Un Salmo per oggi

20
DIVINA George O. Wood Brevi riflessioni pratiche sui Salmi Brevi riflessioni pratiche sui Salmi Brevi riflessioni pratiche sui Salmi Brevi riflessioni pratiche sui Salmi Brevi riflessioni pratiche sui Salmi Brevi riflessioni pratiche sui Salmi ADI-MEDIA ADI-MEDIA ADI-MEDIA ADI-MEDIA

description

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi di George O. Wood

Transcript of Un Salmo per oggi

Page 1: Un Salmo per oggi

DIVINA

George O.Wood

Brevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui Salmi

Un SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer Oggi ADI-MEDIAADI-MEDIAADI-MEDIAADI-MEDIA

ADI-M

EDIA

ADI-M

EDIA

ADI-M

EDIA

ADI-MEDIAADI-MEDIAADI-MEDIA

Geo

rge O

. W

ood

Geo

rge O

. W

ood

Queste meditazioni, molto concise,

trat tano questioni pratiche della vita

cri stiana, e saranno certamente di edi -

ficazione per i nostri lettori, so prat -

tutto perché un talento caratteristico

dell’autore è la capacità di analizzare

problematiche attuali, spesso delica-

te e complesse, con chiarezza e sem-

plicità.

George O. Wood, figlio di missionari

in Cina, è laureto in giurisprudenza e

in teologia. È stato pastore di di verse

comunità, e prima di essere elet to se -

gretario generale delle As sem blies of

God era sovrintendente del Distretto

del Sud della Cali for nia.

ISBN 88 86085 85 0

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnSalmoPerOggi_Cop_xp9_Impaginato 26/09/13 12:09 Pagina 1

Page 2: Un Salmo per oggi

George O. Wood

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

Brevi riflessioni pratiche sui Salmi

ADI-Media

Page 3: Un Salmo per oggi

Edizione originale:

A Psalm In Your HeartGeorge O. WoodGospel Publishing House1445 N. Boonville AvenueSpringfield - Missouri U.S.A.1995 - All right reserved

Per l’edizione italiana:

Un Salmo Per OggiAssemblee di Dio in ItaliaServizio Pubblicazioni ADI-MediaVia della Formica, 23 - 00155 Roma

Marzo 2005 - Tutti i diritti sono riservati

Traduzione: Francesco Toppi

Stampa: Produzioni Arti Grafiche s.r.l. - Roma

ISBN 88-86085-85-0

Page 4: Un Salmo per oggi

L e meditazioni sui Salmi contenute in questo libro – già apparse sul nostro quindicinale Cristiani Oggi – sono sta-

te scritte da George O. Wood, segretario generale delle As-semblies of God negli Stati Uniti, e pubblicate sul settimanale

ufficiale della nostra chiesa consorella, il Pentecostal Evangel. Sia-mo grati al fratello Wood per il permesso di pubblicazione che ci haconcesso.

Queste meditazioni, molto concise, trattano questioni pratichedella vita cristiana, e saranno certamente di edificazione per i nostrilettori, soprattutto perché un talento caratteristico dell’autore è lacapacità di analizzare problematiche attuali, spesso delicate e com-plesse, con chiarezza e semplicità.

George O. Wood, figlio di missionari in Cina, è laureto in giuri-sprudenza e in teologia. È stato pastore di diverse comunità, e pri-ma di essere eletto segretario generale delle Assemblies of God erasovrintendente del Distretto del Sud della California.

Francesco Toppi

5

PrefazionePrefazione

Page 5: Un Salmo per oggi

LE ALTERNATIVE DELLA VITA

I l volo 007 delle Linee Aeree Coreane partì da Anchorage,in Alaska, il 31 ottobre 1983, per un volo diretto a Seoul, in

Corea. Il pilota e l’equipaggio non sapevano che il computerpreposto alla rotta era sfasato di un grado e mezzo. Al momentodella partenza quell’errore era ignorato da tutti. Dopo 100 miglia divolo era ancora insignificante, ma non appena il gigantesco 747raggiunse l’Oceano Pacifico l’aereo, proprio per quel piccolo errore,finì fuori rotta e, intercettato da un radar sovietico – che lo ritenneun aereo spia – fu abbattuto. Tutti i suoi passeggeri morirono.

