente agli studenti LLP/Erasmus, sia per mobilità ai fini di studio che per tirocinio, inclusi i prolungamenti autorizzati.

21. RICONOSCIMENTO TITOLO ACCADEMICO ESTEROVISTA la richiesta di riconoscimento del titolo accademico di “Economista” conseguito in data

10.06.2002 dopo 5 anni di studio presso l’Università Statale Tecnica della città di Ukhta (Federazione Russa) dalla cittadina russa Vereshchaka Oxana, nata a Lugansk (Federazione Russa) il 12/06/1982;

RICHIAMATO l’art. 170 del Testo Unico, approvato con R.D. 31.08.33 n. 1592, che prevede che i titoli accademici conseguiti all’estero non hanno valore legale in Italia, salvo il caso di legge speciale;

RICHIAMATO l’art. 49 del Regolamento Studenti, approvato con R.D. 4.06.38 n. 1269, che prevede che coloro che, avendo conseguito un titolo accademico all’estero, intendano ottenere il corrispondente titolo accademico italiano, giusta le disposizioni dell’art. 170 del Testo Unico delle leggi sull’istruzione superiore, debbono farne domanda su carta legale al Rettore dell’Università o Direttore dell’Istituto prescelto, corredandola, oltre che dei documenti previsti dall’art. 12 del regolamento in questione, anche del titolo accademico estero in originale e che su detta domanda delibera il Senato Accademico, sentita la Facoltà competente;

RICHIAMATO l’art. 48, comma 1, del Regolamento sul riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all’estero, emanato con D.P.R. 31.08.99 n. 394, che prevede che la competenza per il riconoscimento dei titoli di accesso all’istruzione superiore, dei periodi di studio e dei titoli accademici ai fini della prosecuzione degli studi di qualunque livello, conseguiti in Paesi esteri, è attribuita alle università e agli istituti di istruzione universitari, i quali la esercitano nell’ambito della loro autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti, fatti salvi gli accordi bilaterali in materia e le convenzioni internazionali;

VISTO l’art. 2 della Legge 11.07.2002 n. 148 di ratifica della Convenzione di Lisbona sul riconoscimento dei titoli di studio relativi all’insegnamento superiore nella Regione Europea, che prevede che la competenza per il riconoscimento dei cicli e dei periodi di studio svolti all’estero e dei titoli di studio stranieri, ai fini dell’accesso all’istruzione superiore, del proseguimento degli studi universitari e del conseguimento dei titoli universitari italiani, è attribuita alle Università ed agli Istituti di istruzione universitaria che la esercitano nell’ambito della loro autonomia e in conformità ai rispettivi ordinamenti, fatti salvi gli accordi bilaterali in materia;

VISTO l’art. 23, comma 3, del vigente Regolamento Didattico Generale di Ateneo che disciplina il riconoscimento dei titoli di studio conseguiti presso università straniere ai fini della prosecuzione degli studi;

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PRESO ATTO che il Collegio Didattico della classe L-33, nella seduta del 29.11.2011, ha valutato i titoli di studio conseguiti dalla sig.ra Vereshchaka Oxana (scuola secondaria superiore conseguita dopo 11 anni di scolarità presso la Scuola d’Istruzione Media superiore della città di Vorkuta -Federazione Russa e titolo accademico di “Economista” conseguito dopo 5 anni di studio presso l’Università Statale Tecnica della città di Ukhta - Federazione Russa), e ha deliberato di proporre al Consiglio di Facoltà di Economia di riconoscere detti titoli equipollenti, a tutti gli effetti, alla laurea triennale in Economia, classe delle lauree L-33 – Scienze economiche;

VISTA la deliberazione del Consiglio di Facoltà di Economia del 15.12.2011, che ha approvato la predetta proposta del Collegio Didattico della classe L-33 – Scienze economiche;

il Senato Accademico delibera all’unanimità di dichiarare equipollente, a tutti gli effetti, alla laurea triennale in Economia, classe delle lauree L-33 – Scienze economiche, il titolo accademico conseguito dalla cittadina russa Vereshchaka Oxana, nata a Lugansk (Federazione Russa) il 12/06/1982 e di dare mandato al Rettore di provvedere ai successivi adempimenti di sua competenza.

22. RATIFICA DECRETO RETTORALE DI APPROVAZIONE DELL’ACCORDO DI SCAMBIO STUDENTI TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO E LA FAIRLEIGH DICKINSON UNIVERSITY (MADISON, NEW JERSEY, USA)

CONSIDERATA la necessità e l’urgenza di procedere alla firma dell’accordo in vista della sua attuazione a partire dal secondo semestre del corrente anno accademico, è stato necessario emanare il seguente decreto d’urgenza del Rettore:

“Decreto prot. n. 24378/IV/013

Oggetto: Accordo di scambio studenti tra l’Università degli Studi di Bergamo e la Fairleigh Dickinson University (Madison, New Jersey, USA)

IL RETTORE

PREMESSO che l’art. 6, comma 3 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bergamo attribuisce all’Ateneo la facoltà di promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale ed internazionale,attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;

RICHIAMATO l’accordo di collaborazione didattica e scientifica con l’Università di Fairleigh Dickinson (Madison, New Jersey, USA), approvato nella seduta del Senato Accademico del 29.11.2010 (par. 12);

CONSIDERATO che nella seduta del 13.12.2011 della Commissione Rapporti Internazionali di Ateneo si è approvata la sottoscrizione di un accordo attuativo di scambio con la Fairleigh Dickinson University (USA), che prevede lo scambio di studenti tra le due istituzioni (da qualsiasi Facoltà e senza alcun onere a carico dell’Ateneo);

VISTO lo schema di accordo denominato Student Exchange Program e ritenuto di condividerlo;

RILEVATA la necessità e l’urgenza di procedere alla firma dell’accordo in vista della sua attuazione a partire dal secondo semestre del corrente anno accademico, in quanto l’università partner ha già provveduto alla selezione degli studenti interessati a partecipare allo scambio, e al fine di poter pubblicare il bando relativo alla selezione

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dei nostri studenti in tempo perché gli interessati possano frequentare presso l’università partner i corsi che iniziano nel nostro primo semestre 2012/13;

DECRETA

- di approvare la sottoscrizione dell’accordo di scambio studenti con la Fairleigh Dickinson University (Madison, New Jersey, USA) nel testo allegato al presente decreto rettorale; - di nominare quale referente per il contenuto del predetto accordo la prof. Flaminia Nicora.

Il presente decreto, emanato ai sensi dell’art. 16, comma 2, lett. l) dello Statuto vigente, sarà sottoposto alla ratifica del Senato Accademico nella sedute immediatamente successiva.

Bergamo, 19 dicembre 2011

IL RETTORE (Prof. Stefano Paleari) F.to Stefano Paleari”

Tutto quanto sopra considerato, il Senato Accademico delibera all’unanimità la ratifica del decreto sopra riportato.

23. APPROVAZIONE ACCORDI ATTUATIVI DENOMINATI "DUAL DEGREE PROGRAM" E "HUMANITIES SUMMER SCHOOL" NELL'AMBITO DELL'ACCORDO QUADRO TRA FAIRLEIGH DICKINSON UNIVERSITY (USA) E L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

PREMESSO che l’art. 6, comma 3 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bergamo attribuisce all’Ateneo la facoltà di promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale ed internazionale, attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;

VISTO il D.M. 270/2004 “Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, ed in particolare l’art. 3 “Titoli e corsi di studio”;

VISTO il Regolamento didattico generale di Ateneo emanato con Decreto Rettorale n.5197/i/003 del 11.3.2009 e successive modificazioni, ed in particolare l’art. 3, comma 3 che prevede che i titoli che l’Ateno rilascia possono essere conferiti anche congiuntamente con altri Atenei italiani e stranieri attraverso la stipula di apposite convenzioni;

VISTA la delibera del Consiglio di Facoltà di Lingue e Letterature Straniere del 31.1.2012, nella quale si è espresso parere favorevole, alla sottoscrizione degli accordi di collaborazione, allegati 1 e 2 alla presente deliberazione, tra l’Università degli Studi di Bergamo e la Fairleigh Dickinson University (USA) denominati e sinteticamente riassunti come segue:

- DUAL DEGREE PROGRAM Accordo di doppio titolo (unilaterale per l’Università di Bergamo), che permette agli studenti della Laurea Magistrale LM19 Comunicazione Informazione Editoria di ottenere, contemporaneamente al diploma di Laurea Magistrale in Comunicazione, informazione, editoria, il titolo di MA in Corporate and Organizational Communication, erogato dalla Fairleigh Dickinson University - FDU (USA). E’ previsto il riconoscimento da parte della FDU di crediti già sostenuti presso l’Università di Bergamo e il completamento di parte del percorso presso la FDU a costi concordati (circa 13.000 $ che comprendono tasse, vitto e alloggio). Decorrenza: Quadrimestre invernale 2012/2013.

- HUMANITIES SUMMER PROGRAM - 2012-2017 Accordo per l'organizzazione di una Humanities Summer School aperta a studenti FDU e a studenti di Bergamo tenuto in lingua inglese: due corsi sono tenuti da docenti FDU, uno da un docente dell’Università di Bergamo. I corsi vengono riconosciuti da ciascun ateneo secondo i propri criteri. Eventuali tasse sono autonomamente decise da ciascuna Università. Il

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programma è rivolto a studenti di corsi attivi presso le attuali Facoltà di Lingue, Scienze Umanistiche, Scienze della Formazione. Decorrenza: 20 maggio – 20 giugno 2012.

VISTI gli schemi di accordo allegati alla presente deliberazione e ritenuto di condividerli,

il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di approvare la sottoscrizione degli Accordi allegati 1 e 2 con la Fairleigh Dickinson

University (USA) 2) di nominare quali referenti per i contenuti dei predetti accordi la Prof. Flaminia Nicora e

il Prof. Giuliano Bernini

24. APPROVAZIONE ACCORDO DI COLLABORAZIONE DIDATTICA E SCIENTIFICA CON L'ISTITUTO SLAVO "ACCADEMIA DELLE SCIENZE DELLA REPUBBLICA CECA”

PREMESSO che l’art. 6, comma 3 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bergamo attribuisce all’Ateneo la facoltà di promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale ed internazionale, attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;

VISTA la deliberazione della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere del 31.1.2012, che ha espresso parere favorevole alla stipula dell’Accordo per la collaborazione in ambito didattico e scientifico con l’Istituto Slavo “Accademia delle scienze della Repubblica Ceca (Praga, Repubblica Ceca);

VISTO lo schema di accordo allegato alla presente deliberazione e ritenuto di condividerlo;

il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1) di approvare la sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione didattica e scientifica con

l’Istituto Slavo “Accademia delle scienze della Repubblica Ceca (Praga, Repubblica Ceca), nel testo allegato alla presente deliberazione;

2) di nominare quale referente per i contenuti del predetto accordo il Prof. aggr. Andrea Trovesi

25. APPROVAZIONE ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO E L’UNIVERSITÀ DI SARAGOZZA

PREMESSO che l’art. 6, comma 3 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bergamo attribuisce all’Ateneo la facoltà di promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale ed internazionale, attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;

VISTA la deliberazione della Facoltà di Scienze della Formazione del 16.12.2011, che ha espresso parere favorevole alla stipula di in accordo di cooperazione con l’Università di Saragozza per agevolare la cooperazione interuniversitaria nel settore dell’insegnamento e della ricerca nei tre cicli dell’istruzione superiore;

VISTO lo schema di accordo allegato alla presente deliberazione e ritenuto di condividerlo;

il Senato Accademico delibera all’unanimità di approvare la sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione con l’Università di Saragozza, nel testo allegato alla presente deliberazione;

26. RINNOVO DELLA CONVENZIONE TRA L’UNIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO LOMBARDE E LE UNIVERSITÀ DELLA LOMBARDIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO SPECULA

PREMESSO che l’art. 6 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bergamo attribuisce all’Ateneo la facoltà di stipulare, anche su proposta dei singoli Consigli di Facoltà o di altre strutture didattiche e scientifiche interessate, con enti pubblici e privati, convenzioni per attività di orientamento e formazione e per ogni altra attività didattica, scientifica e di ricerca volte anche allo sviluppo e formazione del territorio;

CONSIDERATA la necessità di garantire una formazione adeguata delle figure professionali attraverso un sempre più stretto collegamento tra Università e mondo produttivo;

VALUTATO l’interesse dell’Università di Bergamo di confermare l’adesione al Progetto SPECULA

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Lombardia, che ha l’obiettivo di favorire il confronto tra la domanda e l’offerta di profili universitari in Lombardia, con lo scopo di supportare la programmazione di un’ offerta formativa rispondente alle richieste del mercato del lavoro e diffondere presso le imprese informazioni e dati dei laureati in Lombardia, in uscita dal sistema della formazione universitaria;

PRESO ATTO che la convenzione approvata dal Senato Accademico nella seduta del 24.11.2008 è scaduta il 16.12.2011;

VISTA la bozza di convenzione allegata alla presente deliberazione; PRESO ATTO che la convenzione avrà durata triennale con scadenza al 10.01.2015;

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) rinnovare la sottoscrizione della Convenzione con l’Unione delle Camere di Commercio

Lombarde e le Università della Lombardia, nel testo allegato alla presente deliberazione; 2) confermare la prof.ssa Silvia Biffignandi quale referente dell’Università degli Studi di

Bergamo.

27. APPROVAZIONE ACCORDO QUADRO TRA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO E CONFINDUSTRIA BERGAMO

RICHIAMATO l’Accordo sottoscritto il 7.11.2011 tra la Conferenza dei Rettori e Confindustria Bergamo per la definizione di otto azioni misurabili per l’Università, la ricerca e l’innovazione;

VALUTATA l’opportunità, in accordo con Confindustria Bergamo, di sviluppare con obiettivi e progetti specifici per la realtà bergamasca gli intenti dell’Accordo nazionale;

VISTO lo schema di Accordo allegato, condiviso con Confindustria Bergamo, che individua alcuni progetti di comune interesse per il prossimo triennio;

RICHIAMATO l’art. 6 del vigente Statuto che favorisce la possibilità di collaborazione con soggetti pubblici e privati per il conseguimento delle finalità istituzionali dell’Ateneo.

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di approvare la sottoscrizione dell’Accordo quadro tra Università degli Studi di Bergamo e Confindustria Bergamo nel testo allegato alla presente deliberazione.

28. RINNOVO DELLA CONVENZIONE QUADRO CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ DIDATTICHE DEI DOCENTI E RICERCATORI

In ossequio a quanto deliberato dal Comitato regionale di coordinamento universitario della Regione Lombardia in data 19.7.99, in materia di collaborazione tra Atenei ai fini didattici, nell’anno accademico 2002/2003 è stata stipulata con l’Università degli Studi di Milano una Convenzione per lo svolgimento di attività didattiche dei docenti e ricercatori che, in forza di successivi rinnovi, ha regolato i rapporti tra i due Atenei fino all’anno accademico 2010/2011. In vista della scadenza di detta Convenzione l’Università degli Studi di Milano, a seguito della nostra richiesta di disponibilità al rinnovo (prot. n. 17569/I/018 DEL 14.9.2011) proponeva nelle vie brevi il rinnovo della stessa con il medesimo testo di quella già in uso eccezion fatta per la durata, che veniva portata da uno a due anni. Con nota prot. n. 2180/I/18 del 3.2.2012 l’Università Statale trasmetteva il testo della convenzione deliberato nel Senato Accademico del 17 gennaio.

Tutto ciò premesso e considerato il Senato Accademico delibera all’unanimità di deliberare di approvare il rinnovo della Convenzione quadro con l’Università degli Studi di Milano per lo svolgimento di attività didattiche dei docenti e ricercatori, per gli anni accademici 2011/2012 e 2012/2013, secondo il testo riportato in allegato alla presente deliberazione.

29. APPROVAZIONE ACCORDO DENOMINATO “TWO WORLDS PROGRAM” TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO E LA FAIRLEIGH DICKINSON UNIVERSITY (MADISON, NEW JERSEY, USA)

PREMESSO che l’art. 6, comma 3 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bergamo attribuisce all’Ateneo la facoltà di promuovere, organizzare e gestire in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale ed internazionale,attività di comune interesse nei settori relativi alle proprie finalità istituzionali;

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RICHIAMATO l’accordo di collaborazione didattica e scientifica con l’Università di Fairleigh Dickinson (Madison, New Jersey, USA), approvato nella seduta del Senato Accademico del 29.11.2010 (par. 12);

CONSIDERATO che nella seduta del 13.12.2011 della Commissione Rapporti Internazionali di Ateneo ha espresso parere favorevole alla sottoscrizione, con decorrenza dal quadrimestre estivo 2012/2013, dell’accordo attuativo denominato Two Worlds Program con la Fairleigh Dickinson University (USA), che permette agli studenti della Fairleigh Dickinson University di iscriversi presso il nostro ateneo per uno o due anni nell'ambito del loro corso di Bachelor, dietro corresponsione di tasse al nostro ateneo: € 900 a semestre per un massimo di 15 cfu e € 1.800 per a.a. per un massimo di 30 cfu (importi soggetti a revisione periodica);

VISTO lo schema di accordo denominato Two Worlds Program e ritenuto di condividerlo;

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di: 1) approvare la sottoscrizione dell’accordo denominato Two Worlds Program con la Fairleigh

Dickinson University (Madison, New Jersey, USA) nel testo allegato alla presente deliberazione;

2) nominare quale referente per il contenuto del predetto accordo la prof. Flaminia Nicora.

30. ASSEGNI PER LA COLLABORAZIONE AD ATTIVITÀ DI RICERCA: a. NOMINA COMMISSIONI E TUTOR

RICHIAMATO il verbale della seduta della Giunta del Centro di Ricerca interdipartimentale per l’innovazione e la gestione della conoscenza COGES del 10.01.2012 di approvazione del bando relativo a un assegno di ricerca della durata di 12 mesi per il S.S.D. ING-IND/15 – Disegno e metodi dell’ingegneria industriale dal titolo “Automatizzazione di simulazioni mediante tecniche knowledge-based”.

VISTI:- l’art. 22 della Legge 30.12.2010 n. 240 che regolamenta la nuova disciplina gli assegni di

ricerca;- l’art. 16 del Regolamento di Ateneo per il conferimento degli assegni per lo svolgimento di

attività di ricerca emanato con decreto rettorale prot. n. 7599/I/003 del 8.4.2011; PRESO ATTO della seguente proposta di costituzione della Commissione e di nomina del tutor;

A) COMMISSIONE Prof.ssa Caterina Rizzi– professore universitario di prima fascia per il S.S.D. ING-IND/15 – Disegno e metodi dell’ingegneria industriale presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; Prof. Aggr. Davide Russo – ricercatore per il S.S.D. ING-IND/15 – Disegno e metodi dell’ingegneria industriale presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; Prof. Aggr. Daniele Regazzoni – ricercatore per il S.S.D. ING-IND/15 – Disegno e metodi dell’ingegneria industriale presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; B) TUTOR Prof.ssa Caterina Rizzi

RICHIAMATO il verbale del Consiglio del Dipartimento di Progettazione e Tecnologie del 21.12.2011 di approvazione del bando relativo a un assegno di ricerca della durata di 12 mesi per il S.S.D. ING-IND/13 – Meccanica applicata alle macchine dal titolo “Metodologie di sintesi e attuatori per micromanipolatori”.

VISTI:- l’art. 22 della Legge 30.12.2010 n. 240 che regolamenta la nuova disciplina gli assegni di

ricerca;- l’art. 16 del Regolamento di Ateneo per il conferimento degli assegni per lo svolgimento di

attività di ricerca emanato con decreto rettorale prot. n. 7599/I/003 del 8.4.2011; PRESO ATTO della seguente proposta di costituzione della Commissione e di nomina del tutor;

A) COMMISSIONE Prof. Paolo Righettini – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. ING-IND/13 – Meccanica applicata alle macchine presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo;

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Prof. Bruno Zappa – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. ING-IND/13 – Meccanica applicata alle macchine presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; Prof. Vittorio Lorenzi – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. ING-IND/13 – Meccanica applicata alle macchine presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; B) TUTOR Prof. Paolo Righettini

RICHIAMATO il verbale del Consiglio del Dipartimento di Lettere, Arti e Multimedialità del 21.12.2011 di approvazione del bando relativo a un assegno di ricerca della durata di 12 mesi per il S.S.D. SPS/08 – Sociologia dei processi culturali e comunicativi dal titolo “Relazioni sociali e identità in Rete: presentazione di sé, identità e relazioni nei siti di social network italiani”.

VISTI:- l’art. 22 della Legge 30.12.2010 n. 240 che regolamenta la nuova disciplina gli assegni di

ricerca;- l’art. 16 del Regolamento di Ateneo per il conferimento degli assegni per lo svolgimento di

attività di ricerca emanato con decreto rettorale prot. n. 7599/I/003 del 8.4.2011; PRESO ATTO della seguente proposta di costituzione della Commissione e di nomina del tutor;

A) COMMISSIONE Prof.ssa Francesca Pasquali – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. SPS/08 – Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso la Facoltà di Scienze umanistiche di questo Ateneo;Prof. Fabio Cleto – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. L-LIN/10 – Letteratura inglese presso la Facoltà di Lingue e Letterature straniere di questo Ateneo; Prof.ssa Aggr. Barbara Grespi – ricercatore universitario per il S.S.D. L-ART/06 – Cinema, fotografia e televisione presso la Facoltà di Scienze umanistiche di questo Ateneo;

B) TUTOR Prof.ssa Francesca Pasquali

RICHIAMATO il decreto d’urgenza del Direttore del Dipartimento di Progettazione e Tecnologie prot. n. 2359/XIV/017 del 07.02.2012 di approvazione del bando relativo a un assegno di ricerca della durata di 12 mesi per il S.S.D. ING-IND/22 – Scienza e tecnologia dei materiali dal titolo “Corrosione e durabilità dei materiali per il settore civile ed industriale”.

VISTI:- l’art. 22 della Legge 30.12.2010 n. 240 che regolamenta la nuova disciplina gli assegni di

ricerca;- l’art. 16 del Regolamento di Ateneo per il conferimento degli assegni per lo svolgimento di

attività di ricerca emanato con decreto rettorale prot. n. 7599/I/003 del 8.4.2011; PRESO ATTO della seguente proposta di costituzione della Commissione e di nomina del tutor;

A) COMMISSIONE Prof. Tommaso Pastore – professore universitario di prima fascia per il S.S.D. ING-IND/22 – Scienza e tecnologia dei materiali presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; Prof.ssa Marina Cabrini – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. ING-IND/22 – Scienza e tecnologia dei materiali presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; Prof. Luigi Coppola – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. ING-IND/22 – Scienza e tecnologia dei materiali presso la Facoltà di Ingegneria di questo Ateneo; B) TUTOR Prof. Tommaso Pastore

RICHIAMATO il verbale della seduta del Dipartimento di Scienze giuridiche del 14.12.2011 di approvazione del bando relativo a un assegno di ricerca della durata di 12 mesi per il S.S.D. IUS/12 – Diritto tributario dal titolo “L’indeducibilità dei costi riconducibili a fatti, atti o attività

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qualificabili come reato nella tassazione dei proventi derivanti da illecito civile, penale o amministrativo”.

VISTI:- l’art. 22 della Legge 30.12.2010 n. 240 che regolamenta la nuova disciplina gli assegni di

ricerca;- l’art. 16 del Regolamento di Ateneo per il conferimento degli assegni per lo svolgimento di

attività di ricerca emanato con decreto rettorale prot. n. 7599/I/003 del 8.4.2011; PRESO ATTO della seguente proposta di costituzione della Commissione e di nomina del tutor;

A) COMMISSIONE Prof. Claudio Saccheeto – professore universitario di prima fascia per il S.S.D. IUS/12 – Diritto tributario presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino; Prof. Marco Barassi – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. IUS/12 – Diritto tributario presso la Facoltà di Giurisprudenza di questo Ateneo; Prof. Gianluigi Bizioli – professore universitario di seconda fascia per il S.S.D. IUS/12 – Diritto tributario presso la Facoltà di Giurisprudenza di questo Ateneo; B) TUTOR Prof. Gianluigi Bizioli

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di approvare le proposte riportate in premessa.

31. NULLA OSTA PER L’INSEGNAMENTO FUORI SEDE RICHIAMATO l’art. 9 della legge 18.3.1958, n. 311; RICHIAMATO il vigente Regolamento di Ateneo per il rilascio di autorizzazioni relative al

conferimento di incarichi retribuiti ai professori e ricercatori a tempo pieno; RICHIAMATA la deliberazione del Senato Accademico del 4.4.2011 relativa agli impegni di

didattica frontale dei professori e dei ricercatori dell’Ateneo; RICHIAMATO il verbale del Consiglio della Facoltà di Economia del 23.11.2011 che prevede la

concessione del sottospecificato nulla osta per l’insegnamento fuori sede: - Prof. Aggr. Massimo Contrafatto, professore aggregato per il SSD SECS-P/07 Economia

aziendale - nulla osta allo svolgimento della supplenza degli insegnamenti di Advanced management accounting (8 ore) e Management accounting (12 ore) presso la University of Dundee (UK) per l’a.a. 2011/2012;

RICHIAMATO il verbale del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere del 13.12.2011 che prevede la concessione dei sottospecificati nulla osta per l’insegnamento fuori sede:- Prof.ssa Bernadette Majorana, professore associato per il SSD L-ART/05 Discipline dello

spettacolo - nulla osta allo svolgimento della supplenza dell’insegnamento di Discipline dello spettacolo (21 ore) presso l’Università Lumière Lyon2 per l’a.a. 2011/2012;

- Dott.ssa Anna De Biasio, ricercatore per il SSD L-LIN/11 – Lingue e letterature anglo-americane – nulla osta allo svolgimento della supplenza dell’insegnamento di Letteratura Anglo-Americana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova per l’a.a. 2011/2012

RICHIAMATO il verbale del Consiglio della Facoltà di Economia del 15.12.2011 che prevede la concessione del sottospecificato nulla osta per l’insegnamento fuori sede: - Prof. Giorgio Consigli, professore associato per il SSD SECS-S/06 Metodi matematici

dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie - nulla osta allo svolgimento della supplenza dell’insegnamento di Numerical methods in Finance (56 ore) presso l’Università della Svizzera italiana di Lugano per l’a.a. 2011/2012;

- Prof. Aggr. Edoardo Ezio Della Torre, ricercatore per il SSD SECS-P/10 Organizzazione aziendale – nulla osta allo svolgimento della supplenza dell’insegnamento di Performance and Compensation (18 ore) presso l’Università Cattolica di Lille (Francia) per l’a.a. 2011/2012

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RICHIAMATO il verbale del Consiglio della Facoltà di Scienze della Formazione del 16.12.2011 che prevede la concessione del sottospecificato nulla osta per l’insegnamento fuori sede: - Prof. Roberto Pertici, professore ordinario per il SSD M-STO/04 Storia contemporanea -

nulla osta allo svolgimento della supplenza dell’insegnamento di Metodologia storica e storia della storiografia (6 ore) presso l’Institute for Advanced Studies di Lucca per l’a.a. 2011/2012;

RICHIAMATO il verbale del Consiglio della Facoltà di Lingue e Letterature straniere del 31.01.2012 che prevede la concessione dei sottospecificati nulla osta per l’insegnamento fuori sede:- Prof.ssa Piera Molinelli, professore ordinario per il SSD L-LIN/01 Glottologia e Linguistica -

nulla osta allo svolgimento della supplenza dell’insegnamento di Language contact and multilingual settings in the Euromediterranean area (20 ore) presso il Centro EMUNI di Bari per l’a.a. 2011/2012;

Il Senato Accademico delibera all’unanimità la concessione dei nulla osta sopraindicati.

(Esce il dott. Giuseppe Giovanelli) (Rientra la dott.ssa Chiara Metzger)

32. VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI DAL DIRETTORE AMMINISTRATIVO NELL’ESERCIZIO 2011 AI FINI DELLA CORRESPONSIONE DELLA RETRIBUZIONE DI RISULTATO

PREMESSO CHE l’art. 17, comma 110 della Legge 15.5.1997, n. 127 - disciplinante il contratto di lavoro del Direttore Amministrativo presso le Università degli Studi - stabiliva, l’obbligo per i Direttori Amministrativi di presentare una relazione annuale sui risultati conseguiti al Rettore, che doveva poi trasmetterla al Consiglio di Amministrazione e al Senato Accademico, per le valutazioni di competenza;

DATO ATTO CHE: - il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 23.05.2001,

avente ad oggetto “Criteri e parametri per la determinazione del trattamento economico di Direttori Amministrativi delle Università”, prevede la corresponsione di un’indennità pari al 20% del trattamento economico complessivo;

- con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 25.11.2008 è stato approvato un atto di indirizzo che prevede con decorrenza dall’esercizio 2009 la decurtazione del 10% dei fondi destinati alla retribuzione di risultato comprendendo anche il Direttore Amministrativo e ciò per estensione di quanto previsto per il personale tecnico-amministrativo dall’art. 67 del D.L. 112/2008 convertito nella Legge 133/08;

RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 15.2.2011, con la quale si approvavano gli obiettivi assegnati al Direttore Amministrativo per l’esercizio 2011, stabilendo di corrispondere la retribuzione di risultato nella misura prevista dal decreto citato, in esito alla valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi da effettuarsi mediante un’apposita scheda, compilata annualmente dal Rettore sulla base delle valutazioni espresse dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico;

RICHIAMATA la relazione presentata dal Direttore Amministrativo sugli obiettivi raggiunti nel 2011, che viene di seguito integralmente riportata:

“RELAZIONE DEL DIRETTORE AMMINISTRATIVO SULL’ATTIVITA’ SVOLTA NELL’ANNO 2011 AI FINI DELLA VERIFICA DEI RISULTATI Con deliberazione del 15.2.2011 il Consiglio di Amministrazione aveva fissato alcuni obiettivi da assegnare al Direttore Amministrativo per l’anno 2011. Nella presente relazione, prevista anche dall’art. 17, comma 110, della Legge 15.5.1997, n. 127, vengono indicate le attività svolte ed i risultati conseguiti. Nella citata deliberazione il Consiglio di Amministrazione individuava alcuni obiettivi dei quali do conto di seguito.

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1. Mantenimento dell’equilibrio complessivo del bilancio attraverso un’azione di costante monitoraggio dell’andamento delle entrate e delle spese al fine di evitare qualsiasi possibile situazione di disavanzo della gestione. Dovranno essere rispettati tutti i vincoli normativi in materia di spesa e di gestione della liquidità che dovrà mantenersi all’interno del limite di fabbisogno fissato Il mantenimento dei diversi equilibri di bilancio è stato oggetto di un monitoraggio continuo nel corso del’esercizio al fine di mantenere l’andamento della spesa all’interno degli stanziamenti indicati nel bilancio di previsione. Ciò ha permesso, a seguito della definizione dell’FFO 2011, di recuperare risorse per finanziare le seguenti iniziative inizialmente non previste in bilancio: a) rifacimento copertura e posa pannelli fotovoltaici presso la sede di Via dei Caniana

per € 800.000; b) aumento di capitale di Ateneo Bergamo S.p.A. finalizzato all’acquisizione dell’edificio

della ex cabina Enel di Dalmine per € 1.500.000; c) accantonamento dell’importo di € 1.000.000 per completare il finanziamento degli

oneri derivanti dalla Sentenza della Corte d’Appello di Milano relativa agli ex Lettori di madrelingua.

Si sono inoltre verificati i presupposti per chiudere l’esercizio 2011 con un avanzo di amministrazione che permetterà il finanziamento della quota premiale da assegnare ai Dipartimenti nel 2012 per attività di ricerca. I limiti di fabbisogno definiti dal MIUR per la gestione della liquidità sono stati rispettati, così come i vincoli normativi su singole tipologie di spesa, come verrà documentato in sede di approvazione del Consuntivo 2011. Nel corso dell’anno le tempistiche di pagamento dei fornitori sono state regolari e coerenti con le modalità previste dalle norme vigenti e dai contratti e non risultano situazioni patologiche. Sono state altresì avviate le azioni tese a ricondurre i bilanci dei Centri autonomi di spesa nel bilancio unico di Ateneo, così come previsto dalla Legge 240/10 e dal nuovo Statuto dell’Ateneo, attraverso una accurata verifica della gestione residui; tale attività verrà intensificata nel corso del 2012.

