tour classico del Portogallo

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Anno IV n. 12 - settembre/dicembre 2009 - Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale DL 353/2003 (convertito in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, Savona n. 12/2010

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Primavera in camper dal 14 al 21 marzo 2010

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Si riparte, dunque, pieni dientusiasmo e passioneper il turismo all’aria aper-

ta e noi “Professionisti” delcamper rinnoviamo la nostramissione: vogliamo offrire unavasta possibilità di scelta a chi,già preso come noi da questa“malattia”, ha condotto neglianni le sue vacanze all’insegnadella libertà e dell’improvvisa-zione, vedendo via via mutarele proprie esigenze di comfort.Rivolgiamo a chi invece sentequesto feeling con l’avventura ela natura, ma non ha mai pen-sato al camper come compa-gno e supporto per i suoi viag-gi, l’invito ad avvicinarsi a que-sto mondo: siete animati daquella scintilla capace di accen-dere tra voi e il camper, un le-game inscindibile? Scommettiamo: molti di voi non sapranno più farne ameno!La bellezza estetica, la cura nei particolari, le dotazionidi bordo più o meno ricche di un modello piuttostoche di un altro, sono tutti valori aggiunti importanti, maciò che animerà la vostra scelta sarà proprio quellascintilla.Il camper sarà un angolo della vostra casa capace diseguirvi anche nelle gite più brevi.Nell’intimità del suo ambiente, dopo una giornata sul-le piste da sci o mostrando la vostra abilità di griglia-tori sul barbecue collegato all’impianto del vostrocamper, seduti intorno ad un’allegra tavolata di frontead una spiaggia, vivrete giornate indimenticabili in av-ventura e in comunione con i vostri figli.La tecnologia e le tecniche costruttive sono capaci direndere sempre più confortevoli queste avventure enoi siamo qui per offrirvi il meglio del mercato euro-peo, ma è importante non dimenticare mai la nostrascintilla.

Fabio Frattini

Vacanze all’insegnadella libertà e del comfort

Calendario 2010 del camperista

L’edizione 2010 del “Calendario del camperista”,la quarta della serie, può essere ritiratagratuitamente presso le sedi de “i Professionisti”(Zaccari Caravan,Centro CaravanCostantini, TecnoCaravan, NuovaRiviera). Il calendario offrecome sempresuggerimenti econsigli pratici atutti i camperistivecchi e nuovi erappresenta unostrumento utile abordo di ognicamper.

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Editoriale 3

Notizie

Parliamo di... 6

News:

TecnoCaravan 12

Nuova Riviera 14

Zaccari Caravan 16

Centro Caravan Costantini 18

Dove andare

Tour classico del Portogallo 20

In Francia alla fine dell’anno 30

Roma - Villa Torlonia 40

San Gimignano 44

Camperisti anche noi 48

Una gita a Farnese 52

Speciale Rimini

Mondo Natura 2009 54

SOMMARIO

Anno IV n° 12 - settembre-dicembre 2009

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in copertina:Sulla linea “28” di Lisbona(Portogallo)fotografia di Franco Salussolia

Via col Camper è un periodico quadrimestralea diffusione gratuita della Marco Sabatelli Editore srlVia Servettaz, 3917100 Savona

Registratoal Tribunale Civile diCivitavecchiaal n° 3/06 del 16/02/2006

Chiuso in redazione:30 novembre 2009

Finito di stampare:gennaio 2010

Direttore EditorialeFranco Salussolia

Direttore ResponsabileAlfonso Zaccari

Redazione:Claudio Clementini,Vittorio Costantini,Vittorio Frattini,Amedeo Zaccari

info-redazione:[email protected]

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Tema libero

Il camperista questo... sconosciuto 56

Rosa non solo di maggio 60

Informazioni Tecniche

Fascino nel cielo 62

Il tempo e la sua misura 64

Voglia di Nuovo

Focus 70

Vetrina 78

Usato valore certo

TecnoCaravan 84

Nuova Riviera 86

Zaccari Caravan 88

Centro Caravan Costantini 90

Via col Camper in cucina

Le ricette 97

Hanno collaborato:Claudio Baldani, Giovanni Bianchi,Giacomo De Paolis, Sergio Ferrò, Fabio Frattini, Gabriella Maggi, Stefano Maida, Gianluca Marchegiani, Patrizia Martinelli,Luisa Petri, Chiara Salussolia, Massimo Salussolia,Ugo Sarzola, Cesare Testa

Progetto Grafico e Impaginazione:CorEditor by Patrizia [email protected]

Stampato presso lo StabilimentoMarco Sabatelli Editore S.r.l. in Savona

Pubblicità: Maurizio Dell’Uomo [email protected] Maida [email protected]

Sede Redazione:c/o Zaccari CaravanVia Pontina 339 - 00128 ROMATel. 06.5087933

Pubblicità: IProfessionisti, 2a, 3a e 4a

Tecno Caravan, 13 e 89 NuovaRiviera, 15 - Zaccari Caravan, 17C.C.Costantini, 19 - Mobilvetta, 25Laika, 28 e 29 - Challenger, 33Elnagh, 35 - Arca, 37 - McLouis, 39L’Ippocampo, 41 - Rapido, 43Rimessag. Tordivalle, 45Allianz Lloyd, 47 - Trigoria Motori, 51Rimor, 57 e 87 - Caravelair, 59Roller Team, 65 - Giotti, 67 e 91Vittoria Ass., 68 - Il mio camper, 69Camperventure, 85 - Dometic, 93Campersupermarket.com, 96Ristorante Gino, 98

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Per imprevedibili difficoltà tecniche, questo numero è stato stampatocon ritardo: ce ne scusiamo con gli affezionati lettori e auguriamo...

Buona lettura come sempre!

Sfogliaci anche su www.iprofessionistidelcamper.com

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“Via col Camper” con il 2010 entrerànel quinto anno di attività, grazie all’in-teresse riscosso presso i suoi affezio-nati lettori dai quali riceve sin dai pri-mi numeri lusinghieri apprezzamentiper i servizi e le informazioni che ven-gono date, offrendo proposte, sugge-rimenti di viaggio e informazioni rela-tive al mondo del plein air.Sono state molte le innovazioni pre-sentate nel corso di questi anni, pri-mo fra tutte il considerevole aumen-to del numero delle pagine, passatedalle 36 della veste iniziale alle 100dell’attuale, mantenendo peraltro lagratuità della spedizione e della di-stribuzione al banco.I “Professionisti” della Via Pontina,spon sor della rivista, desiderano offri-

re da questo numero un ulteriorerinnovamento ai lettori, presentando“Via col camper” in una veste nuovaa formato ridotto (dimensioni17x24), conservando lo stesso nu-mero di pagine e la stessa tiratura.Il nuovo formato potrà essere piùadatto per dimensioni alla conserva-zione nel contesto camperistico e laminor quantità di carta impiegataporterà, inoltre, ad una considerevo-le riduzione dell’impatto ecologico,aspetto al quale “i Professionisti” so-no da sempre sensibili. La nuova presentazione potrà limita-re anche i costi di produzione, risvol-to di rilevante importanza in un pro-dotto che viene consegnato a titolocompletamente gratuito.

I “Professionisti”, unitamente allaRedazione, presentando la nuova ve-ste di “Via col Camper” nel formato“17x24”, confidano negli apprezza-menti che la rivista potrà continuaread avere da parte dei suoi affeziona-ti lettori.

parliamo di…

La Pontina Caravanesce dal gruppo de“i Professionisti”di Via Pontina.La decisione, volutadall’amministrazione,è stata consequenzialealla necessità diperseguire altre formuledi marketing non insintonia con il resto delgruppo.“I Professionisti” diVia Pontina, purrammaricati perquesta scissione,continuerannoad avere normali ecordiali rapporti dilavoro con laPontina Caravan.

Pontina Caravan

Maurizio Dell’Uomo, Editore di“Via col Camper”, chiamato a ri-spondere a nuovi incarichi profes-sionali, lascia lo staff della rivista.“I Professionisti” e la Redazioneformulano a Maurizio i miglioriauguri per il nuovo impegno e loringraziano per il lavoro sin quisvolto.

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PROMOCAMP, ACTITALIA eVILLAGE FOR ALL si sono in-contrati con il rappresentantedel Ministero del TurismoSilvano Vinceti per emendarela Legge Finanziaria in merito a“Disabilità e autocaravan”, inrisposta al crescente interessedel disabile per questi mezzi,che presentano però costi su-periori allo standard tradizio-nale. L’emendamento intendefavorire l’acquisto abbattendol’IVA dal 20% al 4% e parifican-do la detrazione fiscale, attual-mente pari a 17.500 euro, altrattamento degli altri autovei-coli senza limiti di detrazione oadeguando l’importo detraibi-le (costo medio di un camperintorno a 40-50.000 euro).Proposto anche di applicare lastessa percentuale d’IVA (10%anziché 20%) per il risparmioenergetico realizzato su auto-caravan o caravan con pannel-li solari, con detrazione fiscaledella spesa come avviene pergli edifici (55% o 36% in cinqueanni).

Approfondimenti:www.promocamp.com

la che il mezzo non deve essere d’usocommerciale. Al momento, le direttivesono in corso di discussione e potran-no essere definite e convertite in leg-ge non prima del 2010. “Via colCamper” seguirà la risoluzione dell’an-noso problema e potrà informare isuoi affezionati lettori sugli sviluppi cheseguiranno.

parliamo di…

Promocamp

Disabilitàe autocaravan

Il Parlamento Europeo, su richiestadell’ECF (European Caravan Fe de ra -tion), sta valutando da tempo la possi-bilità di estendere il permesso di gui-da dei possessori di patente B ai vei-coli ricreazionali con peso in ordine dimarcia entro 4,25 tonnellate. L’iter èiniziato nel 2005 e sono state postegià alcune condizioni tra le quali quel-

Patente B:Estensione di guida per veicolidi peso fino a 4,25 tonnellate

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Come già presentato sul n. 9 di “Viacol Camper”, ricordiamo che dal 1°gennaio 2008 per circolare con unveicolo in alcune città tedesche è ob-bligatorio un contrassegno (Umwelt)per le polveri sottili, che consentel’ingresso nelle zone ambientali a traf-fico limitato. Tale bollino è obbligato-rio anche per gli stranieri e ha coloridiversi a seconda della classe di ap-partenenza del veicolo (Euro 0, 1, 2,3, 4).Le città interessante sono molte(Monaco di Baviera, Ausgsburg,Heidel berg, Berlino, ecc.). Si consiglia di informarsi prima di par-tire, provvedendo all’acquisto anchein Italia presso: DEKRA Italia Holding srl Via F.lliGracchi 27 20092 Cinisello Balsamo(MI) www.dekraitalia.it

parliamo di…

La Germania sarà la vostraprossima meta?Non dimenticate il bollino

Giuseppe Truini, presidente del l’As so -camp i, ha fatto ancora centro!Nell’estate appena trascorsa ha, infat-ti, compiuto un viaggio sociale in Al ba -nia che ha permesso a numerosi equi-paggi di vivere con lui una straordina-ria esperienza, scoprendo un Paese dapoco aperto al turismo tradizionale e,in particolare, a quello itinerante.Avvalendosi della sua esperienza edell’aiuto di un’agenzia locale, l’Alb -Cam pers, Giuseppe Truini ha condot-to gli equipaggi attraverso le strade al-banesi, in un tour che ha interessatocittà e luoghi di grande interesse, in-contrando ovunque ospitalità e cor-dialità inaspettate.Da “Via col Camper” complimenti almitico Peppe!

Albania

Viaggio sociale Assocampi

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A Mondo Natura 2009 era presenteun’esposizione di veicoli ricreazionalicon oltre venti anni dalla prima im-matricolazione, che hanno suscitatointeresse e curiosità. Con lo scopo digarantire un migliore mantenimentodi questi mezzi, è stata creata un’as-sociazione senza fine di lucro, deno-minata RIVARS (Registro ItalianoVeicoli A bi ta ti vi Ricreazionali Storici),che prevede la registrazione dei vei-coli e la possibilità ai rispettivi pro-prietari di incontrarsi, scambiarsi in-formazioni e materiale relativo per ilmantenimento dei veicoli stessi, co-me stabilito dallo statuto.RIVARS: Presidente Claudio Galliani

Sede legale: Via IX agosto 434170 Gorizia - tel. 0481/532873Sito web: www.camper.storici.it

mail: [email protected]

parliamo di…

Per chi possiedeun camper con più di 20 anni

Evviva

La Grecia!

Sempre più gettonate le costegreche dai camperisti soprattut-to italiani che ogni anno nellabella stagione scelgono il cuoreellenico per le loro vacanze.Acque pulite, cordialità, fruibilità,costi contenuti e perché no, an-che un po' della pubblicità indi-retta di "Via col Camper", hannofatto della Grecia una delle me-te marine preferite dai camperi-

sti.

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Metti una casa giapponese, un pro-getto ambizioso, un’aerodinamicaprestigiosa con un cx di 0,25 ed eccouna vettura avveniristica, la Toyota“Prius”, con motorizzazione “a siste-ma ibrido”, realizzata con un motorea benzina ed un altro elettrico, cheforniscono insieme 136 CV conemissioni previste dallo standard diqualità Euro 5.A questo punto vi chiederete sestate leggendo una rivista specializ-zata in camper o un’altra che pre-senta auto speciali. Assolutamenteno. Ciò che ci piace della “Prius” è ilrivoluzionario sistema di climatizza-zione di questa vettura negli allesti-menti Active/Executive, un optionalrappresentato da un pannello sola-re, integrato con una porzione deltetto, che fa funzionare la ventoladel climatizzatore quando la tempe-ratura esterna supera i 20 °C.Inoltre, tramite un telecomando, sipuò inserire il climatizzatore stessoper tre minuti, rinfrescando l’abita-

colo quando la vettura è rimasta alungo al sole. Noi camperisti non possiamo chesentirci in sintonia con questa sor-prendente auto che utilizza energia

parliamo di…

Moderne tecnologie: dal camper all’auto

fotovoltaica, poiché è la stessa datempo utilizzata dai nostri camper ela lunga esperienza specifica acquisitaci fa sentire allineati alle più modernetecnologie.

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parliamo di…

La Primavera offre momenti di grandeeuforia, grazie alle belle giornate chepermettono di uscire con i nostri fan-tastici mezzi e, come consuetudine or-mai da dodici anni, in Via Pontina si ter-rà dal 14 al 21 marzo l’iniziativa“Primavera in Camper” (definita “Fieradi Primavera” fino al 2008), manifesta-zione che apre, in effetti, l’inizio di sta-gione, ricca di novità come ogni anno. Nuovi e vecchi marchi storici appro-dano nelle esposizioni di Via Pontina,la “Via del Camper” più famosad’Europa, arricchendo ulteriormenteil vasto parco di proposte. Si pensisoltanto che il 90% dei veicoli ricrea-zionali (mansardati, profilati, motor-home e furgonati) immatricolati nelLazio si registra in questo “Centrodel Camper”, com’è ormai definito,dove è possibile vedere, toccare econtrattare più di 120 veicoli nuovi,oltre 260 veicoli d’occasione e anco-ra 150 camper ex-noleggio e, pernon finire, veicoli di privati che pro-

pongono la vendita diretta “one toone”, approfittando degli spazi messia disposizione da alcune aziende. Naturalmente le promozioni nonmancheranno perché ogni manifesta-zione che si rispetta deve avere unmomento d’ec-cezionalità an-che nei prezzi. Autocaravanfine serie, exnoleggio eveicoli usatisaranno, in-fatti, propo-sti a prezzie condi-zioni di si-curo in-teresse ele valu-taz ionidei vei-coli proposti in per-muta saranno ben esaminate, per

convincere persino i più “innamorati”del proprio vecchio veicolo a permu-tarlo con uno nuovo. Allora non resta che ricordare il pe-riodo della “PRIMAVERA IN CAM-PER” da14 al 21 marzo che si terrà inVia Pontina da “I Professionisti”.

Primavera in camper

Le proposte del mercato sonomolte: c’è quello a ultrasuoni, quel-lo con sirena, gli “uccellini”, quellosatellitare, quello passivo (catena,blocca pedali, lucchetto gigante,ecc.), quello fisico (non abbando-nare mai il mezzo…) e chi più neha più ne metta.Abbiamo sorpreso un solertecamperista che non si fida e dal-l’amico fabbro si è fatto montare leclassiche, robuste sbarre, soluzionea nostro avviso discutibile.

A proposito di antifurti…

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Tecnocaravan in tv

Forse lo avrete già incontrato nellasede del vostro Municipio di frontealle telecamere di ROMA 1 (canaleSKY 860): è un nostro camper itine-rante con la troupe televisiva, in gironel territorio romano per raccogliereinformazioni sui problemi della città,direttamente dalla voce dei cittadiniintervistati a bordo. Un'altra dimo-strazione della versatilità dei veicoloricreazionale, come nel caso del mez-zo dei Vigili dal Fuoco messo a puntoda Tecnocaravan lo scorso anno.Nei prossimi mesi vedremo questocamper in TV su ROMA 1 anche ingiro per il Lazio nell'ambito di feste,sagre ed eventi a misura di camper,per diffondere la cultura dell'abitarviaggiando, sensibilizzando inoltre leautorità sulla necessità di realizzarearee di sosta camper come strumen-to di crescita economica della pro-pria comunità.

Semintegrale per 4!

Per quelli che spesso viaggiano incoppia, ma hanno dei figli che ognitanto vogliono accompagnarli, oppu-re hanno dei nipotini da portare conse per far loro assaporare la bellezzadella vita in camper, ma si son semprerifiutati di comprare un mansardatoconsiderandolo troppo grande, eccoper queste persone Laika ha trovatouna soluzione eccezionale: la serie disemintegrali della serie X e Kreosche, nelle nuove versioni 2010 pre-sentate a Mondo Natura, hanno in-trodotto la grande novità del lettoanteriore elettrico. Nella configura-zione "giorno" il letto è posizionatosul soffitto lasciando libero tutto lospazio in dinette. Nella versione not-te con un pulsante si aziona il lettoanteriore che scende agevolmenteverso il basso offrendo un posto inpiù rispetto agli altri veicoli della stes-sa tipologia.

