TOPOGRAFIA ANTICA NEL VOLTERRANO STORICO -...

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TOPOGRAFIA ANTICA NEL VOLTERRANO STORICO Nell'ambito del Laboratorio Didattico Volterrano l'insegnamento di Topografia antica dell'Università di Pisa, tenuto dalla Prof. Marinella Pasquinucci, affronta, come temi di ricerca e didattica, le problematiche relative a : -le fortificazioni antiche e medievali di Volterra (fig. 1); -la viabilità periurbana ed extra-urbana; -le necropoli; -le risorse e le attività produttive del territorio volterrano; -i rapporti intercorrenti fra la città ed il suo porto (Vada Volaterrana), localizzabile in corrispondenza della odierna Vada. Le mura Le ricerche relative alle mura di Volterra sono iniziate con lo studio del tracciato di età ellenistica, databile tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. (fig. 2), e si stanno focalizzando, in questi ultimi anni, sull’analisi stratigrafica del circuito di età medievale (fig. 3). Tali ricerche si articolano in: -analisi della documentazione disponibile (archeologica, bibliografica, iconografica, cartografica e archivistica); -ricognizioni archeologico-topografiche del circuito murario, con individuazione e classificazione (mediante scheda elaborata ad hoc) delle diverse tipologie edilizie e dei litotipi impiegati (fig. 4); -analisi tecnica di porte e postierle (fig. 5); - studio del circuito murario in relazione alla viabilità, alle necropoli, all'approvvigionamento idrico, alle risorse agro-silvo-pastorali; -analisi tecnica del circuito murario, delle porte e delle postierle in relazione alla poliorcetica antica, medievale e post-medievale; -accurato studio delle armi e delle macchine da guerra relative ai diversi periodi storici e agli eventi bellici sostenuti da Volterra, con particolare riguardo alle indicazioni presenti nelle fonti. La cinta fortificata ellenistica di Volterra presenta una grande varietà di tessiture murarie (fig. 6).

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TOPOGRAFIA ANTICA

NEL VOLTERRANO STORICO

Nell'ambito del Laboratorio Didattico Volterrano l'insegnamento di

Topografia antica dell'Università di Pisa, tenuto dalla Prof. Marinella

Pasquinucci, affronta, come temi di ricerca e didattica, le

problematiche relative a :

-le fortificazioni antiche e medievali di Volterra (fig. 1);

-la viabilità periurbana ed extra-urbana;

-le necropoli;

-le risorse e le attività produttive del territorio volterrano;

-i rapporti intercorrenti fra la città ed il suo porto (Vada Volaterrana), localizzabile in corrispondenza

della odierna Vada.

Le mura

Le ricerche relative alle mura di Volterra sono iniziate con lo studio del tracciato di età ellenistica,

databile tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. (fig. 2), e si stanno focalizzando, in questi ultimi

anni, sull’analisi stratigrafica del circuito di età medievale (fig. 3).

Tali ricerche si articolano in:

-analisi della documentazione disponibile (archeologica, bibliografica, iconografica, cartografica e

archivistica);

-ricognizioni archeologico-topografiche del circuito murario, con individuazione e classificazione

(mediante scheda elaborata ad hoc) delle diverse tipologie edilizie e dei litotipi impiegati (fig. 4);

-analisi tecnica di porte e postierle (fig. 5);

- studio del circuito murario in relazione alla viabilità, alle necropoli, all'approvvigionamento idrico,

alle risorse agro-silvo-pastorali;

-analisi tecnica del circuito murario, delle porte e delle postierle in relazione alla poliorcetica antica,

medievale e post-medievale;

-accurato studio delle armi e delle macchine da guerra relative ai diversi periodi storici e agli eventi

bellici sostenuti da Volterra, con particolare riguardo alle indicazioni presenti nelle fonti.

La cinta fortificata ellenistica di Volterra presenta una grande varietà di tessiture murarie (fig. 6).

Le differenti tipologie edilizie risultano determinate dal variare delle condizioni geomorfologiche: nei

pianori e nei settori pianeggianti veniva di solito utilizzata l'opera quadrata; lungo pendii e terreni

scoscesi era invece sfruttata l'opera poligonale, che garantiva una maggiore stabilità (fig. 7).

A giudicare dalla stratigrafia degli elevati, settori di mura in diversa tessitura si legano, attestando

l'unità progettuale e strutturale della cerchia ellenistica di Volterra.

Anche le mura medievali di Volterra mostrano diverse tecniche costruttive, relative tuttavia a periodi

diversi: dalla tecnica a filaretto di XIII secolo, alle murature irregolari di XIV-XV secolo, ai rifacimenti

post-medievali, caratterizzati dalla presenza di buche pontaie e dall’impiego parziale, accanto alla

locale “panchina”, del laterizio, ma solo a partire dal XVI secolo.

In relazione agli eventi bellici, in particolare all’assedio fiorentino del 1472 e a quello delle truppe

imperiali nel 1530, è possibile rilevare i diversi apprestamenti difensivi presenti lungo il tracciato, dalle

torrette di rompitratto, alle cannoniere, ai muri a scarpa, fino ad arrivare al fronte bastionato (fig. 8) e

all’imponente Fortezza Medicea.

La viabilità peri- ed extraurbana e le necropoli.

Per quanto riguarda la viabilità, la ricerca è al momento focalizzata sui percorsi in uscita dalle Porte

San Marco, San Felice e Penera.

