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DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE — ROMA Vi. IV NoTtmbr* 149 . Tel. 639.121 63.521 61.460 689.845 INTERURBANE: AmaÌnÌitra*ion« 684.706 - Rcdaziont 670.495 PREZZI D'ABBONAMENTO UNITA* ~ (con adizione dal lunedi) . . RINASCITA VIE NUOVE Spedizione in abbonamento postale Anno Sem. Trim. &ZSO j 3460 1.700 7.260 3.760 1.960 1200 600 1«0O I lAOO eoo Conto corrente postale 1/29T9\ PUBBLICITÀ': mm colonna • Commerciale: Cinema L. 150 - Dome nlcalo L». 200 - Echi spettacoli L. 150 . Cronaca L. 100 - Necrologia !:•, l30 -Finanziarla, Banche L. 200 . Legali L. 200 . Rivolgersi <SPI) Via del Parlamento 9 - Roma . Tel. 688.341 2-3-4-5 e succurs. In Italia ORGANO DEI PARTITO COMUNISTA ITALIANO Gli "A MI taf <lell> Unità 99 ili /Itieoiiti fiatino «yiYi prenotalo le eoitie net* i 4giorni i' e 4 novembre - liitiY'i dette ulive province* prenotatele anche • o 1* vap ula m en te ! ANNO XXXI (Nuova Serie) - N. 301 SABATO 30 OTTOBRE 1954 Una copia L. 25 . Arretrata L. 30 IL VERO SCANDALO L'on. Ugo Lu .Malfa hu scrit- to ieri per la l'ucc Repubbli- cana un articolo di risposto all'editoriale clic il compagno Togliatti ha pubblicato dome- nica scorsa MI queste colon- ne. I/esponente repubblicano M riferisce nel .«no scritto ri- petutamente, o in modo mol- to polemico, a posizioni e to- ni assunti dal nostro giorna- le in diverse occasioni, ed è .sotto questo profilo che noi, a nostra volta. ^W rispondia- mo, ed an/i da lui solleci- tiamo indispen-abili chiari- menti. L'on. La Malfa premette di non poter sottoscrivere nes- suna delle accuse mo^e da 'fogni e dagli ex-agenti del- l'Ovru ai comunisti. Ricono- sce che i comunisti hanno combattuto contro il fascismo con spirito eroico e con gra- \c sacrificio e rischio perso- nali. e afferma di ricordare con simpatia e con giudi/io equanime e sincero la loltu antifascista comune. In defi- nitiva. egli mostra di com- prendere e di condividere, per ciò che riguarda la ri- sposta da daie alle spie del- l'Ovra e ai vari fogni, la so- stanza dell'editoriale del compagno "fogliati). Ne in questo atteggiamento fon. La Malfa appare isolato; se è vero, come è vero, che posi- zioni analoghe sono assunte «lai liberali del Mondo nell'ul- timo numero di questo .setti- manale, dove si afferma che < la cretineria dei suoi avver- sari ha permesso al fon. lo- gliatti di scrivere un artico- lo sul quale ogni democrati- co non può non o-«cre d'ac- c o r d o >. Di tutto que-to occorre prendere atto, come «li un .segno che la co-cienza tinti- faicista è cosi pioiondmnen- tc radicata nel nostro popo- lo e nel nostro Paese che da essa non .-i può si potrà mai prescindere Ma, ciò pre- messo. a quali conclusioni giungono fon. La Malfa e i liberali del Mondo? Giungo- no alla conclusione che i me- todi di azione ilei comunisti t-ono all'origine di lutto. Af- ferma fon. La Malfa che la offensiva fasciala non è che «un contruccolpo «Iella M«I- lenta, settaria, faziosa a/ione politici dei comunistii>: che sono i comuni-li e YfJnilìi in particolare ad avere introdot- to nella lotta politica le ar- mi sleali della menzogna, del- l'inganno, dello scandalismo. Su un piami più generale, so- no Ì comuni-li i n'-ponsabili della fittemi frcdd.i. A MI-IC- •rno di questa" te-i. fon. La Malfa cita l'accenno fatto da l'Unità ai retro-cena politici dello scandal»» dei miliardi: i liberali del Monti» preferi-co- IIII citare i icrmiiii di •- f o r - «•hcttoni > e di - capoiottari -. e in generale la campagna -ni caso Montcsi. A questo punto vorremmo sinceramente domandare al- l'on. La Malfa di spiegarci lui, per favore, come i conui- ni-ti e la loro stampa dovreb- bero comportarsi dinanzi a «pianto accade nel nostro l'ace, su tutti i terreni. Poi- ché la no-tra amara preoc- cupazione è semmai quella di non riuscire a fare abbastan- za per denunciare quanto ac- cade, di non riuscire ancora .sufficientemente a fare ap- prezzare il significato di de- terminati eventi, l'enormità del prCMMite sialo di cose ino- rale e politico, e «li non riu- scire a mobilitare com'è ne- < ossario l'intiera opinioni- pubblica. L'on. La Malfa -i niente per i nostri commenti allo scandalo dei miliardi: ma dello scandalo non =i ridente. «» se ne preoccupa a^-ai meno. C'è tutta una rete di persone che è riuscita a truffare allo .Stato italiano e quindi ni «noi cittadini 3>0 miliardi di lire, una somma colossale, quella di un intiero bilancio mini- Mcrialc! Non -uno ?:ati pre-i. questi miliardi, con u:i a--al- to armato alla Banca d'Ita- lia. ma attraverso organismi e canali statali e governati- vi. C'è o non c'è un respon- sabile politico, una respon- sabilità di governo? Non sa- rà La Malfa, non ne dubitia- mo. non sarà neppure I. M. Lombardo: ma chi si muove per colpire e ripulire, per ne-. certare, per impedire una co-j sa così enorme, per garantire c h e n o n «i ripeterà? I liberali -=i scandalizzano del termitv; di e capocottari ». ma assai meno di Capocotta! Hanno dimenticato così pre- sto che cos'è stata questa vi- cenda incredibile, hanno già dimenticato del Montagna ai Viminale, dello Spataro, non si sono ancora accorti che nul-j la è tuttavìa cambiato da al-1 lora net sommi circoli mac-' chiati da quella vicenda? Che' cosa avrebbe dovuto fare se- condo loro la stampa comu- nista. che cosa dovrebbe fare °.-?i? Guardiamoci d'attorno, do- ve capita. Guardiamo alla sorte della ptovmciu di Sa- lerno. Che cosa dovremmo dunque dire, per non essere accusati «li e specula/ione » dalfon. I a Malfa «• da quul- cun'ultro, dinanzi a questo assurdo rinnovarsi di sciagu- re dì cui .si conoscono lo CÌIII- •se. si su clic si i('peleranno, si sa (inali misure di politica generale, di indirizzo e di dettaglio, si dovrebbero adot- tate, ma non si fa nullu e ci si nasconde dietro un rivol- tante e cinico piagnisteo? Che cosa dovremmo dire, per non essere accusati di promuove- re la guerra fredda, dinanzi ti episodi scandalosi e nefa- sti come gli interventi ameri- cani nelln vitn delle nostre fabbriche, dinanzi a un go- verno «'he si fonda sulfini- portuzione del peggiore mac- cartismo, e che ad e-so su- bordina con disinvoltura fon- damentali interessi nn/mn.ili. politici ed economici? Per singolare coineiden/.n, l'articolo del fon. La Malfa è slato accompagnato ieri, .sulla stessu Voce Ucpubblicunu, da un trafiletto giustamente scan- dalizzato per il fatto che il Ministero del Lavoro riscuole dai conladini contributi per 400 o 500 milioni in favore della Confida e dell'organiz- zazione del de. Monomi (< cru- scante di buona memoria >, lo definisce con linguaggio ri- provevole il giornale repub- blicano». Dopodiché? Dopodi- ché noi continueremo a pm- testare fino a «'he questo scan- dalo non cesserà, ed è inevi- tabile che la protesta e la de- nuncia diventeranno tanto più aspre e amare e spietate quanto più le co-e rimarran- no come stanno, perchè noi vogliamo riuscire » cambini e questo assurdo complesso di co-e; mentre è purtroppo un fatto che repubblicani e li- berali da molti anni lo .subi- scono e lo coprono per lo meno obiettivamente. Che co- sa propongono per uscirne? A volle protestano come ora, a volte non lo fanno neppu- re. Vedono il crimine nelle forme dellu nostra lotta, non lo vedono in ciò contro cui noi lottiamo. Per concludete - ma « questo punto un- assai più vasto" discorso si aprirebbe — vorremmo dire che ci è mol- to difficile considerare in buo- na fede chi indica i comuni- sti come rcspon-abili della guerra fredda cl«' lacera il nostro Pnc-c Son scile anni che la guerra fredda è stata dichiarata uffuialmcnic. ini- ziata, sviluppala e teorizzata dai gruppi dirigenti contro i comunisti e contro la classe operaia in generale. Lo san- no tutti; e tutti sanno anche «he chiunque abbia mostrato sia pur vagamente di volerse- ne distaccare, lui con ciò stes- so e di «-olpo determinato un clima di distensione. Altri, non cerio i comunisti, si prende «uni volta la respon- sabilità di tornare al peggio. e ade.--o perfino coi fuscisti. i.rioi riNTOR PHR LA PACK K PHR MIGLIORI RAPPORTI FRA I DUE POPOLI Un articolo delle isvestia sulle relazioni con malia Le possibilità nuove offerte dalla caduta della GED - La collaborazione economica con l'URSS, la Gina e le Democrazie popolari - Benevolenza e comprensione sovietica riMPOHTA.Ml-: CONVEGNO DI IKHI A ROMA Gli alti funzionari dello Stato chiedono emendamenti alla delega l no slriniHMiU) incompleto e di dubbiti coslilii/.ioiialilii DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA, 2<J — Un invito a miglioralo le nostre rela- zioni con l'U.H.S.S. e le de- mocra/.ie popolari, traendo- ne evidenti vantaggi di or- dine economico e politico, è stato '.ivolto al nostro pae- se e ai iio.-tri governanti dal- le colonne tlelI7.-nv.vlin con un articolo eh L). Seevlmghin dai titolo <• L'Italia e la si- curezza europea ». Attraver- so una acuta rassegna di av- venimenti. correnti di opi- nione e dilemmi della nostra diplomazia, la politica este- ra di Palazzo Chigi e la posi- zione internazionale della Italia, vi sono state analiz- zate con un ragionamento che denota una seria conoscenza dei nostri problemi. •< La disfatta della CED » -- è i! punto di partenza dell'articolo « ha schiuso ni circoli dirigenti italiani IL GEN. NAGHIB DIMISSIONARIO? possibilità nuove. Ne! neces-.chiude epici mete iti orienta. sario riesame dei problemi j che porterebbero sollievi. :il- euroiXM l'Italia * poteva dire una sua parola, dare prova di iniziativa, far sentire la sua voce in difesa dei suoi interessi e degli interessi del- la pare europea ». Il governo di ltoina non ha voluto cogliere la occasione ed ha preferito continuato ad agire secondo le defi- nizioni del Popolo come il solo governo disposto a da- re un <« immediato e incon- dizionato » accordo a « qual- siasi piano .. americano: po- sizione, questa, che è stata giudicata criticamente non dai soli partiti di sinistra, ma da tutti colon» « che non hanno perso il sentimento della dignità nazionale » e che ricordano come in \m passato non lontano statisti della borghesia italiana t Nitti. gli Orlando, i Giolitti sapessero altrimenti di- fendere gli interessi del oae- 'e nell'arena internazionale- Lo scrittore moscovita cita giudizi negativi stilla politica estera romana di esponenti della destra, quale il monar- chico Covelli e i quotidiani « Giornale d'Italia >. e « Po- polo di Roma ». j Dopo aver condotto un'c- i nemica campagna contro la} CED. il popolo italiano èj messo oggi fronte a un nuovo tentativo di ridar vita all'esercito tedeseo che dieci} anni fa occupava e devastava) il suo paese. Sebbene in teo- ria la nuova Wchrmacht deb- ba contare solo 12 divisioni. la forza numerica che le òj consentita —. mezzo niilio-! ne dì più — corrisponde al- 1 meno a 27 divisioni del mo-i dello italiano, cui si agglun-l ' 100.000 uomini della la no.-tra economia. « I partiti dell'opposizione. sia di sinistra che di destili» vjrive r/sre.ififi. «eiittcano i dirigenti italiani perchè limi- no mancato non poche occa- sioni di utilizzale la congiun- tura inteViiiCiiionaU: per con- durle. uell'intere-sv do: p.i,-- -o. una politica più autono- ma ». Se si pensa alle offerte di collaborazione economica che ci sono state fatte dalla URSS e alle analoghe puni- bilità che esistono con la Ci- na e }e democrazie popolari. si constata che « per l'Italia è aperta una strada che raf- forzerebbe la stia posizione internazionale \>. Ma queste prospettive non sono mai state esaminate seriamente dal governo di Roma « seb- bene non esista alcuna causa oggettiva che M opponga a un miglioramento d'i rap- porti tra l'Italia e l'Unione sovietici e la stessa cosa si possa etile pe: le relazioni tra l'Italia e le democrazie popolari ». Quale o oggi la posizione dell'URSS nei nostri confron- ti 1 ' La risposta sta nella con- clusione dell'articolo che va- le !a pena, quindi, di citare integralmente. .< L'Unione so- viet. c.i ha sempre mostrato benevolenza e comprensione per gli mterc-si del popolo italiano. K, sa ha seguilo con sincera simpatia la lotta dei patrioti italiani contro il fa- scismo Q contro gli aggres- s<>i i hitleriani. E' impossibi- le non ricordare che già nel lill-t vennero riannodati i rapporti diplomatici tra i «lue paesi, oh interessi della pa- ce e della reciproca com- prensionr tra 1 popoli hanno IJII'SKPI'K HOFIW I Un importante convegno sulla legge-delega per gli jstatali, in discussione in que 7 isti giorni alla Camera, si e | svolto ieri sera nella .mìa |deU'Associazione artistica in- ternazionale. Il dibattito era stato orga- nizzato da un gruppo di fun- zionari direttivi, al cui invito hanno aderito numerose per- sonalità e alti dirigenti degli uffici ministeriali: alla presi- denza. oltre al relatore dottor Honacina, si notavano l'ex- ministro prof. Picardi, l'av- vocato Oraziani, capo eli ga- la legfte-dclega. altrimenti «si perderebbe troppo tempo». Nel loro o ci g ì funzionari direttivi hanno esplicitamen- zioni le affermato che il disegno di legge-delega, to-i tome è stillo elaborato, appai e uno '.strumento del tutto un (im- pioto » e non solo per la parte economica, mentre * la effetti VÌI carenza di criteri direttivi » ne rende « dubbia la costituzionalità > " Il convegno prosegue l'o.d.g. — afferma .a necessita di emendare il provvedimen- to e. rendendosi interprete di gin secondo le funzioni, come necessario presupposto per hi libera e imparziale esplica- ci! questa; b) che la posizione del funzionano i;i esattamente definita, in rap- porto alle sue attribuzioni e icsponsabilità, nonché alle inframmettenze di qualsiasi genere; e) che il rapporto di impiego sia provvisto delle necessarie garanzie di tutela di diritti e degli interessi, in • apporto alla valutazione e selezione del personale, agli avanzamenti, alla disciplina, alla dispensa dal servizio, al- (Ciintuiu.-i in (ì pai;. '. Kil.l alti esponenti dei ministeri. Nell'o.d.g. conclusivo, vo- tato all'unanimità, il conve- gno ha affermato l'esigenza che alla legge-delega vengano apportati sostanziali emenda- menti. La cosa è di partico- lare interesse, dato che il governo e la CISL .sostengono ja spada tratta la necessità di 'non emendare in alcun modo Conili meato Tutti' le fcilrruxlnni <lolU FOCI possono ritirare le ti'isrrc ilrl l'.isr» presso 11 C.C. (lolla FOCI o presso la scile (IrH'Isprttorato ammi- nistrativo Alta Italia |M1- l.ino), dal primo novembre. rapporto di lavoro (avventi- ziato. contratto a tempo, ecc.) siano definitivamente risolte; f) che il Consiglio superiore della pubblica amministra- zione sia ordinato, con la rap- presentanza del perdonale. affinchè possa efficacemente concorrere alla salvaguardia dell'imparzialità dell'azione amministrativa -. L'INCUBO DI NUOVI DISASTRI E' ANCORA NELL'ANIMO DEGLI ABITANTI DI SALERNO Secondo il governo le vittime sono 299 Drammatica situazione dei senza tetto "Quale sarà la nostra sorte?,, - 1 sinistrati non vogliono tornare a vivere nelle abitazioni insicure Un tragico atto di accusa: i quaderni presentati nei '53 alle autorità dagli abitanti dei paesi colpiti DA UNO DEI NOSTRI INVIATI SALERNO." 2fK — Per Jor- r II. CAIRO Voci diffusosi • eri .il Cairo hanno riferito che il Rrneralc Moli.immeil Nauhib si sarebbe ilimesso dalla presidenza della Repub- blica- I.a notizia non è stata ronferm.ita uflìcialmentc. Vi- nciate è invece l'annuncio «Icllo .scioglimento della « Fra- tellanza musulmana ». la no- ta organizzazione politico-ro- llKiosa rhc si era schierala tontro i;Ii accordi per Suez gonn 1 100.000 uomini marina e della aviazione: clc/Jf, nia continua ';( ( )c ( tempo e. significa che la Cerniania oc-| oooi( f ,| mc 0 le strade cen- cidenuilc avrà forze armate trali di Salerno ^appaiono in gran parte liberate dal mare di Jnnyo che le ostruita. La IH (infomobi/i.vtico iiJicol- tncora superiori a quelle dell'Italia e della Francia mesco insie- me- Per giustificare questa ! cit u\ riprende lentnmcnt, decisione i governanti italin-(.,-;,„ vomiate fisionomia ni non ricorrono più alla fa-' .. .. vola deir^aggressione» sovie- ' . * r ''i/' co . tica. ma semplicemente a n a ,»i suolpr cou mmori ciiflicol- preoccupazioné di non per-,'"•'»« ""» <' *'«.*« "" co I r dere sii -aiuti ,. americani. ."«"««'«/» «' servizio cMadi- T . . .no dei jtlobns e le comufuca- L questo un argomento Ztom C(> „ ,, rcsto della pro- ,-Vr- h1 ' P r f- ! IK'-V»! de» 0 ; mieta som , j „ t t o r a 7/1 •» t e u u - difficoha in cu: 1 economia. u , vfm mvzzi (h /ortunn , Q UU _ italiana, senza ma.eri.-, prima S( tuUu Vutuvitil .scolastica e senza combustibile proprio „„„„„/„ te. ferma es- si dibatte: ma, nota lar.ico- rf ,,. , (tr;pmliblh oc _ listo, e un argomento infou-; , .s„,isira,i. dato. Innanzitutto perche la- minaccia americana di pri-j onesta sera 1 sottosearclari varci degli aiuti ù im bluff — I fiusso e Colombo hanno reso gli Stati Uniti, rì.-entfo i pn-.nirin.c cficniflrnsicnu 01 otor- ini interessati a rifornire la "«listi- H primo ha /ornilo 1 Europa occidentale, visto il SCO»ICH/I dati per quanto ri- pericolo di una crisi, di s o-.o»«rfffi i morti e i dispersi vraproduzione che incornile su di loro e in secondo luogo perchè la politica di parte seguita dai d.c. ci .Salerno; .saline recuperate W'j, di cui 85 identificate e 23 non riconosciute; Trnmonfi : 27i vittime (tre cada veri recuperati e 22 di- spersi do considerare pcriti); Cava dei Tirreni: XI m'tfimr (otto cadaveri recuperati e 2.~i disijer.si da considerare pe- riti): Vietri sul Mare: 47 salme recuperate e tilt dispersi da considerare periti. Maiori; 22 vittime. Minori: .'f vittime In totale si «crebbero (/ali- cine IU2 salme recuperate, e 107 disposi da considerare periti, per un rotale di 2'JU vittime l'er H rei noero delle salme, ha aowuntn il soltosenretario Russo, le • iiKiuffiori (ii//tcoIt(i s'incontrano « Salerno e a Vietri sul Mare, dove le salme indubbiamente piacciono sotto parecchi metri di terra di ri- porto. Non è possibile com- piere (Jrac/ajvpi, percìiè questi determinerebbero /citalmente lo strazio dei cadaveri. I vi- gili del fuoco sono impegnati in cpiesl'operri e .si fa tutto (pianto e umanamento posM~ bile per il recupero delle salme -. Violenti contrasti fra Saragat e Martino per la cessione del petrolio ai trust americani Le (jriivì coii*»efjiieiiz<' «Irli' l". E. O. preoccupai!» «jli simbionti economici - Un articolo «li Taviaiii "censuralo,,*.* - Dichiarazioni «li Di Vittorio sulla revoca «Ielle fantomatiche * V <'OIIIIII«'S?S.C,, americane l'na nuova ondai.) di con- trasti sj e rovesciata nelle ul- time 48 ore sulla compagine quadripartitica a cau«.a «Iella preoccupante situazione del- l'economia italiana all'indo- mani della riconferma della politica atlantica e deiraccor-j\a do parigino per ITEO trilio- ne europea occidentale». Ieri mattina, alja seduta del Oui- siglk» dei ministri, si è veri- ficato un violento scontro fra Saragat e Martino nel corso della discussione sulla nomi- na del nuovo ambasciatore a Washington in sostituzione la sa cui» tutta chi.ircz/.i vita della manovra a tenaglia che i frasi americani stanno sviluppando in Italia per im- padroi.irsi «lei pozzi petroli- feri di Sicilia v della Val Pa- dana. Saragat. infatti, sostcnc- lj necessità che il nostro l'aese fosse rappresentato ini America da un uomo Ivan Matteo Lombardo gra- con allusioni al recente viag- gio di Vanoni negli S.C, .Mar- tino ha messo le carte in ta- vola, rivelando che la nomina di I.M. Lombardo veniva cal- deggiata per permettere con maggiore facilità l'accaparra- mento dei petroli italiani da parte dei trust d'oltre Atlan- comeltico. Non (• possibile «Icscriverc •1 ro-|ciò che è successo nella sala nosciiito » r t apprezzato v d.iljdel Consiglio: si sa soltanto Dipartimento di Stato per lajchc la nomina di Prosi,, c sta- sila attività prestata .1 \Va-j*a approvata a semplice mag- shington quale osservatore ita-!gimanza. col voto contrario ìiano presso l.i (-KD. .M. t l'on l'Iti Ire ministri socialdcmocrj- .Martiiio h.» immediatamente tifi e qualche astensione. L'ac- del vecchio e troppo coni-i posto il veto, sostenendo a promesso Tarchiani. f)a «|ue- sua volta la candidatura di sto alterco, che ha ragginn-|Hrosjo. attualmente :i Londra to toni drammatici, e cmcr-l Provocato da alcuni ministri Gli amici di Togni L'on. Togni è stato ap- plaudito alla Camera dai deputati del MSI e se ne è compiacitelo, è stato lo- dfllo dal Secolo del MSI e se ne è compiaciuto. No- nostante l'applauso del MS/, c'è stato ancora chi tra i « democratici > della de- stra. del centro, del centro- sinistra con l'on. Togni ha solidarizzato, con Von- Togni si è schierato, con Von. Togni ha avuto « cor- diali colloqui ». ! Chiunque abbia preso | in mano il Secolo di ieri mattina, ha avuto modo di costatare ancora una volta che gente siano gli alleati politici delVon. Togni. Co- storo non si accontentano caduto ha suscitato notevole impressione perchè sono note le pressioni americane sui no- stro governo affinchè destitui- sca dalla carica di presidente dell'Ente ùlrocarhuri l'on. Mat- tei, contrario alla cessione dei P"77Ì. Proprio qualche giorno fa avevamo avuto occasione di ! rilevare come la firma del- MTEO da parte dell'Italia n ves- |se suscitato notevoli contrasti 1 nel seno «Iella maggioranza [governativa a causa, soprat di celebrare oscenamente il 28 ottobre. « evento anti- bolscevico che riportò il ^ croci/Uso nelle scuole»; ma ìfutlo. de'lU clausole ~ riguardati- j si spingono fino all'insulto ti gli accordi economici franco- sangmnoso contro Antonio Gramsci. Luigi Frausin, Eugenio Cunei. Gramsci. Frausin. Cunei sono purissimi eroi della lotta per la libertà, onorati oggi — al di sopra di qual~ siasi divisione di parte da lutti gh onesti democra- tici del nostro Paese. I fa- sciati di ieri li uccisero, i fascisti dj oggi li insidia- no. Quegli stessi fascisti di oggi che plaudono all'ono- revole Togni. Questa è la sola cosa degna di rilievo. tedeschi. Alcuni settori dei par liti al governo, compresi i liberali, avevano rivolto in questo senso precise accuse al ministro Martino, il qaalc. nei sottoscrivere senza riserve que- gli accordi, aveva praticamen- te sanzionato la subordinazio- ne dell'economia italiana al nuovo gigantesco cartello fran- co-tedesco. Non più tardi di 24 ore fa si aveva a «ruestc voci un'auto- revole conferma- II ministro della Difesa Taviani. che dopo la sua missione a Londra quando a Palazzo Chigi sedeva ancor.» Piccioni a considerarsi il - continua ministro de- gli Ksteri di fiducia «Iella D.C, ba pubblicità sul Popolo un editoriale nel qu.ilc si traccia- va un bilancio della Conferen- za parigina dei nove. Copia dell'editoriale « ra stata preven- tivamente distribuita .-igli altri giornali; con grande sorpresa.. quindi, ieri mattina ù stato fatto :ielle redazioni romane il confronto fr.i il testo pubbli- cato dal l'npnlfi e quello con fosse st.tt.i stilli.• d annido con M.il.igodi e chi- M.I stata tagliala all'ultimo momento su pressioni di Scelb.i allo scopo 'li evitate una nuoi.i fusione fra presidenza del Consiglio e uiìnisttro degli LsU-ri (.<>- UililOjUe. pero, sia .nidaia la faccenda del « tagli" » al l'ar- ticolo. che- era infarcito di osanna .ill'I'hO e agli obici-, tivi r |,e si ..refi** una cosa • 1 certa: il dilagar' dille pren.-- - pi r r.igni.iv.n »i (!«•''- Per (pianto riguarda il mi- merò dei sinistrati ospitati nei ricoveri improntanti, il sotto- scc/relcirio ha fornito (piente cifre: 1370 a Salerno e 44M negli altri comuni, per un to- tale di 5831 Il sottosegretario Colombo ha, da parte sua illustrato i lavori compiuti in ipicsti gior- ni per rimettere in efficienza le vie di comunicazione e gli acquedotti. Egli ha poi reso nota la seguente valutazione dei donni prorocati dall'cillu- t'ioxe alle abitazioni: sono stati distrutti o resi comple- tamente inabitabili 'JOO alloggi per un totale di 3700 vani. Per i (•'«unti s u b i t i dall'agri- coltura, non è fiossibilc anco- ra una rnhilnrionc. / tecnici sono per questo al luvoro. Da un primo calcolo approssima- tivo, ha dettò il sottosegreta- rio. si pensa che le spese per il ripristino delle culture am- monteranno a un miliardo di lire. Nonostante le affermazioni ottimi.slic/ic sulla assistenza agli alluvionati fatte dal sot- tosegretario Russo, con i no- stri occhi abbiamo potuto ren- derci conto che rimane dav- vero drammatica, a Salerno e. negli altri centri colpiti, la situazione dei senzatetto. Fa- miglie di intieri popolosi no- ni, come * L'Annunziata », il « Canalone ». « San Vito ». \qucllo di via De Marinis. del Porto, di via Velia, non ball- ino perduto la casa ma tutte le suppellettili, le masscri- ì;ie. il mobilio, yh indumenti personali. La tragedia di queste famiglie bisogna an- darla a vedere nelle scuole dorè esse si trovano attual- mente rinchiuse e. si potreb- be dire, isolate dal resto del- la popolazione. Una branda e una coperta sono state da- te a tutti, una zuppa calda riene regolarmente distribui- rà. Ma questa gente già co- mincia a domandarsi quale sarà fa sua sorte nei prossi- renle? Durante l'aliamone le case non sono crollale da so- le. ma perché travolte dalle frane e da vultinyìic di ac- qua melmosa. Ci siamo salvali dall'allu- vione del 1040. da quella del }'.)5:Ì, da quella dei giorni scorsi. Sarebbe pazzesco sfi- dare ancora la morte! Così ragiona la gente. Nelle zone disastrate, duu- que, nessuno, e a ragion ve- duta, vuol ritornare. Ma, per citianto tempo ancora sarà dato loro asilo ìielle scuole che dovranno pur riprendere a funzionare? Forse ancora per qualche settimana. Già ora si parla di sistemare i sinistrati in un vecchio cam- po baraccato douc itti tempo erano raccolti profughi di guerra. Le autorità youernatiirc. e con esse gli esponenti della Democrazia cristiana, vanno proclamando clic non biso- gna prospettarsi per ora la soluzione radicate dei pro- blema ma limitarsi a dare ai jfllpjsi'illl tenuto nella «velina > e sj ella erisi economi.-.' scop, rio » he l'organo elencate <i!i amhirnii n-niin.ii.--: aveva inopinatamente sopprcs- lniu-«i tacc\a:>.. i.ol.«rt ie:i so il seguenti- passo: - liisogna, tra\ ersi, ?i ttrr. clic * -,!: invece' battete in b/eccia ogniVordi franco - acrili.«nici i . 1- a! .1 e- «Ila tentativo di btlalcralttmf: quc-ivalorizzazóiiic «lei \ord-\trka sto veramente 1 segnerebbe l"in-[francese sottolineali-» >» sforzo voluzionc del processo di unità'che la Francia st.ì z;. : i facendo europea, finirebbe per m'inarnejt.cr incrementare ;.• produzione la sfpss.-i solidarietà e ci«>! che particolarmente ci riguar- 1 da costituirebbe un grave' prcgiudizif» per i nostri inte-J ressi nazionali Il hilntrrali-i snio rui si riferiva il Taviani è appunto «piello Fr.incia-(»er- mania. Conic mai — ci si chic-, . deva ieri sera - la frase é! eut,vo «•««««»'• <*«• *'«PP« «>o-|ni La prospettala di dover 1 tornare a rivere sui luoghi jdisastrali, nelle case perico- >lanti addossate alle colline, die possono da un momento all'altro franare, e nei pressi di torrenti che poche ore di pioggia fanno straripare, è considerata con terrore e co- me una minaccia mortale. Stamattina una delegazione di donne, dopo avere appreso che ieri funzionari del Genio j civile avevano fatto dei so- •praluoghi e dichiarato abi- ! tabili numerose case nelle - - icone colpite, si sono recate Secondo i'a2*n»ia API. lEi« [prima in prefettura e poi comune, per protestare (C'ontinuJ in S pag. S rol » La Gioventù d.c. in crisi? «leva ieri sera la irasc ej ... _, „ _ ^ . "' i — - .' , ' . . stata tagliata? Taviani si giù- *•"•• d * n * ° c - ha «WJMW contro questi frettolosi ac stificav.. con un < d i s g u i d o * .<*•"»«*»•» P « eontr**t. poi,- certamenti nei quali nessun* ..._ = .._ J.,,. -.J-.T.- " .... tiei insorti oon il rwponvabtl» n ,,A „,.«•> HAy.fin T -nlin tecnico -. delia redazione del pnpofo. e a conforto della sua tesi affermava che la frase in-* criminata cr.i siala scritta accordo con Martino; negli am- bienti liberali si nutrivano, pe- rò. alcuni dubbi sull'esistenza di un simile accordo e non nascondeva che proprio l'altra sera era avvenuto in un corri- doio di Montecitorio un lungo colloquio fra Taviani e Mala- godi. il quale ultimo condivide più frequentemente il pensiero di certi ambienti della DO che quello del suo Martino. F.* più probabile, quindi, che la frase ponvab j dell'Esecutivo st*sso, dott- F. M. Malfatti ,il quate *ra stato el«r- • to. cai Concr***o di Napoli, m«mtro della direziona dal par- tito con lappoccio dalla corren- te di Pantani. Di fronte alla gra- vita della situazione, anche Mal- fatti sì e dimesso dalla direzio- ne, la quale «era €•* orientata ad intervenire nel «attor» jio- vanile per limitare le espressio- ni politiche niente affatto con- formistiche». Si pensa ohe la crisi sarebbe stata accelerata dall'ea^ilvooo atteggiamento tenuto da Fan fa- rti nei confronti di Tottni. nessuno può avere fiducia. In realtà, per evitare, in un futuro che potrebbe essere anche pros- simo. per rat-ricinarsi del- l'inverno, nuove luttuose sciagure, le indagini tecni- che non possono limitarli a singole case ma debbono es- sere estese a tutta la situa- zione della zona dove esse sorgono. Come ci si può sentire si- curi in un edifìcio dichiarato abitabile, se non viene fatto nessun lavoro di sistemazio- ne montana o di imbriglia- mento di questo o quel tor- umane, bisogna esigere per Salerno una. ststemuzionc or- f/anica di tutte le sue zone pericolanti. E pericolanti so- no in/eri quartieri, fra » quali anche « Fornelle .. e - San Ginvaniello », dove so. lo per un fortunato creo la recente alluvione non ha fai' to vìttime. In molte zone della città non si coniano gli edifici le- sionati e puntellati, dove tut- tavia la gente continua a vi- vere. Il problema non può essere affrontato con le ba- racche, ma risolto con la co- struzione di nuovi palazzi. Certo, i lavori di riparazione debbono essere compiuti su- bito, ai sinistrati bisogna da- re u:i Ticouero momentaneo. Ma non ci si può limitare a questo. La gente chiede ca- se, case solide costruite in zone sicure. Inoltre, perché queste centinaia di famiglia possano in un qualche modo riprendere te propria attività non ci si può limitare, anche per i soccorsi immediati, al- SALERXO — Il piccolo Mario Caputo di 15 mesi, ritrovai» vivo nella sua ralla galleggiante in una pozza d'acqua, sotto un* volta rimasta, miraeolosjunente intatta In un edificio crollato di via Indipendenza. Mario rimase per 6* ore nella. sna rriRionr prima di venir tratto in salvo sinistrati una sistemazione di fortuna Ma anche questa prospettiva spaventa gli al- luvionati 1 quali sanno che da tre anni nel rione « Gelsi Rossi •. continuano a vivere in malsane baracche una cinquantina di famiglie vitti- me di una precedente allu- vione. Ognuno teme che se verrà inviato ci vecchio campo profughi, subirà la stessa sorte e una casa vera non riuscirà mai ad ottenerla. •Mentre i democristiani, af- fiancati solo dal partito di Lauro, affermano che biso- gna esclusivamente preoccu- parsi di riparare i danni, tut- ti gh altri partiti politici, esprimendo i sentimenti del- l'intera cittadinanza, affer- mano che. dopo la catastrofe la quale è costata tante vite la distribuzione di una bran- da. di una coperta, di una. zuppa. Questa gente hz per- duto ogni cosa. E' necessario distribuire subito somme in danaro per affrontare le pri- me necessità. Questo per quel che ri- guarda gli alluvionati rac- colti per ora nelle scuole e in altri edifici. Ma, quznti a Salerno, sono stari in 'ni.sur.T più. o meno rilevante dan- neggiati'' * Prendete i commercianti piccoli e grossi, la citi situa- zione era già per altre cause critica: moltissimi hanno su- bito danni, chi per milioni. chi per decine di migliaia di lire. Basta dare un'occhiata nell'interno dei negozi che oggi, quasi tutti, hanno ria- perto i battenti. Dovunque si lavora ad estrone fango e a

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Page 1: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE — ROMA Vi. IV NoTtmbr* 149 . Tel. 639.121 63.521 61.460 689.845 INTERURBANE: AmaÌnÌitra*ion« 684.706 - Rcdaziont 670.495

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ANNO XXXI (Nuova Serie) - N. 301 SABATO 30 OTTOBRE 1954 Una copia L. 25 . Arretrata L. 30

IL VERO SCANDALO L'on. Ugo Lu .Malfa hu scr i t ­

to ieri per la l'ucc Repubbli­cana un ar t i co lo di r i sposto a l l ' ed i tor ia le c l ic il c o m p a g n o T o g l i a t t i ha p u b b l i c a t o d o m e ­nica s corsa MI ques te c o l o n ­ne. I / e s p o n e n t e r e p u b b l i c a n o M r i fer i sce nel .«no s c r i t t o ri­p e t u t a m e n t e , o in m o d o mol­to p o l e m i c o , a pos iz ion i e to­ni a s sunt i dal nos tro g iorna­le in d i v e r s e o c c a s i o n i , ed è .sotto q u e s t o profilo c h e noi , a nostra vo l ta . ^W r i s p o n d i a ­mo, ed a n / i da lui so l lec i ­t i a m o ind i spen-ab i l i chiari ­ment i .

L'on. La Mal fa premet te di n o n poter so t toscr ivere nes­s u n a de l l e a c c u s e m o ^ e da ' f o g n i e dag l i e x - a g e n t i del -l 'Ovru ai c o m u n i s t i . R i cono­sce c h e i c o m u n i s t i h a n n o c o m b a t t u t o c o n t r o il f a s c i s m o c o n sp ir i to e r o i c o e c o n gra-\ c sacr i f ic io e r ischio perso­nal i . e a f f e r m a di r icordare c o n s i m p a t i a e c o n g i u d i / i o e q u a n i m e e s incero la lo l tu a n t i f a s c i s t a c o m u n e . In defi­n i t i v a . eg l i mostra di c o m ­prendere e di c o n d i v i d e r e , per c i ò c h e r iguarda la ri­s p o s t a d a d a i e a l le s p i e del -l 'Ovra e ai vari f o g n i , la s o -s t a n z a de l l ' ed i tor ia le del c o m p a g n o "fogliati) . Ne in q u e s t o a t t e g g i a m e n t o f o n . La Mal fa a p p a r e i so la to ; se è vero, c o m e è vero, c h e posi­z ioni a n a l o g h e s o n o a s s u n t e «lai l ibera l i del Mondo nel l 'ul ­t imo n u m e r o di q u e s t o .setti­m a n a l e , d o v e si a f f e r m a c h e < la cre t iner ia dei suo i a v v e r ­sari ha p e r m e s s o al f o n . l o -gl iatt i di scr ivere un ar t i co ­lo sul q u a l e ogni d e m o c r a t i ­c o non p u ò non o-«cre d'ac­c o r d o >.

Di tu t to q u e - t o o c c o r r e prendere a t to , c o m e «li un .segno c h e la c o - c i e n z a tinti-f a i c i s t a è cos i p i o i o n d m n e n -tc rad ica ta nel nos tro p o p o ­lo e nel nos tro Paese c h e da e s sa non .-i p u ò nò si potrà m a i p r e s c i n d e r e Ma, c i ò pre ­m e s s o . a qua l i c o n c l u s i o n i g i u n g o n o f o n . La Mal fa e i l iberal i del Mondo? G i u n g o ­n o a l la c o n c l u s i o n e c h e i me­todi di a z i o n e ilei c o m u n i s t i t-ono a l l 'or ig ine di lu t to . Af­ferma f o n . La Malfa c h e la o f f e n s i v a fasc ia la non è c h e « u n c o n t r u c c o l p o «Iella M«I-l e n t a , s e t tar ia , faz iosa a / i o n e p o l i t i c i dei comuni s t i i> : c h e s o n o i c o m u n i - l i e YfJnilìi in p a r t i c o l a r e ad avere introdot ­to ne l la lotta po l i t i ca le ar ­mi s lea l i de l la m e n z o g n a , del ­l ' inganno , de l l o s c a n d a l i s m o . S u u n p i a m i più g e n e r a l e , so ­no Ì c o m u n i - l i i n ' -ponsab i l i de l la fittemi frcdd.i. A MI-IC-•rno di questa" te-i. f o n . La Malfa c i ta l ' a c c e n n o f a t t o da l'Unità ai re tro-cena pol i t ic i de l l o scandal»» dei mi l iard i : i l iberal i del Monti» p r e f e r i - c o -IIII c i t a r e i icrmii i i di •- for-«•hcttoni > e di - c a p o i o t t a r i -. e in g e n e r a l e la c a m p a g n a -ni c a s o Montcs i .

A q u e s t o p u n t o v o r r e m m o s i n c e r a m e n t e d o m a n d a r e al -l'on. La Mal fa di s p i e g a r c i lui , per favore , c o m e i c o n u i -ni-t i e la loro s t a m p a d o v r e b ­bero c o m p o r t a r s i d i n a n z i a «pianto a c c a d e nel nostro l ' a c e , su tutt i i terreni . Poi­c h é la no- tra a m a r a preoc ­c u p a z i o n e è s e m m a i q u e l l a di non r iusc ire a fare a b b a s t a n ­za per d e n u n c i a r e q u a n t o a c ­c a d e , di non riuscire a n c o r a . suf f ic ientemente a fare a p ­prezzare il s igni f icato di d e ­t erminat i e v e n t i , l ' e n o r m i t à del prCMMite s i a l o di c o s e ino­rale e po l i t i co , e «li n o n riu­sc i re a m o b i l i t a r e c o m ' è ne -< o s s a r i o l ' in t i era opinioni -p u b b l i c a .

L'on. La Mal fa -i n i e n t e p e r i nostri c o m m e n t i a l l o s c a n d a l o dei mi l i ard i : ma d e l l o s c a n d a l o non =i ridente. «» s e ne p r e o c c u p a a^-ai m e n o . C'è t u t t a u n a rete di p e r s o n e c h e è r iusc i ta a t ru f fare a l l o .Stato i t a l i a n o e qu ind i ni «noi c i t tad in i 3>0 mi l iardi di l ire, una s o m m a c o l o s s a l e , que l la di un in t i ero b i l a n c i o min i -Mcria lc ! N o n - u n o ?:ati pre-i . ques t i m i l i a r d i , c o n u:i a - -a l -to a r m a t o al la B a n c a d'Ita­l ia . m a a t t r a v e r s o o r g a n i s m i e c a n a l i s ta ta l i e g o v e r n a t i ­vi. C'è o n o n c'è un r e s p o n ­s a b i l e po l i t i co , una respon­s a b i l i t à di g o v e r n o ? N o n s a ­rà La Mal fa , non ne d u b i t i a ­m o . non s a r à n e p p u r e I. M. L o m b a r d o : ma c h i si m u o v e per c o l p i r e e r ipul ire , per n e - . cer tare , per imped ire una c o - j s a cos ì e n o r m e , per g a r a n t i r e c h e n o n «i r ipeterà?

I l ibera l i -=i s c a n d a l i z z a n o de l termitv; d i e c a p o c o t t a r i ». m a assa i m e n o di C a p o c o t t a ! H a n n o d i m e n t i c a t o c o s ì pre­s t o c h e cos 'è s ta ta q u e s t a v i ­c e n d a incred ib i l e , h a n n o g ià d i m e n t i c a t o del M o n t a g n a ai V i m i n a l e , d e l l o S p a t a r o , non si s o n o a n c o r a accort i c h e nu l - j la è t u t t a v ì a c a m b i a t o da al-1 lora net s o m m i c i rco l i m a c - ' ch ia t i da que l la v i c e n d a ? C h e ' c o s a a v r e b b e d o v u t o fare se­c o n d o l o r o la s t a m p a c o m u ­nis ta . c h e c o s a d o v r e b b e fare ° . -? i?

G u a r d i a m o c i d 'at torno, do ­ve c a p i t a . G u a r d i a m o al la

sor te de l la p t o v m c i u di Sa ­lerno. C h e cosa d o v r e m m o d u n q u e dire , per non essere accusa t i «li e s p e c u l a / i o n e » d a l f o n . I a Mal fa «• da quul -cun'ultro , d inanz i a q u e s t o a s s u r d o r innovars i di s c i a g u ­re dì cui .si conoscono lo CÌIII-•se. si su clic si i ( 'pe leranno, si sa (inali misure di pol i t ica genera le , di indir izzo e di de t tag l io , si d o v r e b b e r o adot ­ta te , ma non si fa nul lu e ci si n a s c o n d e d ie tro un rivol­tante e c i n i c o p i a g n i s t e o ? C h e cosa d o v r e m m o dire, per non essere a c c u s a t i di p r o m u o v e ­re la guerra fredda, d inanz i ti ep i sod i s c a n d a l o s i e nefa­sti c o m e gli intervent i amer i ­c a n i nelln vitn de l l e nostre fabbr iche , d inanz i a un go­verno «'he si fonda s u l f i n i -por tuz ione del pegg iore mac­c a r t i s m o , e c h e ad e - so su ­bordina con d i s invo l tura fon­d a m e n t a l i interessi nn /mn. i l i . pol i t ic i ed e c o n o m i c i ?

Per s i n g o l a r e co ine iden/ .n , l 'art icolo del f o n . La Mal fa è s l a t o a c c o m p a g n a t o ieri, .sulla s tessu Voce Ucpubblicunu, da u n trafi letto g i u s t a m e n t e s c a n ­d a l i z z a t o per il fa t to c h e il Minis tero del Lavoro r i scuo le dai c o n l a d i n i contr ibut i per 400 o 500 mi l ioni in favore de l la Conf ida e de l l 'organiz ­z a z i o n e del de . Monomi (< cru­s c a n t e di b u o n a m e m o r i a >, lo def inisce con l i n g u a g g i o ri­p r o v e v o l e il g iorna le repub­blicano». D o p o d i c h é ? D o p o d i ­c h é noi c o n t i n u e r e m o a p m -testare fino a «'he q u e s t o scan­d a l o non cesserà , ed è inev i ­tabi le c h e la protesta e la de ­nunc ia d i v e n t e r a n n o t a n t o più a spre e a m a r e e s p i e t a t e q u a n t o più le c o - e r imarran­no c o m e s t a n n o , perchè noi v o g l i a m o riuscire » cambini e q u e s t o a s s u r d o c o m p l e s s o di c o - e ; m e n t r e è p u r t r o p p o un fa t to c h e repubbl i can i e li­beral i da molt i anni lo .subi­s c o n o e lo c o p r o n o per lo m e n o o b i e t t i v a m e n t e . C h e co ­sa p r o p o n g o n o per usc i rne? A v o l l e p r o t e s t a n o c o m e ora, a vo l te non lo f a n n o n e p p u ­re. V e d o n o il c r i m i n e nelle f o r m e de l lu nostra lot ta , non lo v e d o n o in c iò c o n t r o cu i noi l o t t i amo .

Per c o n c l u d e t e - ma « q u e s t o p u n t o un- assai più vasto" d i s corso si apr i rebbe — v o r r e m m o dire c h e c i è mol ­to diff ic i le c o n s i d e r a r e in b u o ­na fede c h i indica i c o m u n i ­sti c o m e rcspon-ab i l i de l la guerra fredda c l« ' lacera il nos tro P n c - c Son scile anni c h e la guerra fredda è s tata d ich iarata u f f u i a l m c n i c . ini­z ia ta , s v i l u p p a l a e teor izzata dai grupp i d ir igent i c o n t r o i c o m u n i s t i e c o n t r o la c l a s s e opera ia in genera le . Lo san­n o tutt i ; e tutti s a n n o a n c h e « h e c h i u n q u e abbia mos tra to sia pur v a g a m e n t e di volerse­ne d i s taccare , lui c o n c i ò s tes­s o e di «-olpo d e t e r m i n a t o un c l ima di d i s t ens ione . Altri , non c e r i o i c o m u n i s t i , si p r e n d e «uni vol ta la respon­sabi l i tà di tornare al p e g g i o . e ade.--o perf ino co i fuscist i .

i . r i o i r i N T O R

PHR LA PACK K PHR MIGLIORI RAPPORTI FRA I DUE POPOLI

Un articolo delle isvestia sulle relazioni con malia Le possibilità nuove offerte dalla caduta della GED - La collaborazione economica con l'URSS, la Gina e le Democrazie popolari - Benevolenza e comprensione sovietica

riMPOHTA.Ml-: CONVEGNO DI IKHI A ROMA

Gli alti funzionari dello Stato chiedono emendamenti alla delega

l no slriniHMiU) incompleto e di dubbiti cosli l i i / . ioiiali l i i

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

M O S C A , 2<J — Un inv i to a m i g l i o r a l o le nostre r e l a ­z ioni con l 'U.H.S.S. e le d e -mocra/ . ie popolar i , t r a e n d o ­ne e v i d e n t i vantagg i di o r ­d i n e e c o n o m i c o e pol i t ico, è s tato ' . ivolto al nostro p a e ­se e ai iio.-tri g o v e r n a n t i d a l ­le c o l o n n e tlelI7.-nv.vlin con un ar t i co lo eh L). S e e v l m g h i n dai t i to lo <• L'Italia e la s i ­curezza e u r o p e a ». A t t r a v e r ­so u n a acuta ras segna di a v ­v e n i m e n t i . corrent i di o p i ­n ione e d i l e m m i del la nostra d i p l o m a z i a , la pol i t ica e s t e ­ra di P a l a z z o Chig i e la pos i ­z ione i n t e r n a z i o n a l e de l la Ital ia , vi s o n o s tate ana l i z ­zate con u n r a g i o n a m e n t o c h e d e n o t a una ser ia c o n o s c e n z a de i nostr i prob lemi .

