Una legge contro la crisi - Premio Laurentum · distribuzione gratuita mensile di informazione,...

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distribuzione gratuita anno XXVIII | N°235 | Settembre - Ottobre 2011 mensile di informazione, cultura, politica Una legge contro la crisi Approvato il Piano Casa per la Regione Lazio Lo scorso 22 agosto è stato approvato dal Con- siglio Regionale del Lazio il nuovo Piano Casa, provvedimento fortemente voluto da questa nuova maggioranza. «Abbiamo uno strumento legislativo forte che va incontro alle esigenze delle persone». Con queste parole ha presenta- to il provvedimento, ieri mattina, insieme agli assessori Luciano Ciocchetti e Teodoro Buon- tempo, il presidente della Regione, Renata Pol- verini che ha affermato tra l’altro: «Quando il Piano Casa fu lanciato in questa Regione non ebbe risposta. Anzi: fu limitativo. Quando sono arrivata chiesi di conoscere che impatto aveva avuto sulle famiglie. Mi fu risposto che era arri- vata solo qualche decina di domande. Bene, la legge approvata in consiglio da questa maggio- ranza vuole rappresentare, in modo concreto, un volano di rilancio e di sviluppo per la Regione». Durante la presentazione della nuova normativa sono stati illustrati alcuni punti qualificanti del piano: «Il Piano Casa consente a tutte le famiglie proprietarie di una casa di ampliare fino a 70 metri quadri il proprio fabbricato, esclusi i centri storici e le aree tutelate. Precedentemente tale possibilità era riservata esclusivamente ai pro- prietari di ville. Rilancia il settore edile creando occupazione con particolare riguardo alle picco- le e medie imprese». Accademia della Musica di Roma: una sinfonia di professionalità e divertimento L’EDITORIALE Intervista al Maestro Carolina la Penna TEMPI DURI PER IL COMUNE DI ROMA di MARTINO FEYLES Non capita tutti i giorni di vedere una scena del genere. Il sindaco di una delle più grandi metropoli al mondo scende in piazza insieme alla sua giunta al com- pleto per distribuire volantini contro una manovra finanziaria approvata dalla stessa coalizione politica che lo ha fatto eleggere. “Un gesto simbolico”, ha detto Alemanno. Ma soprattutto un gesto ecla- tante che dà l’idea della gravità della si- tuazione che si prospetta per i comuni (e per le regioni) dopo l’approvazione della manovra finanziaria. La crisi c’è e va affrontata. Ma i pesanti tagli cui saranno costrette le amministra- zioni comunali di tutta Italia a causa della manovra finanziaria si ripercuoteranno inevitabilmente sui servizi in favore dei cittadini. E in particolare su quei servizi che sono più essenziali per i le persone che non hanno redditi elevati: meno autobus, meno metropolitane, meno assistenza per gli anziani e così via. «Tra Patto di stabilità e taglio ai trasferimen- ti, - ha spiegato il sindaco della capitale - la manovra costerà al Comune di Roma 450 milioni di euro che si uniscono ai 150 milioni che sono stati tagliati quest’anno, nel bilancio 2011. Siccome non possiamo cancellare gli stipendi e ciò che attiene al funzionamento della macchina, rischia- mo di dover cancellare i servizi ai cittadini in maniera non sostenibile». Ma la finanziaria avrà delle conseguenze forse ancora più gravi del taglio dei ser- vizi di base. Il rischio è di deprimere una consistente parte dell’economia romana e laziale. In questo momento a Roma ci sono 253 cantieri aperti. Il pericolo è che le opere rimangano incompiute, mentre i lavoratori restano senza stipendio e le imprese falliscono. Il presidente dell’Acer (Associazione Costruttori Edili di Roma e provincia) ha lanciato un accorato allar- me. «Negli ultimi due anni si sono persi 25 mila posti di lavoro nel Lazio, i falli- menti delle imprese edili sono aumentati del 32%, contro una media nazionale del 7,1%». Il comune non paga e con i tagli previsti dalla manovra per i prossimi anni non ci saranno nuovi investimenti. Se la situazione continua così il rischio è quello di un tracollo generale del settore edili- zio, uno dei più importanti per l’econo- mia della capitale: «I pagamenti - spiega Batelli - sono fermi, la situazione dram- matica, in 3-4 mesi saremo al collasso». In un momento come questo è l’ultima cosa che ci possiamo augurare. > articolo a pag. 3 1961-2011: cinquant’anni di storia del Liceo Vivona di GIOVANNI TARQUINI > segue a pag. 2 di ERMINIO SERGIO L’Accademia della Musica di Roma, sita in via Pier- francesco Bonetti a Mostacciano, si è imposta all’attenzione del pubblico sin dalla sua apertura (avvenuta sette anni fa) per un’intensa attività di- dattico-formativa e di animazione socio-culturale nel territorio dell’EUR. Per questo motivo abbiamo voluto approfondire la conoscenza di questa strut- tura scolastica, nata dall’idea di offrire un’attività ricreativa sia per bambini che per adulti ma an- che un centro professionale per persone che già si muovono nel campo musicale, intervistando il Direttore Artistico, il Maestro Carolina La Penna. In che cosa consiste la vostra offerta formativa? «L’Accademia si rivolge a tutte le persone, di qualsiasi età, che vogliano avvicinarsi alla musi- ca o approfondire conoscenze musicali; offre un ampio ventaglio di attività didattiche: la possi- bilità di studiare qualsiasi strumento musicale sia per principianti che per persone con un li- vello avanzato, fino alla preparazione di esami per il Conservatorio; lo studio individuale di uno strumento viene poi associato all’attività di la- boratorio, ovvero suonare in gruppo, formando band dell’Accademia; attività molto amata sia dai ragazzi che dagli adulti che si rendono conto come sia possibile dar vita ad un brano musica- le; ma anche materie che non prevedono l’uso di strumenti musicali: partiamo dai corsi baby, per bambini dai tre ai sei anni, con canti, ritmi con il corpo e giochi ritmici di gruppo; solfeggio, storia della musica, armonia, composizione, computer music, coro gospel, coro per bambini, musicote- rapia, seminari tematici… > segue a pag. 5 di ERMINIO SERGIO

