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MAGGIO 2018 LA V oce DELLA C omunità P A S T O R A L E G I O V A N I L E P P . 1 4 - 1 5 «Nel gesto discreto delle tue mani e dei tuoi occhi che ci offrono il Cristo ritroviamo noi, uomini affrettati e spesso distratti, la scuola della pazienza e dell’eterno» (don Italo Miotto) Da I Medesi e Maria di Cesarina Ferrari Ronzoni I MEDESI E LA DEVOZIONE A MARIA «TU HAI CREDUTO AL SUO AMORE E OBBEDITO ALLA SUA PAROLA. IL FIGLIO DI DIO TI HA VOLUTA SUA MADRE…» (Giovanni Paolo II)

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MAGGIO 2018

LA Voce DELLA

Comunità

PAST

ORA

LE G

IOVANILE PP. 14-15

«Nel gesto discreto delle tue mani e dei tuoi occhi che ci offrono il Cristo ritroviamo noi, uomini affrettati e spesso distratti,

la scuola della pazienza e dell’eterno»(don Italo Miotto)

Da I Medesi e Maria di Cesarina Ferrari Ronzoni

I MEDESI E LA DEVOZIONE A MARIA

«TU HAI CREDUTO AL SUO AMORE E OBBEDITO ALLA SUA PAROLA.

IL FIGLIO DI DIO TI HA VOLUTA SUA MADRE…» (Giovanni Paolo II)

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA2

IN DEBITO VERSO I FRATELLIUomini straordinari, moderni profeti

LA PAROLA DEI SACERDOTI

Giovedì 29 marzo durante la Messa crismale il nostro Ve-scovo, mons. Delpini, ha proposto un’importante rifles-

sione quando affermava che la nostra comunità diocesana deve sentirsi debitrice verso l’umanità della Parola, dei Sacra-menti e della Profezia.Vorrei fare qualche riflessione su quest’ultimo aspetto: La Profezia, per non fraintenderla. Molti la considerano come “previsione del futuro”, invece il Profeta è colui che va con-trocorrente, percorre vie nuove, anticipa il futuro e richiama i valori perenni. Ecco perché costoro sono quasi sempre in-compresi e contestati durante la loro vita; poi magari vengo-no rivalutati.Per non perderci in sterili ragionamenti vorrei guardare a papa Francesco e alle sue scelte pastorali di questi ultimi mesi. Perché sta visitando alcuni luoghi dove alcune persone hanno vissuto e fatto scelte che sembravano stravaganti? Non è che vuole concretamente indicare alcuni modelli di profezia da imitare?Francesco si è recato a Barbiana sulla tomba di don Lorenzo Milani; il Vescovo l’aveva confinato in quella località dove c’e-rano quattro case perché non condivideva le sue scelte. Don Lorenzo ha ubbidito e in quel luogo ha dato vita a un modello di scuola dove si apprende con l’esperienza più che sui libri. Una vera scuola a tempo pieno, non a tempo… perso. Nel-lo stesso giorno si è recato anche sulla tomba di don Primo Mazzolari, prete che in vita è stato contestato da confratelli e superiori perché le sue parole erano taglienti, provocanti e stimolanti. S. Giovanni XXIII però l’ha definito come «la tomba dello Spirito Santo». Il 19 marzo papa Francesco si è recato da S. Pio da Pietralcina, il frate che ha dato vita ai gruppi di preghiera, l’uomo delle stigmate, che ha usato misericordia e convertito parecchi peccatori. Il 20 aprile è la volta di Alessa-no, dove è sepolto don Tonino Bello, Vescovo a Molfetta, che, incarnando il Concilio Vaticano II, ha anticipato lo stile pasto-rale di papa Francesco: ha vissuto il servizio pastorale, ha ac-colto in Arcivescovado gli sfrattati, ha dato ospitalità ai primi migranti, ha “odorato” di popolo, si è consumato per la pace. In una parola: ha vinto l’indifferenza. Il 10 maggio Francesco è stato prima a Nomadelfia e poi a Loppiano. A Nomadelfia «la carità è legge»: è la cittadella voluta da don Zeno Saltini, dove nuclei di famiglie vivono in comunione tra loro sul mo-dello della prima comunità cristiana di Gerusalemme. Duran-te la vita don Zeno ha molto sofferto perché considerato un visionario e un sognatore. Ma la sua costanza e cocciutaggine evangelica hanno avuto ragione. A Loppiano Chiara Lubich nel 1964 ha fondato il movimento dei Focolarini con l’impe-gno di vivere l’ideale evangelico indicato da Gesù: «Amarsi gli uni gli altri come Lui ci ha amato». A Loppiano oggi vivono ottocentocinquanta persone di ogni ceto sociale, apparte-nenti a sessantacinque nazioni, che vivono questo ideale.A questo punto qualcuno potrebbe pensare: “Ma sono solo i religiosi capaci di vivere l’ideale della profezia?”. Ecco l’e-sempio di un laico iracheno che dice: «Io, medico cristiano

[…] IL PROFETA È COLUI CHE

VA CONTROCORRENTE, PERCORRE

VIE NUOVE, ANTICIPA IL FUTURO

E RICHIAMA I VALORI PERENNI […]

iracheno, salvo la vita ai nostri carnefici». Ecco quanto si scri-ve di lui: «Il carnefice era sdraiato su una barella di fortuna. Il braccio che brandiva l’AH-47 del conflitto penzolava ormai esanime. Chissà quante volte aveva sparato ai cristiani nella piana di Ninive. Ma la sua vita, ora che era stato ferito, di-pendeva dalla mano di uno dei perseguitati. Bashar Alsaqat impugnava l’affilatissima lama di un bisturi e in quel preciso istante pensò alla comunità cristiana dispersa a causa del con-flitto: circa un milione di profughi sono fuggiti dalla regione di Ninive. Al dottore l’occasione per la vendetta si era presenta-ta quasi di sorpresa. Avrebbe potuto decidere di non curare quel miliziano o di applicare all’indesiderato degente la sha-ria che lui e gli altri combattenti in tuta nera applicano da anni senza pietà. “Se lo sarebbe anche meritato”, dicevano i più. Se gli avesse amputato le mani, il mujaheddin non avrebbe più potuto far male per tutta la vita. Ma il dottor Bashar è un cristiano. “Quando mi portano qualcuno da curare — dice — per me si tratta di un essere umano e basta. E io lo curo. Non è facile convincere i miei colleghi che vorrebbero vendicarsi; con il mio esempio cerco di ricordare loro che siamo medici e che davanti a noi non c’è un terrorista o un assassino, ma una persona che va salvata”». Ecco i profeti moderni che si sentono debitori verso l’umanità di quanto hanno ricevuto.Ecco perché Francesco si è fatto pellegrino in questi luoghi dove giacciono uomini e donne che hanno coraggiosamen-te intrapreso la strada della verità, della giustizia, della pace, dell’amore che contrasta gli odi, supera le chiacchiere inutili e dannose e smorza le polemiche sterili e questi profeti ci invi-tano all’impegno e a guardare avanti con fiducia.

Don Angelo

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA3

LETTERA DEI VESCOVI LOMBARDI SU AMORIS LAETITIA

CAMMINIAMO, FAMIGLIE!La bellezza dell’amore in famiglia alla luce della verità e della medicina della misericordia

I Vescovi della Conferenza Episcopale Lombarda han-

no mandato ai sacerdoti, ai fedeli e alle comunità cristia-ne della Lombardia una let-tera dal titolo Camminiamo, famiglie!. Il testo recepisce le indicazioni e le riflessioni dell’Esortazione apostoli-ca  Amoris Laetitia scritta da papa Francesco dopo i Si-nodi sulla famiglia, intenden-do  «valorizzare le riflessioni e le esperienze diffuse» e «offrire chiarezza e ulteriore slancio al quotidiano impe-gno pastorale di tutti noi». La Lettera prende titolo proprio dall’invito con cui il Santo Pa-dre conclude l’esortazione.Per i vescovi lombardi Amoris laetitia è «un documento ric-chissimo, che il Papa stesso raccomanda di non accostare frettolosamente. Richiede di essere letta e studiata per in-tero, con pazienza, per comprenderla nelle sue intenzioni e accoglierla nei suoi contenuti e metodi. […] Ripropone l’inse-gnamento della Chiesa su matrimonio e famiglia, dilatando gli orizzonti spirituali e pastorali del grande tema dell’amo-re, entra nel concreto delle vicende familiari ed educative, si incarna nell’esigenza di preparazione e accompagnamento, nelle diverse fasi della vita, specie a fronte di diffusa fragilità».«Durante i Sinodi e dopo la pubblicazione di Amoris Laeti-tia  l’attenzione dei mass-media si è concentrata soprattutto sulla problematica legata alle situazioni familiari difficili o complesse (convivenze, matrimoni solo civili, separazioni, divorzi, nuove unioni). Certamente la complessità di queste situazioni è oggi più accentuata rispetto al passato e ci im-pone di non attardarci in silenzi inoperosi», riconoscono i Ve-scovi lombardi. «La strada che come Chiesa vogliamo conti-nuare a percorrere è quella della bellezza dell’amore vissuto in famiglia, pur nella consapevolezza delle difficoltà e fragilità presenti oggi, di fronte alle quali solo la luce della verità e la medicina della misericordia possono, insieme, dare sollievo e forza», si ribadisce nella lettera.Proprio rispetto all’accompagnamento pastorale di tali situa-zioni di debolezza, i Vescovi lombardi sottolineano che «affi-nare l’arte del discernimento, confidando nella grazia e nella Chiesa, significa non ridurre mai la questione a un sì o un no immediati e tanto meno generali, per offrire piuttosto concre-te opportunità di crescita nella fede, di verifica attenta del-la vicenda esistenziale, di cammino verso l’esperienza piena della vita in Cristo».Nel documento si chiarisce che «non muta l’insegnamento morale della Chiesa riguardo al rapporto tra gravità ogget-

tiva di un male e la sua effettiva imputabilità alla coscienza della persona, nella concretezza del suo divenire. Ci viene chiesto di essere più pastori e padri, educatori e fratelli, nel condividere con gli uomini e le donne del nostro tempo la fatica dell’essere cristiani oggi». Si legge ancora: «Incorag-giati a un responsabile discernimento personale e pastora-le dei casi particolari, i presbiteri devono aiutare a compiere un serio esame di coscienza, tramite momenti di riflessione e di pentimento, riguardo ai propri comportamenti e alle loro conseguenze sugli altri».Infine anche una proposta: «Facendo tesoro di quanto di-sposto, riteniamo opportuno che, in ogni diocesi, il ministero ordinario di parroci e sacerdoti e il servizio degli operatori pastorali siano affiancati da un servizio diocesano, sussidia-rio e permanente, cui ci si possa rivolgere per avere orienta-menti e aiuto, in modo da rispondere adeguatamente e non superficialmente alle esigenze di un discernimento, cui non sono estranei delicati aspetti umani e spirituali, sacramentali e canonici».La lettera circoscrive tuttavia anche l’ambito entro il quale tale servizio dovrà operare: «Riguardo all’eventuale superamento delle diverse forme di esclusione attualmente praticate in am-bito liturgico, pastorale, educativo e istituzionale per divor-ziati risposati, precisiamo che si tratta di materia attualmente regolata da norme a carattere nazionale e dal Codice di Dirit-to Canonico. Pertanto, la Conferenza Episcopale Lombarda, proseguendo nel confronto su quanto avviene nelle diverse realtà pastorali del territorio, contribuirà alla maturazione di orientamenti condivisi nella Chiesa italiana per quei battez-zati che si fanno accompagnare in un cammino di crescita e integrazione nella comunità cristiana».

dal Portale della Diocesi

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UN’AMICIZIA VERA CON GESÙDomenica 22 aprile nelle tre parrocchie si è celebrata la S. Messa di Prima Comunione

S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE

I bambini in processione hanno fatto ingresso in chiesa in modo raccolto e gioioso accompagnati dal canto Quale

gioia è stare con Te. Dai loro sguardi si percepivano l’emozio-ne e la consapevolezza che, quando entriamo in Comunione con Gesù, quando stiamo con Lui, Egli passa la sua vita nella nostra: «Il sacramento dell’Eucarestia assicura lo scambio vi-tale immediato senza ostacoli tra il capo e le sue membra».

Al termine della cerimonia i ragazzi sono stati invitati all’altare per una foto ricordo con il sacerdote celebrante e le catechiste.La comunità presente ha vissuto in modo raccolto e partecipe la celebrazione. Auguriamo ai neo-comunicati di vivere con gioia e impegno l’amicizia vera con Gesù.

Le catechiste di IV elementare della Comunità Pastorale

SANTA MARIA NASCENTE

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S. MESSA DI PRIMA COMUNIONE

SAN GIACOMO

MADONNA DI FATIMA

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA6

Ho voluto fare il chierichetto perché è come aiutare una persona a fare il

suo lavoro. Sono contento di poter fare qualcosa di utile, come ad esempio suo-nare la campanellina quando il sacerdote ci ricorda l’ultima cena di Gesù; la campa-nella suona nei due momenti più impor-tanti della Messa.Quando ho ricevuto la veste mi sono sen-tito come se facessi parte di una famiglia: per me fare parte di una famiglia significa essere amici e contenti di stare insieme.Durante la Messa, quando seguo la tra-sformazione del pane nel corpo e nel san-gue di Gesù da vicino, è come se il mio cuore sia più felice che viverlo da lontano. Mi sento fortunato di vedere questa cosa da vicino.

Federico Avanzi

SANTA MARIA NASCENTE

CHIERICHETTI: PIÙ VICINI ALL’ALTARE, PIÙ VICINI A GESÙLa vestizione dei nuovi chierichetti tra fede e amicizia

VESTIZIONE CHIERICHETTI

La figura del chierichetto è importante: non è solo una questione di “cornice”, ma di servizio. I chierichetti, nello

stare sull’altare e nell’aiutare il sacerdote durante lo svolgersi delle celebrazioni liturgiche, svolgono un servizio prezioso, perché testimoniano la possibilità di servire il Signore nella comunità fin da piccoli. Il servizio all’altare può diventare, così, una scuola di vita. Lo stare fisicamente più vicini all’altare vuole aiutare i chierichetti a stare più vicini a Gesù, a ricono-scerlo più vicino, a imparare l’atteggiamento del servizio e della disponibilità che si può vivere, poi, in ogni momento e contesto della vita. Il vivere più intensamente le celebrazioni può aiutare a conoscere il linguaggio della liturgia e a impara-re a pregare e a crescere nella fede attraverso di esso.Infine il gruppo chierichetti è un gruppo di amici: le serate che vengono organizzate periodicamente per tutti i chieri-chetti della Comunità Pastorale sono momenti di formazione, amicizia e gioco che permettono di proseguire e rafforzare il legame che si crea sull’altare, proprio per ricordare ancora di più che la comunione che genera l’Eucarestia è sorgente di comunione e di amicizia. Auguriamo allora ai nostri chie-richetti di poter vivere sempre con gioia e impegno il loro servizio, testimoniando nella vita di ogni giorno l’amicizia con Gesù che servono presente nell’Eucarestia.

Don Fabio

Signore,

noi ti ringraziamo di averci chiamati ad esserti più vicini diventando ministranti.Ti promettiamo di essere sempre pronti e generosi nel servirti con gioia all’altare.Ti promettiamo di essere ogni giorno, attimo dopo attimo, tuoi veri amici amando per primi tutti coloro che incontriamo, amando tutti anche chi ci è antipatico, amandoci gli uni gli altri in questo gruppo, perchè solo in questo modo potremo essere luci del mondo risplendendo di quella Luce che Tu solo sai donare a chi ti ama.Amen

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA7

VESTIZIONE CHIERICHETTI

Domenica 4 marzo le nostre figlie Giorgia e Sofia hanno iniziato il loro cammino come chierichette. Hanno ricevu-

to l’abito e hanno sottolineato il loro impegno a servire Gesù, comportandosi anche nella vita di ogni giorno con amore ver-so gli altri come Lui ci ha insegnato. Ci ha colpito il fatto che la vestizione di Giorgia e Sofia sia avvenuta all’interno della S. Messa domenicale, sottolineando così come la loro decisione non sia semplicemente un fatto personale, ma coinvolga tutta la comunità, come una grande famiglia. Anche noi abbiamo condiviso la loro emozione e l’impegno che hanno deciso di assumersi, pronti ad appoggiarle e ad accompagnarle sem-pre, ritenendo questo passo un’occasione per loro di adden-trarsi nel rapporto con Cristo.

I genitori di Giorgia e Sofia

Domenica 4 marzo durante la Santa Messa delle ore 10.30 siamo diventate chierichette. Dopo l’omelia don Claudio

ci ha chiamate sull’altare e, dopo aver letto le promesse da-vanti a tutta la comunità, abbiamo indossato la veste. Ci sia-mo impegnate a servire sull’altare e ad amare per primo tutti, anche chi ci è antipatico. Essere chierichette per noi è sicura-mente un’occasione preziosa per diventare sempre più amiche di Gesù. Durante la cerimonia eravamo molto emozionate e il cuore ci scoppiava nel petto. Per l’occasione avevamo invitato, oltre alle nostre famiglie, anche nonni e zii. Erano tutti contenti per noi e li ringraziamo perché ci stanno sempre vicino.

Giorgia e Sofia

La vestizione è un momento importante per noi chieri-chetti perché durante quella Messa inizi a essere un

chierichetto vero.Io, Riccardo, ero il chierichetto incaricato di usare il turibolo e, quando arrivò il momento della vestizione, scesi per aiutare mio fratello a mettere la veste.Mentre io, Matilde, ero incaricata di portare la navicella (quel contenitore in cui è riposto l’incenso). Quando arrivò il mo-mento della vestizione salii sull’altare ad osservare i nostri nuovi compagni di servizio al Signore che attraverso questo “semplice” rito iniziavano ad essere dei veri e propri chieri-chetti con la “C” maiuscola.Quel momento è stato meraviglioso, come quando l’abbia-mo vissuto noi. Eravamo molto felici per loro perché fare i chierichetti è un compito molto bello ed un impegno che non ti pesa per niente perché ti senti partecipe durante la Messa attraverso molti compiti, come ad esempio portare i cantari, cioè quelle candele giganti quando il prete legge il Vangelo, o il turibolo, ovvero quell’attrezzo da cui fuoriesce l’incenso, o ancora servire, quel compito dove stai di fianco al prete e lo aiuti in molte faccende (apparecchiare l’altare, suonare il campanello, aiutarlo a portare i doni…).

