Trattamento trasferte 2015

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DISCIPLINA TRASFERTE 1. SISTEMI DI RIMBORSO Il legislatore, in relazione all’istituto della trasferta, ha individuato tre sistemi di rimborso, l’uno alternativo all’altro : Il rimborso a piè di lista, Il rimborso forfetario, Il rimborso misto. La scelta di uno dei sistemi sopra elencati va fatta con riferimento a quanto previsto dal contratto collettivo applicato e all’intera trasferta. Non è ammesso, nell’ambito della stessa trasferta, adottare sistemi diversi per le singole giornate ricomprese nel periodo in cui il lavoratore viene chiamato a svolgere le sue mansioni al di fuori della sede abituale di lavoro. 1.1 RIMBORSO A PIE’ DI LISTA In caso di rimborso analitico delle spese per trasferte o missioni fuori dal territorio comunale, sia in italia che all’estero Non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente : I rimborsi documentati delle spese di vitto, alloggio, viaggio – anche sotto forma di indennità chilometrica- e trasporto. Il rimborso di altre spese ulteriori rispetto a quelle sopra elencate, anche non documentabili, se analiticamente attestate dal dipendente in trasferta, fino ad un importo massimo giornaliero di euro 15,49 per le trasferte in Italia, aumentato ad euro 25,82 al giorno per le trasferte all’estero.

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Il trattamento fiscale e previdenziale delle trasferte secondo il regime attualmente in vigore

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DISCIPLINA TRASFERTE

1. SISTEMI DI RIMBORSOIl legislatore, in relazione allistituto della trasferta, ha individuato tre sistemi di rimborso, luno alternativo allaltro :

Il rimborso a pi di lista, Il rimborso forfetario, Il rimborso misto.

La scelta di uno dei sistemi sopra elencati va fatta con riferimento a quanto previsto dal contratto collettivo applicato e allintera trasferta.Non ammesso, nellambito della stessa trasferta, adottare sistemi diversi per le singole giornate ricomprese nel periodo in cui il lavoratore viene chiamato a svolgere le sue mansioni al di fuori della sede abituale di lavoro.

1.1 RIMBORSO A PIE DI LISTA

In caso di rimborso analitico delle spese per trasferte o missioni fuori dal territorio comunale, sia in italia che allestero Non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente :

I rimborsi documentati delle spese di vitto, alloggio, viaggio anche sotto forma di indennit chilometrica- e trasporto. Il rimborso di altre spese ulteriori rispetto a quelle sopra elencate, anche non documentabili, se analiticamente attestate dal dipendente in trasferta, fino ad un importo massimo giornaliero di euro 15,49 per le trasferte in Italia, aumentato ad euro 25,82 al giorno per le trasferte allestero.

Concorre interamente a formare il reddito di lavoro dipendente leventuale corresponsione, in aggiunta la rimborso analitico, di unindennit, indipendentemente dal relativo importo.

Per ottenere il rimborso delle spese sostenute in occasione della trasferta, il lavoratore dovr presentare :

Unapposita richiesta indicando i dati relativi alla trasferta (giorno, destinazione etc.)

La lista analitica delle spese di viaggio e trasporto, vitto e alloggio nonch le eventuali ulteriori spese sostenute, allegando i documenti attestanti tali spese.

RIMBORSO A PIE' DI LISTA

Tipo di spesaTipo di documentazioneTrattamento fiscale e previdenziale

Viaggio e trasporto (compresa indennit chilometrica)Analitica (biglietti, ricevute)Esente

Vitto e alloggioAnalitica (fattura, ricevuta, scontrino etc.)Esente

Altre SpeseAnalitica (scontrini fiscali ) o non presenteItalia : Esente fino a 15,49 Estero : Esente fino a 25,82

Parcheggio e pedaggio autostradaleAnaliticaSi considerano accessorie alle spese di viaggio e sono esenti

Non presenteItalia : Esente fino a 15,49 Estero : Esente fino a 25,82

1.1.1 Rimborso spese in caso di trasferte nellambito del comune

In relazione alle trasferte nellambito del territorio comunale dove si trova la sede di lavoro, la norma prevede che i rimborsi spese ad esse relativi, tranne i rimborsi di spese di trasporto comprovate da documenti provenienti dal vettore, concorrano integralmente a formare il reddito.Per quanto riguarda la documentazione che, provenendo dal vettore, legittima lesclusione di tale rimborso spese dalla formazione del reddito imponibile, lAmministrazione finanziaria ritiene che si tratti della documentazione rilasciata dal vettore ( biglietti autobus, metropolitana, tram, ricevuta del taxi etc. ). E inoltre necessario che dalla documentazione interna allazienda risulti in quale giorno lattivit del dipendente stata svolta allesterno della sede di lavoro.

