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Agenzia Lupus in Fabula Professor Ojzirbaf Bobonskij Crimini e malanimi Chi 'd zza’ da nu КАПУТЩНИКИ! (Kaputchniki) ERNESTA E IL PROFESSORE La Scatola delle Storie Escamo(r)tage Ambaradan Il Diavolo nel pozzo i viaggi di zobie Laboratorio a-topico u-topico a-tipico sulla formazione dell’attore

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Agenzia Lupus in Fabula Professor Ojzirbaf Bobonskij

Crimini e malanimi Chi 'd zza’ da nu

КАПУТЩНИКИ! (Kaputchniki)

ERNESTA E IL PROFESSORE La Scatola delle Storie

Escamo(r)tage

Ambaradan Il Diavolo nel pozzo

i viaggi di zobie

Laboratorioa-topico u-topico a-tipicosulla formazione dell’attore

Sono trent’anni che Fabrizio Bonora si ostina atediare o (a volte) divertire il prossimo ed èseriamente intenzionato a farlo ancora, malgradol'età ormai matura.

Ha al suo attivo successi planetari e bufalecosmiche, realizzato progetti faraonici e abissi diabiezione, scritto discettazioni autorevoli -facendosi

anche passare per docente universitario- e raccontato fandonie smisurate, edè stato talmente dappertutto e ha lavorato con tanta gente più o menofamosa che ormai si è stufato di raccontarlo in giro, tanto non gliene freganiente a nessuno.

Se proprio siete divorati dalla curiosità su chi veramente sia e che cosafaccia, potete visitare il sito www.fabriziobonora.net. Ci sono filmati, foto ealtre amenità.

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Passando a qualcosa di un po’ -ma poco- più serio, quella che segue è lapresentazione degli spettacoli disponibili per l’anno in corso.

Per ognuno di essi (escluso Kaputchniki! , la cui struttura scenica vaprogettata volta per volta) la scheda tecnica si può riassumere in:

- spazio spettacolo non inferiore a 7x5 mt- quando necessaria, amplificazione voce e strumenti musicali acustici

mediante microfoni panoramici o radiomicrofoni individuali- illuminazione a pieno spazio, non necessariamente variabile- possibilità di accedere alla platea direttamente dallo spazio spettacolo- service audio non fornito- il service luci è disponibile solo per situazioni dimensionalmente ridotte

Per l’accompagnamento musicale di Crimini e Malanimi necessita unpianoforte a coda o mezza coda.

Tutti gli spettacoli possono essere eseguiti anche all’aperto, in situazioniadeguatamente protette.

Lo spettacolo Professor Ojzirbaf Bobonskij può senza alcun problemaessere rappresentato anche in strada, in orario diurno o notturno.

Spettacoli • Laboratori teatrali • Pedagogia teatrale • Laboratori sulla comunicazione

www.fabriziobonora.net

Via Paolo V 43 - 44100 Ferrara (Italia)+39 0532 – 77 13 52 +39 347 - 777 94 16

[email protected]

AGENZIA LUPUS IN FABULA

La più disastrosa e demenziale dimostrazione pubblicitariache abbiate mai potuto concepire, con una folle lotteria e unfinale veramente pirotecnico.

Una giornata di lavoro normale per un’agenziadecisamente speciale: uno stralunato personaggio, dopo unanotte popolata da agitatissimi sogni, e dopo una disastrosacolazione, allestisce uno strano stand per una dimostrazionepubblicitaria che lo porterà a trasformarsi nel Lupo.

Ma quale lupo? Il LUPO, quello che in ogni storia che si rispetti si prendela colpa di tutto, la sintesi della cattiveria, l’antonomasiadella colpevolezza, l’apoteosi della furia omicida. Persbarcare il lunario si fa questo e altro, e il nostroLupo, assediato dalla concorrenza e dai clientiinsoddisfatti, deve alla fine soccombere, non prima diaver venduto la pelliccia a caro prezzo.

Agenzia Lupus in Fabula è un collaudatissimospettacolo comico a tecniche miste, dalla pantomima al

gestuale, dal testo recitatoal grammelot.

E’ stato rappresentato in tutta Italia, eospitato al Festival Internazionale diSantarcangelo nel 1993.

Strutturato come linea continua diassociazioni fantastiche e comiche di rigorosaconseguenzialità, contiene ben precisi spazi di

improvvisazione con gli spettatori, “vittime” consenzienti e divertite deipersonaggi che un unico attore interpreta di volta in volta nell’arco di 60minuti circa.

I sessanta minuti che cambieranno la vostra vita, possibilmente facendoterminare quella di qualcun altro.

