Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

20
Trieste, Convegno Nazionale Trieste, Convegno Nazionale della Rete Passaggi della Rete Passaggi 29/31 marzo 2010 29/31 marzo 2010 Sulla soglia Sulla soglia il dialogo educativo tra scuola il dialogo educativo tra scuola e territorio e territorio Scienze umane e sociali: saperi di Scienze umane e sociali: saperi di frontiera frontiera Scuola territorio intercultura Scuola territorio intercultura Il nuovo liceo delle scienze Il nuovo liceo delle scienze umane: curricolo, organizzazione umane: curricolo, organizzazione Quale modello di scuola per il Quale modello di scuola per il futuro? futuro?

description

 

Transcript of Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Page 1: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Trieste, Convegno Nazionale Trieste, Convegno Nazionale della Rete Passaggidella Rete Passaggi29/31 marzo 201029/31 marzo 2010

Sulla sogliaSulla sogliail dialogo educativo tra scuola e il dialogo educativo tra scuola e

territorioterritorio

Scienze umane e sociali: saperi di Scienze umane e sociali: saperi di frontierafrontiera

Scuola territorio interculturaScuola territorio interculturaIl nuovo liceo delle scienze umane: Il nuovo liceo delle scienze umane:

curricolo, organizzazionecurricolo, organizzazioneQuale modello di scuola per il futuro?Quale modello di scuola per il futuro?

Page 2: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Pier Aldo Rovatti, docente di filosofia teoretica, Università di Trieste -

Il sapere evoca i concetti di soglia, confine, frontieraEvoca la linea e l’andare oltre, ma l’oltrepassamento va

fatto di un solo colpoLa frontiera è un rischio e una promessa Bateson ci insegna che esistono i contorni, della serietà

e del gioco e tutti iniziano con una situazione dialogica e con un perché

Si parte insieme per trovare la spiegazione e sciogliere i dubbi, ma nel tentativo di fare chiarezza, il meta-dialogo complessivizza e si finisce con “papà scherzi o fai sul serio?” “Non lo so!”

J.M. Coetzee, Aspettando i barbari

Page 3: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Insegnare vuol dire uscire dal doppio vincolo

Per Bateson l'elemento interessante in questa teoria non era tanto quello di spiegare il comportamento schizofrenico, quanto il rapporto tra la logica della comunicazione contraddittoria e la logica della follia come attività comunicativa.

Il nostro sapere è simile a dei cubi (unità di sapere), per farli stare insieme usiamo la colla, una concretezza mal posta

Dobbiamo imparare a decostruire, smontare i cubi, usare meno colla

Il sapere non deve essere lontano dal quotidiano Il soggetto deve abitare la distanza, non avere paura di essere ospiti

e non padroni Noi siamo padroni/ospiti, oppressi/oppressori Dovremmo diventare stranieri a noi stessi – soggetti che abitano la

soglia – noi docenti siamo lo straniero che entra in classe, darei un consiglio: non presumere di sapere molto, usa meno colla

Page 4: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Peppe Dell’Acqua, psichiatra, direttore del Dipartimento salute mentale a Trieste

Vivo nell’ansia del tornare indietro, della perdita delle scoperte e mi sento colpevole

Quali e quante sono le collaborazioni che diamo al sistema che pure critichiamo?

Franco Basaglia entra in un manicomio, si interroga sul perchè in due secoli migliaia di malati di mente vivono segregati

Noi dovremmo interrogarci! Il tempo di un malato mentale è schiacciato sulla

malattia, non ha più tempo, né luogoLa legge 180 non ha fatto altro che restituire diritti

Page 5: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

“Tutti vorremmo abitare nel mondo dei sani, ma se andiamo di là, vorremmo avere il passaporto per

tornare” Susan Sontag

Quando entri in manicomio devi rinunciare a quello che sei, sospendi ogni forma di giudizio

Vivi lo spaesamento Lo spaesamento va provocatoEssere disposti ad incrinare le certezzeEcco la risposa di Bateson “mi viene in mente una storia” “ma così impazziamo?!” dice la figlia, papà smettiamo.

