Un Libro nel cuoreRoberto PiuminiCecco Mariniello

BIBLIOTECA COMUNALEALESSANDRO LAZZERINI

ASSESSORATO ALLA CULTURA

2009 Biblioteca Comunale A. Lazzerini, Prato

2009 Istituto Geografico De Agostini S.p.A., NovaraRedazione: via Montefeltro 6/A - 20156 Milano

www.deagostini.it

prima edizione: Novembre 2007Catalogo U7350180ISBN 88-418-3410-2

Illustrazioni: Cecco MarinielloProgetto grafico e impaginazione: studio Caba & Chesi

Coordinamento editoriale: Maria Di Malta e Roberto Rojas GomezPrestampa: Grande forEdit - Monza (Mi)

Stampa: DEAPRINTING - Officine Grafiche Novara 1901 S.p.A., Novara - 2007

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Collana C’è un libro.

Titoli già pubblicati:C’è un libro

Un libro con teUn libro nel cuore

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Prefazione

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Mi coloro colororo,ti coloro colorosso,lo coloro colornero,ci coloro colorblu,vi coloro colormare:questo è quello che io posso.Ma se quelli che coloropiù non sono io o sei tu,se non siamo noi né voi,come posso allora fareper, coloro, colorare?Roberto PiuminiPoeta

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L‘illustrazione di Mariniello in copertina, con la felicità di sintesi che solo igrandi artisti hanno, è una splendida metafora della lettura. Sullo sfondo di uncielo blu, un uomo corre leggero; le vesti, le scarpe, il volto si fanno attraversare daicolori dell’ambiente alla pari del lettore che arricchisce e trasforma la propriaidentità negli incontri con le pagine lette; lo sguardo, fiducioso e attento, è rivolto,al tempo stesso, verso l’alto e indietro; un libro è “nel cuore”.Ed è da lì che si espande quell’energia che insegna ad osservare e leggere nel nostropassato e a costruire con fiducia il futuro.Una energia che si trasmette ai singoli come alle comunità.E il tema della comunità, della città che legge da subito è protagonista di questepagine: “Chi legge non lo fa perché la legge / lo obbliga, lo spinge, lo corregge …/chi legge legge perché, se non legge, / presto sarà una pecora del gregge”.L’illustrazione a doppia pagina è animata così come sono abitate le nostre città:uomini e donne, bambini e anziani, persone di età e provenienze diverse, eanimali (cani, gatti, topi, uccelli). E tutti leggono, negli spazi più vari, fermi o inmovimento, a piedi e su mezzi pubblici, ma accomunati da un sorriso e da unagioia visibili, e da una pari concentrazione.Questo sono le biblioteche, e le biblioteche pubbliche in particolare: le case deicittadini, lo spazio pubblico per eccellenza per la cultura, l’apprendimento, l’incontroe lo scambio reciproco. E come negli incontri fra persone spesso dallo stupore, dallameraviglia nasce la conoscenza e la familiarità, così le biblioteche sono luoghi ditesori e di scrigni.La capacità inventiva di Mariniello e Piumini è insuperabile nel comunicarciquesti aspetti: è un gioco fitto di invenzioni linguistiche (“Grandissima affettiera,/ o una giocomotiva? / Un grande carro amato,/ o meravigliatrice? / Una fabbri-cadabra, / o una tempografia? / Oppure un soleggibile, /o una cuorazzata?/ Se nomi le vuoi dare, / la fantasia si spreca:/ se invece vuoirimare, / chiamala…”) che ci propone le tanti dimensioni della biblioteca, tutteperò accomunate dalla natura “calda” del luogo, capace di suscitare emozioni,affetti, fantasie, stupori.In questi ultimi anni molte biblioteche hanno cambiato casa, trasferendosi inluoghi belli, luminosi, accoglienti: recentissimamente, anche la BibliotecaLazzerini di Prato ha trovato la sua nuova sede negli splendidi spazi dell’ex-Cimatoria Campolmi. E l’inaugurazione di una nuova biblioteca è sempre unafesta per la città: la cicogna di Mariniello, animale ad un tempo affettuoso, sapienteed accogliente, apre le porte della biblioteca-fabbrica ai bambini, e le apre suorizzonti e mondi meravigliosi, che conducono a scoperte e pensieri alti. E’ ilmondo dei libri e del sapere, tanto più bello e capace di fare volare quanto più ècondiviso con altri.