•< La d i s fa t ta de l la C E D » - - è i! p u n t o di partenza d e l l ' a r t i c o l o — « ha s c h i u s o ni c irco l i d i r i g e n t i i ta l iani

IL GEN. NAGHIB DIMISSIONARIO?

poss ib i l i tà n u o v e . N e ! n e c e s - . c h i u d e epici m e t e iti or i en ta . s a r i o r i e s a m e d e i p r o b l e m i j che p o r t e r e b b e r o so l l i ev i . :il-euroiXM l'Italia * po teva d ire una sua parola , d a r e prova di in iz ia t iva , far s en t i re la sua v o c e in d i f e s a dei suoi interess i e deg l i interess i d e l ­la pare e u r o p e a ».

Il g o v e r n o di l toina non ha v o l u t o cog l i ere la o c c a s i o n e ed ha p r e f e r i t o c o n t i n u a t o ad ag ire — s e c o n d o le d e f i ­n iz ioni de l Popo lo — c o m e il s o l o g o v e r n o d i s p o s t o a d a ­re u n <« i m m e d i a t o e i n c o n ­d i z i o n a t o » a c c o r d o a « q u a l ­s iasi p i a n o .. a m e r i c a n o : p o ­s i z ione , ques ta , che è s ta ta g i u d i c a t a c r i t i c a m e n t e n o n dai sol i part i t i di s in i s tra , ma da tutti colon» « che n o n h a n n o perso il s e n t i m e n t o de l la d igni tà n a z i o n a l e » e che r icordano c o m e in \m passa to non l o n t a n o s tat i s t i de l la borghes ia i ta l iana — t Ni t t i . g l i O r l a n d o , i G i o l i t t i — s a p e s s e r o a l t r i m e n t i d i ­fendere gl i in teress i de l o a e -' e ne l l 'arena in ternaz iona le -L o scr i t tore m o s c o v i t a cita g iudiz i n e g a t i v i st i l la po l i t i ca e s t era romana di e s p o n e n t i de l la d e s t r a , q u a l e il m o n a r ­c h i c o C o v e l l i e i q u o t i d i a n i « Giornale d'Italia >. e « P o ­polo di Roma ». j

D o p o a v e r c o n d o t t o u n ' c - i n e m i c a c a m p a g n a c o n t r o la} C E D . il p o p o l o i ta l iano è j m e s s o oggi dì f r o n t e a un n u o v o t e n t a t i v o di r idar v i ta a l l ' e serc i to t e d e s e o c h e d i e c i } anni fa o c c u p a v a e d e v a s t a v a ) il s u o p a e s e . S e b b e n e in t e o ­r ia l a n u o v a Wchrmacht d e b ­ba c o n t a r e solo 12 d i v i s i o n i . la forza n u m e r i c a c h e l e ò j c o n s e n t i t a —. m e z z o n i i l i o - ! ne dì p iù — c o r r i s p o n d e a l - 1

m e n o a 27 d iv i s i on i d e l m o - i d e l l o i ta l iano , cui si a g g l u n - l

' 100.000 u o m i n i d e l l a

la no.-tra e c o n o m i a . « I part i t i de l l ' oppos iz ione .

sia di s in i s tra che di d e s t i l i » v jr ive r /sre . i f i f i . « e i i t t c a n o i d i r igent i i ta l iani perchè l imi­no m a n c a t o non poche o c c a ­s ioni di u t i l i z z a l e la c o n g i u n ­tura inteViiiCiiionaU: per c o n ­d u r l e . ue l l ' in tere - sv do: p.i,---o. una pol i t i ca più a u t o n o ­m a ». S e si pensa a l le of ferte di c o l l a b o r a z i o n e e c o n o m i c a c h e ci s o n o s t a t e fat te dal la U R S S e a l l e a n a l o g h e p u n i ­bi l i tà c h e e s i s t o n o con la C i ­na e }e d e m o c r a z i e popolari . si c o n s t a t a c h e « per l 'Italia è aperta u n a s trada c h e raf­f o r z e r e b b e la stia pos i z ione i n t e r n a z i o n a l e \>. Ma q u e s t e p r o s p e t t i v e n o n s o n o mai s ta te e s a m i n a t e s e r i a m e n t e dal g o v e r n o di R o m a « s e b ­b e n e n o n es is ta a l cuna causa o g g e t t i v a che M o p p o n g a a un m i g l i o r a m e n t o d ' i rap ­

porti tra l'Italia e l 'Unione s o v i e t i c i e la stessa c o s a si possa etile pe: le re laz ioni tra l'Italia e le d e m o c r a z i e p o p o l a r i ».

Q u a l e o o g g i la p o s i z i o n e d e l l ' U R S S nei nos tr i c o n f r o n ­ti1' La r i s p o s t a s ta n e l l a c o n ­c l u s i o n e de l l ' ar t i co lo c h e v a ­le !a pena , q u i n d i , d i c i tare i n t e g r a l m e n t e . .< L ' U n i o n e s o ­v i e t . c.i ha s e m p r e m o s t r a t o b e n e v o l e n z a e c o m p r e n s i o n e per gli m t e r c - s i del p o p o l o i ta l iano . K, sa ha s e g u i l o con s incera s i m p a t i a la lo t ta de i patr iot i i ta l iani c o n t r o il f a ­s c i s m o Q c o n t r o gl i a g g r e s -s<>i i h i t l er ian i . E' i m p o s s i b i ­le non r icordare c h e già ne l lill-t v e n n e r o r i a n n o d a t i i rapporti d i p l o m a t i c i tra i «lue paes i , o h in teress i d e l l a p a ­ce e de l la rec iproca c o m -p r e n s i o n r tra 1 popol i h a n n o

IJII'SKPI'K HOFIW

I Un i m p o r t a n t e c o n v e g n o s u l l a l e g g e - d e l e g a p e r gl i

j s tata l i , in d i s c u s s i o n e in q u e 7 isti g iorn i a l la C a m e r a , si e | s v o l t o ieri s e r a n e l l a .mìa | d e U ' A s s o c i a z i o n e ar t i s t i ca i n ­

t ernaz iona le . Il d i b a t t i t o era s t a t o o r g a ­

n i zza to da u n g r u p p o di f u n ­z ionar i d i r e t t i v i , al cui i n v i t o h a n n o a d e r i t o n u m e r o s e p e r ­s o n a l i t à e alt i d i r i g e n t i d e g l i uffici m i n i s t e r i a l i : a l la p r e s i ­d e n z a . o l t re al r e l a t o r e d o t t o r H o n a c i n a , si n o t a v a n o l ' e x -m i n i s t r o prof. P icardi , l 'av­v o c a t o O r a z i a n i , c a p o eli g a ­

la l eg f t e -dc l ega . a l t r i m e n t i «si p e r d e r e b b e t roppo tempo».

N e l loro o ci g ì funz ionar i d i r e t t i v i h a n n o e s p l i c i t a m e n - z ioni l e a f f e r m a t o c h e il d i s e g n o di l e g g e - d e l e g a , t o - i t o m e è s t i l lo e l a b o r a t o , appai e u n o ' . s t r u m e n t o del tu t to un ( im­p i o t o » e n o n s o l o per la p a r t e e c o n o m i c a , m e n t r e * la e f f e t t i VÌI c a r e n z a di criteri d i r e t t i v i » n e r e n d e « dubbia la c o s t i t u z i o n a l i t à >

" Il c o n v e g n o — p r o s e g u e l'o.d.g. — af ferma .a necess i ta di e m e n d a r e il p r o v v e d i m e n ­to e. r e n d e n d o s i i n t e r p r e t e di

g in s e c o n d o le f u n z i o n i , c o m e n e c e s s a r i o p r e s u p p o s t o per hi l ibera e i m p a r z i a l e e s p l i c a ­

ci! q u e s t a ; b) che la p o s i z i o n e de l f u n z i o n a n o i;i e s a t t a m e n t e def in i ta , in r a p ­porto a l l e s u e a t t r i b u z i o n i e i c s p o n s a b i l i t à , n o n c h é a l l e i n f r a m m e t t e n z e di q u a l s i a s i g e n e r e ; e ) c h e il r a p p o r t o d i i m p i e g o s ia p r o v v i s t o d e l l e n e c e s s a r i e g a r a n z i e di t u t e l a di diri t t i e d e g l i i n t e r e s s i , in • a p p o r t o a l la v a l u t a z i o n e e s e l ez ione de l p e r s o n a l e , a g l i a v a n z a m e n t i , a l la d i s c i p l i n a , al la d i spensa dal s e r v i z i o , a l -

(Ciintuiu.-i in (ì pai;. '. Kil.l

a l t i e s p o n e n t i de i m i n i s t e r i . Ne l l 'o .d .g . c o n c l u s i v o , v o ­

tato a l l ' u n a n i m i t à , il c o n v e ­g n o ha a f f e r m a t o l ' e s igenza c h e a l la l e g g e - d e l e g a v e n g a n o a p p o r t a t i s o s t a n z i a l i e m e n d a ­m e n t i . La cosa è di p a r t i c o ­lare i n t e r e s s e , d a t o c h e il g o v e r n o e la C I S L . sos tengono

ja s p a d a trat ta la n e c e s s i t à di ' n o n e m e n d a r e in a l c u n m o d o

Conili meato Tutti' le fcilrruxlnni <lolU

FOCI possono ritirare le ti'isrrc ilrl l'.isr» presso 11 C.C. (lolla FOCI o presso la scile (IrH'Isprttorato ammi­nistrativo Alta Italia |M1-l.ino), dal primo novembre.

r a p p o r t o di l a v o r o ( a v v e n t i ­z ia to . c o n t r a t t o a t e m p o , e c c . ) s i a n o d e f i n i t i v a m e n t e r i s o l t e ; f) c h e il C o n s i g l i o s u p e r i o r e d e l l a p u b b l i c a a m m i n i s t r a ­z i o n e s ia o r d i n a t o , con la r a p ­p r e s e n t a n z a del perdonale . a f f inchè possa e f f i c a c e m e n t e c o n c o r r e r e a l la s a l v a g u a r d i a d e l l ' i m p a r z i a l i t à d e l l ' a z i o n e a m m i n i s t r a t i v a -.

L'INCUBO DI NUOVI DISASTRI E' ANCORA NELL'ANIMO DEGLI ABITANTI DI SALERNO

Secondo il governo le vittime sono 299 Drammatica situazione dei senza tetto "Quale sarà la nostra sorte?,, - 1 sinistrati non vogliono tornare a vivere nelle abitazioni insicure Un tragico atto di accusa: i quaderni presentati nei '53 alle autorità dagli abitanti dei paesi colpiti

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI

S A L E R N O . " 2fK — P e r J o r -

r II. CAIRO — Voci diffusosi • eri .il Cairo hanno riferito che il Rrneralc Moli.immeil Nauhib si sarebbe i l imesso dalla presidenza della Repub­blica- I.a notizia non è stata ronferm.ita uflìcialmentc. V i ­nciate è invece l'annuncio «Icllo .scioglimento della « Fra­tel lanza musulmana ». la no­ta organizzazione polit ico-ro-llKiosa rhc si era schierala tontro i;Ii accordi per Suez

g o n n 1 100.000 u o m i n i mar ina e de l la a v i a z i o n e : c lc /Jf ,n i a c o n t i n u a ';( ( ) c( t e m p o e. s ign i f i ca c h e la C e r n i a n i a o c - | o o o i ( f , | m c „ 0 le s t r a d e c e n -c i d e n u i l c avrà forze a r m a t e trali di Salerno ^appaiono in

gran parte liberate dal mare di Jnnyo c h e le o s t r u i t a . La

IH

( infomobi/ i .vt ico iiJicol-tncora

super ior i a q u e l l e del l ' I ta l ia e d e l l a Franc ia m e s c o i n s i e ­me- P e r g ius t i f i care ques ta !citu\ riprende lentnmcnt, d e c i s i o n e i g o v e r n a n t i italin-(.,-;,„ vomiate fisionomia ni n o n r icorrono più al la f a - ' . . .. v o l a d e i r ^ a g g r e s s i o n e » s o v i e - ' . * r ' ' i / ' c o . t i ca . m a s e m p l i c e m e n t e a n a , » i s u o l p r c o u m m o r i ciif l icol-p r e o c c u p a z i o n é di n o n p e r - , ' " • ' » « " " » <' *'«.*« " " c o

Ir

d e r e s i i - a i u t i ,. a m e r i c a n i . . " « " « « ' « / » «' servizio cMadi-T„ . . .no dei jtlobns e le c o m u f u c a -L q u e s t o un a r g o m e n t o Ztom C ( > „ , , r c s t o della pro-

,-Vr- h 1 ' Prf- !'« I K ' - V » ! d e » 0 ; m i e t a s o m , j „ t t o r a 7/1 •» t e u u -d i f f i c o h a in cu: 1 e c o n o m i a . u, vfm m v z z i (h / o r t u n n , Q U U _ i ta l iana, senza ma.eri.-, p r i m a S ( t u U u Vutuvitil . scolast ica e senza c o m b u s t i b i l e proprio „ „ „ „ „ / „ te. ferma e s ­si d i b a t t e : m a , nota l a r . i c o - rf„ ,,. , ( t r ; p m l i b l h o c _ l i s to , e un a r g o m e n t o i n f o u - ; , . s„ , i s ira , i . da to . I n n a n z i t u t t o p e r c h e la-m i n a c c i a a m e r i c a n a di p r i - j o n e s t a sera 1 s o t t o s e a r c l a r i varci deg l i aiuti ù im bluff — Ifiusso e Colombo hanno r e s o gl i S t a t i Uni t i , rì .-entfo i p n - . n i r i n . c cficniflrnsicnu 01 o t o r ­ini in teres sa t i a r i fornire la "«list i- H p r i m o ha / o r n i l o 1 Europa o c c i d e n t a l e , v i s to il SCO»ICH/I dati per quanto r i -per i co lo di una cris i , di s o- .o»«r f f f i i mort i e i d i spers i v r a p r o d u z i o n e c h e incornile su d i l o r o — e in s e c o n d o l u o g o p e r c h è la po l i t i ca di parte s e g u i t a dai d.c. ci

. S a l e r n o ; .saline recuperate W'j, di cui 85 identificate e 23 non r i c o n o s c i u t e ;

Trnmonf i : 27i vittime (tre

cada veri recuperati e 22 di­spersi do c o n s i d e r a r e pcr i t i ) ;

Cava dei Tirreni: XI m'tfimr (otto cadaveri recuperati e 2.~i disijer.si da considerare pe­riti):

Vietri sul Mare: 47 salme recuperate e tilt dispersi da c o n s i d e r a r e per i t i .

Maior i ; 22 vittime. Minori: .'f vittime In to ta le si « c r e b b e r o ( /al i -

cine IU2 salme recuperate, e 107 disposi da c o n s i d e r a r e per i t i , per un rotale di 2'JU vittime

l'er H rei noero delle salme, ha aowuntn il soltosenretario R u s s o , le • iiKiuffiori (ii//tcoIt(i s ' incontrano « Salerno e a Vietri sul Mare, dove le salme i n d u b b i a m e n t e piacciono s o t t o parecchi metr i di terra di ri­porto. Non è p o s s i b i l e c o m ­p i e r e (Jrac/ajvpi, percìiè q u e s t i d e t e r m i n e r e b b e r o / c i t a l m e n t e lo strazio dei cadaveri. I vi­gili del fuoco sono impegnati in cpiesl'operri e .si fa tu t to (pianto e umanamento posM~ bile per il r e c u p e r o d e l l e s a l m e -.

Violenti contrasti fra Saragat e Martino per la cessione del petrolio ai trust americani

Le (jriivì coii*»efjiieiiz<' «Irli' l". E . O. p r e o c c u p a i ! » «jli s imbiont i e c o n o m i c i - U n a r t i c o l o «li T a v i a i i i " c e n s u r a l o , , * . * - D i c h i a r a z i o n i «li Di Vit tor io s u l l a r e v o c a «Ielle f a n t o m a t i c h e *V<'OIIIIII«'S?S.C,, a m e r i c a n e

l 'na nuova ondai.) di con­trasti sj e rovesciata nel le u l ­t ime 48 ore sulla compagine quadripartit ica a cau«.a «Iella preoccupante s i tuaz ione del ­l 'economia i ta l iana a l l ' indo­mani del la riconferma della polit ica at lant ica e de i raccor - j \ a d o parigino per I T E O t r i l i o ­ne europea occidentale». Ieri mat t ina , alja seduta del Oui -siglk» dei ministr i , si è veri­ficato un v io lento scontro fra Saragat e Martino nel corso della d i scuss ione sulla nomi­na del nuovo ambasc iatore a Washington in sos t i tuz ione

la sa cui» tutta chi.ircz/.i vita del la manovra a tenaglia che i frasi americani stanno sv i luppando in Italia per im-padroi. irsi «lei pozzi petroli­feri di Sici l ia v della Val Pa­dana. Saragat. infatt i , sostcnc-

l j necessità che il nostro l 'aese fosse rappresentato ini America da un u o m o Ivan Matteo Lombardo

gra- con a l lus ion i al recente viag­gio di Vanoni negli S . C , .Mar­t ino ha messo le carte in ta­vola , r ivelando che la nomina di I.M. Lombardo veniva cal­deggiata per permettere con maggiore faci l i tà l'accaparra­mento dei petroli i ta l iani da parte dei trust d'oltre Atlan-

comel t i co . Non (• poss ib i le «Icscriverc •1 ro - | c iò che è successo nel la sala

noscii ito » r t apprezzato v d.iljdel Cons ig l io : si sa so l tanto Dipart imento di Stato per lajchc la nomina di Prosi , , c sta­sila at t iv i tà prestata .1 \Va-j*a approvata a sempl ice mag-shington quale osservatore i t a - ! g i m a n z a . col voto contrario ì iano presso l.i (-KD. .M.t l'on l'Iti Ire ministr i soc ia ldcmocr j -.Martiiio h.» immediatamente tif i e qualche as tens ione . L'ac-

del vecchio e troppo coni-i posto il veto, sostenendo a promesso Tarchiani . f)a «|ue- sua volta la candidatura di s to alterco, che ha ragginn- |Hrosjo. a t tua lmente :i Londra to toni drammat ic i , e cmcr- l Provocato da alcuni ministri

Gli amici di Togni L'on. T o g n i è stato ap­

plaudito alla Camera dai deputati del MSI e se ne è c o m p i a c i t e l o , è stato l o -dfl lo d a l S e c o l o del MSI e se ne è compiaciuto. N o ­n o s t a n t e l ' a p p l a u s o d e l M S / , c'è stato ancora chi — tra i « democratici > d e l l a de­stra. d e l c e n t r o , del c e n t r o -sinistra — c o n l 'on. Togni ha solidarizzato, con Von-T o g n i si è s c h i e r a t o , con Von. Togni ha avuto « cor­diali c o l l o q u i ». !

C h i u n q u e abbia p r e s o | in mano il S e c o l o di ieri mattina, ha avuto modo di costatare ancora una volta che gente s i a n o g l i a l l e a t i po l i t i c i delVon. Togni. Co­storo non si accontentano

caduto ha susci tato notevole impress ione perchè sono note le press ioni americane sui no­stro governo aff inchè dest i tui ­sca dal la carica di presidente del l 'Ente ùlrocarhuri l'on. Mat-tei, contrario alla cess ione dei P"77Ì.

Proprio qualche g iorno fa avevamo avuto occasione di

! r i levare come la firma del-MTEO da parte dell 'Ital ia n v e s -| s e susc i tato notevol i contrast i 1 nel seno «Iella maggioranza [governativa a causa, soprat

di celebrare oscenamente il 28 ottobre. « evento anti­bolscevico che riportò il ^ c r o c i / U s o n e l l e s c u o l e » ; ma ì fu t lo . de'lU c lauso le ~ riguardati-

j si spingono fino all'insulto ti gli accordi economici franco-sangmnoso contro Antonio Gramsci. Luigi Frausin, Eugenio Cunei.

Gramsci. Frausin. Cunei sono p u r i s s i m i eroi d e l l a lotta per la libertà, onorati oggi — al di sopra di qual~ siasi d i v i s i o n e di p a r t e — da lutti gh onesti democra­tici del nostro Paese. I fa­sciati di ieri li uccisero, i fascisti dj ogg i li ins id ia ­no. Q u e g l i stessi fascisti di oggi che plaudono all'ono­revole Togni. Questa è la sola cosa degna di rilievo.

tedeschi . Alcuni settori dei par l i t i al governo, compresi i l iberal i , avevano rivolto in questo senso precise accuse al minis tro Martino, il q a a l c . nei sottoscrivere senza riserve que­gli accordi, aveva prat icamen­te sanz ionato la subordinaz io­ne del l 'economia i tal iana al nuovo gigantesco carte l lo fran­co-tedesco.

Non più tardi di 24 ore fa si aveva a «ruestc voci un'auto­revole conferma- II minis tro del la Difesa Tav ian i . che dopo la sua mis s ione a Londra — quando a Palazzo Chigi sedeva

ancor.» Piccioni a considerarsi il

- cont inua min i s tro de­

gli Ksteri di fiducia «Iella D . C , ba pubbl i c i tà sul Popolo un editoria le nel qu.ilc si traccia­va un b i lancio della Conferen­za parigina dei nove . Copia del l 'editoriale « ra stata preven­t ivamente distribuita .-igli altri g iorna l i ; con grande sorpresa.. qu indi , ieri matt ina ù stato fatto :ielle redazioni romane il confronto fr.i il tes to pubbli ­cato dal l'npnlfi e que l lo con

fosse st.tt.i s t i l l i . • d a n n i d o con M.il.igodi e chi- M.I stata tagl iala a l l 'u l t imo momento su press ioni di Scelb.i a l lo scopo 'li ev i ta te una nuoi . i f u s i o n e fra presidenza del Consigl io e u i ìn i s t tro degli LsU-ri (.<>-UililOjUe. pero, sia .nidaia la faccenda del « tagl i" » al l'ar­t i co lo . che- era infarcito di o sanna . i l l 'I 'hO e agli obic i - , t ivi r | , e si . . r e f i** una cosa • 1 certa: il d i lagar' d i l l e pren.-- -

pi r r.igni.iv.n »i (!«•''-

Per (pianto riguarda il m i ­m e r ò dei s in i s trat i ospi tat i nei r icover i i m p r o n t a n t i , il s o t t o -scc/relcirio ha fornito (piente cifre: 1370 a Salerno e 44M negli altri comuni, per un to­tale di 5831

Il sottosegretario Colombo ha, da parte sua i l lus trato i lavori compiuti in ipicsti gior­ni per rimettere in efficienza le vie di comunicazione e gli acquedotti. Egli ha poi reso nota la seguente valutazione dei d o n n i p r o r o c a t i dal l 'c i l lu-t ' ioxe alle abitazioni: sono stati distrutti o resi comple­tamente inabi tabi l i 'JOO alloggi per un totale di 3700 vani.

Per i (•'«unti sub i t i dall'agri­coltura, non è fiossibilc anco­ra una r n h i l n r i o n c . / t ecn ic i s o n o per q u e s t o al luvoro. Da un primo calcolo approssima­tivo, ha dettò il sottosegreta­rio. si pensa c h e le s p e s e per il ripristino delle culture am­monteranno a un miliardo di lire.

Nonostante le affermazioni ott imi.s l ic / ic sulla assistenza agli alluvionati fatte dal sot­tosegretario Russo, con i no­stri occhi abbiamo potuto ren­derci conto che rimane dav­vero drammatica, a Salerno e. negli altri centri colpiti, la s i t u a z i o n e dei senzatetto. Fa­miglie di int ier i popolos i n o ­n i , c o m e * L'Annunziata », il « Canalone ». « San Vito ».

\qucllo di via De Marinis. del Porto, di via Velia, non b a l l ­

i n o perduto la casa ma tutte le suppellettili, le masscri-

ì ; i e . i l m o b i l i o , y h indumenti personali. La tragedia di queste famiglie bisogna an­darla a vedere nelle scuole dorè esse si trovano attual­mente rinchiuse e . si potreb­be dire, isolate dal resto del­la popolazione. Una branda e una coperta sono state da­te a tutti, una zuppa calda r i e n e r e g o l a r m e n t e d i s t r i b u i ­rà. Ma questa gente già co­mincia a domandarsi quale s a r à fa sua sorte nei prossi-

renle? D u r a n t e l ' a l i a m o n e le c a s e n o n s o n o c r o l l a l e da so­le. ma p e r c h é t r a v o l t e d a l l e frane e da vultinyìic di ac­qua melmosa.

Ci siamo salvali dall'allu­vione del 1040. da quella del }'.)5:Ì, da quella dei giorni scors i . S a r e b b e pazzesco sfi­dare ancora la morte! Così ragiona la gente.

Nelle zone d i s a s t r a t e , d u u -que, nessuno, e a ragion ve­duta, vuol ritornare. Ma, per citianto t e m p o a n c o r a s a r à dato loro asilo ìielle scuole che dovranno pur riprendere a funzionare? Forse ancora per qualche s e t t i m a n a . Già ora s i parla di sistemare i sinistrati in un vecchio cam­po b a r a c c a t o d o u c itti t e m p o erano raccolti profughi di guerra.

Le autorità youernat i i r c . e c o n esse gli esponenti della Democrazia cristiana, vanno proclamando clic non biso­gna prospettarsi per ora la soluzione radicate dei pro­blema ma limitarsi a dare a i

jf l lpjsi ' i l l l tenuto nella « v e l i n a > e sj e l l a erisi economi.-.' scop, rio » he l'organo e l e n c a t e <i!i amhirni i n-niin.ii.--: aveva inopinatamente sopprcs- lniu-«i tacc\a:>.. i.ol.«rt ie:i so il seguenti- pas so : - l i i sogna , tra\ ersi, ? i ttrr. clic * -,!: invece' battete in b/eccia o g n i V o r d i franco - acrili.«nici

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«Ila tentat ivo di btlalcralttmf: quc- iva lor izzazó i i i c «lei \ o r d - \ t r k a sto veramente1 segnerebbe l"in-[francese sottolineali-» >» sforzo vo luz ionc del processo di u n i t à ' c h e la Francia st.ì z;.:i facendo europea, finirebbe per m'inarnejt.cr incrementare ;.• produzione la sfpss.-i sol idarietà e — ci«>! che part icolarmente ci riguar-1

da — cost i tuirebbe un grave' prcgiudizif» per i nostri inte-J ressi nazional i I l hilntrrali-i snio rui si riferiva il T a v i a n i è appunto «piello Fr.incia-(»er-mania . Conic mai — ci si ch ic - , . deva ieri sera - la frase é ! e u t , v o «•««««»'• <*«• *'«PP« «>o-|ni

La prospettala di dover 1 t o r n a r e a rivere sui luoghi jd i sa s t ra l i , n e l l e case perico->lanti addossate alle colline, die possono da un momento all'altro franare, e nei p r e s s i di torrenti che p o c h e ore di pioggia fanno straripare, è c o n s i d e r a t a c o n t e r r o r e e c o ­m e una minaccia mortale. Stamattina una delegazione di d o n n e , d o p o avere a p p r e s o che ieri funzionari del Genio

j c i v i l e avevano fatto dei so-•praluoghi e d i c h i a r a t o a b i -! tabili numerose case nelle

- - i c o n e colpite, si sono recate Secondo i'a2*n»ia API. l E i « [ p r i m a in prefettura e poi

comune, per protestare

(C'ontinuJ in S pag. S rol »

La Gioventù d.c. in crisi?

«leva ieri sera — la irasc ej ... _, „ _ ^ . "' i — — - .' , ' . . stata tag l iata? Taviani si g i ù - * • " • • d * n * ° c - h a « W J M W c o n t r o questi frettolosi ac stificav.. con un < d i s g u i d o * .<*•"»«*»•» P « eontr**t. poi,- certamenti nei quali nessun* . . . _ = . . _ J . , , . - . J - . T . - " . . . . tiei insorti oon il rwponvabtl» n , , A „ , .« •> HAy.fin l « T - n l i n tecnico -. delia redazione del pnpofo. e a conforto de l la sua tesi affermava che la frase in-* cr iminata cr.i s ia la scritta dì accordo con Mart ino; negl i a m ­bienti l iberali si nutr ivano , pe­rò. a lcuni dubbi sul l 'es i s tenza di u n s imi l e accordo e n o n sì nascondeva che proprio l'altra sera era avvenuto in un corri­doio di Montecitorio u n lungo co l loquio fra Taviani e Mala-godi. il quale u l t i m o condiv ide più frequentemente il pens iero di certi ambient i del la DO che que l lo del suo Martino. F.* più probabi le , quindi , che la frase

ponvab j dell'Esecutivo st*sso, dott- F. M.

Malfatti ,il quate *ra s t a to el«r-• to . cai Concr***o di Napoli,

m«mtro della direziona dal par­t i to con lappocc io dalla corren­te di Pantani. Di fronte al la gra­vita della situazione, anche Mal­fatti sì e dimesso dalla direzio­ne, la quale «era €•* orientata ad intervenire nel «attor» j i o -vanile per limitare le espressio­ni politiche n iente affatto con­formistiche».

Si pensa ohe la crisi sarebbe stata accelerata dall'ea^ilvooo atteggiamento t enuto da Fan fa­rti nei confronti di Tottni.

n e s s u n o può avere fiducia. In realtà, per evitare, in un futuro che potrebbe essere anche pros­simo. per r a t - r i c i n a r s i del­l'inverno, nuove luttuose sciagure, le indagini tecni­che non possono l i m i t a r l i a s i n g o l e case m a d e b b o n o es­sere estese a tutta la situa­zione della zona dove esse sorgono.

Come ci si può sentire si­curi in un edifìcio dichiarato abitabile, se non viene fatto n e s s u n lavoro di sistemazio­ne montana o di imbriglia­mento di questo o quel tor-

u m a n e , bisogna esigere per Salerno una. ststemuzionc o r -f/anica d i tutte le s u e z o n e pericolanti. E pericolanti s o ­no in /er i quart i er i , fra » quali anche « Fornelle .. e - San Ginvaniello », dove so. lo per un fortunato creo la recente alluvione non ha fai' to vìttime.

In molte zone della città non si c o n i a n o gli edifici le­sionati e puntellati, dove tut­tavia la gente continua a vi­vere. Il p r o b l e m a n o n p u ò essere affrontato con le ba­racche, ma risolto con la co­struzione di n u o v i p a l a z z i . C e r t o , i lavori di riparazione debbono essere compiuti su­bito, ai sinistrati bisogna da­re u:i T icouero m o m e n t a n e o . Ma non ci si può limitare a questo. La gente chiede ca­se, case s o l i d e c o s t r u i t e in zone sicure. Inoltre, perché queste centinaia di famiglia p o s s a n o i n un q u a l c h e m o d o riprendere te propria attività non ci si può limitare, anche per i soccorsi immediati, al-

S A L E R X O — Il piccolo Mario Caputo di 15 mesi, r i trovai» v ivo ne l la sua ra l la galleggiante in una pozza d'acqua, sotto u n * volta rimasta, miraeolosjunente intatta In un edificio crol lato di v ia Indipendenza. Mario rimase per 6* ore nella.

sna rriRionr prima di venir tratto in sa lvo

sinistrati una sistemazione di fortuna Ma anche questa prospettiva spaventa gli al­luvionati 1 quali sanno che da tre anni nel r i o n e « G e l s i Rossi • . continuano a vivere in malsane baracche una cinquantina di famiglie v i t t i ­m e di una precedente allu­vione.

Ognuno teme che se verrà inviato ci v e c c h i o c a m p o profughi, s u b i r à la stessa sorte e una casa vera non riuscirà mai ad o t t e n e r l a .

•Mentre i d e m o c r i s t i a n i , af­fiancati solo dal partito di Lauro, affermano c h e b i s o ­g n a e s c l u s i v a m e n t e preoccu­parsi di riparare i danni, tut­ti gh altri partiti politici, e s p r i m e n d o i s e n t i m e n t i d e l ­l ' in tera cittadinanza, affer­mano che. dopo la catastrofe la quale è costata tante vite

la distribuzione di una bran­da. d i u n a c o p e r t a , d i una. zuppa. Questa gente hz per­duto ogni cosa. E' necessario d i s t r i b u i r e s u b i t o s o m m e i n danaro per affrontare le pri­me necessità.

Questo per quel che ri­guarda g l i a l l u v i o n a t i r a c ­c o l t i p e r ora nelle scuole e in altri edifici. Ma, quznti a Salerno, sono stari in 'ni.sur.T più. o meno rilevante dan­neggiati'' *

Prendete i commercianti p i c c o l i e grossi, la citi situa­zione era già per altre cause critica: moltissimi hanno su­bito danni, chi p e r m i l i o n i . chi per decine di migliaia di lire. Basta dare un'occhiata n e l l ' i n t e r n o dei n e g o z i c h e oggi, q u a s i tutti, h a n n o r i a ­p e r t o i b a t t e n t i . Dovunque si lavora ad estrone fango e a

Page 2: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

Pag. 2 — Sabato 30 ottobre 1954 « L'UNItA* tf

recuperare mercanzie, a ri' parare attrezzature. Cumuli di merce 'oramai inutilizzabi­le vengono abbandonati lun­ga i marciapiedi. Solo pochi fortunati che godevano di una polizza assicurativa pos­sono contare su un sicuro ri­sarcimento. Tutti gli altri, ed è la maggior parte, hanno poca fiducia di ricevere aiuti concreti. O, per lo meno, san­no che dovranno battersi ed a lungo per ottenere, alme­no parzialmente, un rimbor­so, o soltanto per ottenere la, /acilifarionc per il credito.

Ancora meno rosea la si­tuazione si presenta per gli artigiani, i cui laboratori so­no in gran parfp situati in terranei, dove all'acqua mei l'iosa è sfato facile penetrare.

La radio ha dichiarato che i danni alle cose sarebbero inferiori a quel/o che si era temuto. In realtà l'attività industriale della provincia è. stata duramente danneggia­ta. A Vietri sul Mare la ma­nifattura laniera «Notori », che occupava 120 operai è stata completamente distrut­ta. Così la tessitura Landi. Complessivamente sono sen­za lavoro 700 operai.

Distrutto è anche il cantie­re navale « Gatto ». Danneg­giate sono numerose fabbri-che di ceramica.

A Maiori e Minori sono .sfati distrutti o gravemente danneggiati gli unici slabili-menti industriali dove tro­vavano lavoro continuativo numerosi operai: alcune pic­co/e cartiere e due mulini.

A Salerno l 'industria 7ne-liììmcccauica Sortente, che occupava recentemente 160 unità lavorative, dopo l'al­luvione, ha sospeso ogni sua attività.^ Ali ' € Italcemcnti » non si è ancora ripreso il la­voro. 1 danni subiti nelle campagne non si conoscono ancora. Da quanto si è po­tuto apprendere, essi am­monterebbero a molto più di un miliardo di lire (quest'ul­tima è la cifra in un primo tempo fornita da fonti uffi­ciali). Nella sola zona di Vie-tri — ha dichiarato oggi ai giornalisti il sindaco di que­sto comune — i danni alle coltivazioni sono tali da pre­giudicare i raccolti almeno per quest'anno.

Dopo aver tracciato questo rapido quadro della situazio­ne, bisogna qui porre la do­manda che è sulle bocche di tutti i cittadini: 'poteva la sciagura essere evitata? Po­tevano almeno essere limita­ti. circoscritti t danni dcll 'al-luutone?

Purtroppo anche in questa occasione, siamo costretti a rispondere affermativamente.

Abbiamo sotto gli occhi al­cuni impressionanti docu­menti i quali stanno a dimo

hanno poi trovato morie pro­prio nelle circostanze temu­te e per le cause denunziate.

Ecco un foglio di carta commerciale sul quale è scritto con incerta calligra­fia- un pro-memoria per il sindaco; « Noi sottoscritti dichiariamo che, durante il maltèmpo fatto nella notte del 10 aprile 1953, molte ca­se al pianterreno sono state allagate e danneggiate. La causa dei danni è stata pro­vocata dal crollo di un muro lungo 500 metri. Chiediamo la ricostruzione del muro e che sia provvisto per lo sco­lo dell'acqua». Seguono trentasette firme. Sono abi­tanti del rione « San Vito », uno dei più colpiti nei giorni scorsi.

Ed ceco alcuni « quaderni » di rivendicazioni presentati alle .Assise per la rinascita della Campania, che si svol­sero proprio a Salerno, nel dicembre del 1.94.9.

JVel quaderno presentato dai cittadini di Vietri sul Marc si legge: « Il paese è privo di acquedotto, vi è sta­to un primo stanziamento per le frazioni alte, ma che non ha concretizzato nulla per cui la popolazione è sen­za acqua. Le scalinate " Fon­tana , "Limite" e "Cam-moriello " sono impraticabili dopo la recente alluvione, per cui gli abitanti del luogo

?\uando si recano al centro a avorare corrono continua­

mente pericolo di restare feriti ».

La popolazione di Amalfi, nel suo « quaderno » pone co­me prima rivendicazione la sistemazione degli alvei tor­rentizi: « Atrani, Amalfi, Maiori e Minori, essi scrivo­no, hanno gli stessi problemi da risolvere. Le ultime allu­vioni hanno dimostrato che è necessario e urgente il rim­boschimento a monte degli abitati, l'abbassamento delle briglie esistenti in alcuni punti dei torrenti, l'elimina­zione delle strozzature al centro degli abitati. Per evi­tare sciagure è urgente li­berare i letti dei torrenti dal materiale accumulatosi con le alluvioni ».

Le stesse opere urgenti di sistemazione montane « atte a impedire le -periodiche inondazioni» sono chieste da­gli abitanti di Maiori.

Ma la denunzia che oggi assume il carattere dì una drammatica accusa è conte­nuta nel « quaderno » pre­sentato allora, cinque anni addietro, dagli abitanti di Mi­nori. Essi scrivevano: «Il problema più importante e urgente è la sistemazione del bacino montano. Ogni qual­volta piove, Minori sta sotto l'incubo della distruzione. Durante le recenti alluvioni

na volta la preoccupazione dei cittadini di Minori di mo­rire come topi ».

Nessuna delle richieste con tanta drammatica urgenza presentate dalla popolazione, ora così colpita, sono. State mai prese in consideratone dai nostri governanti. 1 qua­li oggi, come ieri in occasio­ne delle sciagure in Calabria e nel Polesine, si affannano a voler dimostrare che tutto si è svolto in maniera im­prevista e inevitabile.

RICCARDO LONGONE

strare come già da anni era iaumentarono enormemente le stata fatta una larga opera «eque del torrente Regina di denunzia. E non solo di Minor, arrivando all'altezza denunzia, perché la popola zione si era anche battuta organizzando manifestazioni e affrontando la « celere » per esigere l'intervento del-

' le autorità". Numerosi abitan-' ' ti del '«Canalóne», i 'quali

lo scorso anno si raccolsero sotto la Prefettura protestan­do per l'abbandono in cui veniva lasciato il loro rione,

dei primi piani, travolsero tutto quello che trovarono e anche negozi e terranei furo­no inondati con grave danno e pericolo dell'intera popola­zione. Minori, pertanto, chie­de oltre alla sistemazione montana anche la copertura del torrente, in modo che le acque possano essere convo­gliate e finisca così una buo-

ì provvedimenti decisi dal governo pei Salerno

Fissate le linee generali — Vasto movimento diplomatico disposto dal Consiglio dei ministri

Rifiuto d.c. di partecipare ? al comitato interpartitico ' SALERNO, 29 — Ieri se­ra si sono riuniti a Saler­no, nella sede del Partito monarchico, i rappresentanti dei seguenti partiti: P.S.I., P.N.M., M.S.I. .P.L.I., P.C.I.. decidendo la costituzione di un centro interpartitico. As­sente alla riunione è stata soltanto la D. C. Questa se­ra .ha l u o g o una secon­da riunione. Ecco il docu­mento sottoscritto in quel­la di ieri: < I rappresentan­ti dei partiti salernitani qui riuniti, ravvisata l'urgente necessità di costituire un centro provinciale interparti­tico, allo scopo di unificare gli sforzi e le iniziative im­poste dalla attuale situazio­ne di emergenza, hanno uni­tamente concordato di invia­re copia del presente ver­bale alle segreterie di tutti i partiti presenti o non, af­finchè le rappresentanze di ogni parte politica siano pre­senti nell'opera di umana solidarietà, che l'eccezionale momento impone ».

A . questo sentimento di umana e concorde lOlidarietà che ha t r o v a t o una sua espressione politica consape­vole al centro della provin­cia, non fa certo eco l'azione governativa. Un grave episo­dio è accaduto stamane a Na­poli. Un autocarro, carico di indumenti raccolti a cura della C.d.L. e dell'U.D.I., sta­va per partire alla volta di Salerno, quando ò stato bloc­cato dalla polizia. Motivo: la mancanza del prescritto do­cumento di autorizzazione in carta da bollo; e non occorre dire che cosa si nasconde die­tro il cavillo burocratico.

I Ì A SEDUTA SOSPESA P E R UI¥» ORA',W STATA POI R H W I A T A A OCÌGI

Affo Camera è mancato il numero legale nel votò sull'urgenza per g l i accordi eli Parigi

L'assenza di una parte della maggioranza ha messo in difficoltà il governo -Grifone e Cacciatore denunciano l'insufficiente assistenza per gli alluvionati - Ingiuste sanzioni di Gronchi contro deputati comunisti per gli incidenti provocati da Togni

Il Consiglio dei ministri ha ieri ascoltato una lunga rela­zione del ministro Romita e brevi rapporti dei ministri Me­dici, Mattarella, Villabruna e CampilU sai danni provocati dal nubifragio nel Salernitano e sui primi provvedimenti adottati per farvi fronte. Il co­municato diramato al termine della riunione, informa che il Consigli:* ha deliberato un pia­no di provvidenze — • sulla linea delle leggi speciali adot­tate per le alluvioni del Pole­sine e della Calabria « — che verrà concretato nei prossimi giorni in provvedimenti legi­slativi di urgenza. Nel frattem­po, i ministri interessati sono stati autorizzati a proseguire con rapidità e senza intralci burocratici l'esecuzione dei la­vori occorrenti i>er il ripristi­no di tutte le opere danneggia­te di competenza dello Stato. della provincia, dei comuni e dagli altri enti pubblic:, dando a tal fine ampi poteri alle-auto rità locali.

Nel comunicato vengono poi anticipati i criteri degli immi­nenti provvedimenti legislativi di urgenza: « lo Stato prowe-derà a indennizzare tutti i pri­vati cittadini bisognosi, con contributi che potranno arriva­re a coprire anche l'intero dan no. Al fine di facilitare la più rapida liquidazione dei danni.

jSaraino costituite apposite com missioni locali, col compito d accertamento e di liquidazio­ne de; canni Messi, i^arà prov \ecu;o m modo particolare per la fornitura di supoeileitili e per la ripresa delie attività a*". f.giar.e e per il ripristino del­la picco'.a proprietà contad'na. Per quanto ri.cuaròa le abita­zioni. si provvrderà attraverso i singoli proprietari o d.retta­mente da?".", uffici statali, se­condo i caòi. a riparare rapida mer.te le ca<«* lesionate e su-srettih:!; d; essere abitate. SJS-. "di e facilitazioni crrditiz.e verranno disposti a favore del­le industrie rimaste distrutte o danneggiate. Misure oartico lari saranno adottate per il ri­covero derli orfani e per le persone rimaste bisognose n causa della pep i ta dei -oste Sri' dr!Ia famiglia •.

E' s*ato intanto messo a di­sposizione d<*l nrefetto d: Sa Ifmo un mHiardo di lire (pre­levato dal fondo di riserva* per le esi7°nze di pronto «occorro

" r di a«5-:<tcr,zft. Il ministro de' LI,. PI». potrà d'snorre d» u" miliardo e cinquecento milioni Ai l:re oer la Immediata costru­zione di f-l'ogFi popolari. Il mi-r..rtro delle Finanze, infine, e

stato autorizzato a disporre le misure del caso per quanto ri­guarda la sospensione del pa­gamento delle imposte da parte dei danneggiati dalia alluvione.

Lo Stato si rifarà degli one­ri derivanti da queste provvi­dente, estendendo ad alcune imposte indirette sugli affari. l'addizionale per le imposte dirette, che venne introdotta per fronteggiare gli oneri del­le provvidenze per la Calabria.

Come si vede, fi comunicato del Consiglio dei ministri si limita ad elencare o a promet­tere una serie di provvedimen­ti. il cui unico scopo è quello di riparare i danni, di riporta­re la situazione della provin­cia di Salerno a quella che era prima del terrib'le nubifra­gio. Nessun cenno viene per ora fatto a provvedimenti di più vasta portata, diretti a ri­muovere le cause dei ricorren­ti disastri nella zona colpita. Del resto — dopo le dolorose esperienze degli alluvionati del­la Calabria — sarà necessaria la massima vigilanza da parte delle popolazioni del Salerni­tano per far sì che gli stessi provvedimenti di emergenza annunciati non rimandano sul­la carta

Il Consiglio dei ministri ha mundi ascoltato una relazione dei ministri Martino e Taviani sugi: accordi firmati a Par.si per il riarmo delia Germania occidentale, approvando l'ope­rato della delegazione italiana e rìec'.iiendo ri' presentare al Parlamento il duerno vii legge per la ratifica degì: accordi.

Il Consiel-.o dei mir.i-tr. ha infine deciso il seguente movi­mento di diplomatici: l'amba­sciatore Zoppi c i segretario generale di palazzo Chigi a Londra in sostituzione dell'am­basciatore Manlio Brosio desìi-nato a Washington: il minestro Giulio Del Balzo è stat •> pro­mosso ambasciatore e destinato a Madrid; l'ambasciatore Ros-^i-Lons'ni nominato segretario ceneraìe del ministero; l'amba­sciatore Umberto GrazzJ desti­nato a Bonn; il ministro Gui­goni promosso ambasciatore e destinato a Tokio; l'ambascia­tore D'Ajeta destinato a Bel­grado. -.1 ministro Ca.-ardi è «ta'o dominato aìl'ONU qua­le nostro osservatore; l'amba­sciatore Scammacca Del Murgo, capo del cerimoniale, destina­lo a Bruxelles. A sostituirlo si fa il nome di Corrado Bandoni oggi in funzione di ambascia­tore ad Ottawa. L'ambasciatore Tarchiam è stato collocato a riposo.

Ulta nave invece di uva sbarca mosto a Genova

GENOVA, 29 — Una nave che doveva sbarcale a Genova uva, ha invece scaricato mosto. L'inconsueta trasformazione del carico da solido in liquido è accaduta sulla motonave « Donato Sodini », che aveva imbaicato a Taranto 250 ton­nellate di « uva nera dolce ». Il comandante. Donato Sodini, che è anche il ptopiietario della nave alla quale ha. dato il proprio nome, era stato co­stretto ad accettare, per il con corso di vari contrattempi, che l'uva venisse imbarcata nelle stive alla rinfusa, anziché « a castelli » come d'uso.

Durante la prima parie del viaggio tutto procedette rego­larmente, ma superata l'isola di Ponza, cominciò a soffiare un libeccio teso per cui Ja na­ve prese a rollate sempre pivi forte, mentre l'uva nelle stive, i rotolando e spostandosi in conseguenza cominciò a pigiar­si da sé. Al termine della pri­ma giornata di navigazione, nelle stive c'erano già 15 cen­timetri di mosto. Il lollio au­mentò ancora ti a Piombino e Portovenere, e il mosto crebbe in proporzione nelle stive, tanto che, a conclusione del viaggio, il liquido aveva iag­giunto il metro di altezza.

All'arrivo a Genova lo sca­rico è pertanto avvenuto, anzi­ché con le gerle, mediante le pompe, e il mosto ottenuto in modo cosi singolare è andato a riempire il silos "inario assie­me a quanto è rimasto del­l'uva.

Uno studioso di Udine avvista un disco volante

UDINE. 29 — Un corpo lu­minoso che procedeva a gran­de velocità è stato avvistato nel cielo di Pordenone da Et­tore Busetto. noto studioso del luogo. L'oggetto sembrava ave­re le dimensioni di una stella di terza grandezza, ed emana­va una luce vivissima tanto da farlo scorgere nettamente e nella luce piena del meriggio. II VP!-> era rei ilireo -r-o'to

All'inizio della seduta di ieri nuova eco hanno trovato i tragici avvenimenti del Sa-lernitano. Appena letto il processo verbale della sedu­ta precedente, nella quale il sottosegretario Bisori aveva fatto una descrizione ottimi­stica della situazione delle zone colpite, inviando un plauso cigli uomini impegna­ti nell'opera di soccorso ed assicurando che tutti i sini­strati hanno ricevuto la re­fezione calda e un letto per dormire, ha chiesto la paro-la il compagno GRIFONE per una precisazione. Il deputato comunista, che eni appena arrivato dal luogo del elìsa-stro, ha, preso la parola per aggiungere, all'elogio rivolto dal sottosegretario ai vigili del fuoco e alle autorità lo­cali, una parola di riconosci­mento per lo slancio eroico e generoso col quale i lavora­tori e le organizzazioni de­mocratiche salernitane si so­no impegnati nell'opera di solidarietà: di ciò — ha det­to Grifone — è testimonianza la medaglia d'oro al valor civile proposta per l'operaio comunista- Pozzi come per il parroco di Raito. Queste pa­role vanno dette nel momen­to in cui si tenta di inscena­re una speculazione contro chi denuncia le serie respon­sabilità derivanti dal non a-ver apprestato le opere di difesa che avrebbero limitato le conseguenze della sciagu­ra. Non è la prima volta che in questa aula noi chiedia­mo provvedimenti straordi­nari por la sistemazione dei corsi d'acqua e delle monta­gne salernitane: dal 1949 non c'è stato dibattito sui bilan­ci senza che da parte nostra non si fosse richiamata la attenzione del governo sul pericolo che incombeva sulla provincia di Salerno.

