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Trabajamos insieme Giorgio e Zulma Caldelari BOLLETTINO ZERO marzo 2015 Cari familiari, care amiche e cari amici, eccoci in Bolivia! Al momento siamo ospitati da Guichi, la mamma di Zulma a El Alto in attesa di trovare un nostro appartamento probabilmente a La Paz, dove il clima è più mite. Non abbiamo avuto grandi problemi ad ambientarci all'altitudine, la difficoltà maggiore sta nell'abituarsi al freddo, in particolare in casa, dove la temperatura è compresa tra gli 8°C e i 15°C. Anche se ci siamo portati dalla Svizzera vestiti e coperte calde, alla mattina è dura uscire dal letto!!! Vista di La Paz da El Alto Un'altra difficoltà sta nell'attraversare le strade, in particolare a El Alto, dove vige la regola che chi suona prima il clacson ha la precedenza. Per i pedoni non c’è scampo e per attraversare una strada devono affrontare una vera Odissea, fortunatamente a queste situazioni ci si abitua presto. El Alto e La Paz sono due grandi città di un milione d'abitanti l'una, assieme formano l'agglomerato urbano più popoloso della Bolivia. La Paz, sullo sfondo l'Illimani - Centro di educazione alternativa - Centro di educazione speciale El Alto (La Paz), Bolivia

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Trabajamos insieme Giorgio e Zulma Caldelari BOLLETTINO ZERO marzo 2015

Cari familiari, care amiche e cari amici, eccoci in Bolivia!

Al momento siamo ospitati da Guichi, la mamma di Zulma a El Alto in attesa di trovare un nostro appartamento probabilmente a La Paz, dove il clima è più mite. Non abbiamo avuto grandi problemi ad ambientarci all'altitudine, la difficoltà maggiore sta nell'abituarsi al freddo, in particolare in casa, dove la temperatura è compresa tra gli 8°C e i 15°C. Anche se ci siamo portati dalla Svizzera vestiti e coperte calde, alla mattina è dura uscire dal letto!!! Vista di La Paz da El Alto

Un'altra difficoltà sta nell'attraversare le strade, in particolare a El Alto, dove vige la regola che chi suona prima il clacson ha la precedenza. Per i pedoni non c’è scampo e per attraversare una strada devono affrontare una vera Odissea, fortunatamente a queste situazioni ci si abitua presto. El Alto e La Paz sono due grandi città di un milione d'abitanti l'una, assieme formano l'agglomerato urbano più popoloso della Bolivia.

La Paz, sullo sfondo l'Illimani

- Centro di educazione alternativa - Centro di educazione speciale El Alto (La Paz), Bolivia

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El Alto è situata su di un immenso altipiano ad un’altezza che supera i 4000 m s.l.m.. Questa città è considerata la capitale Aymara, popolazione indigena che rappresenta circa il 25% degli abitanti boliviani. A El Alto la quasi totalità delle persone sono di questa etnia, fino ad ora non ho mai incontrato uno straniero per strada e generalmente le mie uscite non passano inosservate.

Periferia di El Alto, sullo sfondo l'altipiano

Una cosa che mi ha colpito di questa città, soprattutto la prima volta che l'ho vista, sono state le case che per la maggior parte non hanno l'intonaco e i mattoni rimangono a vista. La sensazione è quella di trovarsi in un immesso cantiere in costruzione, ma questa sensazione non è tanto lontana dalla realtà visto che El Alto continua a trasformarsi e a crescere a ritmi vertiginosi. Va detto che molte famiglie non finiscono volontariamente la costruzione della propria casa, in quanto una volta terminata è soggetta al pagamento di imposte supplementari. Due "Cholita" (donne che indossano vestiti tradizionali)

La Paz è la capitale economica e governativa della Bolivia incastonata in un enorme anfiteatro naturale, dove il centro della città è situata a 3600 m s.l.m. Il governo di Evo Morales si sta impegnando molto per riorganizzare i mezzi di trasporto della città, visto il congestionamento delle principali vie di transito. Attualmente è in azione un piano urbano che prevede la costruzione di nove teleferiche, che oltre ad agevolare gli spostamenti tra i diversi quartieri della città di La Paz, serviranno anche da collegamento con El Alto. Al momento sono già attive tre di queste linee. "Teleferico amarillo"

Gli spostamenti continueranno a essere garantiti dai mezzi di trasporto attuali, che sono:

"Trufi": taxi di linea, che compie sempre lo stesso tragitto.

"Mini Bus": furgoncino, solitamente di marca Toyota o comunque giapponese che può contenere fino a quindici posti compreso l'autista.

"Micro": bus di marca Dodge di cui probabilmente gli esemplari più vecchi risalgono agli anni cinquanta.

La discesa da El Alto a La Paz con uno di questi mezzi è una vera avventura, solitamente si è stipati senza avere nemmeno lo spazio per muoversi, le pendenze e la velocità sono da brivido.

