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Quando don Nando passava per le strade di Chiavari, e non era sulla sua Vespa, aveva comunque urgenza di giungere dove lo attendeva qualche impegno; però se incontra- va dei genitori con i figli si fermava ed elargiva il suo più sincero sorriso con una be- nedizione. Con semplicità, consapevole dell'importanza della famiglia, il luogo dove nascono tut- te le vocazioni. Come dimenticare un uomo e un sacerdote che ha trasmesso serenità e fiducia nelle capacità dell'uomo? Un inviato di Dio che non si è mai arrogato il diritto di giudicare ma ha sempre accolto tutti, certo che l'Amore può recuperare anche il relitto umano più disastrato? La preghiera, l'Eucaristia e il lavoro erano le sue armi tutt'altro che se- grete, ma anzi additate a chi ha responsabilità amministrative, educative e religiose. Certo chiedeva molto anche a chi si metteva a sua disposizione e non erano mai trop- pe le energie profuse per anziani, disabili, tossicodipendenti o bambini. Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova” ANNO XXX - Numero 1 GENNAIO - FEBBRAIO 2017 Periodico dell’Opera Diocesana “VILLAGGIO DEL RAGAZZO” www.villaggio.org - e mail: [email protected] una mostra per imparare una mostra per imparare

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Quando don Nando passava per le strade di Chiavari, e non era sulla sua Vespa, avevacomunque urgenza di giungere dove lo attendeva qualche impegno; però se incontra-va dei genitori con i figli si fermava ed elargiva il suo più sincero sorriso con una be-nedizione. Con semplicità, consapevole dell'importanza della famiglia, il luogo dove nascono tut-te le vocazioni.Come dimenticare un uomo e un sacerdote che ha trasmesso serenità e fiducia nellecapacità dell'uomo? Un inviato di Dio che non si è mai arrogato il diritto di giudicarema ha sempre accolto tutti, certo che l'Amore può recuperare anche il relitto umanopiù disastrato? La preghiera, l'Eucaristia e il lavoro erano le sue armi tutt'altro che se-grete, ma anzi additate a chi ha responsabilità amministrative, educative e religiose.Certo chiedeva molto anche a chi si metteva a sua disposizione e non erano mai trop-pe le energie profuse per anziani, disabili, tossicodipendenti o bambini.

Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Genova”

ANNO XXX - Numero 1 GENNAIO - FEBBRAIO 2017

Periodico dell’Opera Diocesana “VILLAGGIO DEL RAGAZZO”www.villaggio.org - e mail: [email protected]

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Una fedele ricostruzione di unavita di sacerdote e di educatorededicata agli altri è la mostrache si è tenuta dal 17 dicembre2016 all' 8 gennaio 2017 a Pa-lazzo Rocca. “Don Nando Negri, un'operasotto gli occhi di tutti” ha ri-chiamato molti visitatori chehanno potuto rivedere immagi-ni e oggetti di una storia inizia-ta nel 1946. Il Comune di Chia-vari ha voluto sostenere l'inizia-tiva “Chiavari ricorda” dedicataquesta volta ai 70 anni di fon-dazione del Villaggio del Ra-gazzo e soprattutto al suo fon-datore. A Palazzo Rocca l'ideazione e ilprogetto di Marisa Spina, Ver-

Fabio Guidoni

sono state dettate da un amoreindomito e gratuito per l'essereumano e ancor prima per il no-stro Creatore.Grazie, don Nando, per quelloche hai fatto per noi, per averciinsegnato a non avere pauraperché non siamo soli, a pensa-re agli altri prima che a noi, anon disprezzare la sofferenza echi soffre, a non giudicare chisbaglia, a non pretendere nienteper se stessi ma il più possibileper chi non ha nulla.

Giuseppe Valle

E pensare che tutto iniziò, apparentemente come per caso, in segui-to ad una richiesta del Vescovo di questa piccola e recente diocesi:così si è manifestato un carisma, forse sconosciuto persino all'inte-ressato. Si fa quello che c'è da fare e così si mantiene il contatto quo-tidiano con Colui che tutto può e sa trarre il bene dal dolore e dallesofferenze. Le opere sociali, l'assistenza e la formazione, il gioco e lo spettacolo:omnia munda mundis. Per questo don Nando ha voluto fortementel'Adorazione perpetua nella cappella dell’Acquarone e l'avrebbe vo-luta in ogni suo Centro, in ogni struttura, come segno di una Chiesache prega e si affida.Per ricordare o conoscere la vita di don Nando è stata allestita unabellissima mostra a Palazzo Rocca con materiali assolutamente ori-ginali. Molti di coloro che hanno collaborato conoscevano questosanto e gli hanno voluto bene. Ogni oggetto, ogni fotografia o pan-nello hanno dietro di sé pezzi di vita vera, una vita in cui le scelte

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bena Roscalla, Marco Branchetti e Franco Casoni, con la produzio-ne di Caspardesign, hanno trovato l'ambientazione ideale per ri-percorrere le tappe di don Nando. Anche il catalogo della mostraè costruito con una grafica semplice, ma efficace. Interessante l’aver dedicato la lunga scalinata di accesso alle datefondamentali, evidenziando proprio quel 22 aprile 1945 quando ilfuturo fondatore venne ordinato sacerdote. Ogni scalino ricordaun giorno importante, come il 10 ottobre 1946, quando nasce aVilla Parma il primo nucleo dell’Opera. Attraverso i filmati si senteforte e chiara la voce di don Nando mentre su ogni parete ci sonole testimonianze del suo operare. Significative sul tavolo della mensa le stoviglie usate dai piccoliospiti, e poi il banco da lavoro per gli apprendisti, i ponteggi chericordano l'edificazione del Centro di San Salvatore, le opere di ca-rità ed aggregazione, la famosa Vespa Piaggio con cui don Nandosi spostava velocemente da un posto all'altro per essere vicino aisuoi giovani e a tutte le persone che avevano necessità di un aiuto.La lunga sequenza di fotografie, molte delle quali inedite, scorrecome un film. Tutte rigorosamente in bianco e nero ritraggono an-che quelle persone che contribuirono alla crescita del Villaggio. Ed