Si è alzato quindi a par­lare il compagno socialista CACCIATORE per esprime­re il doloroso stupore che lo ìveva colpito nell 'apprende-

re che il sottosegretario ave­va parlato di refezioni calde e di letti con biancheria as­sicurati a tutti i senza tetto. Soltanto a Maiori — ha sog­giunto Cacciatore — ho con­statato di persona che 350 famiglie non hanno ancora ricevuto nulla. E il collega democristiano De Martino può testimoniarlo. A tre gior­ni dal disastro, il popolo di Maiori ha avuto un quarto di pane appena, mentre i'ac-qua portata da una nave ci­sterna non ò stata scaricata a terra per mancanza di botti.

Le parole dei deputati di Opposizione hanno provocato impressione nell'aula, anche perchè il silenzio dell'on. De Martino è stato considerato come una conferma dei fat­ti esposti. Soltanto l'on. TE-SAURO, il ben noto relatore della legge truffa, ha volu­to acquistarsi qualche altro merito dichiarando, tra in­terruzioni da sinistra e r i ­chiami dello stesso Gronchi, che il governo è intervenuto ovunque gli è stato possibile. Di fronte alle contestazioni di Cacciatore e di Grifone, Te-sauro ha poi finito con lo ammettere, anche egli, che a Maiori e in qualche altra

• località la assistenza non ha assunto le proporzioni de­scritte dal sottosegretario-

Chiusa questa parentesi, se n'è aperta tin'altra: il P re ­sidente GRONCHI ha comu­nicato alla assemblea le con­clusioni cui egli era perve­nuto, dopo aver svolto una indagine sugli incidenti pro­vocati dall'on. Togni nella seduta di martedì 19 ottobre. Delle responsabilità del To­gni. tuttavia. Gronchi non ha parlato affatto.

Dopo aver dichiarato che egli stesso aveva compiuto le indagini e che egli solo ave­va preso le decisioni, assu­mendone tutta la responsabi­lità. Gronchi ha espresso un elogio per il personale della Camera (e qui tutti i settori hanno applaudito) e si è poi addentrato in una complessa ricostruzione degli incidenti

che in molti punti non è ap­parsa corrispondente al ri­cordo di quanti furono testi­moni e spettatori della con­vulsa seduta' Il Presidente ha attribuito la responsabi­lità del passaggio a vie di fatto a deputati comunisti e socialisti. «La reazione violen­ta — ha continuato con un linguaggio sportivo-militare­sco che ha destato qualche sorriso — ebbe due direttri­ci contemporanee: l'ima at­traverso il corridoio semicir­colare, e questa raggiunse il quarto banco del centro, l'al­tra attraverso l'irruzione nel­l'emiciclo, dove accorsero i commòssi i quali furono pro­gressivamente sospinti fino all'altezza del tavolo degli stenografi )>.

Oli incidenti verificatisi al centro dell'emiciclo furono oiù gravi, perchè un gruppo di deputati del MSI mossero al contrattacco (in realtà fu­rono loro a scendere per pri­mi con propositi chiaramente aggressivi). Ugualmente in­

tervenne un ristretto gruppo di deputati democristiani nell'evidente intento di im­pedire l'accesso al banco del­l'on. Togni:

Quindi il Presidente ha ri­cordato che i deputati comu­nisti hanno affermato di es­ser scesi nell'emicliclo sol­tanto dopo l'intervento dei deputati missini, soggiungen­do (curiosissimo argomento) che questa giustificazione non gli è sembrata valida, data la disparità numerica dei due gruppi. Tuttavia, la partecipazione attiva alla mischia dei missini è stata giudicata eccedente le ne­cessità della difesa, e cosi pu­re l'intervento di alcuni de­putati del centro. Infine Gronchi ha annunciato le sanzioni comminate contro quattro deputati: censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari per set­te giorni di seduta al depu­tato Giacomo Calandrone; la stessa sanzione per il de­putato Moscatelli; censura al

deputato Laconi; censura al deputato Pozzo (msi).

Per i a verità, uno spetta­tore degli incidenti non può fare a meno di sorprendersi per la gravità delle sanzioni inflitte contro i deputati co­munisti; e valga per tutti il caso dell'on. Calandrone, che fu visto intervenire nella mi­schia solo a difesa di suo fra­tello, anche lui deputato, che era stato accerchiato e violen­temente percosso alla nuca e alle spalle da un gruppo di deputati democristiani. Il Presidente ha concluso mi­nacciando la denuncia alla magistratura per quei depu­tati che si rendessero nel fu­turo responsabili di violenze.

Le sanzioni comminate da Gronchi sono state approva­te dalla maggioranza e dai missini, i quali si sono limi­tati ad opporsi solo alla san­zione inflitta contro Pozzo. Comunisti e socialisti hanno votato contro. I monarchici si sono astenuti.

Chiuso cosi lo strascico de­

gli incidenti, la Camera ha ripreso il lavoro normale, affrontando la discussione generale sulla legge delega. Ha parlato l'on. LIZZADRI (soc.) chiarendo i motivi che inducono l'opposizione ad osteggiare tenacemente que­sta legge. Lizzadri ha negato innanzitutto che l'ostilità del­le sinistre abbia un carattere ostruzionistico: infatti, se la maggioranza avesse accettato le proposte conciliative di DI Vittorio, la legge avrebbe po­tuto essere approvata rapi­damente, assicurando agli statali aumenti concreti e uno stato giuridico democratico, e dando agli avventizi la sta­bilità del posto.

Gli statali hanno già avu­to numerose prove delle in­tenzioni governative. Sono i governi democristiani che hanno contrastato tutte le ri­vendicazioni economiche del­la categoria; che si sono ri­fiutati di abrogare le san­zioni inflitte agli statali scio­peranti, sanzioni che il Par-

La madre e l'ex fidanzato di Wilma sottoposti a un nuovo interrogatorio

Lo zio Giuseppe posto a confronto con un'impiegato e con il proto della tipografia Casciani - La Ottaviani avrebbe confessato a una detenuta di aver visto Wilma svenuta in un'auto - Un articolo di Guido Celano

Le acque stagnanti del. l'« affare Montesi » sono sta-te messe in movimento ieri da una serie di avvenimenti e di notizie riguardanti uU cimi tra i più noti personag­gi dì questa intricata uicen-da. Angelo Giuliani, l'enig­matico .ex-fidanzato di Wil­ma, l'uomo c/»e per primo bussò ai cancelli della Capo­corda per avere, ima risposta agli angosciosi interrogativi che gravavano sulla morte della fanciulla, ha risalito iert ma/fina le scale del « Palaz-?accio ». convocato dal presi­dente della scrioiie istrutto. ria. Il giovane, che presta serra lo presso il nucleo del­ie gtiardip di politia di Po. tenta, è stato interrogato lun­gamente dal dottor Scpe il quale, secondo quanto poi è giunto alle orecchie dei ero. n'isti avrebbe- chiesto alcuni chiarimenti, al fidanzato det. la sventurata fanciulla.

1 chiarimenti riouardereb-bero alcuni accenni fatti dal Giuliani e dai familiari del-la moglie (il giovanotto si è recentemente sposato con la figlia di un orologiaio) alla antipatia nutrita nei suoi confronti dall'ex questore Po­lito. Antipatia che sarebbe valsa il trasferimento dì An­gelo Giuliani, in un primo fempo dalla Questura ad un commissariato romano e sue. ecssirameufe a Marino e a Potenza.

Dopo l'interrogatorio del poliziotto, il dottor Scpe ha ricevuto nel suo studio il cor­rispondente della Stampa e il capocronistn del Tempo, dottor Ettore Della Riccia.

Gli interrogatori sono sta­ti ripresi nel pomeriggio. In assenza del dottor Sepc, il consigliere D'Aniello ha In nanzì tutto interrogato Ma ria Petti, madre di Wilma. Secondo alcuni la donna sa­rebbe stata chiamata a ri­spondere su un particolare di scarso rificuo, vale a dire la recente wisifa ginecologica al­la quale e stata sottoposta, prima del matrimonio Wan­da Montesi. • Visi/a che, per oscure ragioni, sarebbe stata consigliata e addirittura pa gata dal cronista di un quo fidiano ciffadiiio. Secondo al­tri, invece, la donna sarebbe stata interrogata su alcune circostanze riguardanti i rap­porti tra la sua famiglia e Giuseppe Àfontcsi.

Questa ipotesi é stata av­valorata dal fatto che. poco più tardi, il dottor D'Aniello ha fatto introdurre nello stu dio numero 93. proprio lo

« io Giuseppe ». Costui, che è stato ul centro di una stu­pefacente campagna inscena­ta da un giornale governati-vo, venne denunciato al ma-gistrato, qualche settimana fa, quale presunto autore del­l'assassinio di Wilma Montesi in base ad alcune sue affer­mazioni, ripetute, pare, an­che dinanzi ad un giomnli-sta. Egli infatti, si sarebbe vantato di avere avuto nu­merose avventure, di sapere qualcosa sul conto della ni­pote e di essere al corrente di interessanti circostanze: affermazioni che, pur dimo­strando una buona dose, di leggerezza, potevano anche avere un contenuto serio.

La denuncia era appoggia­ta dalle, dichiarazioni del dot­tor Franco Biagetti, direttore della tipografìa Casciani (che dipende in un certo quel mo­do dalla Procura della Re­pubblica), dal proto Leo Leo-netti (il quale affermò che la sera del 0 aprile 1953 Giù. seppe Montesi si allontanò dallo stabilimento afferman­do di doversi recare a Ostia per incontrare una donna) e

quale affermò di aver udito

Uri appello dell'U.D.I. per l'ospitalità ai bambini che hanno perduto i genitori Presentato alla Camera un progetto per il risarcimento dei danni alle suppellettili domestiche subiti dagli alluvionati del Salernitano

La segreteria nazionale aella Unione donne italiane, riuni­tasi per ascoltare la relazione dell'or- Luciana Vivinni, di ri torno dalla visita alle località del Salernitano colpite dal nu­bifragio, ha deciso:

— di presentare immedia­tamente una proposta di legee per il risarcimento alle fami­glie danneggiate per la perdi ta di suppellettili domestiche;

— di rivongere un caloroso appello alle proprie organizza­zioni provinciali perché, con lo slancio e lo spirito di uma­na solidarietà propri delle don­ne italiane, si adoperino per la raccolta di indumenti, vive­ri e denaro ed organizzino per i bambini senza tenitori quel­le forme di ospitalità familia­re che nel passato sono risul­tate le più efficaci e le più gradite.

Le raccolte e le offerte di ospitalità dovranno essere di rette all'UDI di Salerno, Via Roma 68.

Il prosetto di lecge per il risarcimento dei danni alle

suppellettili domestiche è stato nella stessa giornata di ieri. presentato alla Camera dalle onorevoli Lucana Viviani, Ma­ria Maddalena Rossi. Giuliana Xenni e Nilde lotti. Nella bre-\ e relazione che accompagna il progetto, si afferma che - i danni materiali subiti dalla maggioranza delle famiglie sa­lernitane. non riguardano be­ni immobili — di cui soltanto p.~che tra esse sono proprie­tarie — bensì quel modesto e a volte meschino patrimonio familiare costituito da mobilio. arredi, attrezzi di Isvoro og­getti personali...

La proposta di legge e co­stituita d3 cinque articoli

5 milioni deHa FSM e (Gl i per i sinistrati di Sa'erno Si moltiplicano in Italia e a,

•.'estero le iniziative a favor* degil alluvionati di Salerno.

La Federazione sindacale tuon­ala.e. de::a quale 6 presldentel :«Mlco. per t toro fratelli di Sa-l'on. DI Vittorio, e la Segreteria • icrno

dej'.a CGIL hanno deciso di con­tribuire con la somma di 5 r.u-iioni Ut lire aU'assisien7a più urgente alle popoia7iom sini­strate.

Le due organizzazioni iiar.no deciso d'impiegare la somma nel­l'acquisto di cappotti che sa­ranno distribuiti a cura delia Camera dei lavoro di Salerno al lavoratori sinistrati pi^ biso­gnosi.

h segretario del'.a FSV. LoUl5 Saliiani. ha inviato alia CGIL un telegramma con u quale si esprime ia solidarietà dell'orga­nizzazione mondiale dei lavora-'orl con le famiglie colpite dal-i'allm torse.

L'amministrazione proUncu-ie di Siena ha inviato alla Provincia di Salerno 500 mila lire.

Il Comitato direttivo dei-1 Associazione pionieri d'Italia ha invitato 1 pionieri « 1 ra­gazzi italiani a costituirsi in « gruppi di vedette della sonda netà » per raccogliere tndumen ti. vi\erl, danaro, materiale eco-

in tre occasioni Giuseppe Montesi telefonare alla nipo­te Wilma).

71 doffor D'Aniello dopo aver brevemente interrogato Giuseppe Montesi lo ha po­sto a confronto con il Leo-netti e con la Brusin. I due confronti sono stati piuttosto burrascosi. Alle proteste di Giuseppe Montesi, il Leonct-ti pare che abbia affermato: « Non ho parlato prima per. che sono stato consigliato di fenere la bocca chiusa dal doffor Biagetti. Soltanto ora mi sono deciso a parlare ». Lia Brusin, messa alle stret­te aurpbbe fatto una singo lare ammissione: « Si — a-urebbe detto — sono stata interrogata anche dal Procu. rotore Sigtiraui, ma con lui non ho mai detto nulla. Par. lo soltanto adesso, che cono­sco l'importanza di queste cose ». Strana affermazione che toglie molto della gravi. tà delle circostanze denuncia­te in un primo tempo. Il con­sigliere D'Aniello ha infine interrogato anche il direttore della tipografia Casciani, dot-

dallimpiegata Lia Brusin (la tor Franco Biagetti

Chi è la Griminelli? Questo per quanto riguarda

l'affluita sfoltasi al Palazro di Giustizia. L'atmosfera son­nacchiosa attorno all'» affare Montesi » è sfata mossa an­che da un'altra notizia ri. guardante uno dei punti chìa. ve dalla vicenda. La notizia è contenuta, e soltanto per un breve accenno, nel testo delta ordinanza con la quale sono stati posti in libertà i tre guardiani di Capocotta, e si è negato lo stesso provve­dimento a favore di Palmiro Ottaviani. Dice l'ordinanza: « Rifenufo che ai detenuti Di Felice Venanzio. Lilli Ana­stasio e Guerrini Terzo, im~ putati di falsa testimonianza, può concedersi l'invocata li­bertà provvisoria, non ostan dovi il titolo del reato a loro ascritto e i precedenti pena­li. sì concede. Ritenuto che nei confronti di Ottaviani Palmiro, pur essendo costei imputata dello stesso reato ed incensurata, non si ravvi­sa allo stato l'opportunità di adottare un analogo provve dimento, in quanto ta sua posizione processuale appare attualmente più grave di quella degli altri tre predetti imputati (tenuto conto in particolare delle sue rivela -ioni alla teste Griminelli) si nega e si richiedono ulteriori accertamenti >.

Chi è la Griminelli? Se condo notizie assunte presso lo studio legale dell'avv. Teo­crito Masini, difensore della Ottaviani. si tratta di una ex tipografa, milanese di nasci­ta. il cui nome di battesimo è] Bruna, detenuta alle Mantel-\ late per furto. La Griminelli.ì che attualmente esercita la (unzione di « spazzina ». sta scontando una pena a sei anni di reclusione. -Alcune settimane fa, la detenuta ha chiesto di parlare con il dot­tor Seve. Ottenuto il collo­quio. ha dichiarato di aver raccolto dalle labbra della Ottaviani una importante, an­zi strabiliante confessione. « La sera del 10 aprile 1953. verso le ore dieci e mezza — nurebbe detto la guardiana

congetture. Certo, sembra strano che la Ottaviani si sia abbandonata, con una com­pagna di prigionia, a confi­denze così pericolose e com­promettenti. E' anche vero, però, che fatti del genere, nella snervante, ossessiva at­mosfera del carcere, non sono rarissimi- Comunque, ci si domanda: che interesse a-vrebbe la Griminelli a lan­ciare sulla Ottaviani una fal­sa accusa, una calunnia? Non l'avrà certo altcttata il mi raggio di qualche benefìcio, come un alleviamento della pena, o un miglioramento delle sue condizioni di de­tenuta. A parte le scarse pro­babilità di un successo in questo senso, il « tradimen­to » consumato ai danni di un'altra prigioniera, la rot­tura di quell'omertà che è legge fra i carcerati non sono cose destinate a rendere più facile la vita della Griminel­li per tutto il periodo che ancora le resta da trascorre­re fra le vecchie mura delle Mantellate.

Di tutt'altra opinione è lo arv. Teocrito Masini. Per il difensore della Ottaviani, la rivelazione della Griminelli

è soltanto una montatura. Grande interesse ha pure

destato, fra i cronisti che seguono l'« affare » Montesi. un articolo dell'attore Guido Celano, dal titolo: « Perchè Ugo Montagna mi allontanò da Capocotta? Non so anco­ra spiegarmi la fretta con cui proprio quel giorno ven­ni pregato di lasciare la te­nuta: neppure quanto è suc­cesso dopo me ne fa indovi­nare il motivo ». Nello scrit­to, il Celano ricorda che, sul finire dell'aprile 1953, si re co a caccia a Capocotta in sieme con il figlio Ruggero, il col. Laskaris e l'autista Gastone. Raggiunta la zona cespugliosa dove si annidano le quaglie, al gruppetto si unirono il conte Faina, il giornalista Nino Cantalames-$a. Ugo Montagna, il figlio del prof. Galeazzi-Lisi e il comm. Ettore Stacchini. A un certo punto, stanco di cac­ciare, l'attore si mise a sede­re sul tronco di un albero. Fu allora che gli si avvicinò Venanzio Di Felice. Parlaro­no prima di argomenti vena-tori, poi il discorso cadde sulla ragazza trovata morta.

'La ragazza — scrive Ce-\ lano — era bella e la tesi della disgrazia già allora ave­va sollevato molti dubbi fra lo stesso personale della ri­serva. Di Felice disse la sua opinione di cui, vincolato dal segreto istruttorio, non pos­so riportare i termini esatti; posso comunque dire che al­lora egli non si espresse cer­to per la tesi della disgrazia. Per tale motivo non sono riu­scito a comprendere le ra­gioni per cui ancora recen­temente egli abbia scritto il contrario. Forse dovrei ricor­dargli che cosa accadde fra me e lui nel corso del con­fronto avvenuto alla presen­za di Sepe. Ma anche ram­mentandogli la minaccia di prenderlo a cazzotti, se non diceva la verità al magistra­to, non avrò poi violato il se­greto istruttorio? ».

71 Celano afferma quindi che. dopo circa un'ora, il Di Felice fu chiamato dal Lilli Si allontanò, poi tornò con un messaggio di Ugo Monta gna per il col. Laskaris- Era un invito a « portar via con sé gli ospiti appena finita la caccia >•. Il Laskaris ne fu as­sai contrariato e pregò il Ce­lano di rimanere. « per pun­tiglio ». « Perchè mai — con­clude l'attore •— Ugo Monta­gna mostrò proprio quel giorno tanta fretta nel voler­mi allontanare da Capo-cotta? ».

lamento aveva unanimemen­te condonato. E* questo go­verno che ha osato requisire le sedi delle organizzazioni sindacali dei pubblici dipen­denti. Se, dopo tutto ciò, il I governo reclama il potere di decidere senza il controllo parlamentare della sorte de­gli statali e dell'organizza­zione dello Stato, lo fa evi­dentemente per aggravare lo condizioni di servitù in cui J gli statali sono stati messi dalle leggi fasciste, per elu­dere il problema dei miglio­ramenti economici e, proba­bilmente, per ridurre gli o i -ganici.

TUPINI: Il governo si è Impegnato formalmente a non operare alcun licenziamento. D'altra parte la legge pre­vede miglioramenti economi­ci a decorrere dal gennaio 1954 e il governo ha fatto sapere che la somma reperita a questo fine si aggira sugli 80 miliardi.

LIZZADRI ha preso atto della dichiarazione del mi­nistro a proposito dei li­cenziamenti, ma ha osserva­to che, nel testo della legge delega, di miglioramenti eco­nomici non si parla.

Dopo Lizzadri ha parlato il liberale COLITTO, per di­fendere senza riserve la legge delega.

Stava per chiudersi la se­duta, quando si è verificato un colpo di scena. Il ministro degli Esteri Martino ha pre­sentato i disegni di legge per la ratifica degli accordi cho prevedono l'adesione dell'Ita­lia al Patto di Bruxelles e l'ingresso della Germania oc­cidentale nella NATO. Mar­tino ha chiesto che la Ca­mera decidesse di esaminarli, entrambi con procedura d'ur­genza. Immediatamente il compagno Laconi ha propo­sto la verifica del numero legale e le sinistre hanno ab­bandonato l'aula per farlo mancare. Numerosi deputati della maggioranza erano già partiti per le loro sedi e così, nonostante le affannose ricei -che e nonostante l'aiuto dei missini e dei monarchici, il numero legale non è stato raggiunto e la seduta ò stata rinviata di un'ora, alle 21. Visibile ò stato il disappun­to del governo e dei suoi so­stenitori per lo smacco

Riaperta la seduta e rifatto | l'appello è mancato ancor; il numero legale. Al Presi-1 dente non è quindi rimasto [ altro che rinviare la seduta alle 16 di oggi. Per la cro­naca, va detto che t ra gli j assenti figurava il più anv mazzacattivi d e i deputati | atlantici: Randolfo Pacciardi.

Assunti ia Palamara a Trieste i poteri civili

TRIESTE, 29 — Il generale I Edmondo De Renzi ha tra­smesso stamane alle 8,40 i po­teri al Commissario generalo di governo per il territorio ch| Trieste, prefetto Palamar;

Le manifestazioni l e i «Mese» (felFamicizia

con l'U.R.S.S. Nuove manifestazioni del

« Mese dell'amicizia con l'URSS » vengono annun­ciate.

Domani si terranno le se­guenti manifestazioni: Ve­nezia, on. Orazio Barbieri; Savona, dott. Angelo Fran-za; Imperia professoressa Giovanna Barcellona.

Domenica a Milano par­lerà il prof. Mario Giulia­no e l'on. Antonio Bernieri; a Marcherà l'on. Orazio ì Barbieri; a Roma il sen. j Ambrogio Donini; ad Anco­na il dott. Leporatti; a Sa­vona Franco Funghi; a Foggia il dott. Nedo Gner-rnccì; a Bologna l'on. Nilde Jotti; a Grosseto l'en. Dia Coppi- Giovedì 4 novembre a Varese parlerà Renato Nicolai.

E' scomparso i l repubblichino De Toma che iabbricò i l "carteggio Mussolini,. tra a Milano in libertà provvisoria — Sarebbe fuggito nel Brasile

di Capocotta alla ex tipogra­fa — io vidi una macchina ™ m e n » «ci cane ,.»,.-„e„ uscire *""" *«•".•"'° lJ 6 «ttobre ri

MILANO. 29. — li repubbli­chino Enrico De Toma, prota-coniMa delle v..rie vicende re­lative al fantonvuico - carteg­gio Mussolini », sarebbe scap­pato m Brasile eludendo la vi­gilanza poliziesc.t cui era sot­toposto. II De Toma, com'è no­to. era sotto pro,.-e<<o e si tro­vava fino ad alcune settimane fa r.el carcere di S. Vittore ac­cusato di aver fabbricato, in­sieme a Ubaldo Camnasio i do­cumenti del carteggio. Egli pe-

iusciva ad ot-e chiusa uscire dalla tenuta',. . . » . _ •

con a bordo un giovane b n i - t t e r e r e a l l , ^ r l a Provvisoria e «o e una qiorane donna . « e > , c r K J e Y a •^Io|8,<> ' " " n a P* n ' ,fn , ' sior.e di via Santa Radegonda,

Che'cosa c'è di vero n c l l a ' ° ^ l'obbligo di presentarsi tre rirelarioue della GrimincV:? v o , l c U settimana, il lunedi, i. fnnaruttutto occorre dire che la Otfariarii. nel corso di un confronto con la « spagina ». ha recisamente negato. La « spazzina », dal canto suo, ha confermato punto per punto la sua asserzione. Stando così le cose (e che stiano precisa­mente cosi Io dimostra anche il testo dell'ordinanza), non rimane che una strada quel­la. sempre rischiosa, delle

giovedì e il sabato, in questu-!.;. per attestare la sua presen­za a Milano-

Lunedì i] repubblichino, co­me al solito, «i presentava ne­gli uffici della questura. Ma il giorno dopo la £ua camera di via anta Radegonda era vuo­ta. e da allora il De Toma non s'è più fatto vivo, tanto che la questura è stata costretta a de­nunciale «Ila magistiatura la

-uà Stomparss. La Procura del­ia Repubblica dovrebbe ora emettere mandato di cattura nei confronti del De Toma.

Il lato più sorprendente rella vicenda è che egli sia potuto scappare cosi facilmente.

II De Toma aveva regolare patente automobilistica e, se­condo quanto si afferma, egli si sarebbe recato del tutto in­disturbato in Svizzera, a Luga-n. per ritirare ì suoi famosi documenti in una banca di quella città, proseguendo poi per Parigi. Dalla capitale fran­cese avrebbe poi spiccato il vo­lo per il Brasile-

Un'altra notizia, ma del tutto incontrollata, riferisce che il De Toma avrebbe fatto recapi­tare in questi giorni a Roma un elenco delle spie dell'OVRA.

Tentato incendio di una ta re rà te i lavoro

ROVIGO, 29 — Un episo­dio assai grave si è verificato questa notte s Pincara. Se­condo quanto narrano i la­

voratori. ignoti provocatori I hanno incendiato la locale C.d.L.. ferendo con un colpo alla nuca il segretario della! stessa, compagno Mario Piz­zo. di Pietro, di anni 26. che | avrebbe fatto appena in tem­po a dare l'allarme e sal­varsi dalle fiamme, che sonol state poi spente daH'imme-[ diato intervento della popo­lazione. Il compagno Pizzo I trovasi tuttora ricoverato a l ­l'ospedale e non dà segni di poter ancora riprendere com- ] pietà conoscenza.

1 ~

Sottoscrizioni popolari a Firenze per le sedi delle organizzazioni democraticne FIRENZE. 29. — La iede.-t»?io­

ne comunista liorenttna ha lati-1 CUto oggi una sottoscrizione | per dare una nuova sede all'or­ganizzazione dei partito, e nella I prima ^tornata rw raccolto ì* :-omma di quasi tre milioni di J lire,

r

Page 3: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

Pag. 3 — Sabato 30 ottobre 1954 « L'UNITA'

IL D I E rK r ? VOTA XEftLI STATI I M I !

Grava sul partito di Eisenhower l'incubo di una vittoria democratica

Dovranno essere rinnovati tutti i seggi della Camera dei rappresentanti e un terzo di quelli del Senato - La prima "gaffe,, di Nixon - Uno "slogan,, che non depone a favore dei repub­blicani - Sintomatico rovesciamento di posizioni nell'Alaska - Diminuite le tasse ai monopoli

Le prime

Il \ U T - Pres ident i ' deg l i n e l l e sort i dei candidat i de l Stat i Uni t i N i x o n — q u e l l o s u o part i to , p r o b a b i l m e n t e

perche il M a i n e era uno Sta to t r a d i z i o n a l m e n t e repubbl i

de l l o s c a n d a l o che , nel 1952, s e m b r ò m e t t e r e in per ico lo le sorti dei r e p u b b l i c a n i — nel i 'ago>to scorso c o m p i un b r e v e v i a g g i o nel M a i n e d o ­ve , con u n ant i c ipo Migli altri S tat i di quas i d u e mesi , gli e le t tor i a v r e b b e r o d o v u t o s c e g l i e r e un s e n a t o r e , un g o ­v e r n a t o r e e tre m e m b r i de l la C a m e r a de i rappresen tant i . Si trat tava di u n a compet i / i one . e l e t t o r a l e e s t r e m a m e n t e in ­teres sante , p o i c h é i suoi r i ­sul tat i a v r e b b e r o cos t i tu i to un

cano , e si arr i sch io a fare d e l l e p r e v i s i o n i sui risultat i: il Maine , d i s se il v i c e - p r e s i ­d e n t e , cos t i tu i rà il pr imo e s e m p i o d e l l a popolar i tà d e l ­la A m m i n i s t r a z i o n e r e p u b ­bl icana .

S e il M a i n e d o v e s s e essere preso d a v v e r o c o m e un e s e m ­pio, si d o v r e b b e dire che si tratta di u n e s e m p i o quanto ma i c o n t r o p r o d u c e n t e , di una c a m p a n a d ' a l l a r m e per i re ­

pr imo s ign i f i ca t ivo - i n t o m o j p u b b l i c a n i insediat i a Wa s h i n g t o n : v e n n e infatt i e l e t to c o m e g o v e r n a t o r e , per la pr i ­m a vo l ta d o p o vent 'anni , un d e m o c r a t i c o .

d e l l ' o r i e n t a m e n t o de l l ' e l e t to rato , c h e il d u e n o v e m b r e sarà c h i a m a t o a r innovare tutti i senni de l la C a m e r a dei r a p p r e s e n t a n t i , che sono 4H;>, \ d e m o c r a t i c i , impegnat i e un t e r / o dei seggi del S e - n c { , | j a | t r j S ta t i ne l l e pr ime nato , che <ono t rcntasc i . jbattute d e l l a c a m p a g n a e l c t -

I! v i a g g i o di N i x o n nel » M a i - ; t o r a j C i si i m p o s s e s s a r o n o dol­ilo non fu pero de: più fo i ' tu - j j a in fe l i ce profez ia di N i x o n . nati . Il \ n i - p i e s p i e n t e d i m o - e vi a g g i u n s e r o un vecch io

l'na allucinante visione «li q u e l vhe rimane ili una zona di Vietri. dopo il nubifragio sti<> una e c c e s s i v a fiducia slogan r e p u b b l i c a n o . .\s- Mai-

I t l l l l l l l l l l l M I I M I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I M M I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I I l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l l i l I t l l l l l l l i M l l l i l l l l i l l l l l l l l l l H I I I M I M I I I I I I I I I I I I I I I

FRA LE POPOLAZIONI COLPITE DALL'ALLUVIONE NEL SALERNITANO

Una visita a Tramonti ancora isolata dal mondo

Le autorità governative non hanno inviato alcun soccorso - l< E se pioverà ancora ? „ Cosa dicono i carabinieri e il medico condotto - Intere frazioni sono andate distrutte

ne ooe.s-, so gaes the iVatioH,.del incò u n a n o t e v o l e f l e s s i o n e i s t a n n o g e t t a n d o tu t to il loro c o m e va il Maine , cosi va l a i d e l l e loro p o s i z i o n i ) , ne l M a s - l p i v o ne l la ba t tag l ia per a c c a -Naz ione . S e la Naz ione d o - i s a c h u s s e t t s . n e l l ' O r e g o n Cjparrarsi il vo to deg l i ••incerti» ves so s e g u i r e il Maine , infat t i , {ne l l ' Idaho. P e r i d e m o e r a t i e i j i qual i , a p p u n t o p e r c h è non e t o g l i e r e ai repubbl i can i lajbasta la sconf i t ta in e i n q u e | v e d o n o una chiara d i f f e r e n -s tessa p e r c e n t u a l e di voti , i 'Stat i : N e w M e x i c o . Ohio. 'z ia/ . ioiu- fra i due parti t i , non d e m o c r a t i c i a v r e b b e r o part i ta i l l l inots , l o v a , M o n t a n a . E s i j s a n n o ancora per chi v o t a r e : v in ta . Le s p e r a n z e dei d e m o - ' c a p i r à m e g l i o q u a n t o la lotta è pei q u e s t o che e p o s s i b i l e oratici v e n n e r o poi a l i m c n - s i a ai ferri eorti s e si p e n s a l d u e , in A m e r i c a , che « la b a l ­late , q u a l c h e s e t t i m a n a pi iVche, d »i 15 segg i r e p u b b l i c a n i , t a g l i a M v i n c e negl i u l t imi tardi, d a l l e e l ez ion i n e l l ' A l a - | a l S e n a t o che d e v o n o e s s e r c ' q i i i n d i i i g iorni . . q u a n d o b a -s k a, c h e s e g n a r o n o un con i -n ' innovat i , so lo 7 r e s t e r a n n o j s t a un fe l i ce c o m i z i o o una p le to r o c e s c i a m e n t o di p o s i - ! s i c u r a m e n t e in m a n o a c a n - , b u o n a idea pubbl i c i tar ia per /.ioni, u n a dis fat ta asso luta e didat i d e l l o s t e s so part i to ; c h e ; r a c c o g l i e r " vot i . to ta le dei repubbl i can i . L ' A - ' s o l o 12 de i 22 s e g g i d c m o - | | laska n o n m a n d a rapprese l i - Ierat ic i s o n o a l t r e t t a n t o s icur i f m # 1llti'i'HutlV1l tanti a l la C a m e r a o al Senato1»' ohe ne l l ' a t tua l e C o n g r e s s o | , , M U l l i m l l r p n i ? n u c . r i m e - . di W a s h i n g t o n — è un p o s s e - I ' «'«K» r»«; • r e p u b b l i c a n i ; ^> » ' « J 'r ' u n i u n t o l - " ^ • , , / a t U q m M u '" " < 0 " d i m e n i o non i m o S f i l o _ J h a n n o in più dei d e m o c r a t i c i P » ^ 1 " 1 ' ^ q u i s l o s l u i t l a n u n t o h P fuevimo « n o t o la .-..: • dime nto . non tino M a l o — , s i l . o n t a n o s u U t . d l t a ( l l u n n | d c l l e z o n e di incer tezza ohe ma 1 r isultat i d e l l e sue v o t a - l n , a n o L ' i n t e r v e n t o del P r e - h ' s i s t o n o nol i e l e t t o r a t o : il /.ioni, da trent 'anni a q u e s t n | s i d e n t e p o t r e b b e s e c o n d o i j fa t to c h e ì d e m o c r a t i c i non parte, h a n n o s e n i o r e f e d e l - i e p u b b l i c a n i . d a i è a l la b i l a n - j » » b i a n o o f f e r t o a l l ' e l e t tore n iente a n t i c i p a t o i r isultat i e ia il c o l p o necessarie» p e r j u n a v a l i d a a l t e r n a t i v a di pace

farla pondero da l la loro parte.l<\ di p r o s p e r i t à . I d e m o c r a -i . . »«..-,., . . . . . ir. . , . . ,. ,.,.-ti , , l t"1 n o n h a n n o o f f e r t o agl i La terza r a g i o n e e C O M I - „. , ,„, . . , .„, , . ... „.,,.,.».. . . r , , , , ^ luit-i flil f'iiti» 7-hi» l i i - i m n i lamei n a n i , in q u e s t a c a m p a ­n u l a IMI l a u o i n e ìa i a m p a - i r»ir»t«r»«--ii>> in i ' - iMeni ' i t iv i gna e l e t t o r a l e v i e n e m a n t e - , t ì ' u ( l 0 , , ° » . a U - - , u n « n t t i n . i t i v a . I,II.I n c u o i a i i \iunt. " " ' " l l 'pp,. e s e m p i o , al m a c c a r t i s m o :

TEATRO

O a z y Show (•rati/ Show. andato In «cena

ieri nera al Teatro dei Satiri r un nuovo esempio di quella ten­denza. da alcuni anni manifesta ta-i nei teatro di rivista, dt ur-cl-je da reni schc.nl tradizionali ormai abusali, di qutt»to > ene re di .spettacolo, riallacciandosi, quindi, a precedenti espeiinten­ti. come II rfi'o nel! nrehto n nin^arl / oobbt. per faie a LIIUI ese-npl lift I più Illustri in <nio sto .senso, dunque. Crai*/ Shnv " una inl / in i l \a lntcre.s.sa:>:'\ " ilei pari lo r per ti palese •,•:.-tatixo. In parte riuscito. eli *:m' taie con la m a x i m a *presc»udt-c a t e / / a tutte le ii"-orse -.r.i. >;-clie. \ l«lve © sonore. cu - 1. l'al-costenlco può offrire. < rc.r.-k. cosi uno .spettacolo \ iuio 1..1. [ante, pieno di imenvloni -*-• • nlche r di trovate di innub-M-i eillcacta. in una stirandola fii sketch, scenette e battute. w.'c (|Uiill con un tono Ira 1» scet­tico ed il -surreale, \omjor.n p<> Mi alia liei-lina 1 ".ari a.ipetti « r

ia \ lta rnodeiiia «ne l che di:-•eien/la Cra:y Show dai .suo' predecessori e che f v-tltui-ce

de l l e o l e / i o n i .statunitensi: e per q u e s t o che K i s e n h o u e r . r iposatos i per mio mesi di s e g u i t o ne l la sua res idenza es t iva di D e n v e r , g i o c a n d o al golf, p e s c a n d o trote, d i ­p i n g e n d o brutti quadr i e f a ­c e n d o cuc ina , si è g e t t a t o nel la c a m p a g n a e l e t t o r a l e per indurre g l i a m e r i c a n i ad e l e g ­gere un c o n g r e s s o a m a g g i o ­ranza r e p u b b l i c a n a . * D a t e m i

, , , . , , , „ • _ 1 , . . ; „ , . , , » „ [,,1 !"• 1 e.st-uiiJiu, <ii u n i i i_.li 1 i on i . ' . . • . ? i ^ n f ™ » t ^Vniorn- , 1 "«»««» t a l v o l t a a t t a c c a t o M e terreno d e l l a po l i t i ca i n t e r n a , \ n .. . m n . ( , . . . , |

s u un t erreno q u i n d i s f a v o - <-*" t , l >- m*. s . "°"? n ^ V n , . ' r e v o l e ai c a n d i d a t i r e p u b b l . - " 1 , ' ' n a c c a i t . , s t l d c I Jc"?l°\° cani . L'in ter v è n t o ' c i i ^ E ^ c i l I i ^ l W i s c o n s i n p r o p o n e n d o la h o w e r , d i c o n o g l i s t ra tegh i del s u o part i lo , p o t r e b b e p o r ­tarla su u n p iano più v a s t o

l e g g e per m e t t e r e a l b a n d o il P a r t i t o c o m u n i s t a , g a r e g ­g i a n d o con 1 r e p u b b l i c a n i non i

la d i f e sa d e l l e l ibertà i

UiuR dt quelli, .si che la sa,ira. so di .satlia «I pu>> parlare, resta qui sciupìi» in .superficie, e S.F;: ni pei lo più. a u o \ a r o 11 (on­tano diretto con lo .spettatoli" l'irte scene tutta\ ta come quel­la delia .spintjglR o quella dei :i.-i nichlul, Il treno ed altie. ci sono trancfctuente piaciute, od rum no ili-cosso rapprova/lone de. pubblico Fra Hit attoit e do\ e ro-«o ricordare la prova ecce. len;e dell» Mondami Si ìepìU'i

Vice

CINEMA

DA UNO DEI NOSTRI INVIATI — E se piove'.' ancora una voce.

29 — S i a m o I Tufti . con SOMÌCLO. T R A M O N T I , tv — ò i a m u i Tutti, con SOKIPLO. </iinr-stati i primi ad arrivare a diamo la nuvola allontanar­

si ocfciOjtre. 11» cari ihi i i icrc ci l er -! mri fnccndo .vcono con la

Tramonti — in questo villag­gio montano rimasto isolato dal resto del mondo da lu­nedì sera — Tumiati dcl-Z/Avanti!, Curzi del comitato centrale della FGCI ed io d e l l ' U n i t à . Sono ancora co­perti di fango g i a l l a s t r o q u e l -Zi c h e , venuti fuori chissà da dove, in mezzo a queste ro­vine, si stringono intorno a noi. Vorrebbero forse rispon­dere ullc nostre domande., ma restano invece muti co.i gli occhi sbarrati, a guardarci come abitanti discesi sulla Terra da un altro pianeta. Hanno i volti emaciati, pal­lidi, sofferenti, gli occhi cer­chiati di s c u r o per le lunghe ore trascorse senza dormire. Mentre poniamo le nostre domande, sentiamo noi stessi quanto senso di distacco esse contengano.

Come vi siete salvati, q u a n - ' ti morti, come percepiste il\ pericolo, quante case sono crollate, come avete trascorso]

si lentamente, oltre la cre­sta azzurrognola delle mon­tagne.

Tramonti. Ecco un nome che quasi tutti gli italiani hanno udito per la prima vol~ ta in quest i oiori i i . Molto

più conosciuto da turisti stranieri, tedeschi e inglesi. che saperuno della bella strada fiancheggiata da al­beri di limoni. Strada che da Chiunsi porta a Maiori. una tra le più suggestive del mondo. Ora, quasi non esiste

mano. Arrivano con Un al­tri mil i t i , s o n o in tutto una decina. Chiedono not iz ie . 1 0 -o l iono .sapere se abbiamo in­contrato sulla strada qualche colonna di soccorso.

Ci rarcontn che il intese croi»' da anni i i i inucciato dal c r o l ­lo di nrossi macigni, sotto i quali , ora, sono rimaste .sep­pell ire fonte case

— Io ricordo - - dice - -die mio nonno mi raccon­tava di essersi rivolto alle

un giovane combattivo

Ma perchè — d o m a n - l a u t o r i f à dell'epoca. Anclie dano — T r a m o n t i e stata di menticuta'.' Perchè non man­dano nu l la? Qui la o e n t c ha fame. Manca l'acqua.

Veniamo a sapere che / m o a q u e s t o momento sul posto sono stati inviati otto pom­pieri. Otto uomini con otto badili, per sollevare tonnel­late di fango. Noi che venia-

più. In automobile possiamo mo ria S a l e r n o , abbiamo vi-arr trarc so lo in l i s t a dea l i abitati, poi- non si scorge neanche più il tracciato del­la rotabile, né tra tante ro­vine ci si può orientare.

— Qui c'era la rivendita di tabacchi - - dice un ra­dazzo

L a t a b a c c h e r i a

Qui.' Che cosa significa? questi giorni? La gente ciiNessuno che non sia del luo-ascolta e resta silenziosa, in capace di dare una risposta. di ricostruire, di mettere as­sieme un racconto, sia pur frammentario. Non afferra­no. è evidente, il significato, l 'utilità de l l e nczlie d o m a n ­de. Tutto in torno c'è il p a e ­s a g g i o c h e parla. Che cosa chiediamo?

E' un paesaggio sconvolto da profonde fratture aperte nella montagna, col terreno bruno delle co l l ine che sem­bra sia stato rotto dalla falce di un mastodontico aratro. Là dove c'era un aranceto ora scorre lenta e minaccio­sa l'acqua scura, calata dai monti . Le terrazze con i muri a secco, dove immergevano le radici gli ulivi, sono ro­vinate, distruggendo in po­che ore il lavoro di intere generazioni. Lungo il canalo­ne. cominciamo a vedere le rovine delle prime case crol­late. Canalone: questa paro­la ci perseguita come un in­

sto che in città non manca­no né viveri né indumenti affluiti da tutta Italia. Per­che Tramonti, come Minori, come Maiori. come Alessio. sono state lasciate scura aiu­ti? Se -sfamo potut i arr irnre

j noi quassù, non potevano ar-'•rivarc ugualmente le colon-l ne di soccorso?

Mentre discutiamo coi ca­rabinieri, si avvicina "n s i -onore a n r i a n o dalla barba

go potrebbe immaginare che]incolta. Si presenta: G a e t a n o - - » Pe­tra questi massi e tronchi

d i r e / t i . galleggianti nel fan­go fino a pochi giorni or so­no, si raccoglievano la sera i paesani per giocare la pa tita nell'osteria, per ascolta-!

Santelia. commerciante. ve essere tra i incoltosi del Paese. Ci racconta di aver

: J inr iato lui stesso al Genio _ i c i r i l c negli anni scorsi, ben "'.-» pro-memoria, per CICHIMI-" dare la pericolosa ^ituazio-

re la radio, per leggere i, ììe , j P / naese giornali. Ma ecco, lagc.iù. _ l e TH.cvute delle rac-staccarsi contro il cielo qual-\ comandate sono riuscito 0 cosa che ricorda ancora una! s a l r a r l c — dice con urna-costruzione fatta dall'uomo.^ rezza — ma le nostre ìei-E' un blocco grigiastro d i . / c r r tlon ebbero mai una cemento: da un interno sven-s risposta. Irato, in a l to , p e n d e , m o s s a , A r r ì r a m , g i o r o i l P ) f ( „ 0 r o . dal vento, una vecchia fo-' giovane

coperto di fango e affaticato

mio padre scrisse ai prefetti e ai ministri. Poi ho scrit to io.

Il dottor Anicclla tace, de solato.

— Niente, mai niente. Ven f/0110 fin (pu solo prima delle elezioni Scrivetelo. Scrivete­lo Mi /rUmta e .si/N'Avanti!

ditelo che io. dottor Api-cella. vi ìio fatto quelle di-cliiarazirmi 1 r

Ct salutiamo cordialmentcA

e malgrado tutto, capace di riacquistare fiducia. ÌV011 più però nei mezzi e negli / lumi­ni, cui fino a ieri aveva vo­luto credere.

Giù a valle, presso un pon­t ice l lo diroccato, seduto su un masso c'è un vecchio. SI chiama Andrea Amato. Ha un volto impenetrabile, se­gnato da mille rughe. Con disperato distacco dice che nel fango ha perduto il figlio che lo sosteneva. E gli è mor­to anche il fratelli», aggiun­ge dopo una pause.

Noi taciamo Lui saliera gli occhi al cielo e domanda come a se stesso: <• E se p i o -

era ancora? » RICCARDO I.OXlNONK

Tre i"tifiioni L' in tervento di E i s e n h o w e r

ne l la c a m p a g n a e l e t t o r a l e è giust i f icato da tre d i v e r s e cons ideraz ion i : la pr ima, è che i repubbl i can i r i t engono che il P r e s i d e n t e conserv i u n « pres t ig io • ta le chi poter c o n v o g l i a r e sui candidat i l o ­cali i voti c h e nel '52 lo portarono alla Casa Bianca . Le c i fre s e m b r a n o dare loro rag ione : E i s e n h o w e r v e n n e e l e t to da una v a l a n g a di vot i , r a c c o g l i e n d o n e c i n q u e m i l i o

[sc iatevi i n f l u e n z a l e da a l t re tasse .coiis idera/ . ioni • S o n o q u e s t i 1 p r o b l e m i sui

qua l i la c a m p a g n a e l e t t o r a l e v i e n e condot ta , e n o n b a s t a n o a c o n t e n t a r e g l i agr ico l tor i gl i a r g o m e n t i di J o s e p h Meek , c a n d i d a t o r e p u b b l i c a n o , il q u a l e va d i c e n d o ne i suo i d i ­scors i ohe « gl i agr ico l tor i s o n o buoni a m e r i c a n i c h e d e ­s i d e r a n o p a r t e c i p a r e a l la c o r ­sa del la l ibera c o n c o r r e n z a ». Gli agr ico l tor i s a r a n n o c e r ­t a m e n t e < buoni a m e r i c a n i • , ma il l a t t o c h e so t to il g o ­v e r n o r e p u b b l i c a n o le loro en tra te s i a n o d i m i n u i t e di u n mi l iardo e m e z z o di do l lar i

.ne l 'n.\ e d i d u e mi l i ard i ne l ni e m e z z o più di que l l i rac- i '54 n o n h i i u i u c ( . t o r t o a v o -colti dal d e m o c r a t i c o S t e v e n ­son. e o t t e n e n d o n e pers ino da co loro che . n e l l e e l ez ion i dei deputa t i e de i senator i , a v e v a n o votato per i d e m o ­crat ic i .