"Trufi" "Minibus" "Micro"

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Per quanto concerne i nostri progetti, nei prossimi giorni faremo conoscenza dei rispettivi centri. Zulma collaborerà con il CEE (Centro de Educación Especial San Martín de Porres), centro che si occupa di educazione speciale per bambini portatori di handicap, mentre io collaborerò con l'equipe del CEAMAN (Centro de Educación Alternativa Madre Ascensión Nicol) , in cui parteciperò ai seminari del centro e sarò a diretto contatto con giovani portatori di handicap. Nel prossimo bollettino non mancheremo di informavi sulle nostre esperienze. Giorgio

Siamo arrivati a cavallo di due feste molto sentite a La Paz: L'Alasita e il carnevale. La festa dell'Alasita (in lingua aymara significa comprami) è una fiera artigianale dove si trovano in vendita degli oggetti in miniatura (da mangiare, beni materiali come case, macchine, soldi, vestiti, elettrodomestici, diplomi di studio, ecc.). La finalità di acquistare queste miniature è che possano poi concretizzarsi nella vita di ognuno, a questo scopo le persone si affidano alla divinità di questa festa: l'Ekeko, rappresentato come un ometto grasso e sorridente che indossa ogni bene materiale. Si dice che se uno ha fede l'oggetto del suo desiderio diventerà realtà. "Ekeko"

Miniature Miniature

Il carnevale, invece, è una festa molto sentita in tutta la Bolivia, non a caso il lunedì e il martedì prima del mercoledì delle ceneri sono giorni di festa nazionale, quindi la vita istituzionale della Bolivia si ferma per dare spazio ai "re" e alle "regine" dei festeggiamenti.

Ogni città ha la sua particolarità: a La Paz e a El Alto il re del carnevale è il "Pepino" (personaggio simile a un clown che si dice sia nato da una satira di un arlecchino spagnolo e da Pierrot). Pepino assieme a "cholitas" (ballerine che lo accompagnano) e a "chutas" (servi di origine indigena), deliziano con i loro balli gli spettatori dei diversi cortei carnevaleschi. Si dice che l’origine dei “chutas” risalga ai tempi delle colonie spagnole e che fosse un mezzo per ironizzare sui loro padroni durante il carnevale. Gli indigeni mettevano maschere con il colore della faccia rosa, occhi chiari, capelli ricci e barba e usavano giacche simili a quelle dei toreri. È incredibile come questa festa venga vissuta intensamente dalla popolazione: durante questi giorni tutto si ferma per lasciare spazio ai festeggiamenti.

"cholita e chuta"

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Un'altra particolarità del carnevale è la "ch'alla", una tradizione o meglio un rituale aymara che consiste nel ringraziare e nel chiedere beni materiali e benedizioni alla "Pachamama" (Madre Terra). Il martedì grasso, fin dal mattino presto, abbiamo sentito i petardi che annunciavano l'inizio di questa festa. Durante la "ch'alla" si spruzza con alcol o vino la terra, si buttano petali di fiori, coriandoli, dolciumi e frutta di stagione, si dice che in questo modo si nutra "la Madre Terra". Case, macchine e in generale tutti i beni materiali vengono decorati con palloncini colorati e stelle filanti, inoltre si brinda alla salute delle proprie ricchezze con un bicchiere di "paceña" (birra locale).

"Pepino e cholitas"

C'è anche un'altra usanza nel periodo del carnevale paceño ed è quella di giocare con l'acqua, piccolo dettaglio: “quando qualcuno è in giro non viene risparmiato dall' essere bagnato...” è vero che siamo in piena estate, ma è anche vero che a El Alto a 4070 m, le temperature arrivano al massimo a 12 °... per fortuna che i ragazzi che buttano i palloncini pieni d'acqua non hanno una buona mira.... Cari amici alla prossima! Non vedo l'ora di raccontarvi le nostre esperienze di lavoro.

Zulma

A colazione mi piace il pane croccante ("marraqueta" michetta con una crosta croccante) con la marmellata, poi le macchinine per fare il giro nel parco e quando giochiamo a calcetto, e anche quando corriamo nel parco. Saluto tutti i miei amici in Svizzera, con tanti saluti Giona "L'abuela" (nonna) è impazzita perché mi prende sempre in braccio, cucina pasta, pollo e carne impannata. Gli zii sono adulti, uno si chiama Rennat (Renan) e altro non mi ricordo. Gioele

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Per sostenere i progetti si può fare un versamento a: Inter-Agire Piazza Governo 4, 6500 Bellinzona CCP: 69-2810-2 IBAN CH74 0900 0000 6900 2810 2 Specificare Progetti Zulma e Giorgio

Per saperne di più sugli altri progetti di Inter-Agire: www.interagire.org Chi desidera mettersi direttamente in contatto con noi: [email protected] [email protected]

Grazie di cuore a tutti per seguirci! Un abbraccio e un caro saluto da El Alto Zulma, Giorgio, Giona e Gioele