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per

Web Discussion con stakeholders del settore turistico

Rapporto di sintesi 28 novembre 2012

UN PROGETTO COMUNE PER LO SVILUPPO DEL TURISMO A TRIESTE

2 SWG® TUTTI I DIRITTI RISERVATI

La web discussion: metodologia e obiettivi

3 Giorni di discussione on line asincrona. I partecipanti potevano rispondere alle domande del ricercatore e interagire direttamente tra loro.

27 Stakeholders coinvolti tra operatori turistici, giornalisti, imprenditori, docenti e scienziati

2 Diversi punti di vista Alla web discussion hanno preso parte 15 triestini e 12 esterni

Le riflessioni riportate nel presente rapporto non si propongono né di rappresentare il punto di vista del nostro Istituto sul settore turistico triestino, né di offrire suggerimenti e proposte, ma sono solo il frutto della sintesi delle percezioni e delle visioni raccolte nel corso della discussione.


Comunicare l’identità di Trieste


Trieste: un’identità composita che sfugge alle etichette

ü  La città limen dove la Bora cancella i confini e riunisce gli opposti Convivono antico e moderno, terra e mare, luci ed ombre, mediterraneo e mitteleuropa, italianità e piglio asburgico. Ci si arriva sognando guardando il mare, ma il risveglio è brusco.

“Trieste è plurale per natura, per componente etnica, linguistica e religiosa, mare e Carso, jota e sardoni, Barcolana e James Joyce, follia e perbenismo, confini e italianità. The city of nowhere che ha un posto per tutti. Giochiamoci tutte queste carte con una ventata di bora.”

ü  Il crocevia sospeso: Nord del Mediterraneo, Sud del nord Europa, porta dell’Est, ma le strade non portano a Trieste

“Trieste è cresciuta come nodo (porto), luogo di scambio, luogo con ottimi collegamenti, poi per quasi 50 anni è stata una città spalle al muro e ai margini poi il muro è scomparso ma non sono state ancora ripristinate quelle connessioni.”


Trieste: contraddizione e mistero

ü  La bella addormentata sogna di correre sulle ali della scienza La città bella e addormentata, dove vige il “no se pol”, dove la vita si degusta lentamente, aspira a diventare la Silicon valley europea.

“Trieste bella e addormentata.” “…una città da degustare” “Peccato continui ad essere la città del ‘no se pol’” “fiduciosa nella sua definizione "Citta' della scienza".” “A me piacerebbe più vedere Trieste come una Silicon Valley europea.”

ü  Il fascino della sconosciuta Trieste è come un segreto da scoprire, ben custodito dai suoi cittadini, spesso restii a condividere con i turisti la bellezza e la qualità della vita della città.

“qualità della vita, che i triestini non hanno poi così voglia di condividere con il turista.” “tutti quelli che ci passano la trovano bella, forse il nostro segreto è che siamo circondati da questo fascino dello sconosciuto. Va anche bene così ma sicuramente non fa parte delle strategie di marketing.”


Il brand Trieste

ü  Trieste: non basta la parola. Non basta la parola Trieste a comunicare l’identità della città. La complessità non giustifica la rinuncia a specificare con una comunicazione mirata l’essenza della triestinità.

“Trieste ha un suo significato nazionalmente e un altro internazionalmente. Per me il nome della città non è sufficiente per spiegarne a pieno l'identità.”

IL REGISTRO EMOZIONALE

azzurro come gli occhi dei triestini, il mare e il cielo spazzato dalla bora.

IL REGISTRO RAZIONALE: avamposto della moderna società

globale: crocevia multiculturale, giacimento di diversità, città

tollerante dai mille volti.

“quello che la città può dare come coinvolgimento di emozioni. Associo Trieste agli occhi azzurri, azzurro come il mare ed il

cielo quando il Vostro vento spazza via ogni cosa...”

“La bora, quale emozione più forte. Raccontiamola e mostriamola, alcuni fortunati potranno respirarla, gli altri

ritorneranno sperando di incontrarla “

“Deve comunicare efficacemente la sua multiculturalità e multi religiosità. Il

messaggio che deve passare è "venite a Trieste perché qui si respira vero clima di

convivenza e tolleranza tra culture, religioni, etnie". E poi Trieste città

internazionale. Ovviamente bisogna impegnarsi per esserlo veramente.”


