UNIVERSI DA ESPLORARE

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UNIVERSI DA ESPLORARE CONOSCERE IL TELESCOPIO E GLI ACCESSORI

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UNIVERSI DA ESPLORARE CONOSCERE IL TELESCOPIO

E GLI ACCESSORI

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IL TELESCOPIO

• E’ uno strumento che permette di raccogliere molta più luce rispetto all’occhio umano e, grazie all’accoppiamento con apposite lenti (oculari), di ingrandire l’oggetto che si sta osservando, anche centinaia di volte.

• Vedrò oggetti deboli invisibili ad occhio nudo

• Vedrò un numero di stelle centinaia di volte superiore all’occhio nudo

• Vedrò Luna e pianeti molto più ingranditi rispetto all’occhio nudo

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PARTI DEL TELESCOPIO

Tubo ottico

Testa Montatura

Treppiede

Contrappeso

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PARTI DEL TELESCOPIO

Cercatore

OculareFuocheggiatore

Anelli di sostegno

Slitta innesto montatura

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TIPOLOGIE DI TELESCOPIO

• Premessa: nel 1600-1700 gli astronomi hanno scoperto decine di oggetti celesti sconosciuti con telescopi decisamente meno prestanti rispetto a quelli venduti oggi come strumenti per iniziare.

• Ciò significa che, indipendentemente dalla tipologia di strumento scelta, chi inizia potrà osservare Luna, Pianeti, stelle doppie e un centinaio di oggetti della nostra galassia. La differenza vera è data da come il diverso tipo di telescopio restituirà l’immagine di uno o dell’altro tipo di oggetto.

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RIFRATTORE

Viene chiamato anche «galileiano».

E’ formato da un doppietto di lenti che convogliano la luce verso l’oculare, posto nella parte posteriore.

Il tubo ottico è chiuso ed è tipicamente lungo e stretto.

I diametri commerciali vanno da 60mm fino a 150mm

CAMPI OSSERVATIVI PREFERIBILI: Luna, Pianeti, stelle doppie, panorami terrestri

Astromaster 70EQ

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RIFRATTORE

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RIFRATTORE

VANTAGGI

• Maggior contrasto e incisione rispetto a strumenti a specchio

• Adatto a osservazione terrestre diurna

• Tubo chiuso

• Non necessita di regolazione periodica delle ottiche

SVANTAGGI

• Maggior costo rispetto a strumento a specchio di pari diametro

• Meno adatto a osservazione oggetti deboli (diametro contenuto)

• Presenza di «cromatismo» nei rifrattori acromatici (contorno colorato attorno a oggetti luminosi)

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RIFRATTOREIl CROMATISMO è una caratteristica dei rifrattori acromatici economici: le lenti focalizzano le diverse lunghezze d’onda in punti diversi. Si traduce con la presenza di aloni colorati attorno a oggetti luminosi o in zone fortemente contrastate (es. Luna o stelle luminose).

Per eliminarlo esistono rifrattori con lenti ED o APOCROMATICI, ben più costosi.

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NEWTON

Viene chiamato anche «newtoniano».

E’ formato da uno specchio «primario» posizionato in fondo al tubo e da uno specchio «secondario» posto all’ingresso. Il secondario è orientato a 45° e per questo motivo la visione avviene di lato al tubo.

Il tubo ottico è aperto.

I diametri commerciali vanno da 114mm fino a 250mm, ma possono arrivare anche a 300 o 400mm nel caso dei telescopi Dobson.

CAMPI OSSERVATIVI PREFERIBILI: Stelle, oggetti deboli del cielo profondo (nebulose, ammassi stellari)

Astromaster 130EQ

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NEWTON

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NEWTON

VANTAGGI

• Maggior diametro anche in strumenti economici

• Buona luminosità per visione oggetti deboli

• Prezzo inferiore a parità di diametro rispetto al rifrattore

• Non presenta difetto di «cromatismo»

SVANTAGGI

• Più ingombrante

• Meno contrasto nelle immagini di Luna e pianeti

• Tubo aperto

• Poco adatto a osservazione terrestre diurna

• Richiede allineamento ottiche (collimazione) periodicamente

• Presenza di «curvatura di campo»

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MAKSUTOV

Telescopio Catadiottrico, cioè formato da un mix tra lenti e specchi

E’ formato da un menisco di vetro che «corregge» inizialmente la luce in ingresso. In fondo al tubo vi è uno lo specchio primario che riflette la luce su un secondo specchio realizzato sul menisco, che a sua volta dirige la luce verso l’oculare.

