Una palestra che vuole Un bilancio vivere di sport pag. 6 ... · Si possono copiare e falsificare...

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N. 2 - DICEMBRE 2015 Premio Chiara: Vittorio Sgarbi pag. 13 Quale turismo per Azzate? pag. 10 Una palestra che vuole vivere di sport pag. 6 Un bilancio positivo

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n. 2 - DICEMBRE 2015

Premio Chiara: Vittorio Sgarbi pag. 13

Quale turismo per Azzate? pag. 10

Una palestra che vuole vivere di sport pag. 6Un bilancio

positivo

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3 La paroLa aL Sindaco Un bilancio positivo

4 Un gioco per niente divertente

6 LaVori pUBBLici Una palestra che vuol vivere di sport 8 centro pSico SociaLe Un aiuto per chi sta male

10 Quale turismo per azzate?

13 premio chiara: Vittorio Sgarbi ad azzate

14 ScUoLa deLL’infanzia 130 anni e non dimostrarli

16 emergenze: primo, non perdere la calma 20 GrUppo aLpini 24 Maggio, 4 novembre...

22 azzateUropa destinazione parigi, intervista a Giacomo Grassi

24 L’aLBUM

28 Sportello Unico del Lavoro

28 Ufficio postale: avviso alla clientela

30 GrUppi conSiLiari

S o m m a r i o

Gioco d’azzardo: una piaga dilagante

Istruzioni per le emergenze

Mandaci delle belle foto di Azzate: tra tutte quelle perve-nute ne sceglieremo alcune da inserire citando il tuo nome. Puoi allegarle ad un messaggio di posta elettronica all’in-dirizzo [email protected]

Vuoi partecipare alla realizzazione dell’informatore comunale?

notizie dal Comune n. x del 3.6.2015 - ndC x - Direttore responsabile: Carlo Baruffi ([email protected]) - Autorizzazione n. 9 del 10 febbraio 1986 del Tribunale di Bergamo - Redazione, amministrazione e stampa: notizie dal Comune sas - Via San Biagio 21 - 20040 CAMBIAGO - www.notiziedalcomune.com - Tel. 02 84341362 - Email: [email protected]

AzzatEuropa: destinazione Parigi

assegnate le borse di studio 2015 in memoria del prof. don colomboIl 1 dicembre 2015 si è svolta la premiazione degli studenti laureati e diplomati meritevoli, vincitori delle borse di studio offerte in memoria di don Colombo.

Come consuetudine da diversi anni, tra i brillanti studenti residenti ad Azzate che partecipano al bando, vengono pre-miati coloro che si sono diplomati con voto pari o superiore a 90/100 e quanti si sono laureati con voto pari o superiore a 100/110 o equivalente. Gli studenti della scuola primaria di secondo grado quest’anno saranno premiati dal Consorzio della Valbossa.Nella foto: Gli studenti premiati nell’edizione 2015

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Un bilancio positivoLa parola al Sindaco

icembre è il mese in cui si tirano le som-me e si traccia la prima valutazione su

quanto si è fatto e quanto non si è potuto fare.Il mio bilancio di sindaco, al terzo dicembre di mandato, è certamente molto positivo.

Dopo le emergenze dei primi mesi, l’Amministrazione si è mossa spedita ed ha portato a casa alcuni preziosi risultati. Uno di questi è la soluzione della questione palestra. Dopo una gara aggiudicata, per forza di rego-lamento, ad imprese improbabili fallite e poi dissoltesi nel nulla, il Consorzio dei sei Comuni (più due con-venzionati) si era trovato in un vicolo cieco: tenere una palestra fatta male oppure affrontare un ulteriore sacrificio economico e portare a perfezione l’opera. La scelta di andare avanti è stata guidata dal buon senso e dal rispetto per i cittadini. Mi preme ribadire che la soluzione è giunta nella più totale trasparenza, dopo aver valutato tutte le alternative e, soprattutto, dopo una raggiunta unanimità di consenso. Presa la decisione ora si tratta di reperire il finanziamento e ci stiamo movendo in più direzioni. Ne parliamo diffusa-mente nelle pagine 6 e 7.Un altro punto, che non è ancora oggi un risultato ma che io conto lo diventi presto, è apparentemente immateriale quanto sono concreti i risultati che pro-mette. Parlo della valorizzazione del nostro territorio nelle sue più promettenti valenze: l’ambiente naturale e quello artistico-monumentale. Si tratta di un patri-monio di tutta la nostra Comunità che è sempre più da organizzare e valorizzare, che porterà vantaggi su più fronti. Quello turistico è il primo ed il più evidente: il turismo, per una nazione come l’Italia, è una risorsa che non teme la concorrenza dei paesi ad economia emer-gente. Si possono copiare e falsificare molti prodotti del made-in-Italy ma con il territorio, l’arte e la cultu-ra questo non è possibile.Turismo significa sviluppo della ricettività, dei servizi connessi alla fruizione del patrimonio, valorizzazione di tutto il patrimonio im-mobiliare e non solo di quello monumentale. Significa proteggere l’ambiente, la salubrità dell’aria, la qualità della vita che borghi come Azzate possono ancora mettere sul piatto della propria offerta turistica.

Azzate ha tutti i numeri per attivare quel circuito virtuoso che ha portato benesse-re a tanti piccoli centri italiani ed europei. Se impareremo a gestirlo bene, il nostro patrimonio di ville e palazzi, la naturalità del nostro territorio, il lago, l’arte, saran-no fonte di benessere per i nostri figli e nipoti. Ci conforta in questo senso anche il parere di uno dei principali esperti di questi temi, il prof. Vittorio Sgarbi, ospite di Azzate in ottobre nell’ambito del Premio Chiara (l’articolo è a pagina 10). Nel cor-so della sua visita al Palazzo Comunale ha avuto parole di grande elogio e di stimolo a procedere lungo la strada del suo recu-pero, pensando ad un investimento non fine a se stesso ma che si ponga al centro di una diffusa valorizzazione del nostro territorio.Non voglio tediarvi con le difficoltà e gli ostacoli che tutti gli amministratori comu-nali trovano sulla propria strada: se ne par-la già molto e, se pure la legge di stabilità in corso di approvazione sembra allentare un poco il cappio stretto al collo dei Co-muni, fino a che non sarà legge approva-ta è prematuro coltivare speranze. I due punti di cui si è detto sono certamente tra le priorità dell’Amministrazione qualora se ne presenti l’occasione.Auguro a tutti di trascorre in serenità il periodo delle feste e di affrontare il 2016 con ottimismo e rinnovate energie.

Il recupero del

Palazzo Comunale

è un investimento

che si pone

al centro

di una diffusa

valorizzazione

del territorio

D

Hanno collaborato con noi per qualche mese o per diversi anni, ma tutti loro hanno dato un importante contributo e ci dispiace non averli più tra i nostri: a tutti loro i migliori auguri di un radioso futuro, non solo lavorativo. Un grazie di cuore a:Maria Grazia Della Vecchia, che è stata per tanti anni una

colonna portante del Piano di Zona; Elisa Maiolo, per anni la nostra preziosissima responsabi-

le dell’Ufficio Ragioneria;Fiorella Catozzo, che ci ha supportato all’Ufficio Ragione-

ria in un semestre molto impegnativo;Angelo Penati, lavoratore socialmente utile presso la bi-

blioteca;Monica Longhini, per il progetto Dote Comune all’Ufficio

Affari Generali;Carmen Mongillo, per il progetto Dote Comune all’Ufficio

Ragioneria.

Un Sentito ringrAziAmento

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Un gioco per niente divertente

A molti sembra un passatempo come un altro, un azzardo innocente. Alcuni regalano i Gratta e Vinci a Natale o al compleanno e la cosa può farci sorri-dere. Per nulla sorridono i familiari dei tanti che si sono rovinati con le mac-chinette, l’ossessione del Gratta e Vinci, il poker online. Una volta c’erano solo i casinò o le bische: bisognava andare intenzional-mente a giocare, percorrendo magari tanti chilometri. Da qualche anno ba-sta andare al bar o dal tabaccaio e si trovano le slot machine: il loro canto di sirena è proprio sotto casa e sembra così innocuo!Da che esiste il gioco d’azzardo, lo Sta-to ci ha sempre guadagnato e le mafie

ci hanno sempre speculato sopra. Chi ci perde sono solitamente i cittadini e le loro famiglie. Con il gioco d’azzardo sotto casa, e con una diffusione così capillare, la percentuale di persone dedite a que-sta attività è cresciuta esponenzial-mente, così come la percentuale di chi è passato dal “gioco” occasionale alla dipendenza e alla conseguente rovina economica. La vergogna che ne conse-gue è tale che giocatori e familiari ne parlano poco e tentano in ogni modo di non far conoscere la loro triste sor-te, ma sono sempre più numerose le famiglie rovinate e che chiedono aiuto ai servizi sociali. E se lo Stato guadagna, sono i Comuni poi a reggerne il peso,

come sempre più spesso accade. La crisi e il desiderio di dare una svol-ta positiva alla propria situazione sono a volte la molla che innesca la dipen-denza facendo precipitare nel baratro

Azzate ha ospitato una mostra itinerante di vignette contro il gioco d’az-zardo nei locali della Pro Loco. Due di queste vignette resteranno al nostro Comune in esposizione permanente.