La comunicazione: lo stato dell’arte e i nuovi spunti

“una strategia di comunicazione presuppone un concept da comunicare che non mi pare sia emerso

chiaramente.” “Trieste è "low profile”, ma non so quanto sia voluto. La

comunicazione è uno dei problemi, è difficile analizzare strategie che non credo ci siano.”

“Non è possibile che a fine maggio/giugno venga pubblicizzato il calendario delle manifestazioni che si

svolgevano in piazza e che nessun hotel ne abbia mai avuto un calendario completo. Noi triestini facevamo fatica a sapere luoghi ed orari degli

spettacoli, figuriamoci un turista.”

ü  Comunicazione esterna low profile. Non voluta ma subìta: identità, target e concept non chiari. Le fiction hanno supplito alla mancanza di campagne di comunicazione vere e proprie.

ü  Comunicazione interna non fluida e scarso empowerment degli operatori. Gli operatori non conoscono i programmi, non hanno materiali informativi per i turisti, si sentono poco coinvolti ed assumono il ruolo di spettatori giudicanti.

“comunicazione meno istituzionale. I triestini hanno un'immagine stereotipata e "antica" della

città. Chi arriva da fuori ci vede in modo più "trendy” ed accattivante. Usiamo di più i social

media. Diamo voce ai giovani artisti triestini e alla loro creatività per rendere attrattivi gli spazi pubblici. Comunichiamo in modo interattivo

anche con i QR code.”

“è di sicuro "chiusa" a livello di "primo contatto”. Forse è da questa "chiusura” che si potrebbe

partire per raccontare e comunicare la città… qualcosa come "sciogli i lucchetti del baule e

scopri il tesoro segreto”!”

ü  La “chiusura” dei triestini come chiave di comunicazione. Solo a pochi è concesso di scoprire la vera identità di Trieste. Il turista diventa un eletto.

ü  I social media: il mezzo è il messaggio •  per comunicare in modo meno istituzionale,

secondo l’immagine trendy percepita dai turisti, •  per coinvolgere i giovani triestini, •  per interagire in modo più fluido.


Target, modelli e competitor per il turismo triestino


Percepita come prevalente la presenza di stranieri: nord-europei e anglosassoni Le fiction come leva per il turismo italiano

Trieste si sceglie per la cultura e le sue atmosfere mediterraneo-mitteleuropee Trieste s’incontra per caso nel passaggio verso Croazia e Slovenia

Identikit del turista attuale

“curiosità per una città con atmosfere da Europa centro settentrionale, ma affacciata

sul Mediterraneo”

“ci si va ma quasi per caso, oppure si passa come

destinazione di transito.”

MOTIVAZIONI PROVENIENZA

“Quest'anno ho notato molti più turisti italiani (Toscani ed Emiliani) e penso sia dovuto anche al successo ottenuto in televisione da alcune fiction.”

“Viene vista come una città lontana dagli italiani, centrale

rispetto all'Europa dagli stranieri.”

Età medio-alta: il pensionato in vacanza culturale Limitato l’appeal per giovani e famiglie con bambini

ETÀ

“... manca ogni tipo di attrazione e promozione

turistica per il turista in viaggio con la famiglia.”

“Il turista tipo è il pensionato in vacanza culturale…”

“penso a una coppia non giovanissima”

ü  IL VIAGGIATORE Che viaggi per affari o alla scoperta di posti nuovi, il turista che arriva a Trieste non è uno stanziale, ma un viaggiatore, che si ferma poco, ma cerca di vivere intensamente quello che la città può offrire. Cerca un’esperienza autentica, composita e appagante a tutto tondo.


I profili dei turisti che oggi arrivano a Trieste

ü  Turista culturale Italiano o straniero, attratto dagli eventi e dal fascino della città. Fugge il turismo di massa e ama scoprire aspetti inediti al grande pubblico. Si ferma dai 3 ai 7 giorni. È esattamente la tipologia di turista a cui la città attualmente si propone.

“la fortuna di Trieste è proprio quella di avere una scontrosa grazia che tiene a distanza il turismo di massa. Si propone a chi cerca il

masochistico piacere di passeggiare tra le vestigia polverose di un passato glorioso, alla scoperta di un'inquadratura insolita, che, a

differenza della cappella sistina, non è né imperdibile né scontata.”

