ANALISI CITOMORFOLOGICA DI CARCINOMA MIDOLLARE DELLA TIROIDE: revisione di tredici casi
Un’inaspettata causa di compressione midollare
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Un’inaspettata causa di compressione midollare
AIFDr. Maria Angela
Caiazzo
Università degli studi di Napoli “Federico II” Dipartimento di Pediatria
CASI CLINICI DEL MERCOLEDÌScuola di Specializzazione in Pediatria
Napoli 09 Gennaio 2012
TUTORDott. Giovanni ZanottaDott.ssa Maria Capasso
ANAMNESI• PERSONALE: PERSONALE: non contributoria• PATOLOGICA PROSSIMA: PATOLOGICA PROSSIMA: a gennaio 2012,
insorgenza improvvisa di zoppia all’arto inferiore sinistro
Nel sospetto di coxite paracetamolo per os peggioramento della sintomatologia
Vittorio Matteo, 20 mesi
approfondimento diagnostico
RX bacino: a sinistra, lieve aumento dell’angolo di inclinazione del tetto acetabolico e lieve ipoplasia del nucleo epifisario prossimale del
femore che è tuttavia in sede.
Ecografia anca: sottile falda fluida a livello intrarticolare a sinistra. Assenza di lesioni muscolo-tendinee
Ricovero ospedaliero: insorgenza progressiva di paraparesi e globo vescicale da 24 ore
RM encefalo e midollo
Febbraio 2012
Aprile 2012
RM encefalo e midollo: voluminoso processo espansivo retroperitoneale che invade lo speco
vertebrale da D11 a tutto il sacro
Ricovero urgenteRicovero urgentein NEUROCHIRURGIAin NEUROCHIRURGIA
ALL’INGRESSO in neurochirurgia…Peso 14 kg (>95°pc); Lunghezza 90 cm (>95° pc); P/A 75°pc.
Condizioni generali mediocri. Facies sofferente. Colorito roseo-pallido. Assenza di emorragie cutanee e mucose. Attività cardiorespiratiora regolare. Nulla di patologico al torace. Addome globoso. Massa palpabile in ipogastrio, dura e mal delimitabile. Arto inferiore sinistro plegico. Arto inferiore destro gravemente paretico. Globo vescicale.
Laminotomia decompressiva da D11 al sacro + Biopsia tumorale. Asportazione sospesa per instabilità cardiorespiratoria
RMN spinale: esiti di intervento di decompressione midollare con laminotomia da D11 al sacro. Voluminosa lesione espansiva del retroperitoneo che bilateralmente invade il canale vertebrale ai suddetti livelli, dislocando posteriormente e comprimendo appena il cono midollare e comprimendo evidentemene il cul di sacco. Si associa inoltre interessamento di alcuni soma (D12, L1, L3; L4)Impregnazione leptomeningea caudale del midollo (stasi venosa?)
TC torace e addome: accentuazione della trama più evidente in apicale dx. Bilateralmente a sede sub pleurica, alcune nodulazioni subcentimetriche (diam max 5mm) al segmento antero-basale del lobo inf . A sede sottombelicale retro peritoneale mediano, paramendiano sn, voluminosa massa di diam max 6 x 6 cm, disomogeneamente ipodensa, parzialmente settata, con aree colliquative contestuali frammiste a zone di tenue incremento densitometrico dopo mdc ev. Tale lesione che si estende infero posteriormente fino alle vertebre lombari, destruendole con invasione del canale vertebrale, lateralizza e comprime a destra l’ampolla rettale mentre anteriormente disloca e comprime i vasi iliaci soprattutto a sn; grossolana trombosi della vena cava inferiore, fino alla biforcazione. Ectasia pielica a sn, il resto nella norma.
Segni di riconoscimento della sindrome da compressione midollare
Dolore al rachideRiduzione della forza e del tono muscolare, specie
se in maniera asimmetricaRiduzione dei riflessi osteo-tendineiPresenza di deficit sensitivo (di difficile riscontro
nel lattante)Disfunzione vescicaleDisfunzione intestinaleAlterazioni posturali della colonna vertebrale
Nel lattante, specie nei primi tre mesi di vita, prevalenza di IPOTONIA, IRRITABILITA’ e DISFUNZIONI SFINTERICHE quali
segni di riconoscimento della sindrome.
