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NEUROSCIENZE & LUCE ARGOMENTI ARGOMENTI PRIMA PARTE PRIMA PARTE 4 Fosfenismo e… Fosfenismo e… ARTI MARZIALI ASTROLOGIA ATLANTIDE L’AURA CASTANEDA CHAKRAS SCIAMANISMO CHANNELING CROMOTERAPIA TELEPATIA CHIAROVEGGENZA SDOPPIAMENTO EFFETTO KIRLIAN ENERGIA VITALE

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Fosfenismo e…Fosfenismo e…ARTI MARZIALIASTROLOGIAATLANTIDEL’AURACASTANEDACHAKRASSCIAMANISMO

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TELEPATIACHIAROVEGGENZA

SDOPPIAMENTOEFFETTO KIRLIANENERGIA VITALE

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1° PARTE

La Luce, sorgente di conoscenza, è laporta aperta per una avventura interioreappassionante.

Daniel STIENNON

Il contenuto dei numeri 4, 5 e 6 di EnergiaFosfenica deriva in origine dalle paginecreate appositamente per facilitare lericerche del sito fosfeni.com sui motori diricerca come Google. Ma di fronteall’interesse suscitato da questiredazionali, abbiamo deciso di ampliarli edi presentarli così arricchiti in questacollezione Universo Energia Fosfenica.

Benché si tratti di condensati, essipotranno permettere ai fosfenisti di avereun altro approccio ai legami chepotrebbero esistere tra il Fosfenismo e lealtre discipline.

Questi piccoli dossier a tema non sonoesaustivi e vi invitiamo a contribuire alloro sviluppo così come alla creazione dialtri temi che potreste avere a cuore.

Per questo non esitate a contattarciattraverso il modulo “contatto” del sitoInternet per inviarci i vostri suggerimentio i vostri articoli.

EDITORIALEEDITORIALE

Le Edizioni PHOSPHÉNISME sono state create per diffondere l’opera magistrale e le scoperte della conoscenza di uno dei più grandi maestri iniziati

della nostra epoca.

Daniel STIENNONUn solo obiettivo, una sola missione:

proteggere e preservare l’opera del Dr LEFEBURE per le generazioni future.

Pubblicazione:Edizioni PHOSPHÉNISME

Direttore della pubblicazione:STIENNON Daniel

Redattore capo : STIENNON Daniel

Traduzione: MILONE Paola

Lay-out / Stampa :Edizioni PHOSPHENISME30330 LA BASTIDE D’ENGRAS Francia

Marchio dedpositato all’INPIDistribuzione: VPC & INTERNETDeposito legale : A pubblicazioneStampato in FranciaRCS Parigi B 339 614 463N° SIRET : 339 614 463 00034N° ID Intracomunitario: FR21 339 614 463N° formazione continua: 11 75 23430 75

La riproduzione totale o parziale degliarticoli, delle immagini e più in generaledel contenuto pubblicato in questarivista “UNIVERSO ENERGIAFOSFENICA”, è vietato ai sensi dellalegge dell’11 marzo 1957 sulla proprietàletteraria e artistica.

© Tutti i diritti di riproduzione vietati pertutti i paesi anche in lingua straniera

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® Marchio depositato per i libri, gliapparecchi, le registrazioni audio e ilmetodo pedagogico.

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FOSFENISMOE…

Numero

4Numero

4

ARTI MARZIALIASTROLOGIAATLANTIDEL’AURACASTANEDACHAKRASCIAMANISMOCHANNELINGCROMOTERAPIACHIAROVEGGENZASDOPPIAMENTOEFFETTO KIRLIANENERGIA VITALE

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PRATICA DELLE ARTI MARZIALI E FOSFENISMO

ARTI MARZIALI

Per capire le arti marziali bisognerebbericollocarle nel loro quadro originario e ristabilireil legame che esse hanno con il Fosfenismo.

L’influenza del Fosfenismo nella storia dell’umanità èconsiderevole. Per misurarne appieno l’importanza,bisogna capire che cos’è il Fosfenismo.

I fosfeni sono tutte le sensazioni luminose soggettive.Per ottenere un fosfene basta fissare per trentasecondi una lampada bianca opalina da 75 wattcollocata a due metri di distanza. Il post-fosfeneconsecutivo alla fissazione ha una durata di tre minuti.Tutti gli studi storici di ordine culturale o di ordinereligioso fanno riferimento al Fosfenismo, cioèall’utilizzo del fuoco e della luce. In effetti, tutte legrandi tradizioni spirituali o religiose hanno praticato lafissazione di sorgenti luminose.

Questo punto è completamente occultato: ci si attaccaalla forma dei miti piuttosto che al loro insegnamento.Il primo ad aver messo in evidenza tutto questo è statoFrancis LEFEBURE, medico e ricercatore francese. Egliha scoperto il legame tra la fissazione di sorgentiluminose e le pratiche religiose, e ha messo a puntoun insieme di tecniche destinate a sviluppare lecapacità cerebrali.

Il Mixaggio Fosfenico consiste nel mescolare alfosfene (la macchia multicolore che compare nel

campo visivo) un pensiero auditivo (la ripetizionementale di una frase o di un mantra), o un pensierovisivo (ad esempio la visualizzazione di unmovimento).

Il principio fondamentale del lavoro con i fosfeni nellearti marziali è semplice : bisogna fare un fosfene, poiimprimere un ritmo regolare al corpo (kata), aggiungereun ritmo sonoro (kiaï), dare un ritmo al pensiero(visualizzazione, ripetizione), o mantenere un ritmorespiratorio particolare (kata respiratorio). Nel corsodella pratica, tutti questi ritmi si sincronizzano, il cherisveglia delle capacità molto elevate, in modoprogressivo e tuttavia abbastanza rapido.

Per noi occidentali, il concetto di arti marziali indicaessenzialmente le forme di combattimento asiatiche,anche se a volte ingloba delle attività satellite dellapratica marziale propriamente detta : diverse tecnichedi meditazione, di massaggio, di rilassamento, più omeno “tradizionali”.

Poi nella pratica marziale sono venuti ad inserirsi tuttoun linguaggio, una terminologia, una retorica filosoficapresi a prestito dai maestri d’arme : amalgamamoderno di concetti cinesi, giapponesi, induisti,tibetani…

C’è una grande differenza tra ciò che i primi espertigiapponesi arrivati in Occidente facevano fare ai loro

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allievi e la pratica di oggi. Se l’esotismo delle artimarziali era attraente, la pratica era troppo dura,troppo arida, e si faceva senza spiegazioni di sorta,solo con l’esempio, cosa che ha allontanato più di unapersona. Gli esperti furono obbligati ad addolcire lapratica, ad adattarla allo stato d’animo occidentale e,di conseguenza, a svuotare la loro arte della suasostanza. Perché ?

Precisamente perché si trattava di discipline marziali,ovvero di guerra, e che si trattava di vita o di morte.

Nel contesto della società asiatica di un tempo, coluiche riusciva era incontestabilmente un artista nelsenso più elevato del termine, perché aveva superatotutti gli sforzi fisici e psicologici. Aveva raggiunto unostato di coscienza. Al di là di tutti gli aspetti tecnici, èquesto stato che tutti ricercano, spesso per tutta unavita, ed era questo stato che faceva la differenza.

Ora, se è stato così semplice e così naturale fare unamalgama tra le concezioni asiatiche e induiste èperché esiste effettivamente un tratto comune traqueste culture. Non è facile scoprirlo perché lamaggior parte dei concetti asiatici e induisti non hadegli equivalenti nelle nostre lingue. Termini come ki,chakra, Kundalini non evocano niente in molti deinostri contemporanei.

E anche se li si incontra sempre più spesso nei libri,chi può vantarsi di aver “risvegliato i propri chakra” echi può dire a che cosa questo corrisponde ? Ingenerale ci si rende conto che quelli che pretendono diriuscirci fanno essenzialmente un lavoro diimmaginazione. Essi confondono percezione eimmaginazione.

Quanto a Kundalini, tutti i libri esprimono la bellezza ela potenza di questa energia ma tutti affermano che èpericoloso risvegliarla. Non c’è forse qui unacontraddizione ? Questi libri non omettono forse disottolineare che in realtà mancano parecchi elementiper comprendere ciò che Kundalini significa e a qualegenere di fenomeni si ritiene debba riferirsi ?

Inoltre, considerato il numero crescente di praticantidelle arti marziali, come è possibile che non ci sia unamoltitudine di Maestri, fosse anche solo un centesimodel numero totale di praticanti ? Senonché l’essenzialedella sostanza marziale è assente dalla pratica.

Sono queste domande che permettono di comprendereil bisogno, la necessità di integrare alla pratica tutto ungioco di riferimenti pseudo filosofici, per far pazientareil praticante e colpevolizzarlo se non ottiene deirisultati che superano il quadro dei suoi sforzi fisici.

Riassumiamo queste domande in una sola : perchénon si possono realizzare le stesse prodezze deiMaestri confermati?

Senza dubbio perché la risposta non si trova nellatecnica, e senza dubbio è altrove e non nella tecnicache essi hanno trovato la risposta. Tutti gli

accostamenti filosofici del mondo non potrannocambiare nulla!

La principale constatazione che si può fare è che lamaggior parte delle arti marziali sono state create dareligiosi.

I guerrieri che hanno creato una tecnica o una forma dicombattimento le hanno sempre realizzate durante unritiro in un tempio o in un monastero, oppureallontanandosi dalla società per vivere nella natura“secondo la loro religione”.

Verso il 500 d.C., il monaco buddista Bodhidharmalasciò l’India dove era nato e si trasferì in Cina. Sipresentò al celebre monastero di Shaolin, ma i monacinon vollero riceverlo. Così, per nove anni, meditòdavanti al monastero. Là creò sotto forma di arte dicombattimento gli stili interno ed esterno.

Lo stile interno (nei-chia) si impronta essenzialmente afar prendere coscienza al praticante del potenzialeenergetico che si trova in lui, a far salire questaenergia, a svilupparla e a proiettarla.

Lo stile esterno (wai-chia) consiste in tecniche dicorpo a corpo violente e fisicamente potenti.

Bodhidharma ha anche creato il Ch’an che diventò loZen in Giappone e al quale si interessa un buonnumero di guerrieri.

E’ ugualmente un prete buddista, Won Kwang Bopsa,che in Corea creò il Hwa Rang Do, a vantaggio di unordine di guerrieri d’elite, i Hwa rang, su richiesta delre Chinhung (540 A.D.).

Questi guerrieri erano conosciuti per essere temibili, egli aneddoti nazionali vantano le prodezze di questicombattenti i cui piedi erano paragonati a dellesciabole tanto erano grandi la loro velocità e la loropotenza nel colpire. L’armatura di legno di unavversario poteva essere disintegrata da un colpodiretto, uccidendo l’uomo istantaneamente.

Su un’incisione che rappresenta un eroe coreano, ilgenerale Yoo Shin Kim è in ginocchio con le manigiunte. La sua sciabola è posata su un altare di pietra,vicino a un vaso in cui brucia dell’incenso. Davanti aquesto personaggio, un vecchio sta in piedi,appoggiato ad un lungo bastone. La legendadell’incisione dice Il Generale Yoo Shin Kim sul monteDan Suk, mentre pratica il Hwa Rang Do (611 A.D.). Ora,il generale non è rappresentato in combattimento, némentre si allena al maneggio delle armi, ma fissa unraggio di sole che penetra nella grotta da un orifizio. Lalegenda dice proprio “…mentre pratica il Hwa RangDo”. Le religioni asiatiche sono prima di tutto dei cultisolari.

Nella concezione di questa arte marziale, i simboli diyin e yang (Um e yang presso i Coreani) dava i principidi base della tecnica (non sorprendiamoci di questoapporto cinese perché in Asia le influenze religiose

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erano reciproche. I Coreani sono del restocontemporaneamente confuciani, buddisti e cristiani).L’aspetto yin simboleggiava la luna, che rappresentavale tenebre, la flessibilità e i movimenti circolari, mentrel’aspetto yang simboleggiava il sole, che significavaluce, durezza e movimento diretto.

Inoltre, come la maggior parte delle arti marziali,questa arte coreana non era considerata come unobiettivo in sé, ma come un “cammino” che permettevadi collegare l’universo interiore dell’Uomo con ilPrincipio Universale (Hwa-Rang-Do).

L’ambizione dei creatori di arti marziali di elevare ilconcetto di combattimento a quello di via di

compimento dell’individuo si ritrova in molte tecniche,siano esse induiste, coreane, cinesi o giapponesi. Oalmeno questo era vero in una certa epoca per il fattoche le arti marziali, in origine, erano legate moltostrettamente alla religione.

Il termine “religione” deriva dal latino religare esignifica “collegare”. Questo concetto è parallelo allanozione asiatica di “via, cammino”; non è quindisorprendente che, anche attraverso vie guerriere, ireligiosi abbiano espresso a fondo la loro fede e le loroconoscenze. Bisogna concluderne che è in seno allereligioni asiatiche che le arti marziali trovarono ilprincipio attivo che dava così tanta potenza edefficacia a coloro che le utilizzavano.

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CHE COSA APPORTA IL FOSFENISMOALL’ASTROLOGIA?

ASTROLOGIA

L'astrologia è l’insieme dei sistemi di credenzeorganizzati in vista di ottenere delle indicazioni suifenomeni terrestri a partire dall’osservazione dei

fenomeni celesti. Particolarmente popolare, essa èanche estremamente controversa.

Certi astrologi limitano la loro pratica alla descrizionedella personalità, altri indicano i principali orientamentidi una vita, altri infine predicono il futuro.I pianeti girano intorno al sole su uno stesso pianochiamato Eclittica. Viene così definita una fascia di 17°:lo zodiaco. E’ all’interno di questa fascia che sieffettuano i movimenti planetari. Lo zodiaco è statodiviso in dodici parti uguali che corrispondono ai segniastrologici.

TEMA ASTRALE

Si comincia con il calcolo del vostro cielo di nascita,cioè la posizione dei pianeti del nostro sistema solaree l’orientamento della Terra nell’ora precisa dellanascita. Questo definisce una linea formatadall’orizzonte che taglia il piano dell’Eclittica in duepunti: l’ascendente e il discendente.

Altri due punti hanno la loro importanza : lo zenith,mezzo cielo, e il nadir, fondo cielo.

Questi quattro punti permettono di determinare dodicisettori, o case, che servono come punto di partenzaper l’analisi astrologica. Si analizza quindi la posizionedei pianeti nei segni e nelle case.

Gli angoli che formano, o aspetti, possono avereun’influenza positiva, negativa o neutra.

Secondo un’antica tradizione esoterica, l’Uomo è nelsuo ambiente come la Terra lo è nel cosmo: “Ciò che èin alto è come ciò che è in basso”.

Studiando il macrocosmo, le posizioni e i cicliplanetari, si possono dunque avere delle indicazionisul microcosmo umano.

Il tema astrale rivela i punti forti e i punti deboli di undestino, mettendo in luce dei meccanismi di cuil’individuo non ha necessariamente coscienza e chepotrebbero apparire come una fatalità.

Il dottor Francis Lefebure, medico e ricercatorefrancese, ha sviluppato un metodo di sviluppopersonale fondato sull’utilizzo sistematico dei fosfeni:il Fosfenismo. I fosfeni sono tutte le sensazioniluminose soggettive, cioè quelle che non sonodirettamente provocate dalla luce che colpisce laretina.

La pratica del Fosfenismo permette di sfuggire allafatalità attraverso il lavoro su se stessi. Doponumerosi anni, l’individuo è talmente evoluto che iltema astrale sembra sorpassato.

Daniel Stiennon:

"Ultimamente ho chiesto a parecchi amici astrologi dierigere il mio tema astrale. Con mia grande sorpresa,il loro lavoro descriveva la persona che avrei potutoessere se non avessi praticato il Fosfenismo, esoprattutto la meditazione giroscopica. La pratica dirisveglio di Kundalini con la meditazione Giroscopica

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tende ad addolcire, e anche, nel corso degli anni, acancellare completamente certi difetti, al punto chenon mi sono neanche riconosciuto in queste analisi."

Il Fosfenismo permette all’individuo di entrare incontatto con gli strati più profondi della propriapersonalità e di influenzare certi meccanismi interni inmaniera positiva.

Il dottor Lefebure ha inventato il Girascopio, macchinaper far salire Kundalini. Questo apparecchio ha sullacoscienza un’azione profonda, che può essereparagonata all’effetto di una centrifuga.

La centrifugazione di un liquido permette di separaregli elementi pesanti, che si ritrovano proiettatiall’esterno, dagli elementi leggeri che, per reazione, siconcentrano al centro.

Nello stesso modo la meditazione giroscopica purificala coscienza. I pensieri più pesanti vengono scartati avantaggio di pensieri più elevati.

In astrologia le case derivate ci danno il significatodella liberazione generata dalle tecniche spirituali, tracui il Fosfenismo. A titolo di esempio, le onde (ritmi generati dalletecniche fosfeniche, segno dell’Aquario, 11° casa),corrispondono proprio alla casa 8° (morte) e alla casaIV (karma, azioni passate).

