Un Percorso di Educazione alla Pace - focolaritalia.it · Chiara Lubich nel 1991 durante la guerra...
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GUIDA 2016 | 2017
Educazione alla Pace Un Percorso di
Un po’ di storia Il progetto di educazione alla pace, “LIVING PEACE ha avuto le sue origini in Egitto nel
2011, da Carlos Palma, un insegnante uruguaiano, che, vivendo in Medio Oriente da più di
25 anni il dramma delle continue guerre e conflitti, si è chiesto come poter dare una risposta
concreta al bisogno di pace.
Per questo cinque anni fa, ha proposto ai 15 bambini di una delle sue classi al Cairo, di
cominciare la giornata lanciando il “Dado della Pace”. Sulle facce del dado non ci sono
numeri, ma delle frasi che aiutano a costruire rapporti di pace tra tutti. Esso si ispira ai
punti de ”L’arte di amare” che anni prima Chiara Lubich aveva proposto, con un
dado, anche ai bambini del Movimento dei Focolari.
Insieme al lancio del dado viene proposto anche il “Time out”, una pratica proposta da
Chiara Lubich nel 1991 durante la guerra del Golfo: alle 12 di ogni giorno, un momento di
silenzio, di riflessione o di preghiera per la pace per dar vita e sentirsi parte di una “catena
umana” che lega e abbraccia tutto il mondo.
In poco tempo il clima di quella classe è cambiato: i bambini si aiutano reciprocamente
sostenendo soprattutto i più deboli. I professori non fanno più distinzione tra gli allievi e
qualche volta chiedono perdono per gli sbagli commessi durante le lezioni. Questo clima
favorevole, di conseguenza, migliora anche il livello di apprendimento di tutti.
L’evidente cambiamento attira l’attenzione di altri professori e del direttore e ben presto
tutta la scuola adotta la pratica del “Dado della Pace” e del “Time out”. 60 grandi dadi e un
forte desiderio di cambiare il modo di educare e di dialogare tra tutti aveva trasformato
letteralmente la scuola.
È nata così la base del progetto, chiamato in seguito “Living Peace”, che ben presto si è
diffuso in tutto il mondo e che si sta sviluppando e ampliando sempre più, grazie all’apporto
creativo di tutti coloro che, con la propria adesione, ne divengono protagonisti.
Per la sua diffusione e suoi impatti positivi, ha ricevuto dei riconoscimenti internazionali:
2014 - Luxembourg Peace Prize, dal World Peace Forum, LUXEMBOURG
2015 - Angels of the Culture, dall’Ufficio di Pace e Intercultura della città di
Augsburg - GERMANIA
2016 - Armonia tra I Popoli, dalla municipalità di Montecatini, (FI) ITALIA
Promotori:
Un camino per la Pace
Anno 2016-2017 Importanza CREDIAMO NELLA NECESSITÀ DI UN’AFFERMAZIONE DELLA CULTURA DELLA PACE, L’UNICA CHE POSSA RISPETTARE E RISPONDERE ALLE DOMANDE PIÙ VERE E PROFONDE DI TUTTI E DI CIASCUNO, NELL’IMPERVIO CAMMINO VERSO LA FRATERNITÀ UNIVERSALE.
Il fanciullo deve essere protetto contro le pratiche che possono portare alla
discriminazione razziale, alla discriminazione religiosa e ad ogni altra forma di
discriminazione. Deve essere educato in uno
spirito di comprensione, di tolleranza, di amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza
universale, e nella consapevolezza che deve consacrare le sue energie e la sua
intelligenza al servizio dei propri simili.
Principio X
Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo – UNICEF 1959
In un contesto segnato da numerose sfide quali le
nuove ricchezze e le dilaganti povertà, l’apparente
perdita di ideali, l’individualismo diffuso, la
globalizzazione con le molteplici conseguenze
economiche e sociali, in particolare nelle relazionali
interpersonali, interculturali, interreligiose, crediamo
decisamente nella necessità di una pedagogia della
Pace, basata sulla coerenza tra teoria e pratica, tra
principi e azioni, valori ed esperienze.
