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Dopo il grande successo dello scorso anno, è ripartito il laboratorio di lettura, esteso, oltre che alle classi terze, anche alle quarte. Con alcuni bambini abbiamo cercato di scoprire l’importanza dei libri, e questo ci ha portato ad un’attività sfociata in una presentazione realizzata du- rante le lezioni di informatica. Riporto alcune suggestive “immagini” che rendano l’idea. Un libro è... la neve in montagna, la palla nella rete, un fiore che sboccia, un pagliaccio nel circo, lo smalto sulle unghie, la panna sulla torta, il prosciutto crudo nel pane, un’altra pallina di ge- lato sul cono, le palme nel deserto, il gelato sulla macedo- nia, un arbre magique in auto, le icone sul computer, la panna sulle fragole, gli alunni nella scuola, il fiocco sui capelli, un gelato in estate (ed altre ancora che non riporto ndr.) Infatti abbiamo scoperto che leggere un libro è bello, migliora la vita, riempie le giornate vuote, ma non è così indispensabile. Però un libro resta QUEL QUALCOSA IN PIÙ CHE SE NON CI FOSSE... NON SAREBBE LA STESSA COSA. Quindi continuiamo a leggere, con l’augurio che diventi una buona abitudine, come prendersi una boccata di aria pura quando intorno l’aria sta diventando pesante! Maestro Roberto Girandola La Periodico dell’Istituto Sacro Cuore di Villa d’Adda (Bg) - Nr. 50 novembre 2014 IL PIACERE DELLA LETTURA IN CLASSE Cinquanta numeri de ‘La Girandola’ I numeri tondi sono sempre un modo per riflettere sull’evento che descrivono. Cinquanta in particolare fotografa spesso una tappa di un cammino che è ancora in crescita, ma che merita alcune considerazioni su ciò che si è fatto: ogni cinquantenne, quando raggiunge quell’età, ripercorre il proprio ‘Cammin di mezza vita’ facendo un concreto bilancio, ma progettando anche il tempo che ancora deve percorrere. Il nostro notiziario, nato come esperienza di informatica nel primo anno di apertura della scuola media (2003-2004), è giunto ora al numero 50! Un giornale scolastico nasce spesso dal desiderio di invitare gli alunni alla scrittura: mai come in questi tempi se ne sente il bisogno. E il nostro insistere con questo strumento di comunicazione, in tempi in cui i social networks dei quali anche la nostra scuola si è dotata, la fanno da padroni, è proprio perché si crede che la scuola deve considerare prioritario come obiettivo didattico l’insegnamento della comunicazione tramite la parola scritta. Grazie ai docenti che hanno sempre aderito a questo progetto, grazie agli alunni che sperimentano su queste righe, la loro prima forma di pubblica comunicazione, grazie a voi, pazienti lettori. nick@dom 23 novembre OPEN DAY Fatelo sapere ai vostri amici!

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Dopo il grande successo delloscorso anno, è ripartito illaboratorio di lettura, esteso,oltre che alle classi terze,anche alle quarte. Con alcunibambini abbiamo cercato discoprire l’importanza dei libri, equesto ci ha portato adun’attività sfociata in unapresentazione realizzata du-rante le lezioni di informatica.Riporto alcune suggestive“immagini” che rendano l’idea.Un libro è... la neve in montagna,la palla nella rete, un fiore chesboccia, un pagliaccio nel circo,lo smalto sulle unghie, la pannasulla torta, il prosciutto crudonel pane, un’altra pallina di ge-lato sul cono, le palme neldeserto, il gelato sulla macedo-nia, un arbre magique in auto, leicone sul computer, la pannasulle fragole, gli alunni nellascuola, il fiocco sui capelli, un

gelato in estate (ed altreancora che non riporto ndr.)Infatti abbiamo scoperto cheleggere un libro è bello, migliorala vita, riempie le giornatevuote, ma non è cosìindispensabile. Però un libroresta QUEL QUALCOSA IN PIÙCHE SE NON CI FOSSE... NONSAREBBE LA STESSA COSA.Quindi continuiamo a leggere,con l’augurio che diventi unabuona abitudine, comeprendersi una boccata di ariapura quando intorno l’aria stadiventando pesante!