Un piccolo errore al punto di partenza si trasformò in un tragicosconfinamento, e terminò con un disastro.

Il Salmo primo presenta due possibili piani di navigazione, con ri-sultati molto diversi, e offre un metodo per conoscere la nostra rotta.

Poniamoci le seguenti domande:

Cammino secondo il consiglio degli empi? (v. 1a)Ogni qual volta i miei sentimenti, le mie emozioni o il consiglio

degli amici mi spingono a compiere qualcosa che è in contrasto conla Parola di Dio sono indotto a seguire il “consiglio degli empi”.Facciamo quindi attenzione a non scegliere di vivere fuori della vo-lontà di Dio, così come essa è presentata dalla Bibbia, e a non agirecontro il suggerimento dello Spirito Santo.

Mi fermo nella via dei peccatori? (v. 1b)Fermarsi significa assumere una posizione statica e fissa. Non

ho camminato con gli empi e non ho accettato il loro punto di vista;posso ora fermarmi, fare delle scelte errate e giustificare il loro e ilmio comportamento peccaminoso?

7

Salmo 1Salmo 1

Page 6: Un Salmo per oggi

Mi siedo in compagnia degli schernitori? (v. 1c)Sedersi è una posizione definitiva. Il rifiuto di rimanere in piedi

mi induce a schernire e a deridere coloro che cercano la volontà e lavia di Dio. Infine, prendere una tale posizione mi porterebbe lonta-no dal Signore, mi renderebbe critico nei confronti di Dio e degli al-tri e sleale verso tutti.

Mi diletto nella legge del Signore? (v. 2a) Colpito da forte depressione, da una grave perdita o dalla reazio-

ne altrui, potrei risentirmi contro i piani divini. Potrei pensare chequesti impediscano la mia felicità personale, le mie scelte, obbli-gandomi a subire ingiunzioni che non vorrei, e alle quali non potreiubbidire. Se non fosse per la grazia di Dio, non riuscirei mai a dilet-tarmi nella Sua legge. Tuttavia, nella scelta di ubbidirGli progressi-vamente si manifesta in me la gioia, mentre realizzo ciò che Eglivuole compiere nella mia vita.

Medito continuamente sulla Sua legge? (v. 2b) Rifletto sulla Parola di Dio? La memorizzo? La studio? La rendo

parte integrante della mia vita? Trovo stabilità, guarigione e ristoroin essa?

La mia risposta a queste cinque domande determina il mio de-stino. Esistono soltanto due possibilità per il mio futuro: la prospe-rità e la stabilità, oppure la miseria e la futilità. Se dimentico le atti-tudini a camminare, a fermarmi e ad accomodarmi con i malvagi, einvece cerco la compagnia e la vicinanza di Dio, e mi diletto nellaSua Parola meditandola, la mia vita diverrà come un albero pianta-to vicino ai ruscelli, il cui fogliame non appassisce e dà il suo fruttonella sua stagione.

Il pericolo è di diventare come pula, che sull’aia è separata dalgrano, quando è rimossa nell’aria. Essa è dispersa dal vento, mentreil grano cade di nuovo sul terreno.

La fine dei malvagi è futile; costoro sono senza sostanza né pro-fondità di carattere, senza radice, senza valore. Sono inutili.

8

Salmo 1Salmo 1

Page 7: Un Salmo per oggi

Esistono due vie nella vita, soltanto due. “Il Signore conosce(considera) la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovi-na” (v. 6).

La sicurezza del credente non è determinata da sforzi personali.È il Signore che guarda sulla sua via.

Voi ed io scegliamo quale parola descrive il nostro destino. Nondobbiamo seguire una rotta sbagliata, come purtroppo accadde aquell’aereo del volo 007, ma, facendo le nostre scelte ogni giornoper seguire Cristo, completiamo la corsa che ci è proposta (cfr. II Ti-moteo 4:7; Ebrei 12:1, 2).