Sviluppare la capacità di
lavorare in gruppo, progettare e
agire insieme.
Obiettivi specifici Sviluppare le competenze in materia di
cittadinanza attiva e democratica attraverso
la valorizzazione dell’educazione
interculturale e alla pace.
Sviluppare il
rispetto delle
differenze e il
dialogo tra le
culture.
Accrescere la
consapevolezza
dei diritti e dei
doveri.
Obiettivi generali Fare crescere il più possibile
nei diversi ambienti di
apprendimento e di vita
l’impegno a vivere per la
pace, rinnovando rapporti,
rafforzando collaborazioni,
cooperando così, insieme,
alla costruzione di una “rete”
di pace nel mondo.
Sviluppare una buona
pratica pedagogica
esportabile in luoghi e
contesti differenti.
Pilastri del Living Peace
Il dado della pace è un metodo didattico semplice, giocoso
ed efficace. È un percorso educativo che stimola
cambiamenti personali e comunitari, mettendo in moto le
migliori risorse di ciascuno.
Generalmente, il dado è lanciato ogni mattina o con diversa
frequenza: ognuno, grande o piccolo che sia, si impegna ad
essere protagonista nel mettere in pratica la frase che è
venuta fuori. In seguito, una volta alla settimana o quando si
ritiene possibile, I bambini/ragazzi e gli educatori sono
invitati a condividere con gli altri le proprie esperienze di
costruzione della pace. Ciò può avvenire, ad esempio,
scrivendole in un “diario di pace” o con un murale delle
testimonianze nei corridoi della scuola/associazione o con e-
mail o filmati indirizzati a bambini/ragazzi di altre scuole della
propria città o nazione o di altri paesi che partecipano al
progetto e in tante altre diverse modalità creative.
La pratica del “Dado della Pace”
Dado della Pace:
1. Amo per primo
2. Amo tutti
3. Amo l'altra persona
4. Ascolto l'altro
5. Ci perdoniamo l'un
l'altro
6. Ci amiamo l'un l'altro
Su ogni lato del dado c'è
una frase corrispondente ad
un valore di pace. Inoltre vi
è un disegno, che aiuta a
comprenderne meglio il
significato.
Destinatari Il mondo della scuola e, più in
generale, tutte le espressioni di
comunità, dalle famiglie, alle istituzioni
e alle associazioni.
ISCRIZIONI attraverso il link
INFORMAZIONI : [email protected]
Di fronte alle incessanti guerre, ai conflitti, alle violenze e alle
ingiustizie imperanti, il “Time-out” vuole tessere intorno al mondo una
fitta rete di pace con migliaia di “nodi-persone” che tutti I giorni, alle
ore 12.00 di ogni fuso orario, si fermano per un minuto di silenzio e
di riflessione sulla pace.
e faccia il tuo “Dado della Pace”
Testimonianze da più parti del Pianeta dalla pratica delle frasi del Dado
Ieri sono andata al parco. Viola non sapeva andare in bici senza rotelle; io gli ho prestato la
mia bici; lei c’è riuscita e io sono stata contenta.
Sara, 4 – ITALIA
Amo per primo
Un giorno in classe, il nostro insegnante era assente
e Claudine non aveva nessuno per aiutarla.
Quel giorno la regola era «amo per primo", così, mi
sono offerta per sedermi accanto a lei per aiutarla e
spiegarle la lezione quando avrebbe qualche
problema. Durante tutta la mattina ho cercato di
aiutarla con gioia e amore.
Alla fine della giornata, prima di andare al bus, mi
abbracciò. Ora ho deciso di aiutarla ogni giorno e ho
scoperto quanto è bello poter aiutare tutti!