Ogni passo uno scalino

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la camera di don Nando. Arredi semplici, con il Vangelo e il breviario posati su uno scrittoio,un piccolo altare, il letto con i rosari e il Crocifisso, la sua vecchiae inconfondibile tonaca, una valigia molto spartana, contenente gliarredi per celebrare messa, alcune foto della sua famiglia. Infine, non mancano scritti, testimonianze, documenti, come lospartito originale di “O Madonna dei bambini” composta dal mae-stro G.B. Campodonico.

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Gli alunni di San Salvatore rin-graziano la Onlus don NandoNegri per le attrezzature musica-li che sono state donate.Sono preziose soprattutto per fa-vorire l’espressività dei ragazzi conmaggiori difficoltà.

ecco allora le immagini di donRoberto Ferraris, Pippo Sangui-neti, Dina Mastini, FrancescoChiarella, Angelo Vicari, donAntonio Oneto e i vescovi Casa-bona, Marchesani, Maverna,Ferrari, Careggio e Tanasini. Ma il pezzo forte della mostra è

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turale” che nasce e si sviluppanella quotidianità “a partiredalla semplicità di gesti chesanno raggiungere il corpo e lospirito, cioè la vita delle perso-ne” (ragazzi, anziani, malati,disabili, chi è alla ricerca di unlavoro, immigrati, imprendito-ri, benestanti…)In anni trascorsi, come presi-dente della Facoltà di Economiae Commercio proposi (con l’allo-ra cardinale Tettamanzi) il con-ferimento della Laurea HonorisCausa in Economia a Madre Te-resa di Calcutta. La propostanon andò in porto. La motiva-zione sarebbe stata questa:“Maria Teresa con niente ha fat-to tutto”. Credo che questa mo-tivazione possa valere ancheper don Nando “Con poco oniente è riuscito a fare tantis-simo!”E tra il poco e il tantissimo cista l’impegno di don Nando, lasua creatività (una creatività al-la La Pira) e la sua capacità di“trafficare” i talenti… Ci sta so-prattutto l’azione dello SpiritoSanto e la fiducia nella DivinaProvvidenza.Don Nando amava ripetere “Sel’opera è voluta dal Signore, cipenserà la Divina Provvidenza” ela Provvidenza ha sempre fattola sua parte.Don Nando ricordava altresì

Lorenzo Caselli

Pubblichiamo la prima parte dell’intervento del prof. Lorenzo Caselliin occasione del convegno del 15 dicembre 2016 all’Auditorium SanFrancesco di Chiavari

Nella lettera apostolica “Misericordia et misera” (20/11/16) il pa-pa invita a “Dare spazio alla fantasia della misericordia”. Ebbene,la fantasia della misericordia, tratto distintivo dell’azione e della vi-ta di don Nando, attraversa le sue opere che si sono succedute in60 anni e rende visibile e credibile la bontà di Dio, l’amore del Pa-dre per le sue creature.La misericordia di cui parla Francesco, come quella vissuta dadon Nando, non è una teoria, al contrario ha grande valore so-ciale.“Ti spinge a rimboccarti le maniche” per restituire “dignità” (primaancora della indispensabile assistenza) a tanti fratelli e sorelle nelbisogno. Il bisogno: configurazioni e manifestazioni che mutanonel tempo, che variano con le circostanze.Il bisogno, occorre saperlo leggere con intelligenza e attenzione:* Nell’immediato dopo guerra (1945-46) drammi, distruzioni, fa-me, freddo, condizioni igieniche precarie, frotte di bambini abban-donati da cercare, raccogliere e accogliere (Villa Parma, Gianellinea mare, Casa Charitas);* Poi la ricostruzione, il miracolo economico, lo sviluppo, la cresci-ta dell’occupazione e quindi la necessità della formazione profes-sionale, l’immigrazione dal sud.* Ai nostri giorni le ristrutturazioni, le riconversioni produttive, lacrisi occupazionale, le chiusure, la richiesta di nuove soluzioni.* Nel contempo, a livello sociale, il progressivo invecchiamentodella popolazione, la crisi di Wall Street, le nuove patologie, l’im-migrazione dal Sud del mondo. Anticipando di anni la lettera apostolica, la misericordia creativa eintelligente di don Nando apre ad azioni inclusive e diffusive chesi allargano a macchia d’olio. Infatti, le opere di don Nando (SanSalvatore, Centro Acquarone...) sono state e sono motore di svilup-po, di fertilizzazione del territorio, di mobilitazione e aggregazionedi altre risorse umane e materiali. Si può ben parlare di effetto levae di effetto moltiplicato.Quella promossa da don Nando è stata “una vera rivoluzione cul-

Don Nando Negri, uomo e sacerdote sempre

in cammino

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stato il precursore anche delle cinque vie che, sulla scorta dell’in-segnamento di Francesco, dovrebbero caratterizzare la chiesa mo-derna, nella prospettiva di quello che dal sindaco di Firenze (La Pi-ra) è stato chiamato nuovo umanesimo: USCIRE – ANNUNCIARE– ABITARE – EDUCARE – TRASFIGURARE.

