Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro...

16
Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 - Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona. Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06 PAGINA 1 di Enzo Lucente PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIV - N° 17 - Sabato 30 settembre 2006 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected] manuale, prendeva avvio con i nuovi moderni mezzi di stampa offset. Era una scommessa alla qua- le ben si erano adeguati i promo- tori di questa iniziativa riuniti al- lora nel comitato per il centro storico. La prima necessità fu quella di trovare un direttore e, ricordan- do l'amicizia tra Farfallino ed Enzo Tortora, riuscimmo ad ottenere da lui l’assenso; è rimasto direttore per circa tre anni. Il 30 novembre 1976 riparti- va così questa nuova edizione in continuità ideale con il vecchio progetto editoriale. Fu una scommessa; le prime adesioni, che il comitato per il centro storico recuperò tra i cor- tonesi residenti e non, furono circa 300. Appena ripresa la pubblica- zione le adesioni crebbero in maniera esponenziale fino a raggiungere le attuali duemila copie che vengono oggi stampate. Sono passati trent’anni da quel momento; abbiamo ripercor- so questo lungo periodo di storia cortonese sfogliando le tante pa- gine pubblicate e soffermandoci ogni tanto su qualche notizia che non ricordavamo più. Non nascondiamo di aver avuto un po’ di nostalgia. Vogliamo però con gioia ri- C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- le conclude un primo im- portante traguardo: trenta anni di inenterrotta pubblicazione del giornale con stampa in offset. Nella foto che pubblichiamo a lato la prima pagina dell’ultimo numero de L’Etruria, questa volta firmato da Francesco Bistacci che comunicava ai lettori la morte del fratello Raimondo, più noto come Farfallino. L’articolo di fondo è firmato dal nostro caro collaboratore, an- ch’esso defunto, don Bruno Fre- scucci. Nel mentre veniva pubblicato questo giornale di due pagine era certa la morte di questa vecchia testata. Per fortuna questo non è av- venuto soprattutto per la volontà testamentale orale di Raimondo che aveva deciso che il giornale dovesse morire con lui a meno che un suo amico, che lui stimava fosse andato a casa Bistacci a chiederne la possibilità di conti- nuarne la pubblicazione. Questa sua volontà doveva rimanere segreta, i fratelli Fran- cesco e Luigia, i depositari di que- ste sue volontà. E così dopo tre anni dalla sua morte la nuova Etruria stampata non più con i vecchi caratteri bodoniani che lasciavano la loro opinione su una carta precedente bagnata ed impressa dal torchio percorrere questo lungo percorso insieme a tutti i collaboratori che in qualsiasi modo hanno lasciato una loro traccia sulle nostre pa- gine. Da una ricerca effettuata han- no scritto per L’Etruria oltre sei- cento quaranta amici; di questi circa settanta sono defunti. Avremmo voluto festeggiare l’ultima settimana di novembre ov- vero il 25, ma abbiamo dovuto rinviare al primo o secondo saba- to di dicembre per impegni im- prorogabili di alcuni invitati. Abbiamo intenzione di dedi- care una giornata a questo avveni- mento trentennale aprendo l’in- contro con la celebrezione di una messa nella quale ricordare ad uno ad uno i nostri amici scom- parsi. Successivamente realizzare un incontro dibattito sulla funzio- ne della stampa locale come im- portante veicolo di informazione nel territorio. Oggi i quotidiani hanno ini- ziato a pubbliare giornali con am- pio spazio a carattere provinciale; L’Etruria l’ha già fatto quando ancora non era “di moda”. Non abbiamo la possibilità di raggiungere tutti con un invito scritto, anche perché di molti ab- biamo perso le tracce; abbiamo perciò deciso di pubblicare in or- dine alfabetico l’elenco di tutti i nostri collaboratori a pagina 2. In questo modo intendiamo invitare quanti riusciranno ad esse- re raggiunti dalla nostra informazio- ne; speriamo possiate essere tanti. Contiamo anche sul passaparola. D a qualche settimana circo- la sulla stampa e tra l’opi- nione pubblica una strana e ingiustificata polemica relativa al Leone di S. Marco, da sempre simbolo del Comune di Cortona. Tale simbolo è stato og- getto di un’operazione di rielabo- razione grafica che risponde da una parte ad un esigenza di am- modernamento e dall’altra ad un criterio nuovo di comunicazione che grazie a colori diversificati (uno per la cultura, uno per le politiche sociali, uno per lo sport ecc.) rende immediatamente in- dividuabile al cittadino il genere di messaggio che si vuole trasmette- re. Questa operazione è stata mes- sa in atto già da un anno e il fatto stesso che i suoi detrattori se ne siano accorti solo ora fa immedia- tamente comprendere come nien- te di particolarmente rilevante sia in effetti avvenuto e anche come questa assurda polemica sia origi- nata solo da una visione intenzio- nalmente pregiudiziale e strumen- tale. Comunque è bene chiarire che la rielaborazione grafica di cui abbiamo parlato non riguarda in nessuna maniera il Gonfalone Ufficiale del Comune di Cortona che infatti è e rimarrà tale e quale, come dimostra il fatto che esso ha continuato a troneggiare del tutto immutato in tutte le cerimonie e le inaugurazioni che si sono succe- dute nell’ultimo anno. L’operazione di ristrutturazio- ne grafica riguarda dunque solo il simbolo che viene stampato sui manifesti, sulla carta intestata e sui biglietti da visita. Ma entriamo nei dettagli. Si è detto che dall’im- magine del Leone di S. Marco sa- rebbero spariti il vangelo e l’au- reola. Niente di più falso. Per quanto riguarda il vangelo infatti esso continua ad essere presente nella nuova immagine stilizzata del Leone esattamente dove è sempre stato e cioè stretto tra le sue zampe anteriori. L’aureola in- vece non c’è davvero, ma solo perchè essa è tradizionalmente presente solo nel Gonfalone (che non è cambiato), ma mai negli ultimi trent’anni è stata riprodotta nei documenti cartacei del Comu- ne (chiunque voglia prendersene la briga può agevolmente control- lare). In conclusione è giusto affer- mare che nulla di drammatico è accaduto, la nuova veste grafica del Leone di S. Marco può piacere o non piacere ed in questo senso è perfettamente legittimo che o- Dal torchio alla stampa offset Tutti “schedati!” Novità nei cantieri edili D al primo ottobre 2006 scatta l’obbligo per i dato- ri di lavoro che operano all’interno dei cantieri edi- li di munire il personale occupato di apposito cartellino di riconosci- mento contenente oltre ad una fotografia, le generalità del lavora- tore e l’indicazione del datore di lavoro. Questa iniziativa si inserisce e dà continuità all’azione di contra- sto al lavoro irregolare e sommer- so del settore edile - aggiunge il vice presidente Mario Luman - insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e alla comunicazione dell’assunzio- ne del lavoratore il giorno prece- dente (per gli infortuni sul lavoro che avvengono durante il primo giorno di lavoro). Sul Leone di S.Marco Nel Parco Giuseppe Favilli Ristorante del Tennis Club Aperto tutto l’anno Orario invernale: lunedì chiuso per turno di riposo PRANZO su prenotazione CENA dalle ore 19,30 E’ gradita la prenotazione Tel. 334 72.75.539 - 339 60.88.389 gnuno possa esprimere libera- mente il proprio parere, ma attri- buire a questo cambiamento intenzioni offensive della tradizio- ne o addirittura della religione è semplicemente ridicolo e, come è stato appena chiarito, non trova alcuna conferma nella realtà dei fatti. L’Amministrazione Comunale L ETRURIA

Transcript of Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro...

Page 1: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. postale - D.L. 353/2003 (Conv. In - L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB/2004-Arezzo” -Abbonamento: Ordinario Euro 26,00 - Sostenitore Euro 77,00 -Ben. Euro 103,00 - Estero Europa Euro 77,00 - Estero America Euro 117,00 - Autorizzazione del Tribunale di Arezzo N° 3 del 27/03/1979 – Iscrizione Reg. Naz. della Stampa n. 5896 - Stampa: Arti Tip. Tosc. Cortona.

Una copia arretrata Euro 2,6. Redazione, Amministrazione: Giornale L’Etruria Società Cooperativa - Via Nazionale, 51 Cortona - C/C Post. 13391529 - Tel. (0575) 60.32.06

PAGINA 1

di Enzo Lucente

PERIODICO QUINDICINALE FONDATO NEL 1892 Cortona - Anno CXIV - N° 17 - Sabato 30 settembre 2006 EURO 1,30 www.letruria.it - email: [email protected]

manuale, prendeva avvio con inuo vi moderni mezzi di stampaoffset.

Era una scommessa alla qua -le ben si erano adeguati i promo-tori di questa iniziativa riuniti al -lora nel comitato per il centrostorico.

La prima necessità fu quelladi trovare un direttore e, ricordan-do l'amicizia tra Farfallino ed EnzoTortora, riuscimmo ad ottenere dalui l’assenso; è rimasto direttoreper circa tre anni.

Il 30 novembre 1976 riparti-va così questa nuova edizione incontinuità ideale con il vecchioprogetto editoriale.

Fu una scommessa; le primeadesioni, che il comitato per ilcentro storico recuperò tra i cor -tonesi residenti e non, furonocirca 300.

Appena ripresa la pubblica-zione le adesioni crebbero inmaniera esponenziale fino araggiungere le attuali duemilacopie che vengono oggi stampate.

Sono passati trent’anni daquel momento; abbiamo ripercor-so questo lungo periodo di storiacortonese sfogliando le tante pa -gine pubblicate e soffermandociogni tanto su qualche notizia chenon ricordavamo più.

Non nascondiamo di averavuto un po’ di nostalgia.

Vogliamo però con gioia ri -

Con l’avvicinarsi del mese dinovembre il nostro giorna-le conclude un primo im -portante traguardo: trenta

anni di inenterrotta pubblicazionedel giornale con stampa in offset.

Nella foto che pubblichiamo ala to la prima pagina dell’ultimonu mero de L’Etruria, questa voltafirmato da Francesco Bistacci checomunicava ai lettori la morte delfratello Raimondo, più noto comeFarfallino.

L’articolo di fondo è firmatodal nostro caro collaboratore, an -ch’esso defunto, don Bruno Fre -scuc ci.

Nel mentre veniva pubblicatoquesto giornale di due pagine eracerta la morte di questa vecchiatestata.

Per fortuna questo non è av -venuto soprattutto per la volontàtestamentale orale di Raimondoche aveva deciso che il giornaledovesse morire con lui a menoche un suo amico, che lui stimavafosse andato a casa Bistacci achiederne la possibilità di conti-nuarne la pubblicazione.

Questa sua volontà dovevarimanere segreta, i fratelli Fran -cesco e Luigia, i depositari di que -ste sue volontà.

E così dopo tre anni dalla suamorte la nuova Etruria stampatanon più con i vecchi caratteribodoniani che lasciavano la loroopinione su una carta precedentebagnata ed impressa dal torchio

percorrere questo lungo percorsoinsieme a tutti i collaboratori chein qualsiasi modo hanno la sciatouna loro traccia sulle nostre pa -gine.

Da una ricerca effettuata han -no scritto per L’Etruria oltre sei -cento quaranta amici; di questicirca settanta sono defunti.

Avremmo voluto festeggiarel’ultima settimana di novembre ov -vero il 25, ma abbiamo dovutorin viare al primo o secondo sa ba -to di dicembre per impegni im -prorogabili di alcuni invitati.

Abbiamo intenzione di dedi -care una giornata a questo avveni-mento trentennale aprendo l’in -contro con la celebrezione di unamessa nella quale ricordare aduno ad uno i nostri amici scom -parsi.

Successivamente realizzareun incontro dibattito sulla funzio-ne della stampa locale come im -portante veicolo di informazionenel territorio.

Oggi i quotidiani hanno ini -zia to a pubbliare giornali con am -pio spazio a carattere provinciale;L’Etruria l’ha già fatto quandoancora non era “di moda”.

Non abbiamo la possibilità diraggiungere tutti con un invitoscrit to, anche perché di molti ab -biamo perso le tracce; abbiamoperciò deciso di pubblicare in or -dine alfabetico l’elenco di tutti inostri collaboratori a pagina 2.

In questo modo intendiamoin vitare quanti riusciranno ad es se -re raggiunti dalla nostra informazio-ne; speriamo possiate essere tanti.Contiamo anche sul passaparola.

Da qualche settimana circo -la sulla stampa e tra l’opi-nione pubblica una stranae ingiustificata polemica

re lativa al Leone di S. Marco, dasempre simbolo del Comune diCortona. Tale simbolo è stato og -getto di un’operazione di rielabo-razione grafica che risponde dauna parte ad un esigenza di am -mo dernamento e dall’altra ad uncri terio nuovo di comunicazioneche grazie a colori diversificati(uno per la cultura, uno per lepolitiche sociali, uno per lo sportecc.) rende immediatamente in -dividuabile al cittadino il genere dimessaggio che si vuole trasmette-re. Questa operazione è stata mes -sa in atto già da un anno e il fattostesso che i suoi detrattori se nesiano accorti solo ora fa immedia-tamente comprendere come nien -te di particolarmente rilevante siain effetti avvenuto e anche comeque sta assurda polemica sia origi-nata solo da una visione in ten zio -nalmente pregiudiziale e stru men -tale.

Comunque è bene chiarireche la rielaborazione grafica dicui abbiamo parlato non riguardain nes suna maniera il GonfaloneUf ficiale del Comune di Cortonache infatti è e rimarrà tale e quale,

come dimostra il fatto che esso hacontinuato a troneggiare del tuttoimmutato in tutte le cerimonie e leinaugurazioni che si sono succe-dute nell’ultimo anno.

L’operazione di ristrutturazio-ne grafica riguarda dunque solo ilsimbolo che viene stampato suimanifesti, sulla carta intestata esui biglietti da visita. Ma entriamonei dettagli. Si è detto che dall’im-magine del Leone di S. Marco sa -rebbero spariti il vangelo e l’au -reo la. Niente di più falso. Perquan to riguarda il vangelo infatties so con tinua ad essere presentenella nuova immagine stilizzatadel Leone esattamente dove èsem pre stato e cioè stretto tra lesue zam pe anteriori. L’aureola in -vece non c’è davvero, ma soloper chè essa è tradizionalmentepre sente solo nel Gonfalone (chenon è cambiato), ma mai negliultimi trent’anni è sta ta riprodottanei documenti cartacei del Co mu -ne (chiunque voglia prendersenela briga può agevolmente control-lare).

In conclusione è giusto affer-mare che nulla di drammatico èac caduto, la nuova veste graficadel Leone di S. Marco può piacereo non piacere ed in questo sensoè perfettamente legittimo che o -

Dal torchio alla stampa offset

Tutti “schedati!”

Novità nei cantieri edili

Dal primo ottobre 2006sca tta l’obbligo per i dato -ri di lavoro che operanoall’interno dei cantieri edi -

li di munire il personale occupatodi apposito cartellino di riconosci-mento contenente oltre ad unafotografia, le generalità del lavora-tore e l’indicazione del datore dilavoro.

Questa iniziativa si inserisce e

dà continuità all’azione di contra-sto al lavoro irregolare e sommer-so del settore edile - aggiunge ilvice presidente Mario Luman -insieme al Documento Unico diRegolarità Contributiva (DURC) ealla comunicazione dell’assunzio-ne del lavoratore il giorno prece-dente (per gli infortuni sul lavoroche avvengono durante il primogiorno di lavoro).

Sul Leone di S.Marco

Nel Parco Giuseppe FavilliRistorante del Tennis Club

Aperto tutto l’anno

Orario invernale: lunedì chiuso per turno di riposoPRANZO su prenotazione CENA dalle ore 19,30

E’ gradita la prenotazioneTel. 334 72.75.539 - 339 60.88.389

gnuno possa esprimere libera-mente il proprio parere, ma attri-buire a questo cambiamentointenzioni offensive della tradizio-ne o addirittura della religione è

sem plicemente ridicolo e, come èstato ap pena chiarito, non trovaalcuna con ferma nella realtà deifatti.L’Amministrazione Comunale

L’ETRURIA

Page 2: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

PAGINA 2

AAccioli TizianoAdreani GiovanniAdreani NazzarenoAdreani RitaAgnelli Sparano MaryAgnolucci ClaudioAimi MarioAlcherigi BrunellaAlunni MauroAlunni LucianoAlunni RobertaAlpini GiuseppeAmitrano AntonioAngori SergioAntonielli MirellaAratoli GiuseppeArcaro LucianaAttesti Francesco

BBacci don AntonioBagni CarloBaldelli Boni NiccolòBaldetti DomenicoBalò Valli IdaBanchetti GiancarloBaracchi EvaristoBarbagli GiuseppeBardelli UmbertoBarone ErosBarsotti CarloBartemucci LuigiBartemucci CristinaBartolini OriettaBartolini don PaoloBasanieri FrancescaBassi GiuseppinaBassi GuidoBattilani UgoBecherini don PieroBellaveglia PaoloBelelli FrancaBennati Gregorio

Gent. Prof. Caldarone,Le scrivo per sottoporle una questione forse banale e che esula dagliargomenti della sua interessante Rubrica, per lo più orientata verso ifatti di casa nostra. Nel corso della serata di luglio in PiazzaSignorelli, allietata dalla Fanfara dei Carabinieri di Firenze, furonodistribuiti dei volantini con su scritto l’Inno nazionale italiano.Apprezzabile iniziativa. A casa l’ho ripreso tra le mani e l’ho letto eriletto ma non sono riuscito a capire il suo reale significato. E devoconfessarle che ho anche un titolo di studio di scuola superiore equesto mi fa sentire anche più in colpa e ignorante di fronte ad untesto che tutti dovremmo sentire, comprendere e apprezzare.Per esempio, cosa significa quella prima strofa con le parole “l’elmodi Scipio” e poi “Dov’è la Vittoria?/ le porga la chioma,/ ché schiavadi Roma/ Iddio la creò”? . E ancora nella penultima strofa mi risultastrana un’altra frase: “I bimbi d’Italia / si chiaman Balilla, il suond’ogni squilla/ i Vespri suonò”.Le sarei grato se colmasse queste lacune dandomi anche notiziesull’autore della musica di un Inno che l’ex Presidente dellaRepubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha riproposto all’attenzione e allasensibilità degli italiani.La saluto cordialmente

Un cortonese da Arezzo

Il linguaggio del nostro Inno nazionale, firmato dal genove-se Goffredo Mameli nel 1847, è sicuramente soffuso di unevidente strato di retorica, tanto di moda e ricercata soprat-tutto nella prima metà del secolo XIX e zeppa di riferimentia simboli e personaggi del passato che lo rendono, in alcunipassaggi, oscuro e indecifrabile. Non si tormenti, dunque, ilnostro lettore, del quale sono da apprezzare soprattutto lasincera consapevolezza di certi limiti culturali insiti nellanatura umana e quella curiosità che è sinonimo di sapienzae saggezza. Dunque cosa vuol dire che l’Italia “dell’elmo di Scipio s’ècinta la testa”? Pronta a entrare in guerra contro l’Austria,l’Italia si copre la testa con l’elmo di Scipio, cioè del genera-le romano Publio Cornelio Scipione, detto l’Africano, chesconfisse il generale cartaginese Annibale nella battaglia diZama (nell’attuale Algeria) nel 202 a.C. Quindi cingersi latesta “dell’elmo di Scipio” vuol significare armarsi conquella determinazione giusta e con gli opportuni auspiciper sconfiggere il nemico.

“Dov’è la Vittoria?/ le porga la chioma…”. Secondo l’anticausanza di tagliare i capelli alle schiave per distinguerledalle donne libere che li portavano lunghi, la dea Vittoria,schiava di Roma per volere divino, è chiamata ad offrire lachioma affinché le venga tagliata. Più semplicemente laVittoria sembra essere destinata all’Italia e quindi il poetainvita questa animata figura (la Vittoria) a offrire la suachioma perché Dio l’ha creata per essere eternamente legataall’autorità e al prestigio di Roma e non dell’Austria. Infine, nella penultima strofa ( “I bimbi d’Italia/ si chiamanBalilla,/ il suon d’ogni squilla i Vespri suonò”), ritornano,con il richiamo a personaggi e episodi della storia passata,i riferimenti agli atti di eroismo contro il nemico da battere.Balilla infatti è il soprannome di Giambattista Perasso, ilragazzo genovese, simbolo della rivolta popolare della suacittà contro gli austro-piemontesi, scoppiata il 5 dicembredel 1746; mentre il suono di ogni squilla nell’ora dei Vespriripropone la vicenda accaduta la sera del 3 marzo 1282,quando le campane chiamarono i palermitani all’insurrezio-ne contro i francesi di Carlo d’Angiò: una sommossa passataalla storia come la rivolta dei Vespri siciliani.L’autore della partitura dell’Inno è Michele Novaro, anch’egligenovese. Nato nel 1822 muore povero nel 1885, afflitto daproblemi finanziari e di salute. Direttore Responsabile

VINCENZO LUCENTEVice DirettoreISABELLA BIETOLINIRedazioneFRANCESCO NAVARRARICCARDO FIORENZUOLILORENZO LUCANIOpinionistaNICOLA CALDARONE

Collaboratori: Evaristo Baracchi, Rolando Bie -tolini, Stefano Bistarelli, Piero Borrello, Ivo Ca -me rini, Luciano Catani, Fran ce sco Cenci, GlendaFuria, Mara Jogna Prat, Ma rio Gaz zini, Ivan La n -di, Laura Lucente, Claudio Lu che roni, Lilly Magi,Mar ghe rita Mezzanotte, Mario Parigi, Fran ce scaPel le grini, Al bano Ricci, Silvia Rossi, Ma rio Rug -giu, Um berto Santiccioli, Gi no Schip pa, Da ni loSe sti ni, pa dre Teo baldo, Ales sandro Ven turi, Ga -briele Zampagni.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEPresidente: Nicola CaldaroneConsiglieri: Vito Garzi, Mario Gazzini, Vin -cen zo Lucente

Progetto Grafico: G.Giordani Foto: Fotomaster, Foto LamentiniPubblicità: Giornale L’Etruria - Via Nazionale51 - 52044 CortonaTariffe: A modulo: cm: 5X4.5 pubblicità an -nua (23 numeri) euro 258.00 (iva esclusa).Modulo cm: 10X4.5 pubblici tà annua (23numeri) euro 413,00 (iva esclu sa) - altrifor mati prezzo da concordare

Gli articoli sono pubblicati sotto lapersonale responsabilità dell’autore

L’ETRURIA Soc. Coop. a.r.l.

Fondato nel 1892

Il giornale, chiuso in Redazione lunedì 11 settembre, è in tipografia

martedì 12 settembre 2006

IDRAULICACORTONESEInstallazione impianti termiciIdraulici e Condizionamento

Trattamento acque

Tel. e Fax 0575/63.11.99Cellulari 335/59.53.927 - 335/78.52.445

www.idraulicacortonese.com

Via Gramsci, 42 S/GCamucia di Cortona (Ar)

Il presidente Sergio Mancini haorganizzato una serata parti-colare per i “mercoledì Rota -ria ni”. L’incontro non si è rea -

lizzato presso la sede, al Ri sto -rante Tonino, ma nella storicasede dell’Istituto Vegni.

Ad attendere i numerosissimipartecipanti il dirigente scolasticoprof. Mo reno Massaini che è statoparticolarmente affabile e disponi-bile per soddisfare tutti i quesitiche sono stati posti.

Nel suo intervento ha ricorda-to che lo scorso anno è iniziato il

nuovo corso di scuola alberghie-ra, fortemente vo luto dal com -pian to pre side Do me nico Petrac -ca.

Subentrare a quel vulcano o -perativo di Domenico è stato si -curamente un momento gravosoper questo dirigente, ma lo ab bia -mo visto fortemente motivato econ una voglia di far crescere l’I -stituto sicuramente pari a quellodel suo precedessore.

Con soddisfazione il prof.

Mas saini ha illustrato ai presentil’attività della scuola, ha mostratoi laboratori di Chimica e di A gra -ria, che sono particolarmente al -l’avanguardia delle tecnologie, haricordato anche l’attività impor-tante della cantina che oggi pro -

duce dei vini DOC Cor tona moltoapprezzati in Italia e all’estero.

Un accenno è stato ovviamen-te rivolto all’esperienza dellascuo la alberghiera che oggi di -mostra la necessità di un amplia-mento della sua struttura scolasti-ca. Lo scorso anno vide l’i scri -

zione di ragazzi per due classi pri -me; quest’anno scolastico 20062007 ha visto la formazione diben quattro prime di questo in -dirizzo. Da qui la necessità di a -vere dal Ministero l’imput a co -struire nuove aule.

La serata si è conclusa conuna degustazione di prodotti pre -parati dagli studenti della scuo laalberghiera con la mescita de glior mai famosi vini del l’Istituto Ve -gni.

“Fratelli d’Italia”: ma che vuol dire?