Marie Jeanne, 13 –
Repubblica Democratica del Congo
Amo tutti
Nella nostra classe ci sono due bambini che non ascoltano gli
inseganti durante le lezioni, invece di essere seduti corrono sempre
attorno e non vogliono partecipare alle varie attività.
Molte volte abbiamo cercato di parlare con loro, presentare il dado della
Pace e come vivere le sue regole. Ogni volta abbiamo dato loro la
possibilità di ricominciare fiduciose che avrebbero capito. Ma un giorno
hanno rotto perfino l’orologio appeso al muro. Eravamo deluse e
scoraggiate. Tuttavia il dado della Pace ci insegnava a continuare ad
amare tutti, anche se a volte si tratta di una scommessa difficile.
Amare ogni prossimo, quello che sta accanto a me nel
momento presente della vita.
È un amore che va oltre a ogni differenza, sia di razza, di
cultura, di religione, di età o idee, sia sociale o economica...
Amare tutte le persone, senza escludere nessuno e curare
l’ambiente.
Essere sempre protagonista nell’amore e amare
senza aspettarsi niente in ritorno.
Perché i bambini capissero la gravità di questo incidente, abbiamo chiamato i genitori.
Abbiamo sottolineato il fatto che non volevamo che loro gli picchiassero, ma che invece gli
dessero un altro tipo di punizione, cioè chiedere ai bambini di fare cose semplici a casa per
"ripagare" l'orologio. Questi colloqui con i genitori e i due bambini ci hanno preso molto
tempo, intanto abbiamo notato che loro sono cambiati. Ora sono molto più calmi, ascoltano
l'insegnante e sanno condividere i giocattoli. Recentemente abbiamo ricevuto un nuovo
allievo in classe e sono questi due bambini che si prendono cura di lui.
Cathy e Helen (Insegnanti), AUSTRALIA
Amo
l’altro
L’insegnante di religione ci ha dato i risultati degli esami,
dicendo chi erano stati tre voti più alti. Purtroppo, il mio
non era uno di loro, ma erano i voti dei miei migliori amici.
Nel mio cuore avrei voluto piangere, ma poi mi sono
ricordato del Dado della Pace che in quel giorno ci
chiedeva di "Amare gli altri" e, anche se mi faceva male
dentro, sono andato verso di loro per congratularli con
gioia.
Mario, 14 - MEXICO
ll dado della pace mi aiuta a essere più gentile e amare
gli altri in classe. Ieri Zé aveva una caramella in bocca
ma poi gli è caduta sul pavimento e si è messo a
piangere. Mi sono ricordato della regola del giorno e
perché avevo una caramella con me in tasca ho deciso
di dargliela per farlo felice. È bello sapere che ogni
giorno abbiamo una nuova regola di vivere!
Carlos, 7 - PORTOGALLO
…Un altro effetto che abbiamo visto è come i bambini iniziano a
prendersi cura del loro ambiente. Durante l’intervallo per
mangiare la frutta alla fine della giornata, i bambini potevano
facilmente gettare i semi o la buccia dei frutti sul pavimento in
classe. Quando abbiamo parlato con loro che la regola del
giorno "amare gli altri" potrebbe anche significare amare
l'insegnante e mantenere l'aula pulita, hanno cambiato. Così ora
invece di gettare gli avanzi sul pavimento, i bambini hanno
iniziato a prendere un secchio e raccogliere tutti i rifiuti lì.
Selma (insegnante), KENYA
Fare agli altri quello che vorrei fosse fatto a me.