USCIREDon Nando è un prete in uscita. In uscita nelle strade dissestatedella guerra, nei luoghi del disagio e della gioia, nei luoghi di cul-tura e di lavoro, nei corridoi dei ministeri sede dei potenti. E vorreiaggiungere: in uscita anche dalla chiesa.Ci ha insegnato che si può....*Uscire anche quando è forte la tentazione di rinchiudersi, perpaura o per comodità...*Uscire per poter ascoltare meglio il vissuto, riconoscendone po-tenzialità e limiti, cogliendone le opportunità...*Uscire per creare reti di impegno, rafforzare le diverse espressionidella società civile come il volontariato...*Uscire per occuparsi di bene comune che significa soprattutto su-perare egoismi, intimismi, individualismi; capire che non bastal'assistenzialismo (per quanto necessario), significa andare allecause, promuovere la dignità di tutti, significa assumere la libertàdi scegliere e di non farsi dirigere.

ANNUNCIARELa gente ha bisogno di parole e di gesti, che partendo da ciascunodi noi facciano capire che c’è qualcosa d’altro, o meglio c’è qualcunaltro che ci attende... La testimonianza di fede di don Nando è – ad un tempo – an-nuncio e vita. (1-continua)

una frase di Giovanni XXIII “IlSignore arriva un quarto d’oradopo di noi”Si tratta di aspettare un quartod’ora. Magari pregando.“In cassa non c’è il becco di unquattrino. Andiamo in Cappellaa pregare”. La sua vita dà contodi molti Consigli di Ammini-strazione che si sono svolti incappella, sovente un solo puntoall'Ordine del Giorno: “prega-re!”È passato il quarto d’ora…*Ecco (1946) che arriva ilCommendator Marinotti, pre-sidente dello SNIA (CotonificioSantolcese di Lavagna), che fir-ma un assegno di 16 milioni. Sipuò acquistare così Villa Parma.* Ecco che arriva il prefetto An-gelo Vicari che consente l'inse-diamento del Villaggio a SanSalvatore suggerendo agli altriaspiranti acquirenti dell’hangardi usare i soldi diversamente...*Don Nando ascrive all’azionedella Provvidenza l’interventodella Compagnia di San Paolodi Torino che contribuisce inmaniera sostanziosa all’attiva-zione della struttura di Casti-glione. In quei tempi ero VicePresidente della Compagnia edon Nando mi “costrinse” aprendere la parola. Mi aggrap-pai al Vangelo di Luca laddovefa dire a nostro Signore: “Fatevidegli amici con la ricchezza diso-nesta”. E la Compagnia distribuì.Nella sua storia, nella sua vita,nel suo cammino, don Nando è 55

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e documenti significativi), haringraziato per la generosità eper il calore dell’affetto chemoltissime persone gli hannomostrato in questo periodo,sottolineando l’importanza del-l’amicizia per la vita dei sacer-doti.

«Sentirsi dentro una storia, den-tro una trama di relazioni eamicizie, alcune contemporaneee alcune di persone che non ci so-no più come don Nando, mi dàtanta forza» - ha detto don Ge-ro - «Questo vale per me e pertutti i preti: il ministero del pa-store ha bisogno di molti affetti,di molti legami, perchè il pretenon è un uomo solo al comando,ma prima di tutto un discepolo,e proprio perchè ha tante amici-zie può poi provare a essere pa-store per gli altri. Siamo padri perchè prima ditutto siamo figli e fratelli, questomi è stato testimoniato in questesettimane, e di questo ringrazioanche voi!»

Roberto Frugone

Nella mattinata del 12 gennaio u.s., presso il teatrino del CentroBenedetto Acquarone, si è tenuto un emozionante incontro degliospiti del Centro, prete Rinaldo, la direzione e gli operatori conMonsignor Calogero Marino, neo vescovo, chiamato a guidare laDiocesi di Savona-Noli.

«Eccellenza reverendissima, il Villaggio del Ragazzo ha un debito diriconoscenza nei suoi confronti perchè ha accettato di assumersi l’in-carico di postulatore della causa di beatificazione di don Nando, por-tando quasi a conclusione la fase diocesana. A nome di tutto il Vil-laggio – direzione, personale e assistiti – le offriamo questo storicopastorale che già fu di Monsignor Luigi Maverna, vescovo di Chiavariai tempi della sua giovinezza. La nostra preghiera e il nostro auguriostanno scritti sulla targhetta ricordo: “Don Nando benedica il tuo ministero episcopale”.Con sincera riconoscenzail Villaggio del Ragazzo»

Durante l’incontro Mons.Marino ha ricevuto, diret-tamente dalle mani degliospiti dell’Acquarone, duegraditi doni: un’immaginedella Madonna in gessorealizzata dai ragazzi delprogetto “Talenti all’Ope-ra” e un pastorale in ar-gento con impressa l’effi-

gie del Villaggio del Ragazzo e la benedizione di don Nando Negriper la nuova missione vescovile di un sacerdote che così tanto si èimpegnato nella Diocesi di Chiavari e, per il Villaggio, come postu-latore diocesano per la causa di beatificazione di don Nando.Mons. Marino ha illustrato ai ragazzi il significato dei termini pa-storale (il bastone con cui il vescovo, segno di Gesù Buon Pastore,raccoglie e guida il gregge delle sue pecore) e postulatore (coluiche propone, dapprima alla chiesa locale diocesana e in seguito aquella universale, la beatificazione per una persona ritenuta degnadel riconoscimento ecclesiale di santo, raccogliendo testimonianze

