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9/6/2016 Gli «uomini di Falcone» raccontano la mafia Cronache iltempo http://www.iltempo.it/cronache/2016/06/08/gliuominidifalconeraccontanolamafia1.1547438 1/4 Questo sito utilizza cookie analitici e di profilazione, propri e di altri siti, per inviarti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie fai riferimento all'informativa. Se fai click sul bottone "Acconsento" o accedi a qualunque elemento sottostante a questo banner acconsenti all'uso dei cookie. Acconsento Informativa 16:40:30 Banche: Landini, fatti molti errori, usati soldi cittadini per salvarle16:40:26 Roma: Raggi lavora su giunta di 'peso', incontri con possibili assessori 16:40:22 Design: nuovo spazio Maxalto a Taipei16:40:18 Cremona: 15enni vanno a festa fine anno e finiscono in coma etilico, salve 16:40:15 Sanità: 50% dei medici in ritardo su formazione obbligatoria ACQUISTA EDIZIONE LEGGI L’EDIZIONE Tweet 0 Altri articoli che parlano di... Categorie (1) Cronache 08/06/2016 06:01 Gli «uomini di Falcone» raccontano la mafia «Un libro che coinvolge, lo si dovrebbe adottare nelle scuole: racconta tutta la fermezza necessaria per resistere nella lotta estenuante contro personaggi come Totò Riina e Provenzano. Immortala... «Un libro che coinvolge, lo si dovrebbe adottare nelle scuole: racconta tutta la fermezza necessaria per resistere nella lotta estenuante contro personaggi come Totò Riina e Provenzano. Immortala le vittorie, le tragiche perdite, racconta anche l’illusione per molti di coloro che hanno combattuto questa guerra di essere ad un passo dalla vittoria. Una storia costellata di persone che fecero della lotta alla mafia una missione, impegnate in prima linea in una guerra senza quartiere al fianco del giudice Falcone». Le parole del presidente del Movimento Cristiano Lavoratori Carlo Costalli hanno introdotto ieri, all’Hotel Nazionale a Roma, la presentazione del volume scritto dal generale Angiolo Pellegrini, uomo di fiducia del pool antimafia di Palermo e investigatore di riferimento del giudice Giovanni Falcone, insieme al giornalista Francesco Condoluci, «Noi, gli uomini di Falcone». Sottotitolo eloquente: «La guerra che ci impedirono di vincere». «E la sconfitta non venne tanto per mano della mafia, ma di una politica corrotta», ha rimarcato Costalli, aggiungendo, legandosi ai temi attuali: «Desidero ricordare le parole del Presidente Mattarella spese in occasione del ricordo della Strage di Capaci, ovvero che per battere il cancro mafioso bisogna affermare la cultura della Costituzione. Il valore di questi momenti di incontro è anche ricordare che la nostra Carta va difesa nella sua interezza sempre e comunque». «Ci pensavo da molto tempo a scrivere un libro così», ha confessato l’autore, «perché mi sono accorto che la storia di questa Repubblica è conosciuta da pochi giovani. Di lotta alla criminalità organizzata nelle scuole non se ne parla tanto». Valentina Conti TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE SALUTE DOLCE VITA GUSTO TURISMO HIT PARADE MOTORI FINANZA VIAGGI METEO POLITICA CRONACHE ESTERI ECONOMIA SPORT CULTURA & SPETTACOLI ROMA CAPITALE MULTIMEDIA HITECH & GAMES 0 Consiglia 0 Mi piace

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9/6/2016 Gli «uomini di Falcone» raccontano la mafia  Cronache  iltempo

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Gli «uomini di Falcone»raccontano la mafia«Un libro che coinvolge, lo si dovrebbe adottare nelle scuole: racconta tutta la fermezza necessaria per resisterenella lotta estenuante contro personaggi come Totò Riina e Provenzano. Immortala...