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distribuzione gratuita anno XXVIII | N°235 | Settembre - Ottobre 2011 mensile di informazione, cultura, politica

Una legge contro la crisiApprovato il Piano Casa per la Regione Lazio

Lo scorso 22 agosto è stato approvato dal Con-siglio Regionale del Lazio il nuovo Piano Casa, provvedimento fortemente voluto da questa nuova maggioranza. «Abbiamo uno strumento legislativo forte che va incontro alle esigenze delle persone». Con queste parole ha presenta-to il provvedimento, ieri mattina, insieme agli assessori Luciano Ciocchetti e Teodoro Buon-tempo, il presidente della Regione, Renata Pol-verini che ha affermato tra l’altro: «Quando il Piano Casa fu lanciato in questa Regione non ebbe risposta. Anzi: fu limitativo. Quando sono arrivata chiesi di conoscere che impatto aveva avuto sulle famiglie. Mi fu risposto che era arri-vata solo qualche decina di domande. Bene, la legge approvata in consiglio da questa maggio-ranza vuole rappresentare, in modo concreto, un volano di rilancio e di sviluppo per la Regione».

Durante la presentazione della nuova normativa sono stati illustrati alcuni punti qualificanti del piano: «Il Piano Casa consente a tutte le famiglie proprietarie di una casa di ampliare fino a 70 metri quadri il proprio fabbricato, esclusi i centri storici e le aree tutelate. Precedentemente tale possibilità era riservata esclusivamente ai pro-prietari di ville. Rilancia il settore edile creando occupazione con particolare riguardo alle picco-le e medie imprese».

Accademia della Musica di Roma: una sinfonia di professionalità e divertimento

L’EDITORIALE

Intervista al Maestro Carolina la Penna

TEMPI DURI PER IL COMUNE DI ROMA

di MARTINO FEYLES

Non capita tutti i giorni di vedere una scena del genere. Il sindaco di una delle più grandi metropoli al mondo scende in piazza insieme alla sua giunta al com-pleto per distribuire volantini contro una manovra finanziaria approvata dalla stessa coalizione politica che lo ha fatto eleggere. “Un gesto simbolico”, ha detto Alemanno. Ma soprattutto un gesto ecla-tante che dà l’idea della gravità della si-tuazione che si prospetta per i comuni (e per le regioni) dopo l’approvazione della manovra finanziaria. La crisi c’è e va affrontata. Ma i pesanti tagli cui saranno costrette le amministra-zioni comunali di tutta Italia a causa della manovra finanziaria si ripercuoteranno inevitabilmente sui servizi in favore dei cittadini. E in particolare su quei servizi che sono più essenziali per i le persone che non hanno redditi elevati: meno autobus, meno metropolitane, meno assistenza per gli anziani e così via. «Tra Patto di stabilità e taglio ai trasferimen-ti, - ha spiegato il sindaco della capitale - la manovra costerà al Comune di Roma 450 milioni di euro che si uniscono ai 150 milioni che sono stati tagliati quest’anno, nel bilancio 2011. Siccome non possiamo cancellare gli stipendi e ciò che attiene al funzionamento della macchina, rischia-mo di dover cancellare i servizi ai cittadini in maniera non sostenibile». Ma la finanziaria avrà delle conseguenze forse ancora più gravi del taglio dei ser-vizi di base. Il rischio è di deprimere una consistente parte dell’economia romana e laziale. In questo momento a Roma ci sono 253 cantieri aperti. Il pericolo è che le opere rimangano incompiute, mentre i lavoratori restano senza stipendio e le imprese falliscono. Il presidente dell’Acer (Associazione Costruttori Edili di Roma e provincia) ha lanciato un accorato allar-me. «Negli ultimi due anni si sono persi 25 mila posti di lavoro nel Lazio, i falli-menti delle imprese edili sono aumentati del 32%, contro una media nazionale del 7,1%». Il comune non paga e con i tagli previsti dalla manovra per i prossimi anni non ci saranno nuovi investimenti. Se la situazione continua così il rischio è quello di un tracollo generale del settore edili-zio, uno dei più importanti per l’econo-mia della capitale: «I pagamenti - spiega Batelli - sono fermi, la situazione dram-matica, in 3-4 mesi saremo al collasso».In un momento come questo è l’ultima cosa che ci possiamo augurare.

