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INSEGNARE E APPRENDERE PER COMPETENZE DAL CURRICOLO ALLA CERTIFICAZIONE Seminario di studi e formazione Università-Scuola 6 e 17 ottobre 2015 III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO) PROGETTAZIONE DI UNITÀ FORMATIVE DI APPRENDIMENTO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TRASVERSALI 1 LABORATORIO RED (Ricerca Educativa e Didattica) Centro Internazionale di Studi di Ricerca Educativa e Formazione Avanzata (CISRE). Università Ca’ Foscari di Venezia http://www.univirtual.it/red/ - email [email protected] UNITA’ FORMATIVA DI APPRENDIMENTO IL PAESAGGIO COME PATRIMONIO NATURALE E CULTURALE DA TUTELARE E VALORIZZARE A cura di: Daniela Antonello Fausta Carasso Margherita Gentile Susy Tasca

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INSEGNARE E APPRENDERE PER COMPETENZE DAL CURRICOLO ALLA CERTIFICAZIONE Seminario di studi e formazione Università-Scuola 6 e 17 ottobre 2015

III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO)

PROGETTAZIONE DI UNITÀ FORMATIVE DI APPRENDIMENTO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TRASVERSALI   

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UNITA’ FORMATIVA DI APPRENDIMENTO

IL PAESAGGIO COME PATRIMONIO NATURALE E

CULTURALE DA TUTELARE E VALORIZZARE

A cura di:

Daniela Antonello

Fausta Carasso

Margherita Gentile

Susy Tasca

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III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO)

PROGETTAZIONE DI UNITÀ FORMATIVE DI APPRENDIMENTO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TRASVERSALI   

Premessa

Questa UFA è stata presentata alla sessione laboratoriale del seminario” Insegnare e apprendere per competenze. Dal Curricolo alla certificazione”. L’intenso dibattito che si è sviluppato nel corso dell’attività laboratorio ha permesso alle formatrici di rivederla e di completarla con maggiore chiarezza nelle argomentazioni e nelle fasi che la contraddistinguono.

E’ una Unità formativa che nasce dall’incrocio di più variabili presenti nelle Indicazioni 2012 e determina una serie di risvolti didattici:

A) L’analisi della competenza europea n.8(Consapevolezza ed espressione culturale) indica una direzione di marcia per la progettazione didattica:  l’espressività culturale(  libera e creativa, artistica,  letteraria,  linguistica, musicale, verbale, non verbale, gestuale, corporea, teatrale….) rinvia ad un patrimonio culturale,  locale, nazionale, europeo, globale   da conoscere in profondità da parte delle giovani generazioni. L’espressività si nutre e si alimenta   di queste conoscenze. Scoprire, analizzare, riconoscere, capire  le proprie radici culturali, permette a qualsiasi alunno      la realizzazione di un percorso  identitario  che  rafforza    i  processi  orientativi  e,  al  tempo  stesso,  permette  l’espressione  piena,  la consapevolezza, delle proprie potenzialità  cognitive,  operative, emozionali, relazionali  . 

B) L’analisi del testo delle Indicazioni 2012 rivela la profonda connessione tra competenze europee e traguardi formativi delle discipline:  in  riferimento alla KC8, a ogni disciplina è attribuito  il  compito di promuovere,  in modo  specifico e speculare alla propria struttura epistemologica,  la riflessione, l’analisi, la considerazione, l’assimilazione, il confronto, la tutela, la valorizzazione del patrimonio culturale, prossimo e lontano alla realtà dell’alunno. 

C) In particolare, in geografia , il paesaggio assume la doppia veste di patrimonio sia culturale che naturale da tutelare e valorizzare, a seguito della Convenzione Europea del Paesaggio, siglata nel 2010 dal Consiglio d’Europa  : entro questa cornice, il paesaggio   non è più solo descrizione oggettiva e fotografia statica delle interazioni tra fenomeni naturali e sociali, ma  risultato  dinamico,  storicamente  determinato,  di  una  serie  di  forze  cogenti,  anche  immateriali,a  lungo presenti nello spazio ‐ territorio  di riferimento (si veda il modello teorico presentato più sotto ); di conseguenza  è facile capire  il  significato  di  "patrimonio"  che  è  possibile  assegnare  a  tutto  ciò  che  rappresenta  paesaggisticamente  l'impronta  umana  stratificatasi  nei  secoli  e  che  tocca  a  ciascuno  di  noi  individuare,  assimilandola  come  nostra, preservandola  e , se mai, ritematizzandola sull'onda di trasformazioni indotte a livello scientifico, sociale ed ecologico, della sostenibilità in senso lato. 

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III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO)

PROGETTAZIONE DI UNITÀ FORMATIVE DI APPRENDIMENTO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TRASVERSALI   

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D) Partendo da queste forti corrispondenze ( le dinamiche territoriali di vario tipo si condizionano tra loro e caratterizzano un paesaggio , che rappresenta il portato storico dell’intersezione continua e creativa di caratteri naturali e antropici, oltre che di significati e valori che si esprimono anche attraverso i segni che l’uomo lascia nel paesaggio) ,  testimonianza della centralità di questa competenza europea a fini formativi di  lungo e  largo raggio (si rinvia alle convenzioni UNESCO e del Consiglio  d’Europa  sul  tema),  si  pensa  di  coinvolgere  ,  nella  progettazione    di  Unità  formative  su  Il  paesaggio  come patrimonio culturale e naturale da tutelare e valorizzare,     oltre Geografia, anche  le discipline   Storia, Arte e  Immagine, Scienze, Lingua Straniera , Tecnologia   in un progetto pluridisciplinare  (ogni disciplina dà il suo contributo specifico ad un tema  comune,    esaltando  quindi  strumenti  e  interventi  della  disciplina  specifica  sul  tema  in  questione).  La pluridisciplinarità è l’ottica attraverso cui si può chiedere in prima istanza all’alunno di guardare al mondo, individuandone e salvaguardandone le complementarità.   