Don Nando benedicail tuo ministero episcopale

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In occasione della cena del 30 novem-bre scorso del Lions Club Valfontana-buona Contea dei Fieschi presso il Cir-colo Golf e Tennis Rapallo, c’è stata laconsegna di un assegno a favore di unAllievo della Formazione Professionaledel Villaggio del Ragazzo per un “Tiro-cinio di Inserimento lavorativo”. La Presidente del Lions della Fontana-buona Giovanna Are ha voluto così in-titolare il meeting: “Service a favoredell’occupazione lavorativa dei gio-vani”. Alla manifestazione hanno partecipatoper il Villaggio prete Rinaldo, Presi-dente e Alessandro Rio, responsabiledell'Ufficio Marketing e Mercato delLavoro. La donazione sarà destinata a sostenerel'indennità obbligatoria, di solito a ca-rico del "soggetto ospitante", per un ti-rocinio di 5 mesi a favore di un allievoin modo che l'azienda ne possa valuta-re un eventuale inserimento lavorativo.Questa soluzione è stata fortementevoluta dalla Dottoressa Are nell'inten-to di dargli una preziosa e concreta op-portunità di sbocco occupazionale.Un piccolo gesto concreto per dare unamano ai nostri giovani e un grande so-stegno alla Formazione Professionaleche si occupa del loro futuro.

Sandro Rio

I Lions affiancano

la formazioneprofessionale

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“Chiavari crea Impresa” è un’iniziativa che nasce da Wylab con ilsupporto e la collaborazione del Politecnico di Milano e il partena-riato del Villaggio del Ragazzo. Si tratta di un’iniziativa importanteper il nostro territorio, che ha alla base un’idea molto semplice: da-re gambe alla creatività.

Così Nicola Visconti, direttore dell’Area Educazione FormazioneLavoro del Villaggio del Ragazzo:«Il progetto, di fatto, dà la possibilità a chi ha delle idee, a chi in qual-che modo ha sempre tenuto un sogno nel cassetto, di verificare se que-sto sogno o questa idea, possa diventare impresa. 

Ringraziamo il Comune di Chiavari per il sostegno anche economicoche ha voluto dare al progetto, credendo molto nell’opportunità chequesta iniziativa possa essere davvero generativa di lavoro e quindi direale opportunità per chi metterà in gioco le idee che proporrà. Grazie all’aiuto di un gruppo di lavoro, che darà il supporto necessa-rio per l’iniziativa, sarà possibile verificare se questa idea potrà averegambe e diventare una vera e propria impresa.Come Villaggio del Ragazzo abbiamo aderito fin da subito con grandeentusiasmo all’iniziativa perché si parla di lavoro, si parla di giovanima non solo, perché “Chiavari crea Impresa” non ha un limite gene-razionale, quindi potranno anche essere giovani adulti: chiunque ab-bia un’idea qui potrebbe verificarne la possibile realizzazione. Siamo veramente contenti di essere partner attivi di questo progetto,sul solco di attenzione al lavoro e alle persone che don Nando ha trac-ciato».

Chiavari crea Impresa: diamo gambe alla creatività

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conto intitolato “Il paese senzaregole” per evidenziare che nonpotrebbe funzionare una vitavissuta nel disordine e nella“libertà” di far ciò che si vuo-le. Ogni alunno ha così realiz-zato un disegno su un partico-lare della storia che più l'ha in-teressato. Poi, su cartelloni pre-disposti, sono stati incollati idisegni e le loro risposte alladomanda: “Che cosa sono le re-gole?”Le risposte sul concetto di “re-gola” hanno evidenziato unasemplicità e una consapevolez-za del significato stesso dellaparola. Abbiamo ideato anche un li-bretto, che richiama le regoleda osservare in classe, le cui pa-gine sono state colorate daibambini con gli acquerelli, siaper approfondire le norme cheriguardano l'ambito scolastico,sia per promuovere le compe-tenze sociali e civiche dei futuricittadini e, aggiungeremmonoi, dei futuri uomini e donne,capaci di libertà, responsabilitàe amore.Pensiamo di continuare ad ap-profondire l'argomento anchequest'anno nella convinzioneche la scuola e le famigliehanno il dovere di ricordaresempre ai bambini le regoledella vita.

A cura delle maestre Eliana,Nadia e Tiziana

All'inizio di ogni anno scolastico l'Istituto Comprensivo di Cogornoè solito consegnare un diario agli allievi.In esso è redatto il Patto di Corresponsabilità Educativa, nel qua-le sono enunciate le regole fondamentali di comportamento cheogni alunno deve rispettare, per realizzare una positiva convivenza

all'interno della scuola. Per questo motivo i docenti di ogni ordinee grado hanno deciso di portare avanti un progetto di approfondi-mento educativo basato sulle regole.Anche noi, insegnanti delle attuali classi 2A e 2B della scuola pri-maria, abbiamo raccolto la proposta partendo dal presupposto chele regole possono essere un'opportunità favorevole di condivisionecon le famiglie. Il compito è quello di sostenere il percorso di cre-scita dei bambini in maniera armonica e favorire il loro ingressofertile e creativo nella realtà.I bambini che, sin da piccoli, vengono abituati a riconoscere le leg-gi interne al loro cuore e a distinguere il bene dal male, divente-ranno adulti maturi, capaci di fare grandi cose, di rispettare gli al-tri, di condividere la vita e aiutare nel bisogno.Da questa premessa siamo partite dalla spiegazione che fare il be-ne porta alla felicità, alla realizzazione di sé, e che il male porta al-l'isolamento. Il progetto si chiama “Regoli-amo-ci” per richiamareil fatto che l'osservazione delle regole, oltre che portare alla felicità,introduce all'amore verso se stessi e verso gli altri. Poiché le regoledi comportamento sono presenti in ogni ambito sociale (famiglia,scuola, lavoro, sport, strada ecc.), abbiamo letto ai bambini un rac-