Maestro Roberto

GirandolaLa

Periodico dell’Istituto Sacro Cuore di Villa d’Adda (Bg) - Nr. 50 novembre 2014

IL PIACERE DELLALETTURA IN CLASSE

Cinquanta numeri de

‘La Girandola’I numeri tondi sono sempre unmodo per riflettere sull’eventoche descrivono. Cinquanta inparticolare fotografa spesso unatappa di un cammino che èancora increscita,machemeritaalcune considerazioni su ciò chesi è fatto: ogni cinquantenne,quando raggiunge quell’età,ripercorre il proprio ‘Cammin dimezza vita’ facendo un concretobilancio, ma progettando anche iltempo che ancora devepercorrere.Il nostro notiziario, nato comeesperienza di informatica nelprimo anno di apertura dellascuola media (2003-2004), ègiunto ora al numero 50!Un giornale scolastico nascespesso dal desiderio di invitare glialunni alla scrittura: mai come inquesti tempi se ne sente ilbisogno. E il nostro insistere conquesto strumento dicomunicazione, in tempi in cui isocial networks dei quali anche lanostra scuola si è dotata, lafanno da padroni, è proprioperché si crede che la scuola deveconsiderare prioritario comeobiettivo didatticol’insegnamento dellacomunicazione tramite la parolascritta.Grazie ai docenti che hannosempre aderito a questoprogetto, grazie agli alunni chesperimentano su queste righe, laloro prima forma di pubblicacomunicazione, grazie a voi,pazienti lettori. nick@dom

23 novembre

OPEN DAYFatelo sapere ai

vostri amici!

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Nr. 50 Esperienze didattiche Nr. 50

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Strane lettereI bambini di 3A e di 3B dellaprimaria, dopo varieesercitazioni in classe, sonodiventati talmente bravi ascrivere lettere che…

Cara Elisa,tu sei una padrona speciale esei molto gentile quando mivieni a trovare.Mi piace molto quando miaccarezzi il viso, quando mispazzoli il pelo, quando miabbracci, quando mi porti ilpanino.Mi fai tanto arrabbiare peròquando mi cavalchi o quandosto vedendo unacosa e tu mi spingi via il muso.Vorrei tanto che tutti i giorni mivenissi a trovare ma non puoiperchè devifare tante cose più importanti.Mi dispiace quando vai invacanza e per tanti giorni nonvieni da me.Una leccatina la tua asina

preferita. A presto.Stella

Elisa B. 3^B

Cara AliceTu sei molto simpatica quandomi metti a dormire nel lettino,quando mi dai il biberon in boccae quando mi metti il ciuccio.Però mi fai arrabbiare quandomi spazzoli e quando mi fai fareil bagno da solo. Ti voglio semprebene, soprattutto quando mifai le coccole. Ma sono tristequando mi lasci da solo nel tuoletto mentre tu vai a scuola. Mimanchi tantissimo!Rispondimi presto!Baci cicciobello

Alice R. 3^B

Caro Simone,tu sei molto bravo egiocherellone, mi fai divertire

quando mi dai da mangiare equando mi apri il coperchio dell‘acquario per saltare fuori dall‘acqua, però non mi piaci quandomi spaventi per pulire il filtro, oquando mi metti addosso lamuta subacquea con i fiorelliniper far ridere tuo fratello e i tuoiamici !Sono triste quando guardo imiei parenti che vengono presiall’amo e li mangiano pure:l’anguilla con le patate, ilmerluzzo con il limone e losqualo con il contorno diinsalata.Ti ricordi quando eravamoandati al mare e tu e tuo papàmi avevate costruito un‘insenatura con le conchiglie, unpo‘ di sassi e tanta sabbiabagnata e sul fondo tantealghe ?Uno schizzo dal tuoamatissimo Tornado.

Simone M. 3^A

Cara Eleonora,tu sei simpatica quando milanci la pallina da tennis, oquando mi lanci il biscotto. Seiaffettuosa con me quando mifai le coccole sul letto. Miarrabbio molto quando mi tiri lacoda, quando mi dici “giù giùgiù” per scendere dal divano.Vorrei che non mi lasciassi dallanonna, perché vai a casa di unatua amica, ma per me seisempre la padroncina miglioredel mondo! Una leccatina daltuo cane. Uli

Eleonora C. 3^ A

Un nuovo laboratorioSaper comunicare permette di esprimere le proprie emozioni, ilproprio pensiero, le necessità. Inoltre comunicare chiaramente fainstaurare rapporti migliori con chi vive accanto a noi.Per questo ad ottobre è iniziato il laboratorio della “Lingua dei segni”:acquisire la conoscenza di una nuova Lingua darà ai bambini unavisione più ampia sulla comunicazione e sulle svariate modalità diinteragire con gli altri.Particolarmente “divertente” è stato inventare il proprio NOMESEGNO, che ha fatto ricercare ad ogni bambino un segno che loidentifichi, basandosi su una sua peculiare caratteristica: nome ecognome, carattere, aspetto fisico, passioni; dai ricci agli orecchini,dal pianoforte alla danza, dagli Angioletti al pullman o all’olio (???).Augurandoci che, qualunque sia il “modus operandi”, ci sia semprequalcuno che si metta in ascolto attento e disponibile dei nostribambini.