Riccardo e Matilde

SAN GIACOMO

MADONNA DI FATIMA

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CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ

Giovedì 26 aprile 2018 alle ore 21.15 presso la parrocchia di San Giacomo si è riunito il Consiglio Pastorale della Comu-nità per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:• riflessioni a partire dall’omelia pronunciata dal nostro

Vescovo il Giovedì Santo;• varie.

Con la lettera di convocazione i consiglieri hanno ricevuto come allegati il testo integrale dell’omelia pronunciata dal Vescovo durante la Messa crismale del Giovedì Santo e una guida per la lettura dell’omelia stessa, preparata da don Tommaso, il quale ha introdotto i lavori del Consiglio sug-gerendo alcuni spunti di riflessione.Don Tommaso ha introdotto il tema della serata prendendo in analisi i passaggi più significativi dell’omelia del Vescovo, a partire dal titolo Chiesa in debito, che attraverso la parola debito sollecita affinché si prenda coscienza di possedere qualcosa che non ci appartiene e che dobbiamo restituire. Nel primo paragrafo, attraverso una serie di domande re-toriche, il Vescovo pone lo sguardo su alcuni atteggiamenti che abitano la Chiesa oggi, suggerendo di andare oltre per comprendersi come comunità che ha ricevuto dei doni che a sua volta deve trasmettere. Da questa consapevolezza na-sce l’atteggiamento che la Chiesa dovrebbe assumere, ef-ficacemente tratteggiato nel secondo paragrafo: uno stile che abbia sempre quale punto di riferimento Gesù, presen-tato dal Vangelo del giorno come “l’Unto”, il “Consacrato” del Signore, a sua volta in debito nei confronti del Padre. Il terzo paragrafo declina tre ambiti del debito della Chie-sa: anzitutto la Parola di Dio, che la Chiesa ha il compito di annunciare a tutti gli uomini; poi i Sacramenti, i quali “sono orientati all’Eucarestia; infine il terzo debito della Chiesa è quello che il Vescovo chiama «la profezia», intesa come stile di vita di una comunità che annuncia profeticamente l’av-vento del Regno.Il testo proposto da don Tommaso come guida alla lettura dell’omelia si concludeva con alcune domande che potesse-ro tracciare un percorso di riflessione ed è proprio a partire da quelle domande che sono intervenuti i consiglieri.Ha aperto gli interventi Adolfo Meda dicendo che la lettura lo ha invitato a riflettere sulla condizione dell’essere debitori, cosa a cui non aveva mai pensato. Pensa che troppo spesso ci si concentri sul proporre tante — forse troppe — iniziative, che rischiano di raccogliere poche adesioni nonostante la loro validità o addirittura di sovrapporsi, e propone la costi-tuzione di un gruppo di coordinamento delle attività e degli incontri. Per quanto riguarda l’attenzione alla Parola di Dio, ha ricordato come positivo, accanto all’esperienza dei Grup-pi di Ascolto e delle varie catechesi per tutte le fasce di età, il corso tenuto da don Tommaso all’Unitre sull’Amoris Lae-titia di Papa Francesco. In merito alle assemblee liturgiche, ha sottolineato come l’incontro con il Risorto venga spesso ridotto a un fatto privato e che ci si lasci poco coinvolgere nelle celebrazioni comunitarie.

Don Angelo, ricollegandosi alle letture della Messa del gior-no, ha ricordato come anche Pietro abbia dovuto convertirsi e come “profezia” non sia tanto il parlare, il dire, ma il vivere in un modo che va controcorrente. La robustezza della no-stra fede viene dalla Parola e dai Sacramenti, ma il nostro stare insieme è profezia del Regno?Diana Villa si è collegata al tema della partecipazione alla Messa domenicale, soffermando l’attenzione soprattutto sulle famiglie con bambini piccoli, che dovrebbero essere maggiormente coinvolte, magari con spiegazioni e sempli-ficazioni volte a far sperimentare anche ai bambini la gioia che noi dovremmo provare. Tuttavia, il non riuscire a coinvol-gere non è solo un problema della Chiesa, ma un problema generalizzato in molti ambiti. A suo parere, l’unica forma di coinvolgimento che può essere efficace è quella della vici-nanza, del contagio.Mario Cassina ha detto di avere letto soprattutto la parte iniziale dell’omelia come rivolta a sé, alla sua esperienza, rendendosi conto che, se si lascia entrare Cristo nella pro-pria vita, Egli la cambia. Riconosce nel pragmatismo e nel linguaggio semplice usato dal Vescovo due messaggi fon-damentali. Primo: l’esito delle cose non è nelle nostre mani; secondo: ciò che facciamo fa crescere noi prima che essere aiuto per gli altri.Gianni Paccagnella ha ripercorso l’intero documento, evi-denziando alcuni passaggi che lo hanno particolarmente colpito. Ha ribadito l’importante percorso dei Gruppi di Ascolto, anche per accorgersi di quanto sia incompleta e parziale la nostra conoscenza di Gesù, e richiamato alcune attenzioni sollecitate dalla lettura: l’attenzione alle genti, il sostegno a chi si occupa di politica, del sociale, della cul-tura.Denis Ceccon ha citato la propria esperienza di impegno con il gruppo dei fidanzati e ha riconosciuto che parlando con loro riceve un arricchimento: l’essere in debito, in qual-che modo, arricchisce.Don Fabio ha fatto notare che dall’omelia del Giovedì San-to emerge il volto di Chiesa che siamo chiamati a costruire: essere parte del Consiglio Pastorale significa capire che di-rezione deve prendere la Chiesa di Meda. In un contesto sociale in cui la disgregazione e l’individualismo sembrano prevalere, essere parte della Comunità Cristiana significa dire una parola di speranza che nessuno più dice. Si è chie-sto come fare per aiutare i ragazzi a cogliere questo messag-gio di speranza e profezia.Grazia Colombo, colpita dall’invito ad essere “profezia del Regno”, ha fatto notare che siamo molto lontani da questo obiettivo: si ha timore nell’esprimere un’opinione diversa o nell’accogliere; al tempo stesso ci si sente poco accolti, an-che nelle cose più piccole e nelle situazioni più banali.Fabio Sgaria ha messo in evidenza il passaggio dell’omelia in cui Delpini si svela nella sua debolezza; gli pare di cogliere in questa sorta di confidenza l’invito a ciascuno perché si racconti all’interno della Comunità, senza timore di mettere

CONSIGLIO PASTORALE DEL 26 APRILE 2018

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA9

CONSIGLIO PASTORALE DELLA COMUNITÀ

in evidenza le proprie debolezze, che vanno invece condivi-se in un contesto di fraternità.Don Tommaso ha detto di avere sperimentato, nell’accom-pagnare alcune persone provate duramente dalla malattia, la grazia di poter mettere a disposizione degli altri quello che possediamo, anche semplicemente la propria salute, la presenza, la vicinanza. In quanto prete, l’idea di una Chiesa in debito gli suggerisce la consolazione di essere qui perché Qualcuno ha avuto fiducia lui e lo ha mandato e insieme il do-vere di essere “trasparenza” di Parole che non sono proprie. Una Chiesa in debito è una Chiesa che non pone ostacoli.Angela Dentoni ha fatto notare che sta dilagando una gran-de indifferenza nei confronti della presenza della Chiesa. Essere in debito della Parola di Dio è difficile, il mondo va così velocemente che la capacità di renderla viva e attuale sembra quasi una cosa da specialisti. La fraternità, forse, vie-ne vissuta solo nei piccoli gruppi. Provando a rispondere alla domanda di don Fabio, pensa che bisognerebbe riuscire ad avere uno sguardo lungo per capire che cosa possiamo dire, oggi, ai ragazzi che possa essere per loro un punto di riferi-mento anche tra trent’anni.Marco Crippa ha notato mancanza di speranza da parte del-le persone, prigioniere di un mondo che ci mette sempre più in competizione gli uni con gli altri e costringe a stili di vita che non sono liberanti. Per questo, essere coerenti ci costa moltissimo; possiamo solo cercare di fare bene quel poco che possiamo nel piccolo mondo in cui siamo.Silvia Asnaghi ha proposto un punto di vista più ottimista: se si considera Chiesa anche lo stare insieme di poche per-sone nel nome di Gesù, allora i segni di profezia si possono scorgere con maggiore facilità. Il Vescovo sembra proprio suggerire di cambiare la prospettiva con cui guardare alla Chiesa: dipende da che cosa si sceglie di guardare.Silvana Viganò si è soffermata sul tema della responsabili-tà, collegando il testo letto a un’altra omelia del Vescovo: quella dello scorso 19 marzo, in occasione della festa di San

Giuseppe, in cui più volte Delpini ha ripetuto la frase: «Be-nedetto colui che si fa avanti e si prende la responsabilità». Il legame che coglie è quello della assunzione di respon-sabilità come restituzione del debito: una restituzione che non è a senso unico e verticale: ciò che Dio ci ha donato lo dobbiamo restituire ai fratelli.Tina Cairoli ha affermato che la speranza cristiana non può finire, rimarrà sempre, così come è rimasta viva per duemi-la anni. Ripensando al proprio cammino personale non ha potuto fare a meno di rimarcare come non sia facile lavo-rare nella Comunità cristiana, spesso ci si fa prendere dallo scoraggiamento; è in questi momenti, però, che si torna a interrogarsi sul perché delle cose. Il bisogno della Parola è fondamentale: anche nell’ultimo incontro del Gruppo d’A-scolto ci si è chiesti come possiamo essere dei cristiani così sfiduciati. Forse usiamo troppo la testa e poco la ricchezza che viene dal confronto reciproco. Se ognuno va avanti da solo con i propri ragionamenti perde subito la speranza.Don Claudio ha concluso dicendo che probabilmente l’o-melia del Vescovo diventerà traccia per il percorso del pros-simo Anno Pastorale. A suo parere, vengono ripresi temi di sempre, ma con un linguaggio nuovo. Per lui la lettura è sta-ta lo stimolo per pregare un po’ meglio, con prospettive più ampie, ridare attenzione alla vita interiore e insieme cogliere i segni del bene nel vortice degli avvenimenti della giornata.Tra le varie, Gianni Paccagnella ha ricordato gli appun-tamenti del gesto del riso e della festa del volontariato. Il parroco, nel ricordare le varie iniziative del mese di maggio, ha sottolineato che si celebrerà l’ottantesimo anniversario del posizionamento della statua della Madonna Immacolata presso la grotta di piazza Cavour. Il 13 maggio, invece, sarà la festa della Parrocchia Madonna di Fatima, contraddistinta da diverse iniziative.Si sono poi avanzate alcune proposte per le modalità con cui svolgere la verifica delle attività proposta per il prossimo Consiglio, che si terrà il 24 maggio.

VIAGGIO NELLE MARCHE: “TERRA DI SANTI E GRANDI ARTISTI”Viaggio - pellegrinaggio in luoghi indimenticabili sulle orme dei nostri concittadini

Viaggio spirituale — culturale — ga-stronomico. Viaggio sulle orme di S.

Francesco. Viaggio in luoghi indimenti-cabili, suggestivi, magici. Viaggio alla ricerca di luoghi e ricordi di persone le-gate alla nostra città. Viaggio alla ricer-ca di sensazioni e momenti da condivi-dere in amicizia. Viaggio di preghiera e ringraziamento al Signore per tutti i suoi

doni. Viaggio intenso di cose belle viste e da… rivedere. Viaggio, anche, nella gastronomia legata ai luoghi visitati.«La città più bella d’Italia? San Leo: una rocca e due chiese» (Umberto Eco). San Leo, capitale del Montefeltro, è situata su di un masso che domina la Valle del Marecchia. Luogo strategico e determi-nante per le vicende storiche e milita-

ri del Medioevo. Qui il dalmata Leone contribuì all’avvento del cristianesimo nel IV secolo. Da qui passarono S. Fran-cesco d’Assisi, che ricevette in dono dal Conte Orlando Cattani da Chiusi il solitario Monte della Verna, e Dante Ali-ghieri, che ricorda la Rocca di S. Leo nel Canto IV del Purgatorio. Nella Fortezza fu imprigionato — e vi morì nel 1795

VIAGGIO - PELLEGRINAGGIO

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA10

— Giuseppe Balsamo Conte di Caglio-stro. A San Leo sorgono due chiese: la Cattedrale in stile romanico-lombardo risalente al 1173, con al suo interno la cripta che costituisce il nucleo più anti-co dell’edificio e ospita il coperchio del sarcofago che conteneva il corpo del Santo e una sua reliquia, e la Pieve dedi-cata a Santa Maria Assunta, il più antico monumento religioso del Montefeltro (IX sec.) dall’architettura protoromani-ca in pietra arenaria e calcarea fondata sulla roccia viva. Nella Pieve abbiamo celebrato la prima S. Messa del nostro viaggio/pellegrinaggio.Urbino, la città di Raffaello. Dopo la visi-ta al Palazzo Ducale edificato per vole-re di Federico da Montefeltro a partire dal 1454 e che, sotto il suo dominio, divenne una delle più importanti capi-tali del Rinascimento italiano, ci siamo recati nella chiesa di S. Francesco per la celebrazione della S. Messa e quindi, dopo l’ottimo pranzo, abbiamo visitato due splendidi Oratori: quello di S. Giu-

seppe, con uno stupendo Presepio in stucco con figure a grandezza naturale (opera di Federico Brandani), e quello di S. Giovanni, con all’interno un impo-nente ciclo di affreschi rappresentante la Crocifissione di Cristo.Urbania, detta “la Bella”, situata lungo un’ansa del fiume Metauro era nota già nel Rinascimento con il nome di Ca-steldurante e dette i natali al Bramante. La città è nota per la “Chiesa dei Morti”, che conserva al suo interno diciotto cor-pi mummificati per un fenomeno natu-rale dovuto a una particolare muffa che ha essiccato i cadaveri ora qui esposti. La città è sede della Cattedrale di S. Cri-stoforo (dove abbiamo celebrato la S. Messa), del Palazzo Ducale del XIV sec., della Chiesa dello Spirito Santo, che ricorda il bombardamento aereo ame-ricano del 23 gennaio 1944 che provo-cò duecentocinquanta vittime, e della “Casa della Befana”, dove il 6 gennaio si ritrovano le “Nonnine” per realizzare la calza più lunga del mondo.Pesaro, città di Rossini, nella cui Cat-tedrale sono conservati due pavimenti a mosaico risalenti al VI secolo e dove è custodito il corpo della Beata Felici-na da Meda, compatrona della città, la cui figura è ritratta in una vetrata dietro l’altare. Il Conservatorio “Rossini”, la Piazza del Popolo, il Palazzo Ducale, la Sfera di Arnaldo Pomodoro, le viuzze e il Lungomare caratterizzano questa cit-tà, che ricorda il grande Maestro autore, tra l’altro, della famosa opera Il Barbiere di Siviglia.Sestino: in questo piccolo centro al confine tra le Marche e la Toscana ha vissuto (a metà Novecento) il nostro concittadino don Michele Elli in qua-

lità di Arciprete. Qui abbiamo avuto l’incontro con il Sindaco Marco Renzi, al quale abbiamo donato il libro sulla storia del nostro Santuario (l’abbiamo donato a tutti i responsabili delle Chie-se dove abbiamo celebrato l’Eucarestia) scritto da Felice Asnaghi, un Crocifisso in legno d’ulivo, opera di Pierluigi Favè, da porre nel Centro per l’Infanzia don Michele Elli, e una monografia voluta da don Claudio e curata da Cesarina Ferra-ri Ronzoni (di cui riportiamo uno stralcio a seguire).Santuario La Verna. Il viaggio si è con-cluso con la visita e la S. Messa al San-tuario della Verna, dove S. Francesco ha ricevuto le Stimmate. Come già detto, Francesco ha avuto in dono questo luogo dal Conte Orlando durante una sua visita a San Leo: Santuario ricco di spiritualità, preghiera e devozione, ric-co anche di opere d’arte, come i rilievi in terracotta invetriata di Andrea della Robbia.È stato anche un viaggio gastronomi-co con piatti caratteristici della zona: gnocchi al cinghiale, salsicce di S. Leo, crescia di Urbino, strozzapreti alla norci-na, tagliata di capocollo alla brace, ta-gliatelle allo scoglio, grigliata e frittura di pesce, arrosto d’oca e altre specialità che hanno contribuito a farci gustare questi luoghi.E così si chiude il cerchio su questi quat-tro giorni di visita intensi, interessanti, istruttivi ed edificanti: spiritualmente, culturalmente, in amicizia e vissuti insie-me comunitariamente in questa bellis-sima terra che sono le Marche: Terra di Santi e di Grandi Artisti.

A. M.

VIAGGIO - PELLEGRINAGGIO

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA11

DON MICHELE ELLI, SACERDOTE SECONDO IL CUORE DI CRISTODalla monografia consegnata al Sindaco di Sestino

NEL XV ANNIVERSARIO DELLA MORTE UN RICORDO AMMIRATO E RICONOSCENTE

Don Michele Elli, sacerdote medese, fu incardinato nel 1946 nella dioce-

si di Sansepolcro (Arezzo); rientrato a Meda nel 1965 è tornato alla Casa del Padre il 18 luglio 2003.

