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ALLA SCOPERTA DELLA CITTA' DEI PAPITURISMO ITALIA - LIGURIA
Non stiamo parlando di Roma o Avignone, ma della città ligure di Savona, chevanta un intreccio con la storia papale unica al mondo: sono nati qui Papa Sisto IV e Papa Giulio II ai quali si deve la costruzione della Cappella Sistina a Roma e l'affrescatura da parte di Michelangelo
a cura dell’Associazione Culturale Marco Sabatelli
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Qui è stato prigioniero di Napoleone, dal1809 al 1812, Papa Pio VII. PapaBenedetto XVI nel 2008 durante la solennevisita ha conferito al Santuario dellaMadonna di Misericordia di Savona l'ambi-ta Rosa d'Oro, riservata fino a quel momen-to solo al Santuario di Loreto. Infine lanonna materna di Papa Francesco provieneda un paesino della provincia di Savona:Piana Crixia.Savona sta attraversando un momento ditransizione da città industriale a nuovameta di turismo di massa. Dall'inizio del2000 è uno dei porti principali di CostaCrociere e ha visto incrementare esponen-zialmente le presenze.Per chi arriva a Savona il primo impattonon è dei migliori con le ciminiere chesvettano come due torri gemelle scorag-giando ad imboccare l'uscita autostradale,ma per chi non si ferma alle apparenze, siaprono le sorprese. Intano la grande centra-le a carbone è ferma da oltre un anno e sista avviando un tormentato percorso diriconversione che porterà ad avere emissio-ni zero. Al centro di Savona si trova l'antica darse-na ora punto di riferimento della movidacittadina; il visitatore rimarrà impressiona-
to dalla maestosità della Fortezza delPriamar, che domina la città. Costruitaintorno al 1500 dai genovesi per controllarela comunità ribelle, è stata oggetto di pro-fondi restauri e oggi ospita il MuseoArcheologico, il Museo Renata Cuneo e ilMuseo dedicato a uno dei savonesi più illu-stri, Sandro Pertini. E' inoltre sede di con-certi e mostre. E' fruibile anche ai disabiligrazie agli ascensori che si fermano propriosul Piazzale del Maschio. Solo passeggiareper gli antichi bastioni è una piacevole sor-presa. L'ingresso è gratuito e dalla sommitàsi gode una vista impareggiabile sulla città,sulla riviera di Levante fino alla Toscana esulla riviera di Ponente dove tanti si stupi-scono di constatare che il litorale è costitui-to da una lunga spiaggia, insignita più voltedella Bandiera Blu, dove i savonesi apprez-zano l'invidiabile clima. Scesi dallaFortezza, non prima di aver visitato la celladove fu rinchiuso Giuseppe Mazzini, eccola darsena con una miriade di locali ristoro.Potrete ammirare due dei simboli dellaCittà: la torre del Brandale e quella che isavonesi chiamano comunemente laTorretta. Uno spettacolo unico nel suogenere è quando sono presenti una o piùnavi da crociera: tale è la vicinanza con il
In apertura, la darsena di Savona vista dalla Fortezza. In questa
pagina piazzale del Maschio, il cuore della Fortezza del Priamar; a
fianco, dall’ alto, la Torretta Leon Pancaldo, uno dei simboli di
Savona con la Costa Crociere in sottofondo; uno scorcio notturno
del Priamar; Palazzo delle Piane, comunemente detto Palazzo
delle Palle.