2. Gestione delle ordinarie attività amministrative pur senza provvedere alla sostituzione del personale assente per un periodo prolungato ed in ogni caso entro il limite previsto dalle norme in materia di assunzioni di personale a tempo determinato Per conseguire tale obiettivo è stata coinvolta l’intera struttura tecnico-amministrativa dell’Ateneo ed il risultato è stato positivo grazie all’impegno ed alla partecipazione di tutti. Nel corso dell’anno non si è provveduto alla sostituzione del personale assente per periodi lunghi relativi a maternità e malattia. Complessivamente le assenze superiori a 30 giorni consecutivi sono state corrispondenti a 12 anni/uomo pari al 5,7% del personale in organico. In tale modo non è stato utilizzato lo stanziamento di € 17.800 previsto in bilancio, determinato sulla base delle limitazioni imposte dalla norma in vigore, che pertanto viene portato in economia nel consuntivo 2011. Occorre però considerare che la spesa media per tali sostituzioni nel triennio 2008-2010 era stato di € 120.000. Tale risultato è importante soprattutto se si considera che nel corso del 2011 l’organico del personale tecnico-amministrativo è diminuito di una unità. L’impegno degli uffici, pur con tali limitazioni, è stato funzionale allo svolgimento delle diverse attività dell’Ateneo, con particolare riferimento agli adempimenti formali richiesti dalle norme che sono stati puntualmente svolti non risultando, sotto questo profilo, inadempienze o patologie.

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3. Coordinamento e monitoraggio delle attività necessarie a mantenere un corretto stato di manutenzione e di efficienza delle diverse sedi universitarie, prestando attenzione al contenimento dei costi entro gli stanziamenti indicati nel bilancio di previsione. Anche nel corso del 2011 è stata posta una attenzione particolare per mantenere le diverse sedi universitarie in buono stato di efficienza attraverso una corretta e il più possibile puntuale gestione dell’attività manutentiva. Un ruolo fondamentale per ottenere tale risultato è stato garantito dalla struttura economale interna all’Università e dalla Società controllata Ateneo Bergamo S.p.A. Occorre rilevare che tali strutture non hanno avuto incrementi di personale nell’ultimo quadriennio, nonostante i nuovi edifici entrati in funzione (Sede di Via Moroni, Palazzo Baroni e recentemente ex Centrale Enel a Dalmine). Nel corso del 2011 sono stati effettuati 935 interventi riguardanti gli impianti elettrico e idrotermosanitario con un tempo medio di risposta rispetto alla segnalazione inferiore a 3 giorni lavorativi, a fronte dei 3,5 giorni del 2010. Oltre alla ordinaria manutenzione delle sedi sono stati realizzati diversi interventi straordinari approvati dalla Giunta di Ateneo nelle sedute del 9.3.2011 e 19.7.2011. Tutti gli interventi programmati sono stati realizzati e conclusi entro il termine dell’esercizio per un valore complessivo di circa € 150.000. Per quanto concerne i costi è stata rispettata la previsione di bilancio per la manutenzione ordinaria, mentre per gli interventi straordinari vi è stata una maggiore spesa di € 60.000 a seguito degli interventi aggiuntivi deliberati dalla Giunta di Ateneo del 19.7.2011, che inizialmente non erano stati previsti. Conseguentemente, a fronte di € 580.000 stanziati nel bilancio di previsione, la spesa a consuntivo si attesta a circa € 640.000 IVA compresa. Infine, mi sembra significativo annotare un altro dato che testimonia l’attenzione nella gestione degli impianti presenti presso le nostre sedi; nel corso del 2011 il consumo energetico complessivo (comprendente illuminazione e forza motrice, riscaldamento e raffrescamento) è stato del 6,76% inferiore rispetto a quello medio dell’ultimo triennio. Certamente le condizioni atmosferiche dell’anno hanno favorito tale riduzione dei consumi, ma al risultato hanno contribuito anche le azioni da qualche tempo intraprese per monitorare e contenere i consumi.

4. Elaborazione di una proposta di budget di esercizio e di Piano della performance da sottoporre al Rettore per la successiva adozione. La proposta di budget di esercizio per l’anno 2011 è stata predisposta ed approvata con decreto rettorale prot. n. 326/VII/002 del 10.1.2011 e quindi entro un termine funzionale a garantire la piena operatività già nei primi giorni dell’anno. La proposta di budget contiene le linee operative per la gestione, permettendo l’assunzione degli atti di spesa da parte dei Responsabili, nonché gli obiettivi da conseguire. Come previsto dal D.Lgs 150/2009, nel 2011, per la prima volta, è stato redatto il piano della performance riguardante la struttura tecnico-amministrativa. Trattandosi di un nuovo documento che si inserisce nel sistema di programmazione e che comporta una rilevante complessità di strutturazione e redazione, è stato possibile provvedere alla sua approvazione soltanto nel mese di aprile con decreto rettorale prot. n. 8075/VI/007 del 14.4.2011. Si è altresì provveduto alla verifica intermedia ed al suo aggiornamento con decreto rettorale prot. n. 21773/VI/007 del 10.11.2011. Il Piano è pubblicato sul sito web dell’Ateneo alla voce “Trasparenza, valutazione e merito” Nel corso del 2011 è stato altresì predisposto il “Sistema di misurazione della performance” validata dal Nucleo di Valutazione nella seduta del 25.11.2011 ed approvata dal Consiglio di Amministrazione del 29.11.2011; anche tale documento è pubblicato nella stessa area del sito web dell’Ateneo.

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5. Supporto al Rettore ai fini dell’attuazione della Legge 240/2010 di riforma dell’Università con particolare riferimento alla modifica di Statuto ed agli atti conseguenti entro i termini previsti dalla norma.

6. Revisione dei Regolamenti interni, anche a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge 240/2010 con particolare riferimento a: - Assegni di ricerca - Conferimento incarichi di insegnamento - Acquisizione beni e servizi - Ordinamento degli uffici e servizi - Amministrazione, finanza e contabilità L’anno 2011 è stato caratterizzato dall’avvio della complessa fase di revisione delle regole interne all’Ateneo a seguito dell’entrata in vigore della Legge 240/10 di riforma del sistema universitario. E’ stata quindi fornita l’assistenza necessaria al Rettore ed agli Organi dell’Ateneo al fine di impostare le azioni necessarie per l’attuazione della riforma. Il primo e più importante atto è stata la gestione del percorso di adeguamento dello Statuto dell’Ateneo. Tale percorso è stato avviato con la costituzione della apposita Commissione, avvenuta nel mese di febbraio e ha avuto una prima conclusione con l’approvazione del nuovo testo di Statuto, nel mese di luglio e quindi entro il termine del 29 luglio previsto dalla Legge. E’ stato un periodo in intenso lavoro in quanto si è provveduto alla elaborazione di una bozza di revisione che poi è stata sottoposta alla Commissione nel corso dei numerosi incontri che si sono succeduti, fino alla predisposizione del testo finale approvato dagli Organi competenti. Una seconda fase di lavoro ha interessato il mese di dicembre a seguito delle osservazioni formulate dal MIUR, nell’ambito del controllo di legittimità e di merito. E’ stata quindi elaborata una proposta di modifica del testo dello Statuto che è stata prima verificata con gli uffici del Ministero e successivamente valutata dalla Commissione ed approvata dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico nelle sedute del 25.1.2012. A seguito dell’adozione definitiva dello Statuto, si provvede alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, concludendo così l’iter approvativo. Sono stati poi predisposti ed approvati i seguenti Regolamenti, anche in attuazione delle norme previste dalla Legge 240/10:

Regolamento per il conferimento degli assegni di ricerca, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 5.4.2011;

Regolamento per l’acquisizione di beni e servizi, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15.2.2011;

Regolamentazione dell’impegno didattico dei professori e ricercatori ai sensi dell’art. 6, Legge 240/10, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 5.4.2011;

Regolamento del rapporto di lavoro a tempo parziale, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29.11.2011.

Non si è provveduto alla revisione dei Regolamenti per l’ordinamento degli uffici e dei servizi e per l’Amministrazione, finanza e contabilità in quanto l’iter di revisione del nuovo Statuto non si è concluso entro il 2011. Tali Regolamenti saranno oggetto di revisione nel 2012.

7. Supporto al Rettore ed agli Organi di Ateneo per: a) Predisposizione della programmazione 2010/12 così come prevista dal D.M.

50/2010 Il D.M. 23.12.2010, n. 50 riguardante la programmazione delle Università per il triennio 2010-2012 è stato registrato dalla Corte dei Conti soltanto all’inizio di ottobre, come comunicato con nota MIUR del 11.10.2011.

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Soltanto dopo tale data sono state rese disponibili, sull’apposito sito, le informazioni necessarie per la predisposizione della Programmazione triennale del nostro Ateneo. Nei mesi di ottobre e novembre si è provveduto alla elaborazione delle schede di programmazione, in accordo con il Rettore ed i Prorettori delegati per gli specifici ambiti. Il documento di programmazione è stato approvato con deliberazioni del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione rispettivamente del 28.11.2011 e 29.11.2011.

b) Definizione dell’offerta formativa 2011/12 sulla base di quanto previsto dal D.M. 17/2010 e monitoraggio in ordine al rispetto dei requisiti richiesti. Nel mese di gennaio si è provveduto ad un intenso lavoro finalizzato ad una revisione dell’offerta formativa dell’Ateneo, ai fini di renderla coerente con i contenuti del D.M. 17/2010 in ordine ai requisiti necessari dei Corsi di studio. Gli obiettivi posti e conseguiti erano quelli del mantenimento dell’offerta formativa esistente, oltre all’attivazione del nuovo Corso di laurea in Filosofia. L’offerta formativa per l’a.a. 2011-12 e le conseguenti modifiche agli ordinamenti didattici di alcuni Corsi di studio è stata approvata con deliberazione del Senato Accademico del 25.1.2011.

8. Attuazione della seconda fase del progetto di internazionalizzazione dei Corsi di laurea che prevede, oltre agli insegnamenti già attivati nell’a.a. 2010/11, l’avvio di tre Corsi di laurea magistrale in lingua inglese A partire dal’a.a. 2011/2012 è stata attuata la seconda fase del progetto di internazionalizzazione della didattica con l’avvio dei seguenti tre Corsi di laurea magistrale in lingua inglese: Management, finance and International business Management engineering Planning and management of tourism system

Nei primi mesi dell’anno è stato sviluppato un intenso lavoro di progettazione e programmazione, per affrontare le questioni legate alla modalità di copertura degli insegnamenti ed all’accoglienza dei docenti stranieri. Tale lavoro programmatorio è sfociato nelle deliberazioni del Senato Accademico del 4.4.2011 e del Consiglio di Amministrazione del 5.4.2011, con le quali sono state approvate le specifiche modalità organizzative prevedendo tre diversi profili di copertura degli insegnamenti in relazione al periodo di permanenza dei docenti stranieri. Con la successiva deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 31.5.2011 è stata approvata la copertura degli insegnamenti, con l’individuazione dei docenti stranieri coinvolti. I Corsi hanno preso avvio con l’inizio dell’a.a. 2011/12 riscuotendo una buona adesione da parte di studenti stranieri ed italiani.

9. Supporto per le attività relative alla valutazione nazionale della ricerca VQR 2004-2008 secondo i termini stabiliti dal MIUR In data 7.10.2011 è stato reso noto lo schema di Decreto Ministeriale con il quale venivano approvate le regole e le procedure per l’attuazione del processo di valutazione, previste dal precedente D.M. n. 8 del 19.3.2010 e ciò sulla base dei principi generali definiti dall’ANVUR; contestualmente è stato pubblicato il bando di partecipazione alla valutazione della qualità della ricerca 2004-2010 (con l’allungamento del periodo considerato dal 2008 al 2010). Sono state immediatamente definite, d’intesa con il Rettore ed il Prorettore delegato, alcune linee di indirizzo inerenti le modalità attuative da seguire all’interno dell’Ateneo, poi approvate dal Senato Accademico nella seduta del 24.10.2011.

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E’ stato altresì predisposto un calendario per le diverse scadenze, condiviso in un incontro con i Direttori di Dipartimento. La gestione più operativa del percorso valutativo avverrà nel primo semestre 2012.

10. Supporto agli Organi di Ateneo ai fini di una valutazione in ordine all’adeguamento della contribuzione studentesca ed introduzione del MAV elettronico ai fini della riscossione. Nel primo trimestre dell’anno è stata svolta una analisi circostanziata della contribuzione studentesca del nostro Ateneo, anche in relazione con quella applicata da altre Università, al fine di valutare le possibilità di una sua revisione. Nello stesso tempo è stato attivato un proficuo confronto con le rappresentanze studentesche al fine di pervenire ad una ipotesi il più possibile condivisa. Il lavoro svolto ha portato all’elaborazione della proposta sottoposta ed approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 5.4.2011. Nello stesso periodo è stato portato avanti, in collaborazione con l’Istituto Cassiere, il progetto di introduzione del MAV elettronico per il pagamento delle tasse universitarie. Il lavoro è stato positivamente concluso nel mese di giugno, permettendo così l’applicazione di tale modalità a decorrere dalle iscrizioni all’a.a. 2011-2012.

11. Nell’ambito del Progetto Uni5Net4Student cofinanziato dal Dipartimento per l’innovazione e le tecnologie della Presidenza del Consiglio verranno realizzati entro la fine del 2011 i seguenti servizi: a) seconda fase, con l’introduzione della firma digitale, della verbalizzazione

elettronica degli esami. L’obiettivo è di coinvolgere in tale nuova modalità almeno il 30% dei docenti Nel mese di aprile è stato avviato il rilascio della firma elettronica ai docenti al fine di portare a compimento il processo di verbalizzazione e registrazione elettronica degli esami, già avviato nel corso del 2010. Con tale passaggio, l’intera procedura di verbalizzazione viene gestita on line, senza produzione cartacea. Nel corso dell’anno è stato possibile anche migliorare la percentuale, fissata come obiettivo al 30%, attestandosi oltre il 40% dei docenti. Nel corso del 2012 si prevede di estendere il processo di registrazione on line alla totalità dei docenti di ruolo e a contratto. Si tratta di un progetto importante che permette l’eliminazione del supporto cartaceo, ma soprattutto la velocizzazione della registrazione degli esiti degli esami, con il risultato di avere una situazione aggiornata, quasi in tempo reale, evitando anche un dispendioso lavoro di caricamento dei dati.

b) Integrazione fra sistema delle carriere degli studenti e protocollo informatico per trasferire in formato elettronico i dati dei fascicoli personali degli studenti Il progetto ha visto due importanti fasi attuative propedeutiche alla diretta applicazione da parte della Segreteria Studenti. Innanzitutto è stato predisposto e testato l’ambiente applicativo di cooperazione tra il gestionale della Segreteria Studenti ed il nuovo software di protocollo informatico. I test effettuati hanno dato esito positivo e quindi nel 2012 la nuova procedura potrà essere utilizzata dagli uffici di Segreteria. Avendo predisposto l’applicativo per il protocollo informatico della Segreteria Studenti, finalizzato alla gestione del fascicolo elettronico dello studente, si è valutata la possibile estensione alla protocollazione di tutto l’Ateneo. E’ stato quindi svolto un importante lavoro preparatorio che ha permesso di introdurre l’utilizzo del nuovo applicativo a partire dal 1.1.2012. Il nuovo sistema, che riscontra le caratteristiche del sistema di protocollazione informatizzato previsto dalle norme vigenti, permette altresì l’acquisizione dell’immagine dei documenti, attraverso la loro scannerizzazione, rendendo possibile il loro flusso in modalità elettronica.

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Risulta altresì possibile la protocollazione di documenti ricevuti o inviati attraverso il sistema della posta elettronica certificata.

c) interscambio delle informazioni della carriera studente tra Atenei in formato digitale, in sostituzione del foglio di congedo cartaceo L’obiettivo del progetto è quello di pemettere di gestire i documenti necessari per il trasferimento di uno studente ad altro Ateneo in formato digitale eliminando il foglio di congedo in formato cartaceo. Anche in questo caso sono stati condotti con le Università Bicocca, Insubria e Pavia i test di cooperazione operativa per lo scambio in uscita ed in ingresso delle informazioni. I test condotti hanno dato esito positivo e quindi la nuova modalità potrà essere utilizzata nel 2012.

12. Allestimento della nuova sede ex Centrale ENEL in Dalmine a seguito della consegna dell’edificio e predisposizione di tutti gli elementi necessari alla sua attivazione entro la fine del 2011 Nel secondo semestre, in vista della conclusione dei lavori e della consegna dell’edificio, sono state programmate tutte le operazioni necessarie all’avvio dell’attività a partire dall’inizio di gennaio 2012. Molteplici le operazioni programmate e rese operative tra cui le principali:

- allacciamento acqua, energia elettrica, teleriscaldamento, collocazione delle attrezzature informatiche ed avvio degli impianti;

- acquisizione degli arredi degli uffici e della biblioteca; - trasferimento degli arredi dell’aula didattica dalla sede presso il POINT; - definizione del piano dei trasferimenti, individuazione della ditta e gestione dei

traslochi;- messa a regime dei diversi locali, compresa l’area studenti e del locale ristoro.

A partire dalla seconda metà di gennaio 2012 la sede ha potuto essere operativa rispettando le tempistiche programmate.

13. Conclusione della gara d’appalto per i lavori di completamento dell’edificio Baroni ed affidamento dei lavori entro il mese di maggio 2011 Nella prima parte dell’anno si è provveduto allo svolgimento della gara d’appalto, conclusasi con l’aggiudicazione definitiva in data 18.4.2011. A seguito dello svolgimento della gara non si sono registrati ricorsi o contenziosi e quindi è stato possibile procedere alla consegna dei lavori il 23.5.2011. Nel corso dell’estate l’Impresa aggiudicatrice ha provveduto ad acquisire le necessarie autorizzazioni comunali e quindi l’avvio del cantiere è avvenuto il 19.10.2011. Successivamente, a seguito di un crollo strutturale, avvenuto il 17.12.2011, che ha interessato l’edificio adiacente al cantiere, vi è stato il sequestro del cantiere e la sospensione del permesso a costruire poi, revocati rispettivamente l’11.1.2012 ed il 12.1.2012. Attualmente l’Impresa appaltatrice sta affrontando le questioni connesse al ripristino dell’edificio interessato dal crollo, prima di poter riprendere i lavori di realizzazione dell’opera.

Vi sono state poi alcune attività significative che non erano state oggetto di previsione all’inizio dell’anno, ma che è stato necessario realizzare. Di seguito mi limito a riportarle per completezza espositiva.

Gestione del’annoso contenzioso con gli ex Lettori di madrelingua a seguito dell’approvazione dell’art. 26 della Legge 240/2010 di riforma del sistema universitario (deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 5.4.2011);

Definizione delle modalità per l’acquisizione del Complesso immobiliare destinato ad ex sottostazione Enel a Dalmine e adiacente all’edificio già nella disponibilità dell’Università (deliberazioni del Consiglio di Amministrazione del 31.5.2011 e del 25.10.2011);

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Regolamentazione dell’accesso degli autoveicoli ai parcheggi interni alle sedi universitarie (deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 5.7.2011);

Ridefinizione del Protocollo d’intesa con il Comune di Bergamo e gli Ospedali Riuniti per l’insediamento universitario nell’area Largo Barozzi (deliberazioni del Consiglio di Amministrazione del 5.7.2011 e 25.10.2011).

Bergamo, 2 febbraio 2012

IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO F.to Dott. Giuseppe Giovanelli”

Il Senato Accademico delibera all’unanimità: 1. di esprimere la seguente valutazione sul grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati

al Direttore Amministrativo per l’esercizio 2011: è superiore al 95%;

2. di demandare al Rettore la compilazione della scheda di valutazione del Direttore Amministrativo ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato per l’esercizio 2011, commisurata al punteggio conseguito;

3. di dare atto che la spesa trova imputazione al capitolo 8 “Retribuzione accessoria al personale tecnico-amministrativo” del bilancio di previsione 2012 gestione residui.

33. RICHIESTE DI PATROCINIO PER:a. MANIFESTAZIONE CULTURALE “BERGAMO VERSO L’EXPO” ORGANIZZATA DA

WYLFORD CONSORTIUM DI MILANOE’ pervenuta da parte del Presidente del WILFORD Consortium di Milano Marco Eugenio Di Giandomenico la richiesta di patrocinio per la Manifestazione Culturale Internazionale della Provincia di Bergamo sui temi Expo “Bergamo verso l’Expo”, denominato in forma abbreviata “BvE” che si terrà dal 3 all’8 luglio 2012 presso il Comune di Bergamo, il Comune di Clusone, il Comune di Lovere e altri Comuni della provincia di Bergamo. Ideatori e responsabili dell’iniziativa sono Marco Eugenio Di Giandomenico (Presidente del WILFORD Consortium e Presidente di BvE, Silvia Lanzani (Assessore Provincia di Bergamo) e Armando Fumagalli (Professore Ordinario UNICATT). L’iniziativa è promossa dal WYLFORD Consortium di Milano in main partnership con la Provincia di Bergamo, l’Associazione Effe 3 (già organizzatrice del fiuggi family festival) e l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (ALMED) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con l’obiettivo di promuovere iniziative culturali, anche collegate al mondo del cinema, che valorizzino la famiglia, come cellula originaria della vita sociale e la tradizione italiana in tutte le sue declinazioni (di costume, eno-gastronomica, moda, arte, ecc.) Driver della manifestazione, in linea con i temi EXPO 2015 di Milano, attraverso la promozione dei film e le altre iniziative culturali collegate, è diffondere la consapevolezza sulla necessità di una corretta e sana alimentazione e sulla necessità di soddisfare integralmente i bisogni alimentari dell’essere umano nel rispetto della dignità degli individui e del sistema naturale di cui è parte. Pertanto i focus di riferimento sono: Educazione alimentare, Alimentazione e stili di vita, Cibo e cultura. Le main locations in Provincia di Bergamo del BvE sono: Bergamo, Clusone (in Valle Seriana) e Lovere (in Val Cavallina). La main location all’estero è Los Angeles. Alla programmazione cinematografica si uniranno incontri con autori, dibattiti, seminari formativi (anche, se ritenuto opportuno, nella forma delle Summer School, dove sarà importante il coinvolgimento dell’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) che arricchiranno e completeranno l’offerta culturale.

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O m i s s i s

Il Senato Accademico delibera all’unanimità di rinviare l’argomento.

b. CONVEGNO “BERGAMO E L’IMMIGRAZIONE DI SUCCESSO. L’IMMIGRAZIONE TRA OPPORTUNITÀ DI CRESCITA E DI SVILUPPO” ORGANIZZATA DA ROTARY CLUB BERGAMO OVEST

E’ pervenuta da parte del Rotary Club Bergamo Ovest Distretto 2040 la richiesta di patrocinio per il convegno “Bergamo e l’immigrazione di successo. L’immigrazione tra opportunità di crescita e di sviluppo” che si terrà il 12 Maggio 2012 presso l’Associazione Artigiani di Bergamo. Ideatore dell’iniziativa è il Rotary Club Bergamo Ovest nelle persone dei soci Luigi Gritti, Carmelo Antonuccio e Massimo Mazzoleni. Il convegno proposto vuole essere un’occasione di analisi del fenomeno dell’immigrazione di successo, con particolare riferimento agli aspetti sociali e occupazionali dell’attività imprenditoriale e artigianale degli stranieri sul territorio della provincia di Bergamo. In particolare, le finalità del convegno sono le seguenti:

- Sensibilizzare le istituzioni e associazioni sulla necessità di una maggiore attenzione al fenomeno dell’imprenditoria straniera;

- Sottolineare gli aspetti positivi in termini di integrazione sociale e occupazionale di questo tipo di immigrazione identificandone la maggiore facilità di integrazione;

- Significare i risvolti positivi in termini economici e di crescita della ricchezza legata alla “voglia di fare” degli stranieri oltre alla necessità di“accettare” una comunità multiculturale e multietnica come arricchimento della medesima.

Il Senato Accademico, considerato il valore culturale e sociale dell’iniziativa, e vista la partecipazione del prof. Stefano Tomelleri tra i relatori del convegno, delibera all’unanimità la concessione del patrocinio per il convegno “Bergamo e l’immigrazione di successo. L’immigrazione tra opportunità di crescita e di sviluppo” che si terrà il 12 Maggio 2012 presso l’Associazione Artigiani di Bergamo.

34. VARIE ED EVENTUALINessun argomento.

La seduta è tolta alle ore 13,20.

IL PRESIDENTE F.to Prof. Stefano Paleari

IL SEGRETARIO F.to Dott. Giuseppe Giovanelli

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ALLEGATO AL PUNTO 3

PROTOCOLLO D’INTESA

TRA

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO

AZIENDA OPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO

COMUNE DI BERGAMO

PER L’INSEDIAMENTO DI SERVIZI UNIVERSITARI

NELL’ATTUALE SEDE OSPEDALIERA DI LARGO BAROZZI

***

PREMESSO CHE

a) in data 07.04.2000, il Ministero della Sanità, la Regione Lombardia, l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo (l’“Azienda Ospedaliera”), la Provincia di Bergamo, il Comune di Bergamo hanno sottoscritto l’ “Accordo di Programma per la costruzione del nuovo ospedale in località Trucca e la realizzazione degli interventi connessi”, successivamente approvato con D.P.G.R. del 05.05.2000 n. 11252 (“Accordo di Programma”);

b) in data 06.04.2004, i medesimi soggetti di cui alla precedente premessa (a) hanno sottoscritto un atto integrativo all’Accordo di Programma, approvato con d.a.r. del 14.06.2004, n. 10088 (“1° Atto Integrativo”);

c) in data 25.05.2004, l’Azienda Ospedaliera, il Comune di Bergamo e l’Università degli Studi di Bergamo (“Università”) hanno stipulato un primo protocollo di intesa in cui l’Azienda Ospedaliera si impegnava (nell’ambito delle previsioni urbanistiche introdotte dall’Atto Integrativo all’Accordo di Programma relative all’attuale sede ospedaliera di Largo Barozzi) a cedere a titolo gratuito al Comune di Bergamo una superficie di mq. 20.000. Con il medesimo atto il Comune si impegnava, a sua volta, a concedere la suddetta area in uso gratuito all’Università, mentre l’Azienda Ospedaliera si impegnava altresì a cedere all’Università ulteriori mq. 40.000 a fronte di un corrispettivo pari a Euro 20.000.000;

d) il protocollo di cui alla premessa c) non ha avuto attuazione entro i tempi previsti (24 mesi

dalla data di sottoscrizione). In ragione di quanto sopra, ai sensi dell’art.11 del citato protocollo, gli impegni assunti dalle parti con il medesimo hanno cessato di avere efficacia in data 25.05.2006;

e) in data 30.10.2008, l’Azienda Ospedaliera, il Comune di Bergamo e l’Università hanno

sottoscritto un secondo protocollo di intesa con il quale: - l’Azienda si è impegnata ad avviare le procedure di evidenza pubblica per l’alienazione

dell’area dell’attuale sede ospedaliera nonché a prevedere in capo all’aggiudicatario di detta procedura l’obbligo di progettare, realizzare e cedere al Comune di Bergamo, a titolo di standard qualitativo nell’ambito del successivo strumento urbanistico attuativo, un complesso universitario di s.l.p. pari a mq. 20.000;

- si è stabilito che la realizzazione del complesso universitario sarebbe stata limitata alle opere strutturali, alla copertura, ai tamponamenti esterni compresi gli infissi e alle predisposizioni impiantistiche;

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- il Comune di Bergamo si è impegnato a concedere in comodato d’uso gratuito all’Università il realizzando complesso universitario, per un periodo non inferiore a 20 anni, rinnovabile;

- l’Università, a suo volta, si è impegnata a ricevere in comodato d’uso gratuito il predetto complesso universitario, in cui localizzare rettorato e uffici amministrativi, facoltà di scienza della formazione e residenze universitarie, con l’impegno a completare, a proprie cure e spese, la struttura edilizia in relazione alle proprie specifiche esigenze funzionali, impiantistiche e gestionali;

f) in data 18.11.2008, il Ministero del Lavoro, della Salute e Politiche sociali, la Regione

Lombardia, l’Azienda Ospedaliera e la Provincia di Bergamo hanno sottoscritto un nuovo Atto Integrativo all’Accordo di Programma (“2° Atto Integrativo”), approvato con D.P.G.R. 02.12.2008 n. 14555, che riporta in allegato sub c) il Protocollo di cui alla precedente premessa e);

g) l’Azienda Ospedaliera, tramite Infrastrutture Lombarde S.p.A., ha indetto in data

19.01.2009 la procedura di gara per l’alienazione dell’area di Largo Barozzi, in esito alla quale non sono state presentate offerte;

h) con Delibera del Consiglio Comunale n. 86 Reg./26 Prop. Del. in data 14.5.2010, è stato

definitivamente approvato il Piano di Governo del Territorio (“PGT”) del Comune di Bergamo, nel quale vengono recepiti i contenuti urbanistici di cui al 2° Atto Integrativo;

i) successivamente - a seguito della verifica delle nuove esigenze dell’Università in ordine alla localizzazione dei servizi universitari nell’area di Largo Barozzi e delle conseguenti interlocuzioni intervenute tra Comune di Bergamo, Azienda Ospedaliera e Università - si è addivenuti alla definizione di una nuova soluzione relativa a detta localizzazione. In particolare, la nuova soluzione individua in mq. 15.000 di s.l.p. gli spazi destinati a servizi universitari da reperirsi nell’area in parola, di cui: - mq. 10.000 di s.l.p., destinati a residenze universitarie; - mq. 5.000 di s.l.p., destinati ad un complesso sportivo universitario; il tutto come meglio regolamentato agli articoli 3 e 4 del presente Protocollo;

j) detta soluzione è stata formalmente condivisa dall’Università nella seduta del Consiglio di Amministrazione del [●];

k) in data [●] il Collegio di Vigilanza dell’Accordo di programma ha preso atto della nuova soluzione sopra descritta, da recepirsi nell’ambito di un nuovo Atto Integrativo all’Accordo di Programma;

l) la Regione Lombardia, con D.G.R. n. [●] del [●], ha promosso la procedura volta alla

sottoscrizione di detto nuovo Atto Integrativo avente ad oggetto [●] (da completare sulla base dei contenuti della Delibera Regionale);

m) il Consiglio Comunale di Bergamo, con Deliberazione n. [●] del [●], ha [●] (da completare sulla base dei contenuti della Delibera del Consiglio Comunale di adeguamento del piano dei servizi – la sottoscrizione del Protocollo avverrebbe a valle della Delibera del Consiglio Comunale, che costituisce “condizione” per l’attuazione del protocollo medesimo.)

n) alla luce di quanto esposto alle precedenti premesse, è intendimento delle Parti regolamentare i reciproci rapporti in ordine alla localizzazione dei servizi universitari nell’ambito dell’area ospedaliera di Largo Barozzi, mediante l’aggiornamento degli impegni a suo tempo assunti con il Protocollo d’Intesa del 30.10.2008 sopra richiamato;

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tutto ciò premesso, tra:

- il Comune di Bergamo, nella persona del Sindaco [●]; - l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo, nella persona del Direttore

Generale [●]; - l’Università degli Studi di Bergamo, nella persona del Rettore Prof. [●];

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Articolo 1 – Premesse e allegati

1.1 Le premesse e gli allegati formano parte integrante e sostanziale del presente Protocollo d’intesa. Articolo 2 – Alienazione dell’attuale sede ospedaliera

2.1 L’Azienda Ospedaliera conferma l’impegno ad avviare le necessarie procedure di evidenza pubblica per l’alienazione dell’area dell’attuale sede ospedaliera. Detta procedura sarà esperita secondo quanto verrà stabilito nello stipulando Atto integrativo all’Accordo di Programma, promosso con D.G.R. n. [●] del [●].

Articolo 3 – Residenze universitarie

3.1 Il Programma Integrato di Intervento relativo alla riqualificazione dell’attuale sede ospedaliera (il “PII”) dovrà prevedere l’obbligo del soggetto attuatore di cedere gratuitamente al Comune, al momento della sottoscrizione della convenzione urbanistica del PII, un’area libera da fabbricati destinata alla realizzazione di residenze universitarie, con la relativa s.l.p. pari a mq. 10.000 (l’ “Area per Residenze”). In sede di cessione dell’Area per Residenze, il Comune indicherà l’Università quale terzo beneficiario di detta cessione. L’Area per Residenze verrà ceduta ai sensi dell’art. 46, comma 1, lettera a) della L.R. 12/2005 e verrà computata dal Comune ai fini nell’assolvimento della dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale generata dal PII, ai sensi della normativa urbanistica. La localizzazione e l’estensione dell’Area per Residenze saranno contenute nella proposta di PII che verrà presentata dal soggetto aggiudicatario della procedura di cui al precedente articolo 2 (“Soggetto Aggiudicatario”). 3.2 L’Università si impegna a progettare e realizzare, a propria cura e spese, sulla predetta Area, le residenze universitarie, per una s.l.p. di mq. 10.000, in tempi coerenti con la tempistica di attuazione del PII. Articolo 4 – Complesso sportivo universitario

4.1 Il PII dovrà prevedere la realizzazione di un complesso sportivo universitario della s.l.p. pari a mq. 5.000 (il “Complesso Sportivo”), su un’area che verrà ceduta gratuitamente al Comune, dal Soggetto Attuatore del PII medesimo, ai sensi dell’art. 46, comma 1, lettera a) della L.R. 12/2005. L’area del Complesso Sportivo verrà computata dal Comune ai fini nell’assolvimento della dotazione di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale generata dal PII, ai sensi della normativa urbanistica. La costruzione del complesso universitario avverrà, nel rispetto della vigente normativa in materia:

a cura del Comune di Bergamo e, in tal caso, il PII prevederà l’obbligo del Soggetto Attuatore di mettere a disposizione del Comune le risorse economiche per la

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realizzazione del Complesso, nell’ambito e nei limiti degli oneri di urbanizzazione e/o degli standard di qualità a carico del PII;

ovvero, in alternativa, a cura del Soggetto Attuatore del PII e, in tal caso, il costo realizzazione del medesimo Complesso verrà computato ai fini dell’assolvimento del cd. standard di qualità del PII.