Classi seconde della primaria

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Nr. 50 Esperienze didattiche Nr.50

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Le prime impressioni da studenti della secondaria

IL MIO PRIMO MESEALLA SCUOLA ME-DIAQuando si arriva in quintaelementare tutti continuano adirti che le medie sono difficili,impegnative e tutto si fa piùarticolato. L’estate passa cosìnella strepitante attesa discoprire questo nuovopercorso. Io sono arrivato conquesti pensieri ed ero, loconfesso, spaventato. Pensosia anche normale, ma secontinui a pensare a quello cheti dicevano, ti impegni e prendi ilritmo tutto diventa sempre piùfattibile.In tutte le medie del mondo lacosa più difficile per i primigiorni penso sia riuscire aportare tutti i libri, perché inconfronto alle elementari sonoil doppio se non di più. Prima sedimenticavi il libro (per alcunemaestre) non succedeva nientema ora ci sono le crocette,quindi…fate bene la cartella!In conclusione le medie sonoimpegnative ma belle e lo dicoveramente.

Emanuele A. 1^A

UNA GITAINDIMENTICABILE:STRAWBERRYFIELDS FOR EVER!Il 17 ottobre noi alunni di primamedia siamo andati in gitaall’agriturismo StrawberryFields di Solto Collina, gestitoda personale di madre linguainglese. Arrivati all’agriturismo,la proprietaria Jane ci haaccolti e ci ha accompagnatidurante tutta la giornata.Siamo stati divisi in due

squadre (1a e 1b) e abbiamoiniziato con una fantasticacaccia al tesoro nel bellissimobosco circostante, in cuidovevamo trovare delle sagomee del le lettere in legno,seguendo una serie di indizinaturalmente scritti in inglese.Terminata la caccia al tesoro,siamo andati in un prato dovespiccavano due tende indiane elì sotto ci siamo sfidati al giocodello scarabeo, formando delleparole utilizzando le lettereraccolte durante la caccia altesoro. Inoltre c’è stato ancheil “super bingo degli animali” convincita di piccoli premi.Dopo queste eccitanti attivitàabbiamo pranzato e poi nelpomeriggio abbiamo realizzatoun collage utilizzando cartacrespa, fili d’erba e lana,seguendo una tradizione deinativ i americani . Unadivertente corsa nei sacchi diyuta ha concluso in allegriaquesta singolare giornata.E’ stata una bella esperienza, amio parere da riproporre anchealle future classi. Con un mix digioco, creatività e natura ilnostro inglese è sicuramentemigliorato. Strawberry fieldsfor ever!

Sofia P. 1^A

UNA GIORNATACOMPETITIVAGiovedì 16 ottobre, nella nostrascuola, si è disputataun’annuale corsa campestreper le scuole medie organizzataper tutti gli istituti dell’OperaSant’Alessandro; ipartecipanti provenivanoinfatti dalle diverse sedi. Leprime medie erano divise dalle

seconde e terze, che facevanoparte di un’altra categoria. Iprimi partecipanti a dare il viaalla corsa sono state leragazze di prima media, cheerano una cinquantina circa. E’stata una gara avvincente,come poi tutte le altre. Dopo leragazze è toccato a noi ragazzidi prima media: sin dall’inizio ipiù veloci sono partitivelocissimi, lasciando dietro glisfidanti più lenti. I “fuggitivi”erano un piccolo gruppetto disei, che poi diventò di tre e infinela competizione si concluse conuna specie di avvincente photofinish. Al termine della corsa dinoi ragazzi, fu la volta delleatlete più grandi e infine agliatleti di seconda e terza media.Dopo aver corso, i concorrentipotevano andare a riscaldarsi ea bere un bicchiere di tè. Infinesono iniziate le premiazioni,durate solo una manciata diminuti perché il tempo a nostradisposizione volgeva al termine.E’ stata una giornatafantastica e indimenticabile,spero di viverla anche l’annoprossimo!