Il grande triangolo delle Case 12/8/4 lascia presagireche è proprio distruggendo il karma (casa IV) che ipoteri occulti emergono conducendo naturalmente allaliberazione (segno dello Scorpione, casa 8°) e poi allafusione (segno dei Pesci, casa 12°) con l’illimitato.

Si ritiene che il suono ripetitivo (mantra) fermi i pensieri(vrittis). La 2° casa (segno del Toro, il suono) è proprioil nemico nascosto della Casa 3° (il mentale).

Aggiungiamo che il Fosfenismo permette di affinare lapropria intuizione e di scegliere le buone tecniche perdomificare e interpretare le rivoluzioni solari e quelleorarie. E’ in questo uno strumento incomparabile.

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Tema astrale del Dr. Francis LEFEBURE,nato il 17 settembre 1916

Tema astrale di Daniel STIENNON,nato il 4 novembre 1957

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NUOVA SPIEGAZIONE DEI MISTERIDI ATLANTIDE ATTRAVERSO IL FOSFENISMO

ATLANTIDE

Da 2 000 anni, la storia di Atlantide è stataoggetto delle speculazioni più diverse. SecondoPlatone (IV secolo a.C.), questo racconto

proverrebbe dagli archivi dei sacerdoti Egizi della cittàdi Sais. Platone fu il primo a parlare di Atlantide in duedialoghi : il Timeo e Crizia. Egli colloca la fine tragica diAtlantide negli anni 9 500 a.C.

Nel Timeo, Platone presenta il racconto dellosprofondamento di Atlantide come una storia vera. Ilfilosofo si serve in seguito di questo avvenimento persviluppare una visione utopica della città ideale, dandoluogo a numerose controversie a proposito del suoracconto : è fondato su una verità storica o servesemplicemente come sfondo ad una discussionefilosofica ?

In mancanza di dati archeologici o geologici, leinnumerevoli speculazioni sul mito di Atlantide nonsono basate che sulla testimonianza del filosofogreco. Sono state proposte dai partigiani di unaAtlantide reale numerose localizzazioni : le Azzorre,l’isola di Santorini, le isole di Capo Spartel, etc.Nessuna di queste localizzazioni corrisponde, nécome luogo né come datazione, alle descrizioni deisacerdoti egizi segnalate da Platone. Tutto porta acredere che Atlantide sia un mito.

Piuttosto che perdersi in un dibattito sterile a propositodella realtà fisica di Atlantide, ci sembra più pertinente

analizzare l’ipotesi di una Atlantide mitica alla lucedelle scoperte in fisiologia cerebrale di un medico ericercatore francese : il Dottor Francis LEFEBURE. Lesue scoperte gli hanno permesso di capire in modoscientifico certi meccanismi cerebrali legati ai sogni,ma anche alle visioni mistiche e allo sdoppiamento,permettendo di imparare in modo diretto i mondiinvisibili o soggettivi della coscienza.

Che significato bisogna dare alla parola mito ? I mitisono delle semplici affabulazioni, frutto dellespeculazioni di spiriti primitivi ? Oppure sono legati aduno strato profondo della coscienza dell’umanità ? Quirealtà oggettiva e realtà soggettiva si affrontano. Tuttele esperienze psichiche o spirituali appartengonoall’ambito soggettivo. Il Dottor LEFEBURE l'ha formulatocosì : "Colui che ricerca l’oggettività rimarrà deluso,colui che al contrario ricerca la soggettività siaccorgerà un giorno che le sue esperienze sonooggettive". Ricordatevi ad esempio di Einstein che hascoperto la legge della relatività complessa, sognandodi trovarsi in una sfera con altre sfere che giravanointorno a lui. Questo sogno dall’apparenza banale l’haportato ad una scoperta rivoluzionaria che influenzaancora la nostra conoscenza del macrocosmo.

Il fenomeno soggettivo più conosciuto è il sogno.Soggettivo, perché noi siamo i soli testimoni delcontenuto dei nostri sogni, e non possiamo portarealcuna prova di ciò che percepiamo quando sogniamo.

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Se più persone descrivono uno stesso fenomenosoggettivo, esso diventa obbligatoriamente oggettivo.Quando molte più persone faranno delle esperienzemistiche, queste passeranno a loro volta nel dominiodell’oggettivo. Ma il “mondo dello spirito” resteràsempre nel dominio dei fenomeni soggettivi, senzalegami con la materia. L’universo soggettivo delle“esperienze” non fa parte dell’ambito oggettivo dellascienza attuale.

Allora perché denigrare il mito ? E’ molto piùvantaggioso ispirarsene, per far scendere grazia epoesia nel nostro mondo materiale. Gli eserciziproposti dal Dottor LEFEBURE possono appuntopermetterci di realizzare questo genere di esperienze.La pratica del pensiero ritmato aumenta la nostraenergia personale. In seguito starà a noi decidereverso quale obiettivo e in che modo vogliamo utilizzarequesta energia. Praticando il Mixaggio Fosfenicopossiamo dirigere la nostra energia. E’ introducendodei pensieri nel fosfene che si dirigono i sogni.L’esercizio è semplice e consiste nel visualizzareun’immagine o un dato concetto all’interno di unfosfene. Ripetendo questo processo per un sufficientenumero di volte, non si tarderà a fare dei sogni, adavere delle estensioni di coscienza in rapporto aquesta immagine o a questo concetto.

"Il percorso più breve tra un punto e un altro non è lalinea retta, ma il sogno", dice Jean-Jacques Beineix.

Si può anche utilizzare un supporto visivo permigliorare le proprie visualizzazioni e ispirarsi ancorapiù profondamente al proprio tema di meditazione. Sead esempio si lavora sul tema "Atlantide" si puòsistemare un acquario vicino al letto. Depositando unpo’ di sabbia e una statua per metà nascosta nel suofondale, si può in modo semplice evocareun’impressione di Atlantide.

Le estensioni di coscienza producono spesso delleimmagini di fondali marini. Dato che la coscienza hadifficoltà ad adattarsi a questo ambiente pocofamiliare, il cervello ha tendenza a trasporre delleimmagini conosciute in questo ambiente acquatico:una mescolanza di edifici e fondale marino, adesempio, dà l’impressione di una città sommersa. E’possibilissimo che i Greci antichi vedessero anch’essidelle immagini oniriche di città sommerse, che sonoprobabilmente il fondamento della leggenda diAtlantide, o quella di Ys dei Celti, grandi praticantidelle estensioni di coscienza.

Resoconto di esperienze realizzate da DanielSTIENNON

"Negli anni 90, un Fosfenista mi aveva regalato duepiccole tartarughe d’acqua con un piccolissimoacquario per creare un piccolo ambiente nel mio ufficiodi rue de la Chapelle, 3. Desiderando dar loro un po’più di spazio vitale, ho acquistato un acquario un po’più grande. Ben nutrite, hanno cominciato a cresceree molto presto è mancato loro lo spazio. Perché non sisentissero confinate, ho optato per un acquario da 120

litri. Ciò che non sapevo, all’epoca, era che letartarughe d’acqua si sviluppano in funzione del lorospazio vitale, e delle piccole tartarughe non più grandidi una moneta possono in poco tempo raggiungere itre chili.

Indipendentemente da queste considerazioni di peso,le tartarughe richiedono uno spazio vitale arredato. Hoiniziato a decorare l’acquario tappezzando il fondo condei graziosi sassolini, delle pietre e qualche statuetta.

La sera, trascorrevo un po’ di tempo a contemplare iloro movimenti nell’acquario.

Risultato:Impregnato dei ritmi fosfenici, ho fatto parecchi sogniin cui sorvolavo delle distese d’acqua. Poi ho avutol’idea di spostarmi sott’acqua. Una volta, mentreattraversavo l’Atlantico, mi è balenato un pensiero :« E se provassi a scendere più a fondo negli abissi ».Nello stesso istante, mi sono ritrovato in un ambientesenza rapporti con la realtà. Avevo l’impressione dipercepire simultaneamente il fondo marino e una cittàsommersa. Mi spostavo con i pesci in mezzo a edificie costruzioni. Molti erano ricoperti di alghe, ma potevoancora indovinare la loro struttura.

La pratica del ritmo-fosfenismo genera dei ritmi nelcervello che permettono una forma di comunicazionetra il pensiero e il subcosciente (chiamato astrale inesoterismo). Questo universo in cui è immerso ilpensiero è essenzialmente composto da percezioniritmiche, ma per non destabilizzare il principiante in“viaggio astrale” il cervello traduce queste sensazioniin immagini. Nel caso della mia esperienza acquatica:percezione di un ambiente acquatico (ambiente con ilquale non avevo familiarità, non avendo mai fatto delleimmersioni) e di un ambiente urbano, più familiare peril Parigino che ero.

Notiamo semplicemente che il mio cervello si erapreso la briga di ricoprire di alghe queste immaginiurbane per integrarle meglio nell’ambiente acquatico.Le possibilità del cervello sono veramente incredibili.

E se Atlantide non fosse altro che un mito uscitodirettamente dall’esperienza psichica di un sacerdoteegizio ?

Ammettiamo che questo aprirebbe delle prospettive efarebbe passare Atlantide dal mondo del mito al qualecerti scienziati la confinano, al mondo della realtàsoggettiva, il che sarebbe ben più grandioso perchéciascuno potrebbe così entrare in contatto con una«Atlantide» nascosta da qualche parte nel suoimmaginario."(Daniel Stiennon)

Bisogna capire che durante le esperienze disdoppiamento o di estensione della coscienza, ilcervello interpreta delle sensazioni astratte in manieraimmaginativa. Poiché l’energia è puramente astratta, ilcervello ha bisogno di inventare delle forme concreteper interpretarla.

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Queste immagini sono completamente personali, e laloro decriptazione è delicata e poco utile. E’ dunquesalutare considerare queste esperienze come un filminteriore, che può essere arricchito con la pratica degliesercizi di Fosfenismo. Ciò che conta realmente sonogli scambi energetici che hanno luogo di notte. Datoche sono completamente astratti, è difficile e anchepotenzialmente pericoloso interpretarli abusivamente.E’ meglio mantenere un po’ di riserva, e approfittaresemplicemente, ma in modo sano, di questemagnifiche esperienze oniriche, ben sapendo che laloro natura profonda è legata a piani di coscienza checi oltrepassano totalmente.

Questo mondo notturno è IL paradiso perduto. E’ l’etàadulta che ci separa da lui, con la più grandedisperazione del fanciullo che abita in noi. Tuttavia,oltre alla vita diurna passata a combattere le difficoltàdell’esistenza materiale, abbiamo tutti la possibilità diritrovare i nostri sogni di bambini, e di condurre cosìuna seconda vita, di notte, nel mondo mitico dei sogni.

Le strisce a fumetti o comics americani, mettono inscena dei super-eroi dai poteri incredibili, e sonoun’eccellente rappresentazione di questa scissionegiorno/notte, mondo materiale/mondo spirituale.Questi eroi presentano in generale una dualità : unpersonaggio assolutamente normale, un po’ maldestroe con dei limiti come tutti gli esseri umani, si trasformadi notte in un alter-ego dai super poteri, a cui niente è

impossibile. E’ un po’ la rappresentazione dellacondizione umana : un mondo materiale difficile, pienodi frustrazioni, opposto ad un mondo spiritualesublime, senza limiti, in cui il pensiero può crearetutto.

Anche voi diventate l’eroe che sognate di essere daquando eravate bambini. Approfittate pienamente dellospettacolo interiore delle estensioni di coscienza erisvegliatevi trasfigurati ogni mattina.

Con il Fosfenismo scoprirete il potere che sonnecchiain voi.

Nota di Daniel STIENNON

"Gli autori delle strisce di super-eroi come Marvel o DChanno verosimilmente vissuto dei sogni di volo quandoerano bambini. Essi hanno trascritto le loro esperienzenelle scene delle loro opere.Molto presto nel corso del mio addestramento con gliesercizi di pensiero ritmato, ho scoperto che nei mieisogni di volo esisteva un elemento scatenante che miera proprio. Dovevo inizialmente camminare, poicorrere sempre più veloce come Flash. Una volta involo, mi sono accorto che se tendevo un braccioandavo più veloce e che se tendevo entrambe lebraccia, raggiungevo una velocità vertiginosa. Quandoè uscito Superman 1, ho realizzato che utilizzavo la suastessa tecnica."

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L'AURA, TERZA FASE FEL FOSFENE O QUARTA LUCE

L’AURA

Non è utile praticare il Fosfenismo per osservaredei colori nel proprio campo visivo. Al buio,sdraiati sul letto e con gli occhi chiusi, lasciatevi

andare all’osservazione del vostro campo visivo. Ingenerale, nel giro di mezz’ora percepirete delleluminosità, poi delle chiazze di colore blu, rosa, gialloe viola.

Per osservare questo fenomeno, alcuni lama tibetanirimangono chiusi in una stanza completamente buiaper mesi, addirittura per anni... Lo scopo di questapratica è di vedere una luce che non è né fisica, néimmaginaria: è una luce spirituale.

Alexandra David-Neel nota che meditare nelle tenebreè una pratica conosciuta in India e nella maggior partedei paesi buddisti.

Grazie ai lavori del Dottor LEFEBURE, non c’è nessunbisogno di consacrare tutto questo tempo a questapratica se si padroneggiano correttamente tutte le fasidel fosfene. La pratica del Fosfenismo permette disviluppare l’intuizione. Il cervello, simile ad un radar,emette un’onda: questa si riflette sull’oggetto e tornaportando delle informazioni. Il principio del radar sibasa sulla localizzazione degli ostacoli utilizzandol’eco. E’ così che i pipistrelli e i delfini si approprianodel mondo. Non ci stupiremo quindi di ritrovare questoprincipio di percezione sottile nell’uomo. La visionedell’aura rientra in questo meccanismo. Consiste nella

proiezione del proprio caos visivo che torna al cervellosotto forma di un fenomeno di veggenza.

E’ possibile fotografare l’aura?

Le foto KIRLIAN non rientrano assolutamentenell’ambito della ricerca iniziatica, dato che l’effettoKIRLIAN si limita a misurare i campi di forzaelettromagnetici. Il solo interesse che possono avere èdi ordine terapeutico.L'aura, così come è descritta dagli occultisti, non èaltro che la terza fase del fosfene: il bagliore diffuso.Gli effluvi così percepiti nel campo visivo possonoessere interpretati e servire come elementoscatenante per i fenomeni di veggenza e dichiaroveggenza. Come le carte o qualsiasi altrosupporto, il bagliore diffuso provoca delle intuizioni,dei flash, se ci si concentra sopra.Quanto all’autentica AURA, essa non è percettibile senon in caso di sdoppiamento. Questa forma dipercezione è tuttavia piuttosto rara.

I diversi strati dell'aura o del caos visivo

Primo strato: il più luminoso (bagliore diffuso denso),anche chiamato corpo etericoSecondo strato: uno strato più grigiastro (bagliorediffuso), anche chiamato corpo astraleTerzo strato: percezione e organizzazione del caosvisivo, anche chiamato corpo mentale.

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Capire meglio che cos’è l’aura e come vederla

L'aura che si percepisce intorno ad una persona ècreata dal nostro cervello.E’ la terza fase del fosfene, chiamata “bagliorediffuso”, che si sovrappone all’immagine che abbiamodel soggetto osservato.

Esercizio preliminare:

Dovrete fare la caccia ai dettagli del caos visivo per 45minuti.

Per questo, spegnete le luci della stanza e sistemateviin modo confortevole in una poltrona o sdraiatevi sulletto; indossate una mascherina oculare.

Chiudete gli occhi e osservate il vostro campo visivo.

Poi dopo un momento di osservazione notate che ilcampo visivo non è totalmente buio, contrariamente aquanto si potrebbe credere, e che vi si trovano dellemacchie luminose e colorate.

Esercizio di percezione dell’aura

Chiedete al vostro soggetto di mettersi davanti ad unmuro bianco. Fissate un punto immaginario 3-4centimetri al di sopra della sommità del suo cranio,mantenendo lo sguardo nel vuoto e sforzandovi di nonmuovere i bulbi oculari. Questa luminosità non avrà la stessa intensità sechiedete al soggetto di pensare ai suoi piedi o alla suatesta. Osserverete che l’aura raggiunge il massimo diluminosità se chiedete al soggetto di pregare o dipensare molto intensamente che Dio si trova sopra dilui.Alcuni percepiscono anche dei colori intorno allapersona; possono veder comparire delle immagini edelle scene legate alla vita della persona(organizzazione del caos visivo).

A titolo di contro-esperienza, osservate l’aura di unoggetto. Scegliete di preferenza un oggetto di formacircolare perché la sua aura è più facilmentepercepibile da un principiante. Notate che l’aura di unoggetto si manifesta in modo uniforme e immutabile,mentre l’intensità dell’aura di una persona varia infunzione della natura dei suoi pensieri.