1.2 RIMBORSO FORFETARIO

In alternativa al rimborso analitico, lazienda, in base alle disposizioni del contratto collettivo applicato, pu optare per la corresponsione, al dipendente in trasferta fuori dal territorio comunale, dellindennit forfetaria. In tale ipotesi, lindennit esclusa dallimponibile fino allimporto di :

Euro 46,48 al giorno, se la trasferta in Italia,

Euro 77, 47 al giorno, se la trasferta allestero.

La quota di indennit che non concorre a formare il reddito non subisce alcuna riduzione in relazione alla durata della trasferta e, pertanto, anche nellipotesi di trasferta inferiore alle 24 ore e pi in generale di trasferta che non comporti alcun pernottamento fuori sede, la quota di franchigia resta fissata ad euro 46,48 al giorno per le trasferte in Italia e ad euro 77,47 per le trasferte allestero.

RIMBORSO FORFETARIO

Tipo di voceItalia Estero

Indennit ForfetariaEsente fino a 46,48 Esente fino a 77,47

Rimborso Spese di viaggio e trasporto (analiticamente documentate)EsentiEsenti

Rimborso di altre spese (vitto, alloggio, lavanderia)ImponibiliImponibili

Eventuali rimborsi analitici delle spese di viaggio, anche sotto forma di indennit chilometrica, e di trasporto corrisposte in aggiunta allindennit forfetaria, non concorrono, comunque, a formare il reddito imponibile, a condizione che le stesse siano rimborsate sulla base di idonea documentazione. Restano, invece, assoggettati a tassazione tutti gli ulteriori rimborsi di spesa ( vitto, alloggio, lavanderia, etc. ), anche se analiticamente documentati.

1.2.1 Indennit forfetaria in caso di trasferta nel territorio comunale

In relazione alle trasferte nellambito del territorio comunale dove si trova la sede di lavoro, la norma prevede che le indennit e i rimborsi spese ad esse relativi, tranne i rimborsi di spese di trasporto comprovate da documenti provenienti dal vettore, concorrono integralmente a formare il reddito.Pertanto, nel caso di corresponsione dellindennit forfetaria al lavoratore in trasferta nellambito del comune, il relativo importo deve essere assoggettato sia fiscalmente che previdenzialmente.E opportuno evidenziare che non assume alcuna rilevanza lampiezza del comune in cui il dipendente ha la propria sede di lavoro. Di conseguenza, concorrono a formare il reddito le indennit e i rimborsi spese per trasferte in localit comprese nel territorio comunale indipendentemente dalla distanza percorsa, con la sola esclusione dei rimborsi delle spese di trasporto, comprovate da documenti provenienti dal vettore, e non assume alcun rilievo la eventuale ripartizione del territorio in entit sub comunali, come le frazioni.

1.3 RIMBORSO MISTO

Il sistema misto prevede che venga corrisposta, unitamente al rimborso analitico delle spese di vitto e alloggio, anche unindennit di trasferta.Analogamente a quanto previsto per lindennit forfetaria, anche per il sistema misto, in relazione allindennit riconosciuta al lavoratore inviato in trasferta, il legislatore fiscale ha previsto dei tetti di esenzione. Tuttavia, rispetto allindennit forfetaria, tali tetti sono ridotti in funzione delle spese di vitto e alloggio rimborsate. In particolare, nellipotesi di adozione del sistema misto, la quota esente dellindennit di trasferta ridotta :

Di un terzo in caso di rimborso delle spese di vitto o alloggio, nonch nei casi di vitto e alloggio fornito gratuitamente, e risulta pari a 30,99 per le trasferte in Italia ovvero a 51,65 in caso di trasferta allestero.

Di due terzi in caso di rimborso sia delle spese di vitto che di quelle di alloggio, oppure di vitto e alloggio forniti gratuitamente, e risulta pari a 15,49 in caso di trasferta in Italia ovvero 25,82 in caso di trasferta allestero.

Qualora, in aggiunta alla corresponsione dellindennit di trasferta e ai rimborsi di vitto e/o alloggio, siano rimborsate le spese di viaggio anche sotto forma di indennit chilometrica e di trasporto, i relativi importi non concorrono, comunque, a formare il reddito imponibile, a condizione che siano effettuati sulla base di idonea documentazione.