Restauro e Verniciatura Porte - Portoni - InfissiRestauro Mobili - Costruzione in Stile - Scultura e Intaglio

C.S. Montalla - Ponte Ossaia, 763 - CORTONA (AR)telefono: 0575 601336 - 0575 604364

www.longoarte.com [email protected]

PRONTA INFORMAZIONE

Turno settimanale e notturnodal 25 sett. al 1 ottobre 2006Farmacia Centrale (Cortona)Domenica 1 ottobre 2006 Farmacia Centrale (Cortona)Turno settimanale e notturnodal 2 a l’8 ottobre 2006Farmacia Bianchi (Camucia)

La Guardia Medica entra in attività tutte le sere dalle ore 20 alleore 8, il sabato dalle ore 10 alle ore 8 del lunedì mattina.Cortona - Telefono 0575/62893Mercatale (la guardia medica è soltanto festiva ed entra pertan-to in attività dalla domenica e nelle altre giornate festive infra-settimanali dalle ore 8 alle ore 20.) - Telefono 0575/619258

Ambulanza con medico a bordo - Tel. 118

GUARDIA MEDICA

EMERGENZA MEDICA

FARMACIA DI TURNO� �Domenica 8 ottobre 2006 Farmacia Bianchi (Camucia)Turno settimanale e notturnodal 9 al 15 ottobre 2006Farmacia Ricci (Tavarnelle)Domenica 15 ottobre 2006 Farmacia Ricci (Tavarnelle)

ORARIO DELLE MESSE FESTIVECattedraleore 10 - 11,30 - 18S.Marcoore 10 (chiesa superiore)S.Domenicoore 11,00 - 18,30S. Francesco ore 10,30 S. Margherita

ore 8,00 - 10,00 - 17,30Calcinaioore 11,00 - 18,00Le Celleore 10,30 - 17,00Cimiteroore 15,00S.Cristoforoore 09,00

Bennati PieroBernardini VandaBernardini DavideBerni Del Gallo LorettaBertelli CarloBerti FoscoBertaccini Padre DanieleBettacchioli PasqualeBiagini MassimoBianchi StefanoBianchi Caleri GiulianaBianchini MarioBietolini IsabellaBietolini MarilenaBietolini RolandoBigagli ElisabettaBigozzi LuciaBilli MartineBistarelli DavidBistarelli LucianoBistarelli StefanoBocci MarioBorgni RobertoBorrello PieroBrandi PaoloBrecchia ChiaraBricchi NazzarenoBricchi ValentinaBriganti GiandomenicoBrini LorisBrocchi DanieleBruni LuigiBrunori PierluigiBrusachetti PaoloBuccarelli Padre AlfonsoBucci ElenaBufalini AlfredoBugossi IoneBuracci SimonaBurroni LucianaBurroni MauraBuracchi PatriziaButini Giuseppe (continua)

Hanno collaborato con il nostro giorna-Una serata al Vegni

Sono invitati alla festa dei 30 anni

Una mostra ispirata a DanteDal 14 al 29 ottobre prossimo

le stanze di Palazzo Casali ospite-ranno una Mostra di pittura diJen nifer Strange, la pittrice chevive e opera negli Stati Uniti. LaMo stra, organizzata dall’Am mini -stra zione Comunale di Cortona,ha già riscosso, nelle recenti e -sposizioni di New York e al Museo

dell’Arte di Indianapolis, apprez-zamenti e lusinghieri giudizi dellacritica americana.

Tutte le opere prendono i spi -razione dai canti più importantidella Divina Com media di Dante,che la Pittrice dimostra di saperinterpretare con creatività e sensi-bilità estetica.

Page 3: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

CULTURAL’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

PAGINA 3

attraverso la fantasia l'essenza diciò che ci circonda, varcando lasottile linea che separa il visibiledall'invisibile, "rivelando" il quoti-diano nascosto che non siamopiù in grado di percepire.

Mauro Mencucci, nasce a Ro -ma dove risiede per molti anni dacui deriva la sua visione contem-plativa, poi aretino per adozioneapprofondisce tematiche che sca -turiscono da una visione intimadella realtà legata ad una religio-sità molto profonda. I richiamialla propria soggettività sono sfo -go di una personalità e di un es -sere che si è costruito nel tempo,le quali trovano espressioni sem -pre nuove ed originali di pittura.La sua arte si esprime sia in opereche in poesie, da cui scaturisceun’estro e un’intensa attività nelsentire e nell’espressione, alimen-tata da un’armonia preziosa diframmenti di vita tangibili dall’e-sterno. Le tecniche pittoriche uti -lizzate sono prevalentemente oliosu juta su tavola, tecniche miste sutela, olio su tela o su tavola, lequali esprimono un valore altoalla vita mitologica e del cosmo.

Marta Mazzini propone unavisione dell’arte a trame concrete,che si attua attraverso ispirazioniastratto-geometriche, con l’uso difoglie d’oro, d’argento o altri ma -teriali ferrosi, dai quali si sprigio-na un campo di energia che in -veste lo spazio circostante. I segnie i tratti caratteristici personalizza-no l’opera d’arte, attraverso un’e -manazione di energie vitali che in -vestono corpo e mente.

Maria Magdolna Czako, com -pie i suoi studi in Istituti d’Arte inUngheria perfezionando ceramica,scultura e grafica artistica, propo-nendo interpretazioni libere cheuniscono l’arte alla creatività, at -traverso una ricca elaborazioni dimaterie finemente decorate concolori intensi e coinvolgenti, segnie forme di grande impatto visivoche evocano civiltà lontane neltempo.

Le sculture sono create dal -l’argilla le quali, conservandol’impronta delle mani dell’artista,richiamano la mitologia, storie divita quotidiana e favole folkloristi-che. Le sculture sono poi coloratecon l’ingobbio, colore naturale diterra, attraverso la tecnica deigraffiti, incisioni sulle superfici co -lorate umide, per darle un effettografico. Infine la scultura viene poicotta in una fornace, il risultatofinale si crea con un’ossidazioneca suale simile alla tecnica del ra -ku.

Una mostra questa dove sisono uniti “maestri” dell’arte,dove stili e modi di essere diversihanno permesso allo spettatore diuniformarsi a quella realtà esteticae arricchire la propria personalitàattraverso linee armoniose e raffi-nate.

All’inaugurazione c’è stata l’e -sibizione di Elisabetta Materazzi,soprano, Marta Mazzini, flauto eBarbara Cherubini pianoforte, chehanno deliziato con note soavi earmoniose il pubblico presente,poi ché la musica è anch’essaun’arte.

Katia Pareti

Tra le offerte formative dellaScuola di Musica Comunaledi Cortona, la “MUSICOTE-RAPIA” è forse quella di cui

gli “Amici della Musica” sono piùor gogliosi. In fatti, si tratta di un cor -so musicale molto importante, inno -vativo e, soprattutto, difficile da at -tuare, tanto che credo sia l’unico at -tivo in tutta la provincia. La pro -fesso ressa Susanna Künzi De Lu ciada molti anni ha introdotto questanuova disciplina nella nostra Scuoladi Musica ed è giusto far conosceree mettere in risalto il successo e ilva lore della sua iniziativa. L’asso cia -zione della parola terapia alla parolamusica suscita naturalmente sorpre-sa e qualche “infondata” preoccu-pazione. Siamo disposti infatti adassociare alla parola musica soprat-tutto significati e stati d’animo diallegria, gioia di vivere, intensità diemozioni e sentimenti. La parola te -ra pia, per contro, evoca nel no stroim maginario l’imbevibile pozioneche Pinocchio rifiuta, nonostante lecalde raccomandazioni della fatina.Terapia presuppone malattia: e chivorrebbe sentirsi ammalato? Ma lecose non stanno proprio così e so -prattutto non stanno così nel nostrocaso. La musicoterapia presupponeche in ciascun individuo esista unpotenziale espressivo estremamentedifferenziato che possa manifestarsiattraverso il linguaggio della musica.Compito della musicoterapia è quel -lo, interpretando uno dei significatimeno comunemente intesi dellaparola greca “terapia”, di accompa-gnare le persone nello sviluppo delloro linguaggio musicale individua-le. Perché accanto alle per sone che

san no esprimersi bene e han no giàun’i dea precisa sulla scelta del pro -prio linguaggio musicale, esistonoaltre che per vari motivi hanno biso -gno di un supporto.

Questi motivi possono esser adesempio: difficoltà legate a stati di in -certezza, ansia, stress o problemirela zionali e comportamentali. I ri -sul tati augurabili di uno sviluppo dellinguaggio musicale tagliato sulleesigenze individuali si manifesteran-no in una crescita più armoniosadella personalità e in un aumentodella creatività e gioia di vivere. Nonci sembra immodesto sottolineare ilcarattere pionieristico del concettoseguito già da diversi anni dallaScuo la Comu nale di Musica di Cor -to na, nell’integrare la musicoterapianel contesto delle sue attività istitu-zionali.

Scoprire e valorizzare quan to dimusicale ciascun individuo è ingrado di esprimere utilizzando un’a -mpia gamma di interventi: dalle le -zio ni di strumento al canto corale,dal le varie forme di musica d’insie-me alla pratica della musicoterapia.Tutto questo supera concezionilimitatrici ed arretrate dell’esperien-za musicale ed offre grandi opportu-nità per migliorare il benessere in -dividuale e l’integrazione sociale.

Per ulteriori informazioni: Se -greteria dell’Associazione Amici del -la Musi ca, via Quinto Zampagni18/20 - 52042 Camucia (Ar), a pertadal lu nedì al venerdì (tranne il mer -coledì) dalle ore 17,00 alle ore19,00, te le fono e fax 0575-601773,op pure 338- 2250311, e-mai:li be ra [email protected].

M. P.

Vacanze all’isola d’Elba

Appartamenti in villa e nuovi bilocali nel parco. Il complesso è dotato di piscina, campi da tennis, bocce e parco

per bambini; parcheggio ombreggiato.

TEL. UFFICIO 0575.630364 CELL. 329.2312968

Villa Teresa di Tiezzi Corsi Concetta

Si è tenuta presso i locali diPalazzo Vagnotti di Cortonanel mese di agosto unasplendida mostra di quadri

ed opere d’arte di maestri dellanostra zona, dal titolo “La Forma& l’Informe”, i quali hanno e -sposto le loro creazioni mantenen-do alla precisione dello stile e delgusto. Gli espositori sono stati:Maria Teresa Giap pichelli, RitaScarpigliati, Miria Paffetti, MauroMencucci, Maria Magdolna Czakoe Marta Mazzini.

I meravigliosi quadri di MariaTeresa Giappichelli, insegnante discuola dell’infanzia e nostra con -cittadina, hanno il contenuto diessere sempre attuali nel tempo,attraverso una ricca elaborazionedi immagini, paesaggi e personag-gi del piccolo ma grande mondodella pittura ad olio. Perfeziona lasua attività artistica a Firenze,pittrice figurativa e piacevole,racchiude delle caratteristiche cheraccontano una vita quotidianaricca di elementi spirituali e divalori umani palpabili attraversocolori e forme sempre più riccheed elaborate. Aspetti della pitturarichiamano tematiche della realtàesterna ricche di particolari, atten-zione a concrete espressioni divita e cosciente saggezza in ele -menti consueti ma che con e -strema semplicità esprimono unmondo attuale ed infinito nellospazio a disposizione su materialiquali tela o legno.

Rita Scarpigliati, artista are -tina, propone uno stile immediata-mente riconoscibile, giocando suforme e personaggi che definisco-no il senso più sottile dell’esisten-za umana.

La sua opera si compone di unessere spirituale e istintivo, dandovita a emozioni ad ogni colpo dipennello, spaziando tra l’enormitàdel reale e particolari sensazioni,personalizzando il contenuto ininnumerevoli segni indelebili nellospazio. La sua istintiva capacità dicogliere l’essere spirituale dellarealtà permette poi di renderlopercepibile allo spettatore, così unritratto, un vaso di fiori diventanoun susseguirsi di toni e sfumaturedisseminati nel dipinto. Le fontistoriche del suo linguaggio risal-gono a quel particolare connubiotra la tradizione espressionista delprimo Nove cento e la persistentetradizione post-macchiaiola To sca -na. Nel suo curriculum trovia monumerose partecipazioni a con -corsi e mostre da cui ne derivanoriconoscimenti in qualità del suogenio artistico.

Miria Paffetti, giovane aretina,attraverso un’elaborazione del tut -to personale sulla visione delcosmo comunica un effetto pittori-co originale e colorato. Una vitadedicata allo studio dell’arte e allapittura fin dai tempi della scuola,partecipa a molti concorsi da cuiderivano numerosi riconoscimen-ti. Varie le tecniche utilizzate, tal -volta mischiate nelle sue rappre-sentazioni: pastelli, ecoline, in -cisione, arrivando infine all’ela-borazione digitale di opere stam -pate su diversi materiali comeplexiglas e tela. Il suo percorsonasce dal desiderio di narrare

La città di Cortona ha ospita-to, dal 22 al 24 settembrescorsi, all’interno del Tea -tro Signorelli, ma non solo,

la prima edizione del Festival delDocumentario Civile. Si è tratta-to, per la precisione, di una rasse-gna di respiro internazionale, cheha inteso porsi quale “punto diconvergenza” per tutti coloro chesono impegnati o che, più sempli-cemente, amano il mondo delgiornalismo d’inchiesta, partico-larmente nella sua connotazionedocumentaristica.

L’iniziativa, organizzata e pro -mossa dalla Casa di produzioneindipendente Lilithwork, con ilpa trocinio della Regione Toscana,della Città di Cortona e con il con -tributo della Provincia di Arezzo,della Mediateca Regionale To -scana e dell’ U.C.C.A, si è concre-tizzata in una “tre giorni” di pro -grammazione di documentari, av -venuta presso il Teatro Si gno relli,che si è articolata in tre se zioni,relative ad altrettante aree temati-che: Sguardi Engagés sul mondo,relativa a documentari prodottidalla Mediateca Regio nale To sca -na e da produttori di film indipen-denti, Engagé documentaryAward, con la consegna del pre -mio Engagé Doc Award; e Sguar -di Engagé d’autore, caratterizzatadall’intendimento di rappresenta-re una “cassa di risonanza” perl’opera di Autori che, an cor chémolto conosciuti al di fuori deinostri confini nazionali, faticanoad essere apprezzati nel nostroPaese (è il caso, ad esempio, diEmanuele Piano, vincitore del Pre -mio Ilaria Alpi 2005, che ha coltol’oc casione per presentare, nelcor so della prima serata di ve -nerdì 22 settembre, la sua ultimafatica, dedicata alla drammaticacrisi del Niger). L’iniziativa che,come anticipato, ha coinvolto an -che ulteriori ambienti, oltre al

Un omaggio espositivo nelqua rantennale della mor -te: così Cortona ha ricor-dato Gino Se verini, il più

illustre tra i suoi cittadini del se co -lo scorso.

Era il 1966 quando la salmadel grande artista rientrò a Cor to -na per riposare nel cimitero dellaMisericordia. E’ un ricordo lon ta -no, appena accessibile e riportaad una Cortona in bianco e nerorispetto alla colorata celebrazionedel 2006 a corollario di Cor tonan -ti quaria. Le scolaresche schierate,le autorità: pochi fotogrammiram mentati mentre lo sguardo in -dugia sui mosaici esposti a PalazzoCasali che esplodono anch’essi dicolori, linee, geometrie estetichecon quel tratto che è solo di Seve -rini.

E’ la medesima tavolozza chesi sposa con la pietra delle edicolesu per le Santucce, contrafforti mi -stici a più alte muraglie o soste perpensare con l’occhio che sfioral’orizzonte. Poi il S. Marco così al -to e severo, “monumentale” ma inqualche modo amalgamato con losvettare dei tanti campanili che locircondano verso l’alta di SantaMargherita.

I mosaici di Severini sono tut -t’uno con Cortona, le sue rughe, lesue salite: accompagnano chicam mina e vuole vedere, raccon-tano di questo artista così grandeda farsi artigiano col berretto damuratore in testa e poi maestro aParigi per tramandare l’arte mu si -va riesplosa negli interessi proprionella capitale francese, come nar -ra la figlia Romana, dopo un’espo-sizione sull’arte ravennate neglianni ’50.

Nuove per gli occhi, invece, leopere a mosaico esposte in Palaz -zo Casali, uscite dalla riservatezzagrazie alla figlia Romana: eppureanche qui vi è una familiaritàpalpabile e pare come un’altra e -di cola aggiunta su per le Santucce,nella sua terra, a celebrare ancorasanti e natura.

Un grazie va ai due artisti delmo saico contemporaneo Gio van -na Galli e Henry-Noel Aubry chesono stati, come narra la presen-tazione della mostra, gli ispiratoridell’esposizione. Una selezionedel le loro opere affianca quelledel maestro a rappresentare l’i -dea le continuità di un raccontoan tico in chiave moderna.

Isabella Bietolini

di Maurizio Lovari & C. s.a.s. e-mail: [email protected]

52044 Cortona (Ar) Loc. Ossaia - Castagno C.S. 64

Tel. 0575/678538Cell. 335 7681280

Teatro Signorelli -co me PalazzoCasali-, ha visto il suo elementocentrale nella proiezione di ben15 documentari ine diti, espressio-ne di un forte im pegno sociale ecivile, di cui 6 so no stati realizzatida giovani do cumentaristi, deside-rosi di “rac contare” il mondo, maanche le sue zone d’ombra, av -valendosi, in pri mo luogo, delleim magini. Scopo principale diquesta at tività che, spesso, sconfi-na nell’arte, è quello di sensibiliz-zare la co siddetta “pubblicaopinione” su fatti, temi e drammiche, talvolta, il nostro mondo oc -cidentale, ric co e pro gredito,sembra davvero di men ticarsi o,forse, volersi di menticare. Ecco,allora, che i do cu mentaristi impe -gnati o, come sa rebbe meglio di -re, Engagè, tentato di svegliare lenostre co scienze dal torpore incui erano cadute, avvalendosi diimmagini, da sole sufficienti acomprendere la sofferenza di cuiè vittima, quotidianamente, l’altrametà del mondo: basta, infatti,vedere il corpo deformato di unbambino del Niger, per compren-dere quali siano gli effetti dellecarestie e della scarsa nutrizione,che, pur troppo, stanno flagellan-do quella zo na del mondo,sempre più di men ticata. Questavolontà di rac contare e di “denun-ciare” per im magini, di sfidarequel la cappa di uniformità chespes so avvolge il nostro sistemainformativo e di pensiero, nonsolo non è criticabile, ma meritala nostra aperta ed incondizionataammirazione; po co importa, poi,se, talvolta, quel rigore analitico equella “scientificità” che ci aspet-teremmo da un la voro giornalisti-co o para-giornalistico, sembranolasciare il cam po o, quantomeno,appannarsi, di fronte ad alcuneesplicite (o mal celate…) dichia-razioni di appartenenza ideologi-ca. Gabriele Zampagni

“Musicoterapia”Scuola Comunale di Musica CortonaOmaggio a Gino Severini “La Forma & l’Informe”

Engagè domentaryLa città di Cortona ha ospitato, dal 22 al 24 settembre, la primaedizione della importante rassegna di documentari d’autore

Il Festival del documentario civile

Page 4: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

PAGINA 4

CULTURAL’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

Nella splendida cornicedell’insigne Collegiata diS.Maria Nuova a Cor to -na sabato 16 settembre2006 si è svolto il con -certo di musica corale sacra“Lau date Dominum” organizza-to dall’Asso cia zione Cori della To -scana in collaborazione con l’As -sessorato alla Cultura del Comunedi Cortona.

Illustri esecutori della seratasono stati il Coro e l’OrchestraMar cello del centro Culturale Kol -be di Venezia che hanno eseguitomu siche di J. Clarke, F.J. Haydn eW.A. Mozart sotto la direzione delgio vane maestro Alessandro Tof -folo.

Il concerto si è aperto conl’esecuzione di un brano di Clarkeper quartetto di trombe, timpanied organo che, particolarmentesuggestivo, ha trovato la giusta ri -sposta timbrica nella buona a cu -stica della chiesa.

Hanno fatto seguito il notoLaudate Dominum dal Vesperaresolemnes de Confessore di Mozartnel quale si è distinta la giovane ebrava soprano Carlotta Gomieroseguiti dal Dixit Dominus e dal -l’ancor più famoso Ave Verumcom posti sempre dal grande mu -sicista di Salisburgo; la prima par -te del concerto si è conclusa con il

Per chi ha qualche ora li -be ra il mercoledì po me -riggio e considera inte -res sante approfondire inmaniera divertente leproprie conoscenze sull’arte, lastoria e l’archeologia, D’ar cheo -logia e d’arte è l’ occasione giusta.

Il materiale non manca: i Mu -sei, la città e l’archivio storico so -no splendide palestre dove tenerin allenamento la capacità di stu -pirsi e meravigliarsi; quanto aipercorsi, AION Cultura ha pensatodi rendere ancora più ricca e di -namica la serie già collaudata de -gli incontri settimanali, attraversocampagne d’indagine ed attivitàpratiche sul territorio, con unocchio particolare all’arte contem-poranea.

L’apertura dell’edizione 2006-7 si terrà mercoledì 4 ottobreall e ore 15,00 al MAEC- Museodel l’Accademia Etrusca e dellacittà di Cortona - dove un piccolobuffet accompagnerà la presenta-zione del corso e l’illustrazione delprogramma.

Patrizia Rocchini

sontuoso Te Deum di Haydn.Nella seconda parte è stata e -

seguita la Missa in HonoremSanctissimae Trinitatis in versioneintegrale cui, richiesto a viva voce,ha fatto seguito come bis il notoAl leluia tratto da Messia di Haen -del.

L’intera esecuzione ha riscon-trato un notevole successo inquan to è stata capace di creareuna tensione musicale che ha cat -turato l’attenzione del nutrito pub -blico presente, rappresentato qua -si interamente da turisti stranieriancora presenti a Cortona, che hasfidato una situazione metereolo-gica assolutamente inclemente.

Interessante e particolarmentepiacevole anche il repertorio pre -sentato che, eseguito magistral-mente dal giovane direttore edall’orchestra, ha voluto ricordareil 2006 quale anno Mozartiano.

Un ringraziamento da partedell’Associazione Cori Della To -scana al Comune di Cortona nellafi gura dell’assessore alla Culturaprof. Walter Checcarelli sempredisponibile ad iniziative culturaliqualificanti e al parroco don Otto -rino Capannini per la collabora-zione e la concessione della Chie -sa.

Cristina Redi

Cento anni fa

In una quotidianità ormai sem -pre più dipendente dagli u mori eda gli ottovolanti delle bor se mon -dia li, dove anche i più sprovveduti eincompetenti si dilettano a “gio ca -re” e, molto più spesso, a “per de -re” per arrancare su scorciatoie so -ciali pericolose e palesemente im -praticabili, è molto interessante co -no scere che idea avevano della ric -chezza i nostri concittadini oltrecento anni fa.

Dall’Etruria del 6 ottobre1895. Pochi si danno la briga distu diare che cosa sia la ricchezza;ed i più si contentano di gettar làquesta parola come fomite diinvidia e di desiderio. La ricchez-za è il danaro; dicono alcuni. Er -ro re. Il danaro non è che un mez -zo per facilitare lo scambio deipro dotti. E se mancassero i rac -colti nel mondo si morirebbe difa me colle tasche piene di soldi.Per questa ragione è incredibile lasuperficialità con cui, specie dagliautori francesi, si parla della mo -neta e dell’oro. L’oro è uno deime talli che più si presta a battermo neta; ma se la moneta fossean che tutta di carta, la ricchezzave ra sarebbe la stessa. Se si tripli-casse la co niazione delle moneted’oro sen za triplicare la produ-zione della terra si otterrebbeque sto semplice risultato: si pa -gherebbe trenta lire quella quan -tità di ro ba che ora si paga dieci.Il movimento industriale nonpro duce come nulla produconogli operai, i quali sono manifatto-ri e tra sformatori; e tutti quantisia mo nelle città, negli uffici, nel -le botteghe, nulla produciamo etan to consumiamo. Il solo pro -duttore è il lavoratore della terra,

è l’allevatore del bestiame. Le teo -rie dei “crisofagi” (mangiatorid’o ro) sono affatto sbagliate. Lave ra ricchezza quindi è nella ter -ra. Artifizialmente è ric co chi puòdisporre di maggior danaro, cioèdi maggiori mez zi per comprareciò che gli giova. Ma anche quil’ignoranza e la malafede fannoingenerare nei poveri idee e opi -nioni del tutte false. Avete mai ri -flettuto all’idea di “uomo ricco” odi “fa miglia doviziosa”? Molti sifan no l’idea volgare che abbianodelle casse forti piene di denarido ve si pesca a piacere. Se fosseco sì, ed è umanamente impossi-bile, la loro ricchezza sarebbe pre -sto finita. Le casse forti in tal mo -do le avranno alcuni avari, ma gliavari non sono “ricchi”, so noinfelici che vivono miseramentenon osando toccare il lo ro tesoro.I così detti ricchi di spongono di“capitali” che im piegati in in -dustrie, in lavori, in terre, frutta-no tanto. Ma questi capitali circo-lano nelle mani di migliaia dipersone che ne traggono guada-gno e ne vivono. E non basta: an -che i “frutti” van no come tanti ri -voli, a beneficio di tutti. Che cosaconsuma veramente un ricco persé?

Uni ca mente quel tanto chepuò mangiare, bere e digerire inun giorno. E se pagherà il pranzodieci volte più che un sempliceoperaio, egli avrà semplicementeda to un guadagno al trattore; equesti per le stesse evidenti ra gio -ni ha fatto guadagnare la vita aduna moltitudine d’altre persone[…] Ma, dunque, che co sa è lamiseria e perché c’è la miseria?

