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Oscilloscopio (Analogico) - visualizzazione di una tensione in funzione di un’altra tensione; - visualizzazione di una tensione in funzione del tempo: - il segnale è inviato alle p.d.v.; - viene generato segnale “proporzionale al tempo”; - “lavora” alla velocità del segnale; - evento di trigger, riferimento temporale; - segnali periodici (o ripetitivi). - limitate capacità di elaborazione; Oscilloscopio – p.1/65

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Oscilloscopio (Analogico)

- visualizzazione di una tensione in funzione di un’altratensione;

- visualizzazione di una tensione in funzione del tempo:- il segnale � ��� �

è inviato alle p.d.v.;- viene generato segnale “proporzionale al tempo”;

- “lavora” alla velocità del segnale;

- evento di trigger, riferimento temporale;

- segnali periodici (o ripetitivi).

- limitate capacità di elaborazione;

Oscilloscopio – p.1/65

Tubo a r. c.

filamento

catodo

griglia defl. vert.

defl. orizz.

schermo

aquadag

acceler.fuoco

(anche altri tipi di display) �

schermo

���

��

��

����

� � � � � �

� �� �

� � �

� � � � � �

Oscilloscopio – p.2/65

Deflessione

� �� �

� � � � � � � � �� � �

� necessità di amplificare il segnale da visualizzare

��� ATT. Y

amp. vert.

Oscilloscopio – p.3/65

Amplificatori per Oscilloscopi

Amplificatori

attenuatore alle placche

��� ��� ��� ��

� a. differenziali bilanciati;

� possibilità di sommare tensioni continue (traslazione);

� necessità di pilotare carico capacitivo;

� oggi amplificatori integrati;

� � limite superiore di banda.

Oscilloscopio – p.4/65

Stadio d’ingresso

������ ��� � � ���

� ��� � �

����� ����� � � � �

� resistenza: valore standard;

� capacità: valore tipico (ordine di grandezza);

� diminuisce ad alte frequenze;

� � si utilizza

� � �� �

:

� � possibilità di lavorare in condizioni di adattamento;

� in ogni caso

����� non è puramente resistiva.

Oscilloscopio – p.5/65

Accoppiamento

1 (AC)2 (DC)

��� �

��� ���

� ��

50

���

� �� : AC/DC;

� ��� : gnd (livello di zero, allineamento traccia);

� ��� :

�� �

.

Oscilloscopio – p.6/65

Attenuatori

��

(

) �

� ��

� ��

���

� � � � �� �� � � �

� �

� �� � �� �� �

1M1M1M

1M1M

1M

900k3-12p

111k

3-12p

47p

1.5-7p 4.5-25p500k990k4.5-25p

10.1k

1.5-7p

270p 1M

Oscilloscopio – p.7/65

Base dei tempi

� �

������ �

������ �

�� � � ���

� sincronizzazione della scansione orizzonale con ilsegnale;

� segnale di trigger;

� soglia/pendenza (circuito specifico).

Oscilloscopio – p.8/65

Base dei tempi ritardata

Necessità di attivare la scansione orizzontale con un certoritardo (delay) rispetto all’evento di trigger.

� �

base dei tempi “ordinaria” (non ritardata)

Oscilloscopio – p.9/65

Base dei tempi ritardata

con una base dei tempi “ordinaria”:

il risultato non è utile.

Oscilloscopio – p.10/65

Base dei tempi ritardata

base dei tempi ritardata:

� �

(trigger)

trigger

rampa ausiliaria

scansione orizzontale

delay ��

Oscilloscopio – p.11/65

Base dei tempi ritardata

con una base dei tempi ritardata:

si riesce a “selezionare” l’impulso di interesse

Oscilloscopio – p.12/65

Sistemi multitraccia

F.F. Tdal circ. di trigger alt.

chop.

ATT.

ATT.

Y

amp. vert.

� � ��

� � ��

� Modalità alternata o chopped

Oscilloscopio – p.13/65

Oscilloscopio analogico: limiti

- possibilità di lavorare solo con segnali periodici;

(assenza di memoria)

- scarse possibilità di elaborazione del segnale;

(elaborazione analogica richiede specifici circuiti)

- . . .

