TRIBUNALE DI NAPOLI Sezione del Giudice per le indagini ... · 58. RICCIO Armando, da Giuseppe e da...

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1 N. 39197.04 RG PM N. 34706.05 RG GIP N _______ R.O.C.C. TRIBUNALE DI NAPOLI Sezione del Giudice per le indagini preliminari UFFICIO XIII Ordinanza applicativa di misura cautelare Il Giudice dr. Vincenzo Alabiso letta la richiesta del Pubblico Ministero assegnata in data 4.1.10 di applicazione di misura cautelare nei confronti di: 1. SCHIAVONE Nicola, da Francesco e da NAPPA Giuseppina, nato a Loreto (AN) il 11.04.1979, res.te in Casal di Principe alla via Bologna n°14; 2. ANNUNZIATA Luigi, nato a Napoli il 31/05/1958, residente a Terzigno (NA) alla via Giordano nr°1; 3. AULICINO Luigi nato Avellino il 17.09.1961, residente a Caserta alla Via G. M. Bosco, nr. 123, coop. Nessy; 4. BARBATO Antonio, nato a Caserta il 17/08/84, res.te in S. Cipriano d’Aversa in via Tonachelle 54, amministratore unico della BMC s.r.l.; 5. BUONANNO Giuseppe, nato a Santa Maria Capua a Vetere (CE) il 30.11.1986, res.te in San Cipriano d’Aversa, in via M. Corvino nr.44, imprenditore; 6. BUSIELLO Salvatore, nato a Portici il 16/08/65, residente a Pollena Trocchia (NA), amministratore unico della BUSIELLO Costruzioni s.r.l.; 7. CAPASSO Cipriano, nato a Casal di Principe il 24/09/1976, ivi res.te in via Suor Sofia Prisco nr. 121, titolare dell’omonima impresa edile individuale; 8. CATERINO Giacomo, da Paolo e da NOVIELLO Rosa; nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 18.01.1971, residente in Caserta c.so Trieste nr. 179, commercialista; 9. CATERINO Giampiero nato a Casal di Principe il 30.08.1968; ed ivi residente alla via Treviso nr 16; 10. CATERINO Paolo da Giacomo e da CATERINO Elisabetta, nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 21.08.1944, ivi residente alla via A. Moro nr. 29, coniugato, imprenditore edile;

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    N. 39197.04 RG PM N. 34706.05 RG GIP N _______ R.O.C.C.

    TRIBUNALE DI NAPOLI

    Sezione del Giudice per le indagini preliminari

    UFFICIO XIII

    Ordinanza applicativa di misura cautelare

    Il Giudice dr. Vincenzo Alabiso

    letta la richiesta del Pubblico Ministero assegnata in data 4.1.10 di

    applicazione di misura cautelare nei confronti di:

    1. SCHIAVONE Nicola, da Francesco e da NAPPA Giuseppina, nato a Loreto (AN) il 11.04.1979, res.te in Casal di Principe alla via Bologna n°14;

    2. ANNUNZIATA Luigi, nato a Napoli il 31/05/1958, residente a Terzigno (NA) alla via Giordano nr°1;

    3. AULICINO Luigi nato Avellino il 17.09.1961, residente a Caserta alla Via G. M. Bosco, nr. 123, coop. Nessy;

    4. BARBATO Antonio, nato a Caserta il 17/08/84, res.te in S. Cipriano d’Aversa in via Tonachelle 54, amministratore unico della BMC s.r.l.;

    5. BUONANNO Giuseppe, nato a Santa Maria Capua a Vetere (CE) il 30.11.1986, res.te in San Cipriano d’Aversa, in via M. Corvino nr.44, imprenditore;

    6. BUSIELLO Salvatore, nato a Portici il 16/08/65, residente a Pollena Trocchia (NA), amministratore unico della BUSIELLO Costruzioni s.r.l.;

    7. CAPASSO Cipriano, nato a Casal di Principe il 24/09/1976, ivi res.te in via Suor Sofia Prisco nr. 121, titolare dell’omonima impresa edile individuale;

    8. CATERINO Giacomo, da Paolo e da NOVIELLO Rosa; nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 18.01.1971, residente in Caserta c.so Trieste nr. 179, commercialista;

    9. CATERINO Giampiero nato a Casal di Principe il 30.08.1968; ed ivi residente alla via Treviso nr 16;

    10. CATERINO Paolo da Giacomo e da CATERINO Elisabetta, nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 21.08.1944, ivi residente alla via A. Moro nr. 29, coniugato, imprenditore edile;

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    11. CECORO Annamaria, nata a San Cipriano d’Aversa il 13.03.1965, residente in Casal di Principe alla via Porta Capua 5;

    12. CORVINO Nicola. nato a Casal di Principe il 7/04/50, ivi res.te in via Bari 19

    13. CORVINO Pasquale, nato a Casal di Principe il 9/04/50, ivi res.te in via C. Battisti 4, amministratore unico COREM COSTRUZIONI, impresa edile con sede in Caserta in Corso trieste 106;

    14. CRISCI Gelsomina, nata ad Arienzo il 03.04.1962, residente a Centurano in via F. Marchisiello pz. Capoluogo;

    15. D’ALESSIO Raffaele, da Giuseppe e da CAPEZZUTO Concettina, nato a Napoli il 22.07.1978, residente a Frignano (CE) , via S. Nicola nr. 54, ivi domiciliato al C.so Europa 34, celibe, imprenditore edile;

    16. D’AMBROSCA Mario, nato a Casal di Principe il 14/09/1972, ivi res.te in via Barcellona 18 , titolare dell’omonima impresa edile individuale;

    17. D’ANIELLO Antonio, nato a Caserta il 12.07.1983, residente a Casapesenna, via S. Antonio 4, titolare dell’omonima impresa edile individuale;

    18. D’ANIELLO Michele di Francesco e di DE ROSA Marianna, nato a Caserta il 05.09.1979, residente a Castelvolturno, Parco delle Allodole nr. 389, celibe;

    19. DE ANGELIS Francesco, nato ad Aversa 27/09/77, res.te in Casal di Principe in via Umberto Maddalena 44 amministratore unico della DE ANGELIS COSTRUZIONI, con sede in Casal di Principe via Umberto Maddalena 44;

    20. DE LUCA Giuseppe, da Antonio e da CATERINO Eva, nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 5/05/1963, ivi res.te via Aldo Moro nr. 76;

    21. DE LUCA Oreste, da Antonio e da LOICO Livia, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) il 24.06.1974, celibe, geometra;

    22. DE STEFANO Luigi, nato a Somma Vesuviana il 16/04/1945, residente in Napoli alla via Luca Giordano 69;

    23. DEL VILLANO Cesare, nato a Casoria il 3/12/77, residente a S. Cipriano d’Aversa in via L. Caterino, vico primo nr. 2, titolare dell’omonima impresa edile individuale;

    24. DELLA VOLPE Vincenzo, nato a S. Cipriano d’Aversa il 16.06.1966 residente a Castel Volturno al Parco delle Rose fabb. 4 int.6;

    25. DI BELLO Luigi, nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 19/04/73, ivi res.te in via Starza nr. 14, titolare dell’IMPRESA EDILE GEOM. DI BELLO LUIGI;

    26. DI CATERINO Nicola, nato a Casal di Principe il 22.06.1959, ivi residente alla via Foggia 2;

    27. DI SARNO Emilio, nato a San Cipriano d’Aversa l’08/09/1939, ivi residente alla via Gran Sasso 6;

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    28. DI TELLA Adelina, nata a Frignano il 22/06/1958, ivi residente alla via Sant’Antonio Abbate 4;

    29. DIANA Gianluca nato a Piedimonte Matese il 04.07.1974 ed ivi residente in via Aldo Moro nr 9;

    30. DIANA Giuseppe, inteso cuoll ‘e papera, nato a Napoli il 28/04/1959, res.te in Casal di Principe, Corso Umberto I nr. 10/12;

    31. DIANA Nicola, nato a Napoli il 21/07/82, res.te in S. Cipriano d’Aversa in via Torino 1, amministratore unico della C.R.M. s.r.l.;

    32. FERRARO Luigi, nato a Casal di Principe il 19.01.1964, ivi residente alla via U. Maddalena 1;

    33. FERRARO Nicola, da Stefano e da SCHISANO Maria Immacolata, nato a Casal di Principe (CE) il 23.03.1961, residente a Casaluce (CE) alla via U. La Malfa n. 16-18, coniugato, attuale Consigliere Regionale della Regione Campania;

    34. FERRARO Sebastiano, nato a Casal di Principe il l’11.09.1964 ivi residente alla via Torre 27;

    35. FONTANA Raffaela, nata a Caserta il 18/10/70, res.te in in Casapesenna (CE) via Chiesa n° 22;

    36. GAROFALO Pasquale, nato a Caserta il 03.04.1974, residente in San Cipriano d’Aversa alla via Trebbia 16;

    37. GIUSTI Aniello, nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 14/08/73 e res.te in Casal di Principe, in via Ada Negri nr. 5 socio accomandatario della GIADA COSTRUZIONI, avente sede in Casal di Principe in via Ada Negri nr. 5;

    38. IORIO Tullio di Gaetano e di MASSARO Clementina, nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 30.05.1974, residente in Sparanise (CE) alla via Porta Vecchia n.11, coniugato con PAGANO Filomena, geometra;