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CARLOS CASTANEDA E FOSFENISMO

CASTANEDA

Carlos Castaneda, giovane etnologodell’università della California, voleva dedicare lasua tesi alle piante allucinogene del Messico. E’

durante un viaggio in questo paese che incontra DonJuan, un vecchio stregone yaqui, che comincia adiniziarlo alla tradizione tolteca. Castaneda raccontaquesta iniziazione in una serie di libri molto popolari,sorpassando largamente il quadro accademicodell’etnologia. Nel corso di queste opere Castanedamenziona diversi esercizi che gli sono stati insegnatidal suo maestro, e che ha in seguito raggruppato in unmetodo che ha chiamato “tensegrità”. In questa breveanalisi, vi proponiamo di interpretare uno di questiesercizi alla luce delle scoperte del Dr LEFEBURE sullafisiologia cerebrale. Ne Il Secondo Anello del Potere, pubblicato per laprima volta nel 1977, Castaneda descrive un esercizioche pratica con altri iniziati (la Gorda, Lidia, Rosa eJosefina), come è stato loro insegnato dal loromaestro, il Nagual Don Juan. "Lei (la Gorda) posò la mano sul mio quaderno diappunti e mi disse che avevamo davanti a noi unagiornata terribilmente carica : ci occorrevaimmagazzinare dell’energia per reggere il colpo.Dovevamo quindi alimentarci di energia con la luce delsole. Mi disse che, date le circostanze, dovevamoprendere la luce del sole con l’occhio sinistro.Cominciò a muovere la testa da un lato all’altro mentreguardava direttamente il sole attraverso gli occhi semi-chiusi.

Un attimo più tardi, Lidia, Rosa e Josefina si unirono anoi. Lidia si sedette alla mia destra. Josefina preseposto a suo fianco, mentre Rosa si sedette a lato dellaGorda. Tutti avevamo la schiena appoggiata contro deipali. Io ero in mezzo alla fila.

Era una bella giornata. Il sole era proprio al di sopradella catena di montagne in lontananza. Si guardavanol’un l’altra per muovere la testa in perfetto sincronismo.Mi aggiunsi a loro ed ebbi la sensazione di averanch’io sincronizzato il mio movimento con il loro.Continuarono così per circa un minuto, poi sifermarono.Tutte quante indossavano dei cappelli di cuiutilizzavano la tesa per proteggersi il viso dal solequando non tuffavano gli occhi nella sua luce. La Gordami aveva fatto mettere il mio vecchio cappello.Restammo così per circa mezz’ora. In quell’occasioneripetemmo l’esercizio un numero incalcolabile di volte.Avevo l’intenzione di fare un trattino sul mio bloc-notesper ciascuna volta, ma la Gorda, nel modo più naturaledel mondo, spinse il quadernetto fuori della miaportata.”

Questo esercizio descritto da Castaneda è moltosimile all’esercizio di dondolamento laterale insegnatodal Dr LEFEBURE. La differenza principale sta nel fattoche Castaneda e gli altri iniziati di Don Juan fissano ilsole con l’occhio sinistro, ma torneremo su questopunto un po’ più avanti.

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La fissazione di una sorgente luminosasufficientemente potente genera la produzione di unfosfene. I fosfeni sono le macchie di colore cangianteche si percepiscono con gli occhi chiusi dopo averfissato brevemente una sorgente di luce.Corrispondono a ciò che gli oftalmologi chiamanoimmagini di persistenza retinica o post-immagini. Ifosfeni non sono dovuti semplicemente ad un lavorodella retina, ma (come ha dimostrato il Dr LEFEBURE)sono in effetti una energia che emana dal cervello. E’grazie allo studio dei fosfeni che il Dr LEFEBURE èriuscito a mettere a punto un insieme di tecniche chepermettono uno sviluppo efficace dell’energiapersonale.

Nel 1934, all’età di 18 anni, Francis LEFEBURE, comeCastaneda, è stato iniziato da un maestro: ArthèmeGalip (un diplomatico ucraino), che ha innescato conl’imposizione delle mani tutta una serie di potentifenomeni che il Dr LEFEBURE riporta in “EsperienzeIniziatiche”, volumi da 1 a 3. Parallelamente a questatrasmissione di energia, Galip ha insegnato a FrancisLEFEBURE una serie di esercizi mirati, con la loropratica, a mantenere la forza trasmessa conl’imposizione delle mani. Questi esercizi si collocanonell’ambito di una tradizione zoroastriana, insegnata aGalip durante un soggiorno in un tempio di questaobbedienza. Queste tecniche comportano inparticolare degli esercizi di dondolamento della testa.Sfortunatamente il modo operativo raccomandato daGalip non aveva soltanto degli aspetti benefici. Il mododi praticare i dondolamenti insegnato da Galip eraabbastanza sbagliato da innescare degli effettiindesiderabili, creando così un paradosso tra gli effettibenefici della sua imposizione delle mani e gli effettinegativi degli esercizi che insegnava.E' solo nel 1959, in occasione del suo incontro con PakSubuh, un mistico indonesiano, che il Dr LEFEBUREfece una scoperta cruciale, che gli permise di capire inmaniera scientifica gli effetti dei diversi modi didondolare la testa. Chiamò questa scoperta l'EFFETTOSUBUD.

Estratto de L'esplorazione del cervello attraverso leoscillazioni dei fosfeni doppi:"In occasione del passaggio in Franciadell'Indonesiano Pak Subuh, abbiamo studiato imovimenti della testa che egli pratica e che sappiamoappartenere ad una vecchia tradizione giavanese.Questi esercizi assomigliano moltissimo alle tecnicheiniziatiche zoroastriane di cui abbiamo avutoconoscenza attraverso il nostro maestro ArthèmeGalip; essi differiscono tuttavia in qualche sfumatura.Nessun dubbio che i movimenti della testa, praticatiassiduamente, agiscano sulla massa cerebrale e, diconseguenza, sullo stato di coscienza del soggetto.Ma, tra tutte le varianti tradizionali, quali sonofavorevoli ? Se due modalità permettono di ottenere deibuoni risultati, che differenze ci sono tra questirisultati ? Come avere una conoscenza relativamenteoggettiva dell'azione di ciascuno, dal momento chel'elettroencefalogramma esige un'immobilitàcompleta ? Avevamo già fatto degli elettroencefalo-grammi prima e dopo i dondolamenti, e conoscevamo

il loro effetto riparatore sul cervello, effettoparagonabile a quello del sonno. Ma come sapere, conpiù precisione di quella ottenibile dalla solaosservazione del pensiero, che cosa succede durantei dondolamenti ?

Tali erano a quell'epoca le domande che ancora unavolta ci ponevamo.

Per risolverle, abbiamo allora avuto l'idea di utilizzare ifosfeni. Avevamo già studiato la loro riattivazione conl'attenzione, e anche certi loro legami conl'immaginazione. Abbiamo pensato di ricercarel'azione che potevano avere su di essi i movimentidella testa.

Abbiamo scoperto subito un fenomeno assolutamentestupefacente e certamente imprevedibile; a nostraconoscenza, non è ancora mai stato segnalato danessun autore, anche se persino un bambino avrebbepotuto scoprirlo giocando.

Da una distanza di due metri, guardiamo per un minutouna lampada ordinaria, poi spegniamola e restiamo albuio. Aspettiamo la fine della fase di latenza e dellostadio confuso. Quando il fosfene è formato,dondoliamo la testa ad una velocità media: vediamo ilfosfene che si dondola alla stessa velocità della testa.

Ricominciamo l'esperienza ma, questa volta,dondoliamo la testa molto rapidamente: IL FOSFENESEMBRA RIMANERE FISSO SULL'ASSE MEDIANO DELCORPO. Dondoliamo ora la testa molto lentamente: ilfosfene sembra oscillare un po', MA MENO DELCORPO.

Così, esiste un ritmo, e uno solo, che favorisce leassociazioni delle sensazioni – o almeno le permette– mentre gli altri ritmi stroncano o diminuiscono questeassociazioni. Questa opposizione inattesa tra glispostamenti dei fosfeni a seconda che il ritmo deimovimenti della testa sia medio o rapido, l'abbiamochiamata EFFETTO SUBUD, in ricordo delle circostanzedella sua scoperta.

L'effetto Subud è la dissociazione tra i movimenti dellatesta e i movimenti del fosfene quando i movimentidella testa sono rapidi.

Questo solo fatto possiede già di per sé una portataneurologica e pedagogica considerevole. Apre la portaad una nuova branca della conoscenza umana: laneuro-pedagogia."

Questa scoperta diede al Dr LEFEBURE l'idea distudiare che cosa succede se si produce un fosfene inciascun occhio separatamente. Per fare questo il DrLEFEBURE mise a punto il seguente apparecchio: congli occhi separati da un separatore di campo visivo(basta una semplice placca di cartone), si utilizzanodue lampade, accese alternativamente ad un ritmo didue secondi per lato, per produrre un fosfene doppio,cioè un fosfene in ciascun occhio. I fosfeni cosìprodotti appaiono in modo alternato, con una durata

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media di sei secondi a destra, poi di sei secondi asinistra, e così via per venti o trenta volte. Questaalternanza dei fosfeni doppi è dovuta ad un lavororitmico dell'encefalo, e più precisamente adun'alternanza del lavoro degli emisferi cerebrali.

Praticando questa esperienza in diversi momenti dellagiornata, il Dr LEFEBURE si rese conto che la suapropria alternanza cerebrale era molto più regolare almattino al risveglio, dopo una buona notte di sonno,piuttosto che la sera dopo una giornata di lavoro. Lasua conclusione fu che certe condizioni miglioranol'alternanza cerebrale, mentre altre la rendono menoregolare. Poiché un'alternanza cerebrale regolare èsegno di un buono stato del cervello, il Dr LEFEBUREenunciò una nuova legge di fisiologia cerebrale: "Tuttociò che facilita l'alternanza cerebrale migliora il lavorointellettuale e tutto ciò che migliora il lavorointellettuale facilita l'alternanza cerebrale".L'applicazione di questa legge sfociò nella messa apunto di una tecnica di esplorazione cerebralerivoluzionaria: la cervoscopia.

Ad un livello puramente medico, la cervoscopiapermette di misurare con precisione l'impatto sulcervello di diversi parametri: attività fisiche, regimialimentari o trattamenti farmacologici, ad esempio.Nello stesso modo, la cervoscopia permette dianalizzare gli effetti sul cervello degli esercizi iniziaticie delle loro diverse varianti. Passati così al vaglio dellacervoscopia, gli esercizi iniziatici perdono il loroempirismo e possono quindi essere miglioratiscientificamente. Questa conoscenza ha permesso alDr LEFEBURE di affinare e di correggere gli esercizi chegli erano stati insegnati da Galip, così come altriimprontati a diverse tradizioni, sfociando nellacreazione di uno yoga scientificamente migliorato: ilFosfenismo.

Si ritrovano degli esercizi di dondolamento della testain un gran numero di tradizioni ovunque nel mondo,attestando così l'universalità di questa pratica. Latradizione yaqui descritta da Castaneda, anch'essainclude degli esercizi di dondolamento della testa, eciò con l'obiettivo di accumulare energia o poterepersonale. Proprio come il Fosfenismo, la tradizioneyaqui unisce i dondolamenti della testa alla fissazionedi sorgenti luminose. Nel corso delle sue ricerche il DrLEFEBURE ha provato che è il mantenimento del ritmodel pensiero associato al fosfene che produce questaenergia. La relazione tra ritmo e luce è misteriosa, e lostudio dei fosfeni realizzato dal Dr LEFEBURE permettedi chiarire questa relazione.

Estratto da Fosfenismo, la spiegazione scientificadell'origine delle religioni:"Riti religiosi e ritmi dei fosfeni:Quando si osserva un fosfene, si ha l'impressione cheesso presenti una agitazione disordinata. Ma inqualche modo è possibile fare una dissezione delfosfene e mettere così in evidenza, separatamente, piùritmi molto regolari le cui interferenze danno di primoacchito un'impressione di disordine.

Lo studio dei ritmi dei fosfeni ha una grandeimportanza per capire il loro rapporto con i riti religiosi.Se si pensa nello stesso tempo in cui si osserva unfosfene, il pensiero tende ad assumere i ritmi naturalidel fosfene, anche se si ha, al contrario, l'impressionesoggettiva che sia il fosfene ad adattarsi al ritmo delpensiero.

Si capisce perché la preghiera con la fissazione delsole è stata all'origine di tutti i riti religiosi. Il ritmo delco-fosfene solare induce in effetti quello dellapreghiera, e l'insieme genera nel corpo delle correnti dienergia che si esteriorizzano con delle danze e delleposture."

Tutti i riti religiosi hanno quindi come origine lapreghiera associata al fosfene e non è dunquestupefacente che culture completamente separatesotto il profilo geografico e temporale siano arrivate arisultati estremamente vicini.

L'empirismo, indissociabile dalle pratiche tradizionali,introduce delle varianti che sono delle imprecisionipiuttosto che delle vere differenze di fondo. Ledifferenze di clima, di regime alimentare o di necessitàprimarie possono dare un "colore locale" alle pratiche.La produzione di un fosfene con l'occhio sinistrosoltanto non sfugge a questa regola e corrisponde aduna volontà particolare degli stregoni yaqui. In effetti ainostri giorni conosciamo le differenze funzionali degliemisferi cerebrali, che possono essere riassunte nellaseguente tabella :

EMISFERO SINISTRO

Verbale: utilizza delle paroleAnalitico: dialetticaRazionale: deduzione matematicaTemporale: utilizza lo spazio e il tempoLogico: ragionamento

EMISFERO DESTRO

Non verbale: coscienza delle coseSintetico: lavora simultaneamenteNon razionale: speculativo, astrattoAtemporale: utopico, immaginarioIntuitivo e globale: sogni ed emozioni, artistico,musicale e creativo.

Come traspare dalla tabella qui sopra, l'emisferodestro è la sede del pensiero artistico e creativo, ma èanche l'emisfero delle esperienze iniziatiche. Inoltre, laparte destra del corpo corrisponde all'emisferosinistro, mentre la parte destra del corpo corrispondeall'emisfero destro (quindi l'occhio sinistro è legatoall'emisfero destro e viceversa). Producendo deifosfeni con l'occhio sinistro, gli stregoni yaqui cercanodi scatenare degli effetti molto particolari stimolando ilcervello destro. Possiamo applicare agli emisfericerebrali il concetto di tonal e di nagual di Castaneda(tonal = mondo materiale / nagual = mondo spirituale).

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L'emisfero destro è dunque quello di nagual, mentre ilsinistro è l'emisfero del tonal. E' la parte sinistra chesi appropria del tonal, mentre è la parte destra che siappropria del nagual. Guardando il sole con l'occhiosinistro si stimola l'emisfero destro e, di conseguenza,la relazione con il mondo spirituale o nagual. Sicapisce facilmente l'interesse di questa pratica peruno stregone yaqui.

L'interesse del dondolamento laterale è che essoprovoca delle sincronizzazioni trasversali, cioè tra gliemisferi cerebrali. In Espansione cerebrale attraversol'audizione alternata, il Dr LEFEBURE spiega comel'audizione alternata produce gli stessi effetti.L'audizione alternata è un corollario della cervoscopia.In effetti se l'alternanza cerebrale può esseredisturbata da diverse influenze, essa può ancheesserne migliorata da altre.

Il principio dell'audizione alternata consistenell'ascoltare un suono di volta in volta nell'orecchiodestro e poi nell'orecchio sinistro, con l'ausilio di unacuffia stereo. Tale processo ristabilisce l'alternanzacerebrale e crea delle sincronizzazioni trasversaliesattamente opposte alle sincronizzazioni verticali,responsabili delle crisi di epilessia. A partire da questoprincipio il Dr LEFEBURE ha sviluppato un apparecchioneuro-sincronizzatore ad audizione alternata:l'Alternofono.

Estratto da Espansione cerebrale attraversol'audizione alternata:"Ciascuna delle nostre cellule cerebrali è sede di unapulsazione elettrica che può essere individuata con deimicroelettrodi. Di solito queste oscillazioni non sonosincrone (cioè esse non sono al loro massimo e al lorominimo simultaneamente).

Consideriamo l'estremità delle cellule nervose situatesulla corteccia cerebrale. Poiché le loro oscillazioninon sono simultanee in un dato istante, la corteccia èun mosaico di poli positivi e di poli negativi cheall'incirca si equilibrano. La tensione neuro-elettricasuperficiale è molto debole, come conferma l'elettro-encefalogramma.

Sappiamo che esistono delle "crisi di sincronizzazionecerebrale": dei gruppi più o meno importanti di cellulenervose cominciano a battere simultaneamente. Tutti ipoli positivi si trovano sullo stesso lato nello stessomomento. L'elettro-encefalogramma rileva allora delle"tempeste elettriche" sulla superficie del cervello. Nelpaziente questo si traduce in crisi di epilessia o infenomeni della stessa famiglia.

Persino la collera, o il più leggero nervosismo, fannoparte della stessa categoria: fenomeni nel corso deiquali si producono delle sincronizzazioni nervose,come prova il fatto che parecchi gruppi muscolari sicontraggono nello stesso tempo. In tutti i fenomeni diquesto tipo, una zona più o meno estesa dellacorteccia si trova con la stessa polarità nello stessomomento; le estremità corrispondenti, muscoli eorgani di senso, sono invece di polarità opposta.