Oscilloscopio – p.14/65

Oscilloscopio numerico

(Schumann’s folly)Schema di principio:

- attenuazione/amplificazione;

- campionamento (S/H) e conversione A/D;

- memorizzazione dei campioni

- ...

- visualizzazione

AMPL. A-D MEM.S/HATT.

AMPL. A-D MEM.S/HATT. DIS

PLA

Y

. . .

Oscilloscopio – p.15/65

Modalità di scansione

Scansione vettoriale

Y

X

MEMORIA

oscill. contr.

CRTD-A

������

Oscilloscopio – p.16/65

Modalità di scansione

Scansione raster

��

Oscilloscopio – p.17/65

Scansione raster

La soluzione . . .

xyz

MEMORIA PROC. NUM. DISPLAY

Il processore numerico svolge anche altre operazioni

Oscilloscopio – p.18/65

Oscilloscopio Digitale

Principali differenze rispetto all’O.A.

- campionamento del segnale;

- conversione in digitale;

- memorizzazione;

- necessità di ricostruire il segnale;

Possibilità offerte

- visualizzazione di segnali non periodici (memoria);

- “tempi negativi” (

� � � ��� );

- operazioni sui segnali;

- eventi di trigger più complessi;

- ...

Oscilloscopio – p.19/65

Campionamento

* Processo di conversione di una porzione (record) disegnale in un numero di valori discreti con lo scopo dimemorizzarli, elaborarli, visualizzarli, ecc.

��

�� � �

��

�� �

��

�� �

��

�� � �

��

* il valore del campione corrisponde all’ampiezza delsegnale nell’istante di campionamento.

Oscilloscopio – p.20/65

Campionamento

- frequenza di campionamento

���

- "passo" temporale

�� � �� (teoricamente) costante

- quantizzazione del segnale (ADC);

�- � elevato � minore velocità;

- � elevato � maggior costo;

- in un oscillocopio generalmente � � �

: � � � � ��� �

;

Oscilloscopio – p.21/65

Rappresentazione dei soli punti acquisiti

t

v

Difficoltà a riconoscere la forma d’onda:

Oscilloscopio – p.22/65

Alias percettivo

alias percettivo (a) - xrange [-10:0]

Gli stessi campioni possono dare luogo a rappresentazioni

“diverse”, dipendentemente (p. es.) dalla scala

Oscilloscopio – p.23/65

Alias e interpolazione

alias percettivo (a) - interpolazione lineare

t

v

interpolazione lineare

Oscilloscopio – p.24/65

Alias e interpolazione

t

v

interpolazione lineare

Oscilloscopio – p.25/65

Interpolazioneformula di Nyquist:

��� � �� � � �

� �� �� �

� ��� �

� �

� �

� �

� �

�� �

� � �� � � � � �

� � �� � � � � �

� � � � � �

� � � � �� � �� �

media pesata dei campionifunzione peso:

Oscilloscopio – p.26/65

Interpolazione

��

�� ��� �� � � � �� � � � ��� �� �

� � � � �� � � � � � � ��

� � ��� � � �

� � �� � � � �

�� � � � � �

� � ��

���

ricostruzionein un istante diverso

�� � � � � �

� � ��

Oscilloscopio – p.27/65

Interpolazione

- l’algoritmo di Nyquist è pesante

- altri algoritmi di interpolazione:

��� � �� � � �

� �� �� � � � �����

� ��

� �

� ����

� ��

� �

è una diversa funzione “peso”.

Oscilloscopio – p.28/65

Teorema del campionamento

��

� � ��� �� � ��� � � camp. �� � � ��� �

� ��� �

- ��� � � � � ��� ��� � �

: min 2 campioni/periodo

- onda quadra: min 2 campioni per ogni periodo dellamax componente spettrale che deve esserecorrettamente rappresentata (ricostruita).