9

Salmo 1Salmo 1

Page 8: Un Salmo per oggi

CAMBIAMO ATTITUDINE

N el momento in cui un ostacolo apparve sullo schermo del radar durante la rotta di navigazione, il comandante

della nave ammiraglia Missouri ordinò al proprio radiotele-grafista di trasmettere urgentemente la seguente direttiva: “Sposta-tevi di venti gradi a dritta”.

Giunse una risposta immediata: “Spostatevi voi di venti gradi adritta”. Il comandante, indignato, disse ai suoi collaboratori: “Nonsa chi sono? Ditegli di nuovo di spostarsi di venti gradi a dritta, e ri-ferite che sono il comandante dell’ammiraglia Missouri”.

Giunse una seconda risposta: “Sono il marinaio di seconda clas-se Jones. Spostatevi voi di venti gradi a dritta”.

Il comandante, acceso d’ira, ordinò: “Questa è la nave ammira-glia Missouri. Con un tiro soltanto, possiamo farvi scomparire.Spostatevi, oppure...”. Il marinaio Jones rispose semplicemente:“Questo è il faro!”.

Quella riposta risolse tutto. In nessun modo una nave ammira-glia può averla vinta su un faro.

Questo è lo spirito del Salmo 2. L’umanità ribelle pretende di or-dinare al Signore di spostarsi, ma Dio risponde, “cambiate voi larotta”.

Spezziamo i legami (vv. 1-4)Il Salmo 2 è stato scritto, probabilmente, per l’incoronazione dei

re della stirpe davidica. La morte di un sovrano produceva incertez-za e timore, lasciava spazio a complotti interni, forniva un’opportu-nità ai nemici stranieri per ribellarsi. In tale occasione questi diceva-no: “Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro catene” (v. 3).

Il nuovo re della stirpe di Davide, però, con questo salmoinaugurale esprimeva la certezza che la propria unzione e la pro-pria autorità provenivano da Dio stesso. Certamente, perché ilSignore aveva promesso a Davide che avrebbe avuto sempre un

10

Salmo 2Salmo 2

Page 9: Un Salmo per oggi

erede al trono: “Io sarò per lui un padre ed egli mi sarà figlio ...”(II Samuele 7:14).

Le nazioni e i popoli si ribellano contro Dio e si espongono ai pe-ricoli. Essi dovrebbero invece impegnarsi a far pace con Lui.

Come il guardiano del faro nella storia narrata, Dio deride chiGli si ribella. La nostra minaccia di ribellione, che tanto solenne-mente si eleva dalle nostre misere menti, fa sorridere il cielo. Il Si-gnore non si dà peso per la nostra debole insubordinazione. Come èassurdo pensare che noi possiamo cambiare la volontà eterna e im-mutabile di Dio con i nostri gesti di sfida.

Rendiamo omaggio al Re (vv. 5-12) Dio, però, non si fa soltanto beffe delle intimazioni umane. La

mia ribellione accende la Sua ira e il Suo furore (v. 5). Egli è offesodalla mia impudenza contro il Suo re.

Il Salmo 2 ci mostra un aspetto di Dio che appare in tutta la suadeterminazione, senza alcuna possibilità di compromesso. Certa-mente, mi mette più a mio agio la visione del cuore rotto del Padre,descrittaci da Gesù nella parabola del figliol prodigo (cfr. Luca 15).Preferisco immaginare il Signore come un genitore che piange, piut-tosto che come un Re offeso. Entrambi, però, sono due aspetti di Dio.

Cosa dovrei fare quando mi allontano da Lui e insisto nella miavolontà? La risposta è in questo Salmo: “Rendete omaggio al figlioaffinché il Signore non si adiri” (v. 12). L’omaggio (il “bacio”, nellaversione Diodati), consiste in un arrendimento formale verso unsovrano. Il supplicante è in ginocchio, prostrato dinanzi al re, e ba-cia i suoi piedi. Questo non è l’atto di riverenza dell’amicizia, maquello dell’ubbidienza. Ecco perché è accompagnato da timore etremore (v. 11).

È importante, quindi, non perseverare nella ribellione, fino aspingere il Signore a superare il ruolo del Padre amabile e farci dis-approvare da Lui.