La localizzazione del Complesso Sportivo, ivi compresa l’estensione della relativa area, nonché le modalità e i tempi di realizzazione, saranno contenuti nella proposta di PII che verrà presentata dal Soggetto Aggiudicatario. 4.2 Viene allegato al presente Protocollo sub 1 il layout del Complesso Sportivo, che costituisce una base di riferimento, suscettibile di modificazioni, per lo sviluppo della progettazione del Complesso medesimo ai fini della presentazione del PII. Nel caso in cui il Complesso Sportivo venga realizzato dal Comune, lo stesso procederà alla attuazione dell’intervento in tempi coerenti con la tempistica di attuazione del PII, definendo tempestivamente con l‘Università la specifica destinazione funzionale degli spazi. Nel caso in cui il Complesso Sportivo venga realizzato dal Soggetto Attuatore del PII, la specifica destinazione funzionale degli spazi del Complesso Sportivo verrà definita congiuntamente dal Comune e dall’Università con il Soggetto Attuatore del PII in sede di redazione della progettazione esecutiva dell’intervento, funzionale al rilascio del relativo titolo abilitativo alla costruzione. 4.3 Entro 60 giorni dal collaudo dei lavori, il Comune si impegna a mettere a disposizione dell’Università, che si impegna ad accettare, il Complesso Sportivo in concessione d’uso. L’atto di concessione regolamenterà tra l’altro:

- la durata della concessione, pari a 20 anni; - il canone annuo base di concessione, attualmente stimato in Euro 150.731, come da

documento allegato sub 2 al presente Protocollo, il cui esatto importo sarà stabilito in relazione alle effettive superfici realizzate;

- l’applicazione della riduzione parti al 70% del predetto canone base di concessione, ai sensi dell’art. 12 del vigente regolamento del Comune per le locazioni e concessioni di beni immobili comunali;

- la manutenzione ordinaria dell’immobile a carico dell’Università; - l’obbligo dell’Università di effettuare la gestione del Complesso sportivo, anche tramite

l’associazione “Centro Universitario Sportivo Bergamo”, nel rispetto della normativa vigente;

- le condizioni di uso dell’Complesso Sportivo da parte delle scuole, dei cittadini e delle società sportive del Comune di Bergamo;

- la facoltà di revoca della concessione in caso di inadempimento agli obblighi fissati nell’atto di concessione.

Articolo 6 – Obblighi di cooperazione

6.1 Le Parti nello svolgimento delle attività di rispettiva competenza si impegnano: a) a rispettare i termini concordati ed indicati nel presente Protocollo d’Intesa; b) ad utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in

particolare a strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti;

c) ad attivare ed utilizzare tutti gli strumenti e le risorse individuate nel presente atto; d) ad adottare, in spirito di leale collaborazione e buona fede, ogni misura idonea a pervenire

alla positiva e tempestiva conclusione delle attività previste nel Protocollo d’Intesa,

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all’approvazione, nei migliori tempi, del PII ed al perfezionamento dell’alienazione dell’area ospedaliera, impegnandosi a svolgere le attività a tal fine necessarie ed astenendosi da qualsiasi comportamento che possa compromettere e/o ritardare la realizzazione di detto scopo.

6.2 L’Azienda Ospedaliera si impegna a recepire le previsioni di cui ai precedenti articoli 3.1, 4.1 e 4.2 nella documentazione della procedura di gara per l’alienazione dell’attuale sede ospedaliera. Articolo 7 – Disposizioni finali

7.1 Qualora entro 24 (ventiquattro) mesi dalla sottoscrizione del presente Protocollo d’Intesa non venga indetta la gara per l’individuazione del soggetto acquirente dell’area dell’attuale sede ospedaliera, il medesimo Protocollo d’Intesa cesserà di avere efficacia e le Parti resteranno libere da ogni impegno assunto in relazione al contenuto degli accordi oggetto del presente atto. In tal caso, le Parti non avranno alcuna pretesa a qualsivoglia titolo le une dalle altre in relazione a detti accordi, impegnandosi, in ogni caso, a ricercare una nuova soluzione condivisa. 7.2 Il presente Protocollo sostituisce integralmente quello sottoscritto tra le medesime parti in data 30.10.2008, che pertanto a partire dalla data odierna deve intendersi privo di efficacia. Articolo 8 – Allegati

8.1 Si allegano al presente Protocollo, per costituirne parte integrante e sostanziale, i seguenti documenti: 1. Layout del Complesso Sportivo; 2. Documento di stima del canone relativo al Complesso Sportivo. Letto, firmato e sottoscritto il [●] in Bergamo.

Comune di Bergamo

Il Sindaco [●] __________________________

Università degli Studi di Bergamo

Il Rettore [●] __________________________

Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo

Il Direttore Generale [●] __________________________

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Allegato al punto 4   

CONVENZIONEtra

l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e

l'Università degli Studi di Bergamo

L'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, di seguito denominato "USR", con sede in Milano, nella persona del Direttore Generale ………,

e

l'Università degli Studi di Bergamo di seguito denominata "Università", con sede in Bergamo, nella persona del Rettore Prof. ……………..,

premesso che

a) l'USR ha tra i propri obiettivi istituzionali la promozione e la diffusione della cultura dell'inclusione delle persone con disabilità nei contesti scolastici nonché lo sviluppo e la realizzazione delle attività formative nell'ambito della disabilità e, in particolare, nei Disturbi Specifici di Apprendimento ai sensi dalla Legge 170/2010;

b) le Facoltà di Scienze della Formazione svolgono attività di ricerca, didattica e di alta formazione, nell'ambito della pedagogia speciale e della didattica speciale anche in riferimento ai Disturbi Specifici di Apprendimento;

c) il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e la Conferenza nazionale permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze della Formazione hanno sottoscritto in data 5 luglio 2011 un Accordo Quadro per l'attivazione di Master universitari sulla didattica e la psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento, al quale è allegato uno schema che specifica la struttura ed i contenuti del Master;

convengono e stipulano quanto segue

Articolo 1 L’Università attiva nell'a.a. 2011/2012, un Master universitario di I livello in ''Didattica e psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento", rivolto a dirigenti scolastici e a docenti delle scuole di ogni ordine e grado. Il Master, ai sensi del D.M. 270/04, prevede 1500 ore di impegno complessivo da parte dello studente, pari a 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) e si articola secondo la struttura allegata alla presente convenzione (Allegato 1).Al termine del Master, a coloro che avranno rispettato i vincoli minimi di frequenza previsti dall’Allegato 1 e superato l’esame finale, sarà rilasciato il Diploma di Master Universitario di I livello, fatto salvo quanto previsto al successivo articolo 2.

Articolo 2

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Il personale non in possesso del titolo di laurea potrà accedere al corso che, in questo caso, avrà valore di “corso di perfezionamento e aggiornamento professionale” ai sensi della L. 341/90 art. 6, comma 2, lettera c). Al termine del corso, a coloro che avranno rispettato i vincoli minimi di frequenza previsti dall’Allegato 1 e superato l’esame finale, sarà rilasciato un attestato di frequenza senza acquisizione di Crediti Formativi Universitari.

Articolo 3 Al fine di realizzare un'offerta formativa flessibile, che si adatti ai diversi bisogni formativi del personale della scuola, il Master è articolato in tre moduli, ciascuno equivalente a 20 CFU, corrispondenti rispettivamente a un livello 'base', 'intermedio' e 'avanzato'. La frequenza è obbligatoria.

Articolo 4 Almeno un quarto dei CFU di ciascun livello è dedicato a esperienze dirette, con finalità applicative delle cognizioni teoriche apprese, svolte nelle scuole sedi di servizio, o presso altre scuole o altre istituzioni del sistema formativo, ed in orario di servizio; l'impegno orario dei docenti sarà attestato dal Dirigente scolastico della scuola statale o dal coordinatore didattico della scuola paritaria. Per i Dirigenti scolastici statali l'impegno orario sarà attestato dal Direttore dell'USR o da un suo delegato. Per i coordinatori didattici delle scuole paritarie sarà attestato dal Legale Rappresentante dell'Ente Gestore. Le esperienze dirette di tirocinio si svolgeranno con la collaborazione di un tutor scolastico individuato d’intesa con il referente USR per i DSA. Per l’attività del tutor scolastico non è previsto alcun onere per l’Università e per l’USR.

Articolo 5 L’Università si impegna ad erogare attività didattiche e formative utilizzando innovative metodologie e tecnologie e-learning, avvalendosi di docenti qualificati. L’Università potrà avvalersi, ove necessario, dei contributi scientifici e dell'esperienza professionale di esperti in materia, anche attraverso associazioni accreditate ed istituti di ricerca. Fino a un massimo del 50%, l'attività didattica dei corsi può essere svolta per via telematica, anche mediante utilizzazione di apposito materiale didattico fornito dal Comitato Tecnico Nazionale, oppure elaborato dalle singole Università, in coerenza con le linee del medesimo Comitato.

Articolo 6 Il Master si svolge secondo quanto previsto dai vigenti regolamenti di Ateneo. L’USR potrà proporre, su richiesta dell’Università, esperti della materia per lo svolgimento di alcune attività didattiche.

Articolo 7 Al Master sono ammessi i docenti delle scuole statali e paritarie, i dirigenti scolastici delle scuole statali e i coordinatori didattici delle scuole paritarie, fino ad un massimo di 100 corsisti.

Articolo 8 L’USR raccoglie le domande di ammissione e fornisce all’Università l’elenco degli ammessi.

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Ove le richieste di ammissione superino i 100 posti previsti, l’USR predisporrà elenchi di ammissione secondo le priorità individuate al proprio interno, garantendo comunque la precedenza dei referenti provinciali DSA e dei componenti nuclei CTS (Centri Territoriali di Supporto). In caso di rinuncia di un candidato, si procederà allo scorrimento della graduatoria degli idonei, entro i limiti previsti dai vigenti regolamenti di Ateneo.

Articolo 9 L’Università potrà riconoscere i percorsi di studio universitari pregressi ovvero ulteriori esperienze formative, debitamente documentati dall'interessato, secondo le modalità e i limiti previsti dai vigenti regolamenti di Ateneo.

Articolo 10 Tutti gli adempimenti connessi all'iscrizione, alla frequenza, alla valutazione e al rilascio del Diploma del Master o dell’attestato del corso di perfezionamento e aggiornamento professionale per coloro che non sono in possesso della laurea sono a cura dell’Università. L'USR si impegna a diffondere l'informazione relativa al Master e alle modalità di iscrizione presso le scuole della Lombardia e a fornire all’Università l’elenco degli ammessi.

Articolo 11 Gli iscritti al Master sono considerati studenti universitari ai sensi dei vigenti regolamenti di Ateneo.

Articolo 12 L’Università, nel predisporre il piano orario delle lezioni, tiene conto per quanto possibile delle esigenze di servizio del personale della scuola partecipante al Master, privilegiando modalità intensive nei fine settimana e nei periodi in cui non si svolgono attività didattiche.

Articolo 13 Il Master è co-finanziato dal Ministero dell’Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con i fondi ex Lege 170/2010 per la formazione di docenti e dirigenti scolastici sui Disturbi Specifici di Apprendimento. Il Ministero trasferirà direttamente alla sede amministrativa dell’Università la somma di euro 30.000,00 (trentamila/00) per ciascun corso. Detto contributo deve essere destinato esclusivamente alla copertura delle spese relative alle attività didattiche del corso attivato sulla base della presente convenzione. Non è consentito alcun utilizzo per spese generali e/o di natura diversa, salvo una quota non superiore all'1% per spese di segreteria. Ai corsisti potrà essere richiesto un contributo pari ad euro 150,00 (centocinquanta/00).Nessuna spesa od onere sarà posto in capo all'USR.

Articolo 14 Gli impegni previsti nella presente convenzione saranno attuati a seguito della comunicazione del MIUR di accreditamento all'Università delle somme di cui al precedente articolo.

Articolo 15 L’Università si impegna a fornire al Ministero e, per conoscenza, all’USR, un rendiconto delle attività, ivi compreso il numero dei corsisti che hanno effettivamente frequentato e che hanno conseguito il diploma finale, e delle spese sostenute.

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Bergamo, ___________ Prot. n. _____________

Il Direttore II Rettore Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia dell'Università degli Studi di Bergamo

…………………… Prof. …………………….

_________________________ ___________________________

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Allegato 1 Programma attività didattiche Master Universitario di I livello / Corso di perfezionamento e aggiornamento professionale in Didattica e psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento

Primo modulo [20 CFU]

SSD DISCIPLINA CFU CONTENUTI

M-PSI/01M-PSI/04

I disturbi specifici di apprendimento: modelli e classificazioni dei DSA 5

-5 Difficoltà e disturbi di apprendimento -6 Tipi di dislessia -7 I principali modelli esplicativi -8 Memoria e apprendimento -9 Attenzione e apprendimento -10 Rapporto tra abilità e intelligenza

IUS/09 Quadro teorico e riferimenti normativi 3

-11 La legge 170/2010 -12 La normativa scolastica per le politiche inclusive e integrative -13 Decreto attuativo e Linee guida -14 Le interazioni istituzionali e le forme della loro attuazione -15 Il ruolo del Dirigente scolastico -16 Il ruolo e le funzioni dei docenti -17 Finalità educative e compiti formativi dei vari ordini e livelli di scolarità -18 Misure dispensative ed esonero -19 Certificazioni di merito e titolo legale degli studi -20 L'autonomia delle istituzioni scolastiche come potenziale strategico-operativo per l'approccio ai bisogni educativi speciali

MED/39 Rilevazione e diagnosi dei DSA 3

-21 I DSA: dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia -22 Gli strumenti per l'individuazione precoce del rischio di DSA -23 Riconoscimento di sintomi -24 Forme e strumenti di diagnosi -25 L'approccio clinico-terapeutico ai DSA-26 Ruolo e funzioni degli operatori sanitari

M-PED/03 Pedagogia e Didattica speciale (1) 5

-27 Principi e criteri metodologici di programmazione -28 Il Piano Didattico Personalizzato -29 Modalità di monitoraggio e verifica delle azioni educative e didattiche -30 La valutazione del percorso formativo, in itinere e finale -31 Principi di Didattica speciale nei DSA

Esperienze dirette (svolte a scuola, con certificazione delle attività da parte del Dirigente scolastico) e/o tirocinio con tutor presso Centri specializzati o scuole selezionate

4- Attività laboratoriali e di tirocinio pedagogico-didattiche (lavoro in classe con alunni affetti da DSA)

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Secondo modulo [20 CFU]

SSD DISCIPLINA CFU CONTENUTI

M-PED/03 Didattica speciale per la Scuola dell'Infanzia

- Sviluppo linguistico - Pregrafismo - Psicomotricità - Attività musicale e grafico-pittorica

Didattica speciale per la Scuola primaria

- Sviluppo linguistico - Grafica - Insegnamento e apprendimento della letto-scrittura - Calcolo mentale - Aritmetica

Uninsegnamento a scelta tra:

Didattica speciale per la Scuola Secondaria

- A) Discipline linguistiche - B) Discipline logico-matematiche - Abilità trasversali - Adolescenza e DSA

Didattica speciale per l'insegnamento della lingua straniera

10

- Corrispondenza fra elementi ortografici ed elementi fonologici, "mapping dilemma", rappresentazione metafonologica, ecc. - Processi di apprendimento della lingua straniera - Prove scritte e prove orali equipollenti

M-PED/03 M-PSI/01 M-PSI/04 Pedagogia speciale (2) 5

- La gestione della classe in presenza di DSA- Le strategie educativo-didattiche per il potenziamento degli apprendimenti - Il potenziamento e l'esercizio delle abilità, delle conoscenze e delle competenze come obiettivo didattico fondamentale - Forme e modalità di sostegno compensativo agli alunni con DSA - Tecniche di rinforzo cognitivo per la riduzione dei DSA - Supporti dispensativi alle azioni inclusive/integrative della scuola - Forme di Orientamento e di accompagnamento per il prosieguo degli studi in ambito universitario, dell'alta formazione e dell'istruzione tecnica superiore

Esperienze dirette (svolte a scuola, con certificazione delle attività da parte del Dirigente scolastico) e/o tirocinio con tutor presso Centri specializzati o scuole selezionate

5

- Attività laboratoriali pedagogico-didattiche (lavoro in classe con alunni affetti da DSA): strategie operative e documentazione

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Terzo modulo [20 CFU]

SSD DISCIPLINA CFU CONTENUTI

M-PED/03 Tecnologie per la disabilità 5

-55 Strumenti compensativi -56 Software -57 Strategie e tecnologie informatiche per l'autonomia nell'apprendimento

M-PED/03M-PSI/01M-PSI/04

Pedagogia speciale (3) 5

-58 Le moderne metodologie di ricerca -59 Eziologia dei disturbi -60 Metodologie e strumenti di valutazione -61 Caratteristiche e limiti degli approcci diagnostici-valutativi -62 Strumenti per la valutazione: prove MT, Batteria Tressoldi-Cornoldi; Prove PCR2, Prove TS -63 Attività di screening e identificazione dei "soggetti rischio" -64 Metodologia d'intervento riabilitativo: potenziamento fonologico; percettivo-motorio; Davis-Piccoli; linguistico generico; balance model; lessicale

Esperienze dirette (svolte a scuola, con certificazione delle attività da parte del Dirigente scolastico) e/o tirocinio con tutor presso Centri specializzati o scuole selezionate

5

- Dalla individuazione delle difficoltà apprenditive per DSA alla rieducazione scolastica: strategie organizzative, strumenti operativi, ecc.

Prova finale 5

Totale 60

Ogni CFU è da intendersi equivalente a 6 ore di didattica.

Per le Esperienze dirette (svolte a scuola, con certificazione delle attività da parte del Dirigente scolastico) e/o tirocinio con tutor, ogni CFU si intende equivalente a 10 ore di laboratorio.

Il vincolo minimo di frequenza al master/corso è pari al 75% delle ore di attività didattica.

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Allegato al punto 6

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

N. ORE DOCENZA

COSTO ORARIO DOCENZA COSTO TOTALE

€ 0,00

€ 80,00 € 0,00

€ 60,00 € 0,00

€ 60,00 € 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

€ 0,00

Nome Master/cdp

Contributo d'iscrizione

Numero minimo di posti disponibili per l'iscrizione

Facoltà/Centro

Nome del Direttore

TOTALE USCITE

DIFFERENZA TRA ENTRATE E USCITE

Tutor corso (d'aula, didattico, tecnico)

Materiali di consumo (stampe ecc.)

Quota copertura attività di lancio e promozione corsi Alta Formazione (organizzazione eventi, pubblicità, volantini, ecc.) (6%)

Quota copertura costi di struttura (personale centro attività post laurea e aule) (6%)

di cui con borse di studio

Contributo derivante dalle iscrizioni calcolato sul numero minimo di allievi previsto

Finanziamenti esterni (specificare ente)

TOTALE ENTRATE

min. 60,00 orarie max 160,00 orarie

min. 60,00 orarie max 160,00 orarie

min. 80,00 orarie max 200,00 orarie

Codocenza

DESCRIZIONE SPESA

Direzione, progettazione e coordinamento

Docenza in presenza

Docenza in FAD

Organizzazione di eventi associati (cerimonie di chisura, eventi intermedi, convegni ecc.)

Rimborsi spese e viaggi (per direttore, tutor, coordinatori e docenti)

Aperture straordinarie

min. 5.000,00 max 18.000,00 per Master min. 3.000,00 max 8.000,00 per CdP

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1

ALLEGATO AL PUNTO 9

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

REGOLAMENTO PER LA CREAZIONE DI SPIN OFF

DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

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2

REGOLAMENTO PER LA CREAZIONE DI SPIN OFF DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO

TESTO VIGENTE

Art. 1 Definizione e principi generali

1. L’Università degli Studi di Bergamo, di seguito “Università”, in conformità alle vigenti norme ed ai principi dettati dal proprio Statuto, favorisce la costituzione di società di capitali aventi come finalità lo sfruttamento, su base imprenditoriale, di brevetti, invenzioni o ritrovati scaturiti dalla ricerca universitaria.

Non sarà autorizzata la costituzione di società che prevedono attività di ricerca o consulenza in concorrenza con le modalità già previste a favore dell’Università.

L’attività di tali società dovrà quindi rientrare di norma nella logica della ingegnerizzazione e commercializzazione dell’oggetto delle invenzioni o dei ritrovati.

2. Sono “spin off dell’Università di Bergamo” quelle società alle quali l’Università partecipa come socio. 3. Sono “spin off accademici” le società nelle quali l’Università non ha una quota di partecipazione e che sono costituite da personale docente, ricercatore e tecnico-amministrativo dipendente dell’Università.

Art. 2

Soci proponenti ed altri partecipanti

1. La proposta di società spin off può essere formulata da uno o più dipendenti dell’Università che abbiano partecipato all’attività di ricerca da cui deriva lo spin off.

2. Oltre ai soci proponenti, può partecipare al capitale sociale ogni altra persona fisica o giuridica, nel rispetto delle vigenti norme di legge.

Art. 3 Partecipazione dell’Università

1. La partecipazione dell’Università nello spin off non potrà superare il 20% del capitale sociale, salvo che il Consiglio di Amministrazione dell’Università non disponga diversamente ricorrendo particolari motivi di convenienza o opportunità.

REGOLAMENTO PER LA CREAZIONE DI SPIN OFF DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BERGAMO

MODIFICHE PROPOSTE

(Sono riportate in grassetto ed in corsivo le parti da aggiungere)

Art. 2 Soci Soggetti proponenti ed altri

partecipanti 1. La proposta costituzione di società spin off può essere formulata avvenire per iniziativa dell’Università o di da uno o più dipendenti dell’Università che abbiano partecipato all’attività di ricerca da cui deriva lo spin off.

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3

2. E’ condizione essenziale per la partecipazione dell’Università allo spin off che lo Statuto della Società preveda che: a) le deliberazioni assembleari aventi ad oggetto variazioni del capitale sociale, modifiche della compagine societaria o all’oggetto sociale, diritto di recesso in caso di dissenso siano efficaci solo se approvate dall’Università; b) la partecipazione dell’Università, pur mantenendo il diritto di voto, sia privilegiata in caso di liquidazione e di rimborso delle quote e sia postergata in caso di riduzione del capitale sociale per perdite; c) la società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione di almeno tre membri dei quali almeno uno nominato dall’Università; d) la nomina di almeno un Sindaco da parte dell’Università, qualora venga nominato il Collegio sindacale e del Revisore, qualora l’organo collegiale non sia obbligatorio per legge; e) il diritto di prelazione per i soci dello spin off, compresa l’Università, da esercitarsi in proporzione alla partecipazione detenuta in caso di trasferimento a qualunque titolo delle azioni o quote; f) l’obbligo per i soci di acquisire, in proporzione delle rispettive quote, la quota di partecipazione dell’Università in caso di suo recesso al prezzo che sarà determinato sulla base del valore del patrimonio netto alla data di recesso, e comunque ad un prezzo non inferiore al valore nominale della partecipazione.

Art. 4 Partecipazione del personale

1. Il personale docente e/o ricercatore a tempo pieno proponente l'attivazione di uno spin off: a) può chiedere l'autorizzazione, con diritto al mantenimento in servizio, allo svolgimento di attività anche retribuita a favore dello spin off, purché non trattasi di lavoro subordinato e comunque nel rispetto dei limiti di cui al successivo comma. L’autorizzazione, una volta concessa, si rinnova automaticamente per il periodo di mantenimento della partecipazione dell’Università allo spin off, salvo che siano intervenute variazioni rispetto all’autorizzazione originaria;

b) può essere nominato componente del Consiglio di amministrazione dello spin off.

1. Il personale docente e/o ricercatore a tempo pieno proponente l'attivazione di uno spin off che partecipa ad una società spin offa) può chiedere l'autorizzazione, con diritto almantenimento in servizio, allo svolgimento di attività anche retribuita a favore dello spin off, purché non trattasi si tratti di lavoro subordinato e comunque nel rispetto dei limiti di cui al successivo comma. L’autorizzazione, una volta concessa, si rinnova automaticamente per il periodo di mantenimento della partecipazione dell’Università allo spin off,previsto al successivo art. 7, comma 5, salvo che siano intervenute intervengano variazioni rispetto all’autorizzazione originaria;

b) eliminare il paragrafo

Riformulare il comma 2, con i seguenti

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4

2. Il docente e/o ricercatore a tempo pieno può svolgere le attività di cui al comma 1 del presente articolo a condizione che il loro svolgimento non contrasti con il regolare e diligente svolgimento delle sue funzioni didattiche e di ricerca. Il Preside della Facoltà di appartenenza del docente o ricercatore e il Direttore del Dipartimento di afferenza vigilano sul rispetto di quanto qui previsto. In ipotesi di sopravvenuta incompatibilità tra lo svolgimento di detta attività a favore dello spin off e le funzioni didattiche e di ricerca, su richiesta del Rettore, il docente o ricercatore, deve immediatamente cessare lo svolgimento dell'attività o optare per il tempo definito ovvero, qualora la normativa vigente lo richieda per il ruolo ricoperto, chiedere ed ottenere di essere collocato in aspettativa senza assegni.

3. Il docente e/o ricercatore e/o assegnista di ricerca socio può assumere la carica di Amministratore delegato o Presidente nello spin off previa autorizzazione del Rettore, che tenga conto della compatibilità di tale carica con il regolare e diligente svolgimento delle funzioni didattiche e di ricerca. Il docente e/o ricercatore che assuma la carica di Presidente o di Amministratore delegato senza la prevista autorizzazione del Rettore, sarà posto d'ufficio in regime di aspettativa senza assegni per l’intera durata della carica assunta, a decorrere dalla data di inizio di tale attività. 4. Lo svolgimento di attività in concorrenza con quella di ricerca e consulenza svolta dalle Strutture dell'Università, ai sensi delle norme interne in materia di prestazioni conto terzi da parte dello spin off costituisce motivo di incompatibilità alla partecipazione societaria ed alla attività di collaborazione di tutto il personale universitario. 5. Il personale docente e/o ricercatore a tempo pieno ed i dipendenti universitari che, successivamente alla costituzione di uno spin off, intendano svolgere attività retribuita a favore dello stesso anche assumendo la veste di socio d’opera, devono chiedere l'autorizzazione al Rettore. L’autorizzazione implica l’applicazione delle disposizioni di cui ai commi precedenti del presente articolo.

6. Per il personale docente e ricercatore a tempo definito non è necessaria alcuna autorizzazione, fatto salvo comunque il divieto di concorrenza con le attività dell'Ateneo e la compatibilità con i doveri didattici e di ricerca previsti per il tempo definito.

commi: 2. Lo svolgimento dell’attività a favore

della società spin off non deve porsi in contrasto con il regolare e diligente svolgimento delle funzioni connesse al rapporto di lavoro con l’Università. 3. Nell’ipotesi di sopravvenuta incompatibilità tra lo svolgimento di detta attività a favore dello spin off e le funzioni didattiche e di ricerca, il docente o ricercatore, deve dare immediata comunicazione al Rettore e cessare lo svolgimento dell'attività o optare per il tempo definito ovvero, qualora la normativa vigente lo richieda per il ruolo ricoperto, chiedere ed ottenere di essere collocato in aspettativa senza assegni. 4. Il Responsabile della struttura di afferenza del docente e/o ricercatore, vigila sul rispetto di quanto previsto ai precedenti commi. 5.

Eliminare il comma 4.

6. Il personale docente e/o ricercatore a tempo pieno ed i dipendenti universitari che, successivamente alla costituzione di uno spin off, intendano intenda svolgere attività retribuita a favore dello stesso anche assumendo la veste di socio d’opera, devonodeve chiedere l'autorizzazione al Rettore. L’autorizzazione implica l’applicazione delle disposizioni di cui ai commi precedenti del presente articolo.

7.

8.

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5

7. Il personale tecnico-amministrativo può svolgere a favore dello spin off attività retribuita, anche assumendo la veste di socio d’opera, purché al di fuori dell'orario di lavoro, previa autorizzazione del Rettore, sentito il Direttore Amministrativo. 8. Il personale tecnico amministrativo può essere, altresì, nominato componente del Consiglio di Amministrazione dello spin off, purché ciò risulti compatibile con l'esatto e puntuale svolgimento delle sue mansioni a favore dell'Università, secondo quanto verificato dal Responsabile della struttura di appartenenza. Al fine della verifica il dipendente deve comunicare la propria nomina al Rettore. 9. I titolari di assegni di ricerca, previa autorizzazione del Direttore di Dipartimento, sentito il docente responsabile della ricerca, possono svolgere a favore dello spin off attività retribuita, purché non si configuri un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato, fatto salvo quanto previsto in materia da specifiche norme. 10. I dottorandi di ricerca possono svolgere a favore dello spin off attività sia retribuita che non retribuita, previa autorizzazione del Rettore, sentito il Collegio dei docenti del dottorato. 11. Gli allievi dei corsi di specializzazione possono svolgere a favore dello spin off attività sia retribuita che non retribuita, purché al di fuori dell'attività formativa, fatto salvo quanto previsto da norme specifiche in materia. 12. Al termine di ciascun esercizio sociale, il personale dipendente che partecipi a qualunque titolo allo spin off deve comunicare all'Università i dividendi, i compensi e le remunerazioni a qualunque titolo percepiti dallo spin off. 13. La remunerazione per l'attività a qualunque titolo prestata dal socio a favore dello spin off non può in nessun caso eccedere quanto praticato usualmente sul mercato in situazioni analoghe, né deve costituire strumento per l'attribuzione al socio di vantaggi, diretti o indiretti, derivanti dal controllo della società o comunque strumento di discriminazione o di pregiudizio nei confronti degli altri soci o terzi. Il collegio dei sindaci dello spin off vigilerà sul rispetto di tale norma e ne riferirà annualmente all’Università nella relazione prevista al successivo art. 6, comma 4a. 14. L'Università provvede alla verifica del rispetto di quanto previsto nel presente articolo, anche mediante richiesta di informazioni scritte allo spin off.

9.

10.

11.

12.

13.

Riformulare il comma 13, con il seguente: 14. Il rapporto di lavoro con l’Università non deve costituire strumento per l’attribuzione al socio appartenente alla categoria del personale docente o ricercatore di vantaggi diretti o indiretti, consistenti nell’esercizio di strumenti di discriminazione o di pregiudizio nei confronti degli altri soci.

15.

Art. 5

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6

Incompatibilità e conflitto di interessi 1. Il Rettore, il Prorettore per la ricerca, i Direttori di Dipartimento e dei Centri di Ateneo, i membri del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, i professori ed i ricercatori membri del Nucleo di Valutazione e delle Commissioni di Ateneo in materia di ricerca, valutazione della ricerca e trasferimento tecnologico, non possono assumere cariche direttive e amministrative nelle società aventi caratteristiche di spin off.

2. E’ fatto espresso divieto al personale che partecipa a società spin off di svolgere attività in concorrenza con quella all’Ateneo di appartenenza. 3. Lo svolgimento da parte della società spin off di attività in concorrenza con quelle di ricerca e consulenza svolte dalle strutture dell’Università ai sensi delle norme interne in materia di prestazioni conto terzi, costituisce motivo di incompatibilità alla partecipazione societaria ed alla attività di collaborazione di tutto il personale universitario; conseguentemente il personale coinvolto dovrà cessare ogni forma di collaborazione con la Società spin off. 4. Il personale interessato è tenuto a comunicare tempestivamente all’Università, eventuali situazioni di conflitto di interesse, effettive o potenziali, che possono determinarsi nello svolgimento dell’attività a favore della società interessata. 5. Eventuali partecipazioni dello spin off ad altre società dovranno essere autorizzate con deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Università. 6. Nel caso in cui lo spin off stipuli contratti con strutture dell’Università ed il responsabile scientifico del contratto per l’Università coincida con uno dei soci, i contratti stessi devono essere sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione che ne disciplinerà la modalità di gestione. 7. I Responsabili delle Strutture di ricerca dell’Ateneo sono tenuti a vigilare sul rispetto di quanto previsto nel presente articolo ed a segnalare al Rettore eventuali situazioni di incompatibilità e conflitto di interesse che dovessero riscontrare nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.