E)  Il  nodo  concettuale  che  viene  pertanto  preso  in  esame  è  la  combinazione  semantica  e  valoriale    tra  la  KC8 (Consapevolezza  ed  espressione  culturali)  e  il  traguardo  formativo  di  Geografia  primaria  e  1°  grado(  Riconosce  nei paesaggi europei e mondiali,  raffrontandoli  in particolare a quelli  italiani, gli elementi  fisici significativi e  le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare) . La competenza o le competenze  invocate e messe  in  cantiere nella UFA progettata   mirano    inoltre al  riconoscimento della  interazione  tra natura  e  cultura,  tra  geografia  e  storia,  tra  economia  e  paesaggio,  tra  arte  ed  economia,  tra  tecnologie  e  sviluppo economico e si basano sull’assimilazione costruttiva di   risorse cognitive, operative, metacognitive, socio‐relazionali, che sono      la premessa       di nuove e più mature  forme di  competenze di  gestione, di  intervento e   di  trasformazione del territorio  . 

F) Ogni disciplina prepara e mette in campo  la sua Unità di intervento su questa comunanza di intenti e, avvalendosi delle proprie specificità, riesce a connettere i propri traguardi con i traguardi dell’Unità Formativa e delle altre discipline. 

G) Seguendo questa direzione di marcia  ,  l’UFA   promuove un  compito autentico  finale,  che è al  tempo  stesso verifica  della presenza di  risorse già acquisite durante  l’Unità e  capacità di  rimetterle  in mobilitazione per una nuova    ricerca: costruire una mappa di comunità del paesaggio, che si è analizzato da più punti di vista, per poterne valorizzare aspetti , valori,  simboli,  storie  sedimentate nella memoria  collettiva dei  suoi abitanti e   della  comunità  che  se ne  fa  carico. Ne risulta un paesaggio che racconta più di quanto possano fare carte, monumenti, colture, strutture tecnologiche. 

G) Il contesto ruota, in questa simulazione,  intorno al fiume Marzenego,  nella modalità secondo cui si è organizzato nel corso degli   ultimi 200 anni il territorio in cui scorre ( Zelarino) , il cui Istituto Comprensivo ha conosciuto e condiviso   in prima istanza le linee generali di questa Unità Formativa. In questo territorio sono presenti energie e risorse istituzionali, associative, culturali che possono contribuire a realizzare quanto progettato. 

 

 

 

 

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III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO)

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I RIFERIMENTI

Sezione1 Unità formativa di apprendimento

Il paesaggio come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare Conoscenze e competenze per la cittadinanza attiva

IL QUADRO DI RIFERIMENTO DELLE NUOVE INDICAZIONI 2012 Traguardi-Competenza disciplinare

Geografia : Coglie nei paesaggi mondiali della storia le

progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale.

Storia: Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Scienze : Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.

Arte e Immagine : Conosce i principali beni artistico-

culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia.

Tecnologia: L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.

Obiettivo/i

Geografia : Conoscere gli elementi che caratterizzano i principali paesaggi italiani, europei e mondiali, individuando le analogie e le differenze (anche in relazione ai quadri socio-storici del passato) e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Storia: Rappresentare, in un quadro storico‐sociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presenti sul territorio vissuto. 

Scienze: Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo. Arte e Immagine: Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storico-artistici. Tecnologia : Prevedere le conseguenze di decisioni individuali, istituzionali, pubbliche

Competenza/e chiave del cittadino europeo verso cui l’unità concorre:

Consapevolezza ed espressione culturale 

Competenze del Profilo - Certificazione corrispondenti

Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.(solo per il 1° grado)

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CONTESTO DIDATTICO Classe

5^ primaria – 1^ media

Discipline coinvolte Geografia, Storia, Arte e Immagine, Scienze e Tecnologia,

Lingua straniera Inglese

MOTIVAZIONE DELLA PROPOSTA E SUO VALORE FORMATIVO Espressione dei bisogni degli studenti:

 "Consapevolezza ed espressione culturali " è una competenza europea che  rinvia, tra l’altro, ai vasti processi di globalizzazione economica, linguistica,culturale in atto anche nelle più piccole realtà sociali : l'antidoto all'anomia e alla omologazione di cui è portatore questo processo è rappresentato   dall’acquisizione della consapevolezza di ciò che siamo e che permea la nostra vita:   

A) siamo eredi di un patrimonio naturale e culturale, il cui valore incommensurabile dobbiamo conoscere e  imparare a tutelare e valorizzare per consegnarlo alle prossime generazioni.   

 B) non si possono realizzare appieno le possibilità del presente senza una profonda memoria e condivisione delle radici storiche  dell’individuo, della società, dell’Europa, del pianeta. Scoprire , analizzare, riconoscere, capire le proprie radici culturali, permette a qualsiasi alunno(dall’infanzia al 2° grado)  la realizzazione di un 

 C)percorso identitario che rafforza  i suoi processi orientativi e, al tempo stesso, permette l’espressione piena  delle sue potenzialità. 