> articolo a pag. 3

1961-2011: cinquant’anni di storia del Liceo Vivona

di GIOVANNI TARQUINI > segue a pag. 2

di ERMINIO SERGIO

L’Accademia della Musica di Roma, sita in via Pier-francesco Bonetti a Mostacciano, si è imposta all’attenzione del pubblico sin dalla sua apertura (avvenuta sette anni fa) per un’intensa attività di-dattico-formativa e di animazione socio-culturale nel territorio dell’EUR. Per questo motivo abbiamo voluto approfondire la conoscenza di questa strut-

tura scolastica, nata dall’idea di offrire un’attività ricreativa sia per bambini che per adulti ma an-che un centro professionale per persone che già si muovono nel campo musicale, intervistando il Direttore Artistico, il Maestro Carolina La Penna.In che cosa consiste la vostra offerta formativa?«L’Accademia si rivolge a tutte le persone, di qualsiasi età, che vogliano avvicinarsi alla musi-ca o approfondire conoscenze musicali; offre un ampio ventaglio di attività didattiche: la possi-bilità di studiare qualsiasi strumento musicale sia per principianti che per persone con un li-vello avanzato, fino alla preparazione di esami per il Conservatorio; lo studio individuale di uno strumento viene poi associato all’attività di la-boratorio, ovvero suonare in gruppo, formando band dell’Accademia; attività molto amata sia dai ragazzi che dagli adulti che si rendono conto come sia possibile dar vita ad un brano musica-le; ma anche materie che non prevedono l’uso di strumenti musicali: partiamo dai corsi baby, per bambini dai tre ai sei anni, con canti, ritmi con il corpo e giochi ritmici di gruppo; solfeggio, storia della musica, armonia, composizione, computer music, coro gospel, coro per bambini, musicote-rapia, seminari tematici… > segue a pag. 5

di ERMINIO SERGIO

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«Il piano - ha proseguito Polverini - promuove il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente, in particolare di quello dismesso o non utilizzato, con l’offerta di nuovi alloggi di edilizia sociale. Promuove la sostituzione edi-lizia, adottata ormai in tutta Europa tranne che in Italia. Va incontro alle attese delle associazioni di categoria, in particolar modo di quelle artigiane e delle piccole impre-se. Rispetto all’ambiente la legge non deroga ai vincoli operanti sul territorio; sono infatti possibili solo interven-ti consentiti dagli strumenti di tutela e con i nulla osta delle Sovrintendenze competenti».Secondo il presidente della Regione il Piano Casa darà un impulso importante anche all’occupazione «Si è detto - ha aggiunto - che dietro a questa legge ci sono interessi economici. E certo che ci sono, per fortu-na che ci sono. E va bene così. Stiamo attraversando una grave crisi economica che colpisce imprese e fa-miglie. L’edilizia rappresenta il 30 per cento dell’eco-nomia del Lazio. È un settore da sempre strategico.

Il piano Casa è un elemento fondamentale per contribuire al superamento della crisi attivando un’azione forte dal punto di vista economico, che accompagni lo sviluppo e rimetta in sesto un com-parto che sta vivendo un momento molto difficile».

Una legge contro la crisi LAURENTUM MAGAZINEMensile di informazione

cultura - politica

Anno XXVIII - N° 235Settembre - Ottobre 2011

DirettoreRoberto SERGIO

Direttore ResponsabileIsabella RUSCONI

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Responsabile RedazioneMartino FEYLES

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Roma n° 87/83 del 05/03/83

> segue da pag. 1di GIOVANNI TARQUINI

Sono cinque le parole d’ordine che riassumono il piano casa: ri-sposta alle aspettative delle fa-miglie; semplificazione delle pro-cedure amministrative; rilancio dell’edilizia; rinnovo del patrimo-nio esistente e tutela del patrimo-nio attraverso Piani di Riqualifica-zione Ambientale, delle periferie e meno consumo di suolo agricolo.Vediamo nello specifico.Ampliamento del 20%: sarà pos-sibile per gli edifici residenziali di dimensioni maggiori ai mille metri cubi ma comunque entro un mas-simo di 70 metri quadrati; stessi numeri per le abitazioni unifami-liari o aggregate a schiera che po-tranno dunque ampliarsi ciascuna del 20% e sempre fino a un massi-mo di 70 metri quadrati. Edilizia sociale: con l’approvazio-ne della legge vengono inserite anche le categorie degli studenti universitari, dei componenti del comparto sicurezza, dei vigili del fuoco e delle forze armate.