Questo letto aggiuntivo è opzionalee ha un costo di poco superiore ai1.000 euro.

Controllo dei vostri mezzi

Grande novità da Tecnocaravan. Èoperativa la nuova stazione di con-trollo impermeabilizzazione. Unicanel suo genere a Roma, questa po-stazione tecnica sottopone integral-mente il vostro mezzo all'azione del-l'acqua in modo da poter verificarecon appositi strumenti la presenza diinfiltrazioni. I costi dell'operazione so-no assolutamente abbordabili e quin-di altamente consigliati per prevenirespiacevoli sorprese il cui costo è benpiù alto. Potrete lasciare da noi il vo-stro mezzo e qualora abbiate biso-gno di muovervi potrete utilizzare lanostra vettura di cortesia.Un motivo in più per dire: tranquillisiete da Tecnocaravan!

NEWS da...

TecnocaravanVolley Team Orvieto

Da quest'anno Tecnocaravan èlo sponsor ufficiale della VolleyTeam di Orvieto. Alle nostre ra-gazze auguriamo una stagione digrandi successi!

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Nuove proposte sui piazzali

La sfida Hymer ai canoni antiesteticidelle linee mansardate si rinnovaanche quest’anno: la mansarda affu-solata abbinata alle colorazionisportive della cabina di guida, confe-risce ai modelli della gamma HymerCamp una filante linea estetica, gra-devole anche all’occhio più esigente.Unita alla superiorità costruttiva estilistica della cellula, Hymer, infatti, cipresenta un mansardato di livellosuperiore.Quando parliamo di superiorità co-struttiva, lo facciamo a ragion veduta:sui profili delle cellule Hymer non ve-drete fori di viti né profili a copertu-ra delle giunzioni, bensì una peculiaretecnica di assemblaggio per megliosopportare le torsioni che la celluladi un camper sopporta con la marciae le escursioni termiche. Tutto ciòcomporta anche maggiori costi dicostruzione, è vero ma Hymer sa dipoter dare delle garanzie in più (chialtro dà sei anni di garanzia sulle infil-trazioni?).Hymer sa che il cliente italiano è sìattento alla qualità costruttiva ma èanche un raffinato esteta: per questogli propone delle edizioni speciali che

esaltano ancor più la sua leadershipdi qualità. La Nuova Riviera propone, in esclusi-va, l’Hymer Camp 614 CL StarEdition (v. rubrica “Voglia di nuovo”)con un’esclusiva colorazione esternacolor champagne, finiture color radi-ca al cruscotto, frigorifero da 150 litri,una tappezzeria interna di qualità su-periore (vedere per credere!), un’illu-minazione a led settoriale capace didare un’atmosfera unica alle vostreserate nel calduccio del vostroHymer. Inclusi nel prezzo (€64.500,00 chiavi in mano) sono il cli-ma cabina e altri optional riguardantila sicurezza (airbag passeggero, cruisecontrol).Le novità sono importanti anche nel-le altre gamme e marchi rappresen-tati da Nuova Riviera: Elnagh eMcLouis presentano quest’announ’ottima scelta di modelli seminte-grali con letto basculante.La Nuova Riviera è lieta di presentar-vi il Mc Louis 4-62 (v. rubrica “Vogliadi nuovo”) con letto alla francese, unaltro basculante (2,10 m di lunghez-za) e una dinette trasformabile, perun totale di sei posti letto rispettatianche dall’omologazione in marcia. Sitratta di un semintegrale omologato

per ben sei persone in marcia, su te-laio con carreggiata posteriore mag-giorata e una lunghezza di appena seimetri e mezzo! Il prezzo è sicura-mente accattivante € 46.300,00 chia-vi in mano (compreso clima cabina)per una coppia che vuole un veicoloscattante e maneggevole senza doverrinunciare alla possibilità di ospitareoccasionalmente i figli o i nipoti esenza il disturbo di dover “montare”il letto. Su lunghezze entro i settemetri sono disponibili anche semin-tegrali con letto basculante e garage.Per concludere, rivolgiamo un salutoe un augurio di buon lavoro allasquadra della C.I. che ha ritenuto dicercare nuovi sbocchi per il suo pro-dotto che, in un mercato oggi alquan-to selettivo e severo, risulta di diffici-le collocazione. Ci auguriamo viva-mente, mettendo da parte ogni egoi-smo, che questa separazione portiloro nuovi suggerimenti utili a ripor-tare al giusto livello il marchio C.I. alquale resteremo sempre legati daprofondo affetto avendolo noi rilan-ciato sul mercato di Roma e centro -Italia, negli anni ‘90 con l’allora “con-dottiero” Pier Luigi Alinari.

Fabio Frattini

NEWS da...

Nel mese di luglio u.s., nella straordinariacornice del Porto di Roma – Ostia,Nuova Riviera ha presentato in esposi-zione notturna i modelli più rappresen-tativi delle case in concessione. L’insolito evento ha suscitato grande in-teresse e una vasta partecipazione di ap-passionati e di semplici curiosi, attrattidalle ultime novità esposte in un luogocosì insolito ad ospitare queste iniziative.

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Per aspiranti camperisti

Per quanti volessero iniziare a farecampering e non sono ancora deltutto convinti, la Zaccari Caravanha due proposte del tutto inedite:

1. Noleggio con possibilità di riscatto

È possibile noleggiare per un pe-riodo di 12 mesi (inclusivo di tuttele assicurazioni) e a fine noleggioriscattare il veicolo, recuperandouna buona parte dei canoni pagatio continuare per ulteriori 12 mesio semplicemente restituire il cam-per;

2. Vendita con patto di riacquisto

È possibile acquistare un camperdella flotta noleggio con pagamen-

to dilazionato. Al termine del 12°mese è possibile restituire il veico-lo acquistato recuperando fino al

90% del prezzo pagato (esclusopassaggio proprietà, accessori ex-tra dotazione, danni procurati).

NEWS da...

Luce nuova nel tuo camper

I primi led, anche se usciti sul mercato solo qualche annofa, sono ormai “vecchie lampadine” in confronto ai nuo-vissimi “Power Led Oflux”, illuminazione di ultimissima ge-nerazione.A differenza dei led convenzionali, la famiglia “luxeon led”è basata su sistemi in grado di operare oltre le 50.000ore, non emettono raggi ultravioletti, non contengonomercurio o piombo e non si bruciano. Hanno una dura-ta almeno cinque volte maggiore rispetto alle lampadineconvenzionali, con un risparmio energetico anchedell’80%. A differenza dei vecchi led sono in grado di pro-durre una luce più calda e simile all’alogena, tanto apprez-zata dai camperisti, in diverse tonalità e colorazioni.La Oflux offre una vasta gamma di led per modificare icomuni spot a incandescenza largamente utilizzati, quindisi potrà applicare il singolo led oppure circuiti composti dipiù led, utilizzando le plafoniere originali del camper. Sono

comunque disponibili faretti, spot, plafoniere complete diled pronti al montaggio. Per ulteriori informazioni, il nostro market è a vostracompleta disposizione.

Gianluca Marchegiani

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Bentornata Mobilvetta,più bella che mai!

Una gradita notizia è giunta in reda-zione proprio in queste ultime setti-mane. Notizia che certamente nonpotrà non far piacere anche a tutti gliappassionati di veicoli ricreazionali:l’atteso ritorno del celebre marchioMobilvetta, proprio nel cuore dellaVia Pontina e precisamente presso ilCentro Caravan Costantini. Ci siamorecati presso il concessionario e do-po aver visionato i bellissimi veicolipiazzati in bella mostra, veramentepiù eleganti che mai, abbiamo rivoltoalcune domande al titolare del cen-tro, dott. Vittorio Costantini. Qual è, dott. Costantini, il motivo di que-sto improvviso quanto gradito ritorno diMobilvetta su Via Pontina?“La prima e più immediata rispostapuò darla il prodotto stesso che ave-te appena visionato. In effetti, Mo bil -vetta, dopo alcuni anni di relativo ap-pannamento, sembra veramente tor-nata quella dei tempi migliori: elegan-tissima all’esterno e con interni chenon temono paragoni (venire a ve-dere per credere!) e poi la nostrascelta è stata anche dettata da moti-vi strategici e commerciali.”.In che senso..?“Come saprete siamo storicamenteuna roccaforte del marchio Rimor,che ha sempre raccolto enormi pre-ferenze sul mercato romano e lazialesul quale è molto radicata. La stessaRimor, mentre è molto competitivadalla fascia entry level (Katamarano),a quella media (Koala ed Europeo) ea quella medio-alta (Superbrig), lasciaun po’ scoperta la fascia top del mer-cato (dai 60.000 Euro in su), segmen-to che il camperista più esperto e af-fezionato (che ha posseduto già dueo tre veicoli p.es.) è più propenso ad

abbracciare. Con il nostro sterminatoparco-clienti storico (parliamo di ol-tre 10.000 v.r. venduti nella nostra or-mai trentennale storia) abbiamo unenorme bacino di clientela potenzia-le. Le case estere di gamma alta fino-ra trattate non sono state all’altezzadelle nostre aspettative commerciali,almeno per noi che miriamo ad ave-re numeri significativi e riteniamo chequest’anno con Mobilvetta la cosapossa decisamente cambiare”. Vi sento molto soddisfatti, ma c’è unasimile soddisfazione anche da partedella stessa Mobilvetta?“Assolutamente sì. E la casa lo staconfermando con i fatti e con un’as-soluta disponibilità nei nostri confron-ti. Ci rallegriamo che il nuovo mana-gement abbia compiuto una svolta a180° gradi nelle scelte commerciali eabbia finalmente compreso che oc-corre abbinare “buoni marchi a buoniconcessionari”. Infatti, sia per motivid’immagine, di commercializzazione(con le permute adeguatamente trat-tate e gestite), di professionalità, di as-sistenza post vendita e servizi, l’auto-caravan, a maggior ragione “quello” difascia alta, non può assolutamente es-sere considerato alla stregua di un ba-

nale bene di consumo da appoggiarequa o là presso l’ultimo arrivato.Purtroppo in un passato, anche re-cente, non è stato sempre così (a par-te una breve parentesi di un serio col-lega qui sulla Pontina) e abbiamo assi-stito al precoce abbandono del pro-dotto da parte del concessionario opersino alla “scomparsa” tout-courtdel concessionario stesso con strasci-chi veramente negativi non solo sul-l’immagine del marchio ma, purtrop-po, anche sulle tasche dell’utente. È fi-nalmente ora che le cose cambinoper un marchio così prestigioso comeMobil vet ta! Bene allora non c’è che augurarvi ungrosso “in bocca al lupo”…Un’ultima cosa aggiungerei, se miconsentite. Vorrei far notare un det-taglio che solo pochi considerano:Mobilvetta è a oggi l’unico marchio difascia alta a essere totalmente italia-no; le altre due case storiche di altagamma e di fondazione italica, sonoormai di proprietà, rispettivamente,di un gruppo francese e di uno tede-sco e non per fare del gratuito scio-vinismo di bassa lega, ma riteniamoche, anche questo, sia un aspetto cheriveste tutta la sua importanza.

NEWS da...

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Viaggiando da anni in camper, la pro-posta di partecipare a un viaggio inPortogallo organizzato da un’agenzia,

c’è apparsa come un’esperienza nuova; inol-tre poteva senz’altro essere interessante ri-visitare questo Paese per osservare gli ine-vitabili cambiamenti avvenuti dalla nostra ul-tima presenza. Il viaggio prevedeva il trasfe-rimento aereo a Lis bo na con un tour classi-co attraverso città e luoghi tra i più interes-santi, luoghi, unico neo, in parte già visti die-ci anni prima. La compagnia sarebbe stataquella di un folto gruppo di amici con i qua-li avevamo già viaggiato e la formula previ-sta quella del “tutto incluso” (alberghi, pasti,trasferimenti e visite guidate).Aderiamo senza esitare all’iniziativa e ci in-contriamo, secondo programma, con il re-sto del gruppo alle tre di mattina aFiumicino per il volo Roma – Lisbona conpartenza alle sei: non possiamo che notareuna decisa differenza con le nostre abitudi-ni di camperisti di vecchia data per gli orariprevisti, ma l’entusiasmo è grande e arrivia-mo così all’aeroporto, dove le speranze diun buon caffè caldo cadono subito, a causadei bar tutti chiusi. Dov’è la nostra “macchi-netta” sempre disponibile nel camper?Eccoci a bordo. Siamo sulla Sardegna e conle Bocche di Bonifacio ormai dietro di noi,sorvoliamo la Spagna e atterriamo aLisbona: senza dubbio viaggiare in aeropla-no presenta vantaggi di tempo!

Lisbona

Recuperati i bagagli, andiamo in albergo eraggiungiamo il centro della città a piedi, as-saporando l’aria d’inevitabile novità: siamogasatissimi e con facilità riconosciamo piaz-ze e vie, che ritroviamo percorse da un traf-fico molto intenso. Con facilità guidiamo al-cuni nostri amici verso la parte vecchia diLisbona, le vie della Baixa, fitte di ristorantitipici, per riassaporare per il pranzo (l’uniconon incluso) il piatto nazionale, il “bachalau",del quale i Portoghesi conoscono 365 ricet-te, una per ogni giorno dell’anno. Dopo l’ot-timo piatto, soddisfiamo finalmente la vogliadi caffè in un bar della zona, dove, ricono-sciuti come italiani, ce ne preparano uno ve-ramente straordinario (Confeitaria Na cio -nal – Praça de Fuigeria 18 b/c). Da ricorda-re che in Portogallo, il caffè espresso è buo-nissimo, basta chiederlo “corto”. Nel pome-

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riggio, che il programma ha lasciato li-bero, entriamo in un centro com-merciale megagalattico con un super-mercato, genere che nella preceden-te presenza trovammo con molta dif-ficoltà (ce n’erano ovunque vera-mente pochi): pesce freschissimo,aragoste, carni, prosciutti, formaggi ti-pici, vini di qualità sono in bella mo-stra e invogliano all’acquisto, ma rea-lizziamo che siamo in viaggio organiz-zato e pertanto senza il supportodella cucina del camper.L’indomani inizia il tour con la visitaguidata di Lisbona, città più occiden-tale d’Europa sul fiume Tago, costrui-ta come Roma su sette colli, e la no-stra guida ci informa che, secondo unadagio nazionale, i Portoghesi attri-buiscono alle quattro città più impor-tanti e ai suoi abitanti questa identifi-cazione: “Lisbona si diverte, Coimbrastudia, Porto lavora, Braga prega”.La capitale del Portogallo visse com-plesse vicende storiche, diventando, apartire dal secolo XV, tradizionalepunto di partenza per i viaggi oltreo-ceano, che assicurarono al Paese ipresupposti del vasto impero colo-niale realizzato poi negli anni. Quasitotalmente distrutta nel 1755 da unviolento terremoto, fu ricostruita se-condo criteri innovativi, espandendo-si lungo il Tago, che vede le sue spon-de collegate da due ponti, quello del“25 aprile” eretto nel 1960 (2200metri) e l’altro, di Vasco di Gama(17,2 km tot.), costruito in occasionedell’Expo 1998 con il Parco delleNazioni, dove sono state costruitestrutture architettoniche davvero av-veniristiche. La visita inizia nella zonaoccidentale di Lisbona, con la Torre diBelém (1515), uno dei simboli dellacittà, che esprime tutta l’arte manue-lina. Dalla Torre passiamo al grande

Monastero di Jerónimos (1502), sem-pre in stile manuelino, con la lungafacciata su cui si apre un bellissimoportale. Nell’interno di vaste propor-zioni è sepolto Vasco de Gama, ilgrande navigatore, e nel chiostro ilpoeta Fernando Pessoa. Tutta la strut-tura offre viste e percorsi d’intensasuggestione. Da qui passiamo alMuseo delle Carrozze, interessanteesposizione di vetture d’epoca. Lazona si affaccia sul Tago e notiamouna diecina di camper di varie nazio-nalità parcheggiati proprio sul fiume,che ci fanno provare un senso di bo-naria invidia per il piacere che gliequipaggi proveranno svegliandosicon quelle viste.Ci attende ora il centro storico conla splendida piazza di Pedro IV, comu-nemente denominata Rossio, animatada una moltitudine di varie razze.Dopo la scomparsa delle colonie

d’oltreoceano, infatti, molta gente dicolore, i cosiddetti “retournados”, ègiunta nel Paese integrandosi peral-tro con facilità ed è facile incontrare,specialmente tra i giovani, coppie dietnia diversa. Ci ritroviamo ancoranella Baixa, questa volta per approfit-tare dell’ampia zona pedonale pienadi negozi d’abbigliamento con firmeprevalentemente italiane, ma dovenon mancano i lustrascarpe, figure ti-piche d’altri tempi.Raggiungere Alfama, quartiere tipico,e il castello di San Jorge impone l’ob-bligo di salire sul mitico “28”, linea surotaia che utilizza vecchi tram del tut-to simili ai nostri chiamati “Balilla”(fa-mosi per il loro sferragliare sulle rota-ie), dietro ai quali è ancora facile ve-dere ragazzini appesi, felici del “pas-saggio” senza biglietto: una delle im-magini più tipiche di Lisbona! Il quar-tiere di Alfama racchiude un dedalodi vicoli e viuzze, lunghe scale ripide ea gradoni, che si aprono su slarghi epiazzette: chi ama fotografare angoliinsoliti, prospettive ardite e coglierevecchie immagini non può mancarequesto rione. Da qui si sale alCastello di San Jorge con una vistamozzafiato su tutta Lisbona, le suepiazze, il Tago e l’ardita sagoma delponte “25 aprile”.Dopo un lungo trasferimento cittadi-no con il nostro bus, visitiamo il Parcodelle Nazioni dell’Expo 98, con strut-

Lisbona - Le ardite architetture di Expo ’98

Lisbona - Nell’Alfama, tra scale archi e vicoli

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ture del tutto differenti da quelle si-nora viste. Siamo, infatti, davanti agrattacieli dalla forma insolita, a co-struzioni ardite collegate tra loro at-traverso nervature senza soluzionedi continuità e a complessi architet-tonici giganteschi che racchiudonocentri commerciali con terrazze in-terne e un’infinità di ristoranti e ne-gozi di ogni genere. Nello stessoParco, altra grande attrattiva è rap-presentata dall’immenso acquarioOceanarium, dicono il più grande delmondo. La giornata volge ormai altermine e, accompagnati dalla pioggia(Lisbona è una città atlantica concontinue variazioni meteorologiche),rientriamo nel nostro albergo.