Vivere la Regola d’Oro: “Fai agli altri quello che vorresti
fosse fatto a te”; “Non fare agli altri quello che non vorresti
fosse fatto a te"
Uno dei miei allievi, adulto, mi ha interrogata circa la correzione che avevo fatto del suo
esame. Abbiamo discusso e lui non mi ha lasciato spiegare. Da allora in poi, ha smesso di
frequentare i miei corsi. Avvicinandosi alla fine dell'anno, riapparve e dimostrò un ottimo
apprendistato nella materia e quindi gli ho dato la possibilità di recuperare ciò che aveva
perso. Ha fatto molto bene e mi congratulò con lui, dicendo che ero molto felice che sia
tornato e che abbia presentato così bene le sue conoscenze. Lui si è scusato con me e ha
confidato che non era più venuto perché si vergognava troppo di come mi aveva trattata. Ma
poi si rese conto che io non l’ho giudicato e che avevo lasciato la porta aperta per lui, che
l’avevo accolto bene e per questo era entusiasta e ha potuto continuare i suoi studi.
Georgina (insegnante) - ARGENTINA
Ascolto
l’altro Collocarsi al posto dell’altro.
Condividere le sue gioie e dolori
Questo dado mi piace così tanto. È molto bello e mi aiuta a ascoltare tutti i miei maestri e la
mia mamma.
Da quando cerco di vivere le regole del Dado della Pace a scuola e a casa mia, la mamma è
molto felice. Qualche giorno fa mi ha dato alcuni dolci come regalo perché ha detto che ora io
l’ascolto con più attenzione.
Faiza, 10 – NEPAL
La regola "ascoltare l'altra persona" mi ha fatto
ascoltare di più ai miei amici quando si sentono
male.
Un giorno ho avuto una discussione con il mio
amico e questa regola mi ha fatto ascoltare la sua
versione della storia fino in fondo.
Un altro giorno durante l’intervallo, quando ho notato
che un amico sembrava triste, sono andato da lui e
abbiamo parlato delle ragioni che lo facevano sentire
così male. Ho cercato di ascoltare e di aiutarlo. In
questo modo l’ho sollevato.
Mattew, 15 – USA
In quel periodo avevamo deciso d’impegnarci a vivere la frase “ascoltare l’altro”, in particolare
quelli che erano un po’ più difficili. Ho avuto l’occasione di fare un’uscita didattica con una
classe in montagna e la proposta includeva una camminata.
Uno dei studenti ha cominciato a lamentarsi da quando siamo partiti
perché doveva portare il suo zaino pesante e la sua giacca che lo
infastidiva. La mia prima reazione è stata di sfuggire da lui e lasciarlo
da solo con le sue lamentele. Ma poi, mi sono ricordato della nostra
scommessa, quella di amare l’altro, soprattutto quello che era più
difficile, e ho iniziato a camminare al suo fianco, disposto ad
ascoltare i suoi brontolamenti, ma anche a farlo vedere quel
momento con sguardo positivo.
Claudio (Insegnante) – ARGENTINA
Ci
perdoniamo
l’un l’altro
Da molti anni, ogni volta che trovavo Jack a scuola
incominciavamo a litigare. Tutto era iniziato 3 anni prima
quando lui aveva incominciato a chiamarmi con brutti
soprannomi.
Abbiamo litigato per cosi tanto tempo che quasi non mi
ricordavo più che molto tempo prima eravamo amici.
Un dì, in classe la regola del giorno era “sapere
perdonarci” e ho sentito che forse era la buona occasione
per cambiare attitudine al suo riguardo!
Da allora ogni volta che lo vedevo cercavo di scusarmi,
ma lui non mi dava la possibilità di spiegarli la mia
intenzione di riconciliazione.
Un giorno, durante la pausa, sono andato dall’insegnante di orientamento e gli ho raccontato
tutta la storia. Il giorno dopo mi ero messo d’accordo con alcuni professori per trovare Jack
insieme a loro perché sarebbe stato l’unico modo in cui lui non potrebbe combattere Gli ho
detto tutta la storia e se ne stava lì ad ascoltarmi. Anche lui ha detto la sua versione e abbiamo
capito che entrambi avevamo ragione.