 

 

 

 

Riferimenti al quadro teorico disciplinare e processi conoscitivi presenti nel nodo concettuale - disciplinare preso a tema nell'UFA

L’analisi formativa del nodo concettuale tiene insieme in modo netto il rapporto tra natura e cultura, tra ciò che  in natura ci è consegnato come eredità  ideale e gli interventi umani che si sono succeduti  per la sopravvivenza della specie umana, sia  in  termini positivi che negativi. Della natura si devono conoscere  le  intime  ragioni e  le  regole strutturali di funzionamento; dell’intervento culturale si devono    riconoscere  le motivazioni  con cui si adopera, i materiali e  le tecniche che usa,    le  identità esperte che si fanno carico del problema,  i   segni che ha disseminato intorno a noi,  come  testimonianza di una volontà di assecondare  la natura ai bisogni dell’uomo, anche  se   non sempre secondo un disegno di sostenibilità. Profondo, sotto questo aspetto  ,   è pertanto  il rapporto tra storia e geografia; ma altrettanto importanti sono i rapporti con altre discipline, altri mondi, altri strumenti di indagine, di esplorazione,  di  trasformazione,  di  abbellimento‐  glorificazione  :  quindi  tecniche  e  tecnologie  ,  arte,  scienze, rappresentazioni cartografiche, …… 

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1  )  In  questa    esplorazione  ,  l’UF    tende  a mettere  in  luce  gli  apporti  disciplinari  al  tema  della  tutela  e  della valorizzazione del paesaggio, cercando di promuovere il processo di qualificazione ma anche di integrazione fra più prospettive /visioni del mondo e tipologie di  intervento.  Il passaggio a specifiche prospettive disciplinari si fa più cogente dalla primaria al 1° grado: è un passaggio che va segnato e segnalato da apposite attività didattiche.  

2) Gli approcci disciplinari si integrano intorno ad un  tema  comune  : ri‐conoscere nel paesaggio  circostante  gli elementi naturali e umani,  il  loro  intreccio nel  tempo,  le azioni di salvaguardia e di  tutela  intraprese o meno,  le trasformazioni  subite dal paesaggio,  in  stretta  connessione  con  le  vicissitudini  storico‐economiche del  territorio circostante, le dismissioni di quella economia e il pericolo del degrado. Infine il percorso formativo interroga luoghi e uomini sulle tracce da recuperare, sulla valorizzazione possibile, assumendo e facendo assumere agli alunni un ruolo di cittadinanza attiva. 

3)La  progettazione  prevede  per  ciascuna  disciplina  una  trattazione  specifica:  quindi  ciascuna      persegue  i  suoi traguardi formativi e i suoi obiettivi, molto spesso prevedendo  processi di apprendimento analoghi alle discipline compartecipi del progetto , con la possibilità di razionalizzare gli interventi e qualificare i tempi  . 

4)  Ciascun  insegnamento  coinvolto  segue  un  suo  percorso  culturale  e  induce  lo  sviluppo    di  competenze  ;metodologicamente tutte le discipline si ritrovano a percorrere  la strada del  metodo dell’indagine, al fine di porre gli studenti  in una situazione problematica che  li motivi ad acquisire nuove conoscenze o nuovi collegamenti tra conoscenze per risolvere problemi o quesiti. Lo studente si mette  in situazione e collaborando con  i compagni o allargando  lo  spettro delle  interrogazioni e degli  interlocutori  entra  in un percorso di autonoma e  responsabile costruzione del sapere , su un piano motivazionale ed emozionale di profondo spessore.

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Tabella 1 : la spirale del metodo di indagine

Posizione del problema: dai saperi naturali alla ricontestualizzazione delle conoscenze 

Progettazione di percorsi di ricerca e di selezione 

delle informazioni 

Raccolta di informazioni, osservazioni sul campo… Elaborazione dati. Prime 

conclusioni 

Socializzazione delle conclusioni, 

covalutazione dei risultati, produzione 

report e pubblicizzazione

Nuove soglie di attenzione e di ricerca 

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GLI APPRENDIMENTI E LE SITUAZIONI DELL’UNITÀ FORMATIVA

Sezione 2

APPRENDIMENTI E SITUAZIONI DELL’UNITÀ

Competenza attesa: L’alunno analizza  il paesaggio naturale e culturale dell’ambiente circostante nei  suoi elementi e dinamiche  fondamentali,  per  cogliere    le  trasformazioni  subìte  nel  tempo  ad  opera  di  avvenimenti  storici,  economici, naturali degli ultimi duecento anni. Approfondisce le conoscenze  relative, documentandosi tramite l’apporto di contributi esperti del territorio, per costruire una Mappa di Comunità che riorganizza i saperi disciplinari e li funzionalizza alla elaborazione di una rappresentazione cartografica i cui saperi espliciti (geografici, economici, monumentali, ecc) affiancano i saperi “taciti” sedimentati a cura delle popolazioni residenti . 

