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www.ilperiodico.itEur Torrino News Pubblicazione mensileANNO V n°4 aprile2007

Editrice: Service & Business 2001Direttore Editoriale: Sergio Di MambroDirettore responsabile: Riccardo AlfonsoRedazione: Via degli Eroi di Rodi, 214 Tel. 06.5083731Grafica: Fabiana Falconi SStampa: Ripoli snc

Hanno collaborato:Stefano Ursi, Valeria De Rentiis, FrancescaColaiocco, Luciana Morelli, MartaCecchini, Eleonora Lilli, Fabrizio Piciarelli,Fabio Zaccaria.

Per la pubblicità su “Eur Torrino News” telefonare al numero: 06.50837331oppure al 380.3965716 La direzione si riserva il diritto di valutare i testi pervenuti.Il materiale non verrà restituito.

Potrete ritirare il giornale nelle seguentiedicole:Edicola Giornali Via del Fiume Bianco Tel. 06.52200087Edicola Giornali C. D’angelosanteVia delle CostellazioniEdicola Giornalii GI.SA. 2003 s.r.l.Piazzale Asia Tel. 06.5919108Edicola Giornali Autori AgostinoVia RotterdamEdicola Giornali D. Colangelo P.zza Cina Edicola Giornnali A. Vita Viale della Tecnica angolo V.le deiPrimati SportiviEdicola Giornali G. Rossi Via E. Lampridio Cerva Tel. 06.5962429Edicola Giornali D’AlessandroVia CinaEdicola Giornali Toti Via Oceano Indiano, 19Edicola Giornali A.CorrucciniV. Dell’Orsa Minore 30/a (Via degli Astri)Edicola Giornali A. De Marchis Via F. Sapori

Finito di stampare nel mese di:aprile 2007

:sommario

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:editoriale 4

Riflessioni con un segretario, a tu per tu con l’On Riccardo Milana 5Focus informazione: intervista all’On. Stefano De Lillo 6Domenica andiamo a... visita ai mercatini e alle mostre-mercato 8Acqua, farina e... Frico con patate - Bunet 12Filo diretto con i comitati di quartiere del Municipio XII 14Arriva il distributore di frutta e verdura 16The good sheperd, la Cia esce allo scoperto 20Motori: Aston Martin Vanquish S Ultimate 22Maradona, ,la mano de Dios 24Vivere il teatro: programmazione aprile 26Laura Pausini presenta il tour estivo 30Pareri e sensazioni, interviste ad esponenti politici del Municipio XII 32Il Salvagente: giornalino della scuola media Matteo Ricci 35Le sorelle Giuliani in mostra a Villa Torlonia 42Premio A.I.D. per la danza 42Sanità: Ifo, tecnologia all’avanguardia 46Vinitaly, 41a edizione 52La Radionica: intervista all’Ing. Luciano Buono 56Booklet, tre album per approfondire 60La Regione informa 68

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] a cura di Sergio Di Mambro [

Editoriale:

Care lettrici e lettori,continua la collaborazione con i giovani stu-denti della scuola media Matteo Ricci, che coni loro articoli e il loro entusiasmo portano unaventata di originalità, nuove idee e amore peril quartiere.Le grandi inchieste continuano e questo mese,per spiegare la radionica, parliamo di mecca-nica quantistica, ma rimane vigile l'attenzioneal territorio del Municipio XII; abbiamo ascol-tato maggioranza e opposizione, continuandoil filo diretto con i vari comitati. Cinema, cuci-na, mostre, teatro come ogni mese stuzzicanola nostra curiosità.E' presente la rubrica Regione Informa, con igrandi eventi e le manifestazioni patrocinatedagli Assessori Francesco De Angelis e DanielaValentini. Abbiamo intervistato l'On. RiccardoMilana, nuovo segretario romano dellaMargherita a cui auguriamo buon lavoro. La Regione ancora protagonista con l'On. Ste-fano De Lillo. Uno sguardo poi al Vinitaly, unodei grandi eventi collegati al settore vitivini-colo. Da aggiungere che l'Eur Torrino News,grazie alle copie distribuite, al portalewww.ilperiodico.it e alla rassegna stampa su

più emittenti (Rete Oro, Televita, Teleam-biente, Gold) è diventato un veicolo di infor-mazione che abbraccia tutto il territorio del

Municipio XII, ma si proietta nelle case e negliuffici di tutta la regione Lazio.Buona lettura.

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Verso l'approdo unitario, ma senza tralasciarel'identità. La progressiva cessione di una parte della pro-pria sovranità partitica all'esterno non deveminare la completa e incondizionata autono-mia delle varie componenti che si pongononella prospettiva di creare un soggetto unita-rio.Questa è, nelle dichiarazioni ufficiali dei variesponenti, la filosofia primaria che soggiacealla realizzazione del Partito Democratico. I margini sono stretti, ma l’Onorevole RiccardoMilana sembra aver già chiara in mente lagestione della dimensione romana, sia in rela-zione, come detto alle esigenze di alleanzaesterna, sia in relazione a problematiche pret-tamente interne al partito, come l'organizza-zione delle varie sinergie fra i vari piani.Ascoltiamo le sue parole.

On. Milana, per iniziare le debbo fare una

domanda di rito: comeintende la gestione del par-tito?Non verticistica, ma assoluta-mente collegiale, in modo dachiamare tutti all'unità nelprocesso verso il partito demo-cratico. La Margherita è unpartito che si muove all'inter-no di una dimensione diautenticità e di salvaguardiadella propria identità e sipone, altresì, nella condizionedi supporto delle Istituzioni diogni grado e livello. Questa è

una forza unitaria che non dobbiamo perdere,ma se possibile aumentare nel tempo grazie aduna precisa e puntuale opera di cucitura fra ivari tessuti.

Un grande partito è composto, quindi, divarie aree. Quali sono quelle che lei vedepassibili di ulteriore miglioramento?Noi abbiamo un problema di organizzazione ingenerale sul territorio in relazione all'offertapolitica. Non siamo di certo all'anno zero e molto è statogià fatto in questi anni; le classi amministrati-ve sono di livello è questo è un bene che occor-re sfruttare appieno. Dobbiamo, ripeto, lavorare all'unità affinché sulquadrante romano il partito si strutturi ancorameglio e metta radici ancor più solide.Dobbiamo essere un partito aperto che si incon-tra tutti i giorni non solo sui giornali e i mezzidi informazione, ma anche concretamente sul

territorio con la gente e i vari amministratorilocali.

I rapporti con gli alleati in vista del PartitoDemocratico?Ovviamente l'alleato maggiore sono iDemocratici di Sinistra, ma non solo. La propo-sta è aperta a grandi strati della dimensionepolitica ma anche della società, quindi i contri-buti potrebbero essere moltissimi e spero siacosì. Per venire alla sua domanda, i rapporticon gli alleati sono buoni, lavoriamo beneinsieme e abbiamo, del resto, realizzato listecomuni nell'Ulivo già tempo fa, quindi credoche ora sia arrivato il momento di fare un ulte-riore passo. Siamo tutti orientati verso que-st'approdo e ci stiamo lavorando alacremente.

Un'ultima domanda. Come si pone ilSegretario Romano della Margherita in rela-zione a ruoli e cariche nel PartitoDemocratico?Vede, questa è una vicenda ancora da costruire,ma lo spirito con il quale ci si pone ad iniziar-la è fondamentale. Noi lanciamo un progettocondiviso e in quanto tale non può prevederedei ruoli precostituiti o già assegnati; c'è lavolontà del rinnovamento e questo non verreb-be meno anche se nelle fila ci dovessero essereuomini che già hanno fatto parte della prece-dente dimensione, l'importante è che questinon siano lì in virtù della loro appartenenza aipartiti, ma di un lavoro condiviso, riconosciutoed apprezzato da tutti.

Riflessioni con un SegretarioA tu per tu con l'On. Riccardo Milana, nuovo Segretario Romano della Margherita

] a cura di Stefano Ursi e Sergio Di Mambro [

L’On. Riccardo Milana

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On. De Lillo, partiamo dalla decisione del Tardel Lazio di annullare il decreto Turco sullacannabis; qual è il suo parere in merito?"Credo che si tratti di una sentenza importante,un freno alla decisione nefasta di aumentare laquantità minima per uso personale; il rischio checiò potesse tramutarsi in un ponte più sicuro perl'approdo a droghe più pesanti era concreto. Eraun segnale di debolezza ma con questa decisio-ne si può tornare a parlare di prevenzione e dicombattere la droga fra i giovani".

Parliamo di nomadi; praticamente tutti i mu-nicipi di Roma sono toccati da questo fenomeno.Che politiche si possono attuare per abbas-sare il livello di questa emergenza?"Il problema nomadi e più in generale quello del-

l'integrazione sono difficili e non si possono ri-solvere con la demagogia; queste comunitàall'interno delle nostre città esistono e questo èun dato di fatto, come la loro fattiva dimensio-ne di sedentarietà, al contrario di quella chedovrebbe essere la loro natura di eterni viaggia-tori. Occorre, a mio parere, una seria politica dicensimento e di programmazione, infatti sono,dopo tanti anni, convinto che spostare le co-munità sposta solo il disagio da un'altra parte.Qui non vorrei toccare la tematica dell'accatto-naggio dei bambini per strada, ma è un problemagrave sul quale occorre iniziare a fare qualcosa.Il Sindaco e la sua Giunta si preoccupano dellacultura e delle domeniche ecologiche ma mai deiproblemi reali e concreti".

On. De Lillo, vorrei introdurre una tematica scot-tante e difficile da trattare in questo Paese: iDICO e le coppie di fatto. Lei ha recentementedichiarato che la manifestazione di Piazza Farnesee la vicenda Anno Zero, trasmissione di MicheleSantoro dalla quale il Ministro Mastella si è con-gedato prima del tempo, hanno dato uno spettacolooffensivo nei confronti dei cattolici e non so-lo. Entriamo nel dettaglio."Bene, le problematiche in relazione alle coppiedi fatto in Italia sono molte. La proposta sui DI-CO ne ha create, evidentemente, delle altre e

ancor più spinose. Riguardo le manifestazioni dipiazza o televisive, mi viene da pensare basan-domi sull'evidenza dei fatti che tutto ciò non sirisolve mai al di fuori di un duro quanto inutileattacco alla Chiesa Cattolica e ai suoi esponen-ti. Al di là del fatto che non si può e non si deveoffendere il Papa o membri della Cei, sarebbe ilcaso di iniziare ad interiorizzare l'assunto per ilquale non si può ostacolare il pensiero altrui nel-la sua esplicazione. È un principio di convivenzabasilare nella società. È la tolleranza".

Concludiamo, dato che siamo in tema di di-ritti, con la somministrazione gratuita delvaccino contro il Papillloma Virus. Secondo leidovrebbe essere allargata a tutte le fasce?"Nel risponderle parto da un dato che mi sem-bra eclatante: le uniche due nazioni che nondistribuiscono gratuitamente il vaccino sonoItalia e Spagna. La battaglia di civiltà vera èquella per la quale un prodotto che evita nellatotalità dei casi il contagio e lo svilupparsi del-la malattia viene finalmente distribuito a tutti,senza distinzioni. La proposta di Forza Italia na-turalmente va in quella direzione e noi stiamofacendo di tutto per portarla avanti. La provo-cazione che lancio è di regalare, l'anno prossimoinsieme alle mimose per la festa della donna, an-che una fiala del vaccino".

Focus informazioneLa redazione di RomaLive incontra l'On. Stefano De Lillo,Consigliere Regionale di Forza Italia

] a cura di Stefano Ursi [

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Proporre una rubrica in cui suggerire dove andarela domenica, può apparire per lo meno da presun-tuosi, quando si ha la fortuna di abitare in una cittàcome Roma!Ma non voglio proporre mete turistiche, musei, sca-vi, concerti…: viviamo in un posto unico al mondo,quello che per noi è ovvio, normale, addirittura scon-tato, per il resto degli abitanti del pianeta Terra nonlo è!La mia proposta su dove andare la domenica, ades-so che la primavera è arrivata e si sta bene all'ariaaperta, è la visita ai mercatini, alle mostre-merca-to: ogni mese a Roma ce ne sono tantissime(quarantanove, dieci ogni domenica!), ma quelle diqualità sono molte, molte di meno!Da parecchi anni frequento La Soffitta sotto i Portici,a piazza Augusto Imperatore, e sin dalla prima vol-ta ne sono rimasto affascinato: è organizzata dalla

associazione “Collezionando”, che propone la dif-fusione del collezionismo, del piccolo antiquariato,dell'artigianato d'arte, del modellismo e di tutto ciòche è inerente alla cultura e alla conservazione del-la memoria storica, soprattutto delle tematichecosiddette minori. Collezionando, sotto il patrocinio del Sindaco diRoma e dell'Assessorato alla Cultura, organizza ap-punto due volte al mese (la I e la III domenica) LaSoffitta sotto i Portici: alla visita di questa impor-tante mostra-mercato si può abbinare anche unapasseggiata culturale, artistica e gastronomica nel-le adiacenti via Veneto, piazza di Spagna, piazza delPopolo e via del Corso.Appassionati di collezionismo, moltissimi turisti col-ti, gente dello spettacolo, politici, artisti di famafrequentano con assiduità La Soffitta sotto i Portici,tutti mossi dalla curiosità di frugare tra le numero-

se bancarelle ricolme di quadri, stampe, piccoli mo-bili, cornici antiche, ceramiche e tantissime altrechicche: così La Soffitta sotto i Portici è diventatain breve un appuntamento fisso per collezionisti eturisti (è segnalata all'interno di guide inglesi, giap-ponesi e tedesche!), dando loro la possibilità dicuriosare tra gli oggetti più strani in un ambienteche merita di essere riscoperto e rivissuto. I ban-chi degli espositori sono collocati proprio sotto igrandi portici della piazza ed il risultato è straordi-nario: un mercato dal sapore francese, in linea conquelli di altre capitali europee, ove vengono orga-nizzate mostre di oggetti d'epoca nel pieno centrodella città. Una visita a La Soffitta sotto i Portici èanche un ulteriore, piccolo aiuto per far conoscereai romani e ai turisti le iniziative del Comune perl'area di piazza Augusto Imperatore: oltre i ben no-ti Mausoleo di Augusto ed Ara Pacis, vale la penavisitare, in zona, alcune chiese cinquecentesche, lacasa-museo del poeta John Keats, la fondazione DeChirico, i giardini di Villa Medici; inoltre in via delBabuino e via Margutta hanno sede numerose gal-lerie di antiquariato. Per la pausa-pranzo la scelta, tra i tanti locali, po-trà cadere sul ristorante Gusto, situato proprio sottoi portici, e famoso per il suo vasto assortimento dipiatti multietnici.Arrivare a piazza Augusto Imperatore è molto faci-le: con i mezzi pubblici, scendere alla fermata Piazzadi Spagna, della Metro A; con la propria automobi-le, il posteggio è libero (come tutte le domeniche)sul vicino lungotevere.Allora appuntamento la prima o la terza domenicadel mese a La Soffitta sotto i Portici!

Domenica andiamo a...] a cura di Aldo Sabatini [

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Acqua, farina e...Frico con patate - Bunet

uesto mese salutiamo l'inverno, a direil vero molto poco freddo, per dare ilbenvenuto alla primavera con duericette tipiche del nord Italia. Potrete

far finta di averle riportate dalla settimana

bianca! Iniziate con il "Frico" piatto tipico delFriuli e concludete con il "Bunet" dolce tipicodel Piemonte. E buon appetito!

FRICO CON PATATE

Sbucciate le patate e tagliatele a fettinespesse meno di mezzo centimetro. Fateintanto soffriggere la cipolla in una casse-ruola ben unta d'olio, facendo attenzione anon alzare troppo la fiamma. Quando la cipol-la è imbiondita buttate le patate e aumenta-te il calore della fiamma per pochi minuti.Salate, pepate e fate andare a fuoco modera-

to, girando spesso le patate. Girate il tortinocon l'aiuto di un coperchio e aumentate ilcalore della fiamma. Quando sarà dorato daentrambe le parti capovolgete il frico su unpiatto da portata e servite ben caldo accom-

pagnato da polenta. Intanto preparate il for-maggio a fettine. Quando le patate sono pra-ticamente cucinate aggiungete il formaggio ecoprite per 20 minuti cuocendo a fuoco lento.

BUNET

Sbriciolate gli amaretti in una terrina;aggiungete la scorza di limone e mescolate.Rompete le uova e separate i tuorli daglialbumi. Battete i tuorli con la frusta, insiemea 200 gr. di zucchero, fino ad ottenere uncomposto chiaro e spumoso, quindi unite gli

amaretti, il cacao e la scorza di limone.Montate a neve ferma gli albumi e incorpora-teli alla crema mescolando delicatamente dalbasso verso l'alto; bagnate con il rum e illatte bollito e raffreddato. Mettete lo zucche-ro rimasto in una piccola casseruola, unite1/2 cucchiaio di acqua e, ruotando il reci-piente su fuoco basso, fate caramellare lozucchero. Distribuite il caramello, che dovràessere color nocciola, in modo uniforme inuno stampo da budino con foro centrale.Versare la preparazione, cuocere a bagnomariain forno a 200/220°C per 40-50 minuti,facendo attenzione che l'acqua sobbolla appe-na. Estraete lo stampo, lasciatelo raffreddaree mettetelo in frigorifero per qualche ora.Sformate il bunet su un piatto per dolci.

