UNI 7131-2013

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E01049470 DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione LPG plants for domestic use not fed by a distribution network Design, installation, service and maintenance Impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione La norma stabilisce i criteri per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione, ivi compresa l'installazione e la sostituzione di bombole di GPL impiegate presso le utenze servite. Detti impianti possono essere alimentati da una singola bombola di GPL, da più bombole di GPL fra loro collegate, o da un deposito di GPL per uso domestico. SOMMARIO CIG - Comitato Italiano Gas ORGANO COMPETENTE CO-AUTORE E01049470 codice progetto: © UNI - Milano. Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.

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E01049470DATI DI COPERTINA E PREMESSA DEL PROGETTO

Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione

LPG plants for domestic use not fed by a distribution network

Design, installation, service and maintenance

Impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione

La norma stabilisce i criteri per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degliimpianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione, ivi compresal'installazione e la sostituzione di bombole di GPL impiegate presso le utenze servite. Detti impiantipossono essere alimentati da una singola bombola di GPL, da più bombole di GPL fra loro collegate,o da un deposito di GPL per uso domestico.

SOMMARIO

CIG - Comitato Italiano GasORGANOCOMPETENTE

CO-AUTORE

E01049470codice progetto:© UNI - Milano. Riproduzione vietata.Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzoqualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto di UNI.

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RELAZIONIINTERN.LI

La presente norma sostituisce la UNI 7131:1999.RELAZIONINAZIONALI

Rispetto all'edizione precedente sono stati aggiornati i riferimenti normativi, è stato effettuatol'allineamento alla UNI 7128, UNI 7129, UNI 7140 ed è stata aggiornata rispetto disposizionidell'Autorità per l'energia elettrica e il gas.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dell'ente federato all'UNI@CIG - ComitatoItaliano Gas@@La Commissione Centrale Tecnica dell'UNI ha dato la sua approvazione il giorno mese anno. @@

PREMESSA

Questo testo NON è una norma UNI, ma è un progetto di norma sottoposto alla fase di inchiesta pubblica, da utilizzare solo edesclusivamente per fini informativi e per la formulazione di commenti. Il processo di elaborazione delle norme UNI prevede che iprogetti vengano sottoposti all'inchiesta pubblica per raccogliere i commenti degli operatori: la norma UNI definitiva potrebbequindi presentare differenze -anche sostanziali- rispetto al documento messo in inchiesta.

Questo documento perde qualsiasi valore al termine dell'inchiesta pubblica, cioè il:

UNI non è responsabile delle conseguenze che possono derivare dall'uso improprio del testo dei progetti in inchiesta pubblica.

06-07-13

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1 Scopo e campo di applicazione La presente norma stabilisce i criteri per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti a GPL per uso domestico e similare non alimentati da rete di distribuzione, ivi compresa l'installazione e la sostituzione di bombole di GPL impiegate presso le utenze servite. Detti impianti possono essere alimentati da una singola bombola di GPL, da più bombole di GPL fra loro collegate o da un deposito di GPL per uso domestico. La presente norma si applica:

a) all'installazione o al rifacimento di impianti a GPL per uso domestico e similare o di parte di essi; La parte di impianto compresa tra la valvola di intercettazione generale posta in uscita da un deposito per uso domestico ed il punto di inizio dell'impianto interno è trattata nelle UNI 9860, UNI 8827 e UNI 9036.

b) all'installazione di apparecchi utilizzatori di singola portata termica nominale Qn 35 kW; Per l'installazione di apparecchi utilizzatori aventi portata termica nominale Qn ≥ 35 kW, nonché per la ventilazione dei locali e l’evacuazione dei prodotti della combustione relativi a detti apparecchi, si rimanda alle specifiche norme applicabili.

c) alla ventilazione dei locali in cui gli apparecchi utilizzatori sono installati; d) all’evacuazione dei prodotti della combustione provenienti dagli apparecchi utilizzatori; e) alla prima installazione e alla sostituzione di bombole di GPL singole; f) alla prima installazione e alla sostituzione di bombole di GPL fra loro collegate aventi

capacità complessiva non maggiore di 75 kg; g) ai gruppi di regolazione per bombole fra loro collegate e per serbatoi.

2 Riferimenti normativi

La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti).

UNI 7128 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da reti di

distribuzione -Termini e definizioni UNI 7129 (tutte le parti) Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione - Progettazione e installazione UNI 7140 Apparecchi a gas per uso domestico - Tubi flessibili non metallici per

allacciamento di apparecchi a gas per uso domestico e similare

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UNI 7141 Apparecchi a gas per uso domestico - Portagomma e fascette UNI 8827 Impianti di riduzione finale della pressione del gas funzionanti con pressione a monte compresa fra 0,04 e 5 bar. Progettazione, costruzione e collaudo. UNI 9036 Gruppi di misura con contatori volumetrici a pareti deformabili con pressione di esercizio 40 mbar - Prescrizioni di installazione UNI 9165 Reti di distribuzione del gas - Condotte con pressione massima di esercizio minore o uguale a 5 bar - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento UNI 9860 Impianti di derivazione di utenza del gas - Progettazione, costruzione, collaudo, conduzione, manutenzione e risanamento UNI 9892 Connessioni ad innesto rapido per accoppiamento con valvole di GPL - Prescrizioni di sicurezza UNI 10284 Giunti isolanti monoblocco - 10 <= DN <= 80 - PN 10 UNI 11137 Impianti a gas per uso domestico e similare - Linee guida per la verifica e per il ripristino della tenuta di impianti interni - Prescrizioni generali e requisiti per i gas della II e III famiglia UNI EN 331 Rubinetti a sfera ed a maschio conico con fondo chiuso, a comando manuale, per impianti a gas negli edifici UNI EN 549 Materiali in gomma per dispositivi di tenuta e diaframmi per apparecchi a gas e relativi equipaggiamenti. UNI EN 751 Materiali di tenuta per giunzioni metalliche filettate a contatto con gas (parti 1 e 3) della 1ª, 2ª e 3ª famiglia e con acqua calda UNI EN 1359 Misuratori di gas - Misuratori di gas a membrana UNI EN 10226 Filettature di tubazioni per accoppiamento con tenuta sul filetto (Tutte le parti) UNI EN 14800 Assemblaggi di tubi metallici ondulati di sicurezza per il collegamento di apparecchi domestici che utilizzano combustibili gassosi.. UNI EN 15202 Attrezzature e accessori per GPL - Dimensioni operative essenziali per connessioni di valvole per bombole per GPL e connessioni degli equipaggiamenti associati UNI EN ISO 228-1 Filettature di tubazioni per accoppiamento non a tenuta sul filetto - Designazione, dimensioni e tolleranze

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prEN 16129:2012 Regolatori di pressione, dispositivi automatici di conversione, con pressione massima regolata di 4 bar, con capacità massima di 100 kg/h, associati a dispositivi e adattatori di sicurezza per butano, propano e loro miscele

3 Termini e definizioni Ai fini della presente norma si applicano i termini e le definizioni di cui alla UNI 7128 e i termini e le definizioni seguenti: 3.1 Generale 3.1.1 GPL o Gas di petrolio liquefatto: Miscela di idrocarburi costituita principalmente da propano, butano, isobutano e da minori quantità dei corrispondenti idrocarburi insaturi. 3.2 Grandezze fisiche 3.2.1 capacità massica di un recipiente mobile: Massima quantità in massa che è consentito immettere nel recipiente. È espressa in kg. 3.3 Impianti 3.3.1 armadio per bombole: Struttura fuori terra destinata a contenere uno o più bombole, posta all'esterno dei locali, provvista di aperture di aerazione. 3.3.2 deposito di GPL per uso domestico: Insieme costituito dal serbatoio di GPL, suoi accessori, dispositivi di sicurezza ed altri gruppi inerenti al serbatoio, avente la funzione di immagazzinare GPL liquido ed immettere GPL gassoso, a pressione determinata, in uno o più impianti a GPL per uso domestico e similare, senza rete di distribuzione. 3.3.3 gruppo di regolazione: Insieme costituito da apparati preposti alla regolazione della pressione, accessori, manichette e dispositivi di sicurezza, avente per funzione essenziale quella di decomprimere il gas dalla pressione a monte variabile alla pressione a valle, regolata ad un valore predeterminato.. 3.3.4 impianto a GPL per uso domestico: Impianto a gas, come definito dalla UNI 7128, e il gruppo di regolazione. 3.3.5 impianto fisso: Parte fissa dell'impianto interno, cioè con esclusione di manichette, regolatore per bombole, tubo flessibile, fascette e raccordi per tubo flessibile, nel caso di bombole singole. Nel caso di bombole fra loro collegate, l'esclusione riguarda solo le manichette. 3.3.6 nicchia per bombole: Vano fuori terra destinato a contenere una o più bombole, ricavato in muro perimetrale prospiciente l'esterno, provvisto di aperture di aerazione. 3.3.7 rete di distribuzione: Sistema di condotte generalmente interrate, posate su suolo pubblico o privato che, partendo da uno o più punti di consegna, consente la distribuzione del gas ai clienti. La rete non comprende gli impianti di derivazione d’utenza.

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Nota: rientrano nella definizione le reti canalizzate che hanno le seguenti caratteristiche ( come definito dalla Deliberazione dell’ Autorità per l’energia elettrica e il gas, ARG/gas 159/08): 1) siano gestite in concessione; 2) non siano gestite in concessione, ma abbiano le seguenti caratteristiche: - servano almeno 50 punti di riconsegna; - prevedano l’utilizzo di suolo pubblico; - i contratti stipulati con i clienti finali prevedano vincoli di esclusiva per durate superiori a cinque anni. 3.4 Componenti 3.4.1 bombola: Recipiente a pressione per GPL trasportabile e ricaricabile avente capacità geometrica non maggiore di 150 l. 3.4.2 centralina: accessorio ad alta pressione del gruppo di regolazione che collega più bombole all’inversore (automatico o manuale) o al regolatore, 3.4.3 inversore automatico (invertitore): Dispositivo che garantisce la continuità di erogazione del gas prelevando automaticamente il gas da una o più bombole di “riserva” quando la pressione di alimentazione della bombola, o serie di bombole, in “servizio” preselezionate dall’utente scende al disotto del valore stabilito. Tale dispositivo consente la regolazione del gas con una pressione a monte all’interno di limiti stabiliti, ad una predefinita pressione regolata. Il dispositivo controlla indicatore “servizio/riserva”, consentendo l’identificazione della bombola o serie di bombole in uso. 3.4.4 Inversore manuale (rubinetto a tre vie): Dispositivo avente la funzione di prelevare alternativamente il gas da due bombole o da due coppie di bombole. Il dispositivo deve permettere la chiara individuazione della sezione in esercizio. Tale individuazione può essere fornita, ad esempio, da una marcatura o etichettatura indelebile solidale alla leva del rubinetto. 3.4.5 manichetta: Tubo flessibile ad alta pressione conforme a UNI 7140 classe 2 tipo B o C. 3.4.6 regolatore di pressione: Dispositivo che riduce la pressione del gas ad un valore prestabilito, avente per funzione essenziale quella di decomprimere il gas dalla pressione a monte variabile alla pressione a valle, regolata ad un valore predeterminato. 3.4.7 regolatore di pressione per bombola: Regolatore di pressione, da collegarsi da un lato in modo stabile ad un tubo flessibile e dall'altro lato alla valvola di una bombola, avente la funzione di regolare la pressione del gas dal valore esistente nella bombola al valore di utilizzazione. 3.4.8 regolatore finale della pressione: Dispositivo avente la funzione di ridurre la pressione del gas e di regolarla al valore di utilizzazione. 3.4.9 tubo flessibile: Tubo flessibile a bassa pressione conforme alla UNI 7140 classe 1 tipo A, destinato a collegare un regolatore di pressione per bombola direttamente ad un apparecchio utilizzatore o ad un impianto fisso, o a collegare un impianto fisso ad un apparecchio utilizzatore. 3.4.10 Valvola di sicurezza per la sovrappressione a portata limitata (PRV): Dispositivo (eventualmente equipaggiato con un tubo di sfiato) per lo scarico del gas che si apre verso

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l’esterno quando la pressione del gas raggiunge un valore definito e si chiude quando la pressione controllata è rientrata nel valore limite . La valvola di sicurezza per la pressione è chiusa durante il normale funzionamento.

4 Requisiti Generali La progettazione, l'installazione, la messa in servizio e la manutenzione degli impianti oggetto della presente norma devono essere eseguiti da personale qualificato. L'installazione e la sostituzione delle bombole, devono essere eseguiti secondo le disposizioni di legge vigenti in materia1). 4.1 Impianto interno 4.1.1 Generalità L'impianto interno deve essere conforme:

a) per il dimensionamento: alle prescrizioni di cui alla UNI 7129-1 ed alle specifiche di cui al 4.1.2;

b) per i materiali, la posa in opera, le prove, i controlli periodici, gli ampliamenti e le modifiche: alle prescrizioni della UNI 7129-1

c) per i regolatori di pressione e i tubi flessibili per bombole singole: alle prescrizioni di cui al punto 5;

d) per le manichette ed i gruppi di regolazione per bombole fra loro collegate: alle prescrizioni di cui al punto 6;

e) per l'ubicazione e l'idoneità dei locali di installazione degli apparecchi utilizzatori e per l’installazione degli stessi: alle prescrizioni della UNI 7129-2.

4.1.2 Dimensionamento dell'impianto interno 4.1.2.1 Le sezioni delle tubazioni costituenti l'impianto interno devono essere tali da garantire una pressione regolare a monte di ogni apparecchio utilizzatore anche quando i vari apparecchi funzionano alla loro portata massima e contemporaneamente. Il calcolo di verifica delle sezioni deve essere pertanto basato sulla perdita di carico massima ammissibile dal punto di inizio dell'impianto interno fino a ciascun apparecchio utilizzatore e sulla portata massima di ogni apparecchio utilizzatore, quando gli apparecchi stessi sono contemporaneamente in funzione. 4.1.2.2 La perdita di carico tra il punto di inizio della parte di impianto interno in bassa pressione e l'attacco di ogni apparecchio utilizzatore non deve essere maggiore di 2 mbar. 4.1.2.3 Ai fini del dimensionamento dell'impianto, la portata di ogni apparecchio deve essere ricavata dalla targa o dal libretto di istruzioni di cui è corredato l'apparecchio. Nota La determinazione dei diametri delle tubazioni dell'impianto interno è solitamente eseguita sulla base delle portate in massa. Se nel manuale di istruzioni di un apparecchio utilizzatore è riportata solo la portata termica nominale, la portata in massa (kg/h) può essere ottenuta con buona approssimazione dividendo la portata termica (kW) per il coefficiente 13. D'altra parte la portata in massa può essere ricavata con buona

1) Alla data di pubblicazione della presente norma, sono in vigore il Decreto Legislativo n° 128/2006 e il Decreto Ministeriale. n. 37/2008.