Alloggi a canone calmierato: vie-ne favorita la sostituzione attraver-so la demolizione e ricostruzione con il cambio di destinazione d’uso verso il residenziale, riservando il 30% all’edilizia sociale. Sostituzione edilizia: attraverso la demolizione e ricostruzione si consentirà il rinnovo del patrimo-nio edilizio esistente, (dove il resi-denziale è almeno il 50%) con un premio di cubatura fino al 35% a patto che sia utilizzata architettura bio sostenibile con materiali eco compatibili di nuova generazione. Interi condomini: si avrà la pos-sibilità di sostituzione di interi condomini in stato di degrado fa-vorita con il 60% della volumetria esistente, a condizione che venga mantenuto almeno il precedente numero di abitazione in capo agli attuali proprietari. Densificazione piani di zona: si potranno utilizzare aree libere in quartieri già urbanizzati per allo-care edilizia residenziale pubblica

evitando così il consumo di ulte-riore territorio. Sarà possibile utilizzare aree libere edificabili non residenziali previste nei piani attuativi vigenti sempre esclusivamente per alloggi di edi-lizia sociale. Aree naturali e protette: la legge prevede la possibilità di realizzare impianti e attrezzature sportive nelle aree naturali protette a patto che tali impianti siano finalizzati a valorizzare l’ambiente e garantire un’utilizzazione attiva del territo-rio compatibile con il sito naturale, senza prevedere la realizzazione di nuovi manufatti se non quelli am-messi per le zone agricole. Pertinenze agricole: se ne pre-vede il recupero a fini residenziali entro il limite del 50% delle abita-zioni esistenti e comunque entro il limite di 70 metri quadrati. Contributo concessorio: possibi-lità ai comuni di ridurre fino al 30% il contributo concessorio dovuto alle opere di urbanizzazione se gli interventi riguardano la realizza-zione della prima casa. Litorali e fasce costiere: per quanto riguarda la riqualificazione delle coste con la demolizione di manufatti in contrasto con le nor-me statali di tutela, il premio di cu-batura è elevato fino al 150%. Rischio sismico: per favorire l’ade-guamento sismico degli edifici esistenti la nuova legge prevede un incentivo fino al 35% della vo-lumetria esistente. Zone vincolate: sono esclusi dalla legge gli interventi sugli edifici situati in zone vincolate, salvo che questi non ottengano il nulla osta dell’ente preposto

alla salvaguardia ambientale. Garantite poi tutte le aree di va-lore storico. Silenzio assenso: allo scopo di definire l’enorme quantità di do-mande dei Comuni in merito al condono edilizio, la legge pre-vede il ricorso alle autocertifi-cazioni dopo la formazione del silenzio assenso previsto dalle leggi nazionali. Il silenzio assen-so si forma, ovviamente, soltanto dopo il deposito di tutta la docu-mentazione prevista dall’attuale normativa, compresi i nulla osta delle soprintendenze nei casi di immobili che ricadono in aree sottoposte a tutela.Procedure: più snelle attraverso la Dia. per gli interventi più ri-levanti si accelera l’iter ammini-strativo attraverso la conferenza dei servizi che dovrà raccogliere in un solo giorno tutti i pareri necessari.

I punti di forza del Piano Casa

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Degrado urbano: gincana tra le vie di Mostacciano

1961-2011: cinquant’anni di storia del Liceo Vivona

I cinquant’anni sono per tutti un traguardo im-portante, perché si tratta di un’età che induce a tirare i primi bilanci, ma al tempo stesso a pia-nificare per il futuro, forti di un’esperienza che, nel caso dei “consuntivi” positivi, ha temprato e fa quindi procedere con maggiore sicurezza.E il liceo Vivona i suoi primi cinquant’anni se li “porta bene”.Nato alla fine degli anni Cinquanta, lo storico Li-ceo classico eurino, intitolato al latinista e poeta Francesco Vivona (1866-1936), docente presso le università di Messina e di Roma, noto soprat-tutto per la traduzione delle Lettere a Lucilio e dell’Eneide, ha visto cambiare a più riprese l’area del suo bacino d’utenza, in relazione al progressi-vo aumento dell’età media degli abitanti dell’Eur ed alla forte espansione urbanistica degli ultimi quaranta anni (con la crescita esponenziale di nuovi quartieri esterni): oggi la scuola raccoglie studenti anche dalle zone limitrofe come Roma 70, Laurentino, Torrino, Mostacciano, Casal Pa-locco, Pomezia, Acilia e Ostia. Essendo aumentato progressivamente nel tem-po il numero degli iscritti, che oggi ammontano a 1.200 studenti, dall’anno scolastico 2004-05 è attiva, oltre alla sede centrale di Via della Fisica, 14, anche una succursale in via V. Brancati 20, Abbiamo incontrato il dirigente scolastico, Pro-fessoressa Gabriella Urbano, per approfondire le conoscenze sull’Istituto.Come pensate di celebrare il cinquantesimo anniversario dalla fondazione?“Stiamo organizzando per il 30 novembre pros-simo una cerimonia celebrativa, che prevede la partecipazione e gli interventi di autorità istitu-zionali ed ex alunni che oggi rivestono i ruoli più diversi nella società civile, oltre che spettacoli di vario tipo. L’iniziativa prevede inoltre conferenze, mostre e la pubblicazione di un volume di testi-monianze.”

