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RASSEGNA STAMPA CONSIGLI O AO XII o l D CO DI MO -� l , _ :: �- bl A -- -·. -· ·- •·� l TA- . l �- . Edizione del - 4 G l U. 2 O lJ Nel P volone �פi-bi e fo A Ponte Chiasso esclusa la residenza. Caserma: un domani universitario. Palazzineietro lla Olmo Nel silenzio più assolu- to, giunta di Como compiuto un primo e so- stanziale pso verso l'adozione del nuovo · e teso Piano di goveo del territorio (Pgt). Dal muro di riservatez alto dall'esecutivo lunedì scor- so, al termine dellariunio- ne sete, è itti emerso e su numerose �e strategiche della cit- tà di Como le idee sono gpiù che chiare. E, in tal uni casi, persino rivoluziona- rie. Vediamo nel dettaglio le schede messe a punto dal dirigente del setto Urbanistica di Palzo Ceezzi, Roberto Laria, con l'ausilio deg uffici. F La novità più clamorosa indicatà nelle tavole mes- se a punto in Comune sicu- ramente l'enor- me area Albarelli, a Pon Chiso, a due passi cbnfine con la Svizze- ra. realtà, i tecnici va- lutano come un unico comparto sia l'exAlbarel- sia l 'area ex Lechler. Mentre inquesseconda- ampia circa 15mila mei quadrati- il Pgt prevede possibilità di edificare an- (Servizio riseato agli uffici del Comune di Como) che nuove residenze oltre che· servizi, sull'enorme supecie dell'ex Albarel- (circa 70mila metri qua- . drati) non sono priste nuove palazzine. Novi clamo ma messa nero su bianco: intti sono esplicitamente le nzioni industriale, arti- gianale e residenziale. n che, a conti fatti, e soprat- tutto considerando che zona è a due psi con- fine e dunque a chi me- 1 i dalla pia degli enor- centri commerciali sul modello "Fox " o ; "Serfontana", sembra di- 1 sege un futuro dello stesso tipo anche nel quar- tiere comasco. C'è un secondo impegno di peso nelle carte del Pgt · di Como. Compare, infatti, anche un paragrafo poten- zialmente rivoluzionario per la Caserma De Cristo- foris. n Comune, intti, intende avviare trat- con il Demanio del- . lo Stato per poter nuova destinazione alla struttura . Eque- sta nuova destinazione sa- rebbe già scritta: residen- segue

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RASSEGNA STAMPA CONSIGLIO ANNO XXXII

coNto l

D futuro di Como

CORRIBRE DI COMO

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b cpll doiiLOIO l'Ili l! Como. A*Wb. 1t ---·. -· ·-o-.•·.u� dol""'*'-canl QrolcnTo::h>.A­.,.. "*'!!''Io ICIC8Ia dal'alloct>t.­ilN:Itnzalpxjt �-ct>t ....... Qooorrre

Edizione del - 4 G l U. 2 O lJ

Nel Pgt una rivoluzione pe�"fi-Albarelli e Dé Cristoforis A Ponte Chiasso esclusa la residenza. Caserma: un domani universitario. Palazzine.dietro Villa Olmo

Nel silenzio più assolu­to, la giunta di Como ha compiuto un primo e so­stanziale passo verso l'adozione del nuovo·e at­teso Piano di governo del territorio (Pgt). Dal muro di riservatezza alzato dall'esecutivo lunedì scor­so, al termine dellariunio­ne settimanale, è infatti emerso che su numerose �e strategiche della cit­tà di Como le idee sono già più che chiare. E, in tal uni casi, persino rivoluziona­rie. Vediamo nel dettaglio le schede messe a punto dal dirigente del settore Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Roberto Laria, con l'ausilio degli uffici.

,AL CONFINE La novità più clamorosa

indicatà nelle tavole mes­se a punto in Comune sicu­ramente riguarda l'enor­me area ex Albarelli, a Pont_e Chiasso, a due passi dal cbnfine con la Svizze­ra. In realtà, i tecnici va­lutano come un unico comparto sia l'exAlbarel­li sia l 'area ex Lechler. Mentre in questaseconda­ampia circa 15mila metri quadrati- il Pgt prevede la possibilità di edificare an-

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)

che nuove residenze oltre che· servizi, sull'enorme superficie dell'ex Albarel­li (circa 70mila metri qua-

. drati) non sono previste nuove palazzine. Novità clamorosa ma messa nero su bianco: infatti sono escluse esplicitamente le funzioni industriale, arti­gianale e residenziale. n che, a conti fatti, e soprat­tutto considerando che la zona è a due passi dal con­fine e dunque a pochi me- 1 tri dalla patria degli enor­mi centri commerciali sul •

modello "Fox Town" o ; "Serfontana", sembra di- 1 segnare un futuro dello stesso tipo anche nel quar­tiere comasco.

UtS1ffJmJRA MWTARE C'è un secondo impegno

di peso nelle carte del Pgt · di Como. Compare, infatti, anche un paragrafo poten­zialmente rivoluzionario per la Caserma De Cristo­foris. n Comune, infatti, intende avviare una trat­tativa con il Demanio del- . lo Stato per poter dare una nuova destinazione alla struttura militare. Eque- • sta nuova destinazione sa­rebbe già scritta: residen-

segue

RASSEGNA STAMPA ..

c'oM:o CONSIGLIO

CDRRmRB DI COMO

ze e servizi per la popola.­zione universitaria. · Non un vero e proprio campus - quello rimarreb­be al San Martino- ma una sorta di "polmone univer­sitario" a due passi dal centro del capoluogo.

Da: sottolineare, peral­tro, che il r.ecupero a cari­co dell'Alar della vicinis­sima exTintoriaLombar­dia in edilizia residenziale

darebbe un volto nuovo a tutto il comparto.