Conoscenze GEOGRAFIA Il corso del fiume Marzenego: sorgente, foce, corso, ampiezza, lunghezza, portata delle acque, esondazioni; utilizzo per pesca, agricoltura e trasporto: le carte storiche e geografiche che ne parlano…… Istituzioni che si interessano di questo fiume : scopi e mezzi Gli  ultimi  avvenimenti  che  lo  riguardano, narrati nella cronaca cittadina

Abilità Leggere e produrre di mappe e carte per diversi destinatari. Individuare i caratteri e gli elementi del corso di un fiume. Costruire la mappa concettuale che riguarda il fiume Contattare esperti e associazioni del luogo per capire le motivazioni del loro impegno alla rinascita del fiume Marzenego. −

STORIA

Il corso del fiume Marzenego a Zelarino: i mulini e la lotta per la tassa sul macinato. Lettura ed esame di documenti storici . Interpretazioni offerte da esperti e cultori del tema

Saper ricercare ,distinguere e leggere le fonti inerenti gli accadimenti studiati

Comprendere le trasformazioni originate nel paesaggio dalle innovazioni tecnologiche, tramite l’intervista ad uno storico locale. Simulare un Consiglio Comunale per decidere sulle posizioni dei mugnai rispetto alla tassa sul macinato

Tentare una spiegazione elementare del funzionamento dei mulini.   ARTE E IMMAGINE‐  Le forme dell’ambiente naturale del corso del fiume Marzenego. Le forme degli alberi, delle piante, delle coltivazioni, i colori, le texture e i principali elementi presenti nel territorio circostante. I materiali naturali dell’ambiente del territorio preso in esame: le terre, (pigmenti) le sabbie, i leganti (le resine), i pollini,le cortecce.... La documentazione fotografica del territorio, attuale, in momenti stagionali diversi; le iconografie antiche in epoche e momenti diversi, con rilevazione delle trasformazioni

Individuare le forme più caratteristiche dell’ambiente e del paesaggio del Marzenego; R Riprodurre le costruzioni dei tipici Mulini secondo la documentazione ricercata. Tradurre graficamente le forme osservate in modo corretto, rappresentando la realtà, applicando le regole del linguaggio visivo (colore, forma, volume, ecc.) e rielaborando in modo creativo la loro ricostruzione . Adottare uno dei mulini Costruire un plastico del fiume Marzenego con recupero documentaristico delle costruzioni tipiche che sorgevano lungo il fiume: usare modelli tridimensionali da inserire nella mappa di comunità.

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indotte dall’intervento dell’uomo.

LINGUA STRANIERA

Vocabolario specifico del fiume

Fiumi e mulini ad acqua nel sud della Gran Bretagna : ieri ed oggi . Esempi di nuove destinazioni d’uso

 

Ri-conoscere il paesaggio fluviale della Gran Bretagna Osservare le parole studiate nei contesti d’uso e rilevare le eventuali

variazioni di significato.  Confrontare la situazione dei mulini inglesi con recenti illustrazioni e dipinti (Constable), riconoscendone somiglianze e differenze Comporre brevi frasi in lingua straniera per redigere un depliant

pubblicitario sui nuovi “mulini” Organizzare un semplice discorso orale sul tema

SCIENZE E TECNOLOGIA Le specie animali e vegetali più comuni nell’ambiente rurale che fiancheggia il fiume Marzenego

La biodiversità come indicatore dello stato di un ambiente

Le possibili catene alimentari

La coltivazione del suolo e l’evoluzione delle modalità per realizzarla, con particolare riferimento all’aratura e alla fertilizzazione.

Il cambiamento del paesaggio come conseguenza del rapporto uomo-ambiente

L’acqua come risorsa da proteggere dall’inquinamento

La solubilità dei sali in acqua come possibile causa di inquinamento

Osservare gli elementi che caratterizzano un dato paesaggio Rilevare relazioni tra componenti biotici e abiotici in un dato sistema ambientale e rappresentarle con semplici schemi. Analizzare relazioni tra uomo e ambiente in modo diacronico per interpretare le trasformazioni del paesaggio Documentarsi con foto e dati d’epoca Realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua Descrivere le attività di ricerca in testi scritti: tenere un diario di bordo Utilizzare il PC per acquisire informazioni o per produrre documentazione

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Atteggiamenti/comportamenti ovvero i modi di porsi dell’allievo, oggetto di osservazione: L’esperienza vissuta coinvolge l’allievo sul piano emozionale e rinforza le padronanze acquisite in modo tale che essa diventi una sensibilizzazione permanente in vista di futuri impegni a livello di cittadinanza attiva con assunzioni di comportamenti autonomi e responsabili. L’esperienza sarà corroborata da attività di gruppo cooperativo e collaborativo. −

Prodotto atteso alla fine dell’unità di apprendimento Esso si realizza tramite un COMPITO AUTENTICO INTEGRATO , consistente nella costruzione ex novo di una MAPPA DI COMUNITA’, che riorganizza i saperi disciplinari e li funzionalizza alla elaborazione di una mappa i cui saperi rappresentati non sono solo quelli tradizionalmente espliciti (geografici, economici, monumentali, ecc). Ogni disciplina, comunque, oltre questo compito autentico complessivo realizza elaborati /prodotti specifici, in cui sono rappresentate le competenze mobilitate (cfr. processi agentivo- operativi e sez.4) dalle conoscenze/abilità esercitate.