Il tubo ottico è chiuso.

I diametri commerciali vanno da 90mm fino a 180mm.

CAMPI OSSERVATIVI PREFERIBILI: Stelle doppie, pianeti, Luna, panorami terrestri

Nexstar 127SLT

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MAKSUTOV

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MAKSUTOV

VANTAGGI

• Grande focale unita a eccezionale compattezza

• Ottimo contrasto

• Non presenta curvatura di campo

• Non presenta cromatsmo

• Non richiede quasi mai allineamento ottiche

SVANTAGGI

• Contrastato ma poco luminoso, quindi meno adatto a osservazione oggetti deboli

• Costo elevato a parità di diametro rispetto a rifrattori o Newton

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SCHMIDT-CASSEGRAIN

Telescopio Catadiottrico, cioè formato da un mix tra lenti e specchi

E’ formato da una lastra correttrice di vetro che «corregge» inizialmente la luce in ingresso. In fondo al tubo vi è uno lo specchio primario che riflette la luce su un secondo specchio inserito nella lastra corretrice, che a sua volta dirige la luce verso l’oculare.

E’ caratterizzato da avere sempre un rapporto 1:10 tra diametro e focale (es. 150/1500)

I diametri commerciali vanno da 125mm fino anche a 300mm.

CAMPI OSSERVATIVI PREFERIBILI: Stelle doppie, pianeti, Luna, profondo cielo, panorami terrestri.

E’ praticamente un «tuttofare»

Nexstar 6SE

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SCHMIDT-CASSEGRAIN

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SCHMIDT-CASSEGRAIN

VANTAGGI

• Grande focale e diametro unita a eccezionale compattezza

• Non presenta cromatismo

• Possibilità di utilizzare riduttori di focale per aumentare luminosità in campo fotografico

• Eccezionale per riprese di Luna e Pianeti

SVANTAGGI

• Costo elevato a parità di diametro rispetto a rifrattori o Newton

• La focale lunga e il rapporto focale alto lo rende uno strumento «difficile» per la fotografia degli oggetti deboli. In questo caso è consigliato il riduttore di focale.

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CARATTERISTICHE del TELESCOPIO

• DIAMETRO (D): identifica la quantità di luce che entra nellostrumento e quindi la sua luminosità e la sua capacità di rilevaredettagli piccoli. Uno strumento con maggior diametro sarà quindi in grado di vedere oggetti più deboli e dettagli più fini su Luna e pianeti.

• FOCALE (F): identifica la capacità di ingrandire l’immagine. Uno strumento con focale doppia rispetto a un altro, sarà in grado di ottenere il doppio degli ingrandimenti a parità di oculare utilizzato.

• RAPPORTO FOCALE o DIAFRAMMA (/f): è il valore che identificaquanto luminoso o contrastato è uno strumento. SI ricava facendoil rapporto tra Focale e Diametro, ad esempio un Newton 130/900 avrà un diaframma 900:130 = f/6.9

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CARATTERISTICHE del TELESCOPIO

• Un NEWTON solitamente è uno strumento con contrasto basso e molto luminoso, infatti ha un rapporto focale che solitamente è tra f/4 e f/8

• Uno Schmidt-Cassegrain ha sempre un rapporto focale f/10, quindi ha un buon contrasto e una luminosità ancora buona.

• Un Maksutov ha invece rapporti focali superiori tra f/11 e f/14, infatti ha un contrasto eccezionale e bassa luminosità

Il rapporto focale è la caratteristica che ci fa capire il campo di utilizzo dello strumento e come sarà in grado di lavorare: Pianeti, Luna e stelle sono luminosi e contrastati, quindi si potranno osservare con tutti i telescopi, ma meglio con catadiottrici o rifrattori, mentre oggetti come nebulose che richiedono grande luminosità, saranno dominio di grandi diametri e rapporti focali bassi come i Newton e gli Schmidt-Cassegrain, oppure rifrattori di diametro sostenuto.