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approssimazione dalla portata in volume (m3/h) moltiplicando quest'ultima per il coefficiente 2 se il gas è propano, per il coefficiente 2,7 se il gas è butano, e per coefficienti intermedi se il gas è una miscela di propano e butano. 4.1.2.4 La determinazione dei diametri delle tubazioni dell'impianto interno può essere eseguita secondo quanto indicato nell’appendice A (informativa). 4.2 Ventilazione dei locali La ventilazione dei locali in cui sono installati apparecchi utilizzatori a gas deve essere conforme alla UNI 7129-2. La ventilazione dei locali in cui sono installati bidoni deve essere conforme ai requisiti della presente norma. 4.3 Aerazione dei locali L’evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi utilizzatori a gas deve essere conforme alla UNI 7129-3.

4.4 Messa in servizio degli impianti/apparecchi La messa in servizio degli impianti/apparecchi deve essere effettuata conformemente alla UNI 7129-4.

5 Criteri specifici di installazione di bombola singola 5.1 Collocazione della bombola 5.1.1 Generalità 5.1.1.1 La bombola singola di GPL, il regolatore di pressione e il tubo flessibile o manichetta possono essere installati:

a) all'aperto; b) in apposito armadio o nicchia; c) all'interno di un locale, qualora non siano attuabili le soluzioni a) o b).

5.1.1.2 La bombola deve essere installata in posizione verticale con rubinetto o valvola in alto. 5.1.1.3 La bombola il regolatore di pressione e il tubo flessibile devono essere installati in modo che la loro temperatura non possa superare i 50°C per effetto di irraggiamento solare o per la presenza di vicine sorgenti di calore. 5.1.1.4 La bombola non deve essere installata:

- a livello più basso del suolo (piano di campagna); - in prossimità di materiali combustibili, prese ed interruttori elettrici, prese d’aria, condotti e

aperture comunicanti con locali o vani posti a livello inferiore.

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5.1.1.5 Bombole non collegate ad apparecchi utilizzatori a gas, anche se vuote, non devono essere tenute in deposito presso l'utenza. 5.1.2 Collocazione all'aperto 5.1.2.1 La bombola, il regolatore di pressione e il tubo flessibile devono essere installati in luogo protetto dalle intemperie, dall'azione diretta dei raggi solari e di fonti di calore, da possibili urti accidentali e da manomissioni, lontano da cunicoli, fosse, cavedi e cantine. 5.1.2.2 La bombola può essere installata nell'ambito delle pertinenze dell'utente, per esempio, nelle posizioni seguenti:

- in adiacenza a parete pertinente i locali serviti; - su balconi o terrazzi prospicienti, sovrastanti o sottostanti i locali serviti.

5.1.2.3 Il piano di appoggio della bombola deve essere stabile e di materiale incombustibile. 5.1.3 Collocazione in alloggiamento dedicato 5.1.3.1 L'alloggiamento deve consentire l'agevole installazione e sostituzione della bombola e degli annessi regolatore di pressione e tubo flessibile o manichetta, nonché la facile manovra di apertura e chiusura della valvola della bombola. 5.1.3.2 L'alloggiamento può essere costituito da:

- un armadio, fissato in adiacenza a parete esterna; - una nicchia accessibile dall'esterno; - una nicchia accessibile dall'interno di un locale, aerata secondo il punto 5.1.3.3.

5.1.3.3 L'alloggiamento deve:

- avere volume interno pari a 1,5 volte il volume della bombola e non essere adibito al ricovero di apparati o materiali estranei all’installazione;

- essere dotato di aperture di aerazione permanenti di superficie complessiva libera non minore del 20% della superficie in pianta, direttamente comunicanti con l'esterno, distribuite in alto e in basso. Queste ultime devono essere a quota prossima a quella del pavimento per evitare formazioni di sacche di GPL. Le griglie di protezione non devono ridurre la sezione utile sopraindicata;

- essere in materiale incombustibile e avere il portello di accesso in materiale incombustibile, chiudibile con chiave;

- contenere al suo interno la parte iniziale dell'impianto fisso.

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5.1.3.4 Le pareti di una nicchia accessibile dall'interno che sono comunicanti con l’abitazione, devono essere a tenuta. La porta della nicchia deve essere provvista di guarnizione di tenuta. 5.1.3.5 Il passaggio, attraverso il muro, della tubazione del gas dall'alloggiamento ad un locale adiacente non deve presentare giunzioni, ad eccezione della giunzione di ingresso e di uscita e deve essere protetto con guaina passante impermeabile al gas. L'intercapedine fra tubo guaina e tubo gas deve essere sigillata con materiali adatti in corrispondenza della parte interna del locale. 5.1.4 Collocazione all’interno 5.1.4.1 In locali di cubatura non maggiore di 10 m3 non è consentita l'installazione di bombole. L'installazione di bombole singole all'interno di locali è soggetta alle limitazioni seguenti:

- in locali di cubatura maggiore di 10 m3 e non maggiore di 20 m3 si può installare una bombola singola di capacità non maggiore di 15 kg;

- in locali di cubatura maggiore di 20 m3 e non maggiore di 50 m3 si possono installare fino a due bombole singole, per una capacità complessiva non maggiore di 20 kg;

- in locali di cubatura maggiore di 50 m3 si possono installare fino a due bombole singole, per una capacità complessiva non maggiore di 30 kg;

- la capacità complessiva delle bombole singole installate all'interno di un’abitazione non deve comunque essere maggiore di 40 kg.

Nota: La capacità massima prevista per ogni singola bombola può essere ulteriormente limitata dalle istruzioni d’uso fornite dal fabbricante dell’apparecchio utilizzatore provvisto di vano bombola

5.1.4.2 Le bombole non devono essere installate: - in camere da letto; - in locali per uso bagno e/o doccia e/o servizi igienici; - in locali classificati con pericolo di incendio (autorimesse, garage, box, ecc.). 5.1.4.3 I locali in cui sono installate bombole devono essere aerati naturalmente e avere preferibilmente una porta prospiciente l'esterno. I locali stessi devono essere dotati di una o più aperture fisse di aerazione situate a quota prossima a quella del pavimento, aventi superficie libera complessiva di almeno 100 cm2 per ogni bombola installata. La ventilazione e l’aerazione dei locali in cui sono installati gli apparecchi di utilizzazione devono essere conformi a quanto stabilito dalla UNI 7129-2. In presenza di bombole e di apparecchi utilizzatori quale superficie totale minima delle aperture di ventilazione deve essere adottata la superficie maggiore delle due. 5.2 Collegamento di bombola singola ad un apparecchio utilizzatore 5.2.1 Una bombola può essere collegata ad un apparecchio utilizzatore in uno dei modi seguenti:

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5.2.1.1 Regolatore montato sulla bombola e tubo flessibile Direttamente, cioè con regolatore di pressione per bombola e con tubo flessibile che collega il regolatore stesso all'attacco portagomma dell'apparecchio utilizzatore (vedere figura 1). Tale tipo di collegamento non è ammesso quando l'apparecchio è di tipo fisso oppure di tipo ad incasso; in questo ultimo caso devono essere utilizzati tubi flessibili metallici conformi alla UNI EN 14800. Figura 1 - Collegamento di bombola singola ad apparecchio utilizzatore mobile Legenda 1 Fornello 2 Fascetta 3 Tubo flessibile 4 Regolatore 5 Rubinetto 6 Bombola

5.2.1.2 Regolatore montato sulla bombola e impianto fisso Tramite impianto fisso, cioè con regolatore di pressione per bombola e con tubo flessibile che collega il regolatore stesso al raccordo portagomma posto all'inizio dell'impianto fisso (vedere figure 2 e 3). L'impianto fisso, a sua volta, collega l’apparecchio utilizzatore conformemente alla UNI 7129-1. I flessibili e i portagomma (lato bombola e lato impianto fisso) devono essere ispezionabili e accessibili. Nel caso in cui l’apparecchio utilizzatore sia un piano di cottura ad incasso, il collegamento all’impianto fisso deve essere fatto tramite tubo metallico rigido, tubo flessibile metallico conforme alla UNI EN 14800 oppure tubo flessibile non metallico conforme alla UNI 7140 classe 2, corredato da dichiarazione di durabilità rilasciata dal fabbricante.

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Figura 2 - Collegamento di bombola singola ad impianto fisso, con apparecchio mobile Legenda: 1 Apparecchio mobile 2 Fascette o raccordi filettati 3 Rubinetto di intercettazione generale 4 Rubinetto d’utenza 5 Tubo flessibile 6 Impianto fisso 7 Regolatore 8 Bombola

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Figura 3 - Collegamento di bombola singola ad impianto fisso, con apparecchio fisso o ad incasso Legenda: 1 Apparecchio fisso o ad incasso 2 Fascette o raccordi filettati 3 Regolatore 4 Impianto fisso 5 Tubo flessibile 6 Rubinetto d’utenza 7 Rubinetto di intercettazione generale 8 Bombola

5.3 Regolatore di pressione e tubo flessibile 5.3.1 Regolatore di pressione 5.3.1.1 Generalità Il regolatore di pressione per bombole deve essere conforme al prEN 16129:2012 per GPL con pressione di uscita dal regolatore a 29 mbar. Nota: Le connessioni d’entrata utilizzate in Italia sono: -G1 Raccordo filettato 20x1,814 sinistro; -G52 Connessione ad innesto rapido- Diametro 20; -G54 Connessione ad innesto rapido- Diametro 22; -G55 Connessione ad innesto rapido- Diametro 24,5. 5.3.1.2 Regolatore di pressione per bombola installata all’interno Il regolatore deve avere una portata garantita di 1 kg/h. Non è consentito l’impiego di regolatori dotati di valvola di sicurezza PRV conforme al punto A.1 del prEN 16129:2012. Nota:

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I raccordi di uscita utilizzati in Italia sono: -H53 Portagomma - Diametro 8 -29; -H2 Raccordo filettato 3/8 ISO 228-1; -H3 Raccordo filettato 1/2 ISO 228-1; -H7 Filettatura interna UNI EN 10226.

5.3.1.3 Regolatore di pressione per bombola installata all’aperto Il regolatore deve avere una portata garantita di 1 kg/h o di 3 kg/h I regolatori con portata garantita di 3 kg/h devono essere protetti da un dispositivo di sicurezza in conformità al punto A.1 o A.2 del prEN 16129:2012. Nota: I raccordi di uscita utilizzati in Italia sono: -H2 Raccordo filettato 3/8 (UNI EN ISO 228-1); -H3 Raccordo filettato 1/2 (UNI EN ISO 228-1); -H7 Filettatura interna (UNI EN10226); -H53 Portagomma - Diametro 8- 29 (solo per regolatore con portata garantita 1 kg/h); -H54 Portagomma - Diametro 13- 44. Nota: l’uso di regolatori dotati di valvola di sicurezza PRV è consentito solo per bombola installata all’aperto. 5.3.2 Tubo flessibile 5.3.2.1 Il tubo flessibile non metallico deve essere conforme alla UNI 7140, avere lunghezza non minore di 400 mm e non maggiore di 1 500 mm ed essere collegato a portagomma conformi alla UNI 7141, utilizzando fascette conformi alla norma stessa. Il tubo flessibile metallico deve essere conforme alla UNI EN 14800 ed avere lunghezza massima 2 000 mm. 5.3.2.2 Deve essere utilizzato un solo tubo flessibile per ogni apparecchiatura il quale non deve avere giunzioni intermedie. 5.3.2.3 Il tubo flessibile deve essere disposto in modo da non essere soggetto ad urti, strappi, tensioni, torsioni, piegature, schiacciamenti e non deve subire riscaldamenti oltre 50°C. Inoltre, il tubo flessibile non metallico non deve venire in contatto con corpi taglienti, spigoli vivi e simili. 5.3.2.4 Il tubo flessibile non deve interessare due locali diversi e non deve attraversare muri o pareti. Le specifiche dimensionali dei portagomma sono definite dalla UNI 7141. 5.4 Controllo del regolatore di pressione e del tubo flessibile 5.4.1 Il regolatore di pressione deve essere controllato periodicamente secondo le prescrizioni fornite dal fabbricante, ponendo particolare cura che il foro di sfiato sul coperchio non sia ostruito.

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5.4.2 Il tubo flessibile deve essere controllato periodicamente secondo quanto stabilito da UNI 7129-1. Il tubo flessibile non metallico deve essere, comunque, sostituito entro la data di scadenza stampigliata sul tubo stesso. 5.5 Precauzioni generali relative a prima installazione e sostituzione di bombole singole 5.5.1 Se la bombola è installata all'interno di un locale o in nicchia comunicante con l'interno, prima di ogni operazione di installazione o sostituzione di bombole devono essere spalancate le aperture del locale prospicienti l'esterno al fine ventilare l'ambiente. 5.5.2 Se la bombola è installata all'aperto o in alloggiamento accessibile dall'esterno, prima di ogni operazione devono essere chiuse eventuali aperture adiacenti (porte e finestre di locali, aperture di vani, ecc.). 5.5.3 Ogni operazione deve avvenire in totale assenza di possibili fonti di accensione. Durante tutte le operazioni non devono essere azionati interruttori e/o commutatori elettrici. 5.5.4 In presenza di una perdita di gas da una bombola, deve essere evitata l’azione di ogni possibile fonte di accensione. Se la bombola che perde si trova all'interno di un locale si deve provvedere alla sua aerazione aprendo le finestre e/o portefinestre del locale stesso. La bombola deve essere portata con precauzione all'aperto, se ciò può essere fatto in condizioni di sicurezza. La bombola non deve in nessun caso essere inclinata o capovolta. Se non è possibile fermare o contenere la perdita devono essere avvertite le autorità competenti e le persone abitanti nelle vicinanze per i provvedimenti del caso. In presenza di una perdita di gas dall’impianto interno o dall’apparecchio, deve essere interrotta l’erogazione del gas agendo sul rubinetto o sulla valvola della bombola. 5.6 Prima installazione e messa in servizio di bombola singola 5.6.1 Dopo che l'impianto fisso, se presente, è stato sottoposto a prova di tenuta secondo la UNI 7129-1, per la prima installazione e messa in servizio di una bombola devono essere eseguite nell'ordine le operazioni seguenti (i controlli di tenuta devono essere effettuati mediante l’uso di soluzioni tensioattive o mezzi equivalenti; non devono essere effettuati con fiamma):

- verifica dello stato di chiusura del rubinetto di intercettazione posto sull'impianto fisso e del rubinetto d’utenza ;

- collegamento del regolatore ad una estremità del tubo flessibile; - collegamento dell'altra estremità del tubo flessibile all'impianto fisso o, se del caso,

all'apparecchio utilizzatore;

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- prima dell'installazione della bombola, verifica del regolare stato della bombola stessa e della relativa valvola e della sua completa chiusura;

