UNA RIDUZIONE DEL 35 PER CENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. E...
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la classifica
1 9 M A R Z O 2 0 1 0I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A 1 9 M A R Z O 2 0 1 0 129128
1 FIAT PUNTO 3.923 2 FORD FIESTA 3.747 3 VOLKSWAGEN GOLF 3.512 4 RENAULT MEGANE 2.286 5 FORD FOCUS 2.165 6 VOLKSWAGEN POLO 1.951 7 NISSAN QASHQAI 1.856 8 AUDI A4 1.749 9 CITROËN C3 1.650 10 OPEL ASTRA 1.643
INCIDENTI: ALLARME OMS
TOP TEN I modelli a gasolio più venduti a febbraio in Italia
la ricerca la mostra
Davanti a una Moto Guzzi V7 Clubman Racer la primacosa che ti passa per la mente è una striscia a fumettidi Joe Bar con le avventure dei folli motociclistiambientate nella Parigi del 1975. E non solo perché Joe,il proprietario del bar-punto di ritrovo della banda ha una V7 Special: le tante modifiche, apparentementeun po’ raffazzonate di questa nuova Guzzi, richiamanoproprio lo spirito guascone degli anni Settanta e quindi le gesta a fumetti di Edouard Bracame detto«Ed il polso» con la sua Honda CB 750 Four,
di Guido Brasletti, detto Pepé, con la Ducati 900 SS, Jean-Raoul Ducable alias«Jeannot la rotella»in sella alla Kawasaki 750 e Jean Manchzeck «Joeragazzata» con l'inseparabileNorton Commando 850. Nella speranza che nessunooggi cerchi «di far scoppiare il cronometro» in città come«Ed il polso», alla Guzzi hannoperò visto lungo: e chi neglianni Settanta era giàmotociclista, davanti alla V7Clubman Racer probabilmente
avrà di che commuoversi. Qui ritroverà un contagiri con limitatore programmabile, semimanubri e scaricoartigianale. Ma anche sella tipo «Giuliani», ruote a raggie rozzo cupolino. Certo, alla fine il conto di questa V7 è salato (siamo a quota 9000 euro) ma casa del Mandello ha già previsto di vendere separatamente
tutti i pezzi speciali di questaClubman Racer pertrasformare una normale V7in una moto molto speciale.Un solo consiglio a chi sivoglia cimentarenell’opera: lasciarequalcosa di incompiuto e
montare qualche particolarevolutamente riciclato da una
modo d'epoca: così,«l'effetto Joe
Bar» saràdavvero
perfetto.
La Guzzi che commuoveràrimpiange i ruggenti 70
RITORNO
AL PASSATO
Particolari d’antan: dal contagiri con limitatoreprogrammabile alle ruotea raggi e al cupolino
Senza segreti il nuovo Doblò,il primo familyspace come lo definiscela Fiat stessa.Tante le novità
tecniche, di abitabilità e di design,tutte raccontate in modo divertentesu www.fiatdoblo.it dove, tra le altre cose, si può ancheprenotare una prova su strada.
SPAZIO ALLA FAMIGLIAil sito
■ LA V7 CLUBMAN RACER HA UN’ARIA VINTAGE. E SI POSSONO
ACQUISTARE I PEZZI PER TRASFORMARE ANCHE UNA NORMALE V7
la moto di vincenzo borgomeo
Gli incidenti stradali provocano 1,2 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno nel mondo. Questi i dati dell’ultimo rapportodell’Organizzazione mondiale della sanità. L’indagine dimostra che gli incidenti della strada sono la prima causa di mortetra le persone di età compresa tra i 5 e i 29 anni. Più del 90 percento dei decessi provocati da autoavviene nei Paesi in via di sviluppo.
LE BELLE SI VEDONO IN VILLA
Appuntamento imperdibile per i fandelle belle auto. È il Concorsod’Eleganza Villa d’Este che si svolgeràdal 23 al 25 aprile sul lago di Como. Le auto che partecipano sono 52,suddivise in otto classi diverse arappresentare sei decenni di storia. Tra le altre, la Jaguar XKC 120 del 1952,la Talbot-Lago, T150 C SS Goutte d’Eaudel 1938, la Bmw 328 Mille MigliaRoadster Serie 1 del 1937, l’Alfa RomeoGiulia 1600 Sport Pininfarina del 1965.