��� � � camp. �

altroalgoritmo � � ��� �

��

� ��

� � ��� ��

- qualità della ricostruzione dipendente dalla forma delsegnale

Oscilloscopio – p.29/65

Interpolazione

Sull’oscilloscopio:* (non sempre) possibilità di selezionare:

- interpolazione lineare

- eventuale altra interpolazione

- nessuna interpolazione

- Intensified Samples:

Oscilloscopio – p.30/65

Memoria dati

���

larghezza

prof

ondi

tà1 0 1 1 0 1 0 01 0 1 0 0 1 0 1

� � �

� �� �

� � � �

- maggiore profondità � �

grande;

- memoria ricircolante;

- memoria veloce;

- parametro di merito di unoscilloscopio;

MEMcampioni

PROCNUM video

MEMDISPLAY

Oscilloscopio – p.31/65

Campionamento

Modalità:

* tempo reale

segnali anche non periodici

* tempo equivalente

segnali periodici- casuale- sequenziale

Oscilloscopio – p.32/65

Campionamento in tempo reale

- avviene alla massima frequenza di campionamentopossibile

- segnale acquisito continuamente;

- anche segnali non ripetitivi, transitorii, ...

- l’evento di trigger determina l’invio al display;

Oscilloscopio – p.33/65

Trigger e visualizzazione

campioni acquisiti continuamente:(

= intervallo “visualizzato”)

��

� ��

� ��

tr. �

- visualizzazione per tempinegativi (delay)

- differenze con o.a.

- possibilità di visualizzareil segnale prima di una(sua) anomalia

- istante di trigger indicatosul display (T,

, ...)

Oscilloscopio – p.34/65

Trigger, campionamento e visualizzazione

- L’istante di triggergeneralmente noncoincide con un istantedi campionamento

- La frequenza dicampionamento non ègeneralmente multipladi quella del segnale

- necessità di misurareil tempo tra il triggere l’istante di campiona-mento.

sampling pulses

trigger pulses

trigger level

input signal

Oscilloscopio – p.35/65

Trigger, campionamento e visualizzazione

- La misura permette di posizionare correttamente i valoridel segnale lungo l’asse dei tempi.

- La misura è resa possibile da un segnale di clock afrequenza molto elevata (contatore)

elevata � migliore risoluzione temporale.

- Possibilità di jitter o ispessimento della traccia perdistanze temporali dello stesso ordine del periodo diclock �

interpolatore di trigger

tr. camp.

� �� � � � � � �

��

���

Oscilloscopio – p.36/65

Circuiti di campionamento

- frequenze di campionamento dell’ordine del gigahertz(

� � � �� � � � � � � ��� � � �� � � � �� � � �)

- � digitalizzatori per (massimo) � canali

� � �

canali digitalizzatori max vel.

attivi /canale acquisizione

4 1 500 MSa/s

2 2 1 GSa/s

1 4 2 GSa/s

Oscilloscopio – p.37/65

Circuiti di campionamento

Esempio: 4 canali disponibili, 2 canali attivi

ADC1

ADC2

MEMCOND

S/H

� � ��

MEMCOND

S/H

� � ��

ADC4

ADC3

Oscilloscopio – p.38/65

Campionamento in tempo reale

(riepilogo)- avviene alla massima frequenza di campionamento

possibile

- generalmente il segnale viene acquisito continuamente;

- l’evento di trigger determina l’invio al display;

- anche segnali non ripetitivi, transitorii, ...

- necessità di “rispettare” teor. del campionamento

- aumento della banda � aumento di

��� ($!)

Oscilloscopio – p.39/65

Campionamento in tempo equivalente

Per segnali ripetivi

� Campionamento (ripetitivo) casuale

� Campionamento (ripetitivo) sequenziale

In entrambi i casi i campioni del segnale vengono prelevatiin periodi diversi

� ��

� � �

Oscilloscopio – p.40/65

Conversione a campionamento

� �� � � �

��

� � �

� � � �

��

� �� �

�� ��

� �

� � �

� � �� � � � �� � � � �

� campioni/periodo

periodo apparente:

� � � � � �� � � � � � � �

.

frequenza apparente:

� � ��

� �

� � �

� � � �� �

� � �

� � � � � ���

Oscilloscopio – p.41/65

Conversione a campionamento

��

Oscilloscopio – p.42/65

Campionamento casuale:

� clock interno opera in modo asincrono rispetto al trigger

� campioni acquisiti continuamente e visualizzati secondola distanza temporale tra campione e trigger

� frequenza di campionamento non costante

� modulata in modo aleatorio � trama fitta

� � interpolazione generalmente inutile

! lungo tempo di acquisizione per segnali lenti

! misura del ritardo rispetto all’evento di trigger

Oscilloscopio – p.43/65

Campionamento sequenziale

� campione acquisito con un ritardo noto rispettoall’evento di trigger

� ritardo accresciuto a ogni nuova acquisizione

� ���� � �� � �� � �

� ���� � �� � �� � � � � ��

��� � � � � � ��� � � � � � � � � � � � � �

��� ����

���� ��

�� ���� � ��� ����

� ��� ��

�� � � � � � �

� accuratezza nella generazione del ritardo (fino a 10 fs!)

