TRASPORTO LIPIDI
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TRASPORTO LIPIDI
Sono state identificate quattro classi di lipoproteine, destinate tutte al trasporto dei lipidi ma con
diversa origine: i chilomicroni, originati in seguito allassorbimento intestinale da parte di enterociti
e deputati al trasporto di trigliceridi e altri lipidi, le VLDL originate nel fegato (epatociti) destinate
allesportazione dei soli trigliceridi verso i tessuti adiposo e muscolare, le LDL che rappresentano il
frutto del catabolismo delle VLDL e infine le HDL coinvolte nel trasporto del colesterolo e anche nel
metabolismo di chilomicroni e VLDL.
I trigliceridi predominano nei chilomicroni e nelle VLDL, colesterolo e fosfolipidi invece predominano
nelle LDL e HDL rispettivamente.
Strutturalmente sono presenti una o pi apolipoproteine sulla superficie delle lipoproteine, alcune
sono integrali di membrana e non vengono rimosse (ApoB) mentre altre possono essere
liberamente trasferite da una lipoproteina allaltra (ApoA, ApoC e ApoE). Chilomicroni espongono
principalmente ApoB-48, le HDL espongono principalmente ApoA ma anche ApoC e ApoE, le VLDL
e di conseguenza le LDL espongono ApoB-100.
Chilomicroni:
Vengono sintetizzati nellintestino, contengono appunto colesterolo e trigliceridi destinati ai tessuti
periferici ma non al fegato che in grado di metabolizzarne molto pochi cos come non riesce a
metabolizzare in modo significativo le VLDL da lui prodotte.
Arrivati al tessuto di destinazione i chilomicroni vengono idrolizzati da lipoproteinlipasi (esposte sul
versante luminale della cellula), le lipasi richiedono per svolgere al meglio lattivit la presenza del
cofattore ApoC che viene ceduto al chilomicrone dalle HDL circolanti, cos come riceve anche ApoE
sempre dalle HDL circolanti (vedi in seguito la funzione di ApoE). Le lipasi poi idrolizzano i trigliceridi
progressivamente ad acidi grassi liberi (FFA) e glicerolo, alcuni FFA tornano legati allalbumina e
viaggiano nel sangue mentre la maggior parte viene internalizzata nella cellula.
Interazione con lipoproteinlipasi genera quindi il cosiddetto chilomicrone remnant, cede ApoC
nuovamente allHDL e viene poi captato dal fegato grazie allinterazione con ApoE: la responsabile
del degrado del chilomicrone remnant la lipasi epatica.
VLDL
Il fegato sintetizza le VLDL per trasportare essenzialmente trigliceridi e poco colesterolo ai tessuti,
soprattutto tessuto adiposo e muscolare: le VLDL di nuova sintesi contengono ApoB-100 e poche
ApoC ed ApoE. Le HDL circolanti anche in questo caso contribuiscono al raggiungimento di una
quantit ottimale di ApoC ed ApoE espresse cedendone alcune alle VLDL.
La VLDL arriva ai tessuti di destinazione e come i chilomicroni subisce lazione delle lipoproteinlipasi
che ne idrolizzano il contenuto originando le IDL (o VLDL remnant). Queste remnant possono
essere ricaptate dal fegato e degradate (come i chilomicroni) oppure essere utilizzate per formare
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le LDL (=> la cosa pi frequente questultima nellessere umano). Poich le VLDL in origine
possedevano solo una ApoB100, questa viene trasferita alle LDL che la richiedono per poter essere
metabolizzate o nel fegato o nei tessuti extraepatici che richiedono colesterolo grazie allinterazione
con il recettore LDL che appunto interagisce con ApoB100.
HDL
Vengono sintetizzate e secrete sia da fegato che da intestino, tuttavia sono quelle epatiche che poi
cedono ApoC ed ApoE a quelle intestinali consentendo di svolgere al meglio la loro duplice funzione:
riserva di Apo C e Apo E per metabolismo chilomicroni e VLDL e trasporto di colesterolo in eccesso
dai tessuti al fegato.
Il trasporto di colesterolo in eccesso da tessuti a fegato mediato dallazione di LCAT, ovvero enzima
lecitina-colesterolo acetiltransferasi. Questo enzima media il trasferimento di eccesso di colesterolo
non esterificato da lipoproteine e tessuti grazie ad interazione tra cellula e HDL mediata da ApoA.
Quando il colesterolo entra nellHDL viene esterificato dallenzima LCAT.
Accettata una quantit sufficiente di colesterolo tornano al fegato e sono soggette allazione di lipasi
epatica che le degrada internalizzando il colesterolo.