Un gruppo di professori del Politec-nico di Milano ha dimostrato, con il calcolo delle probabilità, come l’i-dea di cambiare la propria vita con l’azzardo sia solo un bluff pubbli-citario. Ad esempio, bisogna sapere che per ogni euro introdotto in una slot machine una parte di quel de-naro viene trasferito all’erario e ai gestori. Le macchinette dei tabac-cai ridistribuiscono per questo solo

il 75% di quello che viene versato. Per cui anche se tu fossi l’unico cliente della macchinetta, e conti-nuassi a giocare, potresti riottenere solo il 75% di quello che hai versa-to. È impossibile non andare in per-dita. Almeno un 25%, sempre che non ci siano altri giocatori, andrà perso. Quindi non solo non si può vincere. Ma non si può neanche an-dare in pari.

Un roVinoSo blUff

Si moltiplicano le iniziative per limitare il gioco d’azzardo, nuova peste di questi anni. AND e il Comune uniti contro questa piaga dilagante

Conferenza contro le truffe rivolta agli anziani nella sede della mostra di vignette contro il gioco d’azzardo

Nuove dipendenze

di Lucia Marangon, Assessore ai Servizi alla Persona

economico e pscicologico.A dicembre 2011 il Comune di Azzate ha aderito ad un protocollo di intesa per la progettazione congiunta contro i rischi del gioco d’azzardo. La nostra amministrazione ha continuato su questa strada, continuando a collabo-rare con l’Associazione di Promozione Sociale AND (Azzardo e Nuove Di-pendenze) di Gallarate e con diversi comuni della Provincia che si riunisco-no periodicamente nel Comitato di coordinamento che ha come capofila il Comune di Samarate. Si fa prevenzione nelle scuole (sì, an-che i giovani “giocano”!), si organizza-no eventi, si aprono sportelli di ascolto che offrono consulenza psicologica fino a quella legale nei casi in cui si arriva al dissesto finanziario, si fa pres-sione a diversi livelli di Governo per sensibilizzare e indirizzare affinché la normativa penalizzi il gioco d’azzardo legalizzato. Con grande fatica e tante delusioni, poiché ci sono troppi inte-ressi in gioco nelle alte sfere. Azzate ha approvato in Consiglio Co-munale il 28/11/2015 il regolamento per limitare il più possibile l’installa-zione di slot machine e penalizzare chi promuove il gioco d’azzardo legalizza-to: un’opera condotta in collaborazio-ne stretta con AND e coi comuni del coordinamento di cui andiamo parti-

colarmente fieri. Il nostro regolamen-to, insieme a quello di altri comuni che ne hanno già adottato uno, contribuirà alla creazione di un regolamento che sarà adottato da tutti i comuni impe-gnati in questa lotta per poter far fron-

te unito con il massimo vigore.

Per informazioni rivolgersi all’ufficio Servizi alla Persona del Comune di Azzate o consultare il sito http://www.andinrete.it

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Anche il grande matematico Albert Einstein provò ad escogitare un metodo certo per vincere alla roulette: dopo un attento studio sul problema concluse che non era possibile battere la roulette. Rimane famosa la sua frase: “L’unico modo per battere la roulette consiste nel rubare i soldi mentre il croupier non guarda.”

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Una palestra che vuol vivere di sport

A fine agosto del 2009 la sospirata palestra delle scuole medie di Azzate vedeva finalmente la luce, a due anni e mezzo dall’approvazione del suo progetto. La palestra fa parte della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci” ed è gestita dal Consor-zio della Valbossa (Comuni consorziati: Azzate, Bo-dio Lomnago, Brunello, Crosio della Valle, Daverio e Galliate Lombardo; Comuni convenzionati: Cazzago Brabbia e Inarzo). Molti lettori conoscono già in parte le traversie che hanno segnato la nascita ed i primi anni di questo edificio, ma è utile per tutti fare un piccolo riepilogo, dato che adesso si è giunti finalmente al punto di svolta. La gara di appalto era stata a suo tempo vinta dal-la Dieffe Costruzioni spa di Giugliano in Campania (Napoli), risultata vincitrice su 59 ditte che avevano partecipato al bando.

La paLeStra è pronta, o QUaSiNel gennaio 2009 viene effettuato il collaudo stati-co, seguito da quello amministrativo nel luglio 2010. Sempre a luglio 2010, a seguito di questioni intercor-se con la ditta che aveva eseguito i lavori, il Consorzio della Valbossa viene citato in giudizio arbitrale per di-rimere la situazione che si era fatta intricata. In attesa della sentenza e in via cauteletiva, il Consorzio, deci-de di non pagare l’ultimo SAL (stato avanzamento la-vori, cioè le rate con cui si pagano progressivamente

i fornitori che realizzano i lavori) alla società Dieffe che aveva eseguito i lavori e che in questo periodo si trasforma da spa in srl. Nel frattempo erano emer-se alcune criticità a seguito delle quali il Consorzio ha chiesto, nel corso dell’arbitrato, i danni all’impresa che aveva eseguito i lavori. Dal canto suo, la Dieffe srl chiedeva danni e interessi al Consorzio per i mancati pagamenti e per alcune riserve apposte ai libri contabili, affermando di aver sostenuto spese maggiori per lavori non previsti a capitolato per circa 750.000 euro oltre a danni e in-teressi non quantificati per circa 1.500.000 euro.Le spese dell’arbitrato, da dividersi a metà tra Con-sorzio e Dieffe srl, sono state elevatissime, oltre 100.000€ senza considerare le spese delle perizie. La Dieffe srl non ha mai pagato la sua parte, se non in misura minima perciò il Consorzio ha dovuto soste-nere quasi per intero le spese dell’arbitrato. Le spese sostenute dal Consorzio per conto della Dieffe srl sono state portate in detrazione rispetto alla somma che il Consorzio avrebbe dovuto corrispondere alla Dieffe srl a conclusione dei lavori.Come risultato finale il Consorzio deve alla ditta esecutrice circa 50.000 euro (molto meno di quanto richiesto da Dieffe), importo che sarà saldato dall’ul-timo SAL non pagato dal Consorzio.

La SitUazione attUaLeAl momento il Consorzio è in attesa che Equitalia,

Per avere finalmente una palestra in piena efficienza è indispensabile rifare il lavoro fatto male da chi l’ha costruita

a cura dell’Amministrazione Comunale

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che vanta crediti nei confronti della Dieffe srl, comu-nichi le modalità di pagamento degli importi residui ancora dovuti, che saranno quindi pagati dal Con-sorzio non alla Dieffe srl ma ad Equitalia (Dieffe srl, infatti, ad oggi non esiste più: si è sciolta come neve al sole di Napoli), in quanto sua debitrice per ragio-ni che non hanno nulla a che fare con l’edificazione della palestra. Per contro le richieste della Dieffe srl nei confronti del Consorzio non sono state accolte, se non in mi-nima parte, in sede di arbitrato.La palestra, per alcune discipline sportive, attualmen-te non può essere utilizzata da adulti ma solo da bambini, a causa degli avvallamenti della pavimenta-zione, limitazione evidentemente inaccettabile.

coSa fare, a QUeSto pUnto?A giugno 2013, non appena eletta, l’attuale ammini-strazione ha deciso di effettuare delle verifiche sul massetto (la gettata di cemento sotto la pavimen-tazione). Si sono tenuti alcuni incontri con imprese specializza-te in risanamenti di massetti, posa di pavimentazioni di legno e livellamento di grandi superfici industriali. Queste aziende sono state interpellate per valutare concretamente lo stato di fatto, definire le possibili azioni correttive e rendere quindi la palestra piena-mente utilizzabile.I comuni del Consorzio della Valbossa hanno unani-mamente votato per una soluzione che consentirà di disporre di una palestra di ottimo livello, utilizzabile finalmente nella sua pienezza e secondo la sua natu-rale vocazione.Il costo aggiuntivo per il Consorzio è di circa 260.000 euro, cifra certamente importante. Ma senza spende-re nulla i Comuni si ritroverebbero con una palestra, già costata circa 2.5 milioni di Euro, praticamente inu-tilizzabile.

difetti denUnciati aL coStrUttoreIl 17 dicembre 2010 venivano denunciati al costruttore di-fetti e non conformità della palestra.• avvallamenti della pavimentazione della palestrina;• avvallamenti, vibrazioni, rimbalzi irregolari del campo

principale;• risalita di umidità;• distacco delle piastrelle del terrazzo;• difetti della sigillatura dei serramenti.

arBitrato: 2 anni e dUe MeSi!L’arbitrato, promosso dalla Dieffe srl, è durato due anni e due mesi, dal 31 marzo 2011 al 30 maggio 2013. Il costo del solo collegio è stato di 101.724,38 euro + IVA.