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7

Art. 5 Procedura di costituzione dello spin off

1. I soggetti proponenti devono trasmettere al Rettore il progetto di attivazione dello spin off dell'Università che dovrà contenere: a) una dichiarazione motivata con la quale la Struttura o le Strutture di afferenza dei proponenti riconoscono la validità tecnico-scientifica della proposta di spin off e la approvano; b) la proposta di statuto della società;

c) il business plan della società; d) il personale proponente coinvolto; e) l’elenco dei beni e servizi richiesti all’Ateneo; f) la proposta di distribuzione delle quote di partecipazione al capitale. 2. Il progetto di costituzione dello spin off è approvato dal Consiglio di Amministrazione dell'Università, sentito il Senato Accademico; 3. Prima dell'inizio dell'attività la nuova società viene iscritta all'Albo degli spin off tenuto dall'Università.

Riformulare l’art. 5 con il seguente:Art. 6

Procedura di costituzione dello spin off 1. La proposta di costituzione di una società spin off deve essere corredata da un progetto imprenditoriale contenente: a) gli obiettivi; b) il piano finanziario; c) le prospettive economiche e il mercato di riferimento; d) il carattere innovativo del progetto; e) le qualità tecnologiche e scientifiche del progetto; f) la descrizione dei ruoli e delle mansioni dei professori e dei ricercatori coinvolti, con la previsione dell’impegno richiesto a ciascuno per lo svolgimento delle attività di spin off, al fine di consentire al Consiglio di Amministrazione di valutare la compatibilità con la disciplina appositamente definita dall’Ateneo ai sensi del comma 9, dell’articolo 6 della Legge 30.12.2010, n. 240; g) le modalità di partecipazione al capitale e la definizione della eventuale quota di partecipazione richiesta all’Ateneo; h) gli aspetti relativi alla regolamentazione della proprietà intellettuale, resi compatibili con la disciplina in materia prevista dall’Ateneo. i) l’elenco dei beni e servizi richiesti all’Ateneo. 2. Le Strutture scientifiche di afferenza dei proponenti dovranno deliberare in ordine a quanto previsto al precedente comma 1, lett. d) - e) - f) al fine di valutare la validità tecnico-scientifica della proposta di spin off e permettere agli Organi di Ateneo di valutare la compatibilità con gli impegni istituzionali di docenti e ricercatori coinvolti. 3. Nel caso in cui si preveda la partecipazione dell’Università alla società spin off, dovrà essere presentato anche lo schema di Statuto conforme a quanto previsto dall’art. 3 del presente Regolamento. 4. La proposta di costituzione della società è approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Università, a maggioranza dei suoi componenti, previo parere favorevole del Senato Accademico. 5. Non possono partecipare alle deliberazioni relative alla costituzione delle imprese spin off i proponenti delle specifiche iniziative.

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Art. 6 Spin off accademici

1. Il personale dipendente che intenda costituire o partecipare a spin off accademici deve rispettare le seguenti disposizioni: a) richiedere al Rettore l'autorizzazione a costituire una società o a parteciparvi, evidenziando il ricorrere dei requisiti di cui al precedente art. 1. A tal fine dovrà presentare al Rettore i documenti previsti dall’art. 5, comma 1, lett. a), b), d) ed e). b) richiedere, per ciascun anno, l'autorizzazione al mantenimento in servizio, sotto il vincolo del diligente svolgimento dell'attività didattica e di ricerca, e l'autorizzazione a percepire compensi dallo spin off per l'attività svolta, con le modalità previste per il rilascio dell'autorizzazione al conferimento di incarichi retribuiti esterni. Il Preside della Facoltà di appartenenza e il Direttore del Dipartimento di afferenza del docente o ricercatore socio vigilano sul rispetto di quanto qui previsto. Qualora venga meno, per qualsivoglia motivo, la compatibilità tra lo svolgimento di detta attività a favore dello spin off e le funzioni didattiche e di ricerca, su semplice richiesta del Rettore, il docente o ricercatore socio, a meno che non chieda di essere collocato in aspettativa senza assegni, ovvero opti per il tempo definito, deve immediatamente cessare lo svolgimento dell'attività a favore dello spin off, salvo in ogni caso il diritto di conservare la propria partecipazione sociale; c) il personale tecnico amministrativo deve richiedere l'autorizzazione al Rettore a svolgere attività ed a percepire compensi dallo spin off secondo la disciplina di cui al precedente art. 4, comma 8; d) tutto il personale dipendente dell’Università è tenuto al rispetto del divieto di attività in concorrenza, così come disposto all’art. 4, oltre che all’esatto adempimento delle proprie funzioni.

Art. 7 Rapporti tra Università e spin off

1. I rapporti tra l'Università e lo spin off saranno regolati da apposita convenzione che disciplinerà l'utilizzo della proprietà intellettuale, del personale e degli spazi e attrezzature. 2. L’Università potrà conferire direttamente allo spin off su base convenzionale o anche a titolo di conferimento soci, i diritti di sfruttamento dei brevetti depositati a proprio nome. Per gli spin off accademici tale conferimento potrà avvenire anche contestualmente all’approvazione dello spin off.

Abrogare l’articolo in quanto già ricompreso negli altri articoli.

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3. Eventuali partecipazioni dello spin off ad altre società dovranno essere autorizzate con deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell’Università. 4. Nel caso in cui lo spin off stipuli contratti con strutture dell’Università ed il responsabile scientifico del contratto per l’Università coincida con uno dei soci, i contratti stessi devono essere sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione che ne disciplinerà la modalità di gestione.

5. La permanenza dello spin off all'interno delle strutture dell'Università non potrà di norma eccedere i 3 anni. Detto periodo potrà essere prorogato, ricorrendo particolari ragioni di convenienza o opportunità, a condizioni da definirsi da parte del Consiglio di Amministrazione dell'Università. 6. Alla scadenza del periodo indicato al comma precedente, il personale interno all’Università sarà soggetto alla norma ordinaria in relazione alla possibilità di svolgere attività extralavorative.

Art. 8 Autorizzazione all'utilizzo del logo

1. Allo spin off può essere concesso l'utilizzo anche gratuito del nome e del logo dell'Università sulla base di un apposito contratto di licenza. 2. Il contratto di licenza dovrà prevedere: a) che lo spin off garantisca e tenga indenne l'Università da qualsivoglia responsabilità derivante dall'utilizzo del logo; b) condizioni di anticipata risoluzione o revoca della autorizzazione all'utilizzo dello stesso. La revoca e la risoluzione operano automaticamente qualora l’Università cessi di essere socia dello spin off.

Art. 9 Norme finali e transitorie

1. Il presente Regolamento entra in vigore alla data del decreto rettorale di promulgazione.

Eliminare i commi 3 e 4 già ricompresi nell’art. 5 e introdurre i seguenti commi già previsti dall’art. 8: 3. Allo spin off può essere concesso l'utilizzo anche gratuito del nome e del logo dell'Università sulla base di un apposito contratto di licenza. 4. Il contratto di licenza dovrà prevedere: a) che lo spin off garantisca e tenga indenne l'Università da qualsivoglia responsabilità derivante dall'utilizzo del logo; b) condizioni di anticipata risoluzione o revoca della autorizzazione all'utilizzo dello stesso. La revoca e la risoluzione operano automaticamente qualora l’Università cessi di essere socia dello spin off oppure alla scadenza del termine previsto dal successivo comma 5 del presente articolo.

Abrogare l’articolo in quanto già ricompreso nell’Art. 7

Art. 8

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1   Strictly Confidential   

 

Allegato al punto 13

Human Factors and Technology in Healthcare Institute

Best Practice Research Center

Premessa

Si vuole istituire presso l’Università degli Studi di Bergamo un Centro di Ateneo in ambito

sanitario avente l’obiettivo di sviluppare conoscenze che contribuiscano a migliorare la

natura e la fruibilità dei servizi sanitari, sociosanitari e assistenzial

Il centro si porrà come punto di incontro delle eccellenze che contraddistinguono

l’Ateneo ed il nostro territorio in ambito sanitario, sociosanitario, sanitario tecnologico,

gestionale e nelle scienze alla persona.

Obiettivi

Le principali conoscenze che il centro vuole sviluppare a supporto del miglioramento

delle scienze mediche, infermieristiche e delle cure al cittadino ruotano attorno al

contributo transdisciplinare fra tradizione umanistica e scienze sociali, da un lato, e

competenze cliniche e saperi organizzativi, evoluzione tecnologica dall’altro, al fine di

favorire un approccio di qualità negli studi sulla salute

La pervasività delle nuove tecnologie, le differenti gestioni organizzative, i molteplici saperi

e pratiche cliniche hanno un impatto su molti aspetti del processo di cura; intervengono

sulla progressione scientifica delle cure erogate grazie al miglioramento delle tecniche e

delle prassi mediche, modificano le modalità di organizzazione e gestione delle risorse

disponibili, favoriscono l’apprendimento e lo sviluppo di cure ed il learning a distanza,

condizionano il rapporto tra medico e paziente, tra il paziente e la malattia stessa.

Il Centro intende perseguire il raggiungimento di obiettivi di eccellenza tramite un forte

orientamento all’internazionalizzazione in riferimento alle collaborazioni e ai programmi di

scambio e formazione dei team di ricercatori, coerentemente con la linea strategica già

adottata dall’Ateneo stesso.

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2   Strictly Confidential   

 

Il centro si ispira a centri di eccellenza quali, per l’Italia, Endocas dell’Università di Pisa. A

livello internazionale il riferimento può essere il centro denominato “Human Factors and

Technology Research” della University of Maryland School of Medicine o l’Hasting Center.

Tematiche generali

Gli aspetti sopra richiamati sono tra loro intrinsecamente connessi e giustificano uno sforzo

di analisi aggregata e transdisciplinare. Le tematiche oggetto di analisi sono spesso

trasversali rispetto alle specifiche branche della medicina, delle scienze infermieristiche e

delle scienze umane. Per tale motivo i progetti possono svilupparsi inizialmente su

specifiche specializzazioni/percorsi di cura per poi estenderne i benefici adattando

modelli culturali, soluzioni tecnologiche, modelli organizzativi anche ad altri ambiti di

applicazione.

In sintesi è possibile caratterizzare i progetti di ricerca in relazione agli aspetti ad agli

ambiti applicativi. I principali aspetti tipicamente affrontati sono:

Evoluzione organizzativa. Impatto delle nuove tecnologie sulla qualità del servizio,

analisi e trattamento dei dati, costo e organizzazione dei servizi (Health tecnology

assessment);

Evoluzione delle professioni. Impatto delle trasformazioni giuridiche, economiche e

sociali nella formazione dell’identità professionali degli operatori sanitari: medici,

infermieri, assistenti di base, operatori sociosanitari.

Evoluzione della pratica clinica. Sviluppo di metodologie matematico-statistiche e

tecnologie informatiche, meccatroniche e biomediche a supporto delle pratiche

diagnostiche, prognostiche e terapeutiche (medicina quantitativa). Sviluppo del

concetto di “sanita' predittiva” (Predictive Healthcare) mediante metodi di

simulazione. Supporto alle decisioni mediche. Design e Engineering dei dispositivi

biomedici a supporto delle nuove prassi: sviluppo di device e di sistemi di

simulazione;

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3   Strictly Confidential   

 

Evoluzione dei servizi alla persona. Comunicazione e depersonalizzazione delle

cure. Qualità della vita ed integrazione nella società. Le culture della formazione in

sanità.

Evoluzione della ricerca transdisciplinare sulla salute che valorizzare il potenziale

tecnologico, economico e organizzativo di una struttura, integrandolo con le

peculiarità sociali e culturali che tale contesto sviluppa.

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4   Strictly Confidential   

 

Con riferimento agli ambiti applicativi, gli stessi saranno decisi in accordo con gli indirizzi

strategici degli istituti partner e coerentemente con i bisogni espressi dal territorio. Si citano

ad esempio alcune aree che si ritengono di potenziale rilevanza strategica:

- Servizi al territorio, tecnologia e organizzazione a supporto della gestione delle

urgenze/emergenze, gestione continua del processo e diagnosi a distanza.

- Tecnologie diagnostiche e prognostiche: informatizzazione, gestione di data-base,

imaging medico.

- Percorsi di cura specifici: ad esempio oncologico/trapiantologico/cardiologico.

- Target pazienti specifici : ad esempio le specificità delle cure a bambini e anziani.

- Relazione tra evoluzione tecnologica e pratiche gestionali e di valutazione dei costi

- Analisi e sviluppo dei modelli di continuità terapeutica.

- Analisi e supporto nella gestione dei malati cronici

- Studio delle implicazioni educative e sociali della medicalizzazione della vita

Le fasi dello sviluppo delle attività del Centro (Triennio 2012 – 2014)

Per la messa a regime del nuovo Centro sono prevedibili tre fasi. In una prima fase si

individueranno le aree di indirizzo strategico all’interno delle quali avviare specifici

progetti di analisi.

La seconda fase prevede lo studio, lo sviluppo ed il perfezionamento delle soluzioni

gestionali, culturali e tecnologiche in grado di migliorare le prassi mediche, le scelte

organizzative ed i mezzi a supporto del paziente. Si avvieranno ricerche su commessa

coinvolgendo giovani ricercatori sotto la supervisione di esperti proposti dal Comitato

Scientifico.

In una terza fase è prevedibile da un lato l’allargamento dei risultati ad altri ambiti di

applicazione e dall’altro un’attività didattico formativa che, sfruttando i risultati della

ricerca e le tecnologie sviluppate consenta la formazione del personale medico sanitario.

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5   Strictly Confidential   

 

Potenziali progetti da avviare al primo anno

Coerentemente con le aree tematiche precedentemente delineate, di seguito è

evidenziato un set, non esclusivo, di progetti specifici che potrebbero essere avviati in

questo primo anno di sperimentazione:

La comunicazione della diagnosi al paziente e la relazione medico-paziente

durante la terapia

Le opzioni di cura a distanza, sviluppo di device per l’home care, la diagnostica in

remoto, anche rispetto ad un network di possibili istituzioni satelliti

Utilizzo delle potenzialità dei dati massivi messi a disposizione dalle nuove

tecnologie: trattamento e analisi statistiche sui dati genetici

L’organizzazione delle eccellenze nelle cure pediatriche

Management ed ottimizzazione dei processi in un’azienda ospedaliera:

l’integrazione in medicina delle informazioni prodotte dai sistemi di controllo di

gestione ed il projet management

Il ruolo dei fattori di comorbilità nelle cardiopatie, la predizione dell’outcome e

l’integrazione dei risultati nelle prassi mediche

La validazione di device medici innovativi: il progetto dei rilevatori integrati

nell’abbigliamento nell’area cardiologica

Dimissioni appropriate, continuità terapeutica e rete riabilitativa e sociale;

Le culture della formazione in sanità: formazione continua medica e infermieristica

L’integrazione tra servizio medico-sanitario e promozione della salute in contesto e in condizioni limite: medicina d’emergenza, riabilitazione, grave marginalità sociale, detenzione, conflitto;

La psicologia ospedaliera, la gestione delle dimensioni comunicative e delle dimensioni emotive di fronte alle nuove variabili culturali;

La gestione dei conflitti, le tutele, le strategie riconciliative nella relazione tra operatori sanitari, persone malate e familiari.

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24129 Bergamo, via Salvecchio 19 Cod. Fiscale 80004350163 P.IVA 01612800167

ALLEGATO AL PUNTO 14

CONVENZIONE DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA NELL’AMBITO DEL CENTRO DI RICERCA UNIVERSITARIO DENOMINATO “HUMAN FACTORS AND TECHNOLOGY IN HEALTHCARE (HTH)”

TRA

L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO con sede in Bergamo, Via Salvecchio. rappresentata dal Rettore ……………….. domiciliato per la carica presso la sede dell’Università di Bergamo, nel prosieguo indicata anche come “Università”

E

L’AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO con sede legale in Bergamo, Largo Barozzi, 1, rappresentata dal Direttore Generale ………….., domiciliato per la carica presso la sede ospedaliera, nel prosieguo indicata anche come “Azienda ospedaliera”

PREMESSO

che l’Università degli Studi di Bergamo, nell’ambito della propria attività di ricerca, intende costituire un Centro di ricerca in ambito sanitario, che integri le competenze di tipo ingegneristico, economico-gestionale e sociale presenti nell’Ateneo;

che l’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo, rappresenta un centro di eccellenza nella cura e nella ricerca in diversi ambiti specialistici dell’area sanitaria;

che l’Azienda ospedaliera ha al proprio interno la Fondazione per la ricerca “Ospedale Maggiore di Bergamo”, deputata all’elaborazione e promozione di programmi di ricerca biomedica;

che l’Università e l’Azienda ospedaliera intendono collaborare per sviluppare progetti di ricerca all’interno del costituendo Centro di ricerca universitario;

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1 Costituzione e scopo del Centro

L’Università e l’Azienda ospedaliera intendono attivare un percorso di collaborazione scientifica all’interno di un Centro di ricerca in ambito sanitario, da costituire presso l’Università, denominato “Human factors and technology in healthcare (HTH)”.

Gli scopi e le finalità del Centro sono quelli di sviluppare conoscenze che possano migliorare la natura e la fruibilità dei servizi medico-sanitari e saranno meglio definite e individuate dal Comitato di indirizzo previsto al successivo art. 5.

Il Centro verrà costituito ed opererà secondo quanto previsto dal Regolamento di Ateneo dei Centri di ricerca e di servizio.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

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24129 Bergamo, via Salvecchio 19 Cod. Fiscale 80004350163 P.IVA 01612800167

2

Art. 2 Impegni dell’Università

L’Università si impegna a: - provvedere alla costituzione ed alla gestione amministrativa ed organizzativa del Centro; - mettere a disposizione uno spazio per le attività del Centro presso il proprio edificio collocato

all’interno del Parco Scientifico "Kilometro Rosso"; - permettere l’utilizzo delle strutture di documentazione, di ricerca e di servizio presenti presso

l’Ateneo;- mettere a disposizione le competenze sviluppate nelle diverse strutture di ricerca, con particolare

riferimento agli ambiti ingegneristico, economico-gestionale e delle scienze della persona.

Art. 3 Impegni dell’Azienda ospedaliera

L’Azienda ospedaliera si impegna a: - partecipare al Comitato Scientifico del Centro; - mettere a disposizione le competenze sviluppate all’interno dell’Azienda con particolare riferimento

agli ambiti medico-sanitari; - permettere l’utilizzo delle strutture di documentazione e di ricerca presenti presso l’Azienda

Ospedaliera.

Art. 4 Modalità di finanziamento del Centro

Il Centro potrà finanziarsi attraverso donazioni e commesse da parte di soggetti esterni interessati alle attività in esso sviluppate.

Potrà altresì acquisire finanziamenti attraverso la presentazione di progetti in risposta a bandi pubblici e privati, con particolare attenzione a quelli del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ed a quelli europei.

L’Università e l’Azienda ospedaliera valuteranno volta per volta la possibilità e l’opportunità di partecipare al cofinanziamento per le iniziative intraprese.

Art. 5 Comitato di indirizzo

Le parti convengono di istituire un Comitato di indirizzo presieduto dal Rettore dell’Università o suo delegato così composto: - Rettore dell’Università o suo delegato - Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera o suo delegato - un membro nominato da ciascuna parte.

Tale Comitato provvederà a definire le linee di indirizzo strategico del Centro e monitorare l’andamento complessivo dell’attività e della collaborazione in atto.

Art. 6 Durata

La presente Convenzione ha la durata di tre anni a partire dalla data di stipula.

Alla scadenza le parti potranno valutare i presupposti per la prosecuzione della collaborazione previa sottoscrizione di una nuova convenzione.

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3

Art. 7 Sicurezza ed assicurazioni

Ciascuna parte provvederà alle coperture assicurative di legge del proprio personale che, in virtù della presente convenzione, sarà chiamato a frequentare le sedi d’esecuzione delle attività.

Il personale di entrambe le parti è tenuto ad uniformarsi ai Regolamenti disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti alla presente convenzione nonché al rispetto del D.Lgs. 81/2008 e successive modificazioni e della normativa in materia di sicurezza per gli impianti e le attrezzature impiegate.

Art. 8 Trattamento dei dati personali

Università e Azienda ospedaliera provvederanno al trattamento, alla diffusione ed alla comunicazione dei dati personali relativi alla presente Convenzione nell’ambito del perseguimento dei propri fini istituzionali in attuazione del D.lgs 196/03 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.

Art. 9 Controversie

Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia dovesse insorgere dall’interpretazione o applicazione della presente Convenzione.

Bergamo,

Per l’Università degli Studi di Bergamo Per l’Azienda ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo IL RETTORE IL DIRETTORE GENERALE ………………………. ……………………

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Allegato al punto 16

PROPOSTA DI UN CENTRO DI ATENEO: CENTRO DI RICERCA SULLA COMPLESSITÀ (CE.R.CO.)

PremessaLe presenti note hanno l’obiettivo di proporre la creazione di un Centro di Ricerca d’Ateneo dedicato agli studi teorici multidisciplinari e transdisciplinari sulla complessità, e concentrato in particolare sulle ricadute di queste ricerche negli ambiti umani: sociali, urbani, progettuali, energetici, politici, culturali, interculturali.

ScenarioIl contesto che rende necessaria una focalizzazione su questi sviluppi teorici e sulle loro ricadute umane è quello degli attuali processi di globalizzazione che esercitano un’influenza pervasiva anche su scala locale e trasformano irreversibilmente le forme della vita quotidiana e della vita associata degli individui e delle collettività. I cambiamenti radicali degli scenari politici, sociali e culturali in atto impongono ai cittadini e ai decisori non solo e non tanto di individuare soluzioni nuove a problemi tradizionali, ma anche e soprattutto di mettere in atto un cambiamento di paradigma che comporti una riformulazione dei problemi con i quali l’umanità oggi è obbligata a confrontarsi. Tutte le comunità umane sono oggi chiamate a formulare i loro problemi in una dimensione sistemica e planetaria che privilegi i nessi fra le azioni locali e i loro esiti di portata globale. Ne deriva la necessità di individuare strategie e soluzioni che vadano nella direzione della sostenibilità e che siano capaci di concepire gli sviluppi economici, politici e sociali a partire dalla centralità dello sviluppo umano quale valore fondamentale.Ogni comunità umana è così chiamata a realizzare, con i suoi attori individuali e collettivi, uno sviluppo che sia capace di concepire le risorse umane non come dissipatrici delle risorse ambientali, ma come moltiplicatrici di innovazioni e di opportunità per gli individui e per le collettività, per il presente e per il futuro, per i sistemi naturali non meno che per i sistemi umani.

Iniziative del Centro di Ricerca Per sua vocazione, il Centro di Ricerca si situa alla frontiera fra ricerca teorica nella prospettiva transdisciplinare della complessità e progetti di intervento pratico nella gestione e nello sviluppo dei sistemi umani complessi. In particolare le sue linee di ricerca vertono sulle sfide nuove che devono affrontare coloro che possiamo definire gestori dei sistemi umani complessi in senso ampio: chi - a vario titolo - ha come compito professionale la progettazione e il governo della vita delle comunità umane nei vari ambiti: politici, decisori, manager aziendali, formatori, educatori, urbanisti, architetti, ingegneri, progettisti, tecnologi, medici, psicoterapeuti, esperti della salute, allenatori e sportivi in genere… Questo comporta che necessariamente il fronte della ricerca si intrecci con quelli della formazione e del supporto scientifico a progetti di intervento sul territorio.Il Centro si propone di operare entro contesti e reti progettuali di diverso ordine - internazionali, nazionali, regionali, locali – nella convinzione che oggi uno degli aspetti più fecondi della globalizzazione consista nella possibilità di innescare circoli virtuosi tra globale e locale. Qualunque esperienza locale deve essere informata da un respiro e da una visione di ordine globale, attenta alle interazioni con esperienze di luoghi e di natura differenti. Nello stesso tempo tali esperienze locali – nella loro specificità e nella loro aderenza a bisogni e a contesti individualizzati – sono in grado di generare innovazioni e buone pratiche da proporre come patrimonio locale da tradurre e da far circolare a livello globale.

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Senza preordinare strettamente le varie tipologie degli interventi, possiamo individuare taluni contesti ove l’attività del Centro di Ricerca può risultare più pertinente e immediata:

- attività di ricerca nell’ambito di progetti europei e in genere di reti transnazionali di portata continentale o areale aventi come tema le identità e gli sviluppi interculturali e interetnici, in contesti urbani, nazionali e internazionali. Obiettivo immediato è in particolare la partecipazione – già assegnata a un’équipe dell’Università di Bergamo - al progetto EUROBORDERSCAPES: Borders and Socio-Political Landscapes – Changing Border Concepts as Governance, Challenge and Political Innovation in Post-Cold War Europe and the World, nell’ambito del Programma Cooperations del 7° Programma Quadro Europeo per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico. Fra i vari obiettivi assegnati all’Università di Bergamo particolarmente importante è l’indagine sulla frontiera euro-mediterranea, anche e soprattutto in relazione agli attuali cambiamenti geopolitici (democratizzazione dei paesi arabi) ed energetici (creazione di reti di cooperazione per lo sfruttamento condiviso delle risorse rinnovabili);

- attività di formazione (master e scuola di dottorato), progettazione ed erogazione di interventi formativi per aziende e per istituzioni pubbliche e private. Tali attività possono configurare anche forme innovative di partnership fra pubblico e privato, di cui l’università può giovarsi in un momento così critico eppure anche così decisivo per il suo futuro;

- attività di supporto scientifico nei confronti di aziende e di istituzioni che sono impegnate nella risignificazione del proprio territorio e del proprio settore di attività. Data la collocazione dell’Università di Bergamo, vengono naturalmente privilegiati la riconversione dell’economia industriale bergamasca nella prospettiva della green economy; la riconversione dell’area urbana milanese e lombarda da industriale a post-industriale; la rinnovata questione dell’identità italiana quale spazio cerniera fra le varie aree d’Europa e fra il mondo europeo e quello mediterraneo; la stessa questione dell’identità europea quale spazio cerniera fra le culture mondiali. Supporto alle attività di ricercatori dedicati, anche con rapporti di partnership con istituzioni di vario genere. Fra i campi problematici più urgenti, che oggi richiedono contemporaneamente una ricerca teorica e un nuovo orientamento progettuale nella prospettiva della complessità, vogliamo segnalare:

• i processi di globalizzazione politica; • la nuova complessità delle identità individuali e collettive;• i circuiti di migrazione a portata globale;• i processi di globalizzazione ideologica e culturale; • l'esplosione demografica e le sue conseguenze;• le trasformazioni degli spazi urbani; • la globalizzazione della questione energetica; • l'artificializzazione del clima, degli habitat e degli ecosistemi naturali; • la nuova valorizzazione della diversità umana e naturale; • le nuove frontiere della corporeità.

La denominazione proposta per il Centro di Ricerca è CE.R.CO., Centro di Ricerca sulla Complessità, a suo tempo già per alcuni anni operante per la gestione della Scuola di Dottorato in Epistemologia e Antropologia della Complessità.Gli ambiti di intervento e le modalità operative previste inducono a ritenere che le attività del Centro possano essere sostenute da fonti di finanziamenti esterne, quali il sistema delle imprese e delle fondazioni. Tali finanziamenti possono realizzarsi sia in forma diretta sia in forma di cofinanziamento di una contribuzione ricercata nel sistema regionale ed europeo. L’attuale possibilità aperta dal progetto europeo EUROBORDERSCAPES è un

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esempio di cooperazione fra università e istituzioni di diverso ordine, da perseguire e da moltiplicare.

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ALLEGATO NR. 1 AL PUNTO 17 

 

 

 

Proposta di Spin‐Off Accademico  

Progetto Imprenditoriale 

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Sommario 

Il presente progetto imprenditoriale è stato redatto in conformità al regolamento d’Ateneo per la creazioni degli spin off e al decreto legge n. 168 del 10 Agosto 2011. 

Il presente “progetto imprenditoriale” si articola sui seguenti punti: 

1. Introduzione sintetica del progetto 2. gli obiettivi dello spin‐off 3. il piano finanziario; 4. Prospettive economiche e il mercato di riferimento; 5. carattere innovativo del progetto; 6. qualità tecnologiche e scientifiche del progetto; 7. la descrizione dei ruoli e delle mansioni dei professori e dei ricercatori coinvolti, con la 

previsione dell’impegno richiesto a ciascuno per lo svolgimento delle attività di spin off 8. le modalità di partecipazione al capitale e la definizione della eventuale quota di 

partecipazione richiesta all’Ateneo; 9. gli aspetti relativi alla regolamentazione della proprietà intellettuale, resi compatibili con la 

disciplina in materia prevista dall’Ateneo. 10. l’elenco dei beni e servizi richiesti all’Ateneo.  

 

 

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1.Introduzione: Idea Imprenditoriale e team proponente 

Negli  ultimi  anni  il  gruppo  di  ricerca  di Automatica  (settore  scientifico  ING/INF  04)  ha  attivato alcuni filoni di ricerca  inerenti ai sistemi meccatronici e ai sistemi di  interazione uomo‐macchina, con  particolare  riferimento  a  sistemi  di  mobilità  sostenibile,  sistemi  per  la  generazione  e  la gestione della energia, veicoli, macchine ed impianti industriali, sistemi bio‐meccanici. 

In particolare, tra  le numerose e varie attività di ricerca, è stato sviluppato un nuovo concetto di bicicletta a pedalata assistita di tipo “ibrido serie” che, tenendo  in considerazione  il ciclista come esplicita fonte di energia, eredita contemporaneamente  le caratteristiche positive della bicicletta elettrica (basso sforzo fisico dell’utente) e della bicicletta tradizionale (versatilità del veicolo senza necessità  di  ricarica).  Questo  concetto  è  reso  possibile  attraverso  un  sofisticato  sistema  di controllo che  regola  la dinamica del veicolo ed  i  flussi energetici. Questo  studio è  stato portato avanti in collaborazione con il Prof. Sergio M. Savaresi ed il Prof. Matteo Corno del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano. 

La  bicicletta  rappresenta  ad  oggi  il  veicolo  di  elezione  per  la  definizione  di  sistemi  di mobilità sostenibile urbana. Ad oggi sia la bicicletta classica (senza propulsione elettrica) che la bicicletta a pedalata assistita presentano delle caratteristiche che ne limitano l’utilizzo, soprattutto in ambito di mobilità urbana. Da un  lato  la bicicletta  classica è  caratterizzata da uno  sforzo  fisico  che ne limita  la  diffusione  ad  una  vasta  categoria  di  utenti,  soprattutto  a  quelli  di  età  più  avanzata. Dall’altro  la  bicicletta  a  pedalata  assistita  risolve  il  problema  associato  allo  sforzo  fisico, ma  la necessità di  ricarica  richiede un’interazione  con  l’utente più  complessa, e, allo  stesso  tempo,  la creazione di infrastrutture dedicate alla ricarica, nel caso dell’utilizzo di questo veicolo in flotte di “vehicle sharing”. 

La  bicicletta  ibrida  vuole  risolvere  questo  compromesso  ereditando  i  benefici  di  entrambe  le categorie di biciclette: essere energeticamente  indipendente  (senza necessità di ricarica da rete) come una bicicletta classica e contemporaneamente, minimizzare  lo sforzo del pedalatore come una bicicletta elettrica.  I due obiettivi sono contemporaneamente perseguibili attraverso  l’uso di una bicicletta dotata di motore  elettrico opportunamente  controllata  attraverso una  centralina elettronica  e  relativi  software  di  controllo  che  gestiscono  in modo  ottimale  i  flussi  energetici uomo‐batteria‐motore. 

A  supporto  di  tale  concetto,  precedenti  ricerche  sul  dispendio  energetico  di  un  ciclista  hanno dimostrato che l’uomo presenta un profilo di rendimento (ossia la capacità di convertire l’energia metabolica  in meccanica) compreso  tra  l’8 e  il 20%. Un sofisticato sistema di controllo dei  flussi energetici  (metabolici  e meccanici)  consentirebbe  al  pedalatore  di  lavorare  con  u  rendimento medio più elevato delle biciclette tradizionali. Tale sistema richiama il concetto dei veicoli “ibridi” a motore termico innovativi come la Prius della Toyota o l’MP3‐Hybrid della Piaggio. 

L’idea imprenditoriale si basa sulla declinazione industriale del concetto di bicicletta “ibrido‐serie” questo concetto per applicazioni dedicate alla mobilità urbana. 

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Rilevato  l'alto  grado  di  innovazione  di  questa  applicazione,  i  proponenti  desiderano  valorizzare industrialmente questo particolare risultato di ricerca attraverso il deposito di un brevetto (in co‐titolarità tra Università degli Studi di Bergamo e Politecnico di Milano) e la fondazione della società “spin‐off”  a  cui  potrà  essere  licenziato  il  brevetto  stesso,  attraverso  un  opportuno  accordo  tra l’Ateneo e la futura società. 

Dall’analisi di mercato si evince come tale  idea/prodotto declini  in modo molto efficace ed unico una  necessità  specifica  in  termini  di mobilità  sia  privata  che  pubblica  (all’interno  di  progetti  di “vehicle sharing”). 