Ora Jack ed io siamo diventati grandi amici, e non abbiamo mai più litigato. Se non fosse stato
per il Dado della Pace non saremmo mai riusciti a diventare di nuovo amici e avremo
continuato a lottare. Sono così felice di aver ricuperato una vecchia amicizia da molti anni in
dietro!
Nathan, 11 - REGNO UNITO
La scorsa settimana quando sono andato al balletto, ho ballato insieme a mia amica D*. Ma,
mentre ballavo lei mi ha inciampato e sono caduta. Quando mi sono alzata ero davvero
arrabbiata con lei, e tutti ridevano, lei compresa!
Così, ho finito per litigare con lei e non abbiamo più parlato l'un l'altra per tutta la lezione.
Due giorni dopo, nostro insegnante di inglese ci ha parlato del Dado della Pace che quel
giorno ci chiedeva di “saper perdonarci reciprocamente”.
Quando sono tornata a casa e dopo aver finito i compiti, mia madre mi portò al parco giochi.
Mentre ero lì, ho visto da lontano che Dasha era caduta dalla bicicletta ed era per terra.
Anche se ero molto arrabbiata con lei mi sono ricordata il Dado della Pace e sono andata ad
aiutarla. Lei era davvero sorpresa di vedermi. Dopo che l’ho aiutata ad alzarsi, le ho detto che
io l’avevo perdonata, e siamo tornate ad essere amiche.
Elenia, 12 - MALTA
Impegnarsi per costruire e mantenere la pace, perdonando le
offese ricevute, senza aspettare nulla in cambio.
Saper perdonare e vivere per la costruzione della pace nel
mondo.
Ci amiamo
l’un l’altro
Venivo per la strada e ho incrociato una signora con molte borse. Ad un certo momento una di
esse è caduta dalle sue mani ed io l’ho aiutata e sono andata con lei fino a casa sua portando
alcune delle borse. Sono anche entrata e l’ho aiutata a mettere tutte le spese a posto. Il giorno
dopo ci siamo incrociate di nuovo e lei mi ha regalato un dolce.
Erica, 14 - ARGENTINA
Il dado della Pace ci aiuta tantissimo ad amarci l'un l'altro. Dopo più di un mese
a praticare le sue regole ho imparato ad amare di più i miei compagni di classe,
a perdonarli se hanno fatto qualcosa di male, e ad amare per primo senza
aspettare che mi amino. Il dado mi fa sentire felice e condividere quello che ho.
Oggi durante la ricreazione ho condiviso una fetta di pizza con uno dei miei
amici, ma anche l'acqua e patatine fritte. Dopo un po’ ho avuto alcuni problemi
con qualcuno durante la lezione in classe, ma quando abbiamo ricordato la
regola del giorno abbiamo chiesto di uscire dalla classe per risolvere questo
problema tra noi; dopo siamo tornati alla lezione molto felici di essere amici
ancora.
Youssef, 11- EGITTO
Essere amici e accogliere l'altro com’è; essere pronti a
ricominciare da capo ogni qual volta un'amicizia si rompe.
«Il mio prossimo è stato creato come un dono per me e io
sono stato creato come un dono per chi mi sta vicino».
«Sulla terra tutto è in rapporto d’amore con tutto: ogni cosa
con ogni cosa. Ma bisogna vivere l'amore per trovare il filo
d'oro tra gli esseri«.
Una Metodologia
6x1 è una metodologia adattata al mondo giovanile che può aiutare a pianificare le idee, i progetti e le
azioni per la Pace, sviluppando gradualmente in tutto il gruppo una “visione” d’insieme sulla realtà sulla
quale intervenire, permettendo di focalizzare il suo contributo specifico per un cambiamento della realtà.