Il Consorzio ha chiesto, per vizi di costruzione e danni, 357.941,28 euro + IVA.

La SoLUzione preSceLtaPer sanare i difetti costruttivi della palestra si è scelto di realizzare un massetto a secco con equalizzatori e distan-ziali in legno massello, riscaldato a pavimento, appeso alla struttura lignea tramite l’utilizzo di speciali archetti porta-tubo, con finitura superficiale in parquet. L’importo di questi lavori è di 259.900 euro.Questa scelta è stata approvata con deliberazione n. 9 dell’11.7.2015 del Consiglio di amministrazione del Con-sorzio.

Posizionamento del pavimento in parquet

Il campo principale della palestra con l’indicazione delle aree difettate

Posizionamento delle tubazioni per il riscaldamento a pavimento

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Il CPS (Centro Psico Sociale) è al primo piano del palazzo dell’ASL, in via Acquadro, e fa parte dell’Uni-tà Operativa di Psichiatria di Varese, struttura che ri-sponde ai bisogni di salute mentale nella molteplicità dei fattori da cui è composta.In tale prospettiva può attuare interventi con i sog-getti affetti da disturbi psichici, con i loro familiari e con il loro ambiente di vita. I disturbi d’ansia, i disturbi

di personalità, il disturbo affettivo bipolare, la depres-sione e la schizofrenia sono i principali disturbi presi in carico dall’équipe psichiatrica.Sono accolti gli utenti con più di 18 anni per una valutazione della propria salute mentale ed eventuale presa in cura, qualora le condizioni cliniche lo richie-dano.Il CPS ha fatto la sua comparsa sul territorio azzatese all’inizio degli anni ’80, partendo con qualche inter-vento e seguendo oggi un numero sempre crescente di individui.Fa riferimento a 17 comuni del distretto territoriale: Azzate, Bodio Lomnago, Brunello, Buguggiate, Ca-ronno Varesino, Casale Litta, Carnago, Castronno, Cazzago Brabbia, Crosio della Valle, Daverio, Gallia-te, Lombardo, Gazzada Schianno, Inarzo, Morazzone, Mornago, Sumirago.In tempi di crisi, in cui vengono a mancare certez-

ze fondamentali come il lavoro, in cui la casa è a ri-schio e l’accudimento dei figli diventa un problema pressante, l’importanza di avere sul nostro territorio un’equipe di professionisti dell’ascolto e in grado di aiutare a superare un periodo di forte disagio diven-ta un valore aggiunto di grande importanza e un sus-sidio alle famiglie in difficoltà non solo dal punto di vista economico. IL CPS può offrire anche in questi casi un aiuto che può limitarsi a qualche colloquio o divenire una presa in carico a più lungo termine nei casi più complessi.Il Comune di Azzate ha messo in atto in questi ulti-mi anni una proficua collaborazione con il persona-le operante al centro di Azzate, per far conoscere questo servizio e integrare alcune tipologie di utenti nella vita del paese: le fioriere davanti all’ASL sono

Un aiuto per chi sta male

Centro Psico Sociale Il Centro Psico Sociale di Azzate è un valido supporto per i disturbi della mente

L’accesso avviene o per libera iniziativa dell’u-tente o su invio del medico di famiglia o di altre strutture socio-sanitarie. Sono accolti gli utenti con più di 18 anni per una valutazione della pro-pria salute mentale ed eventuale presa in cura, qualora le condizioni cliniche lo richiedano.

centro psico SocialeVia Acquadro, 4 - Azzate

Tel. 0332 456291Orario: da lunedì a giovedì 8.00 - 17.00,

venerdì 8.00 - 14.00.

modAlità di ACCeSSo

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nAtAle Con il CPSPer la Festa di Natale

il CPS invita tutti i cittadini il 16 dicembre alle 11,15 in oratorio

da cui poco dopo si partirà per continuare in allegria presso i locali della Pro Loco

in via Volta 27, fino alle 16,30

curate dal CPS che le veste di allegri colori per la Festa del Natale; la tradizionale festa natalizia è sem-pre aperta a tutta la cittadinanza.; al mercatino del 13 dicembre in Villa Comunale sarà possibile conoscere alcuni operatori del CPS e avere informazioni sulle attività, anche per chi volesse fare del volontariato.

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Mercoledì 18 novembre 2015, nell’Aula Magna dell’U-niversità Insubria, a Varese, è stato presentato il video-documentario Vedere Varese:1500 anni di storia urbana, realizzato dalla sezione di Varese di Italia Nostra e dall’In-ternational Research Center for Local Histories and Cultural Diversities dell’Università dell’Insubria, con il coinvolgimenti di alcuni istituti scolastici. Il documentario mira a diffondere la conoscenza del patrimonio artistico-culturale di Varese e dintorni e in particolare dei Comu-ni di Azzate, Castello Cabiaglio, Castelseprio, Castiglione Olona, Laveno Mombello, Luino e Varese. Il commento delle immagini è stato affidato al professor Andrea Spi-riti, docente di Storia dell’Arte Moderna dell’Università dell’Insubria, grande conoscitore ed estimatore della sto-ria e dell’arte che da secoli hanno caratterizzato il borgo di Azzate.Azzate, con i suoi spazi precisi e qualificati, è stato inserito nella cosiddetta Civiltà di Villa e villeggiatura, nel nuovo tipo di turismo che guarda verso i laghi e verso la dimensio-ne collinare prealpina tra Cinque e Settecento, destino che accomuna il Lago Maggiore e il Lago di Como. Da piccolo borgo, Azzate diventa una “città di ville”, con edi-fici monumentali e relativi parchi e giardini, riqualificando l’intero spazio urbano rinserrato in uno stretto sistema di relazioni tra le famiglie.Per le sue caratteristiche urbanistiche e paesaggistiche quasi intatte nei secoli Azzate rappresenta ancora oggi un luogo di particolare fascino, in primis per la sua favorevole posizione panoramica, con “uno dei punti migliori di os-servazione sulla conca del Lago di Varese”, e per questo già meta di molti sportivi e turisti del fine settimana at-tratti dalla bellezza e funzionalità della pista ciclopedonale che corre lungo il perimetro del lago.Chi dalla strada che costeggia il lago si spinge fin sopra la

collina di Azzate è ripagato da una delle viste più straor-dinarie della zona dei Sette Laghi… e chi coraggiosamen-te varca l’ingresso austero che immette al borgo, stretto tra possenti mura di antichi palazzi, non può non capire subito di trovarsi in un luogo pieno di fascino e sentirsi attratto dalla voglia di scoprire e capire il segreto della

sua antica ricchezza, storica, artistica e naturalistica, così nascosto in un complesso straordinario di palazzi addos-sati gli uni agli altri, coi loro incantevoli parchi secolari che, sebbene privati, deliziano la vista con un dolce digradare verso il lago e il poetico trascolorare delle loro essenze ad ogni stagione…L’ozio di antichi nobili signori e gentildonne reali sulle col-line in riva al piccolo lago si può ancor oggi ben imma-ginare grazie alla conservazione delle dimore signorili, di norma abitate stagionalmente, con fabbricati annessi e con giardino o parco. La bellezza di questi luoghi privati ci si apre davanti agli occhi in diverse occasioni duran-te l’anno e attira ad Azzate un pubblico sempre più nu-meroso: per concerti, feste religiose, visite guidate. Forse abituati a tale ingombrante presenza, noi azzatesi non ci

Quale turismo per Azzate?di Eva Coti Zelati

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rendiamo più conto di quanto profonda sia l’importanza e l’opportunità che custodiamo tra le nostre mura, lungo le nostre vie, attraverso i nostri racconti di bambini e di adulti arrivati, magari per caso o per amore, a vivere in questo paese.Per gustare appieno le meraviglie del borgo dovremmo noi per primi riscoprire la lentezza, osservare con occhio puro e sgombro di frenesia moderna i dettagli artistici degli angoli tipici e pittoreschi di questo raccolto nucleo abitativo, ripercorrere i sentieri tra i boschi (dove fino a non molto tempo fa giravano ancora le ruote dei muli-ni e rivisitare gli antichi lavatoi sopravvissuti ascoltando lo scorrere dell’acqua che dava ristoro ai viandanti) e i saliscendi delle colline che dividono l’abitato moderno dall’antico dalla costa lacustre, alla ricerca del belvedere e del suo tramonto variopinto affacciato sul Monte Rosa e alla catena alpina fino alle sacre luci di Santa Maria del Monte. Ci stiamo forse un po’ abituando a vedere perso-ne che in auto o in motocicletta o in bicicletta si fermano improvvisamente al Belvedere per scattare immagini di un panorama che non smette mai di aprirci l’animo e farci respirare bellezza e serenità, ma siamo pronti per accogliere gruppi di turisti che scendono dagli autobus per conoscere veramente l’identità di questo borgo? Noi azzatesi siamo pronti a comunicare la considerazione e l’amore che meritano le bellezze racchiuse dentro le chiese, le case e lungo le vie del borgo? L’Amministrazio-ne Comunale e la Pro Loco, così come alcune personalità sensibili della Parrocchia e gli abitanti, si stanno muoven-do da anni in questa direzione e pian piano possiamo vedere che qualcosa si sta predisponendo per la cono-scenza dell’importanza di questi nostri tesori di storia lo-cale, base per poter tutelare il borgo nella sua integrità e base per fare in modo che continui a vivere, magari di

«Nel distretto di Varese si trovano molte terre che hanno comune lo splendore del cielo, l’ubertà del terreno, l’aria salubre, la vaghezza dei prospetti, e quasi generalmente anche i tesori geologici, di cui sa l’industria trarre profitto. Fra di essi vogliono speciale ricordanza AZZATE, donde ebbero origine molte fa-miglie illustri, tra le quali la Bossi, di cui fu San Benigno, divenuto nel 465 vescovo di Milano…». Cesare Cantù, Grande illustrazione del Lombardo-Veneto ossia storia delle città, dei borghi, comuni, ca-stelli, ecc. : fino ai tempi moderni, 1858.