Il Signore ha stabilito il Suo trono sul “suo monte santo” (v. 6).Il Suo desiderio è quello di essere insediato come Re nel luogo piùelevato del tuo cuore.

11

Salmo 2Salmo 2

Page 10: Un Salmo per oggi

Il Salmo 2 si conclude con un avvertimento ai disubbidienti eagli ostinati: “Ora, o re siate saggi, lasciatevi correggere” (v. 10).

Io non sono certo un re, ma esercito comunque un potere legalequando prendo decisioni che governano la mia vita. Di conseguen-za il salmo si applica anche a me ogni volta che provo a dirigere lamia esistenza fuori della volontà divina.

Sebbene spesso meritiamo la collera di Dio per aver trasgreditola Sua sovranità sulla nostra vita, noi possiamo confidare in Lui (v.12). Dobbiamo essere riconoscenti perché non abbiamo un freddo edespota amministratore in cielo che approva o giudica superficial-mente il nostro comportamento senza batter ciglio. Egli è il Padreche ha cura dei propri figli.

Siamo stati avvisati: se siamo saggi e deponiamo le nostre armi,arrendendo a Lui ogni nostra disubbidienza, se diciamo al Signore,anche nelle scelte in cui vorremmo fare a modo nostro: “... sia fattala tua volontà ...” (Matteo 6:10), allora sarà nostra la promessa: “...Beati tutti quelli che confidano in lui” (v. 12).

12

Salmo 2Salmo 2

Page 11: Un Salmo per oggi

TRADITI!

L a giovane sposa e madre stava davanti a me, mentre le la-crime rigavano il suo volto ben curato. Pregai con lei al-

l’appello del culto della domenica sera, e insieme chiedem-mo al Signore di aiutarla a sopportare il tremendo dolore del

tradimento del proprio marito.Dinanzi a lei v’era un lungo sentiero da percorrere. Avrebbe do-

vuto riprendersi dal trauma prodotto dall’infedeltà e dall’abbando-no del proprio coniuge, ma anche riacquistare le forze per conti-nuare a prendersi cura dei figli e per cambiare il proprio stile di vita.

Avrei voluto dirle che esisteva una cura veloce per il suo profon-do dolore, assicurarle che in uno o due giorni tutto sarebbe tornatonormale. Come pastore, però, sapevo come stavano realmente lecose. Le ferite profonde normalmente richiedono un lungo periododi convalescenza.

Davide si trovò in una notte simile, cupa, piena di sconforto,quando suo figlio Absalom lo aveva tradito insieme al suo consiglie-re e amico più fidato, Ahitofel. Nessuno ha il potere di ferirci più diun membro della nostra famiglia o di un amico caro. Questa tragicastoria è narrata in II Samuele, nei capitoli da 15 a 19.

Davide fuggiva per salvare la propria vita, messa in pericolo dalfiglio. Camminava con il capo coperto, in segno di dolore, e i piediscalzi; saliva dalla valle di Kidron verso il monte degli Ulivi, dirigen-dosi verso il deserto dello sconforto.

Tornare indietro non sarebbe stato un viaggio agevole, e Davide losapeva. Il salmo manifesta questa convinzione. Egli innalzò la pro-pria preghiera a Dio fin dai primi spasmi del suo tremendo dolore.

Se stai vivendo un’esperienza angosciante, puoi trovare inco-raggiamento in questo salmo. Segui l’esempio di Davide.

13

Salmo 3Salmo 3

Page 12: Un Salmo per oggi

Porta il tuo dolore direttamente a Dio (v. 1)Considera come Davide inizia la sua preghiera: “O Signore ...”

(v. 1). Non poteva più confidarsi con Absalom o con Ahitofel, ma sa-peva che poteva ancora rivolgersi a Dio, e che il Signore lo avrebbeascoltato. Nell’ora del bisogno, come Davide, innalza la tua voce aDio; Egli non ti ha abbandonato.