Mario Parigi

Rappresentati procuratori

Lamusta Maria Silvana

Seleziona:agriturismi

ville in campagnaresidenze d’epoca

appartamentinel centro storicoVi

colo

Alfi

eri,

3 Co

rton

a (A

r)

Tel. +39 575 605287Fax +39 575 606886

S.A.L.T.U.s.r.l.Sicurezza Ambiente e sul Lavoro

Toscana - Umbria

Sede legale e uffici:Viale Regina Elena, 70

52042 CAMUCIA (Arezzo)Tel. 0575 62192 - 603373 -601788 Fax 0575 603373

Uffici:Via Madonna Alta, 87/N

06128 PERUGIATel. e Fax 075 5056007

La ricchezzaDomenica 17 settembre,alle ore 17 (e noi cre -diamo che la scelta del -la data e dell’ora nonsia stata casuale, mauna specie di scommessa , vinta,sulla riuscita dell’evento), si è te -nu ta sotto le Logge del Teatro l’i -naugurazione della personale dipittura dell’artista Mario Bocci.

Anche il titolo dato alla mo -stra, “Cortonesi a Pennello”, è in -

dicativo, con la sua ambiguità disignificato, dell’originalità dell’ini-ziativa. Si tratta infatti, evento nellasua tematica mai realizzato prima,di una galleria di ritratti, ben 32,di Cortonesi, di cui l’autore hasaputo cogliere sapientemente econ tecnica pittorica sicura lepeculiari caratteristiche individua-li.

Mario Bocci è un odontoiatraro mano che, stanco della vita fre -netica e convulsa della Capi ta le,dopo aver subito, come tantissimialtri il colpo di fulmine al suo pri -mo incontro con Cortona, l’haeletta a sua dimora e vi si è trasfe-rito armi e bagagli con tutta la suafamiglia. A poco a poco qui si èco struito nuovi interessi e nuoveamicizie, lasciandosi apprezzareper le sue innumeri qualità: ge ne -rosità e disponibilità verso glialtri, intraprendenza e sincerità.

Agevolmente inserito nellavita pubblica cortonese, vi hasvolto vari ruoli: da scenografo,attore e re gista nel Piccolo Teatroa Pre sidente del Consorzio degliOpe ratori Turistici di Cortona,carica che ricopre ancora oggi.

In campo artistico MarioBoc ci si è lasciato apprezzare an -che per le sue ammirevoli ca pa -cità canore che, se pur non colti-vate in modo professionale, sono

dav vero notevoli, come hannopo tuto constatare quanti hannoavuto la fortuna di sentirlo esibiredurante vari banchetti conviviali,che il Nostro non disdegna, es -sen do fra l’altro anche espertoco noscitore dell’arte culinaria edottima forchetta.

Queste brevi note biografichedi elogio dell’uomo (ma l’Arte èfi glia dell’Artista) sono state de -sunte dal discorso pronunciatoper l’inaugurazione della mostrada Ro lando Bietolini, che i nostrilettori conoscono per essere unodei collaboratori del giornale, eche sono state formulate, tutti ipresenti lo hanno avvertito, nonper retorica o formalismo, maper sincera a micizia e vera edapprofondita conoscenza.

Visto che il tema della mostraera completamente inusitato edoriginale, anche la presentazione

si è rivelata sui generis, perchéaccompagnata e sottolineata daletture di attori del Piccolo Teatrodella Città di Cortona di componi-menti poetici di eminenti autoridella letteratura italiana, aventiper soggetto il ritratto.

Le voci recitanti sono state diAugusto Bietolini e di Marta e Su -san na Bocci, figlie dell’Artista e -spositore, visibilmente emoziona-te per l’omaggio sentimentale fat -to al proprio padre.

Basterebbero i volti sorridentie pieni di soddisfazione di alcunidei personaggi ritratti, presenti alvernissage, per dare l’esatta mi su -ra dell’elevato grado di successoche la pittura di Mario Bocci ha a -

vuto, senza considerare le congra-tulazioni e i favorevoli apprezza-menti di tutti i numerosi interve-nuti. Ci corre l’obbligo di dire chei quadri dell’artista, nature morte,paesaggi e di genere, erano ap -parsi già l’anno scorso in mostraa Cortona, ed avevano riscosso unlusinghiero apprezzamento, ma cisembra di poter dire che forse il“ritratto” costituisce il suo gioiellopiù prezioso ed autentico.

I ritratti di Mario Bocci, oltread assecondare l’esigenza praticadella somiglianza, da cui ovvia-mente in tal genere di pittura nonsi può prescindere, sono rappre-sentativi della vita interiore delsoggetto, esprimono una ricerca

dell’espressione fugace del senti-mento, di quanto nell’individuo viè di particolare e di inconfondibi-le. All’autore auguriamo di darciancora in futuro altre piacevoli einaspettate sorprese come questa.

S.V.

Concerto del 16 settembre

Dal 4 ottobreCollegiata S.Maria Nuova D’archeologia e d’arteAppuntamenti pomeridianial Museo dell’Antico Egitto

a Gino Severini

Una mostra originale di Mario Bocci

Cortonesi a pennello

Page 5: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

TERRITORIOL’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

PAGINA 5

E’ la LAVANDERIA più qualificata professionalmente la più aggiornatacon quasi 30 anni di esperienza e continui corsi di aggiornamentopresso la Camera di Commercio.E’ dotata di macchinari moderni e tecnicamente all'avanguardia:lavatrici a secco/acqua, asciugatori per biancheria, banchi da stirosoffianti, presse, manichino che ci permettono di stirare giacche,cappotti, piumini... il che ci consente di accontentarVi sia nella qualitàche nei tempi di lavorazione.LAVANDERIA ETRURIA VUOL DIRE LAVAGGIO A SECCO E AD ACQUA!

TUTTO A PREZZI IMBATTIBILI! VENITE A TROVARCI NON VE NE PENTIRETE!Roberta, Tito, Nadia, Valeria ed Eleonora Vi aspettano

Via Due Giugno n. 5 - Tel./Fax 0575/63.06.34 - Camucia (Ar)

Per questo siamo in grado di fare il lavaggio di piumoni, coperte,tende, tessuti di arredo, abiti da sposa, tappeti persiani e non, piumini,capi in pelle e biancheria per agriturismo.

LAVANDERIA ETRURIA

Brevidal territorio

a cura di Laura Lucente

12 SETTEMBRE – AREZZOUn boscaiolo di 42 anni di origine marocchina è finito in carcere con l’accusa diaver ceduto droga a due sedicenni chiedendo in cambio prestazioni sessuali. Idue adolescenti, dopo essere stati fermati durante un controllo in un parco citta-dino, trovati in possesso di alcuni grammi di sostanze stupefacenti, hannospiegato di averli ottenuti da un marocchino dietro esplicita richiesta di presta-zioni sessuali. Le ricerche sono scattate immediatamente ed hanno portato all'in-dividuazione del 42enne, che ora deve difendersi dall'accusa di violenza sessua-le.

15 SETTEMBRE – AREZZOUn aretino di 25 anni è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di violenzasessuale e lesioni personali. L’episodio si è verificato in zona Montefalco in pienogiorno, quando il giovane ha iniziato a pedinare per strada una ragazzina di 15anni seguendola poi nell’ascensore del palazzo nel quale era entrata. Subitodopo sono giunti sul posto Carabinieri e Polizia, che hanno iniziato le ricerchedell’aggressore, che è stato trovato all’ultimo piano dello stesso edificio, chiusoin uno stanzino. Il 25enne è stato così trasferito in carcere.

15 SETTEMBRE – CORTONA L’abate di Farneta non è più sacerdote. Lo ha reso noto il Vescovo di Arezzoufficializzando la decisione della Congregazione per la dottrina della fede che haconcedesso la dispensa da tutti gli oneri sacerdotali a don Pierangelo Bertagna,indagato da tempo dalla Procura di Arezzo. Una vicenda che, ha detto il Vescovo,"è stata seguita da Benedetto XVI". Monsignor Bassetti ha spiegato che donBertagna aveva chiesto personalmente di essere sollevato dagli obblighi delsacerdozio. Dalla richiesta inoltrata dal Vescovo alla Congregazione per la dottri-na della fede alla firma del Papa è passato appena un mese. Il Vescovo ha tenutoa sottolineare che, con la concessione della dispensa, "non avrà luogo il proces-so penale amministrativo secondo le disposizione ecclesiastiche" che era statoannunciato al momento della sospensione di don Bertagna dall’esercizio delministero sacerdotale da parte del Vescovo. Monsignor Bassetti ha anchecomunicato che le comunità parrocchiali di Farneta, Monsigliolo e Montecchio,alla cui guida erano i membri della comunità monastica "Ricostruttori nellapreghiera" cui apparteneva don Bertagna, sono state affidate alla cura pastoraledi don Giorgio Basacca, nominato parroco, e di don Bernardo Pantini, nominatovicario parrocchiale.

16 SETTEMBRE - CASTIGLION FIORENTINOSabato 16 settembre, al Palazzo Comunale, è stato premiato l'atleta castiglioneseJacopo Bennati della Compagnia Arcieri Castiglionesi per i notevoli successiottenuti a livello internazionale: Jacopo ha vinto infatti la medaglia d'oro asquadre ai Campionati Mondiali di tiro con l'arco di Goteborg, che si sono tenutidal 28 agosto al 3 settembre scorsi, con la specialità tiro di campagna. Subitodopo, Bennati si è recato a Tirrenia, dove si è qualificato per i prossimiCampionati Mondiali in Messico ad ottobre. Questa volta, la specialità è il tiroalla targa, la specialità olimpica. Per queste vittorie e per aver portato il nome di Castiglion Fiorentino a conoscen-za di tutto il mondo sportivo nazionale e internazionale, l'AmministrazioneComunale ha deciso di suggellare i suoi successi e quelli della Compagnia ArcieriCastiglionesi cui appartiene con un Premio.

16 SETTEMBRE – CORTONA Tragico incidente lungo l’autostrada A1 fra i caselli di Incisa e Firenze. Un autocon tre giovani a bordo, tutti residenti a Camucia, si è improvvisamente ribaltatadopo che il conducente ha perso il controllo, per cause ancora in corso diaccertamento. Un drammatico urto contro il guardrail centrale e poi il ribalta-mento. Uno degli occupanti della vettura, Marco Fazzini, 20enne di Camucia, èmorto praticamente sul colpo; si è aperto il portellone posteriore dell’auto e il20enne, che sedeva nei sedili posteriori, è stato sbalzato nell’asfalto. Nulla da fareper i soccorritori giunti sul posto. Gli altri occupanti della vettura sono rimastiferiti in modo non grave. Sgomento nella cittadina cortonese dove il giovane e lasua famiglia sono molto conosciuti.

18 SETTEMBRE – AREZZOIl portiere dell’Arezzo, Bressan, fermo da maggio perché condannato dallagiustizia sportiva per doping, è stato assolto in appello. Il giocatore è riuscito adimostrare che la sostanza proibita assunta era contenuta nel farmaco cheassumeva contro la caduta dei capelli.

Arezzo

Foiano

C.Fiorentino

MontepulcianoChiancianoFino a qualche decina di

an ni fa e per tantissimian ni prima fu il verogran de amico di tutti gliabi tanti della nostraCortona.

Li accompagnava di giorno e dinotte; in ogni dove si recassero edovunque si trovassero. Li richia-mava ai propri doveri ed ai propriimpegni quotidiani. Ne ritmava inmaniera indefessa ogni loro attività.Ed ogni cittadino era pertanto a luigrato perché lo sollecitava ai mo -menti giusti “sussurandogli” quan -do era giunta l’ora di far questa oquella cosa.

Ed a quei tempi tutti franca-mente ne avvertivano la sua utilità inquanto erano ben pochi quelli chepotevano disporre personalmentedi un simile strumento che li servis-se come lui li serviva.

A questo punto ognuno di voi,che legge queste nostre modesterighe, avrà ormai capito di che cosadi parla.

Ma è evidente!: dell’orologio diPiazza!

Quel grande orologio biancoche spicca sulla torre campanariadel Palazzo Comunale e che segnaancor oggi ore e minuti per tuttinoi.

Un tempo però questo “ma -gico” orologio non solo segnava leore e i minuti che tutti potevanovedere, come possono vedere an -cor oggi, solo se avessero avutol’opportunità di attraversare Piazzadella Repubblica.

Ma nessuno in vece avrebbepotuto servirsi della sua opera senon avessero po tuto scrutarlo con ipropri oc chi.

Ed allora, questo caro e grandeamico di tutti, che non volevaaccontentare solo coloro che glitransitavano davanti, si “degnava” discandire, azionando il suono dellecampane che lo sovrastavano, levarie ore ed i relativi quarti d’ora.

Chi tra i più anziani non ricordainfatti i DON-DON-DON che rie -cheggiavano per segnalare a tutti(vicini o lontani), anche a coloroap punto che non potevano vederlodi persona, che quello era il segnaledelle ore 3! E chi non ricorda che iDIN-DIN-DIn annunciavano i trequarti e così via.

Ma venne un giorno che lecampane, mosse dagli ingranaggidell’orologio non “parlarono” piùai cittadini; non comunicarono adessi più l’ora del momento.

La qual cosa lasciò per lungotempo dispiaciuti tutti, anche per -

Giovedì 14 settembrepres so il Centro di Ag -gre gazione Sociale diCamucia in via 2Giugno 2 a Camucia èstato pre sentato e consegnato unautomezzo per il trasporto dipersone svantaggiate. L’iniziativasegna il primo pas so del progetto“Mo bilità Garantita Gratu i -tamente”, pre sentato nel maggioscorso.

Il meccanismo è semplice edefficace: utilizzare la pubblicità af -fissa sulla carrozzeria degli au -tomezzi per finanziare l’acquistodegli stessi. Così facendo si rag -giun ge un doppio obiettivo, dauna parte si garantisce trasparen-za e visibilità alle aziende che in -

vestendo in que sto settore di mo -stra no anche un forte senso civi -co, dall’altra si dotano gli Enti Lo -cali di nuovi mezzi in grado dirispondere alla crescente richiestadi servizi da parte della comunità.

La società M.G.G. (MobilitàGarantita Gratuitamente) Italia èda anni operante nel sociale,offrendo agli Enti Pubblici e alleAssociazioni, in comodato gratui-to, automezzi nuovi opportuna-mente modificati ed attrezzati peril trasporto di anziani, fasce debolie diversamente abili. Il primomezzo è stato consegnato al l’Am -mi nistrazione Co mu nale giovedì14 settembre ed è stato destinatoalle attività dei Cen tro ResidenzialeAnziani e Centro Diurno CamillaSernini.

ché non riuscivano a capire qualierano i veri motivi che avevano de -terminato il fatto ed anche perchénon tutti ancora avevano, comeognuno di noi ha oggi, il proprioorologio al polso e magari d’oro.

Stando a quel che si diceva al -lora sembra che qualcuno che po -teva decidere in tal senso, abbiavoluto prendere questa strana ini -ziativa per liberare il dipendentecomunale dall’impegno di seguire ilfunzionamento del grande “amico”in quanto ogni giorno avrebbedovuto salire la stretta scala di legnoche porta alla torre campanaria,dato la sua avanzata età.

Non soddisfacendo però l’opi-nione pubblica la chiacchiera mes -sa opportunamente in giro, ci fu chigiustificò la cessazione del serviziopubblico che rendeva a tutti, il gran -de orologio-amico, ad ducendo ilpiù valido motivo se condo il quale il“rimbombo” e lo spo stamento del -l’aria avrebbe pre giudicato la stabi-lità della tor re.

Ma poiché noi non crediamoné alla prima versione in quantol’anziano dipendente poteva esseresostituito da un altro più giovane; nétanto meno crediamo alla secondaversione in quanto se suonando lecampane per qualche secolo comeavevano fatto sino allora, non ave -vano arrecato mai alcun danno allatorre, perché avrebbero dovuto ar -recarlo da quel momento in poi?

Per tutto ciò chiediamo alsignor Sindaco e agli attuali tecnicise non sia il caso di riattivare ilsuono delle campane?

E’ pur vero che oggi a Cortonanessuno più ha bisogno di ascoltareil suono delle campane che scandi-vano le ore, perché ormai ognunodi noi possiede un proprio orolo-gio; ma è anche pur ve ro che daogni parte d’Italia e nel mondo si vaalla riscoperta ed alla riattivazionedi vecchi usi e costumi, di repertiarcheologici ecc. Perché dunquenon farlo anche nel nostro caso?

D’altronde oggi non c’è piùbisogno di persone fisiche cheseguono da vicino simili impianti.Og gi ci sono congegni elettromec-canici che fanno scattare da soli ilDon-Don ed il Din-Din delle cam -pane.

Ne abbiamo tanti esempi anchenella nostra città. Vedi le cam panedel Duomo, quelle di S. Domenicoe S.Filippo ecc.

Possiamo allora sperare nelripristino del suono delle campane?A chi di dovere la risposta.

Lo ScalmoCORTONA Rout 66

Presentazione del libro di Claudio Lucheroni a Pergo

Un importante risconoscimento

Il Santuario della Madonna del Bagno

Iniziativa dell’Associazione Amici di Moba

Ridateci il vecchio amicodi tutti i cortonesi

Il Rout 66, noto disco pub delcentro storico, si è aggiudi-cato il primo posto in unaselezione evasa dall’agenziaCoctailin the word e svoltasiin molti locali notturni presentinella penisola italiana.

Ai proprietari: Francesco Fan -ciulli e Cristiano Parnetti è statocon segnato un riconoscimento edun attestato, in quanto esercenti diun locale considerato il migliore alivello nazionale.

La cerimonia di premiazione,si è svolta, nei giorni scorsi, neigiardini del palazzo comunale diMonte S.Savino, la manifestazioneè stata organizzata dalla Camera diCom mercio di Arezzo, dalla Con fe -

sercenti e dall’Ente locale; presen-te alla serata numerosi esponentidel mondo economico aretino,nonché politici e giornalisti.

L’intrattenimento è stato allie-tato dal dj Federico Grazini, da unbuffet e coctail preparati dallo staffdel Rout 66, sotto la guida di Dan -ny Del Monaco.

Lilly Magi

Progetto mobilità garantita gratuitamente

Grazie alla passione allatenacia di ChristopherRobinson, direttore as -so ciato e docente delloStudies AbroadProgram fino al 9 ottobre saràpossibile visitare una mostradedicata alla ceramica arcaicaintitolata “Maio lica medievale.Una moderna in terpretazione”.

La mostra è un’e sposizioneric ca e significativa di oltre 25capolavori dei ceramisti umbrolaziali dei secoli VIII-XV che pro -vengono dalla collezione del Mu -seo Nazionale di Palazzo Venezia aRoma.

E’ di per se una rarità anchela loro esposizione al pubblico,visto che normalmente si trovano,nei magazzini del museo romano.La mostra, come detto, è natagrazie alla volontà del professorRobinson, che già da molti anniinsegna ceramica presso la sedecortonese dell’università dellaGeorgia.

Dalla sua idea è nata unacollaborazione fattiva con il mu -seo di Palazzo Venezia e in parti-colare con la direttrice, la dotto-ressa Maria Selene Sconci che hadeciso di catalogare insieme alProfessor Robinson questi capola-vori in ceramica, che per mancan-za di spazio non erano espostinelle sale museali di Roma.

Il Maec cortonese, ha poi de -

Fino al 9 ottobre alal sala medicea di palazzo Casali

“Maiolica medievale. Una moderna interpretazione”ci so di ospitare la mostra in unadel le stanza più suggestive e in -teressanti del museo, ovvero nellasala medicea di palazzo Casali.

Accanto alle opere dei cera -misti medievali, c’è anche l’altret-tanto ricca e interessante persona-le di Christopher Robinson, cheha compiuto un percorso di stu -dio e di ricerca delle tecnichearcaiche attualizzandole in ma -niera personale e stimolante.

Le sue opere, circa 25, sonostate create appositamente perquesta mostra. “La vena di esteticache continuamente pervade il miolavoro e la mia curiosità - ha dettoil professor Robinson- hanno leloro radici nell’arte e nella perce-zione del Medioevo.

Durante questo periodo di e -vo luzione dell’ornamento occi -dentale, esisteva una naturale con -sapevolezza della bellezza.

Vivere per 5 anni a Cortonami ha re galato importanti intuizio-ni sugli sviluppi della ceramicaitaliana”.

I pezzi di questa esposizionesono stati fatti rigorosamente amano o al tornio con decorazionidi pinte o incise con tonalità chenon si discostano dalla gammaramina-manganese di verde enero, colori tipici della maiolicaarcaica del centro Italia. La mo -stra sarà riallestita il prossimo an -no anche a Roma. L.L.

Nel pomeriggio di Venerdì, 13ot tobre prossimo, verrà presentatopresso l’ edificio scolastico di Per -go il libro di Claudio Lu che roni “IlSantuario della Madonna del Ba -gno”, stampato dalle Arti Ti po gra -fiche Toscane.

Inter ver ran no, oltre all’Autore,

il Sindaco di Cortona, il dott. AndreaVi gnini, il Ve scovo di Arezzo, Cor -tona e San sepolcro, Mons. GualtieroBassetti, il Rettore del SantuarioDon Giu seppe Corbelli, la Dirigentescolastica Franca Belelli, il Prof. E -doar do Mirri e il Prof. Nicola Cal da -rone.

L’Associazione umanitaria “Amici di Moba”, con sede a Ca mu cia presso laParrocchia di Cristo Re, organizza un VIAGGIO NELLA STORIA DELL’ARTE:“Dall’Arte paleocristiana alle origini del Rinascimento”.

Il Corso, che sarà tenuto dalla dott. ssa Maria Grazia Caldarone si articola in 8lezioni e verranno effettuate ogni giovedì alle ore 21, a partire dal 12 Ottobrepresso la Sala parrocchiale di Camucia. Per l’iscrizione e i chiarimenti gli interessa-ti possono fare riferimento a: [email protected]; oppure telefonando, nelleore della mattina, al numero 0575-62332.

Page 6: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

ATTUALITÀL’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

PAGINA 6

Arrivavano gioiosi con i ge -ni tori, i nonni ed altri fa -mi liari per la “Festa del -l’ac coglienza” in occasio-

ne dell’inaugurazione dell’annosco lastico. Sistemati in cerchio,nel parco, intorno alla statua dellaVergine Santissima protettrice del -la fiorente scuola, hanno iniziatocon il canto: “Preghierina con leali” alla presenza del Parroco,don Giuseppe Tremori, di paadreDaniele Guardiano delle Celle e difra Enrico.

Don Giuseppe, nel suo discor-so d’accoglienza, ha evidenziato lacaratteristica particolare dell’isti-tuzione educativa parrocchialeche tende allo sviluppo totale dellapersonalità del bambino, tenendoconto dei valori fondamentali del -l’esistenza umana come quellodell’educazione religiosa.

P. Daniele, partendo da unafra se de “Il piccolo principe” di S.Esupery che detta: “L’essenziale èinvisibile agli occhi”, ha ulterior-mente fissato l’attenzione dei bam -bini sulle “cose” che contano. Ilre latore si è fitto aiutare da Filip -po, un bambino di cinque anni,che aveva “letto” l’opera con l’aiu -to della mamma.

Tra i vari canti eseguiti daipiccoli, suor Grazia, responsabiledella scuola, ha presentato le altreinsegnanti: Katia, Arianna e Cinzia.

Giuseppina Belli in Burini(co nosciuta da tutti come“Tom masina”) nasce il 24set tembre 1906 a Casal -

ton do, piccolo caseggiato traMoia no e Città della Pieve.

Figlia di Attilio e Teresa Ba si -liot ti, quarta di sei figli (Maria, An -gio lina, Tommaso, Giuseppina, Fi -dalma, Vittoria).

La famiglia, per l’epoca potevaconsiderarsi agiata e benestante,proprietaria di un negozio di ali -mentari e tabacchi, nonché di unmu lino ad acqua, situato nel tor -rente di Moiano, per la macina delgrano.

Sin da giovinetta i suoi genitoril’avevano destinata a gestire il ne -gozio di alimentari dato il suo ca -rattere allegro e scherzoso, carat-tere, comunque, segnato ancheda gli eventi tristi della prima guer -ra mondiale.

Il padre, uomo onesto e labo -rioso, fu perseguitato dagli eventipolitici degli anni ’20, tanto che,per non sottostare a certi ordini,fu arrestato e conseguentementegli tolsero la licenza dell’osteria(generi alimentari e tabacchi)mettendo in difficoltà la famiglia.

Sposatasi all’età di 18 anni con

Ado Burini, si trasferì a VillastradaUm bra dove è rimasta per circa40 anni.

Prima della seconda guerramon diale gestiva il cinema nellasa la dove verrà organizzata la fe -sta, tanto desiderata, per il suo100° compleanno. Locale che havi sto organizzare, dopo la guerra,sem pre da Lei, innumerevoli festeda ballo. Oltre a ciò, insieme asuo marito, per molti anni ha con -dotto, nel paese di Villastrada unapanetteria ed un mulino. Non èdifficile credere che all’epoca dor -misse non più di tre ore per notte.

Donna di grande umanità, la -vo ratrice instancabile, allegra egio vanile nel gestire le sue innu -me revoli attività, godeva al con -tempo di una indiscussa autorevo-lezza.

Amante della compagnia e ot -tima cuoca, veniva abitualmenteinvitata per i pranzi della mietiturae trebbiatura, dopo i quali anchese molto stanca, iniziava a cantarestornelli ed a ballare.

Tuttora, alla bella età di 100anni, non disdegna cantare stor -nelli accompagnati da un bicchie-rino di vino ed una partita a bri -scola.