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LA MONTATURA

• ALTAZIMUTALE: ha gli stessi movimenti di un treppiede fotografico, con rotazione orizzontale (azimuth) e movimento verticale (altezza). E’ presente su strumenti entry level oppure su telescopi computerizzati di prima fascia. Facile da usare ma non indicata per fotografia astronomica a lunga posa, sì per foto a Luna e pianeti.

• EQUATORIALE: E’ la vera montatura astronomica, che si muove lungocoordinate celesti e permette di effettuare foto a lunga posa inseguendoesattamente la traiettoria dell’oggetto inquadrato ruotando su uno deidue assi. Richiede un setup iniziale: bilanciamento con contrappeso e posizionamento verso il polo nord celeste.

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MONTATURA ALTAZIMUTALE MONTATURA EQUATORIALE

Astromaster 70AZ

Astromaster 90EQ

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Polo nord celeste

Asse DECLINAZIONE(DEC)

Asse ASCENZIONE RETTA(A.R.)

La montatura equatoriale richiede, prima di essere usata, di allineare l’asse di rotazione A.R. con il polo nord celeste, che si trova vicino alla stella polare.

Facendo questa operazione si potrà poi mantenere inquadrato l’oggetto puntato semplicemente ruotando la manopola di movimento dell’asse AR, oppure utilizzando un motorino (accessorio).

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COME TROVARE LA POLARE

METODO 1:

Trovare l’Orsa Maggiore, seguire la linea immaginariache unisce le due stelle del quadrilatero fino a trovare, a circa 5 volte la distanza tra le due stelle, la Polare.

METODO 2:

Utilizzare una bussola per trovare il nord, poi alzare lo sguardo di circa 40-45° (per le latitudini italiane).

Occorre direzionare l’asse AR della montatura verso la Polare: dirigere il lato della montatura con il contrappeso verso NORD. Inclinare l’asse dellamontatura fino a raggiungere un valore di inclinazione uguale alla nostra latitudine (es. 45° per Milano), osservando il goniometro laterale dellamontatura.

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Le montature computerizzate permettono di puntare in modo automatico tutti gli oggetti astronomici del cielo.

Il database incluso nella pulsantiera suddivide per categoria i vari oggetti (pianeti, stelle, oggetti del cielo profondo…) ed è anche possibile ricercare i migliori oggetti della serata tramite la funzione Sky Tour.

Una volta puntato l’oggetto, il telescopio lo insegue automaticamente.

MONTATURE COMPUTERIZZATE

Nexstar 8SEAdvance VX 8 Edge HD

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Il sistema Celestron SKYALIGN permette di allineare il telescopio in modo rapido e semplice: occorrerà inserire le coordinate del luogo di osservazione (o cercare la città più vicina dal database incluso), data, ora e puntare con il telescopio 3 STELLE A PIACERE visibili in cielo.Non occorrerà conoscerne il nome, basterà solamente puntarle.

Fatto questo il telescopio sarà pronto a puntare qualsiasi oggetto astronomico in modo automatico, addirittura con il tasto SKY TOUR mi indicherà gli oggetti più interessanti della serata!

MONTATURE COMPUTERIZZATE – sistema Celestron SKYALIGN

1

2

3

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I telescopi della serie ASTROFI non sono dotati di pulsantiera, ma si comandano tramite APP via smartphone o tablet. Data, ora e posizione vengono rilevati direttamente dal telefono, per allineare il telescopio basterà puntare 3 stelle a caso visibili in quel momento in cielo.Non occorrerà conoscerne il nome, basterà solamente puntarle tramite i tasti freccia, muovemdo il telescopio verso di esse.

Fatto questo il telescopio sarà pronto a puntare qualsiasi oggetto astronomico in modo automatico, scegliendo dal ricco database di oggetti suddivisi per categoria o tra i migliori visibili in quella notte.

MONTATURE COMPUTERIZZATE – sistema Sky Portal Wifi

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GLI ACCESSORI

A corredo del telescopio vengono forniti alcuni accessori base, come glioculari, il cercatore o il diagonale. E’ possibile poi completare la dotazioneper arricchire le capacità dello strumento.