L'oscillazione avviene dunque nel senso longitudinaledell'essere vivente, ovvero per l'uomo nel sensodell'altezza. Possiamo quindi chiamare questamodalità patologica di sincronizzazione lasincronizzazione longitudinale.

Possiamo provocare sperimentalmente tali crisi disincronizzazione longitudinale. Ad esempio, degliilluminamenti intermittenti simultanei possonoprovocare, a certe frequenze, delle crisi convulsive neltopo, così come in certi umani predisposti.

Se invece di produrre queste eccitazioni sensorialisimultaneamente le produciamo in modo alternato adestra e a sinistra, creeremo lo stesso dellesincronizzazioni tra certi gruppi di neuroni, ma inquesto caso i due emisferi, anziché essere dellastessa polarità, saranno di polarità opposta. In questomodo l'oscillazione avverrà tra l'emisfero sinistro el'emisfero destro invece di prodursi tra la corteccia e ilmuscolo. LA SINCRONIZZAZIONE SARA' DUNQUETRASVERSALE INVECE DI ESSERE VERTICALE.

Inoltre è evidente che a certi ritmi alternati si produrràuna risonanza con i tempi di oscillazione propri delcervello, il che aumenterà le possibilità di un'azionepotente. Ma con tutta evidenza, DURANTE LASINCRONIZZAZIONE TRASVERSALE, LASOVRATENSIONE NEURO-ELETTRICA RISULTANTE DAQUESTA SINCRONIZZAZIONE RIMANE NELL'ORGANODELLA COSCIENZA OVE PUO' ESSERE UTILIZZATA PERQUALUNQUE FINE DESIDERATO.

La "crisi di rilassamento" rimpiazza qui la crisiconvulsiva, poiché l'energia, invece di essereproiettata verso i muscoli, si condensa nel cervello.Questa energia di sincronizzazione si forma sullatrasversale auditiva. Ma da lì si diffonde ad altre zonedel cervello, proprio come un conduttore che sopportauna sovratensione lascia sfuggire delle scintille. Laprova di questa diffusione nel corso dell'audizionealternata è fornita dall'intensificazione del caos visivo(o immagini residue: sono le brevissime scintille e lepiccole macchie molto pallide che vediamo danzaredavanti agli occhi al buio) che molto spessosopraggiunge dopo circa mezz'ora dall'iniziodell'esperienza. Quando questi missili di forzapenetrano in differenti zone del cervello, vi provocanouna crisi di iperfunzione, e di conseguenza di super-coscienza, visto che il cervello è l'organo dellacoscienza.

Questa spiegazione rende evidente che il soggettodeve prima di tutto abbandonarsi al ritmo alternato delsuono, evitando di far funzionare il cervello comed'abitudine, cosa che potrebbe soltanto distruggere lesincronizzazioni che si stanno avviando. Verso la finedella seduta, avrà a disposizione un'energiasupplementare che potrà allora dirigere su un'idea,determinata prima dell'esperienza. La sua volontà avràquindi il ruolo di dirigere l'energia di sincronizzazionetrasversale creata durante la fase passiva. Adesempio, fissando il pensiero su un problema darisolvere la sovratensione neuro-elettrica, che ha avuto

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il tempo di formarsi durante il periodo di abbandono alsuono alternato, viene proiettata nel meccanismocerebrale responsabile della ricerca della soluzione."Il dondolamento laterale crea dunque un'energiasupplementare nella massa cerebrale che la volontàdell'individuo può dirigere nella direzione desiderata.

L'esercizio praticato da Castaneda e dagli iniziati diDon Juan ha lo stesso scopo: acquisire un'energiasupplementare per effettuare un lavoro particolare (inquel caso un lavoro magico).

L'esercizio di dondolamento laterale, come è descrittoda Castaneda, ha almeno un altro punto comune conla versione stabilita dal Dr LEFEBURE: la regolarità delritmo. In effetti Castaneda sembra considerare unacosa benefica che tutti i membri del gruppo pratichinoi dondolamenti in modo sincrono. Ancora una volta lescoperte del Dr LEFEBURE potranno aiutarci a capirescientificamente l'interesse di una tale pratica.

Questo schema, che si trova nell'opera del DrLEFEBURE: Espansione cerebrale attraversol'audizione alternata, chiarisce abilmente gli effetti diuna pratica di dondolamento in gruppo in manierasincronizzata.

La precisione del ritmo darà molta più efficacia aquesta pratica; ecco perché il Dr LEFEBUREraccomanda l'utilizzo di un metronomo per la pratica ditutti gli esercizi di pensiero ritmato. In quest'ottica, ha

creato il Mantratron, una specie di metronomospecializzato per gli esercizi iniziatici, che migliora inmodo significativo la pratica dei dondolamenti o diqualunque altro esercizio di pensiero ritmato(respirazione, mantra, etc.).

Un altro punto interessante del racconto di Castanedarisiede nell'utilizzo dei cappelli a larga tesa. In effetti,la fissazione del sole non deve essere continua, madeve essere alternata a periodi di interiorizzazione congli occhi chiusi. Indossare un cappello o utilizzare unamascherina oculare permette di creare delle condizionidi oscurità favorevoli all'interiorizzazione. L'utilizzo deicopricapo da parte degli iniziati di Don Juan non èsoltanto destinato a proteggere il viso dal potente sole

messicano, ma permette di creare le condizioninecessarie all'interiorizzazione e all'osservazione delfosfene.Per concludere questo studio, ci piace sollevare unpunto che sarà, speriamo, particolarmente utile acoloro che vorranno lanciarsi sulle tracce di CarlosCastaneda.Ne Il secondo anello del potere, Castaneda scambiadelle informazioni con gli hermanitas (gli iniziati di DonJuan) a proposito delle piante del potere, o piantepsicotrope. Insieme, confrontano le loro esperienze suquesto argomento:

"La Gorda spiegò che le piante del potere eranoutilizzate soltanto da stregoni del passato, maestrinella loro arte. Queste piante erano una cosa talmentepotente che per poter essere manipolatecorrettamente necessitavano dell'attenzione piùimpeccabile da parte dello stregone.Ci voleva tutta una vita per addestrare la propriaattenzione al grado necessario. La Gorda aggiunse chele persone complete non avevano bisogno delle piantedel potere, e che né le piccole sorelle né i Genaros leavevano mai prese: tuttavia, più avanti, quandoavessero perfezionato la loro arte di sognatori, leavrebbero utilizzate per ottenere la spinta definitiva etotale, una spinta di una tale ampiezza che avrebbesuperato la nostra comprensione…

…Riflettei un istante sulla questione. L'effetto dellepiante psicotrope era stato terrificante per me.

Sembravano raggiungere in me un vasto serbatoio edestrarne un mondo totale. Il loro inconveniente era iltributo che avevano fatto pagare al mio benesserefisico, e l'impossibilità di controllare i loro effetti. Ilmondo nel quale mi immergevano era ribelle e caotico.Mancavo della padronanza – del potere secondo itermini di Don Juan – necessaria per fare uso di unmondo come quello. Ma se fossi riuscito a dominarlo,le possibilità sarebbero state stupefacenti per lospirito…

(…) E questo mi porta alla cosa che il Nagual mi hachiesto di dirvi. Mi ha detto che a causa del vostrovuoto, aveva dovuto raccogliere la vostra attenzioneseconda – la vostra attenzione del nagual – in un modo

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Combinazione delle oscillazioni sfalsate

TOTALE

Onde frequenti, piccole, irregolari

Oscillazioni sincrone

TOTALE

Onde accentuate regolari

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diverso dal nostro. Noi abbiamo raccolto questaattenzione attraverso il sogno; e voi, voi l'avete fattocon le sue piante del potere.Il Nagual mi ha detto che le sue piante del poterehanno raccolto il lato minaccioso della vostraattenzione seconda in un solo blocco, ed è questa laforma che esce dalla vostra testa.

Ha detto che è quello che succede agli stregoniquando si danno loro le piante del potere. Se nonmuoiono, le piante del potere distorcono la loroattenzione seconda in questa forma terrificante cheesce dalla loro testa.

Adesso, veniamo a quello che voleva che voi faceste.Mi ha detto che ormai dovreste cambiare direzione ecominciare a raccogliere la vostra attenzione secondain un altro modo, più simile al nostro.

Non dovete continuare sul sentiero della conoscenzasenza aver equilibrato la vostra attenzione seconda.

Fino a questo momento la vostra attenzione di questanatura ha cavalcato il potere del Nagual, ma ora sietesoli. Ecco quello che voleva che vi dicessi.

- Ma come equilibrare la mia attenzione seconda ?- Bisogna che facciate dei sogni, proprio comefacciamo noi. Il sogno è il solo modo di raccoglierel'attenzione seconda senza ferirla, senza renderlaminacciosa e terribile.

La vostra attenzione seconda è attualmente fissata sullato terrificante del mondo; la nostra lo è sulla bellezzadel mondo. Bisogna che cambiate direzione e veniatecon noi. E' questo che avete scelto la notte scorsaquando avete deciso di venire con noi."

Parecchi punti di questo racconto richiedono unaspiegazione: con "vuoto" e "completo" Castaneda siriferisce ad uno stato energetico dell'essere umano. Lostato "vuoto" si presenta sotto forma di un buco nella"luminosità" (o aura) della persona.

Secondo Castaneda, parecchi fattori possono renderevuota una persona. Gli occidentali, tagliati fuori dalmondo dell'energia, hanno tutte le possibilità di esserevuoti una volta raggiunta l'età adulta.

Sarà dunque particolarmente difficile per loro,addirittura impossibile, movimentare quello cheCastaneda chiama "punto di unione", cioè cambiare dilivello di coscienza. E' l'utilizzo delle piante del potereche, in un primo tempo, permetterà a Don Juan dispostare il "punto di unione" di Carlos Castaneda,facendolo entrare in contatto con la sua "attenzioneseconda", ovvero facendolo penetrare nei mondiinvisibili del nagual, o piani spirituali.

Senza questa manipolazione Castaneda, in quantooccidentale, non avrebbe neanche potuto sospettarel'esistenza di questi piani di coscienza. Nondimeno,l'utilizzo delle piante del potere presenta parecchiinconvenienti importanti: il loro effetto negativo sul

benessere del corpo fisico, l'impossibilità dicontrollarne gli effetti, e il fatto che esse raccolgono illato minaccioso "dell'attenzione seconda", fissandolacosì sul lato selvaggio e terribile del mondo, mentre"l'arte del sogno" la fissa sulla sua bellezza.Tutti gli occidentali che hanno utilizzato le piantepsicotrope capiranno il problema sollevato daCastaneda.

"L'arte del sogno" è la definizione yaqui dellosdoppiamento o viaggio astrale. Don Juan raccomandaquesto metodo per raccogliere l'attenzione secondasenza ferirla. Nondimeno, come fare se è impossibileper la persona praticare "l'arte del sogno" osdoppiamento astrale?

In effetti gli ingranaggi del corpo energeticodell'occidentale, atrofizzati da anni di negligenza,oppure feriti dall'abuso di alcol, sono completamentebloccati, con il risultato di una impossibilità a spostareil proprio punto di unione senza l'aiuto, potente matraumatico, delle piante del potere. Fortunatamente ilavori del Dr LEFEBURE ci propongono un'alternativaall'uso di queste piante.

I mantra rapidi o esercizi di pensiero al sesto disecondo, soprattutto quando sono praticati in gruppo,possono facilmente rimpiazzare le piante del potere eprodurre degli effetti rapidi e intensi. Il ritmo di seipulsazioni al secondo, particolarmente portante, è unodei ritmi principali del fosfene, ed è il ritmo del tremitodel muscolo quando è contratto. Il Dr LEFEBURE lodescrive così:"Il tremito al sesto di secondo è a volte visibile quandosi fissa il sole, che sembra allora tremare. L'interesseprincipale di questo ritmo è dovuto al fatto che esso èsuscettibile di entrare in risonanza con le oscillazionielettriche dei muscoli che sono allo stesso ritmo.Genera allora dei fenomeni interiori di una fantasticabellezza".

Ne Lo sviluppo dei poteri sopranormali dello spiritoattraverso il pensiero al sesto di secondo, il DrLEFEBURE descrive gli effetti di questo ritmo sullacoscienza, ma è Daniel STIENNON che ha sviluppato lamodalità operativa di questa tecnica dopo un incontroastrale con il Maestro UESHIBA Morirei, l'inventoredell'aikido.

Questo modo di applicare i mantra rapidi proviene dallatradizione giapponese Go-Shinto, ovverodall'ermetismo Shinto.

Essa si chiama "furitama furibondo" (scuotere l'anima),e consiste nel far vibrare i muscoli delle bracciaprotendendole verso il suolo, con le mani giunte e inpiedi.La vibrazione muscolare così prodotta serve comesupporto alla vibrazione energetica del corpo sottile,proiettando letteralmente la coscienza nei pianisuperiori.

In gruppo, la modalità operativa consiste nel collocaredegli induttori in cerchio intorno ad un soggetto

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ricettore, di preferenza sdraiato al centro del cerchio. Questa pratica è stata parecchie volte affrontatadurante gli stage organizzati dalla Scuola del DottorLEFEBURE, a volte con più di un centinaio dipartecipanti.

La pratica di questa tecnica sostituiscevantaggiosamente l'utilizzo delle piante del potere ecostituisce, per l'occidentale, un modo rapido e sicurodi accedere allo sdoppiamento astrale o "arte delsogno".

Una volta movimentato in questo modo il "punto diunione" (la coscienza), sarà molto più semplice perl'individuo rinnovare questo genere di esperienza, conl'ausilio di semplici esercizi di contemplazione o diarmonizzazione con le energie della natura e delcosmo.

Nota di Daniel STIENNON

Posso affermare che non ho mai preso il minimoallucinogeno sotto qualsivoglia forma, eppure le mieesperienze farebbero impallidire d'invidia più di unoyogi…

In compenso ho osservato su alcuni praticanti chel'effetto degli allucinogeni li priva di certe forme diesperienze e li trattiene in piani di coscienza pocopropizi a delle vere investigazioni metafisiche.

ATTENZIONE: LE FISSAZIONI DEL SOLE NON DEVONOMAI SUPERARE UNO O DUE SECONDI.

Per maggiori informazioni sull'utilizzo del fosfenesolare, fate riferimento al libro del Dr LEFEBURE: IlMixaggio Fosfenico in pedagogia.

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"L'Uomo Luce e il Sovrannaturale"Gilles Gablain

Edizioni PHOSPHÉNISME

L'Uomo Luce e ilSovrannaturale

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CHAKRA E MEDITAZIONE GIROSCOPICA

CHAKRA

La tradizione Indù definisce i chakra come deivortici di energia vitale situati in diversi punti delcorpo umano. Il termine chakra deriva da una

parola sanscrita che significa "ruota". Un principioanalogo può essere trovato in altre tradizioni come lamedicina cinese, il tantrismo, il buddhismo tibetano, lacabala o il sufismo.

Il Fosfenismo, metodo di insegnamento iniziaticomesso a punto dal Dottor Francis LEFEBURE, medico ericercatore francese, riconosce anch'esso l'esistenzadei chakra e propone degli esercizi che mirano a farlilavorare. Torneremo più tardi su questo metodo e inparticolare sulla meditazione giroscopica.

I chakra principali sono in numero di sette. Essi sonoallineati verticalmente dalla base della colonnavertebrale alla sommità del cranio. Ogni chakra èassociato ad un colore particolare e a delle funzionifisiologiche e psicologiche. I chakra possono essereconsiderati come gli organi della coscienza. Sonorappresentati da fiori di loto.

L'energia vitale (prana, shakti, ki o chi) circola in tuttoil corpo seguendo dei canali chiamati meridiani.

I chakra giocano un ruolo particolare in questo reticoloenergetico. Funzionano per rotazione e sono garantidella salute spirituale, mentale, emozionale e fisicadell'individuo.

Esiste un parallelismo tra i chakra principali e ilsistema ghiandolare endocrino. Queste ghiandolesono forse le manifestazioni fisiche dei chakra.

I sette chakra principali

Muladhara, o chakra della radice, è in relazione conl'istinto, la sopravvivenza e le funzioni umane di base.Questo centro è situato nella zona del perineo, tra gliorgani sessuali e l'ano. Benché a questo livello delcorpo non esistano ghiandole endocrine, alcuni autoriconsiderano che il chakra della radice sia legato alleghiandole adrenaline, responsabili dei riflessi disopravvivenza. Muladhara è rappresentato da un loto aquattro petali; il suo colore è il rosso.

Swadhisthana, o chakra del sacro, è situato circa trecentimetri sotto l'ombelico. E' in relazione con leemozioni, la sessualità e la creatività.

Si considera che questo chakra sia corrispondente aitesticoli e alle ovaie, luogo di produzione degli ormonisessuali che reggono il ciclo di riproduzione. E'simboleggiato da un loto a sei petali; il suo colore èl'arancione.