Manifesta i tuoi sentimenti (v. 2) Davide dà un’espressione concreta al proprio dolore, alla propria

reazione e alla propria fede. Egli, parla a Dio scrivendo. Questoesercizio dell’anima è una terapia per il torto sofferto. Troppo spes-so tendiamo a rimuginare su un’ingiustizia subita, senza giungerea una richiesta specifica riguardo al nostro stato spirituale.

Che tu manifesti o no il tuo dolore scrivendo, è importante che ituoi sentimenti e la tua fede siano resi noti a Dio. Anche se ritieni dinon avere fede, dillo al Signore!

Considera il problema in modo realistico (vv. 1, 2) Davide, in questo salmo, descrive la situazione nella sua gravità,

non comincia con una dichiarazione di fiducia, né perde tempo anegare la realtà di ciò che gli è accaduto. Esprime tutta la serietà delpericolo che incombe su lui. “O Signore, quanto sono numerosi imiei nemici! Molti sono quelli che insorgono contro di me, moltiquelli che dicono di me: ‘Non c’è più salvezza per lui pressoDio!’(Pausa)” (vv. 1, 2).

Come possiamo reagire verso i sentimenti ostili che ci opprimono?

Proclama la verità divina (v. 3) Davide dichiara la verità di Dio anche quando essa si oppone alle

proprie sensazioni. Egli mette a rischio la propria fede, mentrecammina attraverso la foresta oscura della sua anima, tra nemiciinvisibili in agguato. “Ma tu, o Signore, sei uno scudo attorno a me,sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo” (v. 3).

C’è sempre una potente muraglia di protezione attorno al popo-lo di Dio, soprattutto quando sembra che non vi sia.

14

Salmo 3Salmo 3

Page 13: Un Salmo per oggi

Scegli la vita (v. 4) Nell’ora della grande prova, Davide doveva lottare, se desiderava

sopravvivere. Egli vince la sua disperazione, decide di voler conti-nuare a vivere, e chiede a Dio l’aiuto: “Con la mia voce io grido al Si-gnore ed egli mi risponde dal Suo monte santo! (Pausa)” (v. 4).

I problemi che affronti sulla terra hanno richiamato l’attenzio-ne del tuo Padre celeste, e la risposta che cercavi giunge dal “Suomonte santo”.

Accetta il riposo (vv. 5, 6) La certezza che Dio ascolta sospinge Davide a un momento di

tregua: “Io mi sono coricato e ho dormito, poi mi sono risvegliato,perché il Signore mi sostiene. Io non temo le miriadi di genti che sisono accampate contro di me d’ogni intorno”(vv. 5, 6).

Nel momento in cui ti senti fortemente agitato hai bisogno di ri-poso, perciò “coricati e dormi”. Al sorgere di un nuovo giorno co-mincerai, come Davide, a vivere con fiducia.

Esprimi il tuo sdegno (vv. 7, 8) Sdegnato, Davide grida: “Ergiti, o Signore, salvami, Dio mio;

poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rottoi denti degli empi” (v. 7). Sebbene possa essere facilmente incom-presa, questa indignazione è un passo necessario per allontanareil dolore profondo di una ferita emotiva, ma anche per liberarsida un altro tipo di cruccio, quello che spinge alla vendetta. Que-sto è un processo divino per proteggerci dal rancore quando sia-mo feriti; esso ci spinge a trovare la giusta distanza fra noi e lapersona in questione.

La giovane madre si sentiva colpevole per la propria reazione dirisentimento e di collera verso suo marito, che l’aveva così dura-mente ferita, ma ritrovò serenità e forza nel Signore; soprattutto,non permise che quello sdegno si trasformasse in vendetta, e miseogni cosa nelle mani di Dio, al Quale appartengono “la salvezza” e la“benedizione”.

15

Salmo 3Salmo 3

Page 14: Un Salmo per oggi

UN RIPOSO SERENO

R iusciamo a dormire serenamente la notte? Stiamo forse affrontando, come Davide e Giobbe, spiacevoli espe-

rienze che ci costringono a rivoltarci e ad agitarci tuttala notte? È veramente possibile sperimentare la calma e il riposodescritto nel Salmo 4?

