Un Dio che ci chiama a non rimanere mai immobili · Lc 19,45-48 Avete fatto della casa di Dio un...

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PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO – UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 /email: [email protected] Anno III – n. 161/47/17 TRENTATREESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO 19 - 25 novembre 2017 Un Dio che ci chiama a non rimanere mai immobili In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sottoterra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”». Il Vangelo è pieno di una teologia semplice, la teologia del seme, del lievito, di inizi che devono fiorire. A noi tocca il lavoro paziente e intelligente di chi ha cura dei germogli e dei talenti. Dio è la primavera del cosmo, a noi il compito di esserne l'estate feconda di frutti.

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PARROCCHIA DI SANT’ANDREA APOSTOLO –

UDINE/PADERNO - Piazza Paderno 1 – 33100 UDINE Tel. 0432 42809 /email: [email protected]

Anno III – n. 161/47/17

TRENTATREESIMA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO

19 - 25 novembre 2017

Un Dio che ci chiama a non rimanere mai immobili

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento,

andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sottoterra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”». Il Vangelo è pieno di una teologia semplice, la teologia del seme, del lievito, di inizi che devono fiorire. A noi tocca il lavoro paziente e intelligente di chi ha cura dei germogli e dei talenti. Dio è la primavera del cosmo, a noi il compito di esserne l'estate feconda di frutti.

Come sovente nelle parabole, un padrone, che è Dio, consegna qualcosa, affida un compito, ed esce di scena. Ci consegna il mondo, con poche istruzioni per l'uso, e tanta libertà. Una sola regola fondamentale, quella data ad Adamo: coltiva e custodisci, ama e moltiplica la vita. La parabola dei talenti è l'esortazione pressante ad avere più paura di restare inerti e immobili, come il terzo servo, che di sbagliare (Evangelii gaudium 49); la paura ci rende perdenti nella vita: quante volte abbiamo rinunciato a vincere solo per il timore di finire sconfitti! La pedagogia del Vangelo ci accompagna invece a compiere tre passi fondamentali per l'umana crescita: non avere paura, non fare paura, liberare dalla paura. Soprattutto da quella che è la madre di tutte le paure, cioè la paura di Dio. Se leggiamo con attenzione il seguito della parabola, scopriamo che ci viene rivelato che Dio non è esattore delle tasse, un contabile che rivuole indietro i suoi talenti con gli interessi. Dice infatti: «Sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto». Ciò che i servi hanno realizzato non solo rimane a loro, ma in più viene moltiplicato. I servi vanno per restituire, e Dio rilancia: e questo accrescimento, questo incremento di vita è esattamente la bella notizia. Questa spirale d'amore che si espande è l'energia segreta di tutto ciò che vive, e che ha la sua sorgente nel cuore buono di Dio. Tutto ci è dato come addizione di vita. Nessuna tirannia, nessun capitalismo della quantità: infatti colui che consegna dieci talenti non è più bravo di quello che ne riporta quattro. Non c'è una cifra ideale da raggiungere: c'è da camminare con fedeltà a te stesso, a ciò che hai ricevuto, a ciò che sai fare, là dove la vita ti ha messo, fedele alla tua verità, senza maschere e paure. Le bilance di Dio non sono quantitative, ma qualitative. Dietro l'immagine dei talenti con ci sono soltanto i doni di intelligenza, di cuore, di carattere, le mie capacità. C'è madre terra, e tutte le creature messe sulla mia strada sono un dono del cielo per me. Ognuno è talento di Dio per gli altri. Magnifica suona la nuova formula del matrimonio: «Io accolgo te, come mio talento, come il regalo più bello che Dio mi ha fatto». Lo può dire lo sposo alla sposa, l'amico all'amico: Sei tu il mio talento! E il mio impegno sarà prendermi cura di te, aiutarti a fiorire nel tempo e nell'eterno. «L'essenza dell'amore non è in ciò che è comune, è nel costringere l'altro a diventare qualcosa, a diventare infinitamente tanto, a diventare il meglio di ciò che può diventare» (R.M. Rilke). (Letture: Proverbi 31,10-13.19-20.30-31; Salmo 127; 1 Tessalonicesi 5,1-6; Matte 25,14-30)

p. Ermes Ronchi

BB UU OO NN AA DD OO MM EE NN II CC AA EE

BB UU OO NN AA SS EE TT TT II MM AA NN AA

CC AA LL EE NN DD AA RR II OO LL II TT UU RR GG II CC OO SS EE TT TT II MM AA NN AA LL EE Trentatreesima settimana del Tempo Ordinario e Prima settimana della Liturgia delle Ore