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centro che questi colossi del mare sembra-no essere parte integrante della città. Il centro storico è a due passi e dalla viaprincipale - via Paleocapa - si entra diret-tamente negli antichi caruggi. Una delleattrattive principali è il Muda, il comples-so museale che racchiude la PinacotecaCivica e il nuovissimo Museo dellaCeramica inaugurato a fine 2014, che siavvale di un allestimento architettonico dialtissimo livello. Ripercorre la storia della
ceramica del comprensorio e non si puòlasciare Savona senza averlo visitato.Il centro è disseminato di antichi palazzi enaturalmente delle vestigia lasciate daiPapi. Pochi sanno che Papa Sisto IV, oltread aver commissionato la Cappella Sistinaa Roma che porta il suo nome, ne ha quicostruita un'altra utilizzata comeMausoleo per i propri genitori. Vi si acce-de direttamente dall'antico chiostro e sirimane a bocca aperta. Una visita al vicino
Duomo e potrete visitare gli appartamentiche hanno ospitato dal 1809 al 1812 PapaPio VII, prigioniero di Napoleone. Perristorarsi non bisogna perdere l'occasionedi assaggiare i prodotti tipicamente savo-nesi. Nelle friggitorie assaggiate le “fette”mentre vi segnaliamo la Trattoria in viaPia dove gustare la farinata di grano ececi. Oppure acquistare una confettura alchinotto e i famosi amaretti di Sassello. Ese sono quasi le 18 non indugiate, perché
SOSTASavona non è ancora dotata di
un'area di sosta camper. La più
vicina si trova a Vado Ligure ed è
ottimamente servita dai bus. Altra
possibilità, ma solo nel periodo
da settembre a maggio, è ad
Albisola Mare, dove l'area è in
posizione strategica proprio all'ini-
zio del lungomare.
Segnaliamo comunque che
Savona è sempre molto tolleran-
te verso i turisti itineranti.
INFORMAZIONIVi consigliamo di scaricare l'App
gratuita (Apple e Android) SVD,
Savona e dintorni, dove troverete
la guida di tutti i siti di interesse
turistico e soprattutto tutte le
manifestazioni che si svolgono
in loco.
L'ufficio di informazione turistica
si trova nell'antica Darsena pro-
prio di fianco al terminal crociere.
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Sullo sfondo, il Santuario della
Madonna di Misericordia; a destra,
dall’alto, le Torri di Savona (Torre
del Brandale); il litorale di Savona.
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rischiate di perdervi un altro spettacolounico che si svolge in piazza Mameli. Nonsorprendetevi ma tutte le sere a quest’orala città si ferma: la campana batte 21 rin-tocchi, come le lettere dell'alfabeto, perricordare i martiri di tutte le guerre e tutti,automobili, motorini, pedoni si fermano dicolpo. Per un minuto i rumori della cittàtacciono e vi sembrerà di aver schiacciatoil tasto pausa su un videoregistratore. Alloscoccare dell'ultimo tocco tutto riprende
alla velocità normale. Finita la passeggiatain città è d'obbligo una visita al vicinoSantuario della Madonna di Misericordia.Si trova a circa 7 km dal centro. La piace-vole strada è segnata da 9 Cappelle, letappe della processione che si svolge tuttigli anni il 18 marzo. In questa giornatainfatti nel 1536 la Madonna apparve per laprima volta ad un contadino e in quelluogo è sorto subito dopo il Santuario. Lapiazza dove si affaccia la basilica è comu-
nemente segnalata come una delle piùbelle della Liguria. E al suo fianco si trovail Museo del Tesoro che raccogli i lasciti ditanti devoti e soprattutto la Corona d'Orodonata da Pio VII per ringraziare i savone-si della vicinanza durante la lunga prigio-nia. Come già detto Savona offre inoltre lapossibilità di una sosta balneare nei nume-rosi stabilimenti posizionati sul litorale esono a disposizione anche ampie spiaggelibere attrezzate.
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La storiaLa città di Savona ha dato i natali a due Papi. Sisto IV (Francesco
Della Rovere), Papa dal 1471 e al 1484. dal quale prende il nome la
Cappella Sistina a Roma che, in seguito, durante il papato del nipo-
te Giulio II, sarà affrescata da Michelangelo. Porta il medesimo
nome una seconda cappella, adiacente alla cattedrale di Savona,
sepolcro dei suoi genitori. Giulio II, Papa dal 1053 al 1513 (Giuliano
Della Rovere, nipote del precedente) fu famoso per la rivalità con
Rodrigo Borgia. E’ quindi evidente la potenza di questa dinastia e
le testimonianze cha hanno lasciato sul territorio.
Papa Pio VII, famoso per l'incoronazione di Napoleone del 1804,
rimase prigioniero nella città di Savona dal 17 agosto 1809 all'11
giugno 1812 nel Palazzo Vescovile, tutt'ora esistente e visitabile
con gli arredi originali del primo '800. Il Papa fece per tre volte visi-
ta al santuario. Una volta durante la prigionia, alla liberazione nel
1814 partecipando alla processione del 18 marzo e infine il 10 mag-
gio 1815 quando incoronò solennemente la statua della
Vergine. Quest'anno ricorre il 200° anniversario e sono previste
manifestazioni per tutto il 2015 con convegni, mostre
e appuntamenti.