«Un libro che coinvolge, lo si dovrebbe adottarenelle scuole: racconta tutta la fermezzanecessaria per resistere nella lotta estenuantecontro personaggi come Totò Riina e Provenzano.Immortala le vittorie, le tragiche perdite, raccontaanche l’illusione per molti di coloro che hannocombattuto questa guerra di essere ad un passodalla vittoria. Una storia costellata di persone chefecero della lotta alla mafia una missione,impegnate in prima linea in una guerra senzaquartiere al fianco del giudice Falcone». Le paroledel presidente del Movimento Cristiano LavoratoriCarlo Costalli hanno introdotto ieri, all’HotelNazionale a Roma, la presentazione del volumescritto dal generale Angiolo Pellegrini, uomo difiducia del pool antimafia di Palermo einvestigatore di riferimento del giudice GiovanniFalcone, insieme al giornalista FrancescoCondoluci, «Noi, gli uomini di Falcone». Sottotitoloeloquente: «La guerra che ci impedirono divincere». «E la sconfitta non venne tanto per manodella mafia, ma di una politica corrotta», harimarcato Costalli, aggiungendo, legandosi ai temiattuali: «Desidero ricordare le parole delPresidente Mattarella spese in occasione delricordo della Strage di Capaci, ovvero che perbattere il cancro mafioso bisogna affermare lacultura della Costituzione. Il valore di questimomenti di incontro è anche ricordare che la nostra Carta va difesa nella sua interezza sempre ecomunque». «Ci pensavo da molto tempo a scrivere un libro così», ha confessato l’autore, «perché misono accorto che la storia di questa Repubblica è conosciuta da pochi giovani. Di lotta alla criminalitàorganizzata nelle scuole non se ne parla tanto».

Valentina Conti

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9/6/2016 Falcone è ancora vivo: la lotta alla mafia è nella Costituzione  Affaritaliani.it

http://www.affaritaliani.it/roma/falconeancoravivolalottaallamafianellacostituzione426335.html 1/3

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Un appuntamento con lalegalità e un resoconto diuna pagina buia dellanostra democraziaraccontato da uno deipochi sopravvissuti diquella tragica ed eroicastagione dell’Antimaᓰa.L’occasione è stata lapresentazione del libro“Noi, gli uomini diFalcone”, edito daSperling & Kupfer,organizzato dalMovimento CristianoLavoratori presso l’HotelNazionale di Piazza diMonte Citorio a Roma,

dove Angiolo Pellegrini (co-autore del volume insieme a FrancescoCondoluci) ha ripercorso le vicende narrate nelle pagine di unromanzo nero. Nel corso dell’incontro, Carlo Costalli, Presidente delMCL ha deᓰnito il libro di Pellegrini “una storia che rappresenta quegliesempi di legalità fondamentali per il nostro Paese”. Costalli haaggiunto: “Desidero ricordare le parole del Presidente Mattarellaspese in occasione del ricordo della Strage di Capaci ovvero che perbattere il cancro maᓰoso bisogna aⷆ栨ermare la cultura dellaCostituzione. Ecco il valore di questi momenti di incontro, poterraccontare cioè le storie di eroi e ricordarci che la nostra Carta, adispetto di chi cambia idea facilmente, va difesa nella sua interezzasempre e comunque”. Tornando al libro: siamo a Palermo nel gennaio 1981. Generaledell’Arma dei carabinieri, Pellegrini assume il ruolo di comandantedella sezione antimaᓰa di Palermo ᓰno al 1985. Come uomo di ᓰduciadel pool, porta a compimento le più importanti indagini nei confronti

Home > RomaItalia > Falcone è ancora vivo: la lotta alla maᓰa è nella Costituzione

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Falcone è ancora vivo: la lotta alla maᓰa ènella CostituzioneNel libro di Pellegrini e Condoluci, la lezione dei suoi uomini

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9/6/2016 Falcone è ancora vivo: la lotta alla mafia è nella Costituzione  Affaritaliani.it

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di Cosa Nostra. Un ruolo scomodo, il suo: la maᓰa in Sicilia ha allespalle una scia di cadaveri eccellenti e tiene l’isola sotto scacco. Unicasperanza, un giudice palermitano che ha fatto della lotta alle cosche lasua missione: Giovanni Falcone. Il magistrato ha bisogno di uominiᓰdati che portino avanti le indagini a modo suo. E Pellegrini non si tiraindietro: mette insieme una squadra di fedelissimi – la banda del“capitano Billy The Kid” – e va a cercare dove nessuno ha mai osato,guadagnandosi l’amicizia di Falcone. Mentre i “viddani" di Totò Riina eBernardo Provenzano falcidiano a colpi di kalashnikov le vecchiefamiglie, carabinieri, polizia e magistrati si alleano in un’azionecongiunta che culminerà nel maxi-processo.