    39. IORIO Salvatore nato a S. Cipriano D’Aversa (CE) il 31.03.1968; 40. IOVINE Antonio, da Oreste e da BUONANNO Filomena; nato a San

    Cipriano d’Aversa (CE) il 20/09/1964, ivi residente in Via Torino n. 39, LATITANTE;

    41. IOVINE Francesco da Salvatore e da PANARO Maria Teresa nato ad Aversa il 28.09.1979, residente a S.Cipriano d'Aversa (CE), alla via Bari n. 1, celibe;

    42. LETIZIA Giacomo, da Giovanni e da NATALE Angela, nato a Casal di Principe (CE) il 21.03.1951, ivi residente alla via Colombo nr. 59, coniugato, geometra dipendente dell’UTC del comune di Casal di Principe;

    43. MACCHIONE Raffaele, nato a Parete il 15.06.1951, ivi residente alla via Basile 34;

    44. MADDALONI Paolino nato a Nola il 03.11.1949 e residente a Caserta in via Ferrarecce 181

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    45. MARTINO Mario, nato a Napoli il 16/11/1979 e residente a S.Cipriano d’Aversa in via Monviso 2, titolare dell’omonima impresa edile individuale;

    46. MAZZOTTI Maurizio, nato a S. Maria Capua Vetere il 22.11.1949, ivi residente in via Italia Parco Sicea nr° 2

    47. MERCADANTE Luigi, nato a Napoli il 30/12/77, res.te in Casal di Principe via Tasso nr. 1.

    48. MISSO Giuseppe da Nicola e da CATERINO Iolanda, nato a S. Cipriano d’Aversa (CE) il 20.02.1969, ivi residente alla via Municipio nr. 57;

    49. MOLITIERNO Antonio, nato ad Aversa (CE) il 21/08/65, ivi res.te via Pastore nr. 87 Amministratore Unico della TECNO ECO 3000, avente sede principale in Roma, via Laurentina nr. 185 e sede secondaria in Aversa, viale Olimpico;

    50. NAPOLETANO Antonio, nato a S. M. Capua Vetere il 25.05.1950 ed ivi residente in via Danimarca nr 53;

    51. NATALE Pietro, nato a Villaricca (NA) il 16.02.1964 residente Casal di Principe via Porta Capua 5;

    52. NOVIELLO Bernardino, nato a Caserta il 13/11/74, res.te a S. Cipriano d’Aversa via Diana 22, amministratore unico della BERA COSTRUZIONI s.r.l.;

    53. OFFREDA Giuseppe, nato a Dragoni (CE) il 26/09/1940 titolare firmatario della OFFREDA Giuseppe, con sede in Alvignano (CE) in via Fontanelle;

    54. PALMA Nicola, nato a Qualiano il 04.04.1959; ivi residente in via Santa Maria a Cubito nr 288, imprenditore;

    55. PETTERUTI Giuseppe, nato a Caserta il 23.08.1973; residente in Roccamonfina (CE) in via Puccini nr 33

    56. PICCOLO PAPA Giuseppe, nato a Casal di principe l’8/03/1960, res.te in S. Cipriano d’Aversa in via Puccini 2, amministratore unico della IMPRE GI. SA. S.r.l.;

    57. PUORTO Pasquale,nato a Napoli il 07.12.1961, residente in Frignano alla via Carducci 23;

    58. RICCIO Armando, da Giuseppe e da De Marco Rosa, nato a Ruviano il 27.08.1951, ivi residente alla via Nazionale nr. 82, coniugato, responsabile dell’UTC di Piana di Monte Verna;

    59. RUSSO Luigi, nato in Casal di Principe il 25/06/1975, ivi res.te, in via Parroco Gagliardi nr. 106, titolare dell’omonima impresa edile individuale

    60. SANGERMANO Antonio, nato a Pietramelara, l’8/06/39, Geom. dell’U.T.C. del comune di Pietramelara;

    61. SANTANGELO Massimiliano, nato a Caserta il 05.07.1973; residente in Roccamonfina (CE) in via delle Terme nr 22;

    62. SANTILLO Gianluigi, nato a San Potito Sannitico il 16.11.1966, ivi via Torellone 11;

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    63. SCHIAVO Franco, nato a Caserta il 19/11/1938, ivi res.te, in Corso Trieste nr. 208; 64. SCHIAVO Maurizio, nato a Caserta l’8/09/68, ivi res.te, in Corso Trieste nr. 208; 65. SCHIAVONE Luigi, da Nicola e da DIANA Maria, nato a Casal di

    Principe (CE) il 03.01.1947, ivi residente, via Genova nr. 17, coniugato; 66. SCHIAVONE Mario, alias “Bavettone”da Adolfo e da CORVINO Maria

    Grazia, nato a Casal di Principe (CE) il 17.09.1966, ivi residente via Gioberti nr.1;

    67. SCHIAVONE Nicola da Luigi e da CATERINO Giovanna, nato a Napoli il 12.06.1978, residente a Casal di Principe (CE), via Genova nr. 17;

    68. SCHIAVONE Salvatore, nato a Casal di Principe il 26/05/56, amministratore unico della S.S. COSTRUZIONI, con sede in Casal di Principe, via G. la Pira nr. 4;

    69. SOLMI Sergio, nato a Ferrara il 03/08/1946 residente in Mestrino (PD) in via Toscanini nr 31.

    70. SORRENTINO Michele, nato a Palma Campania (NA) il 10/08/54, ivi re.ste, in via Nola 273, amministratore unico e responsabile tecnico della GEMIS s.r.l. sita in Palma Campania (NA), via Nola 273;

    71. TESSITORE Nicola, nato a Frrignano il 30.05.1973 ed ivi residente alla via De Amicis 8;

    72. ZIPPO Salvatore, nato a Caserta il 31/08/75, res.te a S. Cipriano d’Aversa in via Torino, 37 titolare dell’omonima impresa edile individuale.

    73. PICCOLO PAPA Tiziana, nata a Casal di Principe (CE) il 28.05.1972, ivi residente alla via Baracca, nr.28.

    SOTTOPOSTI AD INDAGINI

    SCHIAVONE Nicola cl. ’79, IOVINE Antonio, D’ALESSIO Raffaele,

    D’ANIELLO Michele, DE LUCA Giuseppe, GAROFALO Pasquale, DE

    LUCA Oreste, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco, SCHIAVONE

    Mario cl. 66, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, MERCADANTE Luigi cl’77,

    BUSIELLO Salvatore, CATERINO Giacomo, CATERINO Paolo, DI

    SARNO Emilio, FERRARO Sebastiano cl 64, PICCOLO PAPA Giuseppe,

    SCHIAVONE Luigi,

    1. per il delitto di cui all'art. 416 bis - I, II, III, IV, V, VI e VIII comma, cod.

    pen., per avere partecipato, nella consapevolezza della rilevanza causale del proprio apporto, ad una associazione di tipo mafioso denominata clan dei Casalesi, promossa, diretta ed organizzata, da Francesco SCHIAVONE di Nicola, da Nicola SCHIAVONE di Francesco, da Giuseppe MISSO e da Antonio IOVINE che, operando prioritariamente sull’intera area della provincia di Caserta, ma anche altrove, si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di

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    assoggettamento ed omertà che ne deriva, per la realizzazione dei seguenti scopi:

    • il controllo delle attività economiche, anche attraverso la gestione monopolistica di interi settori imprenditoriali e commerciali;

    • il rilascio di concessioni e di autorizzazioni amministrative; • l'acquisizione di appalti e servizi pubblici; • l'illecito condizionamento dei diritti politici dei cittadini (ostacolando

    il libero esercizio del voto, procurando voti a candidati indicati dall’organizzazione in occasione di consultazioni elettorali) e, per tale tramite, il condizionamento della composizione e delle attività degli organismi politici rappresentativi locali;

    • il condizionamento delle attività delle amministrazioni pubbliche; • il reinvestimento speculativo in attività imprenditoriali, immobiliari,

    finanziarie e commerciali degli ingenti capitali derivanti dalle attività delittuose, sistematicamente esercitate (estorsioni in danno di imprese affidatarie di pubblici e privati appalti e di esercenti attività commerciali ed altro);

    • assicurare impunità agli affiliati attraverso il controllo, realizzato anche con la corruzione, di organismi istituzionali;

    • l’affermazione del controllo egemonico sul territorio, realizzata anche attraverso la contrapposizione armata con organizzazioni criminali rivali e la repressione violenta dei contrasti interni;

    • il conseguimento, infine, per sé e per gli altri affiliati di profitti e vantaggi ingiusti;

    In particolare ognuno partecipava all’associazione svolgendo le sguenti funzioni:

    • SCHIAVONE Nicola, cl. ’79 e IOVINE Antonio, con funzioni rispettivamente di reggente del gruppo SCHIAVONE, il primo, e capo clan del gruppo IOVINE, il secondo;

    • SCHIAVONE Nicola, cl. ’78, quale preposto del gruppo SCHIAVONE alla gestione degli affari del clan nel settore degli appalti pubblici, banditi nei comuni di influenza dell’organizzazione, come meglio descritto nei capi che seguono;

    • DELLA VOLPE Vincenzo quale preposto del gruppo IOVINE alla gestione degli affari del clan nel settore degli appalti pubblici, banditi nei comuni di influenza dell’organizzazione, come meglio descritto nei capi che seguono;

    • D’ALESSIO Raffaele, D’ANIELLO Michele, DE LUCA Giuseppe, GAROFALO Pasquale, DE LUCA Oreste, IOVINE Francesco, MERCADANTE Luigi cl’77, BUSIELLO Salvatore, SCHIAVONE Luigi, CATERINO Giacomo, CATERINO Paolo, DI SARNO Emilio, PICCOLO PAPA Giuseppe quali imprenditori e comunque coadiutori di SCHIAVONE Nicola cl. ’78 e DELLA VOLPE Vincenzo nella

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    gestione sistematica di un settore cruciale per l’organizzazione delle attività tipiche delle associazioni mafiose SCHIAVONE e IOVINE, ossia nel controllo degli appalti e nella gestione delle attività necessarie per le turbative dei pubblici incanti, nonché per le attività ad esse connesse, con conseguente fruizione da parte del clan di uno strumento di sostentamento stabile e di apparente provenienza lecita;

    • SCHIAVONE Mario e FERRARO Sebastiano quali ulteriori esponenti apicali del gruppo SCHIAVONE, con compiti di supporto a SCHIAVONE Nicola, cl. ’78 e di raccordo tra quest’ultimo, suo cugino Nicola SCHIAVONE cl. ’79 e gli altri esponenti del clan, anche latitanti.