Page 6: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Giuseppe Mantovani, docente di psicologia degli atteggiamenti, Università di Padova

Rivedere il concetto di culturaVivere la sfida interculturale nel luogo geo politico del

MediterraneoL’educazione civica interculturale riguarda la

riflessione/studio su: immigrazione, accoglienza, integrazione, cos’altro se no?

Rompere l’atteggiamento omogeneo e lineare della posizione multiculturale: prima/poi - noi/altri

Costruire un nuovo noi: nel cambiamento, nell’apertura dell’approccio interculturale

Page 7: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

“Siamo tutti moralmente difettosi”R. Rosaldo

Che fare?Ripercorrere la nostra storia: ripensare le guerre colonialiApprendere e conoscere gli stili di conservazione dei

modelli Imparare a riportare le esperienzeSono sociali solo le relazioni che si fondano

sull’accettazione dell’altroLa cittadinanza è una richiesta che mette in campo diritti,

non è una richiesta evangelicaUna buona teoria sa guardarsi intorno e trovare una

buona prassi.

Page 8: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Alessandro Dal Lago, docente di sociologia dei processi culturali, Università di Genova

Muoversi in territori altri Ho studiato e osservato il tema dei diritti e della guerra, facendo

ricerca con i militari Ho scoperto che i confini tra il mondo civile e militare sono labili La guerra, per chi la fa, non ha (non deve avere?) contenuto

emotivo Se si chiede cosa si prova ad uccidere il comune nemico, la risposta

è “Niente”; nella guerra di oggi il nemico è di fatto lontano In Italia ci sono 30 mila soldati che turnano in teatri di guerra – 3 o 4

mila sono fissi, negli USA sono 250 mila Per agire in luoghi di guerra anche ong come la Caritas devono farsi

proteggere dai contractors (ex militari, body guard, ronde padane…)

Page 9: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Mi sento un antropologo contemporaneo

Le culture in sé non esistono Ho conosciuto ragazzi dall’aspetto straniero che parlavano romano,

genovese, milanese, italiano Nel mondo del diritto si nascondono illegalità: vedi i traffici di armi Su questa linea sulla quale mi sono mosso, ho scoperto

atteggiamenti socialmente abnormi Dobbiamo studiare i linguaggi: della stampa, della tv, dei partiti

politici, della chiesa Dobbiamo fare attenzione ai linguaggi, un progetto “Buco nel muro”

utilizza skipe per far parlare con il “nemico” In genovese muro vuol dire faccia

Page 10: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Gianfranco Schiavone, del Consorzio Italiano di Solidarietà – www.asgi.it -

E’ la scuola il luogo privilegiato della programmazione interculturale

Ma nella scuola certe pratiche si possono fare o non fare

Spesso la differenza la fa soltanto la buona volontà di alcuni: non basta

La circolare Gelmini del tetto del 30% di alunni stranieri nelle classi, non ha alcun valore reale

Perché esiste il Regolamento d’attuazione

Page 11: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Chi è straniero?

Siamo di fronte a uno stravolgimento culturale, che nulla a che vedere con l’inserimento di chi non parla la lingua

Per la 394 del ’99 l’iscrizione a scuola del minore straniero non comporta alcuna differenza da quella del minore italiano

La scuola diventa così il primo luogo di discriminazione

Questo, non è fatto marginale, investe i valori fondanti della Costituzione

Page 12: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Luigi Gui, docente di Scienze della Formazione, Università di Trieste

Ci è richiesto di essere ottimisti coraggiosiLa condizione dei giovani/studenti è criticaEssi stanno sulla soglia, non vivono il passaggioL’epoca post moderna ha resi labili i confini: sfumano le

differenze d’età, manca il passaggio tra la famiglia d’origine e la famiglia da costruire

È enfatizzato l’ingresso nel mondo del lavoroCosa farai da grande? È diventata una domanda

impossibile!

Page 13: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

“L’idea che una linea retta rappresenti la distanza più breve tra due punti, ha perduto da tempo la

sua attrattiva” Erri de Luca

Siamo in fase transnazionale: lingua, linguaggi corporei, artistici, legami affettivi

Vi è uno smarrimento negli accessi, di giovani smarritiL’occidente è una piccola parte del mondo: gli autoctoni

sono coloro che sono nati in questo contesto In uno scenario di opportunità e di comunicazione vi è:Una posizione inerte, cioè una posizione fermaDove si svolgono esperienze orizzontali: senza salite,

senza approfondimenti

Page 14: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Sono allevati così, non colpevolizziamoli!