La seconda r a g i o n e è cost i tuita dal fatto che . per q u a n t o la c o m p e t i z i o n e e l e t t o r a l e i n ­teress i un gran n u m e r o di segg i , basta la sconfitta in pochi S t a t i - c h i a v e per c o m ­p r o m e t t e r e le sorti dei d u e s c h i e r a m e n t i . P e r i r e p u b ­bl icani . anzi, basta la s c o n ­fitta in sei S ta t i , e p r e c i s a ­m e n t e nel K e n t u c k y , ne l Mich igan , nel N e w J e r s e i '

Mdove nià l 'anno scorso si

f ece i n v e c e R o o s e v e l t , s e s i e c c e t t u a la d e n u n c i a de l loro s t a t o ; ai negr i a n c o r a m e n o , d a t o c h e neg l i S tat i de l S u d i d e m o c r a t i c i s o n o , se p o s s i ­b i l e . ancor p iù r e a z i o n a r i e razzist i de i r e p u b b l i c a n i ; ai s o l d a t i ed ai g i o v a n i c h e a n ­d r a n n o a l l e a r m i non h a n n o o f f e r t o una pol i t i ca di pace , m a s o l o la d e n u n c i a — ed a n c h e q u e s t o è già m o l t o — c h e la po l i t i ca dei r e p u b ­b l i can i e pazzesca . L 'accusa più prec i sa , a q u e s t o p r o p o ­s i to . è v e n u t a d a l l ' e x - P r e -sid'Mite T r u n i a n . il q u a l e ha p a r l a t o di « f o r s e n n a t a d i p l o ­m a z i a ». di pres s ion i p e r fare la g u e r r a a l la Cina, di * o n -

tare per Meek . . d t g g i a m e n t i » ne l la po l i t i ca E 1 d i soccupat i? Ce ne sono,[ ( . s tura: q u e l l o s t e s s o T r u m a n

• • • • • • • M l t l l l l l l l l l l l l l l M I I I M I M I I I i l l l l l l M I M I M I M i l l l i a i l l l l l l M I I I M I I M I I I I I I I I I I I I I I I I M I I I I I I I M I I I I I M I I I M I

s e c o n d o le o t t i m i s t i c h e re la /.ioni ufficiali , tre m i l i o n i e mezzo , o l t re ad u n m i l i o n e e m e z z o di l avora tor i c h e r i s u l ­tano s o t t o c c u p a t i : è v e r o che , se d o b b i a m o c r e d e r e a l l e s ta t is t iche . a l m e n o la m e t à di cos toro non si i s cr ive ai r e g i ­stri e l e t tora l i e non vota , m a la m i n a c c i a di u n a crisi e c o ­n o m i c a . la real tà dei l i c e n ­z i a m e n t i mass i cc i c h e h a n n o t r a s f o r m a t o v a s t e z o n e i n d u ­str ia l i in *- a r e e d e p r e s s e » d o v e è i m p o s s i b i l e t r o v a r e lavoro , la prec isa s e n s a z i o n e e s i s t e n t e ne l la m a s s a opera ia

c h e fece la g u e r r a di C o r e a g i o v a n d o s i d e l l a c o l l a b o r a ­z i o n e di D u l l e s . c h e l i q u i d ò la g r a n d e e r e d i t à di R o o s e ­ve l t s ia a l l ' i n t e r n o c h e a l ­l 'es tero . c h e d i e d e l ' a v v i o al m a c c a r t i s m o di S t a t o , a n c o r p r i m a c h e M c C a r t h y si p r e ­s e n t a s s e s u l l a s c e n a po l i t i ca .

E' q u e s t a la g r a n d e t r a g e ­dia d e l l ' e l e t t o r e , e i n s i e m e del p o p o l o , d e g l i S ta t i U n i t i : s a p e r e che , in q u a l u n q u e m a ­niera eg l i pos sa v o t a r e , gli in teress i d e l l a G e n e r a l M o ­tors s a r a n n o s e m p r e c o n s i ­dera t i p r e m i n e n t i r i s p e t t o a

c h e il g o v e r n o r e p u b b l i c a n o ] q U e l l i dei pr iva t i c i t t a d i n i , e n o n potrà mai e s s e r e d a l l a j c h e un « c a m b i o . al C o n ­parte di chi lavora m a solojf.res.so d i f f i c i l m e n t e si c o n ­da l la p a r t e dei grand i c a p i - i ( r e t e r à in u n e f f e t t i v o m u ­t i l i g l i «he lo c o n t r o l l a n o . l t a m e n t o di po l i t i ca . M a u n a h a n n o tuia n o t e v o l e in f luenza Sconf ì t ta dei r e p u b b l i c a n i su l la m a s s a deg l i opera i ' a v r e b b e e g u a l m e n t e u n i n -

E le ta-sse? I! g o v e r n o h a ' d u b b i o s ign i f i cato di pro te s ta d i m i n u i t o le tasse , m a 1 b e - c o n t r o l 'a t tua le po l i t i ca i n -neficiari di q u e s t a r i d u z i o n e n o n s o n o c o l o r o c h e ne a v r e b ­b e r o a v u t o un m a g g i o r e b i ­s o g n o , v a l e a d i r e gli opera i . gli impiegat i , i c o n t a d i n i , ai qual i E i s e n h o w e r a v e v a p r o ­m e s s o di a l l e g g e r i r e il p e ­s a n t e farde l l o di t r a t t e n u t e e di i m p o s t e c h e a c c o m p a g n a ogni s t i p e n d i o ed ogn i sa lario \U.}.i E' s tata g a b e l l a t a infatti per

' ' d i m i n u z i o n e d e l l e t a s s i - . la j a b o l i / i o n e de l l ' impos ta .sui isovraprof i t t i d e l l e grandi s o -;cietà. per cui la G e n e r a l M o ­tor.-. r a p p r e s e n t a t a ne go-

t erna ed e s t era del g o v e r n o : un s igni f icato a n c h e , m o l t o rec i so e p e s a n t e . S i c c h é d o ­v r e b b e r o t e n e r n e c o n t o il P r e s i d e n t e , c h e res terà in c a ­rica altri d u e anni c o n un C o n g r e s s o f o r m a l m e n t e opti le e col q u a l e d o v r à s c e n d e r e a patt i se v o r r à g o v e r n a r e , e

!g!i .stessi d e m o c r a t i c i , v i n c o ­lati d a l l ' e l e t t o r e a l l ' o b b l i g o di c o n d u r r e u n a po l i t i ca d i ­v e r s a . a l l ' i n t e r n o c o m e a l l ' e ­s t e r o se non v o g l i o n o a c c r e ­s c e r e con n u o v i e p i s o d i la s e r i e g ià l u n g a di sconf i t te

t u o la strada mulattier.i rhe perla -> lxi7iolr_ frazione ilei comune ili l*al.izzunlo tnl Srnio. a Tfifi metri sul l ivel lo del mare. II.i l 'a l jz iao lo per g iungervi bisogna percorrere tlieri ehi-

tografia di un uomo anziano, ^ ^ n i C ( f l - r o r O T , r f 0 »o . O ' - l l o m e t r i di ramionahilr e quattro di murattiera. Nella località abitano soltanto tredici r.imi-dallo sguardo severo e 1 baf-> fi sp iovent i . Il ritratto e TOC-* chiuso in una cornice di le

lei da

; v e r n o dal suo c x - p r e s j d e n t e d i p l o m a t i c h e s u b i t e dai r e -Char le s Wi l son — ora m i - p u b b l i c a n i . U n a sconf i t ta de l n is tro de l la D i fe sa — i n v e c e p a r t i t o ora ai p o t e r e s a r e b b e di p a g a i e un mi l iardo di d o l - u n a l e z i o n e di g r a v e s ign i f i -lari di i m p o s t e ne p a g h e r à c a t o p e r i r e p u b b l i c a n i b o c -d'ora in pò: <o!o la m e t à . jciati d a l l ' o p i n i o n e p u b b l i c a .

.Ve! s U O c o m p l e t o la s i t u a - ' e c o s t i t u i r e b b e un c h i a r o m o dallo sguardo severo e 1 baf-> f f l ? . j o 4 p j c e i i 0 I Rlie. di cui dodici romuniste r una socialista. \x tredici famigl ie pensarono qualche tempo

— Siete giornalisti' Bendi i-*. di costruirsi u-.ia casa del popolo d o \ e potersi ritrovare in arrenila. l a costruirono e «le- , . . . . _„,, , yj„ltJ.^,,.„ ,„ . . l l l l c l - . / n c o m i n c i a poi lentament"\ cisero di festeggiare l 'avvenimento. Ci sarebbe slato anche un comizio. Il questore di Firenze j /Jone - e m b r a g i o c a r e a f a v o r e j n , t o P e r ' d e m o c r a t i c i , inv i ta t i

Olio s curo e il t o l t o del d e - j R r a c r o n t a r e a„:; qJ ; f l sj oVt-'. ha però proibito la manifestazione - p e r motivi rli ordine pubblico, viabilità e traffico >. 'dei democrat i c i e c o n t r o i r e - a * t c u w v 1!"«* n u o v a s trada . funto r circondato da " n , f f l Q , i p , i f ) f . ; , r r,etl dicendo I »-» preoccupazione del questore d e \ e essere stata quella di un possibile ingorgo di muli ipubbl ioani . ma q u e s t i ul t imi» KMII.IO S A R / I AMA II F/ alone biancastro. Anche lu i ' s embra che ci guardi p c r j chiedere che cosa r o g l t a m o ; sapere , che cosa f o g l i a m o ! capire, che cosa vogliamo;

raccontare, e perchè s i a m o j c u b o nei nostri viaggi l u n - j arrivati con tanto ritardo!', go questa costiera. Ognuno] Laggiù è il torrente. E*Ì di quest i ridenti paesi / injquel la m i s e r a lingua di acqua' un suo canalone, e ognuno giallognola, gorgheggiante ira, di essi ha provocato nei g ' o r - . i e rocce e i massi, che ha; ni scorsi i provocato tanta rovina nel-

> . *i • 1 o iro di poche ore. E' il He--I n t e r r o g a n o 11 c i e l o • gin(l Ma=OT Je r u i acquem ar- D ; i d.e.-i ;ir.«: ^ a i ^ i r e n e .

Gli uomini, col berrettomando a Maiori. hanno m o n d o g-.u:-:d:co italian-j ^ calato sugli occhi e le mani'.spaccato il fondo stradale, fa- p r o o . e m a d e . . a r , f ( , r " •' •/'• affondate nelle tasche dei cendo saltare, come per una;Cod:co n: _procedura pen. . .e . panta lon i , p r o n u n c i a n o le l o r o ' e s p l o s i o n e di dinamite, l e 1 - cod ice :ri v igore p- . -senr . int-ettii-e c o n r o c e p iena di sovrastrutture e grandi ed i - una s e n e d: anoma.:*» e ... odio e di rancore. Che cosaifici di tre piani. /U-an2Ìamo;di -e t t i cno r*J e^ero .n con-c h i e d i a m o ? Che cosa voglia-a fatica, affondando ne l fan-:trasto con :a:unc nnrn.c : . e - i - m - » o , , c . r e

progetto governativo di riforma del CP critioato a un convegno di illustri giuristi

(•li intoi'Vfiili «ICII'ÌIVY. ffriicr.-ilc «Icllo S i a l o prol. Itattafflini o clrfjli onorevoli i'avallarì <» Leone - La |»roln«*ioiie «lell'nvv. l'animili

Pioggia h IH riedizione il. un l .n .

trailo da un romaico (Il Somir-.sct Malignarli, c'ae molti anni fu verino diretto ila Lewis Mllestonr e Interpretato da Joan C'ruw foni e dn Walter Huston Il tltoio oitginaie ile. :<> m a n / o e del due Illm <• Seuin-Thompioti cosi sì clUnmu unii Itallcrina e prostituta dal! oscu­ro {missino. : usc i ta dall America e finita In un'Isola lia-.\iilana. «1 tratti perron-e ila una plox^ut Implacabile e 1 talenta In .|.ue~ stA edl / lone attualizzata, din-i­ta da OurtH Bernhard:, la cui trama differisce nell'insieme n"-te \o lmentc sia dal romanzo chi da! film di Mllestone. Snelle t i" va nell'isola addirittura. una guarnigione intiera di «marine.-»». -statunitensi, vogliosi di a l l e n i r ­ai con la donna volgare e pro­vocante. Ma nell'Idola c> , con una nioKllft b l o c c h e r à , anche ufi miisMonnrlo. Dai isoli, «.oblioso Imece . d' redenTJons di anim*» perdute. Almeno apparenteme:» te. egli, con fanatico Manolo, M pone a perseguitare, in ot?ni mo­do, Sadie. lino ad Intimare alla peccatrice di abbandonare l'isoid per ritornare in America Pei rat;((iuugere questo scopo .si *ei-\ r ablwindanteniente di brani dei:a Bibbia. Ma la radazza ha t io ia to in un bravo sergente. 0 Hara. In possibilità di .siiosarwl r di partire per .'Australia. Incai. tata dai mistici slanci di Don>-vati. per'"», comprende, con una davven» ."Ulminea rapidità, che è meglio part« per I America, (lo­ve ha del conti da pagare con la sjlusti7la. Smessi gli abiti at­tillati per una pudica camictt»» bianca riceve, in soave attei??la-mento Bonovan. li quale, colto Invece, da una crSei .seguale, ap­profitta di .Sa di e, proprio quan­do lei «aveva ritrovata •*: sto.* S A I Dopodiché il mis.sionar:o \<» a .suicidarsi (nell'attuale edizio­ne questo avvenimento è accu­ratamente lasciato nei.a nebbia) Sadfe. dopo aver stabilito e h -lutti gli uomini ?ono porri, ri­preso l'abbigliamento c o n i u g a n ­te. partir* con il fedele O Hara per l'Australia

Le contorsioni jisico.o»»ico-:i 1-stico-aessuall tìi Son.erte. M*u-2-iam appartengono di jlà all'» letteratura ta'.ia e decadente di un abile u.ev.lerantr-. Volgenti'-1: rii:r. questa ibrida :i.a*ena :. 1 esista CuriU Bernhard: ha ano». più accentuato le convenzi-ma -p-.intanerie gratuitav.ente n.or-! < w p»r gettarsi a corpo r..<-rt.. li: ror.Mnue s e m e :::adri. est*»-nor::.er.te efficaci, m cu: 1 pe:-s ina?z i principali annaspano 1:. appros-imative psicologie. :.oi.->-.stftnte .'impegno cne. ad e*e::.-p.o. Rita Hry*orth ha rr.e-s.-o ;;er il .suo 1 rilancio ». dopo uv.n de -;e tar.t*» parentesi rr.atnn-.on.a.. presentandosi, oltretutto. co:aK-^iosa:r.er.te stanca e stianta, c*--:..e no:, immaginavamo -.e^er.»

I \!a:i:iconica::-.ente r«:-.a.e. c o n s ­iderata la -serietà dell attore. . :r-j torpreta/Jone di Joso Ferrar e..-» "r Doriovan Aldo Ray e o H Ì : J

:ntere*fante «* il co.or» r?z interni e piacevo:: :e i u e d^r-/e e s e n n t e da Rita :r. -:r.a ; :-::.<hà taverra

a. «e.

Il concerto deli'Àssocidzione Italia-Ungheria

:-.r>. " i de 1 ;::'»:i;il->

mo sapere? La piccola folla si stringe attorno a noi. Qual­cuno pronuncia una frase, viene fatto un nome, rac­contato un episodio. Ma, d'improvviso, nel cielo azzur­ro, il vento trasporta alcune n u v o l e biancastre che o s c u - j s a n n o che a quest'ora rima rano lievemente il sole e tut­ti volgono lo sguardo lassù e cercano di afferrare da quale parte il vento tira. Ven­to di terra, tramontana, sci­rocco? Ora, n o n siamo

Cost i tuz ione , rivelar.-pò. La zona sembra abban-,-a

donata. Nella vicina frazione,^ i sp iraz ione sono stati finora recuperati•^•en.e an. iacmuc.- , so lo 5 cadaveri, ma di tren-t Quanto_ «-.a atto-fa p e r s o n e non si conosce l a . r i s i : i ta . :am una sorre. Non *i conosce per modo di dire, perchè tutti cedura p e n a l e , e s tato atte­

stai,-» .eri ne l c j r s o d: una

•r.erita'.i p-'-c^.ii. rh.e-"'» .:b'>".i7..-.:it Je s*'« , - , j i : .e :n bn-e .»: qur.ie ver -•».»• -e il ni-.ni.-tr-» eie»la G.u- 5'.--t;/».- dà :. ->.-..-, n.-scn;". p»»-- I

g iudicat i dal tr;-.<*!b.in.i'.e quei funzionar: c i

Codice ri: -t . -'-".t'i-e — c g l . ha eletto a. gove-n'» Kg,'.: M . ' / I <;-:.irì^.i -'he a veng-i- 5»>ia:«- " il'-'

..iì:ne:i:.-ita n> gì: ao . i - : uiaggior: . ed f: Al -i o . i f l lfi d: q.ie-.'.i.-o^ett'» jrc.-en'.aifi da . 3^1- 1 --':mp::?n:

n-> n - n ia che p e r p e t u a r e ' A s s e n n a t o . . n c o n v e m e n t ; . 'c*:n;.

P" n nol i

a ì lag l in i 11,1 .sot- . i; . :>- '.--e/iur.e

k T i f i

: Un r-uc^-iic^ roitivsi.-..., b« * -Jabt.ia iflia ditta -Sabbia «» S*r- • 'eralr.-.er.te zrer.-.ito 1: Teatri E:-ori - di Milano, ha protestati, 'a \ 5»o nel ponterlzzlo di :-rt .:. na con-.p-.cta innr.cer.za tojte- j occaMor.e dell apertura de:, ar.:. .

n .. , icnd.. di aver :-ittato «rarr-te icu.tura.e dell-KascClanone Ita".:»-Ut.. .o.-j.rost;oiTo I imputati , nei» r.f ti 1 imputato Fausto Pozzi. 1 acqu:- j Ur.?.-iCr:fc- Il pregiamela i.* a

:1 scn T o ; : » - , ^ ! , , , . , , , , . . , . , , . ! , . tr» Ji licenze no:: .,t:!izza:c r-cr --anj.»estaztone con-.cer-cler.-^ Vr..pe. ;>re-:den-. T , . ^ ^ . r „ _ ,> -. . . , . mportarc rffettr.arr.er.tf ^ « ^ r . u , : C r . e di B i r t c i . LJz; e H'.-

:ie.o^,. ne - -e .. p uu e i \ . .

e . •.!::•» p .e <-nt n . v c v l :

v i i era» . Il P. NT. h.« ( hi»-sto l.i '«i».so;ti7-,»/nc. peri he :1 i.it*<. m i ;

ie.it-< e i.s (."••:;< h.i < ••> l i n i - • «•

ie . C...S.S../.0-! stata quanto mai tav.

• i . s ' . , n z : . i . -

(l„. .4:.;. proiond.i

e v i s i o n e de l . e n o r m e d .>r< -

£.ti-'r:': de . la P.S. c-»lpe\.i . :

. .ve~e u-.it'i '••'• a " v ; i-in" '• r.;ta:i:n:.

Caval lar i h 1 cn.«--ti» :r.«»l- -* ' t-e nt:i33:-»_: zi.-.zr.n/..^ per ... "'' tute..i del dir i t to do: e . " a d . n i ""••

p n . i e - - u «• rlall'cstrr t . l:ne«t.» .no l lre Pe . s igenzalne ; p r o f e - o - i D S t e f a n o ì _ ' M"" .»»«» sianifiLativ.i , n » l n M te»: Li.'tr.»»» na " " > • ; & : . . « : avvert i ta na tutti ; magÌ5tra t i | ed Orchiti;. , . . na.; .strat. G i z - ! E r a . . p r e M : n ! ^ l c x ^ " r t a fa-, rettat.. „ , . u d : « Martin » e - ! _ „ , . che .a p->!:z:.i g iudiz iar ia s ; a l 7 ' . B e . - n \ " n"»f. Velott i , il

-*?t affidate al sopraito Car.a

ai violinista J ^ e Ja-

»(!' u . o n . c D . n o K r . n d i . H » , , . ^ " " . ^ ^ d.ch.arat, di , ^ ° - C o l l a - a ? * - 4 ^~~. : - : « - ; aed.cat> ja vari wr.i i l I •"•** e - ra..t-o oa.^a.^.-^a .. - -

l . - l > s . . , . J

- : . a - c

i:

::» o r g a n i - m o au-jUott. j ' n o deposto comi- test imoni H L-r.rn-r.erc-.o . or. ì rstero

più noi a porre domande, sono essi che interrogano; ma in­terrogano il cielo: — e se piove? — domanda uno.

In questo paesaggio di ro­vine. la domanda risuona rosi drammaticamente che

lassiamo appena abbassare gli occhi a terra, per co­municare, In q u a l c h e manie­ra, i 'ansfefà di cui s i a m o noi stessi sopraffatti.

jad e - ; c : e e indica i ; dai '>>u> Interventi . r ; t ;c : n e . ,-on-ne s o l o ti p e n o s o compito di ' -^•••«»«-- mus.»... u*.nt ;<> •>>digiud:ci natura i ; . ;". c h e -pc ; - : .ont : del proget to g o v e m a -r i trocare i corpi e san imi . La Archivio Penale e dal la A s - j o non a v v i e n e . r»e. e -em- t : \ o s.-)!!^ .-tati fatti inoltre strada di Chiunsi aveixi un soc iaz ione g iur is t i d e m o c r a - p i o . nei p-<.ce--: contro co:n- ' ia ' . -i-ott. Mar io Francesche l -n o f e c o l e traffico e otà «.^notici e durante la qua le *i è• battent i del la l iberta , d o v e j l i . dal dot'.. A n t o n i o Brnn-statc ritrovate sotto ra l fn i - - v o -*° "Jn o p p r o f o n d i t o d i b a t - | v e n g o n o accampat i mot iv : di ( cacc io e d a l l ' a v e . Frug i s Cag-massa di fango alcune auto-'lì'* *u. . -argomexito. ; • ord ine p u b b l i c o . , e d: « Ic- igianeHi. < e , vi l ipendio de. color. mobi l i . Un autotreno è tut-. Chi ha finito per .'...<_• .e ,?. .T::na ^ ? ; c : o n e >• per r<n-: y. d ibatt i to e s ta io c o n ; l u - ' : n a z , o n a i , . avendo nella sua fora s e p o l t o sof fo 5 metri d'' spe-e de! d ibat t i to e , :„ to 1'. v:are g.i imputat i al g u i d : / » 0 dal l 'on. G i o v a n n i L e o n e ' u a l . . a rtl , i , r e , t o r ' 0 r C i i t M i r ;^ - " ! proget to di r i forma del C o . di tr ibunal i ! c*: . -n . dal l i m . , ^ prec idente del la C a m e r a J ^ '' J c „ a S I n h . I

. ^ l ^ l r r n T»-> f 11 -.•.•i-^.nr-.r. •„ . f 5 - T : . . j . ' . . , J „ T 1 „ r> f C^-<"ltV O d i a T l V I s i a iaSClSt .1 « I l pubblicato in 1-0-

D"A.-.«•:.•>. i."i a v . o c a t i del o-.tere g iud iz iar iorGiu la . B . t t a 2 " n . t- P: ' . ta i ' . i2a/ , , f < " a del Longanesi , fra eli -rrr.ir.ettcre ilcur.a azione Tiieci--.-.>.n-ir. e s c l u s - v a m e n - i e n.i ir.e-o-e ;.:;::- pcr-ona":ta a ! t r ' - Edgardo Sogno , presiden- ! f c e r ^ I , l ' f ^ ' t a " , l | ^r.^rr.V'n&'ì fr-.n:e ad e - - o del la del -nond»". g:u -:d:c.i . ite <lel mov imento anticomun:- .ivl-jz^tc id Ar.gt'.o folcnfino.

" ' ta • Pa io e liberta ». l'on Aldo 'itenuto m.rr.o di fiauc.a '.: crr«. R . . s s l m . p r e n d e n t e dell 'associa- *8 •••d u^«- I« '»«'. ™* ?-*ÌL!*'

ersi irr.possc«5ato dei docuir/n-zione del fante, il generale BaU,; i a Tolentino spari -enza cor-

1. Tutti co.storo hanno af--«sp*'»-'>der^i: r.epp-ire una lira MII \ N O ~ V ~ Tedi tore L e o ' f 0 r m a t ° d l a P I > r e z z a r t - ' »* c. .m-.. .Sor.o tat: poi ascolxat: Mano

I.unBar.CM è -tato processato ! p a R n , a / n a z , o n a l c ' d e , I a r i v l

i e n mattina alla Corte d'Assi-! " t a d l I - o n - a n C M

Ismareri riio'fo ^1 vi'lTsriio aua bau^eranln

0I0 go in c u a v v e n n e n detriti. [proget to di r i torma

Ci i n d i c a n o la zona dor t - .d ice p e n a l e pre.-entato . .^ una ro l fa s o r g e r a n o ridenfiine:'."ago?to scorso dal l 'at tuale contestat i t'i i lapgi; a des tra era Fende- 'Guarda-s ig i l l i De Pietro. , L ' a w o .

! ' e d e s p o n e n t e d e l l a D.C. S e - J n ^ . . condo iv .n . L e o n e l 'at tuale B o r R

ra. laggiù più avanti

gener . , :e de l l o 'proge t to g o v e r n a t i v o " c o s t i t u ì - - p c r , m a u n a V 1 « n c , ' ; « " f f i C »

Irterrcsat; (fue imputati «! proreuo dei miliardi

Un passo indietro hanno '.-orn

Forte PrìmarioJ D o p o una b r e \ e p r o . u - K n e j S t a t o prof. Ernes to Bat tag l i - ' «ce solo u n pr imo p a ì i o ver cera Purcata e i d e H ' a w . R e m o P a n n a m . uno

poi Vesc i fa . Forte P r i m a r i o i d e i promotor i de l la r iunione . non esiste p iù . fufte le sue) ha pre*o la paro.a il co:v.-case sono andate distrutte.Ipngno V i n c e n z o Caval lar i che itfentre tentiamo di a n d a r e ! ha m e s s o a fuoco d u e f o n d i ­

ni ha dep' .o-ato l' . issoluta in­sufficienza del la r i forma pre­vista dal proget to governat i ­vo a propos i to del fermo di pubblica s icurezza . E ' in que-

rante una donna nuda che r o n i n ' u , ° i c r i ' S , u d , r ' d c I Tribunale che processano 145 trafficanti di so una più profonda riforma ; u n a s p . u 5 . n a . ° '•«•Pone»»»^ dai j valuta interrompendo la jf.lata

del Codice p e n a l e . Ma — ha agg iunto — per real izzare una r i forma più c o m p l e t a oc

co lon della bandiera nazionale si deterge ia «chtena ed altre parti basse, con la seguente di

correrebbe una l e g g e che d i a l d a s c a l i a : «Des t ino di una ban

dei testimoni ner ascoltare «lue .mputati che "ino ad <,gRi rrar.o rimasti assenti dall'aula a causa di malattia

Aldo Sartori, socio di Prospero

Veneziani, •'•x-funzionario della banca d Italia ed ora vice direi»

; tore della banca di Desio, e l'm» ! -cenante di ragioneria Enrico I Adan.i. 1 quali in periodo utrut-1 torio ;<cguiror.o una perizia fui . iocumenti -eauestrati o»--»*»-» ìe \ar:e banche. Il Venezuo: . .« dc-

' manda dell'aw Ur.Raro. »-; n -•cordaro di -»\er t'Iev.-.t-i 1 urne-rosi -ast di ?mission- 1.: ««.serni i-ircolan da carte .le"." e^r.rh-i dopo la chiusura «-e^li -pirtsili con data posticioita .» di ivcr constatato la frequenc . l ' o l i -none di assegni intj i ' j t i a ce ­rni fittizi.

- c n / a ì c n " ad ur. complesso <t: dar.ia-t">ri de. corpo di t^:: ; de. T t «-'zo dell'Opera, e stato calcr- ic-rr.er.te apprezzato da; pre=er-t. Vi-. Issimi applat:»: jcr.3 t?-:cat: s'.'A Sonata n. ; f i ai « C - r r . 4*1 Villaggi! * di Baite*, a ::e lir.cite di Li*zt e al trano per violino solo di Hutsay. intitolate» « Hery Katt ». Particoiarrr.ente seguite »or.o state gustate le anioni coreo?rancne dovute al.a corto^rana dt Luigi P»OCIOT:Ì. i c -tessute *cpra due Rapsodie d-Lt« t . Su "* VI. queUa riservata a du* ba::en-:l so'.lstt «u.l» t: rj-aella realizzata da cinque cop­pie dl danzatori- Accanto ai r.o-r.-.i dejlt esecutori già citati iar.-r.o rr.er.r.on»ti quelli det dan­zatori parimenti applauditi Franca Duiflai. Mario Luciano e t u r a Maria (sol is t i ) e Marisa censi . M T. Paganini. Anna Pa­nel. Caria Donato. Giuseppe Ga-ragnlnt. AlXicdo Kollner e At»l-> Se ardori.

-»Vr

Page 4: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

Pag. 4 — Sabato 30 ottobre 19S4 « L ' U N I T X ' T )

1J cronista riceve dalle 17 olle 22 di Roma Telefono diretto

numero 683.869

IMPROVVISO AGGRAVAMENTO DELLA CRISI

Rinviata all'8 novembre la riunione del Consiglio!

Dal luglio scorso Vussembìea capitolina ha tenuto solo tre sedute Domani scade l'esercizio provvisorio - Uno scandalo che deve finire

Dunque , contra i ìamente al­lo notizie fatte c ircolale t'a compiacent i informatori capi­tolini , il Consiglio Comunale non M riunirà oggi. I gior­nali della sera, v i t t ime di una falsa pnitenza, sono apparsi ieri annunciando che ormai il tempo s'era messo a bonaccia, che il bello era i m m i n e n t e ; qualcuno lodava l ' i l lust ie cl ini­co e assessore L'Eltore per la sua acuta diagnosi su una pron­ta e favo i evo l e so luzione de l la c i i s i ; altri annunciava — spe­l i amo sia una notizia inventuta - che gli sconnessi gruppi del -

l.i maggioranza quadripart i ta a v e v a n o ( n i e n t e m e n o ! ) escogi ­tato di sottoporre un'altra vo l ­ta al l 'approvazione del Consi­glio Comunale la famosa va ­l lante al piano 141, g ià dal Consigl io re sp in ta ; i cons ig l i e -ii recalcitranti ques ta v o l t a , sarebbero stati ridotti al l 'ordi­ne dalla ques t ione di f iducia posta, non più dal solo S toro-m, ma da tutta la Giunta! . . .

Invece non se ne è fatto nul ­la. Tut to era predisposto ieri matt ina in Campidogl io per la convocaz ione de l Consig l io , ma, più tardi, pare ne l l e pr ime ore del pomer igg io , qualcosa è suc­cesso che ha fatto sa l tare in aria il v e n t i l a t o accordo.

I l Cons ig l io dunque non si riunirà che l'8 novembre . Il Consigl io non si r iunisce da martedì 12 ottobre, esattamen­te dunque da diciotto gior­ni. Se si t iene conto che p r e c e d e n t e m e n t e esso si era riunito tre vol te (una dedicata alla c o m m e m o r a z i o n e di D e Ga-speri , l'altra al la a l locuzione del S indaco sul tema di Trieste, la terza inf ine conclusa con le dimiss ioni di S t o r o n i ) ; se si t i ene conto che non una sola de l l e 3 0 0 - 400 del iberazioni che sono state distr ibuite ai consi ­gl ieri è stata ancora approvata , n o n apparirà esagerata la no-Mrn affermazione che è un v e ­ro e proprio scandalo che il Consigl io Comunale di Roma v e n g a mantenuto forzatamente in condiz ione di non funziona­re dal la f ine del lug l io scorso, c ioè da ol tre tre mes i .

Lo r ipet iamo, ques to fatto è scandaloso . Problemi graviss i ­mi si t rovano da mesi , da anni sul t a p p e t o ; penose sof ferenze v e n g o n o imposte ai c i t tadini romani da ogni ritardo del la loro s o l u z i o n e ; la Giunta m u ­nic ipale e la maggioranza capi­tol ina sembrano non accorgersi IÌ ignorare to ta lmente tutto c iò , .sospesi in una irreale a tmosfe -ì a d'indifferenza e di inca­pacità.

Domani s e a d e l'esercizio provvisorio del bi lancio pre­vent ivo per il 1954 (non ancora approvato , senza che il s ignor Prefet to se ne sia mai accor­t o ! ) ; non essendos i potuto riu­nire il Consig l io Comunale la Giunta dovrà probabi lmente , d'urgenza — con i poteri del Consigl io — autorizzare sé s t e s ­sa a una ul ter iore proroga del l 'esercizio provvisor io .

Un anno fa fu cost i tuita u n a Commiss ione consi l iare che , e n ­tro il t ermine di due mes i , avrebbe dovuto avanzare pro­poste per una azione organica del C o m u n e per la so luz ione del problema del la casa, Gran­di speranze erano sorte . La Commiss ione , invece di due , discusse e lavorò per 7 mes i Al la fine presentò l e sue con-c lusioni al Consigl io , sul finire del la pr imavera scorsa. La Li­sta Cittadina si bat tè perchè il Consigl iod i scutesse subi to e approvasse quel le conclusio­ni. Ma il s ignor Sindaco aveva in programma di passare l e fe­rie e s t ive ne l l 'America del S u d e ai primi ili agosto s e ne parti verso que l l e terre lontane e turbolente . Quel la d iscuss ione fu rinviata a s e t t e m b r e ; adesso è passato anche ottobre, la re­lazione del la Commiss ione con­cili-are per la casa ingial l isce come le fogl ie d'autunno.

Al la f ine del lugl io scorso, dopo la tempestosa d iscuss ione su l l 'aumento de l le tariffe del -l 'ATAC, la Giunta si impegnò ad un piano di r iordinamento dei serviz i del l 'azienda. T a l e p iano avrebbe dovuto essere approntato entro il 15 n o v e m ­bre: mancano dolo 15 giorni e la Commiss ione relat iva non ha prat icamente iniziato i pro­pri lavori .

Ecco a lcuni e s e m p i dai qual i sembra dovers i conc ludere che il moto de l la catastrofe capi­tolina d iventa , appross imando­si la f ine del s econdo conso lato rebecchiniano. s e m p r e p iù v e ­loce , addirittura precipitoso.

Questa s i tuazione non può prolungarsi o l tre . Essa a s s u m e ormai il carattere — sorrida o non Rebccchini — di u n a vera e propria cospirazione ai danni del la città. Le cronache hanno parlato di una fitta rete di incontri e di intrighi. La crisi capitol ina è diventata un affare di S ta to . I segretari dei quat tro partit i non si occupano di a l tro . S i parla di compl icate t ra t ta t ive e di pat tegg iament i che v a n n o m o l t o al di là del ­l 'assessorato al l 'urbanist ica, in­torno al q u a l e si aggira il soc io di u n noto specu la tore de l la Capi ta le . Il merca to de l l e vac­che si s a r e b b e e s t e s o a posti ambit i e in pal io c o m e la pre­s idenza d e l l ' A T A C . que l la del -l'I.C.P.; la S T E F E R v e r r e b b e messa al l ' incanto. . .

D i c i a m o una b u o n a vol ta che è ora di f inirla, che i romani

lo Stato , s e n / a compiacers i di denunciarne la presente inef­f ic ienza; di uomin i che sappia­no far valere anche nei con­fronti di chi s i ede al V i m i n a l e i diritti di una popolaz ione di due mil ioni di abi tant i e impe­discano che una l e g g e speciale per Roma sia trasformata in una t ruf fa ; di u o m i n i sensibi l i di fronte al le sof ferenze e ni d i sag io di cent inaia di migliaia di c i t tadini costrett i a penai e perchè privi dei più e lementa­ri se i vizi , del l 'acqua, dalle fo­gne , dal le strado ai trasporti, s enza parlare della s i tuazione de l l e borgate , dei baiaccat i , dei tuguri .

Re l'attuale maggioranza è ormai incapace non solo di am­minis trare , ma perfino di anda­re d'accordo con so stessa, ab­bia il coraggio di trarre da questa situazione tutte le lo­giche e necessario c o n s e g u e n t e .

ALDO NATOLI

Un'altra riunione del gruppo U.c.

Poche ore dopo la diffusio ne de l le voci ufficiose che da­vano per risolta la crisi capi­tolina, è giunta ieri, improvvi­samente, la notizia che il Con­siglio comunale, ]a cui riunio­ne era stata annunciata al mas­s imo per questa sera, non ter­rà seduta c'^e l'8 novembre. Nel la tarda serata, il rinvio è stato confermato da un comu­nicato del la Giunto e giustifi­cato con le r icorrenze fest ive della prossima sett imana.

I giornalisti sono andati alla ricerca, per tutta la giornata doi mot iv i reali che hanno con­sigliato i dirigenti dei partiti apparentati di dec idere così re­pent inamente il rinvio del la seduta che avrebbe dovuto se­gnare, a quanto si diceva, la « riconcil iazione » fra i partiti della turbolenta coalizione ca­pitolina. Il riserbo de i dirigen­ti è stato tuttavia molto r ig ido e poche voci son trapelate dni concil iaboli di questi due ulti­mi giorni. Si sa solo — e la notizia è stata resa nota da un giornale del mattino — che Ì partit i « a l l e a t i » avrebbero raggiunto un accordo e poste a lcune condizioni da rispetta­re reciprocamente per dar se­guito al la collaborazione nel la Giunta. La direzione del par­tito liberale, riunitasi alla pre­senza dei tre assessori dimis­sionari, aveva anzi approvato, secondo quanto riferisce un giornale ufficioso, il documen­to in cui le clausole dell'accor­

do eiui io state f in i t e . Signifi­cative del carattere della crisi .s-arebbem alcune questioni contemplate nel documento, il quale parlerebbe non solo di problemi connessi con l'attivi­tà urbanistica, ma di un riordi­namento dei servizi ammini­strativi del Comune, dei bi lan­ci comunali e della situazione delle aziende municipalizzate. Una certa preoccupazione ha suscitato il ì i fer imento a « u n a più ampio deioga alla Giunta c o m u n a l e . , come se il proble­ma scaturito dalla crisi fosso non già quel lo di una più con­creta e seria attività del Con­siglio, ma di un rafforzamento dei poteri della Giunta!

Si faceva notare, tuttavia, ie­ri notte che il r invio della se­duta consiliare può significare soltanto che i « p a r e n t i . , non hanno affatto ì aggiunto il pie­no e conclamato accordo fra loro. Nulla è trapelato, d'altra parte, dalla riunione tenuta ie ­ri, fino a tarda notte, dal grup­po consil iare d.c.

Osservatorio

Pietosa sollecitudine L'episodio di teppismo che

ha avuto come protagonista mi gruppo di giovinastri fa­scisti clic /ialino danneggiato una mensa e ferito due cit­tadini atta sezione comunista di Pandi e stato teri ripor­tato da tutta la stampa con sufficiente esattezza. Dal reso­conto dei fatti — diffuso (in­die dall'A.XSA — risultala sen­za equivoci che il gruppo di facinorosi si era recato nella sezione, proi Listo di bastoni, per proiocarc deliberatamente uno scontro.

Holo due g-.ornali hanno avanzato un'altui tesi che fossero stati i comunisti ad aggredire i misstni intenti ad attaccare manifesti. Uno det due jouli è il Secolo, ed i; com­prensibile. I fascisti, infatti. amano il teppismo, ma non /(anno il coraggio di xostcìtPr-lo difronte ali opinione pubbli­ca e quindi ricorrono alla men­zogna, ridicola e lolqare. C'è poco da fare: è 7iei loro <ostn-me. Ma l'altro giornale, il Tem­po. ha pubblicato la menzogna, et identemcnte solo per soddi­sfare la sua « cupidigia di ser-i ilismo j> verso t fascisti. Solo cosi si può spiegare la fret­tolosa bugia the nessun altro giornale, ha osato raccogliere. Quanto pietosa la sollecitudi­ne dei seri t!

Il Gruppo Consil iare del la Lista Cittadina è convocato stasera al le ore 18,30 presso l'ufficio dell 'on. Lizzadri a l ­la CGIL (Corso d'Italia).

Mite condanna alla torinese che uccise il giovane nipote , Le,sono stati inflitti 7 anni 1 mese e 10

giorni di carcere, tli cui 3 anni condonati

Sette anni, un mese e dieci tjiorni di reclusione, e tre anni di permanenza iti ima ca<u di cura sono stati inflitti all'» bel­la torinese Carmen Sesso, col­pevole di aver ucciso il suo g iovane nipote Giuseppe Ler-ro, la mattina del 1 dicembre 1951, in piazza Indipendenza.

L'imputata ha accolto con freddezza la mito sentenza, ri­volgendosi subito ai suoi di­fensori per dire' R i c o n e r e m o in a p p e l l o - . Quindi, dopo aver fatto un cenno dì saluto al ma­rito Ricciotti Lerro, che, in divisa di marescial lo dell'eser­cito, sedeva in un angolo del pretorio, si è allontanata a te­sta bassa tra i carabinieri di scorta.

Carmen Se.s-o. the pe-: tutto il processo, avvolta in un am­pio .soprabito nero, era rima­sta immobile , seduta sulla pan­ca degli imputati, con il volto ;?eminascos!o dai lunghi capel­li, ha avuto un .solo momento di commozione durante l'u­dienza di ieri, quando imo dei suoi difensori, l'avv. Angelo Simonetti , ha letto una lettera indirizzata all'omicida dalla .sua bambina. Angela, nella quale la piccina esprimeva il

desiderio di poter essere presto tiunita alla mamma.

I giudici hanno giustificato la mitezza del la condanna — diminuita da un condono di tre anni — concedendo a Carmen Sesso le attenuanti generiche, l'attenuante della seminfermi­tà di mente e l'attenuante del­la non premeditazione. Anche il P.M. dott. Calvitti , in una requisitoria moderata e preci­sa, aveva concluso invocando delle diminuenti alla pena, ma aveva chiesto una condanno a dodici anni di reclusione*

•La difesa, composto dagl i avvocati Dal Fiume e Simonet­ti, del foro di Torino, aveva cercato di ottenere per l'im­putato anche l'attenuante di aver agito in stato di legitt ima difesa putativa; ma la Corte ha respinto questa richiesta.

IL GOVERNO FA LA CONCORRENZA Al SISTEMI DELLA B.P.D.

Licenziali e riassumi ogni Ire mesi in una olHcIna delle Poste e Telegrafi

La lunga prova dei « temporanei del ministro tassiani » addetti alla riparazione di automezzi — Gli autisti dell'autocentro — Nemmeno un giorno di ferie

Nozze d'argento Il compagno Manlio OiMni.

bru\ iùoi mo cllflusoie de l l* L'ul­ta ». celebra oggi ii 25' anniv er­bario di muttlmoulo. dilungano a lui e alla sua compagna Ma­ria gli auguri pi affettuosi e fra­terni del nostro giornale e delia hezione Trastevere.

SEMPRE FITTO IL MISTERO SULLA DONNA DEL CANALE DEI PESCATORI

L'autopsia ha accertato che la sconosciuta mori annegata verso le ore 22 di mercoledì

L'esame è stato fatto dal professor Frache — Una spiegazione sarà possibile quando la salma verrà identificata — Probabilmente si trattava di una milanese — Le indagini nella capitale lombarda

La morte della e l egante sco­nosciuta, r invenuta cadavere all'alba di g iovedì a ridosso del molo di ponente che del i ­mita la foce del eanale dei Pe ­scatori, sul la spiaggia di Ostia, continua a cost i tuire un miste ­ro. Mulgrado gli sforzi compiu­ti dalla squadra Omicidi del la nostra questura e dai comandi dei carabinieri , In sa lma non è stata identif icata. I numeri t e ­lefonici vergat i sul fogl ietto trovato dentro la borsetta de l ­la donna, corrispondono a quel ­li del la rete mi lanese ( t ranne tre che hanno riscontro ad ap­parecchi instal lati n R o m a : ma un rapido control lo ha per­messo di stabi l ire che nessuno degl i utent i romani aveva mai conosciuto la morta) .

La squadra Omicidi ha tra­smesso ieri matt ina alla q u e ­stura mi lanese i connotat i del­la sconosciuta, ins i eme con i numeri te lefonici . S o n o stati spedit i campioni degl i abiti , l e

et ichette trovate nel l ' interno t i e b b e essere un delitto? Nc\s-| Il paragone l e g g e r e b b e so

GRAVISSIMA SCIAGURA PRESSO CREMONA

Carbonizzalo un aviere romano irai reniti di un aereo a reazione

.4f»Oiawio da Cremona' Un aereo a reazione. T« K.

84C ». è precipitato \ér*o mez­zogiorno in località Sogradeilo nel pressi di Casalmaggiorc.

L'apparecchio. ci ie viaggiava as-sieme ad un altro aereo pure a reazione, M ftireccl'.ava al suo­lo con un grande boato incen­diandoci Immediatamente Cai relitti venti a e->tratta la salma carbonizzata del sergente Vin­cenzo Di Sili io di E7io di 23 anni da Roma Dopo gli accerta­menti di legge cui ha pre--o par­te anche il comandante della f.a rigata Aerea del 103' Grup­po di stanza a Vmalranca Ve­ronese. 'a salma dell'aviatore e stata trasportata a Verona E' ni con»o un'inchiesta

Ucciso da un lambrettista sulla Tiburtina

li ventitreenne Roberto Impe­ria, domiciliato in u n palaz-zo INA-Casa in \ l a Tinurtina, travol­to alle 9 di ieri mattina nei pre*w«-i della SUA abitazione da una lambretta guidata da tale Alberto Accitem aneli egli di 23 anni, è deceduto, nonostante le cure praticaitjii . alle ore 11.30 in una corsìa di S Giovanni

Tre giovani borseggiatici arrestate^ Tritone

I.e c r e i l e Liliana e Rita Vo> piar.i di 21 e 17 unni, domici­liate In i l a Oozzadtni 42 e la Signorina Lidia Pulcinelli di 24 anni , abitante a Tor d; Nona, sono s tate tratte in arre-ito nella mattinata di ieri so t to l'imputa­zione di iurte dag.l agenti Nar-dini e Pistone del Commissaria­to di \ :a Raseiia l due agenti . nella mattinata ai ieri, avevano notato all'angolo di via degli Zuccheri con via del TrKone .e tre g.ovani borseggi»'1'101 inten­te a dividorM delle banconote di picco.o taglio Polche al vederli ;e tre donne -«i erano velocemen­te allontanate, gli «genti le ave­vano raggiunte e condotte nel vicino Commivtariato Qui le ra­gazze hanno dicnlarato di aver carpito la somma che era *:ata trovata nelle loro mani (10 mi­la lire), dalla borsa della .-igno­ra Maria Va^ain i n e abita in via XX settembre- 2 ì mentre questa v tar lava *>u una w-tiura

movimenti giovanili del PBDI. del PSI. del PCI. del PL1 « del­l'USL per l'azione da promuo­vere in favore delle popolazioni del Salernitano, si precisa che gli aiuti dovranno affluire nelle tedi delle organizza/ioni giova­nili o direttamente alla sede del Comitato giovanile di solidarietà. presso il circolo culturale Ghi-feleri. in via dei Prefetti 46

Assemblee nelle sezioni sulla crisi comunale

Giovedì 4 novembre sono in dette nelle .sezioni di Roma as­semblee popolari sulla situazione di cri-si esistente in seno a.la Giunta comunale di Roma.

In preparazione di queste con­certazioni lunedi 1 novembre alle ore 17 sono convocati in Federazione i compagni membri dei Comitato Federale, i propa­gandisti e i comunist i dirigenti dei sindacati e delie altre orga nizrazioni di maaMi Riferirà il compagno Aldo Natoli

degl i abiti e l 'elenco degl i og. gett i che potrebbero portare al l ' identif icazione del la donna.

Ad uno dei numeri telefo­nici milanesi ba risposto una donna. In quale ba dichiarato che la morta potrebbe essere una sua zia residente ad Ales­sandria. Fino a taidi.s-.ima .scia. però. neanche la polizia mi lanese era riuscita a venire a capo del misterioso ea.so.

Gli unici punti f e u n i sono rappresentat i dal le r isultanze del l 'autopsia, compiuta ieri matt ina nel l 'Ist i tuto di medici ­na legale del la nostra univer­s i tà . L'esame necroscopico è s tato fatto al le ore 10 dal pro­fessor Giorgio Frache ( l o s tes ­so che sez ionò hi sa lma di Wil­ma Monte.si il mat t ino del 15 apri le 1953). 11 perito se t tore ha giudicato che la donna è morta per asfissia da annega­mento verso le ore 22 di merco­ledì e che il suo corpo è ri­masto in acqua f ino all 'alba del g iorno succes s ivo . Contra­r iamente a quanto a v v e n n e per Wilma Montes i , nei v iscer i de l ­la poveret ta non sarebbero stati trovati deposi t i sabbios i , nò sarebbero stat i r iscontrat i intasamenti di organi in t imi , come qualche g iornale , c o n pes ­s imo gusto, ha vo lu to ant ic ipa­re fin da ieri matt ina .

Al la sa lma è stato asportato u n pezzo di cute , tra il dorso e la radice del naso, dest inato ad essere sottoposto a succes­s iv i e sami istologici . Egual i e sa­mi verranno compiut i su altri v isceri . E' s tato anche r i leva­to che sul la mandibola del ca­davere es i s teva un solo dente , cosa questa che , ins i eme al le ricerche sul la protesi dentaria , potrebbe rendere più agevo le l ' identif icazione del la donna, mediante un accertamento presso i dentist i di Milano.

Il fatto che la donna sia mor­ta annegata e che sul suo cor­po non s iano state trovate trac­c e di v io lenza , natura lmente non fornisce una spiegazione suff ic iente del fatto. Potrebbe trattarsi di disgrazia? Certa­m e n t e : anche se a ne.-suno s fugge la stranezza di una cita notturna, compiuta da una don­na sola in una località coi i poco propizia per una salutare passeggiata . S i tratta forse di u n suicidio? Anche questa ipo­tes i è va l id iss ima, anche se il fatto che la donna non ha la­sciato u n e s t remo sa luto , la rende piuttosto vac i l lante . Po­

stino se la sent irebbe di scar­tare questa supposiz ione, con­tro la qua le c'è il solo pait i -colare del la mancanza di ^egni di v io lenza.

La risposta a queste doman­de si avrà però sol tanto quan­do s a i a poss ibi le r icost iuire le u l t ime ore di v i ta della donna.

Si ti atta senza dubbio di un fatto ancora avvo l to nella n e b ­bia. Qualcuno, con molta buo­na v o l o n t à si è r ichiamato im­media tamente all'» affare Mon­tesi » e, -per tirare acqua al mul ino dei superst i t i e pedi lu-vist i », ha raccontato che la donna di Ostia sarebbe stata trovata con il reggicalze semi -sf i lato. al l 'altezza de l le cavi ­g l ie . per il peso de l le calze ne l l e quali si erano insinuati sassol ini e sabbia (« V e d e t e — sembrano dire — il fatto che la Montt.-M sia stata trovata senza reggicalze non ha pro­prio nessun s igni f icato . . .» ) .