Incontro con centri pittoreschie monasteri ricchi di arte

La pioggia della sera rende il cielo ter-so e di un azzurro intenso, ottimi pre-supposti per la continuazione del tourche oggi ci porterà in visita a Òbidos,centro medievale in Estre ma du ra.Il paese è racchiuso entro mura e so-vrastato da un imponente castelloche si può raggiungere facendo il gi-ro di ronda delle mura stesse. Il tes-suto cittadino è caratterizzato dabasse case i cui contorni sono fatti ri-saltare da pennellate di vivaci coloriche vanno dal rosso al blu, dal gialloal verde, che offrono un forte impat-to visivo insieme con le numerose

piante di gerani e buganvillee presen-ti ovunque. Passeggiando per i vicoli,ci troviamo immersi in un’atmosferamagica grazie alle malinconiche notedi una canzone Fado che escono dauna finestra: un regalo veramenteinaspettato! Siamo ora in una zona collinare confrutteti e vigne in un paesaggio daidolci rilievi, dove il verde delle coltu-re è interrotto dal bianco delle casedi campagna. Il bus corre veloce sullastrada per portarci alla prossima me-ta e ancora una volta ci tornano inmente le innumerevoli opportunitàche il camper offre, prima fra tutte,l’indipendenza assoluta di fermarsiappena possibile per fotografare ciòche interessa e per immergersi nellerealtà che s’incontrano.Commentando questi pensieri, arri-viamo ad Alcobaça, famosa per ilMonastero di Santa Maria, uno deiprincipali monumenti del Paese, pa-trimonio UNESCO. Il monastero ci-stercense è stato edificato originaria-mente nel 1223 e nel corso dei seco-li è stato più volte rimaneggiato, arric-chito, saccheggiato e restaurato neltentativo di restituirlo alle condizioniiniziali. L’interno colpisce per la mae-stosità delle arcate e nei bracci deltransetto insistono le tombe di PedroI e di Dona Inès de Castro. La loro

Azulejo

Ricordare il Portogallo, significa tornare con la mente all’azulejo, al suo vivo colore, alla sua presenza sulle pareti, suipavimenti, nelle architetture antiche e in quelle moderne, interpretarlo come simbolo nazionale e vera espressionedell’arte portoghese, anche se la sua origine è araba. In arabo, infatti, “az zuleiqa” significa pietra liscia e pulita. In tuttala penisola iberica quest’arte ornamentale si apprese durante la dominazione moresca e in Portogallo raggiunse ilmassimo significato artistico per contenuti cromatici escenografici. La base iniziale era un pezzo d’argilla diforma quadrata, dipinto e cotto al forno. A partire dalXVI sec., attraverso tecniche sofisticate, al momentodel processo di vetrificazione vennero inseriti altri ma-teriali (olio di semi di lino, manganese, smalto con sta-gno bianco e pigmenti colorati). Questa innovazionetecnica produsse l’effetto finale tanto apprezzato.Un’ulteriore modifica nella tecnica costruttiva, si ebbenel XVII sec. quando i navigatori portoghesi di ritornodal l’O rien te portarono una ceramica cinese azzurra ebianca che conquistò subito e fu impiegata per la co-struzione dell’azulejo in sostituzione di quella origina-ria. Con l’avvento del barocco, l’impiego di questa ma-iolica raggiunse la massima espressione che ancor oggiè possibile ammirare.

Lisbona - sulle rive del Tago, in fondo il ponte “25 aprile”

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contrastata storia d’amore fu consa-crata da una delle più belle paginedella letteratura lusitana (“Lusiadi” diCames). Alcobaça ci offre, inoltre,uno spaccato di vita quotidiana con ilsuo pittoresco mercato con ogni ge-nere di prodotti. Molte le venditricicon appariscenti fazzoletti neri strettisul capo con un enorme nodo a fioc-co, espressione certamente del co-stume locale. E’ proprio in questi luo-ghi che il camperista incorreggibile,impegnato in un viaggio organizzato,impossibilitato all’acquisto di prodot-ti locali da assaporare, avverte la di-mensione non presente del suo cam-per. Il pranzo è previsto presso Nazarè(ottima la zuppa locale di pesce!), ca-ratteristico villaggio sull’oceanoAtlantico, dove l’attività principale è lapesca. Le barche al rientro sono tira-te a secco sulla profonda spiaggia conl’aiuto anche delle donne, che permaggior libertà di movimenti, già a fi-ne ottocento, hanno accorciato lagonna del costume locale al ginoc-chio, costume ancor oggi usato.Visitiamo un altro monastero famo-sissimo, sempre patrimonio UNE-SCO, quello di Santa Maria da Vitória,presente a Bathala (battaglia), luogolegato a fatti d’armi avvenuti nel1385, che rappresenta un capolavorodel gotico portoghese. L’imponenteinterno presenta alte navate con ar-dite volte a vela istoriate. Nel chio-stro, sono ospitate le tombe di militiignoti della prima guerra mondiale edi quella d’Africa. Un prolungamentoesterno all’abside, non collegato, for-ma un’ampia struttura incompleta

senza volta di copertura, il cui insie-me offre un’interessante visione.Da qui proseguiamo per Coimbra,dove arriviamo verso sera, giusto intempo per prendere posto nellestanze dell’albergo, per la cena e perpreparare di nuovo le valigie, opera-zione quest’ultima che, viaggiando incamper, ci saremmo risparmiati: do-mani mattina la visita inizierà prestoper poi trasferirci in un altro albergoa Porto (la nostra Oporto).

Coimbra, città universitaria, e Porto,famosa nel mondo per il suo vino

Coimbra è considerata la città uni-versitaria portoghese per antonoma-sia. Infatti, l’ateneo fu aperto nel 1308e attraverso gli anni, acquistò semprepiù prestigio nel panorama europeocome centro di studi. Molto frequen-tato, prepara giovani portoghesi enon solo. Gli storici locali sono arric-chiti da una splendida biblioteca set-tecentesca che raccoglie preziosi te-sti e più di 120.000 manoscritti.Particolare curioso, la biblioteca èabitata da una colonia di pipistrelli, as-solutamente protetta, poiché a loro èaffidato il delicato compito di elimina-re gli eventuali insetti dannosi per lacarta. Altra caratteristica importantedella città, fondata dai romani e abita-ta dagli arabi (VIII sec.), è l’ambientecittadino che risente della domina-zione araba, presentando ancora unpassaggio costituito dalla Porta Al me -di na di stile moresco. Negli ultimi anni il Portogallo, puntan-do anche sulla ricaduta turistica, ha

investito risorse economiche (FondiEuropei) per migliorare e ampliare larete stradale, realizzando autostradenuove e ammodernando quelle giàesistenti. Il piano realizzato ha dato alPaese autostrade moderne, pedaggidel tipo telepass e strade nazionali inottime condizioni. L’am mo der na -men to del paese ha interessato an-che la produzione energetica che per

Lo stile Manuelino

Nel primo decennio del XVI sec.fiorisce questo stile chiamato an-che tardo gotico portoghese cheincorpora elementi marinari in ri-ferimento alle scoperte dei navi-gatori portoghesi tra cui, il piùnoto, Vasco de Gama. Lo stile in-globò anche alcuni elementi ar-chitettonici rinascimentali italianie fiamminghi. Il nome ebbe origi-ne da una proposta in onore delre Manuele I del Portogallo, du-rante il cui regno furono costrui-ti la maggior parte degli edifici inquesto stile. Fu impiegato per ce-lebrare il potere marittimo delpaese attraverso strutture com-plesse (portali, finestre, colonne earcate) dove venivano inseritielementi di derivazione marinara:ancore, catene, funi annodate,conchiglie, perle, alghe, coralli epesci. Furono poi aggiunti anchepinnacoli conici, simboli del cri-stianesimo e superfici con nic-chie. Gioielli dello stile sono con-siderati il Monastero di Je ró ni -mos e la Torre di Belém, miraco-losamente usciti salvi dal terre-moto del 1755 che colpì Lisbona.

Coimbra - Rua Visconde de Luz, nei pressi dell’arco de Almedina

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il 70% è ricavata da fonte rinnovabile(impianti eolici).Percorrendo l’autostrada, arriviamoquindi a Porto, che per la fama del vi-no liquoroso che porta il suo nome,potrebbe evitare ogni presentazione.Sulle rive del Douro visitiamo una ti-pica cantina, appartenente da moltianni a una famiglia inglese. Ac com pa -gna ti da una simpatica ragazza, ap -pren dia mo tutti i segreti del Portoper passare poi alla degustazione eall’eventuale acquisto. Prodotto nellezone a monte della città, il preziosonettare, trasportato una volta su tipi-che imbarcazioni, impiegate ora sol-tanto per scopi pubblicitari, scendenelle cantine per essere invecchiato.Con l’aggiunta del 70% circa di alcolnel vino, cui è stata interrotta la fer-mentazione naturale, si ottiene dopol’invecchiamento quel gusto tanto ap-prezzato nel mondo. Inizio una cor-diale conversazione con la guida, ri-cordando, a puro titolo d’esempio, lanostra stupenda Malvasia di Liparicon suoi toni ambrati, il suo intensoprofumo e il suo sapore mielato sen-za aggiunta di niente: uva e sole. “Maquella è un’altra cosa!” mi rispondeed io di rimando “E’ vero, quello è vi-no italiano!” e la invito a un assaggio,ma poi realizzo che la bottiglia sta sulcamper, lontana chilometri.Sulla riva opposta, si può visitare il ti-pico quartiere “cais de Ribeira”, dallepittoresche facciate dei palazzetti sulDouro, molte ricoperte di azulejos, letipiche maioliche portoghesi dai toniazzurri. E’ questo un angolo ad altavocazione turistica, purtroppo in de-grado, che ora si sta tentando di pre-servare e restaurare. Non mancanotrattorie e bar, dove è immergersi nel-l’accogliente atmosfera locale tra stra-nieri incuriositi e locali disincantati.L’albergo a Porto è in un grattacieloe la nostra stanza è al decimo pianocon una vista su tutta la città tagliataa metà dal fiume Douro. Affascinatidal panorama, questa volta non citorna in mente il nostro camper…Visitare la chiesa di San Francesco (XIsec), permette di ammirare i rivesti-menti d’oro in stile barocco porto-ghese aggiunti nel XVIII sec., che fannoimmaginare la ricchezza accumulatadal Portogallo con l’impero coloniale.Secondo calcoli, infatti, per decorare

tutti i legni interni sono stati usati piùdi duecento chili d’oro. Spet ta co la riper la loro arcata unica sono anche iponti che attraversano il fiume, quellodi Dona Maria Pia costruito nel 1877da Gustavo Eiffel, lo stesso della famo-sa torre di Parigi, e di D. Luis I del 1886di progetto portoghese, entrambisimboli del panorama di Porto.

Nel Minho, tra monasteri e santuari

Il tour continua per visitare alcunicentri del Minho, regione settentrio-nale, ed eccoci a Guimarães, dovenacque il primo re del Portogallo, D.Afonso Henriques (1111). Dalla piaz-za dove prospetta la chiesa di NossaSenhora de Oliveira (XIV Sec.) in sti-le gotico, si passa attraverso un belportico a un’altra piazza, circondatada palazzetti in stile medievale: ordi-ne, pulizia e logge fiorite creano am-bienti molto gradevoli. Ci aspetta ora la visita di Braga, princi-pale insediamento romano dellaLusitania (come i romani chiamavanoil Portogallo). La città presenta un cen-tro storico molto animato durante laSettimana Santa, quando si riempie digente proveniente da tutto ilPortogallo. E’ famosa anche per laCattedrale Sé Catedral, più volte ri-maneggiata. Piacevole passeggiare perle vie del centro con negozi di ognigenere, tra i quali non mancano pa-sticcerie che producono dolci moltosimili alle specialità partenopee, comesfogliate e babà, che, difficile non farlo,molti di noi hanno assaggiato. A quat-tro chilometri dalla città, il Santuariodi Bom Jesus do Monte, gioiello deltardo barocco portoghese, molto ve-

nerato dai fedeli, che si affaccia su unascalinata scenografica (detta deiCinque Sensi dalle cinque fontane, unaappunto per ogni senso), che terminain un piazzale ombreggiato dove no-

Fatima

Tra le apparizioni mariane, quellerelative alla Madonna di Fatimasono tra le più famose perché fu-rono accompagnate da rivelazio-ni su futuri eventi mondiali.Secondo quanto si conosce, Ma -ria apparve ai tre cugini, Fran ci -sco, Giacinta e Lucia, pastorelliche pascolavano il loro greggenei pressi di Fatima. Riferirono itre ragazzini di aver visto la Ma -don na scendere da una nube im-provvisamente apparsa per fissa-re con loro altri incontri che fu-rono poi rispettati, rivelandoeven ti che sarebbero accaduti.Un ulteriore evento fu il fenome-no chiamato “miracolo del sole”,cui assistettero molte personecredenti e non: mentre la pioggiacadeva, improvvisamente il cielosi rischiarò e apparve il sole cheiniziò a roteare e a ingrandirsi.I tre ragazzini, Francisco e Gia cin -ta, morirono a causa della febbre“spagnola”, mentre Lucia divenu-ta adulta si fece suora.Nel 1930 la Chiesa cattolica sipronunciò sulle apparizioni di-chiarandole soprannaturali, auto-rizzandone il culto e a Fatima fuedificato un santuario visitato dapontefici e da fedeli di tutto ilmondo cattolico.

Fatima - Il santuario

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tiamo alcuni camper parcheggiati inposizione invidiabile.Terminata la visita di Braga, via in al-bergo per preparare di nuovo le va-ligie: domani si dormirà a Fatima.La mattina dopo ci spostiamo versoTomar per visitare il Convento doCristo, storica dimora dei Templari inPortogallo, complesso edificio cheracchiude molti stili architettonici emolti spazi riservati alle attività gior-naliere di questi monaci-cavalieri. Laricchezza degli ornamenti, delle raffi-gurazioni e degli azulejos presenti nefa un monumento degno di nota.Nel tardo pomeriggio raggiungiamoFatima e in molti ci dirigiamo verso ilSantuario che si trova vicino al nostroalbergo. I dieci anni passati dalla no-stra precedente presenza hanno fat-to registrare cambiamenti sostanziali,portando a oltre 10.000 i posti letti,ingrandendo il centro urbano, siste-mando le strade e realizzando par-cheggi per auto, ma l’atmosfera è ri-masta intatta: ancora si avvertono, in-fatti, un’insolita tranquillità ovunque eun senso di profonda religiosità. Moltidi noi partecipano al rosario davantialla Cappellina protetta dalla grandetettoia gremita di fedeli e poi allaprocessione con fiaccolata.

Dove l’Europa si spinge ad occidente

Siamo al penultimo giorno di viaggio.Questa esperienza sta per terminare,ma prima il programma prevede lavisita a Sintra della residenza estivadei sovrani portoghesi, il Paço Real, ilPalazzo Reale, di stile gotico - more-sco, caratterizzato da due enormicanne fumarie della cucina. Nel l’e di fi -cio molte sale sono ornate con gran-diosi azulejos e conservano mobilid’epoca di raffinata fattura. Altro pa-lazzo che merita senz’altro una visita,sempre a Sintra, è il Palácio da Pena,costituito da più corpi e in posizionepanoramica. Purtroppo al momentodella nostra presenza in zona, la stra-da di accesso risulta inagibile ai bus epertanto ci troviamo nell’impossibili-tà di visitare questa meraviglia delXVIII sec. costruita con stili architet-tonici vari, arabo, gotico, manuelino,barocco e rinascimentale, in una vi-stosa fusione di colori e forme.

INFO

Il viaggio è stato organizzato da:King Holidays srl Tour Operator– Via Romagnoli 18/a – RomaNumerosi i campeggi e le Aree diSosta e ovunque s’incontranocamper parcheggiati anche per lanotte. Per raggiungere il Portogallo viaterra occorre attraversare laFrancia e la Spagna in un viaggiodi grande interesse. La distanzaRoma – Lisbona è di circa 2500km.In Portogallo l’ora è quella delmeridiano di Greenwich (un’orain meno rispetto l’Italia).

Ulteriori info:www.aciviaggiaresicuri.it

venuto a mancare quel senso di li-bertà e indipendenza che solo ilcamper, a nostro avviso, può garanti-re. Ci è sembrato piuttosto fastidiosodisfare le valigie arrivati negli alberghie rifarle per ripartire magari il matti-no successivo. Altro particolare, sen-z’altro opinabile, il senso di libertà ve-nuto meno per il formalismo, purminimo, da osservare, come indossa-re vestiti di un certo tono per la ce-na al posto del casual o della tutasportiva dopo una doccia ristoratri-ce. E ancora: con un viaggio in aereola vacanza inizia quando si arriva adestinazione, in quello in camperquando si sale alla guida e si gira lachiave.Almeno così la pensa un camperistadi lungo corso…

Da Sintra andiamo di nuovo versol’Atlantico per salutarlo a Cabo daRoca, punto più occidentale di tuttal’Europa, uno sperone alto quasi 150metri sull’oceano che offre unosplendido panorama. Sopra di noi, trafabbricati di un candore accecante ela bassa vegetazione spontanea stra-pazzata da raffiche di vento, il faro diun color rosso acceso. Anche quassù,a ridosso sotto il faro stesso, abbiamovisto un camper parcheggiato.Rientrando verso Lisbona da dove ciimbarcheremo per il volo versoRoma, passiamo per Cascais, una vol-ta piccolo villaggio di pescatori, diven-tato famoso grazie alla frequentazionedella famiglia reale portoghese. Quinel 1946, Villa Italia fu scelta dai Savoiacome sede d’esilio, villa che, secondorecenti notizie, è stata acquistata da unmiliardario giapponese che intenderealizzarci un albergo d’elite. Il tour è terminato e domani rientre-remo in Italia con il volo Lisbona –Roma.