33ª DEL TEMPO ORDINARIO Prv 31,10-13.19-20.30-31; Sal 127

(128); 1 Ts 5,1-6; Mt 25,14-30 Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone. R Beato chi

teme il Signore.

19 DOMENICA

LO 1ª set

ore 8.00 Santa Messa ore 10.30 SANTA MESSA. Partecipa

Centro Volontari della Sofferenza ore 19.00 Santa Messa

1 Mac 1,10-15.41-43.54-57.62-64; Sal 118 (119); Lc 18,35-43 Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io

veda di nuovo! R Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.

20 LUNEDÌ

LO 1ª set

ore 19.00 Santa Messa

Presentazione della B. Vergine Maria

(m) (Zc 2,14-17; C Lc 1,46-55; Mt 12,46-50) 2 Mac 6,18-31; Sal 3; Lc 19,1-10 Il Figlio dell’uomo era venuto a

cercare e a salvare ciò che era perduto. R Il Signore mi sostiene.

21 MARTEDÌ

LO Prop

• Giornata mondiale delle claustrali

ore 19.00 Santa Messa

ore 20.30 Prove di canto

S. Cecilia (m)

2 Mac 7,1.20-31; Sal 16 (17); Lc 19,11-28 Perché non hai consegnato il mio denaro a una banca? R Ci sazieremo,

Signore, contemplando il tuo volto.

22 MERCOLEDÌ

LO 1ª set

ore 19.00 Santa Messa

S. Clemente I (mf); S. Colombano (mf) 1 Mac 2,15-29; Sal 49 (50); Lc

19,41-44 Se avessi compreso quello che porta alla pace! R A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.

23 GIOVEDÌ

LO 1ª set

ore 19.00 Santa Messa

S. Andrea Dung-Lac e compagni (m) 1 Mac 4,36-37.52-59; C 1 Cr 29,10-12; Lc 19,45-48 Avete fatto della casa di Dio

un covo di ladri. R Lodiamo il tuo nome glorioso, Signore.

24 VENERDÌ

LO 1ª set

ore 14.30 Catechismo ore 19.00 Santa Messa ore 20.30 Riunione con i genitori dei

fanciulli di seconda elementare

S. Caterina di Alessandria (mf) 1 Mac 6,1-13; Sal 9; Lc 20,27-40

Dio non è dei morti, ma dei viventi. R Esulterò, Signore, per la tua salvezza.

25 SABATO

LO 1ª set

ore 14.30 Catechismo ore 19.00 Santa Messa

34ª DEL TEMPO ORDINARIO

N.S.G.C. RE DELL’UNIVERSO (s) Ez 34,11-12.15-17; Sal 22 (23); 1 Cor 15,20-26.28; Mt 25,31-46. Siederà sul

trono della sua gloria e separerà gli uni dagli altri. R Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

26 DOMENICA

LO Prop

• Giornata nazionale di sensibilizzazione

per il sostentamento del clero

ore 8.00 Santa Messa ore 10.30 SANTA MESSA ore 19.00 Santa Messa

ORARI DELL’UFFICIO PARROCCHIALE:

Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato, dalle ore 11 alle ore 12. Il martedì e il venerdì, anche dalle ore 16 alle ore 18. Il parroco è raggiungibile in mattinata al tel. 0432 414539 Telefono della canonica: 0432 42809 – EMAIL: [email protected]

COME ATTENDERE? «Prendi parte alla gioia del tuo padrone». (Mt 25,21)

Ci sono alcune certezze che emergono dal Vangelo che la XXXIII domenica del Tempo Ordinario ci propone.

La prima: ci sono dei momenti in cui i servi vengono lasciati da soli (Mt 25,14a).