«Il paese signoreggia su un declivio di una breve ca-tena di alture che serra ad oriente il lago di Varese, in zona aprica, seminata di graziosi villaggi che posano le linde case e le civettuole villette su un magico fon-do di verde e di acque azzurrine. Lungi, le vette delle Prealpi, a Nord, mentre i profili delle Alpi fermano l’occhio e coronano l’orizzonte… Suggestiva è la pas-seggiata che attraverso la collina di S. Quirico porta alla torre omonima». Giannetto Bongiovanni, Varese e la sua provincia, 1931.

Azzate, un borgo a forte vocazione turistica… passata e futura!

Foto Pro Loco

12| Azzatenews | dicembre 2014 Azzatenews | dicembre 2015 |12

vita nuova, aperta al turismo consapevole e interessato a soggiornare e passeggiare in un nucleo vivo e non in un “paese dormitorio” come troppo spesso si sente definire tra le righe. La ricettività è già attiva in paese, i mezzi da cui partire per stimolare una migliore accoglienza sono in fase di progettazione e di realizzazione: pannelli informativi in-terni che miglioreranno e approfondiranno la conoscen-za soprattutto della villa Bossi Tettoni Benizzi Castellani, attuale palazzo comunale, biglietto da visita per l’intera comunità, che necessita di costante attenzione (da qui poi si dirameranno futuri laboratori didattici e visite gui-date tematiche con cadenze periodiche); altri pannelli informativi turistici esterni che identificheranno due tipi di percorso nel borgo antico (uno sacro e uno profano) partendo dal Belvedere, che permetteranno anche una fruizione autonoma da parte dei turisti.La consapevolezza delle difficoltà che una sfida così gran-de richiederà di affrontare esiste, nel tempo e nella prati-ca, ma la convinzione di un sicuro riscontro positivo deve essere più forte, grazie anche alla collaborazione e alla tenacia dei cittadini, di chi sceglie di vivere e lavorare in questo borgo quasi sospeso nel tempo, e di quei turisti già passati da Azzate che, andandosene a malincuore con la bellezza negli occhi e il sorriso sul volto, portano lonta-no il racconto di questo luogo non a caso molto amato già dall’antichità.Molti letterati, poeti, viaggiatori, ecc. ricordano le straordi-narie bellezze del nostro territorio…e noi?

Tra i visitatori illustri, gli estimatori e quanti han-no legato il loro cuore e i loro beni al nostro bel borgo di Azzate, passati e presenti, possiamo ri-cordare:- Diverse personalità della nobile famiglia Bossi- San Carlo Borromeo- I conti Tettoni poi Benizzi Castellani- La regina Maria Cristina di Borbone (vedova di

Carlo Felice re di Sardegna, che ha abbellito il castello di Azzate con il parco all’inglese e per poterlo annaffiare fece costruire un acquedotto che portava l’acqua del Colle di San Quirico nel-la villa. La sovrana fece inoltre costruire nel 1838 l’acquedotto che poi sarebbe divenuto il celebre lavatoio del Fontanone)

- Leopardi (famosa la sua celebre affermazione “Varese è la Versailles di Milano”, citato dal pro-fessor Andrea Spiriti tra gli estimatori di Azzate e della zona)

- Giacinto Cottalorda (generale, marito della con-tessa Marianna Bossi, il prode soldato di Auster-litz, del quale si conserva nella sua lapide al cimi-tero di Azzate la celebre citazione di Alessandro Manzoni: “Che belle ferite ho visto sulla fronte del bravo e buon generale Cottalorda! Ma su quante fronti se ne devono vedere perché l’Italia sia Italia?”)

- Il barone Giuseppe Baroffio Dall’Aglio (che la-sciò in eredità alle suore del Sacro Monte di Varese la Villa Cornelia e un ingente e straordi-nario patrimonio artistico per costituire l’attuale Museo Baroffio al Sacro Monte)

- Giacomo Cottalorda e la moglie Evelina Tellini (che hanno lasciato tutti i loro beni all’Asilo In-fantile di Azzate)

- Professore Amintore Fanfani (allora insegnante presso l’Università Cattolica di Milano, ospite nella grande villa della contessa Elena Benizzi-Castellani)

- Lallo Carutti, ospite della contessa Benizzi Ca-stellani (cognato dello storico dell’arte Testori, ricordato da Vittorio Sgarbi nella sua recente conferenza sul Sacro Monte di Varallo al Teatro Castellani di Azzate)

- Il commendator Ugo Introini (realizzatore della famosa tessitura poi denominata Tessitura Maino)

- Piero Bassetti (primo Presidente della Regione Lombardia)

- Luigi Castiglioni, originario di Azzate, padre del famoso “Vocabolario della lingua latina” a cui è dedicata la scuola elementare

- Philippe Daverio (storico dell’arte)- Vittorio Sgarbi (storico dell’arte)

Foto Pro Loco

Azzatenews | dicembre 2014 |13 13| Azzatenews | dicembre 2015

Vittorio Sgarbi ad AzzateIl 6 ottobre Azzate ha ospitato, come ogni anno, un evento del Festival del Racconto del Premio Chiara. Ospite d’eccezione, quest’anno, il prof. Vittorio Sgarbi che ha trattato, davanti ad un affollatissimo pubblico al Teatro Castellani, il tema dei Sacri Monti di Varese e Varallo.“Una rivendicazione d’orgoglio per le nostre radici cristiane, per il valore intrinseco dell’arte sacra, per la sublime fusione di quest’ultima con la bellezza” come ha scritto Matteo Inzaghi di Rete55.Prima di iniziare la conferenza, il noto critico dell’arte ha voluto visitare il nostro Palazzo Comunale, Villa Bossi Benizzi Tettoni Castellani. Di essa ha apprezzato gli splendidi affreschi di Giovanni Battista Ronchelli e ribadito l’importanza di valorizzare questo patrimo-nio di arte e storia che costituisce un fondamento delle radici azzatesi di cui andare indubitabilmente fieri.Queste radici, secondo Sgarbi, ci rendono ciò che siamo, sono parte integrante del nostro essere e non vanno disconosciute, anche se la nostra storia

presente si discosta per certi versi da ciò che siamo stati: è pur sempre una tappa importante della nostra evoluzione, senza la quale molto probabilmente non saremmo giunti allo stesso risultato.Vittorio Sgarbi ha fatto poi un giro serale a piedi per il centro del paese, riconosciuto da diversi passanti a cui ha dedicato con disponibilità il tempo per qual-che selfie e una battuta, per poi affascinare il pubblico con le sue innegabili doti di affabulatore raccontando le bellezze del nostro Sacro Monte. Si è trattenuto fino a notte fonda con sindaco e am-ministratori per un confronto sulle tematiche che l’amministrazione si trova ad affrontare nel tentati-vo di salvare e ridare fulgore al patrimonio artisti-co locale, compatibilmente con le difficoltà cui deve sottostare negli ultimi anni, dovute ai nuovi dettati normativi: una sfida importante e non certo facile.Come molti lettori ricorderanno, oltre che critico d’arte, Vittorio Sgarbi è stato più volte deputato al Parlamento, sindaco e assessore in numerosi Comuni italiani.

Premio Chiara

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Scuola dell’Infanzia:130 anni e non dimostrarliCorreva l’anno 1885 quando don Luigi Redaelli apre un piccolo asilo per i bambini della Parrocchia in un’ala della casa parrocchiale: lì i bambini giocava-no e contemporaneamente apprendevano i fonda-menti della dottrina cristiana.Questo primissimo asilo viene poi spostato in via Cottalorda grazie al contributo del Nob. Giacomo Cottalorda, della Cassa di Risparmio e di alcuni ge-nerosi cittadini.Tra il 1971 e il 1973 il vecchio edificio viene demoli-to e costruito l’attuale con le generose offerte della popolazione, un contributo dello Stato e l’assunzio-ne di un mutuo garantito e poi pagato dal Comune di Azzate, completato con l’assunzione diretta da parte del medesimo Comune di un altro mutuo. Nel 2003 l’asilo viene trasformato da Ente Morale in Fondazione di ispirazione cattolica e senza fini di lucro. Il Comune di Azzate eroga contributi econo-mici a sostegno della scuola: nel 2014 il Comune ha approvato la nuova convenzione con la Fondazione Scuola dell’Infanzia di Azzate che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2016.

