UN'ALTRA CITTA E POSSIBILE «AMIU, MENO TASSE E NIENTE … · LA PENA DI MORTE di AldoA.Mola N el...

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Via Beinette, 51 - Chiusa Pesio CUNEO Tel. 0171734101 - Fax 0171734404 [email protected] www.ilgiornaledelpiemonte.com DOMENICA 2 APRILE 2017 EDITORE: POLO GRAFICO S.PA Anno III numero78 Via Beinette, 51 - Chiusa Pesio CUNEO Tel. 0171734101 - Fai 0171734404 [email protected] www.ilgiornaledellaliguria.com UN'ALTRA CITTA E POSSIBILE «AMIU, MENO TASSE E NIENTE FUSIONE» La ricetta di Marco Bucci, candidato sindaco del centrodestra dopo ilfallimento della giun di Doria e Crivello: «Via i managere l'azienda torni a fare utili senza tagliare il personale L'INSERZIONE DEI TIFOSI ROSSOBLU Una pagina per sostenere il Genoa Marco Bucci non ci sta. La fusione tra Amiu e Iren che la giunta di Doria ha fallito ancora non è l'unica soluzione possibile. E non serve au- mentare le tasse sulla spazzatura come fatto dal- la sinistra. «Non si deve. Un'azienda non deve aumentare il costo del servizio e tartassare i cit- tadini (che sono gli azionisti) per tappare i bu- chi che il management non ha sanato», spiega il candidato del centrodestra che illustra al Gior- nale della Liguria e del Piemonte la sua ricetta. Diego Pistacchi a pagina 7 • Una pagina del Giorna- le del Piemonte e della Li- guria per dare sostegno a Preziosi e alla squadra nel giorno della contestazione della tifoseria organizzata. L'hanno acquistata alcuni tifosi per sottolineare co- me le prese di posizioni più dure esistono ma non rappresentano tutti gli ap- passionati rossoblù. E in- tanto oggi al Ferraris torna Gasperini, il grande ex pri- ma contestato e adesso più che mai rimpianto. Servizio a pagina 9 Controlli polizia in via Montanaro Scattate sanzioni per 33mila euro 90 ANNI 0RS0N0 IL REGIME QUANDO TORNO' LA PENA DI MORTE di AldoA.Mola - N el 1889 l'Italia conquistò un pri- mato civile nel mondo. Il suo nuovo codice penale, varato dal governo Crispi-Zanardelli-Gio- litti, abolì la pena di morte, già cancella- ta nel Granducato di Toscana da Leopol- do I d'Asburgo-Lorena nel lontano 1786. L'Italia mantenne a lungo quel primato, ma novantanni orsono la legge per la di- fesa dello Stato (25 novembre 1926, n. 2008) ripristinò la pena capitale median- te fucilazione per chiunque commettesse "un fatto diretto contro la vita, l'integrità o la libertà personale del re, della regina, del principe ereditario e del capo del go- verno" e altri reati connessi: pena poi este- sa agli autori di attentati al Papa e ai car- dinali di santa romana chiesa. La stessa legge deliberò condanne da quindici a trent'anni di reclusione per quanti istigas- sero tali misfatti, da cinque a quindici an- ni per quanti incitassero a compierli, da tre a dieci anni (con interdizione perpetua dai pubblici uffici) per organizzatori di as- sociazioni e partiti sciolti per ordine del- la pubblica autorità e da due a cinque an- ni per chi "in qualsiasi modo" propagan- dasse dottrina, programmi e metodi d'azione "di tali associazioni, organizza- zioni o partiti'! Da quel momento l'Italia ebbe un regime di partito unico, poi com- pletato con l'eliminazione dalle bibliote- che pubbliche e scolastiche di libri "scon- venienti" per il fascismo e per la chiesa. Il capo del governo, Benito Mussolini, in carica dal 31 ottobre del 1922, il 5 gen- naio 1927 spiegò ai prefetti, "la più alta autorità dello Stato nella provincia" (...) segue a pagina i l ALLARMEASAVONA Il