LE AREE NUOVE Dalle schede del Pgt del

capoluogo emergono tre novità-assolute. Si tratta di tre aree di proprietà dell'azienda ospedaliera Sant'Anna - dunque della Regione Lombardia - dis­seminate in' città. Aree verdi, soprattutto, per le quali sono.previste desti-

[IJ �.,.r&J:a,., · nazioni a funzioni miste \W.- !Hill.e& (non industriali) ma con

La giunta di Palazzo estremaprevalenzadelre-

c · h sidenziale. La prima è una ernezzt a zonaestesasucirca13mila

approvato le linee per metri quadrati nella zona compresa traU Campo Co­

il Pgt lunedì scorso · · niegliimpiantisportividi ---------- ----- . . -·

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)

A sinistra, la vasta area veroe alle spalle delle serre di Villa Olmo. Sopra, l'impianto per la depurazione "Comodepu('

via Belvedere, la seconda ­estesa su poco meno di lOmila metri quadrati - è in zona Muggiò, in via San Bernardino da Siena (dove peraltro sorgerà uno svin­colo della Tangenziale di Como). La terza e ultima è una vasta area, a pochi passi da Villa Olmo e il suo parco. In sostanza, tra le

llpasuag1o Ora i documenti sono stati inviati alla Provincia per ta varutazione ambientale

3850 ANNO :XXXII

Edizione del-' G 1 U. 20JJ

antiche serre della villa stessa e via Garanti, su un terreno di circa 13mila metri quadrati, sorgeran­no nuove palazzine.

TANGEHZW.E E SEMIMARIO Altre due zone sono sta­

te prese in esame nelle schede del Pgt. La prima riguarda l'area oggi occu­pata dalla ComoDepur. In uno scenario di non bre­vissimo termine, il Comu­ne ha ipotizzato l'interra­mento della struttura (che invece, molto proba­bilmente, sarà soltanto coperta), il recupero del sedime lasciato libero, ma soprattutto l'utilizzo dell'area verso la monta­gna e la riqualificazione radicaledellazona dall'al­tro lato di viale Innocenza (zona Blockbuster) dove esiste un grosso comparto ex produttivo che potrà ospitare quasi tutte le funzio;ni possibili.

segua=

i

RASSEGNA STAMPA

c'aMo l CORRIB-RE DI COMtl

Sposta.ndoci con deci­sione più verso il centro di Como, per l'esattezza in via Sirtori, le schede del Piano di governo del terri­torio confermano il maxi­progetto già presentato nell'estate di due anni fa e avviato con la demoÌizio­ne nell'estate del 2009, a spese della Diocesi, dell'ex chiesetta. Per l'intera zo­na dell'ex seminano la guida per l'azione di recu­pero dovrebbe rimanere il progetto presentato dalla Curia di Como per nuovi edifici, percorsi pedonali, duep�epubbllche e ben 200 posti auto.in aggiunta a quelli dell'auto-silo.

ìi.IROCEDIMEHJ'O Dopo -l'approva­

zione in giunta di lunedì scorso, tut­to questo materia .. le (più 11 restante di cui potete legge­re negli altri arti­coli) è stato spedi­to in Provincia per l'avvio della valu­tazione ambienta­

"le strategica. Una volta terminata la Vas -non prima di due mesi - il Pgt potrà essere pubblicato per i canonici 60 giorni. Raccolte le osservazioni e dopo una conferenza dei servizi finale, ecco che il documento che disegnerà la Como dei successivi 5 anni potrebbe arrivare al voto del consiglio comu­nale. E la partita politica­a pochi mesi dal voto-sarà certamente infuocata.

Emanuele Caso ·

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)

CONSlGLIO

( . Zona :Sud _. . -�· ;

In via Sca1abrini .

invertita la rotta ·

«No oo altre alFe» (e.c.) Un secondo

caso di stop alla -co- . struzione di nuove palazzine in un'area dismessa, non meno clamoroso rispetto a quello dell'ex Alba-

relli, riguarda via Scalabrini. Ossia la zona Sud di Como, dove �illte un enor­me agglomerato di ex impianti industriali tra i quali l'edificio dell' "ex Rasa" (foto) è sicuramente 11 più noto. In questa zona, estesa per decine di migliaia di metri quadrati, le linee per la riqualificazione predisposte da Palaz­zo Cernezzi hanno un punto fermo: no a nuove palazzine a perdita d'occhio, sì a funzioni artigianali, produttive, terziarie. Insomma, ogni cosa tranne un nuovo quartiere-dormito­rio in periferia. Un cambiamento di rot­ta deciso, dunque, ri­spetto a quanto pre­visto dal piano già · approvato dal Comu­ne per l'area dell'ex Consorzio Agrario, dove sorgeranno pa­lazzine per 57mila metri cubi con 4 edi­fici residenziali alti 28metri.

v 3 8 5 1 ANNO xxxn

Edizione del - 4 lJ 1 .u.. '- U l1

segua

RASSEGNA STAMPA CONSIGLIO �- 3 8 52 ANNO XXXII

COJUUBRE DI COMO Edizione de! 4 G l U . .Z O 11

� apere Le schede urbanistiche non preverlono cambiamenti rispetto alle ipotesf di n qualificazione già in campo

Per San Martino, Ticosa e cittadella sanitaria non cambia nulla (e.c.) Le linee guida del Pgt approvate

dalla giunta comunale all'inizio di que­sta settimana comprendono natural­mente anche le tre."croci e delizie" della città: l'ex area Sant'Anna, l'ex area Ti:.

. cosa e la collina del San MartiiÌo. Ebbene, per questi tre comparti il do­

cumento che disegna il futuro di Como non preveda particolari novità. Anzi, so­stanzialmente cristallizza le ipotesi già' in campo da anni.

In sintesi: per il San Martino rimane confermata la destinazione a campus universitario, anche se a poter azzardare previsioni su quando lo diventer� davvero è praticamente una chimera. Gli ultimi annunci in proposito, risalgono alla fine

del 2010. La "road map" disegnata a Pa­lazzo Cernezzi era: studio di fattibilità pronto entro inizio anno e accordo di pro­gramma con tutti gli altri enti coinvolti, a partire dall'Università, entro marzo 2011. Finora, nulla di fatto.

Per quanto riguarda l'area di Camerla­ta dell'ex Sant'Anna, i documenti urba­nistici ribadiscono l 'ipotesi della nascita di una cittadella sanitaria in senso pro­prio. Ma anche in questo caso la riunifi­cazione di tutti gli sportelli pubblici sa­nitari in via Napoleona è di là da venire.