La seconda: colui che deve lasciarci soli non ci abbandona, ma ci affida qualcosa, ci dà mezzi e strumenti per dare senso e valore al tempo da vivere. Inoltre, non ci dona qualcosa di puramente casuale, ma ci offre i suoi beni (Mt 25,14b-15).

La terza: il tempo da vivere non può essere caratterizzato da scelte

fatte per paura. Il tempo diventa per i servi la possibilità di coltivare, in assenza «del padrone», un’attesa feconda, creativa, capace di moltiplicare i beni affidati (cfr. Mt 25,20-25). La creatività è premiata, la rassegnazione no.

Ci sono momenti nella vita in cui, pur cercando risposte, si trova solo silenzio e deserto. Dio sembra lontano. La solitudine esteriore e interiore attanaglia. La paura di imboccare la strada sbagliata fa capolino. La notte sembra lunga. Il giudizio degli altri pesa. La tentazione è di mettere tutto ciò che ci è stato affidato sottoterra per attendere tempi migliori. E se il sole per sorgere avesse bisogno proprio di ciò che abbiamo sotterrato? Se il compimento dell’attesa, il sopraggiungere di tempi migliori, il trovare le risposte fosse legato proprio a quella capacità di investire i doni anche e soprattutto nei tempi di deserto, solitudine, disorientamento?

Mi spaventa l’idea di essere un «servo inutile» (Mt 25, 30) per il mondo, inutile rispetto al progetto di salvezza che Dio ha per l’umanità. Ma in fondo, la differenza tra quell’essere buono e fedele o inutile e malvagio sta proprio nello scegliere «come» vivere l’attesa… ogni attesa.

DOMENICA 19 NOVEMBRE

PRIMA GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

ACCOGLIERE PROTEGGERE

PROMUOVERE

INTEGRARE

I Mercatini di Natale a Bressanone Sabato 16 dicembre 2017

Il Mercatino di Natale di Bressanone è uno dei momenti più animati e ricchi d'atmosfera di tutto l'anno È l'evento che si svolge attorno alle antiche mura della vecchia città episcopale e che invita sia i turisti sia i residenti a entrare nello spirito dell’Avvento, “il tempo cioè di preparazione al Natale”. La tradizione del presepe a Bressanone vanta una storia di 800 anni e nel Palazzo Vescovile si può visitare il Museo dei Presepi.

Programma di Viaggio Sabato 16.12.2017: Ore 5.50 - Ritovo dei partecipanti nel cortile della Parrocchia di Paderno, sistemazione in pullman e partenza in direzione della Valle Isarco, attraverso la Val Pusteria. Ore 10.15 ca. arrivo a Bressanone (Brixen, città dell’Alto Adige con 21.500 abitanti, capoluogo storico e centro culturale della valle Isarco). Incontro con la guida e visita della città, racchiusa da una

cinta muraria, con le sue autentiche tre porte da cui si accede al centro storico. Si arriva così alla Torre Bianca, quindi al Duomo affrescato all’interno (uno dei monumenti in stile barocco più importanti d’Italia). Accanto si trova il chiostro noto per la sua serie di affreschi romanici e gotici del X secolo e rinascimentali del XV secolo. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita libera della città e dei mercatini di natale: Piazza Duomo, circondata da maestose dimore centenarie, si apre ai visitatori un mondo variopinto di profumi seducenti e sapori unici, fatto anche di scatti indimenticabili sugli antichi mestieri artigianali ricchi di tradizione e passeggiate in carrozza per la città. Ovunque presepi realizzati a mano, sculture in legno, candele, oggetti di vetro e ceramica rallegrano gli occhi dei visitatori, mentre tipiche specialità della Valle Isarco allietano il palato di grandi e piccoli. Melodiosi concerti d'Avvento promettono momenti tranquilli nella Piazza del Duomo a Bressanone. Da non dimenticare la visita del Museo dei Presepi allestito nel Palazzo Vescovile. Nel tardo pomeriggio: inizio del viaggio di ritorno e, se il tempo a disposizione lo permette, breve sosta all'abbazia di Novacella (Kloster Neustift, nel comune di Varna). Arrivo a Udine previsto per le ore 21.30 ca.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: Adulti €. 65.00 - Ragazzi €. 30.00

ANCORA ALCUNI POSTI

LA QUOTA COMPRENDE: - Viaggio in pullman GT. - pranzo in ristorante, bevande incluse; - visita guidata del centro storico di Bressanone. ISCRIZIONI: Si ricevono da subito, presso gli uffici parrocchiali, previo versamento della quota di partecipazione.