Un aUtentico fioreL’edificio che ospita la Scuola dell’Infanzia ha la for-

ma di un fiore con otto petali: per vederlo chiara-mente, basta cercarlo con Google Earth e vede-re distintamente ciò che, entrando dal cancello, le pareti curve non rivelano con altrettanta chiarezza. Un edificio modernissimo per l’epoca, corredato da ampi spazi all’aperto e recentemente rinfrescato e ulteriormente abbellito all’interno per merito della creatività di un gruppo di genitori che da un paio di anni sta facendo molto per l’asilo.

La scuola dell’infanzia è una delle più amate istituzioni di Azzate

di Lucia Marangon, Assessore all’Istruzione

La scuola si prefigge un approccio multiculturale, che si fonda sul dialogo, sul confronto e l’arricchi-mento fra le diverse culture.

cinQUe Sezioni più UnaSono attualmente attive cinque sezioni identifica-te con cinque colori: ROSSA, AZZURRA, GIALLA, VERDE, VIOLA. C’è anche una sezione primavera che accoglie bimbi in età dai 24 ai 36 mesi.Le sei aule, una per ogni sezione, si sviluppano at-torno al grande salone centrale. Completano la struttura una sala per l’attività motoria (usata anche per il riposino pomeridiano) oltre ad una piccola e allegra biblioteca.Apprezzatissima, la mensa interna si avvale di una cucina recentemente rinnovata in cui vengono pre-parati i pasti con menù attenti alle esigenze nutritive dei bambini, sotto la supervisione dell’ASL locale.Nel 2013 l’asilo nido interno ha chiuso, per moti-vi economici. Da settembre 2013 la Fondazione, il Comune di Azzate e il Comune di Buguggiate han-no stipulato una convenzione che permette ai geni-tori azzatesi di usufruire del nido di Buguggiate con la tariffa riservata ai residenti.

Una Grande feSta per iL 130 coMpLeannoI genitori, il personale e gli amministratori della Scuola dell’Infanzia hanno collaborato per realizzare una grande festa che ha coinvolto l’intero paese, uscendo dai confini della sede di via Cottalorda. Giochi, cibo in allegria e una indimenticabile corsa

di macchinine per le strade di Azzate.

GLi orGani deLLa fondazioneGli organi di amministrazione della Fondazione Scuola dell’infanzia di Azzate sono:• il Presidente• il Consiglio di Amministrazione• il Comitato di Partecipazione• il Revisore dei ContiIl Consiglio di Amministrazione è composto da sette membri, incluso il Presidente, nominati come segue:- il parroco pro tempore della parrocchia di Azzate

o un suo delegato, membro di diritto;- due membri sono nominati dal parroco della par-

rocchia di Azzate;- quattro membri sono nominati dal Sindaco del

Comune di Azzate.

Azzatenews | dicembre 2015 |15

TuTTo quello che avresTe voluTo sapere sull’asilo

ma non aveTe mai osaTo chiederewww.azzatescuolainfanzia.it/#!la-trasparenza/c1p2y

Scuola dell’Infanzia AzzateVia Cottalorda 4 - 21022 AZZATE

Tel.: +39-0332-459286 email: [email protected]

16| Azzatenews | dicembre 2015

Tutti noi vorremmo che la vita scorresse tranquilla e senza problemi. Purtroppo talvolta ci si presenta-no delle situazioni di emergenza che non dipendono dalla nostra volontà ma da un insieme di circostanze alcune delle quali sono improvvise e inaspettate per tutti.Se, da un lato, è giusto aspettarsi che le istituzioni (Comune, Protezione Civile, Governo ecc.) abbiano a cura la protezione di tutti I cittadini e del territorio in cui vivono, dall’altro anche noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire alla nostra sicurezza. Proviamo a vedere come.

aLcUne SeMpLici precaUzioniÈ sempre utile avere in casa, riuniti in un punto facil-mente accessibile e conosciuto da tutti i componenti della famiglia, alcuni oggetti di fondamentale impor-tanza in caso di emergenza:

• un kit di pronto soccorso con medicinali;

• alcuni generi alimentari non deperibili;

• delle scarpe pesanti;

• una scorta di acqua potabile;

• vestiario pesante di ricambio;

• impermeabili leggeri o cerate;

• una torcia elettrica con pile di riserva;

• una radio con pile con riserva;

• un coltello multiuso;

• la fotocopia dei documenti d’identità

di tutta la famiglia;

• un mazzo delle chiavi di casa;

• un po’ di denaro;

• carta e penna.

Se Si deVe aBBandonare La propria caSaIn caso di abbandono forzato della propria abitazio-ne evitare, per quanto possibile, di farsi prendere dal panico; le persone dotate di maggiore freddezza e prontezza di spirito devono farsi carico di tranquilliz-zare e incoraggiare le persone maggiormente sensi-bili, i bambini e gli anziani.Inoltre:

• assicurarsi di avere tutti un abbigliamento idoneo a stare all’aperto;

• prendere con sé le dotazioni di emergenza;

• verificare che non sia rimasto nessuno in casa (per-sone o animali);

• spegnere gli interruttori principali dell’energia elettri-ca e del gas;

• chiudere a chiave porte e finestre.

Primo: non perdere la calma!

Estratto del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile, redatto da Monica Longhini

Precauzioni e norme di comportamento da seguire in caso di emergenza

Emergenze

Per rischio idraulico si intende la pos-sibilità che la nostra casa sia oggetto di inondazioni causate da esondazio-ne di fiumi o canali. Ecco alcune pre-cauzioni di carattere generale.

priMa deLL’eMerGenza- tenersi informati attraverso radio e

tv ascoltando gli avvisi di condizioni metereologiche avverse e tenendo conto delle allerte della Protezione Civile

- utilizzare l’App della Protezione Ci-vile di Regione Lombardia per rice-vere sul proprio cellulare in tempo reale gli avvisi di criticità

- in caso di allerta inondazioni met-tere al sicuro la propria automobile

- mettere in salvo i beni collocati in locali potenzialmente allagabili

- assicurarsi che tutte le persone po-tenzialmentea rischio siano al cor-rente dell’allerta della Protezione Civile.

- tenere a portata di mano una tor-cia elettrica e una radio a pile per avere informazioni utili.

- assicurarsi che la batteria del tele-fono cellulare sia sempre carica

- se si abita ad un piano alto prepa-rarsi ad offrire ospitalità a chi abita ai piani terra e viceversa.

- sistemare delle paratie a protezio-ne dei locali situati al piano strada e chiudere o bloccare porte e fine-stre di cantine e seminterrati.

- se la propria abitazione non è a ri-

schio di allagamento, rimanere pre-feribilmente in casa.

- insegnare ai bambini i comporta-menti più semplici da adottare in caso di emergenza (per esempio: chiudere il gas, telefonare ai numeri di soccorso ecc.)

dUrante L’eMerGenzaIn casa Se la nostra casa è in una zona allaga-ta o a rischio di allagamento:- chiudere il gas, l’impianto di riscal-

damento e quello elettrico. Pre-stare attenzione a non venire a contatto con impianti di energia elettrica con mani e piedi bagnati.

- salire ai piani superiori senza usare l’ascensore e portando con sé il te-lefono cellulare

- non scendere in cantina e in garage per salvare oggetti o altro

- aiutare gli anziani ed i disabili della propria abitazione a mettersi al si-curo

- non bere acqua dal rubinetto di casa perché potrebbe essere in-quinata.

Ricordare che durante e dopo le al-luvioni, l’acqua dei fiumi può essere inquinata e trasporta detriti galleg-gianti che possono essere pericolosi.