I L V E N E R D I D I R E P U B B L I C A
■ LA PRIMA IBRIDA (ANCORA UN PROTOTIPO) NELLA STORIA DEL CAVALLINO: DALL’ESPERIENZA DELLE CORSE,
UNA RIDUZIONE DEL 35 PER CENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. E ANCHE LA PORSCHE STUDIA SUPERCAR PULITE
Cose mai viste: una Ferrari verde. E oltre al look è eco anche il motore
✖
Dalla berlina alla supercar.
L’auto ibrida allarga i tenta-
coli ovunque e passa dai modelli
di tutti i giorni a quelli più esclu-
sivi. E così accade di trovarsi im-
provvisamente davanti agli occhi
una Ferrari verde e scoprire subi-
to dopo che, insieme al 12 cilindri
a benzina, c’è anche un motore
elettrico. Oppure una Porsche, la
918 Spyder Concept ibrida Plug-In
con un motore termico V8 da 500
Cv, abbinato a tre propulsori elet-
trici che sviluppano complessiva-
mente 218 Cv di potenza.
Auto del futuro? Mica tanto. Biso-
gnerà attendere qualche anno,
ma arriveranno. O almeno così
hanno detto i diretti interessati
al salone di Ginevra, dove i
due modelli erano esposti a
poche centinaia di metri
uno dall’altro.
«Vedere una Ferrari di que-
sto colore fa un certo effet-
to soprattutto perché è una
vettura verde di nome e di
fatto» ha sentenziato di Luca
GT3 con i due motori, ha mostra-
to in anteprima uno dei concept
più interessanti della rassegna, la
918 Spyder a propulsione ibrida
Plug-In (ricaricabile anche da una
spina della corrente). Sotto il co-
fano c’è un motore termico V8 da
500 Cv, abbinato a tre propulsori
elettrici che sviluppano comples-
sivamente 218 Cv. Ma la cosa in-
credibile di questo modello è che
nonostante gli oltre 700 Cv di po-
tenza, le emissioni di CO2 sono
state ridotte ad appena 70 g/km
mentre il consumo di assesta sui 3
litri per 100 chilometri. Numeri
record anche per la più piccola
delle utilitarie. Trattandosi di una
supercar sportiva sembra quasi
impossibile che la Casa di Zuffen-
hausen sia riuscita ad ottenere
questi sorprendenti risultati. Ma
se così fosse sarebbe davvero l’ini-
zio di una nuova era per l’automo-
bile sportiva.
Cordero di Montezemolo, presi-
dente della Fiat e della Ferrari, nel
presentare la prima ibrida della
storia del Cavallino, la 599 GTB
Hybrid. «Un grande sforzo tecno-
logico» ha detto ancora il numero
uno della casa di Maranello, «per
mantenere prestazioni estreme
con una vettura ibrida, a bassissi-
mo impatto ambientale. L’idea e la
tecnologia (applicabile su tutte le
future Ferrari 12 o 8 cilindri) arri-
vano direttamente dalla F1 e dal-
l’uso del Kers sviluppato sulle vet-
DI VALERIO BERRUTIautomotori
dolcevita
■ FERRARI 599 HYBRID
DEBUTTO
AL SALONE
La 599 GTBHybrid della Ferrari (a destra) e la 918 SpyderConcept della Porsche(sotto) sonostate presentate a Ginevra
■ PORSCHE 918 SPYDER CONCEPT
ture da competizione per il recu-
pero e il riutilizzo dell’energia di
frenata che, in questo caso, per-
mette di abbattere le emissioni di
CO2 del 35 per cento. I tecnici di
Maranello, infine, hanno benefi-
ciato dell’esperienza nel mondo
delle corse anche per quanto ri-
guarda l’ideazione, l’ingegneriz-
zazione e la costruzione del moto-
re elettrico, che eroga una poten-
za di oltre 100 Cv.
Dalla Ferrari alla Porsche, che a
Ginevra oltre a presentare la ver-
sione ibrida della Cayenne e la