Progetto “Regoli-amo-ci”

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Raccontiamo di una bella iniziativa proposta durante l’Avvento2016 a tutti gli alunni, i docenti e i dipendenti dell’Istituto Com-prensivo di Cogorno: un’iniziativa che ha voluto unire la felicità diuna Nascita attesa all’impegno di un aiuto per chi avrebbe vissutoil Natale nelle regioni terremotate.Così Diego Lorenzutti, Coordinatore delle Attività educative perMinori del Villaggio del Ragazzo, ha presentato il progetto:«Il periodo delle Feste Natalizie dovrebbe essere per tutti un momentodi gioia e di letizia. Purtroppo, come ben sappiamo, per le popolazionidell’Italia centrale questo sarà un Natale difficile, denso di difficoltà edi incertezza per il futuro.

Abbiamo quindi pensato, per celebrare l’Avvento, a un’iniziativa cheunisca la felicità per la Nascita che sta per arrivare all’impegno perchi vive nelle regioni terremotate. Abbiamo realizzato nel piazzale del Centro di San Salvatore unosfondo di colline, il tipico paesaggio umbro e marchigiano, e lo abbia-mo riempito di casette disegnate dai bambini. Noi abbiamo fornito i cartoncini per realizzarle, e abbiamo chiesto diriconsegnarcele insieme a un’offerta libera che sarà devoluta diretta-mente a una realtà locale. Ci è sembrato il modo più diretto e imme-diato per contribuire fattivamente alla ricostruzione, per stare viciniai nostri fratelli.Così come in un piccolo paese nacque Gesù, noi vogliamo aiutare unpaese a rinascere; anche questo per noi vuol dire Natale. Grazie a tutti per il tempo dedicato a questa iniziativa.»

Un paese per nascere... ...per far rinascere un paese

L’Opera di don Nando compie set-tant’anni.

Allo scopo di raccogliere memorie, an-che minute, di frammenti di storia cherischiano di andare perduti e invecevorremmo fossero conosciuti non sol-tanto dai protagonisti, l’Associazionedon Nando Negri Onlus invita a scri-vere con semplicità un pezzetto di que-sta storia, un fatto, un incontro, unparticolare dagli inizi a oggi:

Settant’anni di Villaggio… anch’io ho da raccontare qualcosa”

Gli elaborati, di poche righe o di pochepagine, possono essere:

- Consegnati alle segreterie di San Sal-vatore o dell’Acquarone- Inviati via posta: Associazione Don Nando Negri On-lus Corso 4 novembre 115 16030 Cogorno (Ge)- Inviati via e-mail all’indirizzo: [email protected]

- I racconti saranno pubblicizzati in oc-casione della festa dell’undicesimo an-niversario dell’Ad-Dio a donNando agli inizi di luglio 2017;- Il racconto può essere corredato dauna fotografia;- Tutti possono scrivere, i villagginidella prima ora possono avere un aiutotelefonando al numero 0185.375201

Ringraziamo quanti vorranno donarcitante piccole preziose perle.

don Emilio ArataPresidente dell’Associazione don Nando Negri Onlus

Anch’io ho da raccontare

qualcosa

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L'area disabili del Centro Benedetto Acquarone si occupa della ri-abilitazione, assistenza e custodia di persone affette da disabilitàmolto differenti e con gravità variabile. Per tale ragione gli inter-venti di cura sono diversificati e le persone sono prese in caricoattraverso un'organizzazione per moduli.Negli ultimi anni il lavoro di progettazione finalizzato a raggiun-gere una sempre maggior specializzazione si è concretizzato intre Progetti specifici per differenti bisogni:

1.È partito nel 2012 il progetto "TALENTI ALL'OPERA" che vedeprotagoniste le persone con disabilità medio-lieve nella realizza-zione e vendita di oggetti in polvere di ceramica e che, tramite lasinergia con la cooperativa Magis, nata nel 2013 all'interno delnostro Ente, ha potuto incrementare la commercializzazione ditali prodotti con un importante ritorno motivazionale e di matu-razione di un' identità produttiva sui ragazzi disabili.

2. Nel 2014 abbiamo potuto inaugurare un modulo specifico ,“L’I-SOLA CHE C’È”, per giovanissimi affetti da autismo con graviproblemi di comportamento adattivo, che ci ha permesso di rag-giungere risultati sorprendenti migliorando in modo sostanzialela qualità di vita delle persone e la loro prognosi.

3. Il 2017 vede l’inaugurazione di un progetto riabilitativo speci-fico per i giovani affetti da ritardo mentale profondo con pluri-handicap motori cognitivi e sensoriali.Il Progetto ha come titolo “RICOMINCIO DA TE” in quanto vuole

Ricomincio da te

realmente ripartire dalla per-sona rendendola, nonostantela gravità, il più possibile con-sapevole del mondo che la cir-conda e delle proposte che levengono effettuate per poterpartecipare attivamente al pro-prio percorso di acquisizioni.