Kevin C. 1^A

ECCO LA MIA NUOVACLASSELa mia classe è la 1^A. E’ unaclasse composta da 24ragazzi, divisi tra 6 ex alunni di5^A, 13 ex 5^B e 5 esterni. E’ laprima classe nel corridoio disinistra, al piano superiore,vicino al bagno delle femmine. Lanostra tutor è laprofessoressa Brembilla, che ci

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Nr. 50 Orientamento Nr. 50

pag. 4

UNA SCELTA PER IL FUTURO

Eccoci qui a fare una dellescelte più importanti per il nos-tro futuro: l ‘ istituto dafrequentare dopo lasecondaria di primo grado.Da piccoli era tutto più facile:chi voleva fare l’astronauta, chiil medico, chi il veterinario …ma crescendo ci siamo resiconto che la scelta non è perniente facile come pensavamo.Ci immaginiamo che là fuori cisiamo porte aperte perqualsiasi professione vogliamoseguire; purtroppo, visto ilperiodo non proprio roseo che ilnostro Paese staattraversando, di sicuro c’èmeno di quanto immaginiamo.Scegliamo una scuola chepotrebbe servire a inseguire ilnostro sogno, ma poi il nostrosogno si realizzerà?La realtà è ben diversa daisogni … i nostri docenti e inostri genitori fanno qualsiasicosa per aiutarci a fare lascelta migliore per il nostro fu-

turo e per questo dobbiamoringraziarli, anche se la sceltafinale è solo nostra.Faremo la scelta giusta? Qualidifficoltà incontreremo?Speriamo che si apranoopportunità lavorative dopotutti questi anni di studi esacrifici.Nella nostra scuola sonointervenuti diversi istituti dellazona per esporci i loroprogrammi; sono stati moltochiari e utili, soprattutto perchi non aveva la minima idearelativa al l ’ indir izzo dascegliere.Pochi di noi hanno le idee chiare,ma grazie all’aiuto della nostratutor sempre molto attentaalle nostre esigenze, e agli altriinsegnanti, stiamo vivendoquesto momento molto piùserenamente.

Mirko C. 3^b

Arrivato il nostro ultimo annoalle scuole medie è arrivato il

punto di orientarci verso unanuova scuola superiore.Questa è una delle scelte piùimportanti che ci è capitata difare da quando abbiamoiniziato la scuola e sappiamoche dovremo scegliere senzaguardare dove andranno inostri amici, ma pensando acosa ci piacerebbe fare. Du-rante le ore dedicateall ’orientamento abbiamoavuto diversi incontri con ireferenti delle seguenti scuole:-il Maironi da Ponte - Presezzo-(Liceo scientifico e IstitutoTecnico);-il Fantoni - Bergamo- (Liceoartistico e Corso Professionale);- tre l icei del l ’ operaSant’Alessandro (LiceoScientifico, Liceo delle ScienzeUmane e Liceo Linguistico);-I.T.I.S Marconi (elettronicaelettrotecnica ) di Dalmine.Abbiamo avuto anche altri dueincontri ove abbiamoincontrato alcuni ex-alunni; ungruppo era composto daragazzi appena ventenni, che cihanno dato alcuni consiglimolto utili sul metodo chedovevamo uti l izzare perscegliere la scuola.L’ altro gruppo era compostoda ragazzi di terza superiore eci hanno spiegato come sitrovassero nelle scuole dell’ Op-era e come hanno fatto ascegliere. Noi per orientarcidovremo frequentare diversiOpen Day per farci un’idea diquello a cui stiamo andandoincontro.

Flavio S. 3^B

insegna inglese. Già in questo primo mese di scuola la classe hapartecipato ad una gita all’agriturismo Strawberry Fields, che èstata un’occasione per socializzare e conoscerci.Pur sembrando una classe tranquilla, diciamo che c’è sempre unpo’ di brusio durante le lezioni. Siamo una classe unita e, a volte,dipendiamo gli uni dagli altri. Ci sforziamo di seguire le regole manon sempre ci riusciamo, perché i cambiamenti dall’anno scorsosono molti. In questo primo periodo di lezioni abbiamo anchescoperto un nuovo voto: il 4!Nonostante gli sforzi ci stiamo adattando alle nuove regole, ainuovi voti e ai nuovi professori e spero che continui così anche per iprossimi tre anni a venire.PS. Ringrazio Margot per avermi dato spunto ed anche laprofessoressa Bertuletti per avermi dato la possibilità di scriverel’articolo.