Manipura, è il chakra del plesso solare. E' collegatoall'energia, così come alla digestione eall'assimilazione del nutrimento. Si ritiene checorrisponda al pancreas, che gioca un ruolo

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preponderante nella conversione del nutrimento inenergia. Manipura è simboleggiato da un loto a diecipetali; il suo colore è il giallo.

Anahata, o chakra del cuore, è in relazione con leemozioni superiori, la compassione, l'amore,l'equilibrio e il benessere. Corrisponde al timo, organodel sistema immunitario ed endocrino, responsabiledella lotta contro le malattie. Anahata è simboleggiatoda un loto a dodici petali ; il suo colore è il verde.

Vishuddha, o chakra della gola, è in relazione con lacrescita. E' messo in parallelo con la ghiandola tiroideche produce l'ormone della crescita. Vishuddha èsimboleggiato da un loto a sedici petali ; il suo coloreè il blu.

Ajna, o terzo occhio, è il chakra della coscienza, deltempo e della luce. E' collegato alla ghiandola pinealeche è sensibile alla luce e che produce la melatonina,ormone regolatore del ciclo del sonno. Ajna èsimboleggiato da un loto a due petali ; il suo colore èl'indaco.

Sahasrara, o chakra coronale, è il chakra maestro checontrolla tutti gli altri. E' la sede della spiritualità. Il suoruolo è simile a quello della ghiandola pituitaria chesecerne gli ormoni che controllano il resto del sistemaendocrino. Sahasrara è simboleggiato da un loto amille petali ; il suo colore è il viola.Il tantrismo descrive la Kundalini come un serpentearrotolato tre volte intorno al chakra Muladhara, ochakra della radice. Gli esercizi di tantrismo sonodestinati a risvegliare Kundalini, cioè a far salirequesta energia di chakra in chakra. Quando Kundaliniraggiunge il chakra coronale, o Sahasrara, siottengono dei fenomeni di illuminazione.Le scoperte in fisiologia cerebrale del Dr LEFEBURE,fondate sull'utilizzo sistematico dei fosfeni,permettono di comprendere meglio questi meccanismie di riprodurli con una certa semplicità. I fosfeni sonotutte le sensazioni luminose soggettive, cioè quelleche non sono direttamente provocate dalla luce chestimola la retina.

Il Dr LEFEBURE spiega i fenomeni di illuminazione conla sincronizzazione delle cellule nervose nel cervello.Queste sincronizzazioni producono un potenziale

elettrico che si diffonde nelle zone del cervelloresponsabili della visione, provocando delle percezioniluminose. Sono queste percezioni luminose chevengono chiamate illuminazione.

Comprendendo questi processi in maniera fisiologica,il Dr LEFEBURE ha inventato il Girascopio, o macchinaper far salire Kundalini. La meditazione giroscopicapermette di lavorare profondamente sulla coscienza, ein particolare sui chakra. Una pratica intensa puòinnescare il risveglio di Kundalini, con tutti i fenomenicorrispondenti alla descrizione classica della salita diquesta forza.

Esercizio di meditazione giroscopica

Scaricare gratuitamente una animazione del modellodi Girascopio realizzato da un Fosfenauta, nellospazio: "IL MIO SPAZIO", dopo esservi registrati.Fate un fosfene e proiettatelo sulle pale del Girascopioin rotazione per almeno 3 minuti.Chiudete gli occhi ; noterete che il fosfene cosìprodotto è rotatorio o vorticante (è la prova scientificadell'esistenza di una forza vorticante nel pensiero,perché le leggi del pensiero obbediscono alle leggi deifosfeni. Vedere il libro del Dr Lefebure Kundalini Tomo1).

Concentratevi su un chakra, ad esempio il chakra Ajnao terzo occhio.Visualizzate un punto luminoso, una stella o unacometa ad esempio, che gira a livello del chakra alritmo di un giro o di un mezzo giro al secondo.

Quando il fosfene è scomparso, ricominciate ilprocesso dall'inizio.

Restate attenti alle sensazioni che vi dà il vostrochakra.

Praticate questo esercizio da 15 a 45 minuti.Per ottenere dei fenomeni di illuminazione, praticatequesto esercizio tutti i giorni. Nel giro di due settimaneotterrete molto probabilmente dei fenomeni moltospinti. Persistendo in questa pratica, inneschereteforse il risveglio di Kundalini. Per alcune persone ilrisveglio con il Girascopio del Dr LEFEBURE si èverificato in soli 15 giorni di pratica.

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GIRASCOPIO CONCENTRICO: Tre Girascopi in uno !Girascopio, Bi-Girascopio e Girascopio Concentrico.Questo modello possiede più giochi di pale chepermettono tutte le combinazioni possibili,rendendo così il lavoro su Kundalini ancora piùpotente.

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NATUROFENOLOGIA O NATUROFOSFENOLOGIA

SCIAMANISMO

In origine, come suggeriscono gli etnologi, losciamanismo sarebbe originario delle regioniartiche. Il suo nucleo continentale più antico si trova

nella parte nord della Siberia. Sembra che in seguito sisia esteso al largo del circolo polare nel nord dell'Asiae dell'Europa. Tuttavia lo Sciamanismo, in quantosistema di relazione con la Natura e con gli Antenati,appartiene anche agli Amerindi, agli Australiani e anumerosi popoli africani.

Lo sciamanismo costituisce in verità la spiritualità deipopoli cacciatori-raccoglitori, qualunque sia il loronucleo di origine. A questo titolo esso è probabilmenteil sistema spirituale e magico più antico.

IL RUOLO DELLO SCIAMANO

Lo sciamano costituisce il legame tra la naturaselvaggia, da cui trae la sua energia singolare, e lacollettività umana per la quale officia. Al livello più alto,egli diventa un uomo-uccello-tuono, il buffone sacro, ilcui comportamento ribaltato dimostra che il contattocon il trascendente comporta regole non lineari, nonrazionali. La follia sacra di cui è investito gli permettedi stabilire il contatto con le forze dello spirito,dell'anima e della luce al suo livello più alto.

Lo sciamano libera allora la collettività dai suoisquilibri e dalle sue nevrosi.

LA NATUROFOSFENOLOGIA o NATUROFENOLOGIA

Benché l'uomo evolva in seno ad un universo che sivuole logico e razionale, evolutivo e confortevole,domestico e visibile, non deve tuttavia distaccarsidalla Natura e dalle sue energie, dal selvaggio edall'invisibile, perché questi due insiemi costituisconoil noto e l'ignoto, le radici e i rami dell'albero dellacompiutezza.

Il Dottor Francis LEFEBURE, medico e ricercatorefrancese, ha messo a punto un metodo di sviluppodell'energia personale basato sull'utilizzo sistematicodei fosfeni. I fosfeni sono tutte le sensazioni luminosesoggettive, cioè quelle che non sono direttamentegenerate dalla luce che stimola la retina.Il Fosfenismo, metodo pedagogico e strumento disviluppo individuale, ci dà struttura e radici; l'utilizzodelle luci naturali e dei ritmi della Natura, oNaturofenologia, sviluppa in noi i rami dell'invisibileche, con il loro fogliame, raggiungono il sacro.La realizzazione spirituale, o accesso al trascendente,è la risultante dell'armoniosa mescolanza tra i nostripensieri e l'energia della Natura. L'iniziato deve dunqueattuare il suo lavoro su due fronti, imparare a pensarein termini di luce e mantenere per tutta la vita unrapporto affidabile, un collegamento con la Natura, inmodo da stimolare l'insieme dei suoi feni (sensiinteriori).

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A poco a poco il mixaggio tra pensiero e fene darà isuoi frutti, conducendo l'iniziato sulla soglia dellostraordinario e del sacro.

L'ENERGIA DEGLI ELEMENTALI

L'energia degli elementali, come quella delle forzedella natura e dell'universo, è costituita da unasostanza analoga a quella del bagliore diffuso (ultimafase del fosfene) descritto dal Dottor LEFEBURE. Inquesto modo la perfetta conoscenza del nostrosistema fenico ci aiuterà a capire i processiorganizzativi del nostro pensiero e della nostra energiaper collegarci all'anima della Terra, all'universo e agliesseri di luce.

L'ESTRAZIONE DELL'ENERGIA

Proiettare la propria energia, i propri ritmi cerebralisugli elementi permette di estrarre la loro energia. Leforme che appaiono provengono dal nostro inconscio.

L'iniziato che proietta il suo fosfene su una lucenaturale o sui ritmi della natura realizza unamescolanza tra i suoi feni e il suo pensiero da un lato,e gli elementi sottili della natura dall'altro. Così si creaun'energia ricca, propizia all'apparizione di esserienergetici: fate, folletti, elfi, salamandre, ondine e altriprodigi…

"Per quanto appartenenti al mondo intangibile, questiesseri hanno origine da pratiche specifiche in cuidiversi mixaggi si mescolano con i nostri elementifenici. E la percezione soggettiva della natura è tantoreale e fantastica quanto i sogni che possiamo fareogni notte, e, per convincersi di questa realtà, non c'èche da armarsi di pazienza e di tenacia. In lineagenerale, possiamo dire che le forze della natura edegli elementi non hanno un linguaggio preciso mareagiscono alle nostre vibrazioni più sottili, e le nostreemozioni sono qui per dare loro vita." (Daniel Stiennon)

Entro certi limiti, possiamo dare diverse forme aquesta energia. La visione di personaggi tra gli alberi,tra le nuvole, le macchie…non è che l'iniziodell'estrazione energetica di un elemento, quindi delsuo sdoppiamento magnetico. Alcuni sciamani cheeccellevano in questa arte, avevano il potere dimodellare paesaggi e foreste secondo un aspettoassoggettato alle forme-pensiero provenienti dal lorosubconscio. A causa della potenza energetica dei ritmiindotti, le suggestioni di paesaggio diventavano cosìespressive e le forme-pensiero sembravano così realiche gli spettatori venivano sommersi dall'incanto odalla paura a seconda del desiderio dello stregone.

L'ARMONIA CON LA NATURA

L'armonia con la natura e con gli animali si stabilisceprincipalmente nel luogo dove lo sciamano vive.Spesso egli deve meditare per lungo tempo in un luogoper impregnarsene e, reciprocamente, per impregnarlodel suo fluido. Le energie dello sciamanointeragiscono con le energie naturali al punto da farglicogliere lo spirito delle cose. E l'uccello come il sassogli riveleranno il presagio e l'informazione che il suocuore attende.

LA VOLONTA'

La volontà è il principio che ci collega all'energiaplanetaria, all'anima vibratoria della nostra MadreTerra, la corda d'argento degli antichi. La volontà traele sue radici dal vortice energetico che i Giapponesichiamano Hara – che significa "ventre" o "centro digravità".

E' il centro di Hara, il nostro centro di gravità, che cipermette di radicarci solidamente in questo mondo.Esso è nello stesso tempo l'interfaccia grazie allaquale comunichiamo con le energie sottili che cicircondano, ci guariscono e ci guidano.

E' con la propria volontà che l'iniziato si nutre deglielementi sottili, delle energie che compongono laTerra, frutti meravigliosi la cui natura è l'etere. Losciamano armonizza le sue energie interiori con il suoecosistema. Estende il suo doppio grazie alla potenzadella sua volontà fino a quando ingloba il luogo in cuivive nel suo corpo eterico, e il pianeta intero nel suocorpo astrale.

Dal sito: http://www.naturophenologie.net

Esercizio di naturofenologiaTrovate un luogo naturale che vi ispira.Scegliete un elemento naturale al quale voletecollegarvi (un albero, un fiore, una nuvola, unaroccia...).Fate un fosfene fissando il sole attraverso un pezzo distoffa. Le fissazioni non devono superare i duesecondi.Visualizzate una corda di luce che collega il vostrocentro di Hara all'elemento scelto.Ciò che all'inizio è uno sforzo di immaginazionediventerà una sensazione. Conviene alloraconcentrarsi su questa.

Dopo qualche prova nello stesso luogo, con lo stessoelemento, otterrete una forma di collegamento conesso, che genererà delle esperienze frutto di questaunione.

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IL DONDOLAMENTO A FERRO DI CAVALLO…

CHANNELING

Il channeling è solitamente inteso come lacomunicazione di informazioni attraverso unapersona (medium o canale), di uno spirito o di

un'altra entità sovrannaturale esterna al medium.

Il channeling fa parte dei rituali di numerose religionicome lo sciamanismo, il voo-doo, la candomblè, etc. Ilchanneling è rientrato nella cultura New Age, edesistono attualmente parecchie opere sull'argomento.Lo psicologo C.G. Jung ha proposto delle teorie aproposito del channeling. Tali teorie si focalizzano sulconcetto di inconscio collettivo, una memoriaancestrale conservata per tutta la durata della storiadell'umanità sotto forma di simboli che possonocomparire nei sogni, nelle esperienze di sdoppiamentoastrale, nelle esperienze di channeling etc.l'interpretazione di questi simboli comporta un aspettoculturale e personale.

Ciò che ci interessa qui è l'aspetto personale delchanneling, e lo studieremo alla luce delle scoperte difisiologia cerebrale del Dr Francis LEFEBURE, medicoe ricercatore francese.

Le ricerche del Dr LEFEBURE sono basate sull'utilizzosistematico dei fosfeni, che sono tutte le sensazioniluminose soggettive, cioè quelle che non sonodirettamente provocate dalla luce che stimola la retina.I fosfeni possono essere prodotti mediante brevifissazioni di sorgenti luminose.

Lo studio sistematico dei fosfeni e dei loro ritmi hapermesso al Dr LEFEBURE di mettere a punto uno yogascientificamente migliorato: il Fosfenismo. Tra letecniche e gli esercizi che propone, il dondolamento a"ferro di cavallo" è il più adatto a produrre delleesperienze di channeling o di incontro con delle "guidespirituali".

L'equipaggiamento necessario alla pratica di questatecnica è:• La lampada fosfenica del Dr LEFEBURE.• Il Mantratron messo a punto dal Dr LEFEBURE, o unsemplice metronomo.

Esercizio: La tecnica più efficace per ottenere dellecomunicazioni, il dondolamento a "ferro di cavallo",deve essere praticato nel modo seguente:

Regolate il Mantratron sul ritmo di un battito ogni tresecondi, il metronomo su 20 battiti/min, oppurescaricate (gratuitamente) un piccolo file audiorealizzato da un Fosfenista, ne "IL MIO SPAZIO".Fate un fosfene con la lampada fosfenica.

La posizione iniziale della testa ricorda quella di Cristosulla croce, con la guancia appoggiata sulla clavicola.Raddrizzate la testa fino alla sua normale posizioneeretta.

Fate scendere la testa verso l'altra spalla in modo daavere l'altra guancia sull'altra clavicola.Il movimento completo (da una clavicola all'altra) duratre secondi.

Durante il movimento della testa, tenete a mente l'ideache state cercando di contattare una guida, ovisualizzate l'immagine di una guida con cui avete giàavuto uno o più contatti.

Ripetete questi movimenti fino alla scomparsa delfosfene (circa tre minuti).Rifate un fosfene e ripetete i movimenti.

Praticate questo esercizio una volta al giorno da 15 a45 minuti.

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Dopo un certo tempo di pratica, da una settimana a unmese, avrete molto probabilmente dei risultati probantinell'ambito del channeling e dei contatti con le guidespirituali.Definiremo il channeling come l'interpretazione dienergie profonde del cervello. E' un modo per entrarein contatto con gli strati più profondi della coscienza,chiamati inconscio collettivo da Jung, o archivi akasici

nella cultura New Age. L'interpretazione di questifenomeni rimane puramente personale ed è importanteintenderli come un'amplificazione dei pensieridell'individuo.

Il channeling, come molti fenomeni psichici,assomiglia ad una "locanda spagnola": vi si trova ciòche vi si è portato.

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Dondolamento in emicirconduzione, o dondolamento a ferro dicavallo : (inclinazione della testa verso la spalla destra al primosecondo, dietro al successivo secondo, verso la spalla sinistraal terzo secondo, poi invertire: primo secondo o quarto secondotesta indietro, secondo secondo o quinto secondo verso laspalla destra etc.).

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LA CROMOFOSFENOLOGIA

CromotErapiA

La cromoterapia, o terapia dei colori, è unamedicina alternativa. Essa è utilizzata perequilibrare l'energia personale su un piano fisico,

mentale, emozionale o spirituale.

Il metodo standard di diagnosi utilizzato incromoterapia è stato sviluppato dal Dr Max Luscherall'inizio del ventesimo secolo. La cromoterapia risaleai tempi più remoti, probabilmente alle origini dellamedicina ayurvedica. La tradizione indiana associa icolori ai chakra. Si trovano altresì tracce di un utilizzoterapeutico dei colori nella civiltà cinese antica. Lamedicina tradizionale cinese associa un colore aciascun organo.

La cromoterapia utilizza i colori su diversi supporti:pietre e gemme, candele, prismi, indumenti o vetricolorati, ad esempio. Poiché i colori hanno un effettocontemporaneamente positivo e negativo, lacromoterapia funziona secondo delle regole moltosottili.

I colori dei chakra e la loro posizione nel corpo umano.

Primo chakra: localizzato alla base della colonnaPrimo chakra: localizzato alla base della colonnavertebrale.vertebrale.Colore: rosso.Colore: rosso.