Pensieri e considerazioni

Cosa pensare di questo viaggio orga-nizzato con criteri a noi insoliti? Purnell’ottima pianificazione curata inogni particolare dall’agenzia, persinonelle soste per i pasti in corso diescursione, e in compagnia di amicicon i quali è stato sempre piacevolecondividere l’esperienza, abbiamo av-vertito una forte differenza con iviaggi (molti) che facciamo in camper.Se da una parte può essere stato pia-cevole non avere problemi di orga-nizzazione generale, d’itinerari, di ri-cerca di zone tranquille per sostare, è

Cabo da Roca - La punta più occidentale d’Europa

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insieme (siamo sei adulti) nel camperpiù grande.

29 dicembre – (km 316)

Dedichiamo la mattinata alla visitadella città. Festoni, negozi addobbati,alberi di natale ci accolgono nella zo-na pedonale. Beaune è ricca di mo-numenti tra i quali spicca l’Hotel-Dieu, antico ospedale del 1443, cheospita un gigantesco Giudizio U ni ver -sa le di autore fiammingo. Con dispia-cere lasciamo questa cittadina cosìgodibile, attraversando un paesaggiodi vigneti: la Borgogna produce, infat-ti, vini di grandi etichette. Lasciata laNazionale per fare acquisti in un pic-colo centro, percorriamo una stradi-na contornata da fitti alberi, anchequesti ricoperti di galaverna: cometrovarsi in un bicchiere di cristallocompletamente gelato. Ma ecco lacapitale dello champagne, Reims, conlo spettacolare gotico dell’imponentecattedrale. L’area di sosta si trova nonlontana dal fiume Vesle e i nostri GPS,infallibili come sempre, ci portanodavanti al suo ingresso. Siamo tutti unpo’ stanchi, ma dopo cena, alla ricer-ca d’immagini notturne, raggiungo in“solitaria” la Cattedrale di Notre-Dame, guardata a vista da Giovannad’Arco a cavallo. Soddisfatto delle fo-to, ma intirizzito dal freddo, torno al

mina (il Rocciamelone di 3538 m) ilpiù alto delle Alpi. Il panorama è sen-sibilmente variato, trovandoci in unavalle circondata da alte montagne.Come in altre città del Nord, i mar-ciapiedi delle vie centrali sono coper-ti da portici che caratterizzano la vitacittadina. Al riparo di essi, infatti, lagente passeggia e si sofferma a parla-re, mentre, come spesso accade, fuo-ri piove. Il parcheggio ben indicato ciospita per la notte.

28 dicembre – (km 431)

Ci lasciamo inghiottire dalla galleriadel Fréjus, lunga 13 km circa, per pas-sare in territorio francese. Il tempo èbuono, ma fa molto freddo. I camperprocedono veloci sulle nazionalifrancesi, interrotte soltanto dalle “gi-ratoire”. La campagna e gli alberi so-no ricoperti dalla galaverna, sottileformazione di ghiaccio filiforme chericopre i rami secchi degli alberi edei cespugli creando scenari moltosuggestivi. Giungiamo così inBorgogna, a Beaune. Il parcheggio èvicino al centro della città che rag-giungiamo a piedi, avvolti da una leg-gera nebbia, che esalta l’atmosferanatalizia del momento. La sgranchitaalle gambe dopo il viaggio era neces-saria, ma lo è anche preparare qual-cosa per la cena, che consumiamo

“Natale con i tuoi ePasqua dove vuoi”.Dopo aver rispettato

nella prima parte questa regola maiscritta, passati i giorni di Natale, incu-ranti delle temperature presenti e diquelle annunciate, partiamo in treequipaggi con il programma di arriva-re sino in Normandia e Bretagna incamper.

26 dicembre – (km 171)

Iniziamo il nostro viaggio nel tardopomeriggio, dirigendoci verso Nord,sulla direttrice A12 Roma – Ci vi ta -vec chia. La nostra prima tappa èTalamone, porto in provincia diGrosseto, che raggiungiamo prima dicena. Il luogo è molto frequentato inestate dai camperisti per il suo belmare ma interdetto alla sosta perun’ordinanza comunale che costringea fermarsi in un parcheggio a paga-mento (a circa 3 km dal paese) o nel-l’unico campeggio. Questa sera ilpiazzale del porto è quasi a nostracompleta disposizione. Incuranti delfreddo pungente, due ragazzi corro-no con gli skateboard sul piazzale. E’una serata senza luna, le stelle brilla-no vivaci e il mare è calmo, ma l’ac-qua fa immaginare la sua temperatu-ra. Usciti dai camper, parliamo del no-stro viaggio, mentre un cane senzapadrone si avvicina in cerca di una ca-rezza. Come ogni viaggio, consideria-mo anche questo appena iniziato, in-teressante per aspettative e curiositàda soddisfare. Condividendo questipensieri, ci auguriamo la buonanotte.

27 dicembre – (km 562)

Proseguiamo verso Nord, percorren-do l’Aurelia prima e l’autostrada poi.Alle porte di Torino incontriamo laprima nebbia, che ci costringe a pro-cedere con molta cautela (noi roma-ni la conosciamo poco). La nostra se-conda tappa è Susa, sulla DoriaRiparia. Dalla guida del Touring ap-prendiamo che fu considerata la“chiave d’Italia” e il monte che la do-

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Lisbona - Le ardite architetture di Expo ’98Sulla strada, alberi ricoperti di galaverna

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camper più grande per festeggiaredegnamente la serata, non prima diesserci riforniti di ostriche, crostacei,formaggi locali, dolce e champagne diprimissima qualità, il tutto per unaspesa individuale modesta se parago-nata a quella proposta dai ristoranti.Incuranti della sottile pioggia che ca-de, usciamo per brindare all’annonuovo davanti alla cattedrale e, sor-presa, non siamo i soli. Brindiamo trauna moltitudine di persone, mentreuna spettacolare proiezione accom-pagnata da sinfonie tra le più note il-lumina la cattedrale con luci policro-me che colorano guglie, facciate estatue: una notte di San Silvestro me-morabile che avvalora sempre piùl’idea che il camper offre occasionitalvolta uniche!

1 gennaio – (km 165)

Ieri sera siamo andati a letto tardi (al-le due di notte) e stamani ci siamo al-zati con tutta calma.Pranzo di Capodanno a Dieppe, sul-la Manica. Sul piazzale che fronteggiala profonda spiaggia, siamo in compa-gnia di altri camper di varia nazionali-tà. Il cielo è coperto, c’è un po’ dinebbia, ma fortunatamente non pio-ve. Secondo tradizione, non ci faccia-mo mancare come primo piatto iclassici ravioli alla panna e al sugo di

sec. Bellissimi i portali arricchiti disanti ed episodi della Storia Sacrache si attraversano per entrare nelmaestoso interno a tre navate. Beninserita nella piazza dove si erge, que-sta cattedrale sembra ancora piùgrande delle sue reali dimensioni. Cidiamo da fare per onorare degna-mente la fine dell’anno, ma trovareposto in un ristorante della città èun’impresa: i tavoli sono ormai tuttiprenotati e, a dirla tutta, i prezzi sonoquasi inavvicinabili. A furor di popolodecidiamo di acquistare qualcosa dispeciale e rifugiarci nell’accogliente

camper e finalmente mi rifugio sottoil confortevole sacco a pelo.

30 dicembre – (km 260)

Ci svegliamo sotto una pioggia bat-tente. Il nostro itinerario ci porteràoggi ad Arras, città al Nord dellaFrancia, dove nacque Robespierre.Giornata veramente brutta con piog-gia e vento, ma riusciamo ad apprez-zare comunque la bella campagna ailati della strada. La città è piena di ad-dobbi natalizi e c’è grande movimen-to pur se piove con insistenza.Autorizzati dalla gendarmeria locale,troviamo posto nel parcheggio deibus sulla bellissima piazza Grand-Place, su cui si affacciano palazzi sei-centeschi in stile fiammingo. La nottenon sarà tra le più tranquille per iltraffico sino a notte tarda, ma avercenato nell’ambiente seicentescodella piazza ci ricompensa.

31 dicembre – (km 66)

E anche quest’anno se ne va! Il bre-vissimo viaggio di trasferimento ciporta ad Amiens, in Picardia, sulle ri-ve della Somme, che vanta la piùgrande cattedrale di tutta la Francia,Notre-Dame in stile gotico del XIII

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Reims - La cattedrale

Arras - Profili e luci

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carne, vista la comune indecisionesulla scelta. Si avverte all’esterno unforte vento, tipico di questi lidi, mal’efficiente stufa fa la sua parte, per-mettendoci di stare al caldo e in ma-niche di camicia. Usciti per una cor-roborante passeggiata, ci sentiamoosservati dall’imponente castello illu-minato che incombe sulla falesia.Visitiamo la città, girovagando per lesue vie semideserte e poi, visto l’ab-bondante pasto di Capodanno con-sumato, ognuno di noi decide di an-dare a letto senza toccare cibo: macome siamo bravi! Purtroppo la sostanotturna sul piazzale non è prevista eci dobbiamo spostare sull’area predi-sposta dal Comune.

2 gennaio – (km 491)

Giornata caratterizzata da un lungotrasferimento (passaggio sul Ponte diTancarville e attraversamento dellaNormandia), durante il quale il tem-po non ci assiste. La pioggia, infatti, ciaccompagna per tutto il tragitto: d’in-verno da queste parti il sole non è

certamente di casa. L’area di sosta diVannes (Bretagna), dove giungiamonel tardo pomeriggio, non è agibileper fango e detriti, ma troviamo sulporto canale un piccolo parcheggiosufficiente per tutti e tre. Vicina a noiuna giostrina, il cui proprietario si af-fretta a comunicarci, visto che siamoitaliani, di averla acquistata in Italia. Ilgiostraio c’informa anche del merca-to ortofrutticolo e ittico che si svol-ge ogni mattina all’interno del paeseche decidiamo di visitare l’indomani

prima della partenza. La cittadinad’impronta medievale si presentamolto interessante, illuminata da lucipolicrome soffuse che sorprendonoper gli effetti che producono sulle ca-se antiche a graticcio.

3 gennaio - (km 87)

Colore, animazione, ambiente tipicocontraddistinguono la piazzetta, rac-chiusa in palazzetti d’epoca con strut-ture a graticci, che ospita il mercato.Due negozi di pescheria ostentano inbella mostra i loro prodotti: pesci diogni specie e misura, ostriche gigante-sche, granchi vivi grossi come un piat-to. A sorprendere è la gente intenta afare le scelte più giuste come in tutti imercati del mondo: acquistare il pro-dotto migliore al minor prezzo possi-bile. Uno di noi, forte del suo perfettofrancese, chiede come gustare al me-glio i granchi giganteschi. Gli rispondeuno dei pescivendoli in perfetto italia-no: “Mettili vivi nella pentola coperta econ l’acqua fredda, accendi il fuoco:quando non si muovono più, sonopronti!” Cru de le pratica dell’arte culi-naria! Il solerte pescivendolo ci dicepoi di essere italiano e di aver sposa-to una ragazza di Vannes.Visita del Castello di Suscinio (XIIIsec.), imponente con i suoi torrionicircondati da un fossato, a pochi chilo-metri da Vannes. Vediamo poil’Oceano Atlantico dalla spiaggia diPort-Navalo: peccato il cielo copertoche rende tutto grigio uniforme. Di

Amiens - Cattedrale Notre-Dame

Amiens - Parcheggio sulle rive della Somme

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sera ci fermiamo a Saint-Gildas-de-Rhuys, sul piazzale antistante all’abba-zia. Pioggia continua per tutta la notte.

4 gennaio – (km 367)

Il nostro viaggio prosegue versoNantes, dove è nato Giulio Verne, cit-tà con un bel centro storico, un mas-siccio castello che racchiude due mu-sei e la Cattedrale di San Pietro e SanPaolo del 1434. Si trova sulla confluen-za della Loira e dell’Erdre. Visita brevee poi si riparte verso Blois. Pranzo abordo durante la marcia con panini alprosciutto francese (ottimo!).A Blois c’è uno dei più famosi castel-li della Loira. L’edificio è suddiviso inali con stili diversi. Bellissima la Torrepoligonale con scala interna. Fa mol-to freddo e troviamo posto nellapiazza appena sotto il Castello tra al-tri camper già parcheggiati: posto ru-moroso ma sicuro.

5 gennaio – (km 510)

Affrontiamo una tappa molto lunga,ma fortunatamente il traffico è scar-

so e veloce. A Chambery ci facciamoconvincere dalle insegne di un mer-cato di mobili usati e… ci passiamopiù di due ore, acquistando una car-rello portavivande, piatti decorati estatuine etniche, tutto a prezzi moltoconvenienti. Dormiamo a Challes nei pressi diChambery, ma durante la notte ve-niamo svegliati da rumori e movi-menti strani intorno ai camper, forsequalche ragazzaccio in vena di scher-zi, che però non hanno esiti più seri.

6 gennaio – (km 776)

La Befana ci regala il rientro in Italia ela tappa senz’altro più lunga.Decidiamo di fermarci per la notte al-la Ficoncella, impianto termale moltospartano alle porte di Civitavecchia,frequentato per i benefici veri o sup-posti che assicura. Siamo a cena nelsolito camper più grande: le luci delporto accompagnano gli immancabilicommenti sul viaggio appena conclu-so. Abbiamo percorso strade, visitatocittà, cattedrali, castelli, incontratofreddo, pioggia, vento e nebbia, cono-sciuto luoghi e persone, accresciuto lenostre esperienze di viaggiatori ementre parliamo già nascono pro-grammi futuri.

Vannes - Porto canale

Castello di Suscinio

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Roma - Villa TorloniaIl fascino della più recente villa nobiliare romana,

restituita da pochi anni alla sua originaria bellezzaTesto e foto di Chiara Salussolia

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Tra le molte ville che cittadini eturisti possono visitare a Roma,la più recente per anzianità è

Villa Torlonia, situata su Via No men ta -na, non lontana dalla storica PortaPia.L’insieme della villa risulta molto ori-ginale per il giardino realizzato secon-do gli schemi inglesi del momento.Fu acquistata da Giovanni Torlonia,appena ottenuto il titolo di marchesenel 1797, che commissionò l’incaricodella ristrutturazione a GiuseppeValadier. L’architetto incaricato realiz-zò un sistema di viali perpendicolaritra loro, all’intersezione dei quali sitrovava l’edificio padronale, che tra-sformato poi in un elegante palazzoattraverso i lavori che si svolsero dal1802 al 1806 su richiesta del marche-se stesso.Tutta la villa subì arricchimenti e ab-bellimenti con la sistemazione neltempo di numerose opere d’arteclassica acquistate dalla famiglia perquesto scopo.Alessandro Torlonia, figlio di Gio van -ni, alla morte del padre, volle miglio-rare ancora la villa. In questo periodofurono costruiti altri edifici per arric-chire ancor di più il parco: i FalsiRuderi, il tempio di Saturno, l’anfitea-tro, la Coffee – House e più tardi nefurono aggiunti altri, tra cui laCapanna Svizzera (trasformata poi inCasina delle Civette).I propositi di Giovanni Torlonia di da-re alla villa quel prestigio cui aspirava,creando un ritrovo della nobiltà ro-mana ed europea non si realizzaro-no. Tra i molti lavori che realizzò, tra-sformò la Capanna Svizzera in Casinadelle Civette, nelle forme (restaura-te) che oggi possiamo vedere, e viabitò sino alla sua morte avvenutanel 1938. La Casina delle Civette do-veva rappresentare un luogo di eva-sione, come appartenente al mondodelle fiabe.Nel 1925 la villa diventò residenzaufficiale di Benito Mussolini con il vir-tuale affitto mensile di una lira checorrispondeva alla famiglia Torlonia. Virimase sino al 1943, occupandolaprincipalmente per feste, proiezionidi filmati e incontri culturali.Nel giugno del 1944 l’intero com-plesso fu occupato dalle truppe delcomando anglo – americano, che ri-

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Villa Torlonia - Palazzo Nobiliare

Villa Torlonia - Vista del Parco

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INFO

Musei Villa TorloniaVia Nomentana 70 - RomaPer orari, prenotazioni, costobiglietti vedi sito web:www.museivillatorlonia.it

lire a bordo del proprio camper e as-saporare una delle bellezze della no-stra Roma.