Celeste L. 1^A

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Nr. 50 Riflessioni Nr. 50

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Giornata per i Diritti dell’infanzia

Carissimi bambini e ragazzi,chi non conosce è facilmente resoschiavo! La scuola è unostrumento di libertà; per questomotivo v i auguro chefrequentando questa scuolapossiate liberarvi dai vostri dubbi,dalle insicurezze, dalle paure,lasciando i vostri sogni e i desideriliberi di crescere con voi.Le classi quinte hanno preparatouna presentazione dei Diritti, che

verrà proiettata durante l’OpenDay: scoprire i propri diritti èindispensabile per diventareprotagonisti del la propr iacrescita.Auguri a tutti.La giornata sui Dir itt idell’infanzia (CRC) fu approvatadall’Assemblea Generale delleNazioni Unite il 20 novembre .Essa esprime un consenso suquali sono gli obblighi degli Stati e

della comunità internazionale neiconfronti dell’infanzia:-Tutti i paesi del mondo(eccetto e ) hanno questaConvenzione.-La Convenzione è stataratificata dall’ il 27 maggio 1991con la legge n. 176.-Oggi aderiscono alla Convenzione193 Stati.-La Convenzione è composta da54 articoli.-La Convenzione è uno strumentogiuridico e un riferimento a ognisforzo compiuto in cinquant’annidi difesa dei diritti dei bambini.La creazione della convenzione èricordato ogni anno, i l 20novembre, con lacommemorazione della .I l Comitato ONU haindividuato quattro principigenerali, trasversali a tutti iprincipi espressi dalla CRC ed ingrado di fornire un orientamentoai governi per la sua attuazione:·non discriminazione (art. 2), tuttii diritti sanciti dalla CRC siappl icano a tutti i minor isenza alcuna distinzione;·superiore interesse del minore(art. 3), in tutte le decisioni ilsuper iore interesse delminore deve avere unaconsiderazione preminente;·d ir itto al la v ita, a l lasopravvivenza e allo sviluppo (art.6), non solo il diritto alla vitama garantire anche lasopravvivenza e lo sviluppo;·partecipazione e rispetto perl’opinione del minore (art. 12), perdeterminare in che cosa consisteil superiore interesse del minore, ilsuo diritto di essere ascoltato eche la sua opinione sia presa inconsiderazione.

Maestro Roberto

SEGESTANei giorni scorsi io e la mia famiglia siamo partiti in aereo per raggiungerela Sicilia perché non l’avevamo mai visitata e volevamo conoscere le suemeraviglie.Ieri abbiamo fatto una visita a Segesta, una delle città più importantidella Sicilia perché lì sono stati trovati molti resti greci.L‘altra città più importante è Erice, fondate da Enea, scappato dallaguerra di Troia, con la sua famiglia. La mattina siamo andati in spiaggia eabbiamo fatto un bagnetto in mare, così potevamo dire di averlo fattotutti i giorni. Poi siamo andati in macchina fino a Segesta. Appenaarrivati abbiamo parcheggiato e percorrendo la strada che portava incima ad una collina, siamo arrivati al tempio.Quando l’ho visto mi sono venute le lacrime agli occhi: era uno spettacolomeraviglioso! Aveva quattordici colonne di lunghezza e sei di larghezza.Non si poteva entrare a toccarlo, ma io e mia sorella siamo entrate e ciabbiamo fatto una foto dentro. Poi abbiamo ridisceso la collina, ma io emia sorella avevamo fame, allora siamo andati in un ristorante apranzare.Il proprietario era così gentile che ci ha preparato i panini per la cena.Dopo siamo tornati sul posto dello scavo e siamo saliti con il pullman suun’altra collina. Sopra c’era tutta la città greca con l’anfiteatro, avederlo mi batteva forte il cuore. L’abbiamo visitata da cima a fondo e io,Claudia e mio papà abbiamo cantato l’Inno d’ Italia dentro l’anfiteatro; sisentiva rimbombare la nostra voce e io mi immaginavo che spettacolodoveva essere quando c’erano i greci.Al centro con i sassi ho scritto: “Giulia”, magari qualcuno lo vedeva ediceva:” Qui c’è stata Giulia!”Infine siamo tornati al parcheggio a piedi; io e mia sorella giocavamo apassare sulle rovine inventando storie su cavalieri e principesse.Dopo ci siamo avviati verso l’aeroporto di Palermo, non prima di averdato un’occhiata alle spiagge di un paesino lì vicino.Alle dieci e mezza è partito l’aereo e poi mi sono addormentata.

Giulia S.P. 5^A

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Nr. 50 Uscite didattiche Nr. 50

pag. 6

Lunedì 6 ottobre 2014 glialunni delle quinte con i loroinsegnanti, presso laCascina dei Fiori di Entratico(BG) hanno vissuto in primapersona l’esperienza dellavendemmia e dellamacinazione dellep a n n o c c h i e .Successivamente hannoraccontato il loro ricordo inuna pagina di diario.