    In Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa ed altri comuni della Provincia

    di Caserta, ed in altri luoghi del territorio Nazionale, reato commesso

    dall’inizio del 2004, con condotta tutt’ora perdurante.

    PICCOLO PAPA Tiziana

    2. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 416 bis c. p. perché, formalmente quale

    addetta della IMPREGI.SA. S.r.l., di fatto quale materiale organizzatrice unitamente a SCHIAVONE Nicola cl. ’78 ed a DELLA VOLPE Vincenzo delle offerte concordate da spedire presso gli Uffici pubblici allo scopo di alterare il normale funzionamento delle gare, forniva, materialmente predisponendo le cd. buste di appoggio, apparentemente riconducibili ai singoli imprenditori disponibili, uno stabile apporto alla gestione da parte del clan indicato al capo 1) del settore degli appalti pubblici.

    In Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa ed altri comuni della Provincia

    di Caserta, ed in altri luoghi del territorio Nazionale, reato con condotta

    tutt’ora perdurante. IORIO Tullio, CORVINO Nicola

    3. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv., 648 bis c. p. e art. 7 l. 203/1991,

    perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, senza concorrere nel delitto di associazione camorristica e di estorsione commessi da Nicola SCHIAVONE cl. ’79 e da altri affiliati al clan SCHIAVONE, attraverso plurime operazioni di cd. cambio assegni compiute nella qualità di imprenditore nel settore del calcestruzzo, operante nella Provincia di Caserta, compivano operazioni volte ad ostacolare la provenienza delittuosa delle somme di danaro provento dei predetti reati, che spesso venivano fornite dagli estorti attraverso l’emissione di titoli di credito. Fra gli altri riciclavano la somma di euro 7.800,00 attraverso il cambio in favore di Nicola SCHIAVONE cl.

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    ’79 dell’assegno numero 3091804994-05 della Banca Unicredit tratto sul conto corrente 10359405. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco.

    In Casal di Principe, San Tammaro e altri comuni della Provincia di

    Caserta, accertato fino al febbraio 2005.

    IORIO Salvatore

    4. per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110, 416 bis c. p. perché, nella qualità di imprenditori nel settore edile, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso – accordandosi con gli esponenti apicali delle associazioni criminali egemoni nei comuni della Provincia di Caserta e, segnatamente, con i reggenti del clan SCHIAVONE e del clan BIDOGNETTI – ricevendo un sostegno per la fornitura del calcestruzzo a numeorsi imprenditori che eseguivano lavori edili nella Provincia di Caserta e dunque ottenendo un appoggio determinante per l’affermazione imprenditoriale della sua ditta, prestando la sua opera a favore del clan dei Casalesi per agevolare la riscossione delle rate estorsive da altri imprenditori del settore nonché fornendo riparo nella sua ditta in occasione di incontri tra esponenti apicali del clan, forniva un apprezzabile contributo di rafforzamento al clan dei Casalesi, nella gestione dello strategico settore del controllo delle imprese impegnate nell’edilizia pubblica e privata.

    In Casal di Principe, San Cipriano e altrove in Provincia di Caserta, con

    condotta perdurante.

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, SCHIAVONE Luigi, SCHIAVONE Nicola

    classe ’79, SCHIAVONE Mario, CATERINO Giacomo, D’ALESSIO

    Giuseppe (poi deceduto), D’ALESSIO Raffaele, D’ANIELLO Michele,

    GAROFALO Pasquale, IOVINE Francesco, LETIZIA Giacomo, MARTINO

    Mario

    5. per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110, 353, co. I° e II°, 7 DL 152/91,

    perché, in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, nonché attraverso la sistematica

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    violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo ai lavori necessari per la costruzione dell’impianto di immissione di acque reflue dei collettori Bonito Difesa nel canale “ex

    CasMez” presso il comune di Casal di Principe. In particolare: • SCHIAVONE Nicola del ’79 e SCHIAVONE Mario quali mandanti

    ed istigatori, nonché affiliati con mansioni apicali in condizioni di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa. Lo SCHIAVONE Mario anche con compiti di ausilio a SCHIAVONE Nicola, cl. ’78, nell’organizzazione della turbativa.

    • D’ALESSIO Giuseppe (poi deceduto), D’ALESSIO Raffaele, SCHIAVONE Nicola classe ’78, SCHIAVONE Luigi quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate;

    • D’ANIELLO Michele, GAROFALO Pasquale, IOVINE Francesco, MARTINO Mario CATERINO Giacomo, quali imprenditori che direttamente o per interposta persona, si prestavano a concordare le offerte e fornire le cc.dd. buste di appoggio per truccare la gara d’appalto;

    • LETIZIA Giacomo, pubblico funzionario addetto alla gestione amministrativa della gara d’appalto e dell’asta, con il compito di rivelare i nomi degli imprenditori che avevano preso visione del bando al fine di consentirne “l’avvicinamento”, nonché con il compito di risolvere eventuali problemi sorti in corso di gara e che potessero modificare l’attesa di aggiudicazione per la ditta concordata, anche attraverso la falsificazione di atti pubblici.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78.

    In Casal di Principe, fino al settembre 2004.

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, SCHIAVONE Luigi, SCHIAVONE Nicola

    classe ’79, SCHIAVONE Mario, D’ALESSIO Giuseppe (poi deceduto),

    D’ALESSIO Raffaele,

    6. per il delitto p. e p. dagli artt 81 e 110 cod. pen., 12 quinquies d. l. n. 306 del 08/06/1992 conv. in legge n. 356 del 07/08/1992 e art. 7 d. l. n. 152 del

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    13/05/1991 conv. l. n. 203 del 12/07/1991, perché, in concorso e previo accordo fra loro, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale e di sequestro preventivo e confisca di beni frutto di reimpiego di capitali illeciti, nonché al fine di aggirare le disposizioni di cui all’art. 4 D.L. 08.08.1994 e nr. 490 ed art. 10 DPR nr. 252 del 03.06.1998, e consentire la realizzazione di condotte di riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, SCHIAVONE Nicola cl. ’79, SCHIAVONE Luigi, SCHIAVONE Mario, quali istigatori ed organizzatori, realizzavano una serie di atti giuridici allo scopo di attribuire fittiziamente la posizione contrattuale di impresa aggiudicatrice dell’appalto di opere pubbliche relativo ai lavori necessari per la costruzione dell’impianto di immissione di acque reflue dei collettori Bonito Difesa nel canale “ex CasMez” presso il comune di Casal di Principe alle ditte facenti capo a D’ALESSIO Raffaele e D’ALESSIO Giuseppe (quest’ultimo poi deceduto), che la acquistavano consapevoli dello scopo, restando in realtà la gestione dell’attività di impresa la riscossione dei proventi interamente riferibili a SCHIAVONE Nicola cl. ’78 e SCHIAVONE Luigi, il primo quale incaricato da parte di Nicola SCHIAVONE cl. 79 della gestione dei lavori pubblici per conto del clan dei Casalesi, fazione facente capo a SCHIAVONE Francesco, detto Sandokan. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78.

    In Casal di Principe, con più condotte continuate sino al settembre 2005.

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, LETIZIA Giacomo

    7. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 61 n. 2, 326, comma primo e terzo c. p. e 7 l. 203/1991, perché in concorso ed unione tra loro, allo scopo di commettere il reato di turbativa d’asta descritto al capo che precede, con la violazione da parte del LETIZIA Giacomo dei doveri inerenti alla sua qualità di impiegato comunale e comunque abusando della sua funzione rivelava a SCHIAVONE Nicola, cl. ’78, il contenuto dell’offerta presentata dall’imprenditore FONTANA Nicola, per la gara relativa all’aggiudicazione dei lavori necessari alla costruzione dell’impianto di immissione di acque reflue dei collettori Bonito Difesa nel canale “ex CasMez” presso il comune di Casal di Principe, in tal modo avvalendosi illegittimamente di notizie di ufficio, che dovevano rimanere segrete, allo scopo di procurare a se stesso ed allo SCHIAVONE Nicola un indebito profitto patrimoniale, consistente, per quest’ultimo nell’ottenere

  • 11

    l’aggiudicazione dell’appalto all’impresa prestanome da lui designata. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78..

    In Casal di Principe, fino all’8.9.2004.