Il primo chakra influenza le gambe, i piedi e la marcia,così come l'ano e l'eliminazione. Il suo colore è ilrosso.

Le qualità positive associate a questo colore sono:tenacia, coraggio, lealtà e perseveranza. I difetti

causati da un eccesso di vibrazione rossa sono:testardaggine, bigottismo, pesantezza di spirito.

Questo chakra può essere in relazione con le malattiedel sangue, del midollo osseo così come con i calienergetici.

Il rosso è considerato il colore della vita e del fuoco. Sisuppone che il rosso acceleri il ritmo cardiaco,aumenti la pressione sanguigna e il ritmo respiratorio.Il rosso è anche chiamato il colore del desiderio. E'generalmente utilizzato come supporto per le funzionicircolatorie e per combattere l'anemia, l'asma, lemalattie della laringe, certe malattie della pelle e latosse cronica. Un eccesso di rosso nell'aura di unapersona può esprimere tendenza alla dominazione,crudeltà, collera e volgarità.

Secondo chakra: situato a circa tre centimetri alSecondo chakra: situato a circa tre centimetri aldi sotto dell'ombelico.di sotto dell'ombelico.Colore: arancione.Colore: arancione.

Il colore arancione è una mescolanza di rosso e digiallo; la cromoterapia gli accorda una qualità di caloree di convivialità. L'arancione è il colore del sole levantee rende gli individui vivaci e gioiosi. Grazie ad essopossono essere ottenuti dei risultati stupefacenti neltrattamento delle malattie mentali, delle depressioni edel pessimismo.

Il colore arancione può essere utilizzato per trattarel'aterosclerosi, la perdita di appetito, l'anemia,l'anoressia e i problemi di digestione. Un eccesso diarancione nell'aura di una persona può esprimereconfusione, fatica e pessimismo.

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Terzo chakra: plesso solare.Terzo chakra: plesso solare.Colore: giallo.Colore: giallo.

Il giallo è il colore più luminoso. Esso è correntementeutilizzato in cromoterapia. Il giallo riflette la luce intutte le direzioni e può così creare un'impressione didistacco e di liberazione. La cromoterapia utilizza ilgiallo per combattere le malattie ghiandolari, lemalattie del sistema linfatico e per rinforzare il sistemanervoso. Un eccesso di giallo nell'aura di una personapuò esprimere una mancanza di concentrazione o unatendenza alla malevolenza e alla cattiveria.

Quarto chakra: situato tra i due polmoni, a livelloQuarto chakra: situato tra i due polmoni, a livellodel cuore.del cuore.Colore: verde.Colore: verde.

Il colore verde si trova a metà dello spettro luminoso.Esso è associato all'armonia e alla calma. Il verde èconsiderato il colore della concentrazione. Lacromoterapia utilizza il verde per trattare le bronchiti, latosse, le infiammazioni articolari. Il verde può ancheavere un'influenza positiva nel trattamento delle cisti,delle malattie degli occhi e del diabete, migliorando iprocessi di secrezione. Si suppone che il verdepromuova il rilassamento degli organi e ladisintossicazione del corpo. Un eccesso di verdenell'aura di una persona può essere segno di unamancanza di motivazione, di letargia, di insicurezza edi gelosia.

Quinto chakra: la gola.Quinto chakra: la gola.Colore: blu.Colore: blu.

La cromoterapia considera il blu come il colore dellapace e dell'infinito. Si suppone che il blu abbia unprofondo effetto di rilassamento sul corpo e sullamente. Il colore blu può essere utilizzato per alleviarele emicranie e i mal di testa, i dolori di stomaco, icrampi e anche le malattie del fegato. Generalmente ilblu ha un'influenza positiva sul dolore. Un eccesso diblu nell'aura di una persona può mettere in evidenzaun problema di apatia, di malinconia, di dubbio e dieccessiva diffidenza.

Sesto chakra: situato sulla fronte, tra i due occhi,Sesto chakra: situato sulla fronte, tra i due occhi,nel punto chiamato terzo occhio.nel punto chiamato terzo occhio.Colore: indaco.Colore: indaco.

L'indaco è considerato un colore che sviluppa lapercezione spirituale e l'intuizione. E' utilizzato per itrattamenti degli occhi, delle orecchie, del naso e deiproblemi psichici. E' anche utilizzato per combattere ledipendenze. Si suppone che l'indaco abbia un effettosedativo e calmante. La cromoterapia sostiene chel'indaco può essere utile nel trattamento degli ascessie per controllare il sanguinamento. Un eccesso diindaco nell'aura di una persona può essere segno diuna personalità troppo seria, troppo ristretta.

Settimo chakra: situato sulla sommità del cranio.Settimo chakra: situato sulla sommità del cranio.Colore: viola.Colore: viola.

La cromoterapia considera il viola come il colore delleemozioni e della meditazione. Il viola è utilizzato pertrattare il sistema linfatico e lo spleen. E' ancheutilizzato per lenire gli organi, rilassare i muscoli ecalmare il sistema nervoso. Un eccesso di violanell'aura di una persona può essere segno di unatendenza al fanatismo e alla dominazione.

I colori dello spettro luminoso corrispondono afrequenze vibratorie che sono interpretate dal cervellocome tinte differenti. Siamo quindi in presenza difenomeni ondulatori che possiamo vantaggiosamenteanalizzare in quanto tali.

Il Dottor Francis LEFEBURE, medico e ricercatorefrancese, ha messo a punto una tecnica di sviluppopersonale fondata sull'utilizzo sistematico dei fosfeni:il Fosfenismo. I fosfeni sono le macchie di colore chesi vedono comparire chiudendo gli occhi, dopo averfissato una sorgente luminosa per una trentina disecondi. Il Dr LEFEBURE ha provato che i fosfeni sonodei fenomeni ritmici, e dunque vibratori, essendo unritmo per sua natura una vibrazione.

Lo studio di questi ritmi gli ha permesso di mettere inevidenza delle leggi di fisiologia cerebrale sconosciutefino a quel momento.

I fosfeni stimolano il cervello in maniera molto positiva,migliorando la memoria, la concentrazione,l'attenzione, l'ideazione e la creatività. I loro effettisulla personalità sono anche particolarmenteinteressanti.

Utilizzando delle sorgenti luminose di diverso colore èpossibile stimolare il cervello in maniera variata. Inquesto il Fosfenismo concorda con la cromoterapia.

Esercizio:Scegliete una lampadina di un colore che corrispondealle vostre attese, o mettete un filtro del coloreadeguato davanti ad una lampada fosfenica.

Fate un fosfene con la luce colorata.

Proiettate questo fosfene su una parte del corpo inrelazione con questo colore (chakra, organo…).

Tenete a mente un pensiero in relazione con il lavoroche desiderate realizzare (cura, stimolazione di unchakra, avvicinamento psicologico, pensieroritmato…).

Quando il fosfene è scomparso, rifatene un altro.

Continuate questa operazione da 15 a 45 minuti.

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SVILUPPO DELLA CHIAROVEGGENZA CON I FOSFENI

CHIAROVEGGENZA

Esistono diversi modi per sviluppare lachiaroveggenza. I più potenti sono legati allafissazione di una sorgente luminosa: la fiamma

di una candela, il riflesso della luna su un vassoiod'argento, il riflesso del sole sull'acqua…

I veggenti che utilizzano una sfera di cristallo, uno deisupporti più popolari, hanno spesso l'abitudine dimettere delle candele dietro di essa. Ed è all'internodel fosfene così generato che essi ottengono dellevisioni.

Le forme-pensieroIl termine "veggenza" potrebbe correttamente esseresostituito da "lettura delle forme-pensiero". Ciòsarebbe più conforme alla teosofia che spiega comeogni volta che una persona pensa a qualcosa,l'immagine del suo pensiero viene creata nella materiasottile e resta nella sua aura. Il medium percepiscequesta forma-pensiero nel suo caos visivo.

E' come quando un architetto progetta di costruire unacasa e se la rappresenta inizialmente nella sua mente.Si rappresenta il concetto d'insieme, poi i dettagli, ledifficoltà che potrà incontrare, le eventuali soluzioni daapportare, creando così una forma-pensiero del suoprogetto nella sua aura. Quest'ultima contiene anche –anche se meno nettamente – le forme-pensiero deisuoi collaboratori e, ancora più debolmente, le forme-pensiero delle altre persone che lavorano al progetto.

Così la maggior parte dei veggenti leggono le forme-pensiero dei loro consultanti, il che, naturalmente, èsoggetto ad errore nella misura in cui è facile fareerrori di interpretazione. Si tratta tuttavia di autenticifenomeni di veggenza.

Nel suo Corso completo di Fosfenismo, il Dr LEFEBUREfa la seguente supposizione: la vittima di un furto vaa cercare un capo religioso africano per saperel'identità del ladro. Questi fissa il riflesso del solesull'acqua di un recipiente e trasmette la suaveggenza al consultante, proprio come feceNostradamus per Caterina de Medici. La vittima puòallora vedere il suo ladro nel riflesso del solesull'acqua, perché tutto ciò che è fenico ètrasmissibile per telepatia. Ma supponiamo ora chequesta persona abbia già dei sospetti sull'identità delladro. Che questi siano fondati oppure no, creerà unaforma-pensiero che il capo religioso può perfettamentecaptare, cosa che rende la sua veggenza soggetta aerrore.

Racconto di Daniel Stiennonn

"Ho incontrato la signora Gisky, della quale il DrLefebure mi aveva fatto gli elogi. Da bambina, avevasviluppato le sue facoltà di veggenza con una praticaistintiva del Fosfenismo; e come tutti i bambini chehanno giocato con i fosfeni e utilizzato la funzioneritmo-fosfenica del cervello, essa aveva sviluppato per

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tutta la vita delle facoltà di divinazione. Perché soloquesta pratica consente di sviluppare delle facoltà diveggenza autentiche.

La maggior parte della nostra discussione, che èdurata tre ore, si è incentrata sui pericoli dellaveggenza. Ecco alcune delle sue frasi che mi sonosembrate piene di buon senso e di saggezza. Capiscoora le ragioni che hanno indotto il Dottor Lefebure aparlare del suo caso in Fosfenismo e origine dellereligioni. Questa donna merita di essere conosciuta: leparole che pronuncia sono di una ricchezza incredibile.

"(…) Queste facoltà non sono un potere, ma devonoservire ad orientare il futuro.""Metto in guardia contro ciò che faccio: la veggenza; èpericolosa. Ho imparato a servirmi della veggenza inaltro modo.Nella sala Psyché, le mie consorelle non mi capisconoquando parlo dei pericoli della veggenza."

"…Bisogna vivere le cose per meglio comprenderle.""Non bisogna più lasciarsi dire il futuro dagli altri. Ogniessere può farlo per se stesso !""Bisogna rimanere all'ascolto di sé. Bisognacercare…nel fosfene."

Ecco un aneddoto che mi ha raccontato:"Un giorno una signora viene a trovarmi per unconsulto. Terminata la veggenza, al momento diandarsene, la signora mi lancia:- Lei è una cattiva veggente. Non è stata all'altezzadelle mie attese. Eppure mi avevano detto che era lamigliore.- Ma, cara signora, le risposi, io so benissimo perchéè venuta da me: lei voleva che le dessi la data di mortedi suo marito !- Ah, vede che può vedere.- Si, naturalmente, ma chi le dice che non sarà lei adandarsene per prima.Un po' sbalordita da questa osservazione, laconsultante si ammutolisce.- Quindici anni fa, lei è andata da una veggente che leha "predetto" che suo marito sarebbe morto, senzaperò dirle la data. Da allora lei è andata di veggente inveggente nella speranza di saperlo. E ogni veggenteche ha consultato le ha detto di aver visto la morte disuo marito. Tutto questo perché la prima veggente leha detto che suo marito sarebbe morto. Naturalmentemorirà, come lei un giorno, e non c'è niente che dicache sarà prima di lei.

Ma lei si è creata questa forma-pensiero perché èstata impressionata dalla predizione di questa primaveggente che, inoltre, andava nel senso dei suoidesideri, e le altre veggenti non hanno fatto altro checaptare questa "forma-pensiero". E tutto perché, daquindici anni, lei ha un amante !

- Quindici anni persi e sprecati perché lei rincorre unarisposta di cui non ha alcun bisogno per cambiare vita.Crede veramente di aver bisogno della morte di suomarito per vivere con il suo amante ?..."E conclude così:

"Mi succede anche di vedere nell'aura delle persone isupporti di cui si sono serviti i miei confratelli nelle lorosedute di veggenza. E riesco persino a vedere, adesempio nel caso di una consultazione di tarocchi,quale combinazione di carte era uscita, e di vedere ilveggente mentre fa la sua lettura."

"(…) sono arrivata ad un livello che mi permette di noncadere più in questo genere di trappole e di vedereveramente altre cose".

Esercizi: Per questo esercizio, procuratevi il necessario perscrivere.Scegliete un soggetto spinoso: un conflitto, unapreoccupazione, un progetto…Fate un fosfene concentrandovi su questo argomento.In presenza del fosfene, annotate tutte le idee chesopravvengono.

Esercizio di addestramento alla veggenza:Abbiate il necessario per scrivere.Scegliete una persona su cui desiderate avere unaveggenza.

Primo fosfene:Mentre fissate la lampada, cominciate a lasciar veniredelle idee, delle impressioni, delle sensazioni inrapporto a questa persona.Spegnete la lampada.Continuate a lasciar evolvere il vostro pensiero inpresenza del fosfene.Ripensate a dei ricordi in rapporto con questa persona.Annotate gli elementi importanti che vi tornano inmente.

Secondo fosfene:Riaccendete la lampada e, mentre la fissate, ripensatea ciò che avete appena scritto. Cercate di rivedere lapersona in circostanze diverse. Lasciate che i vostripensieri si evolvano così.Spegnete la lampada.Di nuovo, annotate le idee nuove che sono emerse.

Terzo fosfene:Riaccendete la lampada e, mentre fissate la luce,continuate a riflettere su quello che avete appenascritto.Spegnete la lampada.Riprendete i ricordi che vi sembrano più netti e fatevidelle domande.

Prima domanda: Com'è il suo carattere ?Lasciate che arrivino le idee e le impressioni legate aquesta domanda. L'immagine di questa persona sitrasformerà per andare nel sensodell'esteriorizzazione del suo carattere.

Procedendo così e ponendo domande successive,osserverete una trasformazione dell'immagine che vifate della persona e, a volte, in un senso che potràsorprendervi.

Annotate con cura le nuove impressioni.

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Quarto fosfene:Accendete la lampada e, mentre la fissate, ripensatea quello che avete appena scritto.Spegnete la lampada. Chiudete gli occhi. Ponetevi laseguente domanda:Quali possono essere le sue ispirazioni profonde, lesue tendenze ?Osservate l'evoluzione dei vostri pensieri. Questo puòcondurvi a percepire la persona impegnata in unpassatempo che non pratica ancora, ma che lesarebbe molto adatto.Se avete difficoltà a vedere delle scene, ad avere dellevisioni o dei flash, ponetevi delle domande.Terminata questa esperienza, annotate accuratamentela natura delle immagini che vi sono passate per latesta, così come le impressioni e le sensazioni che vihanno suscitato.

Quinto fosfene:Riaccendete la lampada e, mentre la fissate, ripensateglobalmente a quello che avete scritto.

Spegnete la lampada.Ora, in maniera panoramica, lascerete tornare a voitutti i punti forti che sono emersi dall'inizio di questomixaggio a cascata.

Annotate un'ultima volta le idee principali che sisviluppano da questo ultimo mixaggio. Da questoinsieme di annotazioni, emergeranno le tendenzeprincipali della persona scelta.

AnalisiAvrete certamente notato una grande differenza tra lariflessione abituale senza fosfene e la riflessione inpresenza di un fosfene.

Le prime idee che si impongono non sono le piùoriginali, ma sono già meglio organizzate e siinseriscono in un contesto molto più logico.

L'approccio logico e il ragionamento sono di qualitàben migliore; e possiamo osservare una o due ideenuove la cui qualità è migliore del solito.

Nel corso dei fosfeni successivi, le idee guadagnanoin forza e in originalità.

Quando volete ottenere delle risposte ai problemi postidai vostri consultanti, pensate di mettere nel fosfeneciò che la persona vi ha appena esposto.

Otterrete molte più soluzioni e associazioni di idee.

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Fate bollire dell'acqua in modo da produrre un acufene e ottenere delle rivelazioni

per chiaroudienza.