Fuori casa Se l’alluvione ci coglie mentre siamo fuori casa:- evitare l’uso dell’automobile, limi-

tandosi ai casi strettamente neces-sari e urgenti

- se siamo in auto, non tentare di raggiungere comunque la destina-zione prevista ma trovare riparo nello stabile più vicino e sicuro

- evitare di sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua, sopra ponti o passerelle

- fare attenzione ai sottopassi: sono i primi ad allagarsi

- non ripararsi sotto alberi isolati

dopo L’eMerGenza- raggiunta una zona sicura, prestare

la massima attenzione alle indica-zioni fornite dalle autorità di Pro-tezione Civile attraverso radio, tv e gli automezzi, facilmente identifica-bili, della Protezione Civile

- evitare qualsiasi contatto con le ac-que esondate

- gettare i cibi che possono essere stati a contatto con le acque dell’al-luvione

Azzatenews | dicembre 2015 |17

rischio idraulico

numero unico di emerGenZa: 112 (soccorso sanitario, Polizia/Carabinieri, Vigili del Fuoco)

poliZia locale: 0332 459877carabinieri di aZZaTe: 0332 459102proTeZione civile di aZZaTe: 346.6760767comune di aZZaTe: 0332 456311sos valbossa: 0332 890244area di soccorso per la popolaZione di aZZaTe: parcheggio di via 2 Giugno (zona industriale)

nUmeri dA ChiAmAre in CASo di emergenzA

In caso di emergenza le richieste di soccorso devono es-sere complete ed esaurienti, spiegando in poche parole l’accaduto:- indirizzo esatto e indicazioni per raggiungerci- numero telefonico da cui si chiama per consentire di es-

sere richiamati- caratteristiche del tipo di emergenza- numero approssimativo di persone in pericolo- tipologia dei danni subiti- presenza di bambini, anziani e disabili- presenza di feriti o ammalati

CoSA dire Al telefono

Premesso che il rischio sismico ad Az-zate rappresenta una probabilità mino-re rispetto ad altre tipologie di rischio (idraulico, industriale, dei trasporti), dal momento che i terremoti sono eventi che si verificano senza preannuncio e che tutto il territorio italiano è in area sismica, è utile conoscere le precauzioni da adot-tare in caso di scosse sismiche.

dUrante iL terreMotoSe ci si trova in un luogo chiuso: - cercare riparo nelle parti degli edifici meno

soggetti a crollo, i vani delle porte inserite nei muri portanti (riconoscibili perché più spessi) o sotto una trave oppure, in man-

canza d’altro, sotto ad un tavolo. Al contrario, è pericoloso stare vicino

a mobili, oggetti pesanti e vetri che po-trebbero cadere.

- non precipitarsi verso le scale e non usare l’ascensore; le scale sono spesso la parte più debole di un edificio e l’a-scensore potrebbe bloccarsi.

Se ci si trova in auto: non sostare in prossimità di ponti, terreni

franosi o sponde di corsi d’acqua; evita-re di percorrere ponti, gallerie o strade franate, tenendosi lontano dalle linee ad alta tensione.

Se si è all’aperto: non rifugiarsi nelle cantine o nei sotto-

passi; mantenersi lontani dagli edifici sostando in luoghi aperti.

dopo iL terreMoto- assicurarsi dello stato di salute delle

persone che sono attorno a voi- non cercare di muovere persone gra-

vemente ferite e chiamare i numeri di emergenza

- uscire dagli edifici con prudenza indos-sando scarpe

- raggiungere uno spazio aperto, lontano da edifici e strutture pericolanti.

- raggiungere gli eventuali centri di rac-colta stabiliti dai piani di emergenza e collaborare con la Protezione Civile.

rischio sismico

l’APP dellA Protezione CiVileDa questa primavera è disponibile, gratuitamente sugli store di Android e di Apple, la nuova App (*) per l’allertamento Protezione Civile Lombardia

Questa nuova applicazione è stata realizzata da Regione Lombardia per diffondere tem-pestivamente e in modo capillare le informazioni relative alle allerte della Protezione Civile. In particolare l’App permette di ricevere una notifica in tempo reale ogni volta che viene emesso un avviso di criticità regionale, di consultare l’avviso e le condizioni di rischio sul territorio lombardo. Il programma, ovviamente, non sostituisce ma si affianca ai tradizio-nali canali di trasmissione delle allerte da parte del centro regionale di Protezione Civile. Diversamente da questi, però, risponde all’esigenza di una comunicazione tempestiva e capillare alla popolazione delle condizioni di rischio previste sul territorio lombardo; inoltre contribuisce al diffondersi di una migliore conoscenza della Protezione Civile e del suo lavoro.

(*) Per chi non lo sapesse, che le App sono dei programmi da mettere nel telefonino per aggiun-gere possibilità di utilizzo oltre alle normali chiamate telefoniche; il telefonino deve, però, esse-re uno smartphone, ovvero un cellulare “intelligente” in grado di collegarsi alla rete Internet)

18| Azzatenews | dicembre 2015

ScaricHe eLettricHe - Durante i temporali i fulmini possono causare dan-ni diretti alle persone, danni ingenti alle linee elettriche e di telecomunicazione, agli impianti elettrici e alle infrastrutture.Oltre al rischio di allagamenti, di cui ab-biamo già detto, la protezione dai fulmini si ottiene scollegando dalla rete le appa-recchiature elettriche (televisori, compu-ter, impianti stereo, radio ecc.). Questa precauzione è consigliabile anche quan-do ci si allontana dalla propria abitazione per un lungo periodo.

neVe - In caso ci siano abbondanti nevi-cate è consigliabile:- prestare attenzione alle comunicazioni

radio e televisive per eventuali sospen-sioni delle attività scolastiche e della circolazione stradale

- limitare al massimo l’uso delle autovet-ture private; obbligo di catene o pneu-matici da neve in zone collinari

- parcheggiare, ove possibile, l’auto nei cortili, lasciando le strade libere per i mezzi di sgombero

- verificare la capacità di carico della co-pertura del proprio stabile, in quanto l’accumulo di neve e ghiaccio sul tetto può provocare crolli

- rimuovere la neve dal proprio accesso privato o passo carraio, senza buttarla in strada ma accumulandola ai lati

- se si è in auto: liberare l’intera autovet-tura (non solo i finestrini) dalla neve; tenere accese le luci; mantenere una velocità ridotta con marce basse; pre-diligere il freno motore; evitare mano-vre brusche con sterzate improvvise; accelerare dolcemente; aumentare la

distanza di sicurezza dagli altri veicoli; in salita procedere senza mai arrestarsi; parcheggiare l’auto in modo che non ostacoli il passaggio degli altri veicoli.

ondate di caLore - Durante il periodo estivo determinate condizioni meteorologiche possono provocare in-nalzamenti atipici della temperatura, con punte molto superiori alla media. In que-sti periodi:- evitare, soprattutto le persone anziane,

di stare all’aperto tra le ore 12 e le 18

- fare bagni e docce fresche per ridurre la temperatura corporea

- schermare i vetri delle finestre con persiane, veneziane o tende

- bere molta acqua, anche senza stimolo della sete

- evitare di bere bevande alcoliche e consumare pasti leggeri, mangiare frut-ta e verdure fresche; alcolici e pasti pe-santi provocano infatti l’innalzamento della temperatura corporea.

- indossare vestiti leggeri e comodi, pos-sibilmente in fibre naturali

- accertarsi delle condizioni di salute di parenti, vicini e amici che vivono soli e offrire loro aiuto; le persone che vivo-no sole sono più esposte rischi provo-cati dalle ondate di calore

- soggiornare, anche solo per alcune ore, in luoghi climatizzati come, per esem-pio, i supermercati.

incendi BoScHiVi - In Lombardia il periodo di maggiore pericolosità per questo tipo di rischio si colloca statisti-camente in inverno e in primavera (da dicembre a maggio), più frequentemente tra gennaio e aprile o in periodi di grande siccità, quando la massa vegetale secca si trova nelle condizioni più favorevoli alla combustione.In caso di avvistamento di un incendio contattare immediatamente:

• 112 numero unico di emergenza• 1515 Corpo Forestale dello Stato• 115 Vigili del Fuoco• 113 Soccorso Pubblico di Emergenza

Ecco alcune norme generali di compor-tamento:- tentare di spegnere l’incendio riservan-

dosi una via di fuga, tenendo le spalle al vento e battendo le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle; escluso questo caso, non cercare in nessun modo di contrastare le fiamme se non

si possiede un’adeguata preparazione, attrezzature ed equipaggiamenti ido-nei, poiché un repentino cambiamento della direzione del vento può creare una trappola mortale anche per co-loro che sono stati addestrati espres-samente per l’opera di spegnimento. Non addentrarsi nel bosco.

- non sostare nei luoghi sovrastanti l’in-cendio o in zone verso cui soffia il vento

- agevolare l’intervento dei mezzi di soc-corso liberando le vie di accesso e non ingombrandole con i propri veicoli

- cercare una via di fuga sicura, come una strada, un sentiero o un corso d’acqua

- non perdere tempo a raccogliere indu-menti, oggetti o altre masserizie

- cercare un punto dove il fuoco è meno intenso, per attraversarne il fronte e portarsi dalla parte già bruciata

- respirare attraverso un panno bagnato appoggiato sulla bocca

- se ci si trova in casa e non si ha una via di fuga sicura, non abbandonare l’abita-zione ma curarsi di sigillare con nastro adesivo o carta e panni bagnati porte e finestre per impedire l’ingresso del fumo, segnalando in seguito la propria presenza

- se si è in auto, non abbandonare il mezzo, chiudere finestrini e sistema di ventilazione, segnalando la propria pre-senza con clacson e fari.

eventi metereologici

Azzatenews | dicembre 2015 |19

20| Azzatenews | dicembre 2015

24 maggio 1915, 4 Novembre…

Gruppo Alpini Azzate Celebrazioni sull’onda dei ricordi

Il 24 maggio di cent’anni fa l’Italia entrava in guerra: con i bambini della scuola primaria abbiamo voluto ricorda-re invece il 4 novembre, celebrando la fine della Prima Guerra Mondiale, giorno dell’unità nazionale e delle forze armate, con la significativa presenza del Grup-po Alpini di Azzate. Una presenza, la loro, costante e concreta, nel segno del servizio e della partecipazione;

una presenza importante sul territorio e in supporto all’attività dell’amministrazione comunale, delle scuole, dell’asilo, della parrocchia. Dove c’è da dare una mano, spunta la penna degli alpini: un aiuto concreto, un sorriso sempre sincero e tanta allegria. Se durante la guerra il loro motto “Di qui non si passa” ha fatto di loro il muro contro cui si infrangeva l’impeto nemico, ora sono una porta aperta e una mano tesa alla comunità, con lo stesso spirito di partecipazione e difesa dei valori della comunità che li contraddistingue da sempre. Il corpo degli alpini è negli occhi e nel cuore di molti di noi. Se pensiamo agli Alpini ci viene subito in mente l’immagine della fatica umile e silenziosa, della dedizione e dello spirito di condivisione. I nostri territori sono stati bagnati dal sangue di tan-ti alpini nel corso di due lunghe e sanguinose guerre mondiali.