Caro diario,oggi è stata una giornatafantastica!Siamo andati in gita alla “Cascinadei fiori” con la mia classe. Mi sonosvegliata presto, ero un po’assonnata; subito dopo essermiricordata che dovevo andare ingita, ho fatto un salto mortalee… “Yuppi!”, ho urlato. Erocontentissima e ho fatto tutto difretta. Il viaggio è stato un po’nauseante, ma, appena arrivati adestinazione, mi sonomeravigliata della natura che cicircondava. Ad un certo puntosono saltate davanti a noi duesimpatiche ragazze, Wau eMarika; quest’ultima ci haaccompagnato a vedere le vecchieviti, piantate quaranta anni fa. Adogni cosa particolare scattavodelle fotografie. Marika haspiegato tutte le parti dell’uva esuccessivamente l ’abbiamoraccolta; poi ha messo i grappoliin una tinozza e uno alla voltaabbiamo pigiato l’uva con i piedi.Sembrava divertente, ma, quandoé arrivato il mio turno, sentirmil’uva sotto i piedi mi facevadisgusto. Caro diario, un giorno timostrerò quelle foto, rideraimolto! Dopo aver pranzato siamoandati con Wau ad arare il terrenoper seminare il mais, sembravafacile, invece era faticosissimo,bisognava avere tanta forza! Poiabbiamo sgranato le pannocchie e

macinato il mais, usando unmacchinario per ottenere lafarina. Infine abbiamo cucinato ipop corn e mangiato la polenta;era buona, ma leggermentefredda!!È stata un’esperienza nuova,piena di gioia, stupenda edemozionante, passata con i mieiamici, in mezzo alla natura!!!Alla prossima. La tua Martina

Caro diario,oggi e’ stata una giornata moltobella e super divertente!! Siamoandati ad Entratico, alla “Cascina dei fiori “; appena arrivatiabbiamo appoggiato gli zaini inuna stanza della cascina. Siamoandati con i maestri Serena,Maria e Roberto. Le persone checi hanno guidato erano due,Marica e Wau. Con Maricaabbiamo fatto una passeggiatatra gli alberi da frutto e i vigneti,abbiamo raccolto l ’uva e l ’abbiamo pigiata; sembrava dischiacciare i lumaconi!Mi sonovenuti i brividi! Siamo andati incantina e abbiamo versato ilmosto nella botte e, dopo un annoo piu’ , lo traverseranno ediventerà dell’ ottimo vino rosso.Abbiamo schiacciato l’ uva anchecon una macchina e infine ci siamorecati alla sala per pranzare.Appena finito di pranzare, hogiocato con i miei amici a muragliae poi... tutti a fare le foto!

In un secondo momento andaticon Wau, la quale ci ha spiegatoche, tanto tempo fa, gli aratrierano trainati dai buoi, che lei hachiamato BAOU e io e Matteo cisiamo messi ridere! Insomma …chi non riderebbe!! Abbiamo tiratoanche noi l’aratro e poi seminato ilmais, sgranato lepannocchie,prodotto la farina epoi separato la farina fine daquella un po’ più grossolana. Infineho mangiato, in buona compagnia,polenta e pop corn. La cosa che mie’ sembrata più divertente e’stato tirare l’ aratro , ma ingenerale mi e’ piaciuto tutto! Hoprovato gioia e felicità, insommaero contentissima!!Quest’ esperienza e’ statadavvero bella e avventurosa!! Oh,che sonno! Ok, ora ti lascio, ho unsonno tremendo! Tua Rebecca

Caro diario,è stata una giornatasuper-mega-galattica, perchésiamo andati noi di 5B e i bambinidi 5A alla “Cascina dei Fiori”.Siamo partiti alle 8:30 da scuolacon un pullman e io ero seduto,come sempre, vicino ad Ale, il miomigliore amico. Dopo un’ora div iaggio siamo arrivati adEntratico, la sede della Cascina.Alla fine di una passeggiata,siamo giunti alla meta. Abbiamo

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Nr. 50 Uscite didattiche Nr. 50

mangiato uno snack e, finito lospuntino, abbiamo incontratoMarica, Marco e Wau, le nostreguide. Noi siamo andati conMarica, mentre la 5A è andatacon Wau. Abbiamo osservato ilprocesso del vino, dalla pigiaturadell’uva, al trasporto della botte incantina. Con Wau abbiamopiantato il mais, sgranato lepannocchie e macinato la farinacon la quale abbiamo fatto lapolenta fredda: mmm… chebontà! Nel frattempo con il maisWau ha preparato i pop corn pertutti! infine abbiamo scattatouna foto ricordo. Con il pullmansiamo ripartiti alle 15:19 e, appenatornati a scuola, era già ora ditornare a casa. Diario, te logarantisco: io in quella cascinatornerò! Tuo Silvano

Caro diario,oggi è stata una giornata..stupefacente! Stamattina,quando la mamma mi ha svegliatoper dirmi che era ora di andare ingita alla Cascina dei fiori, mi sonoalzata con rapidità e, facendocolazione, ho pensato che mi sareidivertita un mondo !!Una volta arrivati in refettorio ascuola, Serena ci ha chiamati e dicorsa abbiamo preso posto sulpullman. Una volta arrivati adEntratico, Marica e Vau, le nostreguide, hanno diviso noi e la 5A indue gruppi; ci hanno insegnato ladanza del sole: “Hip hip urrà,hip-hip urrà, hip-hip urrà!”.