Dall’analisi finanziaria si evince la solidità del progetto e il suo ritorno economico. 

Il personale dell’Ateneo coinvolto nel progetto di spin‐off è il seguente: 

‐ Prof. Associato Fabio Previdi  ‐ Prof. Aggregato Cristiano Spelta  ‐ Assegnista Ing. Ivo Boniolo  ‐ Assegnista Ing. Paolo Lisanti  

Assieme  al  personale  di  Ateneo  elencato,  partecipano  al  progetto  imprenditoriale  i  seguenti soggetti: 

‐ Prof. Ordinario Sergio M. Savaresi (Politecnico di Milano) ‐ Prof. Aggregato Matteo Corno (Politecnico di Milano) ‐ Ing. Luca Testa (professionista) ‐ Ing. Nicola Trapletti (professionista) 

Di seguito vengono riportati i curriculum breve dei soggetti proponenti 

 

Fabio Previdi (UniBG) 

Nato  a Milano  il  22  agosto  1968.  Laureato  in  Ingegneria  Elettronica  (indirizzo  Automatica)  nel  1993  al Politecnico di Milano. Dottorato di ricerca in Ingegneria Informatica e Automatica nel 1999 al Politecnico di Milano. Nel 1999‐2000 research assistant presso il Department of Mechanical Engineering della University of Glasgow. Dal 2000 al 2002 assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano. Dal 2002 al 2006 ricercatore presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bergamo. Dal 2006 professore associato presso  la medesima Facoltà. Autore di  circa 90 pubblicazioni scientifiche. Dal 2002 responsabile di circa 30 progetti di ricerca nazionali ed  internazionali cofinanziati da enti e imprese. 

Cristiano Spelta (UniBG) 

Nato  a Milano  il  20 marzo  1979,  si  è  laureato  nel  2004  presso  il  Politecnico  di Milano  in  Ingegneria Informatica.  Presso  lo  stesso  Ateneo  ha  conseguito  il  dottorato  in  Ingegneria  dell'Informazione (Automazione). Dal 2007 è Ricercatore presso l'Università degli Studi di Bergamo. I suoi interessi di ricerca sono  per  lo  più  focalizzati  su  tematiche  sia metodologiche  che  applicative  di  controllo  nei  veicoli  e  nei sistemi complessi (integrazione di sistema). E' autore di 50 pubblicazioni scientifiche internazionali, di cui 5 brevetti e un libro sul tema del controllo semi‐attivo delle sospensioni edito da Elsevier. 

 

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Ivo Boniolo (UniBG) 

Nato  a Milano  il  5 ottobre  1982.  Laurea  in  Ingegneria dell’Automazione  (2006  –  Politecnico di Milano). Dottorato di ricerca  in Ingegneria Informatica e Automatica (2010 – Politecnico di Milano). Nel 2010 Post‐doc presso  il Dipartimento di Elettronica e  Informazione del Politecnico di Milano. Dal 2011 assegnista di ricerca  presso  il  Dipartimento  di  Ingegneria  dell'Informazione  e  Metodi  Matematici  dell’Università  di Bergamo. Autore di numerose pubblicazioni a livello internazionale e di brevetti. 

Paolo Lisanti (UniBG) 

Nato a Bergamo (BG) il 02/05/1985. Laurea in Ingegneria Elettronica (2007 ‐ Politecnico di Milano). Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica (2009 ‐ Politecnico di Milano). Tesi di Laurea Magistrale: Sviluppo di un sistema  di  Traction  Control  e  di  Launch  Control  per motoveicoli  ad  alte  prestazioni.  Nel  2010  è  stato assegnista di ricerca del Politecnico di Milano. Autore di 2 pubblicazioni scentifiche, ha all'attivo 3 brevetti. Dal 2010 è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Metodi Matematici 

dell’Università di Bergamo, dove si occupa di dello sviluppo di sistemi elettronici di controllo embedded. 

Sergio Savaresi 

Nato  a Manerbio  (BS)  il  21/09/1968.  Laurea  in  Ingegneria  elettronica/automatica  (1992  ‐  Politecnico  di Milano). Dottorato di Ricerca in Ingegneria Informatica e Automatica (1997 ‐ Politecnico di Milano). Laurea in Matematica  (2000  ‐ Università Cattolica di Brescia). Nel 1998 ha  lavorato per McKinsey&Co.  su alcuni studi per società operanti nel settore delle  telecomunicazioni/Internet. Dal 2006 Prof. Ordinario presso  il Dipartimento  di  Elettronica  e  Informazione  del  Politecnico  di Milano.  Autore  di  circa  150  pubblicazioni scientifiche,  20  brevetti. Dal  2002  Responsabile  di  circa  60  progetti  di  ricerca  nazionali  e  internazionali finanziati da enti e industrie. 

Matteo Corno 

Ha conseguito contemporaneamente la laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano e il Master  in Computer  Science  and  Electrical Engineering dall’Università dell’Illinois nel 2005. Nel 2009 ha ottenuto il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria del Controllo presso il Politecnico di Milano. Dal 2009 al 2011 ha coperto il ruolo di Assistant Professor presso il TU‐Delft (Paesi Bassi). Nel 2011 è rientrato in Italia come Ricercatore Universitario  presso  il  Politecnico  di Milano.  E’  autore  di  40  pubblicazioni  scientifiche internazionali e di 6 brevetti nazionali e internazionali. 

Luca Testa 

Nato  a Mandello  del  Lario  (LC)  il  08/12/1983.  Laurea  di  primo  livello  in  Ingegneria  Elettronica  presso Politecnico di Milano Tesi: Principi di risonanza magnetica nucleare e studio di un ricevitore digitale tramite sottocampionamento.  Laurea  specialistica  in  Ingegneria  Elettronica  presso  Politecnico  di Milano  (2005) Tesi: Analisi e sviluppo di un sistema "black‐box" per la stima dell'angolo di rollio in motocicli, a partire da sensori inerziali (2009). Nel 2009 Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano. Dal 2010 progettista di sistemi elettronici in ambito automotive. 

Nicola Trapletti 

Nato a Trescore Balneario  (BG)  il 26/11/1983.  Laurea di primo  livello  in  Ingegneria  Informatica presso  il Politecnico di Milano (2006). Tesi: "Sensore ottico per la misura di posizione in levitatori magnetici". Laurea specialistica  in Ingegneria Informatica presso  il Politecnico di Milano (2008). Tesi: "Analisi e sviluppo di un sistema per  il  controllo  e  la  gestione di  flotte pubbliche di  veicoli  elettrici". Nel 2009  consulente  IT per 

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Altran  Italia  Spa. Nel 2010  assegnista di  ricerca presso  il Dipartimento di Elettronica e  Informazione del Politecnico di Milano. Da gennaio 2011 progettista software in ambito automotive. 

 

2. Obiettivi dello spin‐off 

Il  concetto  di  “bicicletta  ibrida”  a  base  dell’idea  imprenditoriale  sarà  oggetto  di  brevetto  a titolarità congiunta tra Università degli Studi di Bergamo e Politecnico di Milano. Tramite apposito accordo  di  licenza  il  brevetto  verrà  licenziato  allo  spin‐off  per  lo  sfruttamento  industriale  e commerciale dell’idea. 

I primi tre anni di vita della società coincideranno con  la fase di start‐up. Coerentemente con un percorso industriale, gli obiettivi della fase di start up saranno i seguenti: 

‐ prototipazione e test del veicolo, definizione di partnership per la commercializzazione e/o licenza d’suo del sistema (primo anno) 

‐ preserie limitata del veicolo e prima commercializzazione (secondo anno) ‐ start‐up delle vendite ed eventuale sublicenza dell’idea (terzo anno) 

In  generale,  lo  spin‐off  a  partire  dall’obiettivo  di  medio‐termine  dell’industrializzazione  della bicicletta  ibrido‐serie  definisce  il  proprio  oggetto  sociale  di  lungo  termine  in  un  campo  di applicazione  relativamente più ampio. L’oggetto sociale è coerente, tuttavia, con l’idea di base e con  la  configurazione  dello  spin‐off  come  società  di  prodotto  o  di  consulenza  di  prodotto,  nel rispetto della non‐concorrenza con l’Ateneo.  

Di seguito si riporta l’oggetto sociale che verrà inserito in statuto: 

La società ha per oggetto le attività di:  ‐ progettazione, realizzazione e vendita e assistenza di sistemi a controllo elettronico nel campo dei sistemi meccatronici e sistemi di interazione uomo‐macchina , con particolare riferimento a sistemi di mobilità sostenibile, sistemi per la generazione e la gestione della energia, veicoli, macchine ed impianti industriali, sistemi bio‐meccanici. ‐ progettazione, realizzazione e vendita e assistenza di programmi informatici dedicati ai sistemi meccatronici e sistemi di interazione uomo‐macchina , con particolare riferimento a sistemi di mobilità sostenibile, sistemi per la generazione e la gestione della energia, veicoli, macchine ed impianti industriali, sistemi bio‐meccanici.  La società è uno spin‐off dell’Università degli Studi di Bergamo e come tale non svolge alcuna attività di ricerca, di trasferimento tecnologico e di didattica in concorrenza con l'Ateneo bergamasco.  

 

 

 

 

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3.Piano finanziario 

I primi tre anni di vita dello spin‐off saranno caratterizzati dalla cosiddetta fase di start‐up. 

Gli obiettivi a breve‐medio termine sono i seguenti: 

‐ realizzazione, messa a punto e test del prototipo (in partnership con altre imprese); ‐ realizzazione di una preserie (circa 20‐50 pezzi) dedicata a un mercato ristretto; ‐ prima serie di vendita (circa 500‐1000 pezzi). 

Per il raggiungimento degli obiettivi le fonti di finanziamento saranno le seguenti: 

‐ capitale messo a disposizione dai soci; ‐ ricavi da attività connesse allo sviluppo e commissionata da partner; più specificatamente 

sono  in  corso  di  definizione  alcuni  accordi  con  alcuni  partner  per  lo  sviluppo  e  la commercializzazione del  sistema.  In ottica di  co‐investimento,  il partner  andrà  a  coprire alcuni costi di sviluppo sostenuti dallo spin‐off. 

‐ ricavi dalla vendita degli oggetti di preserie; ‐ fido bancario (per il finanziamento dei flussi di cassa). 

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CONTO ECONOMICO (riclassificato) 2012‐2014 

2012 2013 2014

 ricavi   €        34.500,00   €      371.000,00   €      742.000,00 

costi  variabili ‐€              190,00  ‐€              193,80  ‐€              197,68 

 costo del venduto  ‐€        31.350,00  ‐€     223.839,00  ‐€     456.631,56 

GROSS MARGIN  €           3.150,00   €      147.161,00  €      285.368,44 

 €                  0,09   €                  0,40   €                  0,38 

consulenze  €         28.000,00   €         15.000,00   €         25.000,00 

costi  di  pubblicità  ist.  €                            

                  ‐  €                            

                 ‐   €         42.000,00 

numero pezzi  corse  €                        ‐    €                 26,00   €                 78,00 

costi  di  fornitura corse  €                            

                  ‐   €           5.038,80   €         15.418,73 

affitto  €           8.000,00   €           8.160,00   €           8.323,20 

numero del  personale  €                        ‐    €                   1,00   €                   1,00 

stipendio medio  €                            

                  ‐   €         30.000,00   €         30.600,00 

personale   €                            

                  ‐   €         30.000,00   €         30.600,00 

commercialista/notaio  €           3.000,00   €           6.000,00   €           8.000,00 

spese generali  €           1.300,00   €           1.600,00   €           2.400,00 

costi fissi ‐€        40.300,00  ‐€        65.798,80  ‐€     131.741,93 

EBITDA ‐€        37.150,00   €         81.362,20  €      153.626,51 

‐€                   1,08   €                   0,22   €                   0,21 

ammortamenti  ‐€             610,00  ‐€             610,00  ‐€             610,00 

EBIT ‐€        37.760,00   €         80.752,20  €      153.016,51 

oneri finanziari (6%) €                            

                 ‐  €                            

           ‐ 

EBT ‐€        37.760,00   €         80.752,20  €      153.016,51 

‐€                   1,09   €                   0,22   €                   0,21 

tasse  €                            

                  ‐  ‐€        36.338,49  ‐€        68.857,43 

Utile netto  ‐€        37.760,00   €         44.413,71   €         84.159,08 

‐€                   1,09   €                   0,12   €                   0,11  

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STATO PATRIMONIALE (riclassificato) 2012‐2014 

crediti  comm  € 41.400,00 € 111.300,00 € 222.600,00

debiti  comm  €                                              ‐    ‐€ 53.721,36 ‐€ 109.591,57p

circolante comm. € 41.400,00 € 57.578,64 € 113.008,43

cassa € 460,00 € 30.495,07 € 59.834,37

altri  crediti  (d'imposte) € 1.190,00

 €                                              ‐   

€                                         ‐   p

Circolante operativo  € 43.050,00 € 88.073,71 € 172.842,79

Immobilizzazioni (mat & immat)  € 4.190,00 € 3.580,00 € 2.970,00

 Capitale Investito Netto  € 47.240,00 € 91.653,71 € 175.812,79

capitale sociale € 30.000,00 € 15.000,00 € 15.000,00

soci  finanziamenti € 55.000,00 € 55.000,00 € 55.000,00

util i  trattenuti ‐€ 37.760,00 € 6.653,71

utile ‐€ 37.760,00 € 44.413,71 € 84.159,08

shareholder equity € 47.240,00 € 91.653,71 € 175.812,79

debiti  banca ‐€ 460,00€                                         ‐   

(tot cassa)

debiti  a medio termine

€                                         ‐   

posizione finanziaria

 €                                              ‐   

 €                                              ‐   

€                                         ‐   

Totale Fonti € 47.240,00 € 91.653,71 € 175.812,79  

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FLUSSI DI CASSA 2012‐2014 

ebtda  ‐€ 37.380,00 € 108.266,64 € 197.136,45

(aumento) crediti  vs  cl ‐€ 41.400,00 ‐€ 69.900,00 ‐€ 111.300,00

(diminuzione) debiti  vs  fn€                                               ‐    € 53.721,36 € 55.870,21

cash flow from op ‐€ 78.780,00 € 92.088,00 € 141.706,67

immobilizzazioni ‐€ 5.760,00€                                               ‐     €                                       ‐   

cash flow from inv ‐€ 5.760,00€                                               ‐     €                                       ‐   

aumento di  capitale € 15.000,00€                                               ‐     €                                       ‐   

investimenti € 70.000,00€                                               ‐     €                                       ‐   

aumenti  debiti€                                               ‐     €                                       ‐   

oneri  finanziari€                                               ‐     €                                       ‐   

cash flow from financing € 85.000,00€                                               ‐     €                                       ‐   

iva versata (compensazioni) ‐€ 8.090,00 ‐€ 47.295,56 ‐€ 104.890,06

iva dovuta € 6.900,00 € 74.200,00 € 148.400,00

credito iva € 1.190,00 ‐€ 26.904,44 ‐€ 43.509,94

tasse€                                               ‐    ‐€ 36.338,49 ‐€ 68.857,43

tasse da pagare€                                              ‐    ‐€ 62.052,93 ‐€ 112.367,37

Net cash flow € 460,00 € 30.035,07 € 29.339,30  

 

 

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4.Prospettive economiche e mercato di riferimento; 

L’idea  di  “bicicletta  ibrida”  coniuga  in  un  nuovo  concetto  di  veicolo  i  benefici  di  una  bicicletta tradizionale  e  quelli  di  una  bicicletta  elettrica  tradizionale,  superandone  i  trade‐off:  autonomia energetica  (non necessità di  ricarica da  rete) e uno  sforzo  richiesto al  ciclista  relativamente più basso (attraverso l’ottimizzazione dei flussi energetici). 

Per queste caratteristiche tecniche peculiari, questo tipo di veicolo risulta essere particolarmente adatto a risolvere il crescente problema di mobilità personale locale a basso impatto ambientale. Inoltre può essere facilmente inserito in progetti di mobilità condivisa dato che, a differenza di una bicicletta elettrica tradizionale, non necessita di una infrastruttura per la ricarica. 

L’utente finale può essere raggiunto quindi attraverso due canali: 

‐ un  canale  commerciale  che  risponde  all’esigenza  dell’acquisto  di  un  oggetto  a  uso personale; 

‐ una  canale  istituzionale  che metta  a  disposizione  questo  tipo  di  veicolo  in  progetti  di mobilità condivisa (data la versatilità d’uso e la semplice infrastruttura necessaria). 

La  domanda  di  sistemi  di  mobilità  a  basso  impatto  ambientale  e  ad  un  costo  di  acquisto  e manutenzione  basso  è  prevista  da  tutti  gli  osservatori  industriali  in  forte  crescita  spinta soprattutto da alcuni fattori come: gli obiettivi “Horizon 2020”; il crescente costo dell’energie e dei combustibili  fossili;  la  crisi  economica  che  richiede  nuove  soluzioni  ottimizzate  in  termini prestazioni e costi. 

La bicicletta (e così anche quella elettrica) rappresenta il veicolo di elezione per la mobilità urbana a basso impatto ambientale. Il problema tecnologico/economico è quello di declinare il concetto in un modo  nuovo  che  risponda  alle  esigenze  di mercato  generando  un  ritorno  economico  per  il produttore e in termini di mobilità per utilizzatore. 

I  player  più  forti  del mercato  delle  biciclette  (tradizionali  ed  elettriche),  in  questo  momento provengono principalmente dal “Far East” (ad esempio Cina). Essi propongono al mercato Italiano (e a quello Europeo in generale) dei prodotti a basso costo, sulla base di una tecnologia semplice e di “commodity”.  

Solo  recentemente  in  Europa/USA  è nato un  crescente  interesse  a declinare  l’idea di bicicletta elettrica in modo che presenti un vantaggio tecnologico rilevante rispetto ai prodotti già esistenti, in modo da competere su un asse diverso da quello del prezzo, dove il mercato è già presidiato. La Copenhagen Wheel (progettata al MIT ‐ USA) ne è un esempio.  

La “bicicletta ibrida” si inserisce in un contesto relativamente nuovo, rispondendo ad una esigenza specifica in modo molto semplice, grazie all’elevato contenuto tecnologico. 

 

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5. Carattere innovativo del progetto 

Dall’analisi della letteratura scientifica, dell’arte nota e dall’analisi dei prodotti a oggi esistenti sul mercato,  si  può  concludere  che  l’dea  di  bicicletta  ibrida  è  caratterizzata  da  un  forte  carattere innovativo, in particolare per quanto riguarda i metodi di controllo di gestione dei flussi energetici. Più in dettaglio le caratteristiche tecnologicamente innovative sono le seguenti 

- indipendenza energetica (non necessaria la ricarica) - assenza della catena. La trasmissione avviene solo per via elettrica lungo l’asse generatore‐

batteria‐motore (caratteristica innovativa e oggetto del brevetto) - gestione  dei  flussi  energetici  generatore‐batteria‐motore,  nella  cui  architettura  il  ciclista 

viene visto come fonte di energia (caratteristica innovativa e oggetto del brevetto). - Feedback sui dati biometrici del ciclista, come ad esempio il battito cardiaco (caratteristica 

innovativa e oggetto del brevetto) - Personalizzazione dei profili di sforzo/asservimento via software (caratteristica innovativa e 

oggetto del brevetto) 

Dato il valore innovativo del progetto, è in fase di deposito un brevetto focalizzato sui metodi e gli apparati che consentano il controllo dei flussi energetici della “bicicletta elettrica di tipo ibrido”. 

6. Qualità tecnologiche e scientifiche del progetto 

Dalla  presentazione  precedente  emerge  che  il  grado  di  innovazione  del  progetto  è  di  tipo tecnologico, frutto della ricerca scientifica svolta dal team proponente. I principali temi di ricerca affrontati nello sviluppo di tale concetto sono stati: 

- la misura e la valutazione oggettiva dello sforzo di un ciclista - l’analisi  e  lo  sviluppo  di  un  pacco  batteria  coerente  con  il  sistema  di  ibridizzazione  del 

veicolo - l’analisi  e  lo  sviluppo  di  sistemi  di  controllo  del  veicolo  (controllo motore,  controllo  di 

dinamice, etc.) - l’analisi e  lo sviluppo di strategie di controllo dei  flussi energetici  (open‐loop, closed  loop 

sui dati biometrici del ciclista). 

Il progetto della bicletta “ibrido serie” rientra nei temi prioritari definiti dalla comunità Europea  in ambito  di  ricerca  scientifica  e  innovazione  tecnologica,  in  particolare  nell’ambito  degli  obiettivi “Horizon 2020”: 

- mobilità. Il progetto risponde a una chiara necessità di mobilità condivisa a basso impatto ambientale. 

- ICT.  L’innovazione della bicicletta elettrica deriva dagli  algoritmi di  controllo e dalla  loro personalizzazione via software. E’ chiaro quindi come il concetto di bicicletta ibrida‐serie si basi  sull’utilizzo  di  un  veicolo  meccanicamente  molto  semplice  che  viene  realizzato  e diversificato attraverso  il software, che risulta così essere  l’oggetto di maggior valore e di complessità più elevata. 

Si  fa  notare  infine  che  il  progetto  è  coerente  con  l’attività  di  ricerca  svolta  dal  progetto proponente. 

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7. Descrizione dei ruoli e delle mansioni dei professori e dei ricercatori coinvolti, con la previsione dell’impegno richiesto a ciascuno per lo svolgimento delle attività di spin off. 

Il personale dell'Ateneo coinvolto nel progetto di spin‐off è costituito da: Prof. Fabio Previdi, Prof. Cristiano  Spelta,  Ing.  Ivo  Boniolo  (assegnista)  e  Ing.  Paolo  Lisanti  (assegnista).  Il  loro coinvolgimento discende dalla loro partecipazione alle attività di ricerca che saranno oggetto della valorizzazione industriale che rappresenta l’obiettivo dello spin‐off. 

Si  consideri  che  in  fase di  start‐up  la  società  verrà gestita essenzialmente attraverso  le  riunioni regolari  dell’assemblea  dei  soci.  Non  viene  prevista  la  costituzione  di  un  consiglio  di amministrazione. 

Coinvolgimento del Prof. Cristiano Spelta 

Dato il forte coinvolgimento nella fase di ricerca di base, viene richiesto che Cristiano Spelta possa assumere, durante il periodi di start‐up, la carica di amministratore dello spin‐off, con l’obiettivo di gestire  le  attività  di  industrializzazione  per  trasformate  i  risultati  della  ricerca  (rappresentati  e sintetizzati da un futuro brevetto in fase di deposito) in prodotto.  

Coerentemente con  il piano delle attività ed  il piano finanziario che prevede  il coinvolgimento di diversi  collaboratori  sia  per  la  parte  tecnica  che  per  la  parte  amministrativa,  si  prevede  che  il coinvolgimento del docente sia limitato a circa 1.5 mesi uomo in media per ogni anno della fase di start  up.  Il  docente  si  impegna  affinché  tale  attività  venga  svolta  sotto  il  vincolo  del  diligente svolgimento del proprio compito istituzionale e dei propri compiti di ricerca. 

Coinvolgimento del Prof. Fabio Previdi 

Il Prof. Previdi avrà il ruolo di mentore scientifico dello spin‐off e di gestire le relazioni istituzionali tra spin‐off, enti e industrie. 

Il suo coinvolgimento sarà quindi limitato ufficialmente alla partecipazione dell’assemblea dei soci (quantificabili  in 15 giorni‐uomo). Il docente si  impegna affinché tale attività venga svolta sotto  il vincolo del diligente svolgimento del proprio compito istituzionale e dei propri compiti di ricerca. 

Infine,  ogni  ulteriore  eventuale  coinvolgimento  del  personale  proponente  o  di  altro  personale dell’Ateneo sarà  inquadrato all’interno di specifici progetti di ricerca o consulenza che  lo spin‐off potrà commissionare all’Ateneo. 

8.Modalità di partecipazione al capitale e la definizione della eventuale quota di partecipazione richiesta all’Ateneo 

La  società  all’atto  della  costituzione  verrà  dotata  di  un  capitale  sociale  di  30,000€.  I  soci parteciperanno  al  capitale  tramite  conferimenti  in  denaro  proporzionali  alla  quota  percentuale assunta. In dettaglio vengono riportate le quote di partecipazione di ciascun socio: 

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‐ Prof. Associato Fabio Previdi (16% del capitale sociale) ‐ Prof. Aggregato Cristiano Spelta (25% del capitale sociale)  ‐ Assegnista Ing. Ivo Boniolo ( 19 % del capitale sociale) ‐ Assegnista Ing. Paolo Lisanti (3% del capitale sociale) 

Assieme  al  personale  di  Ateneo  elencato,  partecipano  al  progetto  imprenditoriale  i  seguenti soggetti: 

‐ Prof. Ordinario Sergio M. Savaresi (Politecnico di Milano – 26% del capitale sociale) ‐ Prof. Aggregato Matteo Corno (Politecnico di Milano – 5% del capitale sociale) ‐ Ing. Luca Testa (professionista – 3% del capitale sociale)  ‐ Ing. Nicola Trapletti (professionista – 3% del capitale sociale) 

L’Ateneo non parteciperà al capitale sociale dello spin‐off 

9. Regolamentazione della proprietà intellettuale. 

Per proprietà intellettuale si intende il know‐how con un grado di innovazione tale da poter essere protetto da brevetti e/o essere oggetto di pubblicazioni scientifiche. 

L’idea  imprenditoriale  oggetto  della  società  spin‐off  verrà  protetto  da  brevetto  che  vede  la titolarità dell’Ateneo e del Politecnico di Milano (coerentemente alle collaborazioni che sono state alla base dell’attività di ricerca). I proponenti dello spin‐off chiedono la possibilità che esso riceva la  licenza  d’uso  del  brevetto  a  fini  commerciali.  Tale  licenza  verrà  inquadrata  in  un  opportuno accordo di cessione. 

Lo  società  spin‐off  ha  intenzione  di  valorizzare  l’attività  di  ricerca  dell’Università  degli  Studi  di Bergamo e non svolgerà attività di ricerca e sviluppo per conto di terzi.  

Per il raggiungimento dello scopo sociale, potrebbe nascere l’esigenza di svolgere attività di ricerca volta  all’innovazione  di  prodotto  o  alla  creazione  di  nuovi  prodotti. Qualora  le  competenze  in ricerca  e  trasferimento  tecnologico  dell’Università  degli  Studi  di  Bergamo  rispondessero  alle esigenze di  innovazione della  società, essa  considererà  suo  interlocutore privilegiato  l’Ateneo e quindi  stipulerà  con  esso  opportuni  accordi  (contratti  di  ricerca,  convenzioni  etc...)  che regoleranno  tempi  e  modi  della  collaborazione,  aspetti  economici  e  proprietà  intellettuale eventualmente prodotta. 

10.l’elenco dei beni e servizi richiesti all’Ateneo.  

Per la fase di start‐up lo spin‐off richiederà all’Ateneo la possibilità di usufruire dei seguenti servizi e beni: 

‐ uso del logo dell’Ateneo nella documentazione ad uso stampa o durante presentazioni ufficiali; 

‐ possibilità di  aprire una  sede operativa presso  il  Laboratorio di Automatica  in Via Galvani.  La società avrà una sua propria sede operativa principale in luogo da definire.  

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‐ possibilità di ottenere  in  licenza  il brevetto  relativo all’idea di “bici  ibrida serie”, attraverso un opportuno contratto di licenza. 

Tali richieste verranno inquadrate attraverso un’opportuna convenzione tra Ateneo e Spin‐Off. 

 

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24044 Dalmine (BG), viale Marconi 5 tel. 035 2052 307/383 fax 035 2052 077 Università degli Studi di Bergamo www.unibg.it Cod. Fiscale 80004350163 P.IVA 01612800167

ALLEGATO N. 2 AL PUNTO 17

ESTRATTO VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO

DI INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE E METODI MATEMATICIVerbale n. 4/2011

Il giorno 14 dicembre 2011 alle ore 14.45 presso la sede universitaria di Dalmine, Viale Marconi n. 5, aula 17 edificio B, si è riunito, previa regolare convocazione del Direttore del Dipartimento prot. n. 23737/XIV/017 del 09/12/2011, il CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE E METODI MATEMATICI per la trattazione del seguente ordine del giorno:

O m i s s i sSono presenti all’inizio: Professori I ª fascia: Brandolini Luca Colombi Roberto Fassò Alessandro

Professori IIª fascia: Brugali Stefano Negri Ilia Pedroni Marco

Ricercatori (professori aggregati): Furioli Giulia Gargantini Angelo Gigante Giacomo Grenie Loic Psaila Giuseppe Scandurra Patrizia Spelta Cristiano

AssegnistiArrigoni Neri Mario Finazzi Francesco Potena Pasqualina

Sono assenti giustificati: Paraboschi Stefano, Previdi Fabio, Salvaneschi Paolo, Vespucci Maria Teresa, Verdicchio Mario.

All’inizio sono assenti: Nicolis Orietta, Vergara Christian.

Presiede la riunione il Prof. Alessandro Fassò, funge da segretario il prof. aggr. Cristiano Spelta, coadiuvato dalla dott.ssa Caterina De Luca.

Constatata la presenza del numero legale, il prof. Fassò dichiara aperta la seduta. O m i s s i s

10. PROPOSTA ATTIVAZIONE SPIN-OFF ACCADEMICO INTELLEGO Il Direttore comunica che il prof. Fabio Previdi, il prof. Cristiano Spelta, l’ing. Ivo Boniolo (assegnista di ricerca) e l’ing. Paolo Lisanti (assegnista di ricerca) hanno avanzato la proposta di creazione di uno spin-off accademico al fine di ottenere una valutazione sulla validità tecnico-scientifica dell'idea imprenditoriale, ai sensi dell'art. 5 del Regolamento di Ateneo per la creazione degli spin-off. Il prof. Spelta prende la parola e illustra dettagliatamente l'idea al Consiglio soffermandosi in particolare sul carattere innovativo del progetto, sulla qualità tecnologica e scientifica del progetto e sul coinvolgimento dei docenti proponenti nelle attività dello spin-off.

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Negli ultimi anni il gruppo di ricerca di Automatica ha attivato alcuni filoni di ricerca inerenti ai sistemi meccatronici e ai sistemi di interazione uomo-macchina, con particolare riferimento a sistemi di mobilità sostenibile, sistemi per la generazione e la gestione della energia, veicoli, macchine ed impianti industriali, sistemi bio-meccanici.In particolare, tra le numerose e varie attività di ricerca, è stato sviluppato un nuovo concetto di bicicletta a pedalata assistita di tipo “ibrido serie” che, tenendo in considerazione il ciclista come esplicita fonte di energia, eredita contemporaneamente le caratteristiche positive della bicicletta elettrica (basso sforzo fisico dell’utente) e della bicicletta tradizionale (versatilità del veicolo senza necessità di ricarica). Questo concetto è reso possibile attraverso un sofisticato sistema di controllo che regola la dinamica del veicolo ed i flussi energetici. Questo studio è stato portato avanti in collaborazione con il Prof. Sergio M. Savaresi ed il Prof. M. Corno del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano. Precedenti ricerche sul dispendio energetico di un ciclista hanno dimostrato che l’uomo presenta un profilo di rendimento (ossia la capacità di convertire l’energia metabolica in meccanica) compreso tra l’8 e il 20%. Un sofisticato sistema di controllo dei flussi energetici (metabolici e meccanici) può consentire al pedalatore di lavorare sempre a massimo rendimento. Tale sistema richiama il concetto dei veicoli ibridi a motore termico innovativi come la Prius della Toyota o l’MP3-Hybrid della Piaggio. Il concetto di “bicicletta ibrido-serie” risponde, quindi, a un esigenza di mobilità attraverso un concetto innovativo che fa leva sullo sviluppo tecnologico e la ricerca scientifica. Rilevato l'alto grado di innovazione di questa applicazione, i proponenti desiderano valorizzare industrialmente questo particolare risultato di ricerca attraverso il deposito di un brevetto e la fondazione della società “spin-off” a cui potrà essere licenziato il brevetto stesso, attraverso un opportuno accordo tra l’ateneo e la futura società. Carattere Innovativo del progetto Dall’analisi della letteratura scientifica e dall’analisi dei prodotti ad oggi esistenti sul mercato, si può concludere che l’idea di bicicletta ibrida ha un forte carattere innovativo, in particolare per quanto riguarda i metodi di controllo di gestione dei flussi energetici. Più in dettaglio le caratteristiche tecnologicamente innovative sono le seguenti: indipendenza energetica (non necessaria la ricarica); assenza della catena. La trasmissione avviene solo per via elettrica lungo l’asse generatore-batteria-motore (caratteristica innovativa e oggetto del brevetto); gestione dei flussi energetici generatore-batteria-motore, nella cui architettura il ciclista viene visto come fonte di energia (caratteristica innovativa e oggetto del brevetto); feedback sui dati biometrici del ciclista, come ad esempio il battito cardiaco (caratteristica innovativa e oggetto del brevetto); personalizzazione dei profili di sforzo/asservimento via software (caratteristica innovativa e oggetto del brevetto); Dato il valore innovativo del progetto, è in fase di deposito un brevetto focalizzato sui metodi e gli apparati che consentano il controllo dei flussi energetici della “bicicletta elettrica di tipo ibrido”. Qualità Tecnologiche e Scientifiche del progetto Dalla presentazione precedente emerge che il grado di innovazione del progetto è di tipo tecnologico, frutto della ricerca scientifica svolta dal team proponente. I principali temi di ricerca affrontati nello sviluppo di tale concetto sono stati: la misura e la valutazione oggettiva dello sforzo di un ciclista; l’analisi e lo sviluppo di un pacco batteria coerente con il sistema di ibridizzazione del veicolo; l’analisi e lo sviluppo di sistemi di controllo del veicolo (controllo motore, controllo di dinamice, etc.); l’analisi e lo sviluppo di strategie di controllo dei flussi energetici (open-loop, closed loop sui dati biometrici del ciclista). Il progetto della bicicletta “ibrido serie” rientra nei temi prioritari definiti dalla comunità Europea in ambito di ricerca scientifica e innovazione tecnologica, in particolare nell’ambito degli obiettivi “Horizon 2020”: mobilità. Il progetto risponde a una chiara necessità di mobilità condivisa a basso impatto ambientale. ICT. L’innovazione della bicicletta elettrica deriva dagli algoritmi di controllo e dalla loro personalizzabilità via software. E’ chiaro quindi come il concetto di bicicletta ibrida-serie si basi sull’utilizzo di un veicolo meccanicamente molto semplice che viene realizzato e diversificato attraverso il software, che risulta così essere l’oggetto di maggior valore e di complessità più elevata. Si fa notare infine che il progetto è coerente con l’attività di ricerca svolta dal gruppo proponente. Descrizione dei ruoli e delle mansioni dei professori e dei ricercatori coinvolti, con la previsione dell’impegno richiesto a ciascuno per lo svolgimento delle attività di spin off Dato il forte coinvolgimento nella fase di ricerca di base, viene richiesto che Cristiano Spelta possa assumere, durante il periodi di start-up, la carica di amministratore dello spin-off, con l’obiettivo di gestire le attività di industrializzazione dei risultati della ricerca.