Sei passi per un obiettivo OSSERVARE . PENSARE . COINVOLGERE AGIRE . RIFLETTERE . CELEBRARE
La pace può sembrare un ideale distante e difficile da raggiungere e tante volte possiamo
scoraggiarci perché non riusciamo a intravedere i risultati delle nostre azioni... L’esperienza ci
dimostra che, trasformando le attività di pace che vorremo sviluppare, anche quelle che ci sembrano
piccole, in progetti fatti dagli studenti stessi, aiuta a percepire meglio il loro impatto e permette
valutare se gli obiettivi proposti sono stati raggiunti.
Rinforzare la capacità di
«osservazione» della realtà, per
scoprire e accorgersi dei problemi
esistenti nella propria comunità, città,
Paese che sono un ostacolo per la
Pace
Camminare, domandare, ascoltare, leggere, ricercare, riportare...
Per analizzare il problema o la necessità si
possono considerare:
la dimensione;
l’urgenza che richiede risolvere quel problema;
la possibile evoluzione del problema;
identificare il problema centrale – individuare le cause e effetti.
Suscitare la partecipazione;
lavorare insieme ad altre classi, gruppi, scuole,
ad un progetto comune contribuendo
a risolvere la necessità o il problema identificato.
Sensibilizzare altri attori sociali alla nostra causa
Registrare i diversi momenti, sistematizzare per comunicare.
Elaborare un piano di azione, con
obbiettivi, attività, responsabili,
cronogramma e risultati attesi.
E….al lavoro!!!!!
Se abbiamo raggiunto gli obbiettivi proposti; l’impatto del progetto. come abbiamo funzionato come gruppo. cosa si potrebbe correggere e come
Difficoltà? Il Dado della Pace ci ha aiutato?
Scoprire abilità e conoscenze acquisite
riconoscere e ringraziare il contributo di ognuno
condividere i risultati con tutti i partecipanti e
comunità in generale
Murales con foto e/o impressioni, videoclips,
notizie in giornali, radio...
Evento finale
Per i primi quattro anni è stato realizzato un unico evento finale del progetto in Egitto, al Cairo. Chi aveva
aderito al progetto (scuole, gruppi, associazioni…) inviava una testimonianza del proprio vissuto per la
pace attraverso brevi filmati, poesie, disegni, progetti, testimonianze… che venivano esposti o proiettati
nella manifestazione conclusiva, animata principalmente dai ragazzi egiziani.
Visto lo sviluppo del progetto in molte parti del mondo, già dallo scorso anno 2015/2016 si è pensato
che ogni comunità/città/nazione/regione possa realizzare autonomamente il proprio evento finale. In
questo modo tutti diventano più protagonisti: si realizza una maggiore sinergia e conoscenza tra i gruppi
locali e nazionali aderenti o ancora no al progetto; si è facilitati nel individuare il momento e l’opportunità
migliore secondo le diverse realtà (ad es. feste o ricorrenze nazionali…); è possibile dare una maggiore
visibilità locale a quanto fatto anche presso le istituzioni e i media .
Dal locale
Run4Unity (staffetta per l’unità): un’attività annuale che si realizza in centinaia di città dei 5 continenti,
su iniziativa dei Ragazzi per l’Unità, uno dei promotori di Living Peace:
Al globale
Centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze di etnie, culture e religioni diverse
vogliono testimoniare il loro impegno per la pace. Dalle ore 11 a.m. alle ore
12 a.m. nei diversi fusi orari organizzano attività sportive, sociali, artistiche,
coinvolgendo i loro coetanei, ma anche giovani ed adulti, per stendere
simbolicamente sul mondo un arcobaleno di pace.
L’appuntamento del Run4Unity 2017 è per il 7 maggio, quando i
partecipanti del Living Peace potranno associarsi a questa staffetta
mondiale della pace, che unisce i punti più lontani del pianeta. Per maggiore
informazioni e iscrizioni: www.run4unity.net
INFORMAZIONI : [email protected]
Tuttavia, il Living Peace vuole preservare e incoraggiare il respiro universale e agglutinante, e invita
pertanto scuole/gruppi /organizzazioni a partecipare, dove è possibile al:
I ragazzi del Living Peace tra i 16 e 28 anni sono invitati a partecipare
al III Forum Mondiale della Pace dei Giovani. Questo evento
internazionale si svolge ogni anno in un continente diverso e nel 2017
si terrà ad Amman, in Giordania, tra il 20 e 25 di Settembre.