LE COMPONENTI DELLA COMPETENZA ATTESA

La componente COGNITIVA (sapere, conoscere)

Processi conoscitivi (presenti nei nuclei concettuali)  

a)   trarre informazioni di base, di tipo storico e tecnologico, geografico e scientifico   da quanto si vede, si tocca, si ascolta, partendo da informazioni  strutturali di base 

b) comprendere i motivi del degrado (se evidente) di un territorio o di un’opera  e di un suo possibile recupero 

c) “narrare”la  storia e le trasformazioni di un paesaggio a partire dalle carte tematiche storiche e attuali che si riesce a reperire o da contatti con documenti ed esperti 

d)  tenere diari di bordo delle attività di osservazione e di tutela intraprese 

La componente OPERATIVO-AGENTIVA (fare per uno scopo)

Processi operativo-agentivi a) elaborare il progetto di un poster , un plastico, 

una Photo Story  del tratto del Marzenego che interessa Zelarino sulla base delle informazioni di base apprese; anche  un dèpliant pubblicitario per l’illustrazione di itinerari turistici in Inghilterra 

b) organizzare un archivio ragionato dei materiali raccolti nelle visite in loco 

c) imparare ad usare Cmap per elaborare mappe concettuali integrate da immagini e documenti 

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La componente META-COGNITIVA (riflettere, comprendere, prevedere)

Processi meta-cognitivi a)   ripercorrere la manifattura dell’opera d’arte(pittorica, architettonica, scultorea che sia),  il processo  tecnologico applicato, le pratiche colturali introdotte, tramite la storia dei materiali, dei progetti, delle attività lavorative messe in piedi, costruendo, se necessario, anche delle copie(plastici, ad esempio) 

b) spiegarne le modifiche e trasformazioni rispetto al passato, motivate da quali eventi o fenomeni o fatti, rinvenibili tramite la lettura di determinati documenti 

c) ricostruire fatti e avvenimenti che implicano  trapassi e trasformazioni nelle  tradizioni e nelle situazioni 

La componente INTERATTIVO-RELAZIONALE (interagire Processi interattivo-relazionali

a) entrare in contatto con  istituzioni , enti, associazioni per poter definire un patto di collaborazione per la tutela continua e la valorizzazione dei “giacimenti”  culturali  (interviste,  patti associativi….) 

b) adottare pratiche partecipative ( adotta un monumento o un’opera d’arte o una parte di territorio….) 

c) simulare decisioni , negoziazioni, dibattiti che  preparano gli alunni alla cittadinanza attiva (Consiglio Comunale dei Ragazzi….) 

Situazioni di realtà e autentiche per mobilitare le competenze Situazioni sociali :

Contatti/confronti con esperti e istituzioni locali per attingere informazioni aggiornate sulla riqualificazione degli ambienti fluviali

Situazioni personali: Ricerca di fonti autentiche per ricostruire alcuni passaggi storici Escursioni in loco per osservare /fotografare/ reperire materiali Attività sperimentali di scienze

Situazioni generali Ricerca sul web per situazioni similari ma in paesi europei (anche tramite un contatto E-twinning)

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OSSERVAZIONE, VERIFICA, VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

sezione 3

VERIFICA E VALUTAZIONE

Prove di realtà Non sono state in questa sede laboratoriale esplicitamente presentate.

Compito autentico . di prestazione COMPETENZA  ATTESA  :  Il  gruppo  di  alunni  interessato potenzia  e  integra    i  risultati  delle  conoscenze  e  abilità assimilate  nel  corso  delle  attività  e  le  potenzia    ,  ideando  una mappa  di  comunità      in  collaborazione  con  esperti    e popolazione del luogo, anche tramite un censimento selettivo di  saperi comunitari,  che appartengono alla memoria anche solo orale della popolazione.

Osservazione atteggiamenti/comportamenti

Criteri di ponderazione della valutazione

Indicatori di valutazione della competenza:

STRUMENTI: Matrice valutativa della competenza condivisa (cfr allegato) Altri strumenti condivisi per (indicare quali): − osservare i modi di porsi dell’allievo… − promuovere/osservare auto-valutazione e auto-

regolazione…

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ARTICOLAZIONE DELL’UNITÀ E NOTE METODOLOGICO-DIDATTICHE

sezione 4

ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE STORIA E GEOGRAFIA

Momenti salienti dell’unità (in breve)

Note metodologico-didattiche (in breve)

Posizione del problema :Che cosa sai del fiume Marzenego ? Appartiene al “patrimonio” naturale del tuo territorio : ha subito trasformazioni nel tempo? Di che tipo? Ad opera di chi? Per quale motivo? Racconta, esponi, illustra quello che sai o che hai saputo.... distinguendo ciò che è successo negli ultimi 20 anni e ciò che è successo prima, andando indietro fino al 1815….

Raccogliamo le notizie in una prima mappa cognitiva : riscontro dei “buchi” nell’informazione.

Dove cerchiamo notizie? Come?

Divisione in gruppi di lavoro.

Si fa una prima mappatura delle conoscenze possedute e si avvia il lavoro di ristrutturazione della mappa relativamente alle conoscenze sulla parola chiave “patrimonio culturale e naturale” applicata poi al fiume Marzenego da cui ha inizio la UF.

Progettare i percorsi di ricerca, dopo aver individuato i punti salienti non noti: Ricerca sul web di dati geografici sul fiume Marzenego. Ricerca in Comune di carte geografiche o piante della città e del suo fiume appartenenti a più date storiche. Passeggiata lungo il tratto del fiume che lambisce Zelarino con quaderno degli appunti e macchine fotografiche per verificare le conoscenze possedute e riscontrare gli scostamenti. Confronto con esperti sui “valori” che fanno del Marzenego un patrimonio da tutelare.