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24044 Dalmine (BG), viale Marconi 5 tel. 035 2052 307/383 fax 035 2052 077 Università degli Studi di Bergamo www.unibg.it Cod. Fiscale 80004350163 P.IVA 01612800167

Coerentemente con il piano delle attività ed il piano finanziario che prevede il coinvolgimento di diversi collaboratori sia per la parte tecnica che per la parte amministrativa, si prevede che il coinvolgimento del docente sia limitato a circa “1-1.5 mesi-uomo” per ogni anno della fase di start up. Il docente si impegna affinché tale attività venga svolta sotto il vincolo del diligente svolgimento del proprio compito istituzionale e dei propri compiti di ricerca. Il Prof. Previdi avrà il ruolo di mentore scientifico dello spin-off e di gestire le relazioni istituzionali tra spin-off, enti e industrie. Il suo coinvolgimento sarà quindi limitato ufficialmente alla partecipazione dell’assemblea dei soci (quantificabili in 10-15 giorni-uomo). Il docente si impegna affinché tale attività venga svolta sotto il vincolo del diligente svolgimento del proprio compito istituzionale e dei propri compiti di ricerca. Non è previsto un coinvolgimento operativo degli assegnisti Ivo Boniolo e Paolo Lisanti durante il loro periodo di “assegnista”, che terminerà rispettivamente a gennaio 2013 e novembre 2012. Infine, ogni ulteriore eventuale coinvolgimento del personale proponente o di altro personale dell’Ateneo sarà inquadrato all’interno di specifici progetti di ricerca o consulenza che lo spin-off potrà commissionare all’Ateneo. Ciò premesso,

IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO RICHIAMATO l’art. 5 del vigente regolamento per la creazione di spin–off dell’Università degli studi di Bergamo, secondo cui la struttura di afferenza dei proponenti riconosce la validità tecnico scientifica della proposta di spin-off e la approvano; CONSTATATO che lo spin-off in questione si configura come società di prodotto e punta alla valorizzazione industriale e commerciale di un ben definito risultato di ricerca del gruppo di Automatica; PRESO ATTO CHE il progetto di impresa è naturale conseguenza dell’attività di ricerca del gruppo di Automatica; PRESO ATTO del previsto coinvolgimento del Prof. Spelta e del Prof. Previdi nelle attività dello spin-off; RITENUTO di condividere le motivazioni riportate in premessa;

DELIBERA ALL’UNANIMITÀ Di riconoscere il carattere innovativo del progetto; Di riconoscere la qualità tecnico scientifica del progetto; Di ritenere compatibile l’impegno richiesto al Prof. Spelta e al Prof. Previdi per lo svolgimento delle attività di spin off con il diligente svolgimento a tempo pieno dei propri compiti di istituzionali di ricerca e didattica.

O m i s s i s

IL SEGRETARIO (prof. aggr. Cristiano Spelta) f.to Cristiano Spelta IL PRESIDENTE (Prof. Alessandro Fassò) f.to Alessandro Fassò

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1  

Allegato al punto 18

 Politiche dell’archivio istituzionale dei prodotti scientifici 

dell’Università degli Studi di Bergamo: Aisberg  v2012‐01‐30 

 

Indice: 

Contesto e struttura del documento  

1. Politiche generali dell’archivio  

2. Politiche delle collezioni  della sezione “Prodotti della ricerca”  

3. Politiche delle collezioni  della sezione “Iniziative editoriali”  

4. Politiche delle collezioni della sezione “Materiali didattici”  

Fonti  

Metadati del documento  

Allegato: Politiche delle singole collezioni della sezione “Prodotti della ricerca” 

 

Contesto e struttura del documento 

Secondo le indicazioni contenute nelle Linee guida CRUI per gli archivi istituzionali1, con questo documento si intende dotare l’Archivio istituzionale dei prodotti scientifici: Aisberg (da qui in poi: Archivio istituzionale) di linee di indirizzo che costituiscano il quadro di riferimento per i gestori e gli utenti  dell’archivio. Il documento è stato elaborato dal Gruppo di lavoro per le policy di Aisberg2 ed è approvato e deliberato dal Senato accademico dell’Università di Bergamo3.  Le successive modifiche al documento saranno valutate dal Gruppo di lavoro per le policy di Aisberg  che raccoglie le osservazioni degli utenti istituzionali dell’archivio e recepisce le istanze provenienti dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dalla CRUI. Il Gruppo di lavoro è coordinato dal Prorettore delegato alla ricerca scientifica di Ateneo Spetta inoltre al Gruppo di lavoro valutare se la modifica costituisca aggiornamento minore oppure abbia carattere di rilevanza tale da richiedere una nuova delibera del Senato accademico dell’Università di Bergamo. 

                                                            1 http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1781, p. 14‐17 2 Fanno attualmente parte del Gruppo di lavoro: G.E.Cossali (Prorettore delegato alla Ricerca scientifica di Ateneo), G. Bernini (Prorettore delegato alle Relazioni internazionali), M. Garimberti (Responsabile del Servizio ricerca e internazionalizzazione), S. Ricca (Ufficio ricerca scientifica e trasferimento tecnologico), P. Marchesi (Ufficio ricerca scientifica e trasferimento tecnologico), E. Ferrante (Responsabile Servizi bibliotecari), A. Bianchi (Servizi bibliotecari).  I contenuti del documento sono stati elaborati dal Gruppo di lavoro per le policy di Aisberg  in una serie di incontri svoltisi nel periodo febbraio 2011 – gennaio 2012. 3 Inserire data della prima delibera 

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2  

La modifica del testo del documento è affidata agli autori del documento stesso.  Il documento è disponibile in rete per favorire la diffusione delle informazioni in esso contenute presso tutti gli interessati.  

 

1. Politiche generali dell’archivio  

 1.1 Obiettivi. L’Università degli studi di Bergamo è firmataria della Dichiarazione di Berlino sull’accesso aperto  alla letteratura scientifica e umanistica. Nel 2009 l’Università ha implementato l’archivio istituzionale Aisberg,  per l’attuazione dei princìpi della Dichiarazione a partire dalla disseminazione online ad accesso aperto delle Tesi di dottorato4, dei Working paper dipartimentali e di altri contenuti di ricerca e didattica archiviati volontariamente da  professori, ricercatori  e dipartimenti dell’Ateneo.    Nel 2011 il nuovo Statuto dell’Università di Bergamo ha recepito la clausola sull’accesso aperto raccomandata dalla CRUI impegnandosi a promuovere la libera disseminazione in rete dei risultati delle ricerche prodotte in Ateneo anche incentivandone il deposito nell’archivio istituzionale.  A partire dal 2011, Aisberg è integrato come repertorio delle pubblicazioni nel sistema informativo per la documentazione e la valutazione della ricerca di Ateneo: in Aisberg sono migrati tutti i dati relativi alle pubblicazioni di ricerca, raccolti dal 2004 al 2010 in un database locale; i nuovi dati sono inseriti direttamente.  Aisberg costituisce l’unica fonte ufficiale delle pubblicazioni di ricerca: tutte le elaborazioni necessarie per l’amministrazione, la valutazione e la promozione della ricerca scientifica dell’Ateneo sono effettuate a partire dai dati presenti nell’archivio.   1.2 Gestione dell’archivio istituzionale. Lo staff di Aisberg è formato da personale tecnico e amministrativo dell’Università degli studi di Bergamo. 

Il Responsabile del servizio, in accordo con l’Ufficio Ricerca e il Prorettore alla ricerca, cura l’applicazione delle linee di indirizzo, la definizione della struttura dei dati e l’organizzazione delle informazioni nell’archivio. Riceve le proposte di nuove collezioni editoriali e didattiche. Valuta le richieste di ritiro/modifica dei documenti già archiviati. 

L’Amministratore di sistema, in accordo con il Responsabile, si occupa di: ritiro/modifica dei documenti già archiviati, attivazione nuove collezioni, aggiornamento delle pagine del sito, indicizzazione web dell’archivio, aggiornamento della documentazione di supporto al servizio. Gestisce il servizio di deposito legale presso le Biblioteche Nazionali, per le collezioni per cui questo servizio è attivato. Gestisce l’assegnazione dei privilegi agli utenti e la creazione di gruppi di utenti. Cura infine la consulenza agli utenti per tutti gli aspetti legati alle collezioni editoriali e didattiche. 

I Referenti delle biblioteche, a seconda delle politiche della singola collezione, si occupano di: controllo bibliografico dei metadati e verifica delle presenza e del formato del testo pieno del documento; mappatura tra le collezioni editoriali e le collezioni per la valutazione della ricerca; monitoraggio sul travaso dei dati al Sito Docente CINECA. Su richiesta del Coordinatore della collezione  effettuano inoltre l’archiviazione dei documenti nelle collezioni editoriali e didattiche. Curano infine la consulenza agli utenti per tutti gli aspetti legati alle collezioni per la valutazione della ricerca. 

                                                             4  (il cui deposito legale, a partire dal 2010, è effettuato per via telematica da Aisberg). 

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3  

 1.3 Destinatari del servizio. Aisberg è rivolto a: 

Professori e ricercatori dell’Università di Bergamo; Dipartimenti e altre Strutture dell’Ateneo; Gruppi di lavoro coordinati da professori o ricercatori dell’Ateneo.  

  1.4 Contenuti. Nell'archivio istituzionale Aisberg  sono principalmente archiviati in formato elettronico i contenuti prodotto delle attività di ricerca e didattica dell'Ateneo. Possono inoltre essere archiviati: 

dati grezzi della ricerca; digitalizzazioni del patrimonio culturale di proprietà dell’Università di Bergamo; documenti divulgativi dei risultati delle attività didattiche e di ricerca dell’Ateneo. 

 I documenti archiviati in Aisberg devono presentare caratteristiche di rilevanza, compiutezza e completezza che ne rendano opportuna la distribuzione online. Non devono contenere dati personali sensibili o materiali di terzi il cui uso non sia autorizzato. 

1.5 Dati bibliografici. Ogni documento deve essere accompagnato da un insieme di dati bibliografici, alcuni dei quali obbligatori, che garantiscano la buona indicizzazione e contestualizzazione del documento stesso nel web, nonché la possibilità di elaborazione ai fini della valutazione locale e nazionale. 

1.6 Testo pieno. Possono essere archiviati in Aisberg documenti in tutti i formati di file riconosciuti dal sistema, inclusi quelli multimediali. Ogni file deve riportare esplicita indicazione della versione e del  grado di accessibilità.  1.7 Archiviazione. L’archiviazione è effettuata da uno degli autori del documento, afferente all’Ateneo; per alcune collezioni è prevista la possibilità di deposito da parte dello staff di Aisberg.   1.8 Copyright. All’atto dell’archiviazione, l’autore concede ad Aisberg una Licenza di deposito non esclusiva. L’autore ritiene tutti i propri diritti, ai sensi della normativa vigente sul diritto d’autore. L'autore, che è pienamente responsabile del contenuto del suo documento, solleva lo staff di Aisberg e l’Ateneo da qualsiasi responsabilità derivante dalla violazione dei diritti di terzi.  In particolare, è responsabilità dell’autore: 

il rispetto all’esistenza di vincoli contrattuali con gli editori; l’acquisizione del permesso di utilizzo di eventuali materiali di terzi; il rispetto della privacy 

Se il documento archiviato è opera di più autori, chi effettua il deposito deve garantire di disporre delle necessarie autorizzazioni di tutti gli altri autori per l’archiviazione.   I documenti depositati in Aisberg sono protetti dalla normativa italiana sul diritto d'autore: Legge 22 aprile 1941 n. 633 e successive modificazioni  (Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio) e articoli da 2575 a 2583 del Codice civile, libro V, titolo nono, capo I.   1.9 Accessibilità dei metadati. I metadati del documento sono indicizzati dai principali motori di ricerca e servizi web generali e specialistici; possono essere liberamente consultati e riusati a scopo di studio, ricerca, citazione. Non sono ammessi usi commerciali o a scopo di lucro. 

1.10 Accessibilità del testo pieno. Il testo pieno del documento é possibilmente rilasciato ad accesso aperto, ovvero liberamente consultabile e scaricabile per gli usi consentiti (cfr. punto precedente), nella versione e secondo le modalità ammesse dalle politiche di copyright dell’editore e nel rispetto delle clausole di riservatezza degli enti finanziatori. 

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4  

L’Autore ha esclusiva facoltà di scegliere le eventuali restrizioni per l'accesso al testo pieno del documento caricato.  1.11 Termini d’uso per gli utenti esterni. L’utilizzo del documento archiviato in Aisberg è regolato dalle Condizioni generali di utilizzo dei documenti in Aisberg o da una Licenza Creative Commons, facoltativamente allegata al documento dall’Autore.  

Le Condizioni generali esplicitano che:  

I documenti in Aisberg possono essere utilizzati, secondo i limiti stabiliti dalla legislazione corrente sul diritto d'autore, per finalità di studio, ricerca o didattica, purché sia  correttamente citata la fonte;  L’accesso ai dati bibliografici e al testo pieno del documento, nonchè l’esportazione di liste di metadati e la copia (a stampa o download) del testo pieno sono a titolo gratuito per chiunque e possono essere effettuati senza autorizzazione preventiva. 

 Tutti gli usi ulteriori richiedono invece autorizzazione scritta da parte dei detentori dei diritti, in particolare: 

il contenuto dei documenti non può essere modificato (per la creazione di opere derivate), a meno che l’autore non acconsenta per iscritto; è escluso qualsiasi utilizzo a scopo di lucro, a meno che l’autore non acconsenta per iscritto. 

1.12 Modifica e cancellazione dei documenti archiviati. In generale, la modifica dei documenti (metadati e testo pieno) archiviati in Aisberg non è consentita. Eventuali eccezioni motivate possono essere richieste all’Amministratore del sistema, che deciderà caso per caso in accordo con il Responsabile del servizio. 

I documenti già archiviati possono essere ritirati 5 o cancellati dall’Amministratore del sistema, su richiesta dell’autore, esclusivamente in caso di: 

contestazioni riguardanti il copyright  segnalazioni di violazioni della privacy contestazioni di plagio  

 1.13 Conservazione dei documenti.  La creazione di copie di back up e, ove necessario, la conversione di file inusuali o obsoleti in nuovi formati garantiscono la preservazione nel tempo, la leggibilità e l’accessibilità dei documenti archiviati in Aisberg.  1.14 Politiche sulla privacy. I dati personali degli utenti acquisiti da Aisberg sono unicamente utilizzati per funzioni strettamente associate alle finalità dell’archivio e non sono in nessun modo divulgati. 

 

2. Politiche delle collezioni della sezione “Prodotti della ricerca”  

A integrazione delle politiche generali dell’archivio, di cui ai punti precedenti, si applicano le seguenti politiche specifiche: 

2.1 Obiettivi. Le collezioni della sezione “Prodotti della ricerca” sono destinate alla raccolta delle pubblicazioni utili per la valutazione della ricerca di Ateneo. Per la valutazione locale, i dati inseriti in Aisberg sono elaborati dal sistema SURplus, gestito dall’Ufficio ricerca scientifica e trasferimento tecnologico. Per la valutazione nazionale, i dati sono trasferiti da Aisberg al Sito Docente del Ministero. 

                                                            5 Il ritiro consiste nella rimozione del documento dall’interfaccia pubblica.  

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2.2 Destinatari. Sono tenuti ad archiviare in Aibserg le proprie pubblicazioni scientifiche: professori ordinari e associati, ricercatori e ricercatori a tempo determinato;  assegnisti, borsisti e dottorandi. 

2.3 Archiviazione. Gli autori archiviano personalmente (autoarchiviazione) le proprie pubblicazioni di ricerca, nella collezione di riferimento in base alla tipologia documentaria.  2.4 Tipologie documentarie. In Aisberg sono raccolte, ciascuna in una collezione apposita, le tipologie documentarie previste dal  Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e ogni altra tipologia utile: 

per consentire la valutazione interna della ricerca di Ateneo; 

per documentare e tenere aggiornata in Aisberg l’intera produzione scientifica dei singoli autori; 

per disseminare contenuti utili per la comunità scientifica anche in versione iniziale o comunque non validata (ad es. dati grezzi, preprint, materiali multimediali). 

 2.5 Documenti pubblicati, accettati, online first. Tranne che nella collezione “Tipologie speciali”, gli autori archiviano esclusivamente documenti pubblicati, intendendo con pubblicazione la disponibilità permanente per il pubblico di riferimento (distribuzione).  Il supporto della rivista/monografia che contiene il documento (cartaceo, cartaceo+digitale, e‐only), così come il modello economico dell’editore (commerciale o open access) non fanno differenza ai fini della valutazione.  La restrizione in base alla quale sono presi in considerazione esclusivamente documenti pubblicati con ISBN/ISSN, è sempre meno significativa rispetto alle attuali pratiche della comunicazione scientifica; é tuttavia mantenuta per le tipologie per le quali è adottata dal Ministero. È prevista deroga per i contributi in atti di convegno.  Non è consentito inserire contributi accettati dall'editore, ma non ancora distribuiti.  Non è consentito inserire contributi in versione Online First. Tali contenuti saranno archiviati al momento dell’effettiva pubblicazione entro il fascicolo/monografia, evitando in questo modo il rischio di una doppia valutazione dello stesso prodotto.  2.6 Repertorio delle riviste scientifiche. Fino alla disponibilità di un repertorio di riferimento di titoli di riviste scientifiche, nonché di un criterio condiviso per distinguere la loro rilevanza  e grado di internazionalizzazione, il giudizio sul valore scientifico del singolo periodico è affidato agli autori.  2.7 Nuove edizioni. E' ammessa l’archiviazione di nuove edizioni di uno stesso documento, che implichino l'aggiornamento/rielaborazione del suo contenuto intellettuale. Restano invece escluse le semplici ristampe. 

2.8 Dati bibliografici. Per ogni tipologia documentaria è predisposto un formato specifico di descrizione bibliografica (metadati).  Sebbene solo alcuni metadati siano obbligatori, è consigliato descrivere il documento nel modo più completo possibile, in modo da favorirne l’indicizzazione e la valorizzazione.  2.9 Caricamento del file.  Per facilitare il controllo bibliografico, consentire l’eventuale valutazione qualitativa dei documenti e garantire la loro preservazione, è richiesto il caricamento in Aisberg di:  testo pieno (in formato pdf) per le seguenti tipologie: 

articoli 

contributi in atti di convegno 

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contributi in monografia  copia del frontespizio,  del verso del frontespizio e dell’indice (in formato pdf) per le seguenti tipologie: 

monografie 

curatele  

Il deposito del testo pieno (in qualsiasi formato) è invece facoltativo per le seguenti tipologie: 

brevetti 

tipologie speciali  2.10 Indicazione di versione del file. È richiesto di indicare quale versione del documento é caricata: 

author's postprint (ultima versione inviata dall’autore all'editore, con le modifiche dovute alla peer review/osservazioni del comitato scientifico); 

publisher's version (estratto dell’articolo/capitolo pubblicato).  2.11 Indicazione del grado di accessibilità del file. È obbligatorio definire l’accessibilità del testo pieno, scegliendo una delle seguenti opzioni:  

1. ad accesso aperto 2. ad accesso aperto dopo un periodo di embargo 3. non accessibile 

 Prima di scegliere il grado di accessibilità l’autore è tenuto a controllare le policy dell'editore per verificare la possibilità di rendere il testo pieno, in almeno una delle versioni di cui sopra, liberamente accessibile (opzioni 1 o 2).  Solo in caso negativo è consentito chiudere l'accesso al testo pieno (opzione 3).  2.12 Revisione e accettazione dei documenti.  Tutti i documenti appartenenti a tipologie di prodotto censite dal Ministero dell’Istruzione dell’Università  e della Ricerca sono sottoposti dallo staff di Aisberg a: 

controllo formale di correttezza e completezza dei metadati ; 

verifica della presenza e del formato del/i file.  L’accettazione è subordinata all’esito delle suddette verifiche che possono dar luogo a integrazioni o correzioni dei metadati eseguite d’autorità dallo staff o al rinvio all’autore per il caricamento dei file corretti. 

 2.13 Modifica dei documenti già accettati. I documenti già accettati non possono essere modificati.  2.14 Cancellazione di documenti già accettati. I documenti già accettati non possono essere cancellati.  2.15 Mappatura dalle collezioni “Iniziative editoriali”. Per i documenti pubblicati  nelle collezioni della sezione “Iniziative editoriali” di Aisberg è previsto, ove applicabile in base alla tipologia del documento e all’afferenza dell’Autore/i, il servizio di mappatura nella corrispondente collezione per la valutazione della ricerca. 

2.16 Travaso al Sito Docente del Ministero. I documenti appartenenti a tipologie di prodotto censite dal Ministero dell’Istruzione dell’Università  e della Ricerca sono automaticamente travasati da Aisberg al Sito Docente.  

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È cura dei singoli autori verificare l’avvenuto travaso accedendo regolarmente al proprio Sito Docente6.  In allegato, in forma tabellare, le politiche relative alle singole collezioni della sezione “Pubblicazioni per la valutazione della ricerca”.  

 3.Politiche delle collezioni della sezione “Iniziative editoriali”  A integrazione delle politiche generali dell’archivio, di cui ai punti 1.‐, si applicano le seguenti politiche specifiche:  3.1 Obiettivi. Le collezioni della sezione “Iniziative editoriali” sono destinate alla disseminazione ad accesso aperto di documenti inediti, orientati alla ricerca. Le collezioni sono espressione di  iniziative editoriali dell’Università degli studi di Bergamo , delle sue Strutture o di Gruppi  di lavoro coordinati da professori o ricercatori dell’Ateneo.   Il soggetto  titolare dell’iniziativa editoriale si occupa di tutti gli aspetti riguardanti: 

definizione delle politiche di ammissione/call/selezione/revisione dei documenti; registrazione del marchio editoriale, acquisizione di ISSN/ISBN (facoltativi); eventuale editing  dei  documenti; eventuale distribuzione cartacea; eventuale deposito legale  

 3.2 Destinatari. Dipartimenti e altre Strutture dell’Ateneo;  Gruppi di lavoro coordinati da professori o ricercatori dell’Ateneo.  3.3.1 Tipologie di collezioni.  A titolo esemplificativo e non esaustivo: 

Serie editoriali (serie di Working Paper, Tesi di dottorato, Rapporti di ricerca, …) Riviste Convegni  e altri Eventi (Seminari, Mostre, …)  

3.3.2 Tesi di dottorato. Le Tesi di dottorato sono consegnate dai candidati in formato pdf su CD all’ufficio competente, complete di liberatoria cartacea firmata dal Dottorando. Lo staff di Aisberg provvede alla loro archiviazione e al deposito legale presso le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze tramite procedura telematica di harvesting.  L’obbligo di deposito in Aisberg decorre dal 26. Ciclo (a.a. 2010) ed è sancito dall’Art. 13 comma 8 del Regolamento di Ateneo per l'istituzione e il funzionamento dei corsi di Dottorato di Ricerca e delle Scuole di Dottorato.  3.4.1 Proposta di nuove collezioni. La proposta di nuove collezioni è approvata dal Direttore di Dipartimento, o da un suo delegato,  a garanzia della rispondenza dell’iniziativa editoriale a standard di qualità scientifica coerenti  con le finalità istituzionali.  3.4.2 Apertura nuove collezioni. L’attivazione di una nuova collezione è richiesta al Responsabile di Aisberg.  La presentazione della richiesta spetta al Referente/Coordinatore dell’iniziativa editoriale, previa approvazione del Direttore di Dipartimento o di un suo delegato.  Il Coordinatore, con il supporto del Responsabile di Aisberg, definisce le politiche della collezione e cura i rapporti e le comunicazioni con lo staff di Aisberg.   Il Coordinatore sottoscrive la liberatoria per il deposito dei documenti in Aisberg.  3.5 Le politiche della collezione devono specificare i seguenti punti: 

                                                            6 Il travaso avviene tramite batch notturno per l’invio di tutti i documenti creati o modificati nelle ultime 24 ore. In caso di insuccesso, lo staff di Aisberg riceve notifica del mancato trasferimento e può procedere a correggere e rilanciare il documento in modalità manuale, oppure lasciarlo in sospeso fino al travaso successivo.  

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Coordinatore della collezione  Tipologia documentaria Formato/i del/i file dei documenti Metodo di archiviazione Autori della collezione Periodicità, numerazione progressiva, eventuali serie (facoltativo) Licenza di deposito Apposizione ISSN/ISBN o altro ID oltre all’handle di Aisberg (facoltativo) Accettazione e/o revisione dei documenti (facoltativo) Addetti all’accettazione e/o revisione dei documenti (facoltativo) Accessibilità dei documenti (Licenza di utilizzo) Modifica/ritiro dei documenti già pubblicati 

  3.6 Profilazione della collezione. A seguito della definizione delle politiche della collezione, il Coordinatore prende contatto con l’Amministratore di Aisberg per la profilazione della collezione stessa.   La profilazione deve specificare i seguenti punti: 

Nome della collezione Testo della home page in Aisberg, eventuale logo Url home page esterna (facoltativo) Utenti Autori Utenti  Amministratori della collezione (facoltativo) Utenti Revisori (facoltativo) Eventuale decorrenza per l’accesso pubblico alla collezione 

 3.7 Archiviazione. L’archiviazione dei documenti può essere effettuata direttamente dall’autore (autoarchiviazione) oppure dallo staff di Aisberg (servizio archiviazione proxy) su indicazione del Coordinatore.  In quest’ultimo caso, lo staff di Aisberg riceve, esclusivamente dal Coordinatore, i singoli documenti da archiviare. Lo staff non è tenuto a dare riscontro circa l’avvenuta archiviazione: il Coordinatore e gli altri utenti interessati sono informati tramite i servizi di notifica automatica di Aisberg.    3.8 Revisione catalografica. In caso di collezioni autoarchiviate, lo staff di Aisberg effettua la correzione/integrazione dei metadati, come specificato al punto 2.12.  3.9 Mappatura nelle collezioni “Prodotti della ricerca”. Dove applicabile (in base alla tipologia del documento e all’afferenza dell’Autore/i), lo staff di Aisberg garantisce il servizio di mappatura dei documenti nella corrispondente collezione per la valutazione della ricerca.  

  4. Politiche delle collezioni della sezione “Materiali didattici”  A integrazione delle politiche generali dell’archivio, di cui ai punti 1.‐, si applicano le seguenti politiche specifiche:  4.1 Obiettivi. Le collezioni della sezione “Materiali didattici” sono destinate alla disseminazione ad accesso aperto di documenti inediti, orientati alla didattica. Le collezioni sono espressione di iniziative didattiche di  singoli docenti, Dipartimenti e altre Strutture dell’Ateneo o di Gruppi di lavoro coordinati da docenti dell’Ateneo.  Il soggetto  titolare dell’iniziativa editoriale si occupa di tutti gli aspetti riguardanti: 

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definizione delle politiche di ammissione/call/selezione/revisione dei documenti; registrazione del marchio editoriale, acquisizione di ISSN/ISBN (facoltativi); editing  dei  documenti; eventuale distribuzione cartacea; eventuale deposito legale 

  4.2 Destinatari. Titolari di insegnamento, Coordinatori di corsi di laurea o di laurea magistrale, Coordinatori di corsi di dottorato di ricerca.  4.3 Tipologie di collezioni. In generale una collezione si configura secondo il modello Courseware, che prevede la possibilità di archiviare tutto il materiale utilizzato per un insegnamento (sillabo, slide, dispense, registrazioni, etc. ), anche in formati diversi, compresi i multimediali.   4.4 Apertura nuove collezioni. L’attivazione di una nuova collezione è richiesta al Responsabile di Aisberg.  La presentazione della richiesta spetta al Referente/Coordinatore dell’iniziativa didattica.  Il Coordinatore, con il supporto del Responsabile di Aisberg, definisce le politiche della collezione e cura i rapporti e le comunicazioni con lo staff di Aisberg.    4.5 Le politiche della collezione devono specificare i seguenti punti: 

Coordinatore della collezione Tipologia/e documentaria/e Formato/i del/i file del documento Metodo di archiviazione Autori della collezione Periodicità, numerazione progressiva, eventuali serie (facoltativo) Licenza di deposito Apposizione ISSN/ISBN o altro ID oltre all’handle di Aisberg (facoltativo) Accettazione e/o revisione dei documenti (facoltativo) Addetti all’accettazione e/o revisione dei documenti (facoltativo) Accessibilità dei documenti (Licenza di utilizzo) Modifica/ritiro dei documenti già pubblicati 

 4.6 Profilazione della collezione. Dopo la definizione delle politiche della collezione, il Coordinatore prende contatto con l’Amministratore di Aisberg per la profilazione della collezione stessa.   La profilazione deve specificare i seguenti punti: 

Nome della collezione Testo della home page in Aisberg, eventuale logo Url home page esterna (facoltativo) Utenti Autori Utenti  Amministratori della collezione (facoltativo) Utenti Revisori (facoltativo) Eventuale decorrenza per l’accesso pubblico alla collezione 

 4.7 Archiviazione. L’archiviazione dei documenti può essere effettuata direttamente dall’autore (autoarchiviazione) oppure dallo staff di Aisberg (servizio di archiviazione proxy), su indicazione del Coordinatore.  In quest’ultimo caso, lo staff di Aisberg riceve dal Coordinatore i singoli documenti da archiviare. Lo staff non è tenuto a dare riscontro circa l’avvenuta archiviazione: il Coordinatore e gli altri utenti interessati possono verificarla tramite i servizi di notifica automatica di Aisberg. 

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Fonti 

CRUI: Linee guida per gli archivi istituzionali http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1781  CRUI: L’open access e la valutazione dei prodotti della ricerca scientifica – Raccomandazioni http://www.crui.it/Homepage.aspx?ref=1782  ROARMAP: Registry of Open Access Repositories Mandatory Archiving Policies – By Country: Italy http://roarmap.eprints.org/cgi/search/archive/advanced?screen=Search&dataset=archive&_action_search=Search&eprintid=&organisation_merge=ALL&organisation=&keywords_merge=ALL&keywords=&datestamp=&geoname=geoname_2_IT&satisfyall=ANY&order=‐datestamp 

 

Metadati del documento 

titolo: Politiche dell’archivio istituzionale dei prodotti scientifici dell’Università di Bergamo: Aisberg autori: Alessandra Bianchi, Ennio Ferrante mailto: [email protected] data di creazione: 2011‐05‐26  data ultima modifica: 2012‐01‐30 url: http://aisberg.unibg.it/doc/policy.html access rights: Questo documento è rilasciato sotto licenza Creative Commons. 

 

 

Allegato:  Politiche delle singole collezioni della sezione “Prodotti della ricerca”. 