ü  Turista tripadvisor Giovane, per lo più straniero (in aumento gli anglosassoni), sceglie la meta curiosando sul web, dove seleziona anche piccoli hotel o b&b in cui soggiornare. Sceglie la città come punto d’appoggio per esplorare i dintorni. È identificato come un prospect interessante per rivitalizzare l’immagine della città.

“ho notato un aumento notevole di clientela anglosassone: Americani, Australiani, Inglesi. Spesso utilizzano la città come punto strategico per scoprire le vicinanze (Istria, Lubiana, il Carso, etc.).”


I profili dei turisti che oggi arrivano a Trieste

ü  Crocierista Spesso non si concede il tempo di scoprire la città o, se lo fa, è molto oculato nelle spese. Ad alcuni appare un target sopravvalutato per il valore aggiunto che può portare alla città.

“ci era stato chiesto di tenere sempre aperto quando c'era la nave in attracco, ma di crocieristi niente, girano

poco , hanno i soldi contati, non lo so…”

ü  Business Si ferma alcuni giorni, cerca il meglio ed è disposto a spendere. Ha l’opportunità di conoscere la città e di lasciarsi sedurre da essa. Spesso quindi ritorna con la famiglia per periodi più lunghi e ne parla bene con altri, diventando così testimonial della città. È un target di grande interesse per il valore aggiunto che può portare a tutti gli operatori locali.

“Mi è successo più di qualche volta essere chiamato a trasportare per un giro turistico la famiglia di un professore o dottore che c'era stato qualche mese prima in occasione di

un congresso.”


I competitor attuali sul mercato turistico

CITTÀ BOUTIQUE CITTÀ DI MARE DI PASSAGGIO

ü  Città medio-piccole da weekend. Centri ad alto contenuto culturale, che offrono esperienze autentiche, brevi, ma intense.

“Trieste può misurarsi con città medio piccole, dall'atmosfera storico culturale intensa” “Credo Trieste possa competere con altre città boutique.” “Trieste potrebbe benissimo essere paragonata a città come Siena, Arezzo, città dove si può trascorrere un gran bel weekend, culturale, paesaggistico, enogastronomico.”

ü  La leva delle mostre e degli eventi culturali d’interesse nazionale

“Soltanto organizzando delle manifestazioni importanti si può aumentare il turismo. Addirittura città come Treviso riescono ad organizzare mostre di pittura o altro ad interesse nazionale, con un grosso afflusso di spettatori in genere. E' inutile pensare che la città debba rivaleggiare con centri come Venezia, Firenze, Roma.”

ü  Parallelismo con le città di mare con forte identità di passaggio

Luoghi d’imbarco come Ancona o Trapani.

“Pur con le dovute differenze, sia geografiche che di offerta culturale, la "vocazione" al turismo di passaggio mi

porterebbe ad un parallelismo con Ancona e Trapani. Città "capoluogo" con una forte

identità di "passaggio" verso oltre.”

ü  Non regge il confronto con Genova: modello più che competitor

“Punterei sul mare, con tour nel porto per osservare la città dal suo punto di vista per eccellenza. Genova lo ha fatto e funziona

molto bene.” “Trieste dovrebbe seguire l'esempio di

Genova, proiettarsi nel futuro con un'offerta museale che sappia coniugare saperi

tradizionali e nuove tecnologie (penso al Museo del Mare e a quello ferroviario,

quanto potrebbero essere più valorizzati!).”


Barcellona, Lisbona, Amburgo, Valencia come modello per rivitalizzare il porto. In comune con Valencia: •  non sono capitali, •  tradizione velica (America’s

cup –Barcolana), •  anima scientifica

I modelli da seguire all’estero…

Valencia Vienna Graz

L’atmosfera asburgica accomuna le due città, ma Vienna è un modello per: •  il turismo congressuale

grazie ad un efficientissimo Convention Bureau,

•  il turismo culturale con teatri e gallerie d’arte

Dimensione simile, ma Graz è un esempio per: •  l’allocazione delle risorse su

poche grandi opere in un programma integrato di piccoli interventi,

•  la capacità di ritrovare un’identità contemporanea

“Valencia con la riorganizzazione dell'area vecchia del porto sede dell'America's Cup nel 2007 potrebbe dare un "progetto alto" a Trieste....O sbaglio a ricordare che qui si tiene la più importante manifestazione velica d'Italia?” “Valencia ha saputo valorizzare la sua anima storica, scientifica e artistica”