- corretto posizionamento della bombola, in particolare per consentire l’agevole manovrabilità della valvola a volantino, oppure della leva del regolatore di pressione ad innesto rapido;

- rimozione graduale del dado o tappo-sigillo applicato sulla valvola della bombola ed accertamento della tenuta della valvola stessa;

- nel caso di bombola con rubinetto, applicazione della guarnizione di tenuta tra rubinetto e regolatore;

- nel caso di bombola con valvola, verifica della presenza e la pulizia della guarnizione della valvola stessa

- collegamento del regolatore alla valvola o al rubinetto della bombola; - apertura graduale della valvola della bombola, con contemporaneo controllo della tenuta

dei collegamenti effettuati. 5.6.2 La successiva messa in servizio degli apparecchi utilizzatori deve essere effettuata conformemente alla UNI 7129-4. L’assenza di fughe di gas deve essere verificata in accordo con la UNI 11137. 5.7 Sostituzione di bombola singola 5.7.1 Per la sostituzione di una bombola singola devono essere eseguite nell'ordine le operazioni seguenti:

- verifica dello stato di chiusura del rubinetto di intercettazione generale e del rubinetto d’utenza posti sull'impianto fisso e sull’apparecchio utilizzatore;

- verifica dello stato di chiusura della valvola della bombola; - distacco graduale del regolatore dalla bombola da rimuovere e rimozione della bombola

stessa; - verifica del regolare stato del regolatore e del tubo flessibile, con eventuale sostituzione

degli stessi ove necessario (per danneggiamenti, deterioramenti, avvenuta scadenza, ecc.); - verifica del regolare stato della nuova bombola, della relativa valvola e della sua completa

chiusura del rubinetto; - rimozione graduale del tappo applicato sulla valvola della nuova bombola; - accertamento della tenuta della valvola stessa con mezzi e procedure appropriate (acqua

saponata, soluzione tensioattiva, esplosimetro, ecc.); - nel caso di bombola con rubinetto, sostituzione della guarnizione tra valvola e regolatore

con una nuova; - nel caso di bombola con valvola, verifica della presenza, dello stato e della pulizia della

guarnizione della valvola stessa; - collegamento del regolatore alla valvola della nuova bombola, verificando che valvola e

regolatore riportino la medesima marcatura relativa al tipo di attacco (per esempio G.1), qualora presenti;

- apertura graduale della valvola della nuova bombola, con contemporaneo controllo con soluzione tensioattiva o mezzi equivalenti (mai con fiamma) della tenuta del collegamento effettuato, del regolatore di pressione e del tubo flessibile;

5.7.2 Eseguita la sostituzione della bombola, deve essere verificato il buon funzionamento dell’apparecchio utilizzatore ad essa collegato.

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6 INSTALLAZIONE ALL'ESTERNO DEI LOCALI DI BOMBOLE FRA LORO COLLEGATE E DEL RELATIVO GRUPPO DI REGOLAZIONE 6.1 Modalità di installazione 6.1.1 Generalità 6.1.1.1 Le bombole di GPL fra loro collegate, il gruppo di regolazione (vedere 6.4) e le manichette per il collegamento delle bombole al gruppo di regolazione (vedere 6.5), devono essere installate esclusivamente all'esterno dei locali in uno dei modi seguenti:

a) all'aperto; b) in apposito armadio o nicchia.

6.1.1.2 Le bombole devono essere installate in posizione verticale con rubinetto o valvola in alto. 6.1.1.3 Le bombole, le manichette e il gruppo di regolazione devono essere installati in modo che la loro temperatura non possa essere maggiore di 50 °C per effetto di irraggiamento solare o per l'esistenza di vicine sorgenti di calore. 6.1.1.4 Le bombole non devono essere installate:

- a un livello più basso del suolo (piano di campagna); - a distanza minore di 1 m da materiali combustibili, impianti elettrici, prese d'aria, aperture

comunicanti con locali o vani posti a livello inferiore; prese d'aria, porte e porte finestre a livello del piano di appoggio delle bombole;

- a distanza minore di 2 m da aperture di fogna e caditoie non sifonate. 6.1.1.5 La capacità delle bombole installate deve essere commisurata ai consumi dell'utenza, onde consentire una regolare erogazione del gas dalle bombole stesse. 6.1.1.6 Possono essere installate fino a quattro bombole, per una capacità complessiva non maggiore di 75 kg ivi comprese le eventuali bombole singole installate in altra posizione presso l'utenza servita. 6.1.1.7 Bombole non collegate, anche se vuote, non devono essere tenute in deposito presso l'utenza. 6.1.2 Collocazione all'aperto 6.1.2.1 Le bombole, le manichette e il gruppo di regolazione devono essere installati in luogo protetto dalle intemperie, dall'azione diretta dei raggi solari, da possibili urti accidentali e da manomissioni.

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6.1.2.2 Le bombole, le manichette e il gruppo di regolazione possono essere installati nelle posizioni seguenti nell'ambito della proprietà dell'utente:

- in adiacenza a parete esterna delimitante i locali serviti; - su balconi o terrazzi prospicienti, sovrastanti o sottostanti i locali serviti; - in altra posizione esterna.

6.1.2.3 Il piano di appoggio delle bombole deve essere stabile e di materiale incombustibile. 6.1.3 Collocazione in armadio o nicchia esterni 6.1.3.1 L’armadio o la nicchia devono essere tali da consentire l'agevole installazione e sostituzione di ogni bombola (senza necessità di sollevamento o trascinamento della bombola stessa), delle manichette e del gruppo di regolazione, nonché la facile manovra di apertura e chiusura delle valvole o dei rubinetti delle bombole e del gruppo di regolazione. 6.1.3.2

l’armadio deve essere fissato in adiacenza a parete esterna; la nicchia deve essere accessibile dall'esterno. 6.1.3.3 L’armadio o la nicchia devono:

- avere volume interno pari a 1,5 volte il volume occupato dalle bombole da installare e non essere adibiti al ricovero di apparati o materiali estranei all’installazione;

- essere dotati di aperture di aerazione permanenti di superficie complessiva libera non minore del 20% della superficie in pianta, direttamente comunicanti con l'esterno, distribuite in alto e in basso, queste ultime a quota prossima a quella del pavimento per evitare formazioni di sacche di gas. Le griglie di protezione non devono ridurre la sezione utile sopraindicata;

- essere realizzati con materiale incombustibile e avere portella/e o elementi mobili di accesso di materiale incombustibile, chiudibile/i con chiave;

- contenere al loro interno la parte iniziale dell'impianto fisso. 6.1.3.4 Nel caso di alloggiamento in nicchia, le pareti, salvo quella prospiciente l'esterno, devono essere a tenuta. 6.1.3.5 Il passaggio, attraverso il muro, della tubazione del gas dall'alloggiamento ad un locale adiacente non deve presentare giunzioni, ad eccezione della giunzione di ingresso e di uscita e deve essere protetto con guaina passante impermeabile al gas. L'intercapedine fra tubo guaina e tubo gas deve essere sigillata con materiali idonei in corrispondenza della parte interna del locale. 6.2 Gruppo di regolazione 6.2.1

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Il gruppo di regolazione deve essere conforme al prEN 16129:2012 per GPL con pressione di uscita dal gruppo di regolazione a 29 mbar. Il gruppo di regolazione deve essere dimensionato in modo da fornire una portata sufficiente ad alimentare le apparecchiature installate, qualora esse funzionino contemporaneamente alla portata massima e comunque non minore di 3 kg/h e non maggiore di 5 kg/h. I regolatori con portata garantita di 3 kg/h devono essere protetti da un dispositivo di sicurezza in conformità al punto A.1 o A.2 del prEN 16129:2012. Per ragioni di sicurezza, gli elementi di regolazione e di inversione devono essere sempre posizionati ad una quota superiore rispetto alla presa di gas. Le tubazioni in alta pressione devono evitare ristagni di fase liquida in prossimità degli elementi di regolazione e di inversione. 6.2.1.1 Il gruppo di regolazione può effettuare la riduzione della pressione in un solo stadio, mediante un regolatore di pressione con portata garantita di 3 kg/h, oppure in due stadi, per portate superiori a 3 kg/h, mediante un regolatore di primo stadio (o un inversore), con pressione nominale di uscita a 0,75 bar, ed un regolatore finale della pressione. 6.2.1.2 L’inversore manuale può essere collegato direttamente ad eventuali centraline, senza interposizione di tubazioni di collegamento. 6.2.1.3 Quando il gruppo di regolazione comprende un inversore automatico, avente lo scopo di consentire automaticamente il prelievo del gas alternativamente da due bombole o da due coppie di bombole, deve essere chiaramente individuabile la sezione in esercizio. L’inversore automatico può essere collegato direttamente ad eventuali collettori di bombole, senza interposizione di tubazioni di collegamento. 6.2.1.4 Il gruppo di regolazione deve essere collegato alle bombole mediante manichette conformi a quanto riportato nel punto 6.3.3, o tramite tubi di rame ricotto avente caratteristiche tali da evitare sollecitazioni meccaniche nel punto di giunzione con la bombola. In appendice B (informativa) sono riportati alcuni esempi inerenti la costituzione e il funzionamento dei gruppi di regolazione. Nelle figure 4, 5 e 6 sono riportati alcuni esempi di installazione di bombole.

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Figura 4 - Installazione di bombole fra loro collegate senza inversore Legenda 1 Utenza 2 Raccordo con tubo rigido 3 Dispositivo di intercettazione e di non ritorno 4 Regolatore di pressione 5 Manichetta 6 Bombola 7 Collettore o raccordo a T

Figura 5 - Installazione di bombole fra loro collegate con inversore Legenda

1 Utenza 2 Inversore automatico o inversore manuale 3 Regolatore di pressione 4 Manichetta 5 Bombola

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Figura 6 - Installazione di bombole fra loro collegate con centralina Legenda

1 Utenza 2 Regolatore di pressione 3 Inversore automatico o inversore manuale 4 Centralina 5 Manichetta 6 Bombola 7 Tubazione ad alta pressione

6.3 Componenti del gruppo di regolazione 6.3.1 Generalità

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I componenti del gruppo di regolazione devono essere installati e fissati con supporti in modo da impedire sforzi per effetto termico, nonché per trazione o torsione durante la sostituzione delle bombole. Il gruppo di regolazione deve essere fissato saldamente a parete in muratura, oppure essere montato su supporto metallico fissato stabilmente al suolo. La perdita di carico ammissibile dall’uscita della bombola all’inversore automatico o regolatore deve essere non maggiore di 20 mbar alla pressione di 0,3 bar per una portata di 2 kg/h. 6.3.2 Centralina La centralina deve essere costruita con materiali aventi temperatura di fusione non inferiore a 370°C e avere almeno una classe di resistenza PN 20. I materiali in gomma a contatto con il gas devono essere conformi alla UNI EN 549, anche per quanto relativo alla resistenza all’ozono. Nel caso di più bombole fra loro collegate, la centralina assicura che esse siano sezionabili separatamente e impedisce il ritorno di gas alla bombola. Gli organi di manovra devono riportare chiaramente il verso di apertura e chiusura. I componenti della centralina devono essere conformi alle specifiche norme applicabili. 6.3.3 Inversori e regolatori Gli inversori ed i regolatori di pressione devono essere conformi al prEN 16129:2012. Nota In Italia la connessione d’entrata utilizzata per gli inversori (automatici e manuali) è la G.1 “Raccordo filettato 20x1,814 sinistro maschio”, per i regolatori è la G.1 “Raccordo filettato 20x1,814 sinistro femmina” o la G.23. 6.3.4 Manichette Le manichette devono essere conformi alla UNI 7140 di classe 2. 6.3.5 Adattatori Nel caso in cui le bombole siano dotate di valvola automatica, è necessario interporre tra la valvola e la manichetta un adattatore conforme al prEN 16129:2012 con raccordo di uscita G.1 6.4 Prove e controlli 6.4.1 Se l'assemblaggio è eseguito in loco, il gruppo di regolazione deve essere provato a tenuta ad una pressione pari a 1,5 volte la pressione di esercizio. 6.4.3 Le manichette devono essere controllate periodicamente secondo le indicazioni fornite dai fabbricanti, verificando comunque che:

1) non appaiano screpolature, tagli od altri segni di deterioramento lungo la manichetta, né danni ai raccordi di estremità;

2) non sia stato superato il termine di scadenza per la sostituzione riportato nel foglio di istruzioni della manichetta.

Inoltre il gruppo di regolazione e i vari componenti che lo costituiscono devono essere periodicamente controllati visivamente per verificare che siano mantenuti nelle condizioni iniziali, nel rispetto delle istruzioni di uso del fabbricante.

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6.5 Precauzioni generali relative alla prima installazione e alla sostituzione delle bombole 6.5.1 Prima di ogni operazione di installazione o sostituzione delle bombole devono essere chiuse eventuali aperture prossime alle bombole stesse (porte e finestre di locali, aperture di vani, ecc.). 6.5.2 Ogni operazione deve avvenire in totale assenza di possibili fonti di accensione. Durante tutte le operazioni non devono essere azionati interruttori e/o commutatori elettrici. 6.5.3 Ove, durante le operazioni di cui ai punti precedenti, si verifichi una perdita da una bombola bisogna evitare ogni fonte di accensione. La bombola non deve in nessun caso essere inclinata o capovolta Se non è possibile eliminare o contenere la perdita, devono essere avvertite le autorità competenti e le persone abitanti nelle vicinanze per i provvedimenti del caso. In presenza di una perdita di gas dall’impianto interno o dall’apparecchio, deve essere interrotta l’erogazione del gas agendo sul rubinetto o sulla valvola della bombola. 6.6 Prima installazione e messa in servizio di bombole fra loro collegate 6.6.1 Dopo che l'impianto fisso a valle della riduzione finale di pressione è stato sottoposto a prova di tenuta, secondo UNI 7129-1, per la prima installazione e messa in servizio di un gruppo di bombole fra loro collegate devono essere eseguite nell'ordine le operazioni seguenti:

a) accertamento dell’esistenza della documentazione2) relativa all’impianto; b) verifica dello stato di chiusura dei rubinetti di intercettazione posti sull'impianto fisso e dei

rubinetti d’utenza; c) verifica del regolare stato delle bombole da installare, delle relative valvole e della loro

completa chiusura; d) verifica del corretto posizionamento delle bombole (le bombole non devono essere in

nessun caso inclinate o capovolte); e) rimozione graduale del dado o tappo-sigillo applicato sulle valvole delle bombole ed

accertamento della tenuta delle valvole stesse con mezzi e procedure idonee; f) verifica della presenza delle guarnizioni di tenuta tra raccordi di estremità delle manichette

e valvole delle bombole o eventuali adattatori e successivo collegamento delle manichette alle bombole;

g) apertura graduale della valvola di una delle bombole e controllo della tenuta del collegamento effettuato;

h) apertura graduale della valvola posta sull'impianto fisso corrispondente alla bombola aperta;

2) Alla data di pubblicazione della presente norma è in vigore il Decreto Ministeriale n 37/2008.