Sull'ex Ticosa, ìnfine, confermato il mix residenziale-terziario-piccolo com­mercio. Ma prima va risolta la battaglia legale con la Multi in fuga.

L a gate schede». Si iratta delle linee ·[ COMUNE 1 · : strategiche generali per il ruturo : • della città e di schede che chia-

L . rt riscono quali saranno le aree 08: e ca e getto di grandi trasfmmazioni.ur� banistiche. «Abb.ia'mo trasmesso

Sono P�ont· e tuttoallaProvipcia-hadettoBru­• , m-affinché poosa attivare, m tem-pi utili, la definitiva conferenza Via a. l piano di Vas (valutazione ambientale strategica) e quindi consentirci di

b • t • � iniziare la pl'003dura che porterà Ur anJS l CO 1 all'adozione».Maladocumen-

. · tazionè, per ora, non è stata resa · . · ,. pp.bblica (nonostante le rassicu-[ l �ente �arte l1ter. che razioni, nemmeno il presidente do�� nell'approvaz1?lle della commissione Urbanistica �el Pian? di governo del temto- ha ricevuto il materiale) e in città no (Pgt), � �ndameotale � non è stato avviato il dibattito au­to.urbanistico �e andrà a sosti- spicato da più parti L'iter preve-. tuire l'attuale Piano �o�t� 00: de che la Provincia elabori un rap­m�e. l documenti (migli� di porto ambientale (serviranno 2-P.�e, messe a pun�o � uffi. 3mesi) da mettere a disposizione ci di Palazw Cemezzi con il coor· dei �etti che fanno parte della dinamento dell'esperto del Poli- conferenza di Vas i quali potran­tea,llro Pi�luigi Paolillo) sono ?I"· no sottoporre al éomune propo­mal pronti ed è stat? lo stesso� ste e richieste di modifica. Poi il .. daco Stefim? Brum ad ann� Pgt dovrà ottenere il via libera in ---------- re che «la giunta ha approvato 1 commissione é in consiglio

(Servizio riservato agli uffici del "docwnento di piano" e le alle Mi Sa.-:;-

RASSEGNA STAMPA

coMo '

PARTECIPATE

IL. GIORNO

3 g 53 ANNO XXXII

Edizione del_ ' G l U. 2011

Ca' d'Industria rischia la bancarotta Passivo di 632miln euro. Nel mirino i contràtti di �sternalizzazù;zne dei se_rv.f.g.j

di PAOLA PIOPPI -COMO­

UN PASSIVO di 632mila euro:' il bilancio consuntivo approvato lo scorso 31 maggio dal Cda cfr Ca' d'Industria, paga le conseguenze dell'estemalizzazione del servizio mensa. Infatti, un errore di calco­lo previsto nella gara d'appalto, ha portato ad assegnare a Fms una base minima garantita di 182mila giornale alimentari all'anno (intese come consumo giornaliero procapite), à fronte delle 146mila effettivamente ne­cessarie. Un divario che ha porta­to a dover riconoscere alla società che si è guadagnata l'appalto, un aumento di spesa vicina ai 500mi­la euro, per pasti mai serviti. Infat­ti, a fronte di circa 440 degenti -360 alla Rsa, 80 ala casa albergo -l'appalto avrebbe ecceduto di cir­ca il dieci per cento ..

UN RISULTATO davanti al quale Romolo Vivarelli, consiglie­re di Ca' d'Industria, ha proposto la rescissione del contratto per ec­cessiva onerosità: «Da un lato -spiega il consigliere-è stata avan­Zata da parte della Fondazione una proposta a Fms, affinché ac­cetti il pagamento delle giornate effettivamente fomite, al prezzo pattuito nel contratto, che porte­rebbe il CO$tO a un livello simile a quello del 2009, l'rima dell'ester­nalizzazione. Se mvece la propo­sta venisse accettata, sorgerebbe-

DIFFICOLTÀ Romolo Vivarelli, consigliere di Ca' d'Industria . ro seri dubbi sul fatto che una ri­

duzione di 400mila euro all'anno, possa garantire la qualità del servi­zio, che è_ notevolmente peggiora­ta». Un problema, quest'ultimo, per il quale il direttore generale · della casa di accoglienza si è già at­

-tivato, inviando formali lettere di contestazione alla Fma: «Anche a fronte di queste lettere-aggiunge Vivarelli - �arebbe possibile re­scindere il contratto per inadem­pienza da parte del fornitore>>. Il consigliere si-èsoffermato· sul sen-

so di quella scelta che sfociò in ac­cese polemiche, ma anche nell'apertura di fascicoli di indagi­ne giudiziaria, tuttora pendenti nelle diverse declinazioni che ne derivarono: «La decisione di cen­tralizzare le cucine-spiega- era già stata presa dal precedente Cda, e l'elevato numero di pasti quotidiani, non poteva esimere dal prendere in considerazione l'ipotesi di affidare il servizio a ter­zi. Oltre il 70 delle voci di bilan­cio, deriva dal costo del lavoro:

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)

(Cuso) l'estemalizzazione aveva lo scopo anche di contenere questa spesa, ma non avrebbe dovuto avere con­seguenze per i dipendenti e nem­meno sulla contmuità della sede di lavoro)). QueSto avrebbe dovu­to generare una riduzione della spesa dei pasti di circa 400mila eu­ro all'ano, oltre a 'delegare a terzi altri aspc:tti, come delegare la re­sponsabilità in tema di sicurezza alimentare. Tuttaviaz...la scelta di affidare l'incarico a .t'ms, suscita fin da subito le perplessità di Viva­relli.

segue

A �� RASSEGNA STAMPA PARTECIPATE

t.a Previaele

ANNO XXXII �)854. Edizione del_ ' G l u. 2 o n

'ALLARMECN.·iD'INDUSTRIA le mense affossano il bilancio Passivo record: 630mila ·euro ·

Confermàte le previsioni. All:origine un errore nella stipulazione del contratto ·P revisti 18�mila pasti -annui, ne bastavano 116mila. Fondazione obbligata a pagar(!