quartiere dove spariscono i negozi Servizio a pagina 6 UNA NUOVA DESTRA IN CAMPO Alemanno lancia Movimento Nazionale Servizio a pagina 7 LA SPEZIA Intesa per salvare la strada della Mola PaoloAsti a pagina 15 PROGETTO FALLITO Rete a Sinistra si divide e decide di sciogliersi Il direttivo di Rete a sinistra nei prossimi giorni awierà il procedimento per sciogliere l'associazione e dopo le elezio- ni amministrative sarà convo- cata un'assemblea aperta e sa- ranno avviate le pratiche buro- cratiche necessarie. Lo si legge in una nota. «Purtroppo, come è ormai chiaro a tutti la Rete non è riu- scita nel suo intento di federa- re la sinistra e in pieno accordo è stato deciso che ne' l'associa- zione ne' il suo logo saranno presenti alle prossime elezioni amministrative», fanno sapere dal Direttivo. Rete a Sinistra si è divisa in due correnti. Quella rappresen- tata dagli under 30 Stefano Gaggero e Marianna Pederzol- li ha sostenuto la necessità di un'alleanza con il Pd a soste- gno di Gianni Crivello sindaco. Mentre la parte rappresentata dal consigliere regionale Gian- ni Pastorino è orientata ad una candidatura a sindaco di sini- stra lontano dai democratici. UN VADEMECUM PER LA MACCHINA ORGANIZZATIVA E le allerte in Liguria diventano «blu» • Le allerte in Liguria diventano blu. No, nessun nuovo colore del «semaforo» per indicare un ulte- riore grado di pericolosità, ma uno strumento per aiutare la «macchina» delle emergenze a muover- si nella maniera più corretta. Si tratta di una nuo- va messaggistica di allertamento da parte di Arpal, con aggiornamento in tempo reale delle informa- zioni e con la massima dinamicità delle informa- zioni, automatismo tra criticità idrologica, idrauli- ca e geologica e linee guida ai Comuni per la pia- nificazione del rischio. Sono i contenuti del «Libro Blu», predisposto dall'assessorato regionale alla Protezione civile, che verrà presentato martedì 4 aprile alle 10.30 nel Palazzo della Borsa di Genova. Sarà l'assessore regionale alla Difesa del Suolo e Protezione Civile, Giacomo Giampedrone a illu- Ancora un controllo straordinario del territorio, con importanti risultati ope- rativi. Gli agenti del Com- missariato 'Barriera Milano,' coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimi- ne, dell'Immigrazione, del- le Unità Cinofìle e della Po- lizia Amministrativa, hanno identificato circa 30 perso- ne, verificato 2 locali com- merciali e uno stabile. L'atti- vità ha interessato, princi- palmente, via Montanaro. Scattate sanzioni per 33mi- la euro di violazioni Ombra a pagina 3 TORINO Denuncia: "Basta cemento" Battaglia a pagina 5 CUNEO Nuoto sincronizzato, Coppa Europa De Giovanni a pagina 11 strarlo, insieme ai tecnici della Protezione Civile, ai 235 Comuni liguri e alle Prefetture. Il nuovo vade- mecum sulle allerte segue quanto previsto dalla legge regionale n. 28 del 2016 che ha rinnovato l'ar- chitettura del sistema regionale di allertamento e di gestione del rischio meteorologico. «Con il «Libro Blu» aggiungiamo un ulteriore tassello ad un ampio percorso che ha richiesto grande impegno da parte della giunta e degli uf- fici regionali di protezione Civile», ah detto l'as- sessore alla Protezione Civile Giacomo Giampe- drone secondo il quale il Libro Blu «vuole esse- re un ulteriore strumento per consentire ai sin- daci e alle Prefetture di gestire al meglio il ri- schio meteo, mettendo in campo molteplici mo- dalità di messaggistica». Sanità, Forza Italia attacca Pd Servizio a pagina 13