Il costume dei contratti a termine non vige soltanto alla Bombrini e Parodi di Colle-ferro, ma se ne trovano tracce rilevanti anche ne i settori con­trollati dal governo. Ci si può, quindi, meravigliare se il mi­nistro socialdemocratico Vigo-relli è così riluttante ad inter­venire perchè cessi questa ver­gogna, quando si è potuto ap­prendere che anche il governo ha la bella abitudine di ingao-

I giare aruppi di d ipendenti , di tre mesi in tre mesi, lascian­doli esposti alla perenne mi­naccia del l icenziamento?

La scoperta è stata casuale: ci hanno segnalato questa si­tuazione i compagni della se­zione di Trastevere, e, per quanto la cosa ci sembrasse paradossale, s iamo andati a ve­dere e abbiamo parlato con gli operai dell'Officina Centra­le automezzi, dipendenti del ministero delle Poste e Tele­grafi. E' in questa officina che il ministro Cassiani, come fe­cero, del resto, i suoi prede­cessori, mantiene il s istema dei „ contratti a termine ~, che differiscono da quel l i del le nzieurfe private solo nel la for­ma, mentre aderiscono, nella sostanza, a quell'iniquo costu­me. Lasciamo a chi legge il commento. Noi ci l imiteremo ad esporre la s i tuazione, che suggerisce anche solo attraver­so la cronaca nuda e cruda, ampia materia di riflessione.

In questa officina, sita lungo il viale di Trastevere, trenta operai sono addetti alla ripa­razione degli automezzi del ministero: « due passi di di­stanza c'«* il " garage *>, cori 150 a»listi dell 'autocentro. anch'es­si, ni gran parte, nelle mede­sime condizioni degli operai dell'officina. Hanno fatto un esame tecnico e pratico, con un singolare tipo di concorso, e sono stati, quindi, assunti co­me ^operai temporanei >•. Per

nei di Cassiani»?), sia suffi­ciente a formulare un giudizio, un oiudizio severo e uno scon­certante- interrogativo: fino a quando i ministri vorranno fa­re concorrenza al p i ù esosi ca­pitani d'industria?

«. i.

Sciopero unitario ai Tabacchi contro ia legge-delega

In forme sempre più decise s i accentua la protesta degli statali contro 11 progetto di legge-dele­ga. Una manifestazione partico­larmente vigorosa s i è avuta alla Manifattura Tabacchi, dove per decisione dei sindacati del­la CISL e della CGIL, tutt i I di­pendenti hanno scioperato por 15 minuti .

Intanto, per tutta la gioinuta. numerose delegazioni di pubb.i-ci c ipendenti di varie categorie s i .sono recate aita Camera, coli­s e l i andò ordini del giorno cor; cui t=l reclama la corresponsione dell aumento minimo di =5 000 lue.

non fosse per un piccolo par­t icolare: il reggicalze del la sco­nosciuta era ben stretto s u l - ì m o l f i di loro questa è stata

Agitazione all'ATA L per i soprusi (fella direzione

I lavoratori deil'ATAL in una riunione svoltasi nei locali della Camera del Lavoro, dopo le co­municazioni della Commissione Interna sul contegno fazioso della Direzione, che ha procedu­to all'arbitrano l icenziamento di un dipendente e alla ingiustifi­cata punizione di a l tn , hanno espresso. In un ordine del gior­no. la loro ferma protesta, di­chiarandosi pronti a intensifi­care l'abitazione se 1 gravi prov­vedimenti non saranno revo­cali.

Provincie: dalle 0 alle 19. tarif­fa invariata.

La linea ili (per le Posse Ar-deatlne), il cui servizio è limi­tato ai soli giorni festivi, verrà esercitata anche il giorno 2 no­vembre con le stesse modalità e tariffe.

CONVOCAZIONI

Partito Statali: Compagai <k'I com.ULi «.adi­

tali. dallo eomai^«ioni interne o <i • comitati il: cellula OQ.JI allo oro 17 a'Ii ser.(rne Macao (vii Castelhdardo 5! .

Gli agit-prop dc<!!o segueat: fmool t. .-no CDOTCflti pfr lunedi allo ore 9 al'a feiloao Catnp.telH (via dei O.ubbonar.n Appio. Aeiha. Centocelle. OiMlSenorv. Auro!», OaTallf jgorl. Campielli. Cam < > Marrio, Esqaihnti, Garh&tella, Flamai'i, Italia. lAvlov.t. . Monti, Monto Sari", Monto Wrde. l'uatt» l'jrionp. Latino M<-troaio, Pw-neit.no, Pviralata, Ponte M 1-»io. Prinuvallc, Prati, Parloh. Porti Maggiore. Porta S. (Ito^aani, Porto Flu-v.alc. <M.COM>, Quadrare, S. l/oren/i, Salar.o. Tiburt.no. Tr.onfalo, Testare ». Ta-.ro!aao. T:«ni Colonna, Trastevere.

Oggi, alle ore 20.30, 6ono con\oc»' n< i loial. 'U'.la i» c.Kiae Esqutl.iw t'« ' !'.<'• !.. :n v,a Riv;o :f>, tutti i parl.ijian-ifnr.jn M. del U.1MM.W0 Ks«|u.'..ni> p*r :m» [w.-ianti e «munii azioni. Intc'verrà '.1 fnni-l'iijno Renato l\am.a. nj.Mar.o pr»n n. • .alo dcHMXPI.

l ' a d d o m e , n o n e i a s c i v o l a t o c h e ili d u e c e n t i m e t r i , m a l g r a d o i l p e s o n o n i n d i f f e r e n t e d e l l e c a l ­z e , d e i s a s s o l i n i e d e l l a s a b ­bia . C o s a q u e s t a r i p o r t a t a n e l v e r b a l e d e i c a r a b i n i e r i e n e l -Yatto c o m p i u t o d a l m a g i s t r a t o .

Mone Menno-Girelli Il compagno Michele Menilo.

segretario di ìedazione del 110-st io sriornaie. sposa oggi in Cam­pidoglio la compagna Bruna Gi­relli. deil'amministra/ione del « PaeMP » Il matrimonio avrà luo^o alle ore 9.30 e sariV celebra­to dall'oli Tomaso Smith. Al caro Michele e alla sua Buina giuncano gli auguri più affet­tuosi della redazione e dell'am­ministrazione deir« Unità ». e della Federazione comunista ro­mana

CRIMINALI DELLA STRADA

Tenta di travolgere un vigile che gli la segno di rallentare

Il grave episodio è accaduto a piazza Navona

sono stufi e nauseat i del l ' ini . - r i ­petenza e del l ' insens ibi l i tà de l . ; d | k , - < l i L ì i i l 'attuale falsa maggioranza ca- ' l ' s f l a r / » fai n innar i p i to l ina . Roma ha b i sogno di l « ' « n e (CI giQVdr.l

una amministrazione efficien-,-^ g|j e!fuVÌOnatì & SileiIlO t e ; di uomini che lavor ino s o - : r » ~* w •"» do, che facciano appl icare c o n - | In seguito alla costltuztor.r tro gl i speculator i l e l egg i de l - ! del comitato di solidarietà tra 1

Piccola crotiactt IL GIORNO — OBSI . *at»ato 30 ottobre-, (303-621, San Lucano. l i sole sorge alle 7.1 e tramonta alle 17.13. -1*23: Muore Cartwright. invento­re di un telaio meccanico, che contribuì enormemente alla rivo­luzione industriale. — Bollettino demografico. Nati: maschi 36. femmine 37. Morti:

ASSEMBLEE E CONFERENZE — U.M.E.O. «palazzo Brancaccio. v. Merulana 248). OCR» alle 17.30 il prof Leonardo Olschki tcrrA la seconda conferenza per le ce­lebrazioni di Marco Polo sul te­ma: € Marco Polo l'uomo e il li­bro» (proiezioni^. — «Giordano Brano» «v Arse­lo Brunetti 60». Oggi alle 19.30 il prof Mano Alternerò Mani-corda parlerà tv • La Cina a oc-rhio nudo ». Proiezioni cinemato­grafiche. Increìso libero MOSTRE

Un grave ep i sod io su l qua le v e n g o n o condot te s e v e r e inda­gini è accaduto ne l la serata di g iovedì in piazza N a v o n a . U n v ig i l e urbano p e r poco non è stato travol to d» u n motoc i ­clista al qua le a v e v a fat to se­gno di ral lentare .

Il vigi le sce l to Gioachino Jo-nisi . mentre si t rovava di serv i ­zio nel la bella piazza, ha nota­to ad un certo punto* una m o ­tocicletta che v o l t e g g i a v a nei pressi priva di targa e con 1 fari spent i . Messo in sospet to anche da l l 'a t tegg iamento guar­dingo di colui che m o n t a v a sulla macchina, Io Jonis i si c'­avvic inato e, con u n tri l lo di fi.-chieltf<, ha in t imato al cen­tauro di ra l lentare e di fer­marsi .

L'ignoto motocic l is ta , invece di obbedire a l l ' invi to de l v i ­gi le . con u n rapido m o v i m e n t o s i è portato al centro de l la strada ed ha p u n t a t o con la macchina propria sul malcapi­tato agente . Quest i , so l tanto in virtù del la s u a agi l i tà , ha

' i potuto ev i tare l ' inves t imento . 'Quando M è r iavuto ha entrat­i l o la rivoltel la ed ha sparato 'un colpo in aria a scopo inti­

midatorio. ma il motocic l i s ta M era o r m a i ec l i s sa to a tut­ti» ca-».

Ur.d bimba muore ingerentD una Tcyelta

ratorio. eseguito con un coi ­to ritardo a causa del la dif­ficile posizione del l 'oggetto in­gerito , la bimba ha cessato di v ivere ieri.

L'orario dei negozi per il 1. noiembre

Lunedi 1 novembre — Ft-.vta di Ognissanti — tutti 1 nego/j alimentari resteranno aperti dal­le 8 alle 13 scnzA limitazione di \er.dita per alcun genere ali­mentare I negozi di abbiglia­mento arredamento e mere; va­rio rimarranno cmuM per ! in­tera giornata

maschi 22 femmine 14. Matnmo- ,, p f o f M a n o A , l c - fuero"Mani- Dopo m - : . . . . m t e as^i»' 1 - ' B^iMVinn meteoroioriro Tcm- c*o r d a Parl<"rà ™ * La Cina a oc- M e spenta ieri al !'..'.. !:nico o e r ^ u r V T teS^ffiS iTs: g ™ , Z ^ r ^ ^ " ^ ^ 0 ^ 0 ' '» ^ ^ P»Xr"" B a r b - : i H ' massima 21.5 M O 4 T P F I r " C i S O I l b e m «*««* .inni, abi tante a Civ i tavec-VISIBILE E ASCOLTABILE MOSTRE | . h i ? . m via l.e->i«>Ii ... 1^ b im-— Radio e TV: Programma n*- '" «Alla Ca»sap»nfa - i \ . del B . - . h . i er.i nnianta Mttima di un rionale. 18.30 Don Pasquale. 2 2 | b u , r f ' ^~' Si n?uziira o*{». ura J - , -, • ,% , , , , . • . . : . Concerto di musica leggera. Se- 'mostra .1- r'i'cpni -if! u.ttorc Lui- •.,,_ r . i t I , ; r P - « . cava nel la -=ua

ondo programma: 15.30 Orche- j ^ . 2 _ r I " , m l : nbitazu.no. La madre , che d e v e accudire alle faccende d o m e -«tiche. per tener buona la b im­ba aveva avuto la pess ima idea di metterle in m a n o una ro-ronema di rosario, munita di uno n.c-.jii.ì c-t'oi'l '

Ad un tratto, appressandos i alla piccola la donna si e ac­corta con orrore che Patriz ia aveva .staccato con 1 suoi l e n e -11 dentini la crocetta e che la aveva incoiata. In preda ad una comprensibi le angoscia , la donna ha provveduto a traspor­tare la bambina al Pol ic l in ico del la nostra città, ed a farla immedia tamente r icoverare.

Malgrado un intei »vuìu upv-

stra Savina; 18.30 Orchestra Fer-ÌGITE rari; 19.30 Orchestra Segarmi: 21 • n . _ , n i „ _ .„ « - „ _ „ . _ J . , . ^ , , ' j , ' , i>...t*,r>. . "ri,»-. .,.-, i — l'omani con le rerrorit del'o • Madama l.ullerlij » I erzo oro- c i , | A , v-r.T~,i. - -. r>^„, . n~ . ; r . m m : : 19.15 Mazi.rfce d, Cno- ?'*'« Ì ^ r ^ i ^ i \ n ^ 9 t Tr«" pin: 20.15 Concerto di ogni iera; , e n 7 a d a T-rmim alle 6.24. arn-21.30 Concerto sinfonica T.V - 22 La stona di Gino Cervi. — Cinema: * Aiiegro squadrone > »I olturno. AlcyonVc. Appio. Au­sonia. Brancaccio. Cola di Rien­zo. Del Vascello. Modernissimo B;

vo alle 23 40 Prezzo m IH clas­se L. 1 400 IL 2 000 con il pran­zo» Biglietti allo sportello 5 del­la stazione Termini CONCERTI E TRATTENIMENTI - Socie.j Amiri di tastri 5. . \ n -

•\ncelo» Domani Reale; «Luci della città» «••''•**'tjelò (Castel mene. Cristallo. Ottaviano. ' V e r - j , „ c 2 , , 5 c o n c f r ! o i n f , , l f . u r i l 1 e j ine moderna» al Bernini; • 11 , . . r n , a p i J i n i , t a Ornella Santoli forestiero» al Colosseo, «Mare ^ j , , ^ crudele » si Faro, < Da qui al!.' 'ternità » al Fiamma. « Accadde i l Commissariato > all'Artston, Capitol: t Vitelloni » al Palazzo; • Lili > al Quinti; . Napoletani a Milano » al Cicogna.

WRIfc — Domani, prezzi ridotti allo 7.oa. Saranno esposti gli ultimi nati e cioè il leoncino, il bisonte e il tapiro.

Settimana di diffusione per il sette novembre II Comitato Provinciale

* Amici dell'L'nità » e la Com­missione Propaganda della Federazione invitano il Par­tito ed i grappi amici dei-l'Unità a mobilitarsi nei pros­simi giorni per una settima­na straordinaria di diffusione in onore del 7 novembre, XXXVli Anniversario dell* gloriosa Rivoluzioni- d'Otto­bre. L'impegno desti amici. che porteranno In quesa (tor­ni il quotidiano drl Pa.~tito in ntioie migliata ùi famiglie ro­mane. sarà ; n contributo ef-'•>acr j . -3to alla popolariz­zazione dei successi ottenuti dai popoli dell'URSS nel-cor­so di 3< anni di storia e con­tribuirà a smascherare l'anti-

<--. irtismo sretto ed antlna-zioi.ale che oggi inspira la politica del governo e delle cricche dominanti del nostro Paese.

Tutti i gruppi e L> organiz­zazioni del Partilo sono chia­mate a realizzare un'ampia diffusione nelle giornate fe­stive di domenica 11 ottobre, Innedi 1 novembre, giovedì 4 novembre e domenica 7 no­vembre. Un particolare impe­gno è stato assunto dalla Fe­derazione Giovanile Comnnl-*t* per lunedi e dalle temi. paene per giovedì 4

Tntte le sezioni vengono inoltre in\itate a compiere nel rorso della settimana straor­dinaria di diffusione altri se­ri passi avanti nella con­quista di nno\i lettori nel storni feriali. A tale scopo il Tom iato nro\ in- i*> invita tutti | GAI' a far pervenire al più presto «Il Impegni e le prenotazioni per le varie giornate della settimana in onore del 7 novembre.

una " temporaneità • clic duro di diverso tempo (alcuni vi si trovano da nove anni!). Il mi­nistero. assumendoli , inviò loro una lettera, in cui si diceva che arrebbero douuto sostene­re u» periodo di prora del la durata di tre mesi; trascorsi 1 tre mesi, essi sono stati rias­sunti per altri tre mesi, consi­derati sempre .^periodo di pro-isentina. P-za Venezia. V. Nazio i-a -. E' una prova, come si è " f ^ * „ ^ ^ C jn?_u e^n*f: £:*? ' £ detto, che dura da anni, senza

Le linee dell'ATAC per il cimitero

In occasione della Commemo­razione dei Defunti, oltre alla intensificazione di tutte le linee afferenti al Verano. verranno esercitati i seguenti collegamen­ti nella rete dell'ATAC nell'I e 2 novembre:

P.za G. BelH-p.ie Verano: Percorso P.za G. Belli. L go Ar_

c'ic si riesca « - provare » un bei niente. Non c'è che dire: certi grossi capitani d'industria dovrebbero prendere lezione dal ministro Cassiani e dal go­verno, altro che ~ contratti a termine ••!

Sono almeno pagat-i profu­matamente questi specialisti della lunga • prova ••? Esplica­no attiri la da specializzati e guadagnano 28'.000 lire al mese; oltre ì 25 giorni di lavoro, che tono tenuti a fare per un me­te. sono obbligati ad effettuare •ina giornata di straordinario. a volte due, e queste giornate straordinarie o b b l i g a t o n e s o ­no compensate con 480 lire, la metà del poco che si guadagna dopo una giornata lavorativa ordinaria! Le ferie non si sono mai anute: ci sono alcuni ope­rai. che, per nove anni, hanno lavorato ininterrottamente, in questa - azienda di Stato ~. senza prendersi un'ora di ripo­so. Che dire, poi, dell'ambietHe in cui questi operai lavorano'.' La mattina essi indossano le tute bagnate per la grande umidità dei locali: l'officina è angusta e spesso gli operai so­no costretti a lavorare ne l cor-file. tra la polvere o il fango; non hanno mensa: sono costret­ti a manaiarc il pane, condito di -fantasia*, in piedi o su un panchetto sporco di grasso; per quanto riguarda l ' igiene, basti un solo dato: tre lavandi­ni per tutti, un gabinetto ogni cinouanta persone.

Se ci allontaniamo un po' dall'officina e raggiungiamo gli autisti nel "garage", ci conso­lerà l'aspetto esteriore dei lo­cali, indubbiamente meno re­pellente, ma ta consolante im­pressione sparirà quando arre -rao sentito come n r o n o . Lavo­rano. oltre all'orario normale, due domeniche al mese: questo lavoro straordinario festivo non viene retribuito: ogni qual volta capita a qualcuno ài loro un incidente sulla strada, chi ;o ha subito e tenuto a soste­nere di tasca sua. U carico dei danni'

Ci siamo Iim'fafi aHVsposf-rione nuda e cruda, anche per­chè riteniamo che '.a sola elen­cazione dei fatti e de l le condi­zioni m cui rivorrò questi «-di­pendenti del io Slato - (posso­no chiamarsi cosi? O in che altro modo? Forse - t e m p o r j -

dipencienza. V.le Castro Pretorio. V. dei Ramni. P.le Verano; tarif­fa unica 50 lire; dalle 9 alle 1D.

P.za P.U S. Giovanni-P.le Ve­rano:

Percorso: P.za P.ta S. Giovan­ti. Pza S. Croce in Gerusalem­me. P.le P.ta Maggiore. V.le Scalo S. Lorenzo. V. degli Au­soni, V. Tiburtma, P.le Verano: dalle 13 alle 10: prezzo 30 lire.

L.go Chini-P.le Verano (.Linea •36 crociato):

Percorso: L.go Chigi. L.go Tri­tone, P.za Barberini, P.za S. Ber­nardo. P.za della Repubblica. P.za Cinquecento. P.za Indipen­denza. V.le Castro Pretorio. Via dei Ramni. P.le Verano: dalle 9 alle IO: prezzo normale.

Iieviazionc temporanea linea Speciale D:

Percorso: dal V.le dell'Univer­sità al P.le delle Provincie, se­guirà: V.le Regina Elena. P.le Verano. V. Tiburtina. V.le delle

Radio e TV PROGRAMMA NAZIONALE — 7, *•.

13, 14. L1>.30, 23,15: G-onull «<lt» — U.'tO: SluMca sinfonica — 13,lò: V«tr.n» dello canioni — 13,15: Al­bani mas.ulo - Orchestra Angelini -N«rjli in'ervalli <-.>:mn.cal. commer­cia!. — 11.15-1 i.30: Chi e di sc#u»T — C-ronach» c.icauti'jraiicno — 16.25: Prev.s.'in. tl.-l tvinpo per 1 peseoion — 17.15: Ksinr.o-i: dol lotto — 16: Scuola, e cultura — lfe,.U): D»i rapinile — 19.!">: Muska da bi'!'» — :'J,45: Prodotti o produttori »ti-l.'n. — -"0: Orchestra Fragni - Negli mu rulli t'>"nun.rdti commerciali — -X; !«a quadrijli.i - L'a capodanni [n-r la pjwra ijvnto — J2: Con--*rto th mu».ca l<yq«ra — -- .30: (V»at«6e d'arlNti — --1: HI Silano intKlia-x'oailo <\A Jan d. I'ar.'j: — 24: firme notizie.

SECONDO PROGRAMMA — 9: I! htmairomo - |>e niio.v« ca^o-»". d. Nap./H — 13: Orchestra l'eoa'-. — 1.1.30: Cloralio rao.o — l i : I! contay ifco - Cartoline salolo - Segl: intervalli cooonlcAti commerciali — 14.'.!0: i>> b"nai € ribalte — 15: <i:orna!e rad.o - l'rvrls.on: del Iwapo — Bollettino nn,t*orol<w}.'"o - Il nostro Parse — 15.:t1: Otchft.tra Sav'oa — Iti: TVria pai/ina — IT: BalUte n o no: — 16: Giornale radio -Programma p r i radazzi — 16.30: Orci**::1» Ferrari — 10; Olisse «Bica — l'J.SO: .W-llo Sfarini e la «01 «rrhfjtra - Negli inifcvalli «omoi»:-Mti commerciali — 20: Radicherà — -'O.»: l-i qualr'glia — 21: Sia-«j.tmo l.-i<-a drlla. Puui;ote'.evis;.oce ita!.aita - Madama Bmterfly - Ntgl: inìeral'i: Intormezz: d. E'met» L:-h.rat: . l'ItiTne not.zic.

TERZO PROGRAMMA — :9: Il ri-«ananw-nto de! brlancio statai* — 19.15: Krpd(;r:c l-hopia — 19.30: la. vita 6 l'opera letteraria d". H««rT Janie^ — 20: L'ind.eatore eroooaico — 20.15: Concerto di ojai 6era — 21: 11 Cornala del Terzo — 21.2i>: Piccola antologia poeMt* — 21,80: Staglo-,4 einfnnlca del Terzo Pr;»-iram.ua - {Y.arerto «-^fonico - Xe'.rin-tertal'o- Ital.a fo4:ce.

TELEVISIONE — 17.r,o: LA TV **! radazzi — 18: A sod dell'Equatore f.lml — 2rt l ì : Teloiiorcale *> No-

t:tiar.o *?• ri.to — 21.05; 5?«tti-co!n di riv .Ma - Tenza re'e — 2l.3'~>: lineilo a koMo (i'-Ur-Am) — 22- La .«torla di Gi> ferri — 22.30: T:ro iecrof-'ati — 23: S^tte 3.ors: di TV — Rf-p'.i-a Trle.j:ornale.

non un \televlmorc\ qumlunqui

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;un a p p a r e c c h i o co l laudato da una lunga e s p e r i e n z a ! nella fabbricaz ione , c h e non rappresent i una difficoltosa incertezza nella manovra , c h e p o s s a e s s e r e a d o p e r a t o dalle s i g n o r e di c a s a c o m e un c o m u n e ferro da s t i ro e dai vostri bambini c o n la s t e s s a s i c u r e z z a d ' e s i t o d e l l ' a p p a r e c c h i o radio r i cevente , un

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Un prtiiojo *l0ROa" «I wstrt peto* è ra Mfw milnim

DAL VOSTRO O R O L O G I A I O DI F I D U C I A

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Page 5: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

l'ag. 5 — Sabato 30 ottobre 1954 « L'UNITA' »

GLI MYEXIUUXTl SPORTMWM SERIE DURA PER IL HlLAlT

Tre incontri: un primato

di ENNIO PALOCCI

II « d i a v o l o », infilatesi le mezze m a n i c h e ha r i ­preso carta e m a t i t a : e tornato di nuovo, come ai tempi del viaggio nel Sud, un « ci/a vo lo ragioniere ». Si arrabatta a pensare, a p r o n o s t i c a r e a far cont i c h e il campionato gli ha rifi­lato una nuova serie du­ra: prima il Bologna fuori casa, poi il derby con l ' In­ter a S a n S i ro e « d u l c i s in flindo » la trasferta a Fi­renze contro i v io la .

E mentre lavora due voci gli parlano in cuore. Una è figlia d e l l ' a m b i z i o ­ne che con voce suadente gli grida: « Tu sei un gran­de diavolo, tu sei imbatti­bile e devi vincere a Bo­logna, devi battere l ' Inter e devi passare al Comunale di Firenze per battere il r e ­cord delle otto .vittorie ini­ziali detenuto dalla grande Juventus della stagione 1030-31. Pensa, una marcia ti tempo di record: tu puoi farcela, tu devi farcela-.».

L'altra voce, invece è fi­glia della prudenza e del calcolo che cosi parla: « Quel che importa, mio ca­ro diavolo, è la vittoria fi­nale. quind; non strafare adesso perchè potresti ri­sentirne la fatica più avan­ti. Non è necessario v i n c e ­re s e m p r e ; la media scu­detto, del resto, alla vitto­ria in casa chiede il com­plemento di un pareggio e-.s'feriio, quindi dalle tre partite con il Bologna, la Inter e la Fiorentina cerca di tirar fuori un minimo d i quattro punti. Ti basteran­no per il primato d'inverno e per il resto, ti basteran­no... ».

Nel contrasto, il « d i a v o ­lo » è indeciso: lotta tra la ambizione e la prudenza e non si decide a scrivere sulla carta b i a n c a il nume­ro minimo dei punti che spera di ottenere nei tre incontri in questione. Alla fine, forse, scriverà « P u n ­ii 4 » p e r c h e in f o n d o il diavolo è saggio e sa rico­noscere i buoni consigli dai cattivi. Però quel primato bianconero che resiste dal 1930-31...

Ma passiamo ad esami­nare la prima partita, quel­la che è inclusa nel pro­gramma della settima gior­nata: B o l o g n a - A f i l a n . Chi vincerà? Sulla carta il pro­nostico è per i rossoneri sia per i loro migliori re­quisiti tecnici (individuali e c o l l e t t i v i ) c h e p e r g l i .squilibri de l la formazione rossoblu (al buon rendi­mento dell'attacco fanno ri­scontro le incertezze dei re­parti arretrati); né t u r b a ­re il pronostico possono le .. diavolerie » di V ia ni, c h e contro il Milan 1954 fanno naufragio tutte le tattiche. Il Bologna, c o m u n q u e , e una squadra lunatica, or­gogliosa e che negli incon­tri con gli squadroni vuol sempre ben figurare, quin­di potrebbe render p i ù d u ­ra de l previsto la vita al >• diavolo ».

Dopo il Milan. poiché la classifica parla milanese, è di rigore esaminare la par­tita dell'Inter. I campioni d'Italia, che sinora sono ri­masti gli unici a tenere — sia pure con il fiato grosso — il ritmo vertiginoso d e l Milan, affronteranno i giallorossi di Carver a d i ­g i u n o di vittorie da b e n quattro domeniche: per la o c c a s i o n e « neroazzurrì scenderanno in campo in una ennesima formazione, che vedrà Bonifaci e In-rernìzzi laterali. Mazza ad interno destro, Skoglund interno sinistro, Brighenti II centroavanti e L o r e n z i o la s i n i s t r a . Come si vede le fatiche di Foni, sempre alla ricerca di una forma­zione organica e armonica, continuano senza sosta di domenica in domenica-

La Roma, la cui lunga a-ztinenza è comprensibile date le sQualifiche e gli i n ­f o r n i n i che in questi u l t i m i :empi l'hanno tartassata, dovrà scendere in campo ancora in formazione rima­neggiata per le assenze di Bertuccelli squalificato e Ghiggia e Pandolfini infor­tunati. Imperversando cosi la «< iattura »» n o n crediamo che i giallorossi a San Siro radano più i n là d i u n a o n o r e v o l e difesa: se fosse il contrario, n a t u r a l m e n t e , xnremmo i primi a ralle­grarcene.

Ed eccoci alle altre inse-nnitrici, che ad eccezione della Fiorentina, a v r a n n o tutte compiti assai i m p e ­g n a t i v i p e r il valore, la situazione di classifica del­le avversarie e per i pro­blemi propri d i i n q u a d r a -tura. Iniziamo con q u e l l a dal compito facile: la s q u a ­dra v i o l a , che con il ritor­no di Chiappella e di G r a r -fon h a r i t r o v a t o d i c o l p o vitalità difensiva e forza penetrativa, ospiterà al Comunale l'Udinese di Bi-gogno, una compagine che lontana d a l l e mura di casa ha quasi s e m p r e deluso. In ogni caso i viola n o n fac­ciano l'errore d i s o f f o c a l u -tare l ' avversar io , altrimen­

ti n a ti potrebbero avere spiacevole sorpresa.

P r o v e ardue a s p e t t a n o i n v e c e l'Atalanta, la Juven­tus e la Triestina. I neroaz­zurrì bergamaschi, che do­vranno fare a m e n o di An-n o u a z ; i i n f o r t u n a t o , s a r a n ­no di scena a Marassi con­tro una Sampdoria in pie­na crisi e « assetata » di punti per le disperate c o n ­d iz ioni di c las s i f i ca a t t u a ­li- La Sampdoria sinora ha vinto una sola partita (a Roma con la Lazio) e per­ciò spingerà a fondo per r a g g r a n e l l a r n e u n ' a l ­tra; muto di conseguenza il pronostico.

La Juventus, dopo lo scherzo tiratole dal Cata­nia, riceverà il N a p o l i , u n a altra squadra del centro-sud a disperata caccia di punti. Sarà un incontro tra formazioni rimaneggiatissi-me che se la Juventus do­vrà fare a meno di Cor­radi (ai fanghi per il gi­nocchio), di Travia, Tur­chi e Colombo (infortuna­ti) il Napoli sarà privo di Tre Re (infortunato) e di Comaschi (squalificato dal­la Lega). Le previsioni della v i g i l i a , in considera­zione del maggior coeffi­ciente di c lasse co l l e t t i va e per la qua l i tà migliore dei rincalzi a disposizione, so­no comunque per i b i a n c o ­n e r i : al Napoli spetta ro­vesciarle.

A Valmaura, reduce dal­la secca sconfitta subita a Novara, la Triestina incon­trerà quel Genoa che do­menica ha colto la sua pri­ma vittoria contro la squin­ternata Lazio. Se il primo successo di stagione è ve­nuto aperti sono però ri­masti i problemi di inqua­dratura della compagine d\ Sarosi, quindi i r o s s o b l u d o v r e b b e r o l o r n a r battuti da Trieste.

Scivolando sui gradini della classifica s i a m o arri­vati in coda, ove albergano le squadre povere di punt i Tre sono gli incontri tipi­ci della " coda »; Lazio-To-rino, Catania-Novara e Spal-Pro Patria. All'Olim pico contro i granata e le « d i a v o l e r i e » di Frossi la Lazio cercherà di cogliere la sua seconda vittoria di stagione, una vittoria che riport i un po' di fiducia e serva da balsamo ai bru­ciori delle sconfitte recenti e della crisi conseguente; il compito dei biancoazzur-ri -non e però facile.

Al « C i b a l i » (grazie del­la lettera amici d i Cata­nia) i ragazzi « dell'elefan­te »j reduci dalle due frut­tifere trasferte di Genova e Torino, faranno gli onori di casa ad un Novara in chiara ripresa. L'incontro si prevede duro, comunque alla fine il Catania d o v r e b ­be p r e v a l e r e ; da Ghiandi ci aspettiamo ancora dei goal. Coraggio Vittorio!

A Ferrara la Spai, con il dente avvelenato per la sconfitta con i viola, ospi­terà i tigrotti di Busto de­cisa a prendersi l'intera po­sta in palio. Crediamo che dovrebbe riuscire n e l l ' i m ­presa , tanto più che doma­ni rientrerà in squadra Montagnoli.

SOLO BOBET SARA' ASSENTE DALU «CORSA DELLE FOGLIE MORTE»

Ripeterà Coppi nel «Giro dì Lombardia» la grande prova della «Coppa Beinoceli;»?

Secondo Magni il vincitore della classica gara sarà un giovane - Domenica interessante debutto di alcuni dei migliori dilettanti italiani - La pattuglia francese capeggiata da Scodeller, gregario del campione del mondo

(Dal nostro inviato speciale) mesch in i tà . N o n ci r iesce .

M I L A N O . 29. — L'aria è fresca. Il c i e lo è * gr ig io . E n o n m a n c a la nebbia . S e m ­pre così , a M i l a n o , q u a n d o dal c a l e n d a r i o de l l e corse è t e m p o di s taccare l 'u l t imo fogl io: il G iro di L o m b a r d i a .

F i n e , d u n q u e . F i n i s c e la s tag ione . F i n i s c e una stagio­n e che . certo per noi , n o n è stata n é be l la , nò b u o n a . E ' stata , anzi , una g r a m a sta­g i o n e : le grandi corse h a n n o det to di n o ai nostr i at le t i ; il nos tro sport ha c o n o s c i u t o confus ion i , d r a m m i , farse .

E l 'or izzonte n o n è s e r e n o . Si l i t iga dapper tu t to : l 'UVI

di Rodoni , c h e del n o s t r o sport ha, pur troppo , il gover ­n o . c o n t i n u a la sua g r a m a pol i t ica , preoccupata .-oltan-to di n a s c o n d e r e le s u e mi­ser ie . le sue inv id ie , le sue

Ma n o n è qui , ogg i , che io vog l io lar la pred ica a l l ' U V l ; finite le corse a v r e m o t e m p o e spaz io per rag ionar , a lun­go . con c a l m a , sui fatti che c o s t r i n g o n o il n o s t r o sport a una v i ta d ' in ferno .

Oggi è «ià g i o r n o di \ igi-lia d'un g r a n d e a v v e n i m e n t o : la Corsa delle foglie morte.

Con lo s tesso g u s t o c h e ha di sp i l lare le car te q u a n d o giuoCit a poker , B e p p e A m -brosini tira fuori dal mazzo gli ossi e li posa sul tavo lo del G i r o di L o m b a r d i a con la g io ia di q u a n d o la for tuna gl i dà in m a n o u n a ricca sca­la. G i o r n o per g iorno , da una s e t t i m a n a , la corsa è cresc iu­ta e s'è fatta be l la . Ora. B e p ­pe Ambros ino è c o m e u n ra­gazzo i m p a z i e n t e : aspet ta il m o m e n t o di t irare fuori la rossa b a n d i e r a di c o m a n d o ,

PER L'INCONTRO CON IL TORINO

Tredici biancoazznrri convocati da Allasio

I granata da ieri a Roma — La Roma ha comple­tato ieri la sua preparazione nel ritiro di Como

Alle ore 19.20 Ui ieri è arrivata alla stazione Termini iu carovana del Torino, che ha pres.o uilomtio all'Hotel Continentale Dei ginp pò granata, capitanato dui dott. Frossi. /anno parte tredici gio­catori e per la prensione: Lo-vati. Molino. Cirscein. Bcarzot. Grosso. Moltrnaio. liodi. Grava, Antoniom. Sentimenti III, I3ac-ci. Buthz e Bertolom.

Sulla torniamone che affronte­rà la La/.io nulla ancora d» uffi­ciale ; Frossi. interrogato a pro­posito. ha ì isposto: «Non ho ancora deciso, perche tutto è le­gato all'utiliz^aiione o meno eli Moltraslo. il quale non è ancora in periettc condizioni

ni . Bortoletto. Giul iano: Uostolo, Celio. Galli. Venturi. N \ e n

l'ai.

Oggi Romulea-Terracina Os<i;l al campo « R o m a » (ore

15) la Romulea ospiterà il Ter-racina. La partita si presenta quanto mal interessante j>er il valore della squadra di Flamini, la quale anche i>e in queste ul­time giornate non ha girato mol­to bene, sarà sempre un avver­sario difficilmente addomestica­bile per 1 « o o m u n u l i »

Kcco le probabili torma/ioni: ROMULKA: Di Santo; btrada

flslcne. (Andrcoli). CerUm. Veronici Domani mattina (n.d.r : cioè questa matt ina) lo \edrò ali ope­ra sul terreno dello Stadio 'Io-rino e in seguito ai risultati de-ciuero la f o r m a t o n e ».

I biancoa?zurri. intanto, hun-no completato ieri la loro pre-I>ara/iOne con una seduta atle-iitea e palleggi. In serata la se­greteria delia Le/ io ha poi re^o noto l'elenco dei giocatori con­vocavi da Ailasio; sono tredici e per la precisione Burini. Brede-sen. De Fazio. Di Veroii. Fonta-neai. Fuin. Gio \annlm. J. Han-sen. Parola, Pistacchi. Sassi. Sen­timenti V. Vivoio.

Come si vede ci sono due uo­mini in più; chi saranno i due che rimarranno et bordi del cam­p o ' Difficile rispondere. Vedre­mo come .>e la caverà Aliasio.

Anche la Roma ha virtual­mente terminato ieri la s-ua preparazione per il difficile in­contro con i campioni d'Italia dell'Inter, ir. mattinata i gial­lorossi si r>ono recati allo Sta­dio Slnigaglia di Como d o \ e han­no svolto un leggero allenamen­to atletico e sui pallone.

Nel pomeriggio, secondo 11 pro­gramma rissato. la carovana giai-iorossa guidata dal comrn. D'Ar­cangeli si e recata in gita a Beilagio e ha ratto ritorno a Como nelle prime ore della •'era. Lo schieramento, per domani. nonostante il riserbo di Carver. si presume che sarà il seguente: Moro. Stucchi. Cardarelli, Elia-

Leonardi. Indulgente. Cori. Lare-ria. Bassetti. Dernaidtni. Chln-calio

IKRRACIN'A- Costa. Cappuc­ci. Spadaro. Maiero. Barl->ct. Pa-lomhlni; Pamcuccl. Coletta. Re­mino. Pala/zl. Paccarif.

per d a r v i ta al la gara con la q u a l e c a l a la te la sul palco­s c e n i c o de l nos tro sport .

Gl i a s s i d i c e v o . Ci sono tut­ti? N o . N e m a n c a u n o ; m a n ­ca il p i ù forte.: B o b e t . Dico-no c h e B o b e t n o n v i e n e per­c h è r i sch ia troppo. Io penso , i n v e c e , c h e la colpa del for­fait di B o b e t è, a n c h e , de l la UVI . L 'UVI ha proibi to la p a r t e c i p a z i o n e de l la squadra di R i m o l d i al T o u r . Cosi , dal­la F r a n c i a , per il Giro di L o m b a r d i a , arr iva una pat­tugl ia d ' u o m i n i il p iù bravo dei q u a l i è S c o d e l l e r (un gre­gar io di B o b e t ) ! La m o r a l e è q u e s t a : n o n si può chiede-re se n o n si dà.

M a n c a B o b e t . M a n c a anche K o b l e t . M a per il s e m p l i c e fatto e h ' è s caduto di forma, a n c h e p e r c h è sta facendo un po' di •< naja ». E poi Koble t ha il c u o r e n e l l e rose: m e s s a la testa a part i to , s'è fidan­zato. N o n m a n c a n o i n v e c e : Coppi , K u b l e r , V a n S t e e n b e r -g e n . M a g n i , O c k e r s . C'è, si cap i sce , a n c h e Barta l i . E ci sono , tra gl i a l tr i : De i ì l ippis . Mont i , Vo lp i , As tr i la . Maggi-ni , P e t r u c c i , Minard i . A l b a ni , C o n t e r n o . G i s m o n d i . Cou-vreur , S c h i l s , B r a n k a e r t , D e B r u y n e . Rossee l . F o m a r a , Se ­rena. Cler ic i , Ernzer . Decock .

Poi c'è un b r e v e e l e n c o di g i o v a n i , di b e l l e s p e r a n z e . D o v r e b b e r o e s s e r e i campio ­ni di d o m a n i ; s p e r i a m o c h e s iano i c a m p i o n i di d o m a n i : col G i r o di L o m b a r d i a Boni e M a u l e . M o s e r e Del Rio, Ciol l i e C h i a r l o n e , Fa lasch i e F e r r a n d o , Marcocc ia . Masc i i e A n g e l o Cole t to , but tano al­le o r t i c h e la m a g l i a del di­le t tante . B u o n a fortuna, ra­gazzi! D i loro , se h a n n o o no poss ib i l i tà d 'a f f ermaz ione , io non p o s s o d ire p e r c h è trop­po p o c h e sono s tate le occa­sioni c h e h o a v u t o di veder l i in g a r a . Chi m e g l i o li cono­sce par la di B o n i . M a u l e , Mo­ser e Co le t to c o m e di ragaz­zi c h e p o s s o n o a n c h e m i ­schiars i ne l g iuoco che v i n ­ce : il g i u o c o , c ioè , c h e , forse i n t e r e s s e r à gli assi

M a l g r a d o gli a n n i , ma lgra ­do le contradd iz ion i fra la sua v i ta di u o m o e di a t l e ta , ne l l e corse , a Coppi spe t ta ancora u n a parte di pr'uvTat-tore. S 'è v i s to a n c h e a L e ­gnano , ne l la Coppa Bcmoc

chi. D 'a l t ra parte Coppi n o n può ras segnars i a fare il gui t to . A Coppi i l G i r o di L o m b a r d i a offre la b u o n a oc­cas ione d i tornare a l l 'onor de l m o n d o d e l l e d u e ruote , d e f i n i t i v a m e n t e . L a gara , de l resto , p a r tag l ia ta per la sua g ius ta m i s u r a . T a n t o è vero che g ià quat t ro v o l t e Coppi l 'ha v i n t a ; quat t ro vo l te co-m e B i n d a .

Po trà s t a b i l i r e il r ecord de l la g a r a Coppi? A s s e n t i

GLI SPETTACOLI TEATRI

Prosegue coir successo « 03-03 - serie 9 » alle Arti

Al Teatro delle Arti André Roussin, autore di « Ntna ». la « Cicogna si diverte », « La ca-pannina », furoreggia con la sua ultima commedia brillantissima: * 03-03 Serie 9 ». Quarta settima­na di repliche di grande succes­so comico con Carlo Ninchi. Vi­vi GIOÌ, Ave Ninchi. Giovedì uni­ca diurna alle 17.30 a prezzi fa­miliari.

ARTI: Ore 21: C.la Gtol-Ninchi: « 03-03 serie 9 » di A. Roussin.

DEI COMMEDIANTI: Ore 21

Ambra-lovlnelH: La tunica con J. Simmons (Cinemascope)

Anlene: Luci della citta con C. Chaplin '

Apollo: Là tunica con J. Sim­mons (Cinemascope)

Appio; Allegro «quadrone con A. Sordi

Aquila: I gioielli di madame de . . con D. Darrieux •

Arcobaleno: Mr. Rioois (Ore 18 20 22) Prezzo L. 600.

Arenula: La donna dalia masche­ra di ferro con P. Medina

Ariston: Accadde al commissa­riato con A. Sordi

Astorla: Operazione mistero con R. Widmark (Cinemascope)

Astra: 11 mostro della via Mor­gue con P, Medina

Atlante: I veli di Bagdad con V. Mature

Attualità: Ulisse con S. Mangano C.ia Teatro Vocazionale: «Par-i Augustiis: S O.S. Scotland Yard tua a quattro » di N. Manzan | con L. Redmond

ELISEO: Ore 21: Comp. Calin- Aureo: Tempeste sotto 1 mari con dri - Zoppelli - Volpi - Masiero: ' T. Moore (Cinemascope) «Silvia» di T. Rattigan (no-,Aurora: Il cavaliere audace con vita) J Wayne

GOLDONI: Ore 21: Compagnia Ausoni*: Allegro squadrone con diretta da F. Castellani in « Sei | ,\ sordi personaggi in cerca d'autore »• Barberini: Gente eli notte con G. di L. Pl-andello.

ORIONE (Via Tortona): Dal 3 no­vembre ore 17.15-21,15: Setti­mana dcll'arrivedercl a Roma del « Piccoli di Podrccca »

PALAZZO SISTINA: Riposo. Im­minente « I saltimbanchi » con

Peck (Cinemascope» Bellarmino: Tempesta sul Tibet Belle Arti: Il mistero del V 3 Bernini: Vergine moderna con

M. Britt Bologna: Il mostro della via Mor

glie con P. Medina

&a&m& v& & B o b e t e K o b l e t . E K u b l e r s e m b r a s t a n c o . O c k e r s , poi. c \ * ' " ' ' ' ' ' ' " ' ' ' ' ' " ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' " ' ' ' ' ' ' " " " " -u n ' i n c o g n i t a . Di B a r t a l i n o n si s a n i e n t e .

A V a n S t e e n b e r g e n la cor­sa poco si a d d i c e . E M a g n i d ice c h e n o n è roba per gli assi, q u e s t o Giro d i L o m b a r ­d ia : « . . .v incerà u n g i o v a n e : i g;r»w,.ii n o n »i s o n o ma i fermat i . No i sì; noi s i a m o ri­mast i f ermi per troppo tem­po. A b b i a m o fa t to la ruggi ­ne ». Ma in m a n c a n z a di ca-val l i t ro t tano ì m u l i .

P r o n o s t i c o . Il p r o n o s t i c o d ice Coppi , p e r c h è , ancor og­gi . al la v ig i l i a d'ogni corsa il n o m e de l c a m p i o n e s ' impone . Ma n o n trascura , il pronost i ­co , i r incalz i . V a l e a d ire : De i ì l ipp i s . Mont i , M a g g i n i , Sch i l s , B r a n k a e r t , C o n t e r n o , F o m a r a , Cler ic i . C o l e t t o . D e -ryeke , A s t r u a e Vo lp i che pa­re abbia t rova to u n a secon­da g i o v i n e z z a . Inol tre , m i pare il caso d i fare il n o m e di M i n a r d i , a n c h e se il « pi-pazza » è in luna di m i e l e . E non mi par g i u s t o d i m e n t i c a ­re Pe trucc i c h e ne l G i r o di Lo» ibard ia c e r c h e r à la c la­morosa a f f e r m a z i o n e ; da 15 giorni P e t r u c c i sgobba su l l e s trade de l la corsa .

I n s o m m a : il p r o n o s t i c o de v e t ener c o n t o d i a l m e n o due dozz ine dj u o m i n i , fra c a m ­pioni . r incalz i e g i o v a n i . Per­c iò chi l ' i n d o v i n a è b r a v o . Ma l'arte d ' i n d o v i n a r e n a c q u e il g i o r n o in cu i u n furbo in­contrò u n o sc iocco . M i p a r e c h e l 'abbia de t to V o l t a n e .

ATTILIO CAMORIANO

Odeon: Jack Slade l'indomabile con M. Stcvens

Odescalchl: La maschera e 11 cuore con J. Crawford

Olympia: I deportati di Botany Bay con A. Ladd

Orfeo: S.OS. Scotland Yard con L Redmond

Orione: La valle dei giganti Ottaviano: Luci della città con

C. Chaplin Palazzo: I vitelloni con A. Sordi Palestrlna: Operazione mistero

con R. Widmark (Cinemascope) Parioll: Agente federale X 3 con

V. Mature Pax: La signora vuole il viso­

ne con O. O'Keefe Planetario: La maschera di cera

con V. Price Platino: Robin licori Plaza: I tre ladri con Toto Pllnius: Ivanhoe con R. Taylor Preneste: Notonus con I. Berg-

man quadrare»: Le avventure di Pe­

ter Pan di W. Disney Quirinale: Fatta per amare con

E. Williams Qulrlnetta; Le amanti di mnii-

sieur Ripois (Ore 16.45 13 22) Quiriti: Lill con L. Caron Reale: Allegro squadrone con A.

Sordi Rey: Romanticismo con A. Naz-

zari Rex: Fatti per amare con E, Wil­

liams

ANCORA 01 SCENA I DILETTANTI DELLA BOXE

Questa sera a Perugia Italia B - Inghilterra Questa sera a Perugia, avrà

luogo l'atteso incontro d i pugi­lato tra la nostra squadra ca­detta e la rappresentativa d'In­ghilterra. L'incontro riveste per la compagine o=pìte un aperto sapore di rivincita: in­fatti come ricorderanno i let­tori mercoledì sera, sul ring del - Nazionale •• d i Milano, i pugili inglesi sono stati larga­mente sconfitti dalla nostra - nazionale - ( 14-6)

Si prevedono incontri acca­niti e duramente combattuti. che stasera gh inglesi ce la metteranno tutta per rifarsi del lo smacco subito a Milano. Ma ne l l e file de i cadetti az­zurri. f igurano ott imi pugi la to . ri, quali il peso mass imo roma­no D e Persio, l'altro medio­massimo PanunzL l'attuaV campione d'Italia dei mosca Burruni. il l eggero pappalardo ed il grossetano peso gali--» Berl ini , tutti atleti — specie i

— di carattere e beni-

I n m e r i t o a i p r e z z i

d ì I t a l i a - A r g e n t i n a

Ricenamo r pubblichiamo-e Cara Unità.

ti acrno dopo a \er ie-io ii comunicato de..a F.I G.C. sui bi­glietti per ii piosrimo incontro Italia - Argentina affinchè possa spendere due parole in difesa dei giusti diritti degli sportiti .