-� Da questa mattina si conte- tendano tutti i pasti sommini­r�o a decine quelli che l'ave- strati nell'arco di 24 ore a ciascu­vanodetto. In realtà, per quanto no degli ospiti -quando invece nwnerose fossero le cassandre, ne sarebbero bastati 146mila. era davvero difficile prevedere Detto in soldoni,la Fondazione una d�cle di queste proponi<r paga per 36mila giornate alimen­hi: Ca' d'Industria -la Fondazi<r tari in più e, a meno di improba­ne cui fanno capo le tre residen- bili rescissioni contrattuali, con­ze assistenziali per anziani di via tinuerà a farlo per i prossimi n<r Brambilla, di Rebbio e di via Bi- ve anni. n consiglio d'ammini­gnanico e le aue case albergo di strazione, presieduto da Dome­via Bignanico e di via Volta -ha nico Pellegrino, h'a deliberato chiuso il bilancio consuntivo l'intenzione di rinegoziare il rap-2010 con un passivo di 632mi- porto con Fms (ritenendo meno la euro. n rosso, ·come ha spiega- praticabile la strada di una re­to ieri mattina Romolo Vivaiel- scissione, che comunque si ten­li, uno dei membri di nomina terà): il cda proverà a farsi ri­comunale del c da, e come nei conoscere il pagamento delle S<r giorni scorsi aveva spiegato ai le giornate alimentari effettiva­sindacati anche il direttore ge- mente fornite, al prezzo pattui­

·nerale Roberto Antinozzi, si de- to. Basterà? Forse sl, e se non al­ve in larga parte al servizio men- . tro per rimettere in ordine i con­sa, che nell'inedita declinazio- ti, ma in compenso altri proble­ne in salsa Fms (l'azienda mi- mi potrebbero insorgere: «Temo lanese titolare dell'appalto) ha· -ha detto ieri Vivarelli- che una comportato 1m aggravio dei co- simile riduzione dei compensi sti su base annua di circa 500mi- possa incidere definitivamente la euro. La ragione è quasi grot- sulla qualità di un ser vizio che tesca: il contratto (venti mili<r è già peraltro notevolmente peg­ni per u n decennio) è stato ca- giorato». librato su una fornitura minima L'ufficializzazione del passivo di 180mila giornate alimentari - · scatena ovviamente diverse rea: ove per giornata alimentare si in- zioni. Sempre ieri Vivarelli ha ·

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)

suggerito l'apertura di un tavo­lo di confronto sindacale «Per. esamjnare -ha detto -le proble­matiche conseguenti a una even­tuale rescissione del contratto» ma sulla �o�ilità dei lav<r ratori a trattare qualche dubbio c'è. «Ragioneremo con i colleghi di Cisl, Uil e della Rsu-ha cfet­to per esempio Matteo Mandres­si, segretario della fi!nzione pub­blica Cgil-ma è fin troppo Ghia­ro che il consiglio di amministra­zione debba assumersi per inte­ro le proprie responsabilità De­ve essere chiaro a tutti che le conseguenze dell'estemalizza­zione di un appalto contro cui i dipendenti si sono battuti a lun­go, non possono ricadere oggi sulle loro spalle, come qualcu­no ha già prospettato. Nei gior­I)i scorsi il direttore generale ha ventilato l'eventualità di una ri­duzione dei compensi, di un ri­dimensionamento delle inden­nità, di una riduzione del perso­nale in servizio di notte, a detri­mento degli ospiti: Non saranno i lavoratori, di cui il cda si è sem­pre lavato le mani, a pagare le conseguenze di questo disastro». Lunedl sera in consiglio comu-

n �l.ndacato:. «Ci hanno

· proposto di tagliare le .. indennità dei lavorotori per far quadrare

i conti»

naie i dipendenti della Fonda­zione consegneranrio al sindaco un migliaio di firme raccolte tra' lavoratori, cittadini, degenti e lo­ro f'amiliari contrari, tutti, all'e­stemalizzazione della mezisa. Resta da capire� sia il respon­sabile del clamoroso mrore di sti­ma del nwnero di pasti annui. w Provincia lo ha chiesto, sen­za ottenere risposte.

Stefano Ferrari s.ferrari@laprovinciail

Il progetto di estemalizzazione del servizio mensa è stato a lungo avversato dai sindaca­listi e dai dipendenti della Fondazione, anche se alla fine il progetto è passato

Cn\.lL':'Vl DJ COMO

RASSEGNA STAMPA 3855 ANNO XXXII

PARTECIPATE Edizione del - � G l U. 2 O 11

[LA PROPOSTA l

La sfida impossibile dei pentiti <<E ora rescindiamo il contratto>> - ·-' Romolo Vivarelli incontra i giornalisti in un bar del centro città. il titolo è «Ora parlo iO». Dopo un anno e mezzo di pole­miche il consigliere nominato dalle minoranze (è dirigente provinciale del Pd) riassume le tappe dello sfacelo, a partire dal­la riunione con cui la scorsa set­timana (il25 maggio) il cdaha deciso la rinegoziazione del contratto con Fms: «ll presiden­te si è assunto l'onere di nego­ziare una revisione del contrat­to ma l'ipotesi di accordo che ci ha sottoposto in quella riunio­ne, determina in concreto solo una attenuazione della spesa per il2010, lasciando inaltera­ta la perdita per gli anni succes­sivi. In quell� sede ho dettato una dichiarazione, a verbale, con la quale esprimevo il mio voto contrario e denunciavo il fatto che, non si sa se per erro-

re e compiuto da chi, erano sta­

ti forniti a Fms dati errati relati� vi al numero di giornate alimen­tari, che risultano di gran lunga superiori a quelle effettivamen­te fornite». La soluzione, secon­do Vivarelli, è una soltanto: «!.:o­biettivo di Ca' D'Industria non può che essere la rescissione del contratto, ovviamente affidan­

-dosi a un legale», anche se -pro­segue il consigliere -l'eventua-

le commiato comporterebbe «al� cuni problemi conseguenti co-­me, ad esempio, quello relativo all':n!zs;:tistica della cucina cen

· ta, che era a cinico di

Fms e che è stata da quest'ulti­ma ordinata». Vivarelli ha anche parlato di una politicizzazione e di una esasperazione incomprensibili. «L'esasperazione - ha detto- è stata tale che è sfociata in epi­sodi che hanno avuto strasciChi giudiziari, che non possono che essere visti con un certo allar­me. In proposito c'è un punto, in particolare, che voglio chia­rire: un amministratore, anche se indicato da questa o da quel­la forza politica, nel momento in cui viene nominato non rap­presenta coloro i quali l'hanno suggerito. È un'incoerenza gran­de per coloro i quali si sono sempre battuti contro la lottiz­zazione; la spartizione, la poli­ticizzazione dei cda degli enti pubblici ma anche di quelli pri-vati». -

St F.