“molti aspetti della città li ritrovo a Vienna...peccato che Vienna abbia uno dei più proficui e professionali Convention Bureau che esista al mondo ...e Trieste no...” “Vienna sicuramente ricorda molto Trieste, anche se alla città italiana mancano i teatri off e le gallerie d'arte contemporanea che arricchiscono l'offerta turistica di Vienna. ”

“due interventi architettonici (kunsthause di Cook e l'isola di Acconci) inseriti in un programma/progetto ben strutturato e accompagnati da una serie di altri interventi (importanti ma cmq circoscritti e piccoli). Graz è così riuscita a definire la sua identità contemporanea e stimolare un turismo trans generazionale.”


Come Trieste aveva l’aria da vecchia signora austera e riservata, ma ha saputo sfruttare l’occasione delle Olimpiadi per rinascere. Ha saputo fare della multiculturalità un punto di forza distintivo.

…e in Italia

Torino Trento Mantova, Brescia, ecc.

È un modello di integrazione armonica tra l’offerta turistica cittadina e quella del territorio circostante. Unisce storia, tradizioni, cultura e natura.

L’offerta di Mantova, con eventi culturali divenuti appuntamenti fissi, o di Brescia, che ha fatto dei suoi luoghi simbolo le sedi di importanti mostre d’arte sono il modello da seguire per valorizzare e far scoprire ai turisti i propri tesori.

“Prima della straordinaria operazione di rinnovamento legato alle Olimpiadi Torino poteva essere la città più simile a Trieste. Una vecchia signora austera e riservata.” “la multiculturalità. Torino ha creato il "prodotto" città migranti che ora si trova anche a Firenze, Roma e Genova. Darebbe la possibilità di valorizzare rioni della città esclusi dal circuito turistico.”

“Trento è un buon esempio, perché sa coniugare l'attrattiva per la città con quella per i dintorni. Ci si va per andare al Mart o a eventi specifici, per visitare la città, ma ci si fa anche tappa per andare poi in montagna.”

“ispirarsi alle piccole realtà diventate sede di eventi annuali importanti (Mantova, Sarzana), generare flussi di turismo "medio/alto”, usare tali eventi come "volano". Poi mostre d'arte ben gestite e comunicate. Il turismo per l'arte è uno dei pochi che aumenta a livello di presenze e si orienta spesso su destinazioni minoritarie (Casa Carraresi a Treviso, Santa Giulia a Brescia) .”


L’offerta turistica triestina tra presente e opportunità future


Experience Trieste

Cultura Natura

Mare Enogastronomia

Scienza

Eventi Congressi

L’esperienza multisensoriale

di Trieste

Sono il contorno necessario, ma non il piatto forte:

arricchiscono la vacanza di emozioni (tramonto sul mare)

e scoperte (le osmizze)

Sono gli elementi portanti da armonizzare, i punti di forza da

valorizzare in modo originale

Sono la leva da azionare per dare valore agli asset del territorio e creare

un legame profondo con il turista, che ritorna e diventa testimonial

È l’obiettivo a cui puntare: coinvolgere il turista in un’esperienza multisensoriale, originale e

autentica, capace d’imprimersi nella memoria


Il turismo del mare

Stato attuale Opportunità future ü  A Trieste c’è ANCHE il mare.

È un elemento enfatizzato più dai triestini che dagli operatori “esterni”

“Non ho mai considerato Trieste una località balneare. La maggior parte degli italiani che va al mare cerca la spiaggia e quindi si ferma nella costa della prima parte della regione. Chi cerca gli scogli invece va in Croazia. Trieste è una città che ha *anche* il mare. Se ci si va in estate si può *anche* fare il bagno.”

ü  Far ri-vivere il porto vecchio Gli operatori “esterni” suggeriscono

itinerari per rivitalizzare il porto e farlo vivere al turista.

“giro in barca, visita al museo del mare, visita alla centrale idroelettrica, pranzo al faro...”