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11/01/2016 7:57:07 PMRiina, Provenzano e ilCorvo. Svelati i segretidi Cosa Nostra

Falcone è ancoravivo: la lotta allamaᓰa è nellaCostituzione- Foto

A proposito diFalcone -->

Decaro ricordaGiovanni Falcone"Non abbiatepaura di parlare di

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Il generale Angiolo Pellegrini, protagonistadella guerra alla ma a, racconta in un romanzola drammatica realtà degli anni ’80 a Palermo.A pochi giorni dalla commemorazione della strage di Capaci, proseguono le iniziative in tutta Italia per ricordare latragica morte del giudice Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta VitoSchifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo.

“Dedicato alle vittime e ai sopravvissuti del fronte siciliano, e a tutti quelli che hanno combattuto la ma a in silenzio enel silenzio sono caduti, sprofondando nell’oblio”, con queste parole si apre “Noi, gli uomini di Falcone”, il libro diAngiolo Pellegrini scritto a quattro mani con il giornalista Francesco Condoluci.

Presentato martedì 7 giugno a Roma all’Hotel Nazionale da Carlo Costalli, presidente nazionale del  MovimentoCristiano Lavoratori, che lo ha de nito “una storia che rappresenta quegli esempi di legalità fondamentali per il nostroPaese”, il libro ricostruisce dall’interno il periodo più drammatico ed eroico della lotta a Cosa Nostra, denunciandoun oscuro potere politico come nemico che ha impedito al pool antima a di compiere no in fondo il propriodovere.

“Perché quella guerra c’era il rischio di vincerla”, come sottolinea nella prefazione anche  Attilio Bolzoni  – un altrocronista che ha raccontato i crimini della ma a, dagli anni delle “mattanze”, no alla strage di Capaci, almaxiprocesso, no ad oggi – alludendo ad un forzato allontanamento dalla Sicilia di Pellegrini, il capitano «Billythe Kid», come lo chiamavano i suoi, culminato nello smantellamento della squadra.

La strage di Capaci nel racconto di Angiolo Pellegrini

by Veronica D'Agostino - Giu 8, 2016

Cultura e spettacolo

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Il libro racconta di una stagione drammatica che ha segnato la storia nonsoltanto della Sicilia, ma dell’intero Paese. Il generale dell’Arma deicarabinieri Angiolo Pellegrini, comandante della sezione antima a di Palermodal 1981 al 1985, uomo di ducia di Falcone, ha visto combattere e cadereMontana, Chinnici, Dalla Chiesa, Borsellino. In questo libro ripercorre imomenti salienti – il viaggio in Brasile per interrogare Buscetta, lapreparazione del maxiprocesso, il sodalizio con Cassarà –, denuncia le tantezone d’ombra, e rende giustizia a una stagione tragica e irripetibile, in cuismantellare Cosa Nostra sembrava un’operazione davvero impossibile.

“Desidero ricordare le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,spese  in occasione del ricordo della Strage di Capaci – ha aggiunto Costalli aconclusione dell’incontro – ovvero che per battere il cancro ma oso bisognaaffermare la cultura della Costituzione. Ecco il valore di questi momenti di

incontro, poter raccontare cioè le storie di eroi e ricordarci che la nostra Carta, a dispetto di chi cambia idea facilmente, vadifesa nella sua interezza sempre e comunque”.

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Veronica D'AgostinoRomana, 40 anni, comunicatrice per caso, aspirante giornalaia. Dai professionisti ho imparato lalezione più grande: cosa non fa notizia. Il mio motto: "perché essere normale quando puoiessere felice ? "

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