Il progetto è dedicato a 13 sog-getti di cui 4 attualmente inse-riti nel presidio residenziale e9 in diurno, di età compresatra i 7 e i 26 con età media di20 anni. Si è scelto di lasciarenel modulo tre adulti per con-tinuità con il loro percorso ri-abilitativo (33-38-40 anni).Tre utenti sono inviati dallaASL 3, due dalla ASL 5 e ottodalla ASL 4.Presentano un quadro clinicovariabile ma sono accomunatidalla compresenza di più han-dicap (paresi motoria, assenzadi linguaggio, ipovisione, ritar-do mentale) con espressivitàgrave.La presa in carico di questisoggetti richiede specifiche at-tenzioni, in particolare si ren-de necessario:- utilizzare i diversi canali sen-soriali- strutturare in modo estrema-mente ordinato il tempo e lospazio1010

Serenella Orsini

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- garantire un'équipe di opera-tori adeguatamente formata,stabile, coesa e supervisionata- fornire una serie di esperien-ze e una modalità relazionaleadatte all'età anagrafica e allostadio di sviluppo per perse-guire non solo reali migliora-menti per il futuro, ma ancheuna buona qualità di vita pre-sente attraverso esperienze po-sitive e piacevoli.

Per realizzare questo cambia-mento è stato necessario ricrea-re uno spazio fisico adeguatoche potesse permettere ai ra-gazzi di muoversi in sicurezza(anche a terra), di tenere in vi-sta solo gli oggetti di volta involta realmente necessari, conuna strumentazione stereo e vi-deo tale da poter accompagna-re con musica e immagini leproposte di attività in modo daaumentare la consapevolezza diciò che sta per accadere e dellarichiesta che verrà portata.Gli ambienti così realizzati so-no due, divisi da una portascorrevole nel caso sia oppor-tuno lavorare a piccolo gruppo,destinando una parte al lavoroa tavolino e l’altra parte a rilas-samento, stimolazione senso-motoria e gioco, anche graziealla presenza di luci di diffe-rente gradazione cromatica. La porta scorrevole permettedi creare un unico grande spa-zio per permettere ai ragazzi dimuoversi ed esplorare. 1111

Come vorremmo il Natale

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16 dicembre: una bella giornata per il Villaggio del Ragazzo. NelCentro di San Salvatore è stata celebrata la messa con tutti gli al-lievi e i formatori, un momento intimo con la presenza di pretePaolo Zanandreis (l’incaricato diocesano alla Pastorale del Lavoro),Altra messa nel Centro B. Acquarone, nella cui palestra sono con-fluiti tantissimi degli ospiti delle nostre case in cui si fa un serviziosocio sanitario (Centro Franco Chiarella a Chiavari e Centro CostaZenoglio a Castiglione Chiavarese, Casa del Clero). E c’erano anche, dono graditissimo, i rifugiati accolti un po’ in tuttele varie realtà della Diocesi di Chiavari attraverso il servizio di ac-coglienza cui collabora anche il Villaggio in accordo con la Prefet-tura.

È stato un modo di fare festa, perché Gesù è il motivo della festa,il motivo del nostro lavoro. È stato il modo di ringraziare i nostri benefattori e di incontrarli.Ci siamo detti che Gesù ci invita tutti a guardare alle sue opere. Ci siamo detti che tutti noi vorremmo diventare davvero una bellaopera d’arte, coi nostri difetti, certo, ma le opere artigianali hannosempre qualcosina di particolare che non è la perfezione, ma chedice proprio l’originalità della persona. Così vorremmo fosse sempre il nostro Natale.

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Per il livello di qualità raggiun-to, la produzione ha suscitatoun inaspettato interesse com-merciale da parte di alcuneaziende non solo locali e hacreato i presupposti per lo svi-luppo della nostra idea inun’organizzazione strutturatadei nostri laboratori, realizzan-do formule appropriate a livellofiscale e commerciale di ricono-scimento della produttività nel-le sue svariate realizzazioni(manufatti, prodotti della serra,piccoli assemblaggi, etc.) ecreando le premesse per unastabilizzazione e sostenibilitàall’organizzazione della produ-zione anche attraverso la costi-tuzione di una cooperativa dilavoro che estende la fruibilitàdei laboratori anche a personedisabili non inserite nella no-stra struttura.

A cura dell’area comunicazione

Il Progetto “Talenti all’Opera” coinvolge un gruppo di circa quindicigiovani adulti che frequentano il Centro di Riabilitazione del Cen-tro Benedetto Acquarone e che presentano un ritardo mentale digrado medio.

Talenti all’Opera ha permesso alle attività occupazionali inseritenel progetto riabilitativo dei ragazzi disabili di evolvere in un’atti-vità produttiva, grazie alla quale i ragazzi sono diventati protago-nisti di una reale esperienza lavorativa, realizzando di volta in vol-ta oggetti in polvere di ceramica, potpourri e sacchettini profuma-biancheria in tessuto con lavanda prodotta al Centro Acquarone at-traverso l’attività di coltivazione in serra; sali per il bagno con la-vanda e altre essenze.

News dall’AcquaroneA

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I ragazzi dell’Area Disabili del CentroBenedetto Acquarone  e del  CentroCosta Zenoglio, insieme ai ragazzidell’Anffas Chiavari  e del  Centro Ri-abilitativo Il Sorriso  di Reppia, sonostati ospiti il 22 dicembre del  LunaPark allestito a Chiavari in queste setti-mane natalizie.Il buon tempo, la generosità dei gio-strai che hanno offerto come loro con-suetudine gratuitamente questa gior-nata ai ragazzi disabili e una gustosamerenda, hanno permesso ai ragazzi ditrascorrere una giornata di grande di-vertimento che ogni volta attendono ericordano con entusiasmo.1212

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Sabato 10 dicembre scorso, presso la palestra del Centro Acquaro-ne, la squadra di basket in carrozzina BIC Genova ha disputato laprima partita in casa della stagione.Il basket in carrozzina è uno sport paralimpico e i componenti dellesquadre che si sfidano sono atleti con diversi tipi di disabilità e un

Due volte sportivi

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.... QUELLI DEL BAGNUN A SAN SALVATORE

differente potenziale fisico.Unica squadra di basket pre-sente in Liguria, la BIC Genovaè attiva dal 1997 alla ricerca esostegno di eventuali nuovi at-leti e schierata contro le barrie-re architettoniche che ci circon-dano, fisiche e mentali.La BIC Genova ha esordito il 3dicembre a Torino vincendo per60-32 contro la squadra loca-le HB UICEP Ist. Fisicoterapico.Il sabato successivo è stata im-pegnata tra le mura domestichein un doppio debutto, la primapartita casalinga e la prima par-tita nel Centro Acquarone cheospita la squadra ed è sede delcampionato. È stata un’ottimaoccasione dunque, quella di sa-bato pomeriggio, per sostenerei ragazzi della BIC Genova chehanno affrontato il Bulla SportASD Ospedale G. Verdi e assisti-re a una partita di sport para-limpico di alto livello.