(Professor Ojzirbaf Bobonskij)

Spettacolo di magie molto, molto improbabili

Il più disastroso mago del pianeta è arrivato dagliurali con un carretto pieno di bislacche stregonerie, percoinvolgere il pubblico in una filza di ineguagliabiliscemenze spacciate per numeri sensazionali, come la

sfida all’uomo più forte del mondo,la trasposizione della materia e lalettura del pensiero, esibendo la più comica -e sfacciata-incapacità ad eseguire tutti i trucchi compresi i piùsemplici, e facendo sganasciare dalle risate grandi epiccini.

Di insuccesso in insuccesso, decide infine di suicidarsi, ma non senza averprima rapinato il pubblico per pagarsi il funerale.

CRIMINI E MALANIMICanzoni e altro dal cabaret degli anni ‘60, ‘70, ‘80, ‘90, ‘100.Chi è fuori è fuori, chi è dentro (forse) è dentro

“Quasi sempre avere la pretesa di scrivere qualcosa di immortale è il sistema migliore peraffossare quel po’ di buono che vi si può involontariamente celare.

Viceversa, a dire esclusivamente ciò che si reputa immaginifico e sentito come parte delmomento (ad esempio vituperare i portatori di assorbenti sottoascellari), ci sono buone possibilitàdi essere citati nei sussidiari per i quaranta anni a seguire”

(F. Bonora, II / VIII / MCMXCVII)

“...sì”

(N. Morali, III / VIII / MCMXCVII)

Ed è il caso del cabaret. Più di una trentinadi anni fa, nulla di quel che ne uscì eraprogettato per reggere l’ingiuria del tempo e l’oblio delle epoche successiveagli anni ‘60, ma prendere alcune canzoni e accostarle a pezzi di vecchi enuovi autori dei decenni successivi non ha fatto altro che esaltarne lecaratteristiche di durevolezza.

Dobbiamo dunque dare ragione a Giambattista Vico? Non sappiamopraticamente chi fosse costui e tantomeno cosa pensasse, nella nostracrassa ignoranza, ma dargli credito è reazionario e dargli contro è di sinistra(o almeno lo era): bisogna adeguarsi e fare delle scelte coerenti, almeno dalpunto di vista del mercato. Un po’ del sano e decisionista pragmatismo pre-hammamettiano degli anni ‘80 non poteva non contagiarci.

Bene, abbiamo fatto la nostra figura, per ciò che concerne l’impegno, esoprattutto non ci siamo minimamente pronunciati. Nei sussidiari, se proprioci tenete, andateci voi: noi preferiamo dire quello che pensiamo.

Chi 'd zzà da nu(qui da noi)

I tabiunàr Mamante e Delmo Fachìn, il ladro Fasàn, la Giusi che ballava alsuono dei clacson, Salìn che saltava nel mezzo di una rissa per scazzottarsial posto di uno sconosciuto poco combattivo.Personaggi metà veri e metà da leggenda di paese, di un paese immersonelle nebbie autunnali e nella spietata afa della campagna ferrarese, fra ilpuzzo del letame e il profumo del pane fatto nei forni a legna. Tanti, tanti annifa, con la guerra in corso o appena finita, con gli spernacchianti Mosquito cheportavano i braccianti al lavoro negli anni '50, Gildo e Cunsòrzzi a fare laprima esperienza di sesso, Carlaza che sparava alle biciclette nel buio piùpesto, Suriàn che aveva una paletta giustiziera.Spettacolo di racconti semiseri e semiveri, dove il dialetto si intrecciacon l'italiano con la scarsa eleganza di una pronuncia sgiaronata, come sidice qui. Chi 'd zzà da nu, qui da noi

Капутщники!(Kaputchniki)

convivio teatrale

Капутщники non è un vero e proprio spettacolo: è un convivio teatrale,ispirato a uno degli espedienti del Teatro d'Arte di Mosca, agli inizi del '900,per raccogliere il denaro necessario a sostenerne le attività.

Gli spettatori siedono ai tavoli consumando vino e stuzzichini, assistendo abrevi pièces, improvvisazioni, letture, narrazioni, musiche, il tutto eseguito insuccessione da diverse postazioni -circostanti la platea- dagli attori chequando non recitano su palco servono a tavola, non in veste di semplicicamerieri ma di personaggi dotati di specifica caratterizzazione e capacità diimprovvisare con il pubblico.E’ prevista inoltre la possibilità di coinvolgere gli spettatori in particolari ambitidi improvvisazione, nonché di karaoke lirico.

La durata è di almeno due ore, e a seconda degli interventi programmati puòprolungarsi anche di molto.

Teatro per l’infanzia

Spettacolo di clown, magie e storie per bambinicon Fabrizio Bonora e Antonella Antonellini

Ernesta non parla, ma sa spiegarsi molto bene lostesso e soprattutto sa combinare un sacco di guai.