Chi era don Michele?Lo incontrai la prima volta nel 1968, quando lo invitai al Centro di Lettura presso la Scuola A. Diaz a trattare il tema Perché la Chiesa esige ancora il celiba-to dei sacerdoti in un contesto culturale che non lo comprende più?. Era l’anno della contestazione, l’argomento richie-stomi da alcuni lettori era considerato “tabù”. Mi fu suggerito il nome di don Michele Elli, allora professore al Collegio Ballerini. Fu disponibile. Ad attenderlo c’era un gruppo di giovani ammiratori di Mario Capanna, sicuri di metterlo in dif-ficoltà. Egli salutò tutti con molta corte-sia e poi sedette in cattedra: sprigionava autorevolezza! Serenamente li guardò in volto con simpatia uno ad uno, sorrise a tutti con un intenso sguardo indagatore sollecitandoli ad esporre le motivazioni della richiesta e a porre liberamente le domande. Ascoltava tutti attentamente con serietà e interesse prendendo ap-punti, facendo sentire ciascuno al centro della sua attenzione! Citando i Vangeli, li invitò a seguirlo lungo un percorso bellis-simo, a pensare a Gesù, alla sua persona e alla sua missione, a come avesse scelto i Dodici chiamandoli per nome e a come avesse cambiato la loro vita, alla missio-ne “ad gentes” che aveva loro affidato e ai discepoli che successivamente essi avrebbero consacrato: una vocazione che richiede disponibilità totale, amo-re preferenziale, esclusivo per Lui, per la missione e per le anime. Diede così le ragioni per cui la Chiesa aveva stabi-lito il celibato per i sacerdoti non come ubbidienza sterile, ma come scelta per-sonale di amore e di donazione totale e irrevocabile. Affascinava lo stile con cui rispondeva a domande e obiezioni: un professore formidabile, un educatore ec-cezionale! Quei giovani compresero di essere di fronte a “uno che parlava con

autorità” e capirono le profonde ragioni del celibato voluto dalla Chiesa per i suoi sacerdoti. Fui lieta di averlo conosciuto.In seguito lo conobbi meglio ascoltan-do le bellissime Omelie che sempre mi affascinavano. La domenica lo incon-travo spesso in sacrestia: don Michele aveva un atteggiamento sempre riser-vato, ma osservava con simpatia. Parla-vano i suoi occhi che comunicavano il pensiero con l’intensità o meno del loro brillare. Raramente interveniva, prefe-riva ascoltare. Una volta intervenne a proposito del film Gesù di Nazareth di Zeffirelli. Criticò il regista perché aveva curato particolarmente l’aspetto senti-mentale ed estetico rispetto alla cruda vicenda, per esempio, della Passione e Crocifissione. Era stato più volte in Terra Santa in pellegrinaggio e tre volte per frequentare Corsi di Studi Biblici. Quei luoghi — dove l’Alleanza Antica e Nuo-va tra Dio e l’uomo ebbe inizio e si di-stese lungo i millenni come il rotolo nel-la Sinagoga — erano molto cari al suo cuore e così i personaggi: traboccavano nelle sue Omelie indimenticabili come acqua cristallina di fonte, accarezzati dalla tenerezza di questo sacerdote in-namorato di Dio, di un Dio che ama alla follia l’uomo quando ancora non l’aveva creato e “viveva” solo nella sua mente.Un sacerdote — dono di Dio e mistero — che fu preziosa guida per la comu-nità di Sestino, vero amministratore dei misteri di Dio e, anche per la Parrocchia di S. Maria Nascente, uomo della parola di Dio, generoso ed infaticabile evange-lizzatore perché l’approfondiva… e la vi-veva! Era fermamente convinto che «oc-corre essere preparati culturalmente per conoscerla a fondo» e annunciarla effica-cemente. «Consapevole dell’importanza fondamentale di una formazione intellet-tuale stellare per interagire in modo in-tenso e creativo con il pensiero contem-poraneo», don Michele predilesse molto presto gli studi umanistici e filosofici, si laureò in Teologia dogmatica studian-do contemporaneamente il tedesco, il francese, l’inglese, che parlava perfetta-

mente. Nessun autore contemporaneo degno di nota sfuggiva alla sua attenzio-ne… Sicuramente aveva uno sguardo a 360° sul panorama culturale europeo e non solo. Riservatezza e silenzio favoriva-no lo studio, che nutriva affiancandogli preghiera e meditazione, in preparazio-ne delle Omelie raccolte nei volumi L’a-more è Dio e Il bacio di Dio. Dio, amore, gioia, uomo, donna, carne, Incarnazio-ne, donazione, bellezza, dolore, donna, uomo, gioia, amore, Dio: sono le parole più ricorrenti. Ma Dio, amore, gioia sono le più preziose: attorno ad esse don Mi-chele Elli, magnifico tessitore, sapeva comporre tessuti e ricami, trame stupen-de nel raccontare la gioia nello scambio d’amore tra Dio e gli uomini.«E allora, quando la sera nella mia stan-za raccolgo la mia stanchezza di uomo, se mi fa soggezione pensarlo come Dio, io lo posso pensare come un Dio che si è fatto uomo per farci scoprire come si ama. Il Dio di questo mio cuore fat-to per amare. Il Dio di queste mie mani che hanno faticato un altro giorno. Un Dio che si è fatto mio, perché io possa essere di Dio» (da una sua omelia).

Cesarina Ferrari Ronzoni

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POMERIGGIO IN SEMINARIO A VENEGONOLe testimonianze dei seminaristi Edoardo e Luca

MOVIMENTO TERZA ETÀ

Nel pomeriggio di sabato 28 aprile su proposta del Movi-mento Terza Età un gruppetto di persone ha raggiunto il

Seminario di Venegono, dove i seminaristi Luca ed Edoardo ci hanno accolto facendoci da guida. Luca ci ha fatto visitare il Mu-seo di Storia Naturale Antonio Stoppani con animali e minerali provenienti da tutto il mondo, suscitando grande interesse in tutti i partecipanti. È seguita la visita alla chiesa principale del Seminario dedicata a Cristo Sapienza del Padre il cui Taberna-colo, sostenuto da due Angeli, è posto esattamente al centro di tutto l’edificio. Ai lati vari dipinti raffiguranti i Santi protettori del Seminario: Ambrogio, Carlo, il Curato d’Ars (Patrono dei parro-ci), Teresina di Lisieux, Tommaso d’Aquino e Maria circondata da Santi chierici (Seminaristi). Ci ha raggiunto Edoardo per un momento di riflessione tenuto nella Cappella del Biennio, dove un grande mosaico presenta Gesù circondato da Angeli rap-presentanti le Virtù Teologali e Cardinali. Sul soffitto rappresen-tazioni della vita di Gesù e della sua famiglia con la raffigurazio-ne della morte di Giuseppe. Dopo aver letto il brano di Vangelo del giorno (Gv 7, 32-36), Edoardo ci ha fatto partecipi della sua esperienza vocazionale, cominciando da quando, tre anni fa, ateo, individualista e fiero di contare solo sulle proprie forze, è venuto a conoscenza del brano di Vangelo in cui si narra di Gesù tentato nel deserto. Da lì è iniziato il suo cammino con l’aiuto di don Tommaso dopo un colloquio e una frase che lo ha segnato: «Vai in pace!». Dopo il Sacramento della Riconciliazione accettò di essere raggiunto da quel Gesù che continuava a parlargli e chiamarlo attraverso la Grazia, fino ad arrivare alla decisione di entrare in Seminario lo scorso settembre. La testimonianza di Edoardo ha lasciato in noi una sensazione di stupore, di lode e di ringraziamento al Signore per questo dono che ha fatto alla nostra Comunità. La sosta, con una sostanziosa merenda assie-me a Edoardo e Luca, ci ha permesso di continuare la visita en-trando nella Cripta che si trova sotto il Tabernacolo della Chiesa principale. Il luogo accoglie sulle pareti tantissime Reliquie di Santi, tra le quali San Giovanni Evangelista, San Carlo, le Sante Perpetua e Felicita, Ildefonso Schuster. Il rivestimento delle pa-reti è costituito da scaglie di marmo di Candoglia (quello usato anche per il Duomo di Milano). Luca poi ha guidato il gruppo nella parte del Seminario dove si trova il “quadriennio”, nella Cappella dedicata alla Madonna Immacolata. Tutti gli affreschi

di questa Cappella sono dedicati alla storia della salvezza, par-tendo da Adamo ed Eva fino a Maria Immacolata che mostra il Bambino Gesù in un dipinto ove sono raffigurati anche il Padre e lo Spirito Santo. Parlando della sua vocazione, Luca ci ha fatto partecipi della sua esperienza, che è a tratti simile a quella di Edoardo: «Gesù ci viene incontro; conoscere Gesù, sapere cosa si attende da noi, è l’inizio di un cammino più profondo, più se-rio, più importante». Luca è giunto alla fine del percorso sei anni fa, poi ha passato anni di esperienza pastorale nelle parrocchie e di insegnamento nelle scuole: «Abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra preghiera — dice Luca. Quando prega-te per le vocazioni pregate anche per il Seminario».Tornando a Meda il nostro gruppo era stranamente silenzioso: credo che ciascuno di noi già pregasse per Luca ed Edoardo e per tutto il Seminario. Ringraziamo i “nostri” due seminari-sti, che ci hanno donato un pomeriggio nella consapevolezza di aver ricevuto un grande dono dal Signore.

Carla

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA12

I PROSSIMI APPUNTAMENTIGIOVEDÌ 21 GIUGNO ORE 15.00Presso la Parrocchia Madonna di Fatima Catechesi e incontro di chiusura dell’Anno Pastorale con gli auguri ai compleanni di maggio e giugno.

SABATO 30 GIUGNOGita all’Isola S. Giulio (Lago d’Orta) e visita al Museo Gottard Park (vedi locandine).

GIOVEDÌ 12 LUGLIO ORE 15.30Presso la Casa di Riposo G. Besana S. Messa, incontro e merenda con gli anziani ospiti.

UN POMERIGGIO SPECIALE!

Sabato pomeriggio, assieme ai signori della terza età, sono andato a visitare il Seminario di Venegono, dove stu-diano Edoardo e Luca.Luca faceva da guida ai nonni, mentre Edoardo non era an-cora arrivato. Con Luca siamo andati a vedere il museo del Seminario, dove ci sono tantissimi animali imbalsamati, che mi è piaciuto un sacco; lì Edoardo ci ha raggiunto. Abbia-mo visitato tutto il Seminario e quattro chiese: in una delle quattro chiese Edoardo ha letto una pagina del Vangelo e ci ha raccontato della sua chiamata ad entrare in Seminario per diventare Prete. Poi insieme siamo andati a fare meren-da nel bar del Seminario.Questo pomeriggio è stato bellissimo perché ho visto per la prima volta la scuola dove i seminaristi imparano a diventare preti, ma soprattutto perché mi sono fatto due amici speciali: Luca e Edoardo.Grazie nonni per questa esperienza!

Mattia Tagliabue (nipote di Adolfo Meda)

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GRUPPI DI ASCOLTO

LE PIAGHE D’EGITTOIl Dito di Dio e l’Invocazione di Mosè (Esodo, 7,26 — 8,15)

LA PAROLA ASSOLUTA DI DIO E NON QUELLA DELL’UOMO

Uno degli obiettivi dell’Esodo è quello di rivelare al farao-ne chi è il Signore. La difficoltà sta nel faraone, che non sa

ammettere che possa esistere un altro Dio. Lui stesso, infatti, si ritiene Dio.Segni e prodigi sono due concetti complementari. I prodigi indicano le gesta straordinarie e meravigliose di Dio, che non sono fini a se stesse. Dio non fa cose straordinarie per stupirci e per farci rimanere a bocca aperta. Hanno il valore di segni, cioè rimandano a un altro valore, al mistero di Dio. Devono essere interpretati, vogliono dire all’uomo qualcosa che va al di là del prodigio in sé, qualcosa che rivela il piano divino della salvezza. Sarebbe un errore molto grosso fermarsi all’av-venimento del prodigio in sé.Questo valore del segno lo troviamo anche nel Nuovo Te-stamento. Ad esempio nelle nozze di Canaan nel Vangelo di Giovanni: questo è il primo dei segni che il Signore ha fatto, manifestando così la sua Gloria. Non confondiamo questo miracolo come qualcosa di straordinario fine a se stesso.Nel racconto dell’Esodo dell’Antico Testamento lo schema si ripete per ciascuna delle sette piaghe: all’inizio c’è la richiesta di liberazione di Mosè al faraone. Il faraone rifiuta. Allora ecco che avvengono i prodigi. A prima vista però questi prodigi potrebbero sembrare giustificabili: ci sono dei maghi che riu-scirebbero a fare le stesse cose che fa Mosè. Non sempre il faraone capisce allora. Si intestardisce e sostiene sempre più che esista la possibilità di vincere contro questi emissari di Dio. Così, dando apparentemente il permesso agli schiavi ebrei di andarsene, fa cessare la piaga e tornare tutto come prima. Ma subito dopo continua anche l’oppressione nei con-fronti del popolo ebraico. La Bibbia (Esodo, 7, 3 — 4) dice che Dio ha deciso di indurire sempre più il cuore del faraone dopo ogni piaga, così che egli non mantenesse la parola data di lasciare andare il popolo ebraico e potesse quindi essere punito con la piaga successiva. Alla nostra sensibilità dà fasti-dio questa visione di un Dio crudele. Occorre ricordarsi che Israele compone questi racconti nel secolo Nono: non siamo ancora arrivati al monoteismo che sarà una grande rivelazione dei profeti. Gli autori di queste pagine non pensano che Dio sia unico per tutti, ma che ogni popolo abbia i propri dei.Il Dio rappresentato nel Vecchio Testamento va quindi visto come un padre che ama il suo popolo Eletto, ma che sa esse-re anche estremamente severo e punitivo in sua difesa quan-do lo ritiene necessario. Non va quindi visto con l’aspetto più misericordioso del Dio rappresentato nel Nuovo Testamento.In questo modo si può leggere la volontà di Dio di indurire il cuore del faraone per punirlo per il trattamento di schiavitù riservato al proprio popolo per quattrocento anni. La scelta di un Dio che combatte contro il faraone ha una gran-de portata teologica. Ci aiuta a capire la fede ebraica, volta ad affermare la prima fede monoteista dove il Dio di Israele è più

forte degli dei egiziani e, più in generale, del politeismo. È un Dio che libera dalla schiavitù e allo stesso tempo ridimensiona la prepotenza e la mania del faraone di sottomettere l’uomo.Quindi è duplice la liberazione che Dio opera nell’Esodo: libera gli ebrei dalla schiavitù e dall’oppressione, ma libera anche il faraone dalle sue false illusioni di essere il padrone del mondo.Per nove volte Dio cerca la conversione del faraone, ma per nove volte il faraone continua a resistere alla volontà di Dio, a non voler capire quello che Dio chiede. Ma è Dio stesso a volere rendere ancora più duro il suo cuore, così che possa punirlo e alla fine possa convincerlo e portarlo verso la verità assoluta: che è Lui l’unico Dio.

Anna Maria

Domenica 18 febbraio 2018, ore 16.00. Milano, Duomo

INCONTRO DELL’ARCIVESCOVO COI MEMBRI DEI GRUPPI DI ASCOLTO DELLA PAROLA

Ecco, verranno giorni- oracolo del Signore Dio -in cui manderò la fame nel paese;non fame di pane né sete di acqua,ma di ascoltare le parole del Signore.Allora andranno errando da un mare all’altroe vagheranno da settentrione a orienteper cercare la parola del Signore,ma non la troveranno.Amos 8, 11-12

PREGHIERATi benediciamo, Padre Santo,perché nella ricchezza del tuo amore,dall’albero che aveva portato morte e rovina,hai fatto scaturire la medicina della salvezza e della vita.Il Signore Gesù, sacerdote, re e maestro,venuta la sua ora salì volontariamente su quel legnoe ne fece l’altare del sacrificio,la cattedra della verità, il trono della sua gloria.Innalzato da Terra trionfò sull’antico avversarioe avvolto nella porpora del suo sanguecon amore misericordioso attirò tutti a sé;aperte le braccia sulla croce offrì a Te, oh Padre,il sacrificio della vita e infuse la sua forza redentricenei sacramenti della nuova alleanza;morendo rivelò ai discepoliil senso misterioso di quella parola:«Il chicco di grano che muore nei solchi della terraproduce molto frutto».Ora ti preghiamo, oh Padre:fa’ che i tuoi figli, adorando la Croce del Redentore,attingano i frutti della salvezza;su questo legno gloriosoinchiodino i loro peccati,infrangano la loro superbia,guariscano l’infermità della condizione umana;traggano conforto nella prova,sicurezza nel pericolo,e forti della sua protezionepercorrano incolumi le strade del mondo,fino a quando Tu, oh Padre,li accoglierai nella tua casa. Amen.

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PASTORALE GIOVANILE

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA14

METTIAMOCI allOPERA!Anche quest’estate ritorna l’immancabile appuntamento con l’Oratorio estivo

L’Oratorio estivo 2018 ci chiederà di metterci tut-ti allOpera! La proposta elaborata dalla FOM

per quest’anno riprende e completa quanto vissuto l’anno scorso, con il tema di DettoFatto. Allora ab-biamo riconosciuto nel creato uno splendido dono di Dio, fatto per amore dell’uomo e della donna, che rappresentano il compimento dell’opera creatrice del Padre. Ebbene, il creato non è consegnato all’uomo perché ne faccia quello che vuole, ma perché — come dice la Bibbia — «lo custodisca e lo coltivi». Ecco che arriva la parte di ciascuno di noi, chiamato a trasfor-mare creativamente quanto il Signore ci ha gratuitamente affidato.È sempre affascinante pensare al fatto che il Signore, dopo aver creato tutto in sei giorni, si sia riposato il settimo, così come narra il Libro della Genesi. Ma perché Dio si è riposato? Era forse stanco? È molto probabile che Dio si sia riposato per lasciare spazio alla sua creatura e in particolare all’umanità di portare a compimento quanto egli aveva incominciato.Per potersi mettere allOpera i nostri ragazzi e gli animatori dovranno anzitutto riconoscere che il Signore ha seminato nella loro vita dei doni particolari che possono essere messi a servizio di tutti. Intelligenza, passione, entusiasmo, abilità, simpatia, tenacia… sono tanti gli ingredienti necessari per animare le cinque settimane di Oratorio estivo: non necessariamente ciascuno ha tutti questi doni, ma dovrà imparare a condividerli con gli altri.L’Oratorio estivo ci permetterà anche di scoprire una dimensione importante del tessuto civile della nostra città: le tante attività artigianali sono un segno prezioso di generazioni che si sono messe “all’opera” e hanno fatto del lavoro un’arte e una vocazione. In tutto ciò sarà fondamentale tenere fisso lo sguardo sul progetto che Dio ha in mente per il mondo: una casa accogliente, solidale, aperta a tutti, condivisa. Come ricorda il sottotitolo della proposta, solo se fatto “secondo il suo disegno” l’agire umano trova il suo significato profondo.