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ingredienti:

• 1 kg patate • 1 cipolla• 1/2 kg formaggio latteria (tipomontasio)• olio, sale, pepe q.b.

] a cura di Valeria De Rentiis [

ingredienti:

• 280 gr. di zucchero• 6 uova• 5 amaretti• 6 cucchiai di rum• 1 lt. di latte intero• scorza grattugiata di 1/2 limone• 20 g. di cacao amaro

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Comitato di quartiere Millevoi - ArdeatinaIl Presidente Roberto Benedetti:Lo sgombero dell'insediamento abusivo è statoespletato positivamente e di questo siamo soddi-sfatti. Era un problema che ormai andava risolto eche necessitava di un intervento deciso ed effica-ce. Gli altri problemi, come la viabilità e il trafficocerto non sono facili né immediati da risolvere, masiamo in attesa anche qui di risposte. Per quantoriguarda il futuro, voglio dire che nel mese di mag-gio il comitato sta organizzando delle iniziativeinteressanti sul territorio che riguarderanno la cit-tadinanza e non solo. I lettori della rivista, trami-te questa finestra sulle nostre attività, sarannosempre informati su ciò che succede nel territorioe sugli eventi futuri.

Comitato di quartiere Cecchignola SudIl Presidente Tonino Falchi:Sostanzialmente da quando abbiamo parlato deiproblemi della zona, nulla è cambiato. La situa-zione è sempre la stessa: chiusura del quartiere,una sola strada di collegamento diretto con laCecchignola e mancanza di soluzioni interquartie-re. Quando lei mi chiede se ci sono novità sul fron-te territoriale, le posso solo dire che finché le Isti-tuzioni non si mettono in moto, noi da soli pos-siamo poco. Aspettiamo le prossime puntate perinformare i cittadini.

Comitato di quartiere Torrino NordIl Presidente Agostino Colapicchioni:Abbiamo fatto, come peraltro già annunciato nelloscorso numero, delle richieste al Municipio. Alcuneriguardano la potatura degli alberi in via di De-cima, come sollecitato da molti abitanti; l'Asses-sore Spadaro mi ha chiamato personalmente e miha dato assicurazioni in relazione a una certa ri-soluzione del problema. Sono soddisfatto da questopunto di vista. L'altra cosa che mi preme dire è chenecessita ancora un rifacimento del manto strada-le in Via della Grande Muraglia, dato che, comeprevisto, si è verificata una frana all'altezza delsupermercato Conad. Voglio inoltre approfittare diquesto spazio mensile che ci concedete per chie-dere ancora una volta un semaforo pedonale all'al-tezza dell'Istituto Comprensivo Leonardo da Vinci:la situazione è pericolosa, causa la presenza deicassonetti e la svolta cieca che compie il mezzodell'AMA. Nel prossimo numero sapremo darvi, spe-ro, aggiornamenti in relazione a queste richieste.

L'Associazione Colle della StregaIl Presidente Massimiliano di Gioia:Cosa vuole che le dica, tutto tace in relazione allaquestione che tanto ci sta a cuore. Certo è che l'at-tività da parte nostra non manca di certo e le e-mail che inviamo giornalmente al Presidente Mar-razzo sono infinite. La notizia, se così si può defi-nire, è che il silenzio significa almeno una rifles-

sione sul tema da parte di chi di dovere. C'è unaltro rischio che incombe sul territorio, ovvero i150.000 m3 di cemento che stanno ad un filo percadere sul Parco di Vitinia. Ma su questo l'Associa-zione ViviamoVitinia potrà essere più precisa e pun-tuale. Per quanto riguarda il Colle della Stregasiamo in attesa su molti fronti; nei prossimi nu-

meri, mi auguro, risposte ai lettori e a tutti i citta-dini che sono coinvolti nel processo di cambiamen-to di questo nostro territorio.

L'Associazione ViviamoVitiniaLa Presidente Paola Badessi:Voglio comunicare ai lettori le ultime notizie inordine alla questione di cui si occupa la nostraAssociazione, ovvero le cubature nel Parco di Vi-tinia. Ricordo brevemente qual è il problema: inbase alla variante R62 e al protocollo d'Intesasono previsti all'interno del parco 150.000 m3 dicemento che dovrebbero dare vita a 500 alloggiper approssimativamente 1800 militari. Una cosache solo a dirla fa paura. Dall'incontro in Com-missione Urbanistica del 22 marzo è emerso final-mente un atteggiamento di disponibilità ed è pre-vista un'audizione nella quale noi potremo porta-re all'attenzione le nostre richieste: l'integrità delpolmone verde che è il Parco, la assoluta non ade-guatezza delle soluzioni di viabilità previste e lapresa d'atto che una volta deturpato un patrimo-nio non si restituisce più alla sua originarietà. Vo-gliamo che si trovino soluzioni adatte a soddisfa-re noi e i militari. Questa finestra di stampa sul ter-ritorio ha aiutato a rendere le posizioni pubblica-mente più chiare.

Comitato di quartiere Divino AmoreIl Presidente Gianfranco Catinari:Non ci sono novità di rilievo sul territorio, maalcune cose in aggiunta a ciò che ci eravamo dettisu queste pagine un mese fa credo vadano porta-te all'attenzione. A causa, ma non solo, delle in-tense piogge il manto stradale di via Castel di Le-va è ormai in totale disfacimento, nel percorrerlaoccorre una prudenza che va al di là di quanto unautomobilista, anche massimamente rispettoso,possa fare. Bisogna poi rivolgere massima atten-zione ad un problema che si fa impellente, ovve-ro la necessità di trovare un'area congrua per rea-lizzare un parcheggio a servizio della ASL e dell'a-silo qui al Divino Amore: le difficoltà di posteggiosono infinite. Dato che con questa finestra mi sida l'opportunità di comunicare con tutti i cittadi-ni e le istituzioni, chiudo con una semplice rifles-sione a voce alta proiettata nel futuro: mi piace-rebbe che l'Ufficio Tecnico del Municipio indicesseuna riunione per parlare di tutti questi problemi.Nelle pagine dei numeri futuri vi aggiorneremoancora sulle news dalla zona.

Filo diretto con i comitati di quartiere del Municipio XII

] a cura della Redazione [

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Martedì 3 aprile 2007 - Cibi precotti e pranzitroppo rapidi ormai da tempo minano la salu-brità di ciò che mangiamo. Molte le iniziative disensibilizzazione che si sono susseguite, manessuna aveva materialmente portato la produ-zione del Lazio a diretto contatto giornalierocon le persone, siano esse studenti o lavorato-ri; questo è il nocciolo dell'iniziativadell'Assessorato all'Agricoltura della RegioneLazio, ovvero far sì che accanto a un necessarioritorno ai prodotti del nostro territorio si pro-getti e si metta in atto una campagna di siner-gico capovolgimento degli schemi alimentariodierni, ribaltamento a loro volta di quelli anti-chi, certamente più naturali e salubri. La fruttae la verdura fresche tornano, grazie al decisivocontributo dell'Assessore Valentini, all'ordinedel giorno saltando dai corridoi delle scuolefino agli androni di istituti come la RegioneLazio stessa o l'ACEA; i costi sono esigui, infat-ti i ragazzi potranno scegliere comodamente fra

pere, mele, arance e mandarini a 50 centesimi,banane provenienti dal mercato equo e solidalea 80 centesimi e pomodorini a 1.30 €. Da quiparte la prima sperimentazione regionale inItalia che arriva fino alla fornitura diretta aipotenziali consumatori. All'Istituto TecnicoCommerciale Sandro Pertini i ragazzi e i docen-ti sono molti e tutti attenti e curiosi nell'ascol-tare ogni particolare della nuova iniziativa.Nelle parole dell'Assessore Valentini l'ottimismoe la soddisfazione si mescolano:“Chiaramente non può non risaltare la grandeimportanza di questa iniziativa, soprattutto comevolano per una futura riconversione positiva dellanostra alimentazione verso il biologico e i fruttidella nostra terra. A margine di ogni ragionamen-to e conclusione voglio precisare che d'altro cantosi tratta di prodotti buoni e di altissima qualità,quindi non si fa certo un sacrificio nel consumarli,anzi, i ragazzi possono anche provare dei gusti cheancora non conoscono. Da qui credo si possa par-

tire per parlare anche di un altro aspetto impor-tante, ovvero la ormai certezza che l'alimentazionequotidiana a base di frutta e verdura previenemalattie gravi e rare, senza medicinali e senza cureparticolari. Qui all'Istituto Superiore Sandro Pertininon si inaugura solo un'iniziativa che è destinataper sua natura e per nostra volontà ad espandersi,ma anche una prospettiva sinergica che vedeconiugate altre due realtà fondamentali: la leggesugli Ogm e il progetto Kinshasa. Infatti con larivalutazione del biologico e la costruzione di unavera economia agricola in Congo si lancia unasfida di alto livello per la realizzazione di unsistema di alimentazione sano e, soprattutto perquanto riguarda il paese africano, concretamentegestibile in loco da coloro che vi lavorano. Sonosoddisfatta”.Insomma, un'idea, quella dei distributori di frut-ta e verdura fresche, che col tempo, al pari dinumerose iniziative dell'Assessore Valentini, sicu-ramente darà frutti cospicui e durevoli.

Arriva il distributore di frutta e verduraGrazie alla sperimentazione avviata dall'Assessorato Regionale all'Agricolturai veri prodotti della terra tornano fra i ragazzi

] a cura di Stefano Ursi e Fabrizio Piciarelli [

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The GoodShepherd

] a cura di Valeria De Rentiis [

La CIA esce allo scoperto

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T orna, per dirigere un dramma epico e conun cast d'eccezione, Robert De Niro:"L'Ombra del Potere" (The Good

Shepherd) è tratto da una storia vera e raccontaun periodo drammatico, dominato da attività dispionaggio, controspionaggio, tradimenti durantela Guerra Fredda.Edward Wilson, interpretato da Matt Damon, è unpatriota che conosce il significato e il valore dellaparola segretezza, e che ha fatto della discrezio-ne la sua ragione di vita, dopo una tragica e pri-vilegiata infanzia. Nel 1939, quando era ancora unbravo e sensibile studente che frequentava l'uni-versità di Yale, era stato scelto per entrare a farparte della società segreta degli Skull and Bones,una sorta di confraternita molto chiusa il cuiobiettivo è produrre i futuri leader modiali. Invirtù della sua intelligenza, della sua reputazioneimmacolata e della sua incrollabile fiducia neivalori fondanti dell'America, Wilson diventa ilcandidato ideale ad una carriera nel mondo dellospionaggio. Ed è proprio durante la SecondaGuerra mondiale che il giovane idealista vieneassunto presso l'Ufficio Servizi Strategici (OSS),

antesignano della CIA. Fondatore nonché membrodi una delle organizzazioni mondiali dove la pro-pria identità scompare per far posto alla doppiez-za, Wilson si troverò di fronte a scelte difficili,fino a dover sfidare la sua controparte del KGB. Sacrificherà tutta la sua vita, compreso l'amoredella bellissima moglie Clover (Angelina Jolie) edel figlio (Eddie Redmayne) per dedicarsi alla car-riera. Da ormai 17 anni De Niro conduce ricercheapprofondite sul tema della politica estera e sulmodo in cui vengono raccolte informazioni e"L'Ombra del Potere" è il secondo film da registaper Bob, dopo il successo di “Bronx” nel 1993, ela voglia di non realizzare il solito film di spio-naggio lo ha portato a cercare elementi che met-tessero a nudo e portassero allo scoperto le fon-damenta stesse dei servizi segreti e raccontasse alpubblico in che maniera questi uomini nella granparte dei casi coperti dall'anonimato, hanno con-trollato il nostro mondo, con enormi costi perso-nali e professionali. Scritto dall'autore premiatocon l'Oscar, Eric Roth (Forrest Gump, Munich) ilfilm è stato prodotto, oltre che da De Niro, daJames G. Robinson. Tra i produttori esecutivi spic-ca anche il nome di Francis Ford Coppola . E tra inomi illustri troviamo oltre a Matt Damon ,Angelina Jolie e lo stesso De Niro nei panni delGenerale Sullivan, Alec Baldwin, John Turturro eJoe Pesci, tutti, o quasi , attori premiati conl'Oscar.E proprio Damon, reduce dal successo del film pre-mio Oscar The Departed, accanto al premiato Leo

Di Caprio, è stato scelto per la sua caratteristicatranquillità, ragazzo che non si fa mai prenderedal panico. "Matt non è sceso a compromessi perquanto riguarda il suo personaggio" dice De Niro"Non è diventato all'improvviso tutto sorrisi esimpatia, è uno dei migliori attori in circolazioneoggi". Anche Matt si dice entusiasta della parte-cipazione a questo film: "La sceneggiatura è fan-tastica e Bob è una sorta di mito per tutti gliattori, e quindi, questi due elementi messi insie-me non mi hanno fatto esitare neanche unmomento. Sapevo di essere in ottime mani".Tanti i sopralluoghi fatti nei posti nei quali sisono svolte le vicende raccontate nel film coadiu-vate dalla presenza del veterano della CIA MiltBearden, ormai in pensione, che ha reso il tuttopiù credibile. Suspence e colpi di scena in 2 ore emezza che lasceranno molti spunti su cui riflette-re. Lo stesso ambasciatore Americano presso leNazioni Unite 99/01 ha detto sul film:"Non si puòcapire il presente senza capire come e perché cisiamo arrivati. E L'Ombra del Potere ce lo dirà"Nelle sale italiane dal 20 aprile, presentato e dis-tribuito da Medusa , questo colossal è stato rea-lizzato coprendo tre continenti e 35 anni di sto-ria, dal 1925 al 1961. Le riprese sono state impe-gnative e iniziate addirittura nell'estate del 2005.De Niro voleva che il film fosse estremamente rea-lista perché racconta una storia di finzione basa-ta su fatti realmente accaduti. E per far questo irealizzatori sono riusciti a mettere a capo di ognisettore un artista premiato con l'Oscar nella sua

categoria. Pensate al direttore della fotografiaRobert Richardson, premio Oscar per (The Aviatore JFK), o la costumista Ann Roth (Il pazienteinglese, The hours) fino alle musiche composte daMarcelo Zarvos (Hollywoodland) e Bruce Fowler(Jurassic Park). Da non perdere!

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na versione speciale dell'Aston MartinVanquish S sarà assemblata in una serielimitata a soli 40 esemplari. In attesa dellanuova DBS, infatti, il costruttore britanni-

co ha allestito la Vanquish S "Ultimate", unaversione speciale e celebrativa della sportivainglese da 12 cilindri e 528 cavalli di potenza.Anche se deve ancora toccare l'asfalto, laUltimate si può considerare una "instant classic".Un vero e proprio capolavoro costruito a mano aNewport Pagnell, una vettura assemblata conmaestria e pazienza quasi artigianale, montata amano, pezzo per pezzo. Dunque, ancora più rara.Alle spalle di quest'ultima, nonché definitiva,supercar inglese per pochi eletti troviamo la cele-bre Aston Martin Vanquish, prodotta a partire dal2001. Un modello, la Vanquish, che ha avuto l'onore diessere utilizzato in campo cinematografico nellaserie di James Bond, più precisamente nella pel-licola del 2002 "Agente 007 - La morte può atten-dere". Probabilmente scelta per l'eleganza dellesue forme e degli interni, la Vanquish si è confer-mata una vettura in grado di fondere alla perfe-zione i caratteri classici con quelli aggressivi dellemigliori auto sportive.Ma non è la carrozzeria a rendere questo modellosingolare, anzi. La vera anima di una coupé comela Vanquish è nascosta nel cofano. Il suo motoreinfatti riesce a raggiungere le massime prestazio-ni grazie ai suoi dodici cilindri e ai 520 cavalli. Inquesto modo la Vanquish autolimitata può rag-giungere i 321 km/h ed è capace di scattare da 0a 100 km/h in 4,8 secondi.Un leggero ritocco alla Vanquish è stato successi-vamente imposto dalla Aston Martin con laVanquish "S". Forse si è trattato di un escamota-ge per meglio giustificare i 100.000 euro che sepa-ravano la Vanquish dalla sorella minore DB9(un'auto di potenza quasi eguale), ma resta il

fatto che con la versione "S" la potenza dellaVanquish è stata portata a 527 cavalli. Un incremento che le ha permesso di raggiungerei 321 km/h di velocità massima. Ovviamente tuttol'assetto è stato riequilibrato. L'impianto freno èstato rinforzato, le sospensioni rese più dure e losterzo più diretto. Tuttavia la Vanquish originalenon è stata snaturata ne' nello stile ne' nellaguida.Da ultima, ecco appunto sul mercato la Ultimateedition. Con i suoi 40 esemplari in giro per ilmondo, questa serie è stata realizzata per porrefine alla Vanquish, ma con stile. Uno stile, tipica-mente inglese, che si riconosce subito grazie alcolore esterno, l'Ultimate Black, che è stato crea-to appositamente per questo modello. Dando unosguardo all'abitacolo, a colpire l'occhio sono i rive-stimenti in pelle pieno fiore, le cuciture in cuoio ele targhette celebrative su cui è inciso il numerodi serie della vettura.Nessuna modifica per il poderoso V12, il cui super-bo propulsore, che è appunto lo stesso montatosulla Vanquish S, si conferma in grado di far supe-

rare all'auto sportiva i 321 km/h di velocità. Latrasmissione è invece stata affidata al cambioautomatico sequenziale, recentemente miglioratoe velocizzato dal costruttore anglosassone. Il prezzo di quest'ultima nata in Inghilterra? Circa273.000 euro, ma chi potrà permettersela entreràin possesso di un oggetto da collezione unico neltempo. Un gioiello destinato ad aumentare divalore fino al punto di raggiungere in pochi anniquotazioni quasi doppie rispetto al prezzo diacquisto.

