“TUTTI IN SCENA”

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Il banditore Giornalino scolastico edito dall’ Istituto Comprensivo Statale di Prata P.U. e sezione associata di S.Paolina Redazione e Amministrazione via Municipio - Prata P.U. (Avellino.) Tel.0825/952014 - Fax 0825/961814 ANNO V - N°11 GIUGNO 2005 LA RECITA SCOLASTICA COME MEZZO IDEALE PER VEICOLARE MESSAGGI EDUCATIVI I.C. Prata Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado: tutti insieme per la recita di fine anno “ Forti emozioni, tanta allegria e tanta riflessione” Pinocchio a... scuola (CONTINUA a pag.4) Tutto secondo copione. Lo spettacolo di fine anno che ha visto impegnati gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola pri- maria e le classi prime dell’I.C. di Prata P.U. e sezione associata di S. Paolina, è stato, infatti, un successo sia dal punto di vista organizzativo che di piena condivi- sione da parte di tutti i partecipanti. A di- mostrazione che ai ragazzi, quando il co- Per fine anno scolastico noi alunni delle classi prime della Scuola Pri- maria, insieme a quelli dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia e quelli della Scuola Media, abbiamo messo in scena la storia di Pinocchio. Que- sta storia è bella perché ogni bambi- no è un po’ “Pinocchietto” perché gli Corpi in movimento: danze e giochi (CONTINUA a pag.4) LA LUNA vaga, serena, graziosa, contenta, cara, benigna, quieta, cadente, paga, candida, silenziosa, intatta, solinga, pensosa, muta, grande, recente, diletta... ....luna. Dopo alcune ore di viaggio sull’auto- strada A16 Napoli-Bari giungiamo a Castel del Monte. E il castello, dal- l’alto dei sui 540 metri s.l.m. si pre- senta a noi, anco- ra un po’ asson- nati per la levatac- cia mattutina, in tutta la sua mae- stosità e impo- nenza dalla inconfondibile forma ottago- nale. Unico nel suo genere, tanto che l’U.N.E.S.C.O. nel 1996 l’ha dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità. Il ca- stello realizzato da Federico II di Svevia nel 1240, aveva la funzione di avvistamento e controllo del territorio. Dello stesso periodo sono il castello di Trani, di Ruvo di Pu- glia e di Barletta. Al- tra peculiarità del complesso medioe- vale di Castel del Monte è l’effetto cro- matico della mura esterne ed interne, realizzate con materiali diversi e precisamente con marmi, pietre calcaree e breccia co- rallina. Classe prima sez.A-B USCIT USCIT USCIT USCIT USCIT A DIDA A DIDA A DIDA A DIDA A DIDA TTICA A TTICA A TTICA A TTICA A TTICA A CASTEL DEL MONTE Montefusco: Convento di S.Egidio Bagnoli: Città della Scienza (CONTINUA a pag.4) Ogni anno, in questo periodo, c’è il viaggio di istruzione che interessa le classi quinte dell’Istituto Com- prensivo di Prata P.U. e di Santa VIAGGIO A SERMONE T A E ALL’OASI DI NINFA La scuola è... finita iniziano... le manifestazioni (CONTINUA a pag.4) io sono Zhihao e lei è Zhidan e siamo due gemelli. Sono ormai circa tre anni che viviamo qui in Italia. All’inizio, sia per la lingua, sia per le nostre abitudini, abbiamo avuto non poche difficoltà ad inserirci. C’è da dire che sentivamo anche molta nostalgia per il nostro Paese. Ora ci sentiamo veramente a “casa“ perchè i nostri compagni ci fanno sentire a nostro agio, collaboriamo, giochiamo, ci scambiamo emozioni: c’è molto rispetto. Finalmente, poi, riusciamo ad esprimerci in un “discreto“ italiano. Siamo felici di essere in Italia. AMICI VENUTI DA LONTANO “Il Banditore” raddoppia Il giornalino scolastico redatto dall’I.C.di Prata P.U. e sez. ass.ta di S.Paolina que- st’anno ha raddoppiato. “Il Banditore”, in- fatti, è stato premiato sia il 26 maggio 2005 al Concorso Nazionale : Il migliore giornalino Scolastico “Carmine Scianquetta”, indetto dall’ I.C. di Manocalzati, che il 28 maggio 2005 al III° Concorso Nazionale “Il Giornale nella Scuola”, organizzato dalla Scuola Media Statale “R. Guarini” di Mirabella Eclano. A ritirare i due riconoscimenti la Dirigente Scolastica, dott.ssa Silvia Gaetana Mauriello e gli alunni delle classi prime di Prata P.U. che, dopo aver frequentato un corso di giornalismo, hanno realizzato due numeri de “Il Banditore”. “TUTTI IN SCENA” Prima Durante Oggi SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA Lo spettacolo mi ha fatto capire che è meglio studiare, altrimenti diventi un asi- no e sei ignorante ( Gianni Serino). Io che facevo parte della “folla” posso dire che lo spettacolo è stato molto bello e mi è piaciuto perchè tutti i miei compagni han- I personaggi che mi hanno maggiormen- te colpito sono stati: Pinocchio, Lucignolo e il Grillo Parlante, perchè sono così at- tuali alla nostra età ( Carmen Renna). Mi rendo che ne è valsa la pena di dedicare tante ore pomeridiane per la realizzazio- ne di questo spettacolo ( Emilio Minetti). VISTI DAI COMPAGNI no interpretato la loro parte con molta pas- sione (Filomena Nuzzo). Io che ho fatto la suggeritrice sono stata colpita dalla sce- nografia e dalle musiche. Ho apprezzato molto il ruolo e l’interpretazione della mia compagna di banco, e cioè la fatina che dà sempre a Pinocchio una seconda pos- sibilità per potersi rifare (Sabrina Renna). Carmine Fasulo Classi prime sez.A e B Prata P.U.,13 maggio 2005. Lunedì 9 Maggio2005 Noi bambini delle classi prime di Prata P.U. ci siamo recati in visita a S.Egidio di Montefusco. (CONTINUA a pag.4) Un viaggio da ricordare per la intensità dei bei momenti trascorsi alla Città della Scienza. XVI° concorso nazionale XVI° concorso nazionale XVI° concorso nazionale XVI° concorso nazionale XVI° concorso nazionale di poesia di poesia di poesia di poesia di poesia “Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino” (1° PREMIO DI POESIA) (CONTINUA a pag.2) Utilizzando il linguaggio della poesia ,del- la narrativa, del teatro, della musica, dell’arte del corpo in movimento, dell’in- formatica, tutti gli alunni dell’Istituto Com- prensivo di Prata P.U. e Santa Paolina, dai più’ piccoli della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria ai più’ grandi della Scuola Secondaria di Primo Gra- do, hanno presentato a fine anno i pro- dotti più’ significativi dei laboratori facol- tativi-opzionali. In tali percorsi formativi ,in cui si sono intrecciati il sapere , il sa- per fare e saper essere, sono state trat- tate le tematiche dell’ Educazione Am- bientale, alla Cittadinanza, alla Salute e Alimentazione, all’Affettivita’ e Stradale. E’ proprio su questi temi che gli alunni hanno dato ampio sfogo alla loro creati- vità nei nostri laboratori: LETTURA E SCRITTURA CREATIVA - da dove sono nate poesie, semplici testi teatrali, adat- tamenti di copioni , racconti, gli articoli del nostro giornale- ARTE e IMMAGI- NE- dove hanno preso forma perso- naggi o luoghi, che hanno fatto da sce- nografia per i nostri laboratori di dram- Cai Zhihao Cai Zhidan Classe V A Ciao, La redazione La redazione La redazione La redazione La redazione Augura ai licenziandi in “bocca al lupo”, agli altri...”tutti al mare a mostrar le..................”.