Già in occasione di Italia - Un­gheria un amico si premurò di m\ iare alla F.l.G.C. :a richiesta per d u e poati numerati di tri­buna. e con la speranza di otte­nere posti centrali i n i i ò ia ri­chiesta il primo giorno stabilito rr.a purtroppo i po^ti assegnati­gli non ;urono affatto centrali. tanto e i e se io a \esse saputo prima avrebbe preterito una tri­buna non numerata dove recan­do^ icisi per tempo avrebbe po­tuto occupare posti migliori. Ora I casi sor.o due: o già dal primo giorno ìe richieste sono tante e tali da non permettere l'assegna­zione a tutt i di buoni posti, o a F.l.G.C. n s e n a i posti migliori

ai propri amici e raccomandati. II sistema stesso di vendita giu­stifica il sospetto. ir-Tatti non si vede perchè non ai distribuisca­no alle agenzie anche 1 posti numerati in modo che ognuno possa comperare il posto che più gii aggrada, sapendo a priori se questo vale il prezzo richiesto.

Ciò a prescindere dal loro prez­zo che dato 11 livello di gioco a cui per lo meno la nostra rap­presentativa è ridotta non è as-«o'.utamerue giustificato.

Con l'occasione ti prego anche di volerti interessare per u n al­tro sconcio che si veri fica all'O­limpico durante io svolgimento del campionato; infatti detto Ma-dio se offre u n a scarsa visibilità agli spettatori di curva è però muni to di molte comodità prima fra tut te u n alto numero di In­gressi per facilitare l'accesso. Ora •noi comprendiamo che la Roma e !o Lazio per far funzionare tut-

primi

ì\ i c a n C € i U a l _ l e ! ? t r a . , a _ a ' r ! b : * r o I n o n d i rassegneranno ad essere impostati tecnicamente e che

bisogno di un numero e n " r »' € i . - l a meno dei loro col leghi del di perdonale, con tutto cne ccr. j , "r " c B

ì prezzi c.-.e nrat.cano avrebbero' a _ / q u a , , A - „ _ „ . . „ , « „ „ . a

, I * » c « « m t o doxere d, offrire! K . ° V ^ ^ S S ^ ? ' 5 T e . agii spettatori tutte le c o m o d i t à j J o n „ ( i n R h ) : P „ | Ktnoz n*t-poisiolli. ma non comprendiamo j „ n f ( | , c sillet (Infb.>: Pesi perc iò non si provi eda ad aprire tutt i 1 cancelli cinque rnlnut'. prima della fine per facilitare il deflu-v-o degli spettatori, ed evi-

piuma: Campar! (ì.\ e. Charo lev (Inch.): Pesi welter» leege-ri: Stampi (I.) e. Martin Oneb.t; Pesi welter»; Malacarne (I.) e

tare cosi quella "ressa che si veri- jGargano fin*!,.); p « l wHters fica ai pochi cancelli aperti e J " ? " " : P ? t * i ' t o t a ^ „ ~it«» ort « ^ « f o „ . , i - « « -,.^ (Inch.) Pesi medi: Paulon fi ) che oltre ad essere fastidiosa per tutt i diviene a \oIte pericolosa

e. Phillips <In«h.): Pesi mea>rt massimi: Pannnzl t i . ) e. Wollard

per chi allo stedio si reca con ( i c e h . ) ; Pesi massimi I)e Persio qualche bambino piccolo, o il f i . ) : e. Harpen (In-h) . portafoglio non completamente vuoto ». I

Cordiali saluti ' .YobiZi Dino !

i ia Mano de Fiori - Roma { Crediamo che il signor Sobtli |

non abbia tutti x torti e Che ìe\ Questa sera (alle ore 21.15) sue profeste stano condivise a n - i a v r a luogo alla «Cavallerizza» che da altri sportivi. \ ; 'annunciata riunione di pugl-

Che pensano la FIGC. fa B o - j ; a t o a carattere misto. Nel ma e la Lazio? \ match-clou della manifestazione

Stasera a'.'a «Caval ler ina»

CkcareHi affronta Paini

IN ALLENAMENTO I CALCIATORI ARGENTINI

Bordilo in gran forum BUENOS AIRES. 29 — La na-tbi ie sostituiva il portiere con

zlor.sie argentina di calcio, che li 5 dicembre dovrà affrontare la nazionale italiana a Roma, ha sostenuto il primo allenamento agli ordini del direttore tecnico Guglielmo Stabile. Nel primo tempo la Nazionale si e allinea­ta contro una squadra di sene B. nella seguente formazione-Musstme&si: Deilacha e Ptzarro. Lombardo, Gutlerrez e D'Angelo. Veraazza. Cecconato. BonelJL Grillo e Cruz. In tale formazio­ne i r.armnail deludevano e non riuscivano a segnare neppure ur>

Marrapodl; nel la mediana. Boi e ri sostituiva Lombardo. Maurino scendeva in campo al posto di Gutlerrez e questi s i spostava a mediano sinistro, al posto di D'Angelo In prima linea. Ba­rello M schierava ai centro, al posto di Bonem. I cambiamenti davano subito i loro frutti e l« N'azionale segnava 6 gioajs nei secondi 45 cr.inuti. subendone 1.

Si metteva Jn luce partlcolar mente Boreiio, autor*» di due reti e coordinatore della intera linea mentre Orlilo otteneva 3 reti, e

goal. Nei secondo tempo. Sta- Vernazza uno.

Il tecnico peso leggero Franco Ciccare]!! di I.- oia Llrl. troverà •in difficile avversario nel fori» e Miiajiziato pugile miiane^.-Paini.

Nell'altio Incontro protessio-nl-stico delia manifestazione, il pe-o gallo romano Scarponi af­fronterà il tecnico pari peso na­poletano Famulo II romano e trovane desideroso di affermarsi contro 11 pili rinomato ai irrott­ilo Fa-oilo che ha pero nel con-'ronti del rivale, il vantaggio di ura n.nestore esperienze

Sce.ti incontri :m pusilli ai-'ettan: i romani, completeranno 'a U-il.'i :rar.ifeitazione allestita da^a « Amici del pugilato » ro-i r jm' . .

Vittoria di Catalano MELHOURNK. 29. — Gli ita­

liani Angelo catalano o Cesare Pi lato sono giunti oggi l ispct tlvumente primo e secondo nella fedita tappa del ?iro ciclistico dello Stato australiano di Vie tona .

At'TOMOBILISMO

«Cumi l la» , l'ultimo fi lm di Luciano Emmer, è stato prescel to per la Set t imana de l Cinema Italiano a Londra. « Camilla », realizzato da Franco Cristaldi per la Vldes. ha per interpreti Gabriele Ferzetti, Franco Fabr izi, Luciana AngloHllo, Irene Tunc e sarà distribuito dalla

Diana Cinematografica

•************,*,*,*,************************************'******/#xri/«************'***'«w/y»

Urani-accio: Allegro

Palmieri ti più veloce sul circuito di (astelfusano

W. Chiari IMHANDKLl.O: Ore 21: «Tutti l

'ifili di D:o hanno le ali > di F. O'Neill

P K I M A V A L L E : Breve Magione lirica: Ore 20.15 « Higoletto » di G. Verdi

RIDOTTO ELISEO: Ore 21. C la stabile di Bolzano- < Fuori prò. gromma » di A Finato

ItOSSINI: Cia Stabile diretta da C. Durante ore 21.15: * Servi­zio di notte » di E. Taglieri

SATIKI: Ore 21.30: -Grazj Show» (Spettacolo matto » di Stagna­ro, Fersen. Caldura. IteRia ili A Fersen.

VALLE: Ofe 21.15: C.ia del Tea­tro Nuovo « Corte Marziale per l'ammutinamento del Caine >

Ieri dalie 13 alle 17 nel e l i ­ciuto Comunale di Cat»teiiu&ano lia. a i u t o luogo la prima gior­nata di proie in vista della « 6 ore » A.P.I. Trofeo Ettore Bottoj«. gara di lelocltà che lo Automobile Club di Roma ha or-i^onlzzato per domenica prossi­ma I corridori non hanno spin­to a fondo contentandosi di prendere confluenza con 11 cir­cuito.

Il più veloce e stato Palmieri !>u « Ferrari 4100 Sport » in 2 2B" e 0/10 alla media di km. 159.081. seguito da Ferraguti su *. Mase-ratl 2000 » in 2 3 8 "3/10 alla me­dia di km. 150.438 e da Ber-r.abet su « Ferran .1000 » in 2' 38"4/10.

Nena categoria turismo il più veloce r stato Mazzacurati su « Alfa Romeo 1900 Sprint » in 2 3 9 ' 4 / 1 0

CINEMA E VARIETÀ' Alliambra: La cavalcata dei dia­

voli rossi con S Haydcn e ri­vista

Altieri: I-i rivolta degli Apaches e rivista

Prinrlpe: Miseria e nobiltà con Totò e rivista

Ventun Aprile: Bongo e i tre avventurieri di W. Disney e rivista

Vo'turno: Allegro squadrone con A. Sordi e rivista

CINEMA A.B.C.: Operazione Z con n Mit-

chum Acquario: Vacanze d'amoje con

L Bosè Adriano: Ulisse con S. Mangano Alba: I ribelli dell'Honduras con

G. Ford Alcyone: Allegro squadrone fon

A. Sordi Ambasciatori: La porta dfl mi­

stero con V. Johnson

squadrone .Klalto: La carica dei Kyber con con A. Sordi I T. Power (Cinemascope)

Capannelle: Primo ribelle | Iti voli: Le amanti di monsieur Ri Philipe (Ore 16.45

Messalina con

l l l l l l l l l l l i I M M I M M I I I I I I M I I I I I I i M I I I I I I I M I f l I l i m i t M m i H M I M M I M I I I I I I I I I I I I i M I M I M I i m i l l l l l I M M I i l l l l

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Confronta te i p r e z z i :

F L A N E L L A C O T O N E c o l o r i assort i t i . . L . 190 T W E E D pura l a n a co lor i assort i t i c m . 1 5 0 . » 6M T A G L I O V E S T I T O p e r U o m o pura lana

il t a g l i o d i m . 3 > 5.0C0 P A L E T O T p e r S i g n o r a p u r a lana v e l o u r e

d u e t i n e co lor i a s sor t i t i > 1.200 C O P E R T A p u r a l a n a c a m m e l l o 1 p o s t o . - > 1.400

C O N F E Z I O N I

P A N T A L O N I p u r a l a n a c o n f e z i o n a t i > > >

1.990 3.900 fi.900

10.000

G I A C C A S P O E T T V A p u r a lana c o n f e z i o n a t a V E S T I T O pura l a n a c o n f e z i o n a t o u o m o . .

P A L E T O T u o m o Dura l a n * I M P E R M E A B I L I e S O P R A B I T I c o n f e z i o ­

n a t i per u o m o e s i ^ i o r a M a k ò da L. 500 in poi M A N T E L L O pura l a n a p e r S ignora c o n f e ­

z ioni « alta m o d a > te s sut i ex t ra - » 10.00C Nostra s o e c i a l i t à : G i a c c h e a v e n t o i m p e r ­

meabi l i e g iubbe t t i p e r S c o o t e r i s t i . . »» 3.500 e m i l l e altri art ico l i s u l l e s t e s s e basì d i p r e z z o

O P E R A I . I M P I E G A T I ( e s c l u s i i S l r n o r l ) M i o • Voi a c q u i s t a n d o m e r c e p e r u n Importo d i L . 2 t . M t i n a ­l e r e m o u n U s i l o d i v e s t i t o t e s su to fan tas ia v e r SI ?nnra d i s e g n i a s c e l t a , o p p u r e u n tag l io d i r a m l e b

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pois con G. 10 22)

Roma: Nerone G. Cervi

Rubino: Agente federale X 3 con V. Mature

Salario: La fine di un tiranno con Y. De Carlo

Saia Eritrea: Sommel la volpe del deserto

Sala Traspontina: Il tesoro del Bengala con Sabù

Sala Umberto: La baia del tuo­no con J. Stewart

Sala Visnoli: Ragazze alla fine­stra

Salerno: Il ritorno di don Ca­millo con G. Cervi

Salone Margherita: Un tram che si chiama desiderio con V. Leight

San Crisogono: Il falco di Bagdad San Felice: Bocce di fuoco San Pancrazio: Frontiera indomi­

ta con S. Winters Sant'Ippolito: Morti di paura con

J. Lewis Savoia: La sete del potere con

W. Holden Silver Cine: Papà ti ricordo Smeraldo: Pioggia con H Hay-

«vort Splendore: La magnifica preda

con M. Monroe (Cinemascope > Stadlum: Asente federale X 3

con V. Mature iiitirrriiifni : Pioggia con Rita

Haywort Tirreno: Canzone d'amore con

M. Fiore Trastevere: Appuntamento al 36

parallelo Trevi: L'assedio delle 7 frecce

con E. Parker Trianon: L'incante\ ole nemica

con S. Pampanini Trieste: Canzone d'amore ron M.

Fiore Tuscolo: Gli avventurieri di Ply­

mouth con S. Tracy Ulisse: Pony Express con T. Cur-

Ulpiano: Piccole donne con E. Taylor

Verhano: I deportati di Botany Bay con A. Ladd

Vittoria: Fatta per amare con E. Williams

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Capitol: Accadde al commissaria­to con A. Sordi

Capranica: Pioggia con R Hay­wort

Capranlchetta: I fratelli senza paura con R. Taylor

Castello: Marijuana con J. Wayne Centrale: Stella dell'India con C.

Wilde Chiesa Nuova: Il traditore di

Fort Alamn con G. Ford Cicogna: Napoletani a Milano

con E De Filippo Cine-Star: Canzone d'amore con

M. Fiori? Clodio: Freccia insanguinata con

C. Heston Cola di Rienzo: Allegro squadro­

ne con A. Sordi Colombo: La spada e la rosa con

R. Todd Colonna: La spada di Damasco

con P. Laurie Colosseo: Il forestiero con G

Peck Corallo: Corona nera con M Fe­

lix Corso: Carosello napoletano con

S, Loren. Ore 15 - 17.30 - 19.45-22.15.

Cottolengo: Il tesoro del Benga­la con Sabù

Cristallo: Luci delia città con C. Chaplin

Del Piccoli: Cartoni animati a colori e Cinemascope

Delle Maschere: Agente federa­le X 3 con V. Mature

Delle Terrazze: La vedova alle­gra con L. Turner

Delle Vittorie: Operazione miste­ro con R. Widmark (Cinema­scope |

Del Vascello: Allegro squadrone con A. Sordi

Diana: Alvaro piuttosto corsaro con Rascel

Dorla: La grande carovana con V. Ralston

Eden: I deportati di Botany Bay con A. Ladd

Esperi»: Fatta per amare con E-Williams

Espero: Tempeste sotto i mari con T. Moore (Cinemascope)

Europa: I fratelli senza paura con R. Taylor

Excelsior: Assalto alla terra Farnese: Cafè ctiantant con E

Giusti Faro: Mare crudele Fiamma: Da qui all'eternità con

M. Ciift Fiammetta: On the waterfront

con Marion Brando (Ore 17,30 19/15 22)

Flaminio: Jack Slade l'indomabi­le con M. Stcvens

Fo(?ll»no: La sete del potere FoUore: I ribelli dell'Honduras

con G. Ford Fontana: La spada e la rosa con

R. Todd Garbateli^: I deportati di Bota­

ny Bay con A. Ladd Galleria: Un pizzico di follia con

D. Kaye G h « ? r c e c o T n * B e H Ó p e P O l , Z l a ™' « » " *>• * » « - * - I n « n d l t a c " *

gioso con J. Mason (Cinema- ™ c , c "«mattamente alla DUU. feope) | i i i i i i t i i i n i ( i i i i i i i i n i i i i i i i i i i c$uì£D?tta per c o n E jpiccw.A Plmm,t^.!TA,

Imperiale: Ulisse con S. M i e t i - ^ • H ^ a _ a i M M i ^ H M no (Inizio 10.30 antimeridiane) 11 > I I I M . M I K I M L I % ti

Impero: Notorius con I. Bergman Indo.no: Canzone d'amore con M.

Fiore Ionio: Riscatto con F. Lulli Iris: Saratoga con I. Bergman Italia: Stella dell'India con C.

Wilde La Fenice: Fatta per amare ron

E. William* Livorno: Che tempi! Lux: Fate largo ai moschettieri

con Y. Sanson Manzoni: Tempeste sotto i mari

con T. Moore (Cinemascope) Massimo: Stella dell'India con C.

Wilde * Mazzini: La carica dei Kyber con

T. Power (Cinemascopa) MedagUe d'oro: La valle del de­

stino con G. Garson Metropolitan: I fratelli senza

paura con R. Taylor Moderno: Ulisse con S. Mangano Moderno Saletta: Ulisse con S.

Mangano Modernissimo: Sala A: Rosso •

nero con R, RasceL Sala B: Allegro squadrona con A. Sordi

Mondial: La sete del potere con W. Holden

NUOTO: Alvaro piuttosto corsaro con Rascel

No vocine: La freccia Insanguina­ta con C. Heston

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Page 6: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

Pag. 6 *— Sabato 30 ottobre 1954 « L'UNITÀ»

Proseguono con slancio li» « t e t e n S S per la grande sottoscrizione dell Unità

Le plebiscitarie manifestazioni di affetto di Roma, Grassetto, Frosinone, Chieti, Potenza ROMA

SEZIONE AURELI A Trombetta Ferdinando 500;

Tavant i Umberto 300; Bran-ches i Giuseppe 400; Gaggioli Bel l isario 500; V a i a c i Gino 500; Nani Giuseppe 200; Mar­co tulli Monlio 200; Di Giò Ba­lil la 200; Moresi Angelo 200; Grillotti Si lvio 300.

SEZIONE L. METRONIO Montigell i Francesco 300;

Sent ivecchi Emma 300; Santini Domenico 500; Cappelli Remo 300; Rossi Fausto 300; Petroni Att i l io 300; Fausto e PMO 200; Taddei Nel lo 500, Lucentini 200; Capi Valentino 300; Ga-lass i Carlo 1000; Biagagnini Leopoldo 1000; Ruz«i Vittorio 1000; Vittozzi Domenico 1000; Ramponcini Vergilio 1000; Giordani Sante 200; Caiovana Romani 1000; D'Amico Grazia 300; Collalti Rosa 200; Morico-no Giuseppina 300; lorse Ar­mando 500; S i h o s ' i i Umberto 500; Morzioli Al vaio 500; Ros­so Le l lo 300; Natvi Assunta 500; D'Olimpio Vittorio 1000; Dit ta Paotti 5000; Pollicini Francesco 1000; Copuccetti S t e l l a 200; Spinelli 300; Fisca-rel l i Mario 200; Cooperativa Urb i s 5000; Vento Luigi 1000; Maronc l l i Ines 200; Silvestri 200; Gil i Mario 1000; Muscatel-lo Vincenzo 500; Bastia Ugo 500; Santuari Lisimaco 1000; Nando 200; Marzi Giorgio "500; Tranquil l i Mario 10.000; Lio­ne l lo 1000; Lamuscio Benedet­to 1000; Ferrari Otello 500; Fratel l i Fusco 500; Catà Luigi 200; Ippoliti Virginia 500; Cec­carcl l i Carlo 500; Savoi Luigi 500; Ricotta Filippo 2000; Mor-gia Luigi 500; Nicolai Bruno 850; Roberto 1000; Pietrangeli Mario 500; Mancini 1000; Pao-loni U g o 500; Vetreria Campi­dog l io 1000; Cerreti Rita 300; Cerret i l ido 500; Cerreti Enri­co 500; Principini Giuditta 200; R icavo vendita giornali I Cel­lu la 2155; Bari le Mario 200; Ri­cavo vendita giornali 406; Lu­c iana 200; Vagnol l Concetta 200; Rosari Lello 500; Cerreti Ugo 200; Ditta Morsi e Pom­pe i 1000; Fratell i Benordi 500; Berard i Gugl ie lmo 1000; So­cietà Labor 1000; Fratelli Fre­ni 500; Bracci Augusto 300; Chiari P iero 1000; Baracci Edoardo 500; Marini Pietro 500; U g o 1000; Raparelli Fran­co 500; Luciani Armando 500; B e l l o n i Luciano 500; De Giuli V incenzo 1000; D'Ulterio Sal­vatore 500; Cercassi Adolfo

Fiorenti 200; Fioroni Giovan ni 800; Ferrucci 300; Franco schini Olindo 650; Franzotto Ruggero 500; Fambinetti Tito 500; Ferrucci Lanfranco 200; Faiola Filippo 1000; Funaio Gabriele 500; Fiaschi France­sco 200; Gramsci Emma 500; Greco Francesco 200; Garr i ­sco 200; Golfi Carlo 300; Gros­si Dante 200; Goffredo macel­laro 200; Guibimondi Bruno 500; Gatti Vittorio 1000; Impe­ratori Enrico 200; Lalh Gio­vanni 300; Lucarell i Mario 200; Laureani 500; Lecci Paolo 300; Macuicco 300; Minestnni 200; Mazzeo Otello 200; Mitta Ma­rio 500; Marchetti Orietta 200; Modesti Oscar 1000; Muionci-nì Otello 200; Mostretto 300; Meloni Umberto 500; Mai ini Gino 500; Minotto Giuseppe 200; Mario Angclucei 500; Mu-nari Renzo 1000; Massobrio Luciana 300; Morchini Alfre­do 200; Martello 200; Mambor Giuseppina 200; Natalina Guar­da bassi 200; Napoleone 200; Negri 200; Piccian Guido 1000; Proli Mariano 200; Provinciali Romeo 300; Proietti Gerardo 5000; Pocoraro Achil le 500; Pa-ganucci Eldo 200; Pacchloli Raffaele 200; Pittone Mario 200; Peffano 200; Pallotta Achil le 200; Polidori Fil ippo 200; Pol idori Carlo 200; Pic­cioni Giovanni 200; Pelos i Gio­vanna 4000; PerelH Osvaldo 200; Pozzoli 1200; Pocini Adria­no 200; Ranfl Ezio 200; Rossi Giovanni 500; Ralli Ermanno 200; Roseli! 200; Ranieri An­tonio 200; Rcporato Alfredo 500; Silenzi Mario 500; Silenzi Luciano 200; Santo Renato 200; Stelio Cenci 200; Spitella Giu­lio 300; Scorza Giuseppe 500; Sorgi Danilo 2000; Testa 500; Tranquilli Vincenzo 500; Tor-rini Sergio 500; Talperghi P ie ­tro 500; Taretti Tarlo 200; Ve nanzoni Giuseppe 500; Virel l i Maria 200; Vedove l l i Antoine 200; Zucchì Angelo 500; Zel l i Giovanni e figlio 400; Zilenti Luciano 200; Zuzzi 500; Zam-bicelli Alfredo 2200; Galante Roberto 1000; Firrao Edda 1000; Formolconi 250; Olivieri Ugo 200.

GROSSETO SEZIONE Dr RIBOLLA

Biacalari Settimio 1000; Bar-tolini Idolo 1000; Fiorenzani Gogliartlo 500; Rosati Olinto 1000; Giannei Osiride 1000; Gamberi Severino 1000; Capec­chi Pietro 500; Falvo Luigi 1000; Culicchi Agostino 1000;

PALERMO — La sezione « Lo Sardo » di Palermo ha organi izato una gita campestre nella pineta di Montepcllcffrino, per il Mese del la Stampa. Orchestrina e danze hanno allietato

la giornata

500; Dita Casal ine 500; Cadri- Solleciti Anzo 1000; Steli Aldo n i Quirino 500; Morani Mario 500; Bon i Vanda 2000; Olga Ubaldi Ceccarclli 500; Ottavia­no Leda 300; Giordani Stella 500; Pasquantonio Liborio 2500; X X 400; X X 200; Ciotti 200; X X 500; Pierini 200; Lu­cidi LuL-a 500; Nucciarell i Lo­renzo 1000; Santuari Perseo 2000; Rossetti Adalberto 500; Bolde l l i B ice 1100; Girani Gi­na 400; Spanata 200; Tardìoli Arduina 400; Bracc'netti Mar­c e l l o 1000; Di Bitonto 500; Bi-dolft Lina 1000: Ferreolo Nice 300; Salinari Silva 1000; Gal-l ìaronc 200; Zivolini Desdemo-na 200; Giovanni D u o 200; Mo­dica Cleria 200; Clemenzia Ita­lia 500; Luvero 200: Giarrizzo 200; Franciolini Ugo 500; Fu-saferente Antonio 500; Latini Domenico 300; Raimondi Al­berto 500; Moroni Augusto 200; Ricci Angelo 500; Cai letti Nan­d o 500; Scasali Angelo 500; Marconi Olindo 1!00; Di Gen­naro Petito 200; Francc Rosa 200; Tomasett i Pietro 500; Ni­co la i Renato 1000; Sisti Luigi 200; Buresta Silvana 300; Mo-ronk Mario 200; D'Orazio Ar­m a n d o 500; Regoli Fausto 500; Celest ini Neno 1000; Bodrini 200; Paolucc i cav. Ugo 5000; Sor i ce 10.000; Ditta Bomban-tini 5000; Moretti Marcella 500; Ditta Spa lmach 5000; Zerenghi Ezio 10.000; I Teppelci 1000; Onoteosi 10.000; Bel ledi Erco­le 500; Ferranti Carlo 300; Cia­batti Attil ia 250; Raffaele oOO; Passatonnc Andrea 1000; Al­berghi Giovanni 500; Moffardi Luisa 500; Stregate le Michele 500; Ardito Romeo 500: N. N . 500; Dolzi Giovanni 500: N. N. 500: Bocalc Ines 200; Bonardi Armando 300; Bonardi Augu­sto 300; Valent inetti Tommaso 500; Amarel l i Aldo 200; Amen-la U g o 200; Atterrii 200; Aco-rai Giovanni 500; Alberti Ame­rigo 200; Azzolini Oliviero 500: Adolfo fioraio 300; Astrologo Ciril lo 1000; Alessandro?! E. 200; Ammanari 500; Andreocci Conteo 1000; Ammassari 1350;

1000; Braglia Agostino 1000; Pcdrini Giacomo 500; Turchi Erode 1000; Bocchi Damasco 1000; Roghi Ottorino 1000; Riz­zato Pietro 1000; Montomoli Pietro 1000; Braglia Alvis 500; Braglia Angioltno 500; Pepi Primo 1000; Peretto Giuseppe 1000; Fusai Gustavo 1000; Bgc-ei Otello 1000; Senesi Marzilio 1000; Cecchini Guido 1000; Facili Varis 1000; Campolongo Giovanni 500; Malossi Ardito 1000: Serpi Antonio 1000; Inno­centi Drino 2000; Ciampolini Rizieri 1000; Gualtieri Nicola 500; N.N. 1500; De Rosa Miche­li' 500; Gulicchi Fidcmio 500; Gozzi Enrico 500; Baraghini Ar­naldo 1000; Famiglia Bianchi 100U; Marocchini Martino 1000; Dejas Vanzo 1000- Sammarco Alberto 1000; N.N. 1000: Gua dagmni Giovanni 500; Ferraro Pietro 600; Pagl iuchi Eufemia 500; Pecorini Giuseppe 1000; Falorni Enzo 1000; Donnini Flo­rio 1000; Capecchi Armando 1000; Leoni Agostino 1000; Tur­chi Ermclindo 500; Cosci Vitto­rio 500; Simoncini Mario 500; Bottelli Gino 500; Falorni Ala­dino 500; Falorni Giorgio 500; N.N. 500: N.N. 500: Comandi Adriano 5C0; N.N. 5000; N. N. 5000; Martini Martino 1000; Martini Lello 500: Micheli Gino 1000; N.N. 1000; Tel Tongo Pa­squale 300; N- N. 5000; N. N . 5000: Lambardi Omero 200; N. N. 5000: Cantini Ernesto 500; Senesi Diulio 1000: B-trgellini Gino 1C0; Masotti Mende- 1000; Sabatini Fernando 1000; Coppi Dino 1000: Niccolini Ma-simino 10C0; Bocci Duma; 1000: Sem-pri.ii Alfredo 1000; Confortini Osvaldo 1000; Righcschi Mario 1000; Perugini Guerrino 1000; G u e i n n i Orlando 1000; Brachi-ni Bruno 1000: Senesi Liliardo 10CO: Montomoh Bruno 500; Ba locchi Ampcl io 500; Capitani Marx; 500: S i m o m Armando 500: Rinaldini Lorenzo 500; Ceccarclli Bruno 500: Colosimo Orazio 500; Nuzzi Pasquale 500; Chie.-a Fernando 500; Tognoni Aldo 500; Berni Giuseppe 500: Del Lama Angelo 200: Bassetti Ilv.i 300: Panerati Natale 200;

? n ? - n W a S ^ J , ? ° : ££•* V ? S S Mnnotomoli Valero 1000: Righe-!0.2o0; Bngazz i Sergio 1000 ^ E m , 1 M 0 . M a B a n t l n i G i . Bonn Anr.a 1000; Bottini Ugo 1000; Belila 200, Baroni Au­relio 500; Briga Alberto 200; Bruni Franco 300; Bruni Pie­tro 1000; Bezzi Emil io 500: Bartolacc i Gino 2200; Burla Adele 200; Borzeìli Umberto 1000; Borzeìli Sett imio 300; Borzeìl i Enrico 300; Canoli A'.ano 2150; Cartario 2000; Ca­proni Primo 1000; Cecilia Ren­zo 2000; Cortanzi 5000; Coro­na Marchi 1000; Calderani Fernando 200; Canini 300; Ca-cioli 200; Casaldi Luigi 1000; Colonnell i Foir.a.o 500; Costa Antonio 1000; Calò Bruno 500; Gonfalone Giorgio 300; Cora-delia Vittorio 200; Cappelletti L. 500; Chierici Fausta 200; Checco 500; Ccecareìii 500; Di Bartolomei 1000; Di Morscia Lorenzo 200: Dell'Aquila Gof­fredo 200; Di Giovanni 200; Davia Gabriele 200; D'Antilio 200; Del Giudice 500: De Cesa-ris Marcello 5000; Di Pasqua­le 1000; De Santis Augusto 200; Di Noia Luigi 500: D'El-Icssio Ercole 200; Dandini Giu­seppe 1000; D'Achille Onel lo 1000; Desiderio Giuseppe 200; Di Tommaso 200 Di Gente Ugo

no 1000; Bareberini Battista 1000; Senesi Ade lmo 1000; Lo-lin: Amedeo 1000; Mazzi Mar-o 100C: Bianciardi Aroldo 1000, VecchiareUi Ediva 200; Micheli Elidio 300: Bronzi Fortunato 1000; Padovani Giotto 1000; Montomoli Elio 1000; Vecchia-relh Pr imo 100: Ccccarelli Re­nato 100: Calvel l i Osvaldo 500: N. N. 2000; N. N . 3000; Sabatini Fernando 500; Funai Renzo 500: Fiorelh Pietro 1000: Forno Pie­tro 1000: Rossi Raffel lo 1000: X. N. 1000; Vescio Carmine 1000; Sammarco Arcangelo 1000; Chiarabini Nazzareno 1000; Li-setra Marco 1000; Sal ituri Raf­faello 1000: Salituri Edmondo 1200: Santil lo Domenico 1000; Alloi Vincenzo 1000; Mina Car­lo 1000; Chiari Luigi 1000; Tin­ti Qiunto 1000; Falvo Giovanni 1000: Rizzuto Antonio 1000; Vallc-i Milazzo 1000; France-scheili Diogene 500: Fragale Carmelo 500; Rosignolo Dome­nica 600: Di Girolamo Franco 200; Balocchi Ma rinetta 300; N N. 1000; Bartolini Ines 200; Ton.pctrir.i Pia 200; D'Incà Dea 20C; Ma sotti Nisia 200; Calabro

900; Evaristo Boveracchi 500;'Lorena 500, Fiacchi Mari 200;

Saivadori Vito 1000; Manganel­li Tebaldo 500; Agostini Ivo 1750; Battameli» Iraldo 3500; Pagliai Paris 1000; Pepi Guido 300- Rocchi Renato 1000; Man­cini Nedo 1000; Giulianim Dan­te 1000; Giuliani Latino 1000; Segoni Franco 500; Mugnaini Nel lo 500; Ureni Savino 500; N. N. 4000; Stacchini Socrate 500; Ciolfi Guido 500; Caneschi Gino 2000; Cartocchi Feidinau-do 2000; Bracciali Severino 1750; Vichi Adolfo 1000; Radi Pa.squino 250; Fiorentini Giovan ni 600; Capannelli Corrado 1000; Piaras Ugo 1000; Casanovi Gi­no 200; Ramazzotti Gino 200; Anci reini Omero 500; Stucchi­ni Trento 500; Bichi Ugo 500; Lampioni Fidoro 500; Martelli Erino 500; Mulinarci Olinto 200; GiKi-elli Dumas 1000; Nesi Ri­naldo 1000; Bettimidini Ber lo 500; Maiini Michele 1000; Ros­setti Muzio 1000; Alfonzi Luigi 500; Radicchi Ilio 500; Martini Remo 1000; Alberti Mario 1000; Oliva Delfino 1000; Mattafirri Nello 1000: Consiglio Paolo 500; Ballerini Idio 1000; Ballerini Remo 500; U.-elli Antonio 500; Micheli Diamante 300. Micheli Zino 1000; Simari Antonio 500; Senesi Lio 500: Arturo Pietro 500: Huinai Stanislao 1000; Martini Rino 1000; Bassetti Ter­zino 1000; N. N. 1000; Coppi Franco 1000; Macy Girolamo 1000; Luti Ezio 100Ò; Comandi­la Agostino 1000; Gh.relh Gi­no 1000; Sabatini Sabatino 500; Galvani Andrehu» 500; Cappelli Domenico 500. d i c l i n i Alber­to 500; Montomoli Nello 500; Zucco Francesco 500: Ticci Al-febo 500; Baragatt: Vasco 500; Manin Vilnio 500; Fioravanti A h a i o 500: Manin Alfredo 500: Chelini Antimo 500: Gabrielli Carlo 500; Bonucci Perseo 500; LucchcM Adonne 300: Raggio li Domenico 500: Wimpinelli Annido 250; Nerozzi Dina 250; Pantani Gina 100: Luti Otton­ila 100; Capaccioli Fo-co 100 Balocchi Isaldo 500;Civ ilini N a tale 500: Senesi Seo 700; Pan­tani Adolfo 1050; Ghirelli Quin to 1000: SunoHclH Sincero 1000; Braglia Entjels 2000; Petri Furio 1000; Civil ini Varese 1000; Luti Saturnino 1000; Fiorenzani Leo 500: Tortoli Pietro 50; Bennar-dini Gino 500; Gianotti Pietro 300: Barbanera Nazzareno 100; Francini Aldo 250; Francini Santi 250: Nerozzi Alfonzo 500; Pimpinel l i Francesco 500; Cigli Elvo e Alpino 500; Serpi Pietro 250- Bassetti Corinna 200; D'In cà Maria 200: Montomoli Luigia 200: De Sa lvator Elena 200 Cipriani Natalina 200: Verzaro li Franco 500: Verzaroli Giorgio 1000: Banducci Maria 1000: Malici Nati lde 1000; Bianciardi Fidelia 200; Leoni Elvira 200; Verniani Giulia 200; Magi Di­na 200; Casanovi Gino 500: Che-lini AH a io 1000; Mucciarelli La «a l l e 1000; Va len t i 'Va len t i no 1000; X. N. 300; Pievaiol i Re nato 100; Bonucci Ne l lo 500; Bianconi Armando 1000: N. N. 1000: Serpi Gina 400: Braglia Giselda 500: Panerati Sìviana 200: Simonelli Flora 500; Pini Ausilio 500; Capanni Domenico 500; Luti P.a 500; Culic­chi Maria 100: Femia Maria 200; Cane-chi Ro>ina 200: Mon­tomoli Delfina 200: Donati Meilde 200; Ca-ella Giuseppe 500- Bonomo Francc-co 500, Luti Gino 1000: Fri;:-.. Pietro 10CO; Gra-sim Udio 50rì: Cor=i Felice 250; Forlini Agostina 1000: Soremcll i Luigi 500; Mr-1 rangoni Xarci-o 500; Broda Do mcnica 500: Macy Giovanni 500; Del Lama Ernesto 500; Talluri Santi 500; Gambassi Lorenzo 200: Mazzini Irmo 200; Inno­centi Salvatore 200: Gruppo Facchini 1100: Scmpri-.i Vittorio 500; Broglia Guido 1000: Conti Giuseppe 1000: Lenz: Giuseppe 1000; Galgani Marino 500; B:li-«ari Gennarino 500: Lohm Bo­sco 1000.

FROSIXOXE SEZIONE DI PIGLIO

(Frosinone) Federici Federico 500: Gra­

ziani Francesco di Giuseppe 500; Ceccaron :. Pietro fu Luigi 500; Ceccaroni Andrea di Pie­tro 1000; Ceccaroni Giovanni fu Luigi 500; Ceccaroni Luigi di Giovanni 1000; Ceccaroni Giuseppe di Sante 1400; Sac-cucci Alessandro fu Domeni­co 500; Lorcti Tommaso di At­tilio 500; Graziarli Vincenzo di Nazzareno 300: Colavecchi Alessandro di Tommaso H00;

Adituori Giovanni di Vincen­zo 500; Del Signore Mario di Giovanni 500; Massimi Giovan­ni di Tommaso 1000; Ceccaroni Luigi fu Angelo 200; Alessan­dri Luigi di Angelo 300; Del Signore Emilio di Francesco 500; Del Signore Angelo di Francesco 500; Franceschetti Giuseppe di Emilio 500; Am-brosctti Augusto fu Andrea 500; Novell i Pietro di G. Batti­sta 500; Novel l i Franceschetti Giuseppe 300; Neccia Luigi fu Pietro 500; Franceschetti Raf­faele di Antonio 500; Siprito Attilio fu Augusto 500; Frun-ecFchetti Giuseppe 500; Del Si­gnore Vincenzo Pici 500; Noro Antonio 150; Loreti Giuseppe 200; Allegretti Alessandro 1000; Saccucci Lorenzo 250; Grazia­rli Francesco 500; Noro Filippo 500; Oraziani Gugl ie lmo 10 Kg. di grano; Ceccaroni Andrea 6.5; Proietti Angelo 3,5; Celletti Nazareno 5; Celletti Pasquale 6; Passa Benedetto 10; Maz-zucchi nAtoiiio L. 100; Grazia­li! Giuseppe 100; Atturo Fel ice 200; Franceschetti Emilio 200; Torti Enrico 200; Piroli An­gelo 300; De O m n i Marinarono 500. Lucidi Fernando 200; Troia Santa 100; Ambrosetti Guido 100; Celletti Vincenzo 11,5 Kg. di grano; Noro Ales­sandro 4.5; Roarini Antonio 5; Franceschetti Tomaso 7; Rosa­ti Andrea 5; Borgia Antonio 7; Grottiani Domenico 9; Salvi Ernesto L. 1000; Passa Andrea 500; Pietrangeli Giuseppe 500; Passa Domenico 500; Possa Lu­ciano 500; Tufi Antonio 100; iPetrangeli Federico 100; Lolli Attilio 200; Passa Giovanni 200; Bruni Luigi 500; Borgia Alber­to 500; Luca Alberto 200; At­turo Tommaso 500; Borgia Pa­squale 1000; Atturo Nazzare­no 400; Mari Francesco 500; Ceccaroni Maria 500: Borgia Augusto fu Tommaso 150; Cel­letti Alessandro 300: Giorgi Enrico 300; Tufi Francesco 600; Borgia Augusto di G. Battista 500; Oliva Angelo 500; Borgia Angelo 500; Loreti Crescenzio 500: Oliva Pasquale 300; Ca­musi Federico 500; Bruni Francesco 200; Bruni Nazzare­no 500; Recchio Marco 6 Kg. di grano; Pietrangeli Attil io 1; Passa G. Battista 7; Novel l i Giuseppe 6; Saccucci Giuseppe 4; Giorgi Ennio 2; Salvi Pa­squale 9; Federici Pietro l ire 400; Saccucci Vittorio 400; Bor­gia Alessandro 500; Altura Pie-già Alessandro 500; Ricci Ales­sandro 3 Kg. di granoturco; Bruni Nazzareno 2: Bruni At •ilio 2: Noro Francesco 7; Oli­va Pasquale 15; Atturo Gugliel­mo 30 Kg. di grano; Lolli Vin cenzo 6; Lolli Alberto 4; Rossi iPe .ro 20; Massimi Giuseppe 7; Illuminati Atti l io L. 500; Proietti Andrea 1000; Rossi Luigi 500; Neccia Domenico 200; Luca Crescenzio 200; Scar-fagna Lorenzo 500; Borgia D o ­menico 350; Tufi Andrea 1000; Parso Domenico 200; Lederici Giovanni 8 Kg. di grano; Loll i iVttorio 5; Noro Alberto 10; Passa Domenico 7; Bruni Naz­zareno L. 1000; Bruni Enrico 200; Saccucci Giuseppe 200 Bruni Alessandro 500: Vent i Loreto 500: Mapponi Giovan ni 200; Bruni Enrico 200; Loll i Attil io 300; Bruni Antonio 300; Alessandri Vincenzo 1000; Gra-niani Benedetto 500; Celletti Tommaso 150; Loili Vittorio 1000; Xoro Loreto 500: Ales­sandri Giuseppe 200; Tufi An­gelo 500; Cappe l lo t t i Nazareno 200; Bruni Nazzareno 200; Ca-masi Giuseppe 500; Lore:» Do­menico 300; Lolli Mario 300; Lolli Francesco 500; Luca Ar­naldo 1000: Sannoni Pasquale 1000; Franceschetti Lorcnno 1000: Rossi Sante 500; Alessan­dri Giovanni 500; Granjénj Do­menico 500; Tufi Antonio 500; Cappe l lo t t i Armando 500; Massimi Lorenzo 500; Loreti Andrea 1000; Cappe l lo t t i Um­berto 500; Lolli Francesco 500; Loggi Francesco 3 Kg. di gra­no; Fontana Giuseppe 2; Cola-vecchi Angelo 2; Cappe l lo t t i Alessandro 2; Lolli Domenico 6; Alessandri Luigi 1; Alessan­dri Pietro 1; Luca Tommaso 2; Graziani Attilio 2; Tufi Luigi 1; Moro Pasquale 2; Lolli Marco 10; Camusi Luigi 4: Dell'Omo Vincenzo 18: Grazian; Nazza­reno 1; Sugamele Titta 4; Gra ziani Domenico 2; Camusi Vin­cenzo 3; Passa Francesco 1; Scussa Emilio 1; Colavecchi Beniamino 10; Colavecchi

Francesco 8; Fontana Alessan­dro 6; Sugamele Attilio 4; Del Signore Crescenzo 5; Neccia Alessandio 18; Cannone An­nunziata L. 200; Simeoni Au­gusto 300; Tufi Antonio 300; Abanti Biagio 500; Massimi Al­fredo 200; Tufi Federico 500; Borgia Giuseppe 350; Angiosì Abario 200; Oliva Attilio 500; Paventi Luigi 150; Scarfagna Alessandro 200; Angiosì Gio­vanni 250; Suricani Loreto 1000; Suricani Filippo 1000; Noro Pietro 200; Nazzucchi Giuseppe 600; Carodetto Naz­zareno 250; Massimi Giuseppe 300; Angiosi Natale 150; Sili­coni Giuseppe 510: Graziani Francesco 200; Siliconi Mario 390; Franceschetti Guido 1360; Ragnoni Antonio 200; Tufi Tomaso 200; M a s t i n i Giuseppe 250; Zeppeiri Orlando 200: Co­lavecchi Giulio 300; Massimi Crescenzio 150; Tuli R.naldo 150; Tufi Nazzareno 300; An-giosi Giovanni 800, Angiosi A r m i n d o 500, Bia->ot':. Luigi 300; Illuminati Benedetto 1005; Pietrangeli Cecili 190, Mass.mi Raffaele 500: Macciocc.i Luigi 200; Carapelloth Ottaviano 200; Suricani Angelo 200; Oraziani Francesco 150; Neccio Maria 300; Franceschetti Antonio 300; Carapellotti Angelo 500. Gra­ziani Lorenzo 200; Tufi Pieri­no 200; Massimi Enrico 400: Spirito Giuseppe 400; Tufi Ar­naldo 150; Maini Francesco 200; Cappe l lo t t i Pasquale 150. Macciocca Tommaso Kg 3 di granoturco; Massimi Natale 6; Tufi Domenico 10; Noro Alfre­do 9; Massimi Tommaso 2; Macciocca Domenico 2; Gra­ziani Natale 4; Dell 'Uomo Car­lo 0,5; Spirito Paolo 5; Ales­sandri Vincenzo IO; Mapponi Lorenzo fu Vincenzo Kg. 7 di grano; Celletti Giuseppe di Angelo 7; Celletti Luigi 2; Cel­letti Attilio 2; Massini Angelo di Domenico 6; Celletti Fran­cesco 4; Celletti Vincenzo 2:

ùeccia Querino 3; Franceschet­ti Loreto 7; Scarfagna Dome­nico 6; Franceschetti Nazzare­no 3; Colavecc'.ii Giuseppe 5; Ercoli Andrea 5; Pietrangeli Luigi 2; Parenti Raffaele 3; Maurucchi Irene 3; Parenti Pierino 3; Carapcllotti Fernan­do fu Agostino 10, Noro Fran­cesco di Pasquale 6; Graziani Francesco 3; Scarfagna Giu­seppe 8; Scarfagna Alberto 8. Scarfagna Giovanni 8; Mappo­ni Nazzareno 7; Neccia Vin­cenzo 3 Celletti Alessandro 3; Celletti Umberto 1; Ingiosi Au­gusto 2; Mapponi Audrea 2; Mapponi Attillo 3; Noro Giu­seppe 1; Borgia Domenico 3; Borgia Angelo 3; Borgia Pa­squale 0.5; Ingiosi Ludovico 2; eGnati Giulio 0,5; Scarfagna Luisa 3; Borgia Michelina 1; Borgia Francesco 4; Macciocca Alessandro 3; Scarfagna, Do­menico 4; Lovi Paolo 4; Mac­ciocca Barbara 1: Lolli Alber­to 4; Sciarfagna Rosa 2; Riccia Andrea 6; Lolli Fortunato 5; Del Signore Luigi 2,5; Mazzuc-chi Francesco 3; Giaziani Pie­tro 1; Passa Luisa 2; Monti Agostino 5; Colavecchi Lore­to 2; Franceschetti Giuseppe fu Ben. 2; Noro Guido 4; Nec­cia Antonio 10; Caravellotti Ernesto 5; Graziani Vincenzo 2; Graziani Biagio 3; Fattori Pietro 8; Fattori Francesco z; Fattori Enrico 1; Tufi France­sco 4; Checchiiia Muraglione 4; Gabrieli Domenico 9,05; Ga­brieli Tommaso 10; Tufi Fran­cesco 20; Colavecchi Nazzare­no 69.05; Alessandri Francesce 5; Adiutori Giuseppe 3; Fede­rici Guido L. 200; Luicidi Lui­gi 500; Monti Giuseppe 300; Colavecchi Giovanni 200; Am­brosetti Antonio 500; Tuli Na­zareno 500; Pietrangeli Saba­tino 500; Mapponi Proietti Ma chele 500; Franceschett i Pa squale 500; Franceschetti A i -mando 500; Colletti Nazzareno 500; Martucci iPctro 200; Cec­caroni Nazazreno 200; Grazia­rli Alessandro 200: Saccucci Antonio di Giuseppe 1000; Gra­ziani Rinaldo eli

Girolamo 500; Tagliaferri Agnello 300; Sarra Emanuele 200; Cianfrocca Vincenzo 200; Ascenzi Vincenzo 200; Boccar-di Angelomaria 200; Pietrobo-110 Pasquale 200; Cappella Gi­no 200; Collepardo Fernando 200; Alcs^androin Mano 200; 11» gruppo di cittadini: per il giornale de: lavoratori 3115.

SEZIONE Dì ESPERIA Moretti Giuseppe 500; Mo­

retti Luco 200; Cerri'o Angelo 200; Perilli Angelo 200.

SEZ. DI PIGNATARO 1NTEREMMA

De Sontis Romoaldo 300; Evangelista Antonio 200; Evan­gelista Giuseppe 200; un grup­po di cittadini: per il giornale della pace 1100.

SEZIONE DI CERVARO Un gruppo di contadini: per

il giornale che si batte per la riforma agraria 3 500.

