Trial di comunità

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Studi Sperimentali Trial di comunità Trial clinico

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Trial di comunità. Studio su aggiunta di fluoro nell’acqua da bere allo scopo di prevenire l’insorgenza di carie dentali (Lilienfeld e Lilienfeld, 1980) - PowerPoint PPT Presentation

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Studi Sperimentali

Trial di comunità Trial clinico

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Trial di comunità

• Studio su aggiunta di fluoro nell’acqua da bere allo scopo di prevenire l’insorgenza di carie dentali (Lilienfeld e Lilienfeld, 1980)

• Le città di Newburg e Kingston furono usate come campioni dello studio. Nell’acqua di Newburg fu aggiunto fluoro. Lo studio iniziò nel 1945 e furono raccolti dati sui bambini fino al 1955. Risultato fortissima riduzione dell’insorgenza di carie a Newburg con una differenza tra 48% e 58% a seconda dell’età dei bambini

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Trial clinico• I trattamenti in studio (sia nuovi composti sia trattamenti di

controllo) sono assegnati individualmente ai soggetti• Ciascun soggetto è detto unità sperimentale• Chiamiamo:

– Fattori sperimentali: trattamenti su cui vogliamo una risposta– Fattori sub-sperimentali: non sono direttamente oggetto di studio

ma hanno influenza sui risultati (fattori demografici e anamnestici; trattamenti precedenti e concomitanti; centro clinico ove si effettua la rilevazione; tipo e grado di avanzamento della patologia

• Fattori sub-sperimentali prognostici: sono i fattori sperimentali in grado di influenzare il decorso della malattia in maniera prevedibile e riproducibile (età e fumo, ma non il centro)

– Fattore “caso”: riunisce un insieme di fattori che influiscono sull’esperimento e che sfuggono al controllo dello sperimentatore

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END-POINT

• E’ la risposta al trattamento che vogliamo sottoporre a verifica nello studio

• END-POINT PRIMARIO è quella risposta capace di misurare nel singolo paziente l’efficacia del trattamento al livello terapeutico prescelto.

• In uno studio possono esservi END-POINT multipli

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END-POINT• Per esempio:

– Prevenire attacchi asmatici gravi (livello terapeutico)

– Picco di flusso respiratorio (Peak Expiratory Flow rate- PEFR) (Misurazione)

• Lo strumento usato per misurare PEFR è portatile, pratico ed economico

• È una variabile molto usata per misurare l’asma e quindi sono disponibili dati su molti pz asmatici

• Vi è chiara correlazione con la gravità della sintomatologia clinica

• Decidiamo sulla base della letteratura che si ha attacco grave se PEFR<60% del valore ottimale del singolo pz

• Responder/Non-responder (END-POINT). Responder= pz senza attacchi gravi per tutto il corso dello studio

• Oppure numero medio di attacchi gravi per pz per mese o per anno (altro END-POINT)

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END-POINT BIOMARKERS

Indicatori di attività biologica (biomarcatori). Sono caratteristiche misurate e valutate oggettivamente che servono da indicatori di un normale processo biologico, di un processo patologico o di una risposta farmacologica .

Esempio: concentrazioni plasmatiche di alcuni enzimi

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END-POINT CLINICO

E’ una caratteristica o variabile che riflette come un pz si sente, funziona o sopravvive

Esempio: mortalità per infarto del miocardio è un EP clinico in pz con ipertensione arteriosa

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END-POINT SURROGATI

• Indicatori in grado di sostituire un end-point clinico

Esempio: la pressione arteriosa è un end-point surrogato della mortalità per accidenti cardio-vascolari

Un EP surrogato perfetto:1. È altamente correlato con il corrispondente EP

clinico

2. È in grado di catturare tutto l’effetto del trattamento sul corrispondente EP clinico

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END-POINT COMPOSITI

• In uno studio cardio-vascolare, singoli EP possono essere la morte, l’infarto, ed altri eventi cardiaci

• EP composito è l’insorgenza di uno qualunque di questi eventi

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Come controllare i fattori sub-sperimentali?• Attraverso regole predefinite nel protocollo