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LA RECITA SCOLASTICA COME MEZZO IDEALE PER VEICOLARE MESSAGGI EDUCATIVI

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Giornalino scolastico edito dall’ Istituto Comprensivo Statale di Prata P.U. e sezione associata di S.Paolina

Redazione e Amministrazione via Municipio - Prata P.U. (Avellino.) Tel.0825/952014 - Fax 0825/961814

ANNO V - N°11GIUGNO 2005

LA RECITA SCOLASTICA COME MEZZO IDEALE PER VEICOLARE MESSAGGI EDUCATIVI

I.C. Prata

Scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado: tutti insieme per la recita di fine anno

“ Forti emozioni, tanta allegria

e tanta riflessione”

Pinocchio a... scuola

(CONTINUA a pag.4)

Tutto secondo copione. Lo spettacolo difine anno che ha visto impegnati gli alunnidella scuola dell’infanzia, della scuola pri-maria e le classi prime dell’I.C. di PrataP.U. e sezione associata di S. Paolina, èstato, infatti, un successo sia dal punto divista organizzativo che di piena condivi-sione da parte di tutti i partecipanti. A di-mostrazione che ai ragazzi, quando il co-

Per fine anno scolastico noi alunnidelle classi prime della Scuola Pri-maria, insieme a quelli dell’ultimoanno della Scuola dell’Infanzia e quellidella Scuola Media, abbiamo messoin scena la storia di Pinocchio. Que-sta storia è bella perché ogni bambi-no è un po’ “Pinocchietto” perché gli

Corpi in movimento:

danze e giochi

(CONTINUA a pag.4)

LA LUNA

vaga,serena,

graziosa,contenta,

cara,benigna,quieta,

cadente,paga,

candida,silenziosa,

intatta,solinga,

pensosa,muta,

grande,recente,diletta.......luna.

Dopo alcune ore di viaggio sull’auto-strada A16 Napoli-Bari giungiamo aCastel del Monte.E il castello, dal-l’alto dei sui 540metri s.l.m. si pre-senta a noi, anco-ra un po’ asson-nati per la levatac-cia mattutina, intutta la sua mae-stosità e impo-nenza dalla inconfondibile forma ottago-nale. Unico nel suo genere, tanto chel’U.N.E.S.C.O. nel 1996 l’ha dichiaratopatrimonio mondiale dell’umanità. Il ca-

stello realizzato da Federico II di Svevianel 1240, aveva la funzione di avvistamento

e controllo del territorio.Dello stesso periodosono i l castel lo diTrani, di Ruvo di Pu-glia e di Barletta. Al-t ra pecul iar i tà delcomplesso medioe-vale di Castel delMonte è l’effetto cro-matico del la mura

esterne ed interne, realizzate conmateriali diversi e precisamente conmarmi, pietre calcaree e breccia co-rallina.

Classe prima sez.A-B

USCITUSCITUSCITUSCITUSCITA DIDAA DIDAA DIDAA DIDAA DIDATTICA ATTICA ATTICA ATTICA ATTICA A CASTEL DEL MONTE

Montefusco: Convento di S.Egidio Bagnoli: Città della Scienza

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Ogni anno, in questo periodo, c’è ilviaggio di istruzione che interessale classi quinte dell’Istituto Com-prensivo di Prata P.U. e di Santa

VIAGGIO A SERMONETA E

ALL’OASI DI NINFA

La scuola è... finita

iniziano... le manifestazioni

(CONTINUA a pag.4)

io sono Zhihao e lei è Zhidan e siamo duegemelli. Sono ormai circa tre anni cheviviamo qui in Italia. All’inizio, sia per lalingua, sia per le nostre abitudini, abbiamoavuto non poche difficoltà ad inserirci. C’èda dire che sentivamo anche moltanostalgia per il nostro Paese. Ora cisentiamo veramente a “casa“ perchè inostri compagni ci fanno sentire a nostroagio, collaboriamo, giochiamo, ciscambiamo emozioni: c’è molto rispetto.Finalmente, poi, riusciamo ad esprimerciin un “discreto“ italiano. Siamo felici diessere in Italia.

AMICI VENUTI DA LONTANO “Il Banditore” raddoppiaIl giornalino scolastico redatto dall’I.C.diPrata P.U. e sez. ass.ta di S.Paolina que-st’anno ha raddoppiato. “Il Banditore”, in-fatti, è stato premiato sia il 26 maggio 2005al Concorso Nazionale : Il miglioregiornalino Scolastico “CarmineScianquetta”, indetto dall’ I.C. diManocalzati, che il 28 maggio 2005 al III°Concorso Nazionale “Il Giornale nellaScuola”, organizzato dalla Scuola MediaStatale “R. Guarini” di Mirabella Eclano. Aritirare i due riconoscimenti la DirigenteScolastica, dott.ssa Silvia GaetanaMauriello e gli alunni delle classi prime diPrata P.U. che, dopo aver frequentato uncorso di giornalismo, hanno realizzato duenumeri de “Il Banditore”.

“TUTTI IN SCENA”

Prim

a

Durante

Oggi

SCUOLA PRIMARIASCUOLA SECONDARIA

Lo spettacolo mi ha fatto capire che èmeglio studiare, altrimenti diventi un asi-no e sei ignorante (Gianni Serino). Io chefacevo parte della “folla” posso dire chelo spettacolo è stato molto bello e mi èpiaciuto perchè tutti i miei compagni han-

I personaggi che mi hanno maggiormen-te colpito sono stati: Pinocchio, Lucignoloe il Grillo Parlante, perchè sono così at-tuali alla nostra età (Carmen Renna). Mirendo che ne è valsa la pena di dedicaretante ore pomeridiane per la realizzazio-ne di questo spettacolo (Emilio Minetti).

VISTI DAI COMPAGNI no interpretato la loro parte con molta pas-sione (Filomena Nuzzo). Io che ho fattola suggeritrice sono stata colpita dalla sce-nografia e dalle musiche. Ho apprezzatomolto il ruolo e l’interpretazione della miacompagna di banco, e cioè la fatina chedà sempre a Pinocchio una seconda pos-sibilità per potersi rifare (Sabrina Renna).

Carmine Fasulo

Classi prime sez.A e B

Prata P.U.,13 maggio 2005.Lunedì 9 Maggio2005Noi bambini delle classi prime di Prata P.U. cisiamo recati in visita a S.Egidio di Montefusco.

(CONTINUA a pag.4)

Un viaggio da ricordare per la intensità dei beimomenti trascorsi alla Città della Scienza.

XVI° concorso nazionaleXVI° concorso nazionaleXVI° concorso nazionaleXVI° concorso nazionaleXVI° concorso nazionale

di poesiadi poesiadi poesiadi poesiadi poesia

“Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino” “Città di Poggiomarino”

(1° PREMIO DI POESIA)

(CONTINUA a pag.2)

Utilizzando il linguaggio della poesia ,del-la narrativa, del teatro, della musica,dell’arte del corpo in movimento, dell’in-formatica, tutti gli alunni dell’Istituto Com-prensivo di Prata P.U. e Santa Paolina,dai più’ piccoli della Scuola dell’Infanziae della Scuola Primaria ai più’ grandidella Scuola Secondaria di Primo Gra-do, hanno presentato a fine anno i pro-dotti più’ significativi dei laboratori facol-tativi-opzionali. In tali percorsi formativi,in cui si sono intrecciati il sapere , il sa-per fare e saper essere, sono state trat-tate le tematiche dell’ Educazione Am-bientale, alla Cittadinanza, alla Salute eAlimentazione, all’Affettivita’ e Stradale.E’ proprio su questi temi che gli alunnihanno dato ampio sfogo alla loro creati-vità nei nostri laboratori: LETTURA ESCRITTURA CREATIVA - da dove sononate poesie, semplici testi teatrali, adat-tamenti di copioni , racconti, gli articolidel nostro giornale- ARTE e IMMAGI-NE- dove hanno preso forma perso-naggi o luoghi, che hanno fatto da sce-nografia per i nostri laboratori di dram-

Cai Zhihao Cai Zhidan Classe V A

Ciao,

La redazioneLa redazioneLa redazioneLa redazioneLa redazioneAugura ai licenziandi in“bocca al lupo”, aglialtri...”tutti al mare amostrar le..................”.