    SCHIAVONE Nicola cl. ‘78, SCHIAVONE Luigi, LETIZIA Giacomo,

    8. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv. 61 n. 2, 491, 476, e 7 l. 203/1991, perché, in concorso ed unione tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, allo scopo di commettere il reato di turbativa d’asta per la gara relativa all’aggiudicazione dei lavori necessari alla costruzione dell’impianto di immissione di acque reflue dei collettori Bonito Difesa nel canale “ex CasMez” presso il comune di Casal di Principe, falsificavano materialmente gli atti di gara ed in particolare, su indicazione del LETIZIA Giacomo, che li aveva preavvertiti della necessità di modificare le offerte già pervenute presso la Casa Comunale allo scopo di pilotare l’assegnazione della gara alla ditta prestanome dello SCHIAVONE Nicola, cl. ’78, sopprimevano le precedenti offerte formulate dalle ditte GAROFALO Pasquale e D’ALESSIO Raffaele, e provvedevano a sostituirle con altre, parimenti in busta chiusa, che contenevano le percentuali matematicamente necessarie per consentire l’aggiudicazione alla ditta del D’ALESSIO. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78.

    In Casal di Principe, in data antecedente e prossima al 19.9.2004.

    SCHIAVONE Nicola cl. ‘78, SCHIAVONE Luigi, LETIZIA Giacomo

    9. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv., 640 cpv. c. p. e 7 l. 203/1991, perché, in concorso ed unione tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, ed in accordo - in particolare - con il geom. LETIZIA del Comune di Casal di Principe, con artifici e raggiri consistiti nel rappresentare all’ente pubblico l’avvenuta demolizione ed il rifacimento di circa 60-70 metri della condotta fognaria, la cui costruzione era stata appaltata dalla ditta D’ALESSIO, prestanome dello SCHIAVONE

  • 12

    Nicola cl. ’78, con la gara relativa all’aggiudicazione dei lavori necessari alla costruzione dell’impianto di immissione di acque reflue dei collettori Bonito Difesa nel canale ex CasMez, inducevano in errore la Regione Campania, ente erogatore del finanziamento, così procurandosi un ingiusto profitto consistito nel pagamento di una prestazione d’opera mai avvenuta e con corrispondente danno per la Regione Campania, che pagava all’imprenditore D’ALESSIO, prestanome dello SCHIAVONE, somme per opere pubbliche mai realizzate. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78.

    In Casal di Principe, fino al settembre 2005.

    SCHIAVONE Nicola, cl. 78

    10. per il delitto p. e p. dall’art. 356 c. p. e art. 7 l. 203/1991, perché – nell’esecuzione delle opere relative ai lavori per la costruzione dell’impianto di immissione di acque reflue dei collettori Bonito Difesa nel canale “ex CasMez”, formalmente realizzati dalla ditta prestanome facente capo a D’ALESSIO Raffaele, ma in realtà a lui riconducibili, commetteva frode impiegando cemento armato di qualità non adeguata a quella richiesta dal tipo di opere da realizzare e comunque in contrasto con quanto stabilito nel progetto esecutivo delle opere. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78.

    In Casal di Principe, fino al giugno 2005.

    SCHIAVONE Nicola, LETIZIA Giacomo, DI CATERINO Nicola,

    11. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 61 n. 2, 319, 321 c. p. e 7 l. 203/1991,

    perché in concorso ed unione tra loro, allo scopo di consentire l’esecuzione delle opere ottenute dallo SCHIAVONE con la turbativa della gara relativa ai lavori per la costruzione dell’impianto di immissione di acque reflue dei collettori Bonito Difesa nel canale “ex CasMez, il DI CATERINO quale componente dell’Ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe e

  • 13

    responsabile del settore Lavori Pubblici del Comune di Casal di Principe, riceveva dallo SCHIAVONE Nicola, aggiudicatario occulto dell’appalto la promessa del pagamento di una somma di danaro in relazione ad un falsa variante in corso d’opera, poi maggiorata, allo scopo di consentire il compenso al pubblico ufficiale, di 13 mila euro, rispetto agli originari accordi. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78.

    Accertato In Casal di Principe, il 9.9.2005

    LETIZIA Giacomo

    12. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 416 bis c. p. perché, abusando della sua qualità di pubblico ufficiale impiegato presso l’Ufficio tecnico del Comune di Casal di Principe e fornendo la propria opera nel settore di propria competenza, ossia divulgando notizie riservate in materia di appalti, alterando le gare pubbliche, falsificando i relativi atti ed in genere favorendo l’organizzazione criminale, ricevendo un opportuno compenso per il suo operato, consentiva al clan dei casalesi come indicato al capo 1) – famiglia SCHIAVONE - di acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo delle attività economiche legate all’esecuzione di opere pubbliche nel territorio del comune di Casal di Principe e di ottenere concessioni e appalti pubblici nel medesimo territorio, in tal modo assicurando all’organizzazione denominata Clan dei Casalesi, ed in particolare al clan SCHIAVONE un contributo apprezzabile per il sostentamento degli affiliati, l’egemonia sul territorio e l’incremento del proprio prestigio criminale.

    In Casal di Principe a far data dal 2004 e con condotta in atto.

    FONTANA Raffaela

    13. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 379 c. p. e art. 7 l. 203/1991, perché, senza concorrere nel reato di associazione camorristica e senza ricevere espressamente la somma nelle proprie mani, aiutava MISSO Giuseppe ad assicurarsi il profitto del reato di associazione camorristica, convocando sua moglie CAPOLUONGO Mariangela e consentendole di ricevere la somma inviata dal capoclan Francesco SCHIAVONE detto SANDOKAN quale contributo per la famiglia dell’affiliato detenuto. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal

  • 14

    di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che evidentemente si giovava del mantenimento del vincolo con un affiliato di rilievo, con compiti operativi, del calibro di MISSO Giuseppe.

    In Casal di Principe, fino al 19.7.2004

    DIANA Giuseppe, CATERINO Paolo, MISSO Giuseppe, SCHIAVONE

    Nicola cl. ’78, SCHIAVONE Mario, DELLA VOLPE Vincenzo

    14. per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110, 353, co. I° e II°, 7 DL 152/91,

    perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, nonché attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo ai lavori relativi alla realizzazione dell’impianto sportivo polivalente sito in via S. D’Acquisto presso il comune di Casal

    di Principe.

    In particolare:

    • SCHIAVONE Nicola classe ’78, DELLA VOLPE Vincenzo quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate;

    • CATERINO Paolo, quale imprenditore che direttamente o per interposta persona, si prestava a concordare le offerte e fornire le cc.dd. “buste di appoggio” per truccare la gara d’appalto;

    • SCHIAVONE Mario, DIANA Giuseppe e RUSSO Giuseppe quali mandanti ed istigatori, nonché affiliati con mansioni apicali in condizioni di assicurare la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa. LO SCHIAVONE Mario anche con compiti di ausilio a SCHIAVONE Nicola, cl. ’78, nell’organizzazione della turbativa.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in Casal di Principe, facente capo a Francesco SCHIAVONE, Nicola PANARO e Nicola SCHIAVONE di Francesco, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali lo SCHIAVONE Nicola cl. ’78.

    In Casal di Principe, fino al 31.1.2005.

  • 15

    IOVINE Antonio, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, D’ALESSIO Raffaele, DE

    LUCA Oreste, DELLA VOLPE Vincenzo

    15. per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110, 353, co. I° e II°, 7 DL 152/91,

    perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, nonché attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano i pubblici incanti relativi ai lavori di manutenzione straordinaria dei marciapiedi; i lavori di realizzazione della strada di collegamento tra via LINCOLN e

    CORSO ITALIA; il pubblico incanto relativo ai lavori di realizzazione

    della nuova area-mercato di FRIGNANO. In particolare: • D’ALESSIO Raffaele e DELLA VOLPE Vincenzo quali organizzatori

    della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate; il D’ALESSIO anche quale diretto aggiudicatario degli appalti per i lavori di manutenzione straordinaria dei marciapiedi; i lavori di realizzazione della strada di collegamento tra via LINCOLN e CORSO ITALIA, in quest’ultimo caso attraverso la ditta Ing. H. C. Giuseppe D’ALESSIO formalmente di suo padre:

    • SCHIAVONE Nicola cl. ‘78, quale imprenditore che a nome dell’impresa di suo padre SCHIAVONE Luigi, si prestava a concordare le offerte e fornire le cc.dd. “buste di appoggio” per truccare la gara d’appalto;

    • IOVINE Antonio, quale mandante ed istigatore, nonché capoclan in condizioni di assicurare la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    • DE LUCA Oreste quale imprenditore riconducibile a IOVINE Antonio e suo prestanome, e quale formale aggiudicatario dell’appalto per i lavori di realizzazione della nuova area-mercato

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare la fazione egemone in FRIGNANO, facente capo al latitante Antonio IOVINE, che incaricava della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali il DELLA VOLPE Vincenzo.

  • 16

    In Frignano e San Cipriano di Aversa, fino al 20.9.2004.

    SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, DELLA VOLPE Vincenzo,

    D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, SCHIAVONE Nicola cl. ’78,

    D’ALESSIO Raffaele, D’ALESSIO Giuseppe (poi deceduto), DE LUCA

    Giuseppe, MACCHIONE Raffaele, TESSITORE Nicola, PUORTO

    Pasquale, DI TELLA Adelina

    16. per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110, 112 n. 1, 353, co. I° e II°, 61 n. 9

    c. p. e 7 D.L. 152/91, perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, nonché attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo all’aggiudicazione delle opere di urbanizzazione primaria del comparto n. 1 dell’area P.I.P del Comune di

    Frignano.