“un porto vecchio abbandonato come quello di Trieste fa malinconia ...(non

creativa!)...per vedere URSUS... la mitica gru industriale che ancora giace dentro al porto

vecchio bisogna entrare in un parcheggio”

ü  Il mare come cornice ideale per gustare la cultura, la natura e la

gastronomia triestina

“Uno sviluppo balneare alla pari di Grado o Lignano sicuramente no, ma far sapere che il mare c'è e da maggio a settembre si può

visitare un museo o castello che sia, fare una bella passeggiata in Carso con

pranzetto in osmizza, agriturismo o altra struttura dove degustare i prodotti locali e

poi fare un bel tuffo in mare e godersi il tramonto....potrebbe piacere!”

ü  Il modello balneare non può competere con Lignano o Grado

“Non punterei sul modello "balneare": la concorrenza è alta e l'offerta strutturale troppo diversa (i triestini che "vanno al mare al bordo strada" non sono la tipologia di modello balneare di un turista che vuole fare mare).Sarebbe una battaglia persa, meglio diversificare!”


Il turismo enogastronomico

Stato attuale Opportunità future ü  Gli operatori esterni: per il caffè

grandi aspettative e grosse delusioni, discreta l’offerta dei ristoranti

“Il caffè è Trieste... i caffè storici sono attualmente molto modesti; alcuni hanno virato troppo verso il commerciale, altri, sono "stanchi", ma tutti li cerchiamo non appena arriviamo a Trieste... forse sarebbe il caso di rispolverarli?”

ü  Girare per osmizze per scoprire la cultura locale e vivere il Carso

“Venendo a Trieste ho scoperto le osmizze... ma dove le trovate in giro per il mondo

queste realtà? Offriranno prodotti simili ad altri ma io vado in osmizza anche per essere

partecipe della storia e della cultura che quel luogo e quel cibo mi rappresenta...

altrimenti me ne vado in una trattoria qualsiasi a mangiare anche più comodo... ”

ü  Valorizzare la gastronomia delle differenze: mare-Carso, nord-sud, est-

ovest, Italia-Europa

“in Italia si mangia e beve bene ovunque, anche a Trieste e con una possibilità in più:

un mix di gusto tra Adriatico, Est Europa, Nord Europa e Italia!”

“Il turismo enogastronomico raccoglie forza se proposto utilizzando una logica di

opposizione tra la cucina "cittadina" e quella del carso...”

“L'enogastronomia mi pare un filone scontato. Trieste non ha nulla di eccellenza assoluta nel campo. Certo non il pescato. La sicurezza di un buon caffè (effettivamente in media molto superiore a ovunque altrove) mi pare un po' poco, come attrattore.”

ü  Gli operatori triestini non credono nel turismo enogastronomico: ristoranti ordinari e assenza di vere eccellenze


Il turismo culturale

Stato attuale Opportunità future ü  Competizione impari con Venezia

sul turismo dell’arte. Trieste come tappa di un tour più ampio

“Sull'arte c'è troppa concorrenza con Venezia. L'arte può andare bene se la città è una tappa di un tour. Non credo che possa essere l'obiettivo principale di una vacanza.”

ü  Percorsi tematici multisensoriali Sulle tracce di Joyce, Trieste asburgica

“passeggiate a tema guidate, in grado di offrire un'esperienza che coinvolga tutti i

sensi. La Trieste di Joyce: passeggiata per la città, caffè all'Eppinger, museo, pranzo in

una delle trattorie del centro; Trieste asburgica: giro in carrozza, concerto al

Verdi, gran valzer nella sala della prefettura, caffè al Torinese, pranzo veloce al Kapuziner,

cena di gala al salone degli incanti.”

ü  Trieste delle contaminazioni Raccontare l’integrazione di popoli e

religioni, lasciarsi ancora contaminare da creatività e arte contemporanea

“percorsi guidati volti a far conoscere i luoghi (chiesa cattolica, greco-ortodossa,

serbo-ortodossa, sinagoga, cimiteri), incontri tematici su religioni, culture, mostre sui

Balcani, testimonianze di guerra nell'ex jugoslavia, concerti che coinvolgano

l'euroregione ma soprattutto i balcani.” “Arte contemporanea, laboratori creativi.”