Chi giunge a Roma per una dellemolte viste che la città richiede perapprofondirne la conoscenza, VillaTorlonia è facilmente raggiungibile, inparticolare dalla Stazione Termini

masero sino al 1947, producendo intutte le strutture danni incalcolabili.In particolare, la Casina delle Civettesubì una distruzione quasi totale equando il Comune di Roma nel 1978acquisì la villa, dovette intervenire radi-calmente per restituirla alle condizioni

iniziali. Furono così re-staurate le mera-

vigliose vetratepo l i c romeche tantafama ave-vano datoal com-plesso.Per chi vi-ve a Ro -

ma, puòr a p p r e -

sentare senzadub bio una pia-

cevole meta da farein una giornata in cui non si vuole sa-

Casa delle Civette - Vetrata policroma

Villa Torlonia - Salone da Ballo

Villa Torlonia - Casa delle Civette

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San GimignanoAtmosfere medievali in unodei più caratteristici centri toscaniTesto e foto di Cesare Testa

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sue strade e vicoli dove si respiraun’intensa atmosfera medievale, so-stando nelle sue piazze, sotto le torridagli insoliti nomi e i passaggi coper-ti.Bellissima la Piazza della Cisterna(1237), a pianta triangolare, certa-mente la più famosa e sempre gremi-ta di turisti, con la cisterna che occu-pa il centro della piazza stessa, luogodi grande impatto visivo anche per i

ra medievale cittadina di rimanerecristallizzata nel tempo.Questa particolarità fu molto ap-prezzata alla fine dell’Ottocento e lacittà fu riscoperta per guadagnarsi ilruolo di centro medievale toscano diprimaria importanza che tutt’oggiconserva, avvalendosi anche dell’at-tribuzione di Patrimonio UNESCO.Si consiglia senz’altro di visitare SanGimignano percorrendo a piedi le

Siamo in Val D’Elsa, in Toscana,uno dei luoghi forse tra i più no-ti ai camperisti per l’alta concen-

trazione di case costruttrici di cam-per, che talvolta possono essere rag-giunte per lavori particolari che sol-tanto la “casa madre” può eseguire.La presenza in zona può offrire l’oc-casione per visitare i borghi medieva-li che si trovano nel territorio.Interessante meta di viaggio può es-sere senz’altro San Gimignano, cono-sciuto come la città dalle sedici torrimedievali. Osservando da lontanoqueste torri svettanti sui tetti dell’abi-tato, si ha un’immagine di forte sug-gestione e molto singolare, che sen-z’altro rappresenta una delle viste piùtipiche dell’intera Toscana.Le prime notizie della città risalgonointorno all’anno 1000. Nel medioevola Via Francigena passava proprio diqua, assegnando un’inevitabile impor-tanza al centro quale via di transitodei pellegrini in marcia verso laFrancia. Le complesse vicende cheogni città vive nel corso della storiaportarono in seguito San Gimignanoa un lento declino economico e poli-tico, provocando una situazione dimarginalità, che consentì alla struttu-

San Gimignano - Palazzetti medievali

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palazzi che la circondano. Altra visitada non perdere, la Collegiata con lenavate arricchite da cicli di affreschi dinotevole bellezza artistica.Sarà piacevole poi fermarsi nelle nu-merose botteghe con innumerevoliproposte della famosissima Vernaccia,vino locale noto in tutto il mondo.Altro prodotto locale è lo zafferanoche era esportato persino in Franciae in Olanda.A pochi chilometri, possiamo visitareun’altra chicca della zona rappresen-tata da Monteriggioni, minuscolocentro medievale racchiuso in unacerchia muraria che ha suggerito lacorona sorretta sul capo della donnache rappresenta l’Italia.Siamo in provincia di Siena, in unaparte d’Italia, dove le occasioni di vi-sita non mancano davvero: sarà sol-tanto il desiderio di conoscere e ilpiacere di vivere il camper a guidarci,utilizzando al massimo le opportuni-tà offerte.

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San Gimignano - Piazza della Cisterna

San Gimignano - Scorcio

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La vernaccia di San Gimignano

È forse il vino più famoso dellaToscana, prodotto sulle colline diSan Gimignano di natura tufaceae argillosa. L’origine del nome èabbastanza controversa, ma l’ipo-tesi più accreditata vuole il vitignoportato dal paese ligure di Ver naz -za delle Cinque Terre da Vieri de’Bardi agli inizi del 1200. Sino alSettecento i commerci di questostraordinario vino furono fiorenti,per poi attraversare lunghi anni didifficoltà sino alla metà del No ve -cen to quando la vernaccia fu riva-lutata e riportata al suo giusto va-lore dagli intenditori. Viene fattafermentare in vasche d’acciaio atemperatura controllata, ma an-che in barrique per ottenere pro-fumi e sapori più intensi. Nel 1972è stato costituito il consorzio del-la vernaccia e nel 1966 il vino haottenuto la DOC, cui è seguita laDOCG nel 1993. Gli intenditoril’apprezzano fresca con antipasti,piatti di pesce e carni bianche.

Monteriggioni - La Pieve di San Giovanni Battista

San Gimignano - Area di SostaAttrezzata (wc, docce, 220 V, scari-co/carico acque) “Santa Chiara” -Località Racciano, con servizio dinavetta per il paese (lontano) ogniora (ultimo ore 20).

Info in loco per le visite a pagamen-to dei luoghi d’interesse artistico.

Monteriggioni – Area di sosta libe-ra sotto il paese.Mura: visita a pagamento

INFO

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Ebbene sì, dopo averli visti e rivi-sti su strade e autostrade, averinfierito contro di loro per la lo-

ro lentezza, abbiamo deciso di prova-re l’ebbrezza di quelle case ambulan-ti denominate, secondo la tipologiaspecifica, camper, autocaravan o mo-torhome. I nomi sono questi e non sidiscute, ma se vi capita di scambiarequattro chiacchiere al bar con uncamperista, non prendete per orocolato ciò che dice del suo mezzo:“Sì, ho un camperino giusto per dor-mire…” Scoprirete poi che sta nellapiazzola accanto con un "tre assi",due stanze, tre bagni (si fa per dire),sala hobby e rimorchio per la mac-china, mentre un altro si vanta orgo-glioso del suo motorhome, nella real-tà un furgonato con due materassimessi su una pedana fai-da-te. Ma veniamo a noi, a questo resocon-to di mini viaggio. La decisione è di partire per un finesettimana all’insegna del vivere al-l’aperto, del plein air come si dice, maecco il primo quesito amletico:“Dove andare?” Roma è bellissima,ma geograficamente situata in modotale che se scegli alcune mete, devimettere in bilancio un numero di chi-lometri spropositato per raggiunger-le. Le scelte, vista la stagione, cadonosu località di mare e ne mettiamo sultavolo tre o quattro in ordine di pre-ferenza per poi scartarle una dopo

l’altra: l’Argentario è troppo vicino elo conosciamo a menadito, la costie-ra amalfitana è bella, ma presenta unhandicap non indifferente, quello diportare un automezzo imponente suuna stradina piccola, stretta e piena dicurve. Quindi, mappa dell’Italia cen-trale alla mano, la scelta cade sulmonte Conero, sufficientemente vici-no, con un mare bello e mai visitato.Arriva il fatidico giorno della conse-gna del mezzo e della successiva par-tenza. Esco dall’ufficio in anticipo conquaranta gradi all’ombra e un tassod’umidità da foresta equatoriale, sbri-go le formalità di rito, ascolto una le-zione sulle operazioni di routine (ac-cessori, cassetta Wc, ecc.) e, final-mente, mi metto sulla strada di casa,dove mi aspettano con i bagaglipronti dalla sera prima. Lungo la stra-da ripasso mentalmente le cose pre-

parate e le possibili dimenticanze,nella lista ci metto anche la tenda, poimi rendo conto che non serve…Arrivo a casa dopo una snervantecoda sul G.R.A., sistemo i bagagli e fi-nalmente si parte, mentre all’orizzon-te si profilano delle nubi che non ispi-rano nulla di buono, ma io sono otti-mista, d’altronde veniamo da una set-timana di caldo e afa africana. Viaggiamo ormai da un paio di ore,l’autocaravan fila che è una meravi-glia, a parte far mente locale agli in-gombri: le manovre, gli accostamenti,i cambi di direzione avvengono conuna facilità insospettata e la velocità,considerando la massa, è più chebuona. Ci avviciniamo sempre più al-la nostra meta e cerco il navigatoreper non sbagliare strada. Mi si risolvecosì il tarlo mentale che avevo dallapartenza: è rimasto sul tavolo insie-

Portonovo - Promontorio dei Corvi e il Trave

Portonovo - La spiaggia del campeggio “la Torre”

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me alle mappe. Pazienza, al primo au-togrill ne compreremo una (eccoperché in ogni casa ci sono semprecartine stradali in abbondanza e tut-te della stessa zona). Ovviamente, an-dando a lume di naso e fidandoci del-la segnaletica stradale iniziamo ad ac-cumulare ritardo fino a che ci rendia-mo conto che è tardi per arrivare alcampeggio prima della chiusura not-turna e ci fermiamo per la nottepresso una stazione di servizio tra al-tri camper parcheggiati. Il mattino dopo ci svegliamo all’albasotto un cielo plumbeo, con i motoridegli autotreni in riscaldamento per lapartenza. Fatta colazione, riprendiamoil viaggio sotto una pioggia battenteche nulla ha a che fare con la settima-na appena trascorsa, arriviamo aNumana con i negozi ancora chiusi,ma fortunatamente troviamo un chio-sco aperto per un ricco e succulentocaffè con cornetto. Poi, via dritti sullaspiaggia, almeno per vedere il mare, vi-sto che il tempo è da giacca a vento.Ripartiamo alla volta di Portonovo al-la ricerca del campeggio comunale “LaTorre” di cui abbiamo delle ottime re-ferenze, piccolo, raccolto e pulito,esattamente come piace a noi, dovel’animazione non sanno nemmenocos’è. Una volta nel camping inizia laparte più difficile di tutto il viaggio: si-stemare i sei metri dell’autocaravannella piazzola assegnata. Avanti, indie-tro, di nuovo avanti, facendo attenzio-ne ai rami bassi degli alberi e, parcheg-giato il mezzo, livellellarlo per non dor-

mire legati come su un letto di con-tenzione… Dimenticavo, il tutto sottola pioggia!Terminato di sistemare il mezzo, fac-ciamo un rapido giro del campeggioe ci dirigiamo, completamente vestiti,verso la spiaggia, dove notiamo altridue o tre coraggiosi che hanno osa-to sfidare il vento e l’acqua. Nono -stan te tutto il panorama è spettaco-lare. Ci troviamo al centro di un’am-pia insenatura: il vicino albergo e ilporticciolo sono deserti, l’odore delmare è fortissimo, però purtroppodobbiamo rientrare in fretta perchéricomincia a piovere. Una cosa che mi è sempre piaciutadei campeggi è che dopo un tempo-rale durante il quale non si vede nes-suno, dove tutto sembra abbandona-

to, sedie, tavoli, teli da mare, giochidei bambini, improvvisamente la sce-na si rianima, ma con un tono da cat-tedrale: tutti parlano a voce bassa,come se non volessero romperequella sorta di magia creatasi all’inter-no di questa realtà.Il pomeriggio passa tra uno scrosciodi pioggia e una partita a carte, la se-ra ci concediamo una cena pressol’ottimo ristorante del campeggio epoi ci si prepara per la notte o me-glio ci giochiamo a pari e dispari do-ve dormire, se in mansarda o nel ma-trimoniale in basso.La sveglia non l’abbiamo portata, ma diregola, se si può dormire, apriamo gliocchi che è ancora buio, restando inattesa dell’arrivo dei cornetti al bar…Dopo colazione iniziamo a pensarealla partenza e, abituato alla tenda,inizio i preparativi per muoverci, soloche dopo cinque minuti, meravigliadel camper, ho già finito e dopo averstaccato la corrente, controllato lachiusura di porte, portelloni, oblò(ma quanti sono?), partiamo, destina-zione Ascoli Piceno.La strada per Ascoli è quasi obbliga-ta. Escludendo l’autostrada, resta la li-toranea che, unico problema, attra-versa tutte le località di mare dellacosta marchigiana e di conseguenza èfacile restare imbottigliati in un inten-so traffico, causato al momento dallacomplicità di un pallido sole che pro-mette (legge di Murphy docet) unasettimana di caldo e sole.Arriviamo alla superstrada, che poi di-venterà la S.S. Salaria, con me alla gui-

Ascoli Piceno - Piazza del Popolo

Ascoli Piceno - Piazza del Popolo, le caratteristiche finestre fiorite

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da sfibrato dal traffico e in mente una sola cosa, scenderee camminare. Entriamo nella cittadina da una viuzza chesembra un sentiero, mi guardo intorno e inizio a pensaredove poter parcheggiare, memore della sistemazione inpiazzola: uno sguardo allo specchietto retrovisore mi rin-cuora poiché non sono il solo. Dietro di me, infatti, ci sonoaltri due autocaravan e uno sembra anche più grosso delmio; un colpo di fortuna mi fa trovare un posto accanto adun passo carrabile, facendomi risparmiare il sudore freddodel parcheggio ed evitare l’ilarità dei seppur rari passanti.I miei ricordi di Ascoli Piceno sono abbastanza datati percui dopo aver girovagato a vuoto per le viuzze decido dichiedere indicazioni per Piazza del Popolo. E’ esattamentea cinquanta metri da dove ci troviamo. Ci immaginiamo ditrovare la tranquillità della cittadina di provincia che ricor-davo. Ma non è così: una calca inverosimile, un movimenta-to mercatino, tre spose i cui fotografi si litigano la prece-denza per l’angolo più suggestivo, frotte di turisti, compresinoi, a fotografare a più non posso come se non esistesse-ro anche dalle nostre parti balconi fioriti e, per finire, una fi-la incredibile alla cassa di “Feletti”, il bar più famoso diAscoli. Continuiamo il nostro girovagare per i vicoli, pranzod’obbligo con un cartoccio di olive all’ascolana, ancoraqualche minuto di riposo e poi riprendiamo la strada delritorno, verso il camper prima e verso casa poi.Lungo la strada iniziamo a tirare le somme di questa finesettimana, purtroppo, all’insegna della pioggia. Non pos-siamo che definirlo “bello, alla grande”, abituati come sia-mo a girare con la tenda: con un autocaravan è tutto di-verso, si può pianificare un itinerario con la certezza chese salta una tappa, non ci si preoccupa dove fermarsi, do-ve trovare un campeggio per piantare la tenda e dormiremagari due ore più tardi per gonfiare il materassino. Infine,la comodità di non svuotare i borsoni ogni volta che cer-chi una maglietta. L’unico neo che abbiamo trovato giran-do e girovagando, è che non si ha la stessa libertà di mo-vimento come con un veicolo tradizionale, in particolaredi sera, quando non puoi uscire per cercare un ristoran-tino anche lontano, ma, tutto sommato, è un prezzo chepersonalmente sarei disposto a pagare per avere tuttal’altra serie di libertà che il vivere in camper offre.

Ringraziamenti

Giovanni Bianchi e PatriziaCor sale (responsabilegrafica di questa rivista)ringraziano la Zaccari Ca -ra van nella persona di A -me deo Zaccari per avermesso a disposizione l’au-tocaravan, permettendoloro di vivere questa indimenticabile esperienza.

INFO

Portonovo (AN) Campeggio “La Torre”Tel. 071.801.257 - e-mail: [email protected]

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Nel desiderio di passare un fi-ne settimana in camper purnel freddo dell’anno appena

iniziato, è sembrata una meta interes-sante Farnese, piccolo centro in pro-vincia di Viterbo con la prevista cele-brazione della festa di Sant’AntonioAbate, protettore degli animali.Farnese si presenta accogliente per ilcamperista, offrendo a cinquanta me-tri dal centro storico un comodoparcheggio tranquillo e pianeggiante.Siamo a circa 140 chilometri da Ro -ma e possiamo giungere sul luogo at-traverso due direttrici, la Cassia ol’Aurelia, quest’ultima anche attraver-so la veloce autostrada Roma – Ci vi -ta vec chia. Il paese, che negli anni ha registratoun lento calo demografico, conta cir-ca 2000 abitanti, e presenta un tessu-

to urbano ben tenuto e curato conalcune espressioni architettonicheantiche. È in posizione dominante su una mas-sa tufacea dalla quale si gode un’am-

pia vista sulla zona circostantee nelle giornate di buona visibi-

lità lo sguardo giunge si-no al mare.

L’origine del no-

me Farnese è controversa: la scuolalocale lo vuole derivato dalla farnia,sorta di quercia che abbonda nellazona, mentre alcuni storici lo fannoderivare dal nome dei Farnese, nobi-le casato che ha avuto notevole im-portanza nella storia del paese.La zona fu abitata sin dall’XI sec. a.C.e intorno all’anno 1000 il paese iniziòa crescere, vivendo molteplici vicen-de storiche legate anche all’avvicen-

darsi dei vari casati, che resserole sorti e il dominio delle

proprietà. Giunti alla fine

Una gita a FarneseNell’antico paese dell’alto Lazio in occasionedella festa di Sant’Antonio AbateTesto e foto di Luisa Petri

Palazzo Ceccarini Chigi

Panorama

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dell’Ottocento, fu anche zona di bri-gantaggio, favorito dai fitti e intricatiboschi circostanti che offrivano facilirifugi ai briganti.Molte le testimonianze del suo stori-co passato tra le quali il PalazzoFarnese con il notevole portale, for-se del Vignola, edificio unito a un giar-dino all’italiana (non più esistente) daun caratteristico viadotto che attra-versa tutta la piazza principale su cuiprospetta l’elegante palazzo Cec ca ri -ni Chigi (XVIII sec.), sede del Co mu -ne e del Museo Civico (reperti ar-cheologici e ceramiche antiche). Afianco del palazzo, si può osservare laFontana Monumentale del 1887. Tra iluoghi di culto, le chiese di S. Mariadella Neve (X sec.) e la Parrocchialecon edicole del XVI sec. e pregiatetele.

Sul sagrato della Parrocchiale, tra unafolla festosa composta anche da mol-ti bambini divertiti, in onore diSant’Antonio Abate, il parroco ha be-nedetto molti animali tra i quali nonmancavano cani di ogni razza e taglia,gatti, uccellini in gabbia, conigli dacompagnia, criceti, un candido agnel-lino e tre splendidi esemplari di caval-li maremmani.Nel pomeriggio è stato possibile ap-prezzare alcune specialità tipiche

paesane offerte sui banchi allestitinel giardino pubblico come bru-schetta, panini con salsicce alla bra-ce, frittelle di pane, castagnole, men-tre una banda locale, composta an-che da giovani ragazze, allietava ipresenti con brani di un vasto re-pertorio.È quasi sera quando ci rimettiamo inviaggio per rientrare, soddisfatti deipiacevoli momenti trascorsi in que-sto fine settimana passato a Farnese.