    In particolare:

    • DELLA VOLPE Vincenzo, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, D’ALESSIO Raffaele, DE

    LUCA Giuseppe, quali imprenditori che direttamente o per interposta persona, si prestavano a concordare le offerte e fornire le cc.dd. “buste di appoggio” per truccare la gara d’appalto; quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate, anche con il compito di allontanare gli imprenditori non compiacenti.

    • SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio quali mandanti ed istigatori, nochè capaci di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    • MACCHIONE Raffaele, TESSITORE Nicola, PUORTO Pasquale, DI TELLA Adelina, quali funzionari pubblici e componenti della commisione di gara con il compito di alterare la documentazione allegata da ditte non compiacenti e di effettuare valutazioni volte alla loro esclusione,

    • D’ALESSIO Giuseppe (poi deceduto), quale imprenditore prescelto per la aggiudicazione concordata della gara.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79,

  • 17

    accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ‘78.

    In Frignano fino al febbraio 2005

    DELLA VOLPE Vincenzo, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco,

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, D’ALESSIO Raffaele, DE LUCA Giuseppe,

    MACCHIONE Raffaele, TESSITORE Nicola, PUORTO Pasquale, DI

    TELLA Adelina,

    17. per il delitto p. e p. dagli art. 81 cpv., 476, 479, 491, 61 n. 2 e 9 c.p., 7 D. L. 152/91, perché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità il MACCHIONE, il TESSITORE il PUORTO e la DI TELLA di componenti della commissione di gara di cui all’incanto descritto nel capo che precede, gli altri come istigatori e mandanti, redigevano falsamente atti pubblici al fine di turbare l’asta, alterando la documentazione allegata da singole imprese anche attraverso la soppressione e la sottrazione dai fascicoli di documenti e certificati, e rivedendo precedenti valutazioni, in particolare al fine di estromettere la ditta facente capo a MASTROMINICO Pasquale e quella riferibile al fratello MASTROMINICO Giuseppe, così facendo risultare vincitrice per effetto della alterazione della media, la ditta di D’ALESSIO Giuseppe. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ‘78.

    In Frignano il 27.12.2004.

    DELLA VOLPE Vincenzo, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco,

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, D’ALESSIO Raffaele, DE LUCA Giuseppe,

    MACCHIONE Raffaele, TESSITORE Nicola, PUORTO Pasquale, DI

    TELLA Adelina,

    18. per il delitto p. e p. dagli art. 81 cpv., 323 c.p., 7 DL 152/91, perché con più

    azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità il MACCHIONE, il TESSITORE il PUORTO e la DI TELLA di componenti della commissione di gara di cui all’incanto descritto nei capi che precedono, gli altri come istigatori e mandanti, nello svolgimento delle proprie funzioni, in violazione del disciplinare di gara, attraverso la

  • 18

    redazione di falsi atti, la soppressione di documenti e allegati, intenzionalmente procuravano a D’ALESSIO Giuseppe ed agli altri complici di cui il D’ALESSIO era espressione quale soggetto beneficiario delle attività di turbativa d’asta, un ingiusto vantaggio patrimoniale con conseguente danno per MASTROMINICO Pasquale e MASTROMINICO Giuseppe. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ‘78.

    In Frignano, il 27.12.2004

    SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, BARBATO Antonio,

    BUONANNO Giuseppe, BUSIELLO Salvatore, CAPASSO Cipriano,

    D’ALESSIO Raffaele, D’AMBROSCA Mario, D’ANIELLO Antonio,

    D’ANIELLO Michele, DE ANGELIS Francesco, DE LUCA Giuseppe, DEL

    VILLANO Cesare, DELLA VOLPE Vincenzo, DI BELLO Luigi, DIANA

    Nicola, GAROFALO Pasquale, IOVINE Francesco, MARTINO Mario,

    MERCADANTE Luigi del ‘77, MOLITIERNO Antonio, NOVIELLO

    Bernardino, PICCOLO PAPA Giuseppe, PICCOLO PAPA Tiziana, RICCIO

    Armando, RUSSO Luigi, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, SORRENTINO

    Michele, ZIPPO Salvatore:

    19. per il delitto p. e p. dagli artt. 81, 110, 112 n. 1, 353, co. I° e II°, 61 n. 9 c.

    p., 7 D.L. 152/91, perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, nonché attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo all’aggiudicazione dei lavori di completamento impianto sportivo 3° lotto e dei lavori di realizzazione

    parcheggio con sottostanti locali pubblici alla fraz. Villa S. Croce 1°

    lotto 3° stralcio - presso il comune di Piana di Monte Verna.

    In particolare:

    • BARBATO Antonio, BUONANNO Giuseppe, BUSIELLO Salvatore, CAPASSO Cipriano, D’ALESSIO Raffaele, D’AMBROSCA Mario,

    D’ANIELLO Antonio, DE ANGELIS Francesco, DEL VILLANO

  • 19

    Cesare, DI BELLO Luigi, DIANA Nicola, GAROFALO Pasquale,

    IOVINE Francesco, MARTINO Mario, MERCADANTE Luigi del ‘77,

    MOLITIERNO Antonio, NOVIELLO Bernardino, PICCOLO PAPA

    Giuseppe, RUSSO Luigi, SORRENTINO Michele, ZIPPO Salvatore,

    quali imprenditori che direttamente o per interposta persona, si prestavano a concordare le offerte e fornire le cc. dd. buste di appoggio per truccare la gara d’appalto;

    • DELLA VOLPE Vincenzo, DE LUCA Giuseppe, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, PICCOLO PAPA Tiziana,

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DE LUCA Oreste, quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate, nonché il DELLA VOLPE, lo SCHIAVONE e lo IOVINE anche con il compito di allontanare gli imprenditori non compiacenti;

    • SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio quali mandanti ed istigatori, nonché capaci di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    • RICCIO Armando, pubblico funzionario addetto alla gestione amministrativa della gara d’appalto e dell’incanto, con il compito di rivelare i nomi degli imprenditori che avevano preso visione del bando al fine di consentirne “l’avvicinamento”, nonché con il compito di risolvere eventuali problemi sorti in corso di gara e che potessero modificare la attesa di aggiudicazione per la ditta concordata, anche attraverso la falsificazione di atti pubblici.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ‘78.

    In Piana di Monte Verna fino al gennaio 2006.

    SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, SCHIAVONE Nicola cl.

    ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco

    20. per il delitto p.p. dagli art. 110, 81 cpv., 513 bis, 61 n. 2 c.p., 7 D.L. 152/91,

    in concorso fra loro e con più azioni in esecuzione del medesimo disegno criminoso, con minaccia esercitata avvalendosi della forza di intimidazione derivante dalla appartenenza al clan dei casalesi come descritto al capo a), SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, quali mandanti ed istigatori, compivano atti di concorrenza sleale, costringendo

  • 20

    gli imprenditori interessati a partecipare agli incanti relativi all’aggiudicazione dei lavori di completamento impianto sportivo 3° lotto e dei lavori di realizzazione parcheggio con sottostanti locali pubblici alla fraz. Villa S. Croce 1° lotto 3° stralcio - presso il comune di Piana di Monte Verna, a rinunciare alla presentazione di offerte, imprenditori fra i quali risultano identificati FERRILLO Pasquale, CORVINO Raffaele TORNINCASA Francesco, CRISCI Alessandro, IANUESE Nicola, CALCAGNO Angelo, VITALBA Vincenzo, CARUSO Domenico, CAPUANO Pasquale, CIPOLLETTA Antonio, TARTARONE Antonio, PARACOLLI Antonio, DE SANTI Renato. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ‘78.

    In Piana di Monte Verna fino al gennaio 2006.

    SCHIAVONE Nicola del ’78, IOVINE Francesco e RICCIO Armando:

    21. per il delitto p.p. dagli art. 319, 321 c.p., 7 DL 152/91, perché RICCIO Armando, in qualità di dirigente dell’Ufficio tecnico del comune di Piana di MONTEVERNA, riceveva la promessa di denaro ed incassava 4000 euro versati da SCHIAVONE Nicola e IOVINE Francesco, referenti del sodalizio criminale denominato Clan dei Casalesi e meglio descritto al capo a), per compiere atti di turbativa degli incanti pubblici banditi dallo stesso comune e specificati nelle precedenti imputazioni. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ‘78.

    Acc. in Casal di Principe e Piana di Monteverna in data 8 agosto 2005 (cfr.

    ambientale progr. 740 su autovettura Mercedes CF470MG)

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco,

    RICCIO Armando

    22. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv., 326 co. 1 e 3, 61 n. 2 e 9 c.p. 7

    DL 152/91, perché, in concorso fra loro e con più azioni in esecuzione del

  • 21

    medesimo disegno criminoso, il DELLA VOLPE lo SCHIAVONE e lo IOVINE quali istigatori, RICCIO Armando si avvaleva illegittimamente di notizie del suo ufficio destinate a rimanere segrete in relazione agli imprenditori che avevano preso visione del bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori di completamento impianto sportivo 3° lotto e dei lavori di realizzazione parcheggio con sottostanti locali pubblici alla fraz. Villa S. Croce 1° lotto 3° stralcio, comunicandole ai suoi complici al fine di turbare l’asta e trarne un indebito profitto patrimoniale per sé e per altri. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Piana di Monteverna acc. fino al gennaio 2006.