ASTON MARTIN

] a cura di Eleonora Lilli [

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Vanquish S Ultimate

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Sarete abituati a vedere film biografia dipersonaggi che ormai non ci sono più mache hanno lasciato un'eco incancellabile

nella memoria comune. Ebbene, Maradona, LaMano de Dios di Marco Risi, figlio del grandeDino, (nelle sale dal 30 marzo) racconta di unmito che ha fatto parlare di sé per le gesta sulcampo di calcio e per la vita sregolata e chedopo aver toccato il fondo è riuscito a riemerge-re. Diego oggi ha 47 anni, vissuti intensamente.Ha rischiato più volte la vita per la droga ma non

ha mai smesso di far sognare i suoi tifosi, soprat-tutto del Napoli. Marco Risi ce l'ha raccontato amodo suo, in un film che Diego non ha neppurevisto, non ha partecipato in nessun cameo.Neanche l'ex moglie Claudia, che oggi cura gliinteressi del marito ha dato il bene placito alfilm in tutto e per tutto. Perché Risi ha volutomettere in luce soprattutto le debolezze delDiego che ha compiuto prodezze da raccontare aiposteri. Pensate ai mondiali in Messico dell'86:gli 11 tocchi che fecero dimenticare anche il gol

di mano fatto agli Inglesi definiti "ladri" dallostesso Maradona per alterne vicende politichedel tempo. "Maradona è il più grande calciatoredi tutti i tempi, era capace d'inventare cose fan-tastiche e lo stesso medico che lo curò quandos'infortunò alla caviglia, Oliva, disse che la capa-cità di trasmissione dal pensiero alla caviglia perlui erano più veloci che in chiunque altro". LaMano de Dios ci mostra però poco le prodezzecalcistiche del campione Maradona: mancano idue scudetti vinti con il Napoli, manca la tifose-

Genio e sregolatezza del campione di tutti i tempi

MARADONALa mano de Dios

] a cura di Valeria De Rentiis [

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ria napoletana, che ancora oggi lo venera comeil sogno napoletano, manca la parentesi cubana,in cui Diego era biondo e ingrassato accanto aFidel Castro, manca la storia di Diego Sinagra,figlio illegittimo nato nel 1986 dalla relazioneextraconiugale di Diego con Cristiana Sinagra emai riconosciuto. "Se dovessimo raccontare i 40anni di vita di Diego non basterebbe un film" -si giustifica Risi. Ma come fare ad apprezzare unfilm su un campione senza la possibilità di vede-re ciò per cui lo è diventato? Marco Leonardi,con una strepitosa somiglianza a Diego, hamesso del suo nell'interpretazione ammettendodi conoscere Maradona "come tutti, attraversofilmati e documentari". Per Risi e per lo stessoLeonardi, Maradona è in fondo un uomo buono,che ha fatto del male solo a se stesso attraversola cocaina. Girato per 9 settimane a Buenos Airese 1 a Napoli, il film parte con Maradona bambi-no che cade in un pozzo (scena che oltretutto loconcluderà) per spostarsi sul Capodanno del2000, quando Maradona ebbe un grave attaccocardiaco, dovuto alla droga. Da qui, tra flashback, in cui Diego adulto si rivede bambino, e i

ricordi di una Villa Fiorito, città natale, neppuretroppo povera, si sviluppa la vita sregolata chetutti conoscono. Droga, donne, soldi, per uno cheè venuto dalla fame, diventano una miscela mici-diale che lo porta al degrado e alla fine di tutto.Arriva a pesare 126 chili, rischia di morire ma nonmolla. Probabilmente ci si aspetterebbe un filmun po' meno melò, simile alle telenovelas argen-tine, ma Risi lo ha visto cosi. Il 14 luglio del2005, a Cesenatico incontra per la prima voltaDiego a casa di Salvatore Bagni: lo scruta, lo stu-dia. E poi il verdetto: "A me del film non me nefrega niente. Basta che è d'accordo Claudia" diceDiego con la proverbiale schiettezza. E Risi nonpuò fare altro che dedicargli la sua opera, cosiosteggiata addirittura dalla figlia diciannovenneDalma, preoccupata per le scene che mostrano ilpadre che tira cocaina. Distribuito in 130 copiein tutta Italia, presentato a Napoli in due gior-nate, è proprio nella città partenopea che Risivorrebbe fare il colpaccio. El pibe de oro, il pelu-sa, ha lasciato breccia nel cuore dei napoletaniche non possono scordarlo: in ogni angolo dellacittà partenopea trovate altarini e talismani con

il viso di Maradona; persino sui preservativi c'eradisegnata la sua faccia.

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VIVERE IL TEATRO programmazione aprile

[ di•Valeria De Rentiis ]

Ritorna LUNGOMARE il musical scritto a quat-tro mani da Maurizio Costanzo e Alex Britti, conun cast rinnovato composto da "Amici" semprepiù affiatati travolge il pubblico del TeatroNuovo di Milano dove ha debuttato il 27 feb-braio scorso registrando più di un record d'in-cassi.Ogni città ha la sua periferia fatta di stradeanonime e casermoni popolari, il mondo chiusonei pomeriggi al baretto sotto casa e il futuroimmaginato in una fuga mai realizzata. Ci sonoquartieri più duri di altri, quelli ripuliti e quel-li abbandonati, quelli fatti di piccole casette

abusive e quelli delle palazzine occupate.Alcuni sono talmente tanto lontani dal centroche non si sa più se siano la fine o l'inizio diun'altra città.Le periferie si assomigliano tutte si dice, Ostiaha il mare ed è diversa da tutti gli altri quar-tieri di Roma.Qui vivono Roberto e i suoi amici. Hanno menodi trent'anni e la faccia tosta di chi sa fare ilduro. Sono ragazzi che pensano in grande, masi ostinano a non voler crescere. Hanno pocacultura e un po' della boria dei bulli di quartie-re. Eterni adolescenti, fanno i gradassi con la

vita, rischiando talvolta di bruciarla in un atti-mo. Gli occhi però sono ancora puliti. Passanole loro giornate sulle panchine del lungomare diOstia perdendo tempo tra sogni, desideri enoie. Si fanno grandi con storie di risse e bra-vate in moto e poi con le loro donne fanno iduri prendendo in giro l'amore. Scegliere trabene e male sembra sempre possibile quando siè giovani, ma poi gli eventi ci inducono adimboccare una strada. Roberto sta per fare il"salto di qualità" nel mondo della criminalitàquando una serie di eventi personali lo porta aduna drammatica promessa e alla scelta definiti-va per il bene. Con la regia di Patrick RossiGastaldi, insegnante di recitazione nella scuoladi "Amici" della De Filippi e con le coreografiedi Steve la Chance, Lungomare è interpretatoda: Eleonora Crupi, Ivan D'Andrea, AndreaDianetti, Maria Stefania Di Renzo, LeonardoFumarola, Thomas Grazioso, Irene Guglielmi,Luana Guidara, Monica Hill, Enrico Pittari,Veronica Rega, Marianna Scarci, RobertaZegretti e con Aldo Donati. Il primo talent showdella televisione italiana continua a dare lustroa ragazzi semplici e con voglia di fare, masoprattutto con stoffa da vendere. Il Musicalche è rimasto a Milano per una sola settimanama che è già richiesto per la prossima stagione,debutterà il 13 marzo a Torino. Il tour sarà ingiro per l'Italia: il 6 marzo al Teatro Accademiadi Conegliano; l' 8 marzo al Teatro Comunale diCossato; il 10 marzo Teatro Nuovo Giglio diIndago; dal 13 al 18 marzo al Teatro Alfieri diTorino.A Roma dal 20 marzo al 1° aprile

•Teatro Parioli

Il Teatro Artigiano presenta una commedia diver-tente dai toni noir in cui si cimentano attori delcalibro di Pietro Longhi (L'imbroglio dei dueritratti", "Le furberie di Scapino", di Angelo

Corti) e Tiziana Foschi ( Premiata Ditta). Inscena al Teatro Manzoni, di cui Longhi è anchedirettore artistico e socio, la commedia "E' ricca,la sposo, l'ammazzo" per la regia di AnnamariaPapalia, è la storia di uno scapolo, CleonzioPignatelli, che dopo aver condotto una vita dis-sipata e sull'orlo del fallimento cerca di tapparele falle finanziarie sposando uan ricca e ingenuaereditiera. Dopo affannose ricerche, la sceltacade su Ernestina Steinless (interpretata dalladivertente Tiziana Foschi) svampita, colta, esa-geratamente facoltosa, ma goffa, pasticciona, edistratta a tal punto da restare vittima di sestessa, soprattutto quando si trova in casa! Nellavicenda a complicare le cose per il nostro appren-dista assassino intervengono: un buffissimogangster con relativa pupa, l'avvocato delle causeperse e una cameriera-segretaria con licenza dicombinarne di tutti i colori. Ma come si suol direil diavolo fa le pentole ma non i coperchi… Ecosì, il nostro maldestro "barbablù" finisce per

avere compassione della moglie, rivelando uncuore tenero nel quale germoglierà un sentimen-to nuovo. "E' ricca , la sposo, l'ammazzo" di MarioScaletta sarà in scena dal 17 aprile al 13 maggio.Con Roberto D'Alessandro, Sandra Caruso, MarioPatanè Tito, Cristiana Vaccaro Manganelli. Lescene sono di Gianluca Amodio, i costumi diLucia MarianiOrario spettacoli: dal martedì al venerdì ore 21sabato ore 17-21 domenica ore 17.30, giovedì 3maggio ore 17 e ore 21. Biglietti: interi 23 euro,ridotto 20 euro.

•Teatro Manzoni

Teatro Parioli - Via Giosue' Borsi, 20Tel. 06.8073040/41www.teatroparioli.it

Teatro ManzoniVia Monte Zebio 14/c (Piazza Mazzini)Per informazioni e prenotazionitel. 06.32.23.634Orario Botteghino: dal Lunedì al Sabato 10-20Domenica 11-13/15-20www.teatromanzoni.info.

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È stata finalmente annunciata la "data zero" deltour 2007 di Laura Pausini. La cantante roma-gnola partirà il 24 maggio dallo stadio dell'Isoladi Schiusa, a Grado, per poi approdare allo sta-dio San Siro di Milano il prossimo 2 giugno: inquesta occasione, sarà la prima donna nella sto-ria della musica a calcare un "palcoscenico" cosìprestigioso.

Molti ricorderanno ancora il suo debutto: è il1993 e una timida ragazza, appena dicianno-venne, si presenta sul palco dell'Ariston con ilbrano "La solitudine", ottenendo un'inaspettatavittoria nella categoria "Nuove Proposte" delFestival di Sanremo. Nello stesso anno esce l'al-bum "Laura Pausini", che rimane in classificaper tutto il '93, conquistando la prima posizio-ne anche in Benelux. Da quel momento iniziaper Laura un'importante crescita artistica: gra-zie all'impegno costante e ad una notevole grin-ta, la sua voce acquista sempre più sicurezza emusicalità, consentendole di riscuotere grandis-

simi consensi in Italia e all'estero, a cominciaredall'America Latina.

Alla fine del 2006 esce l'ultimo disco, "Iocanto", una raccolta nella quale la Pausini inter-preta alcune canzoni dei più famosi cantantimaschili italiani: sedici brani da lei selezionatiper aver segnato profondamente il suo percorsoumano e professionale. L'album, che in soleundici settimane ha superato il milione di copiein tutto il mondo ed è stato indicato come "Ildisco più venduto del 2006", contiene anchealcuni duetti, come quello con Tiziano Ferro in"Non me lo so spiegare" (terzo singolo estratto)e con Juanes in "Il mio canto libero" di LucioBattisti. Sempre nel 2006, ha ricevuto l'ambitis-simo Grammy Award, che prima di lei era statoconsegnato solamente ad un altro artista italia-no: Domenico Modugno, nel 1958.

L'annuncio del concerto a San Siro è arrivatopochi giorni dopo l'uscita del secondo singolo,

"Spaccacuore", portato al successo una decinadi anni fa da Samuele Bersani. Così, lasciatasialle spalle la trionfale tournèe dello scorsoluglio e agosto, che in 20 date ha coinvolto lepiù grandi città americane (da New York a LosAngeles), Laura Pausini è pronta ad emozionarenuovamente il suo pubblico con un calendario dieventi tutto da scoprire.

Laura Pausinipresenta il tour estivo

] a cura di Francesca Colaiocco [

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Per informazioni: Dott. Giuseppe BiancoTel. 06.5910802

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A volte capita di chiedersi dove vada un territo-rio, soprattutto quando si tratta di una realtàcome quella municipale, piccola se confrontataalle grandi città ma enorme se la si guarda dallato delle sue problematiche interne. È il caso delMunicipio XII, che con la sua estensione copreampie aree territoriali ognuna con una sua pecu-liarità specifica: porta del Mediterraneo sullacittà, centro di aggregazione delle dinamiche eco-nomiche, polo sinergico d'attrazione, nonché zonadi elevato valore culturale ed architettonico e perfinire punto di passaggio per il traffico che dall'e-sterno entra a Roma e viceversa. Insomma, uncrogiuolo di attività e di sinergie che fanno delMunicipio XII un territorio di grande attrattiva maallo stesso tempo di estrema problematicità. Unanuova giunta si è da tempo insediata; chiediamoqui ad alcuni esponenti politici di tracciare breve-mente un bilancio di questo periodo.

Andrea de Priamo, capogruppo di Alleanza Na-zionale al Consiglio Muni-cipale:Da allora io non vedo novitàpositive. Se ci sono state èperché ci si è limitati a viveredi rendita su operazioni giàannunciate e previste dallaprecedente amministrazione.Penso, se vuole un esempio,all'abbattimento dei Ponti oall'apertura della rotatoria diCecchignola - Tor Pagnotta.Credo che questi due brevicenni possano bastare a ren-dere chiaro ciò che nel territo-rio è cambiato e qual è lafonte reale del cambiamento.Stesso discorso per i nomadidi Tor Pagnotta, ovviamente.Posso notare che manca il dia-logo con i cittadini e che alcu-ni problemi si sono addirittu-ra aggravati e quando faccioriferimento all'emergenzaabitativa non credo di dire una cosa sconosciuta; ilcaso di Fonte Laurentina, in cui il comitato ha for-temente protestato è emblematico della non con-gruità di alcune scelte. Penso altresì che questoderivi a cascata da un pesante appiattimento dellamaggioranza sulle decisioni del Comune di Roma,che tra l'altro sta già operando in variante del PianoRegolatore, aggravando la già esplosiva situazioneche deriva dalle costruzioni senza infrastrutture ido-nee. In definitiva il territorio non è cambiato molto,ma noi continuiamo a fare una opposizione concre-ta e costruttiva, portando proposte che a volte ven-gono anche condivise.

Pasquale Carpentieri, Presidente della Com-missione Politiche Sociali:Molte cose sono state fatte, a partire dallo sgom-bero dei nomadi di Tor Pagnotta, operazione cheio spero veda la sua conclusione nel ricollocamen-to degli aventi diritto in sistemazioni ottimali,sempre nel rispetto delle norme, così come anche

per Tor de' Cenci. Una cosa che mi rende orgoglio-so è l'intervento che abbiamo fatto per bloccare leiniziative della ASL che puntavano a ridurre del50% il personale dei grandi ustionati: è un servi-zio che funziona e che quindi va incoraggiato, nontagliato. Senza invadere la competenza del setto-re scuola, come Presidente della CommissionePolitiche Sociali voglio ricordare la politica per gliasili nido che sta andando avanti per azzerare leliste d'attesa e fare si che sempre meno bimbi sitrovino senza un posto. Per la mobilità voglio fareun cenno ad una proposta che mi sta molto acuore: il Piano di Zona Spinaceto - Mostacciano:in quella zona dalle 15 in poi si forma un lungoserpentone di auto che ostacola non poco la scor-revole viabilità. La proposta è fare una rampettaall'altezza di Via Ognibene che possa fare defluireil traffico insieme alla costituzione in senso unicodella strada adiacente. Il traffico, e non lo dico ioma i tecnici che hanno fatto un'indagine su que-sto, subirebbe uno snellimento notevole. Questo è

un progetto che se andasse in porto farebbe delbene non solo ai cittadini residenti ma anche acoloro che sono utenti saltuari della zona.

Pasquale Calzetta, capogruppo di Forza Italiaal Consiglio Municipale:Tracciare un bilancio dei mutamenti del territoriodall'avvento della nuova giunta non è facile e io,da parte mia, vedo delle forti criticità. La cosa chepiù balza agli occhi è la poca presenza sul territo-rio e la scarsa efficacia di alcune iniziative. Lacampagna sulla prostituzione, peraltro ben fatta,non ha avuto ricadute sul territorio e questo per-ché manca la sostanza ad accompagnare la forma;i grandi nodi problematici sul territorio non sonostati risolti e non si vede uno spiraglio di evolu-zione politica. Capisco che le poche risorse a dis-posizione dei Municipi non rendono certo le cosepiù facili, ma da questo Municipio nessuna voce diprotesta verso il Comune si è alzata, mentre daaltre parti ciò è avvenuto; andiamo sul concreto e

parliamo di territorio concretamente. I nomadi adesempio sono un problema che è stato si risolto aTor Pagnotta, peraltro su iniziativa della preceden-te giunta, ma che lascia aperte altre falle. Mi risul-ta che a Castel Romano la situazione sia total-mente fuori gestione, sia per l'insediamento abusi-vo del campo all'interno di un parco sia per alcuniatti che all'interno vi si compiono, come il brucia-re di notte cumuli di rifiuti, cosa di cui ci sonotestimonianze anche fotografiche. Anche perquanto riguarda l'abbattimento dei Ponti la spintadel centrodestra è stata forte. Insomma, la sostan-za è davvero poca, in un territorio che necessite-rebbe invece la massima concretezza.