Insalatiera multiculturale: molteplicità di stili e di obiettivi di vita, vivono miscelati, sono (per noi) sgrammaticati

Poliglotti: si muovono tra tanti linguaggi e lingue, ma non possiedono la letteratura della lingua

Parlano una lingua di superficie Appaiono agli adulti camaleontici: disposti ad adattarsi

più che a cambiare, a stare fermi piuttosto che a muoversi

Sono in attesa, schiacciati dal presente, devono cogliere l’opportunità che è immediata, digitale

Page 15: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Quattro impegni: conoscenze, competenze, legami, personalità

Leggere e comprendere la realtà e se stessiStudenti che esibiscono conoscenza ma non ne colgono

il sensoChi introduce conoscenze ha il compito di introdurre la

loro praticabilitàLa competenza è la capacità di fare fronte alla realtà, di

capirla per cambiarlaEssere in rapporto con la realtà, non solo descrittaLegami con la realtà, con la famiglia, con il territorio, con

il contesto socialeLo stage mette in campo le competenze

Page 16: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

“Il sapere esiste solo nell’invenzione, nella reinvenzione, nella ricerca inquieta, impaziente che gli

uomini fanno con il mondo e con gli altri” Paulo Freire

La personalità è essere coartefici intenzionali e autonomiConcorrere alla costruzione della realtàColtivare percezione di sensoNon l’iniziativa di un solitario, ma quella consapevole e

autonoma di un attore che sceglie il suo impegnoLa metafora dell’azienda si rompe sull’utile, sul profitto Il controllo della gestione della scuola non è la missione

del dirigente (o non la più importante)

Page 17: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Voglia di comunità

Il modello da proporre è quello della comunità:La comunità dei legami e dello scambioNon la comunità valoriale: quella dei più braviLa comunità di apprendimento, che va costruita,

pensata, abitata, percorsa, cantataChiede conoscenza del proprio mondoLa competenza è attività

Page 18: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Dal documento finale

Una evidente criticità del profilo in uscita, non corrispondente ad alcuna finalità formativa specifica;

L’assenza di un asse culturale attorno al quale sia possibile la costruzione di un curriculum coeso e convincente;

Un’offerta di saperi concepiti come blocchi giustapposti che ostacolano l’elaborazione di percorsi integrati fondamentali per acquisire competenze indispensabili e apprendimenti significativi;

Un evidente impianto settoriale e contenutistico, sia nei quadri orari che nelle bozze delle indicazioni nazionali.

Page 19: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

… infine“il bambino salva l’adulto”,

Maria Montessori

Importanza strategica e operativa dei consigli di classe: dimostrare capacità di scelte condivise

Ruolo di sostegno, di appoggio, di scelta alla programmazione da parte del dirigente scolastico

Aggiornamento in itinere dei docentiUso produttivo del fare scuola: lo stage, le

compresenze, il viaggio del gruppo classe, la partecipazione attiva alle proposte del territorio

Page 20: Trieste, Convegno Nazionale Della Rete Passaggi

Ho sempre pensato che la scuola fosse fatta prima Ho sempre pensato che la scuola fosse fatta prima di tutto dagli insegnanti. In fondo, chi mi ha salvato di tutto dagli insegnanti. In fondo, chi mi ha salvato dalla scuola se non tre o quattro insegnanti? Daniel dalla scuola se non tre o quattro insegnanti? Daniel

PennacPennac

Da questo riordino dei cicli … Da questo riordino dei cicli … dovremmo cominciare a confrontarcidovremmo cominciare a confrontarci

Discutere e riflettere sulla scuola che Discutere e riflettere sulla scuola che vorremmovorremmo

Attuare pratiche da Attuare pratiche da ottimisti coraggiosiottimisti coraggiosi Non cadere vittime del meccanismo Non cadere vittime del meccanismo

rinunciatario rinunciatario