Qual è il razionale sotteso a questo evento?“Attraverso questa iniziativa intendiamo favori-re nei nuovi studenti lo svilupparsi del senso di appartenenza alla comunità scolastica, attraver-so la concreta testimonianza di tanti ex studen-ti. Vogliamo approfondire le radici culturali che hanno fatto sì che il liceo negli anni crescesse, mantenendo forte il legame con la cultura classi-ca, ma aprendosi alle sollecitazioni della società moderna: aprirsi al futuro attraverso lo sguardo al passato”.Quali sono gli elementi distintivi del Vivona e che linee guida ne caratterizzano gli inter-venti educativo-formativi?“Il nostro Liceo, che si caratterizza per una forte stabilità del corpo insegnante e per un atteg-giamento responsabile e di amore per la scuola dei ragazzi, impartisce un’educazione classica, tradizionale, legata al vecchio liceo classico di stampo gentiliano con un’apertura, come dice-vo prima, al moderno, grazie all’offerta, tra gli altri, di corsi di lingue straniere e di informatica (presso il Test Center del Liceo Vivona autorizza-to dall’Aica si tengono corsi ed esami finalizza-ti al conseguimento della Patente europea del computer - ECDL), esperienze di studi all’estero, collaborazioni con le principali Università per il Progetto Lauree scientifiche. Puntiamo inoltre ad una formazione a “tutto tondo” dell’individuo: per esemplificare, i nostri studenti possono usu-fruire di attività extracurriculari come i corsi di teatro e giornalismo ed occuparsi di solidarietà (grazie ad una collaborazione con la Caritas). I ragazzi hanno infine a disposizione uno sportel-lo di supporto psicologico, offerto dalla scuola a titolo gratuito (attingendo dal contributo di 126 euro che le famiglie versano annualmente) e con la garanzia della tutela della privacy”.Le sue parole esprimono soddisfazione. Che obiettivi ulteriori si pone per il futuro?

“Ho un grande cruccio che mi angustia e che mi pongo come obiettivo da conseguire auspicabil-mente per l’anno scolastico 2011-2012: la scuola ha un laboratorio di informatica nuovo, realizza-to con un contributo di settantamila euro della Fondazione Roma, oltre che con un contributo di trentamila euro delle famiglie; in sede centra-le abbiamo anche laboratori di scienze e fisica, ma nella succursale ci manca ancora, nonostante anni di impegno e di sollecitazioni, un’aula per il laboratorio di chimica ed i ragazzi sono costretti a trasferirsi a Via della Fisica in orario pomeridia-no, con conseguenti disagio e costi.” L’occasione delle prossime celebrazioni di fine novembre, delle quali il nostro giornale non mancherà di riportare, alla conclusione, un re-soconto, potrebbe quindi essere l’opportunità anche per lanciare un appello ai rappresentanti delle istituzioni scolastiche, finalizzato a reperire uno spazio idoneo (magari in altri istituti scola-stici nelle immediate vicinanze di Via Brancati).Ad meliora!

di ERMINIO SERGIO

Da quartiere residenziale modello ad area semiabbandonata. Questa sembra essere la triste situazione di Mostacciano. Confinante con Eur, Torrino, Spianaceto e Casal Brunori, Mostacciano è stato per molti anni un’area di cui i residenti andavano fieri. Strade ampie ed alberate, ben collegato con le principali vie di collegamento sia per la città che per il mare grazie allo sbocco naturale sulla Via Cristofo-ro Colombo e la Pontina, ordine e pulizia ge-

nerali di ottimo livello. Basta fare una breve passeggiata a piedi o percorrere in auto le principali strade della zona per rendersi con-to della sua trasformazione.La mancanza di manutenzione e di cura dell’arredo urbanistico hanno causato oggi un degrado tanto evidente quanto vergo-gnoso. Strade e marciapiedi divelti e intran-sitabili a causa di mancati (per anni) interven-ti di ripristino e soprattutto per le radici dei tantissimi pini presenti a lato strada; illumina-zione non ripristinata con regolarità; strade sporche e poco ripulite; segnaletiche stradali distrutte o semplicemente cadute per la rot-tura dell’asfalto dal quale erano sostenute. Le aree verdi richiedono interventi del servizio