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i) controllo della tenuta dei vari elementi costituenti il gruppo di regolazione; j) apertura graduale del rubinetto di intercettazione generale, a valle del gruppo di

regolazione, con relativo controllo di tenuta; k) apertura graduale della valvola delle altre bombole ripetendo i controlli elencati ai punti g),

h) ed i). I controlli di tenuta devono essere effettuati mediante l’uso di soluzioni tensioattive o mezzi equivalenti; non devono essere effettuati con fiamma.

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6.6.2 La successiva messa in servizio degli apparecchi utilizzatori deve essere eseguita secondo la UNI 7129-4. La tenuta deve essere verificata in accordo a quanto definito dalla UNI 11137. 6.7 Sostituzione di bombole fra loro collegate 6.7.1 Per la sostituzione di ogni bombola devono essere eseguite nell'ordine le operazioni seguenti:

a) verifica dello stato di chiusura dell’eventuale organo di manovra posto a valle della manichetta corrispondente alla bombola da sostituire;

b) verifica dello stato di chiusura del rubinetto della bombola da sostituire; c) distacco graduale della manichetta dalla bombola da sostituire; d) verifica del regolare stato della manichetta ed eventuale sostituzione della stessa; e) verifica del regolare stato delle bombole da installare, delle relative valvole e della loro

completa chiusura; l) rimozione graduale del dado o tappo-sigillo applicato sulle valvole o sui rubinetti delle

bombole ed accertamento della tenuta degli stessi con mezzi e procedure idonee; f) verifica della presenza ed eventuale sostituzione della guarnizione di tenuta tra rubinetto

della bombola e raccordo di estremità della manichetta; g) collegamento della manichetta alla valvola o rubinetto della nuova bombola; h) apertura graduale della valvola o del rubinetto della nuova bombola; i) controllo della tenuta del collegamento effettuato ; j) apertura graduale dell’organo di manovra posto a valle della manichetta corrispondente alla

bombola sostituita. Nel caso di bombole che funzionano in parallelo l'apertura della predetta valvola, deve avvenire solo dopo che entrambe le bombole sono state sostituite.

I controlli di tenuta devono essere effettuati mediante l’uso di soluzioni tensioattive o mezzi equivalenti; non devono essere effettuati con fiamma. 6.7.2 Una volta ultimata la sostituzione della/delle bombola/e, deve essere verificato il buon funzionamento dei vari apparecchi utilizzatori installati.

7 INSTALLAZIONE DI IMPIANTO ALIMENTATO DA UN DEPOSITO DI GPL PER USO DOMESTICO E SIMILARE E RELATIVO GRUPPO DI REGOLAZIONE

7.1 Installazione dell’impianto

7.1.1 Generalità

L’installazione dell’impianto alimentato da deposito di GPL con capacità complessiva non maggiore di 13 m³, fuori terra o interrato, deve essere eseguita e verificata da imprese e personale qualificati, in conformità alla legislazione vigente3) e alle norme tecniche di riferimento.

3) Alla data di pubblicazione della presente norma è in vigore il Decreto Ministeriale 14 Maggio 2004

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Nota: Attualmente e limitatamente alle parti interessate al tipo di impianto, le norme di riferimento sono UNI 8827, UNI 9034, UNI 9165, UNI 9860 e il prEN16129 La pressione del gas deve essere ridotta in almeno due stadi di riduzione prima del punto di inizio dell’impianto interno. La portata termica nominale dell’impianto non deve essere maggiore di 1 200 kW. Se l’impianto prevede l’installazione di un regolatore di secondo stadio in prossimità della parete della abitazione servita, deve essere garantita una pressione di alimentazione del regolatore di secondo stadio non maggiore di 1,5 bar, la tubazione in uscita dal regolatore di primo stadio deve essere conforme alla UNI 9165 e classificata nella 5° specie per condotte con pressione massima di esercizio non maggiore di 1,5 bar, idonee per gas della terza famiglia e rispettare le seguenti prescrizioni della UNI 9860: - le tubazioni in acciaio devono avere diametro esterno non maggiore di 48,3 mm e lo spessore calcolato in base alla pressione massima di esercizio (MOP) aumentata del 25%. - le tubazioni in polietilene devono avere diametro esterno non maggiore di 50 mm e devono essere adeguatamente protette dalle sollecitazioni meccaniche nella parte interrata per una lunghezza corrispondente alla distanza di sicurezza di 2 m dai fabbricati. 7.1.2 Valvole di intercettazione Valvole di intercettazione, conformi alla UNI EN 331, al minimo di classe MOP 5, devono essere disposte in modo da permettere il controllo di funzionamento, l’esclusione, l’ispezione, la manutenzione e la sostituzione dei componenti dell’impianto (vedere figura 1). 7.1.3 Giunto isolante Le tubazioni in acciaio interrate di lunghezza maggiore di 3 m devono essere dotate di un giunto dielettrico isolante conforme alla UNI 10284.

7.1.4 Gruppo di regolazione

I regolatori di pressione e i dispositivi di sicurezza ad essi associati, installati per ridurre e mantenere costante la pressione di esercizio del gas, devono essere progettati, costruiti e verificati in conformità al prEN 16129:2012. Le connessioni di entrata e di uscita, conformi a UNI EN 15202 e prEN 16129:2012, utilizzate per il collegamento dei regolatori sono le seguenti: Attacchi d’entrata -G1 Raccordo filettato W20x1,814 sinistro; -G17 Dado G3/4 per serbatoio; -G14 Filettatura interna UNI EN 10226 Rp; -G23 Filettatura interna UNI EN 10226 Rc. Attacchi di uscita: -H7 Filettatura interna UNI EN 10226 Rp; -H8 Raccordi a compressione (diametri per tubi da 12 mm a 35 mm), -H19 Filettatura interna UNI EN 10226 Rc; - Filettatura esterna W20x1,814 sinistra.

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7.2 Regolatori di pressione 7.2.1 Regolatore di primo stadio Il regolatore di primo stadio è, generalmente, collegato direttamente al gruppo di servizio del serbatoio con attacco verticale tipo G17 o alla valvola con uscita orizzontale con raccordo filettato G1. Se è collegato al gruppo di servizio mediante tubazione, quest’ultima deve avere una pendenza minima del 3% verso il serbatoio per evitare il ristagno condensa. NOTA: la soluzione con attacco di entrata verticale, è da preferire, per evitare eventuali problemi di ricondensa del gas o formazione di cristalli di ghiaccio in situazione critiche di temperatura. L’attacco di uscita deve essere opportunamente scelto tra quelli previsti nel tipo H7, H8 o H19. 7.2.1.1 Pressione di uscita nominale (pd) La pressione nominale di uscita del regolatore deve essere fissa e tarata dal fabbricante a 0,75 bar. Nota: nel rispetto dei requisiti di costruzione del prEN 16129:2012, la taratura a 0,75 bar consente di non superare la pressione massima di esercizio di 1,5 bar che permette di impiegare tubazioni della quinta specie. 7.2.1.1 Pressione di alimentazione (p) La pressione di alimentazione dichiarata del “regolatore propano” è 1,25 bar, per la minima, e 16 bar, per la massima. Nota: il regolatore propano è definito nel prEN 16129:2012 7.2.1.2 Portata (Mg) Il regolatore di primo stadio deve garantire come minimo una portata di 20 kg/h e comunque maggiore del 20% della portata totale massima dichiarata all’utenza.

7.2.1.3 Presa di pressione Per permettere la verifica della pressione di uscita del primo stadio e della funzionalità dei dispositivi di sicurezza, l’impianto deve essere dotato di un manometro o di una presa di pressione. 7.2.1.4 Sicurezza contro le sovrappressioni di primo stadio Se l’impianto prevede un regolatore di secondo stadio installato in prossimità della parete della abitazione servita, il regolatore di primo stadio deve essere dotato di sicurezze contro le sovrappressioni, mediante l’impiego di un dispositivo conforme alle prescrizioni dell’allegato A2 (valvola di chiusura OPSO) o A5 (Limitatore di pressione) del prEN 16129:2012. Se il regolatore di secondo stadio è installato in prossimità di quello di primo stadio, in assenza delle sicurezze suddette, il collegamento tra i due deve essere adatto a pressioni maggiori o uguali a 16 bar. Nota: Gli attacchi di entrata e di uscita possono essere scelti tra il tipo G1, G14, G23 (per l’entrata) e H7, H8 e H19 (per l’uscita).

7.2.2 Regolatore di secondo stadio

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La regolazione del gas fornito all’utenza è effettuata direttamente dal regolatore di 2° stadio che deve assicurare un campo di pressioni adatte alla categoria degli apparecchi utilizzatori che esso alimenta.

Nota: Gli attacchi di entrata e di uscita possono essere scelti tra il tipo G1, G14, G23 (per l’entrata) e H7, H8 e H9 (per l’uscita). 7.2.2.1 Pressione di alimentazione (p)

La pressione di alimentazione dichiarata del regolatore di secondo stadio deve essere non maggiore di 0,26 bar, per la minima, e non minore di 1,95 bar, per la massima. 7.2.2.2 Pressione di uscita nominale (pd) La pressione nominale di uscita del regolatore deve essere fissa e tarata a 37 mbar. Le prestazioni del regolatore devono permettere di non superare i limiti del prEN 16129:2012 tenendo conto d'una perdita di carico di 5 mbar massima ammissibile tra l’uscita del regolatore di secondo stadio e gli apparecchi utilizzatori. 7.2.2.3 Portata (Mg) Il regolatore di secondo stadio deve assicurare, per ogni utenza, una portata minima di 5 Kg/h (per un impianto di potenza non maggiore 70 kW). 7.2.2.4 Installazione del regolatore di secondo stadio Se sono rispettate le condizioni espresse nel punto 7.1.1 il regolatore può essere installato fissandolo a una parete del fabbricato. Il foro di sfiato del coperchio deve essere rivolto verso il basso per evitare il ristagno della condensa e, per ragioni di sicurezza, il regolatore deve essere sempre posizionato ad una quota superiore rispetto alla tubazione immediatamente a valle. Il regolatore deve essere preferibilmente chiuso in un armadietto sufficientemente aerato e, comunque, protetto dagli agenti atmosferici, spruzzi d’acqua, polvere, allagamenti, o altri agenti che potrebbero comprometterne la funzionalità. Se il regolatore di secondo stadio e le sue sicurezze sono installati nel pozzetto di un serbatoio interrato o nelle sue vicinanze, l’installazione deve essere tale da assicurare che siano protetti dalle intemperie e dall’allagamento. 7.2.2.5 Dispositivi di sicurezza del regolatore di secondo stadio Il regolatore di 2° stadio deve essere dotato di uno o più accessori di sicurezza, conformi al prEN16129:2012, che assicurino una pressione all’utenza non maggiore di 150 mbar. Per raggiungere tale sicurezza, si può utilizzare una valvola di sicurezza per la sovrappressione (vedere punto A.1 del prEN16129:2012), a portata limitata (PRV), abbinata al dispositivo di blocco (OPSO) per massima pressione (vedere punto A.2 del prEN16129:2012). In questa configurazione, la PRV deve intervenire ad una pressione inferiore rispetto alla pressione di intervento della valvola OPSO. La taratura della valvola OPSO deve essere eseguita dal fabbricante con sigillatura; il riarmo del dispositivo di blocco di massima pressione deve essere sigillabile.

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Figura 7- Installazione di piccolo serbatoio fuori terra o interrato. Esempio di impianto con gruppo di regolazione di 1° e 2° stadio collegati nelle vicinanze del serbatoio, con valvole di sovrappressione nel 2° stadio. Legenda 1 Serbatoio (interrato o fuori terra) 2 Valvola di servizio del serbatoio 3 Regolatore di 1° stadio 4 Connessione di collegamento (PN16) tra i regolatori di 1°e 2° stadio 5 Regolatore di 2° stadio con valvola di sicurezza OPSO e RPV 6 Giunto dielettrico (se la tubazione interrata è metallica) 7 Valvola di intercettazione 8 Tubazione (UNI 9860 – 5a specie) 9 Contatore (opzionale) 10 Impianto interno (UNI 7129)

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Figura 8 - Installazione di piccolo serbatoio fuori terra o interrato. Esempio di impianto con gruppo di regolazione di 1° 2° stadio separati, con limitatore nel gruppo di regolazione di 1° stadio e valvole di sovrappressione nel 2° stadio. Legenda:

1 Serbatoio (interrato o fuori terra) 2 Valvola di servizio del serbatoio 3 Regolatore di 1° stadio 4 Connessione (PN 16) 5 Limitatore di pressione 6 Eventuale tubo di giunzione (UNI 9034) 7 Giunto dielettrico (se la tubazione interrata è metallica) 8 Valvola di intercettazione 9 Tubazione (UNI 9860 – 5a specie) 10 Regolatore di 2° stadio con valvola di sicurezza OPSO e RPV 11 Contatore (opzionale) 12 Impianto interno (UNI 7129)

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Figura 9 - Installazione di piccolo serbatoio fuori terra o interrato. Esempio di impianto con gruppo di regolazione di 1° 2° stadio separati, con dispositivo di sicurezza OPSO nel gruppo di regolazione di 1° stadio e valvole di sovrappressione nel 2° stadio. Legenda

1 Serbatoio (interrato o fuori terra) 2 Valvola di servizio del serbatoio 3 Regolatore di 1° stadio con valvola di sicurezza OPSO (A2) 4 Eventuale tubo di giunzione (UNI 9034) 5 Giunto dielettrico (se la tubazione interrata è metallica) 6 Valvola di intercettazione 7 Tubazione (UNI 9860 – 5a specie) 8 Regolatore di 2° stadio con valvola di sicurezza OPSO e RPV 9 Contatore (opzionale) 10 Impianto interno (UNI 7129)

7.3 Verifica dell’impianto dopo la messa in servizio:

Dopo che l'impianto fisso a valle della riduzione finale di pressione è stato sottoposto a prova di tenuta, secondo la UNI 7129-1, per la verifica dell’impianto, dopo la sua messa in servizio, devono essere eseguite nell'ordine le operazioni seguenti i controlli di tenuta devono essere effettuati mediante l’uso di soluzioni tensioattive o mezzi equivalenti; non devono essere effettuati con fiamma:

a) accertamento dell’esistenza della documentazione4) per l’impianto fisso; b) verifica dello stato di chiusura dei rubinetti di intercettazione posti sull'impianto fisso e dei

rubinetti d’utenza;

4) Alla data di pubblicazione della presente norma è in vigore il Decreto Ministeriale n 37/2008.