Vincenzo Vecchio, Presidente della Commis-sione Urbanistica:Se devo tracciare un bilancio di questi mesi digoverno del territorio, non posso che parlare di unbilancio sostanzioso e decisamente positivo. Se mipermette vorrei partire dalla campagna contro la

prostituzione, per la qualeoccorre fare un plauso allaPresidente Prestipino eall'Assessore alle PoliticheSociali Barberini, infatti que-sta iniziativa ha avuto ilmerito di svegliare e smuove-re le coscienze di molti e,cosa non da tutti, la notiziaè rimbalzata anche sui net-works nazionali. Naturalmente si è data prose-cuzione all'opera di demolizio-ne dei Ponti, ma non ci si èevidentemente fermati qui,difatti si sta lavorando per lariqualificazione del Laurenti-no, zona che richiede una par-ticolare attenzione, data lasua popolosità e purtroppospiccata criticità in alcuni seg-menti. Da qui mi muovo perparlare di una tematica piùampia: le nuove realizzazioni

del PRG. Qui nel Municipio XII e all'Eur in parti-colare cresceranno le novità più importanti dalpunto di vista urbanistico e tutti dobbiamo esse-re vigili e attenti a che la zona sia sì al passo coni tempi, ma che sia, al tempo stesso, mantenutanella sua originaria bellezza architettonica enaturale. Non ci dimentichiamo che l'Eur è il pol-mone verde di Roma Sud. Proprio in questa dire-zione va la cosiddetta "opzione zero" sui chio-schi, votata in Consiglio su mio input comePresidente della Commissione Urbanistica e sotto-scritta in primis dalla Presidente Prestipino; insostanza il Laghetto non verrà toccato dalla rea-lizzazione dei chioschi, i quali saranno presenti,ad esempio, solo nella zona di Tre Fontane, chenecessita di riqualificazione. Concludo con unaconsiderazione: l'aria che si respira, anche negliuffici, è ottima, si lavora alacremente e con pro-fitto, inoltre tutti gli esponenti della Giunta sonomolto presenti. C'è voglia di fare. Vogliamo conti-nuare così.

Pareri e sensazioniIntervista ad alcuni esponenti politici del Municipio XIIsu bilanci e prospettive del territorio

] a cura della Redazione [

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Da ragazzo pensavi già di diventare attore?Da bambino non ho mai pensato di diventareattore. A 16 anni mi è venuta voglia di fare unacosa creativa dal punto di vista artistico e hocominciato a studiare danza e recitazione. A 18anni ho cominciato a fare l'attore lavorando inun film di Dario Argento, "Phenomena"Quando hai scoperto questa passione? E'

nata per caso?La mia famiglia era un pò titubante sullamia scelta ma lavorando sempre di piùhanno creduto in me e nel mio lavoro. Sedevo a qualcuno il merito d'essere diven-tato un attore questa persona è PatroniGriffi che ha creduto nelle mie qualità emi ha modellato giorno per giorno facen-domi diventare quello che sono ora Quali ostacoli hai dovuto superare?Gli ostacoli sono stati molti, ma quelli piùimportanti erano la concorrenza nelmondo dello spettacolo e la difficoltà diun lavoro precario Quali consigli daresti ai giovani di oggisul mondo dello spettacolo ?Io ai giovani d'oggi non consiglio di farequesto lavoro per le motivazioni che ho

detto prima ma se proprio lo si vuol fare consi-glio di studiare e di prepararsi professional-mente in modo da poter affrontare questomondo cosi difficile e complesso Preferisci il comico, il drammatico o il poli-ziesco?Preferisco le cose belle, poi che siano comiche,drammatiche o poliziesche non importa.

L'importante e che siano lavori fatti bene. Con quale regista vorresti lavorare?Con registi che hanno idee e che desideranolavorare con me. Sono aperto ad ogni genere diesperienza.Che film stai girando?Adesso la nuova serie del Commissario Rex. Leriprese mi impegneranno fino a maggio. Poi agiugno riprendereremo la serie TV “Capri”.Quali sono i tuoi miti?Due miti per me sono Marlon Brando e LaurenceOlivier. Nonostante siano due attori moltodiversi, racchiudono l'emblema di essere attoreCome vedi il tuo futuro?Spero che il mio futuro sia pieno di soddisfa-zioni, come quelle che ho avuto fino ad oggi espero che possa rendere felici i miei figli etutte le persone a cui voglio beneIncoraggeresti i tuoi figli per intraprenderela tua carriera?Sì, mi piacerebbe lavorare con uno di loromagari per avere un rapporto diverso. Potrem-mo scoprire modi diversi di stare insieme.Potrebbe essere molto stimolante

in foto: Kaspar Kapparoni

Negli ultimi anni si è sviluppata la cultura deivideogiochi. Quasi ogni ragazzo in casa propriaha una playstation. Si è passati dalla playsta-tion 1 (la più antica) alla Playstation 2, usci-ta nel 2000, fino ad arrivare ad oggi con laprossima uscita della Play 3. Ma oltre allaPlaystation altri apparecchi tecnologici hannoavuto il loro sviluppo come il Game Boy, ini-

zialmente in bianco e nero, progettatosuccessivamente a colori fino ad arri-vare ai nostri giorni con prestazioniavanzate. In corrispondenza dello svi-luppo della videotecnologia ludica sisono perfezionati anche i videogiochi .Essi sono diventati sempre più com-plessi e migliorati nella grafica; alcunisembrano filmati di vita reale. I video-giochi si sono aperti in molti campi.Si partiva dal classico Pacman fino adarrivare ai giochi di strategia o a quel-li di guerra. Sono stati sviluppati

anche giochi che simulano molto bene la vitaquotidiana delle persone. Uno di questi è TheSims, spettacolare riproduttore dela vitaumana, che consente di crearsi una vera epropria identità virtuale.Alcuni giochi attuali hanno riprodotto ancheuna serie TV di cartoni animati, come ilfamoso Dragonball, che è stato riprodotto in

vari giochi. Purtroppo l'ampia disponibilitàdei videogiochi porta a trascorrere moltotempo davanti ai monitor, questo natural-mente non è positivo, in quanto può crearedipendenza e problemi fisici di salute, comele infiammazioni dei tendini della mano.Alcuni videogiochi simulano atti violenti epurtroppo in alcuni casi il loro uso può ren-dere meno sensibili alla violenza reale e piùaggressivi. Ultimamente i giochi sono diven-tati interattivi, cioè il giocatore entra nelgioco e ne fa parte. Questa modalità è con-sentita grazie alla nuova piattaforma chia-mata WI Fi.Il mondo dei videogiochi è molto interessan-te e divertente, sia per l’evoluzione tecnologi-ca sia sempre per il maggior coinvolgimentodel giocatore. Tutto questo però non deve portarci a nonprendere in considerazione la realtà.

Il mondo dei videogiochi] di Ivan Berghella [

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Il SalvagenteGiornalino a cura della scuola mediaMatteo Ricci - Roma

Intervista a Kaspar CapparoniLa figlia intervista il papà] di Sheherazade Capparoni e Viola Giorgini [

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Napoleone BonaparteTra verità e mistero] di Matteo Sbroscia [

Napoleone Bonaparte nacque ad Ajaccio(Corsica) nel 1769 da famiglia fiorentina. Dopoaver studiato in un collegio militare divennesottotenente dell'artiglieria e partecipò alleguerriglie della sua isola. La sua prima occa-sione per farsi notare dal Direttorio (il gover-

no franecesce dell'epoca) fu quando fu incari-cato di difendere Tolòne. Ma il suo genio mili-tare si rivelò nella Campagna d'Italia (1796-1797) dove organizzò i territori conquistatiunendoli in repubbliche sorelle: tra le piùfamose la Cisalpina e la Partenopea.Nella Campagna in Egitto sconfisse i turchinella battaglia delle piramidi ma l'ammiraglioOrazio Nelson (Marina Britannica, nemica diNapoleone) gli tese una trappola nella baiadi Abukir. Tornato a Parigi sciolse il diretto-rio per formare un consolato. Tra le sue vit-torie troviamo Austerliz; Marengo, Wagram,Eylau, Friedland e Jena. La Campagna diRussia fu un'esperienza terribile perNapoleone che perse 500.000 uomini su600.000 a causa della bravura con cui il gen-reale russo Kutuzov impedì ai francesi dirifornirsi, obbligandoli alla ritirata. Dopo lasconfitta a Lipsia fu mandato in esilionell'Isola d'Elba da cui riuscì a fuggire nuova-mente in Francia, formò una resistenza cheperò durò solo 100 giorni a causa della defi-nitiva sconfitta a Waterloo (18 giugno del1815). Da qui fu mandato in esilio nell'isola

di Sant'Elena, dove morì il 5 maggio 1821.Questo è il Napoleone che tutti conosciamo.Ma c'è una storia quasi segreta, conosciutada pochi, che ebbe luogo tra il 1798 e il1799 in una terra calda, lontana... l'Egitto.Durante la campagna in questo paese, infat-ti, il generale non si limitò a portarsi dietrogenerali ufficiali e capitani di marina, maanche astronomi, archeologi, architetti, let-terati e ingegneri. La storia racconta cheNapoleone Bonaparte arrivò fino a SanGiovanni d'Acri dove trovò la resistenzaturca: sulla via del ritorno si fermò a pernot-tare in un paese della Palestina di nomeNazareth. Tornato a Giza, all'accampamento,la notte del 12 agosto dormì dentro la pira-mide di Chope. I suoi biografi raccontano chela mattina successiva il loro comandante(uscendo dall'imponente edificio sudato conuna smorfia di paura dipinta sul volto) era unuomo diverso da quello che conoscevano unadecina di ore prima. Napoleone non rivelòmai i motivi dei suoi pernottamenti (aNazareth e nella piramide) neanche sul lettodi morte.

Il tramonto] di Flaminia Fiorletta [

Il tramonto è magia porta la nostalgia e la malinconia.Il sole illumina il maree ti vien voglia di cantare,il tramonto è pieno di pensieri,quelli di oggie quelli di ieri.Ti regala ricordi,ma per riviverli ormai è tardi

L’amore] di Flaminia Fiorletta [

Non so se l'amore esiste per davvero, quello vero, quello sinceroQuello per cui piangi le ore chiuse in camera,quello che ti spezza il cuorequello che ti uccide dal dolore,quello che ti butta giù,quello che ti fa passare la voglia di stare con le persone a cui vuoipiù bene al mondo...quello che ti tiene stretto e non ti lascia andar via,quello che ti sorprende e ti fa battere forte il cuore, quello che timozza il fiato, quello che entra la notte nei tuoi sogni

Il cellulare: un bene o un male?] di Michele Gentile [

In questi giorni un tema molto discusso èstato l'uso dei cellulari nelle strutture scola-stiche, poiché sono stati fatti e introdotti,attraverso il web, filmati contenenti violenza,vandalismo e immoralità.Per quanto riguarda quelli relativi alla violen-

za, sono stati filmati alcuni studenti mentreattuavano atti di bullismo. In uno picchiava-no un loro coetaneo diversamente abile, in unaltro veniva percosso un ragazzo sano.Per quanto riguarda invece quelli relativi alvandalismo, sono stati ripresi alcuni ragazziche bruciavano, in un bagno della scuola, unappunto di una studentessa la quale ripeteva:"ma siete scemi" e loro invece di fermarsi lerispondevano, prendendola in giro: "piange lasecchiona!".Per quanto riguarda infine quelli relativi a epi-sodi di immoralità sono stati filmati alcuniragazzi che palpeggiavano la professoressamentre insegnava, la stessa che è stata pro-cessata per abusi sessuali su minori. Ma tutto ciò rende il cellulare un male o unbene?Per il ministero della pubblica istruzione è un

male se usato in modo non appropriato perchéil telefono è un mezzo di comunicazione e nonun mezzo per filmati di abusi o di atti di bul-lismo. Per questa ragione l'uso dei cellulari a scuolasarà vietato sia per gli studenti sia per i pro-fessori. Però bisogna ricordare che dentro ofuori scuola ci sarà sempre lo stupidino chefarà filmati riprovevoli per la società.Questo provvedimento ministeriale non é sba-gliato di per sé ma per punire pochi irrespon-sabili esso colpisce anche i consapevoli eresponsabili, che tengono il cellulare o perdivertimento (nell'usare i giochi) o per tran-quillizzare quei genitori che non riescono astaccarsi dai figli, e quindi, devono semprestare in contatto con loro, ma comunquesiamo in una società e per colpa di due o tre,pagano tutti.

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Siamo sicuri di venerare il sepolcro giusto?] di Clino Papa [

Dan Brown, nel suo best seller di fama mon-diale, mette in discussione la figura divina diGesù, descrivendolo come un semplice trasci-natore di folle con una discendenza che arrivafino ai giorni nostri.Se si sbagliasse o no non spetta a noi dirlo, ma

la voglia di discuterne e di fare supposizioninon manca a nessuno. In una conferenza stampa di New York due regi-sti, un'israeliano e un'americano hanno dichia-rato di aver gelosamente custodito, per cinqueanni, la scoperta della vera tomba di Gesù.La tomba-cripta rinvenuta a Talpiot, un quar-tiere a sud di Gerusalemme, ospiterebbe secon-do un' incisione esterna le ossa di Yeshua BarYoseph (Gesù figlio di Giuseppe), di sua moglieMariamene (Maria ).Maddalena) di suo figlio Yeudà (Giuda) di suopadre Yoseph (Giuseppe) e di sua madre Myriam(Maria). Questo significherebbe che per secoliè stato venerato il sepolcro sbagliato?A tale domanda gli archeologi rispondono conun no secco."Ecco, qui c'è Shimon Bar-Yona, che è il nomedi San Pietro. Vede questa lapide? Qui c'è Giuda.

Su quest'altra: il Cireneo. Ecco: qui c'è un Gesù.Qui si legge benissimo: Maria. Accanto: Marta eMaria, sorelle di Lazzaro. Sapesse quante ce nesono, sepolture con questi nomi! Voglio scher-zarci su: è come se domani le mie ossa fosseroconfuse con quelle del mio omonimo, il pugilecampione dei pesi Leggeri. Ogni Pasqua eNatale qualcuno si inventa un ritrovamento cla-moroso. L'anno scorso era la grotta di SanGiovanni Battista. La Terrasanta sta diventandouna messa in scena. Tutto diventa una scusa perfar soldi, e parlar male di Gesù Cristo". È Michele Piccirillo che con stoltezza è irrita-zione stronca le supposizioni del regista, indi-cando varie urne.Venire a capo del mistero non sarà facile, mal'uomo con la sua curiosità e sicurezza passodopo passo giungerà alla verità

Qual è il confine tra il diritto di cronacae il diritto alla privacy?] di Ivan Berghella [

Ultimamente si è sentito molto parlare delloscandalo che ha trovato coinvolti "paparaz-zi" e famosi agenti dello spettacolo. Uno diloro è stato accusato di aver venduto ad altoprezzo delle foto compromettenti di alcuniVip (very important person), secondo alcuniricattandoli; molte di queste persone si sonotrovate costrette a pagare per evitare che leloro immagini fossero pubblicate e giudica-

te dall'opinione pubblica. Purtroppo ci sonomolti giornali e riviste pieni di queste fotoche invadono la vita privata dei personaggifamosi. La gente è molto interessata a que-ste vicende, lo dimostra il fatto che questeriviste sono molto vendute. Ma è giustointromettersi nelle questioni private dei per-sonaggi pubblici? Qual è il confine tra ildiritto di cronaca e il diritto alla privacy? Il diritto di cronaca è molto importante peruno Stato poiché assicura la diffusione delleinformazioni non controllate all'interno diesso; ma anche il diritto alla propria privacyè essenziale per ogni individuo. Il dirittoalla privacy viene rispettato se non vienefatta nessuna intrusione nella sfera privatadelle persone, anche se queste rivestonocariche pubbliche e sono famose. Il dirittodi cronaca dovrebbe occuparsi della partepubblica delle persone e non della parte pri-vata. Ad esempio un calciatore può esserefotografo e raccontato quando svolge pre-stazioni sportive, ma diventa una persona

comune quando sta con la sua famiglia lon-tano dai campi da gioco.Oppure, se il Papa si affaccia alla finestra delsuo studio in Vaticano per parlare alla follaè giusto che sia fotografato, ripreso, regi-strato, ma non è così se, mentre è in ferie inmontagna, viene fotografato alla finestradella baita, perché non sta svolgendo le fun-zioni di capo della Chiesa. Ancora, se il Capodel Governo annulla un impegno internazio-nale perché è ammalato fa parte del dirittodi cronaca comunicare che è malato, ma èdiverso scrivere, ad esempio, che durante levacanze estive il suo medico è andato a visi-tarlo. La tutela della privacy garantisceanche altre libertà fondamentali degli indi-vidui perciò, così come ad un giornalistadeve essere assicurata la libertà di espres-sione, a tutte le persone deve essere assicu-rata la libertà di circolazione che potrebbeessere limitata dalla presenza non desidera-ta di fotografi in certi luoghi.