Oscilloscopio – p.44/65

Operazioni sui segnali

� svolte in modo numerico (via software)

-

,

� ��

� � � autoscale

-

��

� ��

��� ��

� � � , ...

- duty-cycle,

��

,

-

� � ��

� � ����

��

, FFT ...

- medie su � acquisizioni (v. osc. analogico)

- ...

- calibrazione

Oscilloscopio – p.45/65

Modalità di trigger

- Edge

- Pulse

(glitch)

(slew rate)

(stays high/low)

(width)

Oscilloscopio – p.46/65

Modalità di trigger

- Logic- pattern

- state

- setup-hold

ckin

- Video: impulso di sincronismo orizzontale o verticale disegnale video (PAL, SECAM, NTSC ...)

Oscilloscopio – p.47/65

Altre modalità di funzionamento

- ROLL (per segnali lenti rispetto alla velocità di rinfrescodel display)

� �

��

500

pt

Oscilloscopio – p.48/65

Varie

� Sonde attive

� Oscilloscopio su PC (sch. di acquisizione)

� Sistema operativo su oscilloscopio

� Oscilloscopi portatili (palmari)

Oscilloscopio – p.49/65

Caratteristiche

Scelta- banda ! (t. reale e t. equivalente)

- n. canali

- freq. di campionamento (

� � ��

� � � ��

� � � � (nointerpol.))

- profondità di memoria

- modalità di trigger

- sonda (

� � � �

)

- interfaccia (display, HPIB, ecc.)

- possibilità di lavorare con segnali digitali

Oscilloscopio – p.50/65

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RES F , N' I�J ( - G' D H I�J K' - J 4UT V W L+' M G

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V5 D X M ) , N - Y : ] X M ) , N / : 5 c : G Q Y HJ H KY [J 3

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d ( H F- d D HJ ) ' ( QJ : 6 e f g 45 H h

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l KY [J G 9 : V; 5 0 ; 5 5 5 :�c V5 5 6 7 m :�c : H' G G , NJ H KY [J

9 : V; : 0 ; 5 5 5 :�c V5 5 6 7 m : 5 c : H' G G , NJ H KY [J

l KY [J ' - - ( T n' Q- Y K : CO : 5 CO : 5 5 C

k Y , GJ HJ ' ]0 - Y 0 HJ ' ] 2 o Y n n F I I G Q' I�J Y K V D XO * . , Q .�J NJ K , G ^ KJ ' - J K

L , ( ^ I�J Q F K GY K ' Q Q F K' Q \ = o n F I I G Q' I�J

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Oscilloscopio – p.51/65

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Oscilloscopio – p.52/65

Dithering

Tecnica per accrescere la risoluzione

� �

� � � �

���

��� � �� �

tensione costante:

� � � � � ADC � �

��� � � ��� ��� �

,

� ��� �

: d.d.p. uniforme su��� � �� � �

Oscilloscopio – p.53/65

Dithering

� ��� �

p.es. onda triangolare (segnale deterministico)

� �

� � �

��

��

��

� �

��� � � ADC � �� aspettazione:

� � �

Oscilloscopio – p.54/65

Dithering

� �

� � �

��

��

��

� �

����

��� �� � �� �

� � �

� �

����

� � � � �� � � �� � �

� � �

����

��� �� � � ��

�� �

Oscilloscopio – p.55/65

Dithering

� � � ��� � � � � � � ��� � � ��� � � � � � � ��

� � �

Detto

� � � � ��

� � si ottiene

� � � � � � �

� �

� � �

��

��

��

� �

� � � �

Oscilloscopio – p.56/65

� � � �

misurato

n. bit equivalenti:

� � � �

e oltre.

Oscilloscopio – p.57/65

In laboratorio

� compensazione della sonda

� misure su segnali prodotti con g.f.o.