giardini ormai da troppo tempo e non esiste un’area agibile attrezzata per i bambini. La viabilità, mai rivista negli anni, rappresenta un problema enorme per i residenti i quali sopportano un traffico giornaliero insosteni-bile, aggravato dall’ampliamento dei quartie-ri adiacenti ed al flusso delle macchine che at-traversano la zona soprattutto dalle consiliari.Alcuni cittadini ci hanno inviato alcune fo-tografie che denunciano quanto segnalato, ci chiedono di dare voce alla loro protesta. “Mostacciano è un quartiere che richiede interventi strutturali importanti, i nostri am-ministratori si fanno vedere solo in occasione di scadenze elettorali... poi per cinque anni il silenzio». di MATTEO TARQUINI

Ricorre quest’anno il cinquantenario dalla fondazione del Liceo Ginnasio Statale “Francesco Vivona”. Per festeggiare l’anniversario una cerimonia celebrativa il 30 novembre.

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Accademia della Musica di Roma: una sinfonia di professionalità e divertimento

Non mancano, poi, i momenti di aggregazio-ne. Siamo ormai famosi per il concerto di fine anno degli allievi in location importanti; l’ul-timo è quello di cui avete dato notizia anche sulle pagine del vostro giornale: si è svolto a giugno, nella stupenda cornice di Parco Rosati all’EUR, dove si sono esibiti più di 80 ragazzi, con un pubblico che ha superato i 500 ospiti e con un invitato speciale come Tullio De Piscopo che ha regalato a tutti una delle sue impressionanti esibizio-ni. Altri concerti si organizzano a Natale e in altre occasioni durante l’anno accademico».Che tipo di professionalità inse-gnano all’interno dell’Accade-mia?«L’Accademia offre la possibilità di frequentare qualsiasi corso di strumento, e la grande divisio-ne si fa tra strumenti classici e strumenti moderni; per questo motivo abbiamo due tipi di inse-gnanti: insegnanti diplomati in Conservatorio (ancora oggi unica istituzione in Italia che rilascia di-plomi riconosciuti) e concertisti per la parte classica; insegnanti con grande esperienza concerti-stica (band Rock, Blues, Jazz…) e specializzati nell’insegnamento della mu-sica moderna. Questo per la professionalità dei docenti. Altro punto fondamentale, a cui tengo tantissimo per la scelta dei collabora-tori, è il lato umano: lavorare in un ambiente sereno, vuol dire scegliere persone che ama-no sorridere con i colleghi e con gli allievi, e soprattutto divertirsi svolgendo il proprio lavoro. Su questo siamo fortunati: i nostri col-laboratori hanno tanta voglia di condividere le loro conoscenze musicali con gli allievi e, a loro volta, crescere sotto altri aspetti. Io, nella mia posizione, cerco di fare del mio meglio stando sempre a disposizione degli allievi per qualsiasi problema, e degli insegnanti per un confronto o un consiglio sulla didat-tica». Ci fornisce qualche notizia anche sugli aspetti salienti del suo curriculum vitae come Direttore artistico?«A volte mi sembra di essere troppo giovane quando vengo presentata in qualità di Diret-tore artistico di questa Accademia, ma poi mi rendo conto che tutto il mio percorso è iniziato molto presto. Il mio primo concerto l’ho tenuto a sette anni e da quel giorno non mi sono mai fermata; ho conseguito il diplo-ma di pianoforte in Conservatorio a soli venti anni (tenga presente che il corso di pianofor-te prevedeva una frequenza di dieci anni ob-bligatori), studiando parallelamente anche al liceo scientifico e poi all’Università frequen-tando il D.A.M.S. Dopo il diploma mi sono

dedicata a capofitto all’attività concertistica, girando tutto il mondo (Europa, Stati Uniti, Canada, Cina, Filippine). Ho avuto la fortu-na di lavorare con tante persone che hanno contribuito al mio arricchimento interiore e alla mia crescita professionale, solo per citare alcune esperienze significative: in qualità di Maestro pianista collaboratore ho realizzato opere quali “Tosca”, “La Traviata” e “Bohème” sotto la direzione del Maestro Tito Schipa jr

