Un banchetto sontuoso

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Page 1: Un banchetto sontuoso

Prima entrammo nel triclinio, quindi ci sdraiammo, mentre fanciulli Alessandrini versavano sulle nostre mani acqua ghiacciata: durante questa operazione non tacevano, ma cantavano. Finalmente ci fu servito un antipasto molto ricco dai servi. Asinello di Corinto, posto su un vassoio, che aveva nella bisaccia da una parte olive nere, dall’altra bianche. Due piatti ricoprivano l’asinello, sui bordi dei quali era stato inciso il nome di Trimalchione; dei ponticelli saldati sostenevano dei ghiri, cosparsi di miele e semi di papavero. Eravamo in mezzo a queste delizie, quando Trimalchione in persona fu portato nel triclinio dai servi; fu posto da loro tra piccolissimi cuscini e, essendo grande, suscitò il riso a noi tutti che guardavamo. Poi fu servito un vassoio con una cesta, in cui c’era una gallina di legno che covava delle uova; Trimalchione rivolse lo sguardo a questa scena e disse: “Amici, ho ordinato che alla gallina venissero poste sotto uova di pavone”; come aveva fatto un altro commensale, presi un uovo, dove trovai un beccafico ben nutrito, circondato da tuorlo pepato.