Il Forum è una piattaforma dove tutti i giovani del Living Peace,
insieme ad altri appartenenti a molte organizzazioni mondiali di pace -
di culture, religioni e tradizioni diverse, sono chiamati a condividere il
loro comune impegno per costruire una cultura di pace attraverso la
presentazione dei loro progetti con testimonianze e contributi artistici.
Ma lo faranno anche lavorando nei campi dei rifugiati, creando progetti
di pace che diano una risposta immediata e concreta ai bisogno dei
molti rifugiati siriani e iracheni presenti in Giordania.
Per più informazioni: www.worldpeaceforum.org
Youth World Peace Forum: Iniziativa della Schengen Peace Foundation, derivanti dall'adesione di tanti
giovani al Progetto Living Pace.
Dal micro Una proposta aperta a tutti, universale, grandi e piccoli, delle diverse culture e fasce sociali. Una
proposta che richiede prima di tutto una risposta personale, quella di “mettersi in gioco” per
uscire da sé, per andare incontro all’altro.
Questo genera “il rischio creativo” che fa cadere le barriere di età, di ruoli, di strutture, di
formalismi, perché il clima di apertura, di altruismo, di rispetto reciproco e di solidarietà è di per sé
generativo di nuove relazioni in cui ognuno si sente libero di esprimersi, di offrire il proprio
contributo, dando il meglio di sé.
Da qui le centinaia di filmati, disegni, poesie, progetti teatrali e musicali, azioni concrete,
giochi, riflessioni, esperienze, approfondimenti, studi…
Organizzazioni Internazionali che lavorano con Living Peace
Al macro Partendo da se stessi, però, Living
Peace si apre al mondo, tutti partecipi
di una rete di pace, fatta di tanti
piccoli e grandi nodi. Il progetto è
diffuso in 113 Paesi dei 5 continenti
con più di 127 mila bambini, ragazzi e
giovani coinvolti e 32 organizzazioni
internazionali che aderiscono.
Questo permette di valorizzare le più svariate esperienze, iniziative, idee di molte
associazioni nel mondo che portano avanti la cultura della pace, attraverso la propria
specifica proposta, che “contaminandosi” con le altre si amplifica, prendendo nuove forze ed
energie appunto “creative”.
1. Cairo Early Intervention Establishment
2. Caritas Jordan
3. Cercle Universel des Ambassadeurs de la Paix
4. Children of the Earth
5. Council For a Parliament of the World’s
Religions
6. Sunrise Organization Nepal
7. Elembo+
8. Festival International Live Peace
9. Fundación Igino Giordani
10. Giovani Musulmani di Italia
11. Global Campaign for Peace Education
12. Goi Peace Foundation
13. Journalists and Writers Foundation
14. Live Peace International
15. Peace Service USA
16. Youth Society for Peace
17. Partnerships for Peace - Dignity For All
18. Peace Crane Project
19. Peace Pals International
20. PeaceNow.com
21. Rete Progetto Pace
22. Schengen Peace Foundation
23. Scholas Occurrentes
24. Sportmeet
25. The World Peace Prayer Society
26. Umanità Nuova
27. Vision Association For Culture and Arts
28. World Peace Forum
29. World Peace Foundation Africa
30. World Peace Youth
31. Youth Association For Development
32. Youth for a United World
Calendario di pace
21 - Inizio del nuovo anno Living Peace
21 - Celebrazione dei Giorno Internazionale della Pace
22 a 25 – Forum Mondiale della Gioventù - Florianópolis (Brasile)
Terza Conferenza Mondiale dei Giovani per la Pace “on line”
Settembre
20 - Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e Adolescenza
Intercambio di Gru per la Pace - Peace Crane Project
Novembre
Quarta Conferenza Mondiale dei Giovani per la Pace “on line”
Dicembre
01 – Giornata Mondiale della Pace
30 – Giornata Scolastica della Pace e Non violenza (morte di Gandhi)
Concorso Internazionale di Saggi– Unesco & Goi Peace Foundation
Gennaio
Peace Pal Project
Marzo
1 al 7 – Settimana Mondo Unito
7 – Run4Unity
21 – Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo
Maggio
Presentazione dei candidati a “Giovani Ambasciatori di Pace”: ragazze/i del
Living Peace che hanno dato una particolare testimonianza di impegno per
pace, nominati tali da Circolo Mondiale degli Ambasciatori di Pace.