Don Tommaso

Informazioni sulla Proposta estiva Della pastorale giovanile

A venerdi 13 luglio Da Lunedi 11 giugno

ORATORIO S.Crocifisso Dalla 1^ alla 4^ elementare ORATORIO madonna di Fatima Dalla 5^elementare alla 1^Media

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A CHI É RIVOLTO: Bambini/e e ragazzi/e dai 5 agli 11 anni (dall’ultimo anno infanzia fino alla 5° primaria). Una settimana di attività laboratoriali, compiti delle vacanze e uscite sul territorio con le insegnanti della scuola “San Giuseppe”.

QUANDO: Dal 9 al 13 luglio 2018, dal 23 al 27 luglio 2018 e dal 3 al 7 settembre 2018

DOVE: Scuola Primaria “San Giuseppe” - Via Orsini 35, Meda

COSTI: 1 settimana 110€ - 2 settimane 200€ - 3 settimane 290€ Il servizio mensa è a pagamento: 30€ alla settimana. (6€a pasto per 5 giorni)

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola: a pagamento dalle ore 7.30 - 10€ a settimana / 3€ al giorno al bisogno. Doposcuola: 20€ a settimana / 5€ al giorno al bisogno (attivo con 5 partecipanti). Fino alle 18.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti (Max 100 iscritti). Info presso segreteria scuola “San Giuseppe” 0362 70436 - [email protected]

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A CHI É RIVOLTO: Bambini/e e ragazzi/e dai 5 agli 11 anni (dall’ultimo anno infanzia fino alla 5° primaria). Attività didattiche e ricreative completamente in inglese, con tutors madrelingua.

QUANDO: Dal 16 al 20 luglio 2018 - DOVE: Scuola Primaria “San Giuseppe”

COSTI: 230€ - Chi iscrive più figli ha diritto ad uno sconto di 15€ sul primo e secondo, 50€ sul terzo, 80€ se si ospita un tutor. Gli sconti sono cumulativi. Il servizio mensa è a pagamento: 30€ alla settimana. (6€a pasto per 5 giorni) ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola: a pagamento dalle ore 7.30 - 10€ a settimana / 3€ al giorno al bisogno.

Doposcuola: 20€ a settimana / 5€ al giorno al bisogno (attivo con 5 partecipanti). Fino alle 18.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti (Max 100 iscritti). A partire da Lunedì 22 maggio, le iscrizioni si raccoglieranno nelle segreterie dell’OSC (via General Cantore 2) e di MDF (Via Madonna di Fatima) nei seguenti orari: OSC: Lun, Mer, Gio,Ven dalle 16 alle 19, Sab dalle 10 alle 12 MDF: Mar, Mer, Gio, Ven dalle 16.30 alle 18.30.

20 maggio - FESTA DI INIZIO ESTATE (il volantino è in distribuzione…).

Le segreterie dei due oratori, durante l’oratorio estivo, saranno aperte nei seguenti orari: Lun e Gio 13.30 - 14.15, 18 - 19 Mar, Mer e Ven 8.00 - 9.30, 13.30 - 14.15, 18 - 19 [email protected] 348 1325827 (solo negli orari di segreteria)

Quest’anno le iscrizioni verranno gestite tramite il software SANSONE creato appositamente per gli oratori. Per ogni ragazzo/a che si iscriverà all’oratorio, compilando il modulo dei dati personali e consegnandolo in segreteria dell’oratorio, verrà creato un account. Questo permetterà ai genitori, attraverso un NOME UTENTE e una PASSWORD, di accedere in qualsiasi momento alla pagina del figlio (https://sansone.clsoft.it/) da qualsiasi dispositivo elettronico (pc, smartphone e tablet) ed iscriverlo a tutte le attività che interessano (settimana di oratorio estivo, presenza a mensa, piscina, uscite…).

Anche i pagamenti verranno gestiti dal Sistema Sansone. Su di esso viene infatti gestito un portafoglio virtuale con un credito (da ricaricare in segreteria) che verrà scalato tutte le volte che ci si iscrive ad una attività per cui è previsto un contributo, comprese le attività del bar (così da limitare il più possibile la circolazione del denaro contante). La ricarica del credito dovrà essere effettuata direttamente in oratorio.

Durante la giornata di presentazione del 20 maggio, illustreremo a tutti i genito-ri come utilizzare questo nuovo sistema.

Per chi lo desidera, la segreteria è sempre comunque aperta per gestire direttamente le iscrizione e procedere all’iscrizione sul portale.

É dunque necessario attenersi agli orari indicati per le iscrizioni in modo da poter creare il profilo utente, verificare i dati inseriti nel database e fornire il badge.

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Anche quest’anno si avvicina l’estate, con l’atteso appuntamento dell’Oratorio Estivo… É un’occasione per stare insieme, divertirsi, continuare a crescere... Il tutto incontrando Gesù e cercando di imparare il suo “stile”. L’esperienza dell’Oratorio estivo, infatti, si inserisce pienamente nella proposta educativa dell’Oratorio come luogo di educa-zione e di crescita nella fede per i nostri ragazzi e ragazze, in maniera continuativa con tutti i cammini che si sviluppano durante l’anno pastorale.

In particolare l’Oratorio estivo 2018 ci chiederà di metterci tutti allOpera! La proposta elaborata dalla FOM per quest’anno riprende e completa quanto vissuto l’anno scorso, con il tema di DettoFatto.

Allora abbiamo riconosciuto nel creato uno splendido dono di Dio, fatto per amore dell’uomo e della donna, che rappresentano il compimento dell’opera creatrice del Pa-dre. Ebbene, il creato non è consegnato all’uomo perché ne faccia quello che vuole, ma perché – come dice la Bibbia – “lo custodisca e lo coltivi”. Ecco che arriva la parte di ciascuno di noi, chiamato a trasformare creativamente quanto il Signore ci ha gratuita-mente affidato. Speriamo che sia un’esperienza ricca e significativa per tutti!

Buona avventura a tutti!

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LUNEDÌ E GIOVEDÌ - Apertura dei cancelli alle 13.30; Attività di animazione, gioco, preparazione della festa finale, laboratori, …

MARTEDÌ E VENERDÌ - Apertura dei cancelli alle 08.00; Attività di animazione, gioco, momenti formativi, S. Messa, grande giocone,…

MERCOLEDÌ - GITA - Tutti i mercoledì andremo ad ACQUATICA, parco gestito dalla FOM. Per chi deciderà di non partecipare, rimarrà aperto l’Oratorio S. Crocifisso

secondo gli orari indicati (per tutte le fasce d’età!)

Info

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ORARIO lunedì e giovedì, dalle ore 13.30 alle 18.00. martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00. Non saranno consentite entrate/uscite nella giornata, al di fuori degli orari prestabiliti, se non quando i cancelli sono aperti. Eventuali difficoltà sono da considerare con i re-sponsabili (come gli anni scorsi, vengono fatte eccezioni solo per terapie continuative; mai per singole visite, attività sportive, etc. …)

PRANZO martedì e venerdì: servizio mensa interno. Noi prepariamo un primo piatto; si può integrare il pasto con qualcosa portato “al sacco” da casa.

COSTI Iscrizione “una tantum”: € 10 Da versare una sola volta, all’atto di iscrizione. Comprende: iscrizione, assicurazione, maglietta.

Iscrizione settimanale: € 25 Da versare all’iscrizione di ogni settimana di oratorio estivo. Per le famiglie con più figli, a partire dal terzo l’iscrizione è gratuita.

Piscina: uscita del mercoledì ad Acquatica non obbligatoria - € 5 L’iscrizione alla piscina va confermata SEMPRE il lunedì precedente l’uscita entro e non oltre le ore 19. Chi non si iscrive avrà comunque la possibilità di restare in Oratorio.

Quella dell’Oratorio Estivo è una proposta educativa della Comunità cristiana da acco-gliere in tutte le sue parti, non l’offerta di un servizio da acquistare nelle modalità che si preferiscono. La quota richiesta per l’iscrizione settimanale non ha dunque il valore e il significato del pagamento di una prestazione, ma quello di una PARTECIPA-ZIONE e un SOSTEGNO anzitutto alla Comunità e alle attività degli oratori. Per questo la frequenza parziale alla proposta non comporterà una diminuzione della quota.

UNA RIDUZIONE É PREVISTA NEL CASO DI DIFFICOLTÀ ECONOMICHE (DA SEGNALARE PER TEMPO DIRETTAMENTE AI RESPONSABILI: don Fabio, don Tommaso, Suor Gianfranca, Marco Spada).

AIU

TO C

om

piti

del

le v

aca

nze

Nelle mattine di lunedì e giovedì, dalle 8.00 alle 12.00, sarà possibile usufruire, senza quote aggiuntive, di un servizio di assistenza allo svolgimento dei compiti delle vacanze presso l’Oratorio S. Crocifisso, gestito da alcuni adulti e ragazzi impegnati nel servizio di alternanza Scuola/Lavoro in collaborazione col Liceo “Curie” di Meda. Sarà possibile, dopo il servizio compiti, pranzare al sacco in OSC.

La proposta si rivolge ai SOLI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI. Essendo il personale e gli spazi limitati, i posti disponibili saranno 150, assegnati in base all’ordine di iscrizione.

Specifichiamo che si tratta di un SERVIZIO SPECIFICO ALLO STUDIO e non di un tempo di baby-sitteraggio, perciò chiediamo serietà tanto nell’adesione quanto nella partecipazio-ne. In caso contrario si perderà il diritto alla frequenza, lasciando il posto agli eventuali esclusi.

L’iscrizione è da farsi, per le rispettive settimane, insieme a quella per l’Oratorio Estivo. L’accesso all’Oratorio avverrà, solo nelle mattine di lunedì e giovedì, dall’ingresso di P.za del Lavoratore 1, dalle 8 alle 9.30.

INFO

RMA

ZION

I UTILI

* L’Oratorio Estivo funziona soprattutto grazie all’aiuto di tante persone della Comunità che dedicano tempo ed energie: per questo ognuno dovrebbe sentirsi un po'

responsabile dell’oratorio. Chiediamo agli adulti che potessero darci un aiuto di lasciare il proprio nominativo.

* Il gruppo dei collaboratori in tutti e due gli oratori sarà costituito da alcuni adulti (segreteria, preparazione merende, infermeria, laboratori, pulizia,…)

e da alcuni ragazzi delle superiori (per l’organizzazione delle attività di animazione e per l’assistenza al gioco libero).

* Tutti i ragazzi che partecipano alle iniziative oratoriane sono coperti da assicurazione in caso di infortuni.

* L’utilizzo di tablet, lettori digitali, smartphone, tendono a favorire l’isolamento; sono perciò considerati di ostacolo alle attività educative proposte di stampo aggregativo e comu-

nitario. É dunque fortemente sconsigliato che i ragazzi li abbiano con sé durante il tempo dell’OE18. Si declina ogni responsabilità sull’eventuale smarrimento o danneggia-

mento di ogni genere di beni che i ragazzi possono avere con sé.

La p

ropo

sta

ed

uca

tiva

Anche quest’anno si avvicina l’estate, con l’atteso appuntamento dell’Oratorio Estivo… É un’occasione per stare insieme, divertirsi, continuare a crescere... Il tutto incontrando Gesù e cercando di imparare il suo “stile”. L’esperienza dell’Oratorio estivo, infatti, si inserisce pienamente nella proposta educativa dell’Oratorio come luogo di educa-zione e di crescita nella fede per i nostri ragazzi e ragazze, in maniera continuativa con tutti i cammini che si sviluppano durante l’anno pastorale.

In particolare l’Oratorio estivo 2018 ci chiederà di metterci tutti allOpera! La proposta elaborata dalla FOM per quest’anno riprende e completa quanto vissuto l’anno scorso, con il tema di DettoFatto.

Allora abbiamo riconosciuto nel creato uno splendido dono di Dio, fatto per amore dell’uomo e della donna, che rappresentano il compimento dell’opera creatrice del Pa-dre. Ebbene, il creato non è consegnato all’uomo perché ne faccia quello che vuole, ma perché – come dice la Bibbia – “lo custodisca e lo coltivi”. Ecco che arriva la parte di ciascuno di noi, chiamato a trasformare creativamente quanto il Signore ci ha gratuita-mente affidato. Speriamo che sia un’esperienza ricca e significativa per tutti!

Buona avventura a tutti!

IL prog

ram

ma

LUNEDÌ E GIOVEDÌ - Apertura dei cancelli alle 13.30; Attività di animazione, gioco, preparazione della festa finale, laboratori, …

MARTEDÌ E VENERDÌ - Apertura dei cancelli alle 08.00; Attività di animazione, gioco, momenti formativi, S. Messa, grande giocone,…

MERCOLEDÌ - GITA - Tutti i mercoledì andremo ad ACQUATICA, parco gestito dalla FOM. Per chi deciderà di non partecipare, rimarrà aperto l’Oratorio S. Crocifisso

secondo gli orari indicati (per tutte le fasce d’età!)

Info

rma

zIO

NI e

CO

STI

ORARIO lunedì e giovedì, dalle ore 13.30 alle 18.00. martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00. Non saranno consentite entrate/uscite nella giornata, al di fuori degli orari prestabiliti, se non quando i cancelli sono aperti. Eventuali difficoltà sono da considerare con i re-sponsabili (come gli anni scorsi, vengono fatte eccezioni solo per terapie continuative; mai per singole visite, attività sportive, etc. …)

PRANZO martedì e venerdì: servizio mensa interno. Noi prepariamo un primo piatto; si può integrare il pasto con qualcosa portato “al sacco” da casa.

COSTI Iscrizione “una tantum”: € 10 Da versare una sola volta, all’atto di iscrizione. Comprende: iscrizione, assicurazione, maglietta.

Iscrizione settimanale: € 25 Da versare all’iscrizione di ogni settimana di oratorio estivo. Per le famiglie con più figli, a partire dal terzo l’iscrizione è gratuita.

Piscina: uscita del mercoledì ad Acquatica non obbligatoria - € 5 L’iscrizione alla piscina va confermata SEMPRE il lunedì precedente l’uscita entro e non oltre le ore 19. Chi non si iscrive avrà comunque la possibilità di restare in Oratorio.

Quella dell’Oratorio Estivo è una proposta educativa della Comunità cristiana da acco-gliere in tutte le sue parti, non l’offerta di un servizio da acquistare nelle modalità che si preferiscono. La quota richiesta per l’iscrizione settimanale non ha dunque il valore e il significato del pagamento di una prestazione, ma quello di una PARTECIPA-ZIONE e un SOSTEGNO anzitutto alla Comunità e alle attività degli oratori. Per questo la frequenza parziale alla proposta non comporterà una diminuzione della quota.

UNA RIDUZIONE É PREVISTA NEL CASO DI DIFFICOLTÀ ECONOMICHE (DA SEGNALARE PER TEMPO DIRETTAMENTE AI RESPONSABILI: don Fabio, don Tommaso, Suor Gianfranca, Marco Spada).

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Nelle mattine di lunedì e giovedì, dalle 8.00 alle 12.00, sarà possibile usufruire, senza quote aggiuntive, di un servizio di assistenza allo svolgimento dei compiti delle vacanze presso l’Oratorio S. Crocifisso, gestito da alcuni adulti e ragazzi impegnati nel servizio di alternanza Scuola/Lavoro in collaborazione col Liceo “Curie” di Meda. Sarà possibile, dopo il servizio compiti, pranzare al sacco in OSC.

La proposta si rivolge ai SOLI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI. Essendo il personale e gli spazi limitati, i posti disponibili saranno 150, assegnati in base all’ordine di iscrizione.

Specifichiamo che si tratta di un SERVIZIO SPECIFICO ALLO STUDIO e non di un tempo di baby-sitteraggio, perciò chiediamo serietà tanto nell’adesione quanto nella partecipazio-ne. In caso contrario si perderà il diritto alla frequenza, lasciando il posto agli eventuali esclusi.

L’iscrizione è da farsi, per le rispettive settimane, insieme a quella per l’Oratorio Estivo. L’accesso all’Oratorio avverrà, solo nelle mattine di lunedì e giovedì, dall’ingresso di P.za del Lavoratore 1, dalle 8 alle 9.30.

INFO

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I UTILI

* L’Oratorio Estivo funziona soprattutto grazie all’aiuto di tante persone della Comunità che dedicano tempo ed energie: per questo ognuno dovrebbe sentirsi un po'

responsabile dell’oratorio. Chiediamo agli adulti che potessero darci un aiuto di lasciare il proprio nominativo.

* Il gruppo dei collaboratori in tutti e due gli oratori sarà costituito da alcuni adulti (segreteria, preparazione merende, infermeria, laboratori, pulizia,…)

e da alcuni ragazzi delle superiori (per l’organizzazione delle attività di animazione e per l’assistenza al gioco libero).

* Tutti i ragazzi che partecipano alle iniziative oratoriane sono coperti da assicurazione in caso di infortuni.

* L’utilizzo di tablet, lettori digitali, smartphone, tendono a favorire l’isolamento; sono perciò considerati di ostacolo alle attività educative proposte di stampo aggregativo e comu-

nitario. É dunque fortemente sconsigliato che i ragazzi li abbiano con sé durante il tempo dell’OE18. Si declina ogni responsabilità sull’eventuale smarrimento o danneggia-

mento di ogni genere di beni che i ragazzi possono avere con sé.