Tra i vicoli di Farnese

Loggetta panoramica

La benedizione degli animali

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L’edizione di Mondo Natura 2009 ha visto un incre-mento delle visite rispetto a quella del 2008 del+3,4%, segno tangibile che, a dispetto della crisi

economica generale dei mercati, il settore del plein air ein particolare quello del camper resta di vivace interessee fa sperare ad una lenta ma sicura ripresa, confermando-si turismo di tendenza e destinato a sicura crescita.Articolata come sempre sulla presentazione della nuovaproduzione, sull’indotto relativo e su “Luoghi”, rassegnaeno - gastronomica e turistico - regionale che registrasempre un grande consenso di pubblico, l’edizione 2009si è arricchita di un’esposizione di veicoli datati (con 20anni dalla prima immatricolazione), che, collocati nel gran-de anfiteatro del corpo fieristico centrale, ha riscosso no-tevole interesse, offrendo l’opportunità di rilevare il pro-gresso del veicolo ricreazionale attraverso gli anni perquanto concerne cellule, motorizzazioni e soluzioni di abi-tabilità.Linee più filanti, ricchezza e ammodernamento di accesso-ri (i led in sostituzione delle illuminazioni tradizionali, gene-ratori a energia pulita, regolatori di carica, ecc.)), un impie-go sempre più vasto del FIAT Ducato X250, peculiare pro-getto della casa torinese con carreggiata posteriore mag-giorata, sono state le novità e le conferme delle case co-struttrici. Senza ombra di dubbio, nei confronti del Ducatosi nota una scelta sempre più forte da parte delle case na-zionali ed estere, in particolare nella versione da 130 CV,sei marce, accessoriata con ABS, ABD, ASR, ESP e airbag.Per quanto riguarda le cellule abitative, denominatore co-mune di molti costruttori è stato l’introduzione di un let-to trasversale a scomparsa in posizione arretrata rispettoal posto di guida, comunemente chiamato dagli addetti “asaliscendi” (con comando manuale o elettrico), che, la-sciato in posizione bassa, ha il pregio di lasciare libera lacabina di guida. Questa presentazione, rivisitata da una ca-sa tedesca nella precedente stagione, in effetti, non rap-presenta un progetto inedito, ma una proposta rinnovata.La soluzione può essere apprezzata in particolare neiprofilati, dove offre la possibilità di un secondo letto ma-trimoniale o singolo di pronto impiego. Solidale a questoletto può essere una porzione dei pensili per impiego an-che notturno.Altro aspetto rilevato a Mondo Natura 2009, è stata lascelta da parte dei progettisti di materiali di nuova gene-razione, spesso già impiegati, per ottenere strutture di pe-

so inferiore ma con indici di durata e affidabilità superio-ri (Alufiber, Styrofoam, vetroresina, ecc.). Interessante anche la nutrita presentazione di caravan, ideaper il turismo itinerante che riscuote sempre l’interesse diuna larga fetta di appassionati. Se ne sono viste di dimensio-ni quanto mai varie, dalla più piccola “Rookie 3,5” presenta-ta dalla Wingamm, superiore di poco ai tre metri, trainabileda una “Cinquecento”, alla “Paganini” della Tabbert di quasiotto metri, ma di costo considerevole (oltre 45.000 euro).Degni di rilievo alcuni nuovi modelli delle case più note eprestigiose, come il “Koala” della Rimor, il motorhome“H699” dell’Arca, il mansardato Hymer “Camp 614 CL -Star Edition”, il Laika Kreos 3012 ed altri ancora, tutti pre-senti sui piazzali de “i Professionisti” della Via Pontina.Mondo Natura 2009 ha dato segnali tangibili d’interesseda parte del potenziale utente del camper ancor megliodell’anno passato e “i Professionisti”, convinti della risorsache il camper stesso rappresenta nel comparto turisticoitaliano, invitano i clienti vecchi e nuovi a visitare le loroconcessionarie con le ultime novità del settore.

MONDO NATURA 2009Servizio di

Franco Salussolia

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Girovagando in camper, sipossono vivere esperienzeinaspettate rispetto all’in-

terpretazione comune di vacanza al-l’aria aperta. Coinvolto in primapersona, mi sono chiesto: “Forse so-no rimasto indietro. Dovrei rivede-re le mie idee?”. Ho tentato così ditrovare confronti da cui ricavaresuggerimenti per comprendere ciòche mi sorprendeva e non capivo. L’uomo- si è sempre detto - è un ani-male sociale e lo dimostra in tutte lesue espressioni; ma pur convinto di

ciò, mi sembra comunque strano ve-dere, magari in un gran prato, camper“ammucchiati” come fossero in unrimessaggio, ognuno con intorno su-perbici, scooter, mega sdraie, tavoliniimbanditi e tutto quello che trovaposto dentro gli spaziosi gavoni gara-ge ormai sempre più comuni.Qualcuno, ricordo, durante un’ama-bile conversazione serale sotto untendalino, mi disse, non senza unpizzico d’orgoglio, “…noi camperistifacciamo parte di una grande fami-glia…” ed ho realizzato che molti

hanno fatto proprio questo princi-pio e coerentemente lo mettonoanche in pratica. Ecco perché nonmi sorprende quel camper che s’in-colla a meno di un metro dal mio. Ci sarebbe la possibilità di stare acomoda distanza, ma che fine fareb-be lo spirito di gruppo? Del resto,trovarsi faccia a faccia attraverso i fi-nestrini quando si pranza, non solopermette di confrontare i menù, lamarca delle scatolette di fagioli e deipeperoni sott’olio, ma favorisce lasocializzazione!

Il camperista…questo sconosciutoPassa il tempo, aumenta l’esperienza e finalmentesi squarcia la cortina di nebbia che ci impedivadi comprendere!di Claudio Baldani

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Almeno fino a che qualcuno non tiragiù l’oscurante. Anche nel cuor della notte, quandoormai si dorme, cullati magari dal ras-sicurante frinire dei grilli, il principio disolidarietà e unitarietà resta presenteed attivo. Infatti, ci sono buone possi-bilità che arrivino camper che per si-stemarsi vicini ad altri già parcheggia-ti siano disposti ad effettuare una mi-riade di manovre e quelle più impe-gnative riguarderanno il livellamentosui cunei, che spesso coinvolgerannola solerte signora che non lesineràabbondanti istruzioni a gran voce.Possiamo esserne certi! E, complicela stanchezza del guidatore ed il buiodella notte, queste manovre, nonproprio così immediate, si potrannoprotrarre a lungo: dipende soltantodalle esigenze di “spianare” bene chepossono avere i nuovi arrivati..!

Chi arriva tardissimo, chi si sveglia pre-stissimo…Va tutto bene! Che ognuno sia liberodi vivere come crede questa splendi-da vita all’insegna del plein air!Confesso che qualche tempo fa miinnervosivo se la mattina a svegliarminon era il cinguettio degli uccellini,ma il vivace chiacchiericcio che dibuon ora si sviluppa e prende sem-pre più consistenza intorno al cam-

per proprio quando si vorrebbe an-cora dormire: ho imparato ad accet-tare di buon grado anche questo edora non provo fastidio neppure perle note che generosamente vengonodiffuse dallo stereo di bordo di qual-che “amico” camperista!L’alto volume magari distorce la qua-lità della musica, ma come si fa a nonapprezzare questo gesto che vuoleesternare il desiderio di comunicare?E non uso neppure più i tappi aurico-lari se il genere musicale non è pro-prio quello che preferisco: ascoltare isuccessi dei Cugini di Campagna èsenz’altro in tema con il plein air…

Possiamo affermare, senza tema dismentite, che i camperisti sono perso-ne speciali Il camperista si distingue per le infini-te capacità di “adattamento”, capaci-tà che coinvolgono soprattutto i loromezzi, attraverso i quali mettono inmostra straordinarie soluzioni. Infatti,chi ha dimestichezza con l’idraulica,sotto il pianale ha montato un inge-gnoso groviglio di tubazioni per scari-care le acque come meglio non sipotrebbe. Chi con l’elettronica ci gio-ca, è riuscito a piazzare sensori, ven-toline, spie, allarmi, lettori di dvd, tele-camere, televisorini e led ovunque.Chi, ahimè, è negato in tali pratiche,

ha comunque amici esperti dai qualisi è fatto installare antenne domesti-che adattate o paraboline modificate.A proposito di modifiche, mi torna inmente un’immagine ormai sbiadita:quella dei modesti camperini primor-diali, ve li ricordate? Per costare pocoavevano motori altrettanto modesti ecedevano il passo ai modelli più po-tenti e blasonati. Ora non è più così! E’capitato a me, recentemente, di do-vermi fare immediatamente da partementre viaggiavo con buona andaturasu per un salitone autostradale, per-ché un mansardato di qualche annofa, vistosamente rinvigorito forse dauna miracolosa centralina aggiuntiva,chiedeva urgentemente strada. Vedersfrecciare traballando questi v.r. cura-tissimi con lo scappamento cromato emagari i cerchi in lega, mi ha ricordatoquelle “600” di qualche anno fa con ilcofano posteriore sollevato e la mar-mitta a tutto “volume” e il motoretruccato che non le faceva apparireinferiori alle Alfa. Basta! Ora credo d’aver fatto dei pas-si in avanti nella comprensione dellospirito del plein air in camper e sonopronto ad assaporare appieno i pia-ceri che può offrire, non prima diprecisare che ogni eventuale riferi-mento a situazioni, persone o cose èpuramente casuale…

Momenti di relax

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La rosa nella nostra tradizioneè il fiore per eccellenza, citatanel nostro lessico in tantissimi

modi: “essere fresco come una ro-sa” (sentirsi puliti o riposati), “all’ac-qua di rose” (cose fatte in modo su-perficiale, sentimenti poco profon-di), “se son rose fioriranno” (per di-re che col tempo le situazioni sichiarificano e che i risultati permet-teranno di giudicare), “non c’è rosasenza spine” (ogni cosa positiva haanche il suo lato negativo). Poi co-nosciamo la “rosa dei candidati, deipartecipanti, dei vincitori”ed ancorala “rosa dei venti”, la “rosa del de-serto”, la “guerra delle due rose”(tra gli York ed i Lancaster), il bellis-simo libro di Umberto Eco “Il nomedella rosa”, la “macchina di S.Rosa”di Viterbo, e chi ha studiato il latino,non avrà certo dimenticato le decli-nazioni di “rosa, rosae, rosa”, ecce-tera. Ma quante rose sono state re-galate dagli innamorati? Migliaia, mi-lioni a testimoniare un sentimentoo una passione. Ma anche per dimo-strare semplicemente affetto o par-tecipazione ad ogni evento partico-lare della vita delle persone care.Insomma, in un’era in cui cose edabitudini tramontano velocemente,il regalare rose è sempre un gestomoderno ed apprezzato.

Coltivazione e diffusione

Ogni occasione richiede però uncolore diverso ed è per questo chene esistono di svariate tonalità, insfumature di varie tinte, con i petaliscreziati, addirittura rose che cam-biano colore crescendo. Pochi san-no, però, che per brevettare unanuova varietà bisogna realizzarneuna media di 10.000. Nel 2007, gra-zie all’ingegneria genetica, è statarealizzata la mitica rosa blu (trasfe-rendo il colore dalla petunia), che siriteneva fosse impossibile creare.Purtroppo, tante selezioni sono an-date a danno del profumo che è an-dato quasi perso. Ultimamente, pe-rò, si sta lavorando per sopperire aquesta carenza.

Le rose che vediamo nei giardini odal fioraio provengono da ibridazio-ni casuali o guidate. La loro antena-ta e parente un po’ più rustica è larosa selvatica, comunissima nellenostre campagne. Questo arbustocresce in gran parte dell’Europa,dell’Asia e del Nord Africa, dal pia-no a 1600 metri d’altitudine e neesistono molte varietà. Nella mac-chia mediterranea la più comune èla rosa canina, i cui petali sfumanodal bianco al vero colore “rosa”.Crea siepi alte fino a 3 metri e fiori-sce da maggio a luglio. Dopo questoperiodo i fiori cedono il posto a bel-lissime bacche di color rosso acce-so, nutrimento per molti uccelli.Questi frutti (cinorrodi) sono ric-chissimi di vitamina C ed in passato

Rosa non solo di maggioTesto di Gabriella Maggi

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venivano usati per prevenire loscorbuto, una malattia ormai debel-lata, di cui si ammalavano molti con-tadini. Inoltre hanno proprietàastringenti, diuretiche, vitaminizzan-ti, decongestionanti e detergenti,vengono perciò largamente usati inerboristeria per fare infusi e decot-ti. Oltre alla rosa canina, sul nostroterritorio crescono altre varietà dirosa selvatica, dai nomi di fata: la ro-sa rubiginosa, con fiori rosa scuro,citata anche da Shakespeare come“eglantina”, le cui foglie profumanofortemente di mela, specialmentedopo un acquazzone, la rosa pimpi-nella, color crema, la rosa penduli-na, color porpora, tipica dell’arco al-pino. Tutte fanno parte della famigliadelle Rosacee, a cui appartengono,anche se sembra un po’ strano, ilmelo, il mandorlo, il ciliegio, il pescoed il pruno.La coltivazione della rosa di macchianon richiede molte cure, essendomolto più resistente dell’aristocrati-ca sorella selezionata, ha una fioritu-ra molto più lunga ed i suoi fruttirossi durano fino a novembre inol-trato.

Simbologia e significati allegorici

La rosa, simbolo d’amore, era sacraa Venere. Narra il mito che dallaschiuma del mare, da cui nasce ladea, spunta un cespuglio spinosoche, irrorato dal nettare degli dei, sicopre di rose bianche.Nell’antica Roma veniva utilizzatadurante i baccanali, ma rientravaanche nelle cerimonie legate al cul-to dei morti durante la festa dellerose o “Rosalia”. Assimilando que-sto significato, la tradizione cristianavede nella rosa con spine l’immagi-ne del tormento dei martiri. In ge-nere però il fiore è associato aMaria Vergine “rosa senza spine”,cioè non toccata dal peccato.Per i poeti ed i filosofi, che l’hannoda sempre decantata, la sua brevedurata è simbolo della transitorietàdelle cose, mentre i petali dispostiin simmetria raggiata e con struttu-ra concentrica rappresentano il ci-clo “ vita-morte-rinascita”.

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Quanto sin qui “narrato” suifenomeni meteorologici eatmosferici non è sufficiente

a soddisfare la voglia di conoscenzadi un meteorologo, che guarda sem-pre con grande interesse e anelito aifenomeni visivamente apprezzabilinel cielo, quali elementi complemen-tari per una corretta valutazione del-le condizioni del tempo.La sua definizione, infatti, stante la dif-ficoltà e complessità della previsionestessa, potrà più agevolmente risalta-re riconoscendo il ruolo importanteche da sempre rivestono le nubi cheaffollano il cielo immediatamente so-pra di noi.Queste hanno, lo abbiamo affermatoanche in altre occasioni, un significatometeorologico così immediato tantoda esprimere con la loro morfologiala qualità del tempo che possiamo at-tenderci verosimilmente.Quante volte con il naso all’insù leabbiamo osservate, quasi rapiti dalloro continuo evolversi in forme

sempre diverse, bianche, splendenti,illuminate dai raggi del sole, o minac-ciose, scure, cariche di pioggia, presa-gio certo di acquazzoni e bruttotempo.Quante volte i loro contorni ci han-no fatto evocare nella nostra fantasiasembianze e figure da accostare apersone, cose, animali e, subito dopo,a rincorrere un’altra idea, un'altrareal tà virtuale con un fascino semprediverso! Soddisfiamo adesso qualche interro-gativo che inevitabilmente ci siamoposti, curiosi come sempre di cono-scere ciò che ci coinvolge così da vi-cino.

Come si formano le nubi?

L’esistenza del vapor d’acqua nell’at-mosfera è governata da due proces-si: l’evaporazione mediante la qualeesso si origina dalle superfici liquidedella terra e la condensazione attra-verso la quale il vapore si trasforma

in goccioline liquide formando così inquota le nubi e in prossimità della su-perficie terrestre le nebbie, conside-rate giustamente delle nubi al suolo.La temperatura dell’aria regola en-trambi i due processi fisici e ne mo-difica gli stadi di evoluzione attraver-so i quali il vapore assume una o l’al-tra caratteristica.Le nubi possono risultare costituiteda minuscole goccioline d’acqua o damicroscopici cristalli di ghiaccio, op-pure da un loro insieme: s’intuisce fa-cilmente che in tali vesti entra in gio-co la temperatura dell’aria. Se positi-va, abbiamo la formazione di goccio-line d’acqua; con temperature al disotto di -40°C, solo cristalli di ghiac-cio.La nube è, in effetti, il risultato di con-tinui e mutevoli processi di evapora-zione e condensazione per mezzodei quali i suoi elementi essenziali simodificano istante per istante; anchein quelle nubi dall’aspetto apparente-mente immutabile che a volte inva-dono il cielo per alcuni giorni, le goc-cioline e i cristalli al loro interno sirinnovano di continuo.

Come classifichiamo quindi le nubi?

Le nubi si presentano nel cielo in unagrande varietà di forme e aspetti main base alla loro altezza si riunisconoin tre gruppi e in relazione alla lorogenesi e struttura in dieci tipi.

1° Gruppo - Nubi basse (altezzacompresa tra 0 e 2000 metri)• Cumuli: a base piatta che si svilup-

pano verticalmente, in forma ditorri, mammelloni, cupole. La partesuperiore assomiglia a un cavolfio-re. Di grande spessore possono

Fascino nel cieloA cura di Massimo Salussolia

(meteorologo)

Cumuli

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anche produrre pioggia; di piccolospessore costituiscono i cosiddetti“cumuli di bel tempo” formandosispesso nelle belle giornate di sole;

• Strati: organizzate in distesa piutto-sto grigia con base abbastanza uni-forme, producono pioggia e nevi-schio;

• Stratocumuli: grigie o biancastre, sipresentano in banchi assumendola forma di un acciottolato.

2° Gruppo - Nubi medie (altezzacompresa tra i 2000 m e i 6000 m)• Nembostrati: nubi nere e amorfe

con una base difficilmente indivi-duabile e portatrici di pioggia oneve;

• Altostrati: distesa nuvolosa sottile ospessa di colore grigio, possonoprodurre pioggia;

• Altocumuli: bianche o grigie, in ban-chi o strati con forme lamellari.

3° Gruppo - Nubi alte (altezza supe-riore ai 6000 m)• Cirrocumuli: bianche e sottili a for-

ma di granelli danno luogo al clas-sico “cielo a pecorelle”;

• Cirrostrati: distesa di velo trasparen-te o biancastro composto di cri-stalli di ghiaccio;

• Cirri: di aspetto setoso, riccioluto, fi-broso, filamentoso, a forma di fioc-chi, virgole, costituiti da cristalli.