Residenza per Anziani„Santa Rita‰

di Elio Menchetti & figli

Via Case Sparse, 39 - 52040 Terontola - Cortona (Ar)Tel. /fax 0575 67386

Un applauso ha accompagna-to la presentazione di Arianna dapo co sposata, nonché della nuovain segnante, Cinzia, che sostituiscePamela, entrata in ruolo nellascuo la elementare, alla quale va ilrin graziamento dei bambini e dei

ge nitori per l’opera svolta per varianni con competenza e con vivosenso materno.

Alla fine dell’incontro è statadonata ad ogni bambino l’immagi-ne dalla Madonna portata da Me -dju gorie da Margherita Nasorri a -nimatrice ed entusiasta collabora-trice della scuola.

Con gioia il Parroco ha poi be -

a cura di GINO SCHIPPA

Il momento è favorevole. SfruttiamoloCi sono sintomi di grandi trasformazioni positive nel contesto urbano

di Cortona alle quali siamo arrivati dopo un cammino aspro e litigiosocon le forze politiche tese più a frenare che a spingere sui pedali.

Due avvenimenti importanti hanno spianato la strada del cambiamen-to sbloccando l’immobilismo atavico.

Fra questi la cessione della vecchia Casa di Riposo all’Università dellaGeorgia e secondo la realizzazione (con il ricavato di tale vendita) delnuovo parcheggio dello Spirito Santo che già si delinea (per l’altaingegneria e per le articolazioni che ne scaturiscono) come un gioiello diattrazione che si va a incastonare nel diadema della città.

Su queste operazioni di rivalutazione del tessuto urbano si è gagliar-damente inserito il nuovo complesso turistico sportivo del Parterre forte-mente rivendicato da privati lungimiranti.

Sappiamo che quanto abbiamo scritto finora sa di ripetitivo maprovate a immaginare cosa potremmo inventare con qualche altramanciata di miliardi, quante altre opere potremmo restaurare nel centrostorico e nel territorio? Visto che siamo incapaci a trovarci finanziamentipubblici aggrappiamoci alla legge sui “financing projectes” (ad esempioper la Fortezza) e alle alienazioni degli immobili quali Salcotto, Manzano,magazzino della manutenzione. Alle ultime strutture possiamo aggiungereil deposito del Torreone non più utilizzato come contenitore di acquedalla Società erogatrice che per servire le abitazioni sovrastanti si avvaledi un’au to clave.

Non ci avevamo mai pensato e il suggerimento di un solerte cittadinolo passiamo agli amministratori comunali.

Giochi popolari in declinoIl Lotto una delle più consistenti e stabili entrate dello Stato italiano

stà prendendo una brutta piega. Le ultime modifiche apportate cheaumentano il numero delle ruote, l'invenzione della Lotteria istantanea,più che aumentare il flusso finanziario, colpiscono e allontanano i gioca-tori “tradizionali”. Inoltre: invece di rendere equo il rapporto fra puntatae vincita (es. l’ambo dovrebbe essere pagato 400 volte e non 250) hannoinventato i balzello del diritto di riscossione portato al 6%.

Il superenalotto nasce poi con presupposti che non hanno riscontrinelle altre nazioni (Spagna, Stati Uniti) dove viene estratto su ruota unicacon la metà dei numeri offrendo così probabilità di vincita dieci voltepiù favorevoli. Su questo gioco si stà poi insinuando una diffidenza taleche se la gente non dovesse più credere all’onestà dei risultati l’interosistema andrebbe all’aria: seicento milioni di probabilità dovrebberoportate il sei ad un jackpot di centinaia di milioni di euro.

L’ultima vincita (65 milioni) è stata realizzata da una schedina pagataun euro. Due giorni dopo altra uscita del sei.

Quali sono i fatti sconcertanti? Il ackpot basso, una sola schedina, inumeri 4-6-14-21-28 appartenenti al primo 30% dei 90 in ruota, il ripre-sentarsi del sei dopo solo due giorni.

Di questo abbiamo parlato prima delle elezioni con il deputatoNannicini che presumiamo sia ritornato nella Commissione Parlamentaredelle Finanze dal deputato aspettiamo risposta.

“Una struttura sensoriale realizzata per migliorare la vita alle persone della terza età”

TERONTOLA La Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata”

nedetto il nuovo pulmino dellascuola, evidenziando le qualità e laprecisione del servizio prestatodal l’autista Francesco Magini.

Prima dei giochi e del rinfre-sco, le insegnanti hanno sceneg-giato brillantemente la favola di

Cap puccetto Rosso tra la gioia deigrandi e dei piccoli spettatori. Ilparco, silenzioso durante i mesiestivi, è stato allietato dalle vocigioiose dei bambini che, sotto losguardo compiaciuto dei genitori,davano l’assalto ai numerosi gio -chi di cui la scuola dispone.

Una mattinata splendida perl’esplosione di gioia dei piccoli,

lieti di riabbracciare i loro amici edei genitori felici per la collabora-zione che l’istituzione dà alla cre -scita dei loro figli. N.B: Un’osservazione da nontra scurare: La Scuola Parroc -chia le dell’infanzia “Maria Im -

ma colata” è fiorente anche per -ché affidata alla protezione diMaria San tis sima. Ricordiamo,tra l’altro, che Venezia e Siena,già dal Medioevo consacrate allaMadonna, sono state preservateda tante calamità. Un motivo inpiù per rinnovare ogni giorno ilno stro affidamento a MariaSan tissima.

Gli animatori della Parroc -chia e il Parroco propon-gono alla no stra Co mu ni -tà, alle Frazioni vicine, a

quanti vogliono partecipare, degliincontri sul tema: “IL MESSAGGIOdi S. FRANCESCO nel TERZO MIL -LENNIO” sono previste:- una conferenza al mese sul temasopra indicato;- una visita guidata ai luoghiFrancescani di Cortona;- un concerto sulle Laudi Fran -cescane cod. 91;- una conferenza sulle Stigmate diS. Francesco;- una visita alla Verna e ad Assisi;

- la proiezione del film: “Fratellosole, sorella luna”.

“4 Ottobre : Festa di S. FRANCESCO”

Ore 20,30: S. Messa con Laudieseguite dalla Corale.Ore 21,15: Processione con laStatua del Santo. Fiaccolata - Fuo -chi d’Artificio.Benedizione con la Croce Santa,venerata nella Chiesa di S. Fran ce -sco in Cortona.N.B. Il tema è davvero affascinante:partecipa e colmerai qualchevuoto della tua vita.

Il ParrocoGarzi don Antonio

Prosegue senza soste, l’asce-sa del nostro Marco San -tuc ci, disegnatore della“Bo nelli Editore”, al quale

da qualche tempo è stato affidatala produzione dello storico fu -metto “Tex”, e dei suoi collabora-tori, quasi tutti di Arezzo, città checonta la più alta concentrazione didisegnatori d’Italia!

Marco ed il suo Staff, oltre acon tinuare lo sviluppo di “TermiteBianca”, oltre a proseguire il la vo -ro con la “Bonelli Editore”, ed ol -tre ad avere in fase di studio altripro getti per ora top-secret, sa ran -no impegnati dal 30 settembreal 29 ottobre alla Stazione Leo -polda di Firenze con “ComicsCon tests”, evento giunto alla suase conda edizione, dove ormai, fu -metto, arte ed impegno socialevanno di pari passo.

Durante la manifestazione, or -ganizzata in collaborazione con ilCo mune di Firenze - Assessorato

Pub blica Istruzione e PoliticheGio vanili, la Scuola Internazionaledi Comics (del quale Marco ed ilsuo Staff ne sono i massimi e -sponenti), con l’Istituto Stataled’Ar te di Firenze, e con la parteci-pazione attiva di Emergency, a -vranno luogo varie mostre di fu -metti, con in particolare la mostradelle opere dei vincitori del Con -corso Nazionale “Matite per la Pa -ce”, workshops sul fumetto e l’a -ni mazione, presentazione in an te -prima di “Rat-Man”, serie animataprodotta dallo studio “Stra ne ma -ni” per Rai Fiction, ed incontri sultema della Pace.

Chiunque volesse informazio-ni, o partecipare attivamente aiwor kshop, può contattare diretta-mente l’Informagiovani di Firenzeal numero 055 218310, oppureri vol gersi alla Scuola Interna zio -nale di Comics, allo 055 21895 - Email: [email protected]. Stefano Bistarelli

La zia Tommasina compie 100 anni

SAN LORENZO Un tema interessante

Il messaggio di S.Francesconel terzo millennio

Comics Contests 2006

Veramente “una famiglia di bambini” Noterelle ... notevoli

Page 7: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

PAGINA 7

TERRITORIOL’ETRURIA N. 17

TESTO per la pubblicazione di un annuncio economico

ABBONATO: PUBBLICAZIONE GRATUITA X 1 NUMERONON ABBONATO: 1 uscita (Euro 2,58) 4 uscite (Euro 5,0)

...........................................................................................

...........................................................................................

...........................................................................................

Cognome .......................................................................

Nome .............................................................................

Via .................................... N° ........................................

Città .................................. ..................................

AFFITTO a Firenze zona Stadio, posto letto a studente. Cell. 347.11.82.365VENDESI Terontola fronte Stazione ferroviaria, bellissimo locale 70 mq, piano terra,grandi vetrate, due ingressi, cantina. Euro 90.000,00. Tel. 06.48.46.63 cell.335.68.68.979AFFITTASI Cortona via Cesare Battisti 3° piano, saloncino, terrazza, sulla Valdichiana,camera, bagno, anticucina, cucina, posto auto scoperto, libero dal 10 ottobre ‘06. Tel.335.68.68.979 - 06.48.46.63 - 06.33.32.214 - 0575.60.11.42TRA S.FRANCESCO E S.MARCO, di fronte vecchio ospedale vendesi appartamento di90 mq. Composto da: soggiorno con caminetto in pietra (funzionante), cucina, 2camere, 2 bagni con doccia, ripostiglio. Appartamento completamente ristrutturato.Impianto a gas nuovo ed efficiente e già pronto per allacciamento a rete comunale.Prezzo Euro 240.00,00 trattabili. Tel. 0575/603.555 ore pasti (***)AFFITTASI a Camucia appartamento ammobiliato di metri quadrati cento. Ot ti moprezzo. Disponibilità parcheggio riservato. Tel. 339/3343192 (**)VENDO cellulare Nokia 3 510i con supporto da tavolo per euro 60,00 e Nokia 3310(nuovo) per euro 50,00 sempre con supporto. Tel. 0575/678089 (*)AFFITTASI Sodo di Cortona appartamento ammobiliato: cucina, sala, 3 camere, bagno,posto auto, riscaldamento autonomo. Tel. 0575612793 (*)VENDESI Cortona centro storico un palazzetto due livelli terra tetto, fondi asciutto livellostrada e soffitta, travi in legno circa 200 metri calpestabile da restaurare ma abitabilecon acqua e luce. Euro 330.000. Tel. 0575/603790 (1007)

Tel.

Via Sacco e Vanzetti 14 - 52044 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575/63.11.12 - 335/77.33.754

www.immobiliare-cortonese.com

di Burazzi rag. Michele

Innanzitutto congratulazioniper il successo dell’inaugura-zione della piscina al Parterre.Dopo tante diatribe e resisten-

ze il lavoro è stato terminato edora sarà apprezzato sia dai Cor to -nesi che dai turisti.

Ho saputo dell’evento, e dipub blicazioni che mi riguardano,dai miei fratelli di Perugia. Lororicevono l’Etruria, mentre io tut -tora no: l’ultima copia giuntami èla n. 6 del 31 marzo 2006, comele ho detto più d’una volta. Ormaisono quasi sei mesi che non la ri -cevo...

Le mando due fotografie. Leho scattate nella località in cui hotrascorso la villeggiatura, perché isoggetti mi ricordano i Putti che sivedono ai giardini del Parterre. Mipare che fossero 4 o 2, se ben ri -cor do, vari anni orsono furonotra fugati da ignoti. Chissà perché,ve dendoli, ho subito pensato aquel furto e mi sono detto: e sefos sero cortonesi? Come ho scrittosul retro delle foto, uno ha in ma -no dei grappoli d’uva, l’altro unfascio di spighe. Credo rappresen-tino l’Autunno e l’Estate e, implici-tamente, i due salvatisi dai ladri, laprimavera e l’inverno.

Un abbaglio?.. Non so, ma neldubbio ho voluto mandarle le foto.Ci sarà di certo qualcuno (magarilei stesso) in grado di stabilire se imiei sospetti sono o meno fondati.

Con l’occasione non posso fa -re a meno di confidarle che, perle nire la delusione e l’amarezzado vute ai pregiudizi, alla sordità,a gl’incomprensibili dinieghi, spe -cie di chi dice di amministrarecon equità “la piccola Patria”, fre -quentemente cerco di consolarmi

correndo col pensiero al giudiziopiù che lusinghiero di vari Pro fes -sori, a cominciare dall’eccellentesignor Caldarone per finire al si -gnor Coluccia. Quest’ultimo, in -con trato per la prima volta, perben quaranta minuti ha illustratoverbalmente, nel teatro di Pon tre -moli, il mio “Tirrenykà comme-dia”. Il mio Paese natale invece,

continua a ritenerlo indegno diaccoglienza. In attesa delle... in da -gini sui Putti, mi è gradita l’occa-sione per porgerle i più cordialisaluti. Mario Romualdi

Il Comitato organizzatore, conil Patrocinio dei Comuni diCor to na e Lisciano Niccone,ha indetto le manifestazioni

che avranno luo go ai primi d’otto-bre nell’abitato di Pierle in oc ca -sione della Festa della Madonnadel Rosario, cui si accompagna la13^ Sagra della Castagna. E’que sta una ricorrenza annualeche, grazie all’impegno dei suoior ganizzatori, è andata sempre piùaf fermandosi per il notevole ri -chiamo di gente, in parte dovutoan che alla suggestiva località colli-nare dominata dall’imponentemole della Rocca. Il programmasta bilito è il seguente:

Giovedì 5 Ottobre: ore21,00 La Compagnia teatrale “A -mi ci della Val di Pierle” presenta:“BAR- BONI…!!!” commedia dia -lettale in tre atti di Beatrice Rossi.

Venerdì 6 Ottobre: ore20,00 Apertura della Sagra; ore21,30 Piano Bar con Luca, Waltere Francesco.

Sabato 7 Ottobre: ore 19,30A pertura degli stand; ore 21 Seratadanzante con Luca e Francisca.Domenica 8 Ottobre: ore 11

Santa Messa solenne seguita daPro cessione; ore 15,00 Pome rig -gio musicale con Ivano Pescari;

ore 15,30 Esibizione Scuola dibal lo Mary Dance; ore 16,00 Sa -gra della Castagna; ore 20,00 Ce -no ne alla Festa con specialitàlocali; ore 21,30 Serata danzantecon Ivano Pescari.

Per tutta la durata della festafunzioneranno stand gastronomici(coperti e riscaldati) con tagliatel-le e gnocchi ai porcini e tartufo,fagioli con cotiche e salsicce, car -ne alla brace, coscio di maiale ar -rosto, arrosticini di pecora, dol cifatti in casa, castagne arrosto, vinoe mosto.

Dalle ore 14,30 di domenica 8ottobre sarà attivo un servizio dibus navetta gratuito. M.R.

VENDO & COMPROQUESTI ANNUNCI SONO GRATUITI SOLO PER GLI ABBONATI

- Arezzo, zona bella e collinare, antico edificio ecclesiastico con annessa ca -no nica ed Ha. 3,5ca. di terreno circostante. Oggetto bello e particolare. RichiestaEuro 400.000 Rif. 924 - Cortona centro storico, prossimo ai parcheggi pubblici, appartamentoottimamente ristrutturato composto di soggiorno con cucina già montata, camerae bagno. Ristrutturazione molto curata. Richiesta Euro 135.000 Rif. 944- Camucia, zona collinare, prossimo al centro, appartamento a primo pianodi piccolo condominio composto di soggiorno, cucina, 2 camere, bagno e corri-doio. 2 terrazze e garage privati. Subito abitabile. Richiesta Euro 110.000tratt. Rif.909- Cortona centro storico, in antica palazzina appena ristrutturata, apparta-mento su 2 livelli composto di 2 camere, soggiorno, cucina, 3 bagni, soppalcoutilizzabile come terza camera/studio e bellissimo terrazzo panoramico. Ottimefiniture subito abitabile. Rif. 945- Camucia centrale, locali uso ufficio di mq. 80ca. con bagno, 3 vetrine.Posizione ben visibile. Richiesta Euro 144.000 rif. 904- Camucia, con bella vista su Cortona, appartamento nuovo composto disoggiorno con angolo cottura, camera, cameretta o studio, bagno e loggiatoprivato. Soffitta e garage privati. Subito disponibile Richiesta Euro 118.000 Rif.932- Cortona campagna, in bellissima colonica ristrutturata, abitazione a pianoterra, libera su 2 lati, con 2 camere, soggiorno/angolo cottura e bagno. Grandegiardino esterno. Ottime finiture. Rif. 917- Cortona campagna, lotti di terreno edificabile di mq. 575, in lottizzazionegià urbanizzata, per la realizzazione di appartamenti, unifamiliari e bifamiliari.Richiesta Euro 45.000 Rif. 840- Camucia e dintorni, appartamenti da affittare di varie metrature, arredati enon.- Affittasi a Foiano della Chiana, lungo strada di grande transito, locali aduso ufficio a piano primo con ascensore; molto luminosi, ottime finiture, ampioparcheggio, in prossimità di altri locali commerciali. Possibilità di mettereinsegne luminose. Rif. 894- Camucia, zona centrale e ben servita, fondo ad uso commerciale di mq. 70circa con ingresso e finestra sul retro. Ottime finiture con portoncino elletrico.Comodo a tutti i servizi e subito disponible. Richiesta Euro 150.000 rif. 960

Di Tremori Guido & Figlio0575/63.02.91�

“In un momento particolare,una serietà particolare”

Via XXV Aprile, 5 - Camucia - Cortona

30 SETTEMBRE 2006

PIERLE Dal 5 all’8 ottobre

CORTONA Associazione Corale Zefferini

In data 20 settembre 2006 siè tenuta l’assemblea ordina-ria dell’Associazione CoraleZeffe rini.Si sono rinnovate le cariche

sociali distribuite come segue:Presidente: Paolo Zoi; maestro:A lessandro Panchini; Consiglieri:Claudio Lanari, Lucia Cappelletti,

Jole Crivelli, Alessandro Bertocci,Gaetano Crivelli, Lorella MoschiPe pe, Lorella Pompei Lauria.

Si fa presente alla cittadinanzadi Cortona e delle frazioni che sicercano nuovi coristi sia italianiche stranieri res i denti, telefono:

0575/62.339.

Dopo nove mesi dalla VisitaPastorale, tuttora scolpitanella mente e nel cuoredella comunità parroc-

chiale mercatalese, il nostro Ve -sco vo mons. Gualtiero Bassetti ètornato nuovamente qui, domeni-ca 10 settembre, per impartire

que sta volta il sacramento dellaCre sima. Ad accoglierlo con af fet -to reverente c’erano i cresimandiPamela Alunni, Giada Alunno,Marco Assembri, Marika Cic cio -ni, Luca Sembolini, Anna LauraCiubini, Mauro Trentini, FabiolaGo vernatori, Sara Boccioli, Ve -

ro nica Assembri, Isabella Ra spa -ti, Marika Moscioni, Sara Secci,Sofia Secci, Alessio Gennari, We -ro nika Jagla, Mattia Miseria, Ve -ro nica Bocale, ognuno con i pro -pri familiari ed il pa drino o la ma -drina, fra una folla di fedeli conve-nuta nel bel tempio di San Don -

nino da tutta la valle. Un bell’insieme di diciotto

giovinetti e giovinette facenti partedelle due distinte parrocchie diMercatale e Lisciano Niccone, en -trambe spiritualmente guidate dalrev. don Franco Giusti.

Alle ore 17 il Presule e lo stes -so don Franco davano inizio allacon celebrazione della S.Messa so -lenne, durante la quale i genitorisi rendevano animatori del sacroRito avvicendandosi nelle lettureed effettuando la processione of -fertoriale.

Dopo aver proferito chiareparole sullo specifico tema dellaConfermazione, mons. Ve scovoimpartiva la Cresima ai ra gazzi,manifestamente compresi del suosignificato sacramentale.

Ad accrescere la partecipazio-ne spirituale ai momenti piùmistici di tutta la cerimonia contri-buivano come sempre i canti delbravo gruppo corale di Mercatale.Ac curato e festoso l’addobbo flo -reale della chiesa allestito da A les -sandra Picchi.

Una raccolta di offerte a be -neficio del Seminario, fatta nel -l’occasione, ha realizzato l’im por -to di euro 195.

M. Ruggiu

MERCATALE Domenica 10 settembre dal Vescovo mons. Gualtiero Bassetti

La Cresima a diciotto ragazzi

Nuove cariche

Sabato 16 settembre u.s. a Ca -stiglione del Lago è venuto allaluce EDOARDO FANICCHI, unosplendido bambino di 3,700 kg.La Redazione dell’Etruria parte-cipa alla grande gioia di babboMichele e mamma Valentina edei felicissimi nonni Ivano, A -driana, Angiolo e Gabriella.

FIOCCOAZZURRO

EdoardoFanicchi

Festa della Madonna del RosarioTredicesima Sagra della Castagna

Lontano da Cortonama sempre innamorato

Page 8: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

PAGINA 8

L’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006ATTUALITÀ

CONCESSIONARIA TIEZZIINFORMAZIONI E SERVIZI- OPEL ASSISTANCE PREMIUMTre anni di copertura con soccorso stradale

- SERVIZI FINANZIARIPossibilità di finanziamento rateizzati epersonalizzati

- OK USATO DI QUALITÀAmpia gamma di usato rigorosamentecontrollato e collaudato

- AUTO SOSTITUTIVA(su prenotazione) per riparazioni in garanzia

Via Gramsci, 876 - 52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. e Fax 0575 630482 www.tiezzi.itE-mail: [email protected]

Spaccio aziendale LAIF S.r.l.il vero su misura

abiti uomo, tailleurs donna, cappotti uomo e donna

Via dei Mori, 28C/D - 52042 Camucia - CortonaSpaccio località Riccio - 55/A Cortona

orario 16,30/20,00 / sabato 9,30-13,00 / 15,00-20,00Lunedì chiuso

Tel. 0575/630233 - 0575/678702

GRUPPI DONATORI DI SANGUECAMUCIA - Tel. 0575/60.47.70 - 0575/61.27.15

TERONTOLA - Tel. 0575/67.81.55 - 339/81.40.026

“Fai rifiorire la vita”

Donare sangue, un impegno di tutti

Propostedi lettura

di Glenda Furia

Oriana FallaciIl 14 dicembre 2004, Oriana

Fallaci tornava in libreria con unco fanetto di libri : “La Rabbia el’Or goglio”, “La forza della ra -gione” e “Oriana Fallaci intervistase stessa”, cui aveva aggiunto unpost scriptum di un centinaio dipagine, sempre sotto forma dicolloquio con se stessa, intitolato“L’A pocalisse”.

Potrebbe sembrare difficile eriduttivo riassumere il pensiero diuna donna che aveva così tanto dadire in poche pagine, ma il casodella Fallaci è diverso, lei cimetteva se stessa nei suoi libri,quelle pagine scritte rappresenta-no il suo pensiero in pieno, senzacensura alcuna, senza nessunscon to di sorta, senza pietà, senzadiplomazia, senza un’ombra diquel buonismo e quella tolleranzache hanno reso la nostra civiltàdebole e passiva.

Bertrand Russell diceva “chidice la verità deve essere pronto afuggire” e invece la Fallaci l’hasem pre gridata questa verità, sen -za mai fuggire. E’ questo che l’hare sa una donna amata e anche o -

diata, perché temuta; ma di certouna donna, di quelle vere, diquelle fiere. Sarebbe impossibile,superficiale e offensivo com men -tare un suo libro, oppure tentaredi mediarlo in qualche mo do o diestrapolare da esso un qual chesignificato “occulto” poi ché i suoilibri, ovvero la sua anima, la suaessenza di persona si raccontanoda soli, con la chiarezza e genuinaschiettezza della sua voce rauca egrintosa, delle labbra intente afumare, del le gambe incrociate suun divano. Mai mi sognerei di“spiegare” i pensieri di chi è statacosì brava e precisa ad esprimerli,di colei che esigeva la garanziadell’autenticità di ogni sua parola;pertanto i suoi libri che lei chia -mava suoi figli, sa ranno quel pas -sato che lei de finiva sacro: “ognioggetto sopravvissuto al passato èprezioso per ché porta in sé un’il-lusione di eternità.

Perché rappresenta una vitto-ria sul tempo, che logora e appas-sisce e uccide. Una sconfitta sullamorte”, proprio come lei, sig.raFallaci.

Forse non molti ricorderan-no la trasmissione di EnzoTortora “Telematch” in cuiset timanalmente veniva pre -

sentato un oggetto o parte di esso,detto misterioso, che i telespetta-tori avrebbero dovuto indovinare,con ricompensa di un ricco pre -mio se riconosciuto.

La trasmissione fu a lungoseguitissima perché destava curio-sità e muoveva la fantasia. Alt ret -tanto è da dirsi di quell’oggetto infor ma scultorea comparso in Piaz -za Duomo e posto fra il MuseoDio cesano e la Cattedrale di Cor -to na. Si gira intorno ad esso, siguarda e si riguarda e ci si chiedeche cosa rappresenti, quale titolodare, quale ispirazione abbia mos -so l’artista e quale messaggio lostesso abbia voluto da re con quel -l’opera.