Il mondo equestre può essere vissuto in diversimodi, ma quello che colpisce e affascina di piùè il bellissimo rapporto che si crea tra l'uomo el'animale. In particolare vorrei parlare ora dellospeciale legame tra il bambino o ragazzo e ilcavallo. Il rapporto si instaura grazie allapassione che si ha per questo animale già dalprimo incontro. Per molti bambini il cavallo oil pony diventa "un amico e si instaura conesso un rapporto di vero affetto e fedeltà.Nasce così un emozione particolare nell'accudir-lo, nel coccolarlo e nel cavalcarlo. In special

modo accade per i bambini con difficoltà moto-rie o psichiche. Per loro il cavallo rappresenta ilmezzo per aumentare la sicurezza, la fiducia el'autostima. Il cavallo, come tutti gli animali,ha bisogno di attenzione. Questo responsabiliz-za i bambini, senza che essi si sentano giudica-ti. La sensibilità di questo splendido animalefavorisce la comprensione, i bambini si sentonocosì "capiti" e corrisposti nel loro amore.In generale, i ragazzi che scelgono questosport vengono spinti dalla passione, che avolte li segue per tutta la vita, portandoli a

La passione per i cavalli] di Deila Antici [

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Negli Stati Uniti d'America non si usano gliEuro, bensì i dollari. Sul retro di ogni bancono-ta c'è il ritratto di un personaggio importantedella storia americana.1 dollaroSulla banconota da 1 dollaro è ritratto GeorgeWashington, primo presidente degli USA; il suovolto è inoltre scolpito sul Mount RushmoreNational Memorial (nel Sud Dakota).

2 dollariSui 2 dollari c'è Thomas Jefferson, terzo pre-sidente degli Stati Uniti; anch'egli è ritrattosul Mount Rushmore e ha un monumento aWashington DC.5 dollariSui 5 dollari troviamo Abraham Lincoln; sedi-cesimo presidente degli Stati Uniti, fu il primoad essere assassinato.Anche lui è ritratto sul Mount Rushmore e aWashington DC ha un monumento.10 dollariSulla banconota da dieci dollari c'è AlexanderHamilton, primo ministro del tesoro america-no. Egli propose al Congresso di creare unaBanca indipendente dagli Inglesi, quella chesarà chiamata First Bank of the United States.20 dollariSui 20 dollari troviamo Andrew Jackson, setti-mo presidente degli Stati Uniti.Fu il primo presidente che non proveniva dafamiglie ricche; era soprannominato "Old

Hickory" (la vecchia quercia).Durante il suo mandato l'Arkansas entrò a farparte dell'unione.50 dollariSulla banconota da cinquanta dollari c'èUlysses Simpson Grant, diciottesimo presidentedegli Stati Uniti.Fu un generale unionista nella Guerra di seces-sione americana.Noto soprattutto per la corruzione dei suoifunzionari, non ci sono prove che anch'egli fucoinvolto in atti illegali.100 dollariSulla banconota con il valore più alto degliStati Uniti troviamo Benjamin Franklin.Egli fu un giornalista, autore, scienziato, inven-tore, filantropo e abolizionista.Creò la prima unione di pompieri volontari(Union Fire Company), è conosciuto per i suoiesperimenti sull'elettricità. Tra le altre coseinventò le pinne e il parafulmine; era appas-sionato di meteorologia e di anatomia.

Dollari USA: di chi sono i ritratti?] di Matteo Sbroscia [

Duff, idolo americano] di Clino Papa [

scegliere di fare del loro amore per i cavalli unlavoro, nel mondo delle corse, nell'equitazio-ne, nell'allevamento o addirittura fare spetta-coli nel circo o nel cinema. Intervistiamo oraun'amazzone delle corse a Capannelle, il piùimportante ippodromo di Roma: Edel Antici.Da quando hai questa passione?Da quando avevo due anni.Come hai avuto la possibilità di iniziarequesto lavoro e questa carriera?Per caso, tramite conoscenze, è stato un verocolpo di fortuna.Vorresti ringraziare qualcuno in particolareche ti ha aiutato e incoraggiato a coltivare

questa passione e poi a trasformarla inlavoro?La famiglia e mia zia mi hanno aiutata… non miè servito l'incoraggiamento di nessun altro …Che consiglio hai per chi ha questa passio-ne ma non sa come alimentarla?Darsi da fare e non mollare mai… non arren-dersi alle difficoltà!!!Che cosa ti affascina del tuo rapporto con icavalli?Il fatto che sono animali sensibili e intelli-genti e hanno bisogno di noi, delle nostrecure e del nostro affetto.Cosa ti piace del tuo lavoro?

La competizione, la sfida quotidiana e l'ariaaperta.Quali sono i sacrifici che devi affrontare?Il freddo dell'inverno, l'alzarsi prima dell'albae il continuo rischio di caduta.Cosa vorresti cambiare del tuo lavoro?L'ignoranza e il maschilismo dell'ambienteippico.Che cosa è per te la passione?Qualcosa che ti viene da dentro, che ti spingeanche a fare sacrifici grandi, qualcosa che nonpuoi spegnere mai.

Hilary Duff, nasce il 28 settembre 1987 aHouston, in Texas. È la madre a consigliarle unacarriera da attrice, affiancata dalla sorellaHaylie. Inizialmente ricopre incarichi di scarsaimportanza nei vari teatri locali, ma il suotalento si fa presto conoscere assicurandole ilruolo da protagonista nella famosa serie televi-siva "Lizzie McGuire". Finalmente affermatasinei teleschermi americani lascia la Disney eraggiunge la massima popolarità nel film"agente Cody Banks" e in "una scatenata doz-

zina". Nel 2003 recita in "Nata per vincere",dove impersona Terry Fletcher. Questa volta,però, i giudizi non sono positivi. Josh Bell delLas Vegas Weekly la descrive come "Facile com-binazione tra una cattiva recitazione e cantodella Duff, una cattiva regia e una cattiva sce-neggiatura, "Nata per vincere" è un insulsaperdita di tempo che merita di essere messa atacere", mentre altri critici lodarono la giovaneattrice per essersi dedicata a ruoli più dramma-tici rispetto a quelli fatti in precedenza; il filmfu pesantemente stroncato. Le recensioni, piùo meno, sono state tutte negative in riferi-mento alla sua voce (numerose critiche indica-rono quella che sembrava essere una vocemodificata al computer) e mediocri sulla suarecitazione, la Duff ricevette anche la nomina-tion come "Peggior attrice". A 15 anni decidedi dedicarsi alla canzone (senza abbandonaretotalmente i suoi impegni d' attrice) , madichiara che non è stata una scelta dovuta all'insuccesso, ma per la semplice voglia di segui-re il suo vero sogno. Il suo primo album,Metamorphosis, viene pubblicato nel 2003 eriscuote un immediato successo. Yesterday,

tratto dall'album, arrivò alla top 10 in numero-si paesi. Il secondo singolo Come Clean riscos-se il successo del primo e ottenne il discod'oro. Come Clean si pensa sia la canzone cheabbia avuto più successo della Duff. LittleVoice, ultimo singolo dell'album, non vienerilasciato in America, ma riscuote un discretosuccesso nelle classifiche Canadesi eAustraliane. In Italia l'album viene rilasciatonel novembre del 2003. L'album è dichiaratodalla RIAA disco di platino per ben tre volte.Hilary ha sempre affermato che preferisce can-tare alla carriera d'attrice, ma in Italia saràsempre ricordata come Lizzie.

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Le sorelle Giulianiin mostra a Villa Torlonia

In esposizione presso la Casina delle Civette diVilla Torlonia a Roma, fino al 29 aprile, la mostra"Segno, vetro e colore: Maria Letizia e LauraGiuliani", organizzata dall'Associazione Culturale"Confine Variabile". Dipinti, vetrate, bozzetti e fo-tografie testimoniano il percorso professionale eumano delle due sorelle di famiglia borghese, ac-comunate da bellezza, eleganza e talento.

La loro formazione risale al delicato periodo di con-solidamento del fascismo, per poi raggiungere lapiena maturità negli anni della seconda guerra mon-diale e del dopoguerra. Un percorso artistico cheprende forma nello stesso ambiente familiare: èproprio il padre, infatti, a fondare uno dei primi e

più importanti laboratori arti-gianali di Roma, le "Vetreried'arte Giuliani". Anche il non-no, Eugenio Cisterna, si affermacome pittore e decoratore dichiese e palazzi romani, e pro-segue tale attività fino agliultimi anni della sua vita. L'estrocreativo delle sorelle Giulianinon tarda a manifestarsi: ne-gli anni Trenta e Quarantacominciano ad esporre le loroopere presso le Quadriennali e

in occasione di mostre sindacali o personali. La lo-ro arte, sia su cavalletto che decorativa, è di ottimolivello qualitativo e segue le linee della ScuolaRomana, ovvero quel gruppo di artisti operante aRoma tra la prima e la seconda guerra mondiale.Negli anni del dopoguerra, le due donne decidonodi dedicarsi al laboratorio di famiglia, lavoro sicu-ramente più anonimo ma molto intenso e redditizio,nonché adatto a conciliare la loro professione conl'educazione dei figli (Laura, la sorella più piccoladi un anno, ne ebbe sei).

La rassegna ospitata da Villa Torlonia propone alpubblico una panoramica delle capacità artistichedelle sorelle Giuliani, ponendo la loro vita privata

e professionale in relazione al contesto storico esocioculturale nel quale hanno trascorso la loro esi-stenza: una Roma molto vitale ma allo stesso tempoopprimente e limitante per quanto riguarda la pro-spettiva femminile, non adeguatamente riconosciutae valorizzata. Una parte dell'esposizione è riserva-ta al ciclo di mosaici eseguito tra il 1929 e il 1932per la cappella della famiglia Agnelli, situata in uncimitero della provincia di Torino, e un bellissimocartone a colori di grandezza naturale realizzato daMaria Letizia per la controfacciata. Eccezionalmente,in mostra anche due vetrate di Duilio Cambellotti,tornate alla luce in occasione degli studi per l'e-sposizione romana.

Il "Premio A.I.D. per la Danza", nato in occasionedel ventennale dell'Associazione Italiana Danzatori,ha concluso la sua prima edizione domenica 25 feb-braio presso il Teatro Libero a Roma, sede nazionaledell'A.I.D.Il concorso si è articolato in due fasi, una elimi-natoria il 17 e 18 febbraio ed una finale, durantela quale i giovani concorrenti - suddivisi in junio-res e seniores, solisti e gruppi - si sono esibitidinanzi ad una giuria di alta qualità: il PresidenteWalter Zappolini - fondatore del Balletto di Roma-, Giovanna Spalice - prima ballerina del Teatro S.Carlo di Napoli -, Guido Pistoni - primo ballerinodel teatro dell'Opera di Roma -, Francesca Bernabini

- direttore responsabile del mensile "Danza Sì",Tuccio Rigano - maitre de ballet e coreografo -,Giacomo Molinari -, maestro, coreografo e presi-dente dell'A.I..D. I giovani talenti che si sono esibiti sono arrivatida diverse parti d'Italia ed hanno regalato ad unpubblico attento ed entusiasta una serata di emo-zioni e colpi di scena.Alcuni tra i più piccoli hanno impressionato pub-blico e giuria per la loro preparazione tecnica el'espressività, nella danza classica e soprattutto inquella contemporanea. I vincitori sono stati per isolisti della categoria juniores (dai 14 ai 18 anni)Mariano Cardano da Napoli ed Alessio Impedovo

da Roma, che si sono aggiudicati il secondo postoexequo nella danza classica; Monica Cristiano, an-cora da Napoli, è risultata la 1/a classificata tra lacategoria solisti juniores per la danza classica e perquella contemporanea. Per la categoria seniores(dai 18 anni in su) terza classificata Paola Lauroda Roma (solista danza contemporanea), secondaclassificata Maria Rosaria Francese da Salerno (so-lista danza contemporanea), primo classificatoVincenzo Galano (solista danza jazz) ancora daSalerno.Per la sezione Gruppi, la Russian Ballet Center diSalerno e l'Accademia dello Spettacolo di Napoli sisono aggiudicate exequo il primo posto Senioresper la danza contemporanea; all'Accademia delloSpettacolo è andato anche il premio per la miglio-re coreografia: "CAOS" di Irma Cardano. La manifestazioneprevedeva un premio speciale intitolato a FrancaBartolomei, la fondatrice della scuola e della com-pagnia del Balletto di Roma insieme al M° WalterZappolini; la commissione giudicatrice e l'A.I.D.hanno deciso di consegnarlo, per questa prima edi-zione, allo stesso Walter Zappolini, in riconoscimentodel grande contributo dato alla danza in circa qua-rantanni di attività. Un premio quindi di qualità,che, grazie agli illustri nomi della giuria, all'orga-nizzazione dell'A.I.D. ed alla preparazione deiconcorrenti, fa presagire una positiva quanto rile-vante crescita per la prossima edizione, che già sipreannuncia carica di novità.

] a cura di Francesca Colaiocco [

Laura Giuliani, “Nudo con bacinella”. 1935

Premio A.I.D. per la Danza] a cura di Fabio Nori [

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] a cura di Fabrizio Piciarelli [

Come promesso durante la presentazionedelle novità e delle attività previste per il2007, alla presenza di Augusto Battaglia,

Assessore alla Sanità del Lazio, nel mese di marzosi è svolta l'inaugurazione di due moderne sezioniPET - CT, inserite in una struttura di alta specializ-zazione e di oltre 2000 metri quadri quale la MedicinaNucleare dell'Istituto Regina Elena, che si avvaledi sofisticati sistemi di alta protezione per pazientied operatori."Ringrazio l'Assessore Augusto Battaglia - ha det-to Marino Nonis, direttore generale dell'IFO (IstitutiFisioterapici Ospitalieri), - per aver dato seguito aquanto annunciato due mesi fa. Il 9 gennaio scor-so, in occasione della presentazione delle attività2007, avevamo annunciato l'apertura delle sezionidedicate all'esame PET, che oggi sono già operati-ve per i pazienti interni. Questo è il primo importantepasso per lo sviluppo della rete oncologica regio-nale che ci vede centro di eccellenza di riferimento.La nostra PET, la più moderna del Lazio, va ad af-fiancarsi a quelle già presenti, anche se da nonmolto, nella città di Roma e di certo consentirà lariduzione dell'esodo verso altre regioni che nel 2005è stato di 3486 casi solo per eseguire la PET- TAC."La scintigrafia PET, o positron emission tomography,è una metodica di imaging molecolare che sta cam-biando radicalmente l'impostazione dei percorsidiagnostico-terapeutici del paziente oncologico. "Permette di vedere - spiega il Prof. Carlo L. Maini,direttore della Struttura di Medicina Nuclearedell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE),la distribuzione all'interno dell'organismo di mole-cole che ci permettono di studiare diverse viemetaboliche, cioè di "mappare" i processi biologi-ci fra cui quelli delle cellule tumorali. La possibilitàdi associare l'informazione metabolica all'informa-zione anatomica grazie ai nuovi strumenti ibridiPET-CT, quali quelli installati presso la MedicinaNucleare dell'IRE, aumenta il valore aggiunto del-l'informazione. Dal momento che l'alterazionebiochimica / funzionale svelata dalla PET precedel'alterazione morfologica rilevata dalla RisonanzaMagnetica -RM / TAC, la diagnosi di malattia è mol-to più precoce.""Questa nuova dotazione strumentale - sottolineala Prof.ssa Paola Muti, Direttore Scientifico dell'IstitutoRegina Elena- consentirà di effettuare studi su nuo-ve molecole e traccianti avvalendosi delle metodichepiù avanzate e secondo gli standard internaziona-li. Risultati di importanti trials hanno dimostrato lavalidità di tale strumento nella stadiazione di varitumori e nella sperimentazione di nuovi farmaci"Le indicazioni della scintigrafia PET (associata al-la TAC) oggi in oncologia sono molteplici e tuttedi primaria importanza perché fornisce al clinicoinformazioni che gli consentono di impostare il pia-no terapeutico più appropriato, di osservareneo-formazioni e, quindi, fare diagnosi primaria di

tumore; permette di monitorare la risposta alla che-mioterapia aiutando, nel predire la risposta nellafase precoce, a modificare la terapia nel caso si ri-

velasse subito inefficace; è infine anche di sup-porto alla radioterapia nell'individuazione del bersagliobiologico da irradiare.

Sanità: IFOTecnologia all’avanguardia

Prof .Carlo L. Maini, Direttore della struttura di MedicinaNucleare, ci parla di questo nuovo tipo di tecnologia.

