Un Patto per “Salute e ambiente” · Attivitàdi controllo nella matrici aria, acque e suolo...

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Un Patto per “ Salute e ambiente” Centro Francesco Redi, Arpat Arezzo, Dipartimento Prevenzione Asl 8, Assessorato Ambiente Comune Arezzo, Assessorato Ambiente e Assessorato Mobilità Provincia di Arezzo

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Un Patto per

“ Salute e ambiente”

Centro Francesco Redi, Arpat Arezzo, Dipartimento

Prevenzione Asl 8, Assessorato Ambiente Comune

Arezzo, Assessorato Ambiente e Assessorato Mobilità

Provincia di Arezzo

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Un patto per la salute: interazione tra:

Istituzioni /Decisori

Cittadini

Esperti / Controllori

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Ambiente e salute:

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Acqua potabile – gli acquedotti

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Acqua potabile – i campioni effettuatiCampioni acqua totali ASL8 Arezzo

VALDARNO CASENTINO VALDICHIANA AREZZO VALTIBERINA ASL 8ANNO

2005 172 216 325 343 123 11792006 170 207 304 355 123 11592007 166 212 317 348 122 1165

Campioni acqua non conformi per i parametri indic atori ASL8 Arezzo

VALDARNO CASENTINO VALDICHIANA AREZZO VALTIBERINA ASL 8

2005 6 2 8 8 1 252006 2 6 2 4 2 162007 3 4 2 5 1 15

% non conformità

VALDARNO CASENTINO VALDICHIANA AREZZO VALTIBERINA ASL 8

2005 3,49 0,93 2,46 2,33 0,81 2,122006 1,18 2,90 0,66 1,13 1,63 1,382007 1,81 1,89 0,63 1,44 0,82 1,29

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Il ciclo dell’acqua – le fognature

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La situazione attuale: l’aria

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Andamento parametri qualità dell’aria

NO2: decremento fino al 2001, poi lieve incremento (ENTRO I LIMITI)

CO: decremento fino al 2001, quindi valori stabili (ENTRO I LIMITI)

OZONO: valori fluttuanti in relazione alle temperature estive; sono stati

superati i limiti della concentrazione media mobile nelle 8 ore

PM10: valore medio annuale: valori stazionari fino al 2002; quindi

incremento nel biennio 2003-4 e stabilità nel 2005 (ENTRO I LIMITI)

PM10: valore medio giornaliero (limite 50 µµµµg/m3 da non superarsi più di 35 volte): nel 2005 il valore è stato superato 41 volte in Via Fiorentina e

20 in P.zza della Repubblica.

Benzene: siamo a valori di circa il 50 % del limite (attualmente a 10

µµµµg/m3 + 5 di tolleranza). Se nel 2010 verrà introdotto il nuovo limite a 5 µµµµg/m3, i valori attuali sono a rischio di superamento

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• Esposizione anche di gruppi più suscettibili (bambini, anziani, persone affette da patologie)

• Problema importante per la sanità pubblica per le numerose implicazioni sociali ed economiche

• Correlazione con molte malattie acute e croniche

Problema emergente: qualitàdell’aria indoor

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SORGENTI DI INQUINAMENTO INDOOR

•Sorgenti interne (uomo e sue attività, materiali da costruzione, arredi, sistemi di trattamento aria)

Fumo di tabaccoProcessi di combustioneProdotti per la pulizia e la manutenzioneAntiparassitariUso di colle, adesivi e solventiStampanti, plotter e fotocopiatriciProdotti per hobbistica

•Sorgenti esterne : inquinamento outdoor

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La situazione attuale: i rifiuti

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Il sistema di smaltimento dei rifiuti. Nella Provincia di

Arezzo abbiamo raggiunto l’autosufficienza

Impianto integrato

di S. Zeno

Arezzo Casentino Valtiberina

Valdichiana

Valdarno

Discarica di Casa RotaDiscarica del Pero

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La situazione attuale: l’inquinamento

elettromagnetico

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La situazione attuale: l’inquinamento

elettromagnetico

Media provincia 7,8

Media regione 7,2

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La situazione attuale: l’inquinamento

elettromagnetico

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La situazione attuale: il rumore

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Evoluzione della normativa ambientale

il D. Lgs 152/06, modificato dal D. Lgs 4/08 raccoglie in una

unica norma le principali procedure riguardanti VIA/VAS ,

suolo, rifiuti, acque, aria e danno ambientale

Riporta le procedure di autorizzazione alla Conferenza di Servizi

di tutti gli enti interessati ai sensi della L. 241/90

Per realtà industriali importanti quindi, la CdS è un momento

unitario di valutazione, integrazione e confronto tra Enti locali

(Provincia, Comune) , Enti deputati al controllo (ARPAT) , ASL,

ma anche professionisti ed imprenditori

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Situazione attuale: punti di forza

Buona interazione locale tra le istituzioni

Aumento dell’interesse della popolazione locale verso le

tematiche ambientali (comitati di cittadini, richiesta di

documentazione)