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SDOPPIAMENTO CON LE TENSIONI STATICHE…

SDOPPIAMENTO

Lo sdoppiamento è l'obiettivo di tutte le iniziazionied esiste una quantità di esercizi destinati aprodurlo. Il Dr LEFEBURE, medico e ricercatore

francese, porta un nuovo chiarimento su questofenomeno. Il suo metodo, il Fosfenismo, uno yogascientificamente migliorato, propone degli eserciziparticolarmente efficaci e rapidi per riuscirci. Molti ricercano lo sdoppiamento senza sapere checosa è realmente, né in che cosa consiste. In questecondizioni è ben difficile riconoscere i fenomeni. Esisteun fortissimo antagonismo tra le esperienze iniziatichee le esperienze psicologiche. Queste ultime nonrientrano nel quadro delle tecniche iniziatiche, che èun ambito totalmente a parte. E' quindi estremamenteimportante sapere in quale campo si sta lavorando equali ne sono i limiti. Bisogna anche sapere perché siapplica una certa tecnica, quali risultati possiamoaspettarci, e fare da se stessi la scelta delle tecnicheche si utilizzeranno nella propria ricerca.Non si può affatto chiedere l'assoluto né l'impossibileal nostro cervello e, nella pratica come nello studio, ènecessario definire il terreno sul quale si lavora.

In effetti, molti intraprendono una ricerca solo permeglio riportare i fenomeni all'idea che se ne sono fattie ai pregiudizi che hanno accumulato nel corso deltempo. Ma nel momento in cui si avvicinano ad unfenomeno un po' disturbante perché li obbliga a porsidelle domande, e a volte a rimettere in discussionecerte cose, reagiscono con un rifiuto del fenomeno e

dichiarano che "è pericoloso". Ora questo pericolo,questa paura, è il rischio di scoprire se stessi. Questepersone si limitano quindi alla produzione di fenomenisuperficiali, puramente psicologici. Nello stessomodo, è frequente vivere delle sensazioni che nontoccano che la superficie dello "strato psicologico"dell'individuo, ma spesso si prende questo risultatocome un obiettivo raggiunto, o come un contatto con ilproprio "sé" profondo. La maggior parte delle volte,queste sensazioni non sono che un'illusione, allaquale si prende un vivo piacere perché si percepisconodelle immagini e qualche sensazione, il che, in sé, èmolto piacevole; e ci si ferma a questo stadio.

Se andate a vedere un film alla Géode (Porte de laVillette, Parigi 19°), che ha uno schermo gigante a 180°,vivrete molteplici sensazioni senza neanche spostarvidalla poltrona. Avrete l'impressione di diventarepesanti, leggeri, di cadere, di salire o ancora didiventare più piccoli o più grandi, di volare e di fluttuarenell'aria senza sforzo. In fin dei conti, ciò che vivretesaranno dei trastulli sensoriali, perché il film sollecitacerti organi di senso. Ma non si tratta affatto difenomeni psichici. Siete in un vicolo cieco sensorialee desiderate che le sensazioni continuino tanto sonopiacevoli. E' in effetti la stessa cosa che succedequando siete presi da un prurito: vi grattate. Dopo unattimo, questo si trasforma in piacere e si trovapiacevole grattarsi. In medicina questo fenomeno èchiamato "voluttà del grattarsi".

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I fenomeni iniziatici si producono molto raramentedurante gli addestramenti, ma sopravvengono nelle 24ore che seguono l'allenamento. Non bisogna quindiconfondere i trastulli sensoriali, che provocano unistante di piacere, con gli esercizi iniziatici chesfociano in autentiche esperienze, al di fuori dellesedute di addestramento. Esse sopravvengono moltospesso di notte, proiettando la coscienza fino ai pianicosmici. I fenomeni iniziatici sono ben al di là dellesensazioni che fanno parte della nostra creazionepersonale.Ci vuole del coraggio per superare questi strati ancoralegati alla volontà subcoscia. In compenso, coloro cheapprofondiscono, scopriranno un altro aspetto di sestessi e dell'universo.

Lo sdoppiamento non è un fenomeno raro !E' stato praticato in tutti in tempi e si trova nel cuorestesso di tutte le iniziazioni.

Il metodo di preparazione allo sdoppiamento astrale sibasa sui lavori del Dottor Francis LEFEBURE, il cuifondamento è l'utilizzo dei fosfeni, associati agliesercizi iniziatici che sono le tensioni statiche.

La genialità del Dottor LEFEBURE consiste nell'averscoperto il fondamento stesso di tutte le tradizioni e ditutte le iniziazioni, e di poterlo dimostrare. In effetti, sefino ad ora si ignorava che cosa costituiva veramentela sostanza delle iniziazioni, è perché essa erasoffocata da concezioni e interpretazioni spessosenza rapporto con la realtà. Attirando l'attenzione sufenomeni a volte spettacolari, queste concezionisnaturate non hanno fatto altro che accelerare, nelcorso dei secoli, la perdita del significato di certepratiche. Cosa che, in più, impediva l'accesso alleesperienze.

Nel 1945, mettendo a profitto la sua formazione discienziato, il Dottor LEFEBURE studiòapprofonditamente le analogie tra il microcosmo e ilmacrocosmo. Mise così in evidenza delle leggi disimmetria tra lo spirito e la materia, ovvero reseaccessibile al nostro modo di pensare alcunecaratteristiche fondamentali dello spirito e delpensiero, permettendoci di capire meglio sia ilsignificato di certe pratiche ancestrali, sia i diversipiani nei quali si situano le esperienze. Dal 1959 ilDottor LEFEBURE sviluppò un insieme di tecniche chepermettevano di verificare punto per punto la realtà dicerti fenomeni e di penetrare in questo ben stranouniverso che è lo sdoppiamento.

All'età di diciotto anni il Dottor LEFEBURE fu iniziato, aseguito di un'imposizione delle mani, da unZoroastriano, Arthéme Galip, cosa che provocò in luidelle veggenze esoteriche e numerosi fenomenipsichici. Dopo questa iniziazione, Arthéme Galip gliinsegnò diversi esercizi in modo che potessemantenere l'impulso che gli aveva dato in questomodo. Tra questi esercizi, le tensioni statichegiocavano un ruolo particolarmente importante perprovocare i fenomeni di sdoppiamento.

Gli esercizi di tensioni statiche si ritrovano in diversetradizioni e, benché il principio resti il medesimo,accumulare dei ritmi nel pensiero con l'intermediariodei ritmi fisici, il modo di praticarle cambialeggermente da una tradizione all'altra. E' così chequesti esercizi possono essere praticati in piedi,sdraiati o da seduti.

Possiamo dire che il modo in cui il Dottor LEFEBUREraccomanda di effettuarli, e che gli deriva dal suoprimo maestro, sembra il giusto mezzo in rapporto allealtre tradizioni. Questi esercizi sono il proseguimentodi quelli dati nell'iniziazione zoroastriana, nella qualesono praticate solo le grandi tensioni di tutto il corpo.

E' importante notare che la tradizione che desideriamoseguire importa poco. Che si scelga quella in cui imovimenti sono decomposti dito per dito, oppurequella che insiste sulle tensioni globali di tutto il corpo,l'essenziale in questo lavoro è scegliere una forma unavolta per tutte e attenervisi.

Visto che è tutta solo una questione di accumulo diritmi, tutto lo sforzo dovrà orientarsi sul rispetto deitempi dettati dal metodo. I ritmi proposti sono ilrisultato di uno studio realizzato dal Dottor Lefeburesull'alternanza dei fosfeni doppi, grazie all'esamecervoscopico (vedere L'Esplorazione del cervelloattraverso l'oscillazione dei fosfeni doppi).

Il direttore della scuola del Dottor LEFEBURE, DanielSTIENNON, ha praticato per parecchio tempo questiesercizi di tensioni statiche. Nel testo seguenteracconta le sue esperienze di viaggio astrale, dagliinizi del suo addestramento fino all'ottenimento difenomeni spirituali molto elevati.

"Mi ricordo come se fosse ieri le mie prime esperienzedi sdoppiamento con gli esercizi di tensioni statiche.Avevo registrato parecchie volte di seguito su unacassetta da 60 minuti i cicli di esecuzionedell'esercizio. Così, la sera, non dovevo far altro chelasciar scorrere il nastro per rifare parecchie volte lostesso esercizio.

Ed è quello che vi consiglio di fare su un CD o su unlettore MP3. Dopo aver studiato ciascun esercizio (daqualche giorno ad una settimana), ed essere cosìarrivato all'ultimo (che si pratica in generale nel giro diun mese e mezzo), selezionerete l'esercizio finale tragli ultimi e lo ripeterete parecchie volte di seguito, finoa riempire un CD da 60 minuti.

La sera non dovrete fare altro che ascoltare laregistrazione e ripetere l'esercizio.E' così che ho potuto osservare, dopo due mesi dipratica per circa mezz'ora ogni sera, che di notterifacevo questi esercizi, ma in spirito, ovvero era il mio"doppio" che rifaceva gli esercizi di tensioni statiche.Questo aveva l'effetto di mantenermi perfettamentecosciente nel sonno. La presa di coscienza del mio"doppio" e di questo stato di iper-risveglio, mipermetteva di spostarmi nel mondo sottile, con unatotale disinvoltura.

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All'inizio la presa di coscienza del mio "doppio" mipermetteva di volare e di planare nell'aria, di percorreredistanze importanti a grande velocità, di salire nelcielo e di scendere in picchiata, come avrebbe fatto unaereo a reazione. Momenti incredibilmente piacevoli emeravigliosi che mi ricordavano che questo misuccedeva spesso quando ero bambino. La sera avevospesso l'impressione che il mio letto decollasse dalsuolo insieme a me, poi, abbandonandolo, viaggiavo inun universo fatato, come solo i bambini sannoconcepirlo. Universo fatto di scene e di personaggicome quelli delle storie di Lewis Carrol in "Alice nelpaese delle meraviglie".

E' da notare che parecchi bambini fanno questo generedi esperienze, e che i nostri film di fantascienza, tipo"Superman", non sono altro che l'esteriorizzazione, perl'adulto, di questa vita interiore, ricca e appassionante.

Ecco alcune delle mie prime esperienze, selezionateper permettervi di cogliere che cosa si intende per"viaggio astrale", e che cosa questo implica.Marzo 86: Dopo due mesi di lavoro con gli esercizi ditensioni statiche, quarta uscita dal corpo.

Dopo un piccolo viaggio in un universo sottile, decidodi rientrare nel mio corpo cercando di rimanere lucidofino al reintegro del mio doppio nel mio corpo fisico.

Decido di procedere per tappe e di fermarmi in primoluogo sul tetto di un grande edificio vicino. Sento unrumore, che interpreto come il rumore di un reattore diaereo; mi spavento un po'. Faccio questa riflessionespontanea: "E se l'aereo mi colpisse ?". Questo dubbiomi fa rientrare nel corpo "alla quarta velocità", e mirisveglio bruscamente. Il mio cuore batte fortissimo,ma soprattutto la temperatura sulla superficie del miopetto è come quella di una persona con una fortefebbre, cosa che faccio constatare alla mia compagna.

Dieci minuti dopo questa sensazione era scomparsa.Ho preso coscienza che il rumore che avevointerpretato come quello di un aereo, era in realtàquello di un autocarro della nettezza urbana. L'ora diraccolta era stata cambiata. Il passaggio avveniva disolito la sera verso le otto, e non alle sette del mattino.Il mio subconscio non aveva registrato questo nuovorumore mattutino e io l'avevo interpretato male.

Perfettamente "tornato in me", continuavo adanalizzare l'esperienza:Prima constatazione,1) esistono dei piani in cui possiamo creare con unafacilità sconcertante.

2) è meglio non essere cardiopatici. Sottolineiamo chenon si è mai chiesto ad un cieco di guidare unamacchina e tanto meno una macchina da corsa.

3) è provato che certe persone hanno una soglia diresistenza alla paura superiore alla maggioranza dellagente. Ecco perché amano gli sport dalle sensazioniforti, come il paracadutismo, il salto con l'elastico, ildeltaplano, etc.

4) essendo fra coloro che amano il rischio, eccol'occasione per vivere delle esperienze incredibili, conminori rischi del paracadutismo e con la differenza chesono meno care.Tuttavia, comincio a cercare di dominare questo pianodi coscienza in cui si può creare con tanta facilità,piano che le tradizioni chiamano "basso astrale".Prima imparo con molta pazienza e perseveranza adattraversare le porte chiuse, i muri, i soffitti, gli alberi,gli oggetti come i tavoli, gli armadi… poi, viaggiando inquesto spazio soggettivo, le montagne.Nel giro di qualche mese, non incontro più particolaridifficoltà. Benché tutte queste esperienze siano statedeliziosamente piacevoli, cercavo nondimenoun'esperienza che potesse darmi un brivido.

Nei libri di occultismo si parla dei pericoli dellosdoppiamento e, in particolare, di entità che si trovanonel basso astrale, di larve e di ogni sorta di demoniusciti direttamente dallo spirito di qualche personapsichicamente malata. Ma come potrei crearli vistoche non ho questo stato d'animo e che ho difficoltà alasciarmi impressionare da questa letteratura un po'semplicistica ? Nelle esperienze si incontra ciò che visi porta in funzione delle proprie credenze, dei propripregiudizi, del proprio livello intellettuale e del propriostile di vita, conseguenze evidenti della nostraeducazione e delle nostre letture, anche vecchie.E' così che nel corso di un'esperienza, decisideliberatamente di creare la mia propria "entità". Creaiun drago a tre teste, ma è da notare che questacreazione era il contenuto di ciò che poteva farmi piùpaura. Voglio dire con questo che non era l'immaginedel drago a tre teste che mi faceva paura, ma ciò cheesso rappresentava. Esso era la materializzazione piùprofonda del mio sentimento di paura.

Avevo anche letto che, in caso di attacco, non c'è névincitore né vinto. Me lo sarei aspettato, e decisi diingaggiare con la mia creatura un fantasticoinseguimento astrale, riempiendomi ad ogni secondodi un sentimento di paura sempre più forte, come unuomo braccato in tempo di guerra.Mi lasciai prendere dal gioco, fino al momento in cuidecisi di svegliarmi per mettere fine a questasuspence.Ritroviamo questo gioco con la paura nei film delterrore così popolari. Nondimeno, le esperienze astralipossono avere un'intensità ancora maggiore di un filmdel terrore.

Amplificazione dei sentimenti sui piani sottili.Tra le esperienze descritte da certi autori, si annoverail tema dell'"amore in astrale". Abbiamo visto che ilpensiero può essere caricato di un qualsiasisentimento, allora perché non un sentimento erotico ?Durante le contrazioni statiche in cui ci si rappresentaun fascio di scintille che si mette a ruotare intorno oall'interno dell'immagine mentale, presi come soggettola mia compagna, che misi al centro di questameditazione.

Dopo una settimana fui risvegliato in piena notte dallecontrazioni mentali che si mettevano di nuovo in moto,

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e non appena ebbi finito di prendere coscienza del miodoppio, percepii quello della mia compagna,completamente invaso da un sentimento erotico moltopiù forte e più intenso di come avrebbe potuto esserein realtà.

L'amore "sdoppiato", ancora una sensazioneincredibile, inebriante e indescrivibile. Tutto ununiverso da scoprire.

Nel giro di 6 mesi, ritenevo di aver fatto il giro delleprincipali sensazioni di questo piano: "il bassoastrale".In quanto ricercatore ed esploratore, la conclusionealla quale giungo è che tutto è legato a "ciò che si hanella testa". Ditemi quali esperienze fate e vi dirò chisiete. Ci sono tante esperienze quanti individui, ma percolui il cui spirito è sano, questo piano della creazioneè un serbatoio inesauribile di percezioni e disensazioni che sono i nostri propri pensieriamplificati…

Novembre 86.Voglio densificare di più il mio doppio e fissare piùprofondamente i ritmi per varcare un altro piano dicoscienza.Il tema del mio programma di addestramento è larappresentazione del mio doppio nel fosfene. Facciodondolare ben a ritmo dei fasci di scintille tra me el'immagine del mio doppio con, in più, un vortice diluce all'interno di quest'ultimo. La luce si innalzaall'interno dell'immagine del doppio, dal perineo finoalla sommità della testa, poi esce e discende, semprecon un movimento vorticante, attorno al mio doppio. Dinuovo, dei fasci di scintille partono dal mio corpo, sidirigono verso la rappresentazione del mio doppio, lopenetrano, vengono a radunarsi a livello del perineo, esi innalzano con un movimento vorticante; e così via,sempre con dei fasci di scintille ben ritmati, per ondesuccessive.

Otto giorni dopo, le tensioni statiche si ripetonodurante il sonno, con una forza mai uguagliata. Forzamaestosa nella quale percepisco il mio doppiocircondato da potenti correnti luminose e vorticanti.Trasportato da queste correnti, mi sento sollevare agrande velocità, come un razzo che abbandona ilsuolo, o come quei giochetti da bambini costituiti dauna molla che viene tesa e rilasciata lanciandoun'elica che parte per un piccolo viaggio in aria.Ho la sensazione di essere al di sopra delle nuvole, inun cielo chiarissimo, a grandissima altezza. E'un'esperienza inebriante, con un sentimento di calmae di incredibile bellezza.Ripeto parecchie volte questa esperienza, ma inciascuna percepisco che c'è una soglia nella miaelevazione che non riesco ad oltrepassare. Un livelloche mi impedisce di salire più in alto nel cielo.

Dicembre 86.Con gli esercizi di tensioni statiche, si arriva adesteriorizzarsi con una grande facilità, ma bisognaancora trovare il modo di evolvere in questo universointangibile.