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Via Beinette, 51 - Chiusa Pesio CUNEO Tel. 0171734101 - Fax 0171734404

[email protected]

www.ilgiornaledelpiemonte.com DOMENICA 2 APRILE 2017 EDITORE: POLO GRAFICO S.PA Anno III numero78

Via Beinette, 51 - Chiusa Pesio CUNEO

Tel. 0171734101 - Fa i 0171734404

[email protected]

www.ilgiornaledellaliguria.com

UN'ALTRA CITTA E POSSIBILE

«AMIU, MENO TASSE E NIENTE FUSIONE» La ricetta di Marco Bucci, candidato sindaco del centrodestra dopo ilfallimento della giunta

di Doria e Crivello: «Via i managere l'azienda torni a fare utili senza tagliare il personale L'INSERZIONE DEI TIFOSI ROSSOBLU

Una pagina per sostenere il Genoa

• Marco Bucci non ci sta. La fusione tra Amiu e Iren che la giunta di Doria ha fallito ancora non è l'unica soluzione possibile. E non serve au-mentare le tasse sulla spazzatura come fatto dal-la sinistra. «Non si deve. Un'azienda non deve aumentare il costo del servizio e tartassare i cit-

tadini (che sono gli azionisti) per tappare i bu-chi che il management non ha sanato», spiega il candidato del centrodestra che illustra al Gior-nale della Liguria e del Piemonte la sua ricetta.

Diego Pistacchi a pagina 7

• Una pagina del Giorna-le del Piemonte e della Li-guria per dare sostegno a Preziosi e alla squadra nel giorno della contestazione della tifoseria organizzata. L'hanno acquistata alcuni tifosi per sottolineare co-me le prese di posizioni più dure esistono ma non rappresentano tutti gli ap-passionati rossoblù. E in-tanto oggi al Ferraris torna Gasperini, il grande ex pri-ma contestato e adesso più che mai rimpianto.

Servizio a pagina 9

Controlli polizia in via Montanaro Scattate sanzioni per 33mila euro

90 ANNI 0RS0N0

IL REGIME

QUANDO TORNO'

LA PENA DI MORTE di AldoA.Mola

-Nel 1889 l'Italia conquistò un pri-mato civile nel mondo. Il suo nuovo codice penale, varato dal governo Crispi-Zanardelli-Gio-

litti, abolì la pena di morte, già cancella-ta nel Granducato di Toscana da Leopol-do I d'Asburgo-Lorena nel lontano 1786. L'Italia mantenne a lungo quel primato, ma novantanni orsono la legge per la di-fesa dello Stato (25 novembre 1926, n. 2008) ripristinò la pena capitale median-te fucilazione per chiunque commettesse "un fatto diretto contro la vita, l'integrità o la libertà personale del re, della regina, del principe ereditario e del capo del go-verno" e altri reati connessi: pena poi este-sa agli autori di attentati al Papa e ai car-dinali di santa romana chiesa. La stessa legge deliberò condanne da quindici a trent'anni di reclusione per quanti istigas-sero tali misfatti, da cinque a quindici an-ni per quanti incitassero a compierli, da tre a dieci anni (con interdizione perpetua dai pubblici uffici) per organizzatori di as-sociazioni e partiti sciolti per ordine del-la pubblica autorità e da due a cinque an-ni per chi "in qualsiasi modo" propagan-dasse dottrina, programmi e metodi d'azione "di tali associazioni, organizza-zioni o partiti'! Da quel momento l'Italia ebbe un regime di partito unico, poi com-pletato con l'eliminazione dalle bibliote-che pubbliche e scolastiche di libri "scon-venienti" per il fascismo e per la chiesa. Il capo del governo, Benito Mussolini, in carica dal 31 ottobre del 1922, il 5 gen-naio 1927 spiegò ai prefetti, "la più alta autorità dello Stato nella provincia" (...)

segue a pagina i l

ALLARMEASAVONA

Il quartiere dove spariscono i negozi

Servizio a pagina 6

UNA NUOVA DESTRA IN CAMPO

Alemanno lancia Movimento Nazionale

Servizio a pagina 7

LA SPEZIA

Intesa per salvare la strada della Mola

PaoloAsti a pagina 15

PROGETTO FALLITO

Rete a Sinistra si divide e decide di sciogliersi • Il direttivo di Rete a sinistra nei prossimi giorni awierà il procedimento per sciogliere l'associazione e dopo le elezio-ni amministrative sarà convo-cata un'assemblea aperta e sa-ranno avviate le pratiche buro-cratiche necessarie.

Lo si legge in una nota. «Purtroppo, come è ormai chiaro a tutti la Rete non è riu-scita nel suo intento di federa-re la sinistra e in pieno accordo è stato deciso che ne' l'associa-zione ne' il suo logo saranno

presenti alle prossime elezioni amministrative», fanno sapere dal Direttivo.