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)

RASSEGNA STAMPA PARTECIPATE 3 a 56 ANNO XXXII

coMo r. COJUUB-RE DI CIJMO Edizione del - 4 G 1 U, 2 O 1�

La bufera sulla fondazione 1. ��-..t.. � C.. ,..,.. l ...... Fmsha l AllfiNaf,..,... Kcf!!ettO<egellerale - --- 111 miromo garrilo di 182 mila giornate di Ca' d'IndUstria, Roberto Anti1ozzi, si è del coosigllet'e alimentari all'anno, ma ne seMreilòero 36 attivato per firMo di 1ettete d� lloMofo YinNfl mila meno, CNVetO 146 .m ala Fms il/81azione alla� del seMZlO

Ca' d'Industria: esplodell caso dei36mlla pasti ''fantasma'' · Il �omponente dei Cda:· «Un grave errore i_l contratto di esternajjzzazione ·della _mensa»_

Ora, però, bisogna fare un passo inelietro e tor-(m.pv.) Uii passivo eli bilancio eli 632:rriila euro, Bu- nare all'inizìo del2010 quando si decise eli esterna-co determinato «in gran p�e dall'operazione di lizzare n servizio mensa della. Ca' d'Industria. affidamento della gestione delle cucine ad una «Una decisione che ancora oggi difendo -·elice il azienda terza». Ovvero stipUl�do un contratto in consigliere - Con mille pasti al giorno da servire cui le giornate alimentari (i pasti quotieliani per non era possibile pensare eli affidare tutto alle eu­ogni singolo degente) forni te dalla �enda che ha cine di -Rebbio; come era stato deciso dal oda che ci vinto l'appalto sull'esternalizzazione sonò, come aveva preceduto. Serviva una azienda specializza­minimo garantito, 182 mila all'anno. Però sareb- ta nella ristorazione». bero bastate 36 mila in meno, 146 per la precisione. Qui, però, nascono i problemi che hanno poi por­Sono numeri clamorosi quelli snocciolati ieri; nel tatò anche ad un esposto in Procura proprio sulla corso eli un�: conferenza stampa, da -uno" dei com- · gara d;appalto per l'esternal�one .. «Io ho ponenti del consiglio d'amministrazione della espresso fin dall'inizio le mie "perplessità..: ha con­Fondazione, Romolo Vivarelli. · · .' . tinuato Vivarelli -Ho anche presentato le mie eli-

In pratica, ·calcol;:ttrice alla mano,. Ca' d'Ind�-- ; missioni il20aprile2010,proponendola r.escissione stria paga annua_.lmente da mangiare a un cent1- · del contratto. Speravo che altri componenti del naio eli ospiti "fantasma", che non riempiono le l cda facessero· lo ste·sso ma sono rimasto solo. Cosi stanze della · Fondazione. E questo "grazie" ad un ' ho deciso eli rimanere per vedere quello che acca-accordo ventennale (dieci anni più elieci) stipulato deva>>. . . con la ditta vincitrice dell'appalto, la milanese Equellocheèaccadutoèben sintetizzatodainu-Fms. meri del bilancio, con i 36 mila pasti in più pagati

Insomma, da un-previsto alleggerimento eli costi ai ''fantasmi'' di Ca' d'Industria. delserviziomensaeli400mila euro(nel2009laspesa «Non so dire se si sia trattato-eli un errore� so­era.di un milione e900mila euro), si è passati ad un. prattutto chi l'abbia compiuto- ha poi proseguito aggravio di oltre 400 mila euro, cifra che pesa enor- Vivarelli - Di certo i dati forniti ·a Fms relativi al memente sul bilancio da profondo rosso della Ca' : numèro di giornate alimentari necessarie, sono d'Ihdlistria. Un numero, quest'ultimo, che emerge stati eli gran lunga superiori a quelli eli cui aveva-dal costo di unagiornataalimen�(10,98 europiù mo effettivamente bisogno». . ' I va) moltiplicato per i pasti in eccesso previsti dal «Di certo è stato fatto un grosso errore», è-:stata contratto(36mila appunto).<<In·f>ratica -sintetiz- la conclusione del consigliere. Un errore ànche· za lo stesso Vivarelli -Fms fornisc� 146 mila giòr- nella sostanza, dato che lo stesso direttore gene­nate alimentari all'anno, ma prende s.oleli dalla Ca' rale eli Ca' d'Industria, Roberto Antinozzi, si è già d'Industria per 182 mila». . attivato per l'invio di lettere eli contestazione alla

Inevitabile la domanda: come è stato possibile Fms in relazione al presunto peggioramento della un simile errore? Lo stesso qualità del servizio. componente del cdanon fa nomi e cogi:lomi, anche perché pure Vivarelli do-vrebbe spiegare -al pari eli tutti i componenti del Cda · - come si� stato possibile accorgersi della situazio-ne solo «tre mesi fa», Tut-tavia non si sottrae dal ri-cordare come (<l'evidenza. degli errori compiuti mi aveva indotto a chiédere un incontro con il sindaco di Como,· Stefano Bruni, per illustrare la situazione delicata venutasi a creare ·

Ùt��iw� e per riferirgliil mio punto ·. · · eli vista, òvvero che il pre-«II presidente dovrebbe_ sidente Domenico Pelle- ·

dimettersi. Aveva iJ · "grino avrebbe dovuto di-

lnandato da} C(la di mettersi». Tutto questo, in quanto <dl oda aveva da- ·

controllare 'ie clausole» to mandato al preside:qte eli. verificare le clausole contenute nel conttatto».