RIMBORSO MISTO

ItaliaEstero

Indennit + Rimborso Vitto o AlloggioIndennit di trasfertaEsente fino a 30,99 al giornoEsente fino a 51,65 al giorno

Rimborso Vitto o Alloggio oppure Vitto o Alloggio gratuitoEsente ( spese analiticamente documentate )Esente ( spese analiticamente documentate )

Indennit + Rimborso Vitto e AlloggioIndennit di trasfertaEsente fino a 15,45 al giornoEsente fino a 25,82 al giorno

Rimborso Vitto e Alloggio oppure Vitto e Alloggio gratuitiEsente ( spese analiticamente documentate )Esente ( spese analiticamente documentate )

RimborsiViaggio e trasporto ( compresa indennit chilometrica )Esente ( spese analiticamente documentate )Esente ( spese analiticamente documentate )

Ulteriori speseImponibiliImponibili

1.4 PROFILI CONTRIBUTIVI

Facendo seguito allarmonizzazione fra la base retributiva imponibile ai fini fiscali e base retributiva imponibile ai fini contributivi ( art. 6 D.Lgs. 314/1997 ), i limiti di esenzione delle indennit di trasferte applicabili ai fini delle imposte ( art. 51, c. 5, D.p.r. 917/1986 ) risultano applicabili anche ai fini contributivi ( Inps, circ. 263/1997 ).

1.5 PRECISAZIONI

DURATA : Non previsto alcun limite di durata per le trasferte dei dipendenti del settore privato, tuttavia il Ministero delle Finanze precisa che la disciplina prevista per i dipendenti pubblici ( 240 giorni per missione eseguita, anche saltuariamente, in una stessa localit, che si considerano interrotti solo in caso di un periodo di sospensione pari o superiore a 60 giorni ) possa costituire riferimento utile allorquando si cerchi di stabilire se la corresponsione di unindennit di trasferta per un lasso di tempo irragionevolmente lungo serva in realt a mascherare un trasferimento.

DOMICILIO FISCALE CONTRIBUENTE : Per i collaboratori coordinati e continuativi per i quali non sia possibile determinare contrattualmente la sede di lavoro bisogna fare riferimento al rispettivo domicilio fiscale.

TRASFERTA E TRASFERTISTA : Si definisce trasfertista il soggetto tenuto per contratto a prestare la propria attivit lavorativa in sedi di lavoro sempre diverse. Per compensarlo di questo disagio, il legislatore ha stabilito, al comma 6 dell art.51 del Tuir che le indennit e le maggiorazioni di retribuzione correlate a questa particolare condizione non concorrano a formare il reddito imponibile per il 50% del loro ammontare. Recentemente la Cassazione, con sentenza del 2012 ( vedi infra. ) ha stabilito il principio secondo cui rientra nel campo di applicazione del comma 6 art. 51 Tuir anche la corresponsione abituale, seppur non continuativa, di un indennit di trasferta, qualora il rapporto di lavoro preveda lespletamento della prestazione in luoghi variabili e diversi, nonostante il contratto di lavoro individuale indichi una sede lavorativa abituale.

1.6 PROFILI OPERATIVI

TRASFERTE PERMANENTI : Il ricorso selvaggio allindennit di trasferta per retribuire prestazioni di lavoro straordinario e/o per mascherare un trasferimento o dissimulare un rapporto di tipo trasfertistico costituisce pratica ampiamente abusata, con determinate criticit che ne conseguono per lazienda e il consulente.Lazienda, in occasione di uneventuale accesso ispettivo da parte di uno degli organi di vigilanza ( Min. del lavoro, Inps, Inail ) chiamata a dare sostanza agli elementi giustificativi di ogni singolo trattamento di trasferta, a partire dal corretto inquadramento normativo ed economico fino alla presentazione delle relative pezze di appoggio.Qualora dallesame di questi elementi dovesse emergere linesistenza di una trasferta, gli ispettori provvederanno a ricostruire limponibile previdenziale e a contestare alla ditta sottoposta a verifica le infedeli registrazioni sul LUL.Daltra parte, il consulente/professionista che esponga in sede di denunzia obbligatoria dati e notizie falsi rischia di incorrere nel reato di evasione contributiva, ai sensi dellart. 37 L. n.689/81 ( Cassazione, quinta sezione penale, sentenza n. 7644 del 27 Febbraio 2012 )

RIFLESSI PER IL DIPENDENTE/COLLABORATORE : La decontribuzione fiscale e contributiva prevista per i trattamenti della trasferta va di pari passo con la mancata computabilit di detti corrispettivi ai fini della retribuzione utile Tfr, dellindennit di preavviso, nonch di ferie, permessi e mensilit aggiuntive, a seconda delle indicazioni contenute nei CCNL di riferimento.