Il tutto resta indecifrabile al -meno a quanti come me si dichia-rano vasi vuoti d’arte moderna.

Credo che siano molti altri ivasi vuoti a non comprenderequesto tipo di arte se con curiositàe circospezione si chiedono “mache è ?”.

Da cortonese devo risponde-re: “non lo so”. Spero che qual -che “solone” ci dia lumi,ci erudi-sca perché possiamo dare rispo-ste adeguatamente sufficienti aituristi che chiedono spiegazioni, oquanto meno, si apponga una tar -ga con sopra impresso il titolodell’opera.

Forse l’assessore alla cultura,presente alla cerimonia inaugura-le nel tardo pomeriggio del di -ciannove agosto, potrebbe daretutti i chiarimenti possibili inquan to “vuolsi così colà dove sipuo te, ciò che si vuole…..”.

L’opera l’abbiamo vista evol -versi fin dal momento dello sca -rico in Piazza Duomo, in dataprimo agosto, da un mastodonticotir, di un masso di marmo disvariate tonnellate e da lì la lavora-zione con martello pneumatico,sega circolare e scalpelli a com -pressione e non, modellarsi finoallo stato attuale.

Inutile dire che il cantiere acielo aperto, senza reti di prote-zione per la sicurezza, abbiadestato proteste da parte degliabitanti nella zona per es sersi

sobbarcati nella calura e sti va, peroltre quindici giorni e nelle ore diriposo pomeridiano,non solo ilrumore assordante degli attrezzi dilavoro ma soprattutto dellebianche e dense nuvole di polveredi marmo trasportate dal vento inogni dove.

Il risultato dunque è quelloche si può vedere in Piazza delDuomo: scultura a tema indecifra-bile, inespressiva o perlomeno taleda poterne comprendere il signifi-cato. Data l’eccezionalità dell’e-vento speravo che l’argomentovenisse trattato in questo giornale:invano.

Non sono un critico d’arte macredo doveroso, riportare quantodichiarato dalla maggior parte deimiei interlocutori che quella scul -tura messa lì, non pare il luogopiù indicato, che possa servire dascena o destare negli animi sensa-zioni di compiacimento o sussultidi gioia, tutt’altro!

Quel che più ci meraviglia èche vorremmo sapere se a priori,l’assessore alla cultura o chi perlui, avesse avuto sotto le mani ilbozzetto dell’opera, se aves se a vu -to chiaro cosa sarebbe stato fatto ese la scelta collocazione fosse statacondivisa non diciamo da altriamministratori o suoi collaborato-ri ma da esperti d’arte moderna,se avesse segnalato per dovere, enon per obbligo, alla Curia o suoirappresentanti quel che si sarebbefatto per durare o far durare alungo e che purtroppo dovremmoconsiderare come “opera effime-ra”che potrebbe essere rimossa inmaniera indolore senza farne sen -tire il vuoto (i più dispiaciuti po -trebbero essere proprio quelli chehanno subito i rumori e polvere!).

Crediamo, senza essere faciliprofeti, che quell’opera verrà ri -mossa non per il mio non volerema per il non volere di chi più dime ha sensibilità e gusto estetico,di chi ha cura professionale deibeni artistici e non di un semplicecronista o osservatore.

Sorvoliamo sulle spese soste-nute per la realizzazione dellascul tura.

Una cosa è certa: da contri-buenti fateci piangere al me no congioia non con disperazione!.

Piero Borrello

Ci sono persone che guarda-no al di là della realtàquotidiana, che vivono giànel futuro, come Ma nuela

Mancioppi, che attualmente vive aFirenze, insegna all’Istituto d’Artedi Arezzo ma che ha casa e fa mi -glia a Terontola, dove l’abbiamoin contrata.

E’ una ragazza vivace e pienadi vita, che ha esposto le sue o -pere e portato le sue performancein tutta Italia.

Una delle ultime quest’estate,ad Arezzo, dove ha messo in scenala sua creazione “IMPERMEABI-TO-ABILE” durante la “Notte Ro -sa”.

M.M. (è ormai il suo mar -chio) ha disegnato un impermea-bile trasparente, lungo, con lostra scico, dotato di tasche e mu ni -

ta di una polaroid ha girato per lestrade piene di gente scattandofoto che le persone prendevano einserivano nelle tasche come in une spositore mobile. Sembrava pro -prio il Pifferaio della storia, se -guita da un folto gruppo di per -sone incuriosite dalla novità.

In questo modo Manuela en -tra in contatto con persone diver -se, di tutte le età (i bambini la a -do rano!) che vogliono scoprirecosa c’è sotto…

Sotto c’è la voglia di M.M. di e -splorare, di cercare contatti e -stemporanei, di cogliere emozio-ni, di mettersi in gioco per crearemomenti unici ed irripetibili: do -

La Rabbia e l’Orgoglio, La forza della Ragione e Oriana Fallaci intervista se stessa

� Creazioni Siti Commerciali - � Cataloghi su CD� Commercio Elettronico - � Lezioni di Informatica� Materiale Multimediale

Viti Dr. Gabriele www.lotoms.com

Tel. 0575/618737 - Cell. 380/3244818 - Fax 0575/618654 C.S. Montecchio, 65 - 52042 Camucia (Arezzo)

Le bóne magnéreÉl mischjére del contadinoénn’è mèi stèto liggéro,càlch’anno ’nghiétro,comme ’nnòggegiórno’ngegnàsseéra uno de’ módipé’ guadaggnèrecàlche sòldo ’n piùe.Alóra chji podéa e n’éa l’occàsione cambièa mischjére;comme quél tèle,che vètte a fè’ ’l carabiggniére.Dóppo ch’ébbe fattola scóla,’l reguelère tirucigno artornò a chèsa ’n licènzia, tutto ’mpittìto e piéno dé bóne magnére;La su’ mama én s’éra scòrdadé aparecchjè

pé’ ’l maggnè’ de la fèsta,ma ’l sèle tù la tèvalaénnn’ea mésso,lu’, s’acòrse ch’amanchèa ’l sèle,’nnànze a’ parènchje ch’él vèttono a trovè’,vòlse fè’ vedé’ le su’ bónemagnére,dètte ’n occhjèta atorno, ’ppu disse a la su’ mama:“Sale in tavola”!Glié,lipperlíe ’n sapéa chélche fè’,’l guardòe stralunèta e gné disse:Amór mio figliól de la tu’ mama,perché, mé vu’ fè’ sagglì’ tù la tèvala?

Libero Vespi

Manuela Mancioppi: una creativa cortonese da conoscerepo un iniziale disorientamentotan te persone l’hanno seguita ehanno interagito con lei.

In una precedente esperienza,a Tavernelle Val di Pesa, le istanta-nee sono state raccolte in unespositore da parete, segno tangi-bile della presenza e dell’incontronel fluire del tempo.

M.M. è appena tornata da Pe -scara, dove ha portato una perfor-mance particolarissima: chiusa inun bozzolo di stoffa ha ripreso larealtà dai punti di vista più insoliti:dal basso, da sotto…come po -trebbe fare un bambino o chi si èbuttato per terra; Manuela raccon-ta che ogni luogo assorbe senti-menti ed emozioni dalle personeche lo frequentano e basta sapercogliere queste vibrazioni intangi-bili, che l’ambiente restituisce ,

attraverso tutti i sensi. Si parla dimappe sensoriali, cioè di immagi-ni, suoni, odori che i luoghi evo -cano e che bisogna imparare asen tire.

Manuela è un po’ il polarizza-tore di tutte queste frequenze am -bientali, che restituisce attraversola sue creazioni.

Usa tutte le tecniche espressi-ve: ha eseguito ritratti a matitacogliendo l’anima dei personaggi;ha disegnato stoffe con stupendidisegni etnici, ha lavorato bronzoe materiali sintetici; a Lastra a Si -gna una panchina di M.M. fa daarredo ambientale: è una mano a -perta, tutta colorata.

La sua passione infatti è lo stu -dio del corpo, che riproduce inbron zo con delicati ricami di cor -pi e anche con il cioccolato.

Nelle sue creazioni tutto dàl’idea dell’energia pronta ad espri-

mersi, del movimento, e questa èuna costante di M.M., che ha lesue radici nella ricerca continua.

La sua passione per l’arte laporta ad esprimere il momento incui viviamo, le nostre profonde ra -dici storiche, lo scambio con glial tri nella ricerca di una identitàstabile nell’innata paura del fu -turo, che sembra anticipare trop -po velocemente i nostri passi.

Questa artista, dotata di unacrea tività tutta da scoprire, esponele sue opere ad Arezzo sino al

22 ottobre al Mega+Mega di viaCe salpino, nella mostra CON -+DO MINIO, curata da Ma tilde Pu -leo: si tratta di una installazione incui diversi autori abitano i varipiani, appunto un condominio in

cui M.M. espone le sue coloratissi-me creazioni in pongo.

Questa esposizione sarà im -portante per conoscere un’artistache ha portato le sue creazioni intut ta la Toscana, in Umbria, in Pu -glia, in Emilia Romagna… e cheha fondato la “M:M:University -Labirinto nudo” per la ricerca sulcor po e sulle sue espressioni at -traverso lezioni collettive e wor -kshop e per una ragazza così gio -vane è veramente un bel traguar-do! MJP

L’oggetto misterioso di Piazza del Duomo

Page 9: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

ATTUALITÀ L’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

PAGINA 9

Cittadini innocenti vennerotrucidamene uccisi in unultimo momento di dolore,fol lia, paura. I tedeschi or -

mai si stavano ritirando, la guerrastava finendo la sciando che unospiraglio di speranza si impadro-nisse dei cuori nell’attesa, nellaforza, nel coraggio di ricostruireuna nuova vita.

Mancavano poche ore, ma ilconto alla rovescia era stato inter-rotto, forse dalla stupidità di unarivalsa, di un orgoglio, diun’ostentazione che non valevanotanto.

Questa la cornice di una rap -presaglia che vide protagonistepersone in preda alla morte, aduna morte assurda che uccise car -nefici e vittime, che ne dilaniò l’a -ni ma imprimendola eternamente.E non ce ne fu solo una, purtrop-po questa vampata, quest’ultimafolata nell’estate del ’44 si ali -mentò di tanti, troppi focolai, perincendiare, bruciare la vita dipersone, di padri, figli, dei nostriavi. Isola Maggiore, Vernazzano,

Tuoro sul Trasimeno, S. Caterina,Piazzano sono i luoghi che triste-mente si uniscono nelle fila di undestino comune per i loro abitanti.Uno di loro, un figlio ha voluto ri -cordare, ha voluto ricercare nelletestimonianze di coloro che c’e -rano, che hanno vissuto quegli at -timi, la verità, il valore di unariflessione.

Questo è l’obiettivo che sipro pone di suscitare, di mettere inrilievo l’opera in fase di realizza-zione di Gerardo Radi.

La raccolta di memorie, ildia logo, il confronto con questepersone che hanno dimostrato dinon poter dimenticare, anzi divoler parlare, stupisce per l’e -spressione forte e dolce di quelleparole che vi sono impresse, rac -contate; hanno in sé il dolore, larabbia per qualcosa di tristemente

ingiusto, ma anche l’umanità, lasensibilità, la consapevolezza taliper poter capire, comprendere eperciò la voglia, il desiderio dichiarire, di trasmettere, di ricom-porsi in un momento critico taleda poter ristabilire un equilibrio.

Alcune di queste preziose fontisono state già esposte, rese noteattraverso un progetto, “I martiri”,che ha coinvolto le scuole prima-rie e secondarie di Tuoro sul Tra -simeno, delineando così nuoviinestimabili testimoni che si sonocalati nei ricordi di persone che,sessanta anni prima sarebberostati loro coetanei, madri, padri,ripercorrendo i fatti e i significati

che vennero vissuti da ciascuno. La valenza di quest’esperienza

l’hanno già profondamente coltaproprio questi ragazzi: nella forzadi una memoria storica che nonpuò e non vuole essere oscurata,dimenticata, dimostrando amplia-mente quanto importante possaes sere il suo ruolo per una corret-ta indagine interpretativa dei fatti,per la riscoperta di sentimenti cir -costanziali ed universali, quan topeculiarmente umani in grado dispiegare e accogliere le dinami-che, ed andare oltre queste pro -prio serbandole nel nostro in ter -no.

Questa rete di tasselli, questomosaico composito e forse infini-to che vuole appunto pervenire aduna Verità, ad una ricostruzionequanto più obiettiva possibile, ingrado soprattutto di estendersioltre i confini storici e mentali,vuo le referente ogni posizione, su -scitando uno spirito critico in tutticoloro che ne usufruiranno, fa -ranno esperienza; è perciò chene gli obiettivi del progetto vi è la

realizzazione di un testo multime-diale, la costruzione di un’operache ha in sé le caratteristiche dellibero percorso di lettura e l’infi-nita possibilità d’integrazione dialtri dati attendibili, di altri spuntiinterprativi, perché questa ricercanon si esaurisca e perché il mo -nito rimanga sempre vigile.

Silvia Rossi

IL FILATELICO a cura di MARIO GAZZINI

Continuando l’analisi detta-gliata dei Cataloghi dell’area me -diterranea emessi a Riccione il 2e 3 settembre u.s., siamo adinteressarci del Catalogo edito daSas sone; sicuramente anche inquesto caso, come dissi prece-dentemente per quello di Bolaffi,ci troviamo dinanzi un raccoglito-re professionale di informazionitecniche e specifiche, che manife-stano un gra do tecnologico etipografico, non indifferente.

Come mi sono espresso nellapre cedente corrispondenza, ana -lizzando attentamente tali elabora-ti, mi sembra di cogliere alcuniparticolari, che spesso colmanoalcuni vuoti importanti, per cuinotiamo come i Cataloghi stianoraggiungendo un grado di elevatolivello professionale.

Infatti su quanto è stato pre -sentato da Sassone mi sembra dicogliere alcune caratteristichenuo ve messe in evidenza, comefra le tante una ricerca accurata diindagare ed evidenziare “la ca ta -logazione” dei francobolli su let -tera, che, come in tante altre si -tuazioni, il francobollo si èpresentato nel suo lungo curricu-lum.

Se poniamo attenzione a que -sto nuovo percorso, ci troverem-mo dinanzi un grosso mercato diricerca, con risvolti importantissi-mi per la storia del francobollo:pensiamo soltanto per un attimoal variopinto orizzonte delle af -francature, dove il soggettoumano si è potuto sbizzarrire asuo uso e consumo, dandonequalcosa di veramente personale.

Infatti ci sono affrancature diserie complete in unica busta, cisono altre, sempre pur interepresentate in più buste, come peresempio “la trasvolata atlantica”del 1933, dove ogni pilota hames so il proprio nome nell’aereoche ha pilotato.

In questo caso la ricerca èsolo tecnica, ma Sassone ha fattoben altro; è entrata anche nel vivodella catalogazione dei singolidentelli, evidenziando il tipo di af -francatura in corso a quel mo -mento, sempre però nel rispettodi una equa valutazione del valoreintrinseco, senza ricorrere astravolgimenti di carattere finan-ziario: infatti anche in questo casola moderazione sulle considera-zioni di carattere commerciale,

hanno indicato il grado di ma -turazione professionale, che honotato con molto piacere fra tuttigli Editori.

Il mercato chiaramente cercanovità da offrire al Filatelico, percui fra queste, penso che tali ap -profondimenti da me attualmenteconsiderati, siano da ritenere ungrosso passo in avanti, verso unadefinizione seria e concreta di unmercato, in un settore delicatocome quello della Filatelia.

Scorrendo gli aspetti veri diquesta analisi, a me sembramolto interessante notare, comedel re sto hanno fatto altri Editori,quanto ha indicato la Sassonenella con siderazione dei fogliettidei “Di ciottenni”, dandole unavalutazione molto cauta, (inquanto ancora il foglietto è indistribuzione), come del resto hafatto anche Bolaffi, tenendosi unmargine di sicurezza dove poteroperare tranquillamente, senzaricorrere a strategie pindariche,sempre mol to azzardate.

L’opinione mia, e mi sembraanche diffusa abbastanza fra gliaddetti ai lavori, sia quella che dapadrona abbia fatto la moderazio-ne, tanto è vero che, quasi tutti icataloghi, in linea di massima, ri -portano un andamento del 5-8%di rialzo generale rispetto alprecedente anno, lasciando li be -ro, le valutazioni in rialzo, so loper quei francobolli ormai ritenu-ti storici, che più di una voltaabbiamo ri cordato.

Il prossimo 23 settembreavremo a Ravenna, presso la C.Pa la De Andrè, la probabileconferma a tutto quanto abbiamodetto sino adesso, con in più laconoscenza dei nuovi Cataloghidei francobolli Europei, chesaranno emessi in quella circo-stanza; sarà nostra cu ra informar-vene.

Nella magica atmosfera delResidence “Borgo Il Me -lone” in località Sodo diCortona, tutte le settimane

da giugno a settembre, si sonotenuti, normalmente nel pomerig-gio di lunedì, una serie di concertidi musica da camera, operistica eclassica ad alto livello professiona-le.

In una di queste serata, il 4settembre, alla presenza di un nu -meroso e attento pubblico si èma gistralmente esibito il Duo diVio lino e Pianoforte formato daCyn thia O’Brien e OberdanMea rini con musiche di Ludwigvan Beethoven, Claude Debussy eArvo Pärt.

Cynthia O’Brien è nata in Au -stralia e vive a Vienna dove svolgeuna intensa attività concertistica,ma trascorre volentieri parte delsuo tempo a Cortona, avendo ac -

quistato una piccola proprietà aFrat ta. E’considerata una delle mi -gliore violiniste au straliane di mu -sica barocca e ha fondato il triobarocco “Capella Corelli” che èall’avanguardia nell’interpretazio-ne della musica barocca inAustralia. Con la sua capacitàinterpretativa ha vinto il “NazionalCritic’s Circle Award” ed è stataripetutamente elogiata per la sua“superba musicalità”. Per quantoconcerne il violino mo derno,

Cynthia è stata un membrodell’“Australian ContemporaryMusic Ensemble”.

Ha fondato l’“Australian Ba -roque Orchestra” e collabora inAustralia con l’ “Australian For te -piano Trio” e in Au stria con la“Wie ner Aka demie”, il “Duo A ma -deo” di Vien na e con la “CapellaAccademica” di Vienna. Ha studia-to violino moderno in Sydney eall’U ni versitaet fuer Musik inVienna, oltre che all’AccademiaChigiana di Siena con SalvatoreAccardo.

Ha studiato musica barocca inVienna e Olanda con Lucy VanDael. Si è esibita con personaggicome Luigi Tagliavini, Anner Bijl -sma, Walter van Hauwee e HansMaria Kneihs.

Oberdan Mearini ha studia-to pianoforte con il M° C. Balbidiplomandosi brillantemente, inqualità di privatista, presso il Con -servatorio “F. Morlacchi” di Pe ru -gia. Successivamente, sempre co -me privatista e presso il Con ser -vatorio “F. Morlacchi” di Perugia,ha conseguito il diploma in Cla vi -cembalo, strumento studiato aRoma sotto 1a guida della M° P.Bernardi Perrotti. Ha frequentatonumerosi corsi di perfezionamen-to per ambedue gli strumenti, tracui quelli tenuti dal M° F. Di Ce -sare presso l’ARTS ACADEMY diRoma e ad Anzio (RM), dal M° RBuchbinder presso l’AccademiaChigiana di Siena, dal M° F. Leo -netti a Passignano su1 Trasimeno(PG), dalla M° P. Bernardi Per rottipresso l’A.R.A.M. di Roma, Ar -cidosso (GR), Bracciano e Tre -vignano Romano (VT).

Nella musica da camera si èdistinto nei Concorsi NazionaliA.M.A. Calabria e Città di Albengadove ha conseguito ottimi piazza-menti. Svolge un’intensa attivitàcon certistica sia come pianista checonce clavicembalista, esibendosicome solista in formazioni dacamera e orchestrali.

Attualmente è insegnante diruo lo di sostegno presso l’Istitutodi Istruzione Superiore di Cortona(AR), collabora come insegnantedi pianoforte nella Scuola Co mu -nale di Musica di Cortona (AR).

Egregio Direttore, la replicaad un mio articolo sulla di -scutibilità della rappresen-tazione della statua di S.

Mar gherita alla Fratta di Cortona,iniziata con la farsa di RolandoBie tolini, si è conclusa, almenoco sì ritengo per buona pace ditutti, con ulteriore contro-replicadel medesimo protagonista, nelnu mero sedici del quindici set -tem bre ultimo scorso, con un se -con do atto tragico. Questa è la ca -pacità di un attore! Non mi dilun-gherò in spiegazion.

Il lettore ora ha ben chiara lasi tuazione, per cui la invito a pub -blicare queste mie precisazioni ocomunicato: mi asterrò in futurodi tornare sul l’argomento chiu -dendo fin da ora la partita in di -sarmo.

Non replico questa volta perdignità a Bietolini ma la invito, per

le prossime pubblicazioni, a tenerpre sente, per il bene e la vitalitàdel giornale, che tutto merita ap -prezzamento, tranne le cattive ma -nie re, anche se fossero le mie.

Lasciamo che il talebano gi ha -dista Bietolini continui la sua bat -taglia per le cose in cui crede, maci lasci la libertà di dire quanto didiverso è dal suo pensiero. La de -mocrazia è libertà di espressionee di parola, non costrizione. Gliar ticoli di giornale, anche se pun -genti e non sempre condivisibili,so no condizione espressiva di li -bertà purchè non cadano nel tri -viale e nell’osceno e non siano of -fensivi della dignità altrui. Essendoastemio, non credo che potrem-mo ritrovarci anche per i suoibuo ni uffici intorno ad un boccaledi vino; lascerò quindi che i pia -ceri della bevanda pervadano altri.

Piero Borrello

Farsa o tragedia?

Un percorso di violenza: l’ultima folata della guerra

Campaccio - Piazzano

Fratta

Tuoro, via 7 Martiri

Tuoro, Isola Maggiore, Vernazzano

O’Brien e Mearini in concerto

Page 10: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

PAGINA

AGRICOLTURAL’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

10

Di distacco generazionalecre do si parli grosso-modo da quando gliuomini hanno acquisitol’uso della parola. E’ lostesso processo dell’evoluzioneche porta a mettere in discussionel’efficacia della clava dei nonni ele modifiche apportate dai nipoti.Questo è continuato a succederenel corso dei secoli, quando an -che i nipoti a loro volta sono dive -nuti nonni.

E’ tuttavia fin troppo abusatal’o pinione che esistano per forzadelle barriere di incomprensione

fra generazioni. Si tratta di unasem plificazione un po’ scontatache molte volte non corrispondealla realtà. Nel mondo del vino,questo grande, vecchio mondoche pur sa essere sempre giovanee nuovo, il confronto fra le ge -nerazioni avviene da millenni.

Chi vi si affaccia come nuovoattore fa le sue scoperte, traccia lesue personali strade ed è certo difornire le migliori interpretazioni.In Italia molto è cambiato fra leultime generazioni dei produttoridi vino. Tutti concordano nel so -stenere che negli ultimi 50 anni ilsettore enologico ha fatto passi dagigante. Questi cambiamenti sonoavvenuti come riflesso di una evo -luzione tecnica, scientifica e so -ciale.

La trasformazione è evidenteper l’industria e per le grandi a -zien de, ma il confronto è moltoben percepibile ed identificabileancor più nelle medie e piccolerealtà produttive. Qui si può vede -re come operavano qualche de -cen nio fa i conduttori delle can -tine e cosa stanno facendo oggi ilo ro continuatori. In passato ilme todo di base della produzionedel vino si basava piuttosto su co -noscenze empiriche trasmesseoral mente, senza troppe esigenzedi una formazione culturale speci-fica. Non c’era una scienza in can -

tina, ma si raggiungevano comun-que degli obiettivi che consentiva-no di mandare avanti l’attività consuccesso e con profitto.

La qualità del vino eracommisurata al con te sto delmercato locale ed alle esigenzeche in esso si manifestavano. C’erasicuramente molto da fa re, e dafare da soli, per conquistarsi unospazio.

Poi cominciano ad affermarsinuove tendenze nel modo di pen -sare il vino. Si amplia la fascia diconsumatori che vede nel vino unelemento integrante e rappresen-

tativo di una terra, di una cultura,di un elevato saper fare. Nel cam -bio generazionale, nella stessacan tina, molto spesso troviamouna persona che ha frequentatoscuole specifiche, che segue conattenzione le innovazioni tecnolo-giche, che approfondisce le sueco noscenze per passione, ma an -che, naturalmente, per stare sulmer cato con livelli adeguati diqua lità. Qualche decennio fa c’era

si registra un calo di consumicomplessivi del vino del 28,3%in Francia, del 38,9% in Italia e

del 29,4% in Spagna. Al cambiamento del quadro

di riferimento mondiale la vi -

Vino: in Europa i consumi crescono solo per le DOCtivinicoltura na zionale ha rispo-sto soprattutto sotto la spintadello scandalo del metanolo

avvenuto nel 1986 con una verarivoluzione orientata a produr-re”meno quantità e più qua -

Mondo enologico: in difesa della vecchia generazione ed a favore della nuova

Negli ultimi 25 anni ilconsumo di vini diqualità classificati inEuropa con VQPRD(Doc e Docg per l’I ta -lia) è aumentata del 54,6% inItalia, del 51,4% in Francia edell’82,4% in Spagna.