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como) -eegua

D RASSEGNA STAMPA PARTECIPATE 3 8 5 7 ANNO XXXII

. .

coMo c·· CORRIERE DI COMO Edizione del w 4 G l u. /.ll n

-� ---.. -·---·. . . : »l La replica de l numero uno dell'ente ·

· ·

i <diecupereremo i soldi spei. E rivedremo ll con�tto�> l Il presidente. Pellegrino: «Accordo con Fms vicino. Altrimenti adiremo le vte legall» l . . • .

«Non c'è nessuno scan­dalo. Soltanto un errore al, quale, però, stiamo già ri­mediando nel modo mi-

.

gliore». Replica così ìl pre­sidente della Fondazione . Ca' d'Industria, Domeni­co Pellegrino� alle bordate lanciate dal componente del cda Rom o lo VivarellL ·

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. r , , . ... � • r. ' in più- dice il numero.lino

«È vero che la soglia di · 182nllla pasti an 'anno da pagare a Fms si è rivelata eccessiva · rispetto ai 146mila erogati - dice il presidente - Ma è stato un · · errore dell'uffiCio ammi­nistrativo al quale ora si­curamente rimedieremo. Anche perché- tiene a pre- · cisare Pellegnno- il con-

, .. -: · .... .. ·:· ' .. . · . · . · . . " '• .

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. tratto stipulato · con l'azienda prevedeva già che a fine �nn o si operasse una revisione delle quote in base al numero di pasti' effettivamente consumati _dai nostri ospiti».

Il presidente della Ca' d'lndusbia, Doinenico Pellegrino, respinge le accuse

Da qui, dunque, almeno secon<:lo il preside n te della Ca' d'Industria, la soluzio­ne teoricamente a portata di mano. «Al termine dell'ultimo consiglio di amministrazione - · affer­ma Pellegrj.no - ho dato mandato alla direzione amministrativa di chiude­re la trattativa con Fms su due ·punti imprescindibi-

� li». I seguenti: «In futuro _dovremo pagare soltanto i . pasti realmente torni ti. E poi 26 operatori del settore dqvraiino passare total­mente in carico a Fms».

Se non andrà cosi («Ma. entro .la prossima setti­mana sono convinto che chiuderemo l'intesa»., chiosa Pellegrino), allora la Fondazione metterà la

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questione nelle mani degli avvocati e, forse, si avVierà la battaglia legale pe·r la · tisoluzione del contratto.

S u come sl. sia potuto sbagliarè. in maniera cosi clamorosa il conteggio dei pasti che dovevano effetti-. vamente essere pagati all'azienda privata, Pelle­grino offre una ricostru­zione: «L'errore per i pasti

della casa di riposo- nasce dal fatto che si era calco­lato di avere la casa-alber­go di via Volta piena, inve­ce sui 65 posti disponibili c'erano solo.18 ospiti. Poi. per'il nostro centro diurno erano ·stati calcolati pasti per 25 ospiti e invece erano 10: Inoltre, si prevedeva un incremento di utenti nel 2011 e invece non sì è veri.: fi'cato». ·.

Fatto sta che, alla fine dei conti, Ca' d'Industria

·ha speso circa 350mila ·eu­ro in più del dovuto per pa­sti mai consumati (voce comprensiva, però, di un conguaglio di 97mila euro ai dipendenti). Ulteriore beffa, l'appalto esterno che avrebbe dovuto farri­sparmiare la FondaZione, inrealtàha contribuitoad

. affossare il bilancio con perdite per 630mila euro e

·rotti. <<Ma il "r:osso"- dice Pel­

legrino - nasce da altre vo­Ci: 24 posti letto in meno a · Villa Celesia per opere <ii ri.strutturazione, camere sacrificate a Rebbio per realizzare spogliatoi per il personale, 150mila euro che attendiamo dal Comu­ne e non sono mai arrivati� 90mila euro di spese legali per q_uest�oni ereditate dal passato, l'investimento di 120mila euro per l'Ufficio·

, qualità. E come se non ba­stasse, siamo un soggetto

'di dirittQ privato che però ha i contratti degli enti lo­cali pubblici. Risultàto: a noi il personale costa 1,6 milioni in più del dovuto». Sul recupero dei soldi spe­

.si per nulla, Pellegrino af-ferma che «faremo le trat­tenute equivalenti sui pa- · gamenti 2011». ·

L'ultima frecciata aJ.cu­raro è per Vivarelli: «'&­rante il cda del 31 maggio mi invitò a fare un passo indietro e a lasciarealuila presidenza, e questo la di­c_e lunga .. Ma soprattutto tengo a precisare che ha condiviso tutti passaggi contrattuali, senza mai eccepire nulla>>.

<.:u:..n:l'!r D\ COMO

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�O�BU Dl COMO

La Procura indaga da mesi sull'app. alto per i pasti . .

(m.pv.) La conferenza stampa di ieri mat- · tina ha riportato prepotentemente d'attua­lità la vicenda dell'esternalizzazione del ser­vizio n;1ensa della Ca' d'Industria . Una que­stione su cui, già da mesi, sta indagando la Procura di Como per cercare di capire se tut­to, nel2010, fu fatto correttamente. Un fasci­colo aperto dopo l'esposto delle opposizioni in consiglio comunale, redatto da MçtrCello !an torno, che denunciava «gravi irregolarità nella procedura>> l.at ,_,,. adottata, in quanto, tra gli altri · . · appunti formulati nello scritto, Le. opposizioni non fu «rispettato il codice degli · l . � appalti». Un esposto che già al- Segna arona lora metteva in guardia da quel- «gravi le 182 mila giornate alimentari da ieri al centro della bufera. La irregolarità» vicenda,con gli eventuali e con- •1• s liMI seguenti risvolti penali, ruota attorno alla natura dell'ente, se pubblico o privato (in questo secondo caso le presunte irregolarità cadrebbero). Per Vivarellì, inve­ce, il problema.non si pone in quanto<< tutti riconoscono che la fondazione Ca' d'Indu­stria è un ente di diritto privato», con l 'unico «dubbio su cui si dibatte in merito alla no­mina dei consiglieri» che viene fatta da un en­te pubblico. Ora però toccherà alla magistra­tura lariana esprimere la sua opinione- -· l'unica che conta - sulla vièenda. ·