SEZIONE DI S. SOZIO Pernii Giacinto 200; Mattto-

». Girolamo 200; un gruppo di contadini: per il giornale della \o - i -a 3 000. ,

ViiiETi

Biagio 1000. Atturo Giuseppe 150; Rognoni! 1 ' 1 7 u 0

Luigi 200: Mapponj Vincenzo! SEZIONE DI ORECCHIO 200; Bartoli Antonio 200, Proletti Giuseppe 1500; S p i n ­to Antoio 200: Graziani Enrico 200; Colavecchi Giovanna 200; Giazian: Giovanni 300; Proiet­ti Tommaso 500; Graziani Lo­reto 500; Spirito Angelo 1000: Rosati Giuseppe 500; Graziani Lorcta 1000; Graziani Alessan­dro 500; Massimi Giovanni 200; Scarfagna Attilio 500; Scarfa­gna Tornimmo 500: Tu ti Dom"-nico 200; Bruni Rinaldo 500;;. Mari Atti l lo 500; Pizzoìe Gu­glielmo 250. Gitti Leomoirio 300; Agliett . Lorenzo 500; Pa­tenti Francesco 200; un gruppo di cittadini per il giornale del­la verità e della pace 5250; un gruppo di lavoratori sottoscri­v e per la stampa democratica 2400; un gruppo di cittadini:

per il giornale di Gramsci e Togliatti 8050; un gruppo di contadini: per il giornale che difende i loro diritti 7.5 Ki;. di grano; un gruppo d; con­tadini: per il giornale degli uo­mini onesti 15 K™ di granturco.

SEZIONE DI ALATRt Alessi G. Battista 1000; Fi-

lardi Luigi 1000; Gatti Alber­to 500; Vinci Orlando 200; Ren­zo Nanni 200; Barlozzln; Tina 300; Marocco Angelo 500; Fan-fariilo Piacent ino 500; Cinti

I NOSTRI (OSTA

Il c o m p a g n o Luig i Ba ld i II c o m p a g n o A l f r e d o Lil la ha racco l to p e r In s e z i o n e de l la s e z i o n e di Sora , ha di M o n t e r o t o n d o 40.000 li_ racco l to 120.000 l i re . Egli ro, a v v i c i n a n d o c v n t o q u a - <i e i m p e g n a t o a r a c c o -ranta p e r s o n e d e l i e qual i g l i e m e a l t r e 20 m i l a . II s o l o 20 e r a n o iscritte .il c o m p a g n o Lil la è a n c h e Part i to C o m u n i t à I ta l iano c o r r i s p o n d e n t e de l l 'Un i tà

' • *

Il c o m p a g n o N u n z i o P a n e - Il c o m p a g n o F i l i p p o di B u b i a n c o di N i s c e m i ( C a l t a - Ito de l la s e z i o n e di Rics i ni.v-ctta) ha racco l to i iro ( C a l t a n i s e t t a ) ha raccol-

65.765 to 26.380 l ire

P , S. - C o m e è noto , l 'armatore Co*ta. c a p o del ia Conf industr ia , figura tra i sottoscrit tori per l 'organo d e m o c r i s t i a n o « I l P o p o l o » .

(Continuazione dalla 1. naelna)

agricola nord-africana in via di continuo svi luppo. Jn que­sto caso — nota \a il giornale — è soprattutto il Meridione d'Italia che ne soffrirebbe, in quanto il Nord Africa può svi luppare quel le produzioni agrumarie e di primizie orto­frutticole che già costituiscono uno dei campi di espansione della nostra agricoltura del Mezzogiorno e delle Isole. La (ierinania è il principale ni cr­ealo di assorbimento di tali prodotti; le possibil ità di di-rello ri forni mento che essa tenta di aprirsi a t tra \erso gli accordi con la Franchi non possono non essere considerate con preoccupazione dai nostri agricoltori del Sud -.

'lì Ore si p r e o c c u p a i altresì «lille conseguenze che sui prez-

| / i e sulle esporta/ inni dei no­stri prodotti agricoli pro\oche-ranno t una più larga apertu­ra del mercato na/ ioi iale alla co 11 corre 117:1 ed uno -«viluppo dei rapporti economici della (iermania -> con i territori fran­cesi. I-I questo non è che un aspcl lo della g r a \ c crisi cui andrà incontro la nostra eco­nomia in seguito alla pervi­cace insistenza dei governanti clericali nel \ o l e r proseguire sulla strada della cosiddetta solidarietà atlantica. L'n altro problema, infatti , che — sem­pre secondo 'lì Ori' — <* è se­gui lo con grande intercise ed apprensione dagli ambienti agr ico l i» è qucllu della « d e c i ­s ione americana di procedere ad una prima smobi l i taz ione dei surplus dei prodotti agri­coli vendendoli nuche sui mer­cati europei a prezzi interna­zionali ed in valuta dei paesi importatori ». La decis ione

americana — scrive il giornale economico mi lanese — non po­trà non ripercuotersi anche <E sul settore lati iero-cascarin. che sta a t tra \ersando un pe­riodo di \ cra crisi, dato che i r ica\ i dei produttori agricoli . nello spazio di un anno, si s o ­no ridotti di a lmeno un quin­to. Non si può certo impedire agli Stati l'ititi di smobil i tare I suoi stocks. ma si può r ime­diare ad un prevedibile eccesso di concorienza mei tendo la ma­no sulla leva dei «lazi doganali . lino .1 che il pericolo sia scom­parso IÌ a lmeno attenuato. Non M'inhr.i al lo s ia lo attuale del le cose che il governo sin però orientato in questo .senso -

Se dall'agricoltura, dagli or­tofrutticoli . dai prodotti l a l l i i -ro-caseari e dal petrolio si passa al problema delle - com­messe > americane al le indu­strie italiane, la sjtu. i / ionc non è meno rosea La revoca delle .. commosse » alla /'"'!/-i/Kt di Palermo e alla Vittoria di Milano a causa dcl lVcces-<ivo si 11 ìslrisimi di quelle utae-slr.i/.zc. oltre a rivelare Un

, mlol lerahi le intervento pol i t i -P-" co, nasconde in verità molt i

altri motivi iucoiifcssaliili e ricatti, non u l t imo dei qual i proprio quel lo siti petroli.

I).i noi interrogato in pro­posito, il compagno Di Vit­torio cosi si è espresso:

« Si tratt.i — come faci lmen­te comprende chiunque sìa un po' addentro ai problemi e a l le vicende della nostra economia — di un odioso pretesto esco­gitato pei mascherare le. reali difticoltà nelle quali si dìbat

Vincenzo 200; Soluzz^ Canio j tono ogg; l'industria e l'eco­nomia statunitensi , tali da non poler tener fede agli impegni di ui i iaholai i l i commesse al la industria i tal iana, assunti nel passato. Ouesio per precisare «inalo sia il fondo della que­st ione.

< (li Inaiarne» di fronte, co-muiiquc, ad un impudente in-lervenlo «li un governo stra­niero negli affari interni del ­l'Italia. ad un vero e proprio

SEZIONE DI CH1ETI-SCALO Giansantc Amadio 500; Dante

Olviero 550. SEZIONE DI TUFILO

Campopiano Aldo 500; Rossi Luigi 500; lacovitt i Ermindo 400; Per la Rinascita 1365; i se­rmenti compagni limino .sotfo-icritto m grano da un chilo a di*e eliti': Marino Vincenzo; Ramtridi Alfio; Berardi Ai­utando; Palmieri Michel*': La Pergola Alfonso; Maiale Nicola; lacovitìi Nicola: Di Penta An-irtlueia. Ottaviano N e n i a ; Ra-muiidi Lit'U*; Campopiano Fran-ce.-vo; Partili Luigi: Bariamo Michele . Ottaviano Luigi; Da­niele Fiorentino; Ottaviano Antonio; Ottaviano Nicola.

SEZIONE DI POLLUTRI D. Nella r ter ino 1000. C u -

chitti Nicola 500; O o l i t i Nicola 850: N.N. 250. Pace Tommaso 700* i m m i t e il comp D, Nella

Viv/.ani G.usoppe 3000. tia-m te il compre-io Vez/ani Gin-.-opne 2000.

Ser.one ui PalntoL 2000 Se/..one di S Giovanni Li-

p o i i 4000 Soziott" di T o m a i e c c i o 2000.

Sezione di Guaidiagrele 1280

POTÈ XX.\ ACERENZA

LJf ines tra Mihcele 200 u n o Giuseppe 1800; Fortuna

to Vincenzo 200; Mecca Ca­nio 250: Pizzi Arcangelo 400; .Ta*: Francesco 300; Cillig Ma­rio 500; Tedone Gerardo 500; Travascio Gerardo 200; Mona­co Antonio 200; D'Andria An­tonio 300; Pascalo Antonio 300; Mazzaro Arcangelo 200; Lom­bardo Canio 300: Capolupo Giuseppe A. 450; Lipori Anto­nio 350; Montanaro Canio 200; Cimino Donato 200; Adurno

dannare questa nuova mano­vra americana con aspre/za eguale al la nostra e non con­siderarla del tutto grottesca.

« Malgrado lutto, mi ritinto ancora di credere che il gover­no della Repubblica Italiana possa sottostare a un simile ricatto, che suona offesa bru­ciante ai principi della Cosli-tU7Ìonc — la quale solenne­mente sancisce il diritto alla libertà di pensiero per luttt i cittadini senza alcuna di-scrimin.i/.ionc — e al senti­mento di fierezza e dì dignità nazionale che tutto il popolo italiano ha dimostrato di sapei gelosamente custodii e e stre­nuamente difendere contro chiunque.

< (,)ucl che è ce l lo e che l i grande maggioranza dei lavo­ratori i tal iani continuerà .1 da­re la sua fiducia e il suo voto alla CGIL, sicura che essa J"'-llilldo per assicurare migliori condizioni di vita e di lavino a tutto il popolo, diteiule ' principi di libertà e di demo­crazia scritti nella (Ioslitii/10-ne repubblicana ed esercita un polente impulso allo sviluppo economico e al progiesso t iv i l r dell'Italia - ,

Convocate per febbraio la Conferenza afro-asietlea UIAKARTA. Ili) - - I, pie-i-

dente indonesiano Hoev-ain.i ivi annunciato che nei U'bluaio prossimo veirft tenuta n Unii dung, nel! tsolu di (".Uivu. una conierCtizu cui -sono -stati in' l-Utti 14 stati itsifttiLi. unii 1 «-il africani e che avrà per com­pito di stabilire tra questi pae.-i una p*u stiettu collahoiu/ioiio «che lentia prtssiblle di c'im'-nnie il coloiilaliM.10 e l ' i ne-rlAllsnii) *>

200; Cahtro Antonio 200; Sa luzz, Antonio 200: Campagna Nicola 300: Brondo Giuseppe 200: Ti?i Michele 300; Cara-muta Giuseppe 200; Ciliis An­tonio 375; T.r : Vincenzo 200: Lagala Angelo 200; Salandra Raffaele 300; Lucente Canio 300; Vaccaro Antonio 200; Voc-caro Vincenzo 200: Piturro Pa­squale 375: Cill ls Michele 200; Gilio Michele 375; Gruossi Vincenzo 375; Adurno Giusep-iric. i lIn ere i dirigenti imperia-pe 200; Pacil io Francesco 200;j''sti americani vorrebbero ini Adurno Vincenzo 300; CamDa-|I ,"r r c'- " , , n "° , r t : , i lavoratori gua Vincenzo 500; P o l i c h W l o , , c «««»• a™»"'*- '» «ucstioi ie . », .,„„ ,-. „ ma a tutti 1 lavoratori 0 a tutti 1 r a n c i c o 300; C r u o r i Dono- , . h u p r c m l i l o r 5 i , a l i a n i . '.o 200; Monaco Antonio 300: j ; y s c i , H . r „ t. ridicolo presu-Mazzaro Pasquale 450: Tur- mere che la coscienza civi le e ch'Ione Donato Antonio 600; politica della fon ie onesta del Telesca P.c'ro 300; Cataldo Maria 200; Lucente Antonio 200; Chiiunmenti Raffaele 200; Ciani Michele -150: Saluzzi Canio 200: M.i.: : Ernesto 200; Gil io Francesco 450; Adurno Giovanni 300: Lombardo Ca­nio 300; Mazzaro Arcangelo 200; Monianaro Antonio 500: Riviel lo Donato 700; Saluzzi Antonio 300: P.turro Canio 250. Orlando Vincenzo 300 CASTELLVCCIO SUPERIORE

Scorza Anton.o 1000; Vlvac-qua Eg:d:o 5000; Anton.no Mi­chele 500. Montuori Andrea

500; Lamogli-- Egidio 500: La-banca Emidio ~ 200; Celano Francesco 200; Labanea Fran­cesco 200; Celano Giuseppe 200; Noia Antonio 200; Orofino Ni­cola 200; Carmine Peloso 200; Cosenza Giovanna 50:: Imbel-loni Eugenio 200; Miraglia Francesco Antonio 250: Feudo Antonio Salvatore 300: Scor-

i za Emes to 500; Gioia Giuseppe 200; Gioia Francesco 500; Mi-I.one Es.dio 200; De Maria Franco 200; Celano Giuseppe 200. N.N. 500; Imbclìoni Fran-cesconi 200; N.N. 22020: Pelori Egidio 500; P.erro Nicola 500; Spagnolo Fel ice 300: Peloso Antonio 500; Forestieri Nicola 500; Ferrari Gaetano 500; Bar­letta Antonio 500.- Gioia Fran­cesco Maria 500; Gentile Do-men.co 500. I,aòanca France-

1 -co 1000. SEZIONE DI LANCIANO Natarella Nicola 250: Ciava-

rella .Gacomo 200: Trivil ino Angelo 300. Stella Nicola 300; De Lucia Ciro 250; Nardone Giuseppe 500; Di Tullio Rocco 200; Mastrofrancesco Nicola 200; Nativio Fiorino 300; Bol­letta Amedeo 1000; Di Nella Giovanni 300; N.N. 1000; Man-sitt-I F. Paolo 1000; Cipollone Pierino 500; Ficco Fel ice 200; Del Bel lo Sebastiano 200; Tra­mite ì; comp. Franchini 700. SEZ. D/ CASTELFRENTANO

D. Pasqua Gabriele 500; Di Nard. Donn'o 200: Angelucci Antonio 300; p c r le Rinascita

tiire 1185.

nostro Paese, che l 'orientamen­to sindacale e ideale ili mi l ioni «li lavoratori, i «inali r icono­scono nella CC.II. la guida più sii'iir.i delle loro lotte per «lì-fenilere il pane e la l ibertà. possano venir modificale a suon di dol lari . Se i miliardari americani e i funzionari «lei Dipartimento «li Stat«i pensano davvero «pieslo. vuol dire che essi hanno locralo il fondo «•ella idiozia politica 0 della i l f r idaziom- morale.

*• Penso rhe perfino i più ac­caniti avversari «Iella C.fJIL. sol <-hc conservino no min imo «lol-l'intelliccnr.i e «lolla sensibi l i tà 't ili-inr. non possano non con-

L'ARTICOLO DELLE ISVESTIA (t'ontiniia/ionr dalla 1. pan ina)

de t ta to il consenso d e l l ' U n i o ­ne sov ie t i ca a l l 'accordo tra i govern i d'Italia e di J u g o s l a ­v ia per la q u e s t i o n e triestina-Rispondo p i e n a m e n t e agli i n ­teress i de l la pace europea il p iano s o v i e t i c o di s icuie / . / . i co l l e t t iva che g a r a n t i r e b b e pace duratura e c o l ' a b o r n -z ione tra tutti i popol i d 'Eu­ropa. Va però nota to che 1 circoli uff ic ial i i ta l iani 110:1 h a n n o s inora vo lu to e s a n i . -nare q u e s t o proget to e non h a n n o nini fatto c o n o s c e t e il loro p u n t o di v i s ta . Pre fer i ­scono c o n s e r v a r e la loro d e ­voz ione al la pol i t ica di a t ter­ra a m e r i c a n a . M a i fatti d i ­mos trano che il popolo i t a ­l i ano r e s p i n g e t a l e po l i t i ca . Esso v u o l e che l 'Italia sia mi fattore di pace in Europa »-

U n a l tro autorevo le i n t e r ­v e n t o de l la s tampa s o v i e t i c i riii p r o b l e m i europe i è q u e l l o che la praviVa od ierna p u b ­b l i ca c o n la f i r m a r e d a z i o ­na le di 0.<scrt'afor«-, sotto il t i to lo e l o q u e n t e : « L e p r o p o ­ste s o v i e t i c h e e s i g o n o una r i ­sposta di fondo ". Es-o è consacra to a co loro che a s s e ­r iscono .si possa » para l l e la ­m e n t e » e " c o n t e m p o r a n e a ­m e n t e )i r iarmare la G e r m a ­nia e trat tare con l 'URSS: negl i S tat i Uni t i questa te.-i si trasformo nel la a f l c r n m -z i o n e : « n i e n t e n e g o z i a t i s i n q u a n d o gl i accordi di Par i»: e dì L o n d r a non s a r a n n o ra ­tif icati ». U n a t t e g g i a m e n t o s i m i l e d i fronte ai precis i s u g g e r i m e n t i del l 'u l t ima n o ­ta d e l l ' U R S S non è g iud ica to s o d d i s f a c e n t e a Mo?:a: il ra ­g i o n a m e n t o sul la c o m p a t i b i ­l ità tra il r iarmo tedesco e un accordo con l ' U R S S pecca, s e c o n d o i sov ie t i c i , nei c o n ­fronti d e l l e più d e m e n t a l i leggi del la logica .

Gli S ta t i Uni t i e i km» al leat i — af ferma quinci: la Pravda — « p e r s e g u o n o u n a frettolosa r inasci ta del ia WeJirmac/ i t e la s u a i n c l u s i o ­n e n e l b l o c c o a t l a n t i c o , il c h e minacc ia e non può non Mi­nacc iare la pace e la s i c u r e z ­za de l l 'Europa. In o p p o s i z i o ­ne d iret ta a q u e s t o pinnn la U n i o n e sov ie t i ca si sforza ci: n o n p e r m e t t e r e la r e s u r r e ­z ione de l la Wp/irmac/if: e s ì n cerca la r iun i f i eaz ione t e d e ­sca su u n a base pacif ica e democrat i ca e la creaz ione n i un s i s t ema di s icurezza c o l ­le t t iva in Europa. Questa i m p o s t a z i o n e l ineare del p r o ­b lema del la s icurezza e u r o ­p e a e s i g e u n a r i spos ta franca da p a r t e d e l l e p o t e n z e o c c i ­denta l i . E s s e non p o s s o n o so t trarv i» ! d i e t r o n e b u l o s e d i ­c h i a r a z i o n i su l la DOssibilità di fu tur i negoz ia t i "rìmtn" il r i a r m o d e l l a G e r m a n i a o c ­c i d e n t a l e ».

I falsi delia "tiiusììiia f f

// Mpnor Flavio Ber locch i ha inviato da Verbania al direttore del quo t id iano so­cialdemocratico La G i u s t i ­zia la le t tera che qui r ipro ­d u c i a m o :

- S o l o oggi sono venuto a . c o n o s c e n z a che il g iorna le

da lei d i re t to nel n. 252 del 22 corrente in pr ima p a o i n a , quinta colonna, con carat­tere in grassetto, ha p u b b l i -caro un telegramma di soli­darietà con l'on. Ezio Vigo-relli firmato Flavio Bertoc-chi, presidente partigiani A.N.P.I.. Lo scrivente / a presente in proposito quan­to s e g u e : I) n o n s o n o il p r e ­s i d e n t e de l la l oca le sez ione dell'^.ÌV.P.J.; 2) non ho spe­dito il t e l e o r a m m a in p a ­r o l a . ne ho autorizzato a l ­tre p e r s o n e a farlo; .1) n e s -

. s u n o mi ha manifestato neppure l 'opportunità d e l -

. l ' invio di u n a m i s s i v a di • so l idar ie tà al l 'on. Viporel l i ;

4) nel merito della polemica sorta tra Von. Vioorel l i e l'on. Paletta circa il conte­nuto del discorso tenuto dal primo a Fondo Tocc il 20 giugno u.s., tengo ad affer­

mare la mia pienti so l ida­rietà verso l'on. Pajetla. ti q u a l e .si e fatta portavoce del malcontento sollevato tra i par t ig ian i i n tale o c ­c a s i o n e dall'oratore ufficia­le della cerimonia. Prego voler p u b b l i c a r e per intero questa mia precisazione nel­la stessa pagina e con la stessa evidenza con cui r stato riprodotto il summen­zionato telegramma. In caso di mancata pubbl i caz ione nu r i s erro di procedere a ter­mini di legge. Firmato Fla­vio Bertocchi ».

Non sembra che ci s:n m o l t o da aggiungere. L'on. Vigore l l i , n e l discorso di cut si tratta, aveva detto che la morte dei 42 martiri di Fon­do Toce era da a t tr ibuirs i a d e l e m e n t i mongo l i . G i u ­l i ano Pajetta r istabil ì a l la Camera la verità storica. bollando i cr imina l i nazist i qua l i responsabi l i de l l ' ecc i ­dio. La Giust iz ia ha difeso Vigorel l i p u b b l i c a n d o un te­legramma falso. Sia V i g o ­rell i che La Giust iz ia hanno dato prora — a l m e n o — di scarsa serietà. Punto e basta.

Page 7: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

Pag. 7 — Sabato 30 ottobre 1954 « L'UNITA»

L'inchiesta di suU'anticomunismo DociMienlaiione di un fallimento

I lettori italiani di giornali e periodici sono stati abi­tuati da tempo a posare gli occhi sulle - rivelazioni > sulle t inchieste > che hanno per tema «li fondo il e conninUmo » italiano. Può dirsi che da un certo tempo a questa parte, non c'è stalo giornalista celi grido > che non abbia dovuto misurare in un'impresa del genere. Riviste e rotocalchi

speciali > all'argomento. Nou fatto lutto quel nume d'in-

lianno dedicato numeri sappiamo <he fine abbia < hio.stro.

Quel che sappiamo, di certo, ì- <hc mentre le inchieste sul comunismo si sono sempre svolte tra l'iudiflcroimi ge­nerale e non hanno lasciato traccia sensibile, come tutto ciò die si fonda «sulla menzogna, questa < Inchiesta xitliniilico-inunismo lanciata in questi giorni da Ifinnscitu (mi, 8-0), già offre palesi i segni di un'esperienza che è destinata a lasciare una laiga impronta di sé, nel pubblico italiano. Non si tratta di una f inchiesta a sensazione », uè di una somma di « rivelazioni » straordinarie. Si tratta di uno stu­dio serio, approfondito, delle origini .storiche, filosofiche e politiche delle « teorie > anticomuniste: si tratta di un esa­me chiaro e lucido dei documenti, che dimostrano il falli­mento clamoroso della pratica anticomunista in Italia, che 111nminano e spiegano i molteplici «per thè» che stanno alla radice dei successi sempre crescenti registrati nel no­stro Paese dalle idee e dai piognunini del Panno (omu-nistn.

Le risposte a questi .- perchè » l'inchiesta di luiiu.it ita le ricava dall'esame nou deU'n/ione dei comunisti ma di quella degli anticomunisti, dal 1945 a oggi. Sul piano della ideologia, sul piano della propaganda, sul piano dell'azio­ne politica, l'inchiesta offre al lettore una pagina di Mona \iva italiana: senza trucchi e sen/.a finzioni. Non c'è un solo (locumento, nella corposa inchiesta di circa duecento pagine, che non sia stato controllato, non c'è una «mia af­fermazione che non sia stata .suffragata dalla citazione di un fntto. Il giudizio, in questa inchiesta, scaturisce dni fatti. K, possiamo dirlo, questo ci sembra l'origiuc del successo «•Ite, fin dal suo primo apparire, ha accolto lliichiestti. 11 numero è uscito da pochi giorni: ma già alcune cifre par­lano chiaro. La tiratura iniziale di 64.000 copie è statu già superata, l 'uà prima ristampa ha già fallo salire le copie tirate a 80.000. Dì queste, .solamente a Roma, «-cttemilaotto-cento copie sono state \endute in tre giorni. Decine di mi­gliaia di prenotazioni e eli richieste affluiscono alla ammi­nistrazione della m i s t a da ogni parte d'Italia.

Questo è il saluto <he ha accolto, fin dall'inizio, l'appa­rizione dell'inchiesta sull'anticomunismo, siigli sconfitti del 7 giugno 1*V>3.

Il perchè dell' inchiesta Fiorile*!io

Inf ischiars i de l le s comun iche è ne l l a t r ad i z ione de l popo lo i t a l i a n o . Ques to d i segno ni p u b ­b l ica to da l « F i s c h i e t t o » nel INGO, q u a n d o gli s c o m u n i c a t i e r a n o G a r i b a l d i e Cuvour

Ila « Rhmscl tu >> put; '»">.*>

L' stata fatta l'' imbusta sul comunismo ». Anzi, sono state fattv molle imbusti, aii/i, per alcuni unsi, in Italia, t ptecis'amente dop-) il grandi sitnctso riportato dal pattilo J lomunista utili- vii/ioni gtne-\ >.i/« politichi- dtl 7 gnigno ivij. l'imbietta sul nmiunisino i sta­lo il teina obbligalo dn qm>-ttdiant, dei settimanali, di Imo >ia pa>tv delle miste italiane. I ' stato detto che l'obbligo de­ttiate dalla pteina iithiesla di una rapptesentan/a diplo­matica, la quale non tt.isn.a a rendersi tastone di quel grande successo elettotale, poubè ira sinii ad allma usuila nella ioti, inzione iln il panilo to-'nurnsta Ione uiamai, in Italia • isolato », tagliato (non dal­l'opinione pubblica t pei sino estuato, r nò pianamente m ionsegitert'a dtll'aiione poll­ina slatta da questa stessa raf-picsviitan/a e dal suo ^merito \oii vaino però l'i gtado di ( on ti oliai e, come bin »r (.a pi­si i, l'esattezza d: questa . ot e. latto sta the il teina del co-inunisino e dei molili, pi estinti oppine ini, della ma marcia asitmUnte nel no'tio Paese. < «Ufo trattato co>i ampie/za tale che non poteva non dare a noi loiniimstt una ietta sod­disfa/ione. anche a prescin­dile dalle tose che si son dette. l'inchiesta <nl tomumsmo /•<>-febbe estere nmsiderata, nel lampo della piopaganda e del pibbluo dibattito, quasi come tm sottoprodotto o, se si mole. un prolungamento del nostro sui tesso elettorale del j giu­gno, soprattutto per chi acictti il pnneipin anu ricino ihe, in latto di piopaganda. tinello che di voi si dice non ha importan­za alcuna, ma ha importanza

M HITLER A MI DA n A i 1 A l t i 111 A KIAIA

Gli alfieri di una battaglia perduta Fascismo e anticomunismo - Un celebre giudizio di Missiroli sul Patto antikotnintern - La politica dello "svuotamento,,

«* Alla ricerca di un profilo storico e ideologico * è il titolo del primo articolo su cui si apre l'inchiesta di Rinasci­ta (ri. 8-9). Si trat ta di un ve­ro e proprio saggio che per la prima volta affronta in for­ma organica il problema. Dall'esame degli scritti otto­centeschi di Gustavo Cavour, di Yves Guyot. dai titoli si­gnificativi Delle idee comu­niste e dei mezzi di combat­terne lo suiluppo e La tiran­nide socialista, lo scritto esa­mina a fondo tutti i motivi tipici dell'anticomunismo, dal suo sorgere ai giorni nostri. <\ Il comunismo è diventato una religione, una mistica, una mitologia e così via — sottolinea lo scritto —. Si giunge sempre alla progres­siva liquidazione di qualsiasi dibattito ragionevole e al so­pravvento dì una grigia ripe­tizione di luoghi comuni... Probabilmente il fatto è an­che consapevolmente voluto dalle centrali che guidano l'orchestra delle grandi po­lemiche politiche e sociali e nelle quali è prevalente l'o­pinione che avesse ragione Hitler quando diceva che ba­sta ripetere una menzogna o una stupidità milioni di vol­te perchè tutti l'accolgano co­me cosa ragionevole e vera ».

Passando a trattare da vi­cino Panticomunismo fascista, nazista e americano, lo scrit­to di Rinascita scopre un filo che li unisce nel tempo.

Qui le citazioni si fanno abbondanti: n Se il mito rus-.so è tramontato — diceva Mussolini il 15 aprile 1921 — se i valori nazionali sono rialzati, il merito non è dei governi che incoraggiarono o tollerarono l'opera nefanda di dissoluzione, e meno ancora dei partiti liberali e demo­cratici che non osarono fron­teggiare l'ondata bolscevica: l 'onori di aver liberato l'Ita­lia spetta al fascismo >>. E Fa­rinacci: «Questa che noi com­piamo oggi è una rivoluzione che spezza lo Stato bolscevi­co nell'attesa di fare i conti con lo Stato liberale che ri­mane i». Mussolini nel feb­braio 1923 dichiara che ron­data di arresti di comunisti e destinata a « spezzare la schiena per sempre ai comu­nisti » e Francesco Giunta, sottosegretario alla Presiden­za. conferma: «Gli arresti di comunisti sono migliaia e so­no stati fatti perchè non amiamo le mezze misure».

L'eredità anticomtmitta

Qui viene espresso un giu­dizio severo sull'accettazione della violenza anticomunista da parte della borghesia « il­luminata >». E' questa la pa­gina più vergognosa nella storia della borghesia italia­na e dei suoi uomini politici. Mai da nessuno di questi uo­mini politici la delinquenza fascista, gli incendi, le deva­stazioni, gli assassina venne­ro condannati per ciò che veramente erano ma soltan­to come atti che « turbavano l'ordine pubblico ». Per la so­stanza, distruggere, saccheg­

giare, ammazzare, sembrava cosa quasi normale poiché le vittime erano i lavoratori e le loro organizzazioni. Bene­detto Croce, a chi si dimo­strava esterrefatto per que­sti orrori, ricordava le Con­siderazioni sulla violenta di Giorgio Sorel, muovendosi sulla stessa scia ideologica in

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cui si muoveva Mussolini !. Ancora nel '33 Churchill di­chiarava: e Soltanto il fasci­smo può salvare il mondo dal pericolo comunista, le leggi del Duce e dei suoi fedeli so­no una pietra miliare nell'e­voluzione mondiale >•.

Dall'anticomunismo fascista a quello hitleriano vi è un passo innanzi sul terreno del­la brutalità aggressiva. Pren­de piede il razzismo, Tantiso-

vietismo diviene l'idea diret­trice di una politica estera di portata mondiale. « Hitler fe­ce della ineconciliazione e dichiarata ostilità contro la Unione sovietica l'elemento fondamentalp non solo di un suo particolare piano imme­diato. ma di tutto il suo pro­gramma e predicò la guerra di conquista e di sterminio contro la Russia come neces­sità concreta derivante da tutte le sue posizioni ideolo-giche e politiche >•.

Sotto questo aspe ito l'ere­dità anticomunista odierna, degli americani e degli euro­peisti. è strettamente legata all'anticomunismo fascista e nazista. Giova forse ricorda­re il commento che alla fir­ma del Patto anticomintern fece Mario Missiroli. il de­mocristiano fedele del gior­no d'oggi: •< Il preambolo dell'accordu, che ricorda co­me l'Internazionale comuni­sta continui a metter costan­temente in pericolo il mondo civile in Occidente e in O-riente, turbandovi e distrug­gendovi la pace e l'ordine, e le dichiarazioni fatte alla stampa dal conte Ciano e da­gli ambasciator; Von Ribben-tron e Hotta, sono il miglior commento allo storico avve­nimento. Risulta da quelle dichiarazioni che '.e princi­pali caratteristiche del Pat­to tripartito si possono rias­sumere in quattro capisaldi: 1) L'accordo anticomintern non è un ordinario atto di­plomatico come quello che ha un contenuto e finalità ben più vasti e costituisce una solenne affermazione di civil­tà e di ordine; 2) Con la fir­ma del patto tripartito tre grandi potenze si schierano contro l'insidia bolscevica; 3) li patto non nasconde finali­tà occulte o diverse da quel­le dichiarate avendo un ca­rattere eminentemente difen­sivo non diretto contro alcu­no Stato ed essendo aperto

a tutti gli Stati disposti ad associarvisi; 4) L'accordo è uno strumento ai servizio della pace oltreché della ci­viltà, perchè contrapponendo­si alle insidie della propa­ganda bolscevica che mira a scatenare la guerra, premes­sa dell'avvento comunista vo­luto da Mosca, è una garan­

zia per il libero svolgimento della v;ta nazionale di ogni popolo, perciò stesso della pace mondiale ••

La « dottrina sociale »

Su un terreno analogo si muove l'anticomunismo ame­ricano oggi. Nei documenti ufficiali del governo, gli Sta­ti Uniti Dubblicarono ii 25 maggio 1948 un elenco di « spietati »-. dirigenti comuni­sti In tutti ; paesi del mondo.

È94É \ fiuerra finita

Le troppe rune rthao Aranti a Sufia.

Coii t a l • S e t t e b e l l o » del 1* se t t embre 1941, l ' a n t i c o m u n i s t a Cioare ich i p r e v e d e v a U p a r a t a p e r la fine della guerra a Mosca

Uà « Rinasci la » pag 582

All'Italia toccarono « 40 spie­tati », con il primo posto fra le varie nazioni. Ma a parte il florilegio foltissimo di ci-tazioni t< ufficiali » tratte dai discorsi di Truman, Eisenho-wer, Foster Duiles. Mac Car-thy. ecc.. lo scritto di Rina­scita coglie il nesso ti a l'an­ticomunismo spicciolo degli americani di oggi e quello del passato, esaminando la copio­sissima letteratura che sul­l'argomento si pubblica quo­tidianamente in A m e r i c a , mercato di rifornimento ine­sauribile per le .• rivelazioni», le provocazioni psicologiche e materiali, mosse sul terreno anticomunista in tutto il mondo. Tipico il caso del Burnham, il maggiore teori-co dell'anticomunismo ameri­cano che fbbe !a disavventu­ra di ricalcare sul Mein Kampf d; Hit'.er capitoli in­tieri.

La te»i americana sul mo­v i m e n t o comunista come •< complotto >• e « cospirazio ne » è esaminata alla luce di una .serie di documentazioni ineccepibili. Co/i come è esa­minata a fondo la posizione «inticomiinista che traspare e vidente dalle posizioni dei « terznforzis'.i » e da quelle della Chiesa. Si va dall'anti­comunismo di Salvemini, che dichiara ds accettare il pro­gramma: ina di rifiutare « il metodo dittatoriale >» e la «< propaganda », all'anticomu­nismo che tende a « svuota­re » il comunismo, dal di den­tro. realizzandone alcuni po­stulati in chiave sociale, cri­stiana.

Su questo elemento SÌ chiu­de l'articolo, che conclude : « Questa dottrina alquanto strana a prima vista, fiorisce specialmente nel campo cat­tolico, e la cosa non deve stupire. Tutta la cosiddetta « dottrina s o c i a l e » della Chiesa cattolica, infatti, ha un puro valore strumentale. Sorge quando il movimento operaio socialista ^j è affer­mato e consolidato, si propo­ne Io scopo di impedirne e

i frenarne lo sviluppo. Si ac-1 compagna quindi sempre al-

e accanita. Cir-

)ca l'efficacia d| questo anti-Jcomunismo di «svuotamen­to » basta forse osservare che

> un'efficacia avrebbe potuto lesserei, sebbene limitata, se (una politica di profonde ri-I forme sociali fosse stata fat-,ta prima che un forte movi-| mento comunista e operaio [fosse presente. Al punto in [cui si è giunti, e a cui è giunto soprattutto lo svilup­po della coscienza polìtica e sociale (di classe) dei lavo-

[ ratori, in un paese come il nostro, l'efficacia è dubbia assai ».

Con questo elemento di giudizio sulla portata di cer­to anticomunismo cattolico e italiano si chiude il primo articolo del numero di Rina­scita. Di qui si apre tutta la vasta documentazione su ciò che è stato l'anticomunismo clericale, dalla rottura del CLN del 1947, al* 18 aprile

1948. al H luglio, alla '.egge truffa, sino ad oggi.

Dallo elucubrazioni otto­centesche del Guyot. alle vio­lente follie di Hitler o Mus­solini, dalle fal.siiicartoni co­stanti della realtà del Bur­nham. alle manovre e alle re­pressioni di De Gdsperi e

ila campagna antisociaiista I anticomunista

Scr iba

Sce ' . ba . '.'. p a n o r a m a ~. t h u d e e si c o m p l e t a , nell . i d i m o ­s t r a z i o n e de i t e r m i n i r-a:*.i a t t r a v e r s o c a i . .n I t a l i a , l ' a n ­t i c o m u n i s m o m a r c a . - empre p i ù v e r s o il c l a m o r o s o fall i­m e n t o , d o p o la g r a n d e Vitto­r i a p o p o l a r e ci«l .-ette g i u g n o 1953

invece iht- con abbondanza e, a ripetizione si parli di voi. Anche pei questo molilo, — quasi di .iiiotiositnza, se cosi a può dite, — olite che per molti altri, n è pano dtl tutto inopportuno che a! conti nulo slesso della mnlttfoime imbu­sta fo'se data risposta conitela da patte noi tu, lOneggcndo le stalittn.be, pieiisando i dati della storia e della ctonaia, leiithiando gli sbagli, denun­ciando le stupidità, lontestait-dn la i altdtt.ì delle conclusioni.

ti labirinto ni cui ci saremmo t .uCiri , se a:essii/io minto far questo, eia, inoliti, *cnza via di uscita, pei chi-, sottoposta l'inchiesta mi suo lomplesso a un esalile sommario, .militiate, -.agliate e Lonftontate /< </r-.eise sue .aitanti, v appai te subito che itnchn-st.i *rc>>.i min soltanto e stata multiformi, ma loiitraddtltoiia. .Ut.<<i assume i dati oggetti.i, o pietest tali, ihe la costituiscono, essi fini­vano pit pteseniaii! turni un gronglio di it li proebe nega­zioni, rettifiche e smentitt Ri­martela, ionie non conteslalme verità, soltanto ti minimo che tutti lonasiono, e noè ibi il partito tornimi sta (-(iste, è for­te, e ha avuto notevoli suc­cessi. Per il resto è accaduto the, pur issendo umiline a tutti gli inquirenti il pio posilo di pi esentare la verità soltanto do­po averla ttasform.tta, ri tutto o in patte, nel suo contrario, gli mi: sono stati più 'pregiu­dicati, gli altri unno. Dnlu­tava causa di successo, per l'uno, ciò che pvr l'altro nem­meno esisteva; lo stesso atto ihe, sfiondo una z et sione, airebbe dovuto set l'ire a di­struggere qualsiasi possibilità di viluppo, inondo l'alita ver­sione eia cos.i positiva; melilo e demerito, q:i tlìtà i ergognose, buone lapaitta politiche, orga­nizzative ed ilevaie dett motali apparivano, scampai ivano. «/ scambiavano le parti in modo strabiliante. Cosi l'inchiesta,, nel suo complesso, si smentiva) da s.v o /orse, per meglio dire, da se stessa si distruggeva, per lo meno nella parte che avreb­be voluto essere oggettiva. Re­stala soltanto il giudizio di fondo, *cioè che i comunisti sono lutto quello the si può dire di male e il male stesso incarnano in tutte le sue forme perchè anche quando fanno qualcosa dt serio e buono, l'in tenutone loro riposta è sempre perfida. Ma ciò non ostante milioni di uomini guardano a loia con fiducia crescente.

A questo punto è evidente the cessava qualsiasi possibili:.! di un dibattito istruttivo. Re­stava la possibilità di ventre a uno scambio di insolenze, ma a quale scopo? A questo punto però è evidente che si apriva per noi un'altra que-stione. Toecavamo infatti il punto in cui il giudizio sui co­munisti è iigtdo, precostilitito prescinde da qualsiast concreto esame della realtà, degli argo­menti. dei programmi e dei fatti, 'd e ptr di più obbli­gatorio per chiunque intenda far parte di un determinalo gruppo politico e sociale e trar­ne profitto. Toccai amo il ter itilo dell'anticomunismo, e qui spettala a noi essere, non pi* oggetto di inchiesta, ma ini­ziatori e autor: dt essa, alio scopo di chiarire le cote e col­locarle nei loro termini veti.

Ma qui ci è toccata la Sor­presa. Abbiamo raccolto q-to-t-.diam, scltimanal:, miste, dr­ente di libii bene stampali — l'anticomumsmt era dappertut­to, l'anticomunismo era tutto. Perfino l'aria che ri -.ptriamo auebbe doluto essere intico-munista, se davamo tetta a ciò che era scritto m quelle carte. Sccsi nelle strade, entrati nella famiglia, nella fabbrica, nella scuola a prendere contatto con la gente comune, Panticomuni­smo non lo trovavamo pili. Non che la gente font d'accorda c o i

noi, non che la jfintf ci se­guisse, tutta o nella maggio­ranza. dappertutto. r\'o: discu­te. i, .oleia sapere, nileva co­llosi ere, qui sta iosa approvava, quella respingila, sull'altra non si pronuncia.a; ma non era anticomunista perchè nemmeno si sognala di considerare il io mummia incarnazione del male putii, opet.t del demonio, e not tutti dui oli in jiguta d'uomo. Al cotitiario, quando si passava al giudizio di cose concrete, sii nostre trinchi, dt nostre pro­poste, ben poi hi cran quelli ette abdica: ano alla ragione nel senso che nemmino TOICS-seto discutete con noi, t^ran parte ira con noi del tutto d'aicmdo /.' come spiegari ciò ihe noi siamo in q-.usto nostiu Paese e nel mondo. •.<• tosi noti foste* Come spiegate la nostta tigogliosa attinta, il nostro svi­luppo, il nastro sui cestii ilei turali '

Allora a è apparso più chn-io dt pinna quale fosse il con­tenuto -veto dell'inchiesti nelle sm,e i.trianti divvtsv. ma n si ì ani he pi i semata in ittita la sua viti astone la differenza tra l'ini hn st.i (/>'('• »r.ir.i fatta dagli altti e quella che tocca a noi di fare Se i comunisti sii'in li somma di tutte quitte <*>>, ni/.inde clh- si due, quali smio li i.iuse di' loro s-icces-si? Deth adesioni, del seguito, delle simpatie di cut godono* Il successo c'è I 'Italia è un glande p test tolto e unte I Inoratoti italiani sono dotali di vivace intelligenza e chiara onestà l' allora? L'inchiesta sul lomunismo ai e va il toni pilo dt trovare una soluzione pur­chessia dt i/ut-sto insolubile rom­picapo Si comprende perchè colmo t:n essa •.enne affidata non siano riusciti a cavarsela in avi indo tori la logica e tol

\ I l I I Ol l i lD ICI l t i 11

Bt inagrita FFR II. U»55

ju-i un a n n o I. 1 400 ji<'r u n seints>tri* » 700

7 tittti coloro che -li ahbonr-ranno o r i i i i inirrai i i io l'abbo nairiento prima del 31-12-'54 pnlianno uiufrittir (ielle con-ih;iitni srr/tientf

I. I 200 » fiOO

per uri unno ])*'! u n semestre

si uso cornane. Si compratile il pasticcio delle toro contraddi­zioni. A noi spetta invece con­durre l'indagine non più su un successo, tua su un fallimento. Con tutto ciò che è stato detto e fall". e sia lanlo tempo, e ioti l'impegno di tante auto­rità, impiegando tutti t mezzi possibili e muovendo 'tutte le leve, come mai l'anticomunismo non è riuscito nel suo scopai Spetterà alta nostra inchiesta documentare in che cosa il fal­limento consiste, quale ne è la portata, quali i limiti e quali, soprattutto, le ragioni profon­de. V, questo dovrà scaturire dall'esposizione oggettiva, dove l'anticomunismo sia presentato così come è, in modo preciso, senza aggiunte e, possibilmen­te, <cn/a lacune.

la differenza sia proprio qui. Coloro che ricevettero l'in­carico di fare l'inchiesta sul comunismo, a un certo punto — ammesso che fossero in buo­na fede — sono stati costretti, dopo avere affastellato contro di noi dati di fallo ieri e non viri, alti d'accusa, bugie, inso­lenze, improperi d'ogni sorta i". modo informe, a confessare che :l successo dd comunismo con tutto ciò rimane ancora i-'j fatto Strano, un rompicapo, un enigma. Per noi invece le cause del fallimento del?anti-comunismo hi generale e in pari-.colare nel nostro Paese inno molto chiare e chiara­mente riusciremo a metterle in mostri.

P A L M I R O T O G L I A T T I Da « Rinascita •. n. 3-9

•*f*7fr#» #7 fi t'oro tlei vota ti ti isti..

l 'oi i lu- l'.ii'riiN.i ii\i>lt.i .ii How-iiio J. iH'or^.uio d i l'i-lU fi . i pri-i-is.iim-iiU', I'OIIII- \i i i -c o r d e r a , q u e l l i di t f.m- il tinnivo dei tomiiniì,li -, , U | ^ M I file l'.icciiS.I \ ii-ni' r i to i l . i in p iena i-t-gola a d a n n o di-„'li o p ­pos i to r i da l ( l i f inso ie d t l ^o -M'iiin, t u l i o l i t o r n a m i l a pili c lassi fa dcll i ' redoli- po l i -muhc in vigore in I t a l i a .

( V i t t o i i o ( ìoru-s io >ti II.i Stiim/,,1. 2.X agos to IT . | ) .

a • *

( l i n i n m u - ì i t a u l i il l o m p l c l o r i a i i | n i s l o de l le s o v r a n i t à n a ­z ional i i t a l i a n a e gei i n a n i t à , /'* (/ i/Hineo del comminimi', t : i i iuiu | i if nega i s a c r o s a n t i d i ­r i t t i n a / i i m a i i i t a l i an i e ger­manic i è a m i c o dei comuni - i t i . < liiiinipii- p r o c r a s t i n a u n e t l i -i lente l i a r m o n . i / in i ta lc i t a l i a ­no e ti-dosco. to rn i sce a n n i ai c o m u n i s t i .

i Setolo ti II.ili,i, 'J se l lemhre l'.l.'.l ..

* . * (•ii I" s II el-lie del t u t t o d i s ­

s e n n a l o * ( come non conve­llimi.- con l ' an l i lo Gen t i l e? ) ehi d icesse che il l a r e I m e s u l l ' a i -fa re Monti-si significhi zfme il yniotn dei comunisti - . .Ma chi , di g raz ia , ha ma i pol l i lo il ire un.i s i m i l e d i s s e n n a t e z z a . ' L ' e d i t o r i a l i s t a del Corriere .sa­rchile to r se i m h a r n 7 z a t o . se doves se r i so lve re n o m i n a t i v a ­m e n t e la sua , c h i a m i a m o l a co­sì, < ipotes i r e l o r i c a ; . N'ou che, n a t u r a l m e n t e , il p r o b l e ­ma (di «ori fare il ijiuneo ilei voiniiiiisli) non si ponga , in q u e s t o c o m e in a l t r i casi del la n o s t r a v i ta pubb l i ca ma esso. ne l l a f a t t i spec ie , ver te non gi.i su l l ' e s igenza ob ic t t i va d i « l a ­re luce t\ e seii7a r i g u a r d i per n e s s u n o , ma su i « modi * e sin « t e m p i i a t t r a v e r s o i q u a i q u e l l a es igenza possa , P anz i d e h h a , l i o v a r e sodd i s f az ion i

( l l d i to r ia le del lem pò. l'J sellenihre 10."i|t.

Ma q u a n d o q u a l c u n o i h e ile ( iene il p o t e r e ne a h u s a e ne fa a b u s a r e , e poi p r e t e n d e che le conseguenze v e n g a n o cela te e r i m a n g a n o i m p u n i t e , perche i c o m u n i s t i non « s p e c u l i n o - . a l l o r a noi d o b b i a m o r ibe l l a rc i con la m a s s i m a ene rg ia . Ci r i ­b e l l i a m o . s o p r a t t u t t o , ad una i i i te rpre tn7Ìoi ie d e l l ' a n t i c o m u ­n i s m o . che cons i s t e nel f a rm •li ogni co lo re e nel p re t ende ! i che n e s s u n o p a r l i , e n e s s u n o faccia r u m o r e pe r non fare t' qiiiocn dei comunisti.

e d i t o r i a l e ilei l'opnin ih lìomn. 'IW s e t l en ih re 1!).">1 .

TÌH i Rinasci ta

iuir>

La sf i la ta d e l l r t r o p p e M T i e t i r h e d a v a n t i a S ta l in a l l a f ine d e l l a everrà Da - R i n a s c i t a » , p a j . 553

p«S STI

"Coro fhmh*.. ... Que l l a n e f a n d a d o t t r i u i

de l c o s i d d e t t o c o m u n i s m o , s o m ­ma in e n t e c o n t r a r i a a l lo s tesso d i r i t t o n a t u r a l e ; la q u a l e , un.i *o l t a a m m e s s a , p o r t e r e b b e al r a d i c a l e s o v v e r t i m e n t o dei d i ­r i t t i . d e l l e cose , d i l l e p r o p r i e ­tà d i l u t t i e de l la sfessa so­cie tà u m a n a .

(Dal t Sillabo*,.

II c o m u n i s m o è s i m i l e -il m o s c o n e , che o v u n q u e si posa depos i t a s e m p r e de i p e s t i f e n g e r m i d i i n f ez ione e d i m o r t e . Se si posa s u l l ' u o m o , lo t r a ­s f o r m a :>enz'altro in un a n i ­m a l e d i poco s u p e r i o r e a l g o ­r i l l a .

(L<t C.iuiltti vtill^lict, lì» ago­sto I!là0 - pag . 317) .