Miglioramento delle tecnologie riguardanti i sistemi di

depurazione e di abbattimento degli inquinanti

Miglioramento delle metodiche di analisi degli inquinanti

nelle diverse matrici

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Che cosa si sta facendo: ARPAT

(vedi programma annuale)Attività di controllo nella matrici aria, acque e suolo (emissioni,

campagne per il controllo di qualità dell’aria, bonifiche siti

inquinati,acque destinate alla potabilizzazione, controllo su

scarichi produttivi , controllo rifiuti)

Partecipazione a AIA e VIA

Rumore: attività di supporto per la redazione dei Piani Comunali,

campagne di monitoraggio

Campi elettromagnetici: verifica su antenne di telefonia cellulare ;

verifica su linee elettriche ;

Attività di informazione e formazione su temi di educazione

ambientale

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Che cosa si sta facendo: la

Provincia di Arezzo

Ha coordinato la raccolta dei dati per il Profilo di Salute

E’ titolare di tutte le autorizzazioni in materia ambientale

Ha stipulato con ARPAT convenzioni per il monitoraggio

della qualità dell’aria

Conduce il censimento delle acque superficiali e dei

pozzi pubblici e privati

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Che cosa si sta facendo: ASL (1)Partecipazione alle conferenze di servizi, insieme a

Provincia, ARPAT e COMUNI per :

Autorizzazioni Integrate Ambientali

Autorizzazioni alle emissioni

Autorizzazioni riguardanti il trattamento, deposito e

smaltimento dei rifiuti

Autorizzazioni e progetti riguardanti la bonifica dei siti

inquinati

Partecipazione alle conferenze di servizi, insieme a Regione,

Provincia, ARPAT e Comuni, per la valutazione di impatto

sanitario delle grandi opere

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Che cosa si sta facendo: ASL (2)

Partecipazione al progetto regionale per la valutazione

dell’inquinamento indoor in un campione di scuole

Coordinamento del gruppo interdisciplinare per i rischi da

amianto (con ARPAT e Provincia)

Coordinamento della Commissione Provinciale per i Gas

tossici (con ARPAT , VVFF e Questura)

Istruttoria per le autorizzazioni in deroga per il rumore per le

manifestazioni temporanee ed i cantieri

Pianificazione degli incontri con i Comuni per la promozione

delle linee guida sui requisiti acustici passivi degli edifici

(progetto inserito nel PAL)

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Che cosa si sta facendo: il Comune

di Arezzo

Accordo con Regione Toscana , Province Toscane ed altri 29 comuni

per la riduzione delle emissioni inquinanti

PAC (Piano di Azione comunale ) per la riduzione di PM 10

PUM (Piano Urbano per la mobilità)

Approvato Il PCCA (Piano Comunale di Classificazione Acustica) ed

in corso il Piano di monitoraggio

In fase di elaborazione il Piano Energetico Comunale

Predisposizione di progetto per la limitazione dei rifiuti e la

promozione della raccolta differenziata

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Punti di debolezza

Indeterminatezza dei Livelli essenziali di Assistenza in

campo ambientale

Difficoltà nel reperimento di indicatori di salute

(valutazione del rischio)

Difficoltà nella comunicazione dei rischi di natura

ambientale

Difficoltà a creare un sistema pubblico di valutazione

dei rischi coordinato a più livelli di complessità

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Indeterminatezza dei Livelli essenziali di Assistenza per

la tutela dei rischi sanitari connessi all’inquinamento

ambientale (dal PSR)

· Verifica degli effetti sulla salute da inquinamento atmosferico e acustico

· Verifica degli effetti sulla salute da impianti di smaltimento dei rifiuti solidi urbani

· Verifica degli effetti sulla salute da detenzione e smaltimentodei rifiuti speciali, tossici e nocivi

· Sorveglianza sulla qualità delle acque destinate al consumo umano

· Sorveglianza sulle piscine pubbliche o di uso pubb lico

· Sorveglianza sulle acque di balneazione

· Verifica degli effetti sulla salute da scarichi ci vili, produttivi e sanitari

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Quante risorse ? Per quali controlli? Per quanti

controlli?

•Esperienza di ARPAT verso la definizione dei

LETA (Livelli essenziali di Tutela Ambientale)

• è necessaria una attività di confronto sui

compiti e di benchmarking sulle prestazioni, in

modo da definire anche uno standard di risorse

• nei Dipartimenti di Prevenzione abbiamo

appena iniziato un percorso (il sistema dei

Prodotti Finiti risponderà allo scopo?)