Contemporaneamente inquesti Paesi si è ridotto il con -su mo di vini da tavola del49,9% in Italia, del 52,2% inFran cia e del 49,6% in Spagna.Tut to ciò è quanto emerge daun’analisi relativa agli an da -menti nel periodo 1981-2004presentata durante il convegno“Un futuro di sfide.

Dal metanolo alla conquistadei mercati” organizzato daCittà del Vino, Col diretti e

Fondazione Sym bo la. Si tratta diun trend significativo che èaccompagnato a li vello globaleda una decisa re di stri buzionedei consumi e delle pro duzionia livello mondiale che, negliultimi 20 anni, hanno vi sto unaperdita di peso del l’Eu ropa e unavanzamento dei Paesi delcontinente americano, dell’Asiae dell’Oceania.

Secondo i dati Inea, in que -sti 20 anni i consumi europeisono scesi dal 77,6% al 68,4%, lepro duzioni dal 79,1% al 70,6%.In America i consumi sono pas -sati dal 18,8% al 20,2%, le pro -duzioni dal 15,4% al 16,1%.

In particolare, sottolineanoColdiretti, Città del Vino e Sym -bola, nello stesso arco di tempo

Cura e prevenzioneAiutiamo le piante

-Condizioni ottimali di coltivazione: pianta da esterno che, una voltaseminata in letto caldo, viene trapiantata all’esterno in maggio; non haparticolare esigenze nei confronti dell’umidità e predilige l’esposizioneal sole.-Propagazione: semina in marzo.-Terriccio idoneo: 4 parti di terra universale, 3 di torba e 3 di sabbia.-Acqua: normali annaffiature per consentire un certo grado di umiditàdel terreno.

MALATTIE1) Foglie deformate e accartocciate, presenza di insetti scuri.2) Presenza di insetti bianchi nella pagina inferiore delle foglie.3) Foglie ingiallite con presenza di ragnatele.

CAUSE1) Presenza di afidi, insetti di piccole dimensioni, detti anche pidocchidelle piante che si cibano della loro linfa.2) Presenza di Aleurodidi, piccoli moscerini bianchi che dannol’impressione, dato il loro alto numero, di una spruzzata di neve artifi-ciale. 3) Presenza di acari, microscopici insetti dei quali il rappresentanteprincipale è l’acaro rosso.

RIMEDI1) Irrorazione con Pirimicarb o con Etiofencarb i quali hanno lacapacità di arrivare ai tessuti vegetali e colpire anche gli individui che sitrovano nelle foglie arrotolate.2) Irrorazione con Piretro o con Fenitrotion.3) Irrorazione con prodotti a base di Dicofol o Propargite. E’ bene,comunque, distruggere le piante danneggiate per evitare che il contagiosi diffonda. Francesco Navarra

Ageratum(A.Houstonianum)

-Nome comune: agerato.-Forma: impiegata per bordura,altezza da 7 a 22 cm. con capolini inprevalenza blu e fioritura da giugnofino ai geli.-Provenienza:Messico.

lità”.Secondo i dati elaborati da

Cit tà del Vino, Col diretti e Sym -bo la, nel 2005, dopo 20 anni, lapro duzione nazionale di vino èstata pari a 48,1 milioni di etto -litri con una riduzione del37,4% rispetto al 1986, ma èrad doppiata quella di vini a de -no minazione (15 milioni di et -tolitri con un +92%) con oltre460 vini Docg, Doc e Igt rispettoai 228 di allora (+102%).

Un cambiamento che, nono -stante il calo nei consumi, hadeterminato un’esplosione nelfat turato del settore che in 20anni è aumentato del 260% rag -giungendo nel 2005 la cifra re -cord di 9 miliardi di euro e conl’Italia che è divenuta il primoesportatore mondiale di vino invalore, con il 25% del fatturatoglobale.

I numeri dimostrano chenegli ultimi 20 anni la base del -la qualità si è allargata, dichiarail presidente della Città del Vino,ma non è maturata una linead’a zione efficace e decisa perva lorizzare il patrimonio delleno stre Doc e Docg.

Le denominazioni d’originerappresentano l’unico percorsoper affermare in pieno l’impor-tanza del legame vino-territo-rio. Si sente parlare di vini datavola e Igt, vini prodotti sottoun regime di regole blando, masono le Doc e le Docg, ribadisceil Pre sidente, lo strumento del -l’Italia per affermare l’identità el’originalità dei vini.

Oggi, a venti anni dal me -tanolo, dobbiamo ricalibrare lanostra azione per competereme glio, ma dobbiamo farlo apar tire dalle Doc. F .Navarra

meno esigenza di approfondimen-to tecnico, molto meno cultura delterritorio, c’era meno sostegno,anche da parte delle istituzioni,verso la promozione del pro dotto.

Questi erano sicuramente de -gli svantaggi che oggi si sono inbuo na parte superati.

Le nuove generazioni tuttavianon hanno certamente di fronteuna strada tut ta facile e piana. C’èpiù considerazione per il vino, mac’è an che più preparazione e c èpiù consapevolezza del prodotto.Per vendere il proprio vino, i

produttori oggi si devono confron-tare con ristoratori attenti, conenotecari molto specializzati, conseveri sommeliers, con consuma-tori ita lia ni e stranieri esigenti esempre meglio informati.

Bisogna essere in grado dipro durre il proprio vino seguendouna filosofia della qualità e del -l’immagine. Superate le reali o fit -tizie lotte fra vecchie e nuove ge ne -razioni, la strategia vincente è cer -tamente quella di credere insiemenel futuro del vino.

Francesco Navarra

Ipolisaccaridi indigeribili so -no i principali costituentidella fibra dietetica. I po li -sac caridi nel vino sono diso lito studiati in relazionealle proprietà organolettiche, mapuò anche essere appropriato unap proccio nutrizionale per questafrazione di vino.

La buccia dell’uva è ricca difibra dietetica e un quantitativosignificativo può passare nel vinodu rante il processo di vinificazio-ne, anche se le tabelle di composi-zione degli alimenti riportano uncontenuto nullo di fibre per i vini.

Ricercatori del Consiglio su -pe riore per la ricerca scientifica diMadrid hanno deciso di analizzare7 varietà popolari di vino, 5 rossie 2 bianchi, acquistati tutti nei su -permercati. L’obiettivo di questola voro era di accertare se le fibredie tetiche sono un costituente co -mune dei vini. Le fibre dietetiche

solubili sono state determinate indiversi vini rossi e bianchi utiliz-zando una metodica analitica direcente messa a punto. Sono statitrovati quantitativi significatici difibre dietetiche solubili nel vino,maggiori nei vini rossi(0,94-1,37gli) rispetto ai vini bianchi(0,19-0,39).

I livelli delle fibre variano aseconda delle varietà d’uva, dellatipologia del vigneto e della pro -cedura di vinificazione.

Il Di rettore che ha condotto illavoro ha affermato che il conte-nuto in fibre del vino potrebbeaiu tare le persone a rispettare ledo si raccomandate. In Europal’as sunzione media di fibre dieteti-che è compresa tra i 16 e i 21g/die.

Il consumo gior naliero di 300ml di vino rosso aumenterebbel’as sunzione di fi bre dietetiche so -lubili del 6,9%.

Fibre dietetiche del vino

Page 11: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

PAGINA 11

La U.O. di Radioterapia del -l’Ospedale San Donato faparte del Dipartimento On -co logico della Azienda

USL8 di Arezzo, che, a sua volta, èin tegrato nella rete oncologica re -gionale che va sotto il nome di I sti -tuto Toscano Tumori. Vediamo al -lora quale è la sostanza che stadie tro questi nomi.La funzione del Dipar ti men -to Oncologico

La radioterapia, come noto, èuna metodica terapeutica che vie -ne applicata quasi esclusivamentealla cura dei tumori, pertanto èlogico che l’attività di radioterapiafaccia parte del settore ospedalie-ro che si occupa della cura dique ste malattie.

Il Dipartimento Oncologicodel la nostra azienda è articolato inam bulatori multidisciplinari, cioècon la presenza contemporanea diuna equipe di specialisti. Sonostati attivati ambulatori per ognisingola patologia, come quello per

i tumori della mammella, del pol -mone, della testa e del collo, del -l’apparato urologico, ginecologi-co, ecc; inoltre esistono ambulato-ri multidisciplinari per zona, cioèin ognuna delle 4 zone della Pro -vincia (Valdarno, Valdichiana, Val -ti berina e Casentino) c’è la possi-bilità che il paziente venga visitatocongiuntamente dall’oncologomedico e dal radioterapista onco -lo go insieme al chirurgo e al re -ferente del “nucleo oncologico”(si chiamano nuclei oncologiciquelle strutture degli ospedali dizona che fanno attività oncologicapur non facendo capo ad unastruttura oncologica vera e pro -pria, ma, per esempio, ad un re -parto di medicina o di chirurgia,con la eccezione del Valdarno do -ve c’è una Oncologia medica ve rae propria). In questa maniera ilpro gramma terapeutico, sulla ba -se di linee guida predefinite, vienedeciso collegialmente dagli specia-listi e portato avanti, per quanto è

possibile (per esempio per l’a -spetto chirurgico e per quello che -mio terapico) nel nucleo oncologi-co stesso, cioè vicino al domiciliodel paziente. Analogamente, negliambulatori oncologici per patolo-gia, che sono di norma ad Arezzoe ai quali partecipa regolarmente

anche il chirurgo o medico spe -cialista (per esempio pneumolo-go, otorinolaringoiatra, ematolo-go, ginecologo), viene comunicataal paziente la sua situazione cli -nica, se necessario vengono pre -scritte ulteriori indagini per defini-re lo stadio di malattia, e vieneformulato un programma terapeu-tico concordato, sempre sulla ba -se delle linee guida. Il pazientever rà quindi affidato allo speciali-sta che lo prenderà in carico perla terapia di prima istanza: peresempio il chirurgo se c’è indica-zione all’intervento, oppure il ra -dioterapista oncologo se c’è in di -cazione a radioterapia, oppurel’on cologo medico se c’è indica-zione a terapia medica (chemiote-rapia, ecc.). Dopo il trattamentodi prima istanza verrà fatta unavalutazione collegiale della rispo-sta terapeutica e il paziente verràindirizzato al programma di followup (visite di controllo, sempresecondo linee guida concordate)se il programma terapeutico ècom pletato, oppure ad ulterioriterapie, se necessarie (ad esempioterapie precauzionali dopo chirur-gia).

La novità in rete dell’IstitutoToscano Tumori

L’Istituto Toscano Tumori(ITT), di recente istituzione, è uni stituto in rete, cioè un sistema dicoordinamento di tutte le attivitàoncologiche della Toscana, checer ca di rendere più agevoli ipercorsi sanitari (visite, esami, ac -cesso a centri di eccellenza, ecc.),e si prefigge di omogeneizzare leprocedure e il livello delle presta-zioni su tutto il territorio; e infineintende promuovere la ricerca. Adesempio, nel primo anno di at -tività, l’ITT ha portato a termine laredazione di linee guida sul tratta-mento delle più frequenti neopla-sie (tumori del polmone, del co -lon, della mammella, della pro sta -ta e tumori ginecologici), alla lucedelle più recenti evidenze scientifi-che. Queste linee guida, redatte daapposite commissioni e destinateagli operatori, sia specialisti chemedici di medicina generale, sonodisponibili nel sito web dell’ITT(www.itt.toscana.it). Inoltre, l’ITTsi sta ponendo concre tamente ilproblema della accoglienza alpaziente che fa questa non facileesperienza, formando il personaleaddetto ai punti di accoglienza,istituiti presso ogni azienda sanita-ria.

Ogni punto di accoglienza di -spone di un numero telefonico ri -servato tramite il quale il cittadinopuò chiedere informazioni sul

per corso più diretto per il casospe cifico e per poter prendereappuntamenti per le visite multidi-sciplinari. I numeri telefonici deidue punti di accoglienza della USL8 sono: 0575/255436 per l’O spe -dale San Donato e 055/9106295per l’Ospedale Santa Maria allaGruccia nel Valdarno.

I settori d’avanguardia nellaU.O. di Radioterapia di Arez -zo

Tornando ora al punto da cuisiamo partiti, cioè alla U.O. di Ra -dioterapia all’Ospedale San Do -nato, citiamo alcuni numeri sullanostra attività: il nostro serviziodispone di due acceleratori lineariche permettono il trattamento dicirca 80 pazienti al giorno. Gli ac -celeratori lineari sono complesseap parecchiature che emettono fa -sci di raggi X oppure fasci di e -lettroni di elevata energia, i qualiprovocano, attraverso complessimeccanismi, la morte delle celluletumorali.

I tipi di neoplasie che più fre -quentemente vengono trattati nelnostro Centro sono: i tumori dellamammella, del polmone, dellapro stata e i tumori della testa e delcollo, ecc; sono anche frequenti,co sa altrettanto importante, i trat -tamenti cosiddetti palliativi sulleme tastasi per il controllo dei sin -tomi, soprattutto il dolore, in mo -do da garantire una miglior qua li -tà della vita residua.

In questi ultimi anni la U.O. diRadioterapia di Arezzo ha svilup-pato alcuni settori di avanguardia,tra i quali il trattamento con tec ni -ca conformazionale, favorita dalladisponibilità di immagini diagno-stiche di alto livello come quelledel le più recenti TAC, della RMN eo ra anche della PET/TAC. La ra -dioterapia conformazionale vieneu tilizzata nel trattamento dellamaggior parte delle neoplasie, econsente di somministrare dosielevate di radioterapia, riducendosignificativamente la irradiazionedei tessuti sani circostanti.

Un al tro settore di particolareinteresse è quello della associazio-ne della radioterapia con lachemioterapia che consente dimigliorare le ri sposte terapeutichein certi tipi di neoplasia: abbiamoottenuto risultati, a volte moltobrillanti, in tu mo ri anche estesidella testa e del collo, del retto(terapia preoperatoria), delcanale anale, dell’utero, delpancreas, del cervello, nei sar -comi delle parti molli, ecc.

Il nostro Centro partecipa adi versi studi clinici cooperativi na -zionali; in particolare sui tumoridel la laringe avanzati, sui tumoridel retto, del sistema nervoso cen -trale e della prostata. Inoltre, in -sie me al centro di Brescia, coordi-niamo il gruppo di studio sui tu -mo ri della testa e del collo che faca po alla Associazione Italiana diRa dioterapia Oncologica.

In conclusione il nostro re -par to è particolarmente im pe gna -to nel miglioramento della qualitàdel trattamento dal punto di vistadel la accuratezza tecnica , e anchedella cura alla accoglienza e allainformazione del paziente.

Pietro PonticelliDirettore U.O. Radioterapia

Azienda USL 8 Coordinatore Accoglienza ITT

Ospedale San Donato

erogate all’interno della struttura.Questi operatori con determi-

nati turni riescono a garantirecon molta professionalità un servi-zio sulle 24 ore.

Il centralino, collabora in ma -niera attiva e proficua sia con ilservizio accoglienza, interagendocon esso per poter gestire in

maniera veloce ed efficace le variesituazioni, sia con il call centerdell’Associazione Onlus “Amici diFran cesca” indirizzando e smi -stando verso questo quelle chia -mate che richiedano un interventopiù specifico per la gravità o com -plessità del caso.

Inoltre, svolge anche l'impor-tante ruolo di "coordinamento"per le chiamate nei confronti del -le varie Associazioni di volontaria-to, per le dimissioni ospedaliere,ecc…

Il centralino insomma è unpo’ il collante tra le varie attività eservizi presenti nell’ospedale; è ilprimo punto di contatto che hal’utenza per poter aver ancor piùfacile accesso a tutto quanto offrel’ospedale “S. Margherita” .

Comune di Cortona

L’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006AMICI DI FRANCESCA

Utensileria - Idropulitrici - Generatori Aria CaldaProdotti Chimici - Aria Compressa - Saldatrici

Ricambi Macchine AgricoleVia A. Gramsci, 48/B - 52042 Camucia di Cortona (Ar)

Tel. e Fax +39 0575 63.03.82

s.r.l.

Socio sostenitore “Amici di Francesca”

di Angori e BarboniVendita e assistenza tecnica

Riscaldamento e CondizionamentoP.zza Sergardi, 3 - Camucia

Tel. 0575/63.12.63Socio sostenitore “Amici di Francesca”

La radioterapia di Arezzo nella rete oncologica regionale Il centralino dell’Ospedale

Il Prefetto e gli Amici di Francesca

Presso il nuovo OspedaleSan ta Margherita della Val -dichiana è presente un ser -vizio, apparentemente po -

co pubblicizzato, che ricopre unruolo estremamente importanteper il funzionamento di tutti gli al -tri servizi presenti all’interno dellastrut tura.

Il servizio di cui stiamo par -lando è il centralino, dislocato, ri -spetto ai precedenti plessi ospeda-lieri, fuori della struttura stessama in una posizione nevralgicaper le utenze che si presentano al -l’ospedale.

La funzione principale delcentralino è quella di raccogliere,filtrare e smistare le varie chiama-te, sia interne tra le varie unità o -pe rative sia quelle provenienti orivolte all’esterno.

Sia per la sua dislocazionegeo grafica sia per la sua particola-re funzione il centralino ha l’im -portante compito di fungere daprimo punto di informazione, siaper chi fisicamente si dirige all’o-spedale, sia per chi telefona perinformarsi sui servizi e prestazioni

COPPE - TROFEI - TARGHE - MEDAGLIEARTICOLI PROMOZIONALI

TARGHE PER ESTERNI ED INTERNIIN OTTONE E PLEXIGLASS

PULSANTIERE IN OTTONE SU MISURAVia Manzoni, 16/i-d-e-fTel. e Fax 0575.604812

52042 CAMUCIA (Arezzo)Al servizio del successo

Socio sostenitore “Amici di Francesca”

di Barneschi & Alunno Paradisi

Il 2 settembre scorso si è svol -to un incontro di alcuni consi-glieri dell’Associazione Amicidi Francesca con alcune per -

so nalità istituzionali che hannol’opportunità di svolgere impor-tanti ruoli nella riuscita degli inter-venti dell’Associazione stessa.Infatti, per i suoi scopi, l’As so cia -zione deve favorire i percorsi ri so -lutivi per gravi problemi sanitariche, come già successo tante voltein passato, hanno bisogno anchedel sostegno delle istituzioni. Per -tanto era utile aggiornare il Co -lonnello Giuseppe Lanzillotti, Pre -sidente Onorario dell’As so cia zio -ne, già Comandante del contin-gente dei Carabinieri MSU nellamissione in Kossovo e ora Co man -dante Pro vinciale a Catanzaro.

Era importante poter offrire idettagli più significativi del proget-to ”Una Voce per Tutti” intrapresodall’As so ciazione, come purepresentare un rendiconto deipassi compiuti ver so lo sviluppodella rete di so lidarietà perseguitacon tenacia da Lu ciano Pellegrini,fondatore e Se gretario Generaledell’Asso cia zio ne. Anche altri illu -

stri ospiti han no potuto riceverequesti aggiornamenti di attività,dovuti e necessari, per compren-dere sempre me glio lo spirito, leintenzioni, i pro gressi e le diffi-coltà che l’impegno dell’As so -ciazione Amici di Fran cesca havissuto negli ultimi me si. Laparteci pazione di S.E. il Prefettoha valorizzato l’opera e gli scopidel l’Associazione e, nel suo inter-vento, ha sottolineato l’im por tanzae la necessità che le do lo roseesperienze personali si tra -sformino in sollievo per i malati indifficoltà.

La cornice del Parterre diCor tona ha creato un’ atmosferaconviviale ben gradita e meritevoledi un ringraziamento al suo ge sto -re dott. Lucente.

La serata si è conclusa conl’au spicio che questo evento, in -serito nelle pubbliche relazionidell’Associazione, sviluppi tuttiquei risvolti promozionali neces-sari alle attività umanitarie, chel’As sociazione persegue con fa ti -che e speranze, sostenute in ognicircostanza, dallo spirito di volon-tariato dei suoi associati.

Da sinistra i m.lli Pietro Vagnetti e Claudio Ca lic chia, il cap. Luca Ste -ga gni ni, il Prefetto Maurizio Di Pasquale e il col. Giuseppe Lanzilotti.

La sensibilità del Prefetto è testimoniata dalla partecipazioneagli incontri dell’Associazione e dal suo incoraggiamento

Il prof. Silvio Garattini in una sua recente visita al centralinodell’Ospedale S. Mar ghe rita della Valdichiana, assieme ad alcuni deglioperatori del centralino (foto d’archivio)

Page 12: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

PAGINA 12

L’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006ATTUALITÀ

L’ABC della fedenella liturgia delle Domeniche

Domenica 8 ottobre(Mc 10, 2-16)

Chiusura settimanale: lunedìAperto la sera e a pranzo su prenotazioneQualità e velocità anche ... asporto

Si organizzano: cerimonie e ricevimenti

Camucia - Loc. Le Piagge, 2 - tel. 0575 62122 - cell. 338 7835579

Divorzioalla radice

I n occasione della Festa alSan tuario della Madonna delBagno, Claudio Lucheroni hascritto questo libro, essenziale

e sintetico ma estremamente riccodi notizie: “Il Santuario della Ma -donna del Bagno di Pergo”.

Per scriverlo ha avuto il con -tributo di don Giuseppe Cor belli,rettore del Santuario, che ha for -nito il materiale d’archivio; di Sil -vano Lazzeri, della Sovrinten denzaai Beni Culturali; di suor Be ne -detta delle Figlie del Sacro Cuoreper le notizie sulle attività che sisvolgevano intorno al Santuario; diFranca Podda e Gio vanni An -dreani per la descrizione artisticadelle opere pittoriche, di ValterPe trucci, per la documentazionedella ristrutturazione del 1995 edi Giuseppe Melighetti per la de -scrizione del territorio.

Da questo insieme di testimo-nianze dirette e scritte Claudio Lu -cheroni ha tratto una traccia uni -taria, che parte dalla descrizionedel territorio della Val d’Esse econtinua sino ai giorni nostri, inun continuum che dimostra l’im -portanza di questo Santuario perla popolazione della vallata.

La sua costruzione è iniziatanel 1576, su progetto di Luca Ber -rettini; accanto alla chiesa c’è unacanonica, utilizzata per accoglierei pellegrini che si recavano allafesta della Madonna del Bagno, acui veniva offerta la colazione,cioè “pane, uova, salumi affettati euna “foglietta” di vino”, e questoci parla già di una notevole or -ganizzazione e di grande affluenzadi fedeli.

Le opere all’interno dellachiesa sono di grande interesse:c’è un interessante ex voto cheraf figura il miracolo di Sasso Bel -lo, ci sono due tele situate sopragli altari laterali, che riguardano lavita della Madonna: una rappre-senta l’Annunciazione e l’altral’Im ma colata Concezione, ma sul -l’altare maggiore risalta l’affrescodella Madonna del Bagno, databi-le intorno alla seconda metà del‘400, “ipotizzabile appartenerealla scuola aretina di Bartolomeodella Gatta che, dopo l’epidemiadi peste nel 1468, aveva dipinto ilSan Rocco per la Fraternita deiLaici di Arezzo”. Infatti Maria ha ai

lati le figure di San Sebastiano e diSan Rocco.

L’immagine della Madonna,ripresa mentre allatta il Bambino,è il cuore del Santuario e ci ri -man da indietro di secoli perché,co me riporta Claudio Lucheroni,il Tabernacolo nel 1576 cominciòa compiere miracoli, così il po -polo pensò, con il benestare delVe scovo, di erigere una chiesa incui collocare degnamente l’imma-gine.

La chiesa fu detta “del Bagno”perché accanto ad essa vi eranoacque sulfuree calde usate per lacura delle malattie degli occhi edella pelle, e verso Valecchie, inun luogo di cui si è persa l’esattaubicazione, c’era una sorgente diacque curative.

Intorno alla chiesa si sviluppòun forte movimento di fedeli, chevenivano sino al Santuario perchie dere la grazia di avere la sa -lute.

Per le donne, poi, era usualeandare in pellegrinaggio allachiesa, per favorire la fertilità inquelle appena sposate e per com -battere i disturbi della lattazione ele malattie dell’infanzia per quelleche avevano dei figli.

Questo Santuario è segnalatoda Vittorio Dini nel suo libro “Ilpotere delle antiche madri”, in cuiafferma che questa sorgente, in -sieme a molte altre che eranodistribuite nel territorio, rappre-sentava un punto di riferimentoper ogni persona, una forma diprotezione da tutti i problemi chetormentavano la vita della gente,quando non c’erano alternativesicure per guarire dalle malattie.

Ebbene noi discendiamo daquelle persone e abbiamo mante-nuto la memoria di quei luoghidove si andava a pregare, e conti-nuiamo a frequentarli nonostantela medicina abbia fatto passi dagigante, nella ricerca di una spiri-tualità che solo luoghi così ricchidi storia sanno emanare.

Ma il Santuario è stato edancora è la sede della Compagniadella Madonna del Bagno, uninsieme di persone dedite al vo -lon tariato che, in accordo con leParrocchie, organizzavano i mo -menti religiosi della comunità,come le processioni, le feste, ilsuffragio dei defunti, la solidarietà;attualmente l’assistente spiritualedella Compagnia è don GiuseppeCorbelli.