Giugno
Vi proponiamo questo calendario che potrà essere arricchito con altre ricorrenze a seconda
di ogni realtà locale. In esso, vi presentiamo anche alcune attività/progetti di pace, proposti
dai nostri partners. Durante l’anno riceverete corrispondenze presentandovi queste iniziative,
ricordandovi date di scadenze. Intanto, ogni scuola/gruppo o associazione sceglie se e a
quale progetto partecipare: ricordiamo che la base del Living Peace sarà sempre la
pratica del Dado della Pace e del Time-out.
Luglio Progetto un abbraccio d’Orso – Children of the Earth
Agosto Preparazione alla Giornata Mondiale della Pace – UNESCO
2017
2016
A volte, quando si ha intenzione di lavorare per la pace nel mondo, uno pensa: ma io, che
posso fare? In realtà, puoi fare tanto.
Ogni gesto che ciascuno di noi fa, può contagiare altre persone.
"Living Peace" è un’ispirazione potente per me. E lo può diventare per tante altre persone.
L’importante è questo: alla fine le cose cambiano perché le persone sono cambiate. E sono
le esperienze che ci fanno cambiare.
Partecipare l’anno scorso al Progetto Living Peace è stato l'occasione di vivere esperienze,
come parlare di pace in pubblico, incontrare persone di altre culture o organizzare progetti,
come una raccolta di indumenti per i rifugiati.
Mi incanterebbe collaborare in modo che molti altri possono condividere l’ispirazione che è
stata quella di partecipare a progetti di pace. E gioire come l’abbiamo sperimentato noi.
Ci sono momenti nei quali lavorare per la pace ha la sua ricompensa. Ed è quella della
soddisfazione e dell’entusiasmo: la soddisfazione di vedere che si arriva a dei risultati positivi
e poter dimostrare a stessi e alla società che non bisogna essere grandi per ottenere cose
grandi.
L’entusiasmo di andare a scuola per fare cose dalle quali ti puoi sentire orgogliosa e farle
circondata dai tuoi amici. Ridendo e con allegria.
E per me la pace è questo: gioia ed entusiasmo. Sofía García - Collegio San Ramón y San Antonio – Madrid/Spagna
Condivisione/Valutazione La rete del Living Peace sta in costante crescita grazie alla condivisione di esperienze individuali e collettive, attività, fotografie, filmati, progetti ed altri!
Perciò, vi chiediamo de continuare a comunicarci il vostro impegno nella
costruzione della Pace all’indirizzo: [email protected]
È molto importante, visto che:
per quanto possibile, i materiali raccolti saranno pubblicati nella pagina
facebook ”Living Peace International”.
Di ciò che sarà arrivato entro il 30 marzo 2017 verrà elaborato un filmato
sintesi da essere condiviso con tutti, così da rafforzare i legami e trasmettere
questo respiro globale!
La presente Guida vuole essere lo strumento di base,
comune a tutti partecipanti del Living Peace. La vostra
opinione, i vostri suggerimenti ci aiuteranno a migliorarlo!
Scriveteci pure al [email protected]