e “Il Flauto Magico” al Teatro di Trieste sotto la direzione del Maestro Daniel Oren. Sono stata anche vincitrice di Concorso per Mae-stri pianisti collaboratori presso il Teatro alla Scala di Milano sotto la Direzione del Mae-stro Riccardo Muti, ma ho deciso poi di rinun-ciare a quest’incarico, per rimanere a Roma e poter dedicarmi meglio all’Accademia. La mia attività concertistica continua ancora oggi, anche se ridimensionata negli ultimi sei anni proprio perché ho iniziato questa bella ma anche impegnativa esperienza sco-lastica. Gli impegni sono diversi, ora sono io a organizzare la vita dell’Accademia, le attività didattiche, i rapporti con allievi e genitori, la ricerca e gestione del personale. Ma mi rendo conto che queste capacità sono venute fuori grazie ai tanti anni di studio e, soprattutto, di contatto umano con il pubblico dei miei concerti. La mia ultima esperienza pianistica risale a pochi mesi fa, periodo ottobre 2010/maggio 2011, in cui ho collaborato con il Te-atro Brancaccio nell’orchestra del Musical “La Bella e la Bestia”». Quali sono i vantaggi distintivi del fre-quentare quest’Accademia rispetto ad al-tre scuole?«Qui a Roma ci sono molte scuole di musica e, dopo tanti anni di esperienza, posso dire che l’organizzazione di ognuna cambia in base a tre aspetti fondamentali: la gestione, che dal mio punto di vista deve essere sempre pro-positiva e aperta al confronto; gli insegnanti,

che devono dimostrare la loro professionali-tà ma anche il loro lato umano; le attività che si organizzano, che aiutano la crescita musi-cale degli allievi. Il vantaggio di frequentare la nostra Accademia è che noi cerchiamo di usare bene questi tre ingredienti, e finora abbiamo ottenuto ottimi risultati. Ovvio che non ci si deve mai rilassare anche davanti a risultati positivi ma puntare sempre oltre per poter migliorare la struttura”.Operando su un territorio vivace sul piano culturale come quello del XII Municipio, voi organizzate anche specifici eventi. Ce ne parli per favore.«Sì, questo è un altro elemento che ci carat-terizza: già da qualche anno collaboriamo con il XII Municipio dando il nostro contri-buto per rendere attiva culturalmente la no-

stra zona. In particolare abbiamo partecipato ai “Concerti del Teatro S. Chiara”, al concorso per band “Rock in EUR”, ai concerti presso il Teatro Tenda di Piazza Cina in occasione dei mercatini di Nata-le, e tantissimi eventi/concerti in varie location dell’EUR. Siamo fieri di collaborare con il Municipio, e spero che questa collaborazione continui nel tempo».Ci sono nel “cassetto” dell’Acca-demia ulteriori futuri progetti?«Di progetti ce ne sono tanti, ma dobbiamo essere pazienti e cam-minare a piccoli passi per poter mantenere la stessa attenzione pur aumentando il numero delle attività. Comunque sentirete pre-sto parlare di noi per un grande

progetto musicale proprio qui all’EUR! Ma per ora non posso svelare nulla». Considerati l’entusiasmo e l’impegno che il Maestro La Penna profonde normalmente nel suo lavoro, bisogna aspettarsi un even-to che avrà vasta eco nell’ambito eurino. Nel caso, non mancheremo di tenere aggiornati i nostri lettori!

Intervista al Maestro Carolina la Penna di ERMINIO SERGIO

> segue da pag. 1

N°235 - anno XXVIII | Settembre - Ottobre 2011 | 6

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Alemanno, sul nuovo stadio dell’AS Roma: «Di Benedetto vuole fare presto»

Due giorni per rivivere la civiltà romana

Credo si possa arrivare a un accordo entro l’anno Roma, «Di Benedetto mi ha detto che vuole fare presto perché vuole affrontare la questione di petto. Quindi le prossime sa-ranno settimane di intenso lavoro». Così il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in una conferenza stampa seguita all’incontro con il presidente in pectore (ora Presidente) dell’As Roma, Thomas Di Benedetto, inter-pellato sui progetti della nuova proprietà giallorossa per lo stadio. «Da parte nostra c’è la massima disponibilità - ha detto Aleman-no - anche se ho detto a Di Benedetto che noi vogliamo il miglior progetto per la città».Non ci sono ipotesi preferenziali riguardo alle aree sulle quali realizzare il nuovo stadio del-la Roma. «Nessuna è esclusa ma nessuna è in pole position» e le indiscrezioni sono «prive di fondamento». Il primo cittadino di Roma ha commentato così le ipotesi su dove dovrà sorgere il nuovo stadio del club giallorosso, che riguardano in particolare le zone di Tor di Valle e Romanina. Secondo fonti capitoli-ne, Di Benedetto vuole affrontare di petto la questione e quindi i prossimi saranno mesi di intenso lavoro da parte della società giallo-rossa per fare in modo di arrivare a una pro-posta il più rapidamente possibile cercando di bruciare i tempi. Il Sindaco Alemanno si è detto convinto che entro l’anno si possa ar-rivare a un accordo fra Comune e As Roma.

L’unica cosa certa è che «Di Benedetto ha detto di volere uno stadio in cui quando una squadra avversaria entra deve avere paura, naturalmente non per la violenza, ma per la spinta che i tifosi danno ai giocatori sul cam-po di gioco» ha precisato il sindaco che poi ha ribadito: «sul tema degli stadi mi sono im-pegnato in campagna elettorale» ma finora «da Roma e Lazio non sono arrivai progetti definiti e chiari. Noi siamo interessati a de-finire la questione e a collaborare al miglior progetto per la città, non a favorire questo o quel costruttore», perché «vogliamo che il nuovo stadio della Roma non sorga in un clima di sospetto ma sia un regalo alla città».