“il confine che non esiste più e la sua storia. Berlino ha il Check Point Charlie, quanti turisti conoscono la nostra storia e sanno che Gorizia a due passi da noi era una città divisa?” “Forse qua è un aspetto più o meno volutamente sottovalutato ma nel resto d'Italia e nel mondo c'è curiosità sugli effetti delle guerre in ex Jugoslavia (sono usciti già due film importanti in un anno su Sarajevo...) il 2012 tra l'altro è l'anniversario dell'assedio.”

ü  Non valorizzata l’identità di confine


Il turismo del benessere: natura, meditazione e sport

Stato attuale Opportunità future ü  Natura trascurata e assenza di

percorsi segnalati soprattutto in Carso

“in carso c'è molto molto da fare per attrarre turismo. I luoghi sono sempre chiusi o chiudono presto, è difficile raggiungere qualsiasi meta senza perdersi se non sei del luogo, i menù sono sempre quelli in tutte le stagioni, la natura è fin troppo selvaggia (e trascurata) per essere piacevole per un turista.”

ü  Lo sport a contatto con la natura alla ricerca del benessere unisce

città e dintorni (cicloturismo, walking, vela, attività

subacquee, speleologia, yoga)

“Punterei sul turismo naturalistico dei dintorni con una proposta di cicloturismo con piste

adeguate in città e totem che indicano cosa visitare lungo il percorso ed itinerari fuori

città.” “proporsi come destination per il benessere:

mare + montagna+ campagna. La vedo come location per piccoli gruppi di seminari

di yoga, meditazione e discipline dolci...”

“Penso che andrebbe valorizzata la grotta gigante, magari anche organizzando spettacoli e concerti al suo interno. ”

“Attenzione ai bambini ed alla loro sicurezza per accogliere le famiglie e chi ama unire alla visita culturale storica anche il benessere ed il movimento!”

ü  Poche proposte per famiglie con bambini, turisti sportivi e turisti slow

ü  Valorizzare il patrimonio naturalistico come location originale per eventi culturali


Il turismo della scienza e della creatività

Stato attuale Opportunità future ü  Naturale vocazione di città della

scienza, non sfruttata turisticamente Numerosi i centri di ricerca, ma nessuna attività legata alla scienza per i turisti

“visto che ci sono eccellenti centri di ricerca, perché non offrire anche attività legate alla scienza. C'è l'immaginario scientifico, ma è piccolo potrebbe espandersi. Manca (mi pare) un vero e proprio museo della scienza, che invece qui potrebbe avvalersi della collaborazione di chi lavora nei centri di ricerca.”

ü  Itinerari scientifici dalla costa al Carso alla scoperta di una

Trieste inedita

“credo che un percorso fra i diversi enti di ricerca che si sviluppano dalla costiera fino al Carso risponda bene all'immagine di una Trieste inedita, una Trieste che non ti aspetti.

La dimensione scientifica della città può costituire una grande sorpresa, credo

piacevole, anche per il turista di passaggio.”

“il Carso, con la tradizione contadina e l'ambito scientifico, con i centri di ricerca,

l'innovazione della Illy (con lo screening dei chicchi di caffè con la luce di sincrotrone) e la

produzione di vino non filtrato a Prepotto..” “visita ad una realtà industriale: un mix tra

archeologia industriale e visibilità della genuinità del prodotto…una bella idea anche

per far conoscere la città ai suoi abitanti. I "foresti" condividono con i locali, che danno

suggerimenti per vivere la città.”

“Cosa fa tendenza? quello che è nuovo, alla moda e guarda al futuro. Sosteniamo ITS e quell'incredibile popolo internazionale che Barbara Franchin è riuscita a portare a Trieste. Molti congressi scientifici di punta. Con la collaborazione delle varie istituzioni ce la possiamo fare. E ci metterei un po' di arte contemporanea, video arte, balletto!”

ü  Nuova linfa all’immagine di città creativa e di tendenza grazie alle manifestazioni di ITS

ü  La scienza applicata tra tradizione e innovazione: aziende aperte a

cittadini e turisti


Il turismo degli eventi

Stato attuale Opportunità future ü  Barcolana e Triestespresso expo: gli

eventi coerenti con l’identità locale “gli eventi triestini mi sembrano coerenti con l'identità della città, anzi, per quello che riguarda la Barcolana, risultano un formidabile esempio di triestinità.” “gli eventi " esogeni" con format precostituiti sono da evitare. Quelli che nascono sul territorio sono invece più legati alla natura della città e se riescono a consolidarsi è molto difficile perderli (vedi Triesteespresso Expo con 10 Mila visitatori da 85 paesi!).”