• Cercatore

• Oculari

• Lenti di Barlow

• Diagonali e raddrizzatori

• Filtri

• Raccordi fotografici

• Motorizzazioni

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CERCATOREo E’ necessario per puntare l’oggetto

desiderato prima di osservarlo al telescopio, in quanto fornisce un campo visivo più ampio rispetto all’oculare.

o Esistono modelli a punto rosso (red dot o star pointer) o modelli ottici con reticolo interno

o I modelli ottici possono avere diversi diametri per migliorare la luminosità / ingrandimento

Cercatore Red Dot

Cercatore Ottico

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CERCATOREo La prima cosa che va fatta dopo aver

montato il telescopio, è allineare il cercatore con il tubo ottico del telescopio stesso.

o Si punta un oggetto in lontananza osservandolo all’oculare del telescopio, poi si regolano le viti di centraggio del cercatore fino ad inquadrare lo stesso oggetto

o In questo modo, ogni volta che vorrò osservare un oggetto, basterà puntarlo con il cercatore per poi vederlo ingrandito anche nell’oculare del telescopio.

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GLI OCULARI

Focale oculare

INGRANDIMENTO ( X ) =

FOCALE TELESCOPIO (mm)_______________________

FOCALE OCULARE (mm)

• Formano l’immagine ingrandita e a fuoco per permettere l’osservazione

• Hanno una loro focale come il telescopio (determinerà l’ingrandimento)

• Hanno un campo visivo diverso secondo i modelli

• Estrazione pupillare = distanza da occhio a lente per avere la visione ottimale. Maggiore è, più comoda è la visione.

Es. telescopio con focale 1000mm e oculare 25mm = 1000:25 = 40 x

Più la focale oculare è alta, più l’ingrandimento è minore e viceversa

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INGRANDIMENTO MASSIMO TELESCOPIO

o INGRANDIMENTO MAX = 2x diametro telescopio (esempio diametro 130mm = 260x di ingrandimento massimo)

o Se la turbolenza è elevata è meglio abbassare gli ingrandimenti, se il cielo è molto stabile è possibile talvolta superarli senza perdere dettaglio (raramente)

o Strumenti di maggior diametro permetteranno ingrandimenti maggiori

Ingrandimento corretto

Ingrandimento eccessivo

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CAMPO VISIVO APPARENTE

E’ in pratica la dimensione del «cerchio» dell’immagine che osserverò nell’oculare.

Più il campo apparente è grande (es. 70° o 82°) più si avrà la sensazione di essere immersi nell’immagine.

Oculari con campo maggiore hanno un costo solitamente maggiore a parità di bontà ottica.

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LENTI DI BARLOWo Moltiplica la focale dello strumento ovvero

l’ingrandimento dato dall’oculare utilizzato

o Mantiene invariata l’estrazione pupillare (un oculare con ingrandimento alto ne avrebbe meno)

o Se di tipo economico può avere meno resa rispetto ad un oculare con focale corta a pari ingrandimenti.

o Esistono barlow acromatiche economiche o barlow ED di ottima qualità.

o Si utilizza in accoppiata all’oculare

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DIAGONALI E RADDRIZZATORI

o DIAGONALE 90° ha lo scopo di facilitare l’osservazione quando l’oggetto è alto nel cielo. L’immagine restituita è ribaltata destra-sinistra

o RADDRIZZATORE 45° ha lo scopo di restituire un’immagine perfettamente diritta, soprattutto per osservazioni terrestri.

o ENTRAMBI QUESTI TIPI DI ACCESSORI NON SONO COMPATIBILI CON TELESCOPI NEWTON

Diagonale 90° Raddrizzatore 45°

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DIAGONALI E RADDRIZZATORI

Telescopio senza diagonale Con Raddrizzatore 45°Con Diagonale 90°

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FILTRI LUNARI E PLANETARI

o Filtri Lunari: esistono di tipo verde economico, grigio neutro, oppure con polarizzatore variabile, che permette di variarne la luminosità ruotando il filtro

o Filtri Colorati: permettono di contrastare meglio le formazioni nuvolose e le strutture su alcuni pianeti come Marte, Giove e Saturno

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FILTRI SOLARI

ATTENZIONE: NON OSSERVARE MAI IL SOLE SENZA UN FILTRO SOLARE ADATTO AL PROPRIO STRUMENTO

o I filtri solari si posizionano davanti all’obiettivo dello strumento in modo da filtrare tutta la luce in ingresso.

o Ogni strumento richiederà un apposito filtro secondo il diametro frontale.

o Si usano per osservare le MACCHIE SOLARI (non le protuberanze, per le quali servono filtri costosissimi)

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ADATTATORI FOTOGRAFICI REFLEX

• Ogni telescopio è adattabile a fotocamere reflex per fotografare Luna e Pianeti. Per gli oggetti deboli come nebulose o galassie sarà necessaria una montatura equatoriale che permetta pose di diversi minuti, anche se con i sensori moderni si possono fare tentativi anche con montature altazimutali e tempi di posa più brevi.