Prof. Maini, cosa è la scintigrafia PET ?La scintigrafia PET, o Positron Emission Tomography,è una metodica di imaging molecolare medico-nu-cleare non invasivo che sfrutta il fenomeno fisicodella disintegrazione materia-antimateria per pro-durre immagini tridimensionali di fenomeni biochimiciall'interno del corpo umano. Benché il principio fi-sico, diretta applicazione della famosa equazionedi Einstein E = mc2, possa ingenerare ansia e ti-mori, l''irradiazione per il paziente è molto modesta,inferiore ad un comune esame TAC.La PET è una metodica altamente innovativa di

grande impatto sia in oncologia clinica che nellaricerca oncologica. La consapevolezza dell'impor-tanza e dell'utilità di questa tecnica aumentanogiorno per giorno mano a mano che le potenziali-tà dell' esame vengono esplorate e riconosciute. Sista già assistendo ad un vero e proprio un cam-

biamento radicale nella impostazione dei percorsidiagnostico-terapeutici del paziente oncologicocon una centralità dell' esame PET di imaging mo-lecolare che eventualmente indirizza verso successiviesami morfologici mirati (RM / TAC). Si ottienecosì un significativo aumento della appropriatez-za delle scelte diagnostiche e terapeutiche e, infine- da non trascurare - una netta diminuzione dei co-sti sanitari.Perché la scintigrafia PET viene chiamata ima-ging molecolare ?Perché permette di vedere la distribuzione all'in-terno dell'organismo di molecole (zucchero,ammino-acidi, ecc.) che vengono identificate per-ché legate a una sostanza debolmente radioattiva,in genere Fluoro-18. Queste molecole ci permet-tono di studiare diverse vie metaboliche, cioè di"mappare" i processi biologici fra cui anche quel-li delle cellule tumorali. La PET rappresenta cosìuno strumento prezioso di identificazione precocedi presenza di tessuto neoplastico e del grado diattività metabolica. In particolare la PET con 18F-fluorodeossiglucosio dimostra un elevato consumodi glucosio da parte delle cellule tumorali mentrecon altri radio-traccianti si ottengono immagini dialtri fenomeni metabolici quali sintesi proteica,ipossia, meccanismi recettoriali ecc.. La possibilità di associare l'informazione metabo-lica all'informazione anatomica grazie ai nuovistrumenti ibridi PET-CT, quali quelli installati pres-so la Medicina Nucleare dell'Istituto Regina Elena,

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aumenta il valore aggiunto dell'informazione.In parole semplici l'informazione fornita dalla PETè "diretta e mirata" come una luce che si illuminasu un bersaglio e permette di riconoscere imme-diatamente fra le tante strutture presenti nel corpoumano quelle malate consentendo quindi di foca-lizzare l'attenzione elettivamente sulle zone diinteresse. Dal momento, poi, che l'alterazione bio-chimica / funzionale svelata dalla PET precedel'alterazione morfologica rilevata dalla RM / TAC, ladiagnosi di malattia è molto più precoce.Cosa offre la scintigrafia PET oggi in oncologia?Le indicazioni della scintigrafia PET oggi in onco-logia sono molteplici e tutte di primaria importanzaper l'informazione fornita al Clinico, e quindi, perimpostare il piano terapeutico più appropriato, equindi i benefici sono:• caratterizzazione di neo-formazioni dubbie e dia-gnosi primaria di tumore, in particolare dei nodulipolmonari• stadiazione primaria e ri-stadiazione di diversitipi di neoplasie indirizzando i trattamenti• guida alle biopsie mirate

• monitoraggio della risposta a chemioterapie: in-dividuazione precoce di risposta completa, parzialeo non risposta • predizione di risposta o non risposta alla terapiadurante le fasi precoci di trattamento evitando co-sì il proseguimento di trattamenti inutili e inefficaci• individuazione del "bersaglio biologico" da irra-diare con possibilità di centrare con accuratezza ivolumi da irradiare con radioterapia a fasci ester-ni risparmiando i tessuti sani e diminuendo lecomplicanzeL'esame PET è ormai considerato elettivo ed indi-spensabile nella gestione dei linfomi, del carcinomadel colon-retto, del carcinoma mammario, del pol-mone, dei tumori testa-collo, dei melanomi. L'elevata trasferibilità clinica dell' informazionefornita dalla PET dipende dal fatto che, a differen-za degli esami radiologici tradizionali, valuta ilgrado di attività metabolica dei tessuti tumorali enon semplici parametri dimensionali delle lesioni. La scintigrafia PET è una metodica costosa ?In effetti, no. Indubbiamente un Centro di scinti-grafia PET di per sé ha costi in assoluto non trascurabili.

Tuttavia, se inserito in una struttura pre-esistentedi Medicina Nucleare efficiente e a norma con con-divisione di strutture e processi, il costo si riduceal tomografo PET, che è dello stesso ordine di gran-dezza di un tomografo a risonanza magnetica. Ilcosto, poi del radio-farmaco non supera i 300 eu-ro.Cosa ancora più importante ai fini di un bilancioeconomico è il fatto che la scintigrafia PET modi-fica l'indicazione terapeutica in un numero moltoelevato di pazienti oncologici, anche oltre il 30%,evitando soprattutto interventi chirurgici inappro-priati ed inutili. Il conseguente risparmio, oltre chedi inutili sofferenze per il paziente, è così nell'evi-tare procedure terapeutiche ad elevato costo. Talfavorevole profilo di costo-efficacia è stato am-piamente dimostrato e verificato in innumerevolistudi di economia sanitaria.Ovviamente il successo clinico - assistenziale e l'ef-fettiva economicità di gestione vengono verificatisolo se la metodica PET è gestita con stretti crite-ri di appropriatezza da personale medico-nucleareesperto e motivato.

Regina ElenaMedicina nucleare al servizio dei pazienti

La Struttura Complessadi Medicina Nuclearedell'Istituto "ReginaElena", diretto dalProf. Carlo L. Maini,opera da oltre 14 an-ni sia nella DiagnosticaRadioisotopica chenella TerapiaRadiometabolica. Iltrasferimento nellanuova sede dell'EUR-Mostacciano ha

determinato un notevole ampliamento delle atti-vità che attualmente includono 3 Sezioni diDiagnostica Scintigrafica tradizionale, un Repartoper Terapia dotato di 8 posti letto ed una Ambulatoriospecialistico. Con tale configurazione strutturalee tecnologica il Servizio di Medicina Nuclearedell'I.R.E. si pone in posizione di assoluta avan-guardia in campo nazionale e potrà operare senza

liste di attesa per tutte le principali prestazionioncologiche. Attualmente l'offerta assistenziale diprestazioni scintigrafiche, effettuate anche in re-gime ambulatoriale, copre la totalità delle indicazionioncologiche, caratterizzandosi specificatamenteper la scintigrafia radio-recettoriale con octreoti-de, la ricerca del linfonodo sentinella, la cardiologianucleare e la diagnostica mammoscintigrafica. Leprocedure di Terapia Radiometabolica includono iltrattamento del carcinoma della tiroide, del dolo-re da metastasi ossee, il neuroblastoma, laradio-immunoterapia dei linfomi e la terapia in-tra-arteriosa dei tumori epatici primitivi e secondaricon microsfere radiomarcate E' da segnalare l'of-ferta nell'Ambulatorio del Servizio di MedicinaNucleare di un percorso diagnostico-terapeuticoper il carcinoma della tiroide che include la visitaspecialistica, l'ecografia, il citoaspirato eco-gui-dato, la scintigrafia Total-Body classica e con TSHricombinante, ed infine la terapia radio-metabo-lica con Iodio-131. In tutto questo percorso il

paziente-utente è seguito dal medico specialistain medicina nucleare garantendo così l'unitarietàdell'assistenza. Attualmente sono seguiti più di2500 pazienti affetti da carcinoma della tiroide indiverse fasi della malattia.Nel campo della RicercaClinica il Servizio di Medicina Nucleare è partico-larmente attivo, sia nella diagnostica che nellaterapia, con una presenza costante nei Congressie sulle riviste internazionali maggiori. In partico-lare si è distinto a livello internazionale perl'esperienza relativa al trattamento delle metasta-si ossee che ha portato alla pubblicazione dinumerosi trials clinici giudicati innovativi e trai-nanti per l'intera comunità medico-nucleare, nonchéper la validazione di tecniche a valore prognosti-co nel carcinoma della mammella. Il clima operativosi caratterizza per una costante attenzione all'ag-giornamento professionale in conformità al modernoindirizzo di Evidence Based Medicine e al miglio-ramento continuo della Qualità.

Cancro alla mammella: Nuove importanti scoperte

La sig.ra Katia, operata per carcinoma al seno nel1995 e donatrice del proprio siero negli anni se-guenti, ha collaborato con i medici e i ricercatoridel laboratorio di Immunologia dell'Istituto NazionaleTumori Regina Elena (IRE) che l'hanno seguita.Grazie alla sua disponibilità, e a quella di altri pa-zienti, è stato possibile individuare una proteina(hMena) ed una sua variante presente solo in tu-mori di origine epiteliale. La risposta immunitariadel paziente ha un ruolo importante durante levarie fasi della crescita neoplastica e molti studisono focalizzati sulla messa a punti di vaccini an-titumorali. Gli studi che portano ad identificare,sequenziare e caratterizzare alcune importantifunzioni di un gene rilevante nello sviluppo e nel-

la progressione del carcinoma della mammella, na-scono da una stretta interazione tra la ricercasperimentale e clinica dell'Istituto Regina Elenae soprattutto dall'attenzione alla storia naturaledel tumore, in particolare alla storia clinica di unapaziente scelta tra le tante donne che hanno con-tribuito allo svolgimento dello studio. E' chiaro ormai come il tumore sia una realtà bio-logica complessa costituita da cellule di diversanatura che comunicano tra loro e la progressioneneoplastica è il risultato di un intenso dialogoesistente tra le cellule trasformate ed il mi-croambiente che le circonda. Il microambientetumorale è costituto anche dal sistema immuni-tario del paziente. La dinamicità dei molteplici

eventi che avvengono durante i cambiamenti ge-netici e fenotipici della cellula trasformata siaccompagna ad una continua modulazione dellarisposta immunitaria nelle varie fasi della malat-tia. Nel Laboratorio di Immunologia dell'IstitutoRegina Elena da anni si considera la risposta im-munitaria dell'ospite come un importante modulatoredel fenotipo del tumore, e se ne studia il ruolonel carcinoma della mammella. Lo studio pubbli-cato nel numero del 15 marzo di Cancer Research,svolto dai ricercatori nei laboratori di Immunologiae di Chemioterapia Sperimentale dell'IRE in col-laborazione con i ricercatori dell'Istituto SanRaffaele di Milano e dell'Università degli Studi diRoma "La Sapienza", descrive la caratterizzazio-

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ne molecolare della proteina hMena, effettuatainizialmente mediante un'analisi bioinformatica econfermata sperimentalmente in cellule in coltu-ra di carcinoma della mammella, caratterizzazioneche ha permesso l'isolamento di una variante pro-teica, hMena+11a, iperespressa insieme a hMenasolamente in tumori di origine epiteliale. I ricer-catori che hanno condotto lo studio, hannoanalizzato se le proteine hMena ed hMena+11apotessero venir modulate dal fattore di crescitadell'epidermide (EGF), uno dei fattori di crescitamaggiormente coinvolti nella proliferazione delcarcinoma della mammella. I risultati ottenutihanno dimostrato che in cellule di carcinoma del-la mammella trattate con EGF, la proteina subisceuna modificazione chimica (fosforilazione). Da unpunto di vista funzionale tale evento dà alle cel-lule tumorali una maggiore capacità di proliferarein risposta al fattore di crescita EGF. Per megliocomprendere il ruolo del gene hMena e della pas-sione che porta i ricercatori a capire quali sono imeccanismi che contribuiscono alla formazione deitumori, e quindi, definire adeguate risposte pre-ventive e terapeutiche, riassumiamo i passaggiprincipali degli studi svolti dai ricercatori. La sto-ria del gene hMena comincia nell'anno 2000 quandoun gruppo di ricercatori clinici e sperimentali

dell'IRE ha iniziato una collaborazione con il LudwigCancer Institute presso il Memorial Sloan Ketteringdi New York, dove si era standardizzata un' im-portante metodica che, partendo dal repertorio dianticorpi presenti nei pazienti, andava ad identi-ficare proteine ed i corrispettivi geni al fine didefinire nuovi vaccini anti-tumore. La scelta diutilizzare il tumore ed il sangue della signora Katia,protagonista di questo studio insieme a tante al-tre pazienti, nasceva dalla forte convinzione chel'infiltrato linfocitario presente nel suo tumore edi linfociti isolati dal suo sangue avessero le po-tenzialità di controllare la crescita neoplastica.Il siero della signora ed in particolare gli anticorpipresenti nel siero, erano stati impiegati per indi-viduare quelle proteine riconosciute in modospecifico dal suo sistema immunitario. Si è cosìpotuto isolare un frammento di una nuova pro-teina umana (hMena), verso cui la paziente avevasviluppato anticorpi specifici. Tali anticorpi nonerano presenti in individui sani ed erano invecepresenti in una alta percentuale di pazienti af-fetti da carcinoma della mammella. Questo lavoroiniziale è stato pubblicato nel 2004 su InternationalJournal of Cancer. Lo studio successivo ha volu-to caratterizzare su un ampia casistica di lesionimammarie benigne e neoplastiche i livelli di espres-sione di hMena cercando di definire a che stadiodella cancerogenesi mammaria hMena iniziasse adessere iperespressa. Lo sviluppo del tumore mam-mario è un processo multifasico, che insorge dalesioni con vario grado di anomalie cellulari (iper-plasie con diversi gradi di atipia) fino al carcinomain situ, invasivo e metastatico. La possibilità didiagnosi precoce ha permesso una riduzione del-la mortalità di questa malattia, ma sono ancora

limitati i marcatori in grado di definire precoce-mente il rischio di insorgenza del tumore. Incollaborazione con il Servizio di Chirurgia Oncologica,Anatomia Patologica ed Oncologia Medica (stu-dio pubblicato nel 2006) si è dimostrato che hMenapuò rappresentare uno dei marcatori più precocidi trasformazione dell'epitelio mammario dato cheè iperespressa in lesioni ad alto rischio di tra-sformazione neoplastica, mentre non è espressanelle cellule epiteliali normali della mammella enei fibroadenomi. La sua iperespressione e la suavalutazione immunoistochimica possono rappre-sentare indici fondamentali nella diagnosi precocedel carcinoma della mammella. Infine, l'ipere-spressione di hMena si associa frequentementecon l'iperespressione dell'oncogene ErbB2, il piùnoto degli oncogeni coinvolti nella cancerogene-si e progressione del carcinoma della mammella. Il lavoro appena pubblicato descrive la caratte-rizzazione molecolare della proteina, permettendodi definire l'espressione di hMena quale marcato-re di importanti alterazioni che si verificano durantela trasformazione e progressione del carcinomadella mammella. Grazie alle pazienti, i ricercato-ri, che ricevono tanto dalla loro storia clinica,sono continuamente impegnati a contribuire anuove conoscenze che possano significativamen-te modificare il corso della malattia e la qualitàdella vita del paziente. "Sono lieta di essere sta-ta utile alle vostre ricerche che permetteranno diaiutare coloro che come me cadono nell'incertezzadi non aver più un futuro. Grazie per quello che fa-te per tutti noi". Con questo messaggio la Sig.ra Katia ha ringra-ziato tutti coloro che le hanno permesso di continuarea vivere e sperare.

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Buon compleanno BuffettiBuffetti di Via della Grande Muraglia festeggia 10 anni di attività

Non poteva essere un compleanno più felice per Maurizio,Francesco e Stefano, la loro attività compie 10 anni.

Una ricorrenza che verrà festeggiata con tutti coloro che inquesti anni hanno contribuito alla crescita del Buffetti Point.Infatti in questi anni sono stati molti i traguardi raggiunti"abbiamo cercato di offrire oltre che prodotti di alta qualità

anche un servizio altrettanto valido" ci dice MaurizioCucchiarale "e sono state molte le soddisfazioni che abbia-mo ricevuto dai nostri clienti, che in questi anni sono semprediventati più numerosi". Una collaborazione, quella instaura-ta con studi legali e di commercialisti oltre che con i nume-rosi uffici che in questi dieci anni hanno popolato il Torrino."Abbiamo investito in un quartiere, il Torrino, che quandoabbiamo iniziato contava pochissimi abitanti e in questi annila scelta si è rivelata vincente". Sono stati molti i cambia-menti dal lontano 1997 "quelli più macroscopici - continuaMaurizio - ci sono stati nell'avvento e nella diffusione dei pro-dotti tecnologici: computer e internet, telefonia mobile eapparecchiature digitali: macchine fotografiche e telecame-re, che hanno rimpiazzati in pochissimo tempo la tecnologiaprecedente". Questa ha significato per il Buffetti Point lanecessità di adeguarsi rapidamente ad un mercato in conti-nua evoluzione, una sfida che è stata vinta dal team delpunto vendita: "anche se i prodotti al centro del consumorimangono quelli di grafica, cancelleria e archivio, siamodiventati in poco tempo un punto di riferimento per i clientiper tutto quello che attiene l'office automation e i prodotti ditipo tecnologico".Il mese di aprile dunque segna un traguardo importante peril Buffetti point di Via della Grande Muraglia "faremo unagrande festa in un noto locale romano - ci confida Maurizio,- con amici clienti e parenti". Una festa che siamo sicuri saràdi successo come i dieci anni appena trascorsi. Di seguito unbreve riepilogo di tutto quello che potete trovare nel Buffettipoint di Via della Grande Muraglia.