Prefazione

Franco NeriDirettore Biblioteca A. Lazzerini

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Cari bimbi, avere i libri nel cuore è ricchezza, fortuna, libertà. Questo è unpiccolo libro, bello davvero, fatto di rime e colori, disegni e parole, pensato proprioper voi. Spero vi piaccia e vi accompagni dove solo i libri possono portare. Non nel“mondo desolato e brullo, muto, triste, vuoto, grullo”, che Roberto Piumini descrivequalche pagina più in là, ma nel “fertilissimo pianeta” in cui fioriscono “sapienzee sapori e profumi”. Piumini è un poeta bravo, anzi bravissimo, e scrive soprattuttoper i bambini come voi. Così il Comune gli ha chiesto di realizzare questo libriccino.Cecco Mariniello lo ha aiutato con le illustrazioni, perché lui invece è bravissimocon i disegni e i colori.Un libro, e Piumini lo scrive molto meglio di me (correte a leggerlo…), è una“cassaforte perfetta del ricordo e del sogno”, ma anche una“torta a strati, gustosissimasfoglia, dove sono riuniti il pensiero e la voglia”, o un “segretissimo diario, dove èconservato il sorriso più serio”. Potete trovare tutto, in un libro. L’allegria, latenerezza, la malinconia, la curiosità, la conoscenza, la fantasia. E poi ne poteteparlare con chi vi pare. E’ bello avere i libri nel cuore, secondo me è necessario.Anche perché, come dice il vostro poeta Piumini, un libro “lo schiudi, e appena lohai dischiuso già non sei più lo stesso, sei mutato: più libero, più forte, più giocoso,più pronto a conversare col creato”. E allora pronti a leggere, più che potete. C’è unposto stupendo a Prato dove troverete tutti i libri del mondo: è la nuova bibliotecadel Comune. Pensate, tanti e tanti anni fa quella era una fabbrica di stoffe, unadelle più grandi della nostra città. Adesso ci sono i libri e c’è uno spazio tutto pervoi che vi aspetta. Vi auguro di avere tanti libri nel cuore, anche quando saretegrandi. Sarete più grandi, grazie ai libri.

Prefazione

Anna BeltrameAssessore alla cultura del Comune di Prato

Foto: Istituto culturalee di documentazione

A. Lazzerini.Progetto architettonico,

Arch. Marco Mattei

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Chi legge non lo fa perché la leggelo obbliga, lo spinge, lo corregge.Chi legge non lo fa perché la leggelo pungola con stimoli o con schegge.Chi legge non lo fa perché la legge

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lo lega con cordami o con corregge.Chi legge non lo fa perché la leggegli dice: “Chi non legge non si regge!”Chi legge legge perché, se non legge,presto sarà una pecora del gregge.

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Grandissima affettiera,o una giocomotiva?Un grande carro amato,o meravigliatrice?Una fabbricadabra,o una tempografia?Oppure un soleggibile,o una cuorazzata?Se nomi le vuoi dare,la fantasia si spreca:se invece vuoi rimare,chiamala…

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No, proprio non ci credo,fin quando non la vedo.Milioni di avventure,eplorazioni, viaggi,spaventose pauree splendidi coraggi,terre, animali, mari,vicende divertentidi uomini somarie somari sapienti,lotte, amicizie, amori,sconfitte e vittorie,parole con colori,figure con le storie.No, proprio non ci credo,fin quando non la vedo.

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Qual è la torta a strati,gustosissima sfoglia,dove sono riunitiil pensiero e la voglia?