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c) apertura graduale della valvola di alimentazione dell’impianto e controllo della tenuta dei collegamenti effettuati;

d) controllo della tenuta dei vari elementi costituenti il gruppo di regolazione; e) apertura graduale della valvola posta sull'impianto fisso; f) apertura graduale del rubinetto di intercettazione generale, a valle del gruppo di

regolazione, con relativo controllo di tenuta; La successiva messa in servizio degli apparecchi utilizzatori deve essere eseguita secondo UNI 7129-4. La tenuta deve essere verificata con soluzioni tensioattive o mezzi equivalenti. Il gruppo di regolazione e i vari componenti che lo costituiscono devono essere periodicamente controllati visivamente per verificare che siano mantenuti nelle condizioni iniziali. Devono essere comunque rispettate le istruzioni di uso del fabbricante.

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APPENDICE A

(informativa)

CALCOLO DEI DIAMETRI DELLE TUBAZIONI DI UN IMPIANTO INTERNO

A.1 Generalità

Il dimensionamento dei diametri delle tubazioni da impiegare nella parte in bassa pressione di un impianto è eseguito determinando, per ciascuno dei tratti che compongono l’impianto, la portata necessaria per alimentare tutte le apparecchiature in esercizio.

A questo scopo sono qui di seguito riportati i prospetti attraverso i quali è possibile determinare, per miscele di GPL, il diametro della tubazione stessa in funzione della portata di gas, determinata tenendo conto della lunghezza virtuale della tubazione e della perdita di carico massima consentita pari a 2 mbar per un impianto interno.

I valori sono approssimati e validi, per semplificazione, per tutti i materiali dei tubi, per temperatura di 15°C e pressione di esercizio comprese tra 30 mbar e 50 mbar.

Per l’uso di propano commerciale, moltiplicare i valori della portata, indicati nei prospetti, per il coefficiente 0,924.

Per temperature diverse da 15°C moltiplicare la portata dei prospetti per il coefficiente k =

dove t è la temperatura di utilizzo in °C.) NOTA 1: I calcoli per diametri di tubazioni non riconducibili ai prospetti contemplati nella presente appendice possono essere eseguiti ricorrendo alla formula di Renouard già riportata in appendice alla UNI 7129-1. Per il dimensionamento dell’impianto sono ammesse anche procedure di calcolo differenti da quella proposta, purché assicurino risultati equivalenti. NOTA 2: Per propano commerciale si intende una miscela di GPL ad alto tenore di propano, tipicamente distribuito in impianti alimentati da serbatoi fissi.

A.2 Procedimento per il dimensionamento della tubazione che costituisce l’impianto interno e utilizzo dei prospetti.

Il dimensionamento è effettuato come segue:

a) definire il tipo di gas da utilizzare (miscela di GPL o propano commerciale) e il materiale delle tubazioni da impiegare (acciaio, rame o polietilene);

b) sommare la portata massima di gas, espressa in kg/h, o la potenza massima in kW, delle apparecchiature installate; ciò può essere fatto in relazione ai dati di targa riportati sugli apparecchi utilizzatori;

c) determinare le lunghezze virtuali dei differenti tratti della tubazione costituenti l’impianto interno, misurando lo sviluppo geometrico del tratto più lungo della tubazione che collega le apparecchiature da alimentare e sommando ad esso le lunghezze equivalenti per i pezzi

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speciali presenti sul tratto di condotta considerato, ricavate ipotizzando un diametro della tubazione. Nel prospetto A.1 sono riportate le lunghezze equivalenti dei pezzi speciali più comuni con l’impiego di gas propano e GPL a bassa pressione . I valori sono stati calcolati mediando i dati forniti da differenti fabbricanti e possono essere, per approssimazione, considerati validi per qualsiasi tipo di materiale impiegato (acciaio, rame o polietilene);

prospetto A.1 Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali (impianto interno)

Lunghezze equivalenti dei pezzi speciali per Propano e miscele di GPL (m)

Di (mm)

Curva a 90°1)

Gomito standard

a 90°

Raccordo a T

CroceRubinettoa spillo1)

Valvola a sfera2) Filtro3)

Giunto o Raccordo con d/D

= 3/4

Giunto o Raccordo con d/D

= 1/2 ≤13,2 0,15 0,2 0,4 1 0,6 0,1 1,2 0,1 0,4

13,3 a 22,5 0,2 1 1 2 1,5 0,2 3,2 0,2 0,6

22,6 a 36,6 0,4 1,5 2 4 2 0,3 5,4 0,3 1

36,7 a 53,9 0,7 2 2,5 5 3 0,4 8,3 0,4 1,5

54 a 81,7 1 3 4,5 9 5 0,6 12 0,50 2,5 1) raggio di curvatura ≥ 2 volte il diametro 2) rubinetto e valvola totalmente aperti 3) grado di filtrazione 80 µm

d) determinare quindi, con l’ausilio dei prospetti A.8, A.9 e A.10, il diametro minimo dei tubi da impiegare nei vari tratti dell’impianto, adottando per eccesso la lunghezza virtuale e la portata totale delle apparecchiature con la tubazione considerata;

e) se il diametro ottenuto risulta maggiore di quello presunto inizialmente, ripetere il calcolo dall’inizio con il nuovo diametro.

A.3 Esempio di calcolo

A.3.1 Calcolo della portata di gas

Si considera GPL avente potere calorifico superiore Hs=13,8 kWh/kg e potere calorifico inferiore Hi = 12,8 kWh/kg, con densità d = 1,80. Si consideri il dimensionamento di un impianto interno, in tubo di acciaio, per alimentare i seguenti apparecchi (vedere figura A.1):

Apparecchio di cottura

portata termica nominale portata volumica

Qn = Qm = =

5,5 kW 0,4 kg/h

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caldaia portata termica nominale portata volumica

Qn = Qm = =

15 kW 1,2 kg/h

scaldaacqua portata termica nominale portata volumica

Qn = Qm = =

18 kW 1,4 kg/h

stufa a gas Portata termica nominale portata volumica

Qn = Qm = =

9,5 kW 0,8 kg/h

Totale 48 kW

Totale 3,8 kg/h

Il dimensionamento dell’impianto procede, tratto per tratto.

NOTA l’apparecchio di cottura e la stufa a gas sono collegati all’impianto con attacco rigido di piccola lunghezza. Nel calcolo delle lunghezze non si è tenuto conto dell’impiego di tubi flessibili per il collegamento di questi tipi di apparecchi.

Figura A.1 Esempio di impianto domestico

Dimensioni in metri

A.3.2 Calcolo della lunghezza virtuale della tubazione e del diametro della tubazione tramite l’uso dei prospetti

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prospetto A.2 Tratto AC

Portata (Q) 48 kW 3,8 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco AC 4,5 m

Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-M): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente)

18,0 m

Lunghezza geometrica del tronco più lungo (A-M): In questo caso il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-M) e corrisponde alla misura della tubazione fra il contatore e l'apparecchio più lontano installato sul tratto in figura A.1(somma 4,5+4+4 m)

12,5 m

Lunghezza equivalente del tronco più lungo (A-M): Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm. Esempio numerico: Raccordo in A = 0,1 m, 2 gomiti in K e N = 0,4 m, valvola in R = 0,2 m, gomito in B = 1 m, T diritto in C = 1 m, curva in E = 0,2 m, croce in F = 2 m, curva in L = 0,2 m, curva in M = 0,2 m, valvola in N = 0,2 m.

5,5 m

Dal prospetto A.8a o A.8b, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza dei valori approssimati per eccesso della lunghezza virtuale totale di 18,0 m (20 m nel prospetto) e della portata, il valore del diametro interno del tratto AC. Il tubo da scegliere per il tratto AC è quello con diametro interno Di = 22,5 mm (Ø 3/4") con portata max = 5,8 kg/h

In modo analogo si procede per gli altri tratti di impianto:

prospetto A.3 Tratto CF

Portata (Q) 42,5 kW

3,4 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco CF 4,0 m

Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-M): Dalla figura A.1 si rileva che anche in questo caso il tratto più lungo è rappresentato dal percorso (A-M)

18,0 m

Lunghezza virtuale totale= 18,2 m (25 m nel prospetto). Il tubo da scegliere per il tratto CF è quello con diametro interno Di = 22,5 mm (Ø 3/4") con portata max = 6,6 kg/h

prospetto A.4 Tratto FM

Portata (Q) 15 kW 1,2 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco FM 4,0 m

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Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-M): Dalla figura A.1 si rileva che anche in questo caso il tratto più lungo è rappresentato dal percorso (A-M)

18,0 m

Lunghezza virtuale totale= 18,2 m (25 m nel prospetto). Il tubo da scegliere per il tratto FM è quello con diametro interno Di = 13,2 mm (Ø3/8") con portata max = 1,4 kg/h

prospetto A.5 Tratto CD

Portata (Q) 5,5 kW 0,4 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco CD 2 m

Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-D): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente)

10,4 m

Lunghezza geometrica del tronco più lungo (A-D): In questo caso (figura A.1) il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-D) e corrisponde alla misura della tubazione 4,5 + 2 m fra il contatore e l'apparecchio più lontano installato sul tratto.

6,5 m

Lunghezza equivalente del tronco più lungo (A-D): Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm. Esempio numerico: Raccordo in A = 0,1 m, 2 gomiti in K e N = 0,4 m, valvola in R = 0,2 m, gomito in B = 1 m, Ti in C = 1 m, gomito in D = 1 m, valvola in D = 0,2 m;

3,9 m

Lunghezza virtuale totale= 10,4 m (12 m nel prospetto). Il tubo da scegliere per il tratto CD è quello con diametro interno Di = 13,2 mm (Ø3/8") con portata max = 1,9 kg/h

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prospetto A.6 Tratto FG

Portata (Q) 18,0 kW

1,4 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco FG 0,4 m

Lunghezza virtuale del tronco (A-G): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente)

15,6 m

Lunghezza geometrica del tronco più lungo (A-G): In questo caso (figura A.1) il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-G) e corrisponde alla misura della tubazione fra il contatore e l'apparecchio più lontano installato sul tratto.

9,5 m

Lunghezza equivalente del tronco più lungo (A-G): Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm. Esempio numerico: Raccordo in A = 0,1 m, 2 gomiti in K e N = 0,4 m, valvola in R = 0,2 m, gomito in B = 1 m, Ti in C = 1m, curva in E = 0,2 m, croce in F = 2 m, gomito in G = 1 m, valvola in G=0,2 m,

6,1 m

Lunghezza virtuale totale= 15,6 m (20 m nel prospetto). Il tubo da scegliere per il tratto FG è quello con diametro interno Di = 13,2 mm (Ø3/8") con portata max = 1,6 kg/h

prospetto A.7 Tratto FP

Portata (Q) 9,5 kW 0,8 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco FP 2,5 m

Lunghezza virtuale del tronco più lungo (A-P): (lunghezza geometrica + lunghezza equivalente)

16,6 m

Lunghezza geometrica del tronco più lungo (A-P): In questo caso (figura A.1) il tratto più lungo è individuato nel percorso (A-D) e corrisponde alla misura della tubazione fra il contatore e l'apparecchio più lontano installato sul tratto (4,5 + 4 +1,5 m).

10 m

Calcolo della lunghezza equivalente del tronco più lungo (A-P): Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati sul tratto più lungo. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm. Esempio numerico: Esempio numerico: valvola in A = 0,2 m, gomito in B = 1 m, Ti in C = 1 m, curva in E = 0,2 m, croce in F = 2 m, curva in H = 0,2 m, rubinetto a spillo in P = 1,5 m.

6,6 m

Lunghezza virtuale totale= 16,6 m (20 m nel prospetto). Il tubo da scegliere per il tratto FP è quello con diametro interno Di = 13,2 mm (Ø3/8") con portata max = 1,6 kg/h

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Se, al termine del calcolo, si sono trovati diametri diversi da quelli utilizzati per il calcolo delle lunghezze virtuali, occorre rifare tutto il dimensionamento con un secondo tentativo.

prospetto A.8a: Portate in massa Qm (kg/h a 15 °C) per GPL, densità relativa 1,80, calcolate per tubazioni di acciaio con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)

DN 3/8” 1/2” 3/4” 1” 1” 1/4 1” 1/2 2”

Di (mm) 13,2 16,7 22,5 27,9 36,6 42,5 53,9

S (mm) 2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 Lunghezza virtuale (m)

Portata in massa (kg/h)

2 5,7 10,7 23,7 42,1 - - -

4 3,9 7,3 16,1 28,7 59,1 - -

6 3,1 5,8 12,9 22,9 47,2 70,3 -

8 2,7 5,0 11,0 19,5 40,2 59,9 -

10 2,3 4,4 9,7 17,2 35,5 52,9 -

12 2,1 4,0 8,8 15,6 32,1 47,8 90,1

15 1,9 3,5 7,7 13,8 28,4 42,2 79,6

20 1,6 3,0 6,6 11,7 24,2 36,0 67,9

25 1,4 2,6 5,8 10,4 21,4 31,8 59,9

30 1,3 2,4 5,3 9,4 19,3 28,7 54,2

40 1,1 2,0 4,5 8,0 16,4 24,5 46,2

50 1,0 1,8 4,0 7,0 14,5 21,6 40,8

60 0,9 1,6 3,6 6,4 13,1 19,6 36,9

70 0,8 1,5 3,3 5,8 12,1 18,0 33,8

80 0,7 1,4 3,1 5,4 11,2 16,7 31,4

100 0,7 1,2 2,7 4,8 9,9 14,7 27,8

prospetto A.8b: Portate termiche Qw (kW) per GPL, densità relativa 1,80, calcolate per tubazioni di acciaio con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)

DN 3/8' 1/2' 3/4' 1' 1' 1/4 1' 1/2 2'

Di (mm) 13,2 16,7 22,5 27,9 36,6 42,5 53,9

S (mm) 2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2 Lunghezza virtuale (m)

Portata termica (kW*)

2 79,0 147,9 327,6 - - - -

4 53,8 100,6 222,9 395,5 815,7 - -

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6 42,9 80,3 177,9 315,7 651,2 970,0 -

8 36,6 68,5 151,6 269,1 555,0 826,7 -

10 32,3 60,5 133,9 237,7 490,3 730,3 -

12 29,2 54,7 121,0 214,8 443,0 659,9 1.243,7

15 25,8 48,3 106,9 189,8 391,4 583,0 1.098,7

20 22,0 41,2 91,1 161,7 333,6 496,9 936,4

25 19,4 36,4 80,5 142,9 294,7 439,0 827,2

30 17,5 32,9 72,8 129,1 266,3 396,7 747,5

40 15,0 28,0 62,0 110,0 227,0 338,1 637,1

50 13,2 24,7 54,8 97,2 200,5 298,7 562,8

60 11,9 22,4 49,5 87,9 181,2 269,9 508,6

70 11,0 20,5 45,4 80,6 166,3 247,7 466,9

80 10,2 19,1 42,2 74,9 154,4 230,0 433,5

100 9,0 16,8 37,3 66,2 136,4 203,2 383,0

(*) 1 kg/h di GPL= 13,8 kW

Prospetto A.9a Portate in massa Qm (kg/h a 15 °C) per GPL, densità relativa 1,80, calcolate per tubazioni di rame con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)