ü  Far vivere la Barcolana tutto l’anno con eventi off

“Chi non vorrebbe partecipare alla Barcolana? Bella l'idea di far vivere più a

lungo questa manifestazione con la realizzazione del villaggio, maggior

intrattenimenti…un tour per rivivere la storia dell'evento velico più importante d'Italia. A

Valencia, le visita presso i le "case" dei partecipanti all'AMERICA'S CUP si pagavano

profumatamente e gli shops erano sempre OVERBOOKED!!!”

“Gli eventi sono sia un attrattore che un volano promozionale. Non ci si può aspettare

che facciano il tutto esaurito il primo anno. Importante è che diventino un appuntamento

ricorrente e pubblicizzato per tempo.” “bisogna coinvolgere anche le aziende

private come main sponsor, in modo che il prodotto pubblicitario sia più appetibile.“

“NEXT non ha portato quei vantaggi che ci si aspettava. Il problema è stato che organizzativamente comandava più Venezia che Trieste, che è stato creato un programma troppo intenso e soprattutto con una comunicazione alla cittadinanza praticamente nulla.”

ü  Next ancora da migliorare, ma con buone potenzialità Poca comunicazione, ancora limitato il ruolo di Trieste nell’organizzazione, scarso il legame con realtà scientifiche del territorio

ü  Next: farne un appuntamento fisso, coinvolgere aziende locali

come sponsor, comunicazione più tempestiva agli operatori


Il turismo business e congressuale

Stato attuale Opportunità future ü  Buona percezione di Trieste come

meta congressi, ma… ü  Il Convention Bureau regionale

A questo ente sono legate le speranze di un maggior coordinamento dell’offerta e

di un maggior supporto agli operatori esterni da parte delle istituzioni

“Auspico che il costituendo Convention Bureau regionale possa fungere da collettore

e promotore dell'offerta “ “non possiamo richiedere contributi

economici agli enti pubblici per supportare un congresso. Quello che possiamo pretendere, però, è che i rappresentanti delle istituzioni si

rendano disponibili a crearci situazioni o contatti che agevolino il nostro lavoro.”

“riuso del Porto Vecchio è un progetto troppo complicato, bisogna pensare a cose più

fattibili: l'assegnazione della ex Pescheria a delle società che organizzino mostre ed

eventi, uso del Magazzino vino come centro congressi, trasformazione della Fiera in Mega

Centro Congressi, con sale da 1000 posti, ristorante nei piani bassi da 500 posti, spostare l'Immaginario Scientifico di Grignano in città.“

“I centri congressi in centro non sono abbastanza flessibili e le strutture alternative al centro non sono ben collegate. Le strutture di ristorazione non sono in grado di accogliere grandi gruppi, rendendo difficile l'organizzazione di convegni oltre le 150 persone.” “Manca un'adeguata professionalità per gestire questo settore particolare”

ü  …la città è difficile da raggiungere, non ha strutture ricettive e di ristorazione in grado di accogliere grandi gruppi, non ha spazi attrezzati per grandi congressi, scarsa la professionalità degli operatori

ü  Tante ricette per far rivivere gli spazi esistenti

“Città che si percepisce bene dall'esterno: pulita, sicura, ordinata, elegante. Si "vende" quindi facilmente e bene” “Credo che l'interesse da parte del turista congressuale ci sia soprattutto per la potenziale varietà di offerta di intrattenimento scientifico, storico e eno-gastronomico.”


Allocare risorse scarse: il trade-off tra breve e lungo periodo

ü  Rendere il centro più fruibile per il turista: info-point, segnaletica, wi-fi, depliant

ü  Il progetto per il porto vecchio: attraente ma troppo impegnativo

Opinione condivisa dalla maggioranza degli operatori

“formazione! I receptionist sono non solo il biglietto da visita della struttura, ma davvero della città. Possono suggerire le mète, i percorsi, la curiosità, il ristorante-chicca, etc. Fanno davvero la differenza nel soggiorno di un ospite e possono rivoluzionare la percezione della struttura ma anche e soprattutto della città. Anche i negozianti e tutti coloro che interagiscono con il turista devono farsi ambasciatori della città e della sua bellezza.”