Hesketh E et al, Acta Paed 1998; 87:452-4
Diagnosi differenzialePatologia Oncologica:•Tumori con compressione intradurale
- Ependimoma- Gliomi di basso grado (ganglioglioma, astrocitoma pilocitico, oligodendroglioma)- Metastasi midollari da tumore cerebrale
•Tumori ad invasione intracanalare con compressione extradurale- Neuroblastoma- Sarcoma di Ewing/PNET - Rabdomiosarcoma- Teratoma maligno- Linfomi- Istiocitosi
Patologia Non Oncologica:- Sindrome di Guillain-Barrè- Malformazioni (Es. Chiari tipo I, anomalie vertebrali)- Ematoma epidurale o subdurale- Cisti aracnoidea- Spondilite tubercolare- Acondroplasia
Terapia
• Chemioterapia • Neurochirurgia, in caso di evoluzione rapida dei
sintomi neurologici o di paraparesi: – Laminotomia (prognosi migliore)– Laminectomia (in caso di coinvolgimento vertebrale)
• RT
Non c’è una linea guida del tutto chiara circa il trattamento della
compressione midollare da tumore
Angelini P et al, Pediatr Blood Cancer 2011
Fattori prognostici negativi• Grado di disfunzione motoria alla diagnosi• Età alla diagnosi < 2 anni• Intervallo intercorso tra l’esordio clinico e la
diagnosi
• Deficit neurologico motorio • Disfunzioni sfinteriche (vescicali, intestinali)• Patologia ortopedica (cifosi, scoliosi)
Sequele a lungo termine
Angelini P et al, Pediatr Blood Cancer 2011
A cosa avreste pensato?
Tornando a Vittorio…. LDH: 3189 UI/L
Acido Vanilmandelico/Creatininuria: nella norma
Acido Omovanillico/Creatininuria: nella norma
α Fetoproteina: 28921 IU/ml
β hCG: 0.5 mUI/ml
Esame istologico:tumore a cellule germinali maligno tipo “yolk sac tumor”
Scintigrafia ossea con Tc 99: iperaccumulo del radio farmaco a livello del rachide dorso-lombare da D11 a L5 ed a livello del sacro. Ai restanti distretti, non si evidenziano aree di patologico iperaccumulo del radiofarmaco
TCG
STADIAZIONE
Protocollo TCGM AIEOP 2004(cisPlatinoEtoposideBleomicina x4 ogni 21gg)
Rivalutazione intermedia dopo i primi 2 PEB e a termine del protocollo
Applicazione di corsetto Milwaukee e valutazione fisiatricamobilizzazione sicura del paziente fino alla stabilizzazione
Terapia con eparina LMW sctrombosi cavale inferiore
Terapia
Follow up: rivalutazione dopo 2 PEBRMN spinale con e senza mdc (12.06.12): nettamente ridotta la lesione espansiva del retroperitoneo. “Libero” il canale nel tratto lombare, con piccolo residuo a sede sacrale e ai forami di coniugazione sacrali di sinistra. Ancora evidente l’alterazione di segnale dei soma D12 L1 che mostra anche riduzione in altezza., L3 e L4 e dei metameri sacrali ma di minore entità. Impregnazione leptomeningea caudale del midollo.
TC torace-addome (06.06.12): alcuni linfonodi iperplasici ascellari bilateralmente. Assenti aree con valori densitometrici a significato patologico nel parenchima polmonare. Massa disomogenea di circa 5x3 cm, a contenuto prevalentemente liquido corpus colato, con setti interni, adesa ala sacrale sinistra (che mostra una modesta alterazione strutturale) ed all’ala iliaca omolaterale. Infarcimento del grasso mesenteriale contiguo e limitato ispessimento della fascia latero-conale di sinistra. Linfonodo iperplasico di circa 2 cm di diam, in inguinale destra.
α Fetoproteina: 2448 IU/ml
Rivalutazione dopo 4 cicli PEB
Inoperabilità
Prosecuzione chemioterapia
Follow up terapeutico
IfosfamideCarboplatinoEtoposide x3 ogni 21gg
Mobilizzazione e raccolta HSC
Megaterapia con ThiotepaCiclofosfamide HD
Auto-TMO
TAKE HOME MESSAGES Esecuzione di un accurato esame neurologico
in tutti i pazienti Fondamentale diagnosi precoce della sindrome
da compressione midollare Indagine diagnostica obbligatoria: RMN
midollo! In caso di paralisi flaccida recente o rapido
deterioramento neurologico: decompressione entro 24 ore!!
Più frequente causa di compressione midollare: NBL
YST: causa rarissima di compressione midollare
Angio-TC addome ( 04.09.12): A carico dello scavo pelvico di sinistra, anteriormente al metamero lombare di L5 si apprezza la presenza di formazione espansiva , con valori sensitometrici di tipo semisolido ma con prevalente componente colliquativa che misura diametro di 24.9x25.2x29.7 mm, apparentemente adeso al versante anteriore del soma di L5 e dei primi metameri sacrali, nonché sul versante mediale dell’ala iliaca. La formazione descritta appare inoltre adesa al muscolo piriforme e otturatore interno di sinistra. Appare conservato il piano di clivaggio con la fascia pararettale e con la porzione distale del sigma. La fase arteriosa ha mostrato regolare decorso, calibro e opacizzazione dell’arteria iliaca di sinistra. La vena iliaca omolaterale appare pressocchè interamente inglobata nella formazione descritta, con costante difetto endoluminale che si estende cranialmente per 31.1mm a partire da un piano trasverso passante immediatamente al disotto della confluenza con la vena iliaca contro laterale.
Alterato aspetto morfo-strutturale a carico del primo metamero sacrale sull’emilato sinistro per verosimile aree di rimaneggiamento osseo