De (mm) 8 10 12 14 15 16 18 22 28 35

Di (mm) 6 8 10 12 13 14 16 20 26 33 S (mm) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Lunghezza virtuale (m)

Portata in massa (kg/h)

2 0,7 1,6 2,9 4,7 5,8 7,1 10,1 18,3 36,8 69,5 4 0,5 1,1 2,0 3,2 3,9 4,8 6,9 12,4 25,1 47,3 6 0,4 0,9 1,6 2,5 3,1 3,8 5,5 9,9 20,0 37,8 8 0,3 0,7 1,3 2,2 2,7 3,3 4,7 8,5 17,0 32,2

10 0,3 0,6 1,2 1,9 2,4 2,9 4,1 7,5 15,1 28,4 12 0,3 0,6 1,1 1,7 2,1 2,6 3,7 6,8 13,6 25,7 15 0,2 0,5 0,9 1,5 1,9 2,3 3,3 6,0 12,0 22,7 20 0,2 0,4 0,8 1,3 1,6 2,0 2,8 5,1 10,2 19,3 25 0,2 0,4 0,7 1,2 1,4 1,7 2,5 4,5 9,1 17,1 30 0,2 0,4 0,6 1,0 1,3 1,6 2,2 4,1 8,2 15,4 40 0,1 0,3 0,5 0,9 1,1 1,3 1,9 3,5 7,0 13,2 50 0,1 0,3 0,5 0,8 1,0 1,2 1,7 3,1 6,2 11,6 60 0,1 0,2 0,4 0,7 0,9 1,1 1,5 2,8 5,6 10,5 70 0,1 0,2 0,4 0,6 0,8 1,0 1,4 2,5 5,1 9,6 80 0,1 0,2 0,4 0,6 0,7 0,9 1,3 2,4 4,7 9,0

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39

100 0,1 0,2 0,3 0,5 0,7 0,8 1,1 2,1 4,2 7,9

prospetto A.9b: Portate termiche Qw (kW) per GPL, densità relativa 1,80, calcolate per tubazioni di rame con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)

De (mm) 8 10 12 14 15 16 18 22 28 35

Di (mm) 6 8 10 12 13 14 16 20 26 33

S (mm) 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Lunghezza virtuale (m)

Portata termica (kW*)

2 10,2 21,9 39,8 64,6 80,0 97,5 139,2 252,4 508,1 959,6

4 6,9 14,9 27,0 44,0 54,4 66,3 94,7 171,7 345,7 652,9

6 5,5 11,9 21,6 35,1 43,5 53,0 75,6 137,1 276,0 521,2

8 4,7 10,2 18,4 29,9 37,0 45,1 64,4 116,9 235,2 444,2

10 4,2 9,0 16,3 26,4 32,7 39,9 56,9 103,2 207,8 392,4

12 3,8 8,1 14,7 23,9 29,6 36,0 51,5 93,3 187,8 354,6

15 3,3 7,2 13,0 21,1 26,1 31,8 45,5 82,4 165,9 313,3

20 2,8 6,1 11,1 18,0 22,3 27,1 38,7 70,2 141,4 267,0

25 2,5 5,4 9,8 15,9 19,7 24,0 34,2 62,0 124,9 235,9

30 2,3 4,9 8,8 14,4 17,8 21,7 30,9 56,1 112,9 213,2

40 1,9 4,2 7,5 12,2 15,2 18,5 26,4 47,8 96,2 181,7

50 1,7 3,7 6,6 10,8 13,4 16,3 23,3 42,2 85,0 160,5

60 1,5 3,3 6,0 9,8 12,1 14,7 21,0 38,2 76,8 145,0

70 1,4 3,0 5,5 9,0 11,1 13,5 19,3 35,0 70,5 133,1

80 1,3 2,8 5,1 8,3 10,3 12,6 17,9 32,5 65,5 123,6

100 1,2 2,5 4,5 7,4 9,1 11,1 15,8 28,7 57,8 109,2

(*) 1 kg/h di GPL= 13,8 kW

Prospetto A.10a: Portate in massa Qm (kg/h a 15 °C) per GPL, densità relativa 1,80, calcolate per tubazioni di polietilene con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)

De (mm) 20 25 32 40 50 63 75 90 Di (mm) 14 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6

S (mm) 3 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 Lunghezza virtuale (m)

Portata in massa (kg/h)

2 6,7 15,1 34,9 71,4 - - -- --

4 4,6 10,3 23,7 48,6 - - - -

6 3,6 8,2 19,0 38,8 77,1 - - -

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40

8 3,1 7,0 16,2 33,0 65,7 - - -

10 2,7 6,2 14,3 29,2 58,0 - - -

12 2,5 5,6 12,9 26,4 52,5 - - -

15 2,2 4,9 11,4 23,3 46,3 87,3 - -

20 1,9 4,2 9,7 19,9 39,5 74,4 - - 25 1,6 3,7 8,6 17,5 34,9 65,7 - -

30 1,5 3,4 7,8 15,9 31,5 59,4 - -

40 1,3 2,9 6,6 13,5 26,9 50,6 80,5 -

50 1,1 2,5 5,8 11,9 23,7 44,7 71,1 -

60 1,0 2,3 5,3 10,8 21,5 40,4 64,3 -

70 0,9 2,1 4,8 9,9 19,7 37,1 59,0 - 80 0,9 1,9 4,5 9,2 18,3 34,5 54,8 88,8

100 0,8 1,7 4,0 8,1 16,2 30,4 48,4 78,5

prospetto A.10b Portate termiche Qw (kW) per GPL, densità relativa 1,80, calcolate per tubazioni di polietilene con perdita di carico di 2 mbar (formula di Renouard)

De (mm) 20 25 32 40 50 63 75 90

Di (mm) 14 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6

S (mm) 3 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 Lunghezza virtuale (m)

Portata termica (kW*)

2 92,4 208,7 481,7 985,0 - - - -

4 62,9 142,0 327,7 670,2 - - - -

6 50,2 113,4 261,6 535,0 1064,0 - - -

8 42,8 96,6 223,0 456,0 906,9 - - -

10 37,8 85,3 197,0 402,8 801,1 - - -

12 34,2 77,1 178,0 364,0 724,0 - - -

15 30,2 68,1 157,3 321,6 639,6 1205,1 - -

20 25,7 58,1 134,0 274,1 545,1 1027,1 - -

25 22,7 51,3 118,4 242,1 481,5 907,4 - -

30 20,5 46,4 107,0 218,8 435,2 820,0 - -

40 17,5 39,5 91,2 186,5 370,9 698,8 1111,2 -

50 15,5 34,9 80,6 164,7 327,6 617,4 981,7 -

60 14,0 31,5 72,8 148,9 296,1 557,9 887,1 -

70 12,8 29,0 66,8 136,7 271,8 512,1 814,3 -

80 11,9 26,9 62,0 126,9 252,3 475,5 756,1 1226,2

100 10,5 23,7 54,8 112,1 222,9 420,1 667,9 1083,2

(*) 1 kg/h di GPL= 13,8 kW

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APPENDICE B

(informativa)

CALCOLO DEI DIAMETRI DELLE TUBAZIONI DEL TRATTO ESTERNO DI UN IMPIANTO ALIMENTATO DA DEPOSITO DI GPL (vedere punto 7)

B.1 Dimensionamento

Ai fini del calcolo dei diametri di tubazione da utilizzare nel tratto esterno di un impianto alimentato da un deposito di GPL, consideriamo la seguente suddivisione:

tratto in media pressione (MP);

tratto in bassa pressione (BP).

Nota: considerando che il regolatore di primo stadio è in genere collegato direttamente alla valvola di servizio, in fase gas, del serbatoio, la caduta di pressione del tratto in alta pressione non è presa in considerazione.

Il dimensionamento del tratto di tubazione in media pressione è calcolato tenendo conto del gruppo di riduzione della pressione di primo stadio, compresi i dispositivi di sicurezza, delle valvole di intercettazione, della tubazione, dei raccordi e degli accessori attraverso i quali il gas fluisce per alimentare il gruppo di regolazione di secondo stadio.

Il dimensionamento dei diametri delle tubazioni da impiegare nella parte in media pressione del tratto esterno dell’impianto è eseguito, come già decritto nell’appendice A, determinando la portata necessaria per alimentare tutte le apparecchiature in esercizio, in funzione della lunghezza virtuale della tubazione e della perdita di carico massima ammessa nell’impianto.

La formula da applicare per calcolare la portata è riportata nel punto B.3.

Per la determinazione della lunghezza virtuale della tubazione, che tiene conto delle perdite concentrate di raccordi ed accessori, sommare alla lunghezza reale della tubazione le lunghezze equivalenti in metri dei pezzi speciali previsti per l’impianto, come da prospetto A.1.

Il dimensionamento dei diametri delle tubazioni da impiegare nel tratto esterno in bassa pressione viene eseguito tenendo presente che, la perdita di carico totale dell’impianto in bassa pressione è di 5 mbar di cui 2 mbar sono da considerare per l’impianto interno e i restanti 3 mbar per il tratto esterno dell’impianto.

Inoltre, se nel tratto esterno è presente un misuratore di gas di portata volumetrica fino a 10 m³/h, dai 3 mbar si detrae una perdita di carico di 2 mbar, come previsto dalla UNI EN 1359.

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B.2 Esempi di calcolo della lunghezza virtuale e del diametro della tubazione tramite l’uso dei prospetti.

B.2.1. Esempio 1: impianto ad uso domestico alimentato da serbatoio fuori terra. Canalizzazione di rame (MP) e acciaio (BP), con contatore (opzionale).

Figura B1 – Impianto ad uso domestico alimentato da serbatoio fuori terra. Canalizzazione di rame (MP) e acciaio (BP)

Nell’esempio d’impianto di figura B.1, la perdita di carico massima ammessa in media pressione, dal punto A (uscita dal gruppo di regolazione di primo stadio) al punto B, entrata al regolatore di secondo stadio, è di 0,045 bar (45 mbar), come definito nel punto B.3.

Con tale perdita di carico, nei prospetti B.6, B.7 e B.8 sono indicati i valori approssimati delle portate massime che si possono ottenere utilizzando vari diametri di tubazioni di acciaio, di rame e di polietilene.

Utilizzando tali prospetti, procediamo quindi al calcolo dei diametri della tubazione da utilizzare per garantire la portata richiesta, considerando lo stesso carico termico delle apparecchiature elencate nel punto A.3.1, alimentate da propano commerciale con potere calorifico superiore Hs=13,92 kWh/kg e densità d = 1,55.

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prospetto B.1 Tratto AB (media pressione) con perdita di carico 45 mbar

Portata (Q) 53 kW 3,8 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco AB (rame) 1,2 m

Calcolo della lunghezza equivalente del tronco AC Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm. Esempio numerico: Raccordo in A (d/D=3/4) = 0,2 m, curva a 90° in B = 0,2 m, valvola a sfera in B = 0,2 m, giunto dielettrico in C = 0,2.

0,8 m

Dal prospetto B.7a o B.7b, relativo alle tubazioni di rame, si ottiene, in corrispondenza del valore della lunghezza virtuale di 2 m, approssimato per eccesso e della portata (3,8 kg/h), il valore minimo del diametro interno del tubo da scegliere per il tratto AB è di 10 mm.

Di min= 10 mm(De = 12 mm)

Tratto CD + DE (bassa pressione) con perdita di carico di 1 mbar

In questo tratto in bassa pressione, la perdita di carico ammessa è di 3 mbar, ma la presenza del contatore comporta una riduzione della pressione di ulteriori 2 mbar. La perdita di carico disponibile, con la quale sono determinate le portate riportate nei prospetti B.9a e B.9b, è pertanto di 1 mbar.

prospetto B.2 Tratto CD (bassa pressione) con perdita di carico di 1 mbar

Portata (Q) 53 kW 3,8 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco CD 12 m

Calcolo della lunghezza equivalente Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati. Per la scelta dei valori, in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm. (3/4”). Esempio numerico: Giunto dielettrico = 0,2 m, n° 2 curve a 90°= 0,4 m, n° 4 gomiti a 90°= 4 m; n° 3 raccordi (d/D=3/4) = 0,6 m, valvola a sfera = 0,2 m.

5,4 m

Dal prospetto B.9a o B.9b, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza del valore della lunghezza virtuale di 17,4 m, approssimato in eccesso (→ 20 m nel prospetto) e della portata (3,8 kg/h), il valore minimo del diametro interno del tubo e della raccorderia da scegliere per il tratto CD è di 22,5 mm (3/4”).

Di = 22,5 mm (Ø3/4”)

Se, al termine del calcolo, si sono ottenuti diametri diversi da quelli ipotizzati per il calcolo delle lunghezze virtuali, occorre rifare tutto il dimensionamento con un secondo tentativo.

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B.2.2 Esempio 2: impianto ad uso domestico alimentato da serbatoio fuori terra. Canalizzazione di acciaio (MP), con filtro e contatore (opzionali).

Figura B.2 - Impianto ad uso domestico alimentato da serbatoio fuori terra. Canalizzazione di acciaio (MP), con filtro e contatore (opzionali)

Nell’esempio di impianto di figura B.2, la perdita di carico massima ammessa in media pressione, dal punto A (uscita dal riduttore di primo stadio) al punto B, è di 45 mbar (vedere punto B.3). Il tratto in bassa pressione BC, dal regolatore di secondo stadio all’uscita del misuratore, deve essere dimensionato tenendo conto di una perdita di carico di 3 mbar, ma la presenza del misuratore comporta una riduzione della pressione di 2 mbar. La perdita di carico disponibile, con la quale sono calcolate i prospetti B.9a e B.9b, è pertanto di 1 mbar.

Nei prospetti B.6, B.7 e B.8 sono indicati i valori approssimati delle portate massime che si possono ottenere utilizzando vari diametri di tubazioni in acciaio, in rame e in polietilene considerando la perdita di carico di considerando la perdita di carico di 0,045 bar.

Considerando lo stesso carico termico delle apparecchiature elencate nel punto A.3.1, procediamo al calcolo del diametro interno della tubazione da utilizzare per garantire la portata richiesta.

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prospetto B.3 Tratto AB (media pressione) con perdita di carico 45 mbar

Portata (Q) 53 kW 3,8 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco AB (acciaio) 12 m

Calcolo della lunghezza equivalente del tronco AB Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati. Per la scelta dei valori in prima approssimazione, si ipotizza che il diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm. Esempio numerico: n° 2 valvole a sfera = 0,4 m, n° 2 giunti dielettrici = 0,4 m, filtro = 3,2 m.