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco,

    RICCIO Armando

    23. per il delitto p. e p. dagli art. 81 cpv., 323 c.p., 7 DL 152/91, perché con più

    azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità il RICCIO Armando di dirigente dell’Ufficio tecnico del comune di Piana di MONTEVERNA e responsabile del procedimento per l’aggiudicazione dei lavori indicati nei capi che precedono, gli altri come istigatori e mandanti, nello svolgimento delle proprie funzioni, in violazione del disciplinare di gara, con la condotta di cui al capo che precede, intenzionalmente procurava a se stesso ed ai suoi correi, organizzatori delle attività di turbativa d’asta, un ingiusto vantaggio patrimoniale con conseguente danno per gli imprenditori pretermessi. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Piana di Monteverna acc. fino al gennaio 2006.

    SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, D’ANIELLO Michele, DE

    LUCA Oreste, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco, PICCOLO

    PAPA Tiziana, RICCIO Armando, SCHIAVONE Nicola cl. ’78,

  • 22

    24. per il delitto p. e p. dagli artt. 81, 110, 112 n. 1, 353, co. I° e II°, 61 n. 9 c.p.,

    7 DL 152/91, perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, nonché attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo all’aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione della fontana pubblica di Via Frumale:

    • SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio quali mandanti ed istigatori, nochè capaci di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    • RICCIO Armando, pubblico funzionario addetto alla gestione amministrativa della gara d’appalto e dell’asta, con il compito di rivelare i nomi degli imprenditori che avevano preso visione del bando al fine di consentirne “l’avvicinamento”, nonché con il compito di risolvere eventuali problemi sorti in corso di gara e che potessero modificare la attesa di aggiudicazione per la ditta concordata, anche attraverso la falsificazione di atti pubblici.

    • DELLA VOLPE Vincenzo, DE LUCA Oreste, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, PICCOLO PAPA Tiziana, SCHIAVONE Nicola

    cl. ’78, quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate, nonché impegnati ad allontanare gli imprenditori non compiacenti.

    • In particolare il bando di gara pubblicato in data 5 gennaio 2005 era concordato, quanto ad alcuni requisiti delle imprese aspiranti, da RICCIO Armando e DELLA VOLPE Vincenzo; gli indagati si prodigavano per la formazione artefatte delle cd. buste che venivano spedite all’indirizzo del Comune in data 29 gennaio 2009; successivamente la gara era annullata su imput del clan, poiché nella redazione materiale delle offerte era stato omesso per errore materiale il riferimento ad uno dei requisiti richiesti, per cui le imprese erano state necessariamente estromesse dalla gara.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

  • 23

    In Piana di Monte Verna, acc. fino al 29 gennaio 2005

    DELLA VOLPE Vincenzo, RICCIO Armando

    25. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv., 326 co. 1 e 3, 61 n. 2 e 9 c.p. 7 DL 152/91, perché, in concorso fra loro e con più azioni in esecuzione del medesimo disegno criminoso, il DELLA VOLPE quale istigatore, RICCIO Armando si avvaleva illegittimamente di notizie del suo ufficio destinate a rimanere segrete in relazione agli imprenditori che avevano preso visione del bando di gara per l’aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione della fontana pubblica di Via Frumale, comunicandole al Della Volpe al fine di di turbare l’asta e trarne un indebito profitto patrimoniale per sé e per altri. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Piana di Monteverna acc. fino al 29 gennaio 2005

    SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, BUSIELLO Salvatore,

    CATERINO Giacomo, CORVINO Pasquale, D’ALESSIO Raffaele,

    D’ALESSIO Giuseppe (poi deceduto), D’AMBROSCA Mario, D’ANIELLO

    Antonio, D’ANIELLO Michele, DE ANGELIS Francesco, DELLA VOLPE

    Vincenzo, DI BELLO Luigi, GIUSTI Aniello, IOVINE Francesco, ,

    MERCADANTE Luigi del ‘77, MOLITIERNO Antonio, OFFREDA

    Giuseppe, RICCIO Armando, RUSSO Luigi, SCHIAVONE Nicola cl. ’78,

    SCHIAVONE Salvatore, SORRENTINO Michele, PICCOLO PAPA

    Giuseppe:

    26. per il delitto p. e p. dagli artt. 81, 110 112 n. 1, 353, co. I° e II°, 7 DL 152/91, perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, nonché attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo all’aggiudicazione dei lavori di sostituzione della

  • 24

    “condotta idrica” dei “sottoservizi” e delle “pavimentazioni” di via

    Progresso e Via Roma e di ristrutturazione e completamento “impianto

    di pubblica illuminazione- presso il comune di Piana di Monte

    VERNA. In particolare:

    • BUSIELLO Salvatore, CATERINO Giacomo, CORVINO Pasquale, D’ALESSIO Raffaele, D’ALESSIO Giuseppe (poi deceduto),

    D’AMBROSCA Mario, D’ANIELLO Antonio, D’ANIELLO Michele,

    DE ANGELIS Francesco, , DI BELLO Luigi, GIUSTI Aniello,

    IOVINE Francesco, MERCADANTE Luigi del ‘77, MOLITIERNO

    Antonio, OFFREDA Giuseppe, RUSSO Luigi, SCHIAVONE

    Salvatore, SORRENTINO Michele, PICCOLO PAPA Giuseppe, quali imprenditori che direttamente o per interposta persona, si prestavano a concordare le offerte e fornire le cc.dd. “buste di appoggio” per truccare la gara d’appalto;

    • DELLA VOLPE Vincenzo, DE LUCA Giuseppe, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, PICCOLO PAPA Tiziana,

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DE LUCA Oreste, quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate, nonché il DELLA VOLPE, lo SCHIAVONE e lo IOVINE anche con il compito di allontanare gli imprenditori non compiacenti.

    • SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio quali mandanti ed istigatori, nonché capaci di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    • RICCIO Armando, pubblico funzionario addetto alla gestione amministrativa della gara d’appalto e dell’asta, con il compito di rivelare i nomi degli imprenditori che avevano preso visione del bando al fine di consentirne “l’avvicinamento”, nonché con il compito di risolvere eventuali problemi sorti in corso di gara e che potessero modificare l’attesa di aggiudicazione per la ditta concordata, anche attraverso la falsificazione di atti pubblici. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Piana di Monte Verna, accertato fino al gennaio 2006

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco

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    27. per il delitto p. e p. dagli art. 110, 81 cpv., 513 bis 61 n. 2 c.p., 7 DL 152/91, in concorso fra loro e con più azioni in esecuzione del medesimo disegno criminoso, con minaccia esercitata avvalendosi della forza di intimidazione derivante dalla appartenenza al clan dei casalesi come descritto al capo a), compivano atti di concorrenza sleale, costringendo gli imprenditori interessati a partecipare all’ incanto relativo all’aggiudicazione dei lavori di sostituzione della “condotta idrica” dei “sottoservizi” e delle “pavimentazioni” di via Progresso e Via Roma e di ristrutturazione e completamento “impianto di pubblica illuminazione- presso il comune di Piana di Monte VERNA a rinunciare alla presentazione di offerte, fra cui risultano identificati SBRIGLIA Massimo, VOLPE Tammaro, ALFIERO Sergio, MONTINO Pietro, DONCIGLIO Raffaele, MAGLIULO Vincenzo, RUSSO Giovanni, FONTANA Nicola, ZAGARIA Francesco, ZAGARIA Eduardo, RECCIA Antonio, MAISTO Raffaele, RODONDINI Vincenzo, APICELLA Raffaele. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Piana di Monteverna acc. fino al gennaio 2006.

    SCHIAVONE Nicola del ’78, DELLA VOLPE Vincenzo e RICCIO Armando:

    28. per il delitto p. e p. dagli art. 319, 321 c. p., 7 DL 152/91, perché RICCIO Armando, in qualità di dirigente dell’Ufficio tecnico del comune di Piana di Monte VERNA, riceveva la promessa di denaro ed incassava 20.000 euro versati da SCHIAVONE Nicola e DELLA VOLPE Vincenzo, referenti del sodalizio criminale denominato “Clan dei Casalesi” e meglio descritto al capo a), per compiere atti di turbativa degli incanti pubblici banditi dallo stesso comune e specificati nella precedente imputazione. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    Acc. in Casal di Principe e in Piana di Monteverna, in data 8 agosto 2005

    (cfr. ambientale progr. 739 su autovettura Mercedes CF470MG)

  • 26

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco

    RICCIO Armando:

    29. per il delitto p. e p. dagli art. 81 cpv., 476, 61 n.2 c.p., 7 DL 152/91, perché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, il DELLA VOLPE lo SCHIAVONE e lo IOVINE quali istigatori, RICCIO Armando in qualità di dirigente dell’Ufficio tecnico del comune di Piana di Monteverna responsabile del procedimento relativo ai pubblici incanti relativo all’aggiudicazione dei lavori di sostituzione della “condotta idrica” dei “sottoservizi” e delle “pavimentazioni” di via Progresso e Via Roma e di ristrutturazione e completamento “impianto di pubblica illuminazione- presso il comune di Piana di Monte Verna, redigeva falsamente atti pubblici al fine di turbare l’asta. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Piana di MONTE VERNA acc. fino al gennaio 2006.