Il Professor Bobonskij, il mago piùsconclusionato del mondo, ha il suo beldaffare a rimediare a tutti i pasticci (eanche ai molti dispetti) che Ernesta infilauno dietro l’altro, senza contare i suoisilenziosi ma sarcastici commenti ai bislacchi prodigi delProfessore.

In un’ora di spettacolo i bambini diventano aiutanti del ProfessoreMago e complici della squinternata Ernesta, adorabile pasticcionaaffetta da una fame smisurata.

Narrazioni e musiche per bambini (e non solo)

Una scatola piena di tante, tante storie da raccontare e tanta, tanta musicache aspetta solo di uscire dagli strumenti per presentare e accompagnare

ogni narrazione.Spettacolo frazionabile in più interventi singoli,

adattabile alle situazioni più disparate, si può fare(quasi) dappertutto.

Spettacolo sul natale per tutti i giorni dell’anno

Per natale siamo tutti più buoni? Qualcuno sì, qualcuno no, qualcun altro lavoraper mettere pace.

Pace eterna, s'intende. Un intraprendentepersonaggio col pallino dell'eliminazione fisica euno spiccatò asccento franscese si improvvisaprima chef, poi barbiere e regista per vendere aicattivi i suoi infallibili espedienti per eliminare ibuoni.

Aspirate ad una cospicua eredità per fare dei beiregali natalizi? Volete liberarvi della maestra? Avetequalche amante di troppo? La soluzione è a portatadi mano, e durante lo spettacolo anche Babbo Natalegiungerà inaspettatamente in vostro aiuto, con tantodi brindisi finaleper tutti.

Clownerie per bambini

con Fabrizio Bonora e Antonella Antonellini

Porfirio ed Ernesta si arrabattano per proiettare un film ma il baule con ilmateriale per fare il cinema è stato scambiato con un altro, pieno di cose chefunzionano a modo loro.

Porfirio beve da una bottiglia con teschio e tibie e si trasforma nel Lupo,mettendosi poi a litigare con il Mago Merlino, proprietario del baule.

Trasformato in un burattino, il lupo riesce a farsi perdonare da Merlino e aritornare Porfirio per il gran finale, ballando insieme a tutti i bambini.

Il diavolo nel pozzo

Fiaba narrata per bambini dai 6 ai 10 anni

La principessa Lauretta è stata rapita dal diavolo Nerofumo e il reBercicocco, suo disperato padre, emette un bando con il quale promette lafiglia in sposa a chi riuscirà a liberarla dalle grinfie del terribile mostro.

Cipollina e Cesarione (che si crede un valoroso cavaliere, nonostante abbiasempre e soltanto combattuto contro poveri spaventapasseri) decidono ditentare l’impresa: grazie anche ai consigli di Nonna Magabianca e a unamagica pietra i due riescono a sconfiggere il demone e il suo segreto alleato,il primo ministro Malocchio, e a liberare la principessa che si scopreessere un’insopportabile e altezzosa rompiscatole: dopo essere riuscitiad evitare che Cesarione la sposi, i due partono per il giro del mondo

Sporco, pulito, scarica e discaricaPercorso spettacolare sul tema dell’igiene e dei rifiuti per il secondo ciclo di scuola primaria

Attraverso il battibecco fra Zobie, un’enorme moscamediterranea, e Tiziacaia, maniaca -ma solo a casa sua-dell’igiene, imbottita di spot pubblicitari e luoghi comuni, sisviluppa un confronto con i bambini sui concetti di igienee pulizia, delle differenze e affinità che questi temipresentano in diverse culture, delle bugie nascoste neipregiudizi più diffusi, estendendo poi la visuale ai rifiuti, alriciclaggio degli stessi, mostrando le enormi e popolatediscariche delle metropoli africane, dove l’attività direcupero e commercio

dei rifiuti riciclati è -per quanto precaria ed esile- unafonte di sostegno per migliaia di persone.

Attualmente si fannomolte attività dicostruzione di oggetti conmateriale di recupero,esistono anche diversepubblicazioni sul tema,ma più che proporrel’ennesimo laboratorio dimanipolazione -cosa alla quale ci si può senza sforzoraccordare come chiusura della giornata- si preferisceriferirsi più direttamente al discorso ambientale, non solo

dal punto di vista “chimico” ma anche in quanto elemento contenitore, fondatore ereagente di culture ed economie di vita.

I due protagonisti bisticciano fra loro e dialogano con i bambini non tanto per darerisposte quanto per provocare domande, evidenziare contraddizioni che, pur nella loroalmeno temporanea insanabilità, non vanno mai dimenticate quando si valutano i propri edaltrui comportamenti.

I VIAGGI DI ZOBIE

Con Fabrizio Bonora Silvia Dambrosioe

In preparazione la nuova puntata

“Il giro dell’acqua”