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Anche quest’anno si avvicina l’estate, con l’atteso appuntamento dell’Oratorio Estivo… É un’occasione per stare insieme, divertirsi, continuare a crescere... Il tutto incontrando Gesù e cercando di imparare il suo “stile”. L’esperienza dell’Oratorio estivo, infatti, si inserisce pienamente nella proposta educativa dell’Oratorio come luogo di educa-zione e di crescita nella fede per i nostri ragazzi e ragazze, in maniera continuativa con tutti i cammini che si sviluppano durante l’anno pastorale.

In particolare l’Oratorio estivo 2018 ci chiederà di metterci tutti allOpera! La proposta elaborata dalla FOM per quest’anno riprende e completa quanto vissuto l’anno scorso, con il tema di DettoFatto.

Allora abbiamo riconosciuto nel creato uno splendido dono di Dio, fatto per amore dell’uomo e della donna, che rappresentano il compimento dell’opera creatrice del Pa-dre. Ebbene, il creato non è consegnato all’uomo perché ne faccia quello che vuole, ma perché – come dice la Bibbia – “lo custodisca e lo coltivi”. Ecco che arriva la parte di ciascuno di noi, chiamato a trasformare creativamente quanto il Signore ci ha gratuita-mente affidato. Speriamo che sia un’esperienza ricca e significativa per tutti!

Buona avventura a tutti!

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LUNEDÌ E GIOVEDÌ - Apertura dei cancelli alle 13.30; Attività di animazione, gioco, preparazione della festa finale, laboratori, …

MARTEDÌ E VENERDÌ - Apertura dei cancelli alle 08.00; Attività di animazione, gioco, momenti formativi, S. Messa, grande giocone,…

MERCOLEDÌ - GITA - Tutti i mercoledì andremo ad ACQUATICA, parco gestito dalla FOM. Per chi deciderà di non partecipare, rimarrà aperto l’Oratorio S. Crocifisso

secondo gli orari indicati (per tutte le fasce d’età!)

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ORARIO lunedì e giovedì, dalle ore 13.30 alle 18.00. martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00. Non saranno consentite entrate/uscite nella giornata, al di fuori degli orari prestabiliti, se non quando i cancelli sono aperti. Eventuali difficoltà sono da considerare con i re-sponsabili (come gli anni scorsi, vengono fatte eccezioni solo per terapie continuative; mai per singole visite, attività sportive, etc. …)

PRANZO martedì e venerdì: servizio mensa interno. Noi prepariamo un primo piatto; si può integrare il pasto con qualcosa portato “al sacco” da casa.

COSTI Iscrizione “una tantum”: € 10 Da versare una sola volta, all’atto di iscrizione. Comprende: iscrizione, assicurazione, maglietta.

Iscrizione settimanale: € 25 Da versare all’iscrizione di ogni settimana di oratorio estivo. Per le famiglie con più figli, a partire dal terzo l’iscrizione è gratuita.

Piscina: uscita del mercoledì ad Acquatica non obbligatoria - € 5 L’iscrizione alla piscina va confermata SEMPRE il lunedì precedente l’uscita entro e non oltre le ore 19. Chi non si iscrive avrà comunque la possibilità di restare in Oratorio.

Quella dell’Oratorio Estivo è una proposta educativa della Comunità cristiana da acco-gliere in tutte le sue parti, non l’offerta di un servizio da acquistare nelle modalità che si preferiscono. La quota richiesta per l’iscrizione settimanale non ha dunque il valore e il significato del pagamento di una prestazione, ma quello di una PARTECIPA-ZIONE e un SOSTEGNO anzitutto alla Comunità e alle attività degli oratori. Per questo la frequenza parziale alla proposta non comporterà una diminuzione della quota.

UNA RIDUZIONE É PREVISTA NEL CASO DI DIFFICOLTÀ ECONOMICHE (DA SEGNALARE PER TEMPO DIRETTAMENTE AI RESPONSABILI: don Fabio, don Tommaso, Suor Gianfranca, Marco Spada).

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Nelle mattine di lunedì e giovedì, dalle 8.00 alle 12.00, sarà possibile usufruire, senza quote aggiuntive, di un servizio di assistenza allo svolgimento dei compiti delle vacanze presso l’Oratorio S. Crocifisso, gestito da alcuni adulti e ragazzi impegnati nel servizio di alternanza Scuola/Lavoro in collaborazione col Liceo “Curie” di Meda. Sarà possibile, dopo il servizio compiti, pranzare al sacco in OSC.

La proposta si rivolge ai SOLI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI. Essendo il personale e gli spazi limitati, i posti disponibili saranno 150, assegnati in base all’ordine di iscrizione.

Specifichiamo che si tratta di un SERVIZIO SPECIFICO ALLO STUDIO e non di un tempo di baby-sitteraggio, perciò chiediamo serietà tanto nell’adesione quanto nella partecipazio-ne. In caso contrario si perderà il diritto alla frequenza, lasciando il posto agli eventuali esclusi.

L’iscrizione è da farsi, per le rispettive settimane, insieme a quella per l’Oratorio Estivo. L’accesso all’Oratorio avverrà, solo nelle mattine di lunedì e giovedì, dall’ingresso di P.za del Lavoratore 1, dalle 8 alle 9.30.

INFO

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I UTILI

* L’Oratorio Estivo funziona soprattutto grazie all’aiuto di tante persone della Comunità che dedicano tempo ed energie: per questo ognuno dovrebbe sentirsi un po'

responsabile dell’oratorio. Chiediamo agli adulti che potessero darci un aiuto di lasciare il proprio nominativo.

* Il gruppo dei collaboratori in tutti e due gli oratori sarà costituito da alcuni adulti (segreteria, preparazione merende, infermeria, laboratori, pulizia,…)

e da alcuni ragazzi delle superiori (per l’organizzazione delle attività di animazione e per l’assistenza al gioco libero).

* Tutti i ragazzi che partecipano alle iniziative oratoriane sono coperti da assicurazione in caso di infortuni.

* L’utilizzo di tablet, lettori digitali, smartphone, tendono a favorire l’isolamento; sono perciò considerati di ostacolo alle attività educative proposte di stampo aggregativo e comu-

nitario. É dunque fortemente sconsigliato che i ragazzi li abbiano con sé durante il tempo dell’OE18. Si declina ogni responsabilità sull’eventuale smarrimento o danneggia-

mento di ogni genere di beni che i ragazzi possono avere con sé.

Page 15: «TU HAI CREDUTO AL SUO AMORE E OBBEDITO ALLA SUA … · «TU HAI CREDUTO AL SUO AMORE ... per offrire piuttosto concre-te opportunità di crescita nella ... è come se il mio cuore

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA15

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Anche quest’anno si avvicina l’estate, con l’atteso appuntamento dell’Oratorio Estivo… É un’occasione per stare insieme, divertirsi, continuare a crescere... Il tutto incontrando Gesù e cercando di imparare il suo “stile”. L’esperienza dell’Oratorio estivo, infatti, si inserisce pienamente nella proposta educativa dell’Oratorio come luogo di educa-zione e di crescita nella fede per i nostri ragazzi e ragazze, in maniera continuativa con tutti i cammini che si sviluppano durante l’anno pastorale.

In particolare l’Oratorio estivo 2018 ci chiederà di metterci tutti allOpera! La proposta elaborata dalla FOM per quest’anno riprende e completa quanto vissuto l’anno scorso, con il tema di DettoFatto.

Allora abbiamo riconosciuto nel creato uno splendido dono di Dio, fatto per amore dell’uomo e della donna, che rappresentano il compimento dell’opera creatrice del Pa-dre. Ebbene, il creato non è consegnato all’uomo perché ne faccia quello che vuole, ma perché – come dice la Bibbia – “lo custodisca e lo coltivi”. Ecco che arriva la parte di ciascuno di noi, chiamato a trasformare creativamente quanto il Signore ci ha gratuita-mente affidato. Speriamo che sia un’esperienza ricca e significativa per tutti!

Buona avventura a tutti!

IL prog

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LUNEDÌ E GIOVEDÌ - Apertura dei cancelli alle 13.30; Attività di animazione, gioco, preparazione della festa finale, laboratori, …

MARTEDÌ E VENERDÌ - Apertura dei cancelli alle 08.00; Attività di animazione, gioco, momenti formativi, S. Messa, grande giocone,…

MERCOLEDÌ - GITA - Tutti i mercoledì andremo ad ACQUATICA, parco gestito dalla FOM. Per chi deciderà di non partecipare, rimarrà aperto l’Oratorio S. Crocifisso

secondo gli orari indicati (per tutte le fasce d’età!)

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ORARIO lunedì e giovedì, dalle ore 13.30 alle 18.00. martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00. Non saranno consentite entrate/uscite nella giornata, al di fuori degli orari prestabiliti, se non quando i cancelli sono aperti. Eventuali difficoltà sono da considerare con i re-sponsabili (come gli anni scorsi, vengono fatte eccezioni solo per terapie continuative; mai per singole visite, attività sportive, etc. …)

PRANZO martedì e venerdì: servizio mensa interno. Noi prepariamo un primo piatto; si può integrare il pasto con qualcosa portato “al sacco” da casa.

COSTI Iscrizione “una tantum”: € 10 Da versare una sola volta, all’atto di iscrizione. Comprende: iscrizione, assicurazione, maglietta.

Iscrizione settimanale: € 25 Da versare all’iscrizione di ogni settimana di oratorio estivo. Per le famiglie con più figli, a partire dal terzo l’iscrizione è gratuita.

Piscina: uscita del mercoledì ad Acquatica non obbligatoria - € 5 L’iscrizione alla piscina va confermata SEMPRE il lunedì precedente l’uscita entro e non oltre le ore 19. Chi non si iscrive avrà comunque la possibilità di restare in Oratorio.

Quella dell’Oratorio Estivo è una proposta educativa della Comunità cristiana da acco-gliere in tutte le sue parti, non l’offerta di un servizio da acquistare nelle modalità che si preferiscono. La quota richiesta per l’iscrizione settimanale non ha dunque il valore e il significato del pagamento di una prestazione, ma quello di una PARTECIPA-ZIONE e un SOSTEGNO anzitutto alla Comunità e alle attività degli oratori. Per questo la frequenza parziale alla proposta non comporterà una diminuzione della quota.

UNA RIDUZIONE É PREVISTA NEL CASO DI DIFFICOLTÀ ECONOMICHE (DA SEGNALARE PER TEMPO DIRETTAMENTE AI RESPONSABILI: don Fabio, don Tommaso, Suor Gianfranca, Marco Spada).

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Nelle mattine di lunedì e giovedì, dalle 8.00 alle 12.00, sarà possibile usufruire, senza quote aggiuntive, di un servizio di assistenza allo svolgimento dei compiti delle vacanze presso l’Oratorio S. Crocifisso, gestito da alcuni adulti e ragazzi impegnati nel servizio di alternanza Scuola/Lavoro in collaborazione col Liceo “Curie” di Meda. Sarà possibile, dopo il servizio compiti, pranzare al sacco in OSC.

La proposta si rivolge ai SOLI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI. Essendo il personale e gli spazi limitati, i posti disponibili saranno 150, assegnati in base all’ordine di iscrizione.

Specifichiamo che si tratta di un SERVIZIO SPECIFICO ALLO STUDIO e non di un tempo di baby-sitteraggio, perciò chiediamo serietà tanto nell’adesione quanto nella partecipazio-ne. In caso contrario si perderà il diritto alla frequenza, lasciando il posto agli eventuali esclusi.

L’iscrizione è da farsi, per le rispettive settimane, insieme a quella per l’Oratorio Estivo. L’accesso all’Oratorio avverrà, solo nelle mattine di lunedì e giovedì, dall’ingresso di P.za del Lavoratore 1, dalle 8 alle 9.30.

INFO

RMA

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I UTILI

* L’Oratorio Estivo funziona soprattutto grazie all’aiuto di tante persone della Comunità che dedicano tempo ed energie: per questo ognuno dovrebbe sentirsi un po'

responsabile dell’oratorio. Chiediamo agli adulti che potessero darci un aiuto di lasciare il proprio nominativo.

* Il gruppo dei collaboratori in tutti e due gli oratori sarà costituito da alcuni adulti (segreteria, preparazione merende, infermeria, laboratori, pulizia,…)

e da alcuni ragazzi delle superiori (per l’organizzazione delle attività di animazione e per l’assistenza al gioco libero).

* Tutti i ragazzi che partecipano alle iniziative oratoriane sono coperti da assicurazione in caso di infortuni.

* L’utilizzo di tablet, lettori digitali, smartphone, tendono a favorire l’isolamento; sono perciò considerati di ostacolo alle attività educative proposte di stampo aggregativo e comu-

nitario. É dunque fortemente sconsigliato che i ragazzi li abbiano con sé durante il tempo dell’OE18. Si declina ogni responsabilità sull’eventuale smarrimento o danneggia-

mento di ogni genere di beni che i ragazzi possono avere con sé.

Informazioni sulla Proposta estiva Della pastorale giovanile

A venerdi 13 luglio Da Lunedi 11 giugno

ORATORIO S.Crocifisso Dalla 1^ alla 4^ elementare

ORATORIO madonna di Fatima Dalla 5^elementare alla 1^Media

Ora

tori

o E

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018

Nuo

vo S

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ma

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zio

ni

CAM

PUS

ESTI

VO

City CAM

P ING

LESE

A CHI É RIVOLTO: Bambini/e e ragazzi/e dai 5 agli 11 anni (dall’ultimo anno infanzia fino alla 5° primaria). Una settimana di attività laboratoriali, compiti delle vacanze e uscite sul territorio con le insegnanti della scuola “San Giuseppe”.

QUANDO: Dal 9 al 13 luglio 2018, dal 23 al 27 luglio 2018 e dal 3 al 7 settembre 2018

DOVE: Scuola Primaria “San Giuseppe” - Via Orsini 35, Meda

COSTI: 1 settimana 110€ - 2 settimane 200€ - 3 settimane 290€ Il servizio mensa è a pagamento: 30€ alla settimana. (6€a pasto per 5 giorni)

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola: a pagamento dalle ore 7.30 - 10€ a settimana / 3€ al giorno al bisogno. Doposcuola: 20€ a settimana / 5€ al giorno al bisogno (attivo con 5 partecipanti). Fino alle 18.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti (Max 100 iscritti). Info presso segreteria scuola “San Giuseppe” 0362 70436 - [email protected]

Infi

ne.

..

A CHI É RIVOLTO: Bambini/e e ragazzi/e dai 5 agli 11 anni (dall’ultimo anno infanzia fino alla 5° primaria). Attività didattiche e ricreative completamente in inglese,

con tutors madrelingua.

QUANDO: Dal 16 al 20 luglio 2018 - DOVE: Scuola Primaria “San Giuseppe”

COSTI: 230€ - Chi iscrive più figli ha diritto ad uno sconto di 15€ sul primo e secondo, 50€ sul terzo, 80€ se si ospita un tutor. Gli sconti sono cumulativi.

Il servizio mensa è a pagamento: 30€ alla settimana. (6€a pasto per 5 giorni)

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola: a pagamento dalle ore 7.30 - 10€ a settimana / 3€ al giorno al bisogno.

Doposcuola: 20€ a settimana / 5€ al giorno al bisogno (attivo con 5 partecipanti). Fino alle 18.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti (Max 100 iscritti).

A partire da Lunedì 22 maggio, le iscrizioni si raccoglieranno nelle segreterie dell’OSC (via General Cantore 2) e di MDF (Via Madonna di Fatima) nei seguenti orari:

OSC: Lun, Mer, Gio,Ven dalle 16 alle 19, Sab dalle 10 alle 12 MDF: Mar, Mer, Gio, Ven dalle 16.30 alle 18.30.

20 maggio - FESTA DI INIZIO ESTATE (il volantino è in distribuzione…).

Le segreterie dei due oratori, durante l’oratorio estivo, saranno aperte nei seguenti orari: Lun e Gio 13.30 - 14.15, 18 - 19

Mar, Mer e Ven 8.00 - 9.30, 13.30 - 14.15, 18 - 19 [email protected]

348 1325827 (solo negli orari di segreteria)

Quest’anno le iscrizioni verranno gestite tramite il software SANSONE creato appositamente per gli oratori. Per ogni ragazzo/a che si iscriverà all’oratorio, compilando il modulo dei dati personali e consegnandolo in segreteria dell’oratorio, verrà creato un account. Questo permetterà ai genitori, attraverso un NOME UTENTE e una PASSWORD, di accedere in qualsiasi momento alla pagina del figlio (https://sansone.clsoft.it/)

da qualsiasi dispositivo elettronico (pc, smartphone e tablet) ed iscriverlo a tutte le attività che interessano (settimana di oratorio estivo, presenza a mensa, piscina, uscite…).

Anche i pagamenti verranno gestiti dal Sistema Sansone. Su di esso viene infatti gestito un portafoglio virtuale con un credito (da ricaricare in segreteria) che verrà scalato tutte le volte che ci si iscrive ad una attività per cui è previsto un contributo, comprese le attività del bar (così da limitare il più possibile la circolazione del denaro contante). La ricarica del credito dovrà essere effettuata direttamente in oratorio.

Durante la giornata di presentazione del 20 maggio, illustreremo a tutti i genito-ri come utilizzare questo nuovo sistema.

Per chi lo desidera, la segreteria è sempre comunque aperta per gestire direttamente le iscrizione e procedere all’iscrizione sul portale.

É dunque necessario attenersi agli orari indicati per le iscrizioni in modo da poter creare il profilo utente, verificare i dati inseriti nel database e fornire il badge.