Dopo la II guerra mondiale,come nel resto d’Italia, presso ilSantuario fu aperta una coloniaestiva con l’aiuto delle Suore delSacro Cuore; questo costituì ungrande sostegno per le famiglieche vivevano in situazioni econo-miche difficili.

Come si può vedere da questepoche note, il libro di ClaudioLucheroni ci restituisce un affre-sco vivido e colorato di questoSantuario e della sua storia, ripor-tando quanto detto da don BrunoFrescucci sulla battaglia del Tra -simeno e citando le parole diNicola Caldarone, quando parladell’approdo di Ulisse nella Val

d’Esse.E per concludere, questo libro

ha il grande pregio di rendere

curiosi di scoprire il Santuarioanche coloro che non l’hannomai visto. MJP

Il celebre testo, dove Gesù int -erpellato sulla liceità del divorzio,lo condanna senza appello, puòessere letto in due modi, soprat-tutto quando egli dice di ritornareall’inizio. Ricordiamo la frase:

Per la durezza del vostro cuoreMosè ha permesso di scrivere un attodi ripudio e di rimandarla (la pro -pria moglie).

Ma all’inizio della crea zione nonfu così, Dio li creò ma schio e fem -mina, per questo l’uomo la scerà suopadre e sua madre e i due sa rannouna carne sola.

L’uomo dun que non separi ciòche Dio ha con giunto.

Quel all’inizio ha prima ditutto un valore cronologico, par -tendo dal disegno di Dio, passan-do successivamente con Mosè allapratica del divorzio, rimasto validoe necessario anche per i discepolidi Gesù e infine, dopo i secoli diaccoglienza all’insegnamento diGesù, la mentalità corrente chevanta il divorzio come una conqui-sta di civiltà

Ma molto più importante è ilvalore antropologico da dare allaparola all’inizio della creazione,che riporta al fondamento stessodella unione coniugale, che nes -

suno può negare che sta nell’a-more, perché senza vero amore ilma trimonio sarebbe tragica finzio-ne e rapporto destinato al falli -men to.

Per sua natura, e questo il sen -so antropologico da dare allaparola all’inizio, l’amore veronon è qualcosa di provvisorio marapporto che una volta iniziatonon si cancella più.

Pensiamo all’amore materno,vincolo incancellabile e indissolu-bile tra madre e figlio, e cosìun’amicizia vera che non smentiràmai se stessa.

In astratto siamo tutti d’accor-do che una professione di amorefatta in questi termini: ti ameròfinché mi piace, non ha senso.Ma poi nella pratica il matrimonionasce oggi con inconfessato sensodi provvisorietà e il divorzio ne èprevedibile conseguenza.

Mentre nel caso che l’amoresia convinzione profonda di amareuna persona per sempre. nonImporta che cosa possa succede-re, il divorzio sarebbe allora om -bra sinistra da escludere al solopensarci. Manca spesso la radicevera dell’amore, e il divorzio ne èil frutto. Cellario

Accessori, Complementi di arredo, idee regaloe liste nozze in Ferro Battuto e Rame

Via Guelfa, 49- 52044 Cortoona (Ar)Cel. 338.39.42.399 - tel. 0575.63.06.22

www.ferroerame.com e-mail: [email protected] effettuano anche realizzazioni di oggetto su richiesta del cliente

La Bottega del Fabbrodi D’Ovidio Sesto

Donare sangue è una sana abitudineDonare sangue è costante conoscenza della propria salute

Donare sangue è dovere civico ed atto d’amorePer informazioni ed iscrizioni rivolgersi: AVIS - SezioneComunale di Cortona. Tel. 630650 (Segreteria telefonica)

Visitando(1)di Bruno Gnerucci

Da tanti anni ne sentio parlare, finalmente è capitata l'occasione: siam partiti presto per un'escursione, una città etrusca andiamo ad incontrare.

Eravamo ancora abbastanza lontano,e già si distinguean le antiche mura,campanili e torri giù dalla pianura;un bel disegno nello sfondo montano.

Prima di entrare nella famosa cittadina abbiam dato uno sguardo al panorama,ci dispiace di non esser qui venuti prima, senti un brivido addosso arrivando a Cortona.

In piazza Garibaldi, qui detta Carbonaia, da questo balcone ti si apre il mondo,un angolo di lago, due monti sullo sfondo, qualche foto, oggi non sarà giorno di noia.

Poi lentamente per via Nazionale, palazzi antichi con gli stemmi sui portali,la nobiltà giunta sino ai tempi nostrali, pietra serena sulla facciata medievale.

Ogni tanto un vicoletto come una finestrella,che si apre in basso sulla Val di Chiana, quelli in alto sono all'ombra in Ruga Piana, lastricata, irta scalina e scalinatella.

Placidi turisti o gente frettolosa,anziani a spasso e qualche perdigiorno, nei negozi c'è tutto, basta guardarsi intorno, l'imbarazzo della scelta per qualsiasi spesa.

All'improvviso la Piazza del Comune, 'orologio, la torre e l'ampia scalinata, giovani chiassosi sulla balconata,e altri sui gradini a fare colazione.

Attigua un'altra piazza con i suoi gioielli,e d’immenso valore molti oggetti,al museo spille d'oro e bei bronzetti,la piazza ed il teatro si chiaman Signorelli.

Parla d'antico ogni pietra, ogni gradino,resti di botteghe con porta fatta ad "elle",la porta del "morto" e al muro forti campanelle e dietro all'inferriata qualche bel giardino.

Caratteristica unica la strada del "Gesù" con i pavimenti sporgenti e puntellati, da robusti legni in obliquo agganciati, non si sa bene come fanno a stare sù.

Le Chiese, quasi tutte son monumentali,all'interno affreschi e quadri molto belli, soffitto a cassettoni e dipinti del Signorelli. A veder tutto in un giorno ci vorrebber l’ali.

Splendido il paesaggio visto dalla fortezza sopra alla basilica di Santa Margherita, che protegge la gente per tutta la vita,e riamata da tutti con grande fierezza.

Dopo la gran salita, (ma ne valea la pena)non c'è artista che non ha dipinto i tetti,gli angoli suggestivi e i vicoletti,non senti la stanchezza di una giornata piena.

Nei dintorni ci sono altre cose belle,tombe etrusche, chiese e ville romane, faremo un'altra gita, più tempo non rimane, dovremo andar anche a visitar le "Celle".

1) Con la presente poesia (questa volta in Italiano), in cui l’autore,immaginando di essere un turista che visita Cortona, celebra lebellezze della nostra città, si chiude (non per sempre speriamo!) larassegna delle poesie di Bruno Gnerucci. Un ringraziamento sentitoe cordiale da parte del giornale e, ne siamo sicuri, di tutti i lettori.Grazie Bruno!

Quarant’anni fa,il mondo era piccolobastava salire su un alberoed era come volareverso lontani orizzonti.Bastava solo lo splendore della luna per illuminare quelle sere,quando i giorni si spegnevano,ma la tristezzariempiva gli occhi di mio padre!Non era quella la vitae, quasi sentendosi colpevolesi chiudeva dentro lungi silenzi...quanta malinconia nascondevadietro quel sorriso stanco.Ma il tempo scorreva inesorabile,l’uva maturava sui filari dei campi

Quarant’anni fail mondo era piccolo,ed il sole stava per calarenei suoi occhi per sempre!Mio padre era un uomo umiletroppo fragile era la sua vita,ma è proprio quella fragilitàe umiltàche ci fa diventare grandi,perché la vita è forse fattadi silenzi,di quella malinconia,e solo con le lacrimeteniamo vivi tanti ricordiche accompagnano i nostri giorni.

Alberto Berti8 ottobre 2006, per il quarante-simo anniversario della mortedi mio padre.

Il nuovo libro di Claudio Lucheroni

Il Santuario della Madonna del Bagno di Pergo

Page 13: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

PAGINA 13

L’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006PARTITI E MOVIMENTI

TARIFFE PER I NECROLOGI: Euro 25,00. Di tale importo Euro 15,00 sono destinate alla Misericordia di Cortona o ad altri Enti su specifica richiesta. L’importo destinato all’Ente sarà versato direttamente dal Giornale L’Etruria.

NECROLOGIO

MARMI - ARTICOLI RELIGIOSI

Terontola di Cortona (Ar)Tel. 0575/67.386Cell. 335/81.95.541

www.menchetti.com

Da qualche settimana la Gran -de Araldica di Nino Franchina èsta ta ricollocata nel cortile di Pa -lazzo Casali. Quest’opera impo -nente che l’autore aveva creatoper la città di Cortona, ispiratoproprio dal cortile pieno di storiadi Palazzo Casali, era stata ritrova-ta fortuitamente da un gruppo digiovani, fondatori dell’Asso cia -zione Salcotto e, grazie a questi eall’impegno del circolo di Rifon -dazione Comunista, preservata dasicuro degrado.

Negli anni abbiamo presentatonumerose interrogazioni in Con -siglio Comunale in proposito, allaluce degli impegni assunti dallepassate Amministrazioni (al mo -mento dei lavori per il nuovoMuseo) a ricollocare la scultura,una volta ultimati gli interventi, nelcortile, forti della storia dell’ope-ra, del parere dei familiari e delleprincipali istituzioni per l’artecontemporanea oltre che dagliamici e critici conoscitori dell’o-pera di Franchina. E’ quindi consoddisfazione che abbiamo appre -so la notizia della ricollocazione.Ma rivederla là dove Nino Fran -china l’aveva pensata e creata,dopo anni di “occultamento” èsta ta un’emozione grandissima.Tanto più che la risistemazione hacoinciso con la Mostra dedicata aimosaici di Gino Severini, l’amico esuocero attraverso il quale Fran -china ha conosciuto ed amatoCor tona.

E’ come se, finalmente, il dia -logo che, nel tempo Cortona hatenuto con l’arte contemporanea,attraverso suoi grandi protagonisti(quali appunto Severini e Fran chi -na, ma non solo) e che sem bravaessersi affievolito, si riaprisse at -traverso quello di cui la Grande A -raldica è esemplare testimonianza:la capacità della città, attraverso ilsuo passato, di stimolare la produ-zione di nuova arte e nuova cul tu -ra.

L’Amministrazione Comunale,confortata anche dal parere dellaSoprintendenza, con un atto intel-ligente, ha scelto il momento giu -sto per ricollocare l’opera nel po -sto che le spetta, come ha sottoli-neato con emozione Romana Se -verini alla presentazione della mo -stra dedicata al padre, un atto do -vuto all’artista Franchina ed allasua famiglia prima di tutto, all’artecontemporanea, ai Cortonesi, aCortona ed alla sua storia.

Ora ci auguriamo che questodialogo con l’arte contemporaneasi rafforzi e cresca, magari pro -prio a cominciare da Nino Fran -china, la cui opera meriterebbeulteriori segni di riconoscenza e diapprofondimento, da parte di Cor -tona, tanto più che la città possie-de altre due mirabili opere delloscultore (Agricola e Grande Agri -cola).

Partito della RifondazioneComunista-Sinistra Europeacircolo”R.Censi” CORTONA

INTERROGAZIONEFacendo seguito al mio artico-

lo, apparso nel penultimo numerode “L’Etruria”, dal titolo “QualeLeo ne di S.Marco?”; in relazionean che all’articolo del numerosuccessivo intitolato: “Del Vangelone fac ciamo a meno!”, a firma An -drea Rossi, il quale riferisce di uncolloquio con il Sindaco per la ri -chiesta delle motivazioni che han -no portato alla modifica dell’em-

blema della nostra Città (al Leonerigirato in senso opposto sonostati tolti i simboli religiosi), oggicosì riprodotto su tutta la cartastampata del Comune.

INTERROGO IL SINDACOMEDESIMO

per conoscere:

1) se corrisponde al vero quantoriferito in merito al colloquiosuddetto ed in particolare l’affer-mazione “Il Vangelo è roba vec -chia”;2) quali siano i veri motivi chehan no indotto la Giunta a darel’in carico ad un architetto ester -no, utilizzando una cospicua cifra

del Bi lancio comunale (euro6.120) per un lavoro che ritengonon ne cessario, in quanto potevacontinuare ad essere utilizzato ilLeone così esistente per ogni qual -sivoglia necessità;3) quale operazione ha voluto ef -fettuare la Giunta e, pertanto, qualiintendimenti stanno dietro a tuttociò.

Chiedo di conoscere infine sesia legittimo, sotto il profilo nor -

mativo, modificare l’emblema co -mu nale, presente nel Gonfaloneed in tanti altri luoghi; consideratoal tresì che San Marco è il Patronodella nostra Città.

Né si può ritenere che ciòsorregge il nuovo Leone tra lezam pe possa ancor esser conside-

rato un Van gelo (manca infatti lasigla S.M. presente nell’originale),bensì un oggetto misterioso.

Tenuto conto dell’indignazio-ne suscitata in merito tra tantapar te della popolazione, chiedo alSin daco una risposta in tempi bre -vi, sia orale che scritta.

Giuliana Bianchi Caleri

Come noto, in Italia è appenaen trata in vigore la nuova leggeche abolisce gli orfanotrofi e cheistituisce le case famiglia ancheper i bambini senza genitori. E,come sempre, mentre un’epoca sichiude gli archivi per la documen-tano si aprono agli studiosi peruna sua ricostruzione. Sull’in fan -zia e sugli orfani assistiti dalle O -pe re pie italiane sul finire del -l’Ot to cento e durante tutto il Pri -mo No vecento si è scritto e dettogià molto sia in campo accademi-co-specialistico sia in quello piùgenerale e divulgativo del raccontoletterario o giornalistico. Certa -mente mancano le ricostruzionistoriche generali su questo campoche, insomma, ci restituiscano ilcomplesso mosaico dell’assistenzaitaliana agli orfani in questo lungoperiodo; tuttavia le tessere ri co -struite attraverso gli studi di storialocale sono ormai diverse, tantoche il quadro generale sta assu -mendo precisi contorni.

Una di queste tessere che aiutaa ricostruire la storia più generaledegli orfanotrofi italiani nel PrimoNovecento è senz’altro il volume diMarizia Bucci, “L’or fanatrofiomaschile di Cortona, BenedettoCinaglia”, pubblicato, a fine pri -mavera di quest’anno, dall’Edi to -re Calosci.

Si tratta di una storia ricostrui-ta davvero bene, che mette in lucea tutto tondo le caratteristiche e la“mission” di quest’istituzione cor -to nese.

Un’istituzione senz’altro moltolontana dall’odierna realtà dellecase famiglia previste dalla nuovalegge italiana, ma tuttavia positiva-mente operante in quegli annicor tonesi del Primo Nove cento,co me mette in evidenza l’au trice ela stessa pre ziosa, ar go mentatapresentazione al volume scritta dalpro fessor Sergio Angori del l’U -

niversità di Siena.Marizia Bucci, che è stata

im portante protagonista dellascuola pubblica cortonese ed a -retina (cfr.: il suo volume “Lascuo la del cuore”, Armando edi -tore, 2000), con questo suo nuo -vo li bro conferma i suoi notevolitalenti narrativi. Qui, anzi, ci faviaggiare con grande scorrevolez-za nel non facile terreno del l’Hi -storia intesa non solo come rac -conto documentato, ma anche co -me vissuto, come memoria fami -liare.

Ricostruire la storia del l’Orfa -na trofio Cinaglia non era facile,anche perché Marizia Bucci siaddentra nei non sempre chiarimeandri della storia economica diquest’istituzione cortonese fondatacon i lasciti del nobile BenedettoCinaglia.

Beni messi a disposizione do -po la sua morte avvenuta il 16settembre del 1900. Quest’orfa na -trofio camminò stentatamente ne -gli anni della cosiddetta epocagiolittiana e chiuse i battenti neglianni successivi alla Seconda guer -ra mondiale. Tuttavia durante glianni venti e trenta, soprattutto conla direzione di Renato Pichi, ebbeanni importanti e di positivo svi -luppo.

Il racconto storico delle suein teressanti vicende offre alcunepagini di grande emozione lettera-ria e di alto richiamo descrittivoquando affronta il periodo deglianni che vanno dal 1913 fino al1922.

Vale a dire gli anni in cui il Ci -naglia aveva annoverato tra i suoigiovani ospiti anche il ragazzo Eu -genio Bucci. Cioè colui che, nellasua schietta introduzione al vo -lume, Marizia Bucci, con tipicaespressione toscana, chiama “ilmio babbo”.

Ivo Camerini

Sabato 16 settembre è stato il primoanniversario della scomparsa dell’ado-rata Claudia Betti.Il figlio, il marito, la madre, le sorelle, ilfratello, tutti i numerosi parenti e amicila ricordano con grande amore maanche con tanto rammarico per la suaprematura perdita.

Sempre presente tra noi, Claudia, donna straordinaria, madre amorevole,moglie rassicurante, amica fedele, ha lasciato un grande vuoto in tutticoloro che l’hanno conosciuta, ma anche una grande speranza, perchécon il suo esempio di donna devota al Signore, ci ha donato un grandeinsegnamento.Il Signore ce l’ha tolta per riaverla vicino; ha rivoluto quell’angelo cheaveva mandato tra di noi per infondere in tutti noi il suo sorriso, tantafelicità e tanta forza di spirito.

I Anniversario

ClaudiaBetti

Infanzia, adolescenza, assisstenza agli orfanied educazione nella Cortona del Primo Novecento

SCADENZARIO FISCALEE AMMINISTRATIVO(A CURA DI ALESSANDRO VENTURI)

SCADENZE DEL 10 OTTOBRECONTRIBUTI COLLABORATORI FAMILIARI - Scade il termine per il versa-mento all’Inps dei contributi sulle ore di lavoro svolte dai collaboratorifamiliari nel terzo trimestre dell’anno in corso.

SCADENZE DEL 16 OTTOBREIMPOSTE SUI REDDITI - SOSTITUTI D’IMPOSTA - RITENUTE ALLA FONTE -Scade il termine per il versamento delle ritenute operate nel corso del meseprecedente sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, sui redditi di lavoroautonomo, etc.IVA - LIQUIDAZIONE E VERSAMENTO - Scade il termine per effettuare laliquidazione periodica ed il versamento dell’ Imposta sul Valore Aggiunto.DATORI DI LAVORO E COMMITTENTI – Scade il termine per il versamentodei contributi relativi ai lavoratori dipendenti e ai collaboratori coordinati econtinuativi.

SCADENZE DEL 31 OTTOBREDICHIARAZIONI DEI REDDITI - Scade il termine per effettuare l’inviotelematico delle dichiarazioni dei redditi relative all’anno di imposta prece-dente.

Il Leone “spennato”ultima novità della Giunta

La Grande Araldica di NinoFranchina torna a palazzo Casali

Sanità in Valdichiana

Rifondazione insisteAi cittadini italiani ricordiamo

che il nostro presidente Giorgio Na -politano è stato uno dei primicomunisti (del PCI!) a tenere con -ferenze negli Atenei degli Stati Uni ti.Ai cittadini cortonesi ricordiamoche Sindaci comunisti di Cor to nasono andati a suggellare gemellaggicon sindaci di città americane lecui Università avevano scelto ilnostro territorio per installarvistrutture artistiche e culturali.

Ai cittadini cortonesi ricordia-

mo che mai il nostro Consiglio co -munale, nell’elargire (all’unani-mità) questi riconoscimenti ha ri -chiesto, ai beneficiari, di no mi nareil partiti di appartenenza.

Ecco invece un manifesto di Ri -fondazione Comunista che, in pienastagione turistica ha mon tato uncaso di persecuzione verso disabililocali imputando Wi smann, cittadi-no americano “reo” di avere votatoper Bush nonché di averne finan-ziato la campagna elettorale.

Quel manifesto è infarcito dialtre me nate che ci confermanoquanto fos se azzeccata l’a nalisi diLenin sull’ “estremismo, malattiainfantile del comunismo”.

Purtroppo questo e pi sodio cherischia di mettere in gi nocchio lano stra economia turistica (per l’al -ta presenza nordamericana) e cul -turale (per i finanziamenti di cuigode il Tuscan sun Fe stival), non èisolato.

E’ di certo Rifondazione che o -steggia la realizzazione dell’impian-to eolico di Ginezzo, è di cer toRifondazione che frena sulla a lie -nazione del complesso di Sal cotto.

Meglio farebbero i suoi rap pre -sentanti in Consiglio comunale adoccuparsi di problematiche giovani-li legate alla diffusione del l’alcool ea pretendere che le que stioni di or -dine pubblico vengano sbrigate dainostri Vigili Urbani e non da pseudore sponsabili della sicurezza.

MOZIONEIl Consiglio comunale di CortonaIN MERITO al servizio del 118 inVal dichiana e del “Pronto Soc cor -so” dell’ospedale della Fratta;ALLA LUCE delle recenti disfunzio-ni verificatesi, che hanno messo arischio la salute e la vita stessa deicittadini;CONSIDERATO che la ASL N.8, nelri strutturare detti servizi, intendedepauperare il 118 medesimo,senza garantire il secondo;CONSIDERATO ALTRESÌ l’ampiez-za complessiva dell’area Val di -chiana ed i notevoli tempi di per -correnza per un automezzo;

ALLA LUCE anche delle disposizio-ni vigenti in materia;

IMPEGNAcon forza il sig. Sindaco, la Giunta,il Consiglio comunale a chiederealla ASL N.8 quanto segue:- N. 03 postazioni del 118, ubicateri spettivamente a Cortona, Casti -glion Fiorentino e Foiano dellaChia na;- Ambulanze del 118 garantite, 24ore su 24, con un medico a bor -do;- il potenziamento del “ProntoSoccorso” dell’ospedale di Fratta,con lo specifico personale costan-temente presente.

I Gruppi della CDLA.N., UDC, Forza Italia

Più spazio su Cortona NotizieMOZIONE

Il Gruppo consigliare di A.NVISTO

Il giornale periodico Cortona No -tizie, organo di informazione del -l’amministrazione comunale

PRESO ATTODei vari articoli riportati, i qualiillustrano anche in maniera artico-lata i vari lavori svolti dall’Ente,come inaugurazioni, lavori pubbli-ci, politica, incontri, elenco spetta-coli, cultura e quant’altro....

PRESO ATTO ALTRESÌChe alla minoranza viene data lapossibilità di scrivere un articolosu detto giornale solo ed esclusi-vamente durante la relazione sulbilancio CONSIDERATOChe il giornale viene finanziatocon soldi pubblici, quindi di tutti icittadini, i quali dovrebbero essereinformati da parte di tutte le forzepolitiche, non solo da chi governaquindi, ma anche dall’opposizione

IMPEGNAIl sig. Sindaco, il Consiglio co mu -nale, la Giunta a garantire ad ogniuscita del giornale Cortona No -tizie, uno spazio dedicato alla vo ce

della minoranza, al fine di ga -rantire a tutte le forze politicheuna giusta visibilità

Luciano Meoni A.N.Giuliana Bianchi Caleri UDC

Page 14: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

Questa volta il Terontola partecon il piede giusto e se è vero cheil buon giorno si vede al mattino,anche se ancora sono giudizitroppo prematuri, i bianco celestihanno dimostrato fin dall’iniziotutta la loro forza d’urto. Notevolimiglioramenti il Terontola purnon vincendo, già li avevadimostrati anche in CoppaToscana. Tutto questo lo deducia-mo dal raggiungimento di ungioco fatto di schemi validi senzalasciare nulla d’intentato, infattidomenica al Farinaio controL’Atletico Piazze pur trovandosi insvantaggio, i ragazzi di Brini senzaperdersi d’animo sono riuscitiprima a pareggiare le sorti, quindimediante un susseguirsi di belleazioni, superavano alla grande il

malcapitato avversario con altre 2reti. Praticamente la partita siconcludeva con un secco 3-1, chenon dava adito a discussioni.Adesso alla seconda di campiona-to i bianco celesti dovrannorecarsi a far visita a Laterina, dovedovranno scontrarsi con un’altracompagine a punteggio pienocome il Terontola, perciò questasarà la riprova inconfutabile persapere di che pasta è fatta lasquadra cortonese.

faceva apparire sempre più lasuperiorità territoriale dellasquadra valdarnese. Noi cheeravamo presenti abbiamo notatoanche una scarsa tenuta atletica daparte dei giocatori bianco rossi,che forse ancora stanno pagandole fatiche della preparazioneprecampionato.

Noi fin da ora siamo più checerti che il Montecchio sapràriprendersi, magari fin dal prossi-mo turno in trasferta aChianciano, siamo fiduciosi ancheperché la squadra affidata aMarchini ha alla base un buonorganico.

Il cortonese è terra di antichetra dizioni che vengono conti-nuamente riscoperte, rivissu-te sotto varie forme, ognianno arricchite, impreziosi-te, a volte, con qualche verospunto di particolare originalità.

E’ il gusto di riscoprire qual -cosa che sappiamo che si sta per -dendo e la nostra gente, con intel-ligenza vuole tenere vivo, lo vuoleancora sentire nel proprio “io” edallora fioriscono nelle varie sacre,manifestazioni, incontri: le saggez-ze dei nostri avi.

Ecco che allora molti estima-tori “dell’antico vivere cercanoqualcosa di nuovo, si riscoprono illavoro, gli attrezzi, i ricami; siriscrivono commedie e satire, sitorna a valutare il dialetto, si ricer-cano le vecchie bici, i giocattoli,gli utensili da cucina, si fanno ri -vivere le nostre Leopoldine, le cu -cine, camere dei nostri avi.