Ben rare sono le persone che, in occasione di questeesperienze notturne, sono proiettate nei piani superiorie incontrano una guida che le aiuta in questa ricerca.

E per capire bene il problema, lo esporrò a partire daquesto paragone: sulla Terra tutte le strade, se nonportano per forza a Roma, portano sempre da qualcheparte, e si passa di paesaggio in contrada, e dicontrada in paese. L'ambiente è vasto.

La differenza con le esperienze in "Astrale" sta nelfatto che bisogna possedere le coordinate precise perarrivarci, perché non si può andare da nessuna partesenza questa conoscenza preliminare.

Occorre quindi studiare a fondo tutte le chiavi chedaranno accesso ai diversi piani di coscienza, nellostesso modo in cui i piloti del rally Parigi-Dakarstudiano e localizzano il loro itinerario su una cartinaprima di lanciarsi nell'avventura.

E' questo il significato profondo della meditazione: dallatino meditatio, "esercizio". A questo stadiodell'addestramento è indispensabile possedere lechiavi che permetteranno di giungere alla grandeesperienza.

Tutte queste informazioni si trovano riunite nellalezione intitolata MEDITAZIONE DI ELEVAZIONEDELL'ANIMA ATTRAVERSO IL COSMO, o cocktail dimeditazioni cosmiche del cofanetto in 16 CD del corsocompleto del Dottor LEFEBURE.

L'esercizio di meditazione consiste quindi nel farseguire la seduta di tensioni statiche da un lavoromentale che consiste nel dare al proprio pensiero ladirezione voluta al momento delle esperienze.

E' molto importante cogliere questa analogia che dà ilDottor Lefebure: "Da una pompa sale solo ciò a cuiessa è collegata". Bisogna dunque avere cura dimantenere dei pensieri sani durante l'addestramento,in modo che le esperienze siano dirette verso stati dicoscienza sempre più sottili.

Contatti in AstraleFebbraio 88.Tutte le notti sono risvegliato dal mio doppio che ripetele tensioni statiche e, progressivamente, essoacquisisce una maggiore densità. Sono sempre piùcapace di muovermi in quest'altro universo, altrettantoreale dell'universo fisico. Ma una notte mi ritrovo inuno scenario che conosco bene, perché è un luogo incui ho trascorso qualche mese nella mia infanzia etutte le mie vacanze: in Bretagna, nella fattoria di miocugino. Là, in mezzo a un campo, si trova un alberoimponente. Mi dirigo verso di lui e dolcemente penetroall'interno, come se volessi fare corpo con lui e con lanatura. Poi mi sento scaraventare all'esterno, e miritrovo nel cielo. Mi innalzo. La terra si allontana sottodi me e diventa sempre più piccola. Sopra di mepercepisco l'immensità del cosmo. Improvvisamente,è la caduta libera, ad una velocità vertiginosa.

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Ho appena passato l'equivalente spirituale della lineadi equigravitazione, cioè la linea in cui la gravitazionetra la Terra e il Sole è uguale. Sono appena entratonell'"alto astrale". Continuo a viaggiare, per ritrovarmiinfine nel piano cosmico. Là è uno spettacolograndioso che si offre a me.

Miriadi di stelle scintillano in lontananza. Percepiscodelle presenze. Una gioia e una felicità mi invadono.Un essere che non conosco si avvicina a me e iosento, per istinto e intuizione, che farà parte delle mie"Guide". Ma per il momento è in compagnia di questoessere di luce che contemplo questo universocosmico.

Ci scambiamo per telepatia qualche impressione, eapprezzo ogni minuto che passa. Poi, di colpo, misento trascinare in un vortice, e mi risveglio.

Meditazione cosmicaGennaio 88.Sapevo che il Dottor Lefebure faceva delle meditazioniin direzione della costellazione del Sagittario, perchéne avevamo discusso.

Durante un periodo di addestramento, cercavo didocumentarmi su questa zona del cosmo leggendo deilibri di astronomia. Ho già avuto occasione di dirlo, èmeglio preparare il proprio "viaggio astrale", come sipreparerebbe la propria visita in un paese straniero.

E' sempre meglio sapere prima quello che si conta difare e, ad esempio, quello che si vuole visitare.

Dopo aver esaminato testi e foto sull'astronomia,praticai gli esercizi di tensioni statiche, sforzandomi,

durante le contrazioni mentali immaginate, di ritrovareil ricordo delle foto e della costellazione del Sagittario.Non appena il ricordo di una di queste foto mi veniva inmente, vi associavo un'altra rappresentazionementale: l'immagine del Dottor Lefebure.

Poi immaginavo dei fasci di scintille che andavano dalui a me, con l'idea che fosse lui a rifare ognicontrazione mentale, sempre in virtù del grandeprincipio iniziatico che si basa sulle leggi diinversione. Per "uscire fuori dal proprio corpo", oprodurre un'estensione di coscienza, è preferibile ineffetti rappresentarsi il proprio doppio all'interno di sestessi (vedere Le Omologie, o Analogie delmicrocosmo e del macrocosmo, del Dottor FrancisLefebure).

Dopo parecchie serate di esercizi fatti pazientemente,ci fu l'esperienza, il contatto. Mi ritrovai con il DottorLefebure, da qualche parte nella distesa del cosmo.Non eravamo soli ed egli mi presentò i suoi maestri.Discutevano tra di loro, poi più niente. Il buco nero. Misvegliai al mattino con qualche briciola di ricordi.

Il Dottor Lefebure mi chiamò al mattino presto, e michiese se nella notte non avessi sentito niente dispeciale. Restai muto per qualche secondo. Nonosavo parlare. Egli anticipò la mia risposta e mi dissedi avermi incontrato. Gli ero apparso, luminoso, eavevamo parlato dell'Iniziazione.

Il legame era stato creato al di là delle mie speranze !Le esperienze che riporto qui hanno la particolarità diessere in rapporto con gli esercizi di tensioni statiche.Ecco perché le ho selezionate, con la speranza chediano sufficiente coraggio a tutti coloro, uomini edonne, che si impegnano in questa via iniziatica."

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CORSO PRATICODI SDOPPIAMENTO ASTRALE

In cofanetto e su doppio CD audio + libro di accompagnamento

PREPARAZIONE ALLOSDOPPIAMENTO ASTRALE

oL'Esplorazione del Mondo Soggettivo

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COLORI DELL'AURA E COLORI DEI FOSFENI

EFFETTO KIRLIAN

L'effetto Kirlian, "è la conversione delle proprietànon elettriche di un oggetto o di un corpo inproprietà elettriche con un trasferimento di cariche

dall'oggetto o dal corpo sull'emulsione fotografica".

La fotografia Kirlian è un metodo che utilizza unapparecchio capace di stabilire dei bilanci energetici disalute, di misurare l'energia di un organismo.

Ciò che si vede con la foto Kirlian è l'energia,l'informazione che vi circola, lo stato di comunicazionevibratoria intercellulare, un'immagine completa delleenergie che percorrono l'organismo umano, la foto diun corpo fisico.

Il materiale di base utilizzato da S. Kirlian è moltosemplice: una bobina (Teslo) collegata ad una placcametallica e isolata da una placca speciale. Si piazzatra il soggetto e la macchina un foglio di cartasensibile alla luce.

E si fa la fotografia. La macchina Kirlian emette alloraun campo elettrico ad alta frequenza e ad altatensione.

E' senza conoscere il lavoro dei suoi predecessori cheSemyon Kirlian lanciò con sua moglie le ricerchesistematicamente avanzate che hanno permesso ilriconoscimento mondiale dell'effetto Kirlian.

L'esistenza di un campo di energie sottili checircondano il corpo umano era conosciuto da millenni,e da qualche anno la ricerca scientifica comincia adinteressarsi a questo fenomeno. Grazie alla fotografia

dell "Aura", si sa ora che ogni essere vivente ècircondato da un campo di energia elettromagnetica.

La nostra aura fornisce informazioni sulle nostrequalità, sulle nostre facoltà, sui nostri pensieri, suinostri sentimenti, sui nostri problemi. L'aura puòessere modificata da fattori esterni come la qualitàdell'ambiente, l'aria che respiriamo, lo stato del nostroambiente, le persone che ci circondano, un'atmosferaarmoniosa o tesa.

L'interpretazione dei colori dell'aura è quindi unalettura di vita. Permette di conoscersi meglio. I coloririvelano i nostri affetti, il nostro stato di salute, i nostristati d'animo; esprimono chi noi siamo.

Un terapeuta può analizzare la foto e trarne delle utiliosservazioni. Nessuna tecnica attuale oltre alla fotoKirlian permette di tracciare il bilancio energetico di unindividuo nella sua globalità e in tempo reale.

Entro tre-sei mesi, poi si può fare un nuovo bilanciofotografico e compararlo al primo per giudicare ilprogresso dello stato energetico dell'individuo o il suodegrado.

Il Dottor Francis LEFEBURE, medico e ricercatorefrancese, ha messo a punto un metodo di sviluppopersonale basato sull'utilizzo sistematico dei fosfeni: ilFosfenismo. I fosfeni sono tutte le sensazioniluminose soggettive, cioè quelle che non sonodirettamente causate dalla luce che stimola la retina. Ifosfeni possono essere prodotti da brevi fissazioni disorgenti luminose.

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La pratica del Fosfenismo permette di sviluppare lapropria energia personale in maniera considerevole epuò influenzare i risultati della fotografia Kirlian.

Esercizio di Fosfenismo applicato all'effetto Kirlian:Fate un fosfene con la lampada Fosfenica.Proiettate questo fosfene ad esempio sul dorso dellavostra mano.

Il fosfene possiede una sorprendente proprietà diconcentrazione: se lo proiettate lontano da voi, adesempio su un muro, esso si dilata e appare di grandidimensioni. Se lo proiettate vicino a voi, sulla vostramano, ad esempio ad una distanza di 10 centimetri, si

contrae fino a raggiungere la dimensione di unamoneta da 50 centesimi di euro.

Ripetete l'esperienza con più fosfeni.

Fate una fotografia Kirlian della vostra mano: ipennacchi magnetici sono molto più estesi,testimoniando un surplus di energia prodotta.

Perché proiettare il fosfene sul dorso della mano?

Semplicemente perché il chakra presente sulla manoassorbe l'energia attraverso il dorso e la trasmette dalpalmo.

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Daniel STIENNON

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PRATICA DI YOGA MENTALE

ENERGIA VITALE

Il qi o chi, (pronunciare "tci") o ki (in giapponese), èuna parola cinese che ha come traduzione "soffio","vapore", "esalazione", "fluido", "influsso", "energia".

Si tratta di un concetto essenziale della cultura cinese.

Secondo questo approccio spirituale, il chi inglobatutto l'universo e collega gli esseri tra loro; in unorganismo vivente, circola all'interno del corpoattraverso dei meridiani che si intersecano tutti nel"centro energetico", chiamato hara o seika tandem inGiappone e dantian in Cina. Esso è dunque presente intutte le manifestazioni della natura.

Il concetto di chi non ha un equivalente preciso nelletradizioni occidentali. Nondimeno, il concetto di etere,o quinto elemento, degli alchimisti può essereinterpretato come equivalente. Un concetto indiano siavvicina ad esso: il prana. La nozione di chi ha ispiratoil concetto di Forza nell'universo di "Guerre Stellari" diGeorge Lucas.Nella cosmologia cinese il chi, o soffio originario,precede la scissione binaria di yin e yang, essastessa all'origine dei diecimila wanwus checompongono tutti gli esseri del mondo. Si noterà che ilchi è all'opera nei regni viventi, ma anche nel regnominerale: in particolare si considera che le nervaturedella giada interagiscano con le vene del corpoumano. D'altra parte, gli strati geologici dellemontagne sono una delle manifestazionimacrocosmiche del chi.

Il centro energetico (dantian in cinese, hara o seikatandem in giapponese), punto di intersezione di tutti imeridiani, è quindi "l'incrocio" del chi. Si colloca nelventre, a due dita di distanza (circa 3 cm) sottol'ombelico.La medicina cinese si basa in gran parte sulla nozionedel chi.

La nozione di chi è all'origine di tecniche comel'agopuntura e i massaggi, che consistono nellastimolazione dei punti di incontro dei meridiani.L'obiettivo delle arti marziali dette "interne", come il tai-chi-chuan o il qigong, è di mantenere l'equilibrio e ildinamismo del chi nel corpo. Nello stesso modo inGiappone, lo scopo dello shiatsu (massaggi) e degliesercizi fisici (tra cui gli esercizi respiratori) èstimolare il ki.

La padronanza del chi fa anche partedell'insegnamento avanzato dei buddhisti attraverso lameditazione e diversi esercizi, cosa che mettel'accento sull'aspetto del chi legato all'attività mentale.

I differenti Yoga indiani insegnano l'arte di sviluppare ilchi (chiamato prana in India), principalmente attraversoesercizi di respirazione.

La medicina e la scienza dell'Occidente, incapaci ditrovare un mezzo "scientificamente osservabile" permettere in evidenza e misurare il chi, passano ilconcetto sotto silenzio, e tollerano appena alcunedelle forme terapeutiche che ne derivano.

Ciononostante, un medico francese (il Dottor FrancisLefebure), ha messo a punto un insieme di tecniche,uno "yoga scientificamente migliorato", a partire dauna comprensione della fisiologia umana basatasull'utilizzo sistematico dei fosfeni.I fosfeni sono tutte le sensazioni luminose che nonsono direttamente prodotte dalla luce che stimola laretina. Essi possono essere prodotti in manierasperimentale mediante delle brevi fissazioni disorgenti luminose.

I fosfeni permettono di misurare precisamente l'azionesul cervello degli esercizi destinati a stimolare il chi

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(principio della cervoscopia). Da questo studio derivauna razionalizzazione degli esercizi detti "energetici"che permette di vederci più chiaro nella jungla delletecniche che ci sono offerte dalle diverse tradizioni.

Fondamentalmente occidentale, il Dottor Lefebure offreuna spiegazione semplice e rapida dei principi chereggono lo sviluppo del chi. Con le sue scoperte, nonc'è più bisogno di "giocare all'orientale" per percepire esviluppare il chi.

L'esercizio di base è il "Mixaggio Fosfenico". Moltofacile da realizzare, consiste nel mescolare unpensiero al fosfene. Questo processo ha come effettodi caricare questo pensiero con l'energia della luce,sfociando in numerosi effetti positivi, tanto a livellopedagogico (sviluppo della memoria) che a livellopersonale (miglioramento della concentrazione) oiniziatico (arricchimento del tema di meditazione).

Successivamente, vengono degli esercizi di pensieroritmato molto variati: dondolamenti della testa,respirazione ritmica, ripetizione di mantra e tensionistatiche. Lo scopo di questi esercizi è di associare ifosfeni al pensiero ritmato, sviluppando così il chi inmaniera considerevole.

In effetti il genio del Dr Lefebure è di avere scoperto ilfondamento stesso di tutte le tradizioni e delleiniziazioni, e di poterlo dimostrare.

Estratto da Fosfenismo, la spiegazione dell'originedelle religioni:

"Riti religiosi e ritmi dei fosfeni:

Quando si osserva un fosfene, si ha l'impressione cheesso presenti un'agitazione disordinata.

Ma è possibile fare, in qualche modo, la dissezione delfosfene e di mettere così in evidenza, separatamente,più ritmi molto regolari le cui interferenze danno diprimo acchito un'impressione di disordine.

Lo studio dei ritmi dei fosfeni presenta una grandeimportanza per comprendere i loro rapporti con i ritireligiosi. Se si pensa nello stesso tempo in cui siosserva un fosfene, il pensiero tende ad assumere iritmi naturali dei fosfeni, anche se si ha l'impressionesoggettiva che sia il fosfene ad adattarsi al ritmo delpensiero.

Si capisce perché (…) la preghiera con la fissazione delsole è stata all'origine di tutti i riti religiosi. Il ritmo delco-fosfene induce in effetti quello della preghiera,mentre l'insieme genera nel corpo delle correnti dienergia che si esteriorizzano con danze e posture.".

Esercizio di pensiero ritmato, sviluppo del chi:

In occasione di un esercizio fisico particolarmentedifficile (ad esempio la salita di un pendio in bici o apiedi), potete fare un esercizio di pensiero ritmato che,con un surplus di energia, vi permetterà di vincere lasfida.

Fate un fosfene guardando brevemente il sole (non piùdi due secondi). Le fissazioni del sole devono sempreessere fatte senza occhiali né lenti a contatto cherischierebbero di bruciare la retina.

Ripetete mentalmente un mantra al ritmo di seipulsazioni al secondo. Potete ad esempio ripetere ilsuono "ki" sei volte al secondo oppure, con uno spiritopiù musicale, " TI ki ti TI ki ti TI, etc. ", accentuando i"TI".Dopo qualche minuto, l'energia prodotta dallarecitazione del mantra cambia il vostro stato dicoscienza, permettendovi in qualche modo didimenticare la fatica e il dolore, mentre vi procura unsurplus di energia muscolare.

Si ritrova questo processo in tutti i canti di lavoro o dimarcia che erano largamente utilizzati in passato nellanostra cultura, e che si ritrovano ancora in numerosipaesi.

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