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco,

    RICCIO Armando

    30. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv., 326 co. 1 e 3, 61 n. 2 c.p. 7 DL 152/91 perché, in concorso fra loro e con più azioni in esecuzione del medesimo disegno criminoso, il DELLA VOLPE lo SCHIAVONE e lo IOVINE quali istigatori, RICCIO Armando si avvaleva illegittimamente di notizie del suo ufficio destinate a rimanere segrete in relazione agli imprenditori che avevano preso visione del bando di gara relativo all’aggiudicazione dei lavori di sostituzione della “condotta idrica” dei “sottoservizi” e delle “pavimentazioni” di via Progresso e Via Roma e di ristrutturazione e completamento “impianto di pubblica illuminazione- presso il comune di Piana di Monte Verna, comunicandole ai suoi complici al fine di di turbare l’asta e trarne un indebito profitto patrimoniale per sé e per altri. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

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    In Piana di MONTE VERNA acc. fino al gennaio 2006.

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco,

    RICCIO Armando

    31. per il delitto p. e p. dagli art. 81 cpv., 323 c.p., 7 DL 152/91, perché con più

    azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in qualità il RICCIO Armando di dirigente dell’Ufficio tecnico del comune di Piana di Monte Verna e responsabile del procedimento per l’aggiudicazione dei lavori indicati nei capi che precedono, gli altri come istigatori e mandanti, nello svolgimento delle proprie funzioni, in violazione del disciplinare di gara, attraverso la redazione di falsi atti, la soppressione di documenti e allegati, intenzionalmente procurava a se stesso ed ai suoi correi, organizzatori delle attività di turbativa d’asta, un ingiusto vantaggio patrimoniale con conseguente danno per gli imprenditori pretermessi. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ‘79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Piana di MONTE VERNA acc. fino al gennaio 2006.

    MISSO Giuseppe, SCHIAVONE Nicola cl. ’78

    32. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv. 629 c. p. e art. 7 l. 203/1991 - perché, in concorso ed unione tra loro, con più richieste esecutive di un medesimo disegno criminoso, rivolte nei confronti di PANARO Salvatore, titolare di fatto della ditta ESPAN s.r.l. e dell’imprenditore IOVINE Francesco, titolare della omonima ditta individuale, mediante minaccia, derivante dalla notoria appartenenza di MISSO Giuseppe e Nicola SCHIAVONE cl. ’78 all’organizzazione mafiosa denominata clan dei Casalesi e valendosi della condizione di assoggettamento omertoso imposta da tale organizzazione nella Provincia di Caserta, costringevano - rispettivamente, PANARO Salvatore a corrispondere una cifra corrispondente a cinque milioni di lire e IOVINE Francesco una somma di 1500 euro - al medesimo MISSO Giuseppe quale emissario del clan SCHIAVONE, in relazione agli appalti di opere pubbliche per i lavori di manutenzione straordinaria, ammodernamento ed adeguamento funzionale di due strade provinciali ed in particolare per la S.P. nr. 330 (ex ss 158) da miglio 25 a CAIAZZO, per un importo lordo di euro 182.004,46 di cui euro 992,65 per oneri di sicurezza e, per la S.P. Curti – S. Tammaro, per un importo lordo di euro 152.190,40 di cui euro 2.984,13 per oneri di

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    sicurezza, aggiudicati, il primo, dalla ESPAN S.r.l. ed il secondo dalla ditta individuale di IOVINE Francesco, così procurandosi un ingiusto profitto con altrui danno. Con l’aggravante di cui all’art. 7 l. 203/1991, per aver commesso il fatto valendosi delle condizioni di assoggettamento omertoso derivanti dall’appartenenza del MISSO e dello SCHIAVONE al clan cd. dei Casalesi – fazione SCHIAVONE – e al fine di favorire l’organizzazione criminale della quale lo stesso MISSO e lo SCHIAVONE fanno parte.

    Accertato in Casal di Principe, con condotta sino al 30 aprile 2005. SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, DELLA VOLPE Vincenzo,

    D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, SCHIAVONE Nicola cl. ’78,

    33. per il delitto p. e p. dagli artt. 81, 110, 112 n. 1, 353, co. I° e II°, 61 n. 9 c.p.

    7 DL 152/91, perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, ed attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo all’aggiudicazione delle opere di pavimentazione stradale e rete fognaria di via G. CESARE e dei lavori di pavimentazione

    stradale e rete fognaria e predisposizione punti luce di via Incoronata

    nel Comune di Frignano; In particolare:

    • DELLA VOLPE Vincenzo, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, quali imprenditori che direttamente o per interposta persona, si prestavano a concordare le offerte e fornire le cc.dd. “buste di appoggio” per truccare la gara d’appalto; quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate, anche con il compito di allontanare gli imprenditori non compiacenti.

    • SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio quali mandanti ed istigatori, nonché capaci di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla

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    presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Frignano, accertato fino all’ottobre 2005.

    SCHIAVONE Nicola cl. ’78, DELLA VOLPE Vincenzo, IOVINE Francesco,

    D’ANIELLO Michele

    34. per il delitto p. e p. dagli artt. 110, 81 cpv., 326 co. 1 e 3, 61 n. 2 c.p. 7 DL

    152/91 perché, in concorso fra loro e con più azioni in esecuzione del medesimo disegno criminoso, il DELLA VOLPE lo SCHIAVONE e lo IOVINE quali istigatori, in concorso con pubblico ufficiale non identificato, si avvalevano illegittimamente di notizie provenienti dagli uffici comunali di frignano destinate a rimanere segrete in relazione agli imprenditori che avevano preso visione del bando di gara relativo all’aggiudicazione dei lavori di pavimentazione stradale e rete fognaria di via g. cesare” e dei lavori di pavimentazione stradale e rete fognaria e predisposizione punti luce di via Incoronata nel Comune di Frignano, al fine di di turbare l’asta e trarne un indebito profitto patrimoniale per sé e per altri. Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Frignano, accertato fino all’ottobre 2005.

    SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio, DELLA VOLPE Vincenzo,

    D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, SCHIAVONE Nicola cl. ’78,

    BUSIELLO Salvatore, SANGERMANO Antonio

    35. per il delitto p. e p. dagli artt. 81, 110, 112 n. 1, 353, co. I° e II°, 61 n. 9 c.p.

    7 DL 152/91, perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la predisposizione concordata di offerte con gli imprenditori partecipanti, nonché l’allontanamento mediante l’impiego della forza d’intimidazione derivante dall’appartenenza al clan dei Casalesi degli imprenditori non disponibili ad assecondarne le richieste, ed attraverso la sistematica violazione del segreto di Ufficio e gli accordi con i pubblici funzionari preposti alla gestione della gara nel singolo comune, turbavano il pubblico incanto relativo all’aggiudicazione delle opere per l’ampliamento della

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    rete idrica comunale (via ANGELONE, via MEUCCI, via PESCARA

    ecc.);

    In particolare:

    • DELLA VOLPE Vincenzo, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, quali imprenditori che direttamente o per interposta persona, si prestavano a concordare le offerte e fornire le cc.dd. “buste di appoggio” per truccare la gara d’appalto; quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate, anche con il compito di allontanare gli imprenditori non compiacenti.

    • SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio quali mandanti ed istigatori, nonchè capaci di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    • SANGERMANO Antonio pubblico funzionario addetto alla gestione amministrativa della gara d’appalto e dell’asta e geometra comunale presidente della commissione di aggiudicazione dei lavori, con il compito di rivelare i nomi degli imprenditori che avevano preso visione del bando al fine di consentirne “l’avvicinamento”, nonché con il compito di risolvere eventuali problemi sorti in corso di gara e che potessero modificare la attesa di aggiudicazione per la ditta concordata, anche attraverso la falsificazione di atti pubblici.

    • BUSIELLO Salvatore, quale imprendotre prescelto per la aggiudicazione concordata della gara.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Pietramelara fino al dicembre 2004.

    FERRARO Nicola, FERRARO Luigi

    36. per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110, 416 bis c. p. perché, nelle rispettive qualità di imprenditori nel settore dei rifiuti e, FERRARO Nicola anche di esponente politico di rilievo regionale, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso – accordandosi con gli esponenti apicali delle associazioni criminali egemoni nei comuni dlla Provincia di Caserta

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    e, segnatamente, con i reggenti del clan SCHIAVONE e del clan BIDOGNETTI – ricevendo FERRARO Nicola un sostegno elettorale ed entrambi un appoggio determinante per la loro affermazione imprenditoriale, prestando la loro opera a favore del clan dei Casalesi per agevolare l’attribuzione di risorse pubbliche attraverso l’aggiudicazione di appalti ad imprese compiacenti, nonché per favorire il controllo da parte del clan dello strategico settore economico dello smaltimento dei rifiuti, concludendo, inoltre, FERRARO Nicola, con l’ausilio di suo fratello Luigi, un accordo generale con GUIDA Luigi, reggente del clan BIDOGNETTI, per effetto del quale si ponevano quale intermediari tra gli esponenti degli enti locali sui quali aveva il FERRARO Nicola influenza politica – Castelvolturno, Villa Literno, Lusciano - e l’organizzazione mafiosa, per influire sull’attribuzione degli appalti ad imprenditori di comodo ed il pagamento delle somme estorsive al clan camorristico, fornivano un apprezzabile contributo di rafforzamento alle strutture criminali interessate dagli accordi, che acquistavano consistenti liquidità economiche da distribuire ai singoli affiliati ed un notevole apporto per il sostegno ed il proselitismo delle medesime organizzazioni, che acquistavano prestigio ed autorevolezza, dimostrando all’intera cittadinanza dei territori sottoposti alla loro influenza ed ai clan avversari, il controllo degli organi istituzionali locali.