• * • Il c o m u n i s m o è u n a p a r o l a

e r i , l i a n a r u b a t a a l Vange lo e messa in bocca al d i a v o l o .

fl.n filosofia del v"niunisni<-. s e t t i m a n a l e d i s t u d i o . de l l 'Ac ­c a d e m i a d i S. T o m m a s o - p a ­gina 07> •

• • • Mi v i ene in m e n t e la be l l a

f rase d i Comiakov che d i c e : - La ch iesa è l a v e r i t à e l ' a m o ­re f a t t i o r g a n i s m o s. P o t r e m m o a p p l i c a r e q u e s t a de f in iz ione «!: C o m i a k o v p e r la Chiesa a l p . n -t ì t o c o m u n i s t a .

( G i o r g i o La P i r a , / . / . - p a ­g ina 14>.

• • • Il c o m u n i s m o si ha* a - n i

p r e s u p p o s t o c h e l ' u o m o e o - i d e b o l e e i m p e r f e t t o d a n o n p o ­te r s i g o v e r n a r e d a sé e che p e r t a n t o egli ha b i sogno <u I g o v e r n o di u n p a d r o n e ervir-

eo. (1 r u m . i n . d i sco r so de l 20

g e n n a i o l ' M 9 j .

• - • . 11 c o m u n i s m o è a b o m i n e ­

vole . il c o m u n i s m o è il soffoca­m e n t o d e l l ' i n d i v i d u o , e la i n e r ­t e d e l l ' a n i m a .

( A d l a i S t e \ e n s o n . c a n d i d a ! » a l l a p r e s i d e n z a ' d e g l i S ta l i U n i t i , d i s c o r s o de l 6 i e t t e m . r ; 19.V»..

• • • • l i nocc io lo de l c o m u n i ­

s m o . n e l l a s u a idea u l t i m a e d i r e t t r i c e , n e l p r i n c i p i o a cui ila fede , n o n è la pos i t i v i t à di u n ' a z i o n e o d i u n ' i s t i t u z i o n e . m a u n c o n a t o ne l vuoto—

( B e n e d e t t o Croce. l'er !t storia del comunismo in quan­to rea Itti politica1.

• - • Se "oj{gi ci sì t rovasse n e l l ' a l ­

t e r n a t i v a d i s o t t o p o n i a u n a i n v a s i o n e d i b a r b a r i d ì u n t e m p o o a l t r i o n f o e l e t t o r a l e de l c o m u n i s m o , no i p e n s i a m o che si d o v r e b b e p r o p e n d e r e per i p r i m i .

(A. B m c c u l e r i S. .1. - f . i Civiltà cattolica, 1S apri le 1953).

Da « Rinasci ta » pag 632.

A . u i ; * v

Page 8: U Gli alti funzionari dello Stato chiedono …...petutamente, o in modo mol to polemico, a posizioni e to ni assunti dal nostro giorna le in diverse occasioni, ed è .sotto questo

Pag. 8 — Sabato 30 ottobre 1954 «L'UNITA'»

ULTIME NOTIZIE PROBABILMENTE LUNEDI' IL LAVORO RIPRENDERÀ' NEI < DOCKS »

Vittoria dopò un mese di sciopero del 45 mila portuali britannici

Riconosciuto sostanzialmente il principio della non obbligatorietà del lavoro straordina­rio — Scacco per il Labour Party e i sindacalisti di destra schieratisi al fianco dei padroni

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE c n e . , j s i ; i ba t tu to t r a sc inando dietro di sé t u t t e le forze dei

LONDRA, 29. - - I 45.000 por tua l i ì n g l e ^ che, da un mese , e r a n o in .sciopero per o t t ene re il r iconoscimento del c a r a t t e r e volontar io defili .s traordinari , hanno vinto la loro bat tagl ia . E<si, probabi l-m e n t e , r i p r e n d e r a n n o il la-voro lunedi , avendo o t tenuto sostanziale soddisfazione, e le successive t r a t t a t ive non pò. I r anno che consol idare la vit­tor ia di oggi. Domani i por-tual i si r i u n i r a n n o in tu t t i i cen t r i , p e r p r e n d e r e una d e . cisione .sul r i to rno al l avoro , sul la base delle r accomanda­zioni dei loro d i r igent i .

I por tual i di Londra , Sou­thampton , Hul l , L iverpool , B i rkenhead , Manches t e r . Tto-Chester h a n n o dovuto lo t ta re in una s i tuazione di e s t r ema difficoltà, con t ro la in t rans i ­genza dei p a d r o n i , le minac­ce del governo , abbandona t i da uno dei loro due sinda­ca t i e sconfessati dal T.U.C. e da l « L a b o u r P a r t y »: han­no vinto u g u a l m e n t e . Ma i v e r i sconfitti n o n sono tanto i p a d r o n i , che p u r e h a n n o d o v u t o piegars i , e il governo, il q u a l e h a dovuto rinfode­r a r e l a minacc ia di por ta re le t r u p p e ne i clocks. 1 veri ficonfitti sono i d i r igent i di d e s t r a dei s indaca t i : Deakin , il qua l e ancora oggi osava l a n c i a r e i suoi fulmini con­t r o gli sc ioperant i ed ordi­n a v a loro d i t o rna re al la­v o r o , a s so lu tamente inascol­ta to e beffato da coloro che egli h a t r ad i to nel momento p i ù d u r o del la lot ta ; il Par­t i to l abu r i s t a , che dai banchi de l la C a m e r a dei Comuni si ò d ich ia ra to solidale con la minacc i a governa t iva di ri­c o r r e r e al c rumiraggio di S ta to .

S e dai padroni e dal go­v e r n o non vi e ra da at ten­ders i nul l ' a l t ro che una resi­s tenza accani ta alle legi t t ime r ivendicaz ioni opera ie , dai cosiddet t i r app re sen t an t i dei l avora tor i , i l abur is t i e i sin­dacal i s t i di des t ra , non si po­t eva s u p p o r r e così sfacciato disprezzo degli interessi ope­r a i e così feroce osti l i tà con-t r o le loro r ichieste . Si è a r r i v a t i pers ino a sospendere da l l e « T r a d e Unions ». nel m o m e n t o più diflicile della lo t t a , il coraggioso s indaca to degli « S t eve rdo r s ». il solo

por tual i , anche di coloro, ed e r ano la maggioranza , che appar tengono al s indaca to di Deakin , il T.G.W.U. I 7.000 iscritt i a l l a « S tcvendors Union » sono s ta t i più forti delia coalizione avversa : ia e h a n n o o t t enu to la sol idarietà a t t iva dei t r e qua r t i dei por­tual i inglesi v, p ra t icamente . di tut t i i port i maggiori

Una volta di più. ina (me­sta volta c lamorosamente , il pndroi i r tìel <• T r a d e Union Congros-; ... i! munfiUtcoinuiii-sti Deak in , lui r ivelato di es­sere s t r e t t amente legato agli interessi padrona l i ;il pun to tale da infierite con lo .-.te-so l inguaggio dei datori di la­voro sugli sc ioperant i .

Negli ambient i sindacali -,i after pi a questa .-era che la vi t tor ia s t rappa ta dai portua­li è una delle maggiori otte­

nute nel eorso di c inquanta anni di lotte di avanguard ia . I dator i di lavoro sono stati obbligati a riconoscere il ca­ra t te re volontario del lavoro s t raord inar io , come si può desumere dal la t to i ne e-si hanno r inuncia to r.IPapplica-zione di mi -u re punit ive con­tro quei por tual i che .si ri­fiuteranno di fornire presta­zioni eccedenti !c otto ore lavorat ive quot id iane . L'abo­lizione delle penal i tà , che ge­nera lmente consistevano in Una sospensione da! lavoro var iabi le da tre giorni ad una se t t imana , e l imina il con- un 'accentua/ ion» eetto di obbl igator ie tà in -en-, mento di t:a>te: imento o giuridico, lino: a -.o-tenutol portuali de.la T.G.W.U.

in pra t ica i'. principio stabi­lito nel maggior porto ingle­se avrà validità in tut to il Paese. Gli accordi, inoltre, s a ranno applicati anche nei risiimeli dei portual i meni . b i i della •• Transpor t and Ge­neral Worker Union *• di Deakin, i quali >i .sono uniti allo sciopero .-.en/a l 'autoriz­zazione dei loro sindacato. E' questa una sconfìtta net ta per i: \ ecch io dir igente sin. dacale : eazionario, e le ri­pe: cussjoni di questo avveni­mento -i faranno .-entire prò-babi lmente assai pre.-to, con

del movi-dei

dai dator i di lavoro. , la •< Stevedor- and Dockers L 'accordo è valido -olo i>e-| Union >•, il più combat t ivo

Londra: questa ri.-erva è .sta- dei sindacati del porto. ta l 'ul t ima tr incea nella qua­le si .sono rifugiati i datori di lavoro per evi tare una sconfitta t roppo aperta, ma

Rimangono in - j iopero gli 8.000 operai dei cant ier i na­vali londir.e-i,

M'CA TREVISANI

PODEROSE LOTTE OPERAIE PER I SALARI E PER MIGLIORI CONTRATTI

Ferme al 95°|0 le fabbriche di gomma Diecimila minatori in sciopero in Sardegna

Domani il Consiglio nazionale della FlOM - Firmato il contratto dei calzaturieri - Viva agita­zione tra i coltivatori diretti per la legge sull'assistenza - Successi dei contadini meridionali

Il g r a n d e sciopeio uni tar io di q u a t t r o ore nel se t tore della gomma, proc lamato pei la g iornata di ieri dalle or­ganizzazioni sindacali dei la­vora tor i , è i iuscito in m a n i e ­ra imponente in tut ta I tal i" .

A 'Milano, dove esistono le più impor tan t i l abb i iche del se t tore , lo sciopeio ha dato il s eguen te r i su l ta to : Pi iel l i Bi­cocca (14.000 dipendent i ) ope­rai 99',;-, impiegat i 70'/«. Sede cen t r a l e Pirelli (impiegati) W„. Pirell i Ripamonti , ope­rai 99'./ , impiegati 8 0 ' ; . P i ­relli Seregno, operai 99 Ve, impiegat i 65 ' , ; . Pirell i di Monza, operai 100','L impiega­ti V>5c/v. Pirell i F u n g a l o di Cusano milanino, 100',; ; P i ­relli Bressada . impiegat i 75Ti>-Indus t r i a gomma, operai 100%, impiegat i 95' , ; . Manull i 97%, Selgas 9 8 ^ . D'Alessan­dro . 9 0 % ; Baliett i 100%. La media genera le degli sc iope-

DOPO LA SCOMPARSA DEL LEADER D.C. DELLA GERMANIA OVEST EHLERS

La crisi politica di Bonn si è complicata per la successione alla presidenza del Bundestag

// problema dell'equilibrio fra cattolici ed evangelici all'interno del partito cristiandemocratico di Adenauer — II confessionalismo del cancelliere criticato duramente dai liberali della Baviera

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

BERLINO. 29. — La scom­parsa del . p res iden te del Bundcstay, Ehlers , deceduto improvv i samen te la no t te scorsa per un collasso ca rd i a ­co che ha fatto seguito ad u n a delicata opeiaz ione alla gola, ha ape r to per A d e ­n a u e r e per il pa r t i to d e m o ­cr is t iano una se r ie di nuovi problemi. Il pr imo, senza dubbio, è quel lo di des ignare u n successore a l la direzione della Camera . Nessuno dei due vice pres ident i a t tual i , il socia ldemocrat ico Carlo Schmid e il d.c. bavarese Jaeger , sembra a v e t e mol te possibilità, il p r imo per il pa r t i t o cui appa r t i ene , il s e ­condo per il fat to che è c a t -

Vertenza anglo-sovietica amichevolmente risolta In un caso analogo a quello della signora Sommerlatte, il Foreign Office ha punito severamente due suoi dipendenti

L O N D R A , 29. — I n m a r - s ta to di ubr iachezza , g i n e a l lo sp iacevo le episodio d e l q u a l e e s t a t a p r o t a g o n i ­s t a a Mosca la s ignora Betty-J a n e S o m m e r l a t t e , mogl ie d e l secondo s eg re t a r i o d e l ­l ' ambasc i a t a degl i S t a t i U n i ­t i n e l l ' U R S S , il Da i ly Telc-graph h a r i v e l a t o oggi pe r la p r i m a vo l t a — e u n f u n ­z iona r io de l Foreign Office h a c o n f e r m a t o — che u n i n ­c i d e n t e p e r a l cun i ve r s i a n a ­logo si verificò poco t e m p o p r i m a de l l a v i s i t a di A t t l e e e d i B e v a n a Mosca , t r a d u e funz iona r i de l la ambasc i a t a b r i t a n n i c a e a l cun i vigil i u r ­b a n i sovietici-

I f a t t i s i sono svol t i come s e g u e . I d u e ingles i si e r a n o r e c a t i all'American House, u n ci rcolo d i i m p i e g a t i d e l ­l ' a m b a s c i a t a a m e r i c a n a p e r i l o r o amic i e d ospi t i s t r a n i e ­r i , d o v e a v e v a n o b e v u t o , a q u a n t o s e m b r a « q u a l c h e b i c ­c h i e r i n o d i t r o p p o >. L a s c i a n ­d o la r i u n i o n e , e m e n t r e a t ­t r a v e r s a v a n o il p o n t e K r i m -s k i su l l a Moscova , essi f u r o ­n o p r e s i d a u n ' i m p e l l e n t e n e ­cess i tà n a t u r a l e , c h e sodd i ­s fecero da l l ' a l t o del pon te . s enza c u r a r s i de i passan t i I n t e r v e n n e r o a lcun i c i t tadi­n i . e q u i n d i degl i agen t i , ai cu i r i l i ev i i d u e ingles i r i ­spose ro p a s s a n d o a v i e dì f a t ­to e d a n d o l u o g o ad u n b r e v e pug i l a t o .

I I Dai ly Telegrapli e il p o r ­t avoce de l Foreingn Office h a n n o t e n u t o a so t t o l i nea re c h e l ' ambasc ia to re , s i r W i l ­l i a m H a y i e r , senza a t t e n d e r e a l c u n a f o r m a l e r i ch i e s t a di r i c h i a m o de i d u e funzionar i d a p a r t e de l min i s t e ro degl i e s t e r i soviet ico, p r o v v i d e a r i n v i a r e senz ' a l t ro i d u e in I n g h i l t e r r a , d o v e essi furono cos t r e t t i a lasc iare il Fore ign Office.

L e r ive laz ion i de l g iornale c o n s e r v a t o r e e le d i ch i a ra ­z ion i de l funz ionar io h a n n o o v v i a m e n t e u n v a l o r e di in ­d i r e t t a po l emica n e i confron­t i d e l m o d o c o m e le a u t o r i t à a m e r i c a n e h a n n o t r a t t a t o l 'e ­p i sod io d e l l a s ignora S o m ­m e r l a t t e , s e n z a d u b b i o più g r a v e d i q u e l l o a n g l o - s o v i e ­t ico. Si fa n o t a r e , in a l t r i t e r m i n i , c h e l ' a m b a s c i a t o r e b r i t a n n i c o n o n h a e s i t a to a suo t e m p o a d a d o t t a r e le sanzioni p iù s e v e r e c o n t r o d u e funz ionar i r e sponsab i l i d i u n a sempl i ce scor re t tezza , a g g r a v a t a d a l lo ro e v i d e n t e

m e n t r e le a u t o r i t à a m e r i c a n e , di f ronte ad u n ges to di e v i d e n ­te mala fede , o l t r e che di i n ­civi l tà , come quel lo del la S o m m e r l a t t e , sono a p p a r s e p iu t tos to des iderose di « fare uno scanda lo ».

T a l e in tenzione , si dice , L o n d r a , è a p p a r s a ch iara n e l ­le affermazioni de l la s t a m p a secondo le qua l i gli S ta t i Unit i a v r e b b e r o preso in c o n ­s ideraz ione la possibil i tà di r i sponde re a l la r ichiesta di r i ch iamo del la Sommer la t t e r o m p e n d o le re laz ioni d ip lo ­mat i che . o « r i f iutandosi > di r i m p a t r i a r e la d o n n a , nonché

tolico, come il cancelliere Adenauer .

La scelta di Ehlei.s. che r i ­copriva anche lu cai i ta di vice p res iden te della d e m o ­crazia cr is t iana, era dipesa p r inc ipa lmente dal la sua r e ­ligione evangel ica , e dal la necessità, per il par t i to di Adenauer , di ossei vai e, ne l ­la d is t r ibuzione delle ca r i ­che. un cer to equil ibrio fra le due confessioni.

Dal 1950, per»), 1* s i tuazio­ne è a n d a t a cambiando e si è assisti to ad una c iescen te ' a l t ro difficile problema, che

scelta non sarà cer to facile fiuto a causa della necessità di conci l ia le le avverse es igen­ze e di non il r i fare t roppo i - l i b e l l i > l iberali , sch ie ra ­tisi adesso a p e r t a m e n t e , nel ­la c ampagna e le t tora le in Baviera , cont ro il confessio­nal i smo del pa r t i to domi ­

nante . La decisione, in u l t ima a n a ­

lisi. spe t t e rà al cancel l iere Adenauer . Questi t roverà cosi sul suo tavolo, al r i torno dali viaggio negli Stat i Uniti , un

opposto dal • par t i to dei profughi •» nel corso di un tempestoso dibat t i to al p a r l a m e n t o regionale b a v a r e ­se. T u t t o ciò lascia p r e v e ­de re che il Cancel l iere non avrà da af f rontare una par ­t i ta semplice .

SKRGIO StvtiRK

Firmato raccordo fra Bonn e Washington

differenziazione fra cattolici ed evangelici . La decisa ten­denza clericale di Adenauer , consigliato dal cardinale Frings. arcivescovo di Colo­nia, ha de t e rmina to non p o ­che frizioni coi pi d e s t a n t i , s empre più preoccupati , fra l 'altro, per l ' indirizzo di ima politica che pregiudica le possibili tà di i umificazione tra la Ge rman ia occidentale e quel la or ienta le , dove v i ­vono ben 16 mil ioni di e v a n ­gelici e solo t r e milioni di cattolici . Questo fatto, e la convinzione che il Vaticano e l 'ala cattol ica DC. non avrebbei o mai pei messo la ascesa di un evangelico al cancel l ierato, a v e v a n o de te r ­minato . negli ul t imi mesi . una cer ta modificazione de l ­l 'a t teggiamento del p res iden­te dei Buiiffestay. che in precedenza si e ra m a n t e n u t o su una linea pe r fe t t amente conformista. L 'esempio più in teressante di ciò si è a v u ­to nel giugno scorso, a l lor ­ché Ehle i s . pa i t ec ipando al congiesso della Chiesa evan ­gelica a Lipsia, si è incon­t ra to con Dieckmann . p res i ­dente della Carnei a popola­l e della RDT.

Il P re s iden te del Bundestag non aveva poi voluto- o s a ­puto. anda i e al di là di q u e ­sto gesto d imost ra t ivo . Ce r ­to è. comunque , che con la

ne l le p ro t e s t e de l l ' ambasc ia to re Bohlen p res so Molotov a propos i to di u n « ca t t ivo sua scomparsa in ancoi g io-t r a t t a m e n t o » c h e v e r r e b b e j v a n c e tà (aveva sol tanto 50 fat to da l l e a u t o r i t à sov ie t i - a l l n i ) j p ro tes tan t i della DC che ai d ip lomat ic i amer i can i . Bohlen . come e r a p r e v e d i b i ­le. ha d o v u t o infine a m m e t ­t e re il d i r i t t o de l gove rno s o ­viet ico di non consen t i r e o l ­t r e il sogg iorno n e l l ' U R S S al la S o m m e r l a t t e . la q u a l e lascerà Mosca merco led ì .

hanno perso il loro maggior esponente e il solo uomo che av rebbe potu to un giorno cont rappors i ad Adenauer . K" difficile p revede re ora chi sa l i rà alla pol t rona di n rcs idenle della carnei a: la

Sentenza da tribunale borDonico cantre l dimenìi iella CULAI Caserta

Condanne <i ire» anni eli reclusio­ne per presimi*» blocco stradale

S. MARIA C A P U A VETE-RE, 29. — A conclusione del processo con t ro ì d i r ìgent i della C. C. de l L . di Caser ta e o t to l avora to r i di Casal di Pr inc ipe p e r Io sc iopero brac­cianti le de ! 12 g iugno, la sezione II-bis p e n a l e del Tr i ­bunale di S. M a r i a C. V„ presieduta dal do t i . Cand i a e composta dai giudici Chia-nellj e Petrooell i . h a emesso una grave, inìqua sentenza . Sono stati infatti assolti per insufficienza di prove i soli compagni a w . Generoso Io-dice, consigliere provinciale del P.S.I., e Mar io P igna ta ro della segreter ia del la C d i , . provincia le e d u e lavoratori , Ca te r ino Antonio e Cater ino Vincenzo, nei confronti dei qua l i l 'accusa e r a palesemen­

te insostenibi le; men t r e compagni P ie t ro Bove, segre­tar io prov. le del la C.C.del L., Enzo Raucc: . del la segreteria della Federaz ione comunista , e Mar i ano Vegl iarne , segre­tar io della Federbracc ian t i provincia le . <ono stati r i te-miti responsabi l i d i blocco s t radale e condanna t i a ben 3 anni di rec lus ione , e gli al t r i sei l avora tor i di Casal di Pr inc ipe a p e n e var iant i t ra un anno e sei mesi e due anni .

Nel corso del d iba t t imen to e r a appa r so asso lu tamente e-v idente non so l t an to l 'inesi­stenza del p re teso blocco s t rada le ma. ins ieme, l 'asso­luta mancanza di e lement i d i prova a car ico di tut t i gli imputa t i ,

v iene ad aggiungersi alla f ra t tura aper tas i nella coali­zione governa t iva a causa della Saar . Al - no - oppo­sto ieri sera alla ì atifica, da pa r t e del par t i to l iberale, e alla « r ivol ta • di dodici de ­puta t i DC e del Zentrum, è segui to oggi il deciso r i -

WASHINGTON. 211 - li can­celliere Adenauer e il St«;r«lur«o di s t a t o mneilCHiio l 'oster Dune? uumio f irmato oggi un t m u n t o di umici/iii, coinmeich» e nitvlgH-7lone Ita t;;i S tu t i Uni t i e ai Repubblica lederuie seti esca

K nuovo t r a t t a t o sost i tu isce ciucilo concludo ne; l on t ano 19:2:! I il cer imonia della fii.T.O ha a i u t o luogo il» torma so l enne ni lupa i t l t i i cu in di S ta to

rant i nella p iovincia di M i ­lano è del t)a% per gli operai e del 7.V.; per gli impiegat i .

A T o r i n o : Micheìin. 1)2%; Piiel l i . 93 ' , ; ; Supe iga , !M* < ; CEAT-Cavi 91'« ; CEAT-gom-ma. 96':; ; INCET. 95Vi : Pirel­li Se t t imo . 90'< ; SAI AG, 75% De Salles, WOVc. I.a media genera le degli sciopeiunti in provincia di Tor ino supe i a il 90«.[ pei gli operai e il *»0' '< per gii impiegati .

A Pavia: ne'.T impor tan te centi o del l ' industr ia della gomma di Vigevano, lo scio­pero ha avuto il seguente r i ­su l ta to : Ursus-gomma, 100%; Eco-gomma. 98 '/> ; Rosanigo. 9 5 % ; ILCE. 100%: Mainardi . 100 r ; ; Vega, 50 ' . ; Bezzi 7 0 % ; Astro. '.).v;>.

Analogo successo e .-'tato conseguito a Livorno. Napoli, fioma. Genova e nelle a l t re ci t tà. La media genera le t ra gli operai sc ioperant i si ag ­gira sul 95 per cento.

Domani . 31 o t tobre e il p r i ­mo novembre , si r iun i rà a Tor ino il Consiglio nanzionale della F l O M . Al cent ro della discussione sarà la lot ta pe r l ' aumento dei sa la r i tu t t ' o ra in corso. Il Consiglio naz io­nale t raccerà la l inea de l ­l 'azione che i metal lurgici dov ranno c o n d u r l e per il so l ­lecito inizio del le t r a t t a t ive pe r real izzare u n accordo in mer i to alle r ichieste salar ial i e con t ra t tua l i avanza t e dalla F lOM a l l a Confindusti ia

i Ver ranno t rat tati inoltre i problemi inciel i t i la difesa

'de l l ' indust r ia , con p a i t i c o k u e r i fer imento alla r iorganizza­zione de l l ' IRI -FIM-Cognc

A Milano, t ra le federazioni del l ' abb ig l iamento d e l l a CGIL. CISL e UIL e la ANCI (associazione industr ia l i ca l ­zaturier i ) si sono concluse le t r a t t a t i ve per il i innovo del con t ra t to nazionale di lavoro.

Non è ancora possibile va ­lu ta re g lobalmente l 'entità del migl iorament i conseguiti per tu t t e le province i tal iane, ma •sono significativi, a titolo di

jesempio, gli aument i realizza­ti per la provincia di Milano in aggiunta alle nuove paghe conglobate: operaie» di p r ima categoria L. 5.25 o ra r i e : ope ­raio di seconda categoria l i ­re -1,70 o ra r ie ; opera io di t e r ­za categoi ia L. 4.50 o ra r i e ; manova le L. 4,15 orar ie . O p e ­raia di p r ima categoria L. 4 ora r ie ; operaia di seconda c a ­tegoria L. 3.70 o ra r i e : opera ia di terza categoria L. .'t.50 o-

rar ie . Inol t re sono atati ap­portat i impor tant i migliora­ment i normat iv i .

La Federaz ione i ta l iana la­vorator i a l imentar i s t i (ade­rente alla CGIL) ha convoca­to per domani , a Milano, i lavorator i r a p p i ^ e n t a n t i le maggiori az iende dolciarie, e i d i l igent i s indacali delle pi ri­vince d i r e t t a m e n t e in teressa­te pe r d i scu te re l 'a t teggia­mento degli industr ia l i dol ­ciari che. in sede di t r a t t a ­tive per il r innovo del con­trat to, hanno chiesto di pro­rogare la discussione al gior­no 9 novembre .

Lo sciopero a Carbonaia CARBONIO, 21. — I dieci­

mila mina tor i del bacino ca r ­bonifero del SULCIS sono oggi scesi in sciopero per 24 ore cont ro il manca to p a g a ­mento dei salar i che s a r e b ­

be dovuto avven i re il 15 ot-tobie .

Gli operai , raccoltisi nei plessi dei pozzi minera r i so­no confluiti in cortei a Car -bonia e giunt i dinanzi alla sede della direzione della so­cietà carbonifera sa rda h a n n o dato vita ad una mani fes ta ­zione di protesta .

Al t re dimostrazioni degli sc ioperant i si sono svol te a Cor toghiana e Bacu Abis. In tu t to il Sulcis regna u n ' a t m o ­sfera di tensione vivissima e la popolazione, ag i ta ta da una preoccupazione profonda, so ­lidarizza con gli operai in lotta. Pe r tu t t a la se ra ta di ieri i negozi sono r imast i chiusi in segno di protesta . Ta l e forma di protes ta dei mina tor i sardi pur a t tua t a pe r la manca t a corresponsio­ne dei salar i , ha voluto so t to­l ineare la d r a m m a t i c a s i t ua ­zione che pone in gioco l 'av-

SI SVOLGERÀ' IL 1 E 5 DICEMBRE

A Napoli il Congresso del popolo meridionale Alicata in una conferenza stampa illustra il significa­to di queste seconde assise delle genti del Mezzogiorno

Il 4 e 5 d i . e m b r e si svo lge - i s t a to mise revo le del le opere . rà a Napol i il II congresso dei pont i e de l le s t r ade , le del popolo mer id iona le . Su i case di t e r r a e di fango che

veni re del l ' industr ia ca rbon i ­fera e quindi l 'esistenza s tes ­sa di Carbonia che è na t a e vive a t to rno alle miniere .

A t tua lmen te la Carbosarda non e in grado di cor r i spon­dere i salar i , poiché la CECA si è r i f iutata di e rogare la somma di 200 milioni che mens i lmente è impegnata a l iquidare , ad integrazione del bilancio della società m i n e ­rar ia , adducendo a mot ivo la manca ta presentazione da pa r t e del governo i tal iano dei piani di « s is temazione -del Bacino Carbonifero.

temi che s a r a n n o d iba t tu t i a l le assise del Mezzogiorno, il compagno Mario Alicata ha ieri ma t t i na t enu to , nei locali r o m a n i del la Casa de l~ la cu l t u r a in Via Emil ia , u n a conferenza di in formazione ,

Il c o m p a g n o Al ica ta — che ins ieme con gli on. Giorg io Amendo la e F rancesco De Mar t i no è u n o dei maggior i e sponen t i del Comi ta to n a ­zionale pe r la Rinasc i ta del Mezzogiorno — ha innanz i t u t to r ivo l to u n sol idale s a ­luto a l le popolazioni del S a ­le rn i t ano . Ques t a nuova sc ia ­gu ra che si è a b b a t t u t a sul mer id ione — egli h a p r o s e ­gui to — confe rma la g rav i t à del la s i tuaz ione a causa del la qua l e noi s i amo s ta t i indot t i meno di un mese fa a c o n v o ­ca re la seconda a s semblea del le popolazioni del Sud . L o

Un "sigaro volante,, avrebbe atterrato col suo equipaggio nei pressi di Tripoli

11 singolari* apparaceli io tv Ì suoi occupali ti minuziosamente- descritti ila un colono

T R I P O L I . 29. — M;\ « s i ­ga ro » vo lan te •> a v r e b b e a t ­t e r r a to al l 'a lba de l 25 ot­tob re a l l ' in te rno di un 'az ien­d a agricola i ta l iana presso Tr ipol i : ta le l ' annuncio di un colono. Carme lo Papot to , che a v r e b b e vedu to 1» s t r a n o a p ­parecch io e i suoi occupant i .

Il P a p o t t o ha n a r r a t o ad un cor r i sponden te dell 'ANSA di a v e r e scorto in ar ia , du ­r a n t e u n g'no d'ispezione. « qualcosa di s imile ad una falda di n e v e » che scendeva s i lenziosamente s u 1 p ra to . « L'oggetto mister ioso, egli ha p tosegui to . p r endeva t e r r a a poche decine di met r i da lui. Si t r a t t a v a di uno s t r ano apparecch io che p resen tava la sagoma di una automobi le aerodinamica . una c o d a aven te veros imi lmente fun­zioni di t imone ed una fuso­liera lunga circa se': metr i e larga t re . La p a r t e inferiore del l 'ordigno appa r iva cost i­tu i ta da un metal lo bianco come a l luminio , quel la supe­r iore di un ma te r i a l e t r a ­spa ren te . e ra dìvi>n in .-e-zioni. Sul •• muso > appa r iva ­no d u e fori la tera l i e. al cen­i lo . una scale t ta es terna . '

Al Papo t to s e m b i ò anche di! d i s t inguere sei ruo te su l le ' qual i l 'appai ecchio poggiavo. qua t t i o an te r io r i (a coppie) e due poster ior i . Avvicinato-1 si. il Papo t to c rede t t e di ve- ; de re d u e tubi a forma d. corno disposti sot to la fu­soliera. m e n t r e sopra questa u l t ima dis t inse . > a p rora e a poppa > d u e a n t e n n e assi­milabil i a l le an t enne - r ad io . Dalla p a r t e pos ter iore spor­gevano a lcuni tubi cilindrici

no essere, infatt i .- dove t te scoprii si il viso < per soffia­re in u t i tubo >: «aveva un normale volto di uomo.

Il Papot to ha de t to che si avvicinò a l l ' apparecchio , in preda alla più viva cur ios i ­tà. e mise p iede sulla sca­let ta per vedere più da v i ­cino. Ma subi to una violenta scarica elet t r ica , t r a s m e s s a ­gli alla mano al con ta t to con il metal lo della sca le t ta stessa, lo r ibu t tò a l l ' indie t ro . Subito uno dei m e m b r i de l ­lo s t rano equipaggio si mise a gesticolare verso di lui. non in tono di minaccia ma quasi per invi tar lo a r i m a n e ­re fermo. Uno dei suoi com­pagni si de t te poi a s m o n ­ta re una ruota e la r imise quindi a posto p r e m e n d o un pulsante il qua l e fece a b ­bassare sulla ruo ta una spe ­cie di cofano. Si t r a t t a v a . forse, del guas to che aveva costret to l 'ordigno ad a t t e r -ì a re .

Ne' f ra t tempo il colono ebbe occasione di o se rva re

nel l ' in terno a lcuni sedili . una specie di apparecchio r a ­dio azionato da un uomo mun i to di cuffia (quest 'u l t ima dota ta di a lcuni fili) nonché una se r ie di . cruscott i o q u a d r i - c o m a n d o ->. Tu t to lo equipaggio appa r iva indaffa­r a t o in torno ai meccanismi in terni del l 'apparecchio t a n ­to che il colono potè t racc ia ­re su un pacchet to di s iga­re t t e . che aveva in tasca, u n o schizzo appross imat ivo del l 'ordigno.

Dopo ave re sostato a t e r ra . compless ivamente , per una ven t ina di minu t i . l ' ap ­parecchio. senza p r o d u r r e il minimo rumore , s: sollevò l en t amen te verso l 'alto, in direzione ver t icale , per una c inquan t ina di met r i , poi si a l lon tanò a velocità ver t ig i ­nosa verso or iente .

Il cor r i spondente del l 'ANSA ha ef fe t t ivamente r i scon t ra ­to sul t e r reno impron te di ruo te gommate , con b a t t i ­s t rada a sezioni q u a d r a n g o ­

lari e t racce di colore b lua ­s t ro . a p p a r e n t e m e n t e p rodot ­te da una sostanza p ro te t t iva

L' O.N.U. condanna le bande di Crang Kai-scek NFW OYRK. 2<J. — I/.V*e::>

t>:ea «cncmle d**H'OX ha appro­vilo ogsi all 'unanimità (il dele­gato dei Kuommdan non i»a i»ar-tccipaio £'. voto) una mozione la qua:e deplora clic iorze di Ciang Kai ScoK. si trovir.o ancora sul territorio dci'.a B'.rrr.ania. La a:o-7.:OKO chiede anche a lut t i i Pae­si di provvedere ciflìr.chc queste forze non possano ricevere aiuti i quali consentano :or.> di ri:-.-.a-r.eie i:i Bir-.r.ania

sono s t a t e t r avo l t e a Sa l e rno r a p p r e s e n t a n o la più e l o ­q u e n t e denunc ia de l le r e ­sponsabi l i tà g o v e r n a t i v e pe r la d r a m m a t i c a p o r t a t a d 'ogni r i c o r r e n t e a l luvione- N o n o ­s t a n t e sia e l e m e n t a r e ca lco­la re in mi l l ime t r i la q u a n t i ­tà d ' acqua s e m p r e c rescen te che si rovescia sui nos t r i mont i e sul le nos t r e c i t tà , nonos t an t e i nos t r i Comun i , le n o s t r e P r o v i n c e e il Movi m e n t o di Rinasc i ta a b b i a n o dal 1949 a p p r o n t a t o e s a u ­r ient i p iani , il gove rno e la Cassa del Mezzogiorno non h a n n o acce t t a to che in mi n ima p a r t e a u e i c i an i .

Ma non è ques to il solo p r o b l e m a da r i so lvere . La s tor ia degli u l t imi dieci ann i ha fat to compie re al Mezzo­g iorno g iganteschi passi in avan t i ve r so il comple to rin­n o v a m e n t o del le coscienze ad esso vi h a n n o con t r ibu i to v a l i d a m e n t e l ' a b b a t t i m e n t o del fascismo e del la m o n a r chia. la Cos t i tuz ione r e p u b ­bl icana, l ' i s t a u r a z i o n e de l le a u t o n o m i e reg iona l i s ic i l iana e sa rda , l ' ingresso n e l l a ' v i t a de l popolo de i g r a n d i pa r t i t i p ro le ta r i , de l le o rgan izzaz io ­ni s indaca l i , ovve ro del la democraz ia . Al r i n n o v a m e n ­to del ie coscienze non ha p e ­rò corr isposto il r i n n o v a m e n ­to de l le condizioni m a t e r i a l i d 'es is tenza di a u e s t e p o p o l a ­zioni. I g r u p p i d i r igen t i de l la borghes ia i t a l i ana che d e t e n ­gono il po t e r e da l 1860 si s o ­no anzi s e m p r e oppost i al la ascesa del Mezzogiorno

Il secondo Congrèsso del popolo m e r i d i o n a l e d o v r à se rv i re p r i n c i p a l m e n t e a r i ­c h i a m a r e in q u e s t e t e r r e lo imper io de l la Cost i tuz ione r e p u b b l i c a n a e de l le s u e l e g ­gi. b a s e f o n d a m e n t a l e su l la q u a l e so l t an to possono c o n ­c r e t a m e n t e poggiars i i p r o ­g r a m m i di r inasc i ta . Non si t r a t t a — h a concluso A l i ca ­ta — di p r e s e n t a r e a l C o n ­gresso o di far s c a t u r i r e da esso u n m o v i m e n t o di o p p o ­sizione a ques to o ad u n a l t r o

Teppisti tentano di in tèndiate j c o v e r n o : ?i trat,a di ?<>iieci-U , . J A ^ A l l ' a l n i JL\ D f l t s M ' t a r c d a ° . u c s t o o dai gove rn i Id Sene OeilAHrW CI mdIQj r h e ? Cg l I i r a n n o radozione e

r.jue.-:rt uoi-.c!l 'effett iva rea l izzazione dei p iani di r inasc i ta e l a b o r a i u n i t a r i a m e n t e da tu t to il p o ­polo mer id iona l e .

PkSARO. m2n a:cun» iej>i).>'.i :«^c^»;i :.a:i:io t e n t a t o di incendiare ..» M^de de::".\NPI provirtc-a:" di Pesaro che tro\a>i r.e;;a Cam ile. :rru--i ;ato !:>. via Ma77:ni

Mislwiosi filamenti rome di bambagia iieri a Fireme dopo il passaggio dei «dischi

Messaggio a Herriot ili deputat i sovietici

L a s t r a n a m a t e r i a r a c c o l t a s i d i s s o l v e v a d o p o p o c h i m i n u t i

FIRENZE. 29 — Oggi nel i p io ; q u e i fili s imi l i a f i la to t r a se ra , è s t a t o v is to so lca re cielo di F i r e n z e e de l l a T o - ! d i nay lon . che si d i sso lvono scana . anco ra « dischi v o l a n - p i an p i a n o ; e oggi s e n e s o n o

su. nel cielo l impido d i q u e - ' r imessa C E A F . q u e s t o p o m e - ' La p re senza de i f i l a m e n t i » : c reazioni tra r i 'RSS e ia Frui­s te g io rna te d i f ine a u t u n n o . ! r iggio. ve r so le o r e 14. h a n n o ; s t r a n i (o bambag ia , c o m e d i r | C l A » <* rar.-^-.en:ano g:i sforzi Sugges t ione co l l e t t iva o r e a l - 1 r acco l to a l cun i fil i d i q u e s t a ! s i vog l ia ) è s t a t a a n c h e n o - - fecondi da ;ut eorr.piu.it ne'.'.osvi­ta? Psicosi d e r i v a t a d a s t r a - • m a t e r i a . « C e n ' e r a n o a c e n - j t a t a . ne l l e p r i m e o r e de l p ò - t zuppo deì:e relazioni frar.co-so-ni fenomeni a tmosfe r ic i o ve r e appar iz ion i d i corp i n o n definit i , v a g a n t i ne l lo spaz io?

Gli i n t e r roga t iv i si s o m m a ­no agli i n t e r roga t iv i . C e r t o è che q u e s t e appa r i z ion i n o n possono e s se re i n t e r a m e n t e f ru t to de l la fan tas ia d i q u a l ­che fantasioso le t tore di av­v e n t u r e i n t e r p l a n e t a r i e . M o l ­t i h a n n o v is to i cos ide t t i «di­schi volant i », e sì sono ' po­t u t e raccogl ie re d o c u m e n t a ­zioni che l asc iano v e r a m e n t e perp less i a n c h e i p iù s c e t t i ­ci. L a bambag ia , pe r e s e m -

ti >. anco ra b a m b a g i a ; e a n - vis t i a cen t ina ia di q u e s t i cora gen te che ad u n t r a t t o fili, spec i a lmen te a Novoli e

simili a c a n n e di mit ragl ia-1 ha a lza to la t e s t a e si è messa l ungo il Mugnone . t r ici . ' a d ind icare « q u a l c o s a » l a s - ! Alcun i meccanic i de l l ' au to

Il Papo t to (il qua l e è un - --lavora tor i che dice di non ave r ma i le t to sui» giornal i le i ecenti notizie re la t ive a: dischi volant i , anche pe rchè la s t ampa a r r i v a con difficol­tà nelle c a m p a g n e e pe rchè i coloni non h a n n o t e m p o di leggere) ha ass icura to ai cor r i spondente del l 'ANSA di ave re vis to l ' apparecchio il­lumina to a g iorno da una luce b ianchiss ima i r r a d i a n t e -si con u n a lone di circa q u a t t r o m e t r i e di ave re scorto, a l l ' in te rno , sei uomi ­ni indossant i t u t e di color g ia l las t ro e con i volt i coper ­ti. Di u n o solo di essi egli potè vede re il vol to . Lo s t r a -

, PARICI:. 29 (\r-*a ArP) — Uh i sr.ippo di r..er.iì>n de". Soviet Su-' prerro dellT'RSP ha inviato a

«V Fdotiard Hcniot presidente ono-1 rar:t> dell«ì Vssrr.-.b'.ea nazionale' • :'.-a:-.ce--e e «-indaco di Lione, un ; , te>gra.t.:r.a di :elicitaz;oni in • ecca*:Cne de; 30.mo anniversa­rio de'.la istituzione dt relazioni

. diplomatiche fra la Untone So­li cielo d a u n ogge t to l u m i - v | e t l c a e :ti F r a r C i a noso, c h e e m a n a v a u n a l uce .. , , . .,„„_„, „ .„„— color v e r d e s m e r a l d o i n t enso : . N„e' l™ ^ .egrarr .™ » d e p u * . d a o r i e n t e a occ idente , e r a ! 1 ' d e l ^ ^ supremo rendono la d i rez ione di que l « q u a l - , o r " * * S : o a " « « < » • « u n o d e i P™' cosa ».

ì 'n.ftori de::a r.cmiaìizzazione dei-

t ina ia , s o p r a gli a lbe r i , i n t o r ­n o agl i s t ab i l imen t i di N o ­voli >. ci h a n n o de t t o . E a n ­c h e a Ca lenzano . a S. M a u r o a S igna e in a l t r e local i tà si sono a v u t e a d d i r i t t u r a p i o g ­ge di q u e s t a b a m b a g i a c h e

mer igg io , in v ia De* Se rv ì , [v.et.che ed u ruo:o eminente da dove è la r edaz ione de l l 'Un i -1 : u : svolto r.eiia :ot;« contro r. t à . Noi s tess i n e a b b i a m o p r e ­leva to u n a piccola q u a n t i t à e l ' abb iamo p o r t a t a in r e d a ­zione: pos ta su l la p u n t a di u n lapis , si è dissolta dopo

riarmo tedesco r.ei quale, essi di-chiaranc. « egli ;~.a \ isto giusta­mente un grande perìco'.o per tut t i t popo.t con-.preso quel'.o

s e m b r a "avere u n a cè r t a s o - ' q u a l c h e minu to - l.rancese». mig l i anza con la c o m u n e l a - \ Cosa sono d u n q u e ques t i J I I mesyazgio reca :e firme di n a d i v e t r o . s t r an i ogget t i e ques t i a n c o r {eminenti personalità P i e t i c h e

più s t r a n i fat t i che si v e r i f i - | t r a se quali n presidente del cano d a d u e o t r e g iorni nel i consiglio dell'Unione vofkov e

Alle o r e 17. u n a te le fona ta ci a v v e r t i v a che in p iazza Tanucc i u n g r u p p o di p e r ­sone a v e v a a v v i s t a t o u n a e n ­n e s i m a fo rmaz ione di d ischi . A n c h e il Borgo Tegola io . l ' a l -

L'atteggiamento della D.C. verso i coltivatori diretti La segiuter ia dell 'Associa­

zione nazionale col t ivator i d i ­ret t i , a d e r e n t e alla Confe-de r t e r r a , ha esamina to gli svi luppi della discussione p a r l a m e n t a r e sul proget to di legge pe r l 'estensione de l ­l 'assistenza di mala t t i a ai col­t ivator i di re t t i , ed ha preso a t to delle g rav i decisioni de l ­la maggioranza governa t iva nella Commiss ione lavoro del Senato , che, r es tando sorda ai molteplici appell i dei con­tadini , ha resp in to ogni p r o ­posta di mig l io ramento del proget to vota to dal la Camera dei Deputa t i .

T u t t o ciò m e n t r e g iungeva­no migliaia di l e t te re e di t e ­l egrammi c h e chiedevano maggiore comprens ione per gli interessi dei col t ivator i . N e m m e n o le delegazioni g iun ­te a Roma e rano ascol ta te dai g ruppi p a r l a m e n t a r i gove rna ­tivi e dalla direzione de l ­la D. C.

La sola p a r t e che ha ascol­tato e r icevuto i colt ivatori sono s ta t i i r app re sen t an t i del le s in i s t re i qual i , acco­gl ievano le r ivendicazioni esposte da l d i re t t ivo de l l 'As ­sociazione, p re sen tavano a l ­cuni e m e n d a m e n t i che mig l io ­r avano le pa r t i sostanzial i del proget to di legge

Di fronte al l ' insensibi l i tà d imos t ra t a dal pa r t i to di maggioranza governa t iva la segre te r ia del l 'ANCD h a d e ­ciso di i nv i t a re i contadini ad intensif icare l 'azione iniziata nel febbraio 1954 con la '•• G r a n d e C a m p a g n a Naz iona­le •> a t t r a v e r s o la qua le è s ta to possibile s t r a p p a r e il con t r ibu to necessario alle prestazioni di assistenza che il governo in passa to aveva s i s t ema t i camen te negato .

Inol t re . l 'ANCD, m e n t r e si r i serva di d e n u n c i a r e al P a e ­se la scorre t tezza polit ica d e l ­la Confederazione de t t a K b o -n o m i a n a », h a deciso di con­voca re il p ropr io Comita to esecut ivo nazionale onde e sa ­m i n a r e la s i tuazione e d i ­spo r re p e r l 'azione fu tura .

Un bilancio del le lot te ag ra r i e in corso nel le c a m p a ­gne mer id ional i , da l la « Con­venz ione» d i Cosenza fino ad oggi, è s t a to fa t to dalla p r e ­sidenza dell 'Associazione dei Contadini del Mezzogiorno d ' I ta l ia r i un i t a a Napoli .

E' s t a to r i levato che , d u ­r a n t e la c a m p a g n a g rana r i a , le lo t te h a n n o avu to l 'effetto di s t r a p p a r e al la rend i ta o l ­t r e u n cent inaio di mil ioni . Si t r a t t a del la t r a t t e n u t a del 30 pe r c e n t o . s u i canoni in cereal i , e del le quo te di r i ­par t iz ione c h e in mol te zone si è r iusci t i a modif icare a favore dei contad in i . Le leggi Gullo che gli ag ra r i avevano so t te r ra to , sono s t a t e ^ r e ­susc i ta te » da l l a lot ta dei con­tadin i . Ques to r i su l ta to i m ­p o r t a n t e anche ai fini del r i ­spe t to del le leggi e del le l i ­be r t à . sarà sot tol ineato al r Congresso del Popolo M e ­r id iona le» , che av rà luogo a Napoli il 4 e 5 d icembre .

I p rob lemi del la t e r r a s o ­no s ta t i al cen t ro del la d i ­scussione. T r a ques t i la n e ­cessità di impor re agli Ent i la def ini t iva assegnazione di tu t t i i t e r r en i d i cui sono in possesso; la p iù giusta r e g o ­lamentaz ione dei r a p p o r t i fra Enti ed a s s e g n a t a n e , s o p r a t ­tu t to . l 'esigenza di far p r o ­segui re la r i forma ol t re i l i ­mit i dei comprensor i a t tua i : .

Manovre per aumentare le tariffe elettriche

I monopoli elettrici hanno r i ­chiesto an anniento delle a t tua­li tariffe dell 'elettricità, tale da consentir loro un maggiore in­trotto di 7-l t miliardi l'anno-Poiché risalta che in proposito si sono g i i tenute delle r ianio­ni in sede ministeriale, nel corso delle Quali le pretese dei monopolisti avrebbero trovato non sfavorevole accoglienza, il compagno Aldo Natoli ha inter­rogato il ministro dell 'Industria perchè egli informi tempesti­vamente ia Camera — e in ogni caso prima che qualsiasi der i ­sione sia assunta in inerito — sullo stadio cui la questione è giunta. Anche . il compagno Riccardo Lombardi ha interro­gato Villabruna, prendendo po-siiione contro qualsias i« ritoc­co» all 'at tuale sistema tariffa­rio al dt fuori del controllo del Parlamento.

nos t ro cielo? Segnalaz ion i ci g iungono con t inuamente , e si spe ra c h e si t rov i p r e s to u n a ch iara sp iegazione

quello del Cordiglio de.:e nazio-r.a'.uà de! soviet Supremo delia URSS. Latais. oltre gli scrittori Fiìchonov e E'.irenbarg.

PIETRO IBiGftAO direttore Giorgio Celomi vice dlrett. resp. Stabilimento Tlpogr. OJEJSA3A.

Via IV Novembi». 249