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3 S S 8 ANNO XXXII

Edizione del • 4 G l U, 2 O 11

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L'ORDINJl

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Edizione d� 4 G l U. 2 O l1

Ca' d'Industria di l numeri

La denuncia di Romolo Vivarelli «La mensa privata è un danno»

Cinque cartelle, dettagliate, con date, cifre, riferimenti a do­cumenti, protocolli, verbali di consiglio di amministrazio­ne. La conferenza stampa di Romolo Vivarelli, consigliere di amministrazione di Ca' d'Industria, per fare il punto della situazione è un'analisi lucida e puntuale. Analisi dalla qua­le emerge un quadro preoccupante. n dato di partenza è quel­lo del bilancio consuntivo, approvato qualche giorno fa, sen­za il voto di Vivarelli: - 632mila euro. Vivarelli sostiene che gran parte di questo disavanzo sia aQvuto "all'operazione di affidamento della gestione delle cucine a un'azienda terza'� In buona sostanza, alla famigerata esternalizzazione delle mense che, nei mesi scorsi ha sollevato polemiche infinite e dato origine a strascichi giudiziari tuttora in corso, Vivarelli, lo ricordiamo, all'esplodere della polemica aveva rassegnato I� pr�prie dimissioni dal C da, salvo noi ... ("!.., ....... - --

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ANNO XXXII

PARTECIPATE Edizio��d� • .O 4 G .l U .. 2 O 1) -c'aMo 1 •.

L'ORDINE

relli ha reso noto che il presidente della Fonda­zione, Domenico Pellegrino, si è assunto l'onere

.. . ritirarle una volta accortosi che erano state le di negoziare con Fms una reVisione del contratto, uniche rassegnate. "Se fossi stato l'unico ad an- anche se ."l'ipotesi sottoposta al Cda nella riunio­darmene - ha detto in sostanza l'esponente del Pd ne del 25 maggio scorso determinava soltanto - non avrei potuto verificare, come ho fatto, l'at- un'attenuazione della spesa per l'anno 2010, la­tuazione di un contratto che pensavo potesse por- sciando inalterata la pérdita negli anni successi­tare grandi benefici ·alla Fondazione e che, inve- vi': Il contratto siglato tra Fms e Ca' d'Industria, lo ce, si sta rivelando deleterio� La considerazione ricordiamo, ha durata decennale. di Vivarelli poggia sù due dati principali: il con- Viavarelli, nel relazionare circa la situ�zione çiella tratto prevede il pagamento da parte di Ca' d'In- Fondazione, ha reso noto che �l'evidenza degli er­dustria df una quota minima di l82mila giornate rori compiuti mi aveva indotto a chiedere un in­alimentari annue. Una giornata alimentare è tut- contro con il siridaco Bruni, che ho visto qualche t o ciò che viene somministrato : ora prima della riunione del Cda a un utente nell'arco delle. 24 per illustrare la situazione deli-ore. n problema è che le gior- Per il consigliere, : cata venutasi a creare e per rife-nate alimentari realmente ero- problemi derivanti . rirgll il mio punto di vista, ovve-gate dall'azienda che gestisce la

dall •esterflalz' '!ll'!ll.a'!lll'one ro che il presidente avrebbe do-

refezione (la Fms) sono soltan- '" """"' "" vuto fare un passo indietro e di-to 146mila ali'anno. Ciò mal- del servizio esistono mettersi. Poco prima di riunirei grado, Ca' d'Industria è tenuta D • l 'tà come Cda - ha proseguito Viva-

. a pagare l'intera fornitura pre- eccome. l qua l relli - ho incontrato il presiden-vista dal contratto. Questa si- e anche economici te al quale ho espresso tale mia tuazione un po' paradossale fa convinzione� sl, stando alle stime snocciola- . Insomma, Vivarelli ha suggeri-te da Vivarelli, che rispetto alla gestione interna to a Pellegrino di fare un passo indietro e assicu­dei refettori la Fondazione spenda all'incirca ra che se anche gli altri consiglieri dovessero fare 500mila euro in più all'anno. Una bella sberla, per lo stesso, non avrebbe alcuna difficoltà a seguir,li. usare un terrpine in voga di recente. Sul perché la Detto ciò, Vivarelli, ha espresso qualche conside­stima messa a contratto si discosti tanto da quel- razione sul clima politico che ha accompagnato la del'reale utilizzo, Viviuelli non è stato in grado la vicenda. di dare spiegazioni esaurienti, limitandosi a dire "C'è stata una politicizzazione della vicenda"?, si che all'interno di Ca' . ,.' . ' ! ' : . è.chiel!toretorico. "A mesembra evidente ela que-d'Industria sia in · stione riguarda un po' tutti i partiti, tutte le forze '

. atto una sorta 'di politiche, che facciano esse parte della maggio-scaricabarili tra ranza o dell'opposizione� In questo, concordiamo chi si deve as- con lui, e anche nei giorni di polemica infuocata sumere la re- non abbiamo mai esitato a bollare come eccessi- ·

sponsabilità ·· ve e demagogiche alcune forzature da parte dei di quello che partiti e, soprattutto, dei sindacati. è stato definì- Resta il fatto che a Ca' d'Industria qualche pro-to un errore. blema in seguito alla esternallzzazione esista. C'è Alla luce di quello economico, di cui abbiamo detto e c'è quel-questa falla, lo che riguarda la. qualità del cibo. "Qualità - ba Viva· detto Vivarelli - che è notevolmei)te peggiorata e

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per la quale il direttore generale (Roberto Anti­nozzi) si è già attivato con formali lettere di con-

testazione': · Al di là delle nuove polemiche, che sono de­

stinate ad avere altrettanti seguiti, il futuro di Ca' d'Industria resta incerto, soprattutto per via della sua debolezza economica in­trinseca. Fisiologicamente le spese risul­tano ben maggiori delle entrate e, se si esclude l'innalzamento delle rette, repe­rire maggiori risorse risulta sempre più ar- ' duo. Per chiunque.