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Nelle foto dall’alto:- Il Gruppo Alpini Azzate ha celebrato la sua festa il 26 luglio scorso

- 25 aprile 2015: il Sindaco di Azzate e il Sindaco del Consiglio dei Ragazzi davanti al monumento ai Caduti, con ANPI e Alpini

- 4 novembre 2015: gli alpini di Azzate alla scuola materna raccontano la Guerra

- Gli Alpini di Azzate arrostiscono le castagne per i bambini della Scuola Materna

- 4 novembre 2015: il Sindaco e gli Alpini rendono omaggio ai Caduti

destinazione Parigi

Tra il 30 novembre e l’11 dicembre 2015 i rifletto-ri di tutto il mondo saranno puntati sulla bellissima capitale francese. Arte? Moda? Amour? No… Clima! Parigi ospiterà infatti la COP21, ovvero la XXI Con-ferenza delle Nazioni Unite dedicata ai mutamenti climatici. Leader da tutto il mondo parteciperanno a questo appuntamento che in molti definiscono cru-ciale per il futuro del nostro pianeta. Per saperne di più, abbiamo deciso di fare una chiacchierata con Giacomo Grassi, ricercatore al Centro Comune di Ricerca di Ispra, che segue i negoziati da una pro-spettiva “europea”.

Dott. Grassi, per incominciare ci può spiegare in poche parole perché la COP21 è un evento chiave al centro del dibattito geo-politico, economico e ambientale? E perché riguarda da vicino anche noi cittadini?La conferenza che si terrà a Parigi affronta la sfida epocale dei cambiamenti climatici. Che i cambiamenti climatici rappresentino una sfida per l’intera umanità è ormai fuori discussione. La terra si sta scaldando con una rapidità che verosimilmente non ha precedenti nel-la storia dell’uomo (circa un grado nell’ultimo secolo). C’è ormai un vastissimo consenso scientifico sulle cau-se umane di questo riscaldamento, attraverso l’emis-sione di gas serra, l’uso dei combustibili fossili e la de-forestazione. Se le emissioni continueranno a crescere, le temperature saliranno di altri 2-5 gradi nel corso di questo secolo, con conseguente ulteriore innalzamento del livello dei mari e aumento degli eventi meteorologi-ci estremi. Mentre alcune aree potrebbero beneficiare

di tali cambiamenti, a soffrire le conseguen-ze più negative sarebbero le aree tropicali e in generale i paesi poveri, meno capaci di adattarsi. Si parla già di migranti climatici e di conflitti innescati o esasperati dagli impatti dei cam-biamenti climatici sulle risorse naturali. La posta in gioco non è solo l’ambiente, bensì il futuro che lasciamo ai nostri figli, in termi-ni di possibilità di sviluppo, qualità della vita, disuguaglianze, confitti. Per questo i cambia-menti climatici, ed i tentativi di gestirli, ci ri-guarda da vicino.

Cosa ci si aspetta da Parigi?Prima di Parigi, ben 160 paesi hanno sotto-posto i loro impegni di riduzione in prepara-zione della conferenza sul Clima. Si tratta di “offerte” volontarie di contribuzione alla lotta ai cambiamenti climatici. Questi paesi rap-

Si parla già

di migranti

climatici

e di conflitti

innescati

o esasperati

dagli impatti dei

cambiamenti

climatici sulle

risorse naturali

Gia

com

o G

rass

i

AzzatEuropa è un inserto d’informazione su quanto avviene nell’Unione Europea, una finestra aperta sul mondo che ci riguar-da sempre più da vicino e che tutti quanti, ma in particolare i gio-vani, dobbiamo imparare a conoscere. In questo secondo numero pubblichiamo l’intervista a Giacomo Grassi, ricercatore al Centro Comune di Ricerca di Ispra

di Francesca Tagliati

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DA AVERE

la migliore gestione delle foreste, aumentan-done la capacità di assorbimento di CO2 e riducendo la deforestazione, è uno strumen-to fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici.

Per concludere, Lei è ottimista nei con-fronti di ciò che verrà deciso a Parigi e dei prossimi passi che verranno fatti a livello globale? Quanto è importante che l’opinione pubblica venga informata e coinvolta affinché si riesca davvero a produrre un cambiamento culturale su queste questioni? Si, sono abbastanza ottimista. Parigi rappre-senta per molti versi un punto di svolta nel lungo percorso negoziale sui cambiamenti climatici. Con Parigi, la sfida diventa davvero globa-le, tutti i paesi sono direttamente coinvolti. Ma sarà un punto di partenza più che di arrivo. Al di là dei negoziati, il contributo e lo stimolo fornito dalla della società civile è fondamentale. “When people lead, leaders follow” (“quando la gente conduce, i leader seguono”).

Un nodo della

Conferenza sarà

rappresentano

dagli aiuti

economici

ai paesi in via

di sviluppo,

per aiutarli

ad adattarsi

alle inevitabili

conseguenze

dei cambiamenti

climatici

presentano oltre il 90% delle emissioni globali. Questa copertura, senza precedenti, mostra in modo inequivo-cabile il grande interesse per la Conferenza di Parigi, e già di per sé è un successo. Gli impegni rappresenta-no un importante cambio di direzione, ma ancora non sono sufficienti a contenere l’aumento di temperatura entro i due gradi (rispetto all’era pre-industriale), obiet-tivo più volte sancito dai paesi. Per questo, a Parigi ci si aspetta un meccanismo di revisione periodica degli obiettivi presentati dai paesi, per renderli più ambiziosi ed in linea con l’obiettivo dei due gradi. Infine, un nodo della Conferenza sarà rappresentano dagli aiuti economici ai paesi in via di sviluppo, per faci-litarne la transizione verso un’economia meno inquinan-te ed aiutarli ad adattarsi alle inevitabili conseguenze dei cambiamenti climatici.

Lei si occupa soprattutto del rapporto tra patri-monio forestale e mitigazione dei cambiamenti climatici. Ci può spiegare più nel dettaglio l’impor-tanza delle nostre foreste rispetto alle tematiche legate al clima?Le foreste sono un prezioso alleato alla lotta ai cambia-menti climatici perché assorbono CO2 e quindi rallenta-no l’aumento di temperatura in atto. A livello globale, le foreste assorbono circa un terzo delle emissioni di CO2 prodotte dall’uomo. D’altro canto, la deforestazione tropicale è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di CO2. Quindi,

Azzatenews | dicembre 20154 |23

24| Azzatenews | dicembre 2015

album

Azzate Kenya Party2 Giugno: Battesimo civico dei diciottenni

26-9-2015: Giornata internazionale di “Puliamo il mondo”

Runners Valbossa

Azzatenews | dicembre 2015 |25

I vincitori della corsa podistica Stramazzate 2015

Lucia Pomati, socia fondatrice del Centro Anziani e del Coordinamento Provinciale

Lasciami volare: il libro testimonianza di Giampietro Ghidini, papà di Emanuele

Unità cinofila in palestra con i ragazzi della scuola primaria Attrezzatura del parco giochi

Compagnia teatrale “I giovani di ieri e di oggi” in favore di AND per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo

Il Sindaco e il consigliere Raffaele Simone con Vittorio Sgarbi2 Giugno: gara di scacchi

Festa dei Nonni

21 giugno 2015: musica nelle residenze storiche a Villa Piana Consiglio Comunale dei Ragazzi 2015

26| Azzatenews | dicembre 2015

I sindaci della Gestione Associata di Polizia Locale col Prefetto di Varese ad Azzate

Azzatenews | dicembre 2015 |27

Visita guidata agli affreschi del Comune

Settembre 2015: mostra itinerante di vignette contro il gioco d’azzardo legalizzato in sala G. Triacca

28| Azzatenews | dicembre 2015

Da luglio è attivo, presso la Biblioteca Comunale, lo Sportello Unico del Lavoro promosso da Upel in collaborazione con Confapi (Confederazione Italia-na della Piccola e Media Industria).Sempre più spesso in Comune giungono cittadini in difficoltà per un lavoro che non arriva o che improv-visamente non c’è più. Data la crescente difficoltà a trovare impiego, per i giovani e i meno giovani, il Comune ha aderito ad una iniziativa di UPEL che propone sul territorio la creazione di uno sportello che, oltre a raccogliere la domanda crescente di occupazione, facesse la dif-ferenza offrendo al suo interno un alto numero di aziende del territorio a cui appoggiarsi per far incon-trare domanda e offerta.La Confapi, che ha sede in Varese, ha messo a di-sposizione competenze e risorse umane per avviare questa sperimentazione, mettendo a disposizione il suo alto numero di aziende associate da mettere in diretto contatto con l’offerta.Per ottenere il massimo risultato possibile, il Comu-ne di Azzate ha fatto rete con altri Comuni limitro-fi: questo ha permesso di far partire tra i primi lo sportello con un largo bacino di utenza e con lo scopo di coinvolgere quante più aziende del terri-torio possibili.