Informazioni sulla Proposta estiva Della pastorale giovanile

A venerdi 13 luglio Da Lunedi 11 giugno

ORATORIO S.Crocifisso Dalla 1^ alla 4^ elementare

ORATORIO madonna di Fatima Dalla 5^elementare alla 1^Media

Ora

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A CHI É RIVOLTO: Bambini/e e ragazzi/e dai 5 agli 11 anni (dall’ultimo anno infanzia fino alla 5° primaria). Una settimana di attività laboratoriali, compiti delle vacanze e uscite sul territorio con le insegnanti della scuola “San Giuseppe”.

QUANDO: Dal 9 al 13 luglio 2018, dal 23 al 27 luglio 2018 e dal 3 al 7 settembre 2018

DOVE: Scuola Primaria “San Giuseppe” - Via Orsini 35, Meda

COSTI: 1 settimana 110€ - 2 settimane 200€ - 3 settimane 290€ Il servizio mensa è a pagamento: 30€ alla settimana. (6€a pasto per 5 giorni)

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola: a pagamento dalle ore 7.30 - 10€ a settimana / 3€ al giorno al bisogno. Doposcuola: 20€ a settimana / 5€ al giorno al bisogno (attivo con 5 partecipanti). Fino alle 18.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti (Max 100 iscritti). Info presso segreteria scuola “San Giuseppe” 0362 70436 - [email protected]

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A CHI É RIVOLTO: Bambini/e e ragazzi/e dai 5 agli 11 anni (dall’ultimo anno infanzia fino alla 5° primaria). Attività didattiche e ricreative completamente in inglese,

con tutors madrelingua.

QUANDO: Dal 16 al 20 luglio 2018 - DOVE: Scuola Primaria “San Giuseppe”

COSTI: 230€ - Chi iscrive più figli ha diritto ad uno sconto di 15€ sul primo e secondo, 50€ sul terzo, 80€ se si ospita un tutor. Gli sconti sono cumulativi.

Il servizio mensa è a pagamento: 30€ alla settimana. (6€a pasto per 5 giorni)

ORARI: Dalle 8,30 alle 16,30. Prescuola: a pagamento dalle ore 7.30 - 10€ a settimana / 3€ al giorno al bisogno.

Doposcuola: 20€ a settimana / 5€ al giorno al bisogno (attivo con 5 partecipanti). Fino alle 18.

ISCRIZIONI: Iscrizioni aperte fino ad esaurimento posti (Max 100 iscritti).

A partire da Lunedì 22 maggio, le iscrizioni si raccoglieranno nelle segreterie dell’OSC (via General Cantore 2) e di MDF (Via Madonna di Fatima) nei seguenti orari:

OSC: Lun, Mer, Gio,Ven dalle 16 alle 19, Sab dalle 10 alle 12 MDF: Mar, Mer, Gio, Ven dalle 16.30 alle 18.30.

20 maggio - FESTA DI INIZIO ESTATE (il volantino è in distribuzione…).

Le segreterie dei due oratori, durante l’oratorio estivo, saranno aperte nei seguenti orari: Lun e Gio 13.30 - 14.15, 18 - 19

Mar, Mer e Ven 8.00 - 9.30, 13.30 - 14.15, 18 - 19 [email protected]

348 1325827 (solo negli orari di segreteria)

Quest’anno le iscrizioni verranno gestite tramite il software SANSONE creato appositamente per gli oratori. Per ogni ragazzo/a che si iscriverà all’oratorio, compilando il modulo dei dati personali e consegnandolo in segreteria dell’oratorio, verrà creato un account. Questo permetterà ai genitori, attraverso un NOME UTENTE e una PASSWORD, di accedere in qualsiasi momento alla pagina del figlio (https://sansone.clsoft.it/)

da qualsiasi dispositivo elettronico (pc, smartphone e tablet) ed iscriverlo a tutte le attività che interessano (settimana di oratorio estivo, presenza a mensa, piscina, uscite…).

Anche i pagamenti verranno gestiti dal Sistema Sansone. Su di esso viene infatti gestito un portafoglio virtuale con un credito (da ricaricare in segreteria) che verrà scalato tutte le volte che ci si iscrive ad una attività per cui è previsto un contributo, comprese le attività del bar (così da limitare il più possibile la circolazione del denaro contante). La ricarica del credito dovrà essere effettuata direttamente in oratorio.

Durante la giornata di presentazione del 20 maggio, illustreremo a tutti i genito-ri come utilizzare questo nuovo sistema.

Per chi lo desidera, la segreteria è sempre comunque aperta per gestire direttamente le iscrizione e procedere all’iscrizione sul portale.

É dunque necessario attenersi agli orari indicati per le iscrizioni in modo da poter creare il profilo utente, verificare i dati inseriti nel database e fornire il badge.

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA16

intrappolati in contratti precari, con difficoltà a valorizzare o re-cuperare l’investimento in istruzione e conseguente ritardo nella scelta dell’autonomia, vi sono i senior a rischio di perdita dell’oc-cupazione o di rinuncia ad essa, ma senza redditi da pensione sufficienti a garantire esistenze dignitose. L’approccio che vorremmo porre all’attenzione di tutti è quello della solidarietà intergenerazionale, che cerca di considerare le problematiche relative ai lavoratori anziani in stretta correlazione con quelle dei giovani che si apprestano ad entrare nel mercato del lavoro o alla ricerca di un impiego stabile. Potrebbero dav-vero essere utili strumenti contrattuali che tentino di preservare l’occupazione dei senior, promuovendo contemporaneamente l’assunzione dei giovani. Un esempio già utilizzato in Francia da qualche anno: stipula di contratti a tempo indeterminato a fronte di contratti a orario ridotto per il lavoratore anziano, con-sentendogli così una più probabile e sostenibile permanenza al lavoro e assicurando la trasmissione di saperi e competenze

26 APRILE 2018, VEGLIA DEI LAVORATORI

IL LAVORO NON È UN SOGNO, MA IL FUTURO DEI GIOVANILa proposta di una solidarietà intergenerazionale per promuovere assunzioni e diffusione di esperienza

Con le mie mani ho piantato nel prato il giovane faggio di cui ignorerò la vecchiaia (A. Vigevani)

Prendo spunto da questa suggestiva poesia perché ci nar-ra di un’azione protesa a generare futuro. Piantare alberi

è uno dei tanti gesti che possiamo compiere nel silenzio della quotidianità e che va a generare nuova bellezza. Il lavoro può diventare risposta al comando di Dio di «coltivare e custodire» il giardino affidatoci. “Piantare” un faggio è un’azione lodevo-le, certo, ma il futuro, anche del lavoro, lo si costruisce insieme: Chiesa, società civile, istituzioni.Al momento attuale si segnalano quattro “criticità” in partico-lare: la disoccupazione giovanile, l’aumento della povertà tra le persone, la condizione lavorativa della donna e la sua fatica ad armonizzare i ritmi tra lavoro e vita famigliare, la distanza da col-mare tra scuola e lavoro.Quest’anno il tema della veglia per il lavoro, tradizionale appun-tamento della nostra Diocesi, è stato: Giovani e lavoro: quale futuro. La location: un’aula dell’Università degli Studi di Milano, una sorta di luogo simbolo della formazione scolastica che ac-compagna i giovani nel difficile mondo del lavoro. Tre i momen-ti: una parentesi teatrale nella quale si è data voce all’ansia di chi desidera un lavoro, ma si trova a fare mestieri precari; un mo-mento in cui ci sono state presentate quattro realtà nelle quali si prova ad immaginare il futuro dei giovani nel lavoro; terzo e ultimo momento una preghiera di intercessione affinché tutte le migliori energie vengano impiegate per costruire una socie-tà più giusta. Non dimentichiamo infatti che, accanto ai giovani sempre più a rischio di disoccupazione o di sottoccupazione,

Anche quest’anno le Acli Milanesi hanno promosso un bando rivolto ai circoli/nuclei Acli delle province di Milano e di Monza e Brianza per la presentazione di attività con significativo impatto sui loro territori. Il bando è finanziato con i fondi “5x1000” che i contribuenti hanno destinato alle Acli al momento della dichiarazione dei redditi del 2015 e ha ottenuto il patrocinio delle Amministrazioni comunali interessate.Il circolo Acli di Meda partecipa al bando in associazione con il Circolo di Masate e Ba-siano (capofila) con un progetto dal titolo C’è posto anche per te. Lo scopo del pro-getto è quello di offrire mediante dibattiti, spettacoli e mostre fotografiche momenti di riflessione sui grandi temi che sottostan-no alle migrazioni.

Mentre il Circolo Acli di Masate e Basiano propone alla propria comunità lo spetta-colo teatrale Lampa Lampa e una mostra fotografica sui cambiamenti climatici dal titolo Acqua, deserti e monsoni realizzata dai fotoreporter Gmb Akash e Gaetano Plasmati, il circolo Acli di Meda propone una mostra fotografica dal titolo Working Class: viaggi attraverso la dignità, realizza-ta anch’essa dai fotoreporter Gmb Akash e Gaetano Plasmati. Le immagini che G.M.B. Akash e Gaetano Plasmati hanno presen-tato mercoledì 9 maggio a Meda parlano del lavoro di chi, vivendo in condizione di guerra e povertà, ha rinunciato per sempre all’affermazione dei propri diritti abdican-do a favore di un’esistenza in bilico. Sono finestre su mondi apparentemente lontani

da noi, che mostrano storie di fatica, di di-gnità difesa, di tenacia. Uno sguardo lungo più di dieci anni che documenta con de-licatezza e rispetto le vite di quest’ultimi, che spesso sono bambini o adolescenti di Paesi i cui governi non garantiscono il ri-spetto di quelli che vengono definiti “diritti fondamentali dell’uomo”. Sono immagini toccanti che ci inducono a riflettere su cosa debba significare riconoscere un diritto fondamentale a prescindere dal luogo in cui si vive, dal ceto sociale o dall’etnia di appartenenza.

La mostra fotografica rimane esposta in Medateca (via Gagarin 13, Meda) fino a sabato 19 maggio 2018.

WORKING CLASS: VIAGGI ATTRAVERSO LA DIGNITÀ

Acli Circolo di Meda, comunicato stampa per evento

QUANDO I DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UOMO SMETTONO DI ESSERE TALI

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26 APRILE 2018, VEGLIA DEI LAVORATORI

LE COMUNITÀ DEL DECANATO IN “CAMMINO PER VOCAZIONE” A CESANO MADERNOVocazione, testimonianza, relazione e preghiera di giovani cristiani

DOMENICA 22 APRILE DECANATO SEREGNO SEVESO

Quest’anno il gesto comune del Decanato si è svolto a Cesano

Maderno domenica 22 aprile: l’iniziativa metteva a tema In Cammino per Voca-zione, con l’obiettivo di offrire alle no-stre comunità testimonianze vocazionali su come i giovani cristiani si possono rapportare al proprio futuro in un’epoca di rapidissimi cambiamenti.Intorno alle ore 15, le comunità del Decanato si sono ritrovate in tre luo-ghi pubblici di Cesano. La comunità di Meda con quella di Seregno si è ritrova-ta in piazza Facchetti, la piazza del Mer-cato cittadino, e qui i fedeli presenti (tra cui alcuni ragazzi di Meda che si prepa-rano all’esperienza dell’animazione du-rante l’Oratorio Estivo) hanno assistito a uno scambio di testimonianze, della durata di circa mezz’ora, tra giovani che hanno già preso decisioni impor-tanti per la propria vita. Hanno portato la propria testimonianza una coppia di sposi (Alice e Roberto, presenti con il piccolo Giacomo di pochi mesi), un se-minarista (Luca, che ha accompagnato la comunità di Meda in questi mesi) e un giovane (Davide) che vive il proprio la-voro come vocazione. Mentre la Chiesa universale prepara il sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre — che avrà per tema Giovani e discernimento vocazio-nale —, ci si è chiesti in che modo e che cosa abbia di originale una vocazione cristiana oggi rispetto al comune met-ter su casa, esercitare una professione,

consacrare al Vangelo vita e affettività.Il confronto è proseguito approfondendo il percorso che ha portato i testimoni pre-senti a capire che una scelta di vita è da fare ed eventualmente con l’aiuto di chi, ma anche come si gestiscono le fatiche e la continuità, il pensiero — che presto o tardi sopraggiunge — di aver sbagliato strada e di dover cambiare direzione.I contributi avanzati dai giovani interpel-lati hanno avuto come filo rosso quanto nella stessa domenica la liturgia ci ave-va proposto durante l’orazione iniziale: «Concedi al tuo popolo di amare ciò che comandi e di desiderare ciò che prometti perché, tra le varie vicende del mondo, si-ano fissi i nostri cuori dov’è la vera gioia».La vocazione è una risposta a una chia-mata: è un’iniziativa di un Altro. Va allenato il nostro cuore ad ascoltare questa chiamata e va mantenuto l’at-

teggiamento di ricerca, di domanda. Va preservata una dinamica di relazione che ci aiuti a non perderci e che con la preghiera raggiunga un momento di di-scernimento e di condivisione.E sull’onda di questa motivazione dalle diverse piazze ci si è quindi mossi, con tre cortei, verso la chiesa di S. Stefano, dove l’ascolto è diventato preghiera: da-vanti all’Eucaristia esposta abbiamo pre-gato per i giovani e per una più feconda attenzione vocazionale nelle nostre par-rocchie. Ha presieduto l’adorazione eu-caristica il nostro parroco — nonché De-cano di Seregno-Seveso — don Claudio Carboni, mentre don Stefano Gaslini, responsabile della Comunità Pastorale Pentecoste di Cesano Maderno, ha pro-posto una meditazione biblica.

Fabio Sgaria

all’interno dell’impresa. Una sorta di sinergia virtuosa che indub-biamente può concorrere a migliorare motivazione e capacità di attivazione dei singoli. I giovani avranno la possibilità di re-alizzare esperienze professionalizzanti, gli anziani riusciranno a lavorare a ritmi più coerenti con la loro età, riducendo il rischio di congedo anticipato, volontario o forzato dal lavoro.Vero è che queste sono solo “opinioni” di chi, come la nostra Associazione, vive quotidianamente a contatto diretto con situa-

zioni di lavoratori in difficoltà sia in “entrata” che “in uscita”. E altrettanto vero è che, allo stato attuale, questo esempio di poli-tica può coinvolgere un numero contenuto di lavoratori, vista la limitatezza delle risorse pubbliche. Un eventuale successo, tutta-via, deriverà dalla capacità dei governi di attrarre nuove risorse e creare posti di lavoro di buona qualità.

Giusy Mariani, Acli Circolo di Meda

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IN RICORDO DEL MAESTRO DELL’OCA

IN MEMORIA DI ANTONIO E DI ALTRI AMICI…Nel rispetto del dolore di tante famiglie abbiamo imparato a conoscere grandi testimonianze di amore e di fede

Memoria, ricordo… assonanza allo spartito, dono musicale,

note trascritte che specchiandosi negli occhi del maestro risuonano d’incanto.Antonio Dell’Oca, ultimo Maestro ad aver avuto il dono di accarezzare i tasti dell’Organo del nostro amato Santuario, note ormai lontane, senza dimenticare la sua dedizione nel dar voce alla musica con costante continuità in tutte le Chiese della nostra Comunità.Avevo cercato di contattarlo in relazione al progetto Adotta una Nota : mi sembrava giusto e doveroso avere una sua testimonianza storica; purtroppo il suo stato di salute già compromesso non lo ha permesso.

Presenza corroborante la sua musica in molte funzioni, note ormai svanite, ma in realtà sempre nel cuore, memoria e ricordo…Ricordo di me bambino, nella vecchia Chiesa del Santo Crocifisso quell’Organo da lui suonato riempiva le volte con armonioso suono.Possano queste poche righe gratificare la figura del Maestro Dell’Oca che ci ha lasciato nel suo ricordo una preziosa eredità, ultimo ad aver suonato il nostro carOrgano che aspetta di essere restaurato!Con gratitudine

Franco Minotti

Riceviamo e volentieri pubblichiamo alcuni ricordi di stima e affetto per il maestro Antonio Dell’Oca, che ci ha “lasciati” il mese scorso. In quegli stessi giorni una eco altrettanto profonda, anche se meno pubblica, diffondeva il dolore di altre

famiglie che con tanti amici piangevano la vita conclusa di giovani spose e madri, sposi e padri. Le chiese di quei giorni, piene di una partecipazione viva e sentita, le sofferte testimonianze, composte e dignitose, offerte dai familiari, le stesse parole dei celebranti e amici durante le esequie ci presentano ancora oggi l’esempio del profondo amore che legava quelle vite, strappa-te così prematuramente ai loro affetti, e l’espressione di una profonda fede cristiana. Non ci resta che esprimere ammirazione per chi “ha servito e onorato” i propri congiunti lungamente sofferenti fino alla fine, con la stessa dedizione e pienezza profusa durante la vita fiorente. Senza discriminare tra morte e morte, ci sono però dolori umanamente più difficili da accettare: per questo, di fronte a tanta testimonianza offerta ancora presente nella nostra società, non ci resta che inchinarci con delicatezza e rispetto di fronte a tanta umanità, certi che questo distacco umano sarà solo momentaneo.

E.N.

Caro maestro,ti vogliamo ricordare

per l’amore che hai dato per tutti gli anni in cui hai suonato con noi. Ci hai accompagnato sempre, senza mai mancare al nostro appuntamento. Vogliamo ricordarti per la tua passione e la tua costanza, con l’augurio che possa essere d’esempio anche a noi e a tutti coloro che proseguiranno questo servizio.Grazie per tutto quello che hai fatto.