Tutto quello che avreste sempre voluto avere in ufficio:Office automation: supporti magnetici e accessori per Pc,fax e apparecchi multifunzione, calcolatrici, distruggidocu-

menti, lettori smart card per firma digitale, toner, cartuccee materiale di consumo per stampanti e fax.Materiale per archivi: cartelline, buste in plastiche, portali-stini, raccoglitori, archivio di segreteria, archivio Ced, cas-settiere, schedari.Meeting: lavagne luminose, schermi per proiezioni, lavagneportablocco, rilegatrici, macchine per la plastificazione deidocumenti, stampanti Dymo per etichette.Cancelleria: carta per fotocopie, carte speciali e fotografi-che per stampanti, blocchi notes, blocchi dirigent, buste ,cucitrici e minuteria metallica, perforatori, taglierine a lama ea leva, cutter, forbici, etichette adesive, colle, nastri adesivi,correttori, accessori per scrivania, materiale per spedizioni.Scrittura: matite, portamine, penne a sfera, roller e stilo,pennarelli, evidenziatori, refil per penne.Regalo: borse Nava e Samsonite; penne Mont Blanc,Parker, Waterman; rivenditore Oregon Scientific; rivendito-re prodotti Moleskine agende, rubriche telefoniche.Telecomunicazione: Contratti e servizi TIM; ricariche deiprincipali gestori di telefonia: Wind, 3, Vodafone; telefoniafissa e mobile; accessori per cellulari; ricariche Mediaset,pagamento bollette Telecom e Italgas, attivazione lineeADSL.Servizi Buffetti: Fotocopie b/n e colori, servizio fax, rilega-ture, plastificazione documenti, timbri e targhe, Tnt point,stampa file, consegna ordini gratuita presso il domicilio delcliente.

Indirizzo: Via della Grande Muraglia, 110Telefono: 06.5220.78.04Fax: 06.5220.97.56Orari di apertura:Lunedì- Venerdì mattina 9,00 - 13,30 pomeriggio 15,30- 19,30Sabato mattina 9,00 - 13,00 pomeriggio 16,00- 19,30Carte di Credito: Bancomat, Circuito Visa - Mastercard, Carta Sì, Diners.E- mail: [email protected] Sito: www.buffetti.it dove potrete consultare il catalogo on line.

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Verona

29 marzo - 2 aprile 2007

41a edizione

Da sinistra: Prof. Cotarella, enologo di fama internazionale;Dott. Romolo Conti, presidente Cantina Cerveteri.

Il Direttore Sergio Di Mambro con il Direttore della CantinaCerveteri Dott. Travagliati.

Il Direttore intervista l’enologo Fini.Roberto Fini, enologo della Cantina Cerveteri, insieme al Presidente Conti e al Prof. Cotarella.

Alcuni momenti della rassegna Vinitaly a cui hanno partecipato tutte le regioni italiane. Per la Regione Lazio c’era anche la Cantina Cerveteri.

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Il signor Benedetti, storico socio della Cantina Cerveteri,intervistato dal direttore.

Roberto Catena, socio della Cantina Cerveteri.

Incontro conalcuni

dei soci dellaCantina Cerveteri

A spasso tra gli stand: oltre 4.300 espositori da tutto il mondo. Vinitaly è la competizione più partecipata e selettiva a livello internazionale.

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Negli ultimi numeri abbiamo parlato di Radionicacon il Prof. Giuseppe Genovesi e con l'Ing. LucianoBuono. Molte persone hanno deciso di curarsicon la Radionica per diverse patologie. Vogliamoapprofondire i postulati scientifici che sono al-la base di tale tecnica innovativa. Spesso durantele interviste si è fatto riferimento alla MeccanicaQuantistica, con l'Ing. Luciano Buono Presidentedell'Associazione Fulvio Di Pascale. Vogliamo ap-profondire tali concetti.

Ing. Luciano Buono ci vuole parlare dei fon-damenti della Meccanica Quantistica?

La Meccanica Quantistica si basa su sei principi fonda-mentali, quello che ci interessa è il secondo: "èpossibile che in determinate condizioni la mate-ria possa comunicare a distanza o scaturire dalnulla". Per quanto concerne la comunicazione adistanza ne abbiamo parlato già precedentemente.Molte riviste scientifiche hanno comunicato taliesperimenti, che riguardano semplicemente l'in-terferenza a distanza tra elettroni che ruotanosullo stesso orbitale. Una volta separati e postia qualsiasi distanza, qualsiasi interferenza ester-na su uno dei due elettroni produce simultaneamenteun cambiamento di "spin" dell'altro (spin: rota-zione dell'elettrone attorno al proprio asse).La cosa importante che mi interessa comunica-re ai lettori è che la "materia possa scaturire dalnulla". Intanto vediamo cosa si intende per "nul-la". Per poter entrare nel merito dobbiamo introdurrela fisica di Severi e Pannaria che parla di un mon-do reale che è il nostro, di un'antimateria chenon è quella a cui comunemente si fa riferimen-

to, ma è l'antimateria del mondo reale ossia i ne-gativi del mondo che noi vediamo, infine c'è unamateria pura che è un particolare luogo dove cisono tutte le particelle prime della materia com-binata.

Che cosa è questo "nulla"?

Una prima definizione è che il "nulla" è da doveproviene la materia. Quindi Severi e Pannaria l'han-no chiamata l'antimateria, possiamo parlare dinegativi della materia combinata. Con questa fi-sica riusciamo a spiegare la Radionica in quantola "Radionica lavora sull'antimateria per miglio-rare la materia". Vorrei aggiungere che ogni realtàfisica combinata, ha il proprio negativo nell'an-timateria.

Se la materia e l'antimateria vengono a con-tatto cosa succede?

Si annullano.

Ciò che lei sta dicendo mi porta con i ricordial "Triangolo delle Bermuda" e cioè nell'im-maginario collettivo alla scomparsa di navi eaerei mai ritrovati. Colpa dell'antimateria ve-nuta a contatto con la materia?

E' come se ci fosse una porta aperta con l'anti-materia, i negativi attraverso tale porta vengonoa contatto con i positivi della materia combina-ta e si annullano. Un esempio scientifico avvienenel Sincrotrone dove particelle portate ad ele-vata velocità urtando altre particelle danno luogo

al fenomeno del contatto tra materia e antima-teria creando l'annullamento delle particelle duali.

Ing. Buono ci vuole spiegare il "Principio diScambio" di Severi e Pannaria?

Il Principio di Scambio di Severi e Pannaria creale basi per spiegare fenomeni che altrimenti sa-rebbero inspiegabili con la "Teoria dell'Antimondo".Il Principio di Scambio evidenzia discontinuitànello spazio e nel tempo ammettendo "un quan-to minimo di tempo e un quanto minimo di spazio".Lo spazio- tempo nella fisica classica è intesocontinuo, in realtà lo spazio- tempo è discretoe ciò permette di spiegare tanti fenomeni in-spiegabili. L'equazione della materia di Severi ePannaria spiegano anche il Principio di

Indeterminazione diHaisenberg.

Ing. Buono la seguen-te figura parla di spazio,interspazio e antispa-zio ci vuole spiegarenel dettaglio?

Nel mondo combinatoesiste uno spazio sottoil quale non si può an-dare. Abbiamo uno spaziominimo, e un tempo mi-nimo. Sotto questi valorientriamo "nell' intersti-zio", dove sono presentitutti i negativi della ma-teria combinata, mentrenell'antimondo c'è il ne-gativo delle particelleprime cioè la combina-zione tra le particelledella materia combina-

] a cura di Sergio Di Mambro e Luciana Buono [

Intervista all’Ing. Luciano Buono

la Radionica è il

linguaggio che

usiamo per parlare

con l'antimateria

per guarire la

materia…

”Ing. Luciano buono

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ta e i rispettivi negativi. Tale fisica oggi è com-prensibile attraverso la Meccanica Quantistica e ilsecondo principio il quale afferma che la materiapuò scaturire dal "nulla". Il "nulla" della MeccanicaQuantistica è l'interstizio della materia combina-ta.Se l'interstizio e il mondo vengono a contattosi annullano finendo nell'antimondo. Detto in pa-role povere bisogna trovare un "linguaggio percomunicare con l'interstizio" affinché agendo suinegativi riusciamo a migliorare la materia.

Tornando alla medicina e alla cura delle perso-ne: la Radionica è il mezzo per comunicare conl'interstizio e con i negativi delle persone?

Sì la Radionica permette di agire sui negativi deipazienti in modo da apportare modifiche nel lo-ro mondo reale fino alla guarigione. Vorrei aggiungereche questa è anche una fisica pericolosa e unesempio lo dimostra: al tempo di Reagan si par-lò di scudo spaziale che non era una postazioneantimissilistica bensì un cuscino di materia pu-ra da mettere sopra le città in modo tale chequalsiasi arma di distruzione di massa attraver-sandola le avrebbe annullate.

Ing. Buono lei perché si è interessato a feno-meni tanto complessi?

Avendo conosciuto il dott. Di Pascale, il suo im-pegno nel guarire le persone mi sono incuriositoe ho approfondito varie conoscenze arrivando al-la Radionica, alla Meccanica Quantistica e allafisica di Severi e Pannaria. Vorrei aggiungere chesolo attraverso questa fisica possiamo spiegarciperché avvengono certe guarigioni.

Bibliografia“Scientia", Rivista internazionale di sintesi scien-tifica, F. Pannaria, Ritorno ad Aristotele.Dott. Fulvio Di Pascale, "Il Cancro è un parassita"."Il significato della realtà", dispense di TizianoCantalupi

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Booklettre album per approfondire...

Secondo capitolo della saga discografica degliArcade Fire, band di Montreal che nel 2004, conl’album d’esordio Funeral, rappresentò uno degliesordi più interessanti di quel periodo musicale.

Il motore creativo della band è ancora costitui-to dai coniugi Win Butler (voce, chitarra) e RégineChassagne (strumenti vari), ma mai come in que-sto caso è lecito parlare di collettivo: i membripiù o meno stabili della band sono infatti bensette. Nelle composizioni di Neon Bible c’è tut-ta l’esperienza accumulata in questi due annitrascorsi in giro per il Globo a far concerti, sal-vo poi rinchiudersi all’interno di una chiesa adibitaa studio per la registrazione del nuovo materia-le. Il salto qualitativo rispetto al primo album ènetto ed evidente: senza perdere minimamentela carica emotiva che caratterizzava i brani diFuneral, le nuove composizioni risultano ancorapiù eclettiche e mature, soprattutto negli arran-giamenti che a tratti suonano addirittura imponenti,grazie all’uso di orchestrazioni ricchissime. I te-sti continuano a rispecchiare i disagi, le paure ele ansie esistenziali degli autori, che pure ri-escono a non scadere mai nel patetico fine a sé

stesso, innestando impegnative riflessioni a sfon-do religioso su scanzonate ballate figlie di certanew wave anni Ottanta. Va detto che, come giàaccadeva nel precedente capitolo della loro di-scografia, a tratti persistono certe ingenuitàcompositive, che tuttavia nulla tolgono al pia-cere dell’ascolto. Ancora una volta è doverosolodare la genuinità con cui questi ragazzi riesconoa coniugare leggerezza e profondità di un dis-corso musicale le cui potenzialità sembrano davveroessere promettenti. Non a caso nella loro ancorbreve carriera sono riusciti a guadagnarsi la sti-ma di quei mostri sacri citati dalla band stessaquali principali fonti d’ispirazione musicale: DavidBowie, che li ha ospitati nel suo tour, e DavidByrne dei Talking Heads. Proprio alla voce di que-st’utlimo sembra rifarsi maggiormente il cantatoisterico di Win Butler. Una splendida confermada parte di uno degli ensemble più ispirati delmomento.

] di Fabio Zaccaria [

Continua il viaggio del maestro catanese semprein bilico tra classicità e sperimentazione. Nellasua ormai quasi quarantennale carriera gli va ri-conosciuto il merito di non essersi mai adagiato

troppo sulla sua somma sapienza musicale, per-severando nella ricerca di sonorità nuove e semprepiù adatte a interpretare i nostri tempi. Proseguela collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro,co-autore dei testi, e si arricchisce per l’occa-sione la lista degli ospiti illustri: dalla sezioneritmica degli Uzeda alla Royal Philarmonic Orchestra. La ricerca filosofico-musicale dell’artista prose-gue nella direzione dell’analisi impietosa di quellospirito umano logorato da un vuoto che è primadi tutto interiore. Ossessione sfrenata per il con-sumismo, incomunicabilità e pochezza moralepossono essere contrastate solo dalla costante ri-cerca di un principio ordinante: un discorso che,in fondo, è portato avanti dall’artista catanesecon costanza ormai da anni, sin dai tempi in cuici parlava della ricerca di un centro di gravità per-manente o lodava ammaliato le meccaniche celesti.Paragonato a capolavori come L’imboscata, que-sto ultimo lavoro non tiene decisamente il passo,

nonostante lo stesso Battiato abbia dichiarato diessere stato guidato da una profonda ispirazionedurante la stesura dei brani. Si tratta di un lavo-ro che, negli alti e bassi della sua produzione, sicolloca decisamente nel mezzo, cosa che ovvia-mente lo rende di gran lunga superiore a moltadella musica prodotta nell’italico stivale. Dal pun-to di vista puramente musicale, continua a deliziarcicon intrecci ritmici sempre raffinati, alternandoelettronica a dolci melodie pastorali, dal saporeretrò, intrise di quella malinconia e tristezza chel’autore ha più volte dichiarato di considerare sub-lime. Da segnalare che il primo singolo estrattodall’album, Il vuoto, appunto, è nato dalla lettu-ra di un sondaggio dell’Oxford Dictionary sullecento parole della lingua inglese più usate al mon-do, a conferma di come l’osservazione di undettaglio, e la riflessione che da ciò scaturisce,a volte anche con punte di moralismo, sia tut-t’oggi fonte primaria di ispirazione per Battiato.

Mettere in risalto la continuità con la sorgentepiù pura della folk music. Con quest’intento il chi-tarrista americano Ry Cooder si imbarca nel secondocapitolo di una trilogia apertasi con Chavez Ravine

due anni fa e dedicata alla scomparsa dello spi-rito americano. Il recupero, attraverso la musica,di una tradizione che è prima di tutto volontà dicomprensione: capire una deriva di quel sognoamericano che è oggi incubo di povertà per mol-ti. Ripartire dalle origini è la vocazione costantedi Cooder, instancabile globe-trotter dalle vibris-se protese verso la ricerca. Suo il merito, per chil’avesse dimenticato, dell’operazione Buena VistaSocial Club, da cui Wenders trasse un indimenti-cabile documentario. In questo caso il Buddy deltitolo dell’album altri non è se non il gattone del-la copertina del disco, voce narrante di un viaggiotra le miserie dell’America cantate attraverso illinguaggio del folk tradizionale. Perché, comespiega lo stesso Cooder, molti degli argomentiche oggi ci turbano (povertà, violenza, discrimi-nazione) erano già all’epoca tema centrale dellacanzone popolare. Basti pensare ai testi dei pri-mi bluesmen, spesso dedicati a donne irraggiungibili,

tiranne e fonti di sofferenza, in realtà metaforadell’opprimente ceto padronale di allora. Di sicu-ro il chitarrista americano mette alla proval’ascoltatore, con una sorta di integralismo folkche può a tratti risultare ostico. Ma se si guardaa quest’opera anche solo per il valore educativoche possiede, quale quadro di un’epoca passatache è spunto di riflessione sui tempi moderni,non si può non apprezzare il trasporto e la sin-cerità con cui è stata realizzata. Senza dimenticareche un’operazione di ricostruzione musicale tan-to squisitamente filologica si avvale dellacollaborazione di personaggi del calibro di PeteSeeger o Paddy Moloney. Anche la storia che Cooderpuò vantare di avere alle spalle, una vita filtrataattraverso l’amata sei corde, dona un’aura di ul-teriore rispettabilità a un lavoro che somiglia acerte splendide foto invecchiate, in cui la desa-turazione dei colori accentua le emozioni dell’attimoanziché affirevolirle.

Ry Cooder - My name is Buddy

Arcade Fire - Neon Bible

Franco Battiato - Il vuoto

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Sig. Aguzzetti, quando nasce l'Associazione?"Nel maggio del 2006, quindi ha un anno di vi-ta e da allora sta muovendo bene i suoi passi,devo dire. Si tratta di una struttura completa, inquanto può fornire vari servizi a chi si iscrive".Per quanto riguarda la scuola calcio, come sie-te organizzati?"Noi abbiamo i campi da gioco allo Sport City LaSelcetta, a Trigoria e da noi sono ora attivi i "pri-mi calci", i "pulcini" e i "giovanissimi"; i bambini,grazie a questo sistema di vari livelli, crescono

di categoria progressivamente, diventandosempre più bravi e competitivi. È una scuo-la di vita, oltre che di sport, che li aiutaanche a confrontarsi con gli altri e a sperimen-tare i primi rudimenti del gioco di squadra, chenella quotidianità è un elemento fondamentale".Pensate di incrementare le leve calcistiche?"Assolutamente si, infatti dall'anno prossimo ar-riveremo fino alla prima squadra. È un traguardoche ci siamo posti sin dall'inizio e che non puòmancare a chi si propone di fare uno sport buo-no, etico, ma che voglia anche divertirsi acompetere nelle varie categorie".Andiamo nello specifico per chi si iscrive: co-sa fornisce l'Associazione?"Naturalmente un kit completo: borsa, due divi-se da allenamento, una tuta da allenamento, unatuta di rappresentanza, un kway, un cappello eun giubbotto. Insomma, tutto ciò che serve pervestire un perfetto atleta".State preparando la scuola calcio estiva; ce nepuò parlare?"Sempre allo Sport City verranno organizzati duetipi di campus estivi: quello calcistico, con pre-parazione e relativa selezione dei ragazzi, piùuno ordinario, che prevede la vera e propria va-canza come in un campo estivo. Ci stiamo attrezzando

e contia-mo di essere benpreparati per l'inizio della stagio-ne. Da maggio, infine, partiranno le selezioni perle categorie dell'anno prossimo".C'è un'ultima cosa da dire, vero?"Si, infatti sono attivi i corsi presso la palestradella scuola elementare di Fonte Laurentina. Pilates,GAG, Total Body, MiniBasket, Volley e tante altreattività che sono basilari, ripeto, per la crescitadei ragazzi".