Ultimo Tipo, a parte, è costituito daiCumulonembi (una nostra vecchia co-noscenza!) considerati una nube a séstante in quanto la loro base puòpartire dal suolo e raggiungere il limi-te della tropopausa; grande sviluppoverticale, torreggianti, portatori ditemporali, rovesci, grandine, ghiaccio,correnti ascendenti e discendenti,estremamente pericolosi per la navi-gazione aerea. Bene, d’ora in poi, pur continuando arimirare le nuvole nella loro essenzapoetica e piena di fascino ogni istan-te diverso, avremo certamente laconsapevolezza di conoscere qual-che dettaglio tecnico in più di questimeravigliosi fenomeni della naturache riempiono il cielo sopra di noi.È proprio il caso di dire, ricordandouna poesia celebre: “M’illumino d’im-

menso”.

Nembostrati

Stratocumuli

Cumuli di bel tempo

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Che cos’è il tempo?

Sant’Agostino ebbe a dire circa la de-finizione di tempo ”…se nessuno melo domanda, lo so, se voglio spiegarloa chi me lo domanda, non lo so più”.Così è! Il tempo è sempre stato ametà tra la fisica e la filosofia. A ben pensarci, abbiamo paura deltempo che non passa mai e del tem-po che passa veloce; non sappiamose considerarlo concreto o astratto:un vero rompicapo! Per fortuna, inqueste righe dobbiamo occuparci so-lo di qualche curiosità circa il mododi misurare questo grande impostoreche ci illude e allo stesso… tempo,uccide le nostre illusioni.

La misura del tempo

Possiamo dire che il tempo è l’inter-vallo che intercorre tra due fenome-ni, ad esempio l’inizio e la fine delbruciare di una candela o il fluiredella sabbia in un contenitore (laclassica clessidra) ma possiamo lega-re il concetto di misura del tempoanche ad altri fenomeni ripetitivi co-me quelli dettati dai movimenti del-la terra: la rotazione attorno al pro-prio asse e la rivoluzione attorno alsole.Possiamo, per i nostri scopi, pensarealla terra fissa e al sole che ruota at-torno ad essa e definire un interval-lo con il passaggio del sole due vol-

te consecutive a perpendicolo suuno stesso meridiano. Ricordiamo aproposito (e lo possiamo vederesulla fig. 1) che un meridiano è unsemicerchio che va da polo a poloe, quindi, possiamo disegnare sullaterra un infinito numero di semicer-chi meridiani. Definiamo anche mez-zogiorno del meridiano il passaggiodel sole su di esso e giorno (giornosolare) l’intervallo tra i due passaggiconsecutivi. Definiremo poi il modo,attraverso sistemi meccanici o altro,di dividere il giorno in frazioni piùpiccole così da conoscere la distan-za che ci separa dal prossimo mez-zogiorno.È altresì chiaro che ognuno di noi sta-

Figura 1

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ziona sopra un meridiano diverso (ameno che non si stia in fila indiana traun polo e l’altro) e, quindi, per ognu-no di noi il mezzogiorno (e ciò valenaturalmente anche per le altre leore del giorno) scatta in momenti di-versi.

Un orario per tutti

Non è difficile capire quanto pocopratico sarebbe, a questo punto,prendere appuntamenti nella vita ditutti i…giorni! Rispetto a quale degliastanti scegliamo l’ora per vederci esviluppare qualsiasi attività umana? Aquesto dilemma rispose un italiano:Giuseppe Barilli conosciuto anchecon lo pseudonimo di QuiricoFilopanti. Studioso e rivoluzionario, propose in-torno alla metà del 1800 in una suaopera, la divisione della terra in 24spicchi delimitati da meridiani distan-ti tra loro 15° (360° diviso 24, le oredel giorno, dà appunto 15°).All’interno di ogni spicchio e per tut-ti i suoi occupanti, sarebbe statomezzogiorno al momento del mez-

zogiorno sul meridiano posto a metà“spicchio”: naturalmente al passaggiodel sole sul meridiano medio del fu-so successivo, sul precedente sareb-bero state le 13… e così via (fig. 2).Questa teoria fu accettata universal-mente e ci accompagna ancor oggi: inostri orologi segnano l’ora fuso del-

la nostra zona e viaggiando verso esto verso ovest dobbiamo “rimetterli”avanti o indietro di tante ore quantisono i fusi attraversati per potercirapportare correttamente con le at-tività umane al nostro arrivo. In effetti, possiamo dire che l’ora fusorappresenta l’ora legalmente accetta-

Figura 2

Figura 3

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ta nelle varie zone del mondo quindil’ora legale. Invece, quando spostia-mo avanti le lancette dell’orologio diun’ora per motivi economici e socia-li all’inizio della bella stagione, do-vremmo parlare non di ora legale madi ora estiva… ma questo è un altrodiscorso legato solo a un genericomodo di definire le cose. La divisione in fusi della terra (fig. 3),in certe zone, non segue esattamen-te i meridiani laterali: ciò è dovutoalla necessità pratica di comprende-re all’interno di un fuso anche picco-le porzioni di uno stesso stato che sitroverebbero, altrimenti, ad avereun’ora diversa dal resto del paese. E’evidente che ciò non si può fare perstati (tipo gli Stati Uniti d’America)che occupano una larghissimaestensione in senso est/ovest e, in-fatti, tra le città di New York e LosAngeles ci sono tre ore (tre fusi) didifferenza!

Molto importante è anche l‘indivi-duazione di un meridiano di parten-za in quanto per certi utilizzi può ser-vire un orario unico indipendente-mente dal posto in cui ci si trovi.Diciamo meglio con un esempio: peri viaggi aerei, l’uso di un orario “uni-versale” serve a stabilire meglio ladurata di un volo e allora tutti glioperatori utilizzano l’ora relativa almeridiano di Greenwich, località por-tuale vicino Londra. Il perché di que-sta scelta è dovuta al fatto che, intempi passati, Londra era un puntodei più importanti riguardo ai viaggiper mare. Quindi, sentendo parlaredi ora GMT ci si riferisce all’ora diGreenwich: l’acronimo sta perGreenwich Mean Time ovvero tem-po medio di Greenwich.

Tempi… moderni

Per terminare questa breve carrellatasulla misura del tempo, c’è da dire,

che ormai alle misure legate ai movi-menti della terra, si sono affiancati si-stemi basati sull’utilizzo di orologiatomici estremamente precisi chesbagliano di milionesimi di secondoogni secolo.La necessità di correzioni periodichedovute alla non precisione dei movi-menti del nostro pianeta è risolta inmaniera più che brillante.Ci siamo, infatti, così svincolati dacomplicatissimi (anche se estrema-mente affascinanti) sistemi meccaniciche, pur precisi, richiedevano continuie costanti aggiustamenti o, addirittu-ra, da sistemi, come dicevamo all’ini-zio, tipo candele che si consumavanoo clessidre che richiedevano un’at-tenzione costante durante il loro fun-zionamento per non perdere il fluiredelle ore.Per concludere, possiamo affermareche ognuno è figlio del proprio tem-po.

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Hymer Camp 614 Cl “Star Edition”Comfort abitativo di alto livelloed eleganza di linee in una tipologia tradizionale

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

Questo elegante mansardatodella nota casa tedesca si di-stingue per la cura dei parti-

colari costruttivi, espressione dell’ini-mitabile classe della Hymer.La ricchezza delle rifiniture e degli ac-cessori restano evidenti appena sientra nella cellula abitativa realizzatacon pianta d’impostazione classica e

due letti matrimoniali, uno posto inmansarda e l’altro sistemato in codasul grande gavone garage, entrambiilluminati e areati da ampi finestratu-re e capaci di garantire un comodoriposo grazie ai materassi ad alta per-meabilità d’aria che poggiano su do-ghe in legno.La tappezzeria dei divani è in tessutotrattato antimacchia, con colori benarmonizzati con il mobilio in Pero diMerano composto da pensili e am-pio armadio, costruiti in compensati

di alta qualità, per riporre gli effettipersonali e rispondere alle esigenzedell’equipaggio. Completa la zona li-ving un tavolo con piano aggiuntivoverso il quale ruotano i sedili dellacabina di guida per utilizzare al mas-simo ogni spazio del veicolo, assicu-rando gli indimenticabili momenti diconvivialità che verranno vissuti all’in-terno di questo bel mansardato.

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SCHEDA TECNICA

Tipologia: mansardato

Posti omologati: 4

Posti letto: 4

Lunghezza: 6900 mm

Larghezza: 2350 mm

Altezza: 3100 mm

Passo: 3800 mm

Serbatoio acqua: 20/110 lt

Serbat. recup. acqua: 100 lt

WC: cassetta thetford

Stufa: truma combi 6

Frigorifero: 113 lt

Motore: Fiat ducato 2,3 lt mjet

Trazione: anteriore

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 64.500,00

(con clima cabina, regolatore

velocità, pack “Star edition”,

telaio 2,3 maxi, air bag dx/sin,

colore ext champagne, ecc.)

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

La cucina a sviluppo angolare ha trefornelli e un piano di cottura con unlavello integrato di forma circolare; icassetti del mobile che scorrono suguide a cuscinetti e un grande frigocompletano questa zona.Il bagno di grandi dimensioni ha mobi-li in legno capienti ed eleganti con ca-bina doccia separata. La rubinetteria ètutta di alta classe e con miscelatore.L’ambiente della cellula abitativa hatutte le finestre con oscuranti e zan-zariere a rullo e prende ulteriore lu-ce da un grande oblò rettangolareposto sul tetto.Seguendo i principi della migliore pro-gettazione moderna, l’Hymer Camp614 CL “Star Edition” è costruito conun pavimento di grande spessore (46mm) che assicura un isolamento ter-mico ed acustico di alto livello.La motorizzazione scelta è quella delFiat Ducato Multi-Jet, soluzione or-mai tra le più scelte dalle varie casecostruttrici per l’alta affidabilità chequesto motore offre, avvalendosi del-l’autotelaio X250 creato dalla casatorinese per impieghi su veicoli ri-creazionali, che presenta una carreg-giata posteriore maggiorata.Se i motorhome della Hymer rappre-sentano per la loro peculiarità la fasciapiù nota agli affezionati clienti della ca-sa tedesca, questo mansardato propo-sto nella versione extra lusso (Star E -di tion) soddisferà pienamente il clien-te più esigente con le rifiniture di lus-so, l’elegante linea e la funzionalità de-gli interni che lo distinguono.

FSalus

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Rimor Koala 45Dalla tradizione della casa toscana,un mansardato ideale per la famiglia

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

Chi non ricorda negli anni ot-tanta lo scattante mansardatodal nome del simpatico or-

sacchiotto australiano, ancora visibilesulle strade in qualche esemplare,magari rimesso a nuovo, con le sue li-nee datate che appartengono ormaialla storia?Ecco dunque riproposto dalla Rimorun veicolo che del passato ha soltan-to il nome, Koala, motorizzato dall’affi-dabile Transit 350 con cilindrata 2400CC e ruota gemellata per ottime pre-stazioni su ogni tipo di terreno.Filante nella forma, generoso negli in-

ria che dà un vivace tono alla dinette,posta in posizione ideale per i mo-menti conviviali, che in questo veicolopotranno essere molto gradevoli, gra-zie anche alla funzionale cucina a trefuochi inserita con il lavello in un bloc-co unico lineare, che offre un grandepiano di lavoro con cassetti e vani perriporre tutto l’occorrente. Generoso ilfrigo con freezer separato, che non fa-rà rimpiangere quello di casa.Il bagno è con vano doccia separatoe gli accessori sono tutti di designmoderno ed elegante.

terni, fornito di un comodo garage, ilKoala 45 si fa apprezzare particolar-mente per l’eccellente rapporto qua-lità/prezzo. Il veicolo è omologatoper sei persone, ma risulta molto in-dicato a un equipaggio di quattropersone, che sfrutteranno comoda-mente i due matrimoniali nella ver-sione “pronto”, uno nella capientemansarda e il secondo in coda soprail garage. Un altro letto si ottiene dal-la trasformazione della dinette.Dotato di accessori secondo le ulti-me tendenze, questo mansardato sidistingue per la cura dei particolari ditutti gli elementi che compongono gliinterni.Molto curata la scelta della tappezze-

Per sistemare il vestiario è a disposi-zione un comodo armadio e pensilicon ante a scorrimento molto prati-che all’uso.L’illuminazione è realizzata con faretticon lampadine led e, sopra la dinette,orientabili per soddisfare ogni esigen-za. Il pannello di comando si trova so-pra la porta di accesso. Stufa e boilersono del tipo ad alimentazione a gas.L’ampio garage è accessibile anchedall’interno della cellula abitativa at-traverso un’apertura situata sotto illetto matrimoniale di coda.

Page 73: tour classico del Portogallo

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SCHEDA TECNICA

Tipologia: mansardato

Posti omologati: 6

Posti letto: 6

Lunghezza: 7255 mm

Larghezza: 2240 mm

Altezza: 2900 mm

Passo: 3954 mm

Serbatoio acqua: 40+60 lt

Serbat. recup. acqua: 100 lt

WC: cassetta thetford

Stufa: 3000 kcal

Frigorifero: 145 lt

Motore: Ford transit 350

2400cc 103 cv

Trazione: Posteriore gemellata

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 61.200,00

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

Difficile non innamorasi di questomansardato curato in ogni particola-re dalla Rimor, la nota casa toscana,

che ha voluto ripresentare un veico-lo che tanto successo ha ottenutonel passato, rivisitandolo in ogni par-ticolare costruttivo e motorizzandolocon un’ottima meccanica.Forza Koala, ti aspettano ancora tantichilometri sulle strade di tutto ilmondo!

FSalus

Page 74: tour classico del Portogallo

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Laika Kreos 3012Una confortevole suite su strada

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

La grande novità di Mondo Na tu -ra 2009 è la serie Kreos seminte-grale, con il nuovo letto anterio-

re elettrico che aderisce al soffitto escende giù con un semplice pulsante.Finalmente il semintegrale con 3+1posti letto! La nuova linea Kreos è stata creataper chi ama il design, l’equilibrio delleforme, l’eleganza ma anche la praticità. Il design esterno raffinato, con cupo-lino color argento, i colori sobri epreziosi rendono unici i Laika Kreos.Il semintegrale Kreos 3012 è la solu-zione ideale per la coppia che richie-de il massimo della comodità e dellaqualità costruttiva con una vera epropria camera matrimoniale dotatadi grande letto e relativi comodini.Una porta a soffietto separa la stan-za da letto dalla zona giorno.Vano doccia completamente separa-to dalla toilette.

Stefano Maida

Page 75: tour classico del Portogallo

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SCHEDA TECNICA

Tipologia: semintegrale

Posti omologati: 4

Lunghezza ester.: 7.360 mm

Larghezza ester.: 2.300 mm

Altezza: 2.820 mm

Passo: 4.035 mm

Posti letto: 3+1

Serbatoio acqua: 100 Lt.

Serb. recup. acque: 115 Lt.

WC: cassetta thetford 18 Lt.

Frigorifero: 150 lt

Stufa: trumatic c6002S

Motore:

Fiat ducato 35 2300/3000 cc

115/157 cv

Fiat ducato 40 2300/3000 cc

115/157 cv

Trazione: anteriore

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 61.999,00

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

Page 76: tour classico del Portogallo

76

Arca P 740 GLCSpazio allo stile

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

Un’innovativa impostazione stili-stica contraddistingue questosemintegrale che, con ragione,

pretende di differenziarsi dalle altrecase concorrenti. Il disegno dei mobilied il concetto del tutto inedito ne fan-no un outsider nella sua categoria.Servizi. La zona doccia ed il bagno so-no inseriti all’interno della camera daletto, che conserva dimensioni co-mode e del tutto rispettabili. La cuci-na è posta di fronte all’ingresso dellacellula, il piano cottura permette l’uti-lizzo contemporaneo di tre pentole.Due coperchi celano i contenitoriper la raccolta differenziata dei rifiutie, al contempo, offrono un adeguatopiano d’appoggio. Il lavello è postosulla penisola. Al di sotto della cucinatrovano posto ben cinque cassetti. Ilfrigorifero è di 150 litri, al di sopra delquale si trova un vano chiuso da unaserrandina scorrevole. Zona notte. Il letto è posto central-mente ed ha le dimensioni di190/140, al di sotto del quale si trovaun comodo contenitore dove stivarecoperte, cuscini e quant’altro. Su am-bo i lati del letto sono presenti quat-tro cassetti. Gli armadi sono posti ailati del letto e nei comodini ci sonodue vani per riporre piccoli oggetti.Buona l’aerazione e la finestratura,che è completata da un maxi oblòpanoramico con comando elettrico.Ben concepita la retroilluminazione aled con inedite pulsantiere.

Zona giorno. La dinette risulta como-da ed elegante con il tavolo di deri-vazione nautica. Consente di ospitare6 persone. Un oblò panoramico èposto sul tetto in vetroresina che gliconferisce grande luminosità. Stivaggio. Il gavone posteriore per-mette di stivare tutto ciò che vi faràaffrontare le “faticose vacanze”.Come optional è possibile avere perl’esterno la colorazione Silver abbina-ta ai cerchioni in lega. Facente partedello standard Arca, è presente il wcspeedy (lt 17+38), presa del gas edoccia esterna, presa 12/220V, anten-na e satellitare esterno. Chi è abituato a fare le vacanze nellusso, non rinuncerà a nulla: questasuite d’albergo ha tutto ciò che desi-derate. Forse manca la piscina, ma te-

Page 77: tour classico del Portogallo

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SCHEDA TECNICA

Tipologia: semintegrale

Posti omologati: 4

Lunghezza: 7400 mm

Larghezza: 2310 mm

Altezza: 2900 mm

Passo: 4030 mm

Posti letto: 3

Serbatoio acqua: 100 lt

Serb. recup. acque: 100 lt

WC: cassetta thetford + Speedy

(18+38 lt)

Frigorifero: 150 lt

Stufa: truma combi 6

Meccanica:

Fiat ducato X250

2,3 mjet 130 cv

3,0 mjet 160 cv

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 66.800,00

(Fiat ducato 2.3 mjet 130 cv)

* FOCUS * FOCUS * FOCUS * FOCUS *

nendo chiusi gli occhi protetti dai vo-stri occhiali da sole, potrete sognareanche quella. A questo punto partite pure e inizia-te a programmare le prossime vacan-ze sicuri che saranno in molti ad invi-diarvi. Il sogno ha inizio.