Successivamente siamo andaticon Marica e, facendo unapasseggiata su un sentiero, ci hamostrato diverse piante: il fico, ilmelo, il salice bianco ed unimmenso campo di viti. Chespettacolo tutte quelle piante incima alle colline, sulla riva dellaghetto…Wow!! Ma le sorpresenon erano ancora finite.Dopo un quarto d’ora, siamoandati a raccogliere l’uva. Chepaura! Le api sembrava quasi checi attaccassero! In un secondomomento abbiamo pigiato con ipiedi l’uva uno alla volta, a tempodi musica. Ma quando è arrivato ilmio momento…bleah! E’ vero cheera la prima volta che provavo afarlo, ma era disgustoso!! Maricaci ha mostrato come separare labuccia dal succo, utilizzando unmacchinario apposito.Nel pomeriggio, dopo averscattato la foto di classe, siamoandati con Wau e abbiamoimparato a utilizzare l’aratro,mettendoci a gruppi da otto. Chefatica! Dopo aver seminato, con ichicchi di grano restanti abbiamofatto la farina. C’è moltadifferenza tra la farina e la crusca!La prima è macinata in modo piùfine e di un color giallo, simile allapagl ia; la secondo è piùconsistente e giallo-arancione.Come tutte le gite, è arrivato ilmomento di tornare a casa.Caro diario, quella che ti horaccontato è stata la mia

esperienza alla Cascina dei fiori.Questa gita non solo mi èpiaciuta da impazzire, ma mi haanche fatto conoscere meglio lamia nuova maestra Serena che èsì severa, ma anche molto dolce,altruista e divertente. La tuaVittoria

Ieri io e i miei compagni, la classe5^B e i maestri Maria, Roberto eSerena siamo andati a Entratico,un piccolo comune in provincia diBergamo, a visitare “La Cascinadei fiori.”Siamo saliti sul pullman alle otto etrenta e siamo arrivati sul postoalle nove e venti. Marika una delleguide ci aspettava all’entrata.La cascina è formata da duecapannoni e una casetta moltorustica e molto nascosta dallavegetazione fitta. Intorno ad essaci sono viti, salici e molte altrepiante.La guida Marika, Vao, una ragazzabrasiliana e Marco, un assistente,ci hanno accolto e ci hanno fattovedere il posto.Prima abbiamo fatto la merenda egiocato un po’. Dopo ci siamodivisi: la 5^B è andata con Marikaa fare il laboratorio dell’uva e noi,con Vao e Marco abbiamo vissutoun’esperienza fantastica!!!Ci hanno fatto vedere comepiantare il mais o granoturco. Vaoci ha diviso in tre gruppi per tirarel’aratro. C‘erano due corde, lungociascuna di esse si sono messiquattro di noi e poi abbiamotirato....ecco un solco!In seguito abbiamo piantato ilgranoturco. Vao ci ha spiegato ilnome di alcune parti del lapannocchia, dopo ne abbiamosgranate alcune e abbiamotriturato i loro semi. Abbiamo poisetacciato e diviso la crusca dallafarina. Vao ci ha fatto assaggiare

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Nr. 50 Uscite didattiche Nr. 50la polenta e i pop corn preparatida lei. Più tardi abbiamo mangiatoe giocato mezz’oretta. Il secondolaboratorio è stato sull’uva;Marika ci ha fatto vedere unavigna vecchia con dei salici ai lati.Si sentiva un profumo di uva e diaria fresca.I rami dei salici servivano a legarele viti ai paletti di castagno. Ibambini di una volta usavano irametti di sal ice per farecoroncine o braccialetti, poi liportavano alla nonna che liintrecciava e formava un cesto divimini.Quando siamo tornati al lacascina, abbiamo raccolto deigrappoli d’uva in una piccola vignacon due filari. Dopo la guida ci haspiegato alcuni particolari dell’uvae della vite.Abbiamo visto la pigiatrice e iltorchio che serve a schiacciare levinacce per ottenere il mosto,questo deve riposare tre mesi opiù per diventare il vino piùpregiato.Infine abbiamo schiacciato l’uva, cisiamo tolti scarpe e calze e siamoentrati nel catino pieno di grappolidove sembrava di scivolare esprofondare. Finito di pigiare l’uva,siamo entrati in un catino conl’acqua per lavare i piedi, io sonostata la seconda. Siamo poipassati nel la cantina doveabbiamo imparato a imbottigliareil vino. Fatto questo, ci siamopreparati per tornare a scuola.E’ stata una giornata bellissima!!!La mia parte preferita è statoquando abbiamo raccolto l’uva. Mipiacerebbe tornare alla cascina.Alice R. 5^A