Si sono indagati i terrazzi prospicienti la Val di Cecina, sui quali sono ubicate le necropoli delle

Colombaie e delle Ripaie (fig. 9) e le aree cultuali presso Porta di San Felice e Coloreto (fig. 10). Tale

ricerca, in particolare, mira ad individuare gli itinerari che collegavano Volterra con distretti di grande

interesse economico ( saline e giacimenti minerari nell'area Saline-Montecatini Valdicecina) (fig. 11)e

con gli approdi costieri, il principale dei quali, almeno da età medio/tardorepubblicana, era Vada

Volaterrana.

Il porto

In loc. S. Gaetano di Vada (fig. 12) è in corso di scavo un settore del quartiere portuale: sono stati

portati in luce due complessi termali (A, D) (fig. 13), horrea (B), un edificio di incerta destinazione

(C), una fontana monumentale (E) e una schola (F) (figg. 14-15).

Sono stati inoltre individuati una vasta area scoperta ed altri due imponenti edifici (G, H), di cui uno

con probabile funzione basilicale, indagato nella campagna 2005 (fig. 16).

La campagna di scavo 2008 a Vada Volaterrana ha permesso di raccogliere una serie di informazioni

sulla strutturazione delle aree esterne all’edificio G ed al complesso H.

L’individuazione nel cortile ‘f’ di un’ulteriore struttura di servizio arricchisce il quadro di un settore

sempre più chiaramente a destinazione funzionale (fig. 17).

Il recupero di frammenti d’intonaco di pregevole fattura fornisce poi nuovi elementi circa l’elevata

qualità decorativa delle strutture che dovevano essere presenti nelle aree limitrofe (fig. 18).

L’apertura di una trincea a ovest delle Piccole Terme ha permesso di indagare la stratificazione naturale

della duna costiera sulla quale insiste il quartiere retroportuale di San Gaetano di Vada; l’indagine, in

questo caso, ha permesso di escludere la presenza di strutture antiche, rilevando la sequenza

stratigrafica dei depositi sabbiosi e la dispersione dei materiali provenienti dall’area archeologica (fig.

19).

Le aree esterne dell’edificio G e del complesso H risultano interessate da un’operazione strutturata in

modo omogeneo in tutta l’area, costituita da diverse stratificazioni di materiale a scopo di

consolidamento, drenaggio e pavimentazione della sabbia dunale.

Il cortile ‘f’ grazie alla presenza di un pozzo, di un essiccatoio e delle relative strutture di servizio,

appare sempre più come un’area destinata ad attività connesse al buon funzionamento del quartiere di

San Gaetano e delle limitrofe strutture portuali dei Vada Volaterrana.

Il quartiere rimase in uso sino agli inizi del VII sec., pur con consistenti ristrutturazioni, effettuate sia

nella media età imperiale, sia nel tardo-antico.

A giudicare dai rinvenimenti effettuati, il porto di Vada Volaterrana fu inserito, con un consistente

import-export, nelle principali rotte mediterranee (fig. 20).

Le risorse, le attività produttive, il popolamento del territorio.

E' in corso, mediante l'implementazione di un GIS appositamente costituito, la mappatura e

l'elaborazione dei dati relativi al popolamento, alle risorse del territorio, (in particolare agro-

silvopastorali - fig. 21 - e minerarie), al loro sfruttamento dall'età arcaica ai nostri giorni, alle attività

manifatturiere e commerciali.

L'integrazione dei diversi sistemi insediativi (centri urbani, agglomerati minori e popolamento sparso) e

delle varie attività economiche determinò la prosperità del distretto sino all'età tardoantica.

I materiali rinvenuti a Volaterrae, a Vada Volaterrana e nel territorio presentano caratteri di forte

omogeneità a conferma della stretta interdipendenza economica del comprensorio e del suo inserimento

nell'economia mediterranea.

Ricerche ed elaborazione dati di Marinella Pasquinucci, Valerie Benvenuti, Maria Raffaella

Ciuccarelli, Simonetta Menchelli, Giulia Picchi, Paolo Sangriso, Caterina Toscani.

FIGURE

Fig. 1 Veduta aerea di Volterra da Est.

Fig. 2 I circuiti murari di Volterra in età antica.

Fig. 3 La Carta del Comminelli, 1473, part. del circuito di età medievale.

Fig. 4 – Volterra, Porta San Felice.

Fig. 5 Volterra, Porta All'Arco.

Fig. 6 Volterra, settore di mura presso la loc. Podere Pescaia.

Fig. 7 Volterra, settore di mura presso la loc. Penera.

Fig. 8 Il fronte bastionato di XVI-XVII secolo. (CTR 1:5000).

Fig. 9 Percorso basolato pre-moderno presso la loc. Le Colombaie.

Fig. 10 La documentazione dei percorsi.

Fig. 11 Inizio del percorsoVolterra-Montecatini.

Fig. 12 Localizzazione del porto di Vada Volterrana.

Fig. 13 Statua di Attis proveniente dalle Grandi Terme,

in marmo orientale (prima metà II sec. d.C.).

Fig. 14 Plastico ricostruttivo degli edifici scavati

in loc. S. Gaetano di Vada.

Fig. 15 Studenti al lavoro a Vada Volaterrana.

Fig. 16 Pianta dello stato degli scavi alla fine della campagna 2008, con la restituzione grafica degli

edifici G e H.

Fig. 17 Cortile scoperto ‘f’, con fornace/essiccatoio.

Fig. 18 Complesso H, area meridionale, frammento di

intonaco con maschera teatrale all’interno di una cornice sospesa, attribuibile al quarto stile pompeiano

(ultimo quarto del I sec. d.C.).

Fig. 19 Piccole Terme, esterno occidentale,

trincea naturale, sezione orientale con evidenziata l’azione dell’aratro.

Fig. 20 Le rotte commerciali.

Fig. 21 Paesaggio agrario volterrano.