Il coro di Madonna di Fatima

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SPETTACOLO-TESTIMONIANZA

NON ESISTONO RAGAZZI CATTIVIGiovedì 19 aprile i ragazzi della comunità Kayros sono stati protagonisti di una toccante testimonianza

Non esistono ragazzi cattivi è il titolo dello spettacolo-testimonianza offerto dai ragazzi della comunità Kayros

(che si occupa di minori con procedimenti penali in corso) ai ragazzi delle scuole superiori di Meda come appuntamento conclusivo del percorso Unici ma non da soli proposto dalla Commissione Scuola della Comunità Pastorale.Difficile definire lo spettacolo e le reazioni suscitate: alla ri-chiesta di esprimere un giudizio su quanto hanno visto, i ra-gazzi che hanno assistito pronunciano la parola “bello” e poi vorrebbero rimangiarsela, avvertendo che non si tratta della parola giusta.“Strano”, dice qualcuno; vedere sul palco dei coetanei così provati dalle vicende della vita, dalle scelte fatte o subite, tan-to da sembrare molto più grandi e maturi è davvero strano. «Costringe a riflettere sui tanti doni che ogni giorno riceviamo e dei quali non ci accorgiamo, perché siamo così abituati ad averli… ci fa sentire fortunati, privilegiati».I ragazzi sul palco raccontano la loro storia con i linguaggi che sentono più vicini: la musica rap; una lettera alla mamma per tentare di spiegarle un comportamento ingiustificabile mentre una voce fuori campo risponde che per una mamma la comprensione e il perdono sono inesauribili; degli sketch che raccontano la fatica dello stare dentro delle regole, dei tempi imposti, delle relazioni obbligate; la metafora di uno sport dove si passa dal sentirsi invincibili al finire al tappeto.Poi le luci in sala si riaccendono e i ragazzi attori — tanti, visti così tutti insieme — si siedono ai bordi del palco e guidati da don Claudio Burgio, responsabile della comunità, cominciano a raccontarsi, iniziando dai loro nomi. Alcuni hanno uno sguar-do timido, altri un atteggiamento di sfida; qualcuno parla con una spigliatezza che affascina, altri sussurrano poche parole: raccontano anche con i loro gesti e i loro silenzi le storie che li hanno condotti ad approdare alla comunità Kayros. «Ho capi-to che non posso cambiare il passato, ma che posso cercare di migliorare il finale della storia», dice un ragazzo commen-tando la propria esperienza. «Sto cominciando a pensare al mio futuro», ripetono alcuni di loro, quasi come una formula magica che non vogliono lasciarsi sfuggire. Riacquistare la ca-pacità di pensare al proprio futuro, di immaginare una vita diversa è proprio la chiave per ricominciare. I ragazzi del pub-blico lo avvertono e, con un applauso, fanno il tifo per i loro coetanei sul palco. «Ho capito che il pregiudizio nei confronti di chi ha sbagliato una volta ci frena nella capacità di dare a tutti un’altra possibilità», dice Matteo riflettendo sulla serata

trascorsa. «Mia mamma, tornando a casa, mi ha detto che, vedendo tutti quei ragazzi sul palco, ha pensato a me, a mia sorella, ai nostri amici e che si è interrogata sulla responsabi-lità che i genitori hanno nell’educazione dei figli», aggiunge Arianna. Federica, invece, esprime la sua gratitudine verso chi si prende cura di questi ragazzi, perché anche un suo compa-gno delle medie è stato arrestato ed ora è in una comunità… queste storie sono più vicine a noi di quanto non pensiamo.La serata si conclude con la premiazione degli autori degli ar-ticoli di giornale che raccontano buone notizie. I vincitori (tutti alunni del biennio del liceo scientifico e classico) sono stati bra-vi a scovare il bene, a volte nascosto, che è presente attorno a noi: una scuola di italiano per stranieri promossa dalla Caritas a Carugo, la Bottega di Xapury che si occupa del Commercio Equo e Solidale a Lentate sul Seveso, un’associazione che si prende cura dei degenti del reparto pediatrico dell’ospedale di Cantù e infine il restauro di villa Padulli a Cabiate, perché anche la valorizzazione della bellezza è un modo di prendersi cura della comunità. I ragazzi di Kayros consegnano i premi ai loro amici; e anche questa è una buona notizia.«Toccante. Nel senso più vero e concreto della parola. Perché è stato qualcosa che ci ha toccato nel profondo. Non si può restare indifferenti». Forse, alla fine, una definizione per quello a cui i ragazzi hanno assistito si è trovata.

Silvia A.

[…] “STRANO”, DICE QUALCUNO; VEDERE SUL PALCO DEI COETANEI COSÌ PROVATI DALLE VICENDE DELLA VITA, DALLE SCELTE FATTE O SUBITE, TANTO DA SEMBRARE MOLTO PIÙ GRANDI E MATURI È DAVVERO STRANO. «COSTRINGE A RIFLETTERE SUI TANTI DONI CHE OGNI GIORNO RICEVIAMO E DEI QUALI NON CI ACCORGIAMO, PERCHÉ SIAMO COSÌ ABITUATI AD AVERLI… CI FA SENTIRE FORTUNATI, PRIVILEGIATI». […]

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IL MIO GLADIATORE HA POSATO LO SCUDO E SI È GUADAGNATO LE ALICosì papà Thomas ha salutato il suo piccolo Alfie così. Alfie Evans ha spiccato il volo domenica 29 aprile alle 02.30 e ora il Paradiso ha un martire in più

ATTUALITÀ: ALFIE E ROLANDO RIVI

Piccolo, dolce figlio dell’uomo, perdona la mostruosa disu-manità di chi in vario modo ti ha condannato a morire, ora

che eternamente vivi nella gioia pasquale e nella luce di Cristo Risorto! In tanti abbiamo pregato per te e per i tuoi genitori in tutto il mondo. Abbiamo supplicato il Signore di spezzare il cuore di pietra dei tuoi assassini e di renderlo umano. Abbia-mo implorato che la tua vita — dal Creatore donata inviolabi-le, indisponibile, inalienabile — potesse continuare con cure appropriate fino al suo compimento naturale. Ma il “Mistero d’iniquità”, gestito dal “Padrone del mondo”, è veramente profondo, insondabile per noi: ha a che fare con il dono divi-no della libertà usato male. Ora preghiamo te, piccolo martire, che contempli il volto misericordioso di Dio, Amore infinito, che solo può riparare l’immensa ingiustizia subita. Chiedi mi-sericordia e perdono per tutti i tuoi spietati carnefici, perché si convertano e riparino l’orrore compiuto finché sono in tempo. Abbiamo seguito con ansia e speranza la lotta dei tuoi genitori perché fosse rispettata la tua vita e il loro diritto di farti curare altrove. Ti abbiamo accompagnato, giorno dopo giorno, con-templando con stupore e commozione la tua battaglia — trepi-di quando respiravi con gli occhietti chiusi, inteneriti quando li riaprivi —, il tuo desiderio di vivere tra noi, “avvolto” nell’amo-re di mamma Katie e di papà Thomas.Qualcuno si è chiesto: “Perché tutto questo? Ma dov’è il Si-gnore? Perché non interviene?”. Solo uno sguardo autenti-camente cristiano può trovare la risposta. Il Signore Gesù era lì accanto a te, non ti ha mai lasciato solo un momento! Era accanto ai tuoi genitori e dava loro il coraggio di difendere la tua vita. Era nelle persone che hanno pregato, lottato, agi-to per testimoniare il bene prezioso della tua vita, della vita sempre, anche quando non ha la “qualità” che questa civiltà “sazia e disperata”, non più cristiana, pretende di stabilire anche con leggi e sentenze gravemente ingiuste. Il Signore Gesù era lì accanto a te particolarmente nella persona mera-vigliosa di Benedetta Frigerio, giovane giornalista di Carate,

[…] QUALCUNO SI È CHIESTO:

“PERCHÉ TUTTO QUESTO?

MA DOV’È IL SIGNORE?

PERCHÉ NON INTERVIENE?”.

SOLO UNO SGUARDO

AUTENTICAMENTE CRISTIANO

PUÒ TROVARE LA RISPOSTA.

IL SIGNORE GESÙ ERA LÌ ACCANTO

A TE, NON TI HA MAI LASCIATO

SOLO UN MOMENTO!

ERA ACCANTO AI TUOI GENITORI

E DAVA LORO IL CORAGGIO

DI DIFENDERE LA TUA VITA. […]

di questa nostra Brianza un po’ sonnolenta, un tempo capace di manifestare con coraggio e con fede i valori fondamentali inalienabili. Con instancabile coraggio ha seguito tutta la tua Via Crucis — le cui stazioni si sovrapponevano spesso a quelle della Via Crucis di Gesù — raccontandola sui mass media e riuscendo persino a far incontrare il tuo papà con Papa Fran-cesco, perché anche da lui fosse difeso il diritto tuo e dei tuoi cari. Lei in particolare è stata “segno” della presenza concreta di Cristo accanto a te e ai tuoi cari e per noi “testimonianza” di un cristianesimo autentico, senza cedimenti a compromes-si: ha detto la verità documentando con chiarezza come ti hanno fatto morire partendo da lontano.1 Un tale orrore avrà bisogno di profondo pentimento e di tanto perdono per quei cuori, se vorranno vivere in pace.Carissimo Alfie, in Paradiso avrai già incontrato il Beato Ro-lando Rivi, un seminarista emiliano quattordicenne condan-nato a morte come te a pochi giorni dalla fine della guerra: lui non voleva togliere l’abito talare come i partigiani suoi as-sassini gli imponevano, perché diceva: «Questo abito dice a tutti che Io sono di Gesù!». L’odio è durato a lungo. Dopo settantatré anni Meris Corghi, figlia dell’omicida, non ancora nata al tempo dei fatti, il 15 aprile scorso — mentre tu lottavi per vivere — ha chiesto perdono alla sorella di Rolando, sen-tendo improrogabile la necessità di una riconciliazione con gli uomini dopo quella con Dio: «Questa stretta di mano diventi simbolo della vittoria dell’amore di Dio, un’esplosione di luce che parte da qui e si propaga in tutto l’universo».

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E se Dio disse: «Nessuno tocchi Caino», ora tutti insieme noi dobbiamo sempre difendere Abele. Questa è la responsabi-lità a cui siamo richiamati per fare autentica esperienza di es-sere popolo di Dio. Perciò, caro Alfie, prega anche tu perché avvenga questo miracolo. Il Beato Rolando ti fa già compa-gnia in Paradiso.

Cesarina Ferrari Ronzoni

1 Benedetta Frigerio, Ecco come hanno fatto morire Alfie, La Nuova Bussola Quoti-

diana, 01/05/2018. www.lanuovabq.it

TESTIMONIANZA DEI SEI ANNI TRASCORSI IN BRASILE COME FIDEI DONUMLa visita a Meda dopo il suo rientro in Italia alla fine dello scorso anno

INCONTRO CON DON DAVIDE D’ALESSIO A SAN GIACOMO

Sabato 14 aprile don Davide ha ce-lebrato la S. Messa delle 20.30 a S.

Giacomo. Al termine sempre in chiesa ha reso una breve testimonianza de-gli anni di missione in Brasile, con un buon numero di persone che si sono fermate ad ascoltare. I ricordi sono stati molto chiari sebbene la sua straordina-ria esperienza di missione, terminata lo scorso anno, sia iniziata fin dall’otto-bre 2011. I primi incontri con bambini e famiglie del Km. 7 poco distante da Castanhal, paese vicino a Belem (nel Nord-Est del Brasile), col problema del-la lingua e dell’abitazione; il racconto dei trascorsi con persone e comunità ecclesiali, sempre positivi, anche se nei precedenti suoi ritorni in Italia e nei suoi scritti descriveva le sofferenze di fami-

glie disgregate, maggiormente per l’as-senza del padre, spesso dedito all’alco-ol. Quanti consigli, insegnamenti nella scuola, riflessioni, lectio divina a giovani e seminaristi del centro pastorale!«La formazione dei diaconi della dio-cesi… partecipando anche ad iniziative culturali… alcune volte la fatica fisica sembra mandarti in crisi… ma è sempre la Parola di Dio che ci rimette in viag-gio… Dio agisce nella storia, ci parla at-traverso gli uomini e le donne che sono figli di Dio e ci invita a amarli come figli di Dio».A conclusione della serata, nel vicino locale bar, si è tenuto un piccolo rinfre-sco preparato dalla commissione mis-sionaria dove sono riaffiorati i ricordi-rapporti interpersonali con gente che

ha frequentato nel periodo che ha ani-mato l’oratorio di S. Giacomo, soprat-tutto giovani e famiglie della zona.

G.P.

ATTUALITÀ: ALFIE E ROLANDO RIVI

Il seminarista Rolando Rivi  La riconciliazione della figlia dell’assassino

[…] IL BEATO ROLANDO RIVI […]

NON VOLEVA TOGLIERE L’ABITO

TALARE COME I PARTIGIANI SUOI

ASSASSINI GLI IMPONEVANO,

PERCHÉ DICEVA: «QUESTO ABITO

DICE A TUTTI CHE IO SONO DI GESÙ!».

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA22

Nell’umile borgata di Roccaporena presso Cascia, ver-so il 1381 ai coniugi Antonio e Amata Lotti, molto

avanti negli anni, Iddio concesse il dono di una figlia, che fu chiamata Margherita. La tradizione vuole che prodigio-se api bianche si posassero sulla boccuccia della neonata, presagio di futura santità. Crescendo, Rita aiutò i genitori nei lavori domestici e dei campi, assorbendo da loro l’at-taccamento al dovere e ai nobili principi etici e spirituali. I genitori la posero sotto la protezione di S. Giovanni Batti-sta, S. Agostino e S. Nicola da Tolentino.Negli Atti del Processo Apostolico si parla di una precoce vocazione di Rita e di un angelo che scendeva a visitarla quando era in preghiera in un piccolo sottotetto. Il cuore di Rita giovinetta era attratto dal Monastero delle Vergini Agostiniane di Cascia, ma i genitori preferirono fidanzarla a un giovane del luogo, Paolo di Ferdinando. Per obbedienza Rita accettò il matrimonio e affrontò la nuova esperienza con la grazia, la generosità e il coraggio che sempre avrebbero contraddistinto la sua vita. Il marito era di buona famiglia ma di carattere collerico, rissoso e dedito alle armi. Dalla loro unione nacquero due gemelli maschi. Rita implorava per sé la pazienza e Iddio premiò le virtù di questa sposa facendo ravvedere il marito che, mediante il suo esempio e le fervide orazioni, depose la sua irruenza, non portò più armi e attese con amore alla sua famiglia. Un giorno fu raggiunta dall’or-renda notizia della sua uccisione, provocata da una sangui-nosa faida tra guelfi e ghibellini. Contrariamente ai figli, che invocavano vendetta, Rita concesse il perdono agli uccisori e chiese a Dio di prenderli con sé prima che il peccato ne macchiasse l’anima. Rimasta sola, Rita si dedicò alla medita-zione e alle opere a favore dei più bisognosi.Se Rita riuscì a farsi monaca, come era suo desiderio, fu proprio grazie a un vero miracolo. Rifiutato il suo ingresso in Convento perché vedova di un uomo assassinato, Rita, una notte, fu trasportata dai suoi Santi protettori all’interno del Convento di Cascia. Il prodigio fu anche un presagio di quell’altezza di santità alla quale sarebbe giunta, ove la in-troduceva il manifesto potere di Dio. Mortificazioni fisiche, solitudine, preghiera, estasi: questa la vita in Convento di

Rita per essere tutta di Colui che l’aveva scelta. Si parla di forza e di virtù, di esempio luminoso della Croce, della spina conficcata sulla fronte donatale dal Crocifisso, delle pene a lei date che patì fino alla morte. Tra gli episodi pro-digiosi si ricorda che per obbedienza Rita innaffiava ogni giorno un arido legno divenuto poi una vite rigogliosa.Desiderando andare in pellegrinaggio a Roma, la piaga sparì per riaprirsi al suo ritorno. Già gravemente ammalata, Rita chiese alla cugina di portarle una rosa e due fichi del suo orto. La cugina pensò a un vaneggiamento, dato che si era in pieno inverno con la neve. Tornata a casa passando dall’orto, vide invece proprio sui rami spogli una magnifica rosa e sull’albero due fichi maturi. Prima della sua morte fu visitata da Gesù e dalla Vergine Madre e tutta la sua cella fu inondata di fulgore celeste: il 22 maggio 1457 la sua morte. Un profumo soave si diffuse per tutto il Monastero mentre le campane suonavano agitate da angeliche mani. Meravi-glie e prodigi hanno meritato ben presto a Rita la fama e la gloria di Santa dei casi impossibili.

Rosangela

Sposa e madre, umile monaca, grande taumaturga

SANTA RITA DA CASCIAdi Paola Giovetti, Edizione Paoline, 1992

“SE RITA RIUSCÌ A FARSI MONACA, COME ERA IL SUO DESIDERIO, FU PROPRIO

GRAZIE A UN VERO MIRACOLO. RIFIUTATO IL SUO INGRESSO IN CONVENTO PERCHÉ

VEDOVA DI UN UOMO ASSASSINATO, RITA, UNA NOTTE, FU TRASPORTATA DAI SUOI

SANTI PROTETTORI ALL’INTERNO DEL CONVENTO DI CASCIA. IL PRODIGIO FU ANCHE

UN PRESAGIO DI QUELL’ALTEZZA DI SANTITÀ ALLA QUALE SAREBBE GIUNTA”.