Rete a Sinistra si è divisa in due correnti. Quella rappresen-tata dagli under 30 Stefano Gaggero e Marianna Pederzol-li ha sostenuto la necessità di un'alleanza con il Pd a soste-gno di Gianni Crivello sindaco. Mentre la parte rappresentata dal consigliere regionale Gian-ni Pastorino è orientata ad una candidatura a sindaco di sini-stra lontano dai democratici.

UN VADEMECUM PER LA MACCHINA ORGANIZZATIVA

E le allerte in Liguria diventano «blu» • Le allerte in Liguria diventano blu. No, nessun nuovo colore del «semaforo» per indicare u n ulte-riore grado di pericolosità, m a u n o s t rumento per aiutare la «macchina» delle emergenze a muover-si nella maniera più corretta. Si tratta di u n a nuo-va messaggistica di allertamento da parte di Arpal, con aggiornamento in t empo reale delle informa-zioni e con la mass ima dinamicità delle informa-zioni, automat ismo tra criticità idrologica, idrauli-ca e geologica e linee guida ai Comuni per la pia-nificazione del rischio. Sono i contenuti del «Libro Blu», predisposto dall 'assessorato regionale alla Protezione civile, che verrà presentato mar tedì 4 aprile alle 10.30 nel Palazzo della Borsa di Genova. Sarà l 'assessore regionale alla Difesa del Suolo e Protezione Civile, Giacomo Giampedrone a illu-

• Ancora u n controllo straordinario del territorio, con importanti risultati ope-rativi. Gli agenti del Com-missariato 'Barriera Milano,' coadiuvati da personale del Reparto Prevenzione Crimi-ne, dell'Immigrazione, del-le Unità Cinofìle e della Po-lizia Amministrativa, hanno identificato circa 30 perso-ne, verificato 2 locali com-merciali e uno stabile. L'atti-vità ha interessato, princi-palmente, via Montanaro. Scattate sanzioni per 33mi-la euro di violazioni

Ombra a pagina 3

TORINO

Denuncia: "Basta cemento"

Battaglia a pagina 5

CUNEO

Nuoto sincronizzato, Coppa Europa

De Giovanni a pagina 1 1

strarlo, insieme ai tecnici della Protezione Civile, ai 235 Comuni liguri e alle Prefetture. Il nuovo vade-m e c u m sulle allerte segue quanto previsto dalla legge regionale n. 28 del 2016 che ha rinnovato l'ar-chitettura del sistema regionale di al lertamento e di gestione del rischio meteorologico.

«Con il «Libro Blu» aggiungiamo u n ul ter iore tassello ad u n ampio percorso che ha r ichiesto g rande impegno da par te della g iunta e degli uf-fici regionali di p ro tez ione Civile», ah det to l'as-sessore alla Protezione Civile Giacomo Giampe-d rone secondo il qua le il Libro Blu «vuole esse-re u n ul ter iore s t r um en to pe r consent i re ai sin-daci e alle P re fe t tu re di gest i re al megl io il ri-schio meteo, m e t t e n d o in c a m p o molteplici m o -dali tà di messaggist ica».

Sanità, Forza Italia attacca Pd

Servizio a pagina 13

Domenica 2 aprile 2017 il Giornale del Piemonte e della Liguria LA SPEZIA 11

NUOTO SINCRONIZZATO IN PROGRAMMA DAL 5AL7 MAGGIO

Lel5 migliori Nazionali a Cuneo per la Coppa Europa Confermata anche la partecipazione delle campionesse russe

Marco De Giovanni

da Cuneo

• Sono già 15 le squadre na-zionali che hanno dato con-ferma di partecipazione alla Coppa Europa di nuoto sin-cronizzato in programma a Cuneo dal 5 al 7 maggio nella spettacolare cornice dello Sta-dio del Nuoto. Le nazionali presenti saranno, oltre all'Ita-lia, le più blasonate del ran-king mondiale: Russia, Spa-gna, Repubblica Ceca, Ucrai-na, Bielorussia, Turchia, Gre-cia, Olanda, Israele, Germa-nia, Polonia, Francia, Svizze-ra e Repubblica di San Mari-no. La Coppa Europa di Nuoto Sincronizzato, che si svolge con cadenza biennale (negli anni dispari), è la rassegna sportiva continentale più im-portante di questa spettaco-lare disciplina, seconda solo ai Campionati Europei di tut-te le discipline acquatiche. L'evento è organizzato dalla LEN (League Europeenne de Natatione), che nello scorso mese di febbraio ha designa-