    In Casal di Principe e altrove nella provincia di Caserta, almeno a partire

    dallal fine dell’anno 2000 - con condotta perdurante.

    FERRARO Sebastiano, FERRARO Nicola, SANTILLO Gianluigi

    37. per il delitto p. e p. del delitto p. e p. dagli artt. 81, 110, 112 n. 1, 56-353, co. I° e II°, 61 n. 9 c. p. 7 D.L. 152/91, perché in concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso attraverso la un accordo specifico intervenuto a monte tra il Nicola FERRARO nella sua doppia qualità di imprenditore e politico legato al clan dei Casalesi ed il sindaco di San Potito Sannitico, compivano atti idonei diretti in modo non equivoco a pilotare l’assegnazione della gara a favore di FERRARO Sebastiano, soggetto affiliato al clan dei Casalesi, o qualunque altro imprenditore da quest’ultimo indicato, al duplice fine di favorire l’imprenditore appartenente alla organizzazione camorristica e di garantire un compenso agli amministratori pubblici quantificabili nel 5% sull’ammontare netto del prezzo dell’appalto. In particolare:

    • DELLA VOLPE Vincenzo, D’ANIELLO Michele, IOVINE Francesco, SCHIAVONE Nicola cl. ’78, quali imprenditori che direttamente o per

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    interposta persona, si prestavano a concordare le offerte e fornire le cc.dd. “buste di appoggio” per truccare la gara d’appalto; quali organizzatori della turbativa d’asta e materiali esecutori delle attività di predisposizione delle offerte concordate, anche con il compito di allontanare gli imprenditori non compiacenti.

    • SCHIAVONE Nicola del ’79 e IOVINE Antonio quali mandanti ed istigatori, nonchè capaci di assicurare ai soggetti sopra indicati la “copertura” del clan dei casalesi e la possibilità di utilizzarne la “ditta” nell’esercizio delle attività di turbativa.

    • SANGERMANO Antonio pubblico funzionario addetto alla gestione amministrativa della gara d’appalto e dell’asta e geometra comunale presidente della commissione di aggiudicazione dei lavori, con il compito di rivelare i nomi degli imprenditori che avevano preso visione del bando al fine di consentirne “l’avvicinamento”, nonché con il compito di risolvere eventuali problemi sorti in corso di gara e che potessero modificare la attesa di aggiudicazione per la ditta concordata, anche attraverso la falsificazione di atti pubblici.

    • BUSIELLO Salvatore, quale imprenditore prescelto per la aggiudicazione concordata della gara.

    Con l’aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di favorire l’organizzazione camorristica cd. dei Casalesi ed in particolare le fazioni facenti capo al latitante Antonio IOVINE ed a Nicola SCHIAVONE Cl. ’79, accordatisi tra loro, che incaricavano della gestione del settore legato alla presenza del clan nel controllo degli appalti pubblici locali, rispettivamente il DELLA VOLPE Vincenzo e SCHIAVONE Nicola, cl. ’78.

    In Pietramelara fino al dicembre 2004.

    FERRARO Nicola cl’61 e FERRARO Luigi, SANTANGELO Massimiliano

    cl’73, CATERINO Giampiero cl’68, DIANA Gianluca cl’74, PETTERUTI

    Giuseppe cl’73, PALMA Nicola cl’59, SOLMI Sergio cl’46, AULICINO

    Luigi cl’61, NAPOLETANO Antonio cl’50, CRISCI Gelsomina cl. ’62: DE

    STEFANO Luigi, MONTANARI Giorgio (poi deceduto)

    38. per il delitto p. e p. dagli artt 81 e 110 C.P., art. 12 quinquies d. l. n. 306

    del 08/06/1992 conv. in legge n. 356 del 07/08/1992 e art. 7 d. l. n. 152 del

    13/05/1991 conv. l. n. 203 del 12/07/1991, perché, in concorso e previo accordo fra loro, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale e di sequestro preventivo e confisca di beni frutto di reimpiego di capitali illeciti, nonché al fine di aggirare le disposizioni di cui all’art .4 D.L. 08.08.1994 e nr. 490 ed art. 10 DPR nr. 252 del 03.06.1998, e consentire l’espletamento di condotte di riciclaggio e

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    reimpiego di capitali di provenienza illecita, FERRARO Nicola e FERRARO Luigi, istigatori ed organizzatori, attribuivano fittiziamente la titolarità e la disponibilità delle quote della società ECOCAMPANIA srl ai soggetti di seguito specificati, che le acquistavano consapevoli dello scopo, restando in realtà la proprietà di fatto dell’ente giuridico in capo ai fratelli Ferraro e specificamente: • in data 30 luglio 2004 FERRARO Luigi cedeva fittiziamente le proprie

    quote parte al fratello Nicola e parte a PALMA Nicola; • in data 4 dicembre 2004 FERRARO Nicola cedeva fittiziamente tutte le

    proprie quote a PALMA Nicola, SANTANGELO Massimiliano, CATERINO Giampiero, DIANA Gianluca, PETTERUTI Giuseppe per cui, per effetto di tale ultima cessione la società risultava così suddivisa: PALMA Nicola una partecipazione di euro 624.000,00; SANTANGELO Massimiliano una partecipazione di euro 234.000,00; CATERINO Giampiero, una partecipazione di euro 234.000,00; DIANA Gianluca, una partecipazione di euro 234.000,00; PETTERUTI Giuseppe una partecipazione di euro 234.000;

    • in data 10 marzo 2006, il FERRARO tornava provvisoriamente in possesso delle quote sociali attraverso un contratto di risoluzione del contratto di cessione delle quote di cui al punto precedente, per cui il nuovo assetto proprietario prevedeva per PALMA Nicola una partecipazione di € 31.200,00 e per FERRARO Nicola una partecipazione di € 1.528.800;

    • in data 27 giugno 2006 PALMA Nicola cedeva le proprie residue quote a FERRARO Nicola che restava unico titolare formale della società;

    • in data 11 maggio 2006 FERRARO Nicola cedeva fittiziamente alla società LGS TECHNOLOGY di cui MONTANARI Giorgio era legale rappresentante, con conseguente costituzione di un nuovo consiglio di amministrazione, strumentale all’effettivo e reale controllo della società da parte di FERRARO Nicola, composto da DE STEFANO Luigi, MONTANARI Giorgio, e SOLMI Sergio. Con l’ulteriore concorso di CRISCI Gelsomina, AULICINO Luigi e NAPOLETANO Antonio che, unitamente ai soggetti prima indicati, avevano congegnato con il FERRARO l’intera operazione e predisposto anche le provviste economiche per la formalizzazione delle cessioni. Con l’aggravante di avere agito al fine di favorire l’associazione mafiosa denominata clan dei casalesi, essendo le operazioni di fittizia intestazione funzionali a consentire al FERRARO, indagato ex art. 110-416 bis c.p., di evitare i controlli dell’A.G., proseguire nella sua attività imprenditoriale in rapporto con le pubbliche amministrazioni e di conseguenza fornire l’insostituibile apporto relativo al mantenimento per il clan del controllo dello strategico settore della gestione legale del ciclo dei rifiuti.

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    In Teverola (sede della società) e Caserta (luogo di trascrizione degli atti di

    cessione), commesso di volta in volta nelle date sopra indicate.

    MAZZOTTI Maurizio cl. ‘49, FERRARO Nicola cl’61, MADDALONI Paolino

    cl’49 SOLMI Sergio

    39. per il delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110, 353, co. I° e II°, perché in

    concorso tra loro e nelle qualità di seguito indicate, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, attraverso il preliminare accordo fra MAZZOTTI Maurizio nella qualità di dirigente del settore pianificazione- programmazione e assetto del territorio del comune di Caserta nonchè nella qualità di responsabile del procedimento URBAN, FERRARO Nicola nella qualità di Consigliere Regionale del partito U.D.EUR e di soggetto influente sulla pubblica amminsitrazione del Comune di Caserta, MADDALONI Paolino vice prefetto delegato per lo stanziamento dei fondi, e SOLMI Sergio quale titolare dell’ impresa ORION predestinata a vincere la gara, turbavano il pubblico incanto relativo ai lavori per l’installazione, nella gara pubblica bandita dal Comune di Caserta, delle centraline per il monitoraggio della qualità dell’area nel territorio comunale di Caserta per importo complessivo di 530.000,00 €.

    In Caserta, fino al 1.04.08

    FERRARO Nicola, FERRARO Luigi, NATALE Pietro, CECORO Annamaria

    40. per il delitto p. e p. dagli artt 81 e 110 C.P., art. 12 quinquies d. l. n. 306

    del 08/06/1992 conv. in legge n. 356 del 07/08/1992 e art. 7 d. l. n. 152 del

    13/05/1991 conv. l. n. 203 del 12/07/1991, perché, in concorso e previo accordo fra loro, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale e di sequestro preventivo e confisca di beni frutto di reimpiego di capitali illeciti, nonché al fine di consentire l’espletamento di condotte di riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, FERRARO Nicola e FERRARO Luigi, istigatori ed organizzatori, attribuivano fittiziamente la titolarità e la disponibilità delle quote della società GREEN LINE srl a NATALE Pietro e CECORO Annamaria, che le acquistavano consapevoli dello scopo, restando in realtà la proprietà di fatto dell’ente giuridico in capo ai fratelli Ferraro e specificamente:

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