4 m

Dal prospetto B.7a o B.7b, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza del valori della lunghezza virtuale di 16 m, approssimato per eccesso (→20 m nel prospetto) e della portata (3,8 kg/h), il valore minimo del diametro interno della tubazione da scegliere per il tratto AB è di 13,2 mm (3/8”)

Di = 13,2 mm (Ø3/8”)

prospetto B.4 Tratto CD (bassa pressione) con perdita di carico 1 mbar

In questo tratto in bassa pressione, la perdita di carico ammessa è di 3 mbar, ma la presenza del contatore comporta una riduzione della pressione di ulteriori 2 mbar. La perdita di carico disponibile, con la quale sono determinate le tabelle B.9a e B.9b, è pertanto di 1 mbar.

Portata (Q) 53 kW 3,8 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco CD (acciaio) 1 m

Calcolo della lunghezza equivalente Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati in bassa pressione. Per la scelta dei valori, in prima approssimazione, si ipotizza che il diametro "atteso" della condotta non sia maggiore di 22,5 mm (3/4”). Esempio numerico: N°1 curva a 90°= 0,2 m, valvola a sfera = 0,2 m.

0,4 m

Dal prospetto B.9a o B.9b, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza del valore della lunghezza virtuale di 1,4 m, approssimato per eccesso (→2 m nel prospetto) e della portata (3,8 kg/h), il valore minimo del diametro interno della tubazione da scegliere per il tratto CD è di 16,7 mm (1/2”)

Di = 26 mm ( Ø1/2“)

Se, al termine del calcolo, si sono trovati diametri diversi da quelli ipotizzati per il calcolo delle lunghezze virtuali, occorre rifare tutto il dimensionamento con un secondo tentativo.

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B.2.3 Esempio 3: impianto ad uso domestico alimentato da serbatoio fuori terra. Canalizzazione in

polietilene (BP) con contatore (opzionale). Figura B.3 - Impianto ad uso domestico alimentato da serbatoio fuori terra. Canalizzazione in

polietilene (BP) con contatore (opzionale)

prospetto B.5 Tratto AC (bassa pressione) con perdita di carico 1 mbar

In questo tratto in bassa pressione, la perdita di carico ammessa è di 3 mbar, ma la presenza del contatore comporta una riduzione della pressione di ulteriori 2 mbar. La perdita di carico disponibile, con la quale sono determinate i prospetti B.11a e B11b, è pertanto di 1 mbar.

Portata (Q) 53 kW 3,8 kg/h

Lunghezza geometrica del tronco AB (polietilene) 13 m

Calcolo della lunghezza equivalente (tratto AB e BC) Dal prospetto A.1 si ricavano le lunghezze equivalenti di tutti i pezzi speciali installati. Per la scelta dei valori, in prima approssimazione, si ipotizza che il valore del diametro "atteso" della condotta sia compreso tra 22,6 e 36,6 mm. Esempio numerico: n° 3 curve a 90°= 1,2 m, n° 2 valvole a sfera = 0,6 m, n° 2 gomiti a 90° = 3 m.

4,8 m

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Dal prospetto B.11a o B.11b, relativo alle tubazioni di polietilene, si ottiene, in corrispondenza del valore della lunghezza virtuale di 17,8 m, approssimato per eccesso (→20 m nel prospetto) e della portata (3,8 kg/h), il valore minimo del diametro interno del tubo da scegliere per il tratto AB è di 26 mm.

Di = 26 mm (De = 32 mm)

Se nel tratto BC sono utilizzati tubi di acciaio, considerare la stessa lunghezza virtuale totale già calcolata (17,7 m). Dal prospetto B.9a o B.9b, relativo alle tubazioni di acciaio, si ottiene, in corrispondenza dei valori della lunghezza virtuale approssimati per eccesso (20 m nel prospetto) e della portata (3,8 kg/h), il valore minimo del diametro interno della tubazione da scegliere per il tratto BC che è di 22,5 mm (Ø3/4”).

Di = 22,5 mm ( Ø3/4”)

Se, al termine del calcolo, si sono trovati diametri diversi da quelli utilizzati per il calcolo delle lunghezze virtuali, occorre rifare tutto il dimensionamento con un secondo tentativo.

Prospetto B6a: Portate in massa Qm (kg/h) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di ACCIAIO con perdita di carico massima di 0,045 bar

DN 3/8” 1/2” 3/4” 1” 1” 1/4 1” 1/2

Di (mm= 13,2 16,7 22,5 27,9 36,6 42,5

S (mm) 2 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9

Lunghezza virtuale (m) Portata in massa (kg/h) a 15°C e pressione di esercizio di 0,3 bar

1 50,3 -- -- -- -- --

2 34,4 64,0 -- -- -- --

4 23,5 43,8 96 -- -- --

6 18,8 35,0 77,1 -- -- --

8 16,0 29,9 65,9 -- -- --

10 14,2 26,5 58,3 103 -- --

12 12,8 23,9 52,7 93 -- --

15 11,4 21,2 46,6 82,4 -- --

20 9,7 18,1 39,8 70,4 -- --

25 8,6 16,0 35,2 62,2 -- --

30 7,8 14,5 31,9 56,3 -- --

40 6,6 12,3 27,2 48,1 99 --

50 5,9 10,9 24,1 42,5 87 --

60 5,3 9,9 21,8 38,5 79,0 --

75 4,7 8,7 19,3 34,0 69,8 --

100 4,0 7,5 16,4 29,1 59,6 89

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Prospetto B.6b: Portate termiche Qw (kW) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di ACCIAIO con perdita di carico massima di 0,045 bar

DN 3/8” 1/2” 3/4” 1” 1” 1/4 1” 1/2

Di (mm) 13,2 16,7 22,5 27,9 36,6 42,5

S (mm) 2 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9

Lunghezza virtuale (m) Portata termica (kW) a 15°C e pressione di esercizio di 0,3 bar

1 700 -- -- -- -- --

2 478 892 -- -- -- --

4 327 609 1342 -- -- --

6 262 488 1074 -- -- --

8 223 416 917 -- -- --

10 198 368 811 1433 -- --

12 179 333 734 1297 -- --

15 158 295 649 1147 -- --

20 135 252 554 979 -- --

25 119 223 490 866 -- --

30 108 201 443 784 -- --

40 92 172 379 669 1373 --

50 82 152 335 592 1215 --

60 74 138 303 536 1099 --

75 65 122 268 474 972 --

100 56 104 229 405 830 1233

(*) 1 kg/h GPL= 13,92 kW

Prospetto B7a: Portate in massa Qm (kg/h) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di RAME con perdita di carico massima di 0,045 bar

De (mm) 12 14 15 16 18 22 28 35 42

Di (mm) 10 12 13 14 16 20 26 33 39

S (mm) 1 1 1 1 1 1 1 1 1,5

Lunghezza virtuale (m) Portata in massa (kg/h) a 15°C e pressione di esercizio di 0,3 bar

1 24,1 39,1 48,3 58,8 83,7 151 -- -- --

2 16,5 26,7 33,0 40,1 57,2 103 -- -- --

4 11,3 18,2 22,5 27,4 39,1 70,6 -- -- --

6 9,0 14,6 18,0 22,0 31,3 56,5 -- -- --

8 7,7 12,5 15,4 18,7 26,7 48,2 97 -- --

10 6,8 11,0 13,6 16,6 23,6 42,6 85,4 -- --

12 6,2 10,0 12,3 15,0 21,4 38,6 77,3 -- --

15 5,4 8,8 10,9 13,3 18,9 34,1 68,4 -- --

20 4,6 7,5 9,3 11,3 16,1 29,1 58,4 -- --

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49

25 4,1 6,7 8,2 10,0 14,3 25,8 51,6 97 --

30 3,7 6,0 7,5 9,1 12,9 23,3 46,7 88 --

40 3,2 5,1 6,4 7,7 11,0 19,9 39,9 75,0 --

50 2,8 4,6 5,6 6,8 9,8 17,6 35,3 66,3 103

60 2,5 4,1 5,1 6,2 8,8 15,9 31,9 60,0 93

75 2,2 3,6 4,5 5,5 7,8 14,1 28,2 53,1 82,6

100 1,9 3,1 3,8 4,7 6,7 12,0 24,1 45,3 70,6

Prospetto B.7b: Portate termiche Qw (kW) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di RAME con perdita di carico massima di 0,045 bar

De (mm) 12 14 15 16 18 22 28 35 42

Di (mm) 10 12 13 14 16 20 26 33 39

S (mm) 1 1 1 1 1 1 1 1 1,5

Lunghezza virtuale (m) Portata termica (kW) a 15°C e pressione di esercizio di 0,3 bar

1 336 544 672 818 1165 2103 -- -- --

2 229 372 459 559 796 1437 -- -- --

4 157 254 314 382 544 982 -- -- --

6 125 203 251 306 435 786 -- -- --

8 107 173 214 261 372 671 1344 -- --

10 95 153 190 231 329 594 1189 -- --

12 86 139 172 209 297 537 1076 -- --

15 76 123 152 185 263 475 952 -- --

20 65 105 130 158 225 406 813 -- --

25 57 93 115 140 199 359 719 1351 --

30 52 84 104 126 180 325 650 1223 --

40 44 72 89 108 153 277 555 1044 --

50 39 63 78 95 136 245 491 923 1437

60 35 57 71 86 123 222 444 835 1300

75 31 51 63 76 109 196 393 739 1150

100 27 43 54 65 93 168 336 631 982

(*) 1 kg/h PROPANO= 13,92 kW

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50

Prospetto B.8a: Portate in massa Qm (kg/h) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di POLIETILENE con perdita di carico massima di 0,045 bar

De (mm) 20 25 32 40 50

Di (mm) 14 19 26 34 44

S (mm) 3 3 3 3 3

Lunghezza virtuale (m) Portata in massa (kg/h) a 15°C e pressione di esercizio di 0,3 bar

2 40,1 90,1 -- -- --

4 27,4 61,6 -- -- --

6 22,0 49,3 -- -- --

8 18,7 42,1 97 -- --

10 16,6 37,2 85,4 -- --

12 15,0 33,7 77,3 -- --

15 13,3 29,8 68,4 -- --

20 11,3 25,4 58,4 -- --

25 10,0 22,5 51,6 -- --

30 9,1 20,4 46,7 95 --

40 7,7 17,4 39,9 81,2 --

50 6,8 15,4 35,3 71,8 --

60 6,2 13,9 31,9 65,0 --

75 5,5 12,3 28,2 57,5 114

100 4,7 10,5 24,1 49,1 97

Prospetto B.8b: Portate termiche Qw (kW) 15°C per gas PROPANO di una tubazione di POLIETILENE con perdita di carico massima di 0,045 bar

De (mm) 20 25 32 40 50

Di (mm) 14 19 26 34 44

S (mm) 3 3 3 3 3

Lunghezza virtuale m Portata termica (kW) a 15°C e pressione di esercizio di 0,3 bar

2 559 1255 -- -- --

4 382 857 -- -- --

6 306 686 -- -- --

8 261 586 1344 -- --

10 231 518 1189 -- --

12 209 469 1076 -- --

15 185 415 952 -- --

20 158 354 813 -- --

25 140 313 719 -- --

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51

30 126 283 650 1323 --

40 108 242 555 1130 --

50 95 214 491 999 --

60 86 194 444 904 --

75 76 171 393 800 1583

100 65 146 336 683 1352

(*) 1 kg/h PROPANO= 13,92 kW

Prospetto B.9a: Portate in massa Qm (kg/h) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di ACCIAIO con perdita di carico massima di 1 mbar

Di (mm) 3/8” 1/2” 3/4” 1” 1”1/4 1” 1/2 2”

Di mm 13,2 16,7 22,5 27,9 36,6 42,5 53,9

S mm 2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2

Lunghezza virtuale m Portata in massa (kg/h) a 15°C e pressione di esercizio di 37mbar

2 3,7 6,9 15,3 27,2 56,0 -- --

4 2,5 4,7 10,4 18,5 38,1 56,8 --

6 2,0 3,8 8,3 14,8 30,4 45,3 85,4

8 1,7 3,2 7,1 12,6 25,9 38,6 72,8

10 1,5 2,8 6,3 11,1 22,9 34,1 64,3

12 1,4 2,6 5,7 10,0 20,7 30,9 58,1

15 1,2 2,3 5,0 8,9 18,3 27,3 51,4

20 1,0 1,9 4,3 7,6 15,6 23,2 43,8

25 0,9 1,7 3,8 6,7 13,8 20,5 38,7

30 0,8 1,5 3,4 6,0 12,4 18,5 34,9

40 0,7 1,3 2,9 5,1 10,6 15,8 29,8

50 0,6 1,2 2,6 4,5 9,4 14,0 26,3

60 0,6 1,0 2,3 4,1 8,5 12,6 23,8

70 0,5 1,0 2,1 3,8 7,8 11,6 21,8

80 0,5 0,9 2,0 3,5 7,2 10,8 20,3

100 0,4 0,8 1,7 3,1 6,4 9,5 17,9

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Prospetto B.9b: Portate termiche Qw (kW) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di ACCIAIO con perdita di carico massima di 1 mbar

DN (mm) 3/8” 1/2” 3/4” 1” 1”1/4 1” 1/2 2”

Di mm 13,2 16,7 22,5 27,9 36,6 42,5 53,9

S mm 2,0 2,3 2,3 2,9 2,9 2,9 3,2

Lunghezza virtuale m Portata termica (kW) a 15°C e pressione di esercizio di 37mbar

2 51,4 96,3 213,1 378,3 780,1 -- --

4 35,0 65,5 145,0 257,4 530,7 790,6 --

6 27,9 52,3 115,8 205,5 423,7 631,2 1189,4

8 23,8 44,6 98,7 175,1 361,1 537,9 1013,8

10 21,0 39,4 87,2 154,7 319,0 475,2 895,6

12 19,0 35,6 78,8 139,8 288,3 429,4 809,3

15 16,8 31,4 69,6 123,5 254,7 379,4 714,9

20 14,3 26,8 59,3 105,3 217,1 323,3 609,3

25 12,6 23,7 52,4 93,0 191,7 285,6 538,3

30 11,4 21,4 47,3 84,0 173,3 258,1 486,4

40 9,7 18,2 40,4 71,6 147,7 220,0 414,6

50 8,6 16,1 35,6 63,3 130,5 194,3 366,2

60 7,8 14,5 32,2 57,2 117,9 175,6 331,0

70 7,1 13,4 29,6 52,5 108,2 161,2 303,8

80 6,6 12,4 27,5 48,7 100,5 149,7 282,1

100 5,9 11,0 24,3 43,0 88,8 132,2 249,2

(*) 1 kg/h PROPANO= 13,92 kW

Prospetto B.10a: Portate in massa Qm (kg/h) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di RAME con perdita di carico massima di 1 mbar

De mm 12 14 15 16 18 22 28 35 42 54

Di mm 10 12 13 14 16 20 26 33 39 51

S mm 1 1 1 1 1 1 1 1 1,5 1,5

Lunghezza virtuale m Portata in massa (kg/h) a 15°C e pressione di esercizio di 37mbar