CONCLUSIONI

La scelta di corrispondere ai lavoratori parte dello stipendio a titolo di trasferta o diaria esente, allo scopo di ridurre drasticamente limponibile fiscale e contributivo va adeguatamente soppesata.Occorre innanzitutto tenere conto dei recenti sviluppi giurisprudenziali che hanno sentenziato laccostamento tra trasferta abituale e trasfertismo, con la conseguenza che, molto pi che in passato, la ditta rischia, in caso di apertura di un contenzioso, di dover assoggettare retroattivamente a prelievo fiscale e contributivo il 50% delle indennit e delle diarie corrisposte in passato, nonch, qualora il mancato versamento venga giudicato come evasione contributiva, di subire laggravio rappresentato da una sanzione pari al 30% annuo delle somme non versate, fino al tetto massimo del 60% dellimporto evaso.Daltra parte, la mancanza di un riferimento quantitativo da parte della normativa e della giurisprudenza atto a configurare un limite oltre il quale scatta automaticamente la presunzione di reato e la presenza di esigenze talora confliggenti da parte dei dipendenti/collaboratori, tendono a rendere il quadro ancora pi nebuloso.In generale si suggerisce di ricondurre quanto pi possibile la situazione ad un quadro di plausibilit, facendo tendenzialmente riferimento ad eventi di trasferta che abbiano avuto effettivamente luogo, con laccortezza di tenere traccia della debita documentazione giustificativa, che costituisce il presidio pi importante a difesa delle ragioni del datore di lavoro in caso di apertura di una procedura ispettiva.

GIURISPRUDENZA RECENTE

Cassazione sezione Lavoro, n. 12896 del 5 Settembre 2002 > Inclusione Sabato, Domenica e festiviLindennit di trasferta deve essere riconosciuta al collaboratore anche per i giorni festivi o di Sabato e Domenica qualora tali giornate rientrino nel periodo di trasferta.

Cassazione, sentenza n.8135 del 28 Marzo 2008 > Trasferta e trasfertismoUn contratto di assunzione prevede che la prestazione avvenga in luoghi diversi e variabili. Al dipendente corrisposta una indennit, concepita come di trasfertismo, imponibile al 50%. In realt il lavoratore svolge la sua attivit in ununica sede di lavoro. Per i giudici, non si tratta di trasfertismo e non ricorre neppure lipotesi di trasferta, perch a questo fine rileva esclusivamente la circostanza che il lavoratore venga temporaneamente comandato a prestare la propria opera in luogo diverso da quello in cui deve abitualmente eseguirla.

Cassazione, sentenza 396 del 13 Gennaio 2012 -> Trasfertismo con indennit non costanteLe indennit erogate ai lavoratori specializzati, chiamati a svolgere la propria attivit fuori dal Comune dove si trova la sede di assunzione, sono assoggettabili alla disciplina previdenziale e fiscale della cosiddetta trasferta abituale prevista dallart. 51, comma 6 del Tuir, anche se non costituiscono un elemento stabile della retribuzione, ma sono corrisposte solo in occasione della effettiva trasferta e in base alla destinazione assegnata di volta in volta. Il dato rilevante che i lavoratori svolgano la propria attivit in luoghi sempre variabili e diversi, al di fuori di una qualsiasi sede di lavoro prestabilita.

Cassazione, sentenza n.7644 del Febbraio 2012 -> Straordinari fatti figurare come trasferteIl Consulente del lavoro che si limita ad esporre i dati e le notizie false e indica lesatto importo devoluto ai lavoratori dipendenti per lavoro straordinario nella sezione della busta paga relativa invece allindennit di trasferta, viene meno al corretto comportamento da seguire i sede di denunce obbligatorie.

Cassazione, ordinanza 4837 del 26 Febbraio 2013 -> Sanzioni ridotte per laziendaLa Corte riconosce che i trasfertisti possono avere una sede di lavoro propria, ma in questa sede, che soltanto formale, sono svolte solo operazioni accessorie, preparatorie del lavoro effettivo che si svolge altrove, in luoghi sempre diversi. Inoltre, limpresa che erroneamente ha considerato lindennit di trasferta ci che era trasfertismo e ha dunque versato meno contributi del dovuto, ha compiuto una omissione e non una evasione contributiva e quindi ha diritto a pagare sanzioni ridotte.

Cassazione, sentenza 22796 del 7 ottobre 2013 -> Lincidenza nellimpiantisticaPer la Corte, sono da qualificare come trasfertisti i lavoratori che svolgono la loro prestazione in luoghi variabili e diversi, come gli impiantisti coinvolti nella vicenda esaminata, che usavano la sede dellazienda solo per predisporre quanto occorrente, ogni mattina, prima di partire per i vari cantieri di lavoro. E irrilevante, inoltre, la modalit di erogazione dellindennit o la sua non continuit.

Cassazione, sentenza 5289 del 6 marzo 2014 -> il doppio binario giustificatoIl ricorrente riteneva che fosse incostituzionale che ai trasfertisti non venisse applicato lo stesso regime di imposizione fiscale e contributiva dei lavoratori in trasferta. La Cassazione osservava che questo un problema antico e che la diversa natura natura della trasferta, delle prestazione dei trasfertisti e delle indennit collegate, giustifica per la Corte il diverso trattamento contributivo.

Cassazione, ordinanza del 6 Febbraio 2014 n.2699 -> Dipendente distaccato allestero : limpresa deve versare le ritenute sulle indennit