. Riconoscimento dei valori impliciti nella descrizione geografica : economici, antropologici, storici attraverso un momento di incontro, confronto e interpello di esperti e amministratori... ….dopo aver costruito una traccia di intervista con enucleazione dei punti –chiave su cui far vertere il confronto

  Schedatura dei dati raccolti nelle diverse occasioni e classificazione secondo più categorie

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Elaborazione e analisi critica dei dati raccolti. Comparazione e integrazione ulteriore dei dati Lavoro integrato geografia/storia Interrogazione di alcune fonti storiche (descrizioni, carte storiche, documenti che chiariscano il ruolo del fiume in un contesto territoriale e caratterizzato dal punto di vista economico) Ipotizzare il trasferimento della nuova mappa cognitiva in una comunicazione illustrata solo informativa (poster) per una categoria specifica di destinatari: i visitatori del parco fluviale del Marzenego.

Visualizzazione dell’appreso. Traduzione degli arricchimenti informativi in un poster, arricchito da foto e disegni, da collocare lungo la passeggiata del fiume, privilegiando i dati storico-economico-antropologici…… Qui può essere somministrata una prova di realtà ( test a scelta multipla)

Riflessione e ricostruzione del percorso effettuato: Ogni ragazzo intervista i suoi nonni e produce una narrazione , da cui risulti il rapporto degli uomini con il fiume , secondo diversi punti di vista : il pescatore, il mugnaio, la lavandaia, il traghettatore, l’operatore delle chiuse….. o secondo eventi diversi (durante la 1^ guerra mondiale, la 2^ guerra mondiale, il dopoguerra, l’alluvione…..), in modo da poter legare il fiume anche a simboli, valori, ricordi che costruiscono e cementano una comunità.

E’ l'operazione necessaria a verificare che l'alunno sia in grado di ricostruire il percorso compiuto ed essere consapevole delle strategie cognitive messe in atto, anche guardando all'attività da un altro punto di vista. Valutazione sull’andamento del lavoro di gruppo , con schede di autovalutazione Questa tappa ha lo scopo di aiutare a ricostruire il percorso di apprendimento compiuto, a riconoscere le difficoltà incontrate e ad essere consapevole delle strategie cognitive messe in atto.

Socializzazione dei risultati raggiunti e applicazioni del percorso cognitivo ad altri casi emblematici nel panorama europeo L’insegnante chiede di ricercare sul web casi simili al fiume Marzenego in Italia, in Europa, nel mondo, elaborando una tabella a doppia entrata e limitandosi ad alcuni elementi chiave : portata, percorso, navigabilità, uso storico, istituzioni che se ne occupano…….. Segnalare le somiglianze e le diversità nei paesaggi italiani e stranieri presi ad esempio come paesaggi caratterizzati dalla presenza del fiume, isolando alcuni elementi significativi all’interno di un discorso sulla sostenibilità di un paesaggio con fiume.

In questa tappa si cercherà di attivare processi di generalizzazione e di riorganizzazione e allargamento dei saperi con la produzione di una nuova mappa cognitiva e di nuove piste di lavoro. Attraverso situazioni di problem solving o di simulazione lo studente viene aiutato a maturare la consapevolezza di saper padroneggiare l’insieme delle competenze acquisite e di sapersi muovere nello schema.

Co-valutazione dei risultati Svolgimento di un compito autentico integrato di prestazione*** I

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ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

SCIENZE E TECNOLOGIA Momenti salienti dell’unità (in breve)

Note metodologico-didattiche (in breve)

Presa di coscienza del problema In occasione di una escursione naturalistica sulle rive del Marzenego viene posto il problema che avvia l’indagine con una domanda cruciale: “Come erano questi luoghi 100 anni fa?” In aula si apre una discussione guidata e si decide di focalizzare l’attenzione su tre aspetti caratterizzanti il paesaggio : il corso d’acqua, la sua utilità e le sue caratteristiche (portata, temperatura, trasparenza, sostanze disciolte) ; il terreno circostante con relativa flora e fauna (quali animali, di cosa si nutrono); le modalità di utilizzazione del suolo da parte dell’uomo con particolare attenzione al mondo agricolo (come erano i campi, chi li lavorava, con quali mezzi, come erano le case rurali).

Vengono formati i gruppi che lavoreranno in parallelo.

Le decisioni vengono prese con brainstorming seguito da discussione guidata. Queste tecniche pongono ti gli allievi in situazione di ricerca, attivano i saperi naturali di ciascuno e stimolano i processi di ricontestualizzazione delle conoscenze e della abilità. La prospettiva del lavoro in piccoli gruppi genera aspettative e suscita motivazioni.

Progettazione Pianificazione delle attività da svolgere Ricerca nel web di informazioni preliminari Preparazione di griglie di osservazione o questionari in caso di interviste

. Si usa il metodo dell’inquiry che pone gli allievi in situazione di apprendimento attivo . Abitua a cercare e selezionare le informazioni, ad analizzare e incrociare dati per rispondere alle domande chiave.

Raccolta di informazioni, elaborazione e analisi critica Interviste, Lettura di documenti, Attività sperimentali Osservazioni sul campo . Produzione di comparazioni e di inferenze considerando la campagna prima dell’introduzione delle macchine agricole (le dimensioni dei campi, la vita nella casa rurale, la distanze delle cascine dai centri abitati, in ragione anche della biodiversità dell’ambiente).

Produzione di elaborati di gruppo

L’analisi, la comparazione e l’integrazione dei dati attivano processi di transfer di vario tipo. Anche il trasferimento di dati da un contesto laboratoriale ad uno ambientale, il passaggio dal macro al microscopico si realizzano tramite transfer analogici che portano ad una prima generalizzazione. In questa fase potrebbe essere efficace l’uso di un diario di bordo per aumentare l’autostima dell’allievo ed anche per cogliere “il farsi” della competenza.