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Ieri 2/ 12/ 2004 siamo andati a visi-tare il museo etnografico di Voltu-rara, la Piana del Dragone ed un ca-seificio. Ci siamo recati a questomuseo per approfondire un’ argo-mento che stiamo trattando a scuo-la: le attività e i mestieri dei nostriantenati. La visita è stata organiz-zata due settimane fa ed è duratatre ore: dalle 9:30 alle 12:30. A scuo-la abbiamo fatto l’ elenco degli og-getti antichi che possiedono i nostrinonni e che utilizzavano quandoerano piccoli, ma visto che soltan-to alcuni lo avevano fatto ed il ma-teriale era poco, abbiamo deciso difare delle ricerche sui mestieri de-gli artigiani: falegnami, vasai ecc.Però fare queste ricerche è risulta-to difficile, così abbiamo consultatoil manuale di tecnica, dove abbia-mo potuto apprendere le notiziesulla fabbricazione del vetro, sulleceramiche, sull’ argilla e sull’ evo-luzione dei primi attrezzi utilizzatinell’ età medievale, fino ad arrivarealle prime macchine adoperate all’inizio dell’ Ottocento. La professo-ressa di lettere ed il professore dimatematica ci hanno spiegato chela Piana del Dragone è un territoriodi tipo carsico. Durante la visita ab-biamo avuto due guide. Una ragaz-za ci ha illustrato il settore riserva-to ai mestieri artigiani, mentre unsignore, fondatore del museo stes-so, ci ha introdotto alla vita contadi-na del passato, illustrandoci i variutensili utilizzati nella campagna, lacucina e la camera da letto. Al se-condo reparto, abbiamo visto glistrumenti utilizzati dal barbiere, dalsarto, dal maniscalco, dal sellaio,dal pastore e dal calzolaio. La visi-ta alla piana del Dragone e al ca-seificio ci hanno dato la possibilitàdi conoscere il territorio in cui vivia-mo e la trasformazione del latte aprodotto finito, come ricotta, for-maggio, mozzarelle e bocconcini.Le notizie che ci sono state riferitele abbiamo registrate, mentre al-cuni compagni ed il professorehanno fatto delle foto. Questa usci-ta è stata molto interessante an-che perchè ho potuto conoscere lapovertà dei nostri antenati e tutta lafatica che facevano per procurarsiun pò di cibo.

Visita al Museo Etnografico di Volturara

Custodita dalla cenereCosì si presenta Pompei oggi, il più vasto eaffascinante museo storico all’aperto del mon-do. La città fu sepolta non dalla lava che avreb-be devastato ogni cosa, ma uno strato di al-cuni metri di cenere finissima, che si infiltrò inogni angolo. Consolidatasi lentamente neltempo, essa preservò intatto tutto ciò che Pom-pei conteneva: la vita di un’ intera cittadina fucristallizzata in un istante. Gli scavi, comin-ciati nel 700’ e ripresi in tempi recenti, conmetodi assai più accurati e meno “distruttividi un tempo, riportano alla luce ogni cosa,dalle case ai mobili domestici, dagli oggettid’arte ai comuni strumenti usi quotidiano.Pompei non ha ancora dato “tutto”: sono statiscavati tre quinti dell’antico abitato. La mici-diale cenere vulcanica ha conservato perfinola forma dei corpi degli sventurati che moriro-no durante la fuga disperata: di queste molteandarono distrutte durante la prima fase degliscavi. Oggi si procede con maggior cautela.

Vittorio GuerrieroAntonio Coluccio

Questa mattina, noi alunni delle clas-sii quarte abbiamo vissuto una nuovaesperienza: siamo andati a visitare illaboratorio di Gaetano Troisi, il vasa-io. Già lo conoscevamo perché era

venuto, prima diNatale, nella no-stra classe, perinsegnarci delletecniche per lavo-rare l’argilla perallestire la botte-ga del vasaio nelPresepe vivente.C’eravamo diver-titi molto a creare

semplici oggetti che a noi erano sem-brati molto belli.La visita alla bottega è stata davverointeressante, perché abbiamo potutoammirare tutto ciò che Gaetano rie-sce a realizzare con l’argilla. Ci hadetto che riesce a produrre oltre 2500articoli diversi: vasi di diversa gran-dezza, anfore, salvadanai, fragoliere,pentole di terracotta, statue, pastoriper il Presepe e diversi oggetti antichiche fanno parte della nostra tradizio-ne contadina: ‘o cecene, ‘o tiano, ‘o Classe IV sez. A-B

A lezione di ceramica: la scuola primaria e secondaria

incontra il maestro Vittorio Troisi nel suo laboratorio

pignatiello e il famoso chinco, cheserviva per la cottura della pizza digranturco. Gaetano, fin da bambino,aveva la passione per l’argilla: era riu-scito a soli 7 anni a realizzare un Pi-nocchietto molto somigliante, che ave-va meravigliato i suoi familiari. Nel suolaboratorio ci sono diversi attrezzi: iltornio, la pressa, il forno a legna, quel-lo elettrico, e diversi utensili per la la-vorazione della creta. Ciò che ha su-scitato in tutti noi maggiore interesseè stato il tornio, formato da un discogirevole, dove ha appoggiato un pez-zo di argilla. Mentre il disco girava, conle mani è riuscito, nel giro di pochiminuti, a modellare un vaso così bel-lo, da lasciarci tutti molto stupiti. Perincollare i manici ha usato la barbotti-na, che è un impasto di argilla seccadiluita con l’acqua. Ci ha spiegato cheogni oggetto, dopo che è stato realiz-zato, deve prima asciugare e poi es-sere cotto nel forno a circa 900°. Dopolo si può anche decorare e dipingere.La visita è piaciuta molto a tutti noi esperiamo di tornarci di nuovo.

Marina Ripa

POMPEIUna tragedia immane

SCUOLA & TERRITORIO

Finalmente il nostro turno era arrivato!!!Era scoccata l’ora della partenza e tuttieravamo super- quipaggiati ed aspettava-mo con frenesia l’arrivo del pullman. Il viag-gio fu un po’ noioso ma essendo elettriz-zati, tutto sembrò più diver-tente. Arrivati alla prima tap-pa, le Grotte di Frasassi, po-temmo osservare le meravi-gliose opere create dalla na-tura che assumevano le for-me più svariate e fantasioseai nostri occhi. Tutto era stu-pendo ed emozionante(NB)!!! Ripreso il viaggio, ar-rivammo in hotel a Rimini intempo per la cena. L’Hotelesteticamente era graziosoma ispezionando le stanze ciaccorgemmo che erano amisura di ...lillipuziani. Dopocena andammo tutti in camera a disfarele valige e a trascorrere la prima di tre notticompletamente insonni trascorse a par-lare, a ridere e a…mangiare (il cosiddettospuntino di mezzanotte). Nei giorni suc-cessivi ci aspettavano momenti indimen-ticabili ed esperienze uniche. Visitammol’Italia in miniatura, compiendo un rapidis-simo e divertentissimo viaggio tra le bel-

lezze del nostro paese e il delfinario doveuna famiglia di delfini ci incantò con le sueacrobazie. La sera dello stesso giorno cituffammo nelle bellezze medievali dellaRepubblica di San Marino, divertendoci

ad osservare dalle torri del bel vedere l’in-cantevole panorama sottostante nel qualespiccavano le luci di Rimini. La nostra fe-licità, però, raggiunse il culmine nel terzogiorno quando ci recammo a MIRABILAN-DIA, un luogo veramente da favola. Tragiostre mozzafiato, spettacoli divertenti edoriginali, spese folli nei bazar, trascorrem-mo una giornata straordinaria, alla fine

della quale eravamo stanchissimi ma vera-mente soddisfatti. Il giorno dopo, tentandodi soffocare la tristezza, intraprendemmoil viaggio di ritorno che prendeva come ul-tima tappa la città di Urbino. Seguendo le

indicazioni di una guida, visitam-mo il Palazzo Ducale e le suesplendide opere, tra le quali alcunidipinti di Raffaello, di suo padre Gio-vanni, e di Tiziano. Nel pomeriggio,ripartimmo per Prata, dove giun-gemmo a tarda sera. Il viaggio diistruzioni segna una tappa moltosignificativa nella vita di noi ragaz-zi perché ci offre l’occasione di vi-vere con i nostri amici esperienzeed emozioni irripetibili. Il nostro viag-gio è stato un vero successo gra-zie anche ai nostri fantastici ac-compagnatori, in particolare il col-laboratore amministrativo, Nicola

Iommazzo, che hanno sempre vigilatosulla nostra sicurezza lasciandoci però inalcuni momenti, un certo margine di liber-tà, dimostrando così di avere fiducia in noie nel nostro senso di responsabilità. Unringraziamento particolare ai nostri inse-gnanti e alla nostra Preside che ha per-messo al nostro sogno di libertà per qual-che giorno di diventare realtà.

UNA “QUATTRO GIORNI” RICCA DI ESPERIENZE E DI EMOZIONI IRRIPETIBILI

Classe III A

Giornata della Legalità in Campania. In-contro dibattito sul tema: Una società amisura d’uomo: democrazia e legalità.Giornata ricca di avvenimenti quella chehanno vissuto gli alunni di ogni ordine egrado dell’I.C. di Pra-ta P.U. e sez.neass.ta di S.Paolina.Infatti in occasionedella Giornata dellalegalità in Campa-nia e nell’ambito delProgetto di Educa-zione alla Legalità“Io cittadino d’Euro-pa e del mondo” neilocali della scuola siè tenuto un incontrodibattito sul tema:“Una società a mi-sura d’uomo: de-mocrazia e legali-tà”. Sono intervenu-ti: Il D.S. Dr.ssa Sil-via Gaetana Mauriello, il Dr. GennaroJaverone, Provveditore agli Studi di Avel-lino, Dr.ssa Anna Farina, Dirigente

U.S.R.Campania, Dr.ssa Antonietta Tar-taglia, Ispettrice Tecnica, Dr. Mario Papa,Questore di Avellino, Magistrato dr. Gen-naro Iannarone, Presidente Teatro “C.Gesualdo” di Avellino, Dr. Vincenzo Pe-

truzziello, Sindaco di Pra-ta P.U., Architetto, Angeli-na Spinelli, Sindaco diS.Paolina, Ins.te, PaolaLombardo, Ass. alla P.I. diPrata, Dr. Carmine Gner-re, Ass. alla P.I. diS.Paolina, Ispettrice P.S.Anna De Venezia, Cap.Alfonso Carletti, Coman-dante Carabinieri PratolaSerra. Sempre nel corsodella manifestazione sonostati premiati, con un orolo-gio ed una pergamena, glialunni meritevoli, relativa-mente all’anno scolastico2003/2004, e sono staticonsegnati gli attestati di

partecipazione alla seconda edizione del“Presepe Vivente al Borgo Antico”

“Una società a misura d’uomo: democrazia e legalità”

Classe III B

La mia scuola per me èpiù di una scuola, quasiuna seconda casa. E’bella e grande. In essa,infatti, trascorro tante ore.Esattamente 36 ore set-timanali, così distribuite:sei ore il lunedì, il martedìe il venerdì; cinque ore ilgiovedì e il sabato; ottoore il mercoledì perché c’è il rientro po-meridiano. Sempre di pomeriggio, il gio-vedì, c’è il laboratorio giornalistico, che cura

l’edizione del giornalinodella scuola “Il banditore”.Si trova, in via Munici-pio,4, la zona nuova delpaese ed è costituita daun piano rialzato ed un pri-mo piano. Due le entratee due i cortili d’accesso.Al piano terra ci sono treaule per il corsa A (prima, seconda eterza), più l’aula di Tecnica ed Artistica.Al primo piano altrettante aule per il cor-so B, più l’aula di Informatica. Sempre al

primo piano, la sala dei professori, e daquest’anno, essendo di-ventato Istituto Compren-sivo, c’è anche la stanzadella Dirigente e gli ufficiamministrativi. Le aulesono pulite, ampie e beneilluminate. I banchi sonotutti nuovi di zecca. Gli in-segnanti sono tutte don-ne, tranne Locorotondo, Picariello, Pe-truzziello (vedi disegni) e Festa, tra-

sferito ad inizio anno scolastico.

Nella mia scuola predomina il colore “rosa”

matizzazione- MUSICA e CHITARRA-dove gli alunni hanno imparato a suona-re e cantare i brani a tema dei nostri mu-sical, spettacoli teatrali e manifestazionicanore- ESPRESSIVO-MOTORI- dovei ragazzi hanno imparato non solo la pra-tica sportiva, o a realizzare percorsi diorienteering o stradali, ma anche l’artedel corpo in movimento, che ha dato vitaalle coreografie dei nostri spettacoli-DRAMMATIZZAZIONE-dove i nostri alunnihanno imparato a recitare, a interpretareruoli di personaggi della narrativa o crea-ti da loro stessi nei laboratori di scritturacreativa- INFORMATICA- dove gli allievihanno imparato a raccogliere dati, rea-lizzare statistiche, creare ipertesti e pre-sentazioni multimediali – GIORNALI-SMO- in cui i nostri alunni hanno impara-to le tecniche giornalistiche , dando vitaal nostro giornalino scolastico “IL BAN-DITORE”. DOPO TANTO LAVORO E’GIUSTO CHE SI VADA “TUTTI INSCENA”con “Pinocchio”, delle classi pri-me della Scuola Primaria e Secondariadi Primo Grado, ”Il rispetto che cos’è” delleclassi della Scuola Primaria di Prata P.U,“Non ti pago” della classe V della ScuolaPrimaria di Santa Paolina, “Life & Music:Grease, Hair e altro…” delle classi dellaScuola Secondaria di Santa Paolina, iltutto arricchito con canti e balletti a tema,mostre di lavori a carattere artigianale eartistico. Il Dirigente ScolasticoDott.ssa Silvia Gaetana Mauriello

Continua dalla prima pagina

Giovedì 16/ 12/2004 siamo andati a visi-tare il negozio del ceramista nel nostropaese. Abbiamo effettuato questa visitaper continuare ed approfondire il labora-torio che stiamo trattando a scuola: leattività e i mestieri dei nostri antenati. Lavisita al ceramista è stata organizzatauna settimana fa ed è durata un’ora emezza: dalle 8: 10 alle 9: 40. I professoridi lettere e di matematica hanno propo-sto questa visita al negozio di GaetanoTroisi per approfondire le notizie che ab-biamo ricavato dal manuale di tecnica.Durante la visita è stato proprio il signorGaetano Troisi ad illustrarci il percorso e letecniche di lavorazione dell’argilla. Abbia-mo assistito alla lavorazionedell’ argilla sul tornio, poi ab-biamo visto la pressa. Chein soli dieci secondi è in gra-do di riprodurre una delle for-me presenti sullo stampo,e lo stampo a colaggio, cheviene riempito con l’ argillaliquida fino all’orlo e restachiuso per due o tre giorni,in modo che, l’ argilla ne as-suma la forma. Abbiamo preso appuntidelle notizie che ci sono state riferite, men-tre il professore di matematica ha scatta-to delle foto. Secondo me, questa visitaè stata bellissima ed interessantissima, in-fatti ci ha appassionato tutti e ci ha datola possibilità di apprendere nuove notiziesu un’ arte bellissima: la lavorazione del-l’argilla.

Classe seconda media sez. A

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Santa Paolina NewsNewsNewsNewsNews

Anima Blu. Questo è il nome d’artedel nostro straordinario amico Fran-cesco, il quale, oltre ad essere unoscrittore originale, ideatore del sog-getto per un cartone animato, è an-che un bravo musicista, autore didiverse canzoni che ha inciso e rac-colto in un CD che ci ha regalato. Ab-biamo sempre pensato che France-sco fosse un super eroe, capace diaffrontare la vita con coraggio, otti-mismo ed allegria e ne avevamoavuto la conferma parlando con luiin diretta telefonica su Radio 24, orale sue canzoni ci permettono di co-noscerlo ancora meglio e di apprez-zarne la ricchezza interiore ed il pro-fondo amore per la vita. “Focella”(la protagonista di un suo racconto),“Nasce l’amore”, “Ritornerai” sono

E’ vero che le galline hanno unbasso quoziente intellettivo?Ebbene si! Il coefficiente d’encefalizzazio-ne, dato dal rapporto fra peso del corpo epeso del cervello, più basso, è quello dellafamiglia dei galliformi a cui appartengonole galline. Questi animali hanno un coeffi-ciente d’encefalizzazione pari a 0,036.Negli uomini tale valore è in media 7,5.Negli uccelli il più alto valore si trova neipappagalli con lo 0, 234. Ma si sa dellegalline non apprezziamo certo le doti intel-lettive!!!Perché il prosciutto si chiama pro-sciutto?E’ un incrocio fra il latino “perexsuctus”(asciuttissimo) e l’italiano prosciugato.Da dove viene la parola sport?Prende in Inghilterra il suo significato at-tuale ma è di origine neo-latina. In partico-lare deriva dal francese “desport” (diporto,ma anche svago) che a sua volta è legatoal latino diportare, andare in un altro luogo.

Classe prima

Nel mondo si professano molte reli-gioni e non sempre, purtroppo, la con-vivenza tra persone di religione diver-sa è serena. Leggendo gli articoli delquotidiano, ci siamo trovati di fronteun’episodio molto toccante. Una ra-gazza cristiana voleva sposare unragazzo di religione musulamana evoleva cambiare credo, ma i genitorierano contrari alle nozze e la ragaz-za è stata uccisa dal padre con unaspranga di ferro: questo è quello cheè successao in un quartiere di Ramal-lah. Secondo la nostra opinione que-sta decisione dei genitori è ingiusta,perché ucciderla è stato un gravissi-mo reato. Questo si collega con il di-scorso che abbiamo fatto con la no-stra professoressa di italiano, cioè cheper noi l’amore è un sentimento chenon ha né confini né limiti. Ognunoha il diritto di professare la propria re-ligione e nessuno ha il diritto di toglie-re la vita ad un altro.

CLASSE TERZA

PER RIDERE UN PO’Sai che non si possono mettere icani in lavatrice? Si, ma tranne se

sono boxer.

Che cosa compra un gioielliere dalpanettiere? Un pandoro.

Sapete che prende un prof. d’italianoal bar? Un caffè corretto.

Sapete come vive un prof. dimatematica? Come un signorotto.

1 maggioNasce come giorno di protesta equindi diventa la festa dei lavorato-ri. È in origine l’anniversario dellaviolenta repressione dei disordiniscoppiati a Chicago il primo mag-gio 1886. A lanciare l’idea di farneun giorno di lotta fu il congressodella Seconda Internazionale a Pa-rigi nel 1889.

4 maggioIl 4 maggio 1994 Yasser Arafat eYitzak Rabin firmano al Cairo l’ac-cordo che prevede l’autonomia del-la Palestina.

9 maggio:

FESTA DELL’EUROPAIl 9 Maggio 1950, Robert Schu-man presentava la proposta dicreare un’Europa organizzata, in-dispensabile al mantenimento direlazioni pacifiche fra gli stati chela componevano. La proposta,nota come” dichiarazione Schu-man”, e’ considerata l’atto rina-scita dell’Unione Europea.

2 GIUGNO: FESTA DELLA

REPUBBLICACon il Referendum Istituzionale del2 giugno1946 è nata la Repubblica.Con la legge n° 236 del 20/11/2000la celebrazione è stata ripristinata edil 2 giugno è tornato ad essere ungiorno festivo.

3 GIUGNO:Il 3 giugno 1963, all’età di 82 anni,muore Giovanni XXIII, il “Papa buo-no”. Il suo nome era Angelo Giusep-pe Roncalli.

Classe prima

Fantastico! Anzi favoloso! Anchequest’anno, come tutti gli anni, lanostra scuola ha deciso di orga-nizzare una recita per fine anno.Lo scorso anno è stato portato inscena un adattamento del musical“Scugnizzi”. Gli alunni sono statiattenti, interessati e laboriosi egrazie al contributo dei docentihanno reso il meglio di se stessi.Ciascun docente con la specializ-zazione della sua disciplina hadato il suo contributo ai fini dellariuscita del progetto. La professo-ressa Cecere è riuscita a fare deibellissimi cartelloni e a creare sce-ne molto realistiche. Anche que-st’anno con il musical di Greasenon si può fare a meno di lei e del-la sua vena artististica. Il profes-sore di educazione fisica cura lecoreografie del musical; la profes-soressa di musica ha scelto e pre-para le canzoni. Nella teoria tuttoè pronto, ora si tratta di impararele parti, le canzoni, e i passi didanza. Il risultato sarà il frutto dellavoro di tutta la scuola docenti ealunni insieme.

CuriositàIo vorrei

TUTTI IN SCENA

Classe seconda

Le differenze religiose

Nel corso di questi tre anni ci sonomolti ricordi a cui siamo legati, bellie brutti, ma sicuramente l’esperien-za che rimarrà impressa nel nostrocuore, più di tutte le altre, è la gita diterza media. Questa, come ogni av-ventura che si rispetti, ha avuto i suoiimprevisti e colpi di scena. Il primoimprevisto è stato rappresentatodall’improvvisa assenza di due pro-fessori accompagnatori, ma poichéle vie della prof.ssa Troncone sonoinfinite al suo posto è stato trasci-nato in gita Nicola, l’applicato dellanostra segreteria. Il giorno della par-tenza eravamo tutti entusiasti di affron-tare il lungo viaggio ( e di … non vede-re per quattro giorni i nostri amati ge-nitori), ma alcuni di noi avevano un pòdi timore di non trovarsi bene con iragazzi di Prata. Ma si sa…quando siaffrontano insieme ore e ore di viag-gio, stazioni di servizio e il drammadelle pile scariche nei lettori CD, non

Il giorno 14 aprile siamo andati in gitaa “POMPEI”. Siamo arrivati a destina-zione verso le 9.00 e la guida ci haaccompagnato a visitare gli “ SCAVIDI POMPEI”. La guida ci ha racconta-to la storia di Pompei e ci ha parlatoanche del terremoto avvenuto nel 72d. C., pochi anni prima dell’eruzionedel Vesuvio verificatosi nel 79 d. C .Gli scavi, testimonianze del passato,sono stupendi, interessanti e sono pia-ciuti molto a tutti. Siamo rimasti parti-colarmente colpiti dai calchi delle per-sone e ci ha colpito la vista d’interefamiglie sepolte da cenere e lapilli.Abbiamo provato tanto dispiacerepensando alla sofferenza e alla pauraprovata da queste persone. Siamoandati al ristorante verso le 14.00 eabbiamo gustato molto il pranzo.Usciti dal ristorante ci siamo fermatialle bancarelle dove ognuno ha com-prato dei regalini per la famiglia. Il po-meriggio verso le 16.00 siamo andatialla Basilica della “MADONNA DELROSARIO”. E’ una chiesa stupenda,bellissima, grande e con tante raffi-gurazioni, decori e stucchi in oro.C’era anche il ritratto del “PAPA” GIO-VANNI PAOLO II. Il nostro parroco-pro-fessore Don Giovanni ha concelebra-to la messa. Dopo la funzione, abbia-mo mangiato un gelato e poi felici sia-mo ritornati a casa. Questa gita è sta-ta un’esperienza bella, divertente ci hainsegnato e ci ha fatto conoscere cosenuove.

CLASSE PRIMA MEDIA

VIAGGIO E… DINTORNI Visita agli scavi

di POMPEI

può non nascere una grande e ina-spettata amicizia. Con i ragazzi diPrata al nostro fianco abbiamo affron-tato un’Italia in Miniatura bagnata, unaguida dei tempi di Napoleone che ciha mostrato le meraviglie del Palaz-zo Ducale di Urbino, i richiami delleproff (quelli non mancano mai), lemontagne russe di Mirabilandia equattro notti passate ad entrare e usci-re da una camera all’altra (mentre leocchiaie delle proff aumentavano). Maalla fine di tutto non solo abbiamo tra-scorso quattro giorni all’insegna del di-vertimento, quattro giorni di abbuffatedi patatine e coca-cola sul pullman,ma abbiamo anche stretto nuove ami-cizie e qualche …simpatia. Questoviaggio rimarrà per sempre nei no-stri cuori come l’esperienza più di-vertente trascorsa con i nostri proff(anche se loro erano sempre connoi pronti a controllarci).

CLASSE TERZA MEDIA

Giovedì 28 Aprile siamo andati allaseconda gita scolastica dell’anno,a Castel del Monte e Trani. Lamattina ci siamo riuniti nel luogostabilito. Abbiamo condiviso il viag-gio con i ragazzi della scuola me-dia di Prata. Questo viaggio è sta-to abbastanza lungo, ma alla finesiamo arrivati a destinazione. Lamattinata l’abbiamo trascorsa vi-sitando il Castello di Federico II,che ci ha colpito molto per la suastruttura e per la sua bellezza sto-

rica. Con il pullman siamo andatial ristorante dove tutti insieme ab-biamo consumato il pranzo. Ver-so le ore 16.00 ci siamo diretti ver-so Trani e abbiamo visitato la cat-tedrale di San Nicola Pellegrino eun altro castello che era stato re-alizzato sempre da Federico II.Siamo rientrati in tarda serata acasa. È stata una bella giornatamolto istruttiva ma anche interes-sante e piacevole.

Siamo agli sgoccioli, abbiamo inizia-to il conto alla rovescia per segnare igiorni che ci separano dalla conclu-sione dell’anno scolastico, un annoche per noi è un po’ diverso dai pre-cedenti perchè segna la fine del no-stro percorso nella scuola media. Inquesto periodo siamo felici perché levacanze estive sono alle porte, maallo stesso tempo siamo un po’ pre-occupati per l’esame finale che affron-teremo tra alcune settimane. Oltre aripetere gli argomenti studiati e ad or-ganizzare il colloquio finale, pensia-mo sia giusto fare un bilancio di que-sta nostra avventura che è stata la fre-quenza della Scuola Media. Anche seci conoscevamo tutti, è in questi anniche abbiamo rafforzato la nostra ami-cizia, è in questi anni che siamo cre-sciuti anche dentro, ed è anche inquesti anni che sono nate alcune sim-patie tra ragazzi e ragazze. Sono statianni sereni, fatti di momenti impegna-tivi ma anche di momenti entusia-smanti; la preparazione a varie mani-festazioni, la partecipazione alle visi-te guidate ci hanno coinvolto in modoparticolare, anche se, dobbiamo rico-noscerlo, è stato bello anche incon-trarci ogni giorno nella nostra classe,con i vari insegnanti. In fondo siamoun po’ dispiaciuti perché sappiamo dinon ritrovarci nella stessa classe ilprossimo settembre. Ognuno di noitroverà nuovi compagni e dovrà, un po’alla volta, crearsi nuove amicizie, an-che se siamo convinti che la nostraamicizia continuerà. Siamo al traguar-do, ma prima di lasciare la nostra“vecchia “ scuola non possiamo nonsalutare i nostri insegnanti che ci han-no accompagnato e guidato.

Classe terza media

UN SALUTO ALLA SCUOLA MEDIA

QUEL GIORNO ACCADDE...

solo alcuni dei titoli di un CD che ciha colpito molto per i testi che ab-biamo ascoltato con molta attenzio-ne, trovando in ognuno tanta sensi-bilità e qualcosa di speciale che ciha fatto riflettere. Nella lettera cheaccompagnava il CD, Francesco ciha raccontato alcuni momenti impor-tanti dell’estate 2004, tra i quali la par-tecipazione al 37° Festival della Can-zone Oratoriana, in provincia di Bari,e ci ha parlato della grande impor-tanza che i ricordi hanno nella vitadelle persone. “Ricordare – egliscrive- è importante, importantissi-mo, perché ricordando si possonoe si devono comprendere gli erroricommessi in passato, per evitare diripeterli, nelle grandi cose come inquelle più piccole”. Egli, inoltre, ha

sottolineato l’importanza del dialogoper vivere sereni nel mondo e ci hafatto riflettere sul fatto che molti pro-blemi si potrebbero risolvere se solosi dialogasse di più, in famiglia, congli amici e anche tra i potenti dellaTerra. A questo proposito ci ha rac-contato la storia di un suo amico ilquale, non riuscendo a comunicarecon i suoi genitori e sentendosi soloe trascurato, aveva intrapreso unabrutta strada dal quale egli aveva ten-tato di allontanarlo, facendogli senti-re tutto il suo affetto e la sua amici-zia. Questo è Francesco, un superamico che ad ogni incontro ci rega-la tante emozioni e una nuova, me-ravigliosa lezione di vita.

CLASSE seconda

Francesco, l’amico di sempre, diventa “Anima blu”

Io vorrei essere un giocatoreVorrei che nel mondo ci fosse solo

la PACEVorrei che i bambini dell’Africa non

soffrissero più la fame e cheandassero a scuola come noi

Vorrei tanti soldi per poterli dare aibambini poveri

Vorrei un cielo azzurro e un mondorosa

Vorrei la scuola più modernaVorrei trascorrere un’intera giornata

a fare solo educazione fisicaVorrei che i bambini decidessero da

soli le loro eventuali punizioniVorrei che tutti cancellassero dalla

loro mente la parola GUERRAVorrei che nel mio paese ci fosseromolti negozi anche nelle province

Vorrei essere una fata con labacchetta magica per poter regalare

una villa comunale al mio paeseVorrei che la nostra ex insegnanteGINA ritornasse di nuovo tra noi.

CLASSE PRIMA

A CASTEL DEL MONTE

CLASSE SECONDA

CLASSE PRIMA

Page 4: “TUTTI IN SCENA”

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Il giorno lunedì 9 Maggio noi bambinidelle classi prime di Prata P.U. ci sia-mo recati in visita a S.Egidio di Monte-fusco. Lì abbiamo conosciuto anche ibambini della classe 1 di S. Paolina.Abbiamo visitato prima la chiesa, poi,accompagnati da un frate di nomeAntonio, anche il convento dei PadriCappuccini. Nel convento abbiamo vi-sto il chiostro, il refettorio e le celle deifrati, tra cui quella in cui visse, per bre-ve tempo, Padre Pio. Siamo andati poia fare merenda nel parco, dove ci sia-mo divertiti molto sulle giostre. Abbia-mo fatto anche un gioioso girotondoinsieme alle maestre. Trascorso iltempo, siamo ritornati a scuola con-tenti per la bellissima esperienza vis-suta insieme tra giochi, canti e risateall’aria aperta.Lavoro di gruppo degli alunni del-

la classe 1°A

Paolina. Quest’anno è toccato a noi:siamo andati a visitare il castello Ca-etani a Sermoneta e l’Oasi di Ninfa inprovincia di Latina. È stata una gior-nata divertente ed istruttiva, infatti ab-biamo conosciuto posti nuovi e ricchidi storia. Una guida ci dava spiega-zioni sull’origine del castello che ap-parteneva all’omonima famiglia e cheebbe, tra i suoi avi, Benedetto che fueletto con il nome di Bonifacio VIII.Oggi del castello restano la Torre Ma-schio, la Torre Maschietto, il ponte le-vatoio, il fossato, le mura… All’inter-no abbiamo visto la “stanza del Car-dinale” con un enorme camino, affre-schi e quadri. Le camere di LucreziaBorgia che fu padrona del castello perquattro anni, la sala da pranzo, la bi-blioteca, un grande pozzo all’internodel cortile… Sulla Torre Maschio c’era-no delle feritoie e delle aperture cheservivano per lanciare olio bollente suinemici. Siamo andati, poi, per unostretto passaggio segreto che servi-va per uscire furtivamente dal castel-

pione piace ed è a loro misura, danno ilmeglio di se stessi, assicurando forti emo-zioni, tanta allegria e numerosi spunti diriflessione. In particolare la favola di Pinoc-chio, che,come tuttele fiabe rap-presenta ilmezzo ide-ale per vei-c o l a r equalsiasimessaggioeducativo,è una me-tafora riccadi insegna-menti. Il pri-mo fra tuttidice, Sabi-no Aquino,il Pinocchiodel musi-cal: “ seb-bene siastato scel-to per il ruo-lo di Pinoc-chio, misento didire chenon mi sento affatto Pinocchio in quantoio sono il suo esatto contrario: mi piace lascuola e studio volentieri, inoltre ascoltosempre i consigli dei mie genitori e dei mieiprofessori”. Per Geppetto, al secolo Anto-nio De Rosa : “ciò che mi ha colpito diPinocchio è la sua attualità, è cioè il fattoche come molti ragazzi, non ama la scuolae vorrebbe trascorrere tutto il tempo a gio-care e a divertirsi con gli amici. Ma poicome la stragrande maggioranza si rav-

Classe I B (Prata P.U.)

vede e si mette a studiare per conseguireun diploma o una Laurea”. Per il Grillo par-lante (Matteo Iandoli): “la favola di Pinoc-chio è ricca di insegnamenti: il primo fra

tutti è quello dinon marinare lascuola perchèsenza una ade-guata istruzio-ne si diventavulnerabili eschiavi degli al-tri”. Per i cara-binieri (CarolaCristaudo eAntonio Pisa-no): “Pinocchioè molto fortu-nato perchélungo la suastrada incontrapersone che glivogliono bene elo aiutano a su-perare le diffi-coltà senza vio-lare la legge”.L u c i g n o l o( G e n n a r oRuotolo):” èun personag-

gio molto invidiato dai miei compagniperché primo è uno scansafatiche epoi si spende i soldi degli altri”. La fa-tina (Giovanna Freda): “il mio ruolo miè piaciuto e non ho fatto nessuno sfor-zo per immedesimarmi perché per lamia famiglia ed i miei amici sono buo-na e disponibile per natura, propriocome la fatina della fiaba”.

lo. Vedere quelle stanze, osservare gliarredi, visitare le camere, è stato vera-mente emozionante ed unico. Termina-ta la visita, siamo usciti ed abbiamomangiato al ristorante e poi ci siamo di-retti, in pullman, all’Oasi di Ninfa, cosìchiamata per il fiume Ninfeo che scorrenei pressi. In questo luogo incantato confiori variopinti, viali alberati, canali di ac-qua limpidissima, vivono tantissime spe-cie di uccelli e la flora è varia: c’è unalbero di magnolia che è il più alto diEuropa, pini, abeti, cipressi, alberi diGiuda, querce, betulle, larici, bambù,piante parassite … Abbiamo visto an-che girini, anatre, merli… Un tempol’Oasi era una zona paludosa infestatada zanzare pericolose, per cui le popo-lazioni furono costrette ad abbandona-re quei luoghi. Oggi la zona è stata bo-nificata ed è molto piacevole visitarla.Noi siamo rimasti molto entusiasti perquesta gita e per l’organizzazione tutta.Ringraziamo la Dirigente e le insegnantiche ci hanno accompagnato

Classi V A – B (Prata P.U.)

piace giocare, dire bugie, non gli piacela medicina e …qualche volta fa i ca-pricci perché non vuole andare a scuo-la. Noi ci esibiremo in qualche canto enei giochi, ma soprattutto nella danza,dove manifestiamo i nostri sentimenti,collaboriamo con gli altri, ci apriamoagli altri... stata un’idea davvero ge-niale scegliere Pinocchio come perso-naggio da rappresentare perché èmolto vicino a noi e ci insegna moltecose.

Lavoro di gruppoalunni della classe 1°B A SERMONETA E ALL’OASI DI NINFA

MontefuscoMontefuscoMontefuscoMontefuscoMontefusco : Convento: Convento: Convento: Convento: Convento

di S.Egidiodi S.Egidiodi S.Egidiodi S.Egidiodi S.Egidio

Corpi in movimento:Corpi in movimento:Corpi in movimento:Corpi in movimento:Corpi in movimento:

danze e giochidanze e giochidanze e giochidanze e giochidanze e giochi Un viaggio da ricordare. Un mega extragalattico viaggio di istruzione, verso lameta dei nostri sogni: Napoli – Città dellaScienza – Il Planetario. Un viaggio tra lestelle. E proprio nella magia del cielostellato abbiamo imparato a cercare laStella Polare, a riconoscere grandi co-stellazioni che portano i nomi di famosipersonaggi mitologici. Ma non solo lestelle...divertenti e di grande attrazionesono stati i pesci dell’acquario. Quellostrano, grosso pesce, che fissandocicon volto arcigno sembrava volesse im-

Lavoro di gruppo classe 2°A ScuolaPrimaria Prata P.U.

Bagnoli: Città della ScienzaBagnoli: Città della ScienzaBagnoli: Città della ScienzaBagnoli: Città della ScienzaBagnoli: Città della Scienza

paurirci e chiederci: “Chi siete? Chevolete?.....”. E le stelle di mare, l’arago-sta, il paguro che si trascinava l’attinia,e il polpo con i suoi lunghi tentacoli, e ildelfino imbalsamato del museo… Bel-lo! Tutto bello! “Quando ritorneremo afare un viaggio così bello? “ è la doman-da che ci siamo fatti tutti al ritorno. Enon poteva mancare la foto col perso-naggio televisivo famoso!...

Gli alunni di classe 5° ricordando lamaestra Gina Spinelli, venuta a man-care quando iniziavano a frequenta-re la terza elementare. Dalla 1° alla3° elementare abbiamo avuto la ma-estra più buona del mondo : la mae-stra Gina Spinelli. Lei ci voleva tantobene del resto anche noi le ricam-biavamo il sentimento. Purtroppo in3° elementare se n’ è andata, por-tando con se la gioia che noi prova-vamo , quando lei faceva le sue le-zioni, con tutta l’allegria di cui eracapace.

RICORDANDO LA NOSTRA MAESTRA GINA SPINELLI

Quando faceva lezione tutti erava-mo felici perché ci riusciva semprea farci divertire, con qualche battutao chiamandomi “Baccalà” quandonon capivo….. ma io sapevo che mivoleva bene e lo diceva per scher-zo.

(S.V.) (M.D.) classe 5°

Noi alunni di 5°, che quest’ annoconcludiamo in ciclo della scuolaElementare, ti mandiamo un bacioe a te dedichiamo la commedia te-atrale che stiamo preparando perchiudere l’ anno scolastico, cometu amavi fare sempre con i tuoialunni……perché dicevi “Chiudia-mo in bellezza”.

Quest’anno è toccato a noi, alunne diquarta classe, rinnovare, con il Canto de-gli Angeli, una tradizione secolare, checommuove e coinvolge emotivamente tuttii Pratesi. Grande è stata la nostra gioia,quando abbiamo saputo di essere statescelte, dopo un’accurata selezione daparte del sig. Guido Medugno, per intona-re l’inno degli Angeli in onore della SS. An-nunziata. Le prove sono state lunghe, dif-ficili e faticose. Soprattutto nei giorni chehanno preceduto la festa, abbiamo cer-cato di non uscire a giocare con le com-pagne, per paura di prendere qualche raf-freddore che poteva provocare raucedine

mozione e abbiamo pianto tanto. Il giornodopo, la domenica, dovevamo cantare dinuovo; ancora ansia e preoccupazione.Dopo la celebrazione della S. Messa, ac-canto alla statua della Madonna, siamoandati tutti alla Basilica dell’Annunziata inprocessione. Qui, la folla, ancora più nu-merosa ha ascoltato commossa l’inno cheabbiamo cantato con tanta devozione. Allafine del canto la benedizione e poi unoscrosciante applauso da parte di tutti e lecongratulazioni da parte di parenti e ami-ci. Un’esperienza , per noi, questa vera-mente indimenticabile, ricca di emozionie senz’altro irripetibile.

FESTA DELL’ANNUNZIATA IL VOLO DEGLI ANGELI: NOI PROTAGONISTE

(C.E.) (A. M.E.) classe 5°

(B.G.)

la televisione e continuare a bere tè caldo.Ma il giorno tanto atteso è arrivato. Giàquando abbiamo indossato il costumeeravamo emozionantissime. Come cihanno tirato in alto con la corda, è calatointorno un religioso silenzio. La paura eratanta, soprattutto nel vedere una folla cosìnumerosa e pensavamo di non riuscire acontenere l’emozione che provavamo. Marivolte verso la statua della Madonna, alsegnale di Guido, abbiamo iniziato a can-tare e siamo riuscite a superare, intonan-do l’inno alla Vergine Maria, ogni timore,ogni ansia. Solo alla fine del canto nonsiamo più riuscite a contenere la com-

alla nostra voce. Ed era triste vedere, inquei giorni, dalla finestra gli amici che gio-cavano e noi invece costrette a guardare

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“ Grazie Maestra Gina “

Grazie per tanto amoreGrazie per tanto solePer il pronto perdonoPer il sorriso buono.

Di ogni tuo insegnamentoFacciamo e faremo tesoro

Nel gioco, nel lavoroNel dolore e nel contento.

La tua voce nobile e maternaChe dolcemente fu sprone al bene

Per cui godemmo ore sereneIn noi vivrà finché vita ci sarà.

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“Forti emozioni, tanta allegria e tanta“Forti emozioni, tanta allegria e tanta“Forti emozioni, tanta allegria e tanta“Forti emozioni, tanta allegria e tanta“Forti emozioni, tanta allegria e tanta

riflessione”riflessione”riflessione”riflessione”riflessione”continua dalla prima pagina

Un giorno grigio di Ottobre non sipresentò così ci dissero che si eraspenta, come una stellacadente.Era proprio vero eracaduta……Il suo viaggio con noi eraterminato. Non dimenticherò mai,maestra Gina. Il suo cuore era pie-no di gioia che se, qualcuno era pre-occupato per non aver fatto i compi-ti, ritrovava la felicità che aveva per-duto e lei, con la sua serenità, con-tinuava la lezione.

E’ stata bellissima e molto interessante lagita a Sermoneta nel Lazio. Mi sono diver-tita con i compagni di classe e ho cono-sciuto alcuni compagni della Scuola diPrata P.U. con i quali ho fatto anche amici-zia promettendogli di incontrarci ancora.

Classe V° (G.I.)

Pochi giorni fa, io con i miei compagni diquinta, insieme agli alunni della scuolamedia siamo andati a Guardia dei Lom-bardi a partecipare al concorso “PaeseMio” lì ci siamo esibiti con ballo, su musi-che e canti popolari, che richiama il lavorodei contadini, aiutati dalle contadinelle nel-la vigna. Momento emozionante la ven-demmia e la produzione del vino “Greco”di Santa Paolina.

Classe 5° (F.G.)

Una bella esperienza la nostra partecipazioneal “Presepe Vivente” a Prata P.U. Abbiamogirato per il borgo con genitori e parenti, visi-tando botteghe di antichi mestieri e cantine.Gli alunni di tutte le classi hanno, poi, presen-tato balli e canti natalizi. I genitori preoccupatiper il freddo gelido. Tanto freddo fuori ma… ilfuoco dell’amore si è acceso in ogni cuore. Lemamme, in questa occasione, hanno prepara-to dolci e torte di ogni tipo. Il ricavato è statodevoluto a “Teleton” . E’ stato un grande gestodi solidarietà, come ha detto la nostra Presi-de, ringraziandole.

Classe IV (V.R.)

E’ stata l’ occasione per conoscere davicino la nostra Preside, dirigente del-l’Istituto Comprensivo di Prata P.U., dot-toressa Mauriello Silvia Gaetana. Checi ha accompagnato insieme alle mae-stre. Mi ha fatto un’ ottima impressione.Tanto vicina ai bambini, a noi ragazzi. L’ho rivista più volte a scuola e in tantealtre occasioni. Sempre pronta a risol-vere i nostri problemi, preoccupandosie chiedendo ogni volta :”Va tutto bene?”Dovete dirmi niente?”. Sempre premu-rosa come una mamma ha sempreuna soluzione per ogni problema.

Classe IV (C.C.)

(G .F) classe 4°

Quest’anno scolastico è stato pieno diimpegni... è stato molto bello. Ho pro-vato un’ emozione fortissima quandocon la mia classe e con gli alunni diPrata P.U., sono andato a Napoli, allostadio di S. Paolo, a vedere la “ PARTITADEL CUORE”… oltre a divertirci abbia-mo fatto un gesto di solidarietà.

Questi ultimi giorni,stiamo facendo tan-te uscite siamo stati al conservatorio dimusica ad Avellino ad assistere allospettacolo “I cantori di Brema” sono ri-masta entusiasta perché lo spettacolomi è piaciuto tantissimo

Classe 5° (P.L.)

Dalla scuola primaria di Santa Paolina

Mariantonietta ManciniMichela Nicoloro

Classe IV

Grande entusiasmo tragli alunni che esconodalle quattro muradell’aula per parte-cipare a tante mani-festazioni. Oltre ildivertimento anche lapossibilità di con-frontarsi con i nuovicompagni, della stes-sa età, della scuoladi Prata che vivonola stessa esperienza.

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