to Cuneo come sede della manifestazione, organizzata con la collaborazione della FIN (Federazione Italiana Nuoto) e del CSR, la società gestrice dello Stadio del Nuo-to, per l'organizzazione logi-stica e della Venue di gara. Durante i tre giorni della Coppa si potranno ammira-re, in un programma che pre-

vede quattro diverse tipolo-gie di esercizi di Squadra e quattro di Duo, le plurimeda-gliate campionesse russe (2 ori su 2 ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro e 8 ori su 9 ai Mondiali di nuoto 2015 di Ka-zan), a cui si affiancheranno le spettacolari esibizioni del-la Squadra dell'Ucraina e dell'Italia finaliste ai Giochi

Olimpici di Rio de Janeiro, e di quelle della Spagna, della Grecia e della Svizzera finali-ste ai Campionati del Mondo 2015 e ai Campionati Europei del 2016, dei Doppi dell'Ucraina, Spagna, Italia, Grecia, Francia e Svizzera, tut-ti finalisti ai Giochi di Rio. Inoltre il programma gare ve-drà, per la prima volta alla

Coppa Europa, la gara di Duo Misto con gli atleti Italiani medaglia di Bronzo ai Cam-pionati Mondiali del 2015 e medaglia d'argento ai Cam-pionati Europei del 2016. «Abbiamo da poco ricevuto la conferma della partecipa-zione della Russia, - commen-tano il Sindaco Federico Bor-gna e l'Assessore allo sport Valter Fantino - la nazionale più forte del Mondo, che in un primo momento sembrava voler rinunciare. Sarà quindi un'occasione unica per la no-stra città, perché sarà presen-te tutto il top della scena mondiale. Certo per la nazio-nale italiana sarà più compli-cato, perché la concorrenza sarà fortissima, ma siamo si-curi che i nostri atleti daranno il massimo per portare a casa qualche medaglia prestigio-sa. Inoltre sarà il battesimo in-ternazionale per lo Stadio del Nuoto, la nuova struttura che abbiamo voluto fortemente, ma siamo certi che, da questo punto di vista, Cuneo, grazie al fondamentale apporto del CSR, sarà da medaglia d'oro.»

CUNEO

Riprende la pulizia dellestrade Da ieri, sabato 1 aprile, ri-prende il servizio di pulizia strade sull'altipiano e nelle frazioni cittadine. Il servizio, operativo tutto l'anno ad ec-cezione del periodo inverna-le, viene svolto una volta al mese per ogni strada o piaz-za inserita nell'elenco pro-grammato (il calendario sud-diviso per vie e per giorni di passaggio è consultabile alla pagina: http://www.comu-ne.cuneo.gov.it/polizia-mu-nicipale/pulizia-strade/ca-lendario-per-via.html). Nelle aree dove è previsto il parcheggio sono collocati gli appositi cartelli di segnaleti-ca verticale con l'indicazio-ne del giorno (ad esempio: il primo lunedì del mese) e la relativa fascia oraria nel qua-le vige il divieto di sosta, uti-le per permettere lo svolgi-mento della pulizia stradale. Il Comune di Cuneo ha atti-vato, proprio per ricordare i divieti ai cittadini, in modo da evitare di parcheggiare l'auto nelle vie interessate dalle operazioni di lavaggio, il servizio di avviso "Comu-nAlert" al quale è possibile iscriversi andando alla pagi-na http://cuneo.comuna-lert.it.