 

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FDU/UOB Student Exchange Program Agreement page 1/4

Allegato al punto 22

AGREEMENT FOR ACADEMIC COOPERATION BETWEEN

FAIRLEIGH DICKINSON UNIVERSITY (U.S.A.) AND

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO (ITALY)

STUDENT EXCHANGE PROGRAM

Fairleigh Dickinson University (FDU) and its representative, Dr. Jason A. Scorza, Vice Provost for International Education, and Università degli Studi di Bergamo (UOB) and its representative, Prof. Dr. Stefano Paleari, Rector, both with legal authority to effectuate agreements and obligate themselves and the institutions they represent, agree to expand their existing academic cooperation to include the exchange of students. The purpose of the Student Exchange Program is to foster global education through the possibility to spend a term in the partner university.

I. Authorization to Operate

FDU is an accredited independent university in the U.S., accredited by the Commission on Higher Education of the Middle States Association of Colleges and Schools and recognized as such by the Commission on Higher Education within the State of New Jersey. Similarly, UOB is an educational institution legally constituted in accordance with the laws of Italy to offer post-secondary level programs (accredited by the Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Italia).

If, for any reason, FDU loses its authorization or accreditation to offer master’s degrees or UOB loses its authorization or accreditation to offer master’s degrees, then the other party may exercise its right—under Section V of this Agreement - Legal Considerations, Clause G—to terminate this Agreement.

II. Academic Considerations

A. Under this Agreement, FDU and UOB qualified students will be permitted to attend courses held by the partner university for one semester. Each University undertakes to host a comparable number of students every academic year. Both Universities may rebalance the number of students participating in the exchange at the end of each five-year period.

B. The residency requirement for the exchange shall be one full semester during which students will be expected to complete a minimum of four courses up to a maximum of six courses. Each course consists of 30-36 classroom hours. FDU and UOB students will receive credits for their participation in the courses according to their degree program, as well as to the policies of their home institution rules and regulations. In particular, each course corresponds to 3 credits for FDU students and to 5 credits for UOB students.

C. FDU students will not receive any credit at UOB and UOB students will not receive any credit at FDU for courses taken during the exchange. Students participating in the exchange

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FDU/UOB Student Exchange Program Agreement page 2/4

shall be awarded a degree by their home University and are therefore not allowed to obtain the same qualification from their host University.

D. All courses taught by FDU will be taught in English, (unless otherwise specified in the course program). Courses taught by UOB may be either in Italian (unless otherwise specified in the course program) or in English. All students participating shall obtain approval from both Universities for the courses they plan to attend at the host University before the beginning of the term in which the exchange takes place. The host University will provide all exchange students with access to the library, research, and other facilities (e.g. health, computer and recreational) normally available to its own students

E. FDU and UOB students will be selected for participation in the exchange program in accordance with standard study abroad procedures at each university. Each University shall provide the other University with a list of selected students at least two months before the term the students will attend. Candidates shall be chosen according to their academic career and to the language requirements set by the Selection Board of their home University. UOB students must have adequate proficiency in English in order to enroll in the exchange program (substantiated by an acceptable score on a standardized test of English as a second language (e.g., TOEFL or IELTS, or by other acceptable means). FDU students who plan to attend courses taught in Italian must have adequate proficiency in Italian.

F. FDU and UOB will supply the official transcript of the academic record of each exchange student upon completion of studies, provided that all financial obligations have been met (e.g., on/off-campus housing costs, library fines, etc.). Transcripts will be mailed within one month of students’ return to the home institution. FDU transcripts should be issued directly to the Ufficio Internazionalizzazione at Bergamo and UOB transcripts should be issued directly to the Registrar at FDU. The home University shall provide full recognition of the courses attended and successfully passed overseas. The granting of credits for studies undertaken at the host institution will be at the discretion of the home institution in accordance with its own policies and regulations.

G. FDU and UOB shall offer visiting students an academic guidance and support service during enrolment, as well as information regarding their courses and access to library facilities. Students participating in the exchange programme are entirely responsible for application procedures for visas or other documents required to participate in the exchange for its planned duration. Their home University shall forward to its Diplomatic Representation all the details needed to facilitate visa application procedures.

H. FDU and UOB students will be subject to the rules and regulations of the host institution and the laws of the host country and/or state. Any breach of these rules and laws will be dealt with in accordance with the disciplinary policy of the host institution and the law of the host country and/or state.

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FDU/UOB Student Exchange Program Agreement page 3/4

III. Financial Considerations

A. FDU and UOB students taking part to the exchange program will pay regular tuition fees to the University in which they are enrolled and will not be charged tuition, application or technical fees by the host institution.

B. Students will be responsible for roundtrip airfare, room and board, medical insurance, books, and other personal expenses while studying at FDU or UOB.

IV. Promotional Considerations

A. Each party to this Agreement agrees to assist the other in promoting the Student Exchange Program to prospective students, including providing the other with copies of its program documents/course syllabi, prospectuses, program leaflets, application forms, and other promotional material and information as requested. Any promotional material produced by either party in connection with this Agreement shall be subject to approval by the other party before it can be used. Moreover, the use of the name or logo of one party by the other will be subject to written approval (via e-mail) on a case-by-case basis.

B. Each party to this Agreement also agrees to promote the Student Exchange Program, and its affiliation with the other party, on an appropriate page on its website, including a link to the appropriate page on the other party’s website.

C. Each party to this Agreement shall provide access to a staff member and appropriate office at the university to assist the other party and students with any matters pertaining to this Agreement or the Student Exchange Program specifically—e.g., to familiarize students with FDU and/or UOB and the program, to facilitate registration into courses at FDU and/or UOB, to assist with payments, to exchange information concerning courses, to provide academic transcripts, etc.

V. Legal Considerations

A. FDU agrees to exonerate and indemnify UOB (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this Agreement.

B. Similarly, UOB agrees to exonerate and indemnify FDU (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this Agreement.

C. Both parties to this Agreement shall seek to resolve any dispute by negotiation and correspondence between representatives of each party. In the event that a dispute cannot be so resolved, the parties agree to attempt to resolve the matter through a formal mediation process.

D. Nothing in this Agreement requires either party to maintain a program in any area articulated herein or courses preparatory to such programs. However, in the event of termination of one or more programs related to this Agreement or the Agreement itself, FDU agrees to teach out any

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FDU/UOB Student Exchange Program Agreement page 4/4

students who have entered the FDU portion of the program as well as those students who have completed the UOB portion of the program.

E. All conditions in this Agreement are subject to students obtaining appropriate documentation (appropriate immigration documents) to enter and study in the U.S. Neither FDU nor UOB is responsible for obtaining these documents. However, FDU and UOB will assist students in obtaining any required documents for their stay in the U.S.

F. This Agreement will remain valid for a period of five (5) years from the date of its effectuation by both parties. Moreover, this Agreement may be subject to review and modification by mutual consent of both parties.

G. This Agreement may be terminated by a twelve-month prior written notice initiated by either party. In addition, this Agreement may be terminated by either party at any time the other fails to adhere to any of the terms and conditions established in the Agreement, provided that the party seeking termination gives the other written notice describing the cause for termination and provides the other one-hundred-twenty (120) days from the date of such notice to correct the cause. Such termination shall not affect activities in progress at that time. All notices shall be sent registered mail to the individuals and addresses noted below.

To FDU: To UOB:

Vice Provost for International Education Rector Fairleigh Dickinson University Università degli Studi di Bergamo 1000 River Road, H-DH2-15 via Salvecchio 19 Teaneck, NJ 07666 24129 Bergamo U.S.A. Italy

H. This Agreement does not restrict FDU or UOB from entering into agreements with other colleges or universities.

The officials signing this Agreement on behalf of their principals or employers have full authority to do so and their principals have taken the required steps to have this Agreement negotiated and signed. This Agreement shall become effective when signed by officials of both parties.

For FDU: For UOB:

Jason A. Scorza , Ph.D. Prof. Dr. Stefano Paleari Vice Provost for International Education Rector

Date Date

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FDU/UOB Dual Degree Program Agreement page 1/4

Allegato nr. 1 al punto 23

AGREEMENT FOR ACADEMIC COOPERATION BETWEEN

FAIRLEIGH DICKINSON UNIVERSITY (U.S.A.) AND

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO (ITALY)

DUAL DEGREE PROGRAM (M.A. IN CORPORATE AND ORGANIZATIONAL COMMUNICATION &

M.A. IN COMMUNICATIONS, ADVERTISING AND PUBLISHING)

Fairleigh Dickinson University (FDU) and its representative, Dr. Jason A. Scorza, Vice Provost for International Education, and Università degli Studi di Bergamo (UOB) and its representative, Prof. Dr. Stefano Paleari, Rector, both with legal authority to effectuate agreements and obligate themselves and the institutions they represent, agree to expand their existing academic cooperation to include a dual degree program at the master’s level.

Under this Agreement, qualified students in the Master of Arts program in Communications, Advertising and Publishing at UOB will be permitted to complete a second Master of Arts in Corporate and Organizational Communication at FDU’s College at Florham campus in Madison, New Jersey. In keeping with the spirit of a dual degree program, credits completed in each degree program shall be used in fulfilling degree requirements in both programs, as specified below in the section titled Academic Considerations.

I. Authorization to Operate

FDU is an accredited independent university in the U.S., accredited by the Commission on Higher Education of the Middle States Association of Colleges and Schools and recognized as such by the Commission on Higher Education within the State of New Jersey. Similarly, UOB is an educational institution legally constituted in accordance with the laws of Italy to offer post-secondary level programs (accredited by the Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Italia).

If, for any reason, FDU loses its authorization or accreditation to offer master’s degrees or UOB loses its authorization or accreditation to offer master’s degrees, then the other party may exercise its right—under Section V of this Agreement - Legal Considerations, Clause G—to terminate this Agreement.

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FDU/UOB Dual Degree Program Agreement page 2/4

II. Academic Considerations

A. Qualified students in the Master of Arts program in Communications, Advertising and Publishing at UOB may elect to complete a Master of Arts in Corporate and Organizational Communication at FDU’s College of Florham campus in Madison, New Jersey. Students who maintain a cumulative grade point average (CGPA) of 3.0 or higher (out of 4.0) following the completion of at least two semesters in the master’s program at UOB shall be considered eligible to enroll in the master’s program at FDU.

B. The residency requirement for completion of the Master of Arts in Corporate and Organizational Communication at FDU shall be one full (typically a fall) semester during which students will be expected to complete a minimum of four courses. The four courses are Corporate Communication, Oral Presentation, Professional Writing and Editing, and an elective. Under the dual degree arrangement, these courses shall fulfill 12 of 30 credits required for the master’s degree at FDU and 20 of 120 credits required for the master’s degree at UOB. In addition, students will be required to complete two additional FDU courses (6 FDU credits) subsequent to their semester at FDU, either online or with an FDU professor at UOB. One of the courses will be the capstone course for the Master of Arts in Corporate and Organizational Communication, and the other will be chosen from a selection of offerings that are determined to be acceptable by the heads of both master’s programs. Furthermore, both courses shall fulfill 10 additional credits within the master’s program at UOB, for a total of 30 credits taken at FDU and recognized by UOB. The remaining credits required for fulfillment of the FDU degree (12 credits) shall be taken as part of the master’s program at UOB and recognized by FDU. The four UOB courses that will be recognized by FDU are Communication Psychology, Sociology of Communication, Organizational Sociology, and Marketing.

C. All courses taught by FDU in fulfillment of the requirements set forth above will be taught in English.

D. UOB students will be selected for participation in the dual degree program in accordance with standard study abroad procedures at each university. UOB students must have adequate proficiency in English in order to enroll in the dual degree program (substantiated by an acceptable score on a standardized test of English as a second language (e.g., TOEFL or IELTS) or by other acceptable means).

III. Financial Considerations

A. The cost of the program for participating UOB students shall be $13,675 USD. This is inclusive of tuition and technology fees for 18 credits at FDU, as well as room and board for one full semester. This cost is for the 2012-2013 academic year and is subject to annual increases during subsequent years.

B. Both parties to this Agreement understand that in addition to tuition, technology fees, and room and board, students will be responsible for roundtrip airfare, medical insurance, books, and other personal expenses while studying at FDU.

IV. Promotional Considerations

A. Each party to this Agreement agrees to assist the other in promoting the dual degree program to prospective students, including providing the other with copies of its program

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FDU/UOB Dual Degree Program Agreement page 3/4

documents/course syllabi, prospectuses, program leaflets, application forms, and other promotional material and information as requested. Any promotional material produced by either party in connection with this Agreement shall be subject to approval by the other party before it can be used. Moreover, the use of the name or logo of one party by the other will be subject to written approval (via e-mail) on a case-by-case basis.

B. Each party to this Agreement also agrees to promote the dual degree program, and its affiliation with the other party, on an appropriate page on its website, including a link to the appropriate page on the other party’s website.

C. Each party to this Agreement shall provide access to a staff member and appropriate office at the university to assist the other party and students with any matters pertaining to this Agreement or the dual degree program specifically—e.g., to familiarize students with FDU and the program, to facilitate registration into courses at FDU and/or UOB, to assist with payments, to exchange information concerning courses, to provide academic transcripts, etc.

V. Legal Considerations

A. FDU agrees to exonerate and indemnify UOB (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this Agreement.

B. Similarly, UOB agrees to exonerate and indemnify FDU (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this Agreement.

C. Both parties to this Agreement shall seek to resolve any dispute by negotiation and correspondence between representatives of each party. In the event that a dispute cannot be so resolved, the parties agree to attempt to resolve the matter through a formal mediation process.

D. Nothing in this Agreement requires either party to maintain a program in any area articulated herein or courses preparatory to such programs. However, in the event of termination of one or more programs related to this Agreement or the Agreement itself, FDU agrees to teach out any students who have entered the FDU portion of the program as well as those students who have completed the UOB portion of the program.

E. All conditions in this Agreement are subject to students obtaining appropriate documentation (appropriate immigration documents) to enter and study in the U.S. Neither FDU nor UOB is responsible for obtaining these documents. However, FDU and UOB will assist students in obtaining any required documents for their stay in the U.S.

F. This Agreement will remain valid for a period of five (5) years from the date of its effectuation by both parties. Moreover, this Agreement may be subject to review and modification by mutual consent of both parties.

G. This Agreement may be terminated by a twelve-month prior written notice initiated by either party. In addition, this Agreement may be terminated by either party at any time the other fails to adhere to any of the terms and conditions established in the Agreement, provided that the

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FDU/UOB Dual Degree Program Agreement page 4/4

party seeking termination gives the other written notice describing the cause for termination and provides the other one-hundred-twenty (120) days from the date of such notice to correct the cause. Such termination shall not affect activities in progress at that time. All notices shall be sent registered mail to the individuals and addresses noted below.

To FDU: To UOB:

Vice Provost for International Education Rector Fairleigh Dickinson University Università degli Studi di Bergamo 1000 River Road, H-DH2-15 via Salvecchio 19 Teaneck, NJ 07666 24129 Bergamo U.S.A. Italy

H. This Agreement does not restrict FDU or UOB from entering into agreements with other colleges or universities.

The officials signing this Agreement on behalf of their principals or employers have full authority to do so and their principals have taken the required steps to have this Agreement negotiated and signed. This Agreement shall become effective when signed by officials of both parties.

For FDU: For UOB:

Jason A. Scorza , Ph.D. Prof. Dr. Stefano PaleariVice Provost for International Education Rector

Date Date

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FDU/UOB Global Opportunities Program Agreement page 1/4

Allegato nr. 2 al punto 23AGREEMENT FOR ACADEMIC COOPERATION

BETWEENFAIRLEIGH DICKINSON UNIVERSITY (U.S.A.)

ANDUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO (ITALY)

HUMANITIES SUMMER PROGRAM (ITALY, 2012-2017)

Fairleigh Dickinson University (FDU) and its representative, Dr. Jason A. Scorza, Vice Provost for International Education, and Università degli Studi di Bergamo (UOB) and its representative, Prof. Dr. Stefano Paleari, Rector, both with legal authority to effectuate agreements and obligate themselves and the institutions they represent, agree to expand their existing academic cooperation to include a ‘Humanities Summer Program’ to be held at UOB.

I. Authorization to Operate

FDU is an accredited independent university in the U.S., accredited by the Commission on Higher Education of the Middle States Association of Colleges and Schools and recognized as such by the Commission on Higher Education within the State of New Jersey. Similarly, UOB is an educational institution legally constituted in accordance with the laws of Italy to offer post-secondary level programs (accredited by the Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Italia).

If, for any reason, FDU loses its authorization or accreditation to offer baccalaureate degrees or UOB loses its authorization or accreditation to offer baccalaureate degrees, then the other party may exercise its right—under Section V of this agreement - Legal Considerations, Clause G—to terminate this agreement.

II. Academic Considerations

A. The purpose of this agreement is to provide FDU and UOB students with the opportunity to study together at UOB by participating in two or more courses offered during a four-week summer program.

B. The program will be held from approximately mid May to mid June. The exact dates will be decided each year.

C. UOB and FDU students will be selected for participation in accordance with standard study abroad procedures at each university. UOB student will have adequate proficiency in English.

D. UOB agrees to provide arrival assistance and orientation to FDU students.

E. FDU students will enroll in one or two courses offered by FDU faculty and will have the opportunity also to enroll in a course offered by UOB faculty at no additional cost. UOB students will enroll in one or two courses offered by FDU or UOB faculty as part of their tuition. The number of courses will be determined each year.

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FDU/UOB Global Opportunities Program Agreement page 2/4

F. Each course consists of 35 contact hours, which correspond to three FDU credits or five UOB credits. Students will receive credits according to their degree program and to the policies of their home institution.

G. UOB agrees to provide adequate classroom facilities and office space for FDU faculty.

III. Financial Considerations

A. UOB and FDU will determine their own study program and tuition policies with regard to their respective students. UOB will not charge FDU any fees for conducting classes or for office space.

B. Faculty and staff costs will be covered by each university.

IV. Standard of Conduct

FDU students will be subject to the rules and regulations of the host institution and the laws of the host country, on top of FDU policies and disciplinary actions. UOB students are subject to the rules and regulations of their university. Any breach of these rules and laws will be dealt with in accordance with the disciplinary policy of the host institutions and the laws of the host country.

V. Conditions of implementation

The UOB/FDU Humanities Summer Program will be conducted each summer provided each partner is able to recruit a sufficient number of students for the program. The minimum number of students will be defined by each partner each year. Each partner may suspend a particular summer program under exceptional circumstances, by providing written notice at least two months before the beginning of summer classes.

VI. Legal Considerations

A. FDU agrees to exonerate and indemnify UOB (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this agreement.

B. Similarly, UOB agrees to exonerate and indemnify FDU (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this agreement.

C. The parties to this agreement shall seek to resolve any dispute by negotiation and correspondence between representatives of each party. In the event that a dispute cannot be so resolved, the parties agree to attempt to resolve the matter through a formal mediation process.

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FDU/UOB Global Opportunities Program Agreement page 3/4

D. This agreement will remain valid for a period of five (5) years from the date of its effectuation by both parties. Moreover, this agreement may be subject to review and modification by mutual consent of both parties.

E. This agreement may be terminated by a twelve-month prior written notice initiated by either party. In addition, this agreement may be terminated by either party at any time the other fails to adhere to any of the terms and conditions established in the agreement, provided that the party seeking termination gives the other written notice describing the cause for termination and provides the other one-hundred-twenty (120) days from the date of such notice to correct the cause. Such termination shall not affect activities in progress at that time. All notices shall be sent by registered mail to the individuals and addresses noted below.

To FDU: To UOB:

Vice Provost for International Affairs Chancellor Fairleigh Dickinson University Università degli Studi di Bergamo 1000 River Road, H-DH1-01 via Salvecchio 19 Teaneck, NJ 07666 24129 Bergamo U.S.A. Italy

F. This agreement does not restrict FDU or UOB from entering into agreements with other colleges or universities.

The officials signing this agreement on behalf of their principals or employers have full authority to do so and their principals have taken the required steps to have this agreement negotiated and signed. This agreement shall become effective when signed by officials of both parties.

For FDU: For UOB:

Jason A. Scorza , Ph.D. Prof. Dr. Stefano PaleariVice Provost for International Education Rector

Date Date

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ALLEGATO AL PUNTO 24

ACCORDO DI COLLABORAZIONE fra

ISTITUTO SLAVO ACCADEMIA DELLE SCIENZE DELLA REPUBBLICA CECA

(Praga, Repubblica Ceca)e

l’UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI BERGAMO (Bergamo, Italia)

L’Università degli Studi di Bergamo (di seguito semplicemente Università di Bergamo), C.F. 80004350163, con sede a Bergamo, in Via Salvecchio, 19, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Stefano Paleari.

e

Istituto Slavo dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca, con sede a Praga 1, Valentinská 1, C.F. 68378017 rappresentato dalla direttrice, doc. PhDr. Helena Ulbrechtová, PhD.

Considerando che:

1. l’art. 6, comma 3 dello Statuto dell’Università di Bergamo attribuisce all’Ateneo la facoltà di presentarsi come promotore di iniziative di collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati, operanti a scala locale, nazionale ed internazionale; 2. le due istituzioni hanno manifestato il proprio interesse ad una collaborazione scientifica e didattica al fine di promuovere attività di formazione e ricerca nei relativi campi

le parti come sopra indicate

CONCORDANO QUANTO SEGUE

Articolo 1 – Oggetto del presente accordo L’oggetto del presente Accordo è l’impegno volto alla collaborazione, nella sfera dell’istruzione e nella ricerca didattico-scientifica, fra l’Università di Bergamo e l’Istituto slavo dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca. Negli ambiti di comune interesse, le parti definiscono i seguenti indirizzi di collaborazione:

Svolgimento di attività di ricerca scientifica congiunte; Organizzazione di periodi di mobilità per docenti; Scambi di studi, di esperienze scientifiche;Realizzazione di iniziative congiunte (conferenze, seminari, incontri) su progetti e programmi scientifici di interesse comune;

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Articolo 2 – Modalità d’applicazione dell’accordo Il presente accordo non comporta alcun impegno giuridico e finanziario per i firmatari. Nel quadro della presente convenzione, le eventuali condizioni finanziarie e materiali per la realizzazione di ogni singolo progetto concreto, in conformità con gli obiettivi della collaborazione, verranno definite in un accordo separato tra le parti.

Articolo 3 – Referenti dell’accordo La coordinazione diretta di tutti i programmi, realizzati in base al quadro del dato accordo, è affidata a:

per l’Università di Bergamo: dott. Andrea Trovesiper l’Istituto slavo dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca: prof. Karolína Skwarska

Articolo 4 – Scadenza del presente accordo Il presente accordo avrà una validità di tre anni. Esso entrerà in vigore dal momento in cui verrà firmato da entrambe le parti, e potrà essere prolungato prima della data di scadenza con il consenso scritto delle stesse. I firmatari godono del diritto di apportare al dato accordo delle modifiche, le quali entreranno in vigore dopo essere state approvate da entrambe le parti per mezzo di un protocollo o memorandum.

Articolo 5 – Cessazione della Convenzione Entrambe le istituzioni hanno la possibilità di recedere dal presente accordo inviando all’altra Parte una lettera raccomandata con avviso di ricevuta e con un preavviso di almeno 60 giorni prima della scadenza della validità dell’accordo, garantendo la conclusione di tutte le attività in corso.

Articolo 6 – Disposizioni specifiche Le azioni di cooperazione saranno realizzate rispettando il regolamento e le norme in vigore in ogni istituzione e in ogni Paese.

Articolo 7 – Disposizioni finali Il presente accordo è compilato in ceco e in italiano. Ognuna delle parti si impegna a conservare il testo originale dell’accordo in entrambe le lingue.

Per l’Istituto Slavo dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca

IL DIRETTORE doc. PhDr. Helena Ulbrechtová, PhD.

(Praga, Rep. Ceca)

Data

Per l’Università degli Studi di Bergamo

IL RETTORE Prof. Stefano Paleari

(Bergamo, Italia)

Data

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Convenio/ Accordo Pg. 1/4

CONVENIO DE COOPERACIÓN

ENTRE

LA UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA

(ESPAÑA)

Y

L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

(ITALIA)

De una parte, Dª Mª Pilar Zaragoza Fernández, Vicerrectora de Relaciones Institucionales y Comunicación de la Universidad de Zaragoza (España) quien actúa en nombre y representación de la misma en virtud de delegación conferida por Resolución rectoral de 10 de junio de 2008 (BOA nº 86 de 23 de junio), con domicilio social en C/ Pedro Cerbuna, nº 12 de (50009) Zaragoza (España)

Y, de otra, Stefano Paleari, Rector de la

Universidad de Bergamo (Italia), nominado por Decreto del Ministro de Instrucción de la Universidad y de la Investigación del 30.09.2009.

CONSIDERANDO

Que ambas Instituciones se encuentran unidas por una comunidad de intereses y objetivos en el campo académico y cultural,

Que ambas desean incrementar su propio

desarrollo, para lo cual la colaboración internacional resulta muy eficaz, y

ACCORDO DI COOPERAZIONE

TRA

UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA

(SPAGNA)

E

L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

(ITALIA)

Tra

Mª Pilar Zaragoza Fernández, vice-rettore per le Relazioni Istituzionali e Comunicazione dell’Università di Saragozza (Spagna), che agisce in nome e in rappresentanza della stessa in virtù della delega conferita con Risoluzione rettorale del 10 giugno 2008 (BOA n° 86 del 23 giugno) con sede legale in Via Pedro Cerbuna, n° 12 50009 Saragozza (Spagna)

e

prof. Stefano Paleari, Rettore de l’Università degli Studi di Bergamo (Italia), nominato con Decreto

del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca del 30.09.2009.

PREMESSO

Che entrambe le Istituzioni hanno interessi ed obiettivi comuni nel campo accademico e culturale,

Che entrambe desiderano incrementare il proprio sviluppo, in funzione del quale la collaborazione internazionale risulta molto efficace,e

Allegato al punto 25

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Convenio/ Accordo Pg. 2/4

Que es deseable establecer un mecanismo

coordinador para concretar actuaciones y canalizar las soluciones administrativas y financieras exigidas por la cooperación,

DECLARAN

Que, con intención de colaborar en el desarrollo de su profesorado sobre materia docente e investigadora y aumentar la calidad de los servicios formativos que prestan a sus respectivas comunidades, ambas instituciones consideran conveniente acrecentar su vinculación académica y establecer y desarrollar sus relaciones dentro de un espíritu de cooperación y buen entendimiento, con el propósito de ofrecer a sus miembros, profesores y estudiantes, los beneficios de un intercambio cultural, y por ello

ACUERDAN

Establecer un convenio institucional de

cooperación de acuerdo con las siguientes cláusulas:

Artículo primero. E1 presente convenio va destinado a facilitar la cooperación interuniversitaria en los campos de la enseñanza y la investigación en los tres ciclos de la enseñanza superior.

Artículo segundo. En aras de esta cooperación las

partes firmantes establecen como objetivos a alcanzar:

1) Comunicar los resultados de sus experiencias pedagógicas (cursos, seminarios, etc.). 2) Informar a la otra parte de los congresos, coloquios, reuniones científicas y seminarios que cada una organice e intercambiar las publicaciones y documentos resultantes de estas actividades.

3) Favorecer, dentro de los reglamentos propios de cada país, la participación del personal docente de la otra institución en cursillos, coloquios, seminarios o congresos organizados según lo previsto en los programas anuales de colaboración.

4) Apoyar, dentro de sus posibilidades, los intercambios de profesores durante un cierto tiempo, ya sea con fines docentes o de investigación.

Che è auspicabile stabilire una procedura di coordinazione per concretizzare le azioni e canalizzare così le pratiche amministrative e finanziarie che la cooperazione esige,

DICHIARANO

Che, con l’intenzione di collaborare al

potenziamento del proprio corpo docente nel campo didattico e della ricerca e migliorare la qualità dei servizi formativi offerti alle rispettive comunità, entrambe le istituzioni ritengono opportuno stringere un vincolo accademico e stabilire e sviluppare i propri rapporti con spirito di cooperazione e collaborazione, allo scopo di offrire ai propri membri, docenti e studenti, i benefici di uno scambio culturale, per cui

CONCORDANO

di stabilire un accordo istituzionale di cooperazione in accordo alle seguenti clausole:

Articolo primo. Il presente accordo è destinato ad agevolare la cooperazione interuniversitaria nel settore dell’insegnamento e della ricerca nei tre cicli dell’istruzione superiore.

Articolo secondo. In funzione di questa collaborazione le parti che sottoscrivono stabiliscono come obiettivi da raggiungere:

1) Comunicare i risultati delle proprie esperienze pedagogiche (corsi, seminari, ecc.).

2) Informare la controparte dei congressi, incontri, riunioni scientifiche e seminari che ciascuna università organizza e scambiare le pubblicazioni e i documenti risultanti da tali attività.

3) Favorire, secondo le normative proprie di ciascun paese, la partecipazione del personale docente della controparte a corsi, incontri, seminari o congressi organizzati secondo quanto previsto nei programmi annuali di collaborazione.

4) Facilitare, a seconda delle possibilità, gli scambi di professori per determinati periodi, sia a scopo didattico che di ricerca.

5) Realizzare scambi di studenti con la controparte,

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Convenio/ Accordo Pg. 3/4

5) Intercambiar estudiantes con la otra institución, de acuerdo con los programas anuales previstos en el artículo tercero, siempre que éstos cumplan con los requisitos vigentes en la que los recibe. En lo que se refiere a la seguridad social, los estudiantes se someterán a los reglamentos en vigor en la institución que los reciba. Artículo tercero. Los programas concretos de

cooperación se incorporarán como anexo al presente convenio. Se faculta a los Directores o Decanos de los Departamentos o Centros afectados para que firmen el contenido del mencionado anexo en nombre del Rector, tras haberle dado previamente cuenta de ello.

Artículo cuarto. Cada anexo al presente

Convenio deberá incluir un mecanismo que permita realizar un adecuado seguimiento de su aplicación efectiva.

Artículo quinto. Los participantes en acciones de movilidad tienen que pagarse a los propios gastos el seguro sanitaro. La Universidad acogedora no tendrá ninguna obligación de dar seguro por los accidentes al personal acogido; tendrá sin embargo que garantizar los daños causados a terceros por el personal acogido en el desarrollo de las actividades establecidas de este acuerdo, dejando sin obligación la Universidad de origen.

Artículo sexto. Ambas Universidades procurarán

conseguir la financiación necesaria para el desarrollo de los intercambios mencionados con cargo a programas desarrollados por instituciones u organismos locales, regionales, nacionales e internacionales.

Artículo septimo. E1 presente convenio entra en

vigor a partir del momento de ser aprobado por los órganos de gobierno de cada institución y firmado por sus respectivos Rectores.

Artículo octavo. Este convenio tendrá una

duración de cuatro años, pudiendo prorrogarse por tácita reconducción.

Artículo noveno. Este convenio podrá

denunciarse en cualquier momento por una de las partes, con un preaviso de tres meses, lo cual no impedirá la culminación de las acciones concretas ya iniciadas.

Artículo décimo. La modificación de este

convenio, por común acuerdo de las instituciones, requerirá el mismo

in accordo ai programmi annuali previsti dall’articolo terzo, sempre che questi rispettino i requisiti vigenti nell’Università di accoglienza. Per quanto riguarda la sicurezza, gli studenti accetteranno i regolamenti in vigore nell’istituzione ospitante.

Articolo terzo. I concreti programmi di cooperazione verranno inseriti in allegato al presente accordo. Sarà data facoltà ai Direttori o Decani dei Dipartimenti o Centri interessati di firmare il contenuto del suddetto allegato nelle veci del Rettore, dopo averlo informato previamente.

Articolo quarto. Ciascun allegato al presente Accordo deve includere una procedura che permetta un adeguato controllo della sua effettiva applicazione.

Articolo quinto. I partecipanti allo scambio devono

munirsi a proprie spese di assicurazione sanitaria. L’Università ospitante non avrà alcun obbligo di fornire assicurazione contro gli infortuni al personale ospitato; dovrà tuttavia garantire i danni arrecati a terzi dal personale ospitato nello svolgimento delle attività previste dal presente accordo, sollevando quindi l’Università di appartenenza da tale obbligo.

Articolo sesto. Entrambe le Università faranno il

possibile per ottenere il finanziamento necessario per la realizzazione dei citati scambi nell’ambito dei programmi svolti da istituzioni locali, regionali, nazionali e internazionali.

Articolo settimo. Il presente accordo entrerà in vigore

a partire dal momento in cui verrà approvato dagli organi di governo di ciascuna istituzione e firmato dai rispettivi Rettori.

Articolo ottavo. Questo accordo avrà la durata di quattro anni e potrà essere prorogato per tacito rinnovo.

Articolo nono. Questo accordo potrà essere disdetto in qualsiasi momento da una delle parti, con un previo avviso di tre mesi, il che non impedirà di portare a termine le azioni concrete già iniziate.