Il Comune di Azzate, capofila dei comuni della cor-data (Azzate, Brunello, Casale Litta, Crosio della Valle, Daverio, a cui si sono aggiunti da poco Bu-guggiate e Morazzone), ha coinvolto anche il SIL (Servizio di Inserimento Lavorativo), che si occupa di inserire i soggetti invalidi e disagiati, ma che sem-pre più frequentemente ha richieste anche di collo-camento non mirato. La sperimentazione termina il 12/12/2015 per motivi tecnici di Confapi. Azzate e i comuni aderenti si sono già attivati per partire nel 2016 con un nuovo strumento a favore dell’occupa-zione sul territorio. Vi invitiamo a consultare periodi-camente il sito comunale per aggiornamenti.

Sportello Unico del Lavoro

Il Comune cerca di essere tempestivo ed efficace nella comunicazione ai suoi cittadini con un servizio semplice, su richiesta e per nulla invasivo.Da alcuni mesi è attivo, per i cittadini che ne hanno fatto richiesta registrandosi, un servizio gratuito di sms che comunica eventi, iniziative ed emergenze relativi al

nostro comune. Questo servizio è totalmente gratuito per gli utenti e per il Comune grazie ad alcuni sponsor che hanno gentilmente coperto i costi. Ci si può iscrivere al servizio inviando dal vostro cel-lulare un sms al 388 12 87 812 scrivendo AZZATE SI. È possibile cancellarsi in qualunque momento inviando un sms allo stesso numero con la dicitura AZZATE nO. Lo scopo di questo servizio è di inviare importanti co-municazioni direttamente al cittadino. Per esempio: de-viazioni della viabilità per lavori o manifestazioni, even-ti culturali nel paese, sedute del Consiglio Comunale, emergenze ecc.

Ringraziamo gli sponsor che hanno offerto questo utile servizio alla collettività: • Farmacia di Azzate (dei dr. Brioschi e Bertoni) - via

Vittorio Veneto, 15• Foto Gioielleria Diadema - via Piave, 78

Le news deL Comune direttamente suL tuo smartphone

Un aiuto concreto per chi cerca lavoro

Azzatenews | dicembre 2015 |29

Ufficio Postale di Azzate: avviso alla clientelaCALENdAriO 2016 riSCOSSiONE PENSiONi iNPS – iNPdAP ANNO 2016

GiOrNO dELLA riSCOSSiONE mENSiLE

1 2 3 4 5 6 7 8

Gennaio Accrediti Pagamento in contanti

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Febbraio Accrediti Pagamento in contanti

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Marzo Accrediti Pagamento in contanti

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Aprile Accrediti Pagamento in contanti

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Maggio Accrediti Pagamento in contanti

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Giugno Accrediti Pagamento in contanti

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Luglio Accrediti Pagamento in contanti

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Agosto Accrediti Pagamento in contanti

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Settembre Accrediti Pagamento in contanti

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Ottobre Accrediti Pagamento in contanti

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Novembre Accrediti PPagamento in contanti

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Dicembre Accrediti Pagamento in contanti

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L’accredito della pensione come alternativa ai contanti

Come da tradizione, i Runners Valbossa organizza-no la corsa dei Babbo natale che si terrà venerdì 18 dicembre per le strade di Azzate con un saluto conclusivo al Circolino ACLI. La corsa dei bambini partirà alle 19.45. Quella degli adulti alle 20.00.Per consentire lo svolgimento della gara in sicu-rezza, verranno chiuse alcune strade del centro di Azzate dalle 18.30 alle 21.30.

CorSA dei bAbbi nAtAle

Strade chiuse: • via Veneto dall’incrocio con via Acquadro• via Volta• via Battisti• Piazza Cairoli• Piazza Ghiringhelli• via Zocchi

• via Marconi• via Cottalorda fino all’incrocio con via RomaTraffico rallentato in:• via Molinello• via Cottalorda dall’incrocio con via Roma direzione verso la

Strada Provinciale• via Castello

30| Azzatenews | dicembre 2015

Gruppi Consiliari Questa pagina ospita il contributo dei Gruppi presenti nel Consiglio Comunale. I testi sono pubblicati così come sono stati inviati alla redazione ed i singoli Gruppi si assumono la responsabilità di quanto da loro scritto

“Per far funzionare un parlamento, bisogna essere in due, una maggioranza e una op-posizione. La maggioranza, affinché il par-lamento funzioni a dovere, bisogna che sia una libera intesa di uomini pensanti, tenuti

insieme da ragionate convinzioni, non solo tolleranti, ma desi-derosi della discussione e pronti a rifare alla fine di ogni gior-no il loro esame di coscienza, per verificare se le ragioni sulle quali fino a ieri si son trovati d’accordo continuino a resistere di fronte alle confutazioni degli oppositori.”

Piero Calamandrei

Un pensiero, questo, che condivido e che calza benissimo anche in comuni piccoli come il nostro. Il giusto rapporto tra maggioranza ed opposizione resta sempre un difficile dilem-ma da risolvere.Ad ognuno spetta un ruolo non solo istituzionale, che non va mai perso di vista: la maggioranza deve far funzionare “il pa-lazzo” con problematiche che si rincorrono e che spesso non possono essere procrastinate; l’opposizione deve controllare ed essere di stimolo affinché tutto venga fatto sempre nel

migliore dei modi. Quello che per entrambi non deve mai essere perso di vista è la salvaguardia del bene comune, che è poi il vero motivo per cui siamo stati eletti, la ragione di tutti i provvedimenti che adottiamo giorno dopo giorno.Tenere aperto un dialogo tra maggioranza ed opposizione, pur nel rispetto dei propri ruoli, certamente aiuta molto di più il raggiungimento della finalità a cui facevo riferimento; certamente poter discutere e confrontarsi con la giusta sere-nità aiuta il ragionamento e quindi porta a scelte, non neces-sariamente condivise, ma certamente più consapevoli. In una realtà piccola come la nostra, in cui governare (maggioranza ed opposizione) significa anche unirsi, ad esempio, con citta-dini e associazioni di altri comuni a raccogliere insieme i trop-po numerosi rifiuti abbandonati nei boschi, vincente risulta il dialogo, unico vero modo per dare corpo alle idee; mentre la polemica resta sterile, alimenta solo polemica, non porta nessun vantaggio ai cittadini.

Raffaele Simone, Gruppo consiliare Vivi Azzate

I Gruppi consiliari “Tutti per Azzate” e “Prima Azzate” per questo numero del notiziario hanno rinunciato al loro spazio.

Nella foto, maggioranza ed opposizione insieme a Buguggiate in occasione della Giornata del Verde Pulito promossa dall’ANCI, l’Associazione Nazio-nale dei Comuni Italiani.

Azzatenews | dicembre 2015 |31

Iscriviti al registro volontari del Comune di Azzate! Potrai unirti ai tanti che già prestano il loro tempo, le loro capa-cità ed energie al servizio della nostra comunità. Le attività utili alla collettività con cui è possibile dare il proprio contributo sono principalmente in ambito:sociale - scolastico - emergenze - cura e conserva-zione del territorio - culturale - ricreativo

VUoi fAre il VolontArio nel ComUne di AzzAte?

Per maggiori informazioni, conoscere il regolamento e iscriversi nel Registro dei Volontari si può:• telefonare in Comune: 0332.456311• scrivere a: [email protected]• andare in Comune (lunedì, mercoledì e venerdì: 10.30 - 12.30; martedì e giovedì: 8.30 - 10.30 e 17.00 -18.00)

FARE IL VOLONTARIO SIGNIFICA MIGLIORARE LA VITA DEGLI ALTRI. A PARTIRE DALLA TUA

Domenica 13 dicembre 2015 si svolgerà la ter-za edizione del mercatino natalizio “Aspettando Babbo Natale” all’interno del parco della villa comunale Benizzi Castellani. L’evento è organizzato dalla Pro Loco Azzate e dal Comune di Azzate, con la preziosa collabo-razione del Gruppo Missionario parrocchiale, del Gruppo Alpini Azzate e della Protezione Civile.

Aspettando Babbo Natale

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