Socializzazione delle conclusioni di ciascun gruppo e sintesi Costruzione del concetto di sistema ambientale e sua rappresentazione come insieme di componenti e relazioni Produzione di schemi che evidenziano la vulnerabilità dei sistemi ambientali. Discussione per l’identificazione dei punti di debolezza. Ad

In questa fase la socializzazione delle conclusioni attiva processi di generalizzazione e di riorganizzazione dei saperi con la produzione di una nuova mappa cognitiva. La fase ha grande importanza perché consente di cogliere gli aspetti affettivi collegati alla personalizzazione degli apprendimenti Infatti, dalla modalità di esposizione e di stesura del testo

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esempio, la perdita di varietà di organismi viventi comporta un danno ecologico, (perché comporta un degrado della funzionalità degli ecosistemi) e culturale (perché si perdono conoscenze e tradizioni umane legate alla biodiversità).

Produzione di un breve testo argomentativo a supporto dell’idea che è necessario contrastare l’attuale tendenza al degrado dell’ambiente esaminato .

argomentativo si può evincere il coinvolgimento dell’allievo

Svolgimento di un compito autentico di prestazione*** centrato sul tema “L’evoluzione del territorio” Il compito consiste nella produzione di una Photo Story, con fotografie e commenti didascalici prodotti dagli studenti, finalizzata alla comparazione diacronica di alcuni aspetti costitutivi del paesaggio per descrivere i cambiamenti avvenuti nel tempo e la minaccia di degrado del patrimonio naturale e culturale del territorio. I commenti vengono preparati individualmente e selezionati da una giuria di studenti

L’allievo manifesta la propria competenza nel riproporre quanto appreso con un’ottica predittiva e nell’assumere atteggiamenti responsabili

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ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

LINGUA STRANIERA INGLESE Momenti salienti dell’unità (in breve)

Note metodologico-didattiche (in breve)

Fase del riscontro dei saperi naturali: Che cosa sai? Esame degli oggetti proposti dal docente; raccolta di informazioni da varie fonti (libri, web …) Cosa conosci della Gran Bretagna ? Dove si trova ? Ricorso al Cooperative Learning

Nell’avvio del compito, il ricorso ai saperi naturali, stimola i processi di attivazione di conoscenze / discriminazione / confronto tra il noto e le corrispondenze nel passato. Brainstorming - Jigsaw Il lavoro cooperativo promuove lo spirito di condivisione, risoluzione dei conflitti, volontà di partecipazione comune, responsabilità e autonomia. Gli allievi assumeranno l’attribuzione dei compiti secondo le regole peculiari della tecnica

Raccolta delle informazioni

Breve lettura di approfondimento da vari tipi di testo (descrittivi, narrativi), sia in lingua madre che in italiano. Gli alunni riferiscono oralmente le informazioni, secondo un dato ordine (ad esempio con WH questions )

. Le letture attivano processi di comprensione, di selezione delle informazioni, di organizzazione del discorso. Nel riferire oralmente (anche in L2) si dà spazio ai processi tipici dell’oralità e quella della ricostruzione ed organizzazione logica dello strumento linguistico

Trasformare le informazioni relative alla storia, alla descrizione geografica e alla rappresentazione pittorica dei mulini in una Photo Story mediante l ’utilizzo di foto e/o disegni e con brevi didascalie in lingua inglese. Possibili integrazioni con scienze, geografia ed arte

Lavoro integrato geografia / scienze / arte Costruzione e visualizzazione dell’appreso

Costruzione di un’intervista rivolta a bambini nativi della Gran Bretagna. Ogni gruppo prenderà in considerazione uno dei mulini scelti e produrrà l’intervista da proporre poi ad altri studenti mediante scambio e-twinning.

E' l'operazione necessaria a verificare che l'alunno sia in grado di ricostruire il percorso compiuto ed essere consapevole delle strategie cognitive messe in atto, anche guardando all'attività da un altro punto di vista. Valutazione sull’andamento dei gruppi

Socializzazione dei risultati raggiunti e loro generalizzazione: In questa fase le conoscenze e le abilità apprese possono essere applicate anche al di fuori dell’ambiente di lingua straniera: per esempio traducendo in inglese il poster elaborato da Storia e geografia e producendo un minidizionario italiano-inglese sul campo semantico preso in esame.

l prodotto (poster e traduzione delle informazioni chiave) contribuirà ad abbattere le barriere tra discipline anche in modo operativo. Svolgimento di un compito autentico integrato di prestazione***

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ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO DIDATTICO E MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

ARTE E IMMAGINE Momenti salienti dell’unità (in breve)

Note metodologico-didattiche (in breve)

Fase del riscontro dei saperi naturali Come immagini il corso del fiume Marzenego che appartiene al “patrimonio” naturale del tuo territorio? Disegnalo e confrontalo con i compagni Disegna qualcosa che conosci della flora e fauna che lo circonda. Hai mai fatto qualche fotografia del fiume o ne hai in casa? Portale a scuola per discuterle in classe

Discussione guidata per:

la ricostruzione dell’Immaginario collettivo del percorso del fiume

il recupero della memoria individuale e sociale (in famiglia) del territorio-fiume

Raccolta di dati e informazioni Durante la passeggiata lungo il tratto del fiume, cerchiamo di far comprendere che l'ambiente in cui vivono è “la loro finestra” da cui trarre le osservazioni, le informazioni e i messaggi visivi che serviranno in un secondo momento, per sviluppare competenze espressive del territorio. Per documentare l’uscita e avere dei riscontri visivi una volta rientrati in aula, invitiamo gli alunni a utilizzare: - la macchina fotografica digitale per scaricare e utilizzare le immagini nel computer e/o nella LIM; - il blocco notes per fare gli schizzi delle forme degli elementi naturali incontrati e per rilevare i colori con i pastelli a cera. -le vaschettine e i sacchettini che avremo fatto portare per riporre foglie, erbe, rametti, fiori, pezzetti di corteccia, sassi, semi, muschi, licheni, terre... che saranno utili per investigare per bene l’ambiente.