Articolo decimo. La modifica di questo accordo dovrà essere effettuata di comune accordo e richiederà la stessa procedura adottata nella fase della sua stesura iniziale.

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Convenio/ Accordo Pg. 4/4

procedimiento que para su elaboración inicial.

Artículo undécimo. Los Directores de las

unidades de formación e investigación, Facultades, Escuelas, Departamentos, Institutos, Centros, Laboratorios y Servicios a los que conciernen quedan encargados, cada uno en lo que le atañe, de la puesta en funcionamiento del presente convenio.

Artículo duodécimo. Queda excluido cualquier

proceso de reclamación judicial.

Y, en prueba de conformidad con lo estipulado, se suscribe el presente acuerdo de cooperación en el lugar y fecha indicados.

Articolo undicesimo. I Direttori delle unità di formazione e di ricerca, Facoltà, Scuole, Dipartimenti, Istituti, Centri, Laboratori e Servizi di riferimento sono incaricati, ciascuno in base a ciò che gli compete, di dare attuazione al presente accordo.

Articolo dodicesimo. È escluso qualsiasi processo di ricorso giudiziale.

E, conforme a quanto stipulato, si firma il presente accordo di cooperazione nel luogo e data indicati.

En Zaragoza, a de de 20 PD/

LA VICERRECTORA DE RELACIONES INSTITUCIONALES Y COMUNICACIÓN DE LA

UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA (Resolución Rectoral de 10-06-08 BOA de 23-06)

Mª Pilar ZARAGOZA FERNÁNDEZ

Bergamo , lì ............. 20 IL RETTORE

DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO (Decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e

della Ricerca del 30.09.2009)

Stefano PALEARI

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Convenio/ Accordo Pg. 1/4

CONVENIO DE COOPERACIÓN

ENTRE

LA UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA

(ESPAÑA)

Y

L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

(ITALIA)

De una parte, Dª Mª Pilar Zaragoza Fernández, Vicerrectora de Relaciones Institucionales y Comunicación de la Universidad de Zaragoza (España) quien actúa en nombre y representación de la misma en virtud de delegación conferida por Resolución rectoral de 10 de junio de 2008 (BOA nº 86 de 23 de junio), con domicilio social en C/ Pedro Cerbuna, nº 12 de (50009) Zaragoza (España)

Y, de otra, Stefano Paleari, Rector de la

Universidad de Bergamo (Italia), nominado por Decreto del Ministro de Instrucción de la Universidad y de la Investigación del 30.09.2009.

CONSIDERANDO

Que ambas Instituciones se encuentran unidas por una comunidad de intereses y objetivos en el campo académico y cultural,

Que ambas desean incrementar su propio

desarrollo, para lo cual la colaboración internacional resulta muy eficaz, y

ACCORDO DI COOPERAZIONE

TRA

UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA

(SPAGNA)

E

L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

(ITALIA)

Tra

Mª Pilar Zaragoza Fernández, vice-rettore per le Relazioni Istituzionali e Comunicazione dell’Università di Saragozza (Spagna), che agisce in nome e in rappresentanza della stessa in virtù della delega conferita con Risoluzione rettorale del 10 giugno 2008 (BOA n° 86 del 23 giugno) con sede legale in Via Pedro Cerbuna, n° 12 50009 Saragozza (Spagna)

e

prof. Stefano Paleari, Rettore de l’Università degli Studi di Bergamo (Italia), nominato con Decreto

del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca del 30.09.2009.

PREMESSO

Che entrambe le Istituzioni hanno interessi ed obiettivi comuni nel campo accademico e culturale,

Che entrambe desiderano incrementare il proprio sviluppo, in funzione del quale la collaborazione internazionale risulta molto efficace,e

Allegato al punto 25

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Convenio/ Accordo Pg. 2/4

Que es deseable establecer un mecanismo

coordinador para concretar actuaciones y canalizar las soluciones administrativas y financieras exigidas por la cooperación,

DECLARAN

Que, con intención de colaborar en el desarrollo de su profesorado sobre materia docente e investigadora y aumentar la calidad de los servicios formativos que prestan a sus respectivas comunidades, ambas instituciones consideran conveniente acrecentar su vinculación académica y establecer y desarrollar sus relaciones dentro de un espíritu de cooperación y buen entendimiento, con el propósito de ofrecer a sus miembros, profesores y estudiantes, los beneficios de un intercambio cultural, y por ello

ACUERDAN

Establecer un convenio institucional de

cooperación de acuerdo con las siguientes cláusulas:

Artículo primero. E1 presente convenio va destinado a facilitar la cooperación interuniversitaria en los campos de la enseñanza y la investigación en los tres ciclos de la enseñanza superior.

Artículo segundo. En aras de esta cooperación las

partes firmantes establecen como objetivos a alcanzar:

1) Comunicar los resultados de sus experiencias pedagógicas (cursos, seminarios, etc.). 2) Informar a la otra parte de los congresos, coloquios, reuniones científicas y seminarios que cada una organice e intercambiar las publicaciones y documentos resultantes de estas actividades.

3) Favorecer, dentro de los reglamentos propios de cada país, la participación del personal docente de la otra institución en cursillos, coloquios, seminarios o congresos organizados según lo previsto en los programas anuales de colaboración.

4) Apoyar, dentro de sus posibilidades, los intercambios de profesores durante un cierto tiempo, ya sea con fines docentes o de investigación.

Che è auspicabile stabilire una procedura di coordinazione per concretizzare le azioni e canalizzare così le pratiche amministrative e finanziarie che la cooperazione esige,

DICHIARANO

Che, con l’intenzione di collaborare al

potenziamento del proprio corpo docente nel campo didattico e della ricerca e migliorare la qualità dei servizi formativi offerti alle rispettive comunità, entrambe le istituzioni ritengono opportuno stringere un vincolo accademico e stabilire e sviluppare i propri rapporti con spirito di cooperazione e collaborazione, allo scopo di offrire ai propri membri, docenti e studenti, i benefici di uno scambio culturale, per cui

CONCORDANO

di stabilire un accordo istituzionale di cooperazione in accordo alle seguenti clausole:

Articolo primo. Il presente accordo è destinato ad agevolare la cooperazione interuniversitaria nel settore dell’insegnamento e della ricerca nei tre cicli dell’istruzione superiore.

Articolo secondo. In funzione di questa collaborazione le parti che sottoscrivono stabiliscono come obiettivi da raggiungere:

1) Comunicare i risultati delle proprie esperienze pedagogiche (corsi, seminari, ecc.).

2) Informare la controparte dei congressi, incontri, riunioni scientifiche e seminari che ciascuna università organizza e scambiare le pubblicazioni e i documenti risultanti da tali attività.

3) Favorire, secondo le normative proprie di ciascun paese, la partecipazione del personale docente della controparte a corsi, incontri, seminari o congressi organizzati secondo quanto previsto nei programmi annuali di collaborazione.

4) Facilitare, a seconda delle possibilità, gli scambi di professori per determinati periodi, sia a scopo didattico che di ricerca.

5) Realizzare scambi di studenti con la controparte,

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Convenio/ Accordo Pg. 3/4

5) Intercambiar estudiantes con la otra institución, de acuerdo con los programas anuales previstos en el artículo tercero, siempre que éstos cumplan con los requisitos vigentes en la que los recibe. En lo que se refiere a la seguridad social, los estudiantes se someterán a los reglamentos en vigor en la institución que los reciba. Artículo tercero. Los programas concretos de

cooperación se incorporarán como anexo al presente convenio. Se faculta a los Directores o Decanos de los Departamentos o Centros afectados para que firmen el contenido del mencionado anexo en nombre del Rector, tras haberle dado previamente cuenta de ello.

Artículo cuarto. Cada anexo al presente

Convenio deberá incluir un mecanismo que permita realizar un adecuado seguimiento de su aplicación efectiva.

Artículo quinto. Los participantes en acciones de movilidad tienen que pagarse a los propios gastos el seguro sanitaro. La Universidad acogedora no tendrá ninguna obligación de dar seguro por los accidentes al personal acogido; tendrá sin embargo que garantizar los daños causados a terceros por el personal acogido en el desarrollo de las actividades establecidas de este acuerdo, dejando sin obligación la Universidad de origen.

Artículo sexto. Ambas Universidades procurarán

conseguir la financiación necesaria para el desarrollo de los intercambios mencionados con cargo a programas desarrollados por instituciones u organismos locales, regionales, nacionales e internacionales.

Artículo septimo. E1 presente convenio entra en

vigor a partir del momento de ser aprobado por los órganos de gobierno de cada institución y firmado por sus respectivos Rectores.

Artículo octavo. Este convenio tendrá una

duración de cuatro años, pudiendo prorrogarse por tácita reconducción.

Artículo noveno. Este convenio podrá

denunciarse en cualquier momento por una de las partes, con un preaviso de tres meses, lo cual no impedirá la culminación de las acciones concretas ya iniciadas.

Artículo décimo. La modificación de este

convenio, por común acuerdo de las instituciones, requerirá el mismo

in accordo ai programmi annuali previsti dall’articolo terzo, sempre che questi rispettino i requisiti vigenti nell’Università di accoglienza. Per quanto riguarda la sicurezza, gli studenti accetteranno i regolamenti in vigore nell’istituzione ospitante.

Articolo terzo. I concreti programmi di cooperazione verranno inseriti in allegato al presente accordo. Sarà data facoltà ai Direttori o Decani dei Dipartimenti o Centri interessati di firmare il contenuto del suddetto allegato nelle veci del Rettore, dopo averlo informato previamente.

Articolo quarto. Ciascun allegato al presente Accordo deve includere una procedura che permetta un adeguato controllo della sua effettiva applicazione.

Articolo quinto. I partecipanti allo scambio devono

munirsi a proprie spese di assicurazione sanitaria. L’Università ospitante non avrà alcun obbligo di fornire assicurazione contro gli infortuni al personale ospitato; dovrà tuttavia garantire i danni arrecati a terzi dal personale ospitato nello svolgimento delle attività previste dal presente accordo, sollevando quindi l’Università di appartenenza da tale obbligo.

Articolo sesto. Entrambe le Università faranno il

possibile per ottenere il finanziamento necessario per la realizzazione dei citati scambi nell’ambito dei programmi svolti da istituzioni locali, regionali, nazionali e internazionali.

Articolo settimo. Il presente accordo entrerà in vigore

a partire dal momento in cui verrà approvato dagli organi di governo di ciascuna istituzione e firmato dai rispettivi Rettori.

Articolo ottavo. Questo accordo avrà la durata di quattro anni e potrà essere prorogato per tacito rinnovo.

Articolo nono. Questo accordo potrà essere disdetto in qualsiasi momento da una delle parti, con un previo avviso di tre mesi, il che non impedirà di portare a termine le azioni concrete già iniziate.

Articolo decimo. La modifica di questo accordo dovrà essere effettuata di comune accordo e richiederà la stessa procedura adottata nella fase della sua stesura iniziale.

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Convenio/ Accordo Pg. 4/4

procedimiento que para su elaboración inicial.

Artículo undécimo. Los Directores de las

unidades de formación e investigación, Facultades, Escuelas, Departamentos, Institutos, Centros, Laboratorios y Servicios a los que conciernen quedan encargados, cada uno en lo que le atañe, de la puesta en funcionamiento del presente convenio.

Artículo duodécimo. Queda excluido cualquier

proceso de reclamación judicial.

Y, en prueba de conformidad con lo estipulado, se suscribe el presente acuerdo de cooperación en el lugar y fecha indicados.

Articolo undicesimo. I Direttori delle unità di formazione e di ricerca, Facoltà, Scuole, Dipartimenti, Istituti, Centri, Laboratori e Servizi di riferimento sono incaricati, ciascuno in base a ciò che gli compete, di dare attuazione al presente accordo.

Articolo dodicesimo. È escluso qualsiasi processo di ricorso giudiziale.

E, conforme a quanto stipulato, si firma il presente accordo di cooperazione nel luogo e data indicati.

En Zaragoza, a de de 20 PD/

LA VICERRECTORA DE RELACIONES INSTITUCIONALES Y COMUNICACIÓN DE LA

UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA (Resolución Rectoral de 10-06-08 BOA de 23-06)

Mª Pilar ZARAGOZA FERNÁNDEZ

Bergamo , lì ............. 20 IL RETTORE

DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO (Decreto del Ministro dell’Istruzione dell’Università e

della Ricerca del 30.09.2009)

Stefano PALEARI

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1

Accordo quadro tra

Università degli Studi di Bergamoe

Confindustria Bergamo

Premessa

Nel corso del 2011 la Conferenza dei Rettori delle Università italiane

(CRUI) e Confindustria hanno siglato un accordo che prevede otto

azioni strategiche per il rafforzamento del rapporto tra Università e

Impresa. L’Università degli Studi di Bergamo e Confindustria Bergamo

intendono sviluppare con obiettivi e progetti specifici gli intenti

dell’accordo nazionale.

L’Università degli Studi di Bergamo è oggi una realtà che si rivolge a

16.000 studenti in un ampio ventaglio di discipline e competenze. La

sua origine e i suoi sviluppi successivi si sono caratterizzati, pur in un

contesto di universalità delle relazioni, per il forte legame con il territorio

di appoggio, con le sue Istituzioni e con il mondo associativo.

Università degli Studi di Bergamo

Allegato al punto 27

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2

Confindustria Bergamo è un’associazione volontaria di imprese, che

opera su base territoriale e che aderisce al Sistema Confindustria. Tra i

suoi scopi principali intende promuovere la tutela e la rappresentanza

degli interessi delle aziende associate e il progresso delle attività

industriali e lo sviluppo dell’economia locale, in collaborazione con gli

altri attori presenti sul territorio. A Confindustria Bergamo aderiscono più

di 1400 imprese piccole, medie e grandi, operanti in diversi comparti

dell’economia, che danno occupazione a circa 100.000 addetti.

Confindustria Bergamo instaura con le proprie aziende associate una

relazione particolarmente pervasiva e costante che le consente di

monitorare ed comprendere in modo continuo, puntuale ed estensivo le

esigenze del territorio. Le iniziative che quindi vengono progettate e

promosse con Confindustria Bergamo possono quindi beneficiare di una

sorta di “moltiplicatore di efficacia” in quanto interpretano fabbisogni

diffusi nel tessuto industriale del territorio.

Il presente accordo ha validità triennale.

Le parti individueranno di volta in volta i soggetti che parteciperanno

direttamente alle attività di collaborazione. I referenti operativi del

presente accordo sono individuati nella figura della responsabile

dell’Ufficio Rettorato(dott.ssa Maria Fernanda Croce) per l’Università

degli Studi di Bergamo e nella figura della Responsabile area Education

(ing.Sara Pavesi) per Confindustria Bergamo.

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3

Orientamento verso i corsi di studio tecnico-scientifici e

occupabilità dei laureati

Obiettivi- favorire un accesso all'Università con un'adeguata impostazione

scientifica sia in prospettiva tecnica che sociale

- accrescere il numero di studenti che si iscrivono a corsi di laurea in

ambito tecnico-scientifico

- accrescere il numero di laureati con un retroterra di preparazione

adeguato alle sfide internazionali

- favorire l’ingresso nel mercato del lavoro di giovani (studenti e laureati)

con profilo adeguato alle richieste del mondo produttivo (con particolare

riferimento ad esperienze all’estero e contenuti mirati alle imprese).

Azioni e progetti- ricerca quanti-qualitativa sul processo di inserimento dei giovani nel

mondo del lavoro e sui profili professionali innovativi e d'interesse per il

territorio a confronto con quelli proposti dall'Università degli Studi di

Bergamo (con focus sui percorsi tecnico-scientifici), da porre come

base al piano di orientamento territoriale rivolto agli istituti superiori

- sviluppo del portale Euromondo-Bergamo dedicato a tirocini, stage e

lavoro all'estero

- promozione dell'apprendistato in alta formazione e di progetti congiunti

Università-Imprese

- sostegno e promozione dei prestiti d’onore (Pro Universitate

Bergomensi)

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4

- promozione di eventi congiuti a supporto dell’orientamento all’istruzione

tecnica e dell’eccellenza e merito.

Insegnamenti congiunti Università-Imprese

Obiettivi- favorire l’innovazione dell’offerta formativa all’interno dei corsi di laurea

esistenti

- favorire lo scambio didattico Università-Impresa nelle discipline di

reciproco interesse

- attivare in via sperimentale insegnamenti finalizzati a rafforzare la

dimensione interculturale dei futuri laureati e le loro capacità

linguistiche

Azioni e progetti- confronto Università-Imprese sui percorsi didattici offerti dai corsi di

laurea, laurea magistrale e dottorato, come già previsto anche dalla

legge 509/1999 a proposito dei “Comitati di Indirizzo”

- attivazione sperimentale di insegnamenti finalizzati a rafforzare

un’offerta aggiornata e innovativa a cui possono partecipare anche

soggetti esterni individuati dalle imprese

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5

Ricerca e Trasferimento Tecnologico

Obiettivi- contribuire alla crescita della partecipazione italiana ai programmi

europei di R&I e ampliare la collaborazione imprese–Università per il

trasferimento tecnologico, secondo gli indirizzi di Europa 2020 e con

particolare riferimento alle Piccole e Medie Imprese e alle Reti di

Imprese.

- nel quadro della Riforma del terzo livello della formazione superiore,

accrescere il numero di percorsi di Dottorato di Ricerca collegati con la

domanda delle imprese e incentivarne il cofinanziamento da parte delle

stesse.

Azioni e progetti- condivisione di ricerche su temi generali di reciproco interesse

- condivisione di ambiti di ricerca intorno ai quali avviare assegni di

ricerca aventi l’obiettivo di attrarre i migliori giovani ricercatori

- dottorato di ricerca executive-per l’industria (rivolto sia ai dipendenti di

imprese o enti esterni sia a giovani neolaureati assunti da imprese o

enti esterni con contratto di apprendistato in alta formazione)

- individuazione di percorsi che consentano ai dottori di ricerca di

ottenere una valorizzazione fuori dall’Università

- attivazione di un canale d’informazione efficiente per trasferire alle PMI

le informazioni sulle opportunità messe a disposizione per il

finanziamento di progetti di ricerca e di innovazione

- promozione di iniziative di sostegno alle PMI per la presentazione di

progetti di ricerca nazionali e internazionali

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6

Internazionalizzazione

Obiettivi- rendere più attrattiva l’Università degli Studi di Bergamo per studenti e

docenti stranieri

- favorire lo scambio di studenti e docenti nei cicli superiori dell'istruzione

universitaria (lauree magistrali e dottorati di ricerca)

- contribuire alla deframmentazione dello spazio scientifico europeo e

all'integrazione di progetti e metodi di ricerca con équipes internazionali

- favorire la costruzione di progetti di ricerca avanzata, sia di base sia

applicata, di rilievo per lo sviluppo industriale, con università e imprese

straniere

- favorire la costituzione di ambienti di ricerca e didattica internazionali

attraverso la preparazione linguistica.

Azioni e progetti- sostegno alle lauree magistrali in lingua inglese e ai corsi in lingua

straniera all’interno delle lauree in italiano

- sostegno all’inserimento di studenti stranieri provenienti da Paesi di

interesse per le imprese associate a Confindustria Bergamo

- sostegno allo sviluppo delle relazioni internazionali con regioni a forte

interscambio commerciale per le imprese di Confindustria Bergamo

anche nell’ambito del World Regional Forum patrocinato dalla

Regione Lombardia

- collaborazione nella individuazione di imprese partner in paesi

interessanti per lo sviluppo economico

- attivazione di insegnamenti finalizzati a rafforzare la dimensione

internazionale dei cosi di laurea magistrale e di dottorato

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7

- sostegno alle iniziative di approfondimento delle competenze

linguistiche dei futuri laureati

L’Università degli Studi di Bergamo e Confindustria Bergamo si impegnano

inoltre a individuare i soggetti (Pubblici e Privati) in grado di contribuire al

sostegno economico delle iniziative di anno in anno previste nel presente

Accordo.

Prof. Stefano PaleariRettore Università degli Studi di Bergamo

Dott. Carlo Mazzoleni Presidente Confindustria Bergamo

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Allegato al punto 28CONVENZIONE

TRA

L'Università degli Studi di Milano, con sede in Milano, Via Festa del Perdono, 7, rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Enrico Decleva, avente i poteri per il presente atto

E

L'Università degli Studi di Bergamo, nella persona del Rettore Prof. Stefano Paleari, domiciliato per la carica in Bergamo, Via Salvecchio, 19, avente i poteri per il presente atto;

PREMESSO

- che le parti sono interessate ad una reciproca collaborazione concernente lo svolgimento, da parte di professori e ricercatori universitari di ruolo a tempo pieno o a tempo definito incardinati in uno dei due Atenei, di attività di insegnamento ufficiale e di altre attività nei corsi di studio universitari di vario livello attivati presso l'altra Università convenzionata;

- che nel concedere i nulla osta entrambe le Università non devono essere penalizzate ai fini del calcolo dei requisiti necessari (c.d. requisiti minimi) per l’attivazione annuale dell’offerta formativa, di cui al D.M.31.10.2007 prot.n.544/2007;

- che è interesse delle parti formalizzare attraverso apposito atto convenzionale tale rapporto di collaborazione;

CONSIDERATO

- che il Senato Accademico dell'Università degli Studi di Milano, nella seduta del 17.10.2000, ha approvato i criteri per la concessione dei nulla osta per affidamenti di insegnamenti presso altre Università subordinando la concessione degli stessi alla stipula di apposite convenzioni che prevedano tale forma di collaborazione didattica;

- che con D.R.n.10939 dell’11.3.2009 l'Università degli Studi di Milano ha emanato il Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e di ricerca;

- che l'Università degli Studi di Milano ha adottato, a decorrere dal 20.11.1999, il Regolamento per il rilascio di autorizzazioni allo svolgimento di incarichi retribuiti non compresi nei compiti e doveri d'ufficio ai professori e ricercatori in regime d'impegno a tempo pieno;

- che l'Università degli Studi di Bergamo ha adottato, a decorrere dal 9.6.2000 il Regolamento di ateneo per il rilascio di autorizzazioni relative al conferimento di incarichi retribuiti ai professori e ricercatori a tempo pieno;

- che l'Università degli Studi di Bergamo ha adottato, a decorrere dall’11.6.2011 il Regolamento di Ateneo per la stipula di contratti per attività di insegnamento a titolo oneroso o gratuito e di attività integrative ai sensi dell’art. 23 della legge 240/2010.

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

ART. 1

Le premesse e le considerazioni sono parte integrante della presente convenzione.

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ART. 2

Le parti convengono di addivenire ad un rapporto stabile di collaborazione concernente l'affidamento di insegnamenti ufficiali e di altre attività didattiche a carattere istituzionale per la formazione accademica e professionale degli studenti iscritti ai corsi di studio universitari di vario livello attivati nei rispettivi Atenei anche a professori e ricercatori universitari con impegno a tempo pieno o definito inquadrati nell'altra Università contraente. Le parti convengono, inoltre, di non conteggiare ai fini del calcolo delle risorse di docenza (c.d.requisiti minimi) necessarie per l’attivazione dei corsi di studio di I e II livello i docenti dell’altro Ateneo ai quali viene affidato un insegnamento.

ART. 3

Le parti convengono che le collaborazioni di cui al precedente art. 2 vengano svolte a condizione di reciprocità e di norma entro il limite di tre insegnamenti annuali - o equivalenti in caso di diversa articolazione dei corsi - per ciascun corso di studio pluriennale già attivato, nelle modalità previste dai rispettivi Regolamenti e compatibilmente con le esigenze didattiche, fermo restando che eventuali incrementi a tale limite andranno specificamente concordati. Specifiche condizioni andranno definite nel caso di corsi di studio di nuova istituzione. Vale il principio, secondo cui, qualora l'apporto di docenti di un Ateneo risulti rilevante per le caratteristiche e il numero delle discipline grazie a loro attivate, possa essere fatta figurare la collaborazione del medesimo Ateneo ai corsi di studio in questione.

ART. 4

Per la collaborazione prevista al precedente art. 2 ciascuna Università provvederà a conferire ai docenti e ricercatori universitari dell'altro Ateneo incarico ufficiale, informandone l’Ateneo diappartenenza, e metterà a disposizione degli stessi le proprie attrezzature didattiche e relativa logistica.I docenti dovranno acquisire, da parte dei rispettivi Atenei, preventivo nulla osta, valido anche come come autorizzazione ai fini dell'art. 53 del Decreto Legislativo 30.3.2001, n. 165. Secondo quanto stabilito dal sopracitato Decreto Legislativo, entro il 30 aprile di ogni anno, ciascun Ateneo provvederà a comunicare i compensi erogati ai docenti dell’altro Ateneo contraente.

ART. 5

La presente convenzione avrà la durata di due anni accademici a decorrere dall’1.11.2011.

Milano,

Università degli Studi di Milano

Il Rettore (Prof. Enrico Decleva)

Università degli Studi di Bergamo

Il Rettore (Prof. Stefano Paleari)

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FDU/UOB Two Worlds Program Agreement page 1/4

Allegato al punto 29

AGREEMENT FOR ACADEMIC COOPERATION BETWEEN

FAIRLEIGH DICKINSON UNIVERSITY (U.S.A.) AND

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO (ITALY)

TWO WORLDS PROGRAM

Fairleigh Dickinson University (FDU) and its representative, Prof. Dr. Christopher A. Capuano, University Provost and Senior Vice President for Academic Affairs, and Università degli Studi di Bergamo (UOB) and its representative, Prof. Dr. Stefano Paleari, Rector, both with legal authority to effectuate agreements and obligate themselves and the institutions they represent, present this Agreement for academic cooperation between the two universities.

Under this Agreement, FDU and UOB agree to foster global education through an extension of FDU’s Two Worlds Program to Italy. Accordingly, FDU will offer two or three years of the BAIS (Bachelor of Arts in Individualized Studies) program in English (either Years 1 and 4; Years 1, 2 and 4; or Years 1, 3 and 4) and UOB will offer one or two years in English and/or Italian (either Year 2; Year 3; or Years 2 and 3), depending on which arrangement students select (one or two years at UOB in Italy), to students enrolled in the program. Study plans for the program, including courses necessary for completion of a concentration in European Studies or another area of study at UOB, will be developed following the signing of this Agreement.

Students enrolled in the Two Worlds Program are permitted to complete a specialization in one of many fields at FDU (possibly even two specializations), in addition to completing a concentration in European Studies or another field at UOB.

I. Authorization to Operate

FDU is an accredited independent university in the U.S., accredited by the Commission on Higher Education of the Middle States Association of Colleges and Schools and recognized as such by the Commission on Higher Education within the State of New Jersey. Similarly, UOB is an educational institution legally constituted in accordance with the laws of Italy to offer post-secondary level programs (accredited by the Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Italia).

If, for any reason, FDU loses its authorization or accreditation to offer baccalaureate degrees or UOB loses its authorization or accreditation to offer baccalaureate degrees, then the other party may exercise its right—under Section V of this Agreement - Legal Considerations, Clause G—to terminate this Agreement.

II. Academic Considerations

A. To be admitted to the Two Worlds Program at FDU in association with UOB:

1. Students must be high school graduates in good standing.

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FDU/UOB Two Worlds Program Agreement page 2/4

2. Students must present acceptable SAT or ACT scores.

3. Students must be proficient in Italian, as determined by FDU’s placement test in Italian.

4. It is recommended that students complete 16 academic (college preparatory) units in high school, with a distribution as follows: English - 4; mathematics - 3; history - 2; laboratory science - 2; electives - 4.

B. To graduate from the Two Worlds Program at FDU in association with UOB:

1. Students are required to maintain a minimum CGPA of 2.0 throughout the four years of the program.

2. Students are to complete an appropriate number of credits (a minimum of 60 credits) at FDU including at least one specialization (18 credits) and an appropriate number of credits at UOB (a maximum of 60 credits) including a concentration in European Studies or another field. The program requires a minimum of 120 credits for completion of the BAIS degree.

C. FDU and UOB agree to communicate with each other concerning curriculum changes at either institution that affect the Two Worlds Program, and to communicate concerning the development of plans which might lead to further opportunities for program articulation between the two universities. Responsibility for communication related to this Agreement (and subsequent agreements) will rest with the FDU and UOB signatories to this Agreement and/or their designees.

III. Financial Considerations

A. Tuition and fees for each of the four years of the program will be determined by FDU and paid by students directly to FDU. Increases in tuition and fees will be based on university-wide tuition increases at FDU each year.

B. Payment of tuition and fees by students to FDU will be made during each semester’s priority registration period at FDU.

C. During the years spent studying at FDU, students will register for courses at FDU.

D. During the years spent studying at UOB, students will register for courses at FDU and UOB. Courses taken at UOB will be cross-listed with equivalent courses at FDU.

E. During the years spent studying at UOB, for each student FDU will pay UOB a flat fee (US$ equivalent) of 900 EUR per semester for up to 15 credits (1,800 EUR per year for up to 30 credits). These amounts are for the 2011-2012 academic year and are subject to annual increases based on increases in international student fees at UOB. Payments by FDU to UOB will be made semi-annually (in the fall and spring each year), once students have paid their semester tuition bills at FDU.

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FDU/UOB Two Worlds Program Agreement page 3/4

F. Both parties to this Agreement understand that in addition to tuition and fees, students will be responsible for roundtrip airfare, room and board, medical insurance, books, and other personal expenses while studying at UOB. Room and board arrangements at UOB are estimated to be about US$350 to US$500 per month for the 2011-2012 academic year and are subject to annual increases.

IV. Promotional Considerations

A. Each party to this Agreement agrees to assist the other in promoting the program to prospective students, including providing the other with copies of its program documents/course syllabi, prospectuses, program leaflets, application forms, and other promotional material and information as requested. Any promotional material produced by either party in connection with this Agreement shall be subject to approval by the other party before it can be used. Moreover, the use of the name or logo of one party by the other will be subject to written approval (via e-mail) on a case-by-case basis.

B. Each party to this Agreement also agrees to promote the Two Worlds Program, and its affiliation with the other party, on an appropriate page on its website, including a link to the appropriate page on the other party’s website.

C. Each party to this Agreement shall provide access to a staff member and appropriate office at the university to assist the other party and students with any matters pertaining to this Agreement or the Two Worlds Program specifically—e.g., to familiarize students with UOB and the program, to facilitate registration into courses at FDU and/or UOB, to assist with payments, to exchange information concerning courses, to provide academic transcripts, etc.

V. Legal Considerations

A. FDU agrees to exonerate and indemnify UOB (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this Agreement.

B. Similarly, UOB agrees to exonerate and indemnify FDU (its trustees, employees and representatives—past, present and future) and hold it and them harmless against all claims, suits, damages and costs (including reasonable legal costs) that arise out of or are related to this Agreement.

C. Both parties to this Agreement shall seek to resolve any dispute by negotiation and correspondence between representatives of each party. In the event that a dispute cannot be so resolved, the parties agree to attempt to resolve the matter through a formal mediation process.

D. Nothing in this Agreement requires either party to maintain a program in any area articulated herein or courses preparatory to such programs. However, in the event of termination of one or more programs related to this Agreement or the Agreement itself, FDU agrees to teach out any students who have entered the FDU portion of the program as well as those students who have completed the UOB portion of the program.

Page 135: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO - unibg.it · Ratifica Decreto Rettorale di approvazione dell’accordo di scambio studenti tra l’Università degli Studi di Bergamo e la Fairleigh

FDU/UOB Two Worlds Program Agreement page 4/4

E. All conditions in this Agreement are subject to students possessing proof of either U.S. citizenship or status as a Permanent Resident Alien in the U.S. Neither FDU nor UOB is responsible for obtaining these documents. However, UOB will assist in obtaining any required visa extensions for students during their stays in Italy.

F. This Agreement will remain valid for a period of five (5) years from the date of its effectuation by both parties. Moreover, this Agreement may be subject to review and modification by mutual consent of both parties.

G. This Agreement may be terminated by a twelve-month prior written notice initiated by either party. In addition, this Agreement may be terminated by either party at any time the other fails to adhere to any of the terms and conditions established in the Agreement, provided that the party seeking termination gives the other written notice describing the cause for termination and provides the other one-hundred-twenty (120) days from the date of such notice to correct the cause. Such termination shall not affect activities in progress at that time. All notices shall be sent registered mail to the individuals and addresses noted below.

To FDU: University Provost and Senior Vice President for Academic Affairs Fairleigh Dickinson University 1000 River Road, H-DH1-01 Teaneck, NJ 07666 U.S.A.

To UOB: Rector Università degli Studi di Bergamo via Salvecchio 19 24129 Bergamo Italy

H. This Agreement does not restrict FDU or UOB from entering into agreements with other colleges or universities.

The officials signing this Agreement on behalf of their principals or employers have full authority to do so and their principals have taken the required steps to have this Agreement negotiated and signed. This Agreement shall become effective when signed by officials of both parties.

For FDU: For UOB:

Prof. Dr. Christopher A. Capuano Prof. Dr. Stefano PaleariUniversity Provost & Senior VP for Academic Affairs Rector

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