Ieri io con la mia classe, la quinta Be gli insegnanti Maria, Serena eRoberto siamo andati a visitare la“Cascina dei Fiori” che si trova adEntratico: un piccolo paese inprovincia di Bergamo. Abbiamopreso il pullman verso le otto emezzo e dopo circa un’ora siamoarrivati alla cascina. Questa si

trova ai piedi di una collina ed ècircondata da campi, vigne e dallanatura. Dopo aver conosciuto leguide: Vao una ragazza brasiliana,Marika e Marco, ci siamo messi allavoro.Per prima cosa abbiamo seminatoil mais con Vao.Per seminare siamo andati in uncampo dove abbiamo aiutato unsignore a fare i solchi con l’aratro.Dopo esserci divisi in gruppi, Vaoha dato ad ognuno di noi un po’ disemi di mais che infine abbiamoseminato con cura nei vari solchi.Assieme a Vao ci siamo anchedivertiti a sgranare le pannocchiedentro a tre grandi recipienti. Inseguito abbiamo messo, uno allavolta, un po’ di mais in un mulinoelettrico per fare la farina. Primadel pranzo, Vao ci ha preparato unpochino di polenta e anche dei popcorn. Dopo il pranzo, con Marikasiamo andati a vedere un vigneto einfine una piccola vigna perraccogliere l’uva.Ci siamo seduti e abbiamoaspettato il nostro turno perschiacciare l’uva con i piedi.Uno alla volta mettevamo i piedi inun recipiente per lavarli e poi c’erai l recipiente con l ’uva daschiacciare. E’ stataun’esperienza un po’ strana pertutti schiacciare l’uva, però cisiamo divertiti!Prima di partire abbiamo anchevisitato una cantina moltospaziosa dove c’era una bottenel la quale alcuni dei mieicompagni hanno messo il mosto.Il momento che mi è piaciuto di piùè stato quando abbiamoschiacciato l’uva.Vorrei rivivere questa esperienzaperché mi sono divertita unsacco!! Melissa R. 5^AIeri con i miei compagni, la classe5°B e gli insegnanti siamo andatiin gita alla “Cascina dei fiori” aEntratico, un paese di campagna

immerso nella natura, in provinciadi Bergamo.Verso le otto e mezzo siamopartiti col pul lman e dopoun’oretta siamo arrivati. C’eranouno o due capannoni e unacasetta rustica. Lì abbiamoconosciuto: Vao, che è unaragazza brasiliana, Marco eMarika, che erano più o meno lenostre guide. Al mattino siamoandati con Vao che ci fatto ararecon l’aratro; non era una cosafacile, infatti eravamo in ottobambini a trainarlo. Poi abbiamoseminato il mais e l’abbiamoricoperto col terreno. Abbiamosgranato le pannocchie con lemani e con il mais sgranato, Vaoha trasformato il mais in farinacon l’utilizzo di un mulinelloelettrico. Dopo con il setaccio Vaoci ha fatto dividere la farinabianca dalla crusca. Infine ci hafatto assaggiare la polenta e ipop-corn, successivamenteabbiamo pranzato. Nel pomeriggiosiamo andati con Marika che ci hafatto camminare in un sentierofino a un vigneto e ci ha spiegatoda che cosa era formata la vite, lasua funzione, quando si deveraccogliere l’uva, quando e comenasce… Poi siamo andati avendemmiare. In seguito ci hafatto provare tre modi perschiacciare l’uva; la prima con lapigiatrice, la seconda con iltorchio e la terza coi piedi. Alla finesiamo andati in cantina, lì ci hafatto vedere come si mette iltappo della bottiglia del vino; ci hadetto che i l mosto deveinvecchiare per diventare vino eabbiamo visto come si fa uscire ilvino dalla botte. Per ultimoabbiamo fatto merenda e siamopartiti verso le tre e siamo tornatia scuola.È stata un’esperienza incredibile!Il momento più bello è statoquando ho schiacciato l’uva coipiedi! David C. 5^A