Associazione Sportiva e CulturaleFonte LaurentinaIntervista al Sig. Gianni Aguzzetti

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Intervista a Marco Rossi,titolare di Agriverde Srl

Sig. Rossi, cos'è Agriverde?"Agriverde è un'azienda nata nel 1988, la sede sitrova in Via della Cecchignola, 221 nella zona diRoma Sud. Da mio padre, agricoltore, ho acquisito sin dall'in-fanzia passione per la natura ed il mondo vegetale,che ho approfondito successivamente con lo studioe la ricerca sviluppando nel tempo la mia esperien-za. A lui devo tutto per avermi trasmesso questagrande passione.Ciò è stato il volano e l'incentivo per dare il via aquesta azienda specializzata e dedicata alla cura delverde con particolare attenzione alla progettazionepaesaggistica.

La realizzazione, manutenzione e recupero di spa-zi verdi nel rispetto dell'ambiente è diventata

la nostra filosofia. Punto di forza è il suo staff, affiatato

ed organizzato, in grado di sviluppa-re con cura e professionalità ognifase del percorso che conduce allarealizzazione di un paesaggio.Lo studio tecnico è composto daun'equipe di tecnici specializzati,

costituita da agronomi, architettipaesaggisti, botanici e giardinieri.

Questi esperti del settore si dedicano conpassione e professionalità alla realizzazio-

ne dei sogni del cliente trasferendo loro il nostroentusiasmo e le emozioni del vivere nel verde.Il percorso progettuale parte da un'interpretazio-ne creativa che attraverso le soluzioni spaziali ele essenze vegetali selezionate e proposte si tra-sformano in un giardino.Questa è la sostanziale differenza che ci con-traddistingue da un vivaista o giardiniere.La qualità certificata dei nostri lavoriviene offerta con professionalità ecompetenza ai nostri clienti e la lo-ro piena soddisfazione è per noimotivo di grande orgoglio.Colgo, anzi, l'occasione per ringra-ziarli, poiché a loro dobbiamo la nostracrescita ed il nostro successo che conla loro approvazione ci danno continuaconferma del nostro impegno.Stiamo proseguendo su questa strada, in-vestendo sempre più nei temi che rispettano lanatura; questo ci induce a mettere a disposizionela nostra esperienza, sensibilizzando le persone sulrispetto e la difesa dell'ambiente. Proprio per que-

sto abbiamo già dato il via a corsi professionalidi formazione per il personale che vuole la-

vorare in quest'ambito e per coloro chehanno la nostra stessa passione.

I nostri campi di intervento spazia-no dal verde residenziale a quellopubblico come il verde orizzontalee verticale delle Metropolitane diRoma, le Ambasciate e, fiore all'oc-chiello il palazzo più bello di Roma

"Palazzo Farnese".

Ascoltando le sue parole traspare chedietro al lavoro che svolgete c'è una filo-

sofia ben precisa. È così?"La filosofia è molto semplice: riprodurre la natura

a seconda del luogo dove operiamo, con piante au-toctone e per lo più mediterranee, generose eresistenti. Esse ci danno delle emozioni, con i lorocolori e profumi.A volte, certo ci sono degli spazi limitati, che cipermettono comunque di esprimere la nostra crea-tività; spazi che si innestano in zone produttivedove il verde ornamentale deve avere caratteristi-che di bassa manutenzione e costi contenuti. Occorreal di là di tutto ricordare che l'idea di fondo è checi deve essere armonia nell'ambiente che si va acreare poiché è lì che l'individuo trova il suo equi-librio e la sua giusta dimensione; cerchiamo, comunque,di emozionare sempre i nostri clienti: è la cosa chepiù anima la passione per il nostro lavoro".

Mi ha molto incuriosito l'accenno a Palazzo Farnese.Cosa avete voluto rappresentare nella creazione

del suo spazioverde?

"Il verde diquesto giardino sto-

rico, uno dei più prestigiosi di Roma, ci ha portatoad una interessante collaborazione con l'Ambasciatadi Francia per la quale, attraverso un'attenta ricer-ca storica siamo riusciti a recuperare e ricreare colorie forme di un tempo. Questo approccio è stato ese-guito anche all'Eur; in occasione della ristrutturazionedel Palazzo d'Arte Antica. Il Roof Garden interno ele cascate d'acqua esterne sono state decorate daun verde selezionato appositamente per il conte-sto storico del luogo.Agriverde è un'azienda in continua crescita, di-namicamente tesa alla creazione di scenari uniciche sappiano stupire, emozionare ed affascina-re. Paesaggi esclusivi in cui luci, acqua, colori eprofumi sappiano ricondurre in maniera evoca-tiva alla Natura, ristabilendo un dialogo nuovotra l'uomo e il suo spazio verde".

Agriverde Srl Via della Cecchignola, 221 - 00143 Roma Tel. 06.5020888 - 06.50511600 Fax 06.5004733

[email protected]

Idee, Soluzioni e Servizi per il VerdeIdee, Soluzioni e Servizi per il Verde

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La Regione informa

È boom per le imprese laziali attive nell'high tech.Nel terzo trimestre 2006, infatti, rispetto al terzotrimestre del 2005, il Lazio è, fra le regioni italia-ne, quella che presenta il tasso di crescita piùelevato di tutto il comparto (+7,1% contro una me-dia del Paese del 3,1%), con punte nel settore delletelecomunicazioni e dell'audiovisivo, dove il nu-mero delle imprese aumenta rispettivamente del20,3% e del 12,1%. E' quanto emerge da uno stu-dio del Censis per Labitalia su dati Movimprese. In decisa ripresa appaiono anche i settori più pe-

nalizzati nel quinquennio precedente, come il bio-chimico, che registra nel Lazio una crescita dell'8,5%(addirittura del 25% nella sola provincia di Roma),in controtendenza con un andamento nazionaleche mostra un calo, anche nel 2006, di questa nic-chia di produzione (-1,4%). Al contempo, ilmanifatturiero high tech registra un saldo del +5,5%del numero delle imprese (la crescita nazionale e'dello 0,8%). Buone anche le performance dell'editoria (+6,9%)e dell'informatica (+3,6%).

"I dati del Censis -ha commentato il presidenteMarrazzo - indicano un vero e proprio boom del-le imprese laziali high tech e in particolare neisettori delle telecomunicazioni, dell'editoria maanche dell'informatica e dell'audiovisivo. Un Laziosempre più "Regione della Ricerca e dell'innova-zione" con il 2 per cento del proprio Pil investitoin Ricerca e sviluppo, tutto a vantaggio dei suoi11 atenei, dei suoi parchi tecnologici e degli ol-tre 40 istituti di ricerca presenti sul territorio chepossono così avere un effetto trainante sul si-stema delle imprese".Grande soddisfazione sui dati del Censis è stataespressa anche dal presidente di Sviluppo Lazio,Giancarlo Elia Valori, che commenta favorevolmenteil boom di imprese laziali nell'high tech e sottoli-nea che "l'industria tecnologica rappresenta la stradavincente non solo in chiave di crescita del nostrosistema produttivo, ma anche perchè può svilup-pare nuovi prodotti e servizi, meglio e prima deiconcorrenti, interpretando a fondo le esigenze delmercato per rispondervi con soluzioni sempre piùspecializzate, capaci di garantire un reale vantag-gio competitivo finalizzato a esplorare più facilmentele piazze mondiali, sforzandosi di aprire nuove fron-tiere e ricercando soluzioni sempre più efficaci".

[ a cura di • Marta Cecchini ]

Vola l'hi-tech. Nel Lazio è boom di impreseValori: l'innovazione è la chiave per vincere sui mercati esteri

Nella regione le aziende del settore sono cresciute del 7 per cento

Francesco De Angelis e Giancarlo Elia Valori

Export delle PMI: in arrivo la legge sull'internazionalizzazioneDopo il via libera da parte della Commissione Attività produttive, per l'approvazionedefinitiva della legge manca solo la ratifica da parte della Pisana

L'Assessore De Angelis: "Sosterremo con decisione il made in Lazio"

Intervista all'Assessore alla piccola e media im-presa, commercio e artigianato della RegioneLazio, Francesco De Angelis, firmatario della pro-posta di legge, approvata nei giorni scorsi dallaX Commissione consiliare, legge che disciplina ilsostegno dell'internazionalizzazione delle picco-

le e medie imprese della regione. Assessore, cosa prevede questa proposta dilegge?L'obiettivo prioritario del testo di legge è stimo-lare l'aggregazione tra le imprese per creare verie propri "network" imprenditoriali votati alla co-operazione internazionale. Siamo infatti persuasidel fatto che le piccole e medie imprese, da so-le, hanno difficoltà a competere sui mercati.Attraverso l'aggregazione, anche temporanea,possono invece migliorare la proiezione interna-zionale. La legge prevede due forme di intervento:una indiretta, volta alla promozione all'estero del"sistema Lazio" attraverso la predisposizione diun programma di interventi; l'altra, diretta, concontributi alle imprese in forma aggregata, alleassociazioni e ai consorzi.In questa direzione vanno i progetti all'estero

avviati dalla Regione. Progetti che hanno cer-tamente contribuito a far crescere la dimensioneinternazionale del tessuto imprenditoriale. Edel resto i recenti dati sull'aumento dell'exportdel Lazio confermano che la nostra imprendi-toria sta dimostrando di saper competere suimercati.Quali altri strumenti ha messo a punto laRegione per sostenere l'impresa sui mercati?Innanzitutto abbiamo razionalizzato le strut-ture deputate all'internazionalizzazione, riconducendoil tutto a Sviluppo Lazio, che rappresenta quin-di l'interlocutore per lo sviluppo delle impreselaziali sui mercati esteri. Nel corso del 2006 ab-biamo tagliato i costi e ottimizzato gli strumentiper l'internazionalizzazione delle imprese: tra-mite il Docup ed appositi progetti di cooperazioned'intesa con il Ministero e l'ICE, abbiamo rea-

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lizzato complessivamente 25 iniziative, coinvol-gendo nei progetti 1380 imprenditori laziali e487 imprese straniere. Per il 2007, insieme aSviluppo Lazio, abbiamo già messo a punto il pro-gramma delle attività, che stabilisce quali settoriproduttivi internazionalizzare ed i Paesi obietti-vo con cui operare. Nei prossimi giorni sarà on-line

su internet un portale che metterà a disposizio-ne delle PMI laziali tutte le informazioni perinternazionalizzarsi a 360 gradi. Non interventi-tampone, dunque, ma un piano strategico mirato,per rafforzare l'aggregazione e la competitivitàdel tessuto produttivo laziale.La legge è ora all'esame del Consiglio regio-

nale del Lazio. Prevede tempi lunghi per l'ap-provazione definitiva?No, assolutamente. Entro poche settimane, le im-prese del Lazio potranno contare su una leggeinnovativa, che crea un quadro normativo certo,per supportare il made in Lazio e le nostre im-prese all'estero.

Conti pubblici: prospettive stabili per il rating del lazioL'agenzia Standard & Poor's premia la trasparenza sui conti della Pisana

L'agenzia Standard & Poor's conferma il rating del-la Regione Lazio a 'BBB', con "prospettive stabili".Lo ha reso noto la stessa Standard & Poor's, che harimosso il rating della Regione Lazio dalla sorve-glianza con implicazioni negative (CreditWatchnegative), iniziata in data 10 Novembre 2006, con-fermandolo al livello 'BBB'."Il rating della Regione Lazio - fa sapere S&P - ri-flette l'intervento straordinario dello Stato, l'impegnodella giunta regionale a promuovere maggiore tra-sparenza ed efficienza dei processi di programmazionee controllo, e, la prospettiva di un ritorno all'e-quilibrio del settore sanitario nel 2010 come dapiano di risanamento. A questo si aggiunge l'im-portanza economica della Regione nell'economianazionale".Tuttavia "sul merito di credito gravano le deficienzegestionali e documentali del settore sanitario la-ziale, la riduzione della flessibilità tributaria residuadella regione, e, l'incremento improvviso del debi-to finanziario consolidato a seguito del ricorso a

costose cartolarizzazioni di debiti commerciali sa-nitari con delegazione di debito alla Regione".Per quanto riguarda l'indicazione sulle ''prospetti-ve stabili'', esse "riflettono l'intervento straordinariodello Stato e l'assicurazione di un monitoraggiocontinuo degli stati d'avanzamento del piano sa-nitario". Riflettono inoltre "l'impegno della dirigenzaregionale - sottolinea S&P - a portare a termine l'e-stinzione anticipata del debito sanitario transatto,la verifica e la liquidazione del debito sanitario nontransatto, e, l'implementazione del piano di risa-namento sanitario". Standard & Poor's calcola che "il debito sanitariocomplessivo della regione è stimato a circa 9,4 mi-liardi di euro, e si compone di cartolarizzazioni(ovvero debito sanitario già rinegoziato con dele-gazione di debito alla Regione) e da debiti sanitaridelle aziende stimati a 3,7 miliardi di euro, la cuiquantificazione è sospesa alla verifica in atto chesi concluderà entro giugno 2007".In ogni caso - sostiene Standard & Poor's - "a di-

spetto delle difficoltà finanziarie, la crescita eco-nomica della regione si mantiene solida. Nel 2005,la performance economica si e' attestata in linea con quella italiana, al 1,2%, e, le prospettive per il 2006 indicano un con-solidamento della crescita". Per Luigi Nieri, assessore al bilancio della Regione,la rimozione del rating regionale dalla sorveglianzaè un segnale che "il nostro lavoro comincia a da-re i primi frutti. Dopo anni di buio finalmentestiamo invertendo la rotta. La giunta Marrazzoha avuto il merito di fare chiarezza sui conti del-la nostra regione e di aver offerto solide garanzieper il rientro dall'enorme debito sanitario eredi-tato, come predisposto dal piano di risanamento.Un lavoro di grande qualità che S&P ha saputoriconoscere e apprezzare. Oggi - conclude Nieri -la Regione Lazio si presenta agli occhi dei mer-cati finanziari come un'amministrazione seria ecredibile capace di creare le condizioni per unastabile crescita economica".

Bar e ristoranti, stop alle licenze nel centro di RomaDecisione della Giunta in attesa dei nuovi criteri di programmazione

La Regione: presto il regolamento di attuazione della nuova legge

Stop alle licenze per l'apertura di nuovi ristoran-ti e bar nel centro di Roma e nelle zone di Parioli,San Lorenzo, Prati e Vaticano, fino a quando nonverranno individuati nuovi criteri per le autoriz-zazioni da parte della Regione e del Campidoglio. Questo è il senso di un documento approvato dal-la giunta comunale, su proposta dall'assessore alCommercio Gaetano Rizzo, per limitare l'apertu-ra di nuovi esercizi nei municipi I, II, III e XVII,in attesa del varo di un apposito regolamento. Il provvedimento giunge dopo che la sentenza n.906 del dicembre 2006 del Tar del Lazio ha datoragione ad un esercente che intendeva avviareun'attività di ristorazione in centro. "A seguito della sentenza del Tar - spiega l'as-sessore Rizzo - l'amministrazione comunale haritenuto opportuno, in sede di autotutela, pro-cedere all'annullamento parziale dell'ordinanzan. 8 del 17 maggio 2004 nelle parti in cui stabi-lisce parametri per il rilascio delle licenze perl'apertura di nuovi ristoranti e bar in centro". Ne consegue che il rilascio di nuove autorizza-zioni avverrà solo dopo che la Regione Lazio,come prevede la legge regionale sui pubblici eser-cizi (la 21 del 2006, approvata su proposta

dell'Assessore regionale al commercio FrancescoDe Angelis), definirà i nuovi criteri ed approve-rà il regolamento attuativo della legge.Fino a quel momento, quindi, a Roma, nelle areea maggiore concentrazione di pubblici esercizi,non ci saranno nuove aperture di attività di ri-storazione. Momento che arriverà presto, come assicural'Assessore Regionale De Angelis: "stiamo lavo-rando per predisporre il regolamento di attuazionedella legge sui pubblici esercizi, la prima leggeregionale che regolamenta e semplifica la mate-ria. Presto stabiliremo i nuovi criteri. Ma sin d'ora

va chiarito che la legge stessa stabilisce che Roma,in virtù della sua rilevanza produttiva e turistico-monumentale che la rende realtà a sé rispetto alresto della regione, potrà derogare agli indirizzi re-gionali nella determinazione dei criteri e degli indiciper il rilascio di nuove autorizzazioni".In pratica la Regione ha affidato al Campidogliopoteri speciali per meglio governare un settoredi grande rilevanza che per anni è cresciuto sen-za regole certe. Ed in proposito il Sindaco Walter Veltroni si è det-to soddisfatto per il temporaneo "embargo" dellelicenze per l'apertura di nuovi bar e ristoranti incentro deciso dalla sua Giunta. "Ciò, ha spiega-to il Primo Cittadino, in vista della definizionedi nuovi criteri, non solo numerici, per le asse-gnazioni, garantirà una distribuzione omogeneadegli esercizi pubblici sul nostro territorio, persoddisfare nel migliore dei modi le esigenze deicittadini e delle imprese che operano nel setto-re, e per raggiungere uno sviluppo giusto edequilibrato di tutto il settore che riguarda gliesercizi pubblici romani".

Francesco De Angelis e Piero Marrazzo

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