Se stiamo vivendo proprio la vampata iniziale di una dura espe-rienza, questo salmo può essere di grande incoraggiamento. La ro-vinosa meteora della vita ha potuto forse demolire ciò che pensava-mo fosse certo e sicuro, ma Dio vuole donarci forza per ricomincia-re a costruire. Probabilmente il Salmo 4 ci trova nel corso di unproficuo processo di ricostruzione; c’è ancora qualche breccia, mauna buona parte del danno è stato già riparato dal Signore, e questoci rende fiduciosi in merito al risultato finale.

Certo il dolore non è ancora passato. Ecco perché Davide iniziail salmo dicendo: “Quand’io grido, rispondimi o Dio della mia giu-stizia; quand’ero in distretta, tu m’hai messo al largo; abbi pietà dime ed esaudisci la mia preghiera!” (v. 1).

Un luogo impenetrabile (v. 1)Il termine “distretta” esprime l’idea di una persona che si trova

in un luogo impenetrabile, dove c’è davvero poco spazio per girarsiattorno o per mettere in atto stratagemmi. Siamo forse rinchiusi obloccati, e sembra non esservi alcuna via d’uscita dalla prova. Davi-de ci mostra cosa dobbiamo fare in circostanze simili: invocare ilSignore!

È arduo, però, mantenere l’attenzione soltanto sul Signore; ilnostro sguardo si sofferma su ciò che ci costringe in quel luogoinaccessibile. Nel caso di Davide le sofferenze erano causate da altri

16

Salmo 4Salmo 4

Page 15: Un Salmo per oggi

(vv. 2, 3). Come avevano potuto recargli simili torti? Davide soffrivanella consapevolezza di non meritare il trattamento ricevuto. Se isuoi calunniatori avessero conosciuto veramente Dio e fossero statiin intima comunione con Lui non lo avrebbero trattato così ingiu-stamente. Costoro lo avevano brutalmente allontanato, ma il Si-gnore lo sosteneva da vicino. La nostra società è piena di sposi chesi sono traditi o feriti reciprocamente, di genitori che hanno abban-donato i propri figli, di figli che si sono ribellati ai loro genitori, diamici che hanno rinunciato ad un affetto sincero. Quando siamooggetto di una condotta sleale questo solo può consolarci: quandochi amiamo si è allontanato, il Signore si è avvicinato ancora di più.

Affrontare i sentimenti (vv. 2-8)Per Davide arrivò il momento in cui dovette fronteggiare i senti-

menti che provava verso coloro che lo avevano ferito. Si adirò, nelpensare alla loro condotta, e con l’immaginazione si rivolse a quelliche ora si comportavano da nemici (vv. 2, 3). Provò a coricarsi perdormire, ma la memoria lo costringeva a restare sveglio. Lottò permantenere il controllo sulla rabbia e sul dolore. Proprio allora pre-se una decisione di fondamentale importanza. Piuttosto che consi-derare come gli altri lo avessero maltrattato concentrò la sua atten-zione sul proprio bisogno spirituale (vv. 3, 4). Invece di obbligare glialtri a vergognarsi per la condizione in cui lo avevano costretto, egliscrutò il proprio cuore. Invece di estrarre il bruscolo dall’occhio al-trui cercò di rimuovere la trave dal proprio cuore.

Non possiamo cambiare gli altri, né possiamo modificare glieventi che ci hanno ferito; certamente, però, possiamo assumerci lenostre responsabilità per le attitudini che assumiamo (ira), smette-re di agitarci e di lottare (“tacete”) per disporci a compiere le azionigiuste (“offrite sacrifici di giustizia e confidate nell’Eterno”).

Sulle prime le cose potrebbero anche non migliorare: “Molti vandicendo: Chi ci farà veder la prosperità? ...” (v. 6). In ogni modo, Da-vide non guardava alla manifestazione esteriore della bontà, ma al-l’intima presenza di Dio: “... O Eterno, fa levare su noi la luce deltuo volto!” (v. 6).