ü  Investire sulla formazione degli operatori (receptionist e commercianti) Devono conoscere la città e le lingue

“Le risorse sono e saranno scarse, allora concentriamole per rendere migliore, più fruibile al turismo ed informatizzato il centro storico.” “Il comune dovrebbe investire molto di più sull'informazione, creando in città dei punti fissi ovviamente facilmente individuabili, e sulla segnaletica.”

ü  Valorizzazione di Molo IV, ex Pescheria, Magazzino vino, ecc..

Auspicato più dagli operatori non triestini

“Porto Vecchio temo possa essere più un handicap che un punto a favore della città.

Troppo grande e in un momento così difficile. Dubito si riesca a valorizzarlo quanto meriti.”

“non chiamerei "progetti faraonici" progetti che vedono innanzitutto il riutilizzo di spazi cittadini

attualmente lasciati in assoluto degrado...certo a queste ristrutturazioni deve accompagnarsi

anche un progetto di utilizzo e allora ben vengano le proposte .... Non ci domandiamo

perchè sia il Salone delle ex Pescherie che il Molo IV non sono poi così tanto utilizzati? Cattedrali nel

deserto sono.... gestite male e care molto care”

BREVE PERIODO LUNGO PERIODO


Il ruolo dei triestini

“Ci sono tante associazioni che organizzano eventi di portata internazionale per un pubblico spesso ristretto ma interessato

anche a visitare la città.”

Coinvolgere i cittadini nello sviluppo del turismo triestino

CITTADINI

GIOVANI

UNIVERSITÀ

ASSOCIAZIONI

“è necessario lavorare sulla qualità della vita dei suoi abitanti e sui contenuti da offrire…una

città viva e una città che attrae, una città dove nascono e vengono sviluppate idee è una citta che attrae. Sembra che l'identità di

Trieste sia solo rivolta al suo passato.”

“coinvolgiamo questi giovani che ci accusano di non farli partecipare!

Facciamoli lavorare per abbellire la città ed avere così una loro ribalta.”

“associazioni, università e più in generale la comunità cittadine potranno promuovere e

iniziative ed essere dei gruppi con cui dialogare per produrre progetti per favorire l'arrivo dei

turisti e supportarli nell'esperienza in città.”

“creiamo progetti di stage nuovi? I punti info hanno orari d'ufficio, ma io, turista, giro per la città anche la sera, vorrei visitare i musei anche la sera... come si può coniugare la domanda con un'offerta diversa (stagisti)?“

www.swg.it | [email protected] | pec: [email protected] Trieste, via S. Francesco 24, 34133 – t +39.040.362525 – f +39.040.635050 Milano, via G. Bugatti 7/A 20144 – t +39.02.43911320 – f +39.040.635050 Maurizio Pessato Vice-presidente SWG ([email protected]) Alessandra Salfi Direttore di ricerca ([email protected])

SWG S.p.A. ha scelto di certificarsi nel 1999. È stata tra le prime società del settore a farlo, cogliendo quella che sarebbe stata la linea adottata dall’associazione internazionale della categoria. La certificazione UNI EN ISO 9001:2008 ricomprende tutta l’attività di ricerca, anche quella più recente legata al mondo Internet. La società è membro di due organizzazioni di categoria: ESOMAR e ASSIRM. ESOMAR è l’associazione internazionale della ricerca di mercato e di opinione; svolge un’intensa attività formativa, normativa, regolamentare e rappresentativa della categoria con le istanze pubbliche e private (Unione europea, Stati, associazioni imprenditoriali). ASSIRM è l’omologa associazione italiana; svolge un’intensa attività legata ai problemi e alle necessità delle società di ricerca, con particolare attenzione al tema della qualità. È interlocutore della Pubblica Amministrazione e del mondo delle imprese private per i diversi aspetti dell’espletamento del lavoro di ricerca. SWG fa parte dal 2007 del consiglio direttivo dell’associazione. SWG fa, inoltre, parte di un network internazionale di società di ricerca indipendenti INTERSEARCH - che non fanno parte di gruppi multinazionali; la partecipazione a questa rete consente uno scambio di esperienze e conoscenze e una possibilità di compiere lavori a carattere internazionale.

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