Tante sono le trebbiature chesi effettuano, a Fossa del Lupo ilno stro Simonetti Giuseppe, a Per -go molti sono gli invitati da Giu -seppe, Vinicio e Yuri.

Molto di moda sono anche ira duni che permettono “la ve tri -na” delle auto e delle moto. Quan -ta passione, quanta ricercatezzaper trovare il pezzo originale,quan ta pazienza nel salvare dallacor rosione del tempo questi pezzida museo.

I raduni di auto e moto sonofre quenti alcune hanno lunga dataaltre hanno preso avvio proprio

“Ebbene ci risiamo!”A questogri do gli organizzatori di “Qua -drophenia 2006”, secondo ra du -no Vespa - Lambretta, hanno de ci -so di ritentare; si, perché ilraduno era previsto per i primigiorni dello scorso Settembre, edaddirittura, visti i capricci delmeteo di que sta pazza pazzaestate, gli or ganizzatori si eranopremuniti ed a vevano già indicatoin caso di mal tempo, una datasuccessiva in cui sarebbe statoposticipato il raduno.

Ma niente da fare, in entram-be le date, Giove Pluvio ha vo luto

metterci lo zampino, anzi, l’om -brello, e così gli organizzatori so -no stati costretti ad annullare ilraduno.

Ma la tenacia e la passionesono più forti di qualsiasi diluvio,ed eccoli ancora qua; quindi il ra -duno è fissato per domenica 8ot tobre, con le stesse modalità diquello annullato a settembre,presso il Garden Underground(che poi sarebbe il Velvet all’aper-to), alle ore 9:30….e speriamoche Giove Pluvio stavolta decida diprendersi una meritata vacanza!

Stefano Bistarelli

siamo solo alla prima gara, laFratticciola si trova prima inclassifica.

PAGINA 14

SPORT

Concessionaria Alfa Romeo

Sede di Cortona: Loc. Le Piagge, 5/a52042 Camucia di Cortona (Ar)Tel. 0575 63.02.86Fax 0575 60.45.84

Sede di Arezzo: Via Edison, 1852100 Arezzo

Tel. 0575 38.08.97Fax 0575 38.10.55

e-mail: [email protected]

TRASFORMAZIONE VEICOLI INDUSTRIALI

Zona P.I.P. Vallone, 34/I - 52042 Cortona (Ar)Tel. 0575/67.83.44 - Fax 0575/67.97.84

CONCESSIONARIA: PALFINGER

GRU PER AUTOCARRI

LUCIANO MEONI

MEONI

Ottima partenza per Terontola, Fratticciola e Pietraia

Marco Santiccioli

SSttuudd iiioo TTTeecccnn iiccoo 88000P.I. FILIPPO CATANI

Progettazione e consulenzaImpianti termici, Elettrici, Civili,

Industriali, Impianti a gas, Piscine, Trattamento acque,

Impianti antincendio e Pratiche vigili del fuocoConsulenza ambientale

Via di Murata, 21-23Tel. (2 linee) 0575 603373 - 601788

Tel. 0337 675926 Telefax 0575 603373

52042 CAMUCIA (Arezzo)

per il successo che questi incontristo rici hanno ottenuto.

I cortonesi hanno preso l’oc -ca sione al volo e si sono attivatiper dare seguito a questi incontrivedi: Ronzano, Tavarnelle, Fossadel Lupo, Portole, Monsigliolo, eper ciò sarebbero in tanti da se -gnalare, perché tutti degni di men -zione.

A questi vanno logicamenteaggiunti, ma qui siamo in “altacategoria”, tutti coloro che si sonosegnalati individualmente in gareufficiali nazionali ed internazionalibasta citare campioni come An to -

nio Tamburini, Lorenzo del Gallo,Roberto Panichi. E’ di questi gior -ni una impresa storica vissuta daun notissimo cortonese MarcoSan ticcioli che in sella alla suaHar ley-Davidson del 1942 si èrecato in Austria al raduno piùgrande d’Europa - Bike Week -dove hanno partecipato oltre65.000 Harle Y- Davidson.

Avete letto bene oltre sessanta-cinquemila. La cifra fa veramenteimpressione.

Marco ha viaggiato sulla suaamata e luccicante moto per oltre1300 chilometri, facendo moltissi-me soste, perché la capacità del

suo mezzo è di soli 12 litri, pen -sate quanta preoccupazione!

Marco aveva nell’animo e nelcuore questa importante “missio-ne” da portare a termine e conde terminazione ha stretto i dentied ha raggiunto un traguardo ve -ramente simpatico e unico.

Il tempo favorevole lo ha aiu -tato ed al suo ritorno è stato ac col -to dagli amici increduli con pac chesulle spalle che forse sono il se -gnale della grande stima, della con -divisione, ma soprattutto per dirgli,con tutto il cuore, veramente “bra -vo campione”. Ivan Landi

Castiglion Fiorentino

Raduno Vespa - Lambretta

SECONDACATEGORIA

TERZACATEGORIA

Montecchio

Terontola

Fratta

SarteanoVaccherecciaBadia AgnanoTerontolaLaterinaTraianaV.ChiancianoAmbraMercataleFoianoFrattaSp.LaterinaPerginePiazzeAmiataMontecchio

Squadra Punti3333333110000000

PietraiaZenithFratticciolaLoreseOlimpic 96CamuciaMonsiglioloMontaltoP.al ToppoR.TerranuovaSangiustineseCastelfrancoCoritoPogi

Squadra Punti33333111111000

Un’impresa memorabile

Nei rispettivi campionati

Fratticciola

Pietraia

CamuciaMonsigliolo

L’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

Nella prima di campionato il Montecchio e la Fratta ottengono un risultato negativo tra le mura amiche. Parte benino in Monsigliolo e il Camucia, la prima pareggia fuori casa la seconda in casa

Delusione e sconfortoall’Ennio Viti per la prima uscita incampionato della squadra delPresidente Daniele Romiti. IlMontecchio purtroppo davanti agliocchi dei propri sostenitori hadovuto soccombere a fronte di unindiscutibile 3-0. I bianco rossiavevano di fronte i valdarnesi delVacchereccia, che non sono deifenomeni, I quali però hannosaputo prendere subito padronan-za del gioco in special modoconquistando il centrocampo,quindi arrivando quasi sempreprimi sulla palla, eseguivano delleripartenze sempre con conclusionipericolose.

E’ anche vero che ai localimancavano tre o quattro giocatoridi spessore, comunque si notavasubito che l’atteggiamento dellasquadra di casa non era idoneo acontrobattere adeguatamente ilgioco dell’avversario. Abuliagenerale negli schemi di gioco,poche azioni sviluppate sulle fasceesterne del campo, inoltre nienteinventiva, perciò tutto questo

Se a Montecchio i tifosi sidisperano, a fratta c’è ovviamentepoco da ridere, infatti la squadralocale che se la vedeva contro isenesi di Chianciano sono statisuperati da quest’ultimi per 2-1.Senza meno questa sconfittacasalinga per i bianco verdi non èda paragonare come quella subitadai cugini di Montecchio, soprat-tutto per lo stremizzito risultato,ed anche perché le due squadre,almeno stando alle cronache,hanno giocato una gara sempremantenuta in un equilibrio moltoevidente.

Il nostro pensiero per quantoconcerne la squadra del neoPresidente Edo Manganelli, chegià abbiamo visto muoversi ingare di precampionato, resta unosoltanto. Vale a dire alla Fratta idirigenti hanno lavorato moltobene, organico giocatori moltovalido, cioè senza nessuna primadonna, ma composto da tuttiragazzi molto volenterosi e pienidi entusiasmo e con un tecnicoDell’Eugenio alle prime esperien-ze e volenteroso anch’egli dimettersi in luce.

Perciò la prima verifica verràeffettuata fin da domenica prossi-ma in terra senese, controL’Atlatico Piazze.

La Fratticciola fa suo il derbyinterno per 1-0 contro un coria-ceo Corito F.S., in pratica i localirestituiscono quello che avevanosubito sempre nella prima dicampionato a campi invertiti.Perciò i ragazzi di Capoduririescono a vincere la contesa per1-0 a soli 5 minuti al terminedella partita con rete di Schicchi.Forse per la prima volta, anche se

La Pietraia sugli scudi, va aprendersi i tre punti con un secco3-0 nei confronti dello Zenith aS.Giovanni Valdarno, pertantovalidissima partenza per la com pa -gine del Presidente e amico Bep peBasanieri.

I tre goal sono stati realizzatida Brandi, in foto al ‘18, al ‘47 vaa segno Giappichini, al ‘73 Jari.

Il risultato avrebbe potuto es -sere molto più sonante se il portie-re dello Zenith Scheggi non sifosse opposto meno atrettante vol -te almeno per evitare il raddoppiodelle reti. La squadra cortonese siè dimostrata, a giudizio dei tecnicipresenti quadrata in ogni reparto.

Risultato per noi quasi clamo-roso alla Maialina, dove il quotatoCamucia impattta per 2-2 controil Monsigliolo all’esordio nelcampionato FIGC. Per due volte ipadroni di casa si portavano invantaggio, ma venivano sempreraggiunti.

Nel commentare questocampionato di cui fanno parteben 5 squadre del nostrocomune, la prima annotazioneriguarda che non ci saranno turnidomenicali che non ci sia almenoun derby cortonese. Sulla carta lesquadre più quotate dovrebberoessere, Camucia e Pietraia, quindiin ordine sparso Fratticciola,Corito F.S. e la neonataMonsigliolo. E’ evidente l’impor-tante interesse che può crearequesto campionato per i numero-

si sportivi della nostre frazioni chedomenicalmente seguono le sortidei propri beniamini, perciò sia -mo certi che tutti quanti davvero

ci divertiremo.Infine le partite che interessa-

no le nostre squadre nel prossimoturno saranno le seguenti: Corito

F.S.-Castelfranco; Monsigliolo-Frat ticciola; Pietraia-Montalto;San giustinese-Camucia.

Danilo Sestini

Page 15: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

SPORTL’ETRURIA N. 17 30 SETTEMBRE 2006

PAGINA 15

biente; la gara d’esordio contro ilSinalunga ha certo condizionato ilpercorso della squadra in Coppae, anche se gli arancioni hannoperso solo per 1 a 0 e poi vin tocon un goal contro la Ca sti glio -nese, per i risultati incrociati, invirtù dell’altra vittoria dei senesi,hanno dovuto lasciare la competi-zione.

L’allenatore Luciano Ciprianicomunque è abbastanza soddisfat-to per la competitività del gruppoche, quando è al completo, ap pa -re piuttosto equilibrato tanto cheproprio questa caratteristica do -vrebbe essere l’arma in più rispet-to all’anno passato.

Certo le partenze di nomi im -portanti peseranno, ma i nuovi ar -rivi, con il rientro dei prestiti diMancini e Fabbro e l'entusiasmomostrato dai giovani, dovrebberofornire, assieme al resto della ro -sa, una buona base di partenza sucui far lavorare Cipriani.

La squadra appare già prontaanche se alcuni ele men ti devonocompletare la pre parazione pervari problemi; una pre parazionemirata, per alcuni ele menti, inizia-ta già a luglio, dovrebbe fornireuna concreta base in più e co -mun que il livello di preparazioneè in linea con i programmi.

La partenza del campionatodo vrà essere “giusta”, senza dub -bio migliore rispetto a quella delloscorso anno per non complicareun torneo che ha come obbiettivoquello di far crescere i giovani eri lanciare alcuni elementi di si -curo valore.

La squadra del presidentePao loni se la dovrà vedere concom pagini agguerrite, in molti casimigliorate rispetto alla scorsastagione ed il sostanziale equili-brio che dovrebbe soprintenderean che questo campionato, saràun’ulteriore variabile in più chepo trà essere girata a proprio fa -vore solo con un giusto agonismo,

ImPIAnTI ELETTrICI - ALLArmI - AuTomAzIonI -TV CC - VIdEoCIToFonIA - CLImATIzzAzIonEProgettazione, Installazione, Assistenza

52042 - Camucia - Via G. Carducci n. 17/21Tel. 0575/630623 - Fax 0575/605777

http://www.cedaminpianti.it -E.mail:[email protected]

Pallavolo Cortona Volley

entusiasmo ed impegno negli al le -namenti.

Quindi domenica 24 settem-bre si è giocata la prima gara diquesto campionato 2006/07 congli arancioni che sono andati intrasferta sul campo del San Qui -rico come è ormai tradizione dadiversi anni nella gara d’esordio.

Il risultato ha premiato gliarancioni che sono andati in goalcon Fabbro al ‘30 ed Innocenti al‘36. Il S.Quirico è riuscito ad ac -corciare le distanze solo al ‘65con un rigore trasformato da Ro -selli.

La gara è stata molto equili-brata e il Cortona è riuscito avernirne fuori vittorioso soprattut-to in rapporto alla propria espe -rienza.Nonostante avesse chiusocon uno svantaggio di 2-0 ilS.Quirico si è ripresentato incampo per la seconda parte dellagara con la voglia di rimettere tut -to almeno sul binario della parità.

Non è riuscito l’obiettivo an -che perché il portiere arancionePicciafuochi in alcune situazioniha dimostrato la sua capacità diopposizione. Speriamo ben per ilprossimo incontro casalingo conil F.Belverde.

Riccardo Fiorenzuoli

La preparazione dellasquadra allenata da EnzoSideri sta preseguendo aritmi spediti ed il bancodi prova della serie B2quest’anno sarà ancor piùimpegnativo e selettivo visti anche ipropositi della società.

Se l’anno passato l’obbiettivomassimo era quello di “cercare”di restare nella serie semi-profes-sionistica adesso dopo aver piena-mente legittimato sul campo lapromozione la società e lasquadra non si nascondono epuntano decisamente ad un ruoloda protagonisti nella B2.

Le indicazioni sono chiare acominciare da quelle degli acqui-sti tutti mirati e di ottima qualitàtanto che se la squadra pure annoscorso era parsa competitiva,soprattutto nel girone di ritorno,quest’anno sin dall’inizio dovreb-be essere più equilibrata e prontaper la categoria.

Il presidente FrancescoVinciarelli ed il Direttore Sportivohanno operato sul mercato perrafforzare la squadra e renderladecisamente più competitiva,anche ad alti livelli.

Così sono ben quattro i nuoviarrivi che uniti alla conferma di unprestito rendono bene l’idea dellavoro svolto; dal Bastia Volley(B1) è arrivato Teresi Fortunatonel ruolo di centrale, comeopposto è stato ingaggiato LucaBelli e come alzatore GiordanoFiorentini provenienti anch’essidal Bastia Umbra (B1).

E’ stato quindi confermatoStefano Maggini in prestitodall’Arezzo Volley e dall’A.S. Co -senza è arrivato Giuseppe Espositoche gioca come centrale.

Dunque ben quattro nomi

nuovi più una conferma cheSideri dovrà gestire e allenare intempi ottimali; la conoscenzadella serie ,quella di massimadegli avversari, delle loro caratte-ristiche di forza e debolezza el’indubbio rafforzamento generaledella squadra dovrebbero garanti-re un posto di vertice ed un ruoloda protagonista per l’eventualepromozione.

Del resto tutto l’ambiente, acominciare dal presidente Vin -ciarelli, dall’allenatore Sideri etutta la società sono ottimisticonvinti di aver scelto e lavoratobene anche se è chiaro che ilverdetto finale spetta al campo.

Le prime gare amichevolihanno dato interessanti indicazio-ni e la Coppa darà ulterioriconferme.

Il campionato comincia adottobre, il 14, e già dalle primeuscite sapremo se l’impegno, glisforzi, ed il lavoro profusidaranno da subito buoni frutti.

Resta l’incognita al di là dellescelte giuste di dare in fretta unabuona amalgama a tutti glielementi umani, come gruppo eco me schemi di gioco cosa chegià anno passato creò qualcheproblema iniziale superato poibrillantemente ma solo all’iniziodel girone di ritorno.

Se il gruppo saprà “trovarsi”da subito e assimilerà prontamen-te dettami e i criteri pallavolisticidi Sideri allora il campionato saràaltamente spettacolare e interes-sante ma certo all’inizio è lecitoattendersi qualche incertezza checomunque dovrà essere superatain un tempo più ristretto rispettol’intero girone di andata.

La concorrenza è agguerrita ela qualità dei gruppi molto alta.

Il girone in cui è inserito ilCortona Volley è molto selettivo econ molte compagini che hannoun livello di gioco e un parcogiocatori da categoria superiore.

La chiave di volta oltre allaqualità del gioco sarà la convin-zione e determinazione nel giocoche con l’entusiasmo della gentepuò essere l’arma in più percolmare eventuali gap e fornire laspinta vin cente.

Sideri è come sempre ottimi-sta ma con giudizio, coscentedelle difficoltà che incontrerà macomunque concentrato per lagrande ed ennesima sfida cheattende lui e la sua squadra.

Riccardo Fiorenzuoli

Dopo le partite di Coppa,do menica 24 settembreinizia il campionato contutta la frenesia, la cu -rio sità e l’incertezza cheportano le prime gare “vere”dell’anno.

Infatti le prime amichevoli, lapartecipazione vittoriosa al torneoCaneschi, e le altre gare sin quidisputate hanno dato indicazioniinteressanti ed importanti, ma ledue partite di Coppa hanno inqualche modo fatto tornare ad unpiù coerente realismo tutto l’am -

L‘attività sportiva del TennisClub Cortona, dopo l’otti-mo exploit di questa esta -te, intende proseguire suquesto binario cercandodi migliorare la programmazioneanche in collaborazione con ilnuo vo maestro di tennis Giu sep peCa talfamo.

L’attività agonistica si concen-trerà ancora sulla squadra che loscorso campionato è arrivata in fi -nale sia nella Coppa delle Torriche nella Coppa Italia; i dirigentistanno cercando di ampliare larosa con l’acquisizione di alcunigiocatori che avrebbero dichiaratola loro disponibilità a trasferirsiper giocatore sotto i coloro rossoblu del T.C. Cortona.

Anche la scuola SAT dovrebbeavere un maggiore impulso.L’abbandono, per motivi di lavoro,di Davide Gregianin che ha as -sunto un importante incaricopres so un circolo della città di A -rez zo lascia un po’ di amaro inboc ca per il bel rapporto che si èsem pre avuto con questo maestro,ma ci rendiamo conto che la vitascorrere e che le situazioni, anchese cambiano, devono trovare su -bito una giusta alternativa.

Nel salutare con affetto Da vi -de, nella certezza di averlo co -mun que nostro amico e di ri -vederlo sui nostri campi in terrarossa, dobbiamo doverosamentepresentare il nuovo maestro Giu -seppe Catalfamo che giunge dalTennis Subbiano presso il quale halavorato per alcuni anni soprattut-to nella scuola per i ragazzi, SAT,riuscendo a catalizzare intorno asè ben ottanta bambini che conpas sione lo hanno seguito in que -sti anni.

Per decisione dei dirigenti delSubbiano Catalfamo si è oggi resodisponibile a collaborare con ilTennis Club Cortona.

Informazioni assunte dannola certezza di un ottimo rapporto iragazzi, per cui confidiamo che,dopo il primo momento di sban -da mento per il cambio di maestro,i genitori possano apprezzare laprofessionalità di questo nuovocollaboratore che, residendo aBibbiena, ha deciso di trovarecasa nel comune di Cortona perdedicare al Tennis Club Cortona lasettimana dal lunedì al venerdì.

In questo modo sarà possibi-le realizzare una scuola SAT piùdiluita nell’arco della settimana,offrendo l’opportunità, a quantivorranno continuare a giocare altennis e a quanti si vorranno avvi -

cinare per la prima volta, di con -cordare con il nuovo maestrol’ora rio più consono per far si cheil ragazzo possa giocare nel pe -riodo di minor impegno per altreattività.

Ricordiamo che questa scuo -la viene realizzata nel campo chesarà tra breve coperto e nel pe -riodo più freddo sarà riscaldato.

Questa condizione climaticacertamente continuerà ad essereapprezzata soprattutto nelle gior -nate di vento e di pioggia.

Per avere contatti con il nuo -vo maestro che conta di partirecon la scuola tra i 9 e il 16 ottobreè sufficiente telefonare al Circolo(0575/62281) e parlare con luio con il nostro custode Paolo Ne -da.

Per quanto concerne l’attivitàsportiva oltre a ripresentare iscri-zione per i Tornei per i quali cisiamo distinti, è in programma lacreazione di una squadra Over 45che dovrà partecipare ai varitornei in campo nazionale e, sepossibile, in considerazione chemol te ragazze hanno ripreso agio care la realizzazione di unasqua dra femminile per i Torneiche sono previsti in ambito tosca -no.

Questo è il programma cheviene previsto con la collaborazio-ne attiva del nuovo maestro che,tra l’altro, ha anche l’intenzione dicreare una scuola di tennis peradulti.

I prezzi sia della scuola SATche questa eventuale degli adultiha un costo mensile particolar-mente accattivamente.

Il maestro Catalfamo ha an -che dato la disponibilità a disputa-re partite con i soci che volessero“sgambare” ad un prezzo più bas -so della lezione.

Ci sono così tutte le nuovecondizioni per riuscire a realizza-re nel Tennis Club di Cortona unavita di circolo più viva, vivace edamicale di quanto non ci sia statal’opportunità fino ad ora.

Avere a disposizione un mae -stro di tennis per cinque gior nialla settimana è una convenienzache non possiamo buttare alle or -tiche né come dirigenti del ten nisné come soci del circolo.

Per quanto riguarda il risto-rante del tennis ricordiamo a tuttiche rimane aperto tutte le seredalle ore 17 dal martedì alla do -menica, per il pranzo su prenota-zione.

Il lunedì il ristorante reste ràchiuso.

Via Gramsci n. 62 F/L Camucia di Cortona

La squadra si prepara alla partenza del campionato

Tennis Club Cortona

Novità invernali

Al cinemacon ... giudizio

a cura di Francesca Pellegrini

THE QUEEN- LA REGINAREGIA: Stephen FrearsCAST: Helen Mirren, Michael Sheen, James Cromwell, Helen McCroryGENERE: Drammatico - Gran Bretagna /2006/ 100 minutiLa tragica ed improvvisa morte di Lady Diana sconcerta il mondo e la casareale, del tutto impreparata ad affrontare un lutto del genere, ed ancora piùinesperta a confrontarsi con l’amore della popolazione per la principessascomparsa. La Regina Elisabetta che, a causa dei dissapori avuti con Diana,non riesce a provare dei sentimenti di sincera costernazione, si capaciterà -grazie anche al sostegno di Tony Blair - di come La Principessa del Popoloabbia fatto breccia nel cuore della gente.L’autentica nonché raffinata regia di Stephen Frears ci conduce all’internodel palazzo reale, per poter meglio scorgere l’anima di una donna rigorosaed inflessibile: Elisabetta II. Il personaggio della sovrana, interpretato inmodo sublime da Helen Mirren, è rappresentato in tutta la sua pienezza: unaragazza cresciuta troppo in fretta, costretta, per volere del destino, a repri-mere ogni tipo di emozione, al fine di esibire un tono rigido ed austero.La meticolosa sceneggiatura di Peter Morgan, frutto di un’accurata ricostru-zione di testimonianze riportate da fonti accreditate, è decisamente il puntodi forza di questa pellicola.Molto riuscita, è inoltre, la figura di Tony Blair: l’ottima performance diMichael Sheen ci mostra un allora neo Primo Ministro, profondo ed irresisti-bilmente “familiare”. Fantastico è il connubio che si crea tra la Regina e Blair.Giudizio: Buono

DOMINOREGIA: Tony ScottCAST: Keira Knightley, Mickey Rourke, Edgar Ramirez, Lucy LiuGENERE: Azione - U.S.A / 2005 / 127 minutiLa spericolata vita di Domino Harvey, ex top model che abbandonò le passe-relle per divenire una cacciatrice di taglie, deceduta in seguito per eccesso didroghe.Era da molto tempo che il regista di Top Gun sognava di portare sul grandeschermo la storia dell’amica Domino, figlia dell’attore Laurence Harvey. Adindossare i panni della sanguinaria anti-eroina scorgiamo un’aggressivanonché conturbante Keira Knightley, decisamente convincente .A far parte della stravagante squadra di questo seducente “maschiaccio” cisono, il redivivo Rourke - sempre a suo agio nei ruoli da duro - e il sexyvenezuelano Edgar Ramirez.Azione, intrighi e tanto sangue per un film riuscito solamente in parte.Giudizio: Sufficiente

Calcio Promozione N.Cortona Camucia

Parte il campionato ed è subito vittoria

Sinalung.Baldaccio B.Cortona CamuciaSerreCastiglion.CavrigliaF.BelverdeIncisa PontassieveRiganeseSociV.GrassinaPoppiReggelloS.QuiricoQuarata

Squadra Punti3333111111111111

Page 16: Lune 17- nuovo · Vogliamo però con gioia ri-C on l’avvicinarsi del mese di novembre il nostro giorna- ... insieme al Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) e ... gnuno

DAL TERRITORIO

ATTUALITÀ

CULTURA

SPORT

TERONTOLA

MERCATALE

CORTONA

Veramente una famigliaLa Cresima a 18 ragazziUna serata al Vegni

L’Amministrazione comunale sul leone di S.Marco

Omaggio a Gino SeveriniCortonesi a pennello

Dal torchio alla stampa offset,trent’anni di informazione

Vincono la prima di campionatoN.Cortona Camucia, Terontola,

Fratticciola e Pietraia

Il festival del documentario civile