• Per collegare la camera servirà• ADATTATORE FOTO 31,8mm • ANELLO T2 (secondo tipo fotocamera)

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ADATTATORI FOTOGRAFICI REFLEX

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ADATTATORI FOTOGRAFICI PER SMARTPHONE

• Permettono di collegare lo smartphone all’oculare di telescopi, cannocchiali o binocoli e fotografare l’immagine

• Ottima resa su Luna e Pianeti, oppure su immagini terrestri.

• Esiste un modello basic o il modello NEXYZ con movimenti micrometrici su 3 assi.

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ADATTATOR FOTOGRAFICI PER SMARTPHONE

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Telecamera Neximage 5

• Si collega al telescopio al posto dell’oculare e trasmette via USB l’immagine di LUNA e PIANETI al computer.

• Permette di vedere in diretta, oppure di riprendere video con i quali è possibile ottenere immagini ad alta definizione degli oggetti.

• Include software per allineare e sommare i fotogrammi ripresi.

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MOTORIZZAZIONI

o E’ possibile, per i modelli dotati di MONTATURA EQUATORIALE, utilizzare un motore per inseguire in modo automatico l’oggetto una volta puntato.

o Alcune montature permettono anche di essere motorizzate su entrambi gli assi (es. EQ3 o EQ5), per permettere di spostarsi a piacimento ad esempio sul territorio lunare o in campi stellari

Motore per serie ASTROMASTER

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OSSERVAZIONE IN PRATICA

• Luna e Pianeti

• Stelle Doppie

• Nebulose, galassie e ammassi stellari

Simulazione di come si vedrebbero gli oggetti all’oculare con strumenti di diverso diametro

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OSSERVARE la LUNA

• E’ l’oggetto più facile da osservare e che muta notevolmente ogni giorno, quindi permette sempre di vedere particolari diversi nel corso dei giorni.

• I dettagli migliori si vedono quando il Sole la illumina lateralmente, quindi ad esempio nelle fasi di quarto o mezza Luna. In Luna Piena la luce del Sole è diretta e le ombre sui crateri sono assenti, non si apprezzeranno perciò i particolari.

• E’ possibile osservarla a tutti gli ingrandimenti

• Non osservare ad alto ingrandimento quando c’è vento: ci sarà molta turbolenza. Attendere serate con aria calma, quando le stelle non «tremano» molto.

• Attendere che il telescopio si sia acclimatato con la temperatura esterna (almeno mezz’ora prima di osservare)

• Non osservare attraverso una finestra, anche se aperta!

• Con strumenti di grande diametro può abbagliare, quindi si consiglia un filtro Lunare.

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OSSERVARE LA LUNA

Luna a 50x con un telescopio da 70-90mm Luna a 100x con un telescopio da 70-90mm

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OSSERVARE LA LUNA

Luna a 180x con un telescopio da 130mm Luna a 250x con un telescopio da 200mm

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OSSERVARE I PIANETI

• Le fasi di Venere, i Satelliti di Giove e gli anelli di Saturno sono visibili già con piccoli strumenti ad ingrandimenti medio-bassi

• Aumentando gli ingrandimenti si apprezzeranno meglio i dettagli della superficie dei pianeti

• E’ importante aspettare che siano abbastanza alti nel cielo, altrimenti la turbolenza atmosferica rovinerà l’immagine.

• Non osservare quando c’è vento: ci sarà molta turbolenza. Attendere serate con aria calma, quando le stelle non «tremano» molto.

• Attendere che il telescopio si sia acclimatato con la temperatura esterna (almeno mezz’ora prima di osservare)

• Non osservare attraverso una finestra, anche se aperta!