UN LIBRO AL MESE IN MEDATECA

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA23

CAVALIERE DI SAN GIORGIO«Non giova l’ali a chi non ha artigli» era il “motto” del nostro gruppo di “Falchi”

I RICORDI DI PADRE LUIGI PONZONI

L’Associazione degli Scout cattolici era stata sciolta dal Regime fascista

per timore di concorrenza con i Balilla e gli Avanguardisti che avrebbero dovu-to intruppare tutta la gioventù italiana. Molte sezioni di Scout allora scesero nelle Catacombe… cioè incominciaro-no a vivere e prosperare nella clande-stinità.Anche i giovani Scout della sezione di Meda vivevano con prudenza sotto la guida dell’infaticabile don Ernesto Catturini, Assistente dell’Oratorio. Un gruppo di Chierici del Seminario di Ve-negono aveva aggirato l’ostacolo (della soppressione degli Scout) organizzan-do i “Cavalieri di San Giorgio” sulla fal-sariga degli Scout e delle antiche “Ca-vallerie”. Durante le vacanze estive noi seminaristi di Meda — eravamo forse una quindicina — ci radunavamo all’O-ratorio con il nostro decano, il chierico Michele Elli, il quale, dopo averci fatto conoscere e ben istruire sugli statuti e lo stile di vita dei cavalieri di San Giorgio, ci propose di formare un nostro grup-po di “Cavalieri”. Così organizzammo la cerimonia di adesione alla “Cavalleria” e delle “promesse” di fedeltà al nuo-vo stile di vita e agli statuti. Occorreva un testimone e si scelse Vincenzo Orsi: “ul Vicenz”, sagrestano e cerimoniere della parrocchia. Occorreva del vino e la coppa dalla quale tutti bere in segno

di fratellanza e si provvide con una “pi-gnatta” di terracotta e con una bottiglia di “Spumeda” (bibita di fabbricazio-ne medese in voga a quei tempi, anni 1940/45). La promessa doveva avveni-re durante una “uscita” nei boschi e si andò nei vicini boschi della “Cantinerè” (sentiero vicino e parallelo alla attuale via delle Colline). Occorreva anche un gagliardetto e lo provvide la sorella del ch. Michele Elli. Questo gagliardetto, a forma di triangolo, recava, ben ricama-ta a mano, la testa di un Falco con la scritta: «Non giova l’ali a chi non ha ar-tigli»: era il “motto” del nostro gruppo di “Falchi”. Ciascuno di noi si era scelto un nome fra le varie specie di “Falchi”. Così il ch. Michele era il “Falco Nero”, ricordo un “Falco Grifagno” e un “Falco Bianco”, che ero io. Si era pure stabili-ta la forma di saluti: pollice della mano destra che stringe il mignolo dicendo: «Caris» (= carità) e si rispondeva «Sem-per!». Avevamo anche il sigillo come segno di riconoscimento. Io avevo pre-so un pezzetto di linoleum e con un temperino realizzai una freccia che, in-collata sul pezzetto finale di un manico di scopa, faceva da buon servizio come timbro-sigillo e siglai tutti i miei libri. Naturalmente vi era l’impegno irrinun-ciabile della “buona azione” da com-piere ogni giorno. Una buona azione collettiva era quella di aiutare il parroco don Marcello Gianola ad aggiornare i registri dell’Archivio parrocchiale.Durante le vacanze autunnali un po-meriggio venne a farci visita il nostro decano ch. Michele Elli, capo della squadriglia seminaristica dei “Falchi”. Ci eravamo radunati nel boschetto che si trova dietro la Grotta di Lourdes per ascoltare le istruzioni sullo stile dei Ca-valieri di S. Giorgio quando, improvvi-samente, vedemmo spuntare dal fianco della Grotta il Rettore del Seminario p. Luigi Pagani. Ci fu in tutti un momen-to di sgomento (stupore, paura) perché noi seminaristi il p. Rettore lo vedevamo raramente e… a debita distanza! Solo il ch. Michele non si scompose: salutò il p. Rettore e cercò di spiegare il motivo di quel nostro incontro “fuori program-

ma”. Il p. Rettore ascoltò e con la solita serietà pronunciò la sentenza: «Dica al vostro Assistente che quando i semina-risti sono a casa in vacanza il responsa-bile è lui, quando sono in Seminario il responsabile sono io e decido io quello che devono fare e non fare i seminaristi». Quindi prese dalle mani del ch. Michele il quaderno degli appunti che stava leg-gendoci e, serio serio, come era arrivato se ne andò, lasciandoci a guardarci in viso muti e un po’ impauriti, temendo qualche spiacevole conseguenza. Poi il ch. Michele ci disse che era andato dal p. Rettore ed aveva spiegato meglio ogni cosa e che, tutto accomodato, era tornato a Meda con il suo quaderno di appunti sotto il braccio.Terminate poi le vacanze autunnali in famiglia, si rientrava in seminario la-sciando a casa “cavallo e cavaliere!” e ci si rimetteva in fila per tre secondo la sezione (a, b, c. …) della propria clas-se, sotto l’assistenza di un Chierico te-ologo come Prefetto e la vigile sorve-glianza del Vice Rettore. Quanto al p. Rettore lo si vedeva raramente e il più delle volte “in camera caritatis” (in Di-rezione) quando i voti scolastici delle varie materie di studio non erano abba-stanza “sufficienti”. E i “Cavalieri di San Giorgio”? Questi cercavano di essere di buon esempio, di compiere ogni giorno la “buona azione” e di sognare le pros-sime vacanze in famiglia, come pare facciano ancora tutti — o quasi tutti — gli altri scolari!

p. Luigi Ponzoni

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CHIESA DELLE GENTI5-20 MAGGIO 2018

TORNEO DEL DUEVENERDÌ 18 MAGGIO 2018

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA24

Mostra CHIESA

DALLE GENTI I CRISTIANI

DI OGNI PROVENIENZA, RICCHEZZA

PER LA CHIESA

CALENDIMAGGIO 2018 Via San Carlo, 2 - Seveso - MB

ORARI DELLA MOSTRA (dal 5 al 20 maggio): SABATO 5, DOMENICA 6 E LUNEDÌ 7: ore 9-12 e ore 15-19 visita guidata MARTEDÌ, MERCOLEDÌ e GIOVEDÌ: ore 15-19 VENERDÌ: ore 15-19 visita guidata SABATO e DOMENICA: ore 9-12 e ore 15-19 visita guidata Prenotazione visite guidate: 339 2918537 (Marcella ore 13-18)

DOMENICA 20 MAGGIO ore 21 Serata culturale “Chiesa dalle genti” con interventi e testimonianze. Sarà presente Mons. Luca Bressan, presidente Commissione per il Sinodo Minore

SANTUARIO SAN PIETRO MARTIRE

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA25

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

NEL NOME DI MARIAIL CALENDARIO AGGIORNATO CON I PRINCIPALI APPUNTAMENTI DEL MESE MAGGIO

PROCESSIONE EUCARISTICA DEL CORPUS DOMINI

PER LE VIE DELLA PARROCCHIA DI SAN GIACOMO DOMENICA 3 GIUGNO ALLE ORE 21.00

PERCORSO: Chiesa parrocchiale di S. Giacomo Apostolo via Cialdini n. 138, via Cialdini, via Lombardia, via Leonardo da Vinci (con sosta al numero civico 25), via Raffaello Sanzio, viale Rimembranze (con sosta al numero civico 36), via Cialdini, piazzale dell’oratorio San Giacomo (in caso di maltempo la funzione sarà celebrata in chiesa).

È bello e segno di fede ornare le vie percorse dalla processione.

a cura della Commissione Liturgica

DOMENICA 13 MAGGIO ANNIVERSARIO DELLA PRIMA APPARIZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA A FATIMA • per tutta la Comunità Pastorale a Madonna di Fatima

solenne Processione con la statua della Madonna dopo la Messa delle ore 17.00.

• alle ore 20.30 Rosario al Rione Bregoglio

DOMENICA 20 MAGGIO • alle ore 20.30 Rosario al Rione San Giuann

VENERDÌ 25 MAGGIO • per l’ottantesimo anniversario dell’intronizzazione della Immacolata S. Messa in Santa Maria Nascente alle ore 18;

a seguire processione alla Grotta di piazza Cavour. Presiede mons. Roberto Busti, vescovo emerito di Mantova, assistente regionale UNITALSI. È sospesa la S. Messa delle ore 20.30 a San Giacomo

DOMENICA 27 MAGGIO • alle ore 20.30 Rosario al Rione Fameta

MERCOLEDÌ 30 MAGGIO • alle ore 20.30 per tutta la Comunità Pastorale Rosario di chiusura del mese mariano presso la Grotta di piazza Cavour.

Per tutto il mese di maggio dal lunedì al venerdì recita del Rosario alle ore 17.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente e alle ore 18.00 nella chiesa parrocchiale di S. Giacomo Apostolo.

La parrocchia di S. Giacomo rinnova la tradizione del culto mariano di maggio anche attraverso le funzioni serali del Rosario nei cortili e nei caseggiati. Chi desidera organizzare la funzione mariana è pregato quindi di prendere accordi in segreteria.

A Madonna di Fatima recita del Rosario prima delle Messe feriali del mattino (ore 8.30) e del giovedì sera (ore 20.30).

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COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA

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NOTIZIARI PARROCCHIALI

_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (APRILE 2018)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 15) Sabrina AzzinariBeatrice MarateaIrene PascarellaThomas PetraccaCarlotta PozziEdoardo SossanElisa Ventaglieri

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 1)--

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 39)Giuseppina Asnaghi (a. 84)Maria Donato (a. 61)Maria Minotti (a. 83)Ida Oro (a. 94)Mariateresa Bertani (a. 81)Luigi Formicola (a. 79)Renzo Cremonese (a. A. 69)Pasqua Novellini (a. A. 81)Camilla Mariani (a. 93)Giuseppe Baiguera (a. 82)Piera Varsi (a. 91)Oscar Oldoni (a. 88)Iole Maria Sommariva (a. 89)Carlo Tagliabue (a. 91)Lorella Antonia Busnelli (a. 58)

_______ENTRATE (APRILE 2018)Offerte messe festive e feriali € 7.355,02Offerte celebrazione Sacramenti € 1.302,10*Offerte candele e lumini € 2.069,60Offerte per SALONE POLIVALENTE OSC € 2.000,00Offerte per ORGANO € 110,00Offerte varie € 1.000,00Festività Pasquali (Buste e ulivo) € 2.435,00**TOTALE ENTRATE MESE DI APRILE 2018 € 16.271,72

* Di cui € 802,10 buste Prime Comunioni** Di cui € 1.500,00 uno Studio Legale di Meda

TOTALE OFFERTE PER ORGANO AL 30 APRILE 2018 € 70.379,48TOTALE OFFERTE PER SALONE OSC AL 30 APRILE 2018 € 193.245,98_______USCITE (APRILE 2018)Spese elettricità, gas metano e acqua € 12.300,07Spese bancarie, postali, telefoniche e cancelleria € 613,50Spese liturgiche (paramenti, lumini, fiori, particole e vino € 763,67 Spese manutenzione ordinaria e contratti manutenzione € 275,00TOTALE USCITE MESE DI APRILE 2018 € 13.952,24

SANTA MARIA NASCENTE

_______USCITE (APRILE 2018) Remunerazione Sacerdoti (5), Suore (3) e Dipendenti (2) € 7.283,68

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO

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NOTIZIARI PARROCCHIALI

SAN GIACOMO_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (APRILE 2018)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 9) Leonardo KaziuSarahbora KaziuLeon RanasingheGiacomo BrioschiRiccardo FrigerioSantiago Galimberti

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 00)--

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 17)Eugenia Breganni in Mascheroni (a. 84)Simonetta Zottarelli in Montino (a. 51)Antonio Dell’Oca (a. 90)Alessandro Motta (a. 53)

_______ENTRATE (APRILE 2018)Offerte Messe domenicali e feriali € 3.418,61 Offerte celebrazioni Sacramenti € 1.761,34 Offerta per lumini € 814,10 Offerte Buste S. Pasqua € 1.660,00 Offerte varie € 410,00 TOTALE € 8.064,05_______USCITE (APRILE 2018)Spese elettricità, gas,gasolio € 7.175,10 Spese bancarie, postali, telefoniche e cancelleria € 15,70 Spese liturgiche (fiori, particole, libretti canto…) € 463,87 Spese varie € 208,00 Spese manutenzione ordinaria € 513,90 Spese per acquisti € 279,73 Spese manutenzione straordinaria € 555,00 TOTALE € 9.211,30

MADONNA DI FATIMA_______ANAGRAFE PARROCCHIALE (APRILE 2018)

BATTESIMI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 13) Anna OrsiAurora CermenatiArianna VolpiGabriele PesLorenzo Marchi

MATRIMONI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 00)--

DEFUNTI (DAL 1 GENNAIO AL 30 APRILE 2018: N. 10)Vittorio De Luca (a. 89)Natalina Segato (a. 88)

_______ENTRATE (APRILE 2018)Offerte SS. Messe € € 3.558.00Offerte libere € € 100.00Offerte celebrazione sacramenti € 300.00Offerte candele € € 529.00Buona Stampa € € 224.00Prime Comunioni € € 320.00TOTALE € 5.031,00_______USCITE (APRILE 2018)Bolletta luce € 576.14Bolletta gas € 2.918.24Manutenzione € 917.00TOTALE € 4.411,38

SABATO 19 LUGLIO - RACCOLTA TAPPI

Usate spesso bottiglie di plastica? Anziché buttarne

i tappi, raccoglieteli e metteteli fuori dai cancelli,

in un sacchetto chiuso, il terzo sabato del mese:

gli incaricati passeranno a ritirarli dalle ore 14.30.

Il ricavato della raccolta sarà destinato a progetti

di accoglienza per bambini di strada in Brasile,

tramite l’associazione Senza Frontiere.

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Foglio ad uso interno della Comunità Pastorale Santo Crocifisso di Meda, stampato in 680 copie da Salvioni Stampe. Questo numero è stato chiuso il 9 maggio 2018.Progetto grafico e impaginazione: Daniela Meda

Orari Sante Messe

GIORNI FERIALI

_____ LUNEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (Oratorio Santo Crocifisso) (sospesa in luglio e agosto; nei mesi di giugno e settembre verrà celebrata in Santuario) _____ MARTEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (sospesa in luglio e agosto) _____ MERCOLEDÌ 8.30: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: Santa Maria Nascente (in Santuario) _____ GIOVEDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 15.30: Casa di Riposo 18.00: Santa Maria Nascente (sospesa in luglio e agosto) 20.45: Madonna di Fatima _____ VENERDÌ 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo 8.45: Madonna di Fatima 15.30: Casa di Riposo 20.30: San Giacomo (sospesa in luglio e agosto) _____ SABATO 8.00: Santa Maria Nascente 8.45: San Giacomo

GIORNI FESTIVI

_____ SABATO VIGILIARE 17.00: Santa Maria Nascente (in Casa di Riposo) 18.00: Madonna di Fatima 18.30: Santa Maria Nascente 20.30: San Giacomo _____ DOMENICA 8.30: Santa Maria Nascente (Santuario) 8.30: San Giacomo 9.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 10.00: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 10.30: San Giacomo 11.00: Madonna di Fatima (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 10.00) 11.30: Santa Maria Nascente (nei mesi di luglio e agosto viene celebrata alle 11.00) 17.00: Madonna di Fatima 18.30: Santa Maria Nascente

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDA

INFO

COMUNITÀ PASTORALE SANTO CROCIFISSO | MEDASANTA MARIA NASCENTEUfficio Parrocchialepiazza della Chiesa 9tel / fax: 0362 341425e-mail: [email protected]

orari di apertura:lun: 16.30-18.00mar: 18.00-20.00mer: 9.00-11.00gio: chiusoven: 16.30-18.00sab: 9.00-11.00dom. e festivi: chiuso

MADONNA DI FATIMAUfficio Parrocchialevia Madonna di Fatima 5tel: 0362 70398cell.: 329 4627664

orari di apertura:mar.-ven: 16.00-18.30lun. e festivi: chiuso

SAN GIACOMOUfficio Parrocchialevia Cialdini 138tel: 0362 71635e-mail: [email protected]

orari di apertura:lun e mar: 17.30-19.00mer: 9.30-10.30gio: chiusoven: 17.00-18.30sab. dom. e festivi: chiuso

ORATORIO SANTO CROCIFISSOpiazza del Lavoratore 1tel: 0362 70688e-mail: [email protected]

orari di segreteria:lun. mer. gio. ven: 16.00-19.00sab: 10.00-12.00

WWW.PARROCCHIEMEDA.IT

- per inviare avvisi, articoli, contributi: [email protected] (o presso gli uffici parrocchiali),

consegna entro il 27 di ogni mese, indicare nominativo e numero di tel.

- per inviare commenti: [email protected]

DON CLAUDIO CARBONIResponsabile della Comunità PastoralePiazza della Chiesa n. 9tel: 036270632 - cell: 3397969005e-mail: [email protected]

DON FABIO ERCOLIVicario della Comunità Pastorale – Responsabile della Pastorale GiovanilePiazza del Lavoratore n. 1tel: 036270688 - cell: 3403688457e-mail: [email protected]

DON TOMMASO CASTIGLIONIVicario della Comunità Pastoralevia Cialdini 138tel: 0362 71635 - cell: 333 3862435 e-mail: [email protected]

DON ANGELO FOSSATIVicario della Comunità Pastoralevia Madonna di Fatima 5tel: 0362 70398 - cell: 349 8467813

DON LUIGI PEDRETTIResidente con incarichi pastoraliSantuario Santo Crocifissopiazza Vittorio Veneto - tel: 0362 343248

DON ERNESTO CARRERAResidentevia Cialdini 128 - tel: 0362 344924

SUORE DI MARIA BAMBINAsuor Gianfranca Dessilani, superioracell: 355 7119269e-mail: [email protected] Costantina Terrenisuor Domitilla Bonardivia Matteotti 21- tel: 0362 347293e-mail: [email protected]

SUORE SERVE DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATAVia L. Rho, 31 - tel: 0362 71723

SCUOLA PRIMARIA PARROCCHIALE SAN GIUSEPPEvia Orsini 35tel: 0362 70436 - fax: 0362 [email protected] [email protected] di segreteria:lun. mer. ven: 12.30-15.00mar: 8.10-9.00 / 15.00-16.30gio: 8.10-9.00

CENTRO DI ASCOLTO CARITASvia General Cantore 6 - tel: 346 6263971orari di apertura:martedì mattina: 9.00-11.30giovedì pomeriggio: 16.00-18.30

MOVIMENTO PER LA VITAP.zza Cavour 22 - cell. 331 4740886 (Loredana)orari di apertura:lun: 15.00-17.00mar: 15.00-17.30mer: 14.30-18.00

CONFERENZA SAN VINCENZO Corso Italia 36 - cell. 349 1945727 (Patrizia) - 347 5504324 (Elena)orari di apertura:martedì e giovedì 14.30-17.30