17

Salmo 4Salmo 4

Page 16: Un Salmo per oggi

Ciò di cui abbiamo bisogno nelle tenebre della disperazione nonè il radicale mutamento delle circostanze, ma la luce per scorgereancora il volto di Gesù Cristo. Davide ci ricorda che la faccia di Diorisplende sempre su noi con la luce della compassione, dell’accetta-zione, della tenerezza, dell’amicizia e dell’amore.

La vita lo aveva privato di molte cose, ma non della presenza diDio. Per questo Davide giunse a una serena risoluzione: “Tu mi haimesso più gioia nel cuore che non provino essi quando il loro granoe il loro mosto abbondano. In pace io mi coricherò e in pace dormi-rò, perché tu solo, o Eterno, mi fai abitare in sicurtà” (vv. 7, 8).

Il sonno può finalmente sopraggiungere quando comprendia-mo che la nostra gioia è più grande dei sorrisi ipocriti di coloro checi hanno addolorato. Mentre essi si sentono appagati solo con beniaccessori nella loro vita (“grano” e “mosto” in abbondanza), la no-stra posizione è notevolmente migliore, perché non bramiamo piùsituazioni favorevoli per sentirci realizzati.

La crescita spirituale si manifesta nella misura in cui spandiamol’anima nostra davanti a Dio. Attraverso la preghiera ci spostiamodalla nostra “distretta” (v. 1), il luogo “impenetrabile” dove erava-mo immobilizzati, alla “sicurtà” (v. 8), dove possiamo coricarci e ri-posare. La preghiera realizza molto più che il semplice mutamentodelle circostanze: essa cambia noi!

18

Salmo 4Salmo 4

Page 17: Un Salmo per oggi

LA CALMA DEL MATTINO

C ome reagiamo quando qualcuno ci reca un grande dolore, o quando sofferenze d’ogni genere si presentano sul nostro

cammino? Andiamo al Signore fin dal mattino, presentan-doGli le nostre necessità? Quando ascolterà, Dio, il nostro grido?

Un sospiro e un grido (vv. 1-3)Nel Salmo 5 Davide inizia la giornata con un sospiro (v. 1) e un

grido (v. 2) rivolti a Dio. I due atti non coincidono. Il primo – il so-spiro, o gemito – si libera dal nostro cuore mentre ci guardiamo al-lo specchio, mentre siamo seduti a tavola per consumare la colazio-ne o rassettiamo. La memoria e l’immaginazione evocano momen-ti del passato e paure per il presente e per il futuro. Forse siamo ani-mati da un energico desiderio, e un leggero sospiro si eleva alloradal nostro cuore con la brama segreta che il dolore cessi per lasciarposto alla gioia. Vi sono però frangenti ben più difficili da superare.Una volta, quando ero bambino, a momenti annegavo. Non mi misia sospirare; gettai un urlo. Il grido riflette un cuore in grave perico-lo e in forte bisogno. Sospirare e gridare può portare alla liberazio-ne, ma Davide ricevette un grande conforto soprattutto nel sapereche Qualcuno lo ascoltava (v. 3).

Noi possiamo essere ben più sicuri di Davide, perché sappiamoche lo Spirito Santo ci comprende e interpreta le inarticolateespressioni del nostro sospiro, mentre intercede per noi presso iltrono di Dio (cfr. Romani 8:26, 27).

Un ascoltatore benevolente (vv. 4-8)Come re, Davide conosceva bene lo stato d’animo di un suppli-

cante che aveva lui, il re d’Israele, come ultima risorsa. Chiunque

19

Salmo 5Salmo 5

Page 18: Un Salmo per oggi

poteva nutrire buone speranze nel rivolgere le proprie supplichegrazie al buon carattere del re.

Come Davide, possiamo con fiducia notificare le nostre richiesteal Re eterno per la Sua infinita bontà (vv. 4-6). Dio è l’esatto contra-rio del peccato e della malvagità, dell’arroganza e dell’errore, del-l’infedeltà e dell’inganno.

Davide si immerge nell’infinita misericordia di Dio (vv. 7, 8).Continuerà a rivolgere a Lui la propria adorazione nonostante leopposizioni, nella certezza che il Signore ha sempre un sentiero,seppure angusto, che riuscirà a portarlo fuori dell’inaspettato la-birinto.