Sergio Ferrò

Page 78: tour classico del Portogallo

78

Adriatik Coral A 670 S

Viaggiare alla grande

Ultimo nato in casa, l’ Adria CoralA 670 SL offre una praticità e un

comfort di viaggio senza eguali. Sitratta di un mansardato che ospitacinque posti, con letti gemelli poste-riori che all'occorrenza si trasfor-

mano in un matrimoniale di dimen-sioni ragguardevoli; esprime nel con-tempo soluzioni tecniche e costrut-tive abbinate a profondi studi sull'uti-lizzo degli spazi. E' un mezzo ricco di equipaggiamenti,

in grado di soddisfare anche le esigen-ze del viaggiatore esperto. Di serie of-fre: serbatoio acque grigie riscaldato,grande gavone posteriore, cellula inpoliestere (vetroresina), frigo da 150 lt.Gli arredamenti interni, come sem-pre, conferiscono uno stile elegantee un'immagine lineare e pulita, in-sieme ad una spiccata qualità dei ma-teriali e dei rivestimenti. La motorizzazione realizzata con ilFiat Ducato ne fa un mezzo per tut-ti i viaggiatori esperti che desideranoun veicolo instancabile e versatile.

Patrizia Martinelli

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 53.700,00

(2,3 Jtd 130cv)

SCHEDA TECNICA

Tipologia: mansardato

Posti omologati: 4

Posti letto: 5 + 1

Lunghezza: 7390 mm

Larghezza: 2300 mm

Altezza: 3130 mm

Passo: 4035 mm

Serbatoio acqua: 50/90 lt

Serbat. recupero acqua: 85 lt

WC: cassetta thetford

Stufa: truma combi 4 JG/6JG boiler

Frigorifero: 150 lt

Motore: Fiat ducato

2,3 Jtd 130cv – 3,0 Jtd 160cv

Trazione: anteriore

Page 79: tour classico del Portogallo

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Continua il successo di questa se-rie grazie all'eccezionale rappor-

to qualità prezzo: gli interni con ilmobilio di design ed inserti in legnomassello e pregiati tessuti in micro-fi-bra facilmente lavabile. L’esterno ècaratterizzato da un aspetto giovanileed aggressivo grazie alla nuovissimameccanica Ford 350 TDCi dotata diABS e due airbag. Estremamente comodo grazie ancheall'enorme gavone garage. All'interno

Laika X 700

Qualità e convenienza

il letto a castello disposto trasver-salmente è di larghezza paragonabileai letti domestici e assicurerà ai Vostrifigli il giusto riposo dopo una giorna-ta piena di divertimento all'aria aper-ta. L’X700 si rivolge ad un pubblico diappassionati che sposano la filosofiaLaika: robustezza della scocca, ottimacoibentazione per uso anche inver-nale, design marcato, 6 anni digaranzia di impermeabilità, valoredell’usato Laika nel tempo, servizio

assistenza Laika, buon rapporto qual-ità/prezzo.

Stefano Maida

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 54.798,00

SCHEDA TECNICA

Tipologia: mansardato

PoSti omoLoGati: 4

Lunghezza esterna: 7.198 mm

Larghezza esterna: 2.300 mm

altezza: 3040 mm

Passo: 3.954 mm

Posti letto: 5+1

Serbatoio acqua: 100 Lt.

Serbatoio recupero acque: 110 Lt.

Wc: cassetta thetford

Frigorifero: 142 lt

Stufa: truma combi 6

meccanica: Ford transit 350 2400 cc

115 cv

trazione posteriore con ruote

gemellate

Page 80: tour classico del Portogallo

Costruito con rivestimenti esterniin fibra di vetro, questo elegante

profilato incorpora come novità asso-luta un letto matrimoniale a “saliscen-di”, presentato come ultimo design aMondo Natura di quest’anno,soluzione che consente l’uso senza in-terferire nella geometria della cabinadi guida. Si aggiunge a questo matri-moniale, un altro sempre a due piazze,del tipo “alla francese” posto in coda.L’MC4 – 62, curato in ogni partico-

Mclouis Mc4 – 62

Un ottimo compromesso tra linee esterne e

spazi interni

lare e frutto di un innovativo prog-etto, è omologato per sei persone eha sei posti letto e pur avendo di-mensioni contenute garantisce un

funzionale utilizzo degli spazi interni.Bagno con doccia separata e acces-sori di prima qualità si accompag-nano alla motorizzazione del FiatDucato nella versione da 130 CV.

FSalus

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 46.300,00

(clima cabina, paraurti in tinta, cabina

metallizzata, aBS)

SCHEDA TECNICA

Tipologia: semintegrale

Posti omologati: 6

Posti letto: 6

Lunghezza: 6500 mm

Larghezza: 2350 mm

Altezza: 2850 mm

Passo: 3800 mm

Serbatoio acqua: 110 lt

Serbat. recupero acqua: 90 lt

WC: chimico

Stufa: combi 4

Frigorifero: 110 lt

Motore:

Fiat ducato 2300 cc mJt 130 cv

Trazione: anteriore

80

Page 81: tour classico del Portogallo

81

Knaus Südwind 500Sfk-Klima

Una caravan con il massimo del comfort

Il mondo del caravanning può es-sere apprezzato ancor di più con

questa roulotte che offre internigradevoli e comodità superiori allamedia, ampie finestrature per l’illumi-nazione diretta e regolatore d’inten-sità per quella artificiale.Ciò che più colpisce è la cura di og-ni particolare per garantire momentidi assoluto riposo nei tempi di relaxe ampi spazi in quelli di attività inter-na.Funzionale la soluzione del lavabo –bagno vicino al letto matrimonialecon bagno e doccia invece sistematein ambiente chiuso in coda.Il condizionatore d’aria garantisce una

fruibilità interna anche con climi par ti -co lar men te caldi e durante la sta gio ne

Prezzo chiavi in mano

a Partire da

€ 19.250,00pronta consegna

SCHEDA TECNICA

Tipologia: caravan

Posti letto: 5

Lunghezza: 7320 mm (f.t.)

Larghezza: 2470mm

Altezza: 2540 mm

Peso: 1190 kg

fredda sopperisce a ogni richiesta la

funzionale stufa a gas.

FSalus

Page 82: tour classico del Portogallo

* Alcune aziendepotrebbero anticipare

e/o posticipare la chiusura

Porte Aperte21 febbraio 2010

Aperto

Primaverain camper

14 marzo 2010Aperto

Primaverain camper

21 marzo 2010Aperto

Porte Aperte11 aprile 2010

Aperto

Festivaldell’usato9 maggio 2010

Aperto

Festivaldell’usato

16 maggio 2010Aperto

OttobrataRomana

17 ottobre 2010Aperto

2 gennaio 2010Chiusura

dal 14 al 19agosto 2010

Chiusura*

“ ” di via Pontina,pur aderendo ad un programma comune di marketing

e di etica professionale, sono aziende autonomeche rispondono direttamente del proprio operato

Calendario Aperture/Chiusure 2010de “I Professionisti” della Via Pontina - Roma

Page 83: tour classico del Portogallo

Continua l’iniziativa

de acquistando un camper usato

riprendi i soldi spesi se passi al nuovo entro 12 mesi

(escluso spese passaggio, sconti e promozioni)

usatoValore

certo

Page 84: tour classico del Portogallo

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L’usato di...ADRIATIK S690

Anno 2008, Fiat Ducato 2,3MJET, posti 5, acc. vari (packCP3/A)

€ 46.500,00(pass. propr. escluso)

LAIKA LASERCAR

Anno 1989, km 139.000, FiatDucato, 2,5 TD, posti 6

€ 9.800,00(pass. propr. escluso)

ROLLER TEAM AR 7 MAXI

Anno 2008, km 11600, FordTransit, 2,4 TD, posti 5/7, acc.vari (pan. Sol, wc speedy)

€ 36.000,00(pass. propr. escluso)

ROLLER TEAM AR VAN

Anno 2008, Ex Nolo, FiatDucato, 2,3 JTD, posti 4, acc.vari (clima cab.)

€ 31.000,00(pass. propr. escluso)

ROLLER VERSILIA

Anno 1996, Ford Transit, 2,4TD, km 143.000, posti 6

€ 15.600,00(pass. propr. escluso)

ADRIATIK 670 SK

Anno 2005 Fiat Ducato 2,8JTD km 50606 letti 5/7 acc.Vari (sosp. Aria, 2° serb.)

€ 34.500,00(pass. propr. escluso)

ARCA P 695 GLM

Anno 2007 Fiat Ducato 3,0MJET km 10140 posti 4 acc.Vari (clima cab.2° serb.)

€ 49.000,00(pass. propr. escluso)

WINGAMM PERFORMER

Anno 2001, Wolkwagen 2,5TDI, km 99900, posti 4, acc.vari (clima cab. Gpl)

€ 24.900,00(pass. propr. escluso)

MIRAGE GIUBILEO

Anno 2004, Mercedes 316,km 16000, letti 4/5, acc.vari(clim.cab. Ant.Satell.,2°serb.)

€ 42.000,00(pass. propr. escluso)

Page 85: tour classico del Portogallo

www.camperventure.itCentri prenotazioni e consegna:

Roma-Borghesiana, Riano (RM), Ciampino (RM), Cerveteri (RM), Arce (FR), Cappelle sul Tavo (TE)Centri prenotazioni e consegna:

Centri prenotazioni e co

nseg

na:Centri prenotazioni

e co

nsegna:Centri prenotazi

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e consegna:Centri preno

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notazioni e consegna:Centri prenotazioni e cons

egna:Centri

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Sede centrale: Roma, Via Pontina, 339Tel. 06.5088.598 - 06.5087.933

Fax 06.5071.449 - e-mail: [email protected]

Page 86: tour classico del Portogallo

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L’usato di...MILLER LAKES WINNIPEG

Fiat Ducato 2,8 TD anno2004 posti 6 km 25000acc.vari (pannelli solari)

€ 23.500,00(pass. propr. escluso)

RIMOR SLOOP 560

Fiat Ducato 1,9 TD anno6/1992 km 106.000 acc.vari(Gpl, traino)

€ 11.000,00(pass. propr. escluso)

RIMOR KATAMARANO 5

03/07 Aziendale Ford Transit135 CV 7 posti acc.vari(clima cab)

€ 27.000,00(pass. propr. escluso)

RIMOR S.BRIG 748

Mercedes 312 anno 2000posti 7 km 35000 acc.vari(pann. Sol.) frigo grande

€ 29.200,00(pass. propr. escluso)

RIMOR S. BRIG 628

Ford Transit 2,5 TD 1999posti 6 km 87.000

€ 22.000,00(pass. propr. escluso)

CHALLENGER 172

03/07 Aziendale Ford Transit135 CV posti 7 acc.vari(clima cab.)

€ 31.000,00(pass. propr. escluso)

ELNAGH BIG MARLIN

Ford Transit 2,5 TD 10/1997posti 6 km 71000 acc.vari(sops. Aria)

€ 21.500,00(pass. propr. escluso

CHALLENGER GENESIS 43

03/2007 Aziendale FordTransit 2,2 130 CV posti 6acc.vari (2° serb)

€ 27.000,00(pass. propr. escluso)

RIMOR EUROPEO NG 88

Ford Transit 2,4 TD 137 CV6/2006 posti 6 km 26000acc.vari (clima cabina, sen-sori r.marcia)

€ 34.000,00(pass. propr. escluso)

VENDUTO

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L’usato di...

LAIKA REXOSLINE 620

Anno 2007 Fiat Ducato 3.0JTD - 15.500 km 3 posti –acc. Vari (+ clim.cab. e cell.,2° serb, CB)

€ 62.900,00

MOBILVETTA TOP DEALER

Anno 2004 Fiat Ducato 2.8JTD - 23.300 km 6 p., acc.vari (+ clim.cab, forn.gas,pan. sol.)

€ 37.500,00

RIMOR SUPERBRIG 678

Anno 2007 Ford 2.4 TD -22.900 km 7 posti – acc.Vari (+ Clima cabina)

€ 41.900,00

LAIKA ECOVIP 300

Anno 1995 Ford 2.5 TD -99.500 km 6 posti – acc.Vari (+ pan. sol.,2° serb.)

€ 23.900,00

LAIKA ECOVIP 4.1

Anno 2002 Fiat Ducato 2.8JTD - 83.600 km 5 posti –acc.vari (port.mot., clim.cell.,grup.elett., forno gas, pann.sol., sosp. aria, veran., 2°serb.)

€ 38.900,00

MIRAGE ALASKA 600

Anno 1997 Fiat Ducato 2.5TD - 94.800 km 5 posti –acc.vari (+ inver., pann. sola.)

€ 26.900,00

LAIKA REXOSLINE 800L

Anno 2009 IVECO DAILY 50C18 in vendita per passaggio a guida a destra per esportazione(motorhome 4 posti letto introvabile con 6.000 km FULL OPTIONAL!)

€ trattative riservate

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L’usato di...XGO FAMILY 104

Anno 2006 km 21000Renault 3,0 dci posti 7/5acc. Vari (+ clima cab/cellula,retroc., pann. Sol, webasto)

€ 39.500,00 (pass. propr. escluso)

MIRAGE MASTER

Anno 2004 km 25600Renault 2,5 dci posti 4/4acc. vari (ant. Sat, sosp. Aria,clima cab, pann. Sol.)

€ 35.500,00(pass. propr. escluso)

MONCAYO MEDITERRANEO 435

anno 2005 km 19600 FiatDucato 2,8 JTD posti 4/6acc. vari (GPL, sosp. Aria, cli -ma cab/cell. Retroc., gener.risc. Suppl. pann. Sol, inverter)

€ 40.000,00(pass. propr. escluso)

MOBILVETTA ICARO S10

Anno 2000 km 80000 Iveco2,8 JTD posti 7/4 acc. Vari(GPL, risc. Suppl, pann. Sol.

€ 30.500,00(pass. propr. escluso)

HYMER B KLASSE 644

Anno 2000 km 75300 FiatDucato 2,8 TD posti 6/6acc. vari

€ 38.000,00(pass. propr. escluso)

MOBOILVETTA ICARO P7

Anno 2005 km 26500 FiatDucato 2,8 JTD posti 4/5acc. Vari (clima cab)

€ 42.000,00(pass. propr. escluso)

ELNAGH 112 SUPER D

Anno 2005 km 23300 FiatDucato 2,8 JTD posti 6/5acc. Vari (clim.cell., Webasto,forno)

€ 34.400,00(pass. propr. escluso)

HYMER B644

Anno 2001 km 56000 FiatDucato 2,8 JTD posti 4/6acc. vari(retroc., generat.)

€ 39.800,00(pass. propr. escluso)

HYMER VAN 322

Anno 2007 km 25800 FordTransit 2,0 tdCI posti 3-4acc. vari (clima cab)

€ 38.500,00(pass. propr. escluso)

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Le ricette di

Via col Camper

1 – Risotto alla zuccaIngredienti (x quattro persone): 12 cucchiai di riso qualità Carnaroli, gr 300

di zucca, cipolla (poca), olio extra vergine d’oliva q.b., burro q.b., unlitro circa di brodo vegetale (patata, cipolla, carota, sedano, pomodo-ro a pezzi), due cucchiai abbondanti di parmigiano, sale q.b.

Dopo averla pulita e fatta a pezzetti, cuocere la zucca in una padellacon il burro sino a farla diventare morbida (20-30 min.), aggiustare di

sale, quindi schiacciarla con una forchetta. Soffriggere poca cipolla nel-l’olio, inserire il riso e quando è tostato aggiungere la zucca schiacciata.

Lasciar cuocere, colando il brodo poco alla volta sino a cottura del riso. Spegnere il fuoco e man-tecare con una noce di burro e il parmigiano. Servire ben caldo.

2 – Arista di maiale all’uva

Ingredienti (x quattro persone): arista di maiale (700-800 gr), kg 1 di uva bianca, olio extra vergined’oliva, burro, sale e pepe q.b.

Mentre l’arista soffrigge in un tegame con l’olio e il burro, schiac-ciate l’uva, lasciando una manciata di acini interi, e aggiungete iltutto alla carne rosolata, salata e pepata.Proseguire la cottura a fuoco lento (minimo un’ora), facendorestringere. A cottura ultimata, tagliare a fette l’arista, cospar-gendola con il sugo ottenuto e servirla subito. Ottima con un con-torno di carote a fettine saltate in padella con olio, cipolla e rosma-rino.

Vino consigliato: con entrambi i piatti si accompagna bene un Chianti, morbido e vellutato.

Ricette rapide e gustose a cura di Luisa Petri

Due piatti per chi ama i gusti semplici e delicati

Page 98: tour classico del Portogallo

Via col camper, periodico quadrimestrale, lo puoi ritirare gratuitamente presso le singole sedide "i Professionisti" della Via Pontina – Roma. Puoi ricevere i tre numeri annuali direttamente a casa,

lasciando il tuo indirizzo ed un contributo per le spese di spedizione pari a euro 5,00 (cinque),presso: Zaccari Caravan, Via Pontina, 339 - Centro Caravan Costantini, Via Pontina, 399

Tecno Caravan,Via Pontina, 425 - Pontina Caravan, Via Pontina 521 - Nuova Riviera, Via Pontina, 595

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Via/Piazza ................................................................................................................................... n° ......................

Cap ..................... Località ......................................................................................................... Prov. ................

E-mail ......................................................................................................................................................................

Firma .......................................................................................

compilando il presente coupon, si sottoscrive quanto previsto dal d.l. n°196/2003, autorizzando il trattamento dei dati personali ed il loro impiego con mezzi anche informatici. Compilare il coupon in stampatello ed in modo completo.

A due passi dalle sedi di vendita de“i Professionisti” della Via Pontina c’èil ristorante - pizzeria “da Gino” etra i tavoli, gustando le specialitàdella casa, si sente spesso parlaredi camper e di programmi di viaggio

Viale Caduti della Resistenza 745/747 Roma (Spinaceto)Tel 06.5082.194 - Cell. 328.4799.664

RISTORANTE PIZZERIA “da Gino” Specialità pesce, crostacei e frutti di mare (dal venerdì alla domenica)

Su ordinazione pranzo o cena alla “sarda”

Page 99: tour classico del Portogallo
Page 100: tour classico del Portogallo

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