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L' ORDINE

ll presidente Pellegrino ribatte «Dati eiTati. Vuole il mio posto»

"Non sapevo nulla della conferenza stampa di Vivarelli. Or­mai non mi meraviglio più di nulla, visto l'andazzo': Domenico Pellegrino, presidente di Ca' d'Industria dal 2006, non nasconde una certa amarezza quando viene messo al corrente delle esternazioni del suo consiglieri di ammini­strazione. E una volta ascoltato un resoconto in pillole par­te in contropiede: "Le cose non stanno come le ha presen-1 tate Vivarelli - dice Pellegrino - perché gli oltre 600mila eu­ro di disavanzo di gestione sono ascrivibili a voci diverse che

. posso elencare. Circa 300mila euro sono dovuti a un man­I cato incasso per la sopravvenuta chiusura di posti letto a Vii­, la Celesia e a Rebbio. La struttura casa albergo di via Volta

registra una perdita ormai cronica di 150mila euro. Abbia­mo investito 120mila euro sulla certificazione di qualità e abbiamo avuto un esborso di circa 90mila euro di spese . . .

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.. .legali dovUte' soprattutto a liti pregresse.-Inoltre abbiamo avuto una serie di interventi manuten­zione straordinaria su una dozzina di bagni che sono stati completamente rifatti� Fatti due conti, il disavanzo è bello che spiegato. Ma, allora, il problema dei pasti non esistè? Esi­ste purtroppo, e lo stesso Pellegrino fornis.ce la propria lettura: "Il contratto prevede effettiva­mente 182mila giornate alimentari annue a fron­te di una quota sensibilmente minore di eroga­zione del servizfo. Ma ospita una clausola per la quale al termine di ogni anno · · ·· lavorativo tra azienda e Ca' d'In-

L'ORDINB'

Su una cosa Pellegrino e Vivarelli sono d'accordo e ci trovano a nostra volta su posizioni analoghe: sulla vicenda la strumentalizzazione dei sindaca­ti ha avuto effetti deleteri e non. certo positivi per

· i tanto bistrattati nonnini. Ma Pellegrino non lesi­na critiche pesanti al suo consigliere. "Pensavo che

'Vivarelli volesse condurre in Ca' d'Industria un'at­tività di politica Sociale, invece debbo constatare

· che ha deciso di fare politica di partito. Anch'io so­. no espressione di un partito, il Pdl, ma non per­

metto a nessuno del PdL dl'indicarmi ciò che deb­bo ò non debbo fare all'interno di Ca' d'Industria. Purtroppo, le esternazioni di Viavarelli mi fanno

pensare che per luf non sia più

dustria � prevista una taratura . . n presidente respinge . �ei cos.ti: Essen�q Fms entrata ·. · [e aCCUSe e .. . . . m serVIzio a marzo 2010, entro · ., , ,

marzo dell'anno prossimo si do- . . contrQbatte: t SUOt vrà arrivare a riquantificare il . argoflùmti sono

cosl. Ma tutto ha un senso. Nei giorni scorsi Vivarelli mi ha ef­fettivamente chiesto di fare un passo indietro, ma, dichiaran­dolo davanti al consigli di am­ministrazione, per rimuovere il problema che jo potrei rappre­sentare per Ca' d'Industria e con l'intento di assumerne la presi­denza. Non è un segreto, perché

tutto. Detto ciò - spiega Pelle-·t . t l ' h grino - abbiamo già iniziato a � rum�n a !·. �

muoverei e dopo una serie di in- tntentl pollt�c� contri con i rappresentanti del-l'azienda dovremmo essere ar- l'ha detto davanti a tutti� rivati alla definizione di un accordo secondo il quale pagheremo soltanto le 146mila giornate ali­mentari effettivamente erogate. Ciò dovrebbe com­portare una spesa annua inferiore a quella stori­ca degli ultimi anni': Eppure, Vivarelli sostiene al­tro. Sostiene che stante la situazione attu.ale la Fondazione spenda circa SOOmilà euro all'anno in più e, nella migliore delle ipotesi, ovvero nel ca­so Fms accetti di farsi pagare soltanto le 146mila giornate alimentare di cui sopra, si arriverebbe a una cifra analoga a quella spesa con la gestione interna del servizio. Pellegrino, a fronte di questa obiezione, ha una spiegazione: "Vivarelli calcola nel fare i propri conti anche le spese relative al personale addetto alla somministrazione. Perso-

Forse arrivano da n, quindi, le voci di possibili di­missioni' dell'attuale presidente che, però, smen­tisce categoricamente: "Il mio mandato scade nel­la primavera 2012. Dobbiamo portare a termine ancora programmi importanti per Ca' d'Industria

i nale che, in ogni caso, pretenderò venga messo in l . C!lrico, com'è giusto che sia, interamente a Fms, alla quale Ca' d'Industria pagherà tutti i pasti e null'altro. La quota del personale rappresenta una voce importante in questa partita': La trattativa tra Ca d'Industria e Fms è, comun-

. que, tuttora aperta. L'errore nel computo delle giornate alimenta-ri, dunque, c'è stato. Ma com'è possibile sia accaduto? "Probabilmente nella prima stima sono sta­te inclusi utenze che in realtà non abbiamo più, come quelle della struttura della Soli­taria di Albese - spiega. ancora Pellegrino -da n può essere nato l'errore che poi si è ri­verberato sui costi complessivi. Ma, come detto, saremo in grado di sistemare le co-se� ·

(Servizio riservato agli uffici del Comune di Como)

che vorrei lasciare in condizioni di salu­

te. Per questo an­drò avanti, sem­pre e comunque

nel solo inte­resse della Fon­dazione e dei suoi ospiti� (m.mig)