Smentita, per ora, l’idea di realizzarlo nell’area di Tor di Valledi MARCO MOTTOLESE

Sarà l’Auditorium del Massimo all’Eur, lunedì 24 otto-bre alle ore 20.00, ad ospitare il concerto dei vincitori del 21° Concorso Pianistico Internazionale “Roma 2011”, organizzato dall’Associazione Culturale “Fryderyk Chopin”, fondata e presieduta da Marcella Crudeli. L’evento è in collaborazione con il Municipio Roma XII EUR. Il Concorso, targa del Presidente del-la Repubblica e medaglia del Presidente del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, è una delle iniziative più prestigiose del panorama musi-cale capitolino, nonché trampolino di lancio a livello internazionale per i nuovi pianisti in ascesa. Il Premio da quest’anno è entrato a far parte della Alink-Arge-rich Fondation, Federazione Internazionale alla qua-le appartengono i più importanti concorsi musicali mondiali. Il concerto approda quest’anno nel Municipio XII, dopo essere stato accolto nelle precedenti edizioni del Concorso presso prestigiosi centri di elaborazio-ne culturale della capitale, come i Teatri Argentina e Valle o l’Aula Magna dell’Università “La Sapienza”. Come di consueto, sarà Rosanna Vaudetti, volto sto-rico della Rai, a presentare la serata, che troverà eco a livello mediatico attraverso la trasmissione del con-certo su Radio Vaticana e su Telepace. I vincitori sa-ranno accompagnati dalla “Nova Amadeus” Cham-ber Orchestra, diretta dal Maestro Nicola Samale. «Un evento che aggiunge lustro all’offerta culturale del nostro territorio», dichiara Pietrangelo Massaro , Presidente della Commissione Sport e Cultura del Municipio XII.La serata segna il culmine della 21^ edizione del Concorso, che ogni anno regala visibilità a circa 100 pianisti provenienti da trenta diversi paesi del mon-do., «Accogliere nel nostro Municipio la fase finale di una manifestazione che ha rilevanza internazionale, è senz’altro motivo di orgoglio», commenta Pasqua-le Calzetta, Presidente del Municipio XII. «anche per-ché ci rende partecipi di un’iniziativa che rappresen-ta per i giovani musicisti una valida opportunità di crescita professionale». Come sempre, saranno tre le categorie in gara: i solisti, tra cui anche quelli accom-pagnati dall’orchestra, e le sezioni “Duo a quattro mani” e “Duo a due pianoforti”. Sono previsti premi in danaro; la ditta Samick donerà direttamente al vincitore un pianoforte a mezza coda SIG-61 (185). Ingresso libero. Dare conferma delle adesioni al numero: 06 5073889

Si esibiranno più di 100 pianisti provenienti da trenta diversi paesi nel mondo

Municipio XII

Al Massimo il 21° Concorso Pianistico Internazionale

“Roma 2011”

Si chiude al Museo della Civiltà Romana il grande festival dedicato alla cultura dell’antica Roma

Il fascino dell’antica Roma è sempre intatto. Solo così si spiega il grande successo del-la manifestazione organizzata da Basileia in collaborazione con l’Assessorato alle Politi-che Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, il “Festival Internazionale della Civiltà e della Cultura Romana”. Una manifestazione giunta alla se-conda edizione che ha attira-to un pubblico numeroso. Un percorso culturale che unisce la ricerca storica e filologica all’intrattenimento e che ci riporta indietro nel tempo, per ritrovare la grandezza e lo splendore della civiltà roma-na antica. L’ultimo appuntamento di quest’anno è previsto per sa-bato 1 e domenica 2 ottobre presso il Museo della Civiltà Romana all’Eur (ore 10-19 info www.ludiromani.it). Due giorni in cui verrà ricreato uno spaccato della vita degli antichi romani in tutti i suoi aspetti: la vita militare, con le sue regole, le sue armi, le sue esercitazioni, ma anche

la vita civile, le arti, i mestieri, i costumi antichi. Due giorni in cui verranno proiettati fil-mati, si svolgeranno dibattiti, verranno presentati libri che aiuteranno gli spettatori ad immedesimarsi nella vita de-gli antichi romani e ritrovare in un mondo che non c’è più. Per il pubblico femminile ver-rà ricreata una “tonstrina”, una specie di salone di bellezza, dove le signore potranno farsi acconciare i capelli e

truccare alla maniera delle donne romane. Per il pub-blico maschile e per gli appassionati di wargames l’appuntamento è con il se-condo torneo Ludi Romani. Ma anche i bambini avran-no uno spazio dedicato con laboratori nei quali potran-no imparare la scrittura ro-mana e scoprire i segreti della vita di un bambino romano con una avvincente caccia al tesoro. M.F.