� trigger ed effetti soglia

� segnali lenti

� risoluzione verticale

� sweep (gen. forme d’onda)

� traslazione della traccia

� . . . oscilloscopio analogico

Misure con l’scilloscopio – p.58/65

Compensazione della sonda

� Collegare la sonda dal canale 1 al segnale dicalibrazione sul pannello frontale dell’oscilloscopio.

� Premere autoscale .

� Usare un cacciaviti per regolare la capacità dicompensazione sulla sonda in modo da ottenere sulloschermo l’andamento corretto.

Nel dominio del tempo:

sovracompensazione compensazione sottocompensazione

Misure con l’scilloscopio – p.59/65

Misure su segnali

� Produrre un segnale sinusoidale (

� � � ��� ,

�� � �� )e misurarne le caratteristiche mediante l’oscilloscopio;eliminare eventuali discrepanze tra valore atteso evalore misurato dall’oscilloscopio.

� Agire sui comandi di autoscale, sensibilità verticale,base dei tempi, posizione verticale e orizzontale eosservare l’effetto sullo schermo.

� Visualizzare un segnale (p. es.) sinusoidale e verificarela risoluzione ottenibile nella misura di ampiezza condiversi fattori di sensibilità verticale:-

� � � � � ,

� � �� � , scala

� � �� �;-

� � � � � ,

� � �� � , scala

� � � � � �� �;

Misure con l’scilloscopio – p.60/65

Trigger

� Visualizzare un segnale qualsiasi e osservare laposizione dell’“istante di trigger” al centro delloschermo.

� Produrre un segnale sinusoidale (

� � � ��� ,

� � �� �

e osservare le variazioni nella sua rappresentazionedovute a modifiche di livello/pendenza del trigger.

� c.s. con segnale a onda quadra.

� c.s. con segnale “cardiaco” (� � � ��� ,

� � �� � )

( SHIFT Arb List , > , > . . . ENTER ).

� . . . o con segnale � � � ��� �

( SHIFT Arb List , > , > . . . ENTER ).

Misure con l’scilloscopio – p.61/65

Segnali lenti - modalità roll

La modalità roll permette di osservare variazioni dinamiche(frequenza, ampiezza, ecc.) su segnali a bassa frequenza(calibrazioni, tarature, ecc.).

� Produrre un segnale sinusoidale a bassissimafrequenza ( � � ��� ), agire sul comando di regolazionedell’ampiezza (o della frequenza), variandola.Osservare l’effetto sullo schermo sia in modalitànormale, sia in modalità roll.

Misure con l’scilloscopio – p.62/65

Trigger esterno

In alcune situazioni non si ottiene una visualizzazionecorretta generando il segnale di trigger con le usualimodalità a partire dal segnale in ingresso:(più di un attraversamento della soglia (qualsiasi valore!)nel corso del periodo).

� Produrre un segnale sinusoidale con frequenzamodulata linearmente nel tempo da

� � ��� a

� � ��� (3decadi) in

� �: visualizzare il segnale generando iltrigger a partire dal segnale stesso, oppure prelevandoil trigger (esterno) dall’uscita sync del generatore diforme d’onda.

Misure con l’scilloscopio – p.63/65

Mod. di frequenza

� selezionare forma e ampiezzadella forma d’onda

Shift – Sweep attivare modo scansioneShift – < 1: START F

V 10.00 Hz

Enter (salva modifica)Shift – < > 1: START F �

2: STOP F

V 1.000 kHz

Enter (salva modifica). . . . . .Shift – < > > � �

3: SWP TIME

Shift – < > > > � � �

4: SWP MODE

Misure con l’scilloscopio – p.64/65

Figure di Lissajous

� Applicare in ingresso a una squadra

� � �

passa bassoun segnale sinusoidale (

� � �� � ) di frequenza���

tale da osservare, tra ingresso e uscita, unosfasamento apprezzabile, ma senza che l’attenuazionesia eccessiva(

� � � � � � � ���

� � � �� � ��

� � � � � �� � � ��� ).

� Visualizzare i segnali in funzione del tempo e inmodalità

� �

;

� in modalità

� �

osservare l’effetto di una variazionedella frequenza di lavoro (e quindi dello sfasamento edel rapporto tra le ampiezze).

Misure con l’scilloscopio – p.65/65