Tutta l’Università in una Città! · Centro 1 Perugia l’UNIVERSITA' PERIODICO DELL’ATENEO DI...

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Anno XXX - n. 3 giugno/luglio 2012 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abb. legge 662/96 DCB Centro 1 Perugia l’UNIVERSITA' PERIODICO DELL’ATENEO DI PERUGIA TANTA VOGLIA DI LAVORO Alta l’affluenza di giovani neolaureati agli incontri seminariali e fra gli stand del Job Day d’Ateneo, organizzato presso la Scuola di Lingue Estere dell'Esercito.

Transcript of Tutta l’Università in una Città! · Centro 1 Perugia l’UNIVERSITA' PERIODICO DELL’ATENEO DI...

  • Anno XXX - n. 3giugno/luglio 2012Poste Italiane S.p.A.

    Spedizione in abb. legge 662/96 DCB Centro 1 Perugia

    l’UNIVERSITA'PERIODICO DELL’ATENEO DI PERUGIA

    TANTA VOGLIA DI LAVOROAlta l’a�uenza di giovani neolaureati agli incontri seminariali e fra gli stand del Job Day d’Ateneo, organizzato presso la Scuola di Lingue Estere dell'Esercito.

    Università degli Studi di Perugia

    www.unipg.it

    Tutta l’Università in una Città!

    Agraria • Economia • Farmacia • Giurisprudenza Ingegneria • Lettere e Filosofia • Medicina e Chirurgia

    Medicina Veterinaria • Scienze della Formazione Scienze Matematiche Fisiche e Naturali • Scienze Politiche

  • l’UNIVERSITA'PERIODICO DELL’ATENEO DI PERUGIA

    INDICE

    Job Day 2012: tanta voglia di lavoro.

    La nascita della nuova Università.

    Terni: la qualità in laboratorio.

    L’o�erta formativa a.a. 2012/13.

    L’Università scende in pista.

    Musica, cibo e cultura nelle biblioteche dell’Ateneo.

    Il cibo del futuro nasce in facoltà.

    News

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    Periodico d’informazione dell’Ateneo di Perugia

    Anno XXX

    n.3 maggio/giugno 2012

    Auorizzazione del Tribunale di Perugia

    n. 659 del 7/3/1983

    Direttore reponsabile : Laura Marozzi

    Redazione: Piazza dell’Università, 1

    06123 Perugia (PG)

    mail: [email protected]

    Tel. 075 585 2395

    Fax 075 585 2182

    Progetto grafico: Thema_design e comunicazione

    Stampa in proprio

    n.3 2012 l’UNIVERSITA' 2 l’UNIVERSITA' n.3 2012 3

    PRIMO PIANO

    Il Job Day Unipg 2012, spazio d’incontro fra laureati e studenti con le imprese, si conferma un’ottima opportunità occupazionale per i giovani e di innovazione tecnologica per le aziende. Con questo spirito tanti studenti hanno affollato gli splendidi spazi del complesso monumentale di Santa Giuliana, sede della Scuola di Lingue Estere dell'Esercito, aperti per la kermesse organizzata dal Servizio Job Placement dell’Università degli Studi di Perugia, che ha lavorato intensa-mente sul fronte delle intermediazioni con le imprese e di orientamento

    per i giovani in uscita al termine del percorso curricolare.

    Stand, workshop, seminari, tavole rotonde, hanno riempito il programma

    di una intensa giornata che ha dato la possibilità ai neolaureati di avere un

    contatto diretto con le realtà imprenditoriali locali e nazionali intervenute

    con i propri responsabili delle risorse umane: ventuno le aziende, in

    rappresentanza di un variegato panorama di comparti produttivi.

    A fare gli onori di casa, al momento dell’apertura ufficiale della manifesta-

    zione, è stato il Generale di Brigata Gianfranco Di Luzio Comandante

    della Scuola Lingue Estere dell'Esercito (SLEE), mentre i lavori di esperti

    e Autorità locali sono stati introdotti e moderati dal professor Antonio

    Pieretti, Pro-Rettore dell’Ateneo di Perugia.

    “In un momento di grande crisi economica, con una società proiettata

    verso un futuro chiaramente contrassegnato da tecnologia, scienza e

    conoscenza, tutti devono attrezzarsi con adeguate conoscenze, e filtrare il

    proprio impegno al fine ben prepararsi ad affrontare questo genere di scenario – ha evidenziato il Rettore Francesco Bistoni -. Uno dei compiti dell’Università in questa nuova società è proprio quello di indirizzare i

    giovani verso il mondo del lavoro non soltanto attraverso una solida ed

    ampia preparazione teorico-pratica, ma anche con iniziative mirate a accompagnarli dopo la laurea nell’approccio con il nuovo e diverso contesto. A questo, infatti, è finalizzato il Job Day d’Ateneo, e l’attività

    svolta continuativamente dal servizio di Job Placement”.

    Un tema, quello della formazione e del lavoro, che è stato ripreso dalla Presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini: “Mi piace ricordare che oggi, 9 maggio, è anche la festa dell’Europa, una realtà che dobbiamo

    vivere non solo per il presente, ma anche per costruire il futuro”. La

    Governatrice ha ricordato che i Fondi sociali europei vengono con grande frequenza utilizzati dalla Regione per contribuire, attraverso corsi di formazione e progetti mirati, a sostenere l’incontro dei giovani laureati

    con le aziende umbre più qualificate. “Dobbiamo pensare, inoltre, - ha concluso la Marini – che è arrivato il momento che l’Europa torni a

    occuparsi delle persone e non solo degli aspetti finanziari”.

    A seguito del Rettore e della Governatrice sono intervenuti il professor

    Giovanni Tarantini, assessore del Comune di Perugia per i Rapporti con

    l’Università e le istituzioni culturali, Lucio Caporizzi, Direttore Regionale

    alla programmazione, innovazione e competitività dell'Umbria e il profes-

    sore Loris Maria Nadotti, Delegato del Rettore per il trasferimento

    tecnologico e il Job placamento. “Questa giornata costituisce una sorta di

    nuovo corollario di un’attività che dura da tempo, circa cinque-sei anni, e che vede la nostra Università lavorare intensamente alla creazione di contatti con le aziende e con il mondo della produzione – ha spiegato

    Nadotti -, ovvero non solo imprese private, ma anche enti della pubblica

    amministrazione che sono disposti ad accogliere i nostri studenti per i tirocini formativi extracurriculari, che è possibile attivare alla fine del percorso di studi e che, oltre a rappresentare una significativa occasione di

    ulteriore formazione, spesso rappresentano una vera e propria anticamera

    dell’assunzione lavorativa vera e propria: negli ultimi anni prima dell’attuale crisi, infatti, per un 20 per cento dei casi il tirocinio portava all’assunzione dei nostri laureati presso le aziende che li avevano come

    tirocinanti. Il grande afflusso degli studenti a questo Job Day 2012 ci dà

    conferma del successo e dell’importanza che i ragazzi riconoscono a

    JOB DAY 2012:TANTA VOGLIA DI LAVORO

    PRIMO PIANO

    15I colori del

    nuovo diploma

    10L’Universitàscende in pista

    questa iniziativa. I vantaggi, poi, sono bi-direzionali: per le imprese

    private accogliere studenti freschi di studi e di lavori di ricerca per le tesi

    di laurea, significa, in molti casi, anche riuscire a dare nuovo impulso

    all’attività di innovazione tecnologica al proprio interno. L’Agenzia Italia

    Lavoro – ha sottolineato il Delegato rettorale - che insieme alla Regione

    Umbria ci ha sostenuto fin dall’inizio in questo percorso, punta a fare in modo che, attraverso i tirocini formativi e in futuro anche con l’ospitalità

    in azienda dei dottorandi di ricerca, si possa ottenere di favorire il trasferi-

    mento tecnologico dai laboratori di ricerca universitari alle imprese, ovvero alle applicazioni produttive. Sì, perché molto spesso il Job Placement, in particolare quello di alta fascia, non solo favorisce i neolau-

    reati nella ricerca del lavoro, ma diventa una vera e propria modalità di

    trasferimento tecnologico e di impulso alle attività di innovazione per le imprese. Credo che per l’economia della nostra regione – ha concluso Nadotti -, soprattutto in un momento difficile come quello attuale, si

    possa e si debba puntare fortemente in tale direzione perché i giovani sono

    in grado di portare conoscenza, entusiasmo e voglia di fare all’interno delle imprese: aspetti assolutamente necessari per far ripartire il Sistema Paese e uscire dalla crisi”.

  • DIDATTICA

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 3n.3 2012 l’UNIVERSITA' 14

    Legumotti, QueezIta, Fruttattiva, BioSferz, Wash&Cook, Squeezy fruit: nomi accattivanti per altrettanti nuovi prodotti alimentari, stavolta frutto della competenza e impegno di gruppi di studenti universitari, piuttosto che dell’ennesima multinazionale. Il 30 maggio, infatti, alla Facoltà di Agraria dell’Ateneo di Perugia, si è tenuta la quinta edizione del “Torneo di marketing agroalimentare", una competizione riguardante l’ideazione, la presentazione di prototipi e studi di lancio di prodotti agroalimentari innovativi realizzati dagli studenti della Facoltà. L’iniziativa rappresenta una forma innovativa di attività didattica inserita nell’ambito delle esercitazioni dei corsi di Marketing Agroalimenta-

    re della Facoltà. L’obiettivo è quello di far interagire gli studenti con le

    imprese del territorio e permettere che le conoscenze acquisite nei corsi

    universitari possano generare abilità professio-

    nali utili al sistema delle imprese.

    Gli studenti che hanno partecipato alla compe-

    tizione frequentano tre distinti corsi di laurea:

    “Economia e Cultura dell’Alimentazione”,

    “Sviluppo Rurale Sostenibile”, “Tecnologie e

    Biotecnologie Alimentari”. In particolare, gli

    oltre 40 studenti del corso di marketing

    dell’anno accademico 2011-12 sono stati

    suddivisi in 7 gruppi di lavoro con il compito

    di elaborare idee progetto nei mesi di aprile e

    maggio 2012.Ciascun gruppo, partendo dall’analisi dei

    mercati agroalimentari, ha ipotizzato una serie

    di idee-progetto che sono state selezionate attraverso incontri con i singoli docenti della Facoltà per valutarne la realizzabilità dal punto di vista tecnico e tecnologi-

    co. Particolare attenzione è stata data alle problematiche della sostenibilità

    ambientale dei processi e alla valorizzazione delle materie prime del territo-rio. Superata tale fase ogni gruppo si è impegnato nella realizzazione del prototipo scelto individuando e mettendo a punto: le materie prime, il

    processo produttivo, l’analisi dei costi industriali, il packaging del prodotto,

    il test di mercato e il piano di comunicazione. Il tutto è stato racchiuso in un Piano Marketing di lancio del prodotto nel mercato da sottoporre ad una giuria di esperti ed imprenditori dell’agroalimentare.

    Questa quinta edizione del torneo è stata sostenuta dal “Gruppo Alimenta-

    re Farchioni” che ha messo a disposizione quattro premi monetari per i migliori progetti. Alla giuria, presieduta dal professore Fosco Valorosi, sono intervenuti: la

    professoressa Rossella Pampanini (Presidente del Corso di Laurea in

    Economia e Cultura dell’Alimentazione), il professore Giuseppe Perretti (Resp. Scientifico del Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra), Pompeo Farchioni (Amministratore Delegato del Gruppo alimentare Farchioni), Teresa Severini (Resp. Marketing e Comunicazione del Gruppo Lungarotti), Cristina Panico (Resp. Marketing della Cancelloni SpA), Renzo Santi (Resp. qualità del Colussi Group), Silvia Fravolini (Resp. Marketing Eurochocolate), Nicola Meneghini (Amministratore delegato Piadina 4U) e Carlo Baccarelli (Resp. Marketing Istituzionale della Grifo Latte). La vittoria della quinta edizione del Torneo è andata al prodotto denominato Legumotti, presentato dalla squadra capitanata dalla studentessa Irene Coletta, costituito da un precotto surgelato a base di legumi orientato ai giovani e alle persone con intolleranze alimentari. Questi gli altri gruppi in gara. QueezIta: squadra capitanata dallo studente Luigi Villani delle Vergini che ha presentato una salsa da condimento realizzata con ingredienti

    tutti italiani ed alternativa alle salse ketchup e maionese.

    Fruttattiva: gruppo capitanato dallo studente Andrea Palazzetti che ha

    proposto un preparato probiotico a base di

    frutta fresca alternativo ai comuni yogurt sul

    mercato, ma privo di latte.

    BioSferz: squadra capitanata dallo studente

    Francesco Calzolari, che ha presentato una

    bevanda energizzante per sportivi a base di

    succo di mela Annurca priva di conservanti.

    A pari merito, inoltre, sono giunte le due

    squadre Wash&Cook: squadra capitanata

    dallo studente Stefano Fornaci, che ha

    presentato una linea di prodotti precotti da

    poter cucinare all’interno delle lavastoviglie grazie ad un packaging specifico e ottenere

    così un risparmio energetico; e Squeezy fruit:

    gruppo capitanato dalla studentessa Lucrezia Casacci che ha presentato una crema dolce

    spalmabile a base di frutta e latte privo di conservanti all’interno di un

    comodo tubetto e ideale per la prima colazione o spuntini.

    A valorizzare ulteriormente questa quinta edizione, ha anche partecipato un gruppo di studenti Erasmus provenienti dalle Università della Roma-nia, che ha presentato un progetto di valorizzazione di un vino dolce

    tipico della Romania: il Cotnari.

    Secondo il giudizio della giuria, tutti prodotti sono risultati meritevoli, sia sotto il profilo tecnico che di mercato, per cui i gruppi sono stati esortati a partecipare all’analoga competizione studentesca a livello

    nazionale, EcoTrophelia, organizzata da Federalimentare Italia. L’invito

    è stato ben seguito, tanto che all’edizione 2012 hanno partecipato due gruppi di studenti dell’Università di Perugia, conquistando il terzo posto, a pari merito, alla finale nazionale, nel mese di maggio, al Cibus di

    Parma.

    IL CIBO DEL FUTURO NASCE IN FACOLTÀdi Andrea MarchiniCoordinatore dell’iniziativa didattica

    PRIMO PIANO

    occuparsi delle persone e non solo degli aspetti finanziari”.

    Dopo il Rettore e la Governatrice sono intervenuti il prof. Giovanni

    Tarantini, assessore del Comune di Perugia per i Rapporti con l’Università

    e le istituzioni culturali, Lucio Caporizzi, Direttore Regionale alla

    programmazione, innovazione e competitività dell'Umbria e il prof. Loris

    Maria Nadotti, Delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico e il Job placamento. “Questa giornata costituisce una sorta di corollario di

    un’attività che dura da tempo, circa cinque-sei anni, e che vede la nostra

    Università lavorare intensamente alla creazione di contatti con le aziende e con il mondo della produzione – ha spiegato Nadotti -, ovvero non solo imprese private, ma anche enti della pubblica amministrazione che sono

    disposti ad accogliere i nostri studenti per i tirocini formativi extracurricu-

    lari, questi possono essere ottenuti alla fine del percorso di studi e oltre a costituire una significativa occasione di ulteriore formazione, spesso rappresentano una anticamera dell’assunzione lavorativa vera e propria.

    Negli ultimi anni, prima dell’attuale crisi, infatti, per un 20 per cento dei

    casi il tirocinio ha portato all’assunzione dei nostri laureati presso le aziende che li avevano come tirocinanti. Il grande afflusso degli studenti a questo Job Day 2012 ci dà conferm e dell’importanza che i ragazzi

    attribuiscono a questa iniziativa. I vantaggi, poi, sono bi-direzionali: per

    le imprese private accogliere studenti freschi di studi e di ricerca per le tesi

    di laurea significa, in molti casi, anche riuscire a dare nuovo impulso

    all’attività di innovazione tecnologica al proprio interno. L’Agenzia Italia

    Lavoro – ha sottolineato il Delegato rettorale - che insieme alla Regione

    Umbria ci ha sostenuto fin dall’inizio in questo percorso, punta a fare in

    modo che, attraverso i tirocini formativi e in futuro anche con l’ospitalità in azienda dei dottorandi di ricerca, si possa favorire il trasferimento

    tecnologico dai laboratori di ricerca universitari alle imprese, ovvero alle

    applicazioni produttive. Molto spesso il Job Placement, in particolare quello di alta fascia, non solo favorisce i neolaureati nella ricerca del lavoro, ma diventa una vera e

    propria modalità di trasferimento tecnologico e di impulso alle attività di

    innovazione per le imprese. Credo che per l’economia della nostra regione – ha concluso Nadotti -, soprattutto in un momento difficile come quello attuale, si possa e si debba puntare fortemente in tale direzione perché i

    giovani sono in grado di portare conoscenza, entusiasmo e voglia di fare

    all’interno delle imprese: fattori indispensabili per far ripartire il Sistema Paese e uscire dalla crisi”.

  • Art. 1 - Natura e fini1. L'Università degli Studi di Perugia, di seguito denominata “Università” o “Ateneo”, è un'istituzione pubblica di alta cultura, che opera in conformità ai principi della Costituzione e agli impegni internazionali assunti dall'Italia in materia di ricerca scientifica e di formazione universitaria.2. I fini primari dell’Università sono la ricerca scientifica, il trasferimento dei suoi risultati e la formazione superiore, considerati inscindibili al fine di promuovere lo sviluppo della società.3. L’Università è dotata di personalità giuridica e

    gode di autonomia normativa, didattica, scientifica,

    organizzativa, amministrativa, finanziaria e contabi-

    le, nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

    4. L’Università riconosce la propria appartenenza

    allo Spazio europeo della ricerca e dell’istruzione

    superiore. Promuove l’internazionalizzazione della

    ricerca scientifica e della formazione superiore, in

    conformità ai principi stabiliti a livello internazio-

    nale. A tale fine, stipula accordi con enti e istituzio-

    ni, europei ed esteri; promuove la caratterizzazione

    internazionale dei propri programmi; favorisce la

    mobilità di tutte le sue componenti, facilitando

    gli scambi, nonché l’accesso alle proprie attività di

    ricerca e di formazione da parte di docenti, ricerca-tori e studenti stranieri; promuove l’istituzione di

    insegnamenti e Corsi di Studio in lingue diverse

    dall’italiano, il reciproco conferimento e riconosci-mento dei titoli di studio, l’attivazione di percorsi formativi integrati con Università straniere.

    5. L’Università rilascia titoli di studio corrispondenti ai vari livelli di formazio-

    ne superiore, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente. Art. 2 - Principi di attività e di organizzazione1. L’Università assume, per l’esercizio delle proprie funzioni, il metodo della

    programmazione strategica, della verifica e valutazione dei risultati e della distinzione tra le funzioni di indirizzo, programmazione e controllo in capo agli organi di governo e le funzioni di attuazione e gestione amministrativa,

    tecnica e finanziaria in capo al Direttore Generale, ai Dirigenti e, nei

    limiti stabiliti dalla normativa vigente e dal Regolamento dell’Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, ai Responsabili di struttura.2. L’Università conforma la propria attività e organizzazione ai principi di

    imparzialità, buon andamento, efficienza, efficacia, semplificazione,

    trasparenza e tempestività delle procedure, pubblicità degli atti, copertura finanziaria dei costi, sostenibilità ambientale, tutela della sicurezza e della salute, pari opportunità, cooperazione e responsabilità, promuovendo l’accreditamento delle proprie strutture didattiche, di ricerca, di gestione

    ed amministrazione e di servizio secondo principi di qualità.3. L’Università considera come fattore centrale del proprio sviluppo il monitoraggio e la valutazione delle attività di ricerca e didattiche, avvalendosi di appositi strumenti di controllo e di verifica, e provvede alla istituzione di un sistema di incentivi

    e di premialità del merito. La valutazione dei

    risultati è utilizzata ai fini della ripartizione delle

    risorse tra le strutture e tra i singoli.

    4. L’Università, per il perseguimento dei suoi fini

    istituzionali, considera essenziale lo sviluppo delle

    relazioni con altre Università e istituzioni di cultu-

    ra e di ricerca, nazionali, europee, internazionali

    ed estere, e favorisce i rapporti con istituzioni,

    formazioni sociali, imprese e altre forze produttive,

    in quanto strumenti di promozione della ricerca

    scientifica e canali di diffusione e valorizzazione

    dei suoi risultati. A tale fine, secondo modalità

    e limiti stabiliti dai Regolamenti di Ateneo, può

    instaurare forme di collaborazione con altre Università, istituzioni e soggetti pubblici o privati,

    italiani e stranieri; costituire associazioni, enti, fon-

    dazioni, società, consorzi, spin-off, altri organismi pubblici o privati o partecipare ad essi; stipulare convenzioni, contratti e concludere accordi con

    persone fisiche e giuridiche, pubbliche e private; partecipare a procedure di

    gara ad evidenza pubblica e prestare servizi a favore di terzi.5. L’Università promuove a tutti i livelli l’informatizzazione e la digitalizza-zione dei processi organizzativi e dei relativi flussi documentali.

    6. Per favorire il miglioramento della qualità della ricerca e della didattica,

    l’Ateneo può, anche in aggregazione con altre Università, istituire poli scientifico-didattici e sedi didattiche decentrati, mediante accordi di programma con il Ministero dell’Istruzione, della Università e della Ricer-

    ca, nonché con altre istituzioni e con soggetti pubblici o privati, italiani,

    europei, internazionali ed esteri, tenuto conto degli indicatori di contesto relativi allo sviluppo regionale e a condizione che siano garantite risorse e infrastrutture adeguate, anche con il supporto di enti, fondazioni, società,

    consorzi.

    FOCUS

    LA NASCITA DELLA NUOVA UNIVERSITÀ

    n.3 2012 l’UNIVERSITA' 4

    UN ESTRATTO DAI PRINCIPI GENERALI DELLO STATUTO DELLO STUDIUM, IN VIGORE DAL 6 LUGLIO

    ri (AIB Associazione Italiana Biblioteche), pure impegnata nella promozione della lettura e nella valoriz-zazione delle bibliote-che. Sono nate così anche le iniziative organizza-te dalle biblioteche dell'Ateneo perugino. Quattro, in particola-re, quelle che hanno partecipato al Maggio dei libri: la Biblioteca Giuridica Unificata, la “Mario Marte” presso la facoltà di Agraria, la Bio-medica e quella presso la facoltà di Veterinaria.

    Le iniziative promosse hanno sottolineato il ruolo delle biblioteche come

    luoghi di scambio e diffusione del sapere, in alcuni casi anche riuscendo

    nell’intento di accostare, al lato serio e tradizionale della trasmissione

    della conoscenza, uno più gradevole e perfino ludico. Vediamo meglio

    nel dettaglio.

    Specificità e risvolti sociali: Computer e diritto è il titolo del libro presenta-to durante il primo appuntamento (26 aprile), organizzato dalla Bibliote-

    ca Giuridica in collaborazione con la Bibliomediateca del Consiglio

    regionale dell’Umbria, nell’ambito di una collaborazione inaugurata lo

    scorso anno all’insegna dell'affinità disciplinare e della convergenza di

    interessi, formalizzata anche in un protocollo di coordinamento. Il tema

    era l’informatica giuridica: quindi era rivolto a studenti e professionisti

    del diritto ma anche a pubbliche amministrazioni o ai frequentatori della

    rete e dei social network.

    Dal digitale al decisamente analogico: la seconda manifestazione, tenuta presso la biblioteca della facoltà di Agraria, ha messo in scena un intero pomeriggio all’insegna del colore e del sapore. Si è parlato di zafferano, in

    ragione della sua recente riscoperta come prodotto tradizionale umbro e

    in virtù dei numerosi studi che tale riscoperta ha stimolato, da quelli storico-antropologici finalizzati a recuperare la tradizione nell'uso della spezia e i suoi eventuali valori simbolici a quelli di carattere scientifico, di

    botanici da un lato e di nutrizionisti dall'altro.

    Questa iniziativa, come quella tenuta presso la facoltà di Veterinaria, rientra in un ciclo di letture ad alta voce promosso da una rete di bibliote-che umbre (la campagna recita “Vieni a leggere la tua biblioteca”) che,

    accanto al comunicato scientifico, propone letture di piacere che esaltino

    il dato rinfrancante di questa attività. Gli interventi dei relatori sono stati così inframmezzati da declamazioni di brani letterari, e lo zafferano ha offerto l’occasione per scoprire i versi non facili ma assai belli di un

    erudito poeta umbro (Pierfrancesco Giustolo) che, sul finire del Quattro-cento, pensò di esercitare la sua penna in esametri latini che esaltassero

    quella che all’epoca era ancora una coltivazione tipica. Lettura certo non

    facile, ma resa possibile da una recente edizione che, oltre all'originale latino, ne ripropone la traduzione in versi e in prosa. Grazie poi ad un concreto sostegno di produttori umbri di zafferano, la giornata si è conclusa con un assaggio di cibi, salati e dolci, colorati e profumati con la preziosa spezia e realizzati dal personale della biblioteca, per esaltare il carattere partecipativo dell’iniziativa. Affidati a competenze extra anche gli accompagnamenti musicali, che hanno scandito le sezioni di questa giornata come di quella organizzata presso la facoltà di Veterina-ria. Rendiamo conto ora del seminario tenuto presso la Biblioteca Bio-medica, installatasi recentemente nella sua nuova sede, la torre ellittica annessa al Policlinico di Sant'Andrea delle Fratte. La giornata è stata organizzata per presentare al pubblico due manoscritti acquisiti di recente dalla Biblioteca comunale Augusta. Si tratta di due trattati di un medico umbro, Ludovico Viti (Orvieto 1662-1732), di cui l’Augusta possedeva già altre opere.

    Si è dunque pensato di esaltare il valore scientifico di questo nuovo

    acquisto organizzandone la presentazione di fronte ad un pubblico

    capace di apprezzarlo e lasciando che esperti di storia della medicina ne

    illustrassero i contenuti. L’occasione è servita anche alla biblioteca

    Augusta per presentare i suoi giacimenti di storia della scienza che

    attendono ancora di essere esplorati, nascosti tra le pagine dei numerosi

    manoscritti che conserva. Dalla collaborazione tra le due strutture,

    inoltre, è nata una

    piccola esposizione

    sulla storia della

    medicina ospitata

    nell’androne della

    Biblioteca comunale.

    Presso la biblioteca di Veterinaria si è

    parlato del consumo

    della carne, della scelta etica di cibarsi o meno di un altro

    essere vivente e della

    sua opportunità, sia sul piano nutrizionale sia su quello della sostenibilità economica ed ambientale. Il tema è stato affrontato mettendo a confronto due punti

    di vista: quello di chi considera l’uomo un animale carnivoro (la

    maggioranza almeno ad oggi) e quello di chi invece ne esalta la qualità di onnivoro e anzi di essere dotato di un sistema digerente che dalla eliminazione delle carni animali, carne o pesce che sia (vegetariani), o

    anche dalla eliminazione di ogni prodotto animale (e dunque anche

    uova, latte, miele, i vegani), trae solo vantaggi. La discussione si è ampliata poi alla salubrità per il singolo individuo fino alla conservazione dell’ambiente, tema oggi quanto mai urgente e

    dibattuto.

    EVENTI

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 13

    Paolo Braconi legge Giustolo

    Le musiciste nella Biblioteca di Agraria

  • EVENTI

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 5n.3 2012 l’UNIVERSITA' 12

    MUSICA, CIBO E CULTURA NELLE BIBLIOTECHE DELL’ATENEO

    di Maria Alessandra Panzanelli FratoniCSB

    Leggere fa crescere, questo il motto della campagna nazionale “Il maggio dei libri” promossa dal Centro per il libro, sotto l’Alto Patronato del

    Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, la data inaugurale, il 23 aprile, coincide

    con la giornata mondiale del libro UNESCO: scelta per essere la data di morte (nel 1616) di tre giganti della letteratura europea, Shakespeare,

    Cervantes e Lope de Vega. Coordinate a livello territoriale dalle Regioni, le iniziative possono venire

    organizzate da ogni istituzione culturale, in particolare dalle biblioteche, che trovano così occasione di farsi conoscere da un pubblico non abituato a frequentarle. Per questa ragione la campagna di maggio

    scaturisce la collaborazione dell’associazione professionale dei biblioteca

    FOCUS

    I Corsi di Studio e le strutture di ricerca attivati presso il Polo scientifico-didattico di Terni e i Corsi di Studio attivati presso la sede didattica di Assisi, già istituiti sulla base di specifici accordi di programma con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono elencati nell’Allegato 1 al presente Statuto. (…) Capo II - Garanzie, diritti e responsabilità Art. 4 - Principi fondamentali1. L’Università si identifica nella comunità dei professori, dei ricercatori, del personale tecnico, amministrativo, bibliotecario, CEL e degli studenti. Favo-risce la partecipazione di ogni sua componente con pari dignità all’esercizio delle rispettive funzioni e al perseguimento dei propri fini istituzionali. A tale fine adotta il principio della rappresentatività delle cariche elettive.2. L'Università cura la conservazione, lo sviluppo, la valorizzazione e la gestione del suo patrimonio bibliografico, documentario e archivistico;

    favorisce l’accesso alle risorse informative on line, in particolare attraverso

    il sistema bibliotecario di Ateneo, e i servizi che assicurano il trasferimento

    delle conoscenze e dei risultati delle ricerche.

    3. L’Università garantisce la trasparenza, la pubblicità e la diffusione delle

    delibere dei propri organi, le rende tempestivamente disponibili alla comunità

    universitaria per via informatica e riconosce il diritto di accesso ai propri atti e

    documenti, entro i limiti stabiliti dalla legge e secondo le modalità previste da

    norme regolamentari.

    4. L'Università promuove la qualità della vita universitaria per gli studenti

    e per il personale, con particolare riferimento alla salute, alla sicurezza e alla

    funzionalità degli ambienti, al benessere lavorativo, al superamento delle

    barriere nei confronti delle persone diversamente abili, alla promozione

    di attività culturali, sportive e ricreative, anche attraverso apposite forme

    organizzative.

    5. L’Università garantisce il principio di non discriminazione e di pari opportu-nità nell’accesso allo studio, alla ricerca e al lavoro. Promuove la realizzazione dell’eguaglianza sostanziale tra i generi e le pari opportunità nell’accesso alle

    cariche e negli organi collegiali.

    6. L’Università riconosce il valore della rappresentanza studentesca e ne garantisce la tutela, assicurando ai rappresentanti degli studenti, nel rispetto delle leggi in materia, l’accesso ai documenti, alle informazioni e ai dati

    necessari per lo svolgimento dei compiti loro attribuiti.

    7. L’Università rispetta i diritti e le prerogative della rappresentanza sindacale del personale dipendente, ne riconosce il valore nelle forme stabilite dalla legge e dalla contrattazione collettiva e si impegna a realizzare un sistema di relazioni

    sindacali orientato alla trasparenza e alla collaborazione.

    8. L’Università valorizza, nell’ambito delle sue esigenze organizzative, le professionalità acquisite dal personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e CEL, ne promuove la formazione e l’aggiornamento professionale, nonché

    ne favorisce, in presenza di specifiche ed elevate competenze, il contributo alla didattica e la partecipazione a progetti di ricerca nelle forme previste dalla

    normativa vigente.

    Art. 5 - Libertà di ricerca e di insegnamento1. L’Università garantisce la libertà e l’autonomia dei singoli docenti e ricercatori nell’organizzazione e nello svolgimento delle attività di ricerca e di formazione, assicurando l’indipendenza scientifica, la valorizzazione del merito, l’integrazione tra saperi, nel rispetto dei principi di libertà e dignità dell’uomo, di pacifica convivenza fra i popoli, di tutela dell’ambiente e di valorizzazione del territorio.2. A tale fine, l’Ateneo favorisce l’accesso dei docenti ai finanziamenti e la utilizzazione degli strumenti e delle risorse disponibili, valutando la qualità dei progetti di ricerca e la continuità della produzione scientifica.3. L'Università garantisce la libertà di insegnamento dei docenti, con riferimento sia al contenuto scientifico-culturale sia al metodo didattico, che deve svolgersi in coerenza con la programmazione didattica, nel rispetto delle caratteristiche qualificanti degli insegnamenti attribuiti e tenuto conto dei risultati della valutazione della didattica. A tal fine, l'Università garantisce alle

    strutture competenti autonomia organizzativa, in conformità alle leggi, allo

    Statuto e ai Regolamenti di Ateneo.

    4. L’Università garantisce alle strutture di ricerca e didattiche l’equa e

    razionale distribuzione delle risorse finanziarie, tecniche e di personale di cui

    dispone, in relazione alle caratteristiche ed esigenze dei settori disciplinari e

    alla valutazione dei risultati conseguiti.

    Art. 6 - Diritto allo studio1. L’Università sostiene le condizioni che rendono effettivo l’esercizio del

    diritto allo studio. Al fine di garantire agli studenti positive condizioni di

    studio e di vita, l’Ateneo collabora con l’Agenzia per il diritto allo studio, le

    istituzioni territoriali e altri soggetti pubblici e privati, e assicura agli studenti

    capaci e meritevoli, e in particolare a quelli che si trovano in condizioni

    economiche più disagiate, l’istituzione di borse e premi di studio ed altre

    agevolazioni.2. In particolare l'Università, secondo le modalità disciplinate nel Regolamen-to Didattico di Ateneo:

    a. favorisce lo svolgimento di periodi di studio e di tirocinio all’estero,

    assicurandone il riconoscimento accademico con apposito Regolamento;b. promuove corsi per studenti lavoratori e corsi di insegnamento a distanza;c. istituisce servizi di orientamento e di tutorato;

    d. agevola l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro. (…)

    Art. 8 - Codice etico1. L’Università adotta il Codice etico della comunità universitaria che ne

    definisce i valori fondamentali, promuove il riconoscimento dei diritti e il rispetto dei doveri individuali nei confronti dell’istituzione di appartenenza,

    nonché detta le regole di condotta nell’ambito della comunità. Le norme del Codice etico sono volte a evitare ogni forma di discriminazione e di

    abuso, a regolare i casi di conflitto di interessi e di proprietà intellettuale e si applicano anche ai soggetti esterni all’organico di Ateneo che facciano parte dei suoi organi ai sensi del presente Statuto. (…)

  • Il Polo Scientifico e Didattico di Terni ha vissuto negli ultimi anni una rapida evoluzione dando l’opportunità a numerosi giovani di crescere e maturare dal punto di vista scientifico e professionale all’interno di diver-se strutture che hanno dato vita ad attività di eccellenza internazionale in diversi settori di ricerca. La complessità di queste strutture e la loro continua interazione con istituzioni ed aziende, sia italiane che estere, ha reso necessario che l’Università degli Studi di Perugia aderisse al Sistema di Gestione per la Qualità di Ateneo questa scelta gli ha consentito di ottenere nel 2007, la certificazione secondo la norma UNI EN ISO 9001. Sotto la spinta di questo ambito traguardo, le istituzioni hanno proceduto ad organizzare e razionalizzare le attività svolte all’interno di quattro diversi laboratori di seguito descritti, secondo l’ottica del

    miglioramento continuo rispetto ad obiettivi gestionali predefiniti.

    Il Laboratorio CEM, di cui è responsabile il prof. Pietro Burrascano, opera nel campo della Compatibilità Elettromagnetica attraverso lo studio di fenomeni d’interferenza che possono instaurarsi tra sistemi

    elettrici (prevalentemente di comunicazione e di automazione) presenti

    all’interno di uno stesso ambiente operativo. Questo tipo di attività ha lo scopo di individuare le tecniche e le soluzioni progettuali che possono portare ad una mitigazione di tali fenomeni d’interferenza, con

    l’obiettivo di incrementare i livelli di sicurezza ed affidabilità soprattutto

    di apparati utilizzati nell’industria, nei trasporti e nell’aerospazio. Da questo punto di vista il laboratorio CEM è impegnato da diversi anni in attività di trasferimento tecnologico verso imprese ed istituzioni che

    operano in questi settori.

    TERNI: LA QUALITÀ IN

    LABORATORIOdi Antonio Faba

    Dipartimento di Ingegneria industriale Polo scientifico e didattico di Terni

    n.3 2012 l’UNIVERSITA' 6

    QUALITÀ

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 11

    Nel team composto da circa quaranta ragazzi sono infatti presenti studenti di ingegneria meccanica, elettronica ed energetica, che curano la parte di progettazione, ma anche studenti delle facoltà di economia per il business plan e di ingegneria civile-architettura per la parte grafica, ad esempio per lo sviluppo del logo, mentre studenti di scienza della comunicazione, saranno di valido supporto per le attività divulgative. Il progetto Formula SAE è coordinato dal Faculty Advisor della facoltà di ingegneria, prof. Francesco Fantozzi, e gli studenti sono suddivisi in cinque gruppi di lavoro, corrispondenti alle diverse aree tematiche e progettuali (vedi box); team leader è la giovane studentessa Giulia Morettini, iscritta al corso di laurea magistrale in ingegneria meccanica. Gli studenti sono seguiti, nello svolgimento delle loro attività, dai professo-ri delle diverse discipline che tramite attività di

    tesi e tesine permettono ai ragazzi di vedere il

    loro lavoro concretizzato all’interno del loro

    percorso didattico.

    Affiancare questo progetto al regolare piano di

    studi, è per i ragazzi un’arma potente per prende-

    re confidenza con la realtà produttiva del

    territorio, e per mettere a frutto le nozioni

    acquisite con pratici problemi progettuali e

    realizzativi. I membri del team inoltre allenano

    competitività, spirito d’iniziativa, tenacia ed

    impegno, qualità che in uno scenario competiti-

    vo come quello attuale possono contribuire ad

    un più veloce inserimento dei neolaureati nel

    mondo del lavoro.

    Per l'Ateneo perugino la Formula SAE rappresen-ta un'ulteriore opportunità di presentare le proprie attività in un contesto internazionale di

    primissimo valore.

    Presentata la competizione è giusto parlare più nello specifico della vettura.Il suo nome è RB 11.1 in omaggio al prof. Raffaele Balli, scomparso nel luglio 2010, grande appassionato di auto da competizione che per primo

    ha avvicinato la facoltà al mondo delle competizioni. Il numero 11.1

    invece indica la nascita del progetto (2011) e il numero di evoluzioni della vettura (.1).Da regolamento il propulsore ha un limite sulla cilindrata (600 cc) ed una

    strozzatura all'aspirazione per limitare la potenza massima, tuttavia i calcoli e

    le previsioni dei progettisti ci raccontano di un’auto appena sotto i duecento chili con una potenza di circa sessanta cavalli che dovrebbe permetterle di coprire uno spunto da 0 a 100 km/h in poco meno di 4 secondi e, complici

    gli pneumatici slick da gara, di raggiungere accelerazioni laterali di 1.5g.Le risultanze progettuali preliminari sono di buon auspicio perchè la volontà

    del team è quella di debuttare al Gran Premio d'Italia presso l'Autodromo di

    Info per iscrizioni e sponsorizzazioniprof. ing. Francesco Fantozzi: [email protected] (Formula SAE - Faculty Advisor)Giulia Morettini: [email protected] (Team Leader)http://www.racingteam.unipg.it/ http://www.facebook.com/racingteam.unipg

    esordienti “rookie of the year”.Al momento è in corso di realizzazione il telaio presso le officine della R.F. Racing di Magione, interamente progettato e verificato al calcolato-re con modelli agli elementi finiti, su cui sarà successivamente installata la componentistica già presente in facoltà. In primo luogo uno dei due

    motori motoclistici offerti dall’Aprilia, per i quali è in corso di riprogettazione l'alimentazione e la mappatura, successivamente da testare al banco prova motori, e quella ancora in corso di progetta-zione, come la scocca esterna, da realizzarsi presso i laboratori del polo ternano con materiali innova-tivi, verificata con codici di calcolo fluidodinami-ci e da testare successivamente presso la galleria del vento del Dipartimento di Ingegneria Industriale. La peculiarità della RB11.1, anche per valorizzare

    le eccellenze scientifiche dei docenti dell'Ateneo,

    è rappresentata dalla sfida ecosostenibile: la

    vettura non sarà alimentata a benzina, ma a

    bioetanolo, carburante alcolico derivante da

    biomasse, e la scocca invece della fibra di carbonio

    sarà realizzata in fibre naturali (lino) per minimiz-

    zare l'impatto ambientale dell'intero ciclo di vita

    del veicolo.

    L’eco-sostenibilità è una vera e propria sfida,

    soprattutto per un team esordiente, che in aggiun-

    ta alle tradizionali problematiche progettuali,

    dovrà misurarsi con le incognite strutturali, presta-

    zionali, di sicurezza ed economiche derivanti

    dall'impiego di carburanti e materiali innovativi.

    Il supporto dell'Ateneo, del territorio e delle istituzioni è fondamentale per la crescita di questo progetto e tanti stanno già dando il loro contribu-

    to, ma le risorse per competere alla pari con i blasonati team storici,

    supportati dalle case automobilistiche mondiali, tedesche in primis, e per partecipare agli eventi europei, americani e asiatici sono ancora da reperire.

    Al momento la vettura è in fase di costruzione con le risorse disponibili e

    grazie all'entusiasmo dei membri del team perchè comunque alla fine, come diceva Tazio Nuvolari, "Per andare forte non ci vogliono i freni".

    Al Ferrari Challenge 2011 presso l'Autodromo di Misano con il team De Poi.

    Eventi di presentazione dell'Unipg Racing Team. La monoposto GP2 della Scuderia Coloni alla Festa d'Ingegneria 2011

    Nel team composto da circa quaranta ragazzi sono infatti presenti studenti di

    DIDATTICA

  • n.3 2012 l’UNIVERSITA' 10

    Da poco più di un anno, presso la Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo, è

    attivo l'UNIPG RACING TEAM che ha avviato un percorso progettuale e

    didattico, interamente gestito da studenti, per la costruzione di una monopo-

    sto stile formula da competizione per il campio-nato di formula SAE.

    Si tratta di un campionato interuniversitario

    mondiale nato nel 1981 ad opera della Society of Automotive Engineering (SAE) americana che vede sfidarsi sui più prestigiosi circuiti del

    mondo, tra i quali Silverstone, Hockenheim e

    Montmelò [in Italia si corre sul circuito di Varano de' Melegari (MO)], monoposto interamente progettate e costruite da studenti.

    L’obiettivo del campionato è quello di introdur-

    re gli studenti alla reale vita lavorativa ed abituar-li al project management, al lavoro di gruppo ed alla risoluzione dei problemi favorendone la

    crescita personale e professionale attraverso il

    concetto del “learning by doing” caro al mondo accademico statunitense.La competizione tocca tutti gli aspetti dell’industrializzazione di un prodotto

    poiché non cura solo l’aspetto tecnico-meccanico, ma anche quello

    commerciale-economico. La monoposto infatti, oltre alle prestazioni in pista,

    dovrà rispondere anche a criteri di affidabilità, sostenibilità ed economicità

    ipotizzandone la produzione e commercializzazione in un numero di mille

    esemplari l’anno .

    La classifica finale, infatti, è il risultato dalla

    somma dei punteggi acquisiti nelle prove dinamiche di guida, e nelle prove statiche di cost analysis e business plan presentation, che

    consistono rispettivamente nella compilazione

    di un cost report della vettura e lo sviluppo di un business case che convinca non solo ingegne-ri ma anche manager di produzione e finanza.

    La giuria di conseguenza integra competenze

    diverse ed è composta da esperti dell'automoti-ve di fama mondiale.E’ chiaro quindi che un progetto di “real

    industrial scenario" che deve curare non solo gli

    aspetti progettuali ma anche quelli economici, del marketing e della comunicazione, non riguardi la sola facoltà di ingegneria, ma è di

    tipo interfacoltà a cui qualunque immatricolato dell’ateneo può partecipare in base alle sue competenze ed esaltando le sue naturali inclinazioni.

    L’UNIVERSITÀ SCENDE IN PISTAdi Francesco FantozziFacoltà di Ingegneria

    Gruppo dell'Unipg Racing Team (al centro il Preside della Facoltà di Ingegneria prof. Bidini ed il Faculty Advisor prof. Fantozzi)

    “Ogni volta che assumiamo un ingegnere che non ha

    partecipato alla Formula Sae sono sempe un po’ preoccupato...”

    Ross BrawnPresidente giuria FSAE UK

    DIDATTICA

    Resta infine il Laboratorio Didattico Multimediale della Facoltà di Scienze della Formazione, sotto la responsabilità della prof. Stefania Magliani, situato a Terni in località Maratta, rappresenta una felice sintesi tra la ricerca scientifica e quella umanistica. Offre strumenti d'avanguardia per la sperimentazione di nuovi sistemi di formazione, sia in presenza che a distanza, per la scuola, per il lavoro e per le nuove professionalità. La sua struttura è in grado di supportare interventi didattici ad alto contenuto tecnologico: dall'informatica avanzata alle piattaforme multimediali, dalla gestione di immagini alla robotica educativa, con vaste prospettive progettuali disciplinari e interdisciplinari.

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 7

    Il Laboratorio SERMS, diretto dal prof. Roberto Battiston, opera ormai da dieci anni nel campo della qualifica meccanica e termica di apparati elettrici ed elettronici prevalentemente impiegati nell’ aerospazio. Le attività del SERMS vanno dallo studio teorico fino alla qualifica di apparati e di strumentazione elettronica che debbano essere esposti alle condizioni estreme di vuoto, di stress meccanico, e termico per differenti applicazioni in diverse destinazioni industriali nell’ambito delle tecnologie avanzate. Unitamente a ciò si evidenzia una avanzata capacità di progettazione ed analisi agli elementi finiti nei settori di propria applicazione. Il Laboratorio SERMS può fornire quindi un servizio di tipo integrato che, oltre all’esecuzione di controlli e test ambientali, consente di affrontare i problemi progettuali in generale nei

    diversi settori industriali, sia nella fase iniziale che nella fase di qualifica

    di un prodotto, con vantaggi notevoli in termini di professionalità, competenza costi e tempo.Il gruppo di Scienza e Tecnologia dei Materiali (STM), guidato dal prof.

    Josè Maria Kenny, si è stabilito a Terni circa 20 anni fa. Da allora è cresciu-

    to fino ad avere sei laboratori dotati di apparecchiature all'avanguardia ed un folto gruppo di giovani ricercatori. Il gruppo ha acquisito una esperienza nel campo dei materiali compositi per applicazioni nelle quali

    la riduzione di peso gioca un ruolo fondamentale. I campi di applicazione

    sono l'aeronautica, la meccanica industriale, il campo automobilistico e nautico. Un altro campo dove il gruppo è molto attivo riguarda le nanotec-nologie dei materiali con particolare riferimento ai film sottili dotati di

    caratteristiche fotoattive e alle applicazioni di nuove nanoparticelle.

    QUALITÀ

  • L’OFFERTA FORMATIVA A.A. 2012/13

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 9n.3 2012 l’UNIVERSITA' 8

    AGRARIA

    _Scienze agrarie e ambientali_Economia e cultura dell’alimentazione_Scienze e tecnologie agro-alimentari_Biotecnologie agrarie e ambientali_Agricoltura sostenibile_Sviluppo rurale sostenibile_Tecnologie e biotecnologie degli alimenti_Scienze zootecniche

    ECONOMIA

    _Economia Aziendale (sedi di Perugia e Terni)_Economia e direzione aziendale (sede di Terni)_Amministrazione e legislazione aziendale_Economia e management_Finanza e metodi quantitativi per l’economia_Economia internazionale del turismo (sede di Assisi)

    FARMACIA

    _Farmacia_Chimica e tecnologia farmaceutiche_Biotecnologie Farmaceutiche

    GIURISPRUDENZA

    _Giurisprudenza_Funzionario Giudiziario e Amministrativo

    IIIIIIIIIIIII

    I

    II

    II

    II

    II

    I

    C.U.C.U.

    II

    C.U.I

    SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

    _Biotecnologie_Scienze Biologiche_Chimica_Fisica_Informatica_Attività di protezione civile (sede di Foligno)_Geologia_Matematica_Scienze Biomolecolari Applicate_Biotecnologie Molecolari e Industriali_Scienze Chimiche_Scienze e Tecnologie Naturalistiche e Ambientali_Scienze e Tecnologie Geologiche

    SCIENZE POLITICHE

    _Scienze politiche e Relazioni internazionali_Servizio sociale_Relazioni Internazionali_Comunicazione istituzionale e d'impresa_Sociologia e politiche sociali_Scienze della politica e del governo

    III

    I - III - II

    II

    I - IIIIIIIIIIII

    IIIIIIIIII

    C.U.C.U.

    IIIIIIIIIII

    II

    C.U.I

    III

    IIII

    C.U.

    SPECIALESPECIALE

    INGEGNERIA

    _Ingegneria edile-architettura_Ingegneria Civile_Ingegneria Informatica ed Elettronica_Ingegneria Meccanica_Ingegneria Industriale (sede di Terni)_Ingegneria Informatica e dell’Automazione_Ingegneria per l’ambiente e il territorio_Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

    LETTERE E FILOSOFIA

    _Beni e attività culturali_Filosofia_Lingue e culture straniere_Lettere_Scienze della comunicazione_Italianistica e Storia Europea_Lingue e letterature moderne_Filosofia ed etica delle relazioni_Storia dell'arte_Archeologia e Civiltà classiche

    MEDICINA E CHIRURGIA

    _Medicina e chirurgia (sedi di Perugia e Terni)_Odontoiatria e protesi dentaria_Scienze motorie e sportive_Infermieristica (sedi di Perugia, Terni e Foligno)_Ostetricia_Fisioterapia (sede di Foligno)_Logopedia_Tecniche di laboratorio biomedico _Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia _Scienze biotecnologiche mediche, veterinarie e forensi_Scienze della Alimentazione e della Nutrizione Umana_Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate

    MEDICINA VETERINARIA

    _Medicina veterinaria_Produzioni Animali

    SCIENZE DELLA FORMAZIONE

    _Scienze dell'educazione_Scienze e tecniche psicologiche dei processi mentali_Scienze per l'investigazione e la sicurezza(sede di Narni)_Consulenza pedagogica e coordinamento di interventi formativi_Ricerca sociale per la sicurezza interna ed esterna_Scienze della formazione primaria

    C.U.I - II

    II - III - II

    IIIIII

    IIIIIIIIIIIIIII

    Per informazioni dettagliate consultare www.unipg.it

    LivelloFacoltà LivelloFacoltà LivelloFacoltà LivelloFacoltà

  • L’OFFERTA FORMATIVA A.A. 2012/13

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 9n.3 2012 l’UNIVERSITA' 8

    AGRARIA

    _Scienze agrarie e ambientali_Economia e cultura dell’alimentazione_Scienze e tecnologie agro-alimentari_Biotecnologie agrarie e ambientali_Agricoltura sostenibile_Sviluppo rurale sostenibile_Tecnologie e biotecnologie degli alimenti_Scienze zootecniche

    ECONOMIA

    _Economia Aziendale (sedi di Perugia e Terni)_Economia e direzione aziendale (sede di Terni)_Amministrazione e legislazione aziendale_Economia e management_Finanza e metodi quantitativi per l’economia_Economia internazionale del turismo (sede di Assisi)

    FARMACIA

    _Farmacia_Chimica e tecnologia farmaceutiche_Biotecnologie Farmaceutiche

    GIURISPRUDENZA

    _Giurisprudenza_Funzionario Giudiziario e Amministrativo

    IIIIIIIIIIIII

    I

    II

    II

    II

    II

    I

    C.U.C.U.

    II

    C.U.I

    SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI

    _Biotecnologie_Scienze Biologiche_Chimica_Fisica_Informatica_Attività di protezione civile (sede di Foligno)_Geologia_Matematica_Scienze Biomolecolari Applicate_Biotecnologie Molecolari e Industriali_Scienze Chimiche_Scienze e Tecnologie Naturalistiche e Ambientali_Scienze e Tecnologie Geologiche

    SCIENZE POLITICHE

    _Scienze politiche e Relazioni internazionali_Servizio sociale_Relazioni Internazionali_Comunicazione istituzionale e d'impresa_Sociologia e politiche sociali_Scienze della politica e del governo

    III

    I - III - II

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    I - IIIIIIIIIIII

    IIIIIIIIII

    C.U.C.U.

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    C.U.I

    III

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    C.U.

    SPECIALESPECIALE

    INGEGNERIA

    _Ingegneria edile-architettura_Ingegneria Civile_Ingegneria Informatica ed Elettronica_Ingegneria Meccanica_Ingegneria Industriale (sede di Terni)_Ingegneria Informatica e dell’Automazione_Ingegneria per l’ambiente e il territorio_Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni

    LETTERE E FILOSOFIA

    _Beni e attività culturali_Filosofia_Lingue e culture straniere_Lettere_Scienze della comunicazione_Italianistica e Storia Europea_Lingue e letterature moderne_Filosofia ed etica delle relazioni_Storia dell'arte_Archeologia e Civiltà classiche

    MEDICINA E CHIRURGIA

    _Medicina e chirurgia (sedi di Perugia e Terni)_Odontoiatria e protesi dentaria_Scienze motorie e sportive_Infermieristica (sedi di Perugia, Terni e Foligno)_Ostetricia_Fisioterapia (sede di Foligno)_Logopedia_Tecniche di laboratorio biomedico _Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia _Scienze biotecnologiche mediche, veterinarie e forensi_Scienze della Alimentazione e della Nutrizione Umana_Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate

    MEDICINA VETERINARIA

    _Medicina veterinaria_Produzioni Animali

    SCIENZE DELLA FORMAZIONE

    _Scienze dell'educazione_Scienze e tecniche psicologiche dei processi mentali_Scienze per l'investigazione e la sicurezza(sede di Narni)_Consulenza pedagogica e coordinamento di interventi formativi_Ricerca sociale per la sicurezza interna ed esterna_Scienze della formazione primaria

    C.U.I - II

    II - III - II

    IIIIII

    IIIIIIIIIIIIIII

    Per informazioni dettagliate consultare www.unipg.it

    LivelloFacoltà LivelloFacoltà LivelloFacoltà LivelloFacoltà

  • l’UNIVERSITA' n.3 2012 11n.3 2012 l’UNIVERSITA' 10

    Da poco più di un anno, presso la Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo, è

    attivo l'UNIPG RACING TEAM che ha avviato un percorso progettuale e

    didattico, interamente gestito da studenti, per la costruzione di una monopo-

    sto stile formula da competizione per il campio-nato di formula SAE.

    Si tratta di un campionato interuniversitario

    mondiale nato nel 1981 ad opera della Society of Automotive Engineering (SAE) americana che vede sfidarsi sui più prestigiosi circuiti del

    mondo, tra i quali Silverstone, Hockenheim e

    Montmelò [in Italia si corre sul circuito di Varano de' Melegari (MO)], monoposto interamente progettate e costruite da studenti.

    L’obiettivo del campionato è quello di introdur-

    re gli studenti alla reale vita lavorativa ed abituar-li al project management, al lavoro di gruppo ed alla risoluzione dei problemi favorendone la

    crescita personale e professionale attraverso il

    concetto del “learning by doing” caro al mondo accademico statunitense.La competizione tocca tutti gli aspetti dell’industrializzazione di un prodotto

    poiché non cura solo l’aspetto tecnico-meccanico, ma anche quello

    commerciale-economico. La monoposto infatti, oltre alle prestazioni in pista,

    dovrà rispondere anche a criteri di affidabilità, sostenibilità ed economicità

    ipotizzandone la produzione e commercializzazione in un numero di mille

    esemplari l’anno .

    La classifica finale, infatti, è il risultato dalla

    somma dei punteggi acquisiti nelle prove dinamiche di guida, e nelle prove statiche di cost analysis e business plan presentation, che

    consistono rispettivamente nella compilazione

    di un cost report della vettura e lo sviluppo di un business case che convinca non solo ingegne-ri ma anche manager di produzione e finanza.

    La giuria di conseguenza integra competenze

    diverse ed è composta da esperti dell'automoti-ve di fama mondiale.E’ chiaro quindi che un progetto di “real

    industrial scenario" che deve curare non solo gli

    aspetti progettuali ma anche quelli economici, del marketing e della comunicazione, non riguardi la sola facoltà di ingegneria, ma è di

    tipo interfacoltà a cui qualunque immatricolato dell’ateneo può partecipare in base alle sue competenze ed esaltando le sue naturali inclinazioni.

    L’UNIVERSITÀ SCENDE IN PISTAdi Francesco FantozziFacoltà di Ingegneria

    Nel team composto da circa quaranta ragazzi sono infatti presenti studenti di ingegneria meccanica, elettronica ed energetica, che curano la parte di progettazione, ma anche studenti delle facoltà di economia per il business plan e di ingegneria civile-architettura per la parte grafica, ad esempio per lo sviluppo del logo, mentre studenti di scienza della comunicazione, saranno di valido supporto per le attività divulgative. Il progetto Formula SAE è coordinato dal Faculty Advisor della facoltà di ingegneria, prof. Francesco Fantozzi, e gli studenti sono suddivisi in cinque gruppi di lavoro, corrispondenti alle diverse aree tematiche e progettuali (vedi box); team leader è la giovane studentessa Giulia Morettini, iscritta al corso di laurea magistrale in ingegneria meccanica. Gli studenti sono seguiti, nello svolgimento delle loro attività, dai professori delle diverse discipline che tramite attività di tesi e tesine permettono ai

    ragazzi di vedere il loro lavoro concretizzato

    all’interno del loro percorso didattico.

    Affiancare questo progetto al regolare piano di

    studi, è per i ragazzi un’arma potente per prendere

    confidenza con la realtà produttiva del territorio, e

    per mettere a frutto le nozioni acquisite con pratici

    problemi progettuali e realizzativi. I membri del

    team inoltre allenano competitività, spirito

    d’iniziativa, tenacia ed impegno, qualità che in

    uno scenario competitivo come quello attuale

    possono contribuire ad un più veloce inserimento

    dei neolaureati nel mondo del lavoro.

    Per l'Ateneo perugino la Formula SAE rappresen-

    ta un'ulteriore opportunità di presentare le proprie

    attività in un contesto internazionale di primissi-mo valore.Presentata la competizione è giusto parlare più

    nello specifico della vettura.

    Il suo nome è RB 11.1 in omaggio al prof. Raffaele Balli, scomparso nel luglio 2010, grande appassionato di auto da competizione che per primo ha avvicinato la facoltà al mondo delle competizioni. Il numero 11.1

    invece indica la nascita del progetto (2011) e il numero di evoluzioni

    della vettura (.1).Da regolamento il propulsore ha un limite sulla cilindrata (600 cc) ed una strozzatura all'aspirazione per limitare la potenza massima, tuttavia i calcoli e

    le previsioni dei progettisti ci raccontano di un’auto appena sotto i duecento

    chili con una potenza di circa sessanta cavalli che dovrebbe permetterle di coprire uno spunto da 0 a 100 km/h in poco meno di 4 secondi e, complici gli pneumatici slick da gara, di raggiungere accelerazioni laterali di 1.5g.

    Le risultanze progettuali preliminari sono di buon auspicio perchè la volontà del team è quella di debuttare al Gran Premio d'Italia presso l'Autodromo di

    Varano de’ Melegari, nel settembre 2013, con l'obiettivo di vincere il trofeo

    Info per iscrizioni e sponsorizzazioniprof. ing. Francesco Fantozzi: [email protected] (Formula SAE - Faculty Advisor)Giulia Morettini: [email protected] (Team Leader)http://www.racingteam.unipg.it/ http://www.facebook.com/racingteam.unipg

    Gruppo dell'Unipg Racing Team (al centro il Preside della Facoltà di Ingegneria prof. Bidini ed il Faculty Advisor prof. Fantozzi)

    esordienti “rookie of the year”.Al momento è in corso di realizzazione il telaio presso le officine della R.F. Racing di Magione, interamente progettato e verificato al calcolato-re con modelli agli elementi finiti, su cui sarà successivamente installata la componentistica già presente in facoltà. In primo luogo uno dei due

    motori motoclistici offerti dall’Aprilia, per i quali è in corso di riprogettazione l'alimentazio-ne e la mappatura, successivamente da testare al banco prova motori, e quella ancora in corso di progettazione, come la scocca esterna, da realizzarsi presso i laboratori del polo ternano con materiali innovativi, verificata con codici di calcolo fluidodinamici e da testare successiva-mente presso la galleria del vento del Diparti-mento di Ingegneria Industriale. La peculiarità della RB11.1, anche per valorizza-

    re le eccellenze scientifiche dei docenti dell'Ate-

    neo, è rappresentata dalla sfida ecosostenibile:

    la vettura non sarà alimentata a benzina, ma a

    bioetanolo, carburante alcolico derivante da

    biomasse, e la scocca invece della fibra di

    carbonio sarà realizzata in fibre naturali (lino)

    per minimizzare l'impatto ambientale dell'inte-

    ro ciclo di vita del veicolo.

    L’eco-sostenibilità è una vera e propria sfida,

    soprattutto per un team esordiente, che in

    aggiunta alle tradizionali problematiche proget-

    tuali, dovrà misurarsi con le incognite struttura-

    li, prestazionali, di sicurezza ed economiche

    derivanti dall'impiego di carburanti e materiali

    innovativi.Il supporto dell'Ateneo, del territorio e delle istituzioni è fondamentale per la crescita di

    questo progetto e tanti stanno già dando il loro contributo, ma le risorse

    per competere alla pari con i blasonati team storici, supportati dalle case automobilistiche mondiali, tedesche in primis, e per partecipare agli eventi europei, americani e asiatici sono ancora da reperire.

    Al momento la vettura è in fase di costruzione con le risorse disponibili e

    grazie all'entusiasmo dei membri del team perchè comunque alla fine, come diceva Tazio Nuvolari, "Per andare forte non ci vogliono i freni".

    “Ogni volta che assumiamo un ingegnere che non ha

    partecipato alla Formula Sae sono sempe un po’ preoccupato...”

    Ross BrawnPresidente giuria FSAE UK

    Al Ferrari Challenge 2011 presso l'Autodromo di Misano con il team De Poi.

    Eventi di presentazione dell'Unipg Racing Team. La monoposto GP2 della Scuderia Coloni alla Festa d'Ingegneria 2011

    DIDATTICA

    Nel team composto da circa quaranta ragazzi sono infatti presenti studenti di

    DIDATTICA

  • l’UNIVERSITA' n.3 2012 11n.3 2012 l’UNIVERSITA' 10

    Da poco più di un anno, presso la Facoltà di Ingegneria del nostro Ateneo, è

    attivo l'UNIPG RACING TEAM che ha avviato un percorso progettuale e

    didattico, interamente gestito da studenti, per la costruzione di una monopo-

    sto stile formula da competizione per il campio-nato di formula SAE.

    Si tratta di un campionato interuniversitario

    mondiale nato nel 1981 ad opera della Society of Automotive Engineering (SAE) americana che vede sfidarsi sui più prestigiosi circuiti del

    mondo, tra i quali Silverstone, Hockenheim e

    Montmelò [in Italia si corre sul circuito di Varano de' Melegari (MO)], monoposto interamente progettate e costruite da studenti.

    L’obiettivo del campionato è quello di introdur-

    re gli studenti alla reale vita lavorativa ed abituar-li al project management, al lavoro di gruppo ed alla risoluzione dei problemi favorendone la

    crescita personale e professionale attraverso il

    concetto del “learning by doing” caro al mondo accademico statunitense.La competizione tocca tutti gli aspetti dell’industrializzazione di un prodotto

    poiché non cura solo l’aspetto tecnico-meccanico, ma anche quello

    commerciale-economico. La monoposto infatti, oltre alle prestazioni in pista,

    dovrà rispondere anche a criteri di affidabilità, sostenibilità ed economicità

    ipotizzandone la produzione e commercializzazione in un numero di mille

    esemplari l’anno .

    La classifica finale, infatti, è il risultato dalla

    somma dei punteggi acquisiti nelle prove dinamiche di guida, e nelle prove statiche di cost analysis e business plan presentation, che

    consistono rispettivamente nella compilazione

    di un cost report della vettura e lo sviluppo di un business case che convinca non solo ingegne-ri ma anche manager di produzione e finanza.

    La giuria di conseguenza integra competenze

    diverse ed è composta da esperti dell'automoti-ve di fama mondiale.E’ chiaro quindi che un progetto di “real

    industrial scenario" che deve curare non solo gli

    aspetti progettuali ma anche quelli economici, del marketing e della comunicazione, non riguardi la sola facoltà di ingegneria, ma è di

    tipo interfacoltà a cui qualunque immatricolato dell’ateneo può partecipare in base alle sue competenze ed esaltando le sue naturali inclinazioni.

    L’UNIVERSITÀ SCENDE IN PISTAdi Francesco FantozziFacoltà di Ingegneria

    Nel team composto da circa quaranta ragazzi sono infatti presenti studenti di ingegneria meccanica, elettronica ed energetica, che curano la parte di progettazione, ma anche studenti delle facoltà di economia per il business plan e di ingegneria civile-architettura per la parte grafica, ad esempio per lo sviluppo del logo, mentre studenti di scienza della comunicazione, saranno di valido supporto per le attività divulgative. Il progetto Formula SAE è coordinato dal Faculty Advisor della facoltà di ingegneria, prof. Francesco Fantozzi, e gli studenti sono suddivisi in cinque gruppi di lavoro, corrispondenti alle diverse aree tematiche e progettuali (vedi box); team leader è la giovane studentessa Giulia Morettini, iscritta al corso di laurea magistrale in ingegneria meccanica. Gli studenti sono seguiti, nello svolgimento delle loro attività, dai professori delle diverse discipline che tramite attività di tesi e tesine permettono ai

    ragazzi di vedere il loro lavoro concretizzato

    all’interno del loro percorso didattico.

    Affiancare questo progetto al regolare piano di

    studi, è per i ragazzi un’arma potente per prendere

    confidenza con la realtà produttiva del territorio, e

    per mettere a frutto le nozioni acquisite con pratici

    problemi progettuali e realizzativi. I membri del

    team inoltre allenano competitività, spirito

    d’iniziativa, tenacia ed impegno, qualità che in

    uno scenario competitivo come quello attuale

    possono contribuire ad un più veloce inserimento

    dei neolaureati nel mondo del lavoro.

    Per l'Ateneo perugino la Formula SAE rappresen-

    ta un'ulteriore opportunità di presentare le proprie

    attività in un contesto internazionale di primissi-mo valore.Presentata la competizione è giusto parlare più

    nello specifico della vettura.

    Il suo nome è RB 11.1 in omaggio al prof. Raffaele Balli, scomparso nel luglio 2010, grande appassionato di auto da competizione che per primo ha avvicinato la facoltà al mondo delle competizioni. Il numero 11.1

    invece indica la nascita del progetto (2011) e il numero di evoluzioni

    della vettura (.1).Da regolamento il propulsore ha un limite sulla cilindrata (600 cc) ed una strozzatura all'aspirazione per limitare la potenza massima, tuttavia i calcoli e

    le previsioni dei progettisti ci raccontano di un’auto appena sotto i duecento

    chili con una potenza di circa sessanta cavalli che dovrebbe permetterle di coprire uno spunto da 0 a 100 km/h in poco meno di 4 secondi e, complici gli pneumatici slick da gara, di raggiungere accelerazioni laterali di 1.5g.

    Le risultanze progettuali preliminari sono di buon auspicio perchè la volontà del team è quella di debuttare al Gran Premio d'Italia presso l'Autodromo di

    Varano de’ Melegari, nel settembre 2013, con l'obiettivo di vincere il trofeo

    Info per iscrizioni e sponsorizzazioniprof. ing. Francesco Fantozzi: [email protected] (Formula SAE - Faculty Advisor)Giulia Morettini: [email protected] (Team Leader)http://www.racingteam.unipg.it/ http://www.facebook.com/racingteam.unipg

    Gruppo dell'Unipg Racing Team (al centro il Preside della Facoltà di Ingegneria prof. Bidini ed il Faculty Advisor prof. Fantozzi)

    esordienti “rookie of the year”.Al momento è in corso di realizzazione il telaio presso le officine della R.F. Racing di Magione, interamente progettato e verificato al calcolato-re con modelli agli elementi finiti, su cui sarà successivamente installata la componentistica già presente in facoltà. In primo luogo uno dei due

    motori motoclistici offerti dall’Aprilia, per i quali è in corso di riprogettazione l'alimentazio-ne e la mappatura, successivamente da testare al banco prova motori, e quella ancora in corso di progettazione, come la scocca esterna, da realizzarsi presso i laboratori del polo ternano con materiali innovativi, verificata con codici di calcolo fluidodinamici e da testare successiva-mente presso la galleria del vento del Diparti-mento di Ingegneria Industriale. La peculiarità della RB11.1, anche per valorizza-

    re le eccellenze scientifiche dei docenti dell'Ate-

    neo, è rappresentata dalla sfida ecosostenibile:

    la vettura non sarà alimentata a benzina, ma a

    bioetanolo, carburante alcolico derivante da

    biomasse, e la scocca invece della fibra di

    carbonio sarà realizzata in fibre naturali (lino)

    per minimizzare l'impatto ambientale dell'inte-

    ro ciclo di vita del veicolo.

    L’eco-sostenibilità è una vera e propria sfida,

    soprattutto per un team esordiente, che in

    aggiunta alle tradizionali problematiche proget-

    tuali, dovrà misurarsi con le incognite struttura-

    li, prestazionali, di sicurezza ed economiche

    derivanti dall'impiego di carburanti e materiali

    innovativi.Il supporto dell'Ateneo, del territorio e delle istituzioni è fondamentale per la crescita di

    questo progetto e tanti stanno già dando il loro contributo, ma le risorse

    per competere alla pari con i blasonati team storici, supportati dalle case automobilistiche mondiali, tedesche in primis, e per partecipare agli eventi europei, americani e asiatici sono ancora da reperire.

    Al momento la vettura è in fase di costruzione con le risorse disponibili e

    grazie all'entusiasmo dei membri del team perchè comunque alla fine, come diceva Tazio Nuvolari, "Per andare forte non ci vogliono i freni".

    “Ogni volta che assumiamo un ingegnere che non ha

    partecipato alla Formula Sae sono sempe un po’ preoccupato...”

    Ross BrawnPresidente giuria FSAE UK

    Al Ferrari Challenge 2011 presso l'Autodromo di Misano con il team De Poi.

    Eventi di presentazione dell'Unipg Racing Team. La monoposto GP2 della Scuderia Coloni alla Festa d'Ingegneria 2011

    DIDATTICA

    Nel team composto da circa quaranta ragazzi sono infatti presenti studenti di

    DIDATTICA

  • zione Italiana Biblioteche), pure impegnata nella promozione della lettura e nella valorizzazione delle biblioteche in quanto luoghi di costruzione e condivisione del sapere. Sono nate così anche le iniziative organizzate dalle biblioteche dell'Ateneo perugino. Quattro, in particolare, le biblioteche che hanno partecipato al Maggio dei libri: la Biblioteca Giuridica Unificata, la

    “Mario Marte” presso la facoltà di Agraria, la Bio-medica e quella presso la facoltà di Veterinaria. Quattro eventi che hanno sottolineato il ruolo delle biblioteche come luoghi di scambio e diffusione del sapere, in alcuni casi anche riuscendo nell’intento di accostare al lato serio e tradizionale della

    trasmissione della conoscenza uno più gradevole e perfino ludico.

    Vediamo meglio nel dettaglio.

    Specificità e risvolti sociali: Computer e diritto è il titolo del libro presenta-

    to durante il primo appuntamento (26 aprile), organizzato dalla Biblioteca

    Giuridica in collaborazione con la Bibliomediateca del Consiglio regionale

    dell’Umbria, nell’ambito di una collaborazione inaugurata lo scorso anno

    all’insegna dell'affinità disciplinare e della convergenza di interessi, forma-

    lizzata anche in un protocollo di coordinamento. Il tema era l’informatica

    giuridica, dunque rivolto a studenti e professionisti del diritto ma anche a

    pubbliche amministrazioni o ai frequentatori della rete e dei social network.

    Dal digitale al decisamente analogico: la seconda manifestazione, tenuta

    presso la biblioteca della facoltà di Agraria, ha messo in scena un intero

    pomeriggio all’insegna del colore e del sapore. Si è parlato di zafferano, in

    ragione della sua recente riscoperta come prodotto tradizionale umbro e in virtù altresì degli studi numerosi e di non poco conto che tale riscoperta ha

    stimolato, da quelli storico-antropologici finalizzati a recuperare la tradizio-

    ne nell'uso della spezia e i suoi eventuali valori simbolici a quelli di caratte-re scientifico, di botanici da un lato e di nutrizionisti dall'altro. Questa iniziativa, come quella tenuta presso la facoltà di Veterinaria, rientra anche

    in un ciclo di letture ad alta voce promosso da una rete di biblioteche

    umbre (la campagna recita “Vieni a leggere la tua biblioteca”) che, accanto al comunicato scientifico, propone letture di piacere, che esaltino il dato rinfrancante di questa attività. Agli interventi dei relatori sono state così

    inframmezzate declamazioni di brani letterari, e lo zafferano ha offerto

    l’occasione per scoprire i versi non facili ma assai belli di un erudito poeta umbro (Pierfrancesco Giustolo) che, sul finire del Quattrocento pensò bene di esercitare la sua penna in esametri latini che esaltassero quella che

    all’epoca era ancora una coltivazione tipica. Lettura certo non facile, ma

    resa possibile da una recente edizione che, oltre all'originale latino, ne ripropone la traduzione in versi e in prosa. Grazie poi ad un concreto sostegno di produttori umbri di zafferano, la giornata si è conclusa con un

    assaggio di cibi, salati e dolci, colorati e profumati con la preziosa spezia e

    realizzati dal personale della biblioteca, per esaltare il carattere partecipati-vo dell’iniziativa. Affidati a competenze extra anche gli accompagnamenti musicali, che hanno scandito le sezioni di questa giornata come di quella organizzata presso la facoltà di Veterinaria. Ma andiamo per ordine e rendiamo conto ora del seminario tenuto presso la Biblioteca Bio-medica, installatasi recentemente nella sua nuova sede, la torre ellittica annessa al Policlinico di Sant'’ndrea Delle FratteLa giornata è stata organizzata per presentare al pubblico due manoscritti acquisiti di recente dalla Biblioteca comunale Augusta. Si tratta di due trattati di un medico umbro, Ludovico Viti (Orvieto 1662-1732), di cui l’Augusta possedeva già alcune altre opere. Si è dunque pensato di esaltare il valore scientifico di questo nuovo acquisto organizzandone la presentazione di fronte ad un pubblico capace di apprezzarlo e lasciando che esperti di storia della medicina ne illustrassero i contenuti. L’occasione è servita anche alla biblioteca Augusta per presentare i suoi giacimenti di storia della scienza che attendono ancora di essere esplorati, nascosti tra le pagine dei numerosi

    manoscritti che conserva. Dalla collaborazione tra le due strutture, inoltre,

    è nata una piccola esposizione sulla storia della medicina ospitata

    nell’androne della biblioteca comunale.

    Dalla cura del corpo malato alla prevenzione della malattia attraverso una

    corretta alimentazione: presso la biblioteca di Veterinaria si è parlato del

    consumo della carne, della scelta etica di cibarsi o meno di un altro essere

    vivente e della sua opportunità, sia sul piano nutrizionale sia su quello della

    sostenibilità economica ed ambientale. Il tema è stato così affrontato

    mettendo a confronto i due punti di vista, di chi considera l’uomo un

    animale carnivoro (la maggioran-

    za almeno ad oggi) e di chi invece

    ne esalta la qualità di onnivoro e

    anzi di essere dotato di un sistema

    digerente che dalla eliminazione

    delle carni animali, carne o pesce che sia (vegetariani), o anche dalla eliminazione di ogni prodotto

    animale (e dunque anche uova,

    latte, miele, i vegani) trae solo vantaggi. La discussione si è ampliata poi, alla salubrità per il

    singolo individuo fino alla conservazione dell’ambiente, tema oggi quanto

    mai urgente e dibattuto.La partecipazione alle iniziative realizzate qui riassunte è stata soddisfacente, sia per il numero sia per l’entusiasmo in alcuni casi suscitato. Una buona

    soddisfazione per quanti hanno speso tempo ed energie nell’organizzarle,

    convinti che “leggere fa crescere” e che anche le biblioteche dell’Ateneo, pur perseguendo il fine specifico del servire un'utenza propria, che è fatta di studenti, docenti, più in generale specialisti, hanno un potenziale

    comunicativo altissimo verso la comunità del territorio, con la quale possono dialogare stimolando lo sviluppo culturale e quindi anche quello

    economico.

    EVENTI EVENTI

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 13n.3 2012 l’UNIVERSITA' 12

    MUSICA, CIBO E CULTURA NELLE BIBLIOTECHE DELL’ATENEO

    di Maria Alessandra Panzanelli FratoniCSB

    Leggere fa crescere, questo il motto della campagna nazionale “Il maggio dei libri” promossa dal Centro per il libro, sotto l’Alto Patronato del

    Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione

    Nazionale Italiana per l'Unesco, la cui data inaugurale, il 23 aprile, coinci-de non a caso con la giornata mondiale del libro UNESCO: scelta per essere la data di morte (nel 1616) di tre giganti della letteratura europea,

    Shakespeare, Cervantes e Lope de Vega.

    Coordinate a livello territoriale dalle Regioni, le iniziative possono venire organizzate da ogni istituzione culturale, in particolare le biblioteche, che trovano così occasione di farsi conoscere dal un pubblico non abituato a

    frequentarle. Per questa ragione la campagna di maggio vede forte la collaborazione dell’associazione professionale dei bibliotecari (AIB Associa-

    Paolo Braconi legge Giustolo

    Le musiciste nella Biblioteca di Agraria

  • zione Italiana Biblioteche), pure impegnata nella promozione della lettura e nella valorizzazione delle biblioteche in quanto luoghi di costruzione e condivisione del sapere. Sono nate così anche le iniziative organizzate dalle biblioteche dell'Ateneo perugino. Quattro, in particolare, le biblioteche che hanno partecipato al Maggio dei libri: la Biblioteca Giuridica Unificata, la

    “Mario Marte” presso la facoltà di Agraria, la Bio-medica e quella presso la facoltà di Veterinaria. Quattro eventi che hanno sottolineato il ruolo delle biblioteche come luoghi di scambio e diffusione del sapere, in alcuni casi anche riuscendo nell’intento di accostare al lato serio e tradizionale della

    trasmissione della conoscenza uno più gradevole e perfino ludico.

    Vediamo meglio nel dettaglio.

    Specificità e risvolti sociali: Computer e diritto è il titolo del libro presenta-

    to durante il primo appuntamento (26 aprile), organizzato dalla Biblioteca

    Giuridica in collaborazione con la Bibliomediateca del Consiglio regionale

    dell’Umbria, nell’ambito di una collaborazione inaugurata lo scorso anno

    all’insegna dell'affinità disciplinare e della convergenza di interessi, forma-

    lizzata anche in un protocollo di coordinamento. Il tema era l’informatica

    giuridica, dunque rivolto a studenti e professionisti del diritto ma anche a

    pubbliche amministrazioni o ai frequentatori della rete e dei social network.

    Dal digitale al decisamente analogico: la seconda manifestazione, tenuta

    presso la biblioteca della facoltà di Agraria, ha messo in scena un intero

    pomeriggio all’insegna del colore e del sapore. Si è parlato di zafferano, in

    ragione della sua recente riscoperta come prodotto tradizionale umbro e in virtù altresì degli studi numerosi e di non poco conto che tale riscoperta ha

    stimolato, da quelli storico-antropologici finalizzati a recuperare la tradizio-

    ne nell'uso della spezia e i suoi eventuali valori simbolici a quelli di caratte-re scientifico, di botanici da un lato e di nutrizionisti dall'altro. Questa iniziativa, come quella tenuta presso la facoltà di Veterinaria, rientra anche

    in un ciclo di letture ad alta voce promosso da una rete di biblioteche

    umbre (la campagna recita “Vieni a leggere la tua biblioteca”) che, accanto al comunicato scientifico, propone letture di piacere, che esaltino il dato rinfrancante di questa attività. Agli interventi dei relatori sono state così

    inframmezzate declamazioni di brani letterari, e lo zafferano ha offerto

    l’occasione per scoprire i versi non facili ma assai belli di un erudito poeta umbro (Pierfrancesco Giustolo) che, sul finire del Quattrocento pensò bene di esercitare la sua penna in esametri latini che esaltassero quella che

    all’epoca era ancora una coltivazione tipica. Lettura certo non facile, ma

    resa possibile da una recente edizione che, oltre all'originale latino, ne ripropone la traduzione in versi e in prosa. Grazie poi ad un concreto sostegno di produttori umbri di zafferano, la giornata si è conclusa con un

    assaggio di cibi, salati e dolci, colorati e profumati con la preziosa spezia e

    realizzati dal personale della biblioteca, per esaltare il carattere partecipati-vo dell’iniziativa. Affidati a competenze extra anche gli accompagnamenti musicali, che hanno scandito le sezioni di questa giornata come di quella organizzata presso la facoltà di Veterinaria. Ma andiamo per ordine e rendiamo conto ora del seminario tenuto presso la Biblioteca Bio-medica, installatasi recentemente nella sua nuova sede, la torre ellittica annessa al Policlinico di Sant'’ndrea Delle FratteLa giornata è stata organizzata per presentare al pubblico due manoscritti acquisiti di recente dalla Biblioteca comunale Augusta. Si tratta di due trattati di un medico umbro, Ludovico Viti (Orvieto 1662-1732), di cui l’Augusta possedeva già alcune altre opere. Si è dunque pensato di esaltare il valore scientifico di questo nuovo acquisto organizzandone la presentazione di fronte ad un pubblico capace di apprezzarlo e lasciando che esperti di storia della medicina ne illustrassero i contenuti. L’occasione è servita anche alla biblioteca Augusta per presentare i suoi giacimenti di storia della scienza che attendono ancora di essere esplorati, nascosti tra le pagine dei numerosi

    manoscritti che conserva. Dalla collaborazione tra le due strutture, inoltre,

    è nata una piccola esposizione sulla storia della medicina ospitata

    nell’androne della biblioteca comunale.

    Dalla cura del corpo malato alla prevenzione della malattia attraverso una

    corretta alimentazione: presso la biblioteca di Veterinaria si è parlato del

    consumo della carne, della scelta etica di cibarsi o meno di un altro essere

    vivente e della sua opportunità, sia sul piano nutrizionale sia su quello della

    sostenibilità economica ed ambientale. Il tema è stato così affrontato

    mettendo a confronto i due punti di vista, di chi considera l’uomo un

    animale carnivoro (la maggioran-

    za almeno ad oggi) e di chi invece

    ne esalta la qualità di onnivoro e

    anzi di essere dotato di un sistema

    digerente che dalla eliminazione

    delle carni animali, carne o pesce che sia (vegetariani), o anche dalla eliminazione di ogni prodotto

    animale (e dunque anche uova,

    latte, miele, i vegani) trae solo vantaggi. La discussione si è ampliata poi, alla salubrità per il

    singolo individuo fino alla conservazione dell’ambiente, tema oggi quanto

    mai urgente e dibattuto.La partecipazione alle iniziative realizzate qui riassunte è stata soddisfacente, sia per il numero sia per l’entusiasmo in alcuni casi suscitato. Una buona

    soddisfazione per quanti hanno speso tempo ed energie nell’organizzarle,

    convinti che “leggere fa crescere” e che anche le biblioteche dell’Ateneo, pur perseguendo il fine specifico del servire un'utenza propria, che è fatta di studenti, docenti, più in generale specialisti, hanno un potenziale

    comunicativo altissimo verso la comunità del territorio, con la quale possono dialogare stimolando lo sviluppo culturale e quindi anche quello

    economico.

    EVENTI EVENTI

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 13n.3 2012 l’UNIVERSITA' 12

    MUSICA, CIBO E CULTURA NELLE BIBLIOTECHE DELL’ATENEO

    di Maria Alessandra Panzanelli FratoniCSB

    Leggere fa crescere, questo il motto della campagna nazionale “Il maggio dei libri” promossa dal Centro per il libro, sotto l’Alto Patronato del

    Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione

    Nazionale Italiana per l'Unesco, la cui data inaugurale, il 23 aprile, coinci-de non a caso con la giornata mondiale del libro UNESCO: scelta per essere la data di morte (nel 1616) di tre giganti della letteratura europea,

    Shakespeare, Cervantes e Lope de Vega.

    Coordinate a livello territoriale dalle Regioni, le iniziative possono venire organizzate da ogni istituzione culturale, in particolare le biblioteche, che trovano così occasione di farsi conoscere dal un pubblico non abituato a

    frequentarle. Per questa ragione la campagna di maggio vede forte la collaborazione dell’associazione professionale dei bibliotecari (AIB Associa-

    Paolo Braconi legge Giustolo

    Le musiciste nella Biblioteca di Agraria

  • il significato delle illustrazioni utilizzate per

    il nuovo diploma che ha dimensioni di 60

    centimetri di lunghezza per 43 di altezza.

    “Il legame fra Perugia e la sua Universi-

    tà è evidenziato dal profilo della città

    che compare nella parte superiore della pergamena – ha spiegato Pieretti – e dalla raffigurazione del

    portale di Palazzo dei Priori. Sono

    poi presenti le immagini di Bartolo da Sassoferrato e Gentile da Foligno a rappresentare le due Facoltà più

    antiche dello Studium, Giurispruden-

    za e Medicina. Nel diploma sono poi raffigurate le ‘mazze’ delle Facoltà, decorazioni che rimandano alla

    sapienza e al pensiero scientifico, oltre a fregi e fasce che sono presenti all’interno di stanze

    del Rettorato”.

    NEWSDIDATTICA

    l’UNIVERSITA' n.3 2012 15n.3 2012 l’UNIVERSITA' 14

    Legumotti, QueezIta, Fruttattiva, BioSferz, Wash&Cook, Squeezy fruit: nomi accattivanti per altrettanti nuovi prodotti alimentari, stavolta frutto della competenza e impegno di gruppi di studenti universitari, piuttosto che dell’ennesima multinazionale. Il 30 maggio, infatti, alla Facoltà di Agraria dell’Ateneo di Perugia, si è tenuta la quinta edizione del “Torneo di marketing agroalimentare", una competizione riguardante l’ideazione, la presentazione di prototipi e studi di lancio di prodotti agroalimentari innovativi realizzati dagli studenti della Fa