Tornati a scuola, supportiamo gli alunni nell’ analizzare tutti i materiali raccolti per comprenderne bene la forma, il colore, la texture, con la tecnica del frottage, e ricavare dalle osservazioni e dalla ricerca nel web, le varie tipologie di flora incontrata.

Uso del metodo della ricerca nel far riconoscere, selezionare, raccogliere materiali e osservazioni utili successivamente per il compito esperto della ricostruzione della mappa di comunità. Si attua un processo di riorganizzazione dei dati raccolti, in

modo funzionale alle caratteristiche disciplinari e alla comunicazione che si vuole sviluppare.

Valutazione sull’andamento dei gruppi e delle relazioni e interazioni tra alunni.

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Progettare l’utilizzo dei dati raccolti

Tutte le informazioni raccolte e i materiali ed i colori rilevati verranno successivamente utilizzati per la realizzazione di un plastico del paesaggio fluviale del Marzenego, che così sarà più realistico; anche le texture rilevate da cortecce e rami o da sassi e muri, combinate con quelle delle foglie,

serviranno per realizzare la composizione (Attraverso l’osservazione delle rilevazioni fotografiche fatte durante l’uscita, invitiamo gli alunni a individuare le texture naturali del paesaggio, cioè quelle particolari conformazioni del territorio che danno origine a strutture riconoscibili del fiume, del terreno, dei campi, delle siepi, dei gruppi di alberi, delle coltivazioni, dei profili riscontrati all’orizzonte, delle strade, delle case, dei mulini... Con pennarelli o colori a matita, facciamo riprodurre tali texture attraverso segni, linee, punti, trattini che ne ricostruiscono le trame, da inserire nella ricostruzione del plastico del fiume che verrà realizzato. Aiutandosi con foto storiche dei mulini, chiediamo di ricostruirli utilizzando materiali poveri, di riciclo, scatoloni, cartoni...in cui inserire colori e texture simili a quelli reali).

Si attua un processo di riorganizzazione dei dati raccolti, in modo funzionale alle caratteristiche disciplinari e alla comunicazione che si vuole sviluppare.

Valutazione sull’andamento dei gruppi e delle relazioni e interazioni tra alunni.

Socializzazione dei risultati e loro generalizzazione Supportiamo gli allievi nel confronto tra le foto storiche raccolte a casa o nel web con la rilevazione fatta sul campo, e ricostruire il processo di trasformazione dell’ambiente fluviale. Nella ricostruzione del plastico chiediamo di utilizzare in modo creativo, il più possibile terre, pigmenti minerali e vegetali (bacche, pollini..) del proprio ambiente mischiati a collanti naturali (uova, miele, farina, resine …), nonché trasformare muschi, cortecce e rametti in elementi della mappa di comunità. Saranno utili le informazioni e suggerimenti dati da persone terze del posto che possono aver suggerito com’era l’ambiente nel tempo.

Confronto con esperti e popolazione del luogo che possono dare suggerimenti per la costruzione del plastico. Metodo della ricerca. Lavoro di Cooperative Learning Co-valutazione dei risultati

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INSEGNARE E APPRENDERE PER COMPETENZE DAL CURRICOLO ALLA CERTIFICAZIONE Seminario di studi e formazione Università-Scuola 6 e 17 ottobre 2015

III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO)

PROGETTAZIONE DI UNITÀ FORMATIVE DI APPRENDIMENTO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TRASVERSALI   

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LABORATORIO RED (Ricerca Educativa e Didattica) Centro Internazionale di Studi di Ricerca Educativa e Formazione Avanzata (CISRE). Università Ca’ Foscari di Venezia

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BILANCIO DELL’ESPERIENZA

sezione 5

RIFLESSIONI SULL’ESPERIENZA E SUA FORZA GENERATIVA

− Imprevisti positivi e loro utilizzo anche possibile

− Criticità e loro risoluzione

− Condizioni di trasferibilità

− Altro…

 

 

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III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO)

PROGETTAZIONE DI UNITÀ FORMATIVE DI APPRENDIMENTO PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE TRASVERSALI   

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Allegati

STRUMENTI VALUTATIVI DELL’UA

[la sezione raccoglie strumenti di valutazione e di rilevazione salienti]

Matrice di valutazione della competenza (per i criteri di costruzione dello strumento si veda il format per le matrici valutative nel sito tematico dedicato Progetto matrici per valutare)

REPERTORIO DI ATTIVITÀ

ATTIVITÀ DAL REPERTORIO DELL’UA [la sezione raccoglie le esperienze salienti]

Attività

……………………………………….. Presentazione  

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III SESSIONE – ATTIVITÀ DI LABORATORIO (CONDOTTE DA COMPONENTI E RICERCATORI DEL LABORATORIO)

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