Qual è la scatoletta,preziosissimo scrigno,cassaforte perfettadel ricordo e del sogno?

Qual è l’album privato,segretissimo diario,dove è conservatoil sorriso più serio?

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Il cervello, anzi la mente,quando è piena d’avventura,terre, mari, cieli e gente,di coraggio, di paura,di romantiche illusionie drammatiche sconfitte,d’entusiastiche passionie tristezze derelitte,di paesaggi, tempi e luoghi,viaggi, imprese e tradimenti,di naufragi, assedi, roghi,di bellezze e sentimenti:quando è proprio tutta pienadi una zuppa tanto ricca,la rimescola di lena,la ribolle e la lambicca,poi distilla le memoriein nuovissime altre storie.

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Chi scrive pocoe chi scrive troppo.Scrivere è un gioco,ma quando è troppo,mettici un tappo.Quando è troppo,tacere è meglio:dagli un bel taglio.Troppa scrittura,iperscrittore,è una sciagura,porta dolore,tutti lo sanno.Scrivere è amore,ma, quando è troppo,porta malanno.

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Io sono unoche quando il cuore ispira,o anche quando spara,lucente,forte e vivo,improvvisa saetta,notoe assecondandoil modo in cui mi detta,io scrivo.

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Cocca Biblona fece un bell’ovo,lo fece fresco, lo fece novo.Lo fece senza sentire male,perché era tondo: meglio, ovale.Prima lo fece, poi lo covò:al tempo giusto l’ovo craccò.N’uscì un pulcino molto vivace,con molte ali, forte e capace,che s’alzò in volo, salì nel cielo,strano pulcino, davvero strano.Nel guscio vuoto rimase un pelo:se t’interessa, cercalo tu,mentre il pulcino vola lontano.

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C’era un mondo desolato e brullo,una gran sfera arida e insapore,un mondo muto, triste, vuoto, grullo,palla impanata di noia e dolore.Ma ecco, una notte, giù dal cielo,forse di Pentecoste, o di Natale,gli cadde addosso, in dolce sfacelo,un impensato corpo siderale.Cartaceo e colorato e verbaiolo,immaginoso, caldo, entusiasmante:cadde e si sparpagliò per tutto il suolo,ricca e diffusa zuppa concimante.E subito quel mondo senza lumi,colpito dalla provvida cometa,fiorì in sapienze e sapori e profumi,divenne un fertilissimo pianeta.

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Lo apri lentamente, e già l’aprireè una mezza avventura: chissà cosadentro quel guscio tu potrai trovare,fresca e nuova, cosa misteriosa.

Lo apri piano piano, separandole due pareti della copertina,e senti che lì dentro abita il mondo,una memoria immensa, ma vicina.

Lo schiudi, e appena l’hai dischiusogià non sei più lo stesso, sei mutato:più libero, più forte, più giocoso,più pronto a conversare col creato.

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Vorrei della bellezzatagliata fine fine,e poi della saggezzain sottili fettine,qualche bella figura,e anche un'avventura.Per finire, mi diaanche dell'allegria.Sì, ecco, tutto insieme,ghiottissime, così.No, non lo porto via:lo leggo qui.

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Lilolo si chiamava e amava Mava,anche se Mava è nome molto strano:Lui l’ amava e la desiderava,scrivendo del suo amore, mano amano.

Le parole con cui Lilolo amavadivenivano libri, lentamente:immaginava Mava che l’amava,lui lei e lei lui, scambievolmente.

Tutto quel grande amore si versòsu mille fogli bianchi, spessi tomi,finché la carta tutto lo asciugò:finì l’amore, e rimasero i nomi.

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Do, Donna, Dove, Dono,Re, Realtà, Reame,Mi, Mito, Mio, Mistero,Fa, Favola, Favore,Sol, Sole, Solo, Solco,La, Lampo, Lago, Là,Si, Sì, Silenzio, Siamo:la bella e buona musicache sta scritta sui libri:la musica che amo.

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