2 1,7 2,8 3,4 4,2 6,0 10,8 21,8 41,2 64,3 131,5

4 1,2 1,9 2,3 2,8 4,1 7,4 14,8 28,0 43,8 89,5

6 0,9 1,5 1,9 2,3 3,2 5,9 11,8 22,4 34,9 71,4

8 0,8 1,3 1,6 1,9 2,8 5,0 10,1 19,1 29,8 60,9

10 0,7 1,1 1,4 1,7 2,4 4,4 8,9 16,8 26,3 53,8

12 0,6 1,0 1,3 1,5 2,2 4,0 8,1 15,2 23,8 48,6

15 0,6 0,9 1,1 1,4 2,0 3,5 7,1 13,4 21,0 42,9

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53

20 0,5 0,8 1,0 1,2 1,7 3,0 6,1 11,5 17,9 36,6

25 0,4 0,7 0,8 1,0 1,5 2,7 5,4 10,1 15,8 32,3

30 0,4 0,6 0,8 0,9 1,3 2,4 4,8 9,2 14,3 29,2

40 0,3 0,5 0,7 0,8 1,1 2,1 4,1 7,8 12,2 24,9

50 0,3 0,5 0,6 0,7 1,0 1,8 3,6 6,9 10,8 22,0

60 0,3 0,4 0,5 0,6 0,9 1,6 3,3 6,2 9,7 19,9

70 0,2 0,4 0,5 0,6 0,8 1,5 3,0 5,7 8,9 18,2

80 0,2 0,4 0,4 0,5 0,8 1,4 2,8 5,3 8,3 16,9

100 0,2 0,3 0,4 0,5 0,7 1,2 2,5 4,7 7,3 15,0

Prospetto B.10b: Portate termiche Qw (kW) a 15°C, per gas PROPANO di una tubazione di RAME con perdita di carico massima di 1 mbar

De mm 12 14 15 16 18 22 28 35 42 54

Di mm 10 12 13 14 16 20 26 33 39 51

S mm 1 1 1 1 1 1 1 1 1,5 1,5

Lunghezza virtuale m

Portata termica (kW) a 15°C e pressione di esercizio di 37mbar

2 23,8 38,6 47,8 58,3 83,2 150,8 303,6 573,4 895,3 1830,7

4 16,2 26,3 32,5 39,6 56,6 102,6 206,6 390,2 609,1 1245,6

6 12,9 21,0 26,0 31,7 45,2 81,9 164,9 311,5 486,3 994,4

8 11,0 17,9 22,1 27,0 38,5 69,8 140,6 265,5 414,4 847,5

10 9,7 15,8 19,6 23,8 34,0 61,7 124,2 234,5 366,1 748,7

12 8,8 14,3 17,7 21,5 30,7 55,7 112,2 211,9 330,9 676,6

15 7,8 12,6 15,6 19,0 27,2 49,2 99,1 187,2 292,3 597,7

20 6,6 10,7 13,3 16,2 23,1 42,0 84,5 159,6 249,1 509,4

25 5,8 9,5 11,8 14,3 20,5 37,1 74,6 141,0 220,1 450,0

30 5,3 8,6 10,6 12,9 18,5 33,5 67,5 127,4 198,9 406,7

40 4,5 7,3 9,1 11,0 15,8 28,6 57,5 108,6 169,5 346,6

50 4,0 6,5 8,0 9,7 13,9 25,2 50,8 95,9 149,7 306,2

60 3,6 5,8 7,2 8,8 12,6 22,8 45,9 86,7 135,3 276,7

70 3,3 5,4 6,6 8,1 11,5 20,9 42,1 79,6 124,2 254,0

80 3,1 5,0 6,2 7,5 10,7 19,4 39,1 73,9 115,3 235,8

100 2,7 4,4 5,4 6,6 9,5 17,2 34,6 65,3 101,9 208,3

(*) 1 kg/h PROPANO= 13,92 kW

Prospetto B.11a: Portate in massa Qm(kg/h a 15°C) per gas PROPANO di una tubazione di POLIETILENE con perdita di carico massima di 1 mbar

De mm 25 32 40 50 63 75 90 110

Di mm 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6 97,4

S mm 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 6,3

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54

Lunghezza virtuale m Portata in massa (kg/h) a 15°C e pressione di esercizio di 37mbar

2 9,5 21,8 44,6 88,7 -- -- -- --

4 6,4 14,8 30,4 60,4 113,7 -- -- --

6 5,1 11,8 24,2 48,2 90,8 -- -- --

8 4,4 10,1 20,7 41,1 77,4 -- -- --

10 3,9 8,9 18,2 36,3 68,4 108,7 -- --

12 3,5 8,1 16,5 32,8 61,8 98,2 -- --

15 3,1 7,1 14,6 29,0 54,6 86,8 -- --

20 2,6 6,1 12,4 24,7 46,5 74,0 120,0 --

25 2,3 5,4 11,0 21,8 41,1 65,3 106,0 --

30 2,1 4,8 9,9 19,7 37,1 59,0 95,8 --

40 1,8 4,1 8,4 16,8 31,6 50,3 81,6 --

50 1,6 3,6 7,5 14,8 28,0 44,5 72,1 123,5

60 1,4 3,3 6,7 13,4 25,3 40,2 65,2 111,6

70 1,3 3,0 6,2 12,3 23,2 36,9 59,8 102,4

80 1,2 2,8 5,7 11,4 21,5 34,2 55,5 95,1

100 1,1 2,5 5,1 10,1 19,0 30,2 49,1 84,0

Prospetto B.11b: Portate termiche (kW) a 15°C per gas PROPANO di una tubazione di POLIETILENE con perdita di carico massima di 1 mbar

De mm 25 32 40 50 63 75 90 110

Di mm 19 26 34 44 55,8 66,4 79,6 97,4

S mm 3 3 3 3 3,6 4,3 5,2 6,3

Lunghezza virtuale m Portata termica (kW) a 15°C e pressione di esercizio di 37mbar

2 131,6 303,6 620,9 1234,9 -- -- -- --

4 89,5 206,6 422,5 840,2 1583,3 -- -- --

6 71,5 164,9 337,3 670,8 1263,9 -- -- --

8 60,9 140,6 287,5 571,7 1077,3 -- -- --

10 53,8 124,2 253,9 505,0 951,7 1513,2 -- --

12 48,6 112,2 229,5 456,4 860,0 1367,5 -- --

15 43,0 99,1 202,7 403,2 759,7 1208,0 -- --

20 36,6 84,5 172,8 343,6 647,5 1029,6 1669,8 --

25 32,3 74,6 152,6 303,6 572,0 909,5 1475,1 --

30 29,2 67,5 137,9 274,3 516,9 821,9 1333,0 --

40 24,9 57,5 117,6 233,8 440,6 700,5 1136,1 --

50 22,0 50,8 103,9 206,5 389,2 618,9 1003,6 1719,1

60 19,9 45,9 93,8 186,6 351,7 559,2 907,0 1553,5

70 18,3 42,1 86,1 171,3 322,8 513,3 832,5 1426,0

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80 16,9 39,1 80,0 159,1 299,8 476,6 773,0 1324,0

100 15,0 34,6 70,7 140,5 264,8 421,1 682,9 1169,7

(*) 1 kg/h PROPANO= 13,92 kW

B.3 Calcolo matematico della portata necessaria tenendo conto della perdita di carico

La perdita di carico ammessa per le tubazioni in alta e media pressione è calcolata con la seguente formula di Renouard semplificata, valida per alte e medie pressioni, per tutti i materiali contemplati dalla presente

norma e per valori di Q/D < 150 (<80 )

Pa

2 – Pb2 = 48,6 x d x Q1,82 x L / D4,82 (B.1)

Pa – Pb è la perdita di carico tra l’inizio e la fine della tubazione (bar)

Pa è la pressione assoluta all’uscita dal limitatore e all’inizio della tubazione (Prelativa +1,013) (bar) Pb è la = pressione assoluta al termine della tubazione e all’entrata

del regolatore di secondo stadio (Prelativa +1,013) (bar)

d è la densità del gas relativa all’aria

L è la lunghezza virtuale della tubazione (m)

Q è la portata di gas in condizioni standard (Nm³/h)

D è il diametro interno della tubazione (mm)

La perdita di carico ammessa per i principali elementi dell’impianto in media pressione, in conformità con il prEN 16129:2012, è la seguente:

regolatore di primo stadio: 30% della pressione di taratura nominale;

limitatore 30% della pressione di taratura nominale del regolatore;

tubazione, raccordi e accessori: 15% della pressione di uscita dal limitatore;

Nel caso di un tratto con pressione nominale di esercizio 0,75 bar, la pressione minima che possiamo avere all’entrata del regolare di secondo stadio è: [(0,75 x 0,7) – (0,75 x 0,3)] x 0,85 = (0,525 – 0,225) x 0,85 = 0,3 x 0,85 = 0,255 bar

Pertanto la perdita di carico che possiamo accettare nel tratto di tubazione in media pressione è:

Pa = 0,3 (pressione di uscita dal limitatore) + 1,013 = 1,313 bar

Pb = 0,255 (pressione di entrata al regolatore di secondo stadio) + 1,013 = 1, 268 bar

Pa – Pb = 1,313 - 1,268 = 0,045 bar (45 mbar)

quindi:

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Pa2 – Pb

2 = (1,3132 – 1,2682) = 0,116 bar2 (B.2)

Possiamo determinare la portata massica per gas propano con densità relativa di 1,55 - alla temperatura di 15°C - in funzione della lunghezza e del diametro della tubazione:

Qv = (0,116 x D4,82 / 48,6 x 1,55 x L)0,55

Qv = (1,53 x 10-3 x D4,82 / L)0,55 (Sm³/h)

Qm = Qv x ϒ (kg/h)

dove ϒ è la massa volumica del propano commerciale (1,9 kg/m³ a 15°C).

Qw= Qm x 13,92 (kW)

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APPENDICE C DILATAZIONI TERMICHE PER TUBI DI ACCIAIO E DI RAME

(informativa)

Qualunque materiale sottoposto a riscaldamento o a raffreddamento è soggetto al fenomeno di dilatazione o contrazione. Per quanto attiene la posa esterna all’edificio e soprattutto quando la tubazione è posta a vista ed è sottoposta a rilevanti escursioni termiche, è necessario porre particolare attenzione alle dilatazioni lineari che nel tempo essa subisce. In particolare, al fine di evitare dannosi ed antiestetici spostamenti, rotture degli ancoraggio dello staffaggio delle tubazioni, in fase di esecuzione dei lavori deve essere tenuto conto dei fattori principali di seguito riportati. L’allungamento che subisce un tubo per una variazione di temperatura può essere calcolato con la seguente espressione:

∆L = α x L x ∆T (mm)

dove:

α 0,011 mm/m °C per i tubi di acciaio non legato;

α 0,012 mm/m °C per i tubi di acciaio non legato a parete sottile;

α 0,017 mm/m °C per i tubi di rame;

L è la lunghezza iniziale del tratto di tubo, espressa in metri;

∆T è il salto termico, espresso in gradi centigradi.

Nota Nel caso di un ∆T negativo, il risultato del calcolo evidenzia una contrazione.

Per facilitare individuazione dell’entità delle dilatazioni termiche sono stati riportati nei prospetti C.1 e C.2 e C.3 valori dell’allungamento di una tubazione di acciaio e di rame in relazione all’escursione termica misurata sulla sua superficie.

Prospetto C.1 Dilatazione lineare dei tubi di acciaio non legato, in funzione della variazione della temperatura superficiale

Lunghezza della

tubazione (m)

Differenza di temperatura superficiale del tubo (°C)

10 20 30 40 50 60 70 80 90

Allungamento della tubazione di acciaio (mm)

10 1,1 2,2 3,3 4,4 5,5 6,6 7,7 8,8 9,9

20 2,2 4,4 6,6 8,8 11 13,2 15,4 17,6 19,8

30 3,3 6,6 9,9 13,2 16,5 19,8 23,1 26,4 29,7

40 4,4 8,8 13,2 17,6 22 26,4 30,8 35,2 39,6

50 5,5 11 16,5 22 27,5 33 38,5 44 49,5

60 6,6 13,2 19,8 26,4 33 39,6 46,2 52,8 59,4

Prospetto C.2

Dilatazione lineare dei tubi di acciaio non legato a parete sottile, in funzione

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della variazione della temperatura superficiale

Lunghezza della

tubazione (m)

Differenza di temperatura superficiale del tubo (°C)

10 20 30 40 50 60 70 80 90

Allungamento della tubazione di acciaio (mm)

10 1,2 2,4 3,6 4,8 6 7,2 8,4 9,6 10,8

20 2,4 4,8 7,2 9,6 12 14,4 16,8 19,2 21,6

30 3,6 7,2 10,8 13,2 18 21,6 25,2 28,8 32,4

40 4,8 9,6 14,4 17,6 24 28,8 33,6 38,4 43,2

50 6 12 18 22 30 36 42 48 54

60 7,2 14,4 21,6 26,4 36 43,2 50,4 57,6 64,8

Prospetto C.3

Dilatazione lineare dei tubi di rame, in funzione della alla variazione della temperatura superficiale

Lunghezza della

tubazione (m)

Differenza di temperatura superficiale del tubo (°C)

10 20 30 40 50 60 70 80 90

Allungamento della tubazione di rame (mm)

10 1,68 3,36 5,04 6,72 8,4 10,08 11,76 13,44 15,12

20 3,36 6,72 10,08 13,44 16,8 20,16 23,52 26,88 30,24

30 5,04 10,08 15,12 20,16 25,2 30,24 35,28 40,32 45,36

40 6,72 13,44 20,16 26,88 33,6 40,32 47,04 53,76 60,48

50 8,4 16,8 25,2 33,6 42 50,4 58,8 67,2 75,6

60 10,08 20,16 30,24 40,32 50,4 60,48 70,56 80,64 90,72

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BIBLIOGRAFIA

Decreto Ministeriale 14 Maggio 2004 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l'installazione e l'esercizio dei depositi di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva non superiore a 13 m3”. Decreto Legislativo 22 febbraio 2006, n° 128 “Riordino della disciplina relativa all'installazione e all'esercizio degli impianti di riempimento, travaso e deposito di GPL, nonché all'esercizio dell'attività di distribuzione e vendita di GPL in recipienti, a norma dell'articolo 1, comma 52, della legge 23 agosto 2004, n. 239”. Decreto Ministeriale 22-1-2008 n. 37 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.”

Delibera ARG/gas 159/08: Testo unico della regolazione della qualità e delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2009-2012 (TUDG): approvazione della Parte II "Regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2009-2012 (RTDG). UNI EN 1775 Trasporto e distribuzione di gas - Tubazioni di gas negli edifici - Pressione massima di esercizio minore o uguale a 5 bar - Raccomandazioni funzionali UNI EN 14570 Attrezzature e accessori per GPL - Equipaggiamento di serbatoi per GPL, fuori terra e interrati

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