INCONTRI DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI PASTORALI DELLE PARROCCHIE DELLA CITTA’ DI UDINE

Tema: Maria di Nazareth

Martedì 21 novembre 2017 – Don Stefano Romanello «Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te» (Lc 1,28). Maria nella Scrittura

Martedì 28 novembre 2017 – Don Federico Grosso «Segno di consolazione e di sicura speranza» (LG 68). La riflessione teologica su Maria Martedì 16 gennaio 2018 – Don Loris Della Pietra «Ave maris stella, Dei mater alma» (inno dei Vespri della Beata Vergine Maria) Maria nella liturgia e nella pietà popolare Martedì 23 gennaio 2018 – Don Alessio Geretti «Vergine Madre, figlia del tuo Figlio» (Paradiso, XXXIII,1) Il contenuto dei dogmi mariani e la loro traduzione nel linguaggio dell’arte Martedì 30 gennaio 2018 «Perciò i santi padri non dubitarono di chiamare Madre di Dio la Santa Vergine…» (Concilio di Efeso – DH 251). Maria nelle confessioni cristiane. (metodista e ortodossa)

Parrocchia del S. Cuore - Via Simonetti – Ore 20.30 (Via Cividale - nuovo Oratorio – Parcheggio dietro la chiesa)

PREPARAZIONE DEGLI ADULTI ALLA CRESIMA

Parrocchia del S. Cuore, Via Simonetti, 22 (Via

Cividale) - Tel. 0432-281292

Ogni 15 giorni iniziando da lunedì 30 ottobre ore 20.30

Parrocchia del Duomo - Via Artico di Prampero, 6 -

Tel. 0432-505302

Ogni lunedì dal 19 febbraio 2018 ore 20.30

Parrocchia di S. Giuseppe – Viale Venezia, 285 -

Tel. 0432-505637 / 0432-222394

Ogni martedì dal 20 febbraio 2018 ore 20.30

Parrocchia di S. Andrea in Paderno – Piazza Paderno, 8 - Tel. 0432-42809 Ogni mercoledì dal 21 febbraio 2018 ore 20.30

La Cresima per gli adulti verrà celebrata in Cattedrale, Domenica 20 maggio 2018 – Solennità di Pentecoste

I giovani operai nella vigna del signore

Alcune novità dalla vigna del Signore…

• Ragazzi (medie):

- Questa settimana il catechismo si è svolto in modo piuttosto insolito. La chiesa e gli spazi circostanti sono diventati la nostra ‘aula’ e il tema era la Madonna. In modalità ludica abbiamo scoperto le varie immagini mariane, fuori e dentro la chiesa, concludendo con una breve catechesi sugl’affreschi del ciclo dei 7 dolori della Madonna che fanno da cornice ad ogni nostra celebrazione Eucaristica. Con queste attività abbiamo guadagnato altre monete per il gioco Keyngdom… una piccola delegazione ha poi acquistato una casa e una fattoria per il nostro castello (da seguire su: www.pgudine.it).

- Da mettere già in agenda: VEGLIA DI AVVENTO domenica 3 dicembre alle ore 16.00 in cattedrale… si guadagnano ben 100 monete d’oro per il nostro castello.

• Giovani (superiori e oltre):

- MERCOLEDÌ DELL’ANGELO mercoledì 22 novembre alle ore 20.30 presso la sala parrocchiale di San Paolino (Viale Trieste 110) vi è una serata di approfondimento della fede per cresimati e giovani universitari (fino ai 25 anni). Tema: “Vanità o verità: perché la mia vita non sia una bugia.” Per comodità degli interessati stessi si raccomanda di organizzarsi in autonomia per gli spostamenti. Qualora fosse un problema recarsi sul posto, sono a disposizione per un passaggio avvisando fin da subito in quanto dovrò partire in largo anticipo per aiutare a preparare i luoghi che ci accoglieranno.

A presto, don Alessandro