Grande festa la sera del 25 no-vembre scorso con gli amici delBagnun di Riva Trigoso chehanno offerto agli ex allievi e aglialtri “golosi” presenti una cenasaporita a base dei loro piatti di“battaglia”.Il ricavato della cena è stato devo-luto a favore del dormitorio persenza dimora.Un grazie sentito e “succulento”sperando di riaverli ancora connoi in altre occasioni.

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Don Nando Negri onlus

Angelo Fulle - Maurizio Carrea - Simone Libra - Antonella Ru-mi i.m. di Teresa Oneto e don Antonio Oneto - Maria RosariaTambano - Livio Lagomarsino - Giancarlo Piombino - CarloFrangipane - Sergio Benetti - Giuseppe Capone e GianninaGiardini - Isabella Devoto - Monica e Carlo Brignardello -Marcello Nicolini - Italgi srl - Annalisa Scotto i.m. della madreLuigi Vassalli i.m. dei genitori - Laura Re i.m. di Piero e MariaRe - Anselmo e Giovanna Cerruti - Fabrizio Zentacoli i.m. diGiovanni, Carlo e Dora Zentacoli - Alessandro Azaro - RenzoBiggio - Amalia Damico - Ilde Zolezzi - Rosa Copello - Brunoe Luisa Cuneo - Francesco Sbardella - Renzo Valle - LorenzoMorchio - Sara D’Alonzo - Aurora Cordani - Pierluigi Solari -Carmine Licciardi - Marco Dasso - Giulio Sanguineti - Corne-lia Bolasco - Roberta Scaltriti - Maria Angelica Marzoni - Ma-ria Franca Devoto - Giancarlo Sanguineti - Alfredo Devoto -Massimo Chiappe - Elda Tramontani - Italo Sivori - CarlaGentili - Franco Passera - Giuseppe Pagnoni i.m. di Rosina -Fam. Carlo Paveri - Alessandro Sassi - Matilde Maggio CostaMaria Carla Bertolini i.m. di Antonio, Elisa e Laura BertoliniMaria Rosa Demartini - Matteo Oliveri - Armano Radice -Sandra Lebbroni i.m. di Vittorio Lebbroni - Bonifacio ImmotoBergero Crovo -Dante Sergio Costa i.m. di Elisa e Roberto -Giorgio e Massimo Ghiggeri - Francesco Folli - Aldo Gallo - Er-nestina Siclari i.m. dei suoi defunti - Padre Enzo AzzarelloGiuseppini del Murialdo - Valerio Moriconi - Angela Berra -Mauro Carlesi i.m. dei figli Fabio e Simona - Rosalba MusettiAndrea Sanguineti - Alberto Gueglio - Renzo Bruschi - Giusep-pe Zucchi - Luisa Sturla - Carla Bozzo - Vittorio Bacigalupo -Angela Solari i.m. di Andrea Peirano - Anselmo e GiovannaCerruti i.m. di Bernardo, Giovanni e Teresa - Gina Guidoni -Rita Vaio - Pier Giovanni Mazzino - Carlo Bartesaghi - Fran-cesco Boniardi - Simone Masi - Pier Angelo Ghio - GiacomoRezzano - Elda Carmagnini - Carlo e Andrea Dondero - Ma-tilde Porcile - Luca Bevegni - Miranda Loddi - Rita Monteverdei.m. di Angela - Miryam Mancuso i.m. di Maria Luisa CasellaMauro e Luca Bottari - Carlo e Franca Borinato - Maria RosaOlivari - Giuseppe Boccoleri i.m. di Maria Luisa - Franco Go-telli - Pietro Chiappe - Giuliana Romeni i.m. di don Nando -Gianni Banfo - Mario Vecchio i.m. di Maria Luisa Sirtori Vec-chio - Giuseppe Rissetto - I colleghi del Casello di Carrara i.m.di Maria Bandini - Gabriella Corti Gramigni i.m. del figlioMassimo - Gian Luigi Rosasco - Gianluigi Spinetto - GabriellaPollastri - Mario Puppo - Suor Luigia Passoni - Stefania De-

martini - Domenico Perazzo - Guglielmo Ferraris - Maria Vit-toria Pangos - Andreino Biasotti - Jvanna Perina - I colleghiSALT i.m. di Maria Banaini e Marco Vignali - Natalia RissettoRoberto Bernardello - Giovanni Cordano i.m. di don Nando edon Antonio - Marco Agrizzi - Matilde Malerba - Giacomo Co-stamagna - Luisa Carzedda i.m. di Maria Teresa Bruzzone -M.Simona Coldani i.m. di Giancarla Carenini

Per il Villaggio

I.m. di Giuseppina Rocca - Delfina Baudino - Angela QueiroloCanessa - Chiara Sacchi - Carlo Mangiavacca e Flaminia Er-coli - Giuliano Castelli - Rachele Canepa - Giampaolo e Giu-seppe Molinari - Offerte raccolte in occasione delle esequie diEdda Copello - I.m. di Leonida e Simone Cerruti - Mario Contii.m. di Vanino e Rosetta - Marco Ceresola - Massimo Cervini -Suore Nazarene - Paolo e Guido Delsoldato - Pio Rota e Pieroe Betty Mazzino - I.m. di Gilda Ghirlanda

Per il Centro Benedetto Acquarone

Fam. Costa - CAT 12 (Alcolisti Anonimi in Trattamento) - Ge-lateria “U Caruggiu” di Sestri Levante

Le vostre offerte il nostro grazie

Grazie a...