Stiamo confidando completamente nel Signore nei momenti dinecessità? Il nemico ci suggerisce che è giunto il momento di ab-bandonare la casa di Dio, che Gesù Cristo ci ha lasciato e che il Suopopolo non si prende cura di noi. Lo Spirito Santo, però, attraversoquesto salmo, ci annuncia che la liberazione da quest’ora tenebrosagiungerà nell’accostarci di più al Signore. Arrendiamoci (“adore-rò”) e confidiamo in Lui (“guidami”)! (vv. 7, 8).

La preghiera permette a Davide di mantenersi vicino a Dio,mentre i sentimenti ostili (vv. 9, 10) si intensificano.

Il sentiero della calma (vv. 9-12)Davide era stato tradito da qualcuno che egli stimava, da un uo-

mo che lo aveva ingannato con parole false (v. 9). L’apostolo Paolocita Davide in Romani 3:13 per illustrare che tutti hanno peccatonella medesima maniera.

Come Davide anche noi spesso troviamo più facile pregare per latrasformazione del carattere degli altri piuttosto che del nostro.Istintivamente cerchiamo soddisfazione nel desiderio che Dio di-chiari colpevole la persona che ci ha ingiuriato, e che la respingaper il peccato commesso (cfr. v. 10). Il Figlio di Davide, però, il no-stro Signore Gesù Cristo, ci ha indicato una strada più elevata, po-sta al di là della stessa collera: il perdono (cfr. Luca 23:34).

Le ferite della vita ci devono spronare a dipendere da Dio. Lepotenti raffiche del distacco, del tradimento, dell’insensibilità ci

20

Salmo 5Salmo 5

Page 19: Un Salmo per oggi

gettano in acque impetuose. Siamo trascinati da flutti più potentidi noi. Maggiore vigore impieghiamo nel tentativo di sopravviverepiù sprofondiamo sotto la superficie dell’acqua. Soltanto Dio cipuò liberare!

Con questo pensiero Davide conclude il Salmo 5. Nella pre-ghiera è passato dall’alba nuvolosa al mattino luminoso: “E si ral-legreranno tutti quelli che in te confidano; manderanno in perpe-tuo grida di gioia. Tu stenderai su loro la tua protezione, e quelliche amano il tuo nome festeggeranno in te, perché tu, o Eterno,benedirai il giusto; tu lo circonderai di benevolenza come di unoscudo” (vv. 11, 12).

Come Davide e una moltitudine di altri credenti, anche noi nonabbiamo altro rifugio che nel Signore. È Lui che mette un canticonel nostro cuore, che guarda la nostra vita dall’impeto della dispe-razione e dell’autodistruzione. Egli ci protegge, oggi, da ciò che ciferisce, mantenendoci nel palmo delle Sue mani.

21

Salmo 5Salmo 5

Page 20: Un Salmo per oggi

DIVINA

George O.Wood

Brevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui SalmiBrevi riflessioni pratiche sui Salmi

Un SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer OggiUn SalmoPer Oggi ADI-MEDIAADI-MEDIAADI-MEDIAADI-MEDIA

ADI-M

EDIA

ADI-M

EDIA

ADI-M

EDIA

ADI-MEDIAADI-MEDIAADI-MEDIA

Geo

rge O

. W

ood

Geo

rge O

. W

ood

Queste meditazioni, molto concise,

trat tano questioni pratiche della vita

cri stiana, e saranno certamente di edi -

ficazione per i nostri lettori, so prat -

tutto perché un talento caratteristico

dell’autore è la capacità di analizzare

problematiche attuali, spesso delica-

te e complesse, con chiarezza e sem-

plicità.

George O. Wood, figlio di missionari

in Cina, è laureto in giurisprudenza e

in teologia. È stato pastore di di verse

comunità, e prima di essere elet to se -

gretario generale delle As sem blies of

God era sovrintendente del Distretto

del Sud della Cali for nia.

ISBN 88 86085 85 0

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnS

almoP

erOggi

UnSalmoPerOggi_Cop_xp9_Impaginato 26/09/13 12:09 Pagina 1