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Il contributodell’ingegneria clinica

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Il contributo dell’ingegneria clinica

All’interno di un gruppo di lavoro che coinvolge diverse professionalità

Punto di vista tecnico, con un forte collegamento alla realtà clinica

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Il contributo dell’ingegneria clinica

I dispositivi medici come ambito di maggiore intervento:•Apparecchiature•Software e sistemi informatici CE•Accessori e materiali•…•Collegamento con la “produzione”

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Il contributo dell’ingegneria clinica

Rendere disponibili strumenti di misurazione in termini di valutazione tecnologica, definizione di modelli, traduzione delle esigenze cliniche in caratteristiche tecniche, verifica delle caratteristiche e della compatibilità con la destinazione d’uso

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Il contributo dell’ingegneria clinica

Supporto nell’analisi dei flussi organizzativi e logistici

Analisi del corretto utilizzo delle tecnologie intese in senso ampio (dispositivi, procedure, flussi, …)

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Il contributo dell’ingegneria clinica

Queste attività trovano nel background e nella mission dell’ingegnere clinico un importante attore. Attorno all’unico tavolo di definizione delle possibilità di risposta alle domande che vengono espresse(e non)

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In regione Emilia Romagna è stato definito un organismo di valutazione delle tecnologie biomediche che si struttura con questi criteri.A livello aziendale sono i CADM, Commissione Aziendale Dispositivi Medici

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Le CADM si caratterizzano per sviluppare attività locali di governo nell’ambito dei DM.Compiti- definire il Repertorio aziendale dei DM a partire dai DM di uso consolidato e diffuso nelle singole realtà;- esaminare le richieste di inserimento nel Repertorio di nuovi DM;- esprimere pareri sull’inserimento o l’esclusione di DM dal Repertorio aziendale tenendo conto dell’efficacia e della sicurezza documentate, nonché del costo del nuovo DM a confronto con i prodotti e/o le tecniche già utilizzate per la prestazione sanitaria considerata;- analizzare i consumi e la spesa per aree omogenee di utilizzo al fine di un impiego più razionale;

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Le CADM si caratterizzano per sviluppare attività locali di governo nell’ambito dei DM.Compiti- assicurare l’adozione e l’alimentazione del flusso informativo di monitoraggio ministeriale dei dati di impiego dei DM e l’adozione della CND e dei suoi periodiciaggiornamenti;- promuovere e sviluppare la vigilanza sui DM con particolare riferimento alla sorveglianza degli incidenti e mancati incidenti, al ritorno informativo ai segnalatori e alla diffusione di comunicazioni inerenti la sicurezza.

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“ComposizioneAll’interno delle CADM deve essere assicurata la presenza delle seguenti professionalità:- ingegneri clinici,- farmacisti ospedalieri,- medico di direzione ospedaliera,- clinici di branca specialistica,- coordinatore di unità assistenziale di sala operatoria, o coordinatore di unità assistenziale di rianimazione e terapia intensiva,- responsabile di igiene e sicurezza assistenziale,- esperto in valutazioni statistico-economiche.I commissari componenti delle CADM sono individuati fra professionisti forniti di consolidata esperienza nel campo dei DM e nello svolgimento di funzioni di assistenza.”

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Quali nuove sfide?

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Nell’attuale formulazione e in generale nell’organizzazione dell’attività di valutazione e relativa decisione mancano informazioni precise e standardizzate (spec. sulla effettiva efficienza).In questi termini la parte di misurazione delle attività, soprattutto per mancanza di strumenti, è quella che più di altro limita la possibile valutazione dell’impatto di una tecnologia.

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È possibile già ora?

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“abbiamo individuato tutti gli indicatori di efficienza riconosciuti a livello internazionale, definendo con esattezza i tempi di trasporto del paziente, i tempi anestesiologici, chirurgici, e di risveglio. Grazie alla disponibilità di tutti questi dati, è ora possibile scattare una foto del percorso chirurgico in tempo reale, in modo tale da aumentare ulteriormente le performance”

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A voi la parola,e grazie per l’attenzione