• Evitare di osservare quando il pianeta si trova vicino a tetti o camini (turbolenza maggiore)

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OSSERVARE I PIANETI

Giove e i satelliti a 50x con un telescopio da 70-90mm Saturno a 50x con un telescopio da 70-90mm

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OSSERVARE I PIANETI

Giove e i satelliti a 150x con un telescopio da 130mm

Saturno e i satelliti a 150x con un telescopio da 130mm

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OSSERVARE I PIANETI

Venere a 80x con un telescopio da 70mm Venere a 200x con un telescopio da 130-150mm

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TURBOLENZA ATMOSFERICA

o La turbolenza dipende da tanti fattori, se c’è vento sarà molto alta ma l’aria trasparente, quindi meglio per osservare oggetti deboli del cielo profondo e non pianeti.

o Se invece c’è foschia e aria stabile, sarà una serata ottima per pianeti.

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CONFRONTO TRA STRUMENTI su pianeti

o A parità di diametro e ingrandimento, un rifrattore o un Maksutovavranno il contrasto maggiore e i colori più brillanti, il Newton avrà gli stessi dettagli ma con meno contrasto e colori, quindi immagine più «slavata» Schmidt-CassegrainRifrattore-Mak Newton

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ACCORGIMENTI PER VISIONE OTTIMALE

o Far acclimatare lo strumento (metterlo all’esterno un’ora prima di osservare)

o Osservare durante sere di calma atmosferica

o Non osservare appena dopo il cepuscolo (aria instabile)

o Osservare il pianeta quando è alto nel cielo

o Osservare lontano da fonti di calore (camini, tetti)

o Controllare allineamento ottiche (nei riflettori)

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STELLE DOPPIE

• Le stelle doppie sono stelle che ad occhio nudo sembrano una sola, ma ingrandendo è possibile rilevare le due componenti, molte volte di colore molto diverso tra di loro (es. azzurra-arancio).

• Esistono stelle doppie reali (una orbita attorno all’altra con periodo più o meno lungo, di molti anni) o prospettiche (non fanno parte di un sistema orbitante ma, per un gioco di prospettiva, dal nostro punto di vista sembrano vicine, in realtà non lo sono)

• Alcune stelle doppie hanno componenti molto separate tra loro e sono facilmente risolvibili anche con piccoli strumenti, altre sono molto vicine e servono ingrandimenti alti e strumenti grandi per vederle.

La doppia «Albireo» nel Cigno, con un telescopio da 70mm a 50x

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OSSERVARE GLI OGGETTI DEL CIELO PROFONDO

• Si definisce «cielo profondo» tutta quelle serie di oggetti al di là del Sistema Solare: stelle, ammassi stellari, nebulose, galassie.

• Essendo oggetti molto deboli e lontani, è fondamentale avere uno strumento con un diametro sufficientemente grande.

• I principali oggetti (110 oggetti del catalogo di Messier) sono osservabili anche con strumenti da 70-90mm di diametro, ma per iniziare a vederne i particolari saranno necessari almeno 130mm.

• E’ fondamentale avere un cielo buio, lontano dalle luci cittadine, meglio se in montagna.

• Grazie alle APP di simulazione (es. Celestron Skyportal), sarà facile individuare la posizione nel cielo e cercare l’oggetto.

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Ammassi stellari, Nebulose e Galassie

o Sebbene in fotografia l’immagine di nebulose e galassie risulta colorata e dettagliata, osservando al telescopio è in BIANCO E NERO, perché il nostro occhio non rileva i colori con la luce debole.

o Oggetti come stelle e ammassi stellari, essendo più contrastati, saranno invece a colori.

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NEBULOSE

Nebulosa di Orione a 50x con un telescopio da 70mm

Nebulosa di Orione a 100x con un telescopio da 130mm

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AMMASSI STELLARI

Ammasso stellare M13 a 50x con un telescopio da 70mm

Ammasso M13 a 100x con un telescopio Newton da 130-150mm

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NEBULOSE PLANETARIE

Nebulosa Dumbell a 50x con un telescopio da 90mm

Nebulosa Dumbell a 100x con un telescopio Newton da 150mm

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GALASSIE

Galassie M81 e M82 nell’Orsa Maggiore, con un telescopio da 130mm a 80x