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Difficoltà nel reperimento di indicatori di salute

(valutazione del rischio) che siano:

specifici , in grado di riconoscere soltanto effetti legati ad

aspetti legati all’ambiente

accurati, in modo da fornire un quadro non distorto della

situazione

sensibili ai cambiamenti

trasparenti e interpretabili da parte degli utenti

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La definizione degli indicatori ambiente-salute è in tesa a rispondere alla preoccupazione che vi siano effet ti sulla salute dovuti ad esposizioni ambientali…

…. la mancata o parziale definizione della relazione a tre dimensioni della matrice

ambiente - esposizione - effetto sanitario

può portare ad indicatori generici, non rispondenti allo scopo dichiarato e non univocamente

interpretabili da parte degli utenti

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1. Non univoche (più malattie causate dallo stesso agente, più agenti che causano la stessa malattia), in contrasto con la specificità

2. deboli , quindi non facilmente definibili o misurabili in tempi brevi ed in popolazioni poco numerose

3. affette da incertezza sia per motivi intrinseci (difficoltà di misurazione di alcuni inquinanti ecc. ) sia per la difficoltà a stabilire una correlazione c on l’esposizione

orientare le risorse per realizzare studi mirati, multicentrici , basati su ipotesi solide, con margin i d’incertezza contenuti

Talvolta le associazioni epidemiologiche ambiente-salute sono:

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Il controllo dei limiti di legge non soddisfa sempr e i cittadini:

- limiti di emissione : riguardando il limite del singolo “inquinatore” (camino, auto ecc.) . Ma una somma di tante sorgenti di inquinamento, quali effetti può avere sulla popolazione?

- limiti massimi ambientali = massima concentrazione ammissibile in una matrice per un dato inquinante

- limiti di qualità : sono il valore a cui tendere per un dato inquinante. Rispondono meglio alle esigenze dei salute della popolazione

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Difficoltà nella comunicazione dei rischi di natura

ambientale

• I cittadini si aspettano sempre dagli esperti una risposta si/no: non c’è rischio per la salute. Il li nguaggio degli esperti parla di “probabilità”

• La percezione dei rischi si modifica fortemente a seconda della tipologia e dell’origine (quelli deri vanti da comportamenti individuali sono sottovalutati)

• Si deve passare dal rischio zero al rischio accettabile , senza passare dalla sindrome NIMBY

• in alcuni campi (sostanze cancerogene) il rischio v iene considerato accettabile quando si mantiene sotto 1x 10–5

• per altri tipi di sostanze viene stabilita la ADI o la TDI

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Difficoltà a creare un sistema pubblico di valutazione

dei rischi coordinato a più livelli di complessità

• Nel servizio ospedaliero sono definiti i centri sanitari

per l’erogazione delle prestazioni di base, i centri

specialistici, i centri di riferimento (eccellenza)

• per quanto riguarda la valutazione degli effetti per la salute derivanti dall’ambiente, questa rete deve ancora

prendere una forma sistematica

• vanno definiti meglio i rapporti tra le ASL con l’ARS, il

CSPO, l’ISS, i Centri Universitari e di ricerca, che

rappresentato strutture di alta specializzazione

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Prospettive per un patto per la

salute: principi generali

Migliorare l’appropriatezza e la specificità degli

interventi

Aumentare le competenze epidemiologiche locali

Creare una rete a più livelli di specializzazione

Migliorare la comunicazione tra esperti ed

istituzioni

Migliorare la comunicazione con i cittadini

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Migliorare l’appropriatezza e la

specificità degli interventi• E’ inutile fare tutti male le stesse cose

• Ogni struttura deve approfondire il proprio specifico ed

attrezzarsi sul piano delle competenze e della strumentazione

• Ripensiamo alla suddivisione di alcuni compiti “di base” (esposti

generici) con i Comuni, che possono fare un filtro alla domanda e

riappropriarsi di un proprio ruolo

• Ridefiniamo i livelli di base , di specializzazione e di eccellenza

(laboratori, competenze epidemiologiche , competenze

scientifiche) non solo su base territoriale ma anche in relazione

alla complessità dei problemi

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Migliorare la comunicazione tra

esperti ed istituzioni

Dovremmo aumentare e migliorare la possibilità delle nostre banche dati di colloquiare tra di loro

Dovremmo orientarci verso sistemi di georeferenziazione delle fonti di inquinamento per costruire una reale mappaturaaccurata del territorio

Sono da incoraggiare e da arricchire di contenuto gli incontri istituzionali sistematici per gli accordi di programma anche in campo ambientale, al di là delle singole emergenze :

Comitato Provinciale ARPAT di cui all'art.17 della L.R. n.66/95

PIS

PAL

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Migliorare la comunicazione con i

cittadini

Nel “quadrato magico” della

comunicazione vanno trovate alleanze

ed evitate le contrapposizioni

La partecipazione dei cittadini ed una

adeguata strategia comunicativa sui

problemi ambientali va ricercata e

perseguita

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Una possibile soluzione…

Passare da

una cultura della comunicazione del rischio (azione sul singolo evento-fotogramma)

ad

una cultura della condivisione del rischio

(pluralità di azioni, costruzione di relazioni sociali, condivisione e discussione dei valori)

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Grazie dell’attenzione