• Attraverso la randomizzazione

• Attraverso le tecniche di stratificazione delle unità sperimentali

• La randomizzazione è l’unica procedura che non solo consente la distribuzione bilanciata dei trattamenti in studio ai singoli pazienti ma fa sì che i fattori sub-sperimentali, anche ignoti, siano distribuiti in modo omogeneo tra i gruppi a confronto

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Due vantaggi legati al controllo delle condizioni sperimentali

• Ridurre il bias, ovvero la distorsione che sistematicamente favorisce o danneggia uno solo dei trattamenti a confronto

• Ridurre il rumore di fondo della variabilità complessiva

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Cenni su

Disegni sperimentali

Il disegno sperimentale va adattato alle caratteristiche degli end-point, della

patologia e dei trattamenti e non viceversa

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Confronto prima-dopo in un unico gruppo di soggetti

• Esempio: efficacia anti-dolorifica di un nuovo COX2 inibitore in pz con dolore cronico da artrite reumatoide

• Il disegno confronto prima-dopo consiste nel trattare tutti i pz con il farmaco sperimentale e confrontare l’entità del dolore prima e dopo il trattamento

• Specialmente utilizzati per sperimentare nuovi composti in oncologia: il composto viene sperimentato su pz gravi non-responders ai trattamenti tradizionali. Per ragioni etiche, viene escluso un disegno randomizzato di confronto tra trattamento sperimentale e placebo

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Confronto prima-dopo:caratteristiche

1. L’effetto della variabilità biologica è minimizzato e quindi sono necessari meno pz per dimostrare l’efficacia del tratatmento. Vantaggio: ridotta dimensione dello studio

2. Svantaggio: questo disegno non protegge dalla distorsione

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Confronto prima-dopo:Fonti della DISTORSIONE

1. Variazioni temporali della malattia

2. Variazioni temporali del personale addetto allo studio

3. Regressione statistica verso la media

4. Effetto apprendimento

5. Effetto psicologico

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Variazioni temporali della malattia

• Molte malattie hanno un decorso temporale noto che prescinde dal trattamento impiegato.

• Per esempio: la rinite allergica ha il suo apice in primavera ma, finita la stagione dei pollini, ha un crollo a prescindere dall’antistaminico impiegato

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Variazioni temporali del personale addetto allo studio

• Durante il follow-up cambia il medico, è sostituito il vecchio macchinario con uno nuovo

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Regressione statistica verso la media

• È un fenomeno per il quale una variabile che assume un valore estremo (cioè molto più alto o più basso della media della sua distribuzione nella popolazione ) nella prima misurazione tenderà ad essere più vicina alla media della distribuzione nelle misurazioni successive

• Esistono metodi per stimare l’effetto della regressione verso la media che poi deve essere sottratto dall’effetto complessivo.

• In alternativa, il metodo migliore è quello di introdurre un gruppo di controllo

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Studio randomizzato in cieco

• Si confronta il gruppo sperimentale con un gruppo controllo:– Controllo storico: gruppo di pz con la

patologia di interesse diagnosticati e trattati nel passato con terapia standard. Questo disegno, come il confronto prima-dopo, tende ad esagerare l’effetto del trattamento

– Controlli concomitanti: gruppo di pz trattati simultaneamente

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Controlli concomitanti

• Disegno a gruppi paralleliCon tre trattamenti A,B,C il campione è diviso in tre

gruppi (arms), cui vengono assegnati i tre trattamenti e seguiti per la durata del trattamento in parallelo

• Disegno cross-overCon tre trattamenti A,B,C vengono individuate 3!=6

sequenze di trattamenti (ABC, BAC, CBA, BCA,ACB, CAB) e il campione diviso in 6 gruppi: il primo riceve la prima sequenza di trattamenti da somministrare in tre settimane successive, il secondo la seconda sequenza e così via. Le conclusioni sull’efficacia dei tre trattamenti si traggono confrontando questi ultimi entro i gruppi

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Mascheramento dei trattamenti

• Serve per minimizzar il bias da valutazione che si ha quando il ricercatore sistematicamente favorisce i pz appartenenti a un gruppo piuttosto che a un altro

• Doppio cieco: sia i ricercatori che i pz sono ignari del trattamento somministrato

• Singolo cieco: solo i pz sono ignari del trattamento somministarto

• In aperto non si ha alcun mascheramento