... Sanitaria del dott. Burzoni di Sestri Levante che ha ma-nutento e implementato gratuitamente cinque carrozzine perdisabili per il Centro Costa Zenoglio e donato piumoni da lettoper il nostro dormitorio...... Profumeria Camboni di Sestri Levante che ha offerto pro-fumi per la beauty farm dei ragazzi del Centro Acquarone...

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venerdì 10 marzo ore 21Teatro Cantero - Chiavari

SPETTACOLO DEI

PUBBLICI AMMINISTRATORI

a favore del Villaggio del Ragazzo

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Periodico

Direzione e Redazione • 16030 -San Salvatore(Ge)

Via IV Novembre 115 Tel. 0185/3751 -www.villaggio.org - e-mail: [email protected] Tribunale n°1/88 del 26/1/1988

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2. Indicazione per il 5 x mille del n. di codice fiscale 90054900106

3. Una donazione in vita con atto notarile(esente da imposte di registro)

4. Una polizza assicurativa5. Una donazione o un lascito testamentario

per informazioni: - tel 0185 375201

[email protected]

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SPORT&

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TORN

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Si è concluso il 18° Torneo Villaggio Calcio cheonora, da 11 anni, la figura di Don Nando Negrie da 16 edizioni la scomparsa di Luca Sbarboro.Non mi soffermerei più sul successo della manife-stazione, visto che lo faccio ogni anno, ma vorreisottolineare la tenacia stoica dei bambini e la per-severanza, la sopportazione ed il civile comporta-mento dei genitori che sono stati bersagliati davento gelido e freddo siberiano durante tutte e trele giornate di gara.L’organizzazione del Villaggio Calcio, sommata al-l’ospitalità accogliente e familiare del Villaggiodel Ragazzo, hanno, come al solito, messo a pro-prio agio calciatori e spettatori. Anche la mensaguidata dallo chef Luciano ha contribuito a dareun caldo riparo ed a rifocillare “atleti” e accompa-gnatori.Per quanto riguarda la parte sportiva del Torneoriepiloghiamo che vincitrici per le varie categoriesono state le seguenti formazioni:RIVASAMBA (Esordienti 2005), BOGLIASCO(Pulcini 2006), SANTA MARIA 2013 (Pulcini2007), BRUGNATO (Primi Calci).Ricordiamo anche che la categoria “Piccoli Amici”non prevede classifica e annotazione dei risultatisul campo.Ringraziamo tutti gli organizzatori ed artefici delsuccesso e diamo appuntamento a tutti alla pros-sima edizione.

Antonio Russo

Prendere a calci... anche il freddo!

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“Premio Bontà don Nando Negri” Edizione 2017”

Offerte pervenute nell’anno 43.882,24 Versamento 5xmille anno 2014 32.328,16 Entrate totali 76.210,40 Contributi erogati nell’anno (anche da entrate 2015) Costruzione Dormitorio per senza dimora 40.305,36 Area disabili gravi Acquarone 10.000,00 Area socio educativa S. Salvatore Per ausili disabili e attrezzatura musicale 9.110,00 Acquisto pulmino usato Costa Zenoglio 21.134,28 Per i minori de “La Casetta” Acquarone 3.500,00 Sostegno a famiglie in difficoltà per refezione scolastica e centro estivo 7.511,16 Contributi totali 91.560,80

Rendiconto 2016 Associazione don Nando Negri Onlus

Il presidente, don Emilio Arata, a nome del Consiglio Direttivo e dei Soci ringrazia tutti coloro che, con offerte varieo con la scelta per il 5xmille, hanno fornito all’Associazione – a norma di Statuto – la possibilità di dare sostegnoalla continuità delle opere di don Nando.

Il Consiglio direttivo dell’Associazione “Don Nando Negri Organizzazione Non Lucrativa di Utilità So-ciale (ONLUS)” bandisce l’ottavo “Premio Bontà don Nando Negri” da assegnare ad una persona, spe-cialmente di giovane età, che si è distinta nel donare molto di sé agli altri, sull’esempio di don Nando.Sarà un riconoscimento non in denaro che verrà consegnato ufficialmente l’8 luglio, in occasione dellacelebrazione dell’undicesimo anniversario dell’ingresso di don Nando nella Gloria del Padre.Con il presente bando l’Associazione, nel rinnovare l’iniziativa, sottolinea che tutti possono inviare se-gnalazioni di persone meritevoli del nostro territorio.

- Le segnalazioni - anche di persone già indicate negli scorsi anni che non sono state scelte - dovrannopervenire entro il 30 aprile 2017 In forma scritta e controfirmata all’indirizzo:

Associazione “Don Nando Negri – ONLUS”Via IV Novembre 115 – 16030 Cogorno

Oppure per posta elettronica:[email protected]

La giuria sarà formata dai membri del Consiglio e presieduta da una personalità del Tigullio

Per informazioni tel 340.492968 IL PRESIDENTELì, 16 gennaio 2017 don Emilio Arata