H90anni orsonoh

Il regime quando in Italia tornò la pena di morte dalla prima pagina

(...) la loro missione: "iniziati-va contro i nemici irriducibili del regime", senza però infierire su "innocui e sciocchi". "Un regime totalitario e autoritario come quello fascista" egli aggiunse, do-veva sorvegliare l'amministrazio-ne del pubblico danaro "soprat-tutto nell'Italia meridionale", che doveva essere liberata da "so-pravvivenze camorrist iche ed elettoralistiche dei vecchi regi-mi". Secondo Mussolini il "pre-fetto fascista" era il "rappresen-tante dello Stato fascista" Non era vero. In diritto e in fatto i prefet-ti rappresentavano il governo. Lo Stato, invece, era e rimaneva una monarchia rappresentativa. Il Parlamento però era spappolato. Dal 1924 la Camera era per due terzi succuba dell'Esecutivo, per l'altro terzo cancellata o dispersa. Rimaneva la pattuglia liberale ca-pitanata da Giovanni Giolitti che il 16 marzo 1928 votò contro la riforma elettorale che cancellò la libera scelta dei deputati da par-te dei cittadini. Anche secondo storici monarchici e liberali, Vit-torio Emanuele III era troppo li-gio allo Statuto: un rasoio sul quale camminò dal 1922 al 1944. Ma in quale quadro si muoveva l'Italia? Mentre sindacati padro-nali e operai siglavano a Roma i patti di Palazzo Chigi e di Palaz-zo Vidoni all'insegna del sempre annunciato e mai concretamen-te attuato "corporativismo", in Gran Bretagna furono vietati gli scioperi generali e drasticamen-te regolamentati quelli parziali. Parigi non se la passava molto meglio, come ricorda Marco Gervasoni in La Francia in nero

(Ed. Marsilio). Nell'Urss Stalin espulse dal Partito comunista Trotzky, Zinoviev e Kamenev (tutti poi ammazzati) e lanciò l'offensiva contro i kulaki, i pic-coli proprietari dipinti quali af-famatori del popolo e stermina-ti. La Cina sprofondò preda del-la guerra civile, dalla quale ini-ziò la "lunga marcia " di Mao-Ze-Dong. In India cominciò la lotta (anche cruenta) per l ' indipen-denza. Negli Stati Uniti covava la Grande Depressione esplosa un paio d'anni dopo e superata non con il New Deal di Roosevelt ma con le immense opportunità die-ci anni dopo aperte dalla secon-da guerra mondiale.

Dal 1927, dunque, e non dal 1922, ebbe inizio il "regime fasci-sta", all'interno del Regno d'Ita-lia, che nella circolare ai prefetti Mussolini definì impropriamen-te "Stato fascista". Al potere per-sonale il "duce" arrivò parte per abilità propria, parte (la più am-pia) per gli errori dell'opposizio-ne (che dal giugno 1924 disertò l'Aula e gli spianò la strada) e so-prattutto per il clima suscitato dalla serie di quattro attentati al-la sua vita. Si può discutere in pantofole quanto si vuole sul fat-to che essi furono "strani" (come lo sparo di Violet Gibson: colpì il naso di Mussolini ma poteva es-sere mortale), manipolati dalla polizia stessa (quello ordito dal socialista visionario Tito Zambo-ni, arrestato con tanto di fucile di precisione all'Hotel Dragoni, dirimpetto a Palazzo Chigi, men-tre si accingeva a sparare a Mus-solini) o misteriosi (come a Bo-logna, ove il probabile attentato-re, il sedicenne Anteo Zamboni, fu linciato da chi forse volle im-

pedirgli che venisse arrestato e rivelasse i mandanti). Di certo vi è che quell'Italia ricorse a misu-re difensive dell'ordine statuale condivise dalle Camere e dall'opinione pubblica, ansiosa di stabilità dopo anni di guerra civile strisciante e sentiva anco-ra aperte le ferite della Grande Guerra. Il re firmò, come fece di tutte le leggi approvate dal Par-lamento, prima e dopo l'insedia-mento del governo Mussolini. Monarca costituzionale.

La legge per la difesa dello Sta-to fu poi integrata con l'istituzio-ne del Tribunale Speciale, pre-sieduto da un Generale delle Forze Armate o della Milizia Vo-lontaria per la Sicurezza Nazio-nale e nominato con decreto del ministro della Guerra, che all'epoca, vedi caso, era Musso-lini stesso, solo il 29 settembre 1929 sostituito dal rupestre ge-nerale Pietro Gazzera. Da oltre un anno il Partito manipolava la piazza, incitata a chiedere la pe-na di morte per gli attentatori al "duce del fascismo'! Lo si vide do-po l'attentato Zamboni e l'arre-sto di Luigi Capello, massone, condannato senza alcuna prova convincente a trent'anni di car-cere, tre dei quali di dura segre-gazione. Il gran maestro del Grande Oriente d'Italia, Domi-zio Torrigiani, conscio del peri-colo al quale andava incontro, rientrò dalla Francia in Italia per testimoniare a favore dell'inno-cenza di Capello. Fu arrestato e condannato a cinque anni di confino per un reato che non esi-steva: "massone". A quel modo Mussolini offriva fiordalisi alla Santa Sede. Era l'ex socialmassi-malista, antico autore di "Hus il

veridico", elogio di un eretico ar-so vivo, e uso a provare che Dio non esiste perché lo sfidava a far-lo morire lì per lì, entro pochi mi-nuti, quasi il Grande Architetto avesse quel tempo da dedicargli.

Ma dopo il 1927 il "regime" fu davvero totalitario? A parte l'in-quinamento tentato con l'istitu-zione del Tribunale Speciale, le Forze Armate rimasero presso-ché indenni dalla "fascistizzazio-ne". Erano fedeli al re e ai suoi successori. Così pure il corpo di-plomatico e una parte significa-tiva della magistratura. Al di fuo-ri dell 'amministrazione pubbli-ca, in coda per la "tessera del pa-ne" (mortificazione accettata an-che dalla quasi totalità dei do-centi universitari), i professioni-sti rimasero liberi di fare quel che dettavano coscienza e/o neces-sità. Al PNF si iscrisse chi ne sen-tiva desiderio e/o bisogno. An-cora nel 1942 in molte città solo un decimo degli avvocati, dei medici e dei professionisti di ran-go risultavano iscritti al partito fascista, che proprio quell'anno arrivò a fare il pieno: oltre tre mi-lioni di militanti, nessuno dei quali il 26 luglio scese in piazza a chiedere il ripristino di Mussoli-ni al governo.

Il regime e le leggi repressive della libertà di associazione e di stampa (fu da allora che anche i giornalisti vennero inquadrati in un "ordine", la cui necessità oggi molti met tono in discussione) dettero impulso alla moltiplica-zione delle società segrete, che nei tempi bui sono il sale della terra. Esse non sono necessaria-mente espressione di ideologie e/o di partiti nazionali e/o di "in-ternazionali" come invece furono

il Partito comunista d'Italia o gli antifascisti riparati all'estero (in vari casi assoldati dall'Ovra), sib-bene manifestazione dell'innato bisogno di libertà. Fra i tanti pos-sibili esempi rimane paradigma-tica l'associazione "Aquila Rea-le" presieduta dal celebre foto-grafo d'arte Riccardo Scoffone (1889-1965), arrestato il 22 no-vembre 1931. Incendiario? Rivo-luzionario? In una lettera inter-cettata dalla polizia si leggono le sue "istruzioni": "Se vai a Roma e vedi Benito Mussolini, digli che è (...pernacchia); e se invece ve-di S.M. Vittorio Emanuele, grida forte 'Savoia, viva il re"! Come suo fratello, Adriano, massone nella loggia "Vita Nuova" di Cuneo, Riccardo Scoffone era iniziato al-la "Giovanni Bovio" all'obbedien-za della Gran Loggia d'Italia. Il regime durò sin quando garantì pace. Poi rovinò su se stesso, tra le macerie del Paese. Scoffone ri-prese la Grande Opera. Fu tra i fondatori di una tra le più belle riviste italiane del dopoguerra, "Cuneo, Provincia Granda".

Solo nel 1947 l'Italia abolì la pena di morte: tornò avanguar-dia civile nel mondo, la meta rag-giunta nel 1889 grazie a ministri quali Crispi e Zanardelli, masso-ni, e a uno Statista come Giovan-ni Giolitti. "L'Italia in cammino" descritta da Gioacchino Volpe nel 1927 continuò il suo percor-so in cerca della libertà vaticina-ta nel 1928 dalla "Storia d'Italia" di Benedetto Croce. Il "regime" finì in quindici anni (1927-1943); durano da oltre se t t an tann i le spesso inconcludenti dispute su di esso, coltivate per distrarre dall'età presente.

Aldo A. Mola