Si arriva a maggio 2008 quando Benedetto XVI viene in visita
pastorale a Savona e da qui fa visita solenne al Santuario al quale
dona la Rosa d'Oro, riconoscimento che fino al quel momento
poteva vantare solo il Santuario di Loreto.
La storia dei Papi a Savona vede un ultimo intreccio con Papa
Francesco, la cui nonna materna è nata a Piana Crixia, un paesino
della provincia di Savona.
Concludiamo con la Processione del Venerdì Santo che si svolge
con cadenza biennale (la prossima nel 2016). Una tradizione che si
perde nei secoli e che richiama decine di migliaia di pellegrini da
tutta la Liguria e non solo.
Nel Duomo di Savona è custodita una reliquia: un braccio
di San Valentino.
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Le apparizioni marianeSecondo la tradizione popolare la nasci-
ta del Santuario è legata a un'apparizione
della Madonna al contadino Antonio
Botta la mattina del 18 marzo del 1536.
All'anziano contadino, nativo della locali-
tà di San Bernardo, dove si trova l'omo-
nima parrocchia, la Vergine Maria, vestita
di bianco e attorniata da una luce abba-
gliante, apparve nei pressi di un ruscello,
alla confluenza del torrente Letimbro, su
una pietra del corso d'acqua. La
Madonna chiese ad Antonio di recarsi
dal suo confessore e, tramite le parole di
quest'ultimo, di indire tre sabati di digiu-
no e di compiere tre processioni in
onore di Dio e di Maria; la Vergine chiese
al contadino di ritornare nello stesso
luogo il quarto sabato poiché altri mes-
saggi dovevano essere comunicati al
popolo di Savona.
Obbedendo alle parole della Madonna,
Antonio si recò subito a Savona e comu-
nicò al vescovo della locale diocesi,
monsignor Bartolomeo Zabrera, quanto
proferito da Maria e le richieste da Lei
espresse. Creduto dalla curia e quindi
dal popolo savonese si esaudirono le
volontà di Maria. La seconda apparizione
della Madonna avvenne l'8 aprile del
1536, vigilia della domenica delle palme.
Ad Antonio Botta apparve nuovamente la
Vergine con la stessa luce abbagliante e
nel punto esatto della prima apparizione.
Il contadino la ricorda con le mani tese
verso il basso e allargate in un gesto di
misericordia. Ancora una volta la
Madonna chiese all'anziano popolano tre
sabati di digiuno e una nuova processio-
ne della popolazione e, in special modo,
delle confraternite disciplinanti; nel mes-
saggio pronunziato da Maria, così come
racconta la tradizione popolare, elogiò il
buon operato di tali confraternite nel-
l'opera di divulgazione della parola di Dio
ed esortò Antonio e i suoi compaesani a
seguire la dottrina religiosa. La Madonna
finì il suo messaggio divino e scomparve
con le parole di benedizione
"Misericordia, figlio, voglio
e non giustizia".
Nel luogo dell'Apparizione è sorto il
Santuario di Nostra Signora di
Misericordia. Vicino sono sorti orfanotro-
fi e centri di assistenza, ancora in funzio-
ne il centro anziani.
Il Santuario ha un Museo del Tesoro,
dove si possono ammirare ex voto di
varie epoche, paramenti e oggetti sacri e
nel corso dell'anno vengono organizzate
mostre a tema. Ogni anno, il 18 marzo, il
vescovo guida la processione fino alla
basilica. Le Confraternite - non solo della
città, ma dell'intera Diocesi - partecipano
numerose, portando i caratteristici
Crocifissi. Sulla strada sono state edifi-
cate 9 cappelle che segnano le tappe
della processione.
Proprio all'interno della cripta sgorga
una piccola sorgente di acqua benedetta.
Il santuario è da sempre meta
di pellegrinaggio.
Sullo sfondo l'imponente Fortezza
del Priamar; sotto, da